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Renzi: “Sconfitta senza attenuanti”. Fronda Pd. Grillo: è solo l`inizio

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Renzi: “Sconfitta senza attenuanti”. Fronda Pd. Grillo: è solo l`inizio
Quindicinale della Comunità Italiana del Cile
www.presenza.cl
1 luglio 2016
Anno XLVII Nº 916
Franqueo Convenido • Res. Nº 1062/1979 • Santiago • Av. Bustamante 180 • Fono: 222229328 • Fax: 226354127 • [email protected] • Aderente alla FUSIE e FSS
Il Papa:
Pena di morte inammissibile
Renzi: “Sconfitta senza attenuanti”. Fronda Pd.
Grillo: è solo l’inizio. Di Maio: pronti al governo
Il premier anticipa la
direzione nazionale dei
dem. La minoranza: stop
al doppio ruolo di capo
del governo e segretario.
Il centrodestra conquista dieci capoluoghi
contro i nove del centrosinistra. Ma scatta la
resa dei conti Berlusconi-Salvini
«Non c’è pena efficace senza speranza». Lo ha detto Papa
Francesco nel video messaggio inviato a Oslo, in Norvegia,
in apertura del sesto Congresso mondiale contro la pena di
morte, promosso dalla ong francese Ensemble contre la peine
de mort e dalla World Coalition Against Death Penalty, di
cui fanno parte circa 140 organizzazioni da tutto il mondo.
«La punizione per interesse personale - ha proseguito Papa
Francesco -, senza uno spiraglio di speranza, non è una
punizione, ma una forma di tortura».
E tornando sulla speranza il Papa ha definito «un segno di
speranza» il fatto che l’opinione pubblica stia manifestando
«un’opposizione crescente alla pena di morte, anche come
mezzo per legittimare una difesa sociale - ha aggiunto il
Pontefice -. Oggi la pena di morte è inaccettabile, per quanto
grave sia il crimine di cui si macchia chi lo commette. È un’offesa all’invito l’abilità della vita e della dignità dell’uomo.
Non rende giustizia alle vittime ma fomenta sentimenti di
vendetta».
Al via il sesto Congresso mondiale contro la pena di morte
a Oslo in Norvegia. L’appuntamento che cade ogni tre anni
e che ha visto la sua nascita nel 2001 a Strasburgo ha come
obiettivo quello di aumentare la sensibilizzazione dell’opinione pubblica internazionale e spingere sempre più Paesi
Cont. in ultima pagina
«È solo l’inizio, ora tocca
a noi», dice Beppe Grillo. Il
Movimento 5 stelle conquista Roma e Torino, vincendo
in 19 dei 20 comuni in cui si
è presentato per le elezioni
amministrative. I ballottaggi consegnano un risultato
storico per il Movimento 5
Stelle, che ora punta al governo del Paese. Il Pd si lecca
le ferite. Schiva la catastrofe
solo grazie alla vittoria di
Beppe Sala a Milano. Ma
nel partito la resa dei conti
si avvicina con la minoranza
che chiede a Renzi abbandonare il doppio ruolo di premier e segretario. Il leader,
alla prima vera sconfitta,
ammette la batosta e studia
come ripartire in vista del
referendum costituzionale. AVVISO AL PREMIER Virginia Raggi e Chiara
Appendino hanno messo
Il risveglio choc di Londra: Brexit, spunta un
«Cosa abbiamo fatto?»
nuovo referendum
«Ma cosa diavolo abbiamo
combinato? – si stringe nelle
spalle Deborah, che pur essendo residente da otto anni
e virtualmente non ha nulla
da temere è molto prossima
al pianto –. Che cosa abbiamo fatto? Per assecondare la
strategia di un premier fra i
più mediocri di ogni tempo
abbiamo gettato via quarant’anni di convivenza con
il Continente». Dice Albert,
assistente universitario:
«Sbaglio o Cameron è riuscito nel capolavoro di fare a
pezzi un Paese facendo fuori
anche se stesso?». Corbyn
avrebbe fatto meglio? «No,
Corbyn è una via di mezzo
fra le nostalgie leniniste e
l’utopia di una nazione artificialmente povera. Avrebbe
perso anche lui, e comunque
lo vedo fuori gioco, perché
non è riuscito a limitare il
consenso al “Leave” fra le
classi meno avvantaggiate,
quelle che dovrebbero essere
il suo elettorato».
Due ragazzi discutono
animatamente davanti alla
Liverpool Station. «È l’idea
di Europa che è andata a
catafascio – dice uno –, non
è solo il fatto che adesso noi
siamo diventati degli extracomunitari». «Guarda che
semmai gli extracomunitari
sono loro...». I due ragazzi
Cont. in ultima pagina
Più di tre milioni di persone hanno firmato la petizione che chiede un secondo
referendum sull'uscita della
Gran Bretagna dall'Ue. Lo
riferisce il sito (petition.
parliament.ok) degli organizzatori, un gruppo di parlamentari britannici sostenitori del Remain. Secondo
la legge il Parlamento dovrà
discutere la petizione dopo il
superamento delle 100.000
firme, traguardo superato
in poche ore. Il sito on line
del parlamento che permette
di sottoscrivere la richiesta
a un certo punto è andato
in tilt a causa dei troppi
accessi.
I firmatari chiedono la
promulgazione di una nuova
legge che prescriva la ripetizione del referendum in caso
Cont. in ultima pagina
Pd. «È un momento storico,
ora parte una nuova era»,
ha detto la prima sindaco
donna di Roma. «È giunto
il nostro tempo, dobbiamo
ricucire una città profondamente ferita», le parole
della neo prima cittadina di
Torino. Per i cinquestelle il
voto delle amministrative
è un avvertimento a Renzi
e la dimostrazione che «ci
è stata riconosciuta la capacità di guidare il Paese».
«Siamo pronti a governare»,
è il primo commento di Luigi
Di Maio. Grillo è a Roma,
festeggia con la Raggi e cita
il cofondatore del Movimento
scomparso da pochi mesi:
«Lo diceva anche Gianroberto: Roma è il trampolino per
il governo. Se falliamo siamo
fottuti». DELUSIONE DEM A Napoli e Bologna gli
elettori riconfermano Luigi
De Magistris e il Pd Virgilio
Merola. A salvare i democratici è però soprattutto la
vittoria del candidato renziano Beppe Sala, che dopo un
iniziale testa a testa chiude
in vantaggio col 51,7% contro il 48,3 di Stefano Parisi.
Il Pd ammette la sconfitta
«senza attenuanti» a Roma e
a Torino e la «durezza» della
perdita a Novara e a Trieste.
Anticipata a venerdì 24 la
Direzione nazionale, prevista inizialmente per il 27. «Il
doppio incarico di segretario
e premier non fa bene al Pd»,
attacca Roberto Speranza,
leader della minoranza Pd.
«Non voglio usare questo
argomento contro la leadership: Renzi deve ancora fare
la sua valutazione, lo ascolterò. Ma dico che bisogna
cambiare rotta o facciamo
un errore non recuperabile». QUI CENTRODESTRA «Gli italiani non credono
più a Renzi», commenta
il leader leghista Matteo
Salvini. o «scambio» di voti
sull’asse Lega-Movimento
5 Stelle immaginato dal
leader del Carroccio ha però
funzionato in una direzione
sola: a vantaggio dei grillini. Ciò renderà più aspro il
chiarimento con Berlusconi,
ma pure nella stessa Lega
che perde la roccaforte Va-
rese. La sconfitta a Milano,
seppur di pochi voti, apre
ufficialmente la battaglia nel
centrodestra su chi debba
essere il partito guida della
coalizione. Un timone che,
a sentire Silvio Berlusconi,
non può che stare nelle mani
di Forza Italia, il partito dei
moderati, l’unico in grado di
aggregare le altre forze più
estreme. Parisi leader del
centrodestra? «Già basta
aver perso, mi sembra sufficiente. Farà il capogruppo
d’opposizione a Milano»,
frena Salvini. Per Alfano «il
vecchio centrodestra come
lo abbiamo conosciuto non
esiste più. C’è il tentativo di
Salvini di far nascere una
destra estrema. Noi dobbiamo far nascere un’area
Cont. in ultima pagina
Anche una agenda può educare all’italiana.
Agenda (gerundio plurale neutro del
verbo latino agere= fare: quindi “Cose
da fare”.). La Scuola Italiana Alcide
Degasperi di La Serena ne ha preparata
una per gli alunni e me ne ha regalato un
esemplare all’inizio d’anno. E’ un libretto
che gli alunni adoperano tutti i giorni
e che quindi devono avere sottomano
costantemente. E’ un manuale che aiuta
a costruire, giorno dopo giorno, quell’identità culturale che è solo nostra e che,
fra l’altro, dà un senso dovuto ai nostri
centri di insegnamento (che sono 5 in
Cile con un totale di oltre 4.000 alunni).
L’apre una succinta memoria “del perché, del come e del quando” dell’Alcide
Degasperi: ricordiamo che rimane nella
storia solo chi conosce la sua storia.
E ti trovi subito all'inizio del volumetto un grande albero adornato di
dieci foglie che copre un'intera pagina:
è l’albero dei valori da acquisire che
saranno il leit-motif dei dieci mesi di
scuola che l’alunno ha davanti a sè:
solidarietà, rispetto, fraternità, responsabilità, ordine…
Per ogni giorno si è creata una brevissima rubrica: ”Un pensiero al giorno”.
Molto importante perché il ragazzo deve
imparare a riflettere ed a pensare con la
sua testa normalmente bombardata da
messaggi di tutt’altro genere. E quando
scrive, deve pensare per giudicare. Attività che lo porta a rafforzare lo spirito
di responsabilità nelle sue scelte.
Ogni mese, in forma simpatica, si apre con
una riflessione di un grande scrittore latinoitaliano (Orazio, Virgilio, Dante, Petrarca,
Macchiavelli….).
Ugualmente una volta al mese viene riportata una ricorrenza propria del tempo
(religiosa, patria, sociale) che scandisce,
illumina e dà un senso al tempo che scorre e
che ci scappa di mano (“carpe diem” suggerirà Orazio nel mese di marzo. “Carpe diem”:
afferra il giorno che passa: arricchiscilo
perché non tornerà mai più).
Poi viene richiamata, qua e là nelle pagine, senza un ordine fisso, racchiusa in un
quadro, una attività importantissima per il
giovane: l’autocritica, l’esame di coscienza,
un metodo di studio, tecniche per facilitare
la concentrazione, lo studio in gruppo, ecc.
E, per chiudere questo rapido sfogliare
dell’agenda, sai che cosa riporta l’ultima
pagina? Quello che nonni e genitori hanno
sempre insegnato fra le mura domestiche:
Le Preghiere. Quindi il Padre nostro, l’Ave
Maria, il Gloria, l’Angelo di Dio. Naturalmente in italiano.
Nell’insieme questa agenda offre l’immagine di un piatto formidabile di cibi italo-cileni
che alimenteranno l’anima e l’intelligenza di
questi alunni, la loro curiosità e desiderio
di sapere nel pieno rispetto dei fini per cui
è stata costruita questa magnifica Scuola
Italiana Alcide Degasperi di La Serena.
Giuseppe Tomasi
2
Presenza- 1 luglio 2016
Cor­ri­spo­nden­za
La Di­re­zio­ne rin­gra­zia i let­to­ri che le scri­vo­no per­ché di­mo­
stra­no in­te­res­se per i pro­ble­mi e la vi­ta del­la no­stra co­mu­ni­tà.
Nel­lo stes­so tem­po si scu­sa se, per e­vi­den­ti ra­gio­ni di spa­zio,
qual­che let­te­ra do­vrà es­se­re ri­dot­ta. La Di­re­zio­ne i­nol­tre si ri­
ser­va la pub­bli­ca­zio­ne di let­te­re che ri­ter­rà mol­to con­flit­tuali.
Triste situación
nacional
Estimados:
El Jueves 09 de Junio,
en Chile ocurrió algo que sin
duda puede cambiar la cultura y los valores en el país.
Es un hecho que se une a un
estado de degradación generalizado, donde el asombro
pareciera que ya no existe. La Alianza entre Dios y
los hombres, ha sufrido un
quiebre, donde el Bien está
siendo fuertemente desafiado
por el poder y la fuerza del
Mal.
El Cristo de la Gratitud
Nacional, es una imagen con
todo un contenido histórico
y simbólico, que pertenece
a todos los chilenos; su destrucción, es un símbolo del
estado de degradación humana al que chilenos pueden
llegar. ¿ Un acto aislado, o
una expresión más colectiva
de nuestro deterioro moral
nacional...? Esa respuesta la veremos
en los próximos días. ¿Como
va a reaccionar la sociedad
y como lo haremos nosotros
mismos. ? Eso demostrará si esto
es una acción demente, un
hecho aislado, o bien, es ya
parte de nuestra realidad
país.
Mi corazón está muy triste.
Saludos cordiales
Pedro Corona Bozzo
Ricevi in ritardo
PRESENZA?
Se sei di Santiago
chiama al Cel.
97849283
Grazie
EDITRICE
Parrocchia Italiana
N.S. Pompei Scalabriniana
***
RAPPRESENTANTE LEGALE
Giulio Rubin
***
DIRETTORE
RESPONSABILE
Claudio Massone Stagno
***
DIRETTORE
REDAZIONALE
Giuseppe Tommasi
***
COLLABORATORI
Paolo Castellani
Fina Franchini
Gloria Nocchi Frascoli
Consuelo Canessa
***
CORRISPONDENTI
Arica
Verónica Bibiano
Antofag. Rodolfo Sanchez B.
Iquique Luz Savalli
La Serena Caterina Pezzani
Quillota E. Schiappacasse
V. Alemana Gilda Rivara
Valparaiso
Concep. Giancarlo Carro
P. Arenas Eduardo Pesce V.
***
Contribuzione annua
$ 20.000. Cheque nominativo
a «Presenza»
***
Stampa C. von Plate
Esce il 1º e il 16 di ogni mese
Caro Pedro,
purtroppo una fetta importante della gioventù naviga
sul materialismo ed edonismo più sfrenato e rifiuta
qualsiasi cultura tramandata, qualsiasi tradizione,
qualsiasi comandamento.
Meglio detto, di comandamenti ne ha coniato solo uno:
"mi piace lo faccio, non mi
piace non lo faccio".
Quindi addio storia, tradizioni, valori etici, religiosi,
modelli di comportamento
che hanno formato milioni
di persone perbene. Sono loro
i padroni della storia, del
presente e del futuro. Padroni di se stessi con il diritto
di essere liberi (libertini)
offendendo e calpestando
tutto ciò che trovano sulla
loro strada e che si opponga
al loro delirio.
Speriamo che quel Cristo
che con uno sguardo ha
convertito la Maddalena,
punti i suoi occhi misericordiosi anche su di loro e li
converta. Per il bene loro e
dell’umanità.
SPAZIO APERTO
Grazie, caro Aldo
Guayaquil (Ecuador)
Caro P. Giuseppe,
la saluto con grande piacere e mi permetto accludere delle
lamine contenenti dipinti famosi di pittori italiani, le quali,
credo, le possono servire nel suo lavoro periodistico.
Suo fedele lettore
Aldo Bavestrello
Caro Aldo,
a volte pensiamo che le pagine del nosatro periodico Presenza siano sfogliate solo qui, fra il Pacifico e la Cordigliera ed
invece oltrepassano gli oceani e le Ande. Grazie per avercelo
ricordato.
L'Italia, avendo il 60% del patrimonio artistico dell'umanità, è un museo in tutto il suo territorio ed averne a mano
delle immagini come lei me le ha mandate è sempre una
ricchezza. C'è sempre il modo, l'interessato da fargliene
recapitare qualcuna.
Molte grazie, caro Aldo.
Dopo la Brexit
Renzi: «Ristrutturare casa Ue,
l'Italia è pronta»
"L'Europa è casa nostra.
Lo diciamo oggi più che
mai: forse va ristrutturata e
rinfrescata, ma è la casa del
nostro domani". Per questo,
dopo l'uscita della Gran
Bretagna dalla Ue, "dobbiamo far prevalere quel che ci
unisce su quel che ci divide".
Lo ha detto il presidente del
Consiglio Matteo Renzi, nelle dichiarazioni alla stampa
da Palazzo Chigi.
"Il popolo britannico nella
giornata di ieri ha scelto, noi
rispettiamo questa decisione
e ora si volta pagina", ha
detto Renzi. "Se devo dare un
nome all'Europa voglio chia-
marla casa, non è soltanto
un luogo fisico, è un insieme
di sentimenti ed emozioni, di
solidità e di sicurezza. L'Europa è casa nostra, non solo
di noi italiani, dei nostri figli
e dei nostri nipoti. Questa
casa ha bisogno di essere ristrutturata, rinfrescata, ma
è la casa del nostro domani".
"Il 25 marzo 2017 ricorderemo i 60 anni della firma
dei primi trattati europei:
vogliamo arrivare a questo
compleanno coinvolgendo
e facendoci coinvolgere da
tutte le istituzioni europee
e segnando un lavoro comune di condivisione e unità
perché noi italiani sappiamo
cosa significa avere la responsabilità verso la storia.
Essere responsabili verso
la storia non significa solo
avere responsabilità verso
il passato, ma soprattutto
verso il futuro".
"Il mondo ha bisogno molto
dell'Ue, di un'Europa del
lavoro, del coraggio, della
libertà, della democrazia. In
un parola il mondo che verrà
ha molto bisogno dell'umanesimo europeo". Così Matteo Renzi aggiungendo che
"a chi chiede più sicurezza
e tranquillità ci sono 70
anni di storia a dimostrare
che la pace è stata possibile
grazie all'unione e non alla
divisione".
"L'Italia è tornata solida e
ha il dovere di offrire questa
sua solidità agli altri partner
europei". "L'Italia farà la sua
parte nel percorso che oggi si
apre", ha assicurato Renzi,
confermando che "siamo
impegnati fin da domani con
i ministri degli Esteri Paesi
fondatori e poi da lunedì
quando incontrerò la cancelliera Merkel e il presidente
Hollande a Berlino".
"Nei momenti di difficoltà
l'Europa tira il meglio di
se stessa, viva l'Italia, viva
l'Europa".
Abbonamento 2016 - Fiducia reciproca
Tanti lettori fedeli ci seguono da anni dimostrando fiducia nel nostro operato. Per poter
continuare a seguirlo chiediamo ancora un segno di fedeltà.
Molti pensionati ci chiedono l’abbonamento gratuito (che neghiamo a nessuno).Il fatto
ci obbliga a creare una èlite di “sostenitori” che conguagliano gli abbonamenti gratuiti. Vi
ringraziamo cordialmente della collaborazione.
Per facilitare il versamento dell’abbonamento abbiamo aperto nel Banco de Chile la
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Il RUT di Giuseppe Tommasi B. è 8.322.945-4
Una volta fatto il versamento la preghiamo di inviarci per mezzo di lettera o fax la ricevuta
o semplicemente informarci per E-mail o per telefono. Vedi in prima pagina, in alto. i dati.
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20.000 pesos
Abbonamento sostenitore
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UNA TRADIZIONE DELLA COMUNITÁ
CHE ONORA L’ ITALIA.
La comunitá italiana di Santiago da anni viene rendendo
omaggio il 2 giugno come festa nazionale con una Santa
Messa, e la deposizione di una corona di fiori presso il monumento di Piazza Italia.
Una tradizione che si è consolidata a livello corporativo
ed associativo come per i singoli cittadini che accompagnati dalla loro famiglia assistono, quest’anno in modo
particolare, alla celebrazione eucaristica presieduta da Sua
Eminenza il Cardinale del Cile e archivescovo di Santiago,
monsignor Riccardo Ezzati.
Come ricordava il Cardinale nell’omilia "gli italiani
ringraziamo il Signore per i doni ricevuti e preghiamo per
il futuro dell’ Italia".
Per gli italiani del Cile non esiste miglior omaggio che
chiedere al Signore le grazie e la prosperitá per l’Italia e gli
italiani. La vocazione cristiana è il simbolo piú importante
per un vasto numero di italiani e loro descendenti, pietra
angolare della identitá e coerenza con i principî evangelici.
Infatti, la festa del 2 giugno non solo ricorda il referendum
vinto dalla opzione della repubblica. Il 2 giugno 1946 é una
svolta storica per il paese che inizia un processo di pacificazione e un lungo cammino per costruire una democrazia
dove la libertá, la solidarietá e la uguaglianza sono i cardini
dell’ Italia moderna. Un obbiettivo raggiunto.
Nell’1946 ancora con eserciti stranieri nel territorio nazionale, si dà inizio al confronto civile e le vendette indette
per la mal chiamata “resa dei conti” che uccide tanti (o più
?) che gli uccisi dalla repressione della dittatura fascista.
La costituzione nata a seguito del 2 giugno salva l’ Italia
e impone l’ordine, la pace e la governabilitá del paese martoriato dalla guerra e dal confronto fratricida..
Malgrado la dichiarazione costituzionale del primo articolo, “L’Italia é una repubblica democratica fondada sul
lavoro”, la scarsitá del lavoro e la responsabile del grande
esodo degli italiani che abbandonano il territorio per recarsi
all' estero in cerca del lavoro che in Italia è insufficiente.
Dopo le guerre subentra con forza l’emigrazione di centinaia
e milioni di cittadini italiani in cerca di lavoro all’ estero.
Oggi il mondo è testimone della vasta mobilità emigratoria italiana con presenze assai numerose in tanti paesi
dei cinque continenti. Una popolazione che concorre al pari
della popolazione di italiani che abita la peninsola.
Prima che vantare diritti hanno compiuto con i doveri
gli italiani che risiedono all’estero e tanti descendenti
contribuendo allo sviluppo dei paesi ospitanti e provocando
una accentuata integrazione con le societá di accoglienza.
Senza chiedere niente all’Italia, salvo valorare e rendere
partecipe alla vita del paese a tanti italiani dispersi nel
mondo, si sono ideate formule di avvicinamento e di integrazione dell’Italia con la diaspora. Un lungo processo
ancora in atto, ma con alcuni arresti, interruzioni e sempre
con ritardo.
La prima tra tutte le iniziative, con riforma della Constituzione é il voto politico che ha concesso agli italiani
all’estero una delegazione parlamentare alle due camere.
(12 deputati e 6 senatori). Una partecipazione concentrata
nei paesi con comunità più numerose. Come: l'Argentina,
Brasile, Germania e Svizzera ( gli altri valgono poco).
Il voto poco informato ed elettivo solo per le comunità più
nomerose lo rende poco attraente per il resto. Una utilizzazione limitada dell’abbondante risorsa umana disponibile
in importanti paesi del mondo.
Per quanto riguarda i Comites e il CGIE in attuale
processo di studio e riforma al fine di renderli piú utili ed
efficienti dal punto di vista della rappresentanza, potrebbe
significare imporre il dimenticatoio e il loro annullamento
definitivo.
Nella attualitá, tanto Comites come il GCIE sono nel dormiveglia della politica italiana destinata agli italiani all’estero.Il futuro, per ora, della rappresentanza degli italiani
permane nell’associazionismo locale ancora vivo ed attivo.
Dell’Italia solo speranze il più delle volte frustrate e
indifferenza che si manifesta anche nei riguardi della rappresentanza diplomatica e consolare.
Paolo Castellani
LLEVE A SU CASA PRE-PIZZA LISTA
***
PRUEBE NUESTRA FUGAZA
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TERZA PAGINA
Presenza- 1 luglio 2016
Passatempo e umore Il mito dei “ragni”. Settant’anni
inseguendo l’estremo
Festa per gli alpinisti di Lecco
famosi per i maglioni rossi
Dicono che fu «il diavolo
delle Dolomiti», Tita Piaz,
a battezzare uno scalatore
come «ragno» e con lui un intero gruppo di amici lecchesi.
L’abile alpinista che pareva avere mani e piedi
uncinati sulla pallida roccia
di dolomia era uno dei tanti
Vitali legati al mondo dell’alpinismo, Gigi, e il gruppo di
amici diventò «Ragni della
Grignetta» o «di Lecco».
I «maglioni rossi» che hanno sulla manica sinistra il
loro simbolo, un ragno nero
in una circonferenza, ragno
speciale, con sette zampe,
una in meno delle otto che
contraddistingue la famiglia
degli aracnidi. Sette, numero
legato alla cabala, al mito e a
tutte le religioni, monoteiste
e non.
Dall’Apocalisse di San
Giovanni alle virtù, ai vizi
capitali; dal numero dei
bracci del candelabro ebraico
al numero degli attributi di
Allah, fino ai sette dei della
felicità del buddismo. La storia
Numero felice anche per
la matematica perché è un
«numero primo sicuro». E
quest’anno i «Ragni» fanno
70. A guidarli è un alpinista
che di numeri se ne intende,
Fabio Palma, ingegnere nucleare. Scrittore, cineasta,
ha dato forte impulso alla
comunicazione dei «Ragni»:
la sua «tela» è affidata soprattutto ai video.
Per il compleanno di uno
dei gruppi alpinistici più forti e famosi al mondo il Festival di Trento ha dedicato una
serata che ha richiamato un
pubblico di 600 persone. E
mercoledì 8 giugno c’è da
giurarci che piazza Garibaldi di Lecco sarà stretta agli
spettatori.
Alle 21,30 qualche parola
dal palco di un presidente
come Palma che ha abolito
«ogni retorica, il coraggio,
l’eroismo lasciamoli a chi affronta la vita di ogni giorno,
noi siamo dei privilegiati»,
quindi un’ora e 40 minuti
di «Ragni», film firmato da
Filippo Salvioni.
È il regista
della «Ferrari Corse» e di
tanti documentari su
terre remote, di avventura, come
Alaska e
Groenlandia
o i deserti
asiatici. La storia
dei «Ragni»
ha un luogo,
il Pian dei
Resinelli,
piede verde
della Grignetta, pinnacoli di rocce
rotte, pareti lisciate dall’erosione, palestre per un alpinismo estremo e di ricerca.
Il luogo scelto da Riccardo
Cassin, che il maglione rosso lo indossò come «ragno
onorario», così come Walter
Bonatti che su quegli spigoli
aerei saggiò la sua voglia di
avventura.
Da quell’arcipelago di verticalità rocciosa spuntò il
gruppo di scalatori che prese
le strade del mondo, dopo
qualche significativa tappa
dolomitica. Il loro luogo è fatto di frange lontane, frattali
gelidi e da vertigini, come la
Patagonia, il Karakorum e
l’Himalaya, le Ande, l’Alaska
o la Groenlandia. In questi
giorni i «maglioni rossi»
sono nella Terra di Baffin,
Canada.
Sono a caccia di una parete
estrema, in un fiordo. C’era già stato uno dei
pionieri dei «Ragni», Luigino Airoldi, oggi ottantenne.
Mausoleo Italiano
Dr. Augusto Brizzolara
specialista in
Geriatria e
Gerontologia
El Trovador 4280
Of. 1108 -Las Condes
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Ande e Afghanistan, Antartide e Canada, Airoldi è uno
degli alpinisti che per primi
nel 1961 arrivarono in vetta
al McKinley superando l’inviolata parete Sud.
Capo spedizione era Riccardo Cassin e quando fra
i tanti simboli al vento della vetta più alta del Nord
America sventolò anche il
ragno nero a sette zampe in
campo rosso, il presidente
Usa J. F. Kennedy indirizzò
a Cassin un telegramma di
congratulazioni.
Nell’arcipelago artico del
Canada ci sono i maglioni
rossi di Matteo Della Bordella, uno dei più forti alpinisti
al mondo, di Luca Schiera
e Matteo De Zaiacomo. Con
loro i due Piolet d’Or Nico
Favresse e Sean Villanueva.
Destinazione, un «big wall»,
una delle pareti verticali di
quelle gelide isole del Nord
del mondo. L’idea
Fin dal 1946, anno di nascita del gruppo, i «Ragni»
cercano l’estremo. La Patagonia con le sue pareti granitiche spazzate dai ghiacci
portati dai venti del la fine
del mondo, ha messo in
evidenza un piccolo grande
3
uomo, Casimiro Ferrari.
Dopo pionieri come Romano
Perego (prima italiana alla
Nord dell’Eiger), Luigino Airoldi o Carlo Mauri (in vetta
con Bonatti al Gasherbrum
IV nella spedizione Cassin),
Ferrari ha fatto la storia dei
«Ragni».
Ne ha scritto lo spirito di
avventura. Nel 1974 la grande impresa al Cerro Torre e
due anni dopo il Pilastro Est
del Fitz Roy. «Miro», detto
anche «il burbero», con il
suo carattere deciso, aveva
eletto la Patagonia come sua
seconda terra.
Dopo gli anni delle arrampicate estreme si era
ritirato nella sua «estancia»
non distante da El Chalten.
Tornò in Italia alla fine dei
suoi giorni, nel 2001.
Della Bordella è salito
sulla Est del Fitz lo scorso
febbraio. La salita su due
torri, la Egger in Patagonia
e l’Uli Biaho, in Pakistan,
hanno decretato il valore
suo e del maglione rosso
che indossa. Per i 70 anni
Fabio Palma ricorda: «Il
nostro è un alpinismo etico. Elicottero neanche a
pensarci, bandite le corde
fisse e in parete non si
lascia nulla». Indirizzi Utili
Ambasciata d’Italia - Clemente Fabres 1050, - Providencia
Tel.: 224708400 - E-Mail: [email protected]
Consolato - Román Diaz 1270, Santiago
Tel: 224708400 - E-Mail:[email protected]
Camera di Commercio- Luis Thayer Ojeda 073,Piso l2, Provi.
Tel.: 562/222322618 - Fax: 562/222330973- E-Mail: [email protected]
Istituto Italiano di Cultura - Triana 843, Providencia
Tel.: 23 2038170 www.iicsantiago.estei.it
ICE Agenzia per la promozione all 'estero e
l'internazionalizzazione delle imprese italiane
Clemente Fabres 1050 (Prov.)Tel. 223039330 E.mail: Santiago@ice.
it COMITES -Av.Apoquindo 6589 - Las Condes - Tel. 222129455
Radio Anita Odone on line 24 ore su 24 di musica italiana
Circolo di Professionisti di Origine Italiana
Av. Apoquindo 6589 - Las Condes - Tel: 222425012 - 222481503
Club Stadio Italiano
Av. Apoquindo 6589, Las Condes -Tel: 224847000 Central.
Scuola Italiana Vittorio Montiglio
Las Flores 12707, Las Condes - Tel: 225927500
Parrocchia Italiana- Av. Bustamante 180 Providencia
[email protected] - Te: 22229328 - Fax: 226354127
Hogar Italiano - Holanda 3639, Ñuñoa - Tel: 222055476
Umanitaria - Av. Vicuña Mackenna 83 - Santiago - Tel: 26342500
Pompa Italia - República 96 - Santiago -Tel: 226992222 - [email protected]
www.vigilidelfuoco.cl
ACLI -Asociación Cristiana de los Trabajadores Italianos
Bustamante 180 (Parrocchia Italiana) - Tel 22665-0340
COIA: Bustamante 180 -Providencia Tel. 26345247
Associazione Ligure contatto Sig.ra Rina Garibaldi 02 2192144;
Sig. Aldo Solari al telefono 02 7926752
4
Presenza- 1 luglio 2016
ITALIA E ITALIANI
Così i capitali cinesi
comprano l’Europa
I miliardi di euro e di
dollari che negli ultimi
due decenni abbiamo
fatto incassare alla
Cina comprando i suoi
prodotti a basso costo stanno tornando in
Occidente. È con quei
soldi che ricchissimi
fondi di investimento
e giganteschi colossi
industriali si stanno
presentando in Europa e in America per
comprare, in contanti, squadre di calcio,
infrastrutture, aziende.
Nel 2016 lo shopping cinese sta andando avanti a un ritmo pazzesco. Tra gennaio e maggio, secondo le rilevazioni della
società di analisi dei mercati finanziari
Dealogic, aziende e fondi cinesi hanno
speso 111 miliardi di dollari per acquisti
all’estero. In cinque mesi hanno superato
i 107 miliardi spesi nell’intero 2015, che
è stato poi l’anno record dello shopping
cinese all’estero, e hanno già triplicato la
spesa dei dodici mesi del 2014.
Ci sono buone probabilità che quest’anno per la prima volta la Cina superi gli
Stati Uniti nella classifica mondiale
dei paesi che più hanno investito in acquisizioni estere. Di questi acquisti, 70
miliardi sono avvenuti in Europa e 31
negli Stati Uniti. Dietro questo shopping
frenetico c’è prima di tutto qualcosa che
assomiglia molto a una fuga di capitali. La
frenata dell’economia cinese sta facendo
emergere molti dei suoi storici difetti
irrisolti — come l’eccesso di debito, un
mercato finanziario ancora rudimentale, la corruzione tipica dei sistemi non
democratici — e questa stiuazione rende
decisamente poco appetibile l’investimento in Cina. A questo si aggiungono le
incertezze sulla solidità del renminbi: la
banca americana Goldman Sachs ormai
parla apertamente del rischio di rivedere
nel giro di qualche settimana una nuova fase
critica simile a quella avviata, nell’agosto
dello scorso anno, dalla
svalutazione secca dello yuan, che ha fatto
fuggire mille miliardi
di dollari di capitali
cinesi all’estero.
Se chi ha grandi capitali in Cina ha voglia
di portarli fuori dal paese, il fatto che sia in
Europa che in America i capitali siano tutt’altro
che abbondanti (e che chi li controlla, in questa
fase incerta, non sembri affatto interessato a
lanciarsi in grandi investimenti) fa delle economie occidentali una comoda terra di conquista
per le imprese cinesi.
È in questo contesto che, lo scorso febbraio, il
gigante cinese ChemChina, quello che nel 2015
si è comprato tutta Pirelli per 7 miliardi di euro,
si è presentato con 43 miliardi di dollari a Basilea
per comprarsi la svizzera Syngenta, una delle
maggiori compagnie di agrofarmaci del mondo.
L’operazione, che è la più grande acquisizione all’estero della storia per una società cinese,
attende i via libera delle autorità regolatorie
sia in Europa che negli Stati Uniti e dovrebbe
concludersi entro la fine dell’anno. Le offerte dei
cinesi sono molto spesso “indecenti”, a prezzi
che nessun imprenditore americano o europeo
si sognerebbe di pagare. Chi vende, quindi, è
sempre ben lieto dell’insperato incasso.
Anche ai manager l’arrivo dei fondi cinesi
raramente dispiace: solitamente i fondi di
Pechino non sono azionisti invadenti, quello
che vogliono è il controllo della società, non la
gestione. Chi è più perplesso, solitamente, sono
i governi. Quando ChemChina ha comprato Pirelli non ha incontrato significative resistenze
politiche. Marco Tronchetti Provera, rimasto
alla guida del gruppo, ha avvisato Matteo Renzi
prima che l’operazione venisse annunciata.
La reazione del presidente del Consiglio, ha
raccontato il manager, è stata positiva.
Obama a Hiroshima: «Basta nucleare» Barack Obama è arrivato
stamattina a Hiroshima in
Giappone per la storica visita
del primo presidente statunitense in carica sul suolo della
città nipponica annientata,
il 6 agosto del 1945, dal
lancio della bomba atomica.
Obama è atterrato in una
base militare americana
alla periferia della citta,
Tenga el mejor
punto de vista
P. de Valdivia 3015 F. 22690791
Moneda 708
F. 26649244
San Antonio 325 F. 26325512
SILVANO TAVONATTI A.
[email protected]
la Marine Corps
Air Station di
Iwakuni, a circa
una quarantina
di chilometri da
Hiroshima. Accompagnato dal
premier giapponese, Shinzo
Abe, sulla vasta spianata del
parco del Memoriale della Pace,
il presidente
americano ha
reso omaggio
alle 210mila
vittime giapponesi della bomba
nucleare.
Il viaggio di Barack Obama - come più volte indicato
dalla Casa Bianca, non è
inteso come un'occasione per
porgere delle scuse formali
ma per promuovere l'impegno solenne a smantellare
gli arsenali nucleari presenti nel mondo e onorare
le vittime della Seconda
guerra mondiale. Diventato
presidente nel 2009, Obama
è stato insignito del premio
Nobel lo stesso anno per il
suo impegno a incoraggiare
lo smantellamento degli
armi atomiche, un auspicio
espresso nel famoso discorso
di Praga nello stesso anno.
Prima di Obama, la più alta
carica degli Stati Uniti a
visitare Hiroshima era stata l'allora presidente della
Camera dei rappresentanti
Nancy Pelosi nel 2008.
"La mia visita a Hiroshima è la prova che anche le
fratture più dolorose possono
essere ricomposte" ha detto il
presidente Usa. La visita a
Hiroshima è l'occasione per
"onorare la memoria di tutti
coloro che sono caduti nella
Seconda guerra mondiale": è
il proposito ribadito da Obama
nel breve discorso alle truppe
americane e nipponiche presso
la base aerea di Iwakuni.
L’Osteria Francescana di Massimo
Bottura di Modena incoronata
migliore ristorante al mondo
Massimo Bottura avvolto
nel tricolore come un campione sportivo, come il campione
che ha portato l’Italia per
la prima volta sul tetto del
mondo della cucina. È questa
una delle immagini che resteranno della premiazione del
“World Fifty best restaurant’s
2016” a New York. Ovvero la
classifica dei primi cinquanta
ristoranti del pianeta che per
la prima volta vede al primo
posto una tavola italiana:
“Osteria francescana” di Modena il ristorante di Massimo
Bottura appunto. «Il mio cuore esplode di
emozione, per me tutto questo
è incredibile. Un segno che la
cucina italiana ha rotto con
la nostalgia del passato e che
ora guarda con chiarezza al
suo futuro» ha detto lo chef
emiliano. Il suo primo posto
premia il lavoro e la crescita
costante di un ristorante che,
come deve essere nella cucina
contemporanea, ha deciso di
evolversi e di crescere sempre in
questi ventuno anni di attività. È così a festeggiare il
nuovo re del mondo c’erano
tutti a cominciare da quelli
a cui Bottura ha strappato il
trono, i fratelli Roca, gli spagnoli de “El Cellerai del Can
Roca” a Girona in Spagna
ora secondi. Al terzo posto
Daniel Hum “Eleven Madison Park” la tavola che porta
in una nuova dimensione la
cucina di New York. Essere
ai vertici cambia la vita di
un ristorante. Solo questa
notte ha probabilmente fatto
piovere centinaia di nuove
prenotazioni sui ristoranti
ai primi posti in classifica.
Perché essere qui vuole dire
essere un mito ancora di più
di avere tre stelle. Ai piedi del podio l’interessantissimo “Central” di
Lima dove Virgilio Martinez
fa una delle cucine più “biodiverse” del pianeta. Mentre
scivola al quinto posto il
“Noma” di René Redzepi, un
parabola che si compie. C’è tanta bella Italia in
questa classifica che per la
prima volta ci incorona re del
mondo. Un po’ c’è la prendiamo anche al sesto posto, quello occupato dall’italo argentino Mauro Colagreco che a
Mentone, siamo a cinquanta
metri dal confine, tiene alto il
vessillo della cucina francese
portando in tavola tanto di
quella italiana. Da applausi il diciassettesimo posto di uno che
in pochi anni è destinato a
salire sul podio, perché, come
Bottura, non smette mai di
evolversi. È Enrico Crippa
di piazza Duomo ad Alba, la
tavola tristellata della famiglia Ceretto, il ristorante che
sta trascinando nel futuro la
cucina langarola.
Ci sono tante le storie da
raccontare in questa classifica che vede al numero 39
le “Calandre” di Rubano e
sparsi tra le posizioni tanti
nuovi luoghi del cucinare
che conquistano posti importanti, ma per chiudere la
notte in diretta da New York
è bello guardare al posto
46. Torna tra i “Fifty best”
Davide Scabin del “Comba
zero” di Rivoli.
Il talento che questa volta
batte le difficoltà, la sfida
di uno chef che può e deve
ripartire dal talento per
riprendersi tutto quello che
gli è stato tolto o ha perso
per strada. Perché il talento
è l’unica ragione per cui si sta
in questa classifica. Diabete: siringa addio, il futuro è
nei microinfusori
Chi soffre di diabete sin
dall’infanzia lo sa bene: il
rito del controllo della glicemia e del successivo «aggiustamento» tramite iniezioni
sottocutanee avviene più
volte al giorno. Anche se con
il tempo la persona prende
confidenza con la pratica, il
dover fermarsi per valutare
quando assumere insulina
rappresenta un cambio radicale nello stile di vita rispetto a chi non è diabetico. Oggi
però la tecnologia ci viene
in aiuto: da diverso tempo
sul mercato sono disponibili
dei dispositivi in grado di
monitorare costantemente
la glicemia e di rilasciare
insulina solo quando serve.
Il tutto gestito tramite un
piccolo «palmare». CHE COS’È IL DIABETE Il diabete giovanile –noto
anche con il nome di diabete
di tipo 1- è una patologia che
colpisce prevalentemente i
giovani. Secondo le ultime
statistiche dell’Organizzazione Mondiale della Sanità
a soffrirne sarebbe circa il 3%
della popolazione mondiale. A
differenza di quello di tipo 2,
di gran lunga più diffuso e associato a scorretti stili di vita,
quello giovanile appartiene
alla categorie delle malattie
autoimmuni. Le persone
che ne soffrono subiscono la
progressiva distruzione, ad
opera del proprio sistema
immunitario, delle cellule
del pancreas che producono
l’insulina. Ecco perché i malati sono costretti, per tutta
la vita, ad assumere questo
ormone per abbassare i livelli di glucosio nel sangue. CONTROLLO COSTANTE CON IL MICROINFUSORE Attualmente le persone
affette da diabete insulinodipendente hanno come opzione di somministrazione
l’uso di iniezioni giornaliere
o l’infusione sottocutanea.
Entrambe le modalità devono essere abbinate a un
controllo adeguato dello zucchero nel sangue. Il pancreas
di una persona sana rilascia
regolarmente piccole dosi di
insulina nell’organismo per
controllare i livelli di glicemia nel sangue. La quantità
di insulina prodotta varia
in base all’orologio interno
di ciascun individuo, e a
fattori come attività fisica,
metabolismo, livello di stress
e malattie. Durante l’assunzione di cibi, il pancreas
rilascia una quantità extra
di insulina per mantenere
l’equilibrio glicemico. La terapia con microinfusore per insulina è un trattamento che imita l’azione
del pancreas in quanto fornisce costantemente insulina
all’organismo, anche in dosi
supplementari, se necessario. Al contrario della terapia
con microinfusore per insulina, la tradizionale terapia
insulinica con iniezione invece non imita l’azione del
pancreas. Un’iniezione di
insulina ad azione lenta può
non corrispondere alle varie
necessità dell’organismo nel
corso del giorno e quelli che
usano questa tecnica possono essere forzati a pianificare i pasti e altri aspetti della
loro vita in base agli schermi
insulinici. Ecco perché in
questo caso la tecnologia può
venire in aiuto. COME FUNZIONA Tecnicamente la tecnologia con microinfusore è
costituita da due parti: il
microinfusore con la cartuccia di insulina e il sistema
di controllo remoto che somiglia ad uno smarphone.
Il microinfusore, posto a
contatto con la pelle, una
volta coperto dai vestiti e
messo in funzione dispenserà microdosi di insulina
sino a 480 dosi giornaliere.
Il tutto gestito, in base alle
esigenze personali, attraverso un sorta di “app”.
ITALIA E ITALIANI
Presenza- 1 luglio 2016
5
Si studia vaccino contro i tumori
È morto l’attore
che attiva super risposta immunitaria Bud Spencer, aveva 86 anni
L'ipotesi di un vaccino anti cancro che
utilizzi le potenzialità
del nostro sistema immunitario non è più
fantascienza. La carta
vincente di questa dura
battaglia può essere
trovata nel nostro organismo. Ma occorre
ancora molta prudenza
e tanta ricerca.
Sicuramente si tratta di un approccio "interessante e innovativo", ma
è "ancora troppo presto per
poter parlare di un potenziale vaccino terapeutico contro
i tumori efficace sull'uomo e
basato sull'immunoterapia,
mentre va detto che già esistono altre potenti "armi" di
immunoterapia che stanno
dando risultati concreti nel
trattamento dei pazienti".
Invita alla cautela Paolo
Ascierto, direttore dell'Unità
di Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative
dell'Istituto Nazionale Tumori Pascale di Napoli, commentando lo studio tedesco
pubblicato da Nature su un
vaccino che induce una fortissima risposta antitumorale del sistema immunitario,
finora testato nei topi e in
tre pazienti.
L'immunoterapia, spiega
Ascierto, "mira ad attivare il
sistema immunitario contro
le cellule cancerose, per combatterle e distruggerle, ed
è un'arma vincente che sta
dando grandi risultati, ma
lo studio tedesco presenta
dati ancora troppo preliminari, anche perchè è successo
varie volte che un vaccino
efficace nei topi non sia poi
risultato tale nell'uomo,
sebbene in questo caso sia
stato testato su tre pazienti
con melanoma".
Se tali risultati "dovessero
essere confermati - spiega
quindi l'esperto - si tratterebbe di una nuova arma
importante che va ad affiancarsi alle armi di cui oggi
già disponiamo e che stanno
dando risultati concreti di
efficacia sui pazienti".
La soluzione vincente
contro i tumori, insomma,
potrebbe trovarsi nel nostro
stesso organismo, attivando
appunto il sistema immunitario, ma a cambiare è il
metodo: "Con il vaccino si introducono nell'organismo le
proteine del tumore, in modo
che il sistema immunitario
sia sollecitato a riconoscerle
ed a distruggere le cellule tu-
morali in quanto estranee; con le molecole
immunoterapiche che
oggi abbiamo, invece,
si riesce a rimuovere i freni inibitori che
il tumore utilizza per
rallentare l'azione del
sistema immunitario".
Queste molecole si
chiamano ANTI-CTLA
e ANTI-PD1 e "rappresentano - afferma
Ascierto - un'importante realtà che, in futuro,
potrà essere impiegata in
combinazione con altre terapie che funzionano, come si
spera possa essere un vaccino terapeutico". Ma i risultati concreti dell'azione delle
molecole immunoterapiche
già sono evidenti: "Nel caso
del melanoma, ad esempio,
si è visto che ben il 20% dei
pazienti in stadio avanzato
trattatati con questi farmaci
immunoterapici arriva a
cronicizzare la malattia a
10 anni".
E "buoni risultati si stanno
registrando anche per il trattamento di altre forme di tumore come quello al polmone, rene, vescica, con nuovi
farmaci immunoterapici che
hanno avuto l'approvazione
dall'ente statunitense di
controllo per i farmaci Fda.
Nuovi attesi risultati conclude Ascierto - verranno
ora presentati al Congresso
della Società americana di
oncologia Asco, a Chicago
dal 3 giugno, con evidenze di
efficacia per altre neoplasie".
Una raccolta fondi per
salvare il Duomo di Pisa
A restaurare il Vecchio
Duomo di Pisa adesso ci
pensa il supermercato.
L’antica chiesa, che in realtà porta il nome di San
Paolo a Ripa d’Arno ma
che è più conosciuta come
Duomo Vecchio, ha bisogno di costosi interventi di
recupero. Costruita intorno
all’anno Mille e simbolo del
romanico pisano è chiusa
da quattro anni ed è più volte stata messa in sicurezza,
a causa dei cedimenti della
struttura.
Servono subito lavori adatti. I soldi però non arrivano.
Così la Coop del territorio,
Unicoop Firenze, ha pensato
di lanciare una raccolta
fondi (“Sostieni San Paolo”).
Anche con il crowdfunding,
la raccolta fondi online. La
risposta è stata immediata
e in una settimana sono arrivati già oltre 36mila euro.
Ma l’operazione si svolge
anche alle casse dei supermercati, con le donazioni
di chi fa la spesa e persino
con i punti regalati per il
Duomo. In tutto servono 200
mila euro, 100 mila li ha
già versati Unicoop Firenze
mentre per la cifra rimanente
è stata lanciata l’operazione
di crowdfunding reward
based. Si tratta di una moderna colletta online con in
più l’incentivo extra di una
ricompensa prevista per chi
partecipa all’iniziativa.
Per dare una mano al
recupero del Duomo Vecchio
di Pisa bastano pochissimi
euro. Lo speciale ringrazia-
mento avverrà
sotto forma di
un giro in battello sull’Arno
(per due persone) oppure con
un tour a cavallo
nel parco di San
Rossore oppure
con uno scatto
fotografico d’autore del monumento e altro ancora. I pisani
hanno molto a cuore il loro
Duomo Vecchio che si trova
sul lungarno e un tempo era
tra i simboli dell’immensa
ricchezza della città marinara. Non mancheranno di
fare la loro parte.
Non è la prima iniziativa
di questo tipo per il recupero
del patrimonio storico del nostro Paese. Già l’anno scorso
la Coop locale aveva contribuito alla rimessa in sesto
del Battistero. All’iniziativa
È morto il popolare attore
Bud Spencer, nato a Napoli
il 31 ottobre 1929. Aveva
86 anni. L’annuncio della
morte di Carlo Pedersoli,
questo il vero nome dell’attore, è stato dato dal figlio
Giuseppe: «Papà è volato
via serenamente alle 18.15.
Non ha sofferto, aveva tutti
noi accanto e la sua ultima
parola è stata “grazie”».
Per tutti era il gigante
buono che menava sempre
in coppia con l’amico Terence Hill. L’omone barbuto
degli spaghetti western degli
anni ’70, quelli che hanno
conquistato generazioni di
ragazzini innamorati dei due
scanzonati protagonisti di Lo
chiamavano Trinità. Ma è
stato in realtà protagonista
di una carriera lunga e poliedrica nella quale, accanto
ai film più popolari, c’è stato
spazio per il thriller (diretto
da Dario Argento in Quattro
mosche di velluto grigio),
per il cinema d’autore con
Ermanno Olmi e persino per
il dramma di denuncia civile
con Torino nera di Carlo
Lizzani.
Tante esperienze, tanti
successi, e anche un po’ di
amarezza per non essere
abbastanza considerato da
quel mondo del cinema in
cui era entrato un po’ per
caso finendo per dedicargli
la vita: «In Italia io e Terence
Hill semplicemente non esistiamo - si lamentava negli
ultimi anni - nonostante la
grande popolarità che abbiamo anche oggi tra i bambini
e i più giovani. Non ci hanno
mai dato un premio, non ci
invitano neppure ai festival».
L’ultima apparizione in tv
era stata nel 2010 con I delitti del cuoco, fiction di Canale
5. E l’anno scorso era stato
festeggiato a Napoli con una
medaglia e una
targa per la sua
lunga carriera
che gli aveva
consegnato il
sindaco De Magistris a Palazzo San Giacomo
in nome della
sua città.
Da Napoli
(quartiere Santa Lucia) Carlo si trasferisce
a Roma a soli
11 con tutta la
famiglia, nel
1940. Lasciati gli amici di
scuola (tra cui
Luciano de Crescenzo), il ragazzo si iscrive
al liceo e a un corso di nuoto, risultando brillante in
entrambi i casi, tanto che
arriva all’università (corso
di chimica) ad appena 17
anni. A guerra finita, però, la
famiglia cambia nuovamente
città, i Pedersoli finiscono a
Rio de Janeiro e Carlo deve
abbandonare gli studi. Farà
l’operaio, il bibliotecario,
il segretario d’ambasciata
come nelle leggende delle star
americane. Tornato a Roma,
può riprendere gli studi ma
soprattutto l’attività in piscina dove si segnala presto
come un vero asso. Continua
anche a studiare (questa
volta giurisprudenza, laurea
che porterà a buon fine nonostante gli exploit sportivi)
e viene notato dal cinema
nel pieno della stagione di
Hollywood sul Tevere.
Ciclovie d’Italia il nuovo turismo che aiuta il Pil
Un ultimo controllo agli pneumatici e via. Si inforca la bici
e si parte: da Cisternino (Brindisi) si punta verso sudest in
direzione Martina Franca percorrendo il primo tratto della
'Ciclovia dell’acquedotto pugliese'. La bicicletta rappresenta,
senza dubbio, il mezzo di trasporto migliore per scoprire questa terra affascinante e lontana dai soliti itinerari turistici. Il
tour, infatti, si snoda nell’entroterra ed è stato realizzato sui
camminamenti del Canale principale dell’acquedotto pugliese, un’imponente opera idraulica realizzata tra l’Ottocento e
il Novecento per portare l’acqua dall’Irpinia al Salento. Si
pedala con calma, mentre lo sguardo si perde tra le fronde
argentate degli ulivi della Valle d’Itria e i tetti grigi dei
trulli che punteggiano l’orizzonte. Inoltre non c’è traffico e
il percorso ciclabile è sicuro anche per i bambini: si sentono
solo il soffio del vento e il fruscio dei copertoni sul terreno.
Peccato che il percorso si interrompa dopo appena una
decina di chilometri.
Maxinave inaugura canale di Panama,
l’opera che ha molto “Made in Italy”
di allora, “Abbraccia il Battistero di Firenze” avevano
dato un contributo oltre 15
mila persone che in tutto avevano donato 250mila euro.
La raccolta fondi sul web
avviene sulla piattaforma
Eppela, prima in Italia per
il crowdfunding reward based. Per dare un contributo,
anche piccolo, basta andare
all’indirizzo www.eppela.
com/sostienisanpaolo. Chi
vuole farsi avanti ha tempo
fino al 30 ottobre.
Istat, il Sud torna a crescere dopo 7 anni
Dopo sette anni il Mezzogiorno torna a crescere e segna il
primo aumento di Pil dopo una serie di cali ininterrotti. La
buona notizia è certificata dall'Istat che ha diffuso oggi i dati
della crescita del prodotto interno lordo a valori concatenati:
"Nel 2015 il pil ha registrato un aumento in linea con quello
nazionale nel Nord-est (+0,8%) - spiega l'Istituto -, più modesto nel Centro (+0,2%) e lievemente superiore alla media
nazionale nel Nord-ovest (+1,0%) e nel Mezzogiorno (+1,0%)".
I SETTORI IN CRESCITA. La crescita del valore aggiunto
è considerevole nel comparto agricolo (+7,3%), ma incrementi
di un certo rilievo si osservano anche in quello del commercio,
dei pubblici esercizi, dei trasporti, delle telecomunicazioni
(+2,6%) e delle costruzioni (+1,4%). L'industria in senso
stretto segna invece una variazione quasi nulla, mentre il
settore dei servizi finanziari, immobiliari e professionali è
l'unico a presentare un calo (-0,6%).
Il gigante dei mari Cosco Shipping, 300 metri per 50 con oltre 10.000 container a bordo,
ha inaugurato ieri il nuovo canale di Panama, tagliando il nastro d’ingresso nelle chiuse
dell’Atlantico alle 7,48 locali.
Sette anni di lavori, quarantamila persone nei cantieri, sei miliardi di dollari di spesa.
Sono solo i numeri dell’ampliamento del Canale di Panama, cioè le nuove chiuse sul lato sia
dell’Oceano Pacifico sia dell’Atlantico che permettono il passaggio di navi con una portata
oltre tre volte le attuali.
L’opera - inaugurata alla presenza del presidente panamense Varela che ha chiamato
nel Paese centroamericano capi di Stato e di governi di molte nazioni - è dal punto di vista
ingegneristico, e non solo, la più ambiziosa mai realizzata al mondo. Ed è molto `made
in Italy´. Sono infatti italiane le paratoie costruite della Cimolai, il cuore tecnologico del
progetto che ha permesso di battere inaspettatamente la concorrenza statunitense per
rinnovare quanto fatto dagli Usa all’inizio del secolo.
Lo è il software operativo e molti dei materiali di costruzione speciali, è italiana la guida
operativa della Salini Impregilo che, al 48% del consorzio costruttivo alla pari della spagnola
Sacyr, poco più di due anni fa sbloccò il contenzioso con Panama. Almeno per concludere
i lavori.
«Sette anni fa - ha commentato il ceo di Salini Impregilo, Pietro Salini -iniziava per noi
un lungo viaggio che rappresentava la sintesi tra sogno e sfida che ogni imprenditore e
ogni uomo vorrebbe vivere una volta nella vita: realizzare l’opera capace di cambiare il
commercio mondiale»
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Arrollados
Hamburguesas
Cordeo Lechón
Pollo
Pavo
Jabalí Puro
Ciervo
Avestruz
Codornices
Pato Neozelandés
Conejo
Guayu 100% Orgánico
Quesos
6
Presenza- 1 luglio 2016
Gigliola Pacciarini /Alejandra Calcagni
Con la gentile collaborazione
della Prof.ssa Silvia Perroni
www.scuola.cl / [email protected]
Resumen
Cultural
(Por Ma. Gabriela Castillo
SCUOLA ITALIANA DI SANTIAGO
Festa del Papá
nella Scuola Nido
La Scuola Nido ha celebrato la festa del Papá con una
buona colazione e con delle divertenti attivitá specialmente
preparate dalle "zie" per questa occasione.
I bambini hanno potuto essere accompagnati nelle rispettive aule.
Auguri papá!
Coordinadora Centro Cultural Scuola)
Concluimos este Primer Semestre 2016 en el Centro Cultural Scuola, muy contentos porque brindamos actividades
de gran calidad, las que fueron disfrutadas por muchísimo
público que asistió y disfrutó de cada una de ellas.
Tuvimos dos excelentes e interesantes exposiciones, inaugurando el año con la muestra de joyería contemporánea
“Trascendieron” de la artista Maria Ignacia Walker, un
montaje conceptual y vanguardista. Luego tuvimos la muestra colectiva de arte “INMIGRANTE” de la asociación de
artistas mujeres (MUART), montaje que tuvo gran acogida
e interés por parte de nuestra comunidad y público externo.
La música, pilar importantísimo dentro de nuestra programación, tuvo un lugar privilegiado, ya que realizamos el
notable e inolvidable concierto de “Beatlemania”, quienes
hicieron bailar y cantar a todos los asistentes con los temas
más emblemáticos de la banda británica.
Sabemos que las artes escénicas son uno de las actividades
favoritas del público, por eso, el teatro y la danza forman
parte importante de nuestra programación. En esta ocasión,
para los niños presentamos la graciosa y clásica obra infantil
“Anacleto Avaro” de la dramaturga Isidora Aguirre. Para
el público general, brindamos la magistral obra de teatro
“Parlamento”, de la compañía Tryo Teatro Banda, montaje
que hizo a todos reflexionar sobre el conflicto Mapuche que
hasta hoy en día persiste.
La danza nos ofreció dos maravillosos espectáculos de
folclore Italiano y Español. El primero fue a cargo de la
Squadra Ligure, que en un emotivo y hermoso montaje hizo
un repaso de su extensa e ininterrumpida carrera de casi
30 años de existencia. La segunda, fue una extraordinaria
presentación de danza Flamenca y Española denominada
“Emociones Hispanas” del colectivo MONTSELAB, que se
caracterizó por su dinámico ritmo, con diversas expresiones
del folclore español, llenas de gran sensualidad, pasión e
intensidad.
Colecta de Invierno Techo 2016
Durante esta primera etapa desarrollamos el ciclo conformado por 4 charlas sobre Patrimonio y Restauración de
obras emblemáticas de la Arquitectura y Arte Italiano. En
esta oportunidad, el destacado profesor y arquitecto Sandro
Marziano (Ph.D.), realizó dos ponencias sobre las restauraciones de la Cappella Sistina y Torre di Pisa.
Finalmente organizamos dos interesantísimas actividades
para los alumnos y comunidad escolar, nos referimos a la
fascinante charla que el ex alumno y destacado director de
orquesta, Paolo Bortolameolli, realizó en el Teatro Verdi.
En esta ocasión habló de su paso por la Scuola, sobre su
vocación y exitosa carrera.
interesados en participar.
Eso habla muy bien de nuestro colegio y sus valores,
significa en otras palabras,
que hay una conciencia solidaria firme dentro de la
comunidad.
Aunque el trabajo fue arduo, podemos decir que fue
una experiencia enriquecedora.
Vimos una comunidad
comprometida y responsable
que se esforzó lo máximo que
pudo y entregó lo mejor de sí
en su trabajo.
También presentamos el aclamado documental “Surire”,
obra que ha ganado numerosos premios en el mundo y en
nuestro país, realizado por la ex alumna y destacada directora audiovisual Bettina Perut, quien aparte de mostrar el
documental, habló sobre su trabajo y vocación.
Agradecemos a todos quienes apoyan nuestra labor y
participan entusiastamente de nuestras actividades, y
desde ya, los dejamos cordialmente invitados a que conozcan
nuestra programación del segundo semestre, que como
siempre, ofrecerá diversas alternativas para que disfruten
de la cultura junto a su familia y amigos.
Evidentemente esto tuvo
sus efectos en los cómputos
recibidos por la organización.
La esquina de Camino
el Alba con Padre Hurtado
recaudó $1.021.850 y la
esquina de General Blanche con San Ramón obtuvo
$1.421.700, superando ambas esquinas las metas definidas por la organización.
En total el sector de San
Carlos de Apoquindo superó
en un 9% su meta propuesta
y la región Metropolitana
juntó $37.090.000.
En junio se realizó la colecta nacional de ‘‘Techo Chile’’ a lo largo de todo el país, convocando a cientos de voluntarios para participar el 10, el 11 y el 12 de Junio.
Nuestra institución no quedó al margen de dicha campaña, fue así como una gran cantidad de alumnos decidieron inscribirse y participar en tal causa colaborando con millones
de chilenos que no poseen hogares dignos.
La finalidad de la colecta fue recaudar fondos para los Trabajos de Invierno 2016 donde
se construirán viviendas definitivas para cientos de familias a lo largo de Chile.
Alrededor de 70 alumnos de la Media Superior de la Scuola Italiana participaron en este
encuentro, repartiéndose en las dos esquinas asignadas por ‘‘Techo’’ para la institución y
que estaban a cargo de nosotros.
Cuando nos informaron que éramos responsables de estos sectores fue todo un desafío por
delante, tuvimos que empezar a organizarnos y a tomar decisiones concretas. Recolectar a
los participantes no fue una tarea muy difícil, de hecho nos sorprendió que hubiera tantos
Queremos agradecer a
los alumnos por su participación, a los profesores y
autoridades del colegio por la
disponibilidad y disposición
frente a la causa.
Andrea Mosqueira
y Octavio Rojas
Contactos Secundarios
de TECHO en la Scuola
Italiana
SCUOLA ITALIANA DI SANTIAGO
Presenza- 1 luglio 2016
7
Donación Sábanas para Hogar Italiano Lezioni
Es grato donar y poder ir en ayuda de
otros, esto hizo el Hotel Plaza el Bosque
quién nos hizo una importante entrega
de sábanas, fundas, almohadas y cubre
plumones, gracias a la intervención de un
apoderado de la comisión de solidaridad del
CDG que sirvió de nexo con la institución
benefactora.
La labor de ordenar y clasificar cada una
de las más de 700 piezas se realizó gracias
a la ayuda solicitada a un grupo de apoderados comprometidos con la Scuola y con la
Solidaridad. Cada uno de los colaboradores entregó lo mejor de sí, para lograr una
entrega digna y de calidad, hacia quienes se lo merecen, los abuelitos del Hogar Italiano.
Una experiencia vivificante cuyo norte es ver feliz al prójimo, paso a paso nos encaminamos a esta nueva meta. Personas simples empáticas dinámicas se suman a nuestra acción.
Nos proyectamos a que todos los estamentos de la Scuola nos aunemos en un solo equipo
colaborativo, que en concordancia con el PEI entreguemos lo mejor de cada uno.
Se agradece a quienes colaboraron en este bello proyecto e invitamos al resto a sumarse.
Recién estamos partiendo el camino, juntos llegaremos más lejos.
¡Te invitamos a sumarte!
Carmen Cecilia Stockebrand
Coordinadora Solidaridad Scuola
Coppa Genitori Old School League
Per secondo anno consecutivo un gruppo di genitori ha partecipato alla Old School League,
campionato di calcetto che si gioca con altre scuole del settore. Quest'anno hanno vinto la
Coppa Generale nelle categorie "Aperta" e "Senior". Auguri!
Mujeres Chilenas en Ciencia
(Por Depto Ciencias y Tecnología)
En el marco de divulgar la ciencia
en la Scuola,
los alumnos
del electivo científico
están desarrollando
un proyecto
sobre "Mujeres chilenas
en ciencia",
en el cual se
pretende destacar el quehacer científico femenino
y que mejor
que destacar
a ex-alumnas
de nuestra
Scuola, que
han seguido este camino. Para esto hemos contado con la visita de dos destacadas mujeres
de ciencia: Paola Cañón (Bioquímica) y Flavia Román (Ingeniera en Biotecnología), quienes
han compartido con nuestros alumnos de II° y IV° Medio diferenciado, su experiencia de
vida y su motivación por la ciencia.
Le agradecemos a cada una de ellas, a los alumnos y al Depto de Ciencias por la iniciativa!
aperte
dei
Laboratori
Per concludere il semestre e per poter conoscere
le attivitá svolte, i genitori della Scuola dell'Infanzia e della Scuola
Primaria hanno potuto
assistere ad una lezione
aperta dei laboratori che
i loro figli hanno frequentato durante il Primo
Semestre.
Ecco alcune fotografie.
Actividades
Biblioteca
(Por Biblioteca)
Dos actividades marcaron la agenda cultural de biblioteca este mes. Por un lado los
más chicos conocieron de manera distinta la
poesía nacional, mientras que por otro, los
más grandes se reunieron a discutir temas
de contingencia nacional.
Los niños dela Scuola Elementare contestaron las preguntas de Neruda. Fue un
encuentro de miradas, un juego, donde no
había respuestas erradas. Contestaron con
palabras y dibujos. Desfilaron gloriosas las
camisas de las estaciones y los peluqueros
de los crisantemos.
La creatividad nace del asombro, pudimos
constatarlo en la mirada de los pequeños. Un mirada diversa, cargada de poesía.
Una bella aventura organizada por biblioteca, los dibujos hablan por sí solos.
Los invitamos a visitar la exposición de trabajos en biblioteca, los que posteriormente serán encuadernados para formar un libro de pequeños grandes poetas. Que
mejor que homenajear a Neruda en el mes de su cumpleaños, julio, con la poesía de los niños.
Al mismo tiempo los más grandes, la Media Superiore, convocados por un grupo de ex
alumnos organizaron un Encuentro Local, correspondiente a la etapa participativa del
Proceso Constituyente.
En una sesión que duró más de cuatro horas se reunieron a ejercer su deber cívico a
través del diálogo.
I° Festival Interscolastico
di Teatro AVANTI
Appoggia lo
"Hogar Italiano"
Vi ricordiamo che nella Segreteria Scolastica potrete appoggiare ed aiutare i "nonni"
dello "Hogar Italiano" con i vostri apporti
giá che non hanno le risorse necessarie per
affrontare una tranquilla vecchiaia.Ulteriori informazioni: http://www.scuola.cl/
sumemos-socios/
Invitiamo tutti gli istituti educativi della
Regione Metropolitana a partecipare alla
prima edizione del Festival di Teatro Interscolastico AVANTI, organizzato dal DUOC
UC e dalla Scuola.
Ulteriori informazioni nel seguente link:
http://www.scuola.cl/festival-interescolaravanti/
8
COLLETTIVITÁ
Presenza- 1 luglio 2016
Iquique: aniversario de la
República de Italia
de Macchiavello, socia antigua destacada de las Damas
Italianas.
En este discurso el Cónsul
hizo un emotivo homenaje a
los primeros italianos que
colonizaron Chile, con especial énfasis en el Capitan
Pastene, que lleva su nombre
en honor al marino de origen
genovés: Giovanni Battista
Pastene, quien explora las
costas de la zona sur de Chile, bajo la autoridad de Dn.
Pedro de Valdivia.
Terminó con unas palabras de reconocimiento por
la valiosa labor de la Marina Militar Italiana, en la
Operación Rescate y Socorro
de aquellos inmigrantes
provenientes del norte de
África y de Europa, permanentemente.
En esta oportunidad, el
grupo de baile "Lu Paschiere", de la Asociación
Lucana Región Norte de
Chile, nos deleitó con cinco
bailes italianos, entre ellos
la Tarantella Napolitana,
Polka Giovanni,etc . Así se
disfrutó, con música y baile,
al son de melódicas y delicadas notas.
Luz Savelli
En un grato ambiente,
enmarcado en una noche
de agradable temperatura,
el Consulado de Italia sede
Iquique, ofreció un cocktail
a la autoridades, a la colonia
italiana residente y a los
amigos, para celebrar los
70 años de la República de
Italia, en el Club Náutico
Cavancha.
En la Ceremonia se interpretaron los himnos nacionales y se dio paso al
Discurso del Cónsul de Ita-
lia, Sr. Enrique Lombardi,
quien comenzó haciendo un
reconocimiento a aproximadamente diez ciudadanos
italianos netos, radicados en
esta Comuna, ya que el resto
es descendiente de personas
con ciudadanía italiana
por parte de bisabuelos o de
abuelos.
Dos de ellos se encontraban
presente en la celebración:
Dn. Ernesto Gandolfo, conocido empresario, y la Sra.
Palmira Campodonico vda.
Fotos: de izquierda a derecha:
- Alcalde de la Comuna
de Iquique Sr. Jorge Soria
Quiroga. y Sra. Maria Ines
Macchiavello. La Intendenta.de Iquique: Srta Claudia
Rojas Campos.
Cònsul de Italia en Iquique
Sr. Enrique Lombardi.
-Grupo de baile "Lu Paschiere", de la Asociación Lucana Región Norte de Chile
Saluto ai 100 anni della Camera di Commercio Italiana del
Cile e la Rivista Sistema Italia uscita per l´anniversario della
Repubblica italiana.
Sistema Italia è il nome
che è stato scelto per questa rivista, che all’interno
accoglie periodicamente importanti articoli, interviste e
cenni sull’attuale situazione
economica dell’Italia e i rapporti commerciali dell’Italia
con il Cile. La cultura e la
realtà socio-politica sono
anche presenti nelle pagine
di questa pubblicazione.
Per un Paese come l’Italia, parlare di Sistema è,
per l’appunto, pensare a un
insieme organico di norme,
interventi e attori accomunati da un fine, un proposito. In questo caso si tratta di
ampliare la realtà italiana,
che sull’aspetto economico
è così varia quanto il suo
clima, la sua cultura, la sua
musica, la sua arte, ecc. Il
capitalismo privato; le piccole e medie imprese centrate
ancora sulla forza di lavoro
della famiglia; il Cooperativismo e l’Economia sociale
fanno parte del Sistema
Economico Italiano.
Il Sistema Italia, per essere considerato come tale,
non può unicamente delegare la funzione di osservatori
agli italiani residenti all’estero, vale dire quelli che
vivono per diversi motivi
fuori della geografia física
dell’Italia. Oggi più che mai
questo universo di 5 milioni
di persone si sente parte e
chiamato a cercare vie di
collaborazione e di integrazione a diversi livelli, sia
con le realtà economiche una concezione di ‘’Camera
presenti in Italia che con Multisettoriale’’.
quelle in sintonia con il SiA questo proposito è opstema Italia all’interno dei portuno indicare il contribupropri Paesi. La forza ‘’Glo- to dell’economista e sociolobale’’ di queste comunità ci go Piero Bassetti con il suo
fa intravedere che in futuro nuovo libro: ‘’Svegliamoci
potrebbero trasformarsi an- Italici’’, pubblicato da Marche in un nuovo soggetto sul silio Editori-Venezia 2015.
piano economico e culturale.
Con ciò si apre la strada a
Unitamente al fatto di una nuova tappa per inserievidenziare il merito del- re nelle Camere gli imprenla Camera di Commercio ditori e commercianti locali
Italiana, che ha creato que- che si interessano in modo
sta rivista, c’è l’impegno particolare alle eccellenze
affinché in questo settan- tecnologiche italiane e ai
tesimo anniversario della prodotti di qualità che sono
Repubblica Italiana ‘’Siste- garantiti dal marchio Made
ma Italia’’ sia un testimone in Italy.
eloquente della celebrazione
Aziende italiane che si
dei 100 anni della fondazio- stabiliscono in Cile, di dine di questa Istituzione, che verse categorie, e imprese
nasce a Valparaíso quando create in Cile da cittadiil numero dei cittadini ita- ni italiani e italo-cileni,
liani iscritti nel registro del potranno congiuntamenConsolato non superava i te aprire spazi di collabo10.000.
razione e di integrazione
Oggi, quelli che fanno con settori commerciali e
parte del registro degli imprenditoriali locali che
italiani residenti all’este- guardano con simpatia il
ro, l’AIRE, sono 65.000 Sistema Italia.
in tutto il Cile, cifra che
I migliori auguri ai memcomprende quelli nati in bri del nuovo direttivo eletto
Italia e quelli che hanno nell´assemblea del 25 magla doppia cittadinanza ita- gio scorso, affinché in questo
liana, ottenuta dalla parte anniversario si verifichi una
del padre, della madre o profonda riflessione sulla
di entrambi. Una cifra che base dei soci reali e potenpotrebbe aumentare note- ziali e, a partire da quello,
volmente nel corso degli proiettare la Camera verso
anni, in base alla legge questa nuova prospettiva
italiana che la regola.
per tanti anni ancora.
All’interno della prima
Contribuire all’integraassemblea del Consiglio zione della famiglia comGenerale degli Italiani merciale italiana e puntare
all’Estero, CGIE, riunitosi allo sviluppo della Società
a Roma alla fine di marzo, Cilena, che è un patrimoil Sistema Italia è stato uno nio comune, costituiscono
degli argomenti dell’agenda due obiettivi che sono stati
di lavoro delle commissioni l’Alma Mater dei primi 100
El domingo 5 de junio del
2017 se realizó el Campeo- e proprio una di loro è stata anni di vita e ora richiedono
nato de Bochas “Guillermo denominata ´´Promozio- una nuova lettura e di un
Vera”, organizado por el ne del Sistema Italia nel nuovo significato in sintonia con il dinamismo dei
Club Unión Marga Marga en mondo’’.
Con ciò è diventato espli- cambi politici, economici e
las canchas del Bochódromo
del Circolo de Villa Alemana. cito, per i prossimi anni, sociali che sempre piú sono
Se contó con la partici- il compito di lavorare e di condizionati dai processi
pación de 42 jugadores . Al fare da nesso tra le nostre di Globalizzazione(Globus)
finalizar el Campeonato el comunità commerciali e ma che in nessun modo ci
Club Unión Marga -Marga gli organi del governo ita- esimono anche dalle nostre
entregó un reconocimiento al liano (in modo esplicito è responsabilitá di affrontarli
Sr. Ulises Gnecco por su tra- stato indicato il Ministero in modo adeguati nelle reyectoria en pro-del deporte delle Attività Produttive) altá locali di tutti i giorni.
tramite i quali canalizzare (Locus).
de las bochas.
interessi e proposte.
Anche per i piú di 200.000
Resultados
Già da allora è opportuno oriundi italiani stimati
Ronda de Ganadores
segnalare che nei diver- della popolazione cilena
Campeones: Rodolfo Gál- si ambienti (Assocamere; (17.000.000 circa) sono
vez - Franco Mangini Sta- la Farnesina) si inizia a aperti ampi spazi di interesdio Italiano Santiago
parlare di come ampliare se e di collaborazione con il
Segundo Lugar: Giancar- il significato tradizionale mondo economico , politico
lo Barbano - Pedro Raggio di ‘’Camere di Commercio e sociale italiano.
Stadio Italiano Santiago
quali Camere Nazionali‘’ con
Tercer Lugar: Eugenio una forte enfasi sull’identità
Nello GargiuloPaganini - José Fuentealba commerciale italiana, verso
Consigliere del Cile
Circolo Italiano Villa Alemana
Cuarto Lugar: Luis Damiani - Daniela Damiani Sportiva Italiana di ValPsicólogo clínico
paraiso
Ronda de Consuelo
- Tráumas
Primer lugar: Angelo Po- Estrés post traumático
destá - Giuliana Goecke Cir- Fobias
colo Italiano Villa Alemana
Segundo Lugar: Juan
- Ataques de pánico
Zamora -Sr. L.Hurtado - Depresiones
Club Marga Marga
- Metodología basada en la neurociencia
Tercer Lugar: Sr. Vera- Sr.
Vera Club Marga Marga
Atención Santiago y Vta. Región
Cuarto Lugar: Fabrizio
Mail: [email protected]
Barchiesi - Alfonso González Circolo Italiano Villa
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Alemana Bochas en Villa Alemana
Juan Pablo Agostini González
Venga a un lugar especial a probar lo mejor de la gastronomía italiana.
Lo esperamos
*Providencia 1975 (Esq. Pedro de Valdivia)
*Vitacura con Charles Dickens
COLLETTIVITÁ
Ulises Gnecco reconocido
como Miembro Benemerito
de la colectividad italiana
Ulises Gnecco, dirigente
de la Societa Sportiva Italiana de Valparaiso, fue
reconocido este miercoles
1 de Junio como "Miembro
Benemerito" de la Colectividad Italiana de la V
Region, en reconocimiento
a su gran compromiso con
la italianidad a traves de
su actividad deportiva en
las ramas de futbol, bochas
y basquetbol en el club porteño a lo largo de toda su
carrera dirigencial.
De 68 años, desde muy
niño demostró sus dotes de
líder. Se integro a la rama
de basquetbol a los 8 años,
y luego a la de futbol que
participaba en la Asociación Valparaíso. En el año
1964, a los 17 años, Gnecco
es designado por el Directorio Central de la Sportiva
como Presidente de la Rama
de Futbol, cargo que ocupo
ininterrumpidamente hasta
el año 1980. Para integrar
el directorio central del club
había que ser mayor de 18
años. El directorio, viendo
su capacidad y liderazgo,
lo destina a ocupar dicha
función.
La Asociación de Futbol
de Valparaíso le otorgó
en varias oportunidades
distinciones por su labor
como Dirigente; y ha sido
tal su liderazgo, que Antonio Bloise Cotroneo y
Aldo Caprile Martinelli
lo contrataron durante los
años 1992 y 1993 para que
ejerciera funciones como
Gerente Técnico en el plantel Profesional de Futbol de
Everton de Viña del Mar.
En 1979 Sportiva le encarga ser su delegado ante
un Torneo en formación, la
DIMAYOR, División Mayor
del Basquetbol de Chile,
siendo su primer Vice-presidente, y Sportiva uno de
los clubs fundadores de este
campeonato que vencio en
1980 y 1982.
En la década del 80’ formó la Rama de Natación
del club para que el nadador porteño Antonio Valenzuela nadara y cumpliera
sus objetivos en nombre del
club. Junto a un grupo de
amigos en un bote zodiac
acompañaba todos los domingos al nadador en sus
largas travesías de largo
aliento. Incluso acompaño
a Valenzuela a atravesar
el Canal Beagle, como presidente de la Delegación.
Ulises ha presidido la
Rama de Bochas del club
desde el año 1974 a la fecha.
También fue Fundador y
Presidente de la Asociación
de Bochas Marga Marga
desde el año 1989 a la fecha.
En 1985, el Círculo de
Periodista Deportivos de
Chile le otorga el Condor
de Bronce como el Mejor
Deportista de Chile de la
Rama de Bochas.
El año 2010, es designado por la Federación
de Bochas de Chile como
Presidente de la Delegación
y Director Técnico de la
delegacion chilena presente
en el Campeonato Mundial
de Raffa-Volo realizado
en Roma, Italia. Esa vez,
Rodolfo Gálvez (con Gnecco
en la foto), que en esos años
defendia los colores de la
Sportiva Italiana, consigue
el Vice-campeonato Mundial tras caer ajustadamente en la final.
Independiente de sus
actividades deportivas, en
su calidad de Profesor de
Estado, ha sido formador
de generaciones en la Comuna de Quilpué, donde
tuvo una gran trayectoria
como docente e Inspector
General en el Liceo A-39 y
como Director en el Liceo
A-40.
Ulises reside en Quilpue
junto a su esposa e hijos.
Presenza- 1 luglio 2016
Società Dante Alighieri, Comitato di Valparaiso
9
Omaggio alla Repubblica Italiana
nel suo 70º anniversario. "Sapori d'Italia"
In omaggio ai 70
anni della Repubblica Italiana e alla
presenza del Console
d’Italia a Valparaiso, Sig. Franco Dezerega, del Presidente
del Consiglio della
Comunità Italiana
della Regione Valparaiso, Sig. Paolo Bacigalupo, del Rettore
della Scuola Italiana
Prof. Gabriele Olmi,
la Dante Alighieri di
Valparaiso, ha organizzato l’incontro “Sapori d’Italia”.
L’attività ha avuto
inizio con una presentazione del Prof. Olmi
sulla cucina italiana,
dopodichè gli assistenti sono passati ad
assaggiare le diverse
preparazioni offerte
da alunni, soci ed amici della Dante.
Si sono gustati ottimi vini preparati
dal Sig. Console e dal
Prof. Olmi, il limoncino preparato dal
Sig. Giuliano de Conti, le
focacce e altri piatti offerti
dalle signore Mara Bosoni
te, antipasti vari di
melanzane, prosciutto
crudo e formaggi, salsa verde e di pomodori, cima, una Schiacciata alla Fiorentina
con l’Uva, torta di
mele, tiramisù, aranciata sarda, zabaione,
bruschette e tante
altre squisitezze.
Un gradevole, allegro e gustoso incontro
di rappresentanti delle diverse Istituzioni
Italiane della Regione
dove ha primeggiato
lo spirito d’italianità
e l’amicizia.
Ledda Carrazola
e Maruja Bonino di “Tavolata Bosoni” e “Panetteria
la Superba” rispettivamen-
La Dante è lieta del
buon successo che ha
avuto l’incontro “Sapori d’Italia” con cui
ha voluto fare omaggio alla Repubblica
Italiana nel suo 70°
anniversario.
Ringraziamo specialmente:
-Il Console d’Italia
a Valparaiso Sig. Franco
Dezerega e gentile signora
Pia Mastrantonio, nostra
Presidente, per averci onorato con la loro presenza
e per l’ottimo vino da loro
preparato e offerto.
-Il Prof. Gabriele Olmi
per la ospitalità offertaci
dalla Scuola, per la sua Introduzione alla Cucina Italiana, per il suo ottimo vino
e la sua squisita Schiacciata alla Fiorentina.
-Il Presidente del Consiglio della Comunità Italiana della Regione di Valparaiso, Sig, Paolo Bacigalupo per la sua presenza e
collaborazione.
-Le signore Maruja Bonino e Mara Bosoni di
“Panetteria la Superba”
e “Tavolata Bosoni” rispettivamente, per la loro
collaborazione, generosità
e squisite preparazioni.
-I nostri cari alunni, soci
ed amici, per la loro presenza, partecipazione, per
le squisite preparazioni, la
loro allegria ed entusiasmo,
che hanno contribuito al
buon esito di questa nostra
attività.
Grazie di cuore.
Pasquale Mirauda
Luongo (1930-20160)
El 16 de mayo pasado despedimos a nuestro querido
esposo, padre y abuelo Pasquale Mirauda Luongo después
de una corta y agresiva enfermedad.
Fue su deseo terminar sus días mirando el mismo paisaje
que observó cuando desembarcó en Chile desde su natal
Italia a los 17 años.
Fue un hombre sociable, siempre entablando conversación
con alguien ya sea en el banco, en alguna tienda , en el edificio donde vivía; dando los mejores datos para comprar el
mejor aceite de oliva, el mejor queso y todas las cosas que
le recordaban su querido Oppido .
Aun así igual aprendió a querer esta tierra que lo acogió
haciendo suyas las tradiciones chilenas, amante del futbol
(hincha del Audax Italiano) siempre informado, solía comentarnos las noticias después del almuerzo, leyéndolas el
mismo o dando su opinión fundada.
Junto a su esposa formó una hermosa familia de 6 hijos
(los chiquillos), 13 nietos y 3 bisnietos más uno en camino.
Te extrañaremos nonno, pero vivirán en nuestro recuerdo
todos los momentos felices que compartimos contigo: paseos,
fiestas familiares, los 12 de Junio San Antonio donde nos
vestíamos para llevar la bandera, o de angelito, o bailábamos tarantela, etc.
Damos gracias a Dios por el tiempo que nos permitió
contar contigo.
Sofía Mirauda
Il Prof. Giuliano De Conti- Rivara
en Jornadas Greco-Romanas,
PUCV, junio 2016
El tema de la conferencia de Giuliano fue “La mecánica
peripatética y Herón de Alejandría”. Herón de Alejandría,
(siglo I d . C.) fue un autor de numerosos tratados de mecánica, como La neumática en la que estudia la hidráulica.
[email protected]
10
Presenza- 1 luglio 2016
COLLETTIVITÁ
La Facoltà di architettura dell’Università
Cattolica del Cile, arriva a Venezia, visita
Dal giorno 23 maggio al 3
giugno, hanno visitato Venezia e il Veneto una delegazione di 180 persone composte
dal Rettore della Pontificia
Università Cattolica (UC)
di Santiago del Cile, Ignacio
Sánchez, il Preside della
Facoltà di Architettura, Disegno e Studi Urbani, Mario
Ubilla Sanz, il direttore
della Scuola di Architettura,
Emilio De la Cerda e 10 accademici, tra i quali Rodrigo
Pérez de Arce e l’architetto e
professore italiano Umberto
Bonomo. Con i presenti, 130
studenti del quarto anno
di architettura della UC e
25 studenti dell’Università
Codice Bonola. Dibujos italianos
de los siglos XVI y XVII
El Museo Nacional de Bellas
Artes invita a
presenciar la exposición "Codice
Bonola". Dibujos italianos de
los siglos XVI y
XVII. Colección
MNBA, cuya
inauguración se
realizó el miércoles 22 de junio
a las 19 horas
en el Museo. En
esta exhibición,
que es curada
por Marianne
Wacquez y Natalia Keller, el
Museo presenta
en forma íntegra
esta colección de
dibujos que es una de las más importantes del continente,
compilada por el pintor y coleccionista Giorgio Bonola (16571700), y perteneciente al acervo de la institución desde 1956.
Esta muestra presenta una de las más valiosas colecciones
de dibujos del Renacimiento, Manierismo y Barroco Italiano.
La importante muestra de dibujos estará abierta al público
en forma gratuita hasta el domingo 21 de Agosto.
CURSO GRATUITO:
El Codice Bonola.
Miradas críticas al Renacimiento y a la cultura
occidental
Fechas: Martes 5 de julio al 9 de agosto.
Lugar: Salón Blanco, Museo Nacional de Bellas
Artes
Horario: 19.00 a 20.30 horas.
Organizan: DIBAM, Museo Nacional de Bellas
Artes, Instituto Italiano de Cultura, Área de Vinculación con el Medio Instituto de Estudios Avanzados,
U. de Santiago.
Postulaciones: enviar correo electrónico a
[email protected]
* Despacho exacto de Recetas de Médicos Oculistas
*Gran surtido de Armazones y Cristales de las mejores marcas
Finis Terris.
Un ricco e variato programma di attività si stanno svolgendo, a Venezia,
dalla Scuola di Architettura
dell’Università Cattolica.
Il giorno mercoledì 25
maggio si realizzò l’evento
Cile-Venezia. Nella mattinata hanno avuto luogo le
conferenze dei professori
Mario Carreño, Emilio De
la Cerda, Sandra Iturriga y
Rodrigo Pérez de Arce, con
la partecipazione di Enrico
Fontanari, Professore associato dello IUAV e Sebastián
Irarrázaval. In seguito, come
gesto simbolico, poetico e
istituzionale ci fu la Mostra
de Enric Miralles unbuilt project realizzata dagli
studenti della Facoltà di
architettura.
Nel pomeriggio, nella Sala
Gino Valle, IUAV, Venezia,
ci fu un’Esposizione di architettura contemporanea
cilena nella quale si rappresentarono 36 opere che si
raggruppano in 4 categoria
fondamentali: Manifesti,
Monomateriale, Rifondazione e Paesaggio. Curatori:
Andrea Ambroso, Umberto
Bonomo, Macarena Cortés,
Hugo Mondragón. Parteciparono il sociologo Eugenio
Tironi, Alberto Farlenga,
Rettore dello IUAV, Ignacio
Sánchez, Rettore della UC,
e Mario Ubilla, Preside della
Facoltà.
Il giorno giovedì 26 maggio si inaugurò il Padiglione del Cile nella 15°
Esposizione Internazionale
di Architettura della Biennale di Venezia 2016 con la
partecipazione di Ernesto
Ottone Ramírez, Ministro
Presidente del Consiglio
Nazionale della Cultura e
dell’Arte della Repubblica
del Cile, Fernando Ayala,
Ambasciatore del Cile in
Italia, ed il professor ed ex alunno della UC Alejandro
Aravena. Alejandro Aravena
è stato selezionato come il
vincitore del Premio Pritzker
di Architettura dell’edizione
2016, è il primo cileno a ricevere tale riconoscimento.
Inoltre, quest’anno, dirige
la Biennale di Venezia ed
è il primo sudamericano a
farlo. Emilio De la Cerda,
Direttore della Scuola di
Architettura, disse che “tali
riconoscimenti sono un orgoglio enorme per la nostra
disciplina e, per tale motivo,
la Scuola di Architettura
UC, ha organizzato questo
viaggio studio, per celebrare
tale momento, conoscere la
Biennale, fare attività accademiche e conoscere la terra
del Palladio che è oggetto di
studio nella nostra facoltà”.
Il 28 maggio il Consolato
Onorario del Cile di Vicenza
e l’associazione Veneti nel
Mondo hanno organizzato la
visita della città di Vicenza.
Il Console del Cile di
Vicenza, Aldo Rozzi Marin
afferma che “a Vicenza hanno potuto apprezzare che
l’architettura è scenografia,
con una direzione artistica
scritta in tempi antichi, con
le stupende opere Palladiane rappresentate da edifici
e ville, l’entusiasmante
e più ammirato teatro al
mondo, il Teatro Olimpico,
e la Villa La Rotonda, in
un suggestivo paesaggio
collinare. Avv. Aldo Rozzi Marin
Rimembranze
Biagio Caffarena
Nel 1888 sbarcava nel
porto di Iquique un giovane
genovese, nato il 20 novembre 1869, figlio di Giuseppe
e Rosalia Chiozza. Questo
inquieto ragazzo rimasto
un tempo in questo porto,
tenta la fortuna in Antofagasta e poi in Arica. Avendo
raggiunto una ottima situazione nel commercio, ritorna
in Italia per sposare Annita
Morice Benvenuto. Dopo un
lungo viaggio di ritorno si
stabiliscono nella cittâ di
Iquique, dove nacquero i
sette figli: Rosalia, 1900;
Giuseppe, 1902; Elena,
1903; Maria Luigia, 1904;
Matilde, 1906; Felice, 1908
e Vittoria nel 1910.
Biagio, tra gli anni 1917
– 1918, viaggia negli Stati
Uniti per conoscere e imparare le nuove tecnologie
delle macchine per tessuti.
Rientrato in Cile con le sue
macchine, si stabilisce a
Santiago e nel 1920 fonda
“Textil Caffarena” nel rione
Yungay nella strada “San
Pablo 1510” e poi nelle case
situate in via “Compañía
2614 e Cueto 374”.
Verso l’anno 1925 prende
la direzione della fabbrica
il figlio Giuseppe che si
dedica principalmente alla
produzione di tessuti di seta
in generale, calze e altri
prodotti di ottima qualità.
La impresa familiare fondata da Biagio diventa una
grande realtà nell’area
tessile, per cui devono costruire altre strutture, più
moderne – in “Camino
a Melipilla N° 10.660” –
anche se non hanno mai
smesso di funzionare nello
stesso posto iniziale di
Yungay. La “Textil Caffarena” è sopravissuta a
moltissime crisi, raggiungendo un luogo di privilegio, sia in Cile come in
tutto il SudAmerica.
Fra i discendenti di Biagio, bisogna nominare
la figlia Elena, brillante
intellettuale e femminista
alla difesa dei diritti della donna cilena; e il suo
nipote, Ricardo Izurieta
Caffarena generale capo
dell’Esercito Cileno, tra gli
anni 1998 e 2002
Biagio Caffarena, dopo
aver vissuto una lunga e
proficua vita, si spense a
Santiago il 3 ottobre 1955.
STADIO ITALIANO
Presenza- 1 luglio 2016
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Presenza- 1 luglio 2016
COLLETTIVITÁ
Celebrazione del 25.mo Anniversario
della Scuola italiana “Alcide De Gasperi” di La Serena
Con il motto “Le nostre radici sono il nostro
futuro”, da giovedí 2 giugno si sono celebrati
i due principali eventi della comunità italotrentina di La Serena: le celebrazioni per il
70º anniversario della Repubblica italiana e il
25º anniversario della fondazione della Scuola
italiana “Alcide De Gasperi”.
La Fondazione e la Direzione della Scuola,
insieme ai rappresentanti di tutta la comunità
italiana e cilena, professori, alunni e genitori
si sono impegnati nel preparare degnamente
questi momenti dal forte significato storico e
emotivo che marcano ogni anno l’identità del
nostro percorso formativo, didattico e comunitario.
Giovedí 2 giugno la Scuola si é riunita per
festeggiare il Giorno della Repubblica d’Italia
intorno all’inaugurazione delle bandiere di
fronte alla sede scolastica: con emozione gli
alunni portabandiera hanno partecipato alla
cerimonia alzabandiera del Cile, dell’Italia,
dell’Unione Europea e della Scuola.
Lunedí 6 giugno si è celebrata la santa
messa ufficiata da Monsignor René Rebolledo,
Arcivescovo di La Serena, accompagnato da
P. Angelo Leita e P. Erwin Hernández, che
ha aperto ufficialmente la settimana di festa:
tutta la comunità si è riunita nella palestra
della scuola per testimoniare con lo spirito quei
valori che ci legano alla nostra terra patria,
l’Italia. Monsignor René Rebolledo ha salutato
la comunitá scolastica e ha fatto un vivo invito
a “proseguir por el camino experimentado. La
Scuola Italiana de La Serena es una institución
de prestigio, un honor que se ha conquistado
con trabajo y sacrificio, acentuando siempre los
grandes valores que motivan al pueblo italiano
y a los emigrantes que han llegado a nuestra
región: Dios, la fe y la familia”.
Monsignor René Rebolledo, Arcivescovo
di La Serena, ha celebrato l’Eucaristia e
ha ricevuto dagli alunni Sebastian Moreno e
Isabella Callegari nella presentazione delle
offerte il libro “Trentinos: largo surco hacia
un destino”.
Martedì sono iniziate le attività del 25º anniversario della Scuola, uno dei momenti più
coinvolgenti dell’anno scolastico in cui tutti,
dai genitori, ai professori e agli alunni danno
il loro meglio per creare una piena atmosfera
di festa, fratellanza e sano divertimento.
La mattina, alla presenza della Sig.ra Caterina Pezzani in Callegari, Presidente della
Fondazione e i membri del Consiglio Direttivo,
del Viceconsole onorario d’Italia, Sig. Franco
Dalbosco, del Preside della Scuola Sig. Carlo
Slomp, Sig. Rinaldo Merlone, Dirigente Scolastico dell’Ambasciata d’Italia, Padre Giuseppe
Tommasi, della Parrochia Italiana di Santiago,
Dott. Renato Albertini, Ex Consultore della
Provincia Autonoma di Trento, Direttivi delle
Istituzioni Trentine, Presidi delle Scuole Italiane e delle Scuole Locali e la comunità scolastica
al completo si è celebrato l’atto ufficiale.
La Signora Caterina Pezzani in Callegari, Presidente della Fondazione saluta
i presenti con motivo della celebrazione anniversaria.
In rappresentazione della Fondazione Educativa, la Signora Caterina Pezzani, Presidente, nel suo discorso con motivo del venticinquesimo anniversario ha detto “Hace 25 años atrás
abre sus puertas la Scuola Italiana “Alcide De
Gasperi”, en un lugar reducido y con pocos
alumnos, pero con una gran fuerza y el empuje
de una entera comunidad trentina que después
de 40 años de la llegada al Puerto de Coquimbo,
quiere demostrar el afecto y gratitud a esta
tierra de acogida y dejar una herencia cultural
a nuestros hijos, nietos y amigos chilenos. Es
así como nace la Scuola Italiana bajo el alero
del Circolo Trentino entidad que representa a
toda la colectividad, cuyo presidente de
entonces era el Sr. Celeste Baldessari,
y sus colaboradores. Simultáneamente
se crea la Fundación Educacional Alcide
De Gasperi con aportes de la Sociedad
Italo-Trentina, del Circolo Trentino y de
la Provincia Autónoma de Trento, siendo
todas ellas socios activos de la Fundación.
Su primer presidente fue el Sr. Attilio
Callegari”.
Prosiguió la Sra. Caterina Pezzani, “Por
lo tanto es un deber moral en este momento rendirles un homenaje de agradecimiento a todos ellos por su coraje y visión de
futuro. Cada año es un nuevo amanecer,
un nuevo desafío y así se suceden los años,
las aulas se llenan de alumnos y los tiempos exigen nuevas realizaciones… ahora
queremos dejar un nuevo hito que marque
una nueva etapa de crecimiento, con la
creación del Edificio de las Ciencias, un
“Polo Científico”. Hoy colocaremos la primera piedra de este edificio que consta de
laboratorios de Biología, Química, Física
y Matemáticas, completamente equipado
que será inaugurado en marzo de 2017.
Esta es nuestra Scuola, la queremos y
estamos orgullosos de nuestro trabajo.
Invitamos a la comunidad y en especial a
las jóvenes generaciones que se involucren
y participen en esta noble misión, que sean
protagonistas y actores de este proyecto
que se llama Scuola Italiana “Alcide De
Gasperi”.
Direttivi, invitati, professori,
genitori e alunni partecipanti alla
cerimonia del 25.mo anniversario
della Scuola.
Un simbolo delle realizzazione nell’anno
del 25.mo anniversario della Scuola è
stato la benedizione della prima pietra del
nuovo Complesso della Scienza, chiamato
“Polo Scientifico”, un edificio di circa 1.000
m2 con laboratori di biología, química,
física e matemática per alunni dalla scuola
materna alla superiore.
Padre Giuseppe Tommasi, sempre presente nei momenti significativi della vita
della Scuola e della collettività trentina di
La Serena, ha impartito la benedizione
della prima pietra, e nelle sue parole ha
sottolineato che il fondamento della pietra
simbolizza i valori solidi sui quali è stata
costruita la scuola e si inizia con la prima
pietra il nuovo edificio della scienza.
Fotografia digitale dell’Edificio
della Scienza.
Come testimonianza di gratitudine alle
persone che hanno lavorato per 20 anni
nella nostra Scuola, il Consiglio Direttivo
e la Direzione della Scuola hanno consegnato una targa di riconoscimento alla Sig.
ra Juana Castro Godoy e per dodici anni
di lavoro alla Signora Alejandra Salceek,
Signorina Ivonne Vera García.
Il Premio “Alcide De Gasperi per l’Onestà, la Solidarietà e la Perseveranza”
è stato consegnato dal Preside Prof.
Carlo Slomp agli alunni Ismael Tamblay
Santander, Lia Espinoza Herrera e Ariel
Kurtzig Pérez-Cueto.
Mentre il Premio “Lingua e Cultura
Italiana” è stato consegnato dal Viceconsole d’Italia Dott. Franco Dalbosco
agli alunni Loredana Baldessari Araya,
Angelo Zandonai Bonani e Antonella
Innocenti Guzmán.
Un momento importante di questa cerimonia è stata la donazione da parte del
pittore trentino Sig. Fabrizio Bortolotti
Cristele del quadro “Il Castel Toblino”
alla scuola come testimonianza della
ricchezza storica, culturale e artística
che la nostra comunità porta nel suo
cuore da sempre e che da oggi, sarà anche patrimonio di tutta la cittadinanza.
Il quadro è stato ricevuto a nome della
Scuola dalla Signora Caterina Pezzani e
dal Signor Tullio Albasini.
Signor Fabrizio Bortolotti, pittore trentino ha regalato alla scuola
il quadro “Castel Toblino”. Hanno
ricevuto il dono il Signor Tullio Albasini
e la Signora Caterina Pezzani.
Di seguito, il direttivo, i professori e il
personale hanno consegnato un ricordoalla Signora Caterina Pezzani, Presidente della Fondazione in riconoscimento
“per il suo esemplare impegno alla guida
della nostra comunità e le sue preziose
qualità umane e morali”.
Il Preside professor Carlo Slomp nelle
sue parole ha ricordato che il nostro
presente è il risultato di un lungo e
memorabile viaggio che famiglie di emigranti trentini iniziavano anni addietro
spinti dalla ricerca di una vita migliore
e la scuola si é iniziata con l’instancabile
impegno dei fondatori e di tutti coloro
che hanno contribuito alla sua crescita.
Ha sottolineato che si iniziava ovviamente senza una storia da presentare
alla comunitá locale, ma era chiaro che
i valori e il prestigio delle persone che
facevano capo dell’opera e dell’intera
collettivitá trentina erazno stati i pilastri
fondamentali che, attaverso egli anni, si
confermevano nei fatti con i successi che
con orgolgio possiamo celebrare oggi nel
venticinquesimo aniversario.
Di seguito, il Preside ha
ringraziato il Direttivo,
i professori, il personale
amministrativo, i genitori
e coloro che dal primo
giorno hanno preparato
il progetto educativo e
con perseveranza degasperiana sono riusciti a
superare tante sfide, ma
soprattutto ha rivolto le
sue congratulazioni a
tutti gli alunni, l’anima
della scuola, per i valori
che insieme alle loro famiglie e la semina degli
insegnanti, prestigiano
l’amata scuola e ha invitato tutti a
rinnovare l’impegno che con l’onestà, la
solidarietà e la perseveranza ci permette di celebrare gli obiettivi raggiunti
fin’ora ma guardando il futuro con la
capacitá di tradurre le sfide dei nuovi
tempi. Poi con il motto “Le nostre radici
sono il nostro futuro” ha chiesto a tutti
a ricevere con un grande applauso l’Allegoria che hanno preparato i bambini
e i ragazzi della Scuola con la guida
degli inseganti.
Con motivo dei 25 anni della scuola il
direttivo della Fondazione ha istituito
la “Medaglia 25 Anni” per riconoscere il
lavoro impegnativo verso la scuola e in
questa prima volta é stata consegnata al
Prof Carlo Slomp, Preside della Scuola,
per “il suo tenace e proficuo lavoro”.
La Signora Caterina Pezzani ha consegnato la “Medaglia 25 Anni della Scuola”
al Prof. Carlos Slomp, Preside dell’Istituto.
A continuazione si è presentata l’Allegoria
della grande epopea dell’emigrazione trentina
dedicata con amore e passione a tutti coloro che
con il loro impegno e il loro instancabile sforzo
hanno desiderato e costruito la nostra bella
scuola.
Gli alunni della scuola hanno presentato
l’allegoria in omaggio al 25.mo anniversario
della scuola.
L’inno della Scuola cantato dalla solista Josefina Ansieta Milla, alunna della Seconda Superiore, e poi accompagnata dal coro delle mamme e di
tutti i presenti ha coronato la solenne cerimonia
del 25ª anniversario…e poi il Tanti Auguri…con
le 25 candele sulla torta sono state spente dai
rappresentanti della comunità scolastica.
L’alunna Josefina Aniseta ha cantato l’inno della Scuola accompagnata dal Coro delle
Mamme.
Tanti Auguri cara Scuola..!
Poi, giovedì la grande 25ª Notte di San Vigilio
ha riempito di sapori i palati degli oltre 600
partecipanti che hanno gustato i piatti e i dolci
trentini serviti con passione e allegria dalle
mamme del Centro dei genitori. Polenta, crostoi,
strudel e crostate accompagnate da un buon vino
di una nostra vigna italiana della zona sono stati
i protagonisti di questa festa familiare che al centro pone la trentinità, ben rappresentata dalla
tavola dei “nonni”, gli emigranti che negli anni
cinquanta sono arrivati al porto di Coquimbo
dopo un lungo viaggio.
La “Notte Buffa” del venerdì será ha chiuso
degnamente queste celebrazioni con i numeri
artistici che i ragazzi delle due alleanze hanno
realizzato senza risparmiare mezzi e energie, in
pieno spirito degasperiani di fare. In qualunque
momento della vita, il miglior sforzo possibile.
Complimenti ed auguri cara Scuola.
PAGINA RELIGIOSA
Il Papa in Armenia: ecco le 3
basi della vita cristiana
Nel primo pomeriggio (in
Italia), nella seconda giornata della visita apostolica
in Armenia, papa Francesco
ha visitato le 2 cattedrali
sulla piazza Vartanants a
Gyumri, la stessa dove in
mattinata ha celebrato la
Messa.
Accolto dal catholicos Karekin II, è entrato processionalmente con lui nella cattedrale armena apostolica "Yot
Verk" dove erano presenti
alcuni vescovi armeno-apostolici e un piccolo gruppo di
disabili e di rifugiati siriani.
Francesco e Karekin II si
sono soffermati in silenziosa
preghiera davanti all'Icona
mariana delle sette piaghe,
e poi davanti al Crocifisso.
Il Pontefice ha poi raggiunto la cattedrale armenocattolica dei Santi Martiri,
sempre in Piazza Vartanants. All'ingresso principale, Francesco e Karekin
sono stati accolti dall'ordinario per gli armeni cattolici
dell'Europa Orientale, l'arcivescovo Raphael Minassian,
e dal parroco.
L'OMELIA
"Riedificheranno le rovine
antiche, restaureranno le
città desolate", ha esordito
il Papa citando il profeta
Isaia nell'omelia a Gyumri,
in questa seconda giornata
del viaggio apostolico in
Armenia.
Celebrando la Messa nella
piazza centrale Vartanants
della seconda città del Paese,
totalmente ricostruita dopo
il terremoto del 1988, Francesco ha parlato dell'edificazione della vita cristiana.
"Che cosa il Signore ci invita
a costruire oggi nella vita?"
ha chiesto. "E soprattutto:
su che cosa ci invita a costruire?".
Tre le "basi stabili": la
memoria, la fede e l'amore misericordioso.
La memoria, ha detto il
Papa, appartiene all'individuo ma anche ai popoli. "Una
grazia da chiedere è quella
del sapere recuperare la memoria di quello che il Signore
ha compiuto in noi e per noi.
Egli non ci ha dimenticato, ci
ha scelti, amati, chiamati e
perdonati". Ricordando poi
la storia del popolo armeno, che si pone alle origini
della storia cristiana, ha
detto: "La memoria del vostro popolo è molto antica e
preziosa".
Secondo fondamento
è la fede. Francesco ha
messo in guardia contro
la tentazione "di ridurla a
qualcosa del passato, come
un bel libro di miniature da
conservare in un museo": la
fede "nasce e rinasce dall’incontro vivificante con Gesù,
dall’esperienza della sua misericordia che dà luce a tutte
le situazioni della vita". E
ha esortato a leggere ogni
giorno la parola di Dio, "che
accende la gioia nel cuore".
Terzo fondamento è
l'amore misericordioso,
definito dal Papa "il biglietto da visita del cristiano":
"E’ sulla roccia dell’amore
ricevuto da Dio e donato al
prossimo che si fonda la vita
del discepolo di Gesù". Da
qui l'invito, che Francesco
non si stanca di ripetere, a
"costruire e ricostruire vie di
comunione". "Dio dimora nel
cuore di chi ama". "Dio abita
dove si ama, specialmente
dove ci si prende cura dei
deboli e dei poveri". E "c’è
bisogno di uomini di buona
volontà che, di fatto e non
solo a parole, aiutino i fratelli in difficoltà". "C’è bisogno
di società più giuste dove
ciascuno possa avere una
vita dignitosa e un lavoro
giustamente retribuito".
Ma come si può diventare
misericordiosi? "Vorrei ispirarmi a un grande araldo
della misericordia divina:
san Gregorio di Narek, parola e voce dell’Armenia, che
ho voluto proporre all'attenzione di tutti annoverandolo
tra i Dottori della Chiesa
universale", ha ricordato
Francesco. "Ci insegna che
è anzitutto importante riconoscerci bisognosi di misericordia e poi, di fronte alle
miserie e alle ferite, non
chiuderci in noi stessi ma
aprirci con fiducia e sincerità al Signore". Il Papa ha
concluso l'omelia, più volte
interrotta per cedere la parola al traduttore armeno,
con le parole di Gregorio di
Narek: “Tu che non sei altro
che misericordia, abbia pietà
di noi, Signore nostro Dio,
secondo la tua grande misericordia. Amen”.
IL SALUTO DEL CATHOLICOS.
All'inizio della celebrazione c'era stato il saluto del
catholicos Karekin II, il quale aveva ricordato le ferite
del genocidio compiuto dal
governo dei "giovani turchi"
dell'Impero ottomano, denunciato l'odierna "politica
persistentemente negazionista" e rievocato gli anni bui
dell'ateismo sovietico, con
la distruzione delle chiese
armene.
Dopo la Messa il Papa si
è diretto al vicino convento
di Nostra Signora dell'Armenia, che ospita 60 orfani,
dove ha pranzato in forma
privata.
​L A VISITA AL MEMORIALE: «CON IL BENE SI
VINCE IL MALE»
La seconda giornata di
Papa Francesco in Armenia è iniziata con uno dei
momenti più toccanti e attesi di questa viaggio nella
“prima nazione cristiana”
della storia. La visita al
Complesso del Memoriale di
Tzitzernakaberd, la “collina
delle rondini”. L’imponente
edificio costruito a ricordo
dei massacri della popola-
zione armena sotto l’impero
ottomano del 1915. Un vero
"genocidio" come ha ribadito
ieri il Pontefice parlando al
Corpo diplomatico.
Il Papa ha deposto una
corona di fiori al Memoriale
del genocidio (Ansa web)
Intenso il momento di
preghiera. Con la recita del
Padre Nostro, il canto struggente dell’inno Hrashapar
dove si ricordano gli armeni
che furono "sacrificati quali
agnelli immacolati, che stavano davanti agli sbranatori
imbiestaliti per impeto irrazionale, eppure non aprirono
la loro bocca per rinnegare
né il Signore né la patria".
E dove si invoca: "Signore
santo e vero, fino a quando
non giudichi e non esigi giustizia della causa del nostro
sangue". Dopo le letture, un
vescovo armeno apostolico
ha recitato l’”invitatorio” in
cui, "per l’intercessione dei
santi martiri, che durante il
genocidio armeno, perirono
per Gesù e per la patria" ha
chiesto al Signore "la pace" e
la sua "grande misericordia".
Infine una breve orazione
recitata dal Papa: "Ascoltaci,
Signore, e abbi pietà, perdonaci, espia e rimetti i nostri
peccati".
Il Papa: «Anch’io ho
avuto crisi di fede»
Papa Francesco ha visitato la Comunità di “Villa Nazareth” in Roma. L’istituzione, gestita attualmente dalla
“Fondazione Comunità Domenico Tardini”, compie 70 anni di
vita: a presiederla il cardinale Achille Silvestrini che nel suo
saluto al Papa ha definito Villa Nazareth è un’opera di Dio.
Villa Nazareth fu creata nel 1946 dall’allora mons. Domenico Tardini, poi cardinale, per accogliere orfani e figli
di famiglie numerose e povere al fine di valorizzare la loro
formazione al servizio della società.
Ad accompagnare il Papa nella visita il vicepresidente di
Villa Nazareth, l’arcivescovo Claudio Celli.
Dopo i saluti, nella
grande cappella si
sono riuniti gli studenti di oggi, laici, sacerdoti, e tutti hanno
ascoltato il Vangelo,
un passaggio che il
Papa ama particolarmente, la parabola
del Buon Samaritano.
E il Papa riporta la
riflessione a un personaggio in particolare,
l’albergatore che accoglie il samaritano.
«Avrà pensato che è
un pazzo, che usa i
suoi soldi, che cura le
ferite». Invece si tratta di un «peccatore
che ha compassione». «Ecco cosa fa la testimonianza - ha
proseguito Papa Francesco -. Ha seminato inquietudine il
samaritano nel cuore dell’albergatore. E questo fa la testimonianza».
E così, ha spiegato il Papa, la inquietudine cresce. Francesco si è soffermato su questo personaggio perché la testimonianza non si può contabilizzare, ma è fare in modo che gli
altri vedano le opere di Gesù. Come accade a Villa Nazareth
definita dal Papa «luogo dove si favorisce la testimonianza».
Dove «si viene non per arrampicarsi o guadagnare i soldi,
ma per seguire tracce di Gesù e dare testimonianza di Gesù.
Nel silenzio senza spiegazione ma nei gesti».
Dopo la preghiera del Padre Nostro e la benedizione il Papa
ha salutato il personale di servizio si è spostato nel grande
campo sportivo dove circa 1300 persone lo attendevano. Ed lì
che a braccio, Papa Francesco alle numerose domande degli
studenti, in un dialogo a più voci che ha toccato numerosi
temi. Vediamone alcuni:
«Tante volte mi trovo in crisi con la fede»
A uno dei ragazzi che gli ha chiesto se ha mai avuto una
crisi di fede, Papa Francesco ha replicato: “Tante volte mi
trovo in crisi con la fede, a volte ho avuto” l’audacia di “rimproverare Gesù e anche di dubitare. Questo sarà la verità?
Ma sarà un sogno?”. Lo ha confidato Papa Francesco ai
giovani, aggiungendo che questo gli è accaduto “da ragazzo,
da seminarista, da religioso, da prete, da vescovo e anche
da Papa”.
E ha aggiunto poi: “Un cristiano che non ha sentito questo alcune volte” al quale “la fede non è entrata in crisi, gli
manca qualcosa”.
Presenza- 1 luglio 2016
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Fuga da Boko Haram:
200 morti per fame
Un inferno nell’inferno. È bastata qualche ora a Bama,
cittadina dello Stato del Borno, nel nord-est della Nigeria,
affinché una squadra dell’organizzazione Medici senza frontiere (Msf) si rendesse conto della «emergenza catastrofica» in
corso: dal 23 maggio sono morte «almeno 200 persone» nello
stesso campo profughi. Sei al giorno. Uccise soprattutto da
malnutrizione e dissenteria.
Gli sfollati sono vittime delle violenze di Boko Haram e
delle conseguenti operazioni di sicurezza lanciate dall’esercito nigeriano. In quella zona sono almeno 24mila i civili
abbandonati al proprio destino. «È la prima volta che siamo
riusciti ad accedere a Bama», ha raccontato ieri Ghada Hatim, capomissione di Msf in Nigeria, in seguito alla visita
avvenuta martedì. «Stiamo trattando bambini malnutriti
che hanno visto e sono sopravvissuti a tanto orrore. Bama è
una località estremamente isolata – ha continuato a spiegare
Hatim –. Ci hanno detto che molte persone, compresi tanti
minorenni, sono morte di fame. Nuove tombe compaiono
quotidianamente poiché in un solo giorno possono morire
anche 30 persone per fame e malattia».
Per diversi mesi, a partire da settembre 2014, Bama è
stata sinonimo di combattimenti e sofferenza. I ribelli di
Boko Haram si sono infatti spesso scontrati con i soldati
nigeriani, trasformando la località in una città fantasma.
Solo nel marzo del 2015, grazie all’intervento della forza
multinazionale militare, il governo nigeriano ha potuto annunciare la «liberazione» della cittadina dagli jihadisti. Un
anno dopo, però, le condizioni di vita rimangono gravissime.
Almeno 15mila bambini, di cui 4.500 hanno meno di
cinque anni, sono ospitati nei giardini di un ospedale in
attesa di essere messi in salvo. «Sedici di loro gravemente
malnutriti sono stati trasferiti al nostro centro nutrizionale a
Maiduguri – ha dichiarato ieri Msf in una nota –. Su più di
800 bambini, il 19% soffriva di malnutrizione severa acuta,
la forma più mortale».
Tra il 13 e il 15 giugno, le autorità nigeriane, appoggiate
da un’organizzazione locale, hanno eseguito l’evacuazione
di oltre mille persone che avevano bisogno di urgenti cure
mediche. Bama, però, non è l’unico luogo in cui il dramma
dei profughi si consuma nel silenzio giorno dopo giorno.
Nel resto dell’area presa di mira da Boko Haram, le agenzie
umanitarie stanno registrando contesti molto simili. Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha infatti lanciato un
appello il mese scorso per la «fine immediata delle violenze»
nel bacino del Lago Ciad, dove gli insorti islamici hanno
una presenza sempre più massiccia. È qui che gli operatori
hanno detto di aver riconosciuto «atti che potrebbero essere
definiti come crimini contro l’umanità e crimini di guerra».
Ogni settimana centinaia di persone scappano, a volte intenzionati a raggiungere l’Europa. I più disperati tentano
infatti di attraversare il deserto del Sahara, ma soccombono
al calore e alla sete. «I corpi di 34 persone, tra cui 20 bambini,
sono stati trovati nel nord del Paese vicino al confine con
l’Algeria – avevano confermato una settimana fa le autorità
del Niger –. Molte delle vittime sono di identità nigeriana».
Secondo l’Organizzazione internazionale delle migrazioni (Oim), sono almeno «120mila i migranti passati l’anno
scorso dalla regione nigerina di Agadez per raggiungere il
Nordafrica ».
14
Presenza- 1 luglio 2016
SPORT
Azzurri belli e cattivi, stesa la Spagna
A Saint-Denis finisce 2-0 con reti di Chiellini e Pellè.
Sabato l’Italia ai quarti contro la Germania
Miracolo a Saint-Denis,
per il risultato (2-0), non per
il modo in cui l’Italia se l’è
preso: aggressiva nel primo
tempo, fantastico, resistente
nella ripresa, come Storia
insegna.
La Spagna, strafavorita
alla vigilia, non la battevamo
dai Mondiali del 1994. Gli
azzurri l’hanno domata, poi
un po’ subita, e infine stesa,
a inizio recupero.
Gol di Chiellini, immenso,
come tutta la difesa juventina: per dire, nel primo
tempo, non una parata seria
di Buffon. Che poi salverà la
baracca, ancora sull’1-0, a un
minuto dalla fine, sulla zampata ravvicinata di Piqué.
Subito dopo, la rete di Pellé,
sotto la curva azzurra.
Pandemonio.
Peggiore in campo, per
distacco, l’arbitro Cakir.
Primo tempo da lustrarsi
gli occhi, e alzarli al cielo per
qualche rimpianto: l’Italia
lo chiude con un gol e due
paratone di De Gea (su Pellé
e Giaccherini).
La Spagna ha tentato di
pilotare la partita (53% di
possesso palla), ma non ci
ha affogato di passaggi: 249
a 243. E comunque, gli azzurri sono stati più pericolosi:
quattro tiri a uno.
Soprattutto, Buffon: zero
parate, ma solo qualche
uscita nel traffico. Italia verticale e solidale, se al gong
dell’intervallo ha corso 3,4
chilometri in più dell’avversario. Significa testa giusta
e coraggio, ma pure energie spremute e serbatoio in
esaurimento. Si parte con la
difesa altissima: Parolo su
Iniesta, De Rossi su Fabregas, mentre gli attaccanti
disturbano l’avvio dell’azione. Morale: le Furie Rosse
restano in bianco, come la
maglia. L’allarme rosso, s’accende solo davanti a De Gea.
Minuto numero 8: punizione
di Florenzi, zuccata di Pellé,
bel volo di De Gea. Tre minuti più tardi, solo un fallo
cancella un’azione da spot:
ancora Florenzi, torre di Parolo, rovesciata di Giaccherini, palo. C’è anche la Spagna:
De Sciglio, in scivolata, mura
Fabregas (20’). Fanno più
paura gli assalti azzurri:
Ramos anticipa Pellé, su
bel cross basso di De Sciglio
(29’), mentre sulla sirena De
Gea leva dalla porta il tiro
a giro di Giak, in versione
Ryan Giggs. Nel mezzo,
aveva fatto Bingo Chiellini:
tap-in nella giungla dell’area
piccola, bruciando Piqué,
dopo la respinta pessima di
De Gea sulla punizione di
Eder prima e sulla ribattuta
di Giaccherini, dopo.
RIPRESA IN TRINCEA
L’Italia parte mangiandosi
il raddoppio, già dopo 10 minuti: tacco di Pellé per Eder
che, a campo spalancato, tira
contro De Gea.
Quasi replay sette minuti
dopo, con il portiere spagnolo
a chiudere su un pericoloso
cross basso di De Sciglio. Da
lì in poi, si soffre. Buffon, sul
colpo di testa di Morata, apre
i brividi. Italia come ai bei
tempi, con la difesa bianconera che resiste e persiste.
Primo acuto di Iniesta, stanco e da Sunset Boulevard,
al 32’ della ripresa: volée da
fuori, che Gigione devia in
angolo. Ancora Buffon, sulla
fiondata di Piqué.
Adesso ogni punizione,
fallo laterale, sono una boccata d’aria. Abbiamo parcheggiato l’autobus davanti
alla porta un po’ troppo
presto. Bisogna avere fede:
San Gigi ci salva su Piqué
da due passi, al minuto 45’.
Davanti danno ossigeno
le giocate di Insigne, e le
manate di Thiago Motta,
che rischia il rosso. E’ una
corrida, e l’ultima stoccata è
italiana: Insigne-DarmianPellé. Italia oltre i propri
limiti, con il cuore e il risultato oltre l’ostacolo: sabato a
Bordeaux, i quarti di finale
con la Germania.
MotoGP Assen, Rossi: "Ho spinto
troppo, sono stato un somaro"
Rossi mastica amaro dopo
la 'x' di Assen, la terza battuta a vuoto stagionale: "Nella
seconda gara sono partito
con morbida dietro perché dà
più grip, ma in quella curva
ho frenato forse con qualche
km di troppo di velocità. È
stato un mio errore, stavo
andando troppo forte, sono
stato un somaro. Ho visto
che avevo 1"4 di vantaggio e
forse bastava meno, non era
necessario spingere così. Le
condizioni erano difficili, era
facile sbagliare, ma chi ha
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spinto al 100% ha sbagliato, come è successo al Dovi.
Peccato, quest'anno mi sento
sempre veloce e competitivo,
ma ho esagerato. Per il campionato è molto difficile, qui
potevo recuperare soprattutto
su Lorenzo e invece ho perso
terreno: adesso vediamo di
fare delle belle gare ed essere competitivi, ma 42 punti
sono tanti. Peccato, quest'anno sono molto competitivo e
uno dei più veloci, in assoluto
e rispetto ai miei avversari,
ma i punti si dovrebbero
portare a casa".
IANNONE SI RIPRENDE — Iannone ha chiuso 5°.
"Sono contento soprattutto
della prima gara, quando
ho recuperato tanto ed ero
veloce nonostante ne avessi
tanti davanti. Sono scivolato
e poi ripartito, ma alla fine
ho conquistato bei punti e
mi sono messo alle spalle
le critiche del Montmelò,
reagendo alla situazione.
Peccato perché quest'anno,
in generale, potevamo soprattutto sull'asciutto raccogliere
di più".
DELUSIONE DOVI —
Dovizioso è davvero amaro:
"Mi fa piacere la solidarietà
generale, ma è una grade delusione: abbiamo fatto tutto
quello che c'era da fare e gestivo bene la situazione, poi
è arrivata l'interruzione per
la troppa acqua, giusta, ma
nella seconda parte io e Vale
siamo partiti troppo forte. Ci
siamo autoeliminati.
Italia (3-5-2):
Buffon 8; Barzagli
7,5, Bonucci 7,5,
Chiellini 8; Florenzi
7 (39’ st Darmian
6,5), Parolo 7,5, De
Rossi 7 (9’ st Thiago
Motta 6,5), Giaccherini 8, De Sciglio
7,5; Pellé 8, Eder 7
(37’ st Insigne 7).
All. Conte 9.
Spagna (4-3-3):
De Gea 6,5; Juanfran 6, Piqué 5, Ramos 5, Jordi Alba
6, Fabregas 5, Busquets 5,5, Iniesta
5; Silva 5, Morata 5 (25’ st
Vazquez 5), Nolito 5 (1’ st
Aduriz 6, 36’ st Pedro sv).
All. Del Bosque 5.
Arbitro: Cakir (Turchia) 4.
Reti: pt 33’ Chiellini; st
46’ Pellé.
Ammoniti: De Sciglio, Nolito, Pellé, Thiago Motta,
Serie B,
le panchine ai raggi X
Squadra per squadra,
ecco la situazione attuale
per quello che riguarda gli
allenatori della prossima
stagione.
Questa la situazione attuale per quello che riguarda
gli allenatori della prossima
stagione per le 22 squadre di
Serie B, in attesa ovviamente
dell’ok della Federazione per
le iscrizioni e anche dei ripescaggi che dovranno riportare
l’organico . In maiuscolo in
questo elenco sono indicati
gli allenatori nuovi rispetto
alla scorsa stagione, gli altri sono quelli confermati:
molte ancora le caselle da
sistemare, per qualche club
non ci sono ancora candidati
credibili. Ecco comunque il
riepilogo della situazione.
SERIE B
ASCOLI AGLIETTI
AVELLINO TOSCANO
BARI ?
BENEVENTO BARONI?
BRESCIA ZEMAN?
CARPI Castori
CESENA Drago
CITTADELLA Venturato
ENTELLA BREDA
FROSINONE MARINO
LATINA VIVARINI
NOVARA BOSCAGLIA
PERUGIA BUCCHI
PISA Gattuso?
PRO VERCELLI LONGO
SALERNITANA S.
INZAGHI?
SPAL Semplici
SPEZIA Di Carlo
TERNANA BOLLINI?
TRAPANI Cosmi
VERONA PECCHIA
VICENZA Lerda
Messi, un campione
non lascia così
L’addio all’Argentina dopo il rigore sbagliato
nella finale di Copa America: una decisione che non
intacca il talento di Leo, ma che non appartiene ai
fuoriclasse
Non gioco più, me ne vado. All’alba del 27 giugno Lionel
Messi dice basta con la nazionale. Lo dice mentre sta sotto
un treno, ha appena sbagliato un rigore nella finale di Copa
America e la sua Argentina ha appena perso quella finale
contro il Cile anche a causa del suo errore. Un tiro sopra
la traversa. Altissimo: a bucare il cielo. Do you remember
Roberto Baggio a Usa ’94 o meno poeticamente Ciccio Graziani nella finale di coppa dei campioni dell’84?, Ecco siamo
lì, e puf svanisce l’ennesimo sogno albiceleste e, doppio puf,
quello di Messi di vincere un titolo con la propria nazionale.
E allora che cosa fa il più forte giocatore del calcio contemporaneo? Abbandona la nave, un gesto che non si può fare a
29 anni (i suoi), ne tantomeno a due dal Mondiale. Troppo
facile e anche un po’ da immaturi. Deve avere un demone che
lo ha roso dentro, ma sei campione anche per tenerlo a bada.
Batterlo forse no, ma almeno conviverci. Paolo Maldini, che
non è stato Messi ma, signori, un fuoriclasse, di Mondiali ne
ha giocati quattro e di Europei tre e non ne ha mai vinto uno
e li ha persi in tutti i modi (ai rigori, al golden gol, per colpa
di un arbitro e per colpe della squadra), ma se ne è andato
dalla nazionale solo costretto dal tempo, non dagli eventi.
E diciamo Maldini giusto per stare nell’orto di casa nostra.
Euro 2016, tutte le big nella
parte del tabellone dell’Italia
TUTTE DALLA STESSA PARTE — Da un lato oltre agli
uomini di Conte ci sono Inghilterra, Francia, Spagna e Germania mentre dall’altra ci sono Svizzera, Polonia, Croazia
e Galles: la bilancia chiaramente a favore dei primi sia a
livello di qualità dei giocatori che di “pedigree” delle nazionali. Per arrivare all’atto conclusivo l’Italia potrebbe dover
superare nell’ordine Spagna (negli ottavi), Germania (nei
quarti) e poi una tra Francia e Inghilterra (in semifinale).
E oggi si potrebbe materializzare anche il Portogallo di
Cristiano Ronaldo.
RANKING FIFA — Dando uno sguardo al ranking Fifa
(stilato il 2 giugno) il divario tra le nazionali nei due lati
del tabellone diventa ancora più evidente: la somma delle
posizioni delle 4 squadre che incroceranno le lame con l’Italia
(12esima) è 38 (Germania 4° posto, Spagna 6°, Inghilterra
11°, Francia 17°) mentre quella delle 4 nella parte sinistra
è di 95 (Svizzera 15°, Galles 26°, Polonia 27°, Croazia 27°).
Rio, Governatore 'Giochi grosso rischio'
Secondo il governatore dello Stato di Rio de Janeiro,
Francisco Dornelles, l'Olimpiade carioca in programma ad
agosto "potrebbe essere un grosso fallimento".
Intervistato dal quotidiano 'O Globo', il governatore
spiega che il governo regionale deve ancora ricevere da quello
nazionale i 2,9 miliardi di reais, pari a circa 774 milioni di
euro, promessi con l'avvicinarsi dell'inizio dei Giochi, e che
a causa di questa mancanza di fondi "entro una settimana
le auto della polizia dovranno fermarsi perchè non ci sono
più i soldi per la benzina".
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SPORT
Formula1, a Baku domina Rosberg;
Vettel 2°, Perez sul podio
Troppa Mercedes, tutto
troppo facile per Nico Rosberg. Il primo GP d’Europa
della storia dell’Azerbaigian
ha incoronato il tedesco, che
sulle rive del Mar Caspio
ha ripreso il discorso vittoria che si era interrotto
a Montmelò dopo i primi 4
trionfi stagionali in Australia, Bahrain, Cina e Russia.
A Baku Nico ha incamerato
la quinta vittoria stagionale,
e grazie al quinto posto di
Lewis Hamilton, che ha rimontato dal 10° posto, vede
tornare molto più gradevole
la classifica iridata, che ora
guida con 24 punti su Lewis
e 45 su Vettel.
FERRARI SUL PODIO —
La Ferrari, spinta dall’incoraggiamento del presidente
Sergio Marchionne, arrivato
all’alba dall’Italia per dare il
suo sostegno, si deve accontentare del secondo posto di
Sebastian Vettel. Il presidente ha chiesto alla squadra di non mollare proprio
adesso e il tedesco ci ha dato
dentro. Ma il netto distacco
rimediato in gara dalla Mercedes, mai a tiro, ha tolto
davvero ogni emozione a
questa corsa. Promossa la location, bocciato l’andamento
in pista (da segnalare anche
parecchi vuoti in tribuna).
Raikkonen, penalizzato di
5 secondi in gara, ha chiuso
quarto dietro a Sergio Perez,
ottimo terzo sul podio. Sesto
Bottas, solo settimo Ricciardo seguito da Verstappen e
Hulkenberg.
IL VIA — Al via per fortuna nessun intoppo alla temuta prima curva: il gruppo
è sfilato senza incidenti di
rilievo. Rosberg, Ricciardo,
Vettel e Raikkonen hanno
tenuto le posizioni della
qualifica. E’ andato subito
in difficoltà il russo Danil Kvyat, passato da Verstappen, Bottas e Hamilton
prima di ritirarsi per un
problema tecnico sulla sua
Toro Rosso: giornataccia per
il team di Faenza che ha più
tardi perso anche Sainz, ritiratosi in fondo alla curva 1.
Ha stupito (stavolta un po’ in
negativo) Verstappen, lungo
alla prima curva del 5° giro
e così sorpassato in un colpo
solo da Bottas e Hamilton. Al
6° giro l’attacco e il sorpasso
di Vettel ai danni di Ricciardo, che si è fermato al 7° giro
per tentare una strategia
alternativa. Che non ha pagato granché, visto che dopo
la sosta dei rivali davanti
l’australiano si è ritrovato
dietro e costretto pure alla
seconda sosta.
“SIETE SICURI” — All’ot-
Scherma, Europei: Errigo
l’oro che mancava. All’Europeo
la prova olimpica
Arianna Errigo porta la seconda medaglia all’Italia agli
Europei di Torun. La fiorettista iridata nel 2013 e nel 2014
con una doppia vittoria sulle russe Korobeynikova (15-10)
e Shanaeva (15-14) ha superato semifinali e finali e si è
installata sul trono europeo, dove ancora non si era seduta
da sola. La Errigo, infatti, agli Europei aveva già vinto 7 ori
a squadre, ma il bottino individuale era fermo a 2 argenti
e un bronzo.
La 28enne lombarda, dopo due titoli mondiali e un argento
olimpico, libera l’urlo al termine della finalissima condotta
fino al 13-10 per poi subire la rimonta dell’avversaria che
aveva portato lo score sul 14-14. All’«a voi» dell’arbitro,
Errigo ha piazzato la «zampata» decisiva che ha indicato
la via dell’Italia alla medaglia d’oro di specialità. «Grande soddisfazione per un titolo che sembrava non dovesse
arrivare mai - dichiara a caldo la fuoriclasse brianzola -.
In finale ho avuto un pizzico di «timore» di rovinare tutto,
ma sul 14-14 mi sono detta: «Lo vuoi quest’oro?». E mi sono
risposta da sola! Non sono ancora al top della forma perché
l’obiettivo è quello di farsi trovare pronti tra 40 giorni. Oggi
è stata difficile sin dalla mattina, ma ho stretto i denti e ho
vinto. Sono soddisfatta e soprattutto carica. È un risultato
- conclude l’azzurra - che mi dà tanta fiducia e ancora più
carica per affrontare queste settimane che ci separano dal
10 agosto (giorno della gara olimpica, ndr)».
tavo giro un momento clou
della gara. Il box della Ferrari richiama Vettel ai box
che però chiede conferma
via radio: “Siete sicuri?”. Era
una marcatura su Ricciardo
per mantenere il secondo
posto? Così è sembrato, fatto sta che ai box è entrato
Raikkonen, mentre Seb ha
continuato. Ed è stato meglio
così, perché Ricciardo non
ha continuato il recupero su
gomme soft e quando Vettel
ha effettuato la sua sosta è
rimasto ampiamente davanti. Kimi ha invece centrato
un sacchetto di plastica vagante e poi anche rimediato
una penalità di 5 secondi
per aver oltrepassato con 4
ruote la linea della corsi di
ingresso dei box.
DIVIETI RADIO —
Raikkonen ha passato
Hulkenberg al 16° passaggio
e Ricciardo al giro 19. Poi
tra il 20° e il 21° giro, con
un distacco di 20 secondi, le
soste di Vettel e poi quella di
Rosberg, staccati di circa 15
secondi dopo i successivi 16
giri, seguiti da Raikkonen,
Perez e Hamilton. L’inglese e Kimi sono stati anche
protagonisti di un indicativo
colloquio via radio coi box a
tre quarti di gara: entrambi
hanno chiesto quale settaggio di motore usare, ma si
sono sentiti rispondere dai
loro tecnici che non gli era
consentito rispondere. Effetti dei divieti radio introdotti
quest’anno. I tifosi ferraristi
hanno un po’ sperato nella
rimonta di Vettel che però
non c’è stata, Rosberg ha
amministrato senza problemi il largo margine e vinto
il quinto GP stagionale. La
rincorsa mondiale di Nico al
suo primo titolo è ripartita.
Tricolore donne: Cecchini tris
come la mitica Canins
atleta della storia a mettere
in fila tre maglie tricolori
consecutive: prima di lei
c’era riuscita solo la mitica
Maria Canins, tra il 1987 e
il 1989.
E’ ancora Elena Cecchini la campionessa italiana
su strada. A Darfo Boario
(Brescia) la friulana delle
Fiamme Azzurre ha vinto
in solitudine, dopo aver sferrato l’attacco decisivo a una
dozzina di chilometri dalla
conclusione. Nonostante i
veementi tentativi di recupero delle avversarie, su
tutte Elisa Longo Borghini,
la campionessa uscente,
incitata dal fidanzato Elia
Viviani che domani sarà al
via della gara dei pro’, è riuscita a resistere e a chiudere
con una ventina di seconda
sulla stessa Longo Borghini,
già seconda un anno fa a
Superga.
Terzo posto per Anna Zita
Stricker su Giorgia Bronzini,
per un ordine d’arrivo davvero prestigioso. La vincitrice,
che s’era già imposta nei
2014 e nel 2015, è la seconda
Presenza- 1 luglio 2016
15
Olimpiadi, consegna dei tricolori a Pellegrini e Caironi.
Mattarella: “Vincete bene”
L’OMBRA — Il tutto in un giorno sporcato, irrimediabilmente sporcato dalla notizia della nuova positività di Alex
Schwazer. Un dramma che coinvolge uno dei nostri atleti di
punta, ma con cui tutto lo sport azzurro è costretto a fare i
conti. “Vi prego, pensiamo a questa sfida bellissima - rivendica Malagò -, abbiamo tanto ragazze e ragazzi in grado di
fare bene a Rio”.
L’ORO È TROPPO — “Non ci rovinerà questa splendida
festa”, dice Federica Pellegrini. “Oggi è un giorno importante
ed emozionante”. Per la nuotatrice veneta, in particolare. La
Divina, per forza di cose, è personaggio: signora del nuoto
e dei rotocalchi, campionessa inarrivabile, portabandiera
a furor di popolo, “l’azzurra più giovane a conquistare una
medaglia olimpica”, ricorda Giovanni Malagò affondando
cuore e memoria ai Giochi di Atene 2004. Federica ha la voce
tremante: “Questo giorno è il coronamento della mia carriera,
sarà la mia quarta Olimpiade, quanti chilometri hanno fatto
le mie braccia. I Giochi sono la realizzazione dei nostri sogni,
l’esito di quattro anni di lavoro. Il sogno più grande? Se lo
dico poi non si avvera, me lo tengo per me. Farò il massimo
- assicura -, ma non vi aspettate per forza la medaglia d’oro.
In bocca al lupo a tutti noi, con la speranza di far esultare
milioni di italiani”.
QUOTE ROSA — È una giornata al femminile, come rosa
sarà il colore dell’Olimpiade italiana. “È la prima volta - sottolinea il sottosegretario Luca Lotti, in rappresentanza del
Governo - che le nostre delegazioni saranno rappresentate da
due donne, Federica e Martina”. La Caironi, la fortissima
sprinter azzurra, portabandiera della spedizione paralimpica. “Ricevo il tricolore con un grande batticuore, con la stessa
emozione che genera, ormai, tutto lo sport paralimpico”. “La
metà delle nostre delegazioni è donna”, gongola Malagò.
Basta guardarsi intorno, in effetti, per trovare tanti sorrisi
nei giardini del Quirinale.
Quinziato campione italiano della crono
Manuel Quinziato, 36
anni.
Manuel Quinziato è il
nuovo campione italiano
professionisti a cronometro.
A Romanengo (Cremona)
il 36enne bolzanino della
Bmc ha messo in fila sui
41,3 km del percorso interamente pianeggiante Manuel Boaro (che ha chiuso a
38”) e Moreno Moser.
Succede ad Adriano Malori, grande assente che
aveva vinto le ultime due
edizioni ma non ha potuto
difendere il titolo perché
ancora in ripresa dopo la
paurosa caduta di gennaio
al Tour de San Luis.
Per Quinziato è la prima
maglia tricolore.
16
Presenza- 1 luglio 2016
Renzi: sconfitta
senza attenuanti
liberale e popolare che sia
competitiva». Il centrodestra non ha
un granché da festeggiare.
Perde a Milano, Napoli e
Bologna. Tra le note positive c’è Trieste, dove Roberto
Dipiazza scalza il Pd Roberto
Cosolini. Complessivamente,
tuttavia, le comunali nei comuni capoluogo di provincia
assegnano 10 sindaci al centrodestra (tra cui Grosseto,
Novara, Pordenone, Savona,
Benevento e Brindisi), nove
al centrosinistra; tre al Movimento 5 Stelle, altrettanti
alle liste civiche e uno sindaco alla sinistra “radicale”.
Il Papa: pena di
morte
ad aderire ad una moratoria
completa delle esecuzioni.
Intanto, aumentano i Paesi
che hanno abolito la pena
di morte o hanno cessato
di applicarla: nel 2015, la
Repubblica Democratica del
Congo, le Fiji, il Madagascar
e il Suriname hanno portato
a 140 il numero degli Stati
abolizionisti.
Come scrive l’Osservatore
Romano, oggi più di due terzi
dei Paesi nel mondo hanno
abolito la pena di morte
per legge o nella pratica:
102 Paesi l’hanno abolita
per ogni reato; sei l’hanno
abolita salvo che per reati
eccezionali, quali quelli commessi in tempo di guerra o in
circostanze particolari; 32
sono abolizionisti de facto
poiché non vi si registrano
esecuzioni da almeno dieci
anni oppure hanno stabilito
una prassi o hanno assunto
un impegno a livello internazionale a non eseguire
condanne a morte.
A fronte dei 140 Stati abolizionisti, il dato negativo
riguarda i 58 Paesi che la
mantengono in vigore, ma il
numero di quelli dove le condanne a morte sono eseguite
è molto più basso. Nel 2015
almeno 1634 persone sono
state giustiziate in 25 diversi
Paesi, mentre sono state 1998
le condanne a morte comminate in 61 Stati.
Sono aumentate però le
esecuzioni nell’ultimo anno
in Iran, Arabia Saudita e
Iraq; mentre c’è un grande
Paese, la Cina, che esegue più
sentenze capitali ma in cui si
sta registrando un trend di
riduzione delle esecuzioni da
alcuni anni a questa parte.
Brexir, spunta nuovo
referendum
di un risultato con un margine di vantaggio del "Leave"
o del "Remain" inferiore al
60% e che abbia come condizione minima un'affluenza
alle urne non inferiore al
75%. Intanto l'Europa prova
a reagire con il vertice dei 5
paesi fondatori e le dichiarazioni non proprio concilianti
di Juncker. "Quello tra l'Ue
e il Regno Unito non sarà un
divorzio consensuale, ma non
è stata neppure una grande
storia d'amore". Le parole di
Jean-Claude Juncker in una
intervista alla tv tedesca
Ard sono un segnale chiaro
di come l'Europa intenda
iniziare immediatamente i
negoziati con Londra dopo il
referendum per la Brexit. Il
ministro degli Esteri tedesco
Frank-Walter Steinmeier, ha
dichiarato con forza: "Nessuno ci ruberà la nostra
Europa". E ancora: "Non
permetteremo a nessuno di
prendersi la nostra Europa,
questo progetto di pace e di
stabilità". Si negozia subito
aggiunge il ministro degli
Esteri francese
Per Angela Merkel:"Le
trattative non possono durare in eterno ma tocca alla
Gran Bretagna muovere i
suoi passi", ha detto la cancelliera in una conferenza
alla fine della riunione interna dei due partiti cristiani.
Sull'isola la bufera investe
tutti, salvo la regina.
FINALI
Il risveglio choc
di Londra
sono italiani. «Tutto sarà
comunque più difficile – dice
Amedeo, da Catanzaro, che
vive a Londra da un paio
d’anni – e se non hai un lavoro non sarà più possibile
partire per l’Inghilterra in
cerca di fortuna come ho
fatto io».
Ma se vogliamo davvero cogliere lo choc profondo che ha
colpito gli inglesi dobbiamo
andare ad Abbeville Village,
un ricco quartiere del borough di Clapham a sud della
City incastonato tra Brixton
e Battersea. Qui i “Remain”
hanno fatto registrare il 60%
dei consensi. E qui si spargono lacrime, lacrime vere.
Di delusione, soprattutto.
«È un po’ come se ci avessero
strappato via l’anima – dice
Mr Stanley, proprietario di
una vineria in Abbeville Road
–: qui non è questione di
accettare oppure no un verdetto democratico, questa
è una decisione epocale che
avrebbe avuto bisogno di un
dibattito parlamentare e di
una decisione del governo,
non di una campagna giocata
sull’onda emotiva di un paio
di pifferai...».
Roberta lavora da Ginger
Pig, succulenta macelleria
molto amata nel quartiere.
«Non volevo credere ai miei
occhi, quella notte. Non
pensavo fosse possibile, forse
perché vivere qui a Abbeville
mi ha indotto a credere che
tutto sommato nel Regno
Unito prevalesse la saggezza
di rimanere in Europa. E
invece...».
Non v’è dubbio, al netto dei
possibili referendum la vittoria della Brexit è un lutto che
per milioni di britannici sarà
assai lungo da elaborare. Un
autentico “watershed”, come
scrivono i giornali, un evento – al pari dell’assassinio
di Kennedy, della morte di
Lady Diana, del primo uomo
sulla Luna – impossibile da
dimenticare.
Conmemoración del 70º aniversario de la
República Italiana en Circolo Italiano de
Villa Alemana
El sábado 28 de mayo,
el Circolo Italiano de Villa
Alemana, para conmemorar
el 70º aniversario de la República de Italia, organizó una
cena bailable con la participación del Cónsul Honorario
de Italia en Valparaiso el Sr.
Franco Dezerega y su esposa
Pia Mastrantonio, socios,
familiares y amigos.
Se inició con los Himnos
patrios izando la bandera
chilena Giacomo Toso y la
bandera italiana Michele
De Conti mientras oficiaba
de maestro de ceremonia
Giuliano De Conti R.
A continuación, el Presidente del Circolo, el Sr. Giuliano De Conti G., hizo uso
de la palabra explicando el
significado del 2 de junio y el
contexto histórico en que se
realizó el referéndum.
La cena de exquisitos antipasto, cannelloni y tiramisú
fue amenizada por un músico que acompañado de acor-
deón, cantó las canciones y
arias de ópera que tanto nos
emocionan.
Más adelante, el restaurante se transformó en una
pista de baile, terminando
la noche entre risas y diversión.
Concepción: Festa per il 70º della Repubblica
Il 2 giugno, la Console
d’Italia a Concepción, signora Luisella Gasparini,
ha offerto un ricevimento
alle autoritá di Concepción
e Talcahuano e le singole
istituzioni delle collettivitá
di Talcahuano, Chillán, Los
Angeles e Concepción per
commemorare il settantesimo anniversario della
Repubblica Italiana presso
il Club Concepción.
Sono stati presenti il signor Intendente della Regione del Biobío, il Sindaco
di Concepción, il Presidente
della Corte de Apelaciones, il
Comandante della Seconda
Zona Navale di Talcahuano,
il Comandante delle Operazioni Speciali dell’Esercito,
il Comandante dei Carabinieri di Concepción, il capo
di Investigaciones, i consoli
accreditati a Concepción, i
presidenti delle istituzioni
italiane di Concepción, Talcahuano, Chillán e Angeles
e una delega della Quarta Compagnia Italiana di
Pompieri ”Umberto I” di
Talcahuano e membri delle
collettivitá italiane della
Regione.
La serata cominció con la
esecuzione degli inni nazionali del Cile e dell’Italia. In
seguito, la signora Console
cominció il suo discorso
accennando che il 2 giugno
1946, il popolo italiano, ha
votato in favore del sistema
di governo repubblicano
attraverso un referendum,
ponendo fine alla monarchia
costituzionale ereditaria che
aveva governato i destini del
paese fin dalla unificazione
italiana.
Il 13 giugno il governo ha
proclamato la nuova forma
istituzionale dello stato.
Nasce così una Repubblica,
che iniziò la costruzione di una
nuova storia, fondata sui valori
della democrazia, di pluralismo,
di partecipazione, di solidarietà e
di lavoro, e spiegando il sistema
di governo attualmente in Italia.
In seguito si é riferita
alla Fiera di Milano, che
ebbe luogo l’anno scorso,
riferendosi della sua visita
al padiglione del Cile, uno
dei più popolari e celebri
che mostra la bellezza delle
varie zone di un paese moderno, e la varietà e bontà
dei loro prodotti. Ha fatto
menzione alla 15ª biennale
di architettura di Venezia,
dove hanno partecipato 60
paesi, tra cui Cile, che nel
suo padiglione, presenta
opere di diversi studi di
architettura.
Riguardo alla politica italiana, la signora Console
ha spiegato la riforma del
Senato, proposta dal primo
ministro Matteo Renzi e
che è stato recentemente
approvata dalla camera dei
deputati e del Senato, ma
che dovrà essere approvata
da un referendum che dovrebbe essere nel mese di
ottobre.
Si é riferita anche alla
visita del Primo ministro
Renzi nel mese di ottobre
2015, accompagnato da 90
imprenditori italiani. A questo proposito il Presidente
Michele Bachelet ha sottolineato che la cooperazione
tra i due Paesi va oltre il
rigorosamente governativo
ma che raggiunge tutti i
settori produttivi. Con la Presidente Bachelet, il Capo del governo
italiano ha firmato accordi di
cooperazione di commercio
e dell'energia, tra essi, un
accordo per evitare la doppia
imposizione internazionale
nell'imposta sul reddito e
prevenire l'evasione fiscale,
e si é firmato una dichiarazione congiunta tra il Ministero dell'energia del Cile
e il Ministro dello sviluppo
economico dell'Italia a cooperare nel settore dell'energia.
Un terzo accordo era un
memorandum tra la Banca
dello stato cileno, Corporación de Fomento (CORFO) e
l'istituzione italiana Banca
Prossima per sostenere le
PMI.
Nel corso di questa visita
il primo ministro ha viaggiato ad Antofagasta per
visitare l'Osservatorio del
PARANAL dove ci sono varî
scienziati italiani.
Quindi ha fatto presente la
mostra in omaggio al generale Giuseppe Rondizzoni, il
quale partecipó attivamente
nella indipendenza del Cile,
mostra inaugurata nel mese
d’aprile di quest’anno, presso il Museo Histórico Militar
di Santiago.
Ringraziando il lavoro
che svolgono le istituzioni
della collettivitá, la signora
Console ha finito il suo discorso, invitando i presenti
a condividere un cocktail.
Manuel Sánchez
Lettura fotos, da sopra:
Manuel Sánchez, Segretario Generale del Corpo di
Pompíeri di Talcahuano, sigra. Silvia Pastorini, Presidente delle Donne Italiane di Concepción, Caros Schisano,
Direttore della 4°. Compagnia Italiana di Pompieri di
Talcahuano e Carlos Casanova, Presidente del Centro
Italiano di Chillán.
Sig. Giancarlo Carro e signora e Graziella Carro, Presidente dell' Istituto Italiano di Concepción.
Colomba e Mario Boero, la Console sigra. Luisella Gasparini, Daniella Salas, Daniella e Carla Boero.
Servizio del Patronato
ACLI
L'ufficio del Patronato attende il pubblico presso la
Parrocchia Italiana (Bustamante 180)
con il seguente orario:
da Lunedi a Venerdi
dalla ore: 08:30 alle 14:30
Tel: 2665-0340; 22225247 - E-mail: [email protected]
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