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Ansia, depressione e BPCO

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Ansia, depressione e BPCO
"Ansia, depressione
e BPCO:
quale significato
clinico?"
Marcello Nardini, Antonello Bellomo*, Massimiliano Carrisi*
Dipartimento di Scienze Neurologiche e Psichiatriche
Università di Bari
*Dipartimento di Scienze Mediche e del Lavoro, Sezione di Psichiatria
Università di Foggia
Ansia, depressione e BPCO: quale significato clinico?- Considerazioni generali
• Circa i tre quarti dei pazienti affetti da BPCO avanzata non riescono a
compiere le normali attività quotidiane [2] con ricadute sulla qualità della
vita personale, dei famigliari e dei caregiver in generale;
• L'onere finanziario totale delle malattie polmonari in Europa ammonta a
circa 102 miliardi di Euro e la BPCO contribuisce a circa la metà di questa
somma [3]
• La BPCO ha anche un prezzo “nascosto”: il suo
effetto sulla salute mentale dei pazienti e dei
familiari che prestano loro le cure. La mancanza
di consapevolezza di questo aspetto rende spesso
difficile, per i medici, la valutazione corretta e
completa dell'impatto di questa malattia [4]
3. Loddenkemer R, Gibson GJ and Sibille Y. The burden of lung disease in Europe: data from the first European White
Book.
4. Vogelmeier C, Partridge MR, Stahl E. Burden of exacerbations in COPD: the patient’s perspective. Presented at the
American Thoracic Society meeting 2004 Global Initiative for Chronic Obstructive Lung Disease. Global Strategy for
the diagnosis, management, and prevention of Chronic Obstructive Pulmonary Disease. Bethesda, MD: National
Institutes of Health (NIH publication no. 2701, 2003).
Ansia, depressione e BPCO: quale significato clinico?- Considerazioni generali
La possibilità che la condizione
psicologica possa
influenzare la percezione del
respiro e che la malattia
polmonare cronica possa
avere risvolti psicologici
rivestono oggi un notevole
interesse nel mondo
scientifico.
Ansia, depressione e BPCO: quale significato clinico?- Considerazioni generali
FATTORI SCATENANTI
INTERNI/ESTERNI
MINACCIA PERCEPITA
ANSIA
INTERPRETAZIONE
ERRONEA
SINTOMI
SOMATICI/COGNITIVI
EVITAMENTO E
COMPORTAMENTI PROTETTIVI
Ansia, depressione e BPCO: quale significato clinico?- Considerazioni generali
• La frequenza dei disturbi d’ansia (soprattutto disturbo
d’ansia generalizzato e disturbi di panico) nei pazienti con
BPCO è maggiore rispetto alla popolazione generale.
• La frequenza dei disturbi depressivi è più elevata in
rapporto alla maggiore gravità o alla peggiore gestione
terapeutica.
Ansia, depressione e BPCO: quale significato clinico?- Considerazioni generali
• Sintomi di
ansia
e di depressione
si manifestano assai
frequentemente in pazienti con BPCO, ma vengono riconosciuti
in meno del 50% dei casi (Wells et al., 1989; Williams, 1999 [6]).
• I dati di letteratura suggeriscono che nei pazienti con patologia
polmonare cronica, la valutazione della percezione della dispnea, dei
disturbi psicologici e l’osservazione di ogni evento stressante
dovrebbero essere considerati importanti quasi quanto l’esame della
funzionalità respiratoria. (Chetta et al., 2005 [5]).
• A fronte di queste evidenze gli studi che valutano l’efficacia dei
trattamenti (farmacologici, psicoterapeutici e di riabilitazione
polmonare) sono scarsi e non conclusivi. Necessitano ulteriori
ricerche.
5. Chetta et al, Respiration 2005
6. Wells KB, Hays RD, Burnam MA, et al. Detection of depressive disorder for patients receiving prepaid of fee-forservice
care: results from the Medical Outcomes Study. JAMA, 1989, 262, 3298-3302
Williams JW Jr., Mulrow CD, Kroenke K. et al. Case-finding for depression in primary care: a randomized trial. Am J
Med, 1999, 106, 36-43
Ansia, depressione e BPCO: quale significato clinico?- Considerazioni generali
• Il primo studio che ha messo in correlazione la presenza di sintomi
depressivi ed ansiosi in 77 pazienti affetti da BPCO risale al 1985
(Light et al., 1985 [7]).
• Nel
1991, Zandeberg osservava che non solo la
sintomatologia ansiosa è maggiore nei pazienti con BPCO
ma che è vero anche il contrario e cioè che la prevalenza
di disturbi respiratori è maggiore nei soggetti affetti da
disturbi di panico (47%) rispetto a qualunque altra
patologia psichiatrica.
7. Light RW, Merrill EJ, Despars JA et al. Prevalence of depression and anxiety in patients with COPD:
relationship to functional capacity. Chest, 1985, 87, 35-38
Ansia, depressione e BPCO: quale significato clinico?- epidemiologia
•
Kellner e Wittchen [8-9] nel 1992 e nel 1994 osservano che la
prevalenza del Disturbo d’ansia generalizzato, valutato utilizzando
metodologie standardizzate di diagnosi, variava dal 10 al 15.8%
nella popolazione affetta rispetto al 3.6-5.1% della popolazione
generale.
•
La sintomatologia depressiva
soggetti anziani affetti; la severità
più gravi quanto maggiore è
(Yohannes, 1998 [1O]).
è
ed
il
maggiormente presente nei
i sintomi depressivi sarebbero
grado di disabilità indotta
8. Kellner R, Samet J, Pathak D. Dyspnea, anxiety, and depression in chronic respiratory impairment.
Gen Hosp Psychiatry, 1992, 14, 20-28
9. Wittchen HU, Zhao S., Kessler RC et al. DSM III-R generalized anxiety disorder in the National
Comorbidity Survey. Arch Gen Psychiatry, 1994, 51, 355-364
10. Yohannes et al. Depression in elderly patients with disabling chronic obstructive pulmonary disease.
Age Aging, 1998
Ansia, depressione e BPCO: quale significato clinico?- studi clinici
Study
Instruments
Participants
Aghanwa et al., 2001
Clinical evaluation
based on ICD-l0
N = 30 patients with COPD and
30 healthy controls
10% of COPD patients met ICD-10
criteria for Generalized Anxiety
Disorder cornpared with 3.3% of
health controls
Aydin et al., 2001
Composite international
Diagnostic Interview
(ClDI)
N = 38 COPD patients
15.8% met DSM-IV criteria for
Generalized
Anxiety Disorder
Borak et al., 1998
Manifest Anxiety Scale
(MAS)
N = 49 COPD patients
49% had high levels of anxiety
(scored 7-10 on MAS); 51% had
moderate levels of anxiety (scored 46 on MAS)
Engtrom et al., 1996
Hospital Anxiety and
Depression Scale
(HADS)
N= 68 COPD patients
13% had pathologicallevels of
anxiety (> 10 on HADS)
Karajgi et al., 1990
Structured Clinical
Interview for DSM-III-R
(SCID)
N = 50 COPD patients
16% had some anxiety disorder; 8%
had panic
disorder
Kim et al., 2000
Beck Anxiety Inventory
(BAI)
N = 43 COPD patients
32.6% had moderate to severe
anxiety (BAI>15)
Kvaal et al., 2001
State-Trai t Anxiety
Inventory (STAI)
N = 98 geriatric patients,
including 17 with COPD
COPD patients had higher on STAI
t.han patients with heart disease,
cancer, and other medical problems
Light et al., 1985
State-Trait Anxiety
Inventory (STAI)
N = 45 COPD patients
2% had moderate anxiety (>2 SO
above mean
on STAI); 13% had
mild anxiety (1-2 SO abovemean on
STAI)
Ansia, depressione e BPCO: quale significato clinico?- studi clinici
Moore & Zebb, 1999
Panic Attack Question
naire-Revised; Anxiety
Disorders Interview
Schedule-IV modified
for self-report
N = 28 COPD patients
32% met DSM-IV criteria for
panic disorder
Porzelius et al., 1992
Self-report frequency of
panic attacks in last 3
weeks
N = 48 COPD patients
37% reported a panic attack
Prigatano et al., 1984
Profile of Moods State
(POMS)
N =985 COPD patients
and 25 healthy
controls
COPD patients scored
significantly higher than healthy
controls on tension-anxiety scale
Withers, Rudkin, &
White,1999
Hospital Anxiety and
Depression Scale
(HADS)
N = 95 COPD patients
29.2% had significant anxiety
Yellowlees et al., 1987
Clinical psychiatric
interview
N = 50 COPD patients
24% had Panic Disorder; 10%
had Generalized Anxiety
Disorder
Yohannes, Baldwin, &
Connolly, 2000
Geriatric Mental State
Schedule
N = 137 COPD
patients
18% were clinically anxious
Ansia, depressione e BPCO: quale significato clinico?- studi clinici
• La frequenza dei disturbi d’ansia nei soggetti affetti da BPCO
riscontrata negli studi citati in tabella oscilla dal 13 al 51% e risulta
comunque sempre maggiore non solo rispetto alla popolazione
generale ma anche rispetto ai disturbi d’ansia riscontrati in soggetti
affetti da altre gravi patologie quali insufficienza cardiaca, carcinomi,
e altre ancora (Kvaal, 2001 [11]).
11. Kvaal K, Macijauskiene J., Engedal K et al. High prevalence of anxiety symptoms in hospitalized
geriatric patients. Int J. Geriatr Psychiatry, 2001, 16, 690-693
Ansia, depressione e BPCO: quale significato clinico?- studi clinici
In uno studio del 2004, Wagena et al. hanno riscontrato uno stretto legame fra
alcune patologie respiratorie (asma e bronchite cronica), disturbi d’ansia e
depressivi differenziati per abitudine tabagica. E’ emerso che i soggetti affetti da
bronchite cronica hanno un’aumentata prevalenza di ansia e depressione in
funzione soprattutto della pregressa abitudine tabagica (ex fumatori).
Ansia, depressione e BPCO: quale significato clinico?- studi clinici
• La sintomatologia ansiosa risulta associata in modo significativo alla
riduzione della funzionalità respiratoria; sintomatologia depressiva
ed ansiosa, deficit della funzionalità respiratoria e gravità della
malattia si influenzano reciprocamente (Kim, 2000 [13]).
• L’ansia si associa alla dispnea (Gift, 1986 [14]), alla capacità
polmonare forzata (Kim, 2000; Kval, 2001 [15]) ed alla presenza di
sintomi respiratori (Keller 1992 [16]).
• Infine, l’ansia risulta essere un indice predittivo della
frequenza delle ospedalizzazioni per riacutizzazione di
BPCO.
13. Kim HF, Kunik ME, Molinari VA et al. Functional impairment in COPD patients: the impact of anxiety and depression.
Psychosomatics,
Psychosomatics, 2000, 41, 465465-471).
14. Gift AG, Plaut SM, Jacox A. Psychologic and physiologic factors related to dyspnea in subjects with chronic obstructive pulmonary
disease. Heart Lung,
Lung, 1986, 15, 585585-601
15. Kim 2000, Kvaal 2001 (vedi n.13
.13,
n , 11)
16. Kellner, 1992 (vedi
(vedi n. 8)
Ansia, depressione e BPCO: quale significato clinico?- studi clinici
• Gudmundsson et al. (2005) hanno recentemente osservato
una frequenza pari al 60% di riospedalizzazioni in soggetti
affetti da BPCO e disturbi d’ansia con conseguente
scadimento delle condizioni di salute generale [17]
• Le donne affette da BPCO sembrano essere maggiormente predisposte a
sviluppare disturbi depressivi rispetto agli uomini, mostrano una peggiore
qualità di vita, più alti livelli di dispnea a valori simili di FEV1 (Di Marco,
[18]).
• In uno studio epidemiologico multicentrico condotto presso gli
ambulatori dei Medici di Medicina Generale è emersa una buona
associazione tra i sintomi depressivi nella BPCO ed il sesso femminile,
l’indice di massa corporea (BMI) e la dispnea (Chavannes, [19]).
17. Gudmundsson et al, ERJ 2005).
18. Di Marco; Respiratory Medicine).
19. Chavannes
Ansia, depressione e BPCO: quale significato clinico?- studi clinici
• In uno studio trasversale pubblicato su Chest (Kunik et al., 2005 [20]) è
stato condotto uno screening con le scale di valutazione Beck
Depression Inventory (BDI), Beck Anxiety Inventory (BAI) e Structured
Clinical Interview for the Diagnostic and Statistical Manual of Mental
Disorders (SCID) al fine di:
– valutare prevalenza e severità di depressione ed ansia nei pazienti con BPCO;
– efficacia di un eventuale trattamento farmacologico e psicoterapeutico.
Sono stati arruolati 1334 pazienti:
•
•
•
•
862 (65%) sono risultati positivi per disturbi ansiosi e depressivi,
133 (10%) sono risultati positivi solo per ansia;
72 pazienti (5%) sono risultati affetti da depressione.
Il restante 20% (267 pazienti) sono risultati negativi sia per ansia che per
depressione.
20. Kunik ME, Roundy K, Veazey C et al. Surprisingly high prevalence of Anxiety and
Depression in Chronic Breathing Disorders. Chest, 2005, 127, 1205-1211
Ansia, depressione e BPCO: quale significato clinico?- studi clinici
**Il 65% dei pazienti affetti da BPCO valutati con la SCID risultava
anche affetto da disturbo d’ansia e/o disturbo depressivo. Di questi
pazienti solo il 31% era stato trattato con presidi farmacologici
per depressione e/o ansia.
**Questo studio, condotto su pazienti BPCO in fase di stabilità clinica,
dimostra, a differenza di altri trial, un’alta prevalenza di
sintomatologia ansiosa e depressiva non correlata alla fase di
riacutizzazione della patologia.
**Strumenti di screening come il BDI e il BAI potrebbero facilitare
l’individuazione dei disturbi d’ansia o depressivi, come viene
suggerito dal loro valore predittivo positivo.
Ansia, depressione e BPCO: quale significato clinico?- studi clinici
I sintomi d’ansia maggiormente riportati dai pazienti affetti
da BPCO sono (Aydin, 2001 [21]):
•
•
•
•
•
sentirsi ansioso
sentirsi stanco
distraibilità
irritabilità
somatizzazioni (in particolar modo, parestesie)
21. Aydin IO, Ulusahin A. Depression, anxiety comorbidity, and disability in tuberculosis and
chronic obstructive pulmonary disease patients: applicability of GHQ-12. Gen Hosp
Psychiatry, 2001, 23, 77-83
Ansia, depressione e BPCO: quale significato clinico?- studi clinici
Altri sintomi di probabile comorbidità psichiatrica nei pazienti con
BPCO sono:
• non compliance al trattamento prescritto
• aumentato uso di benzodiazepine
• perdita di peso (spesso secondaria alla BPCO)
• scarsa igiene personale
• perdita della fiducia in sé stessi
• irritabilità e ostilità
• pensare d’essere un peso per la propria famiglia
***
Comorbidità cardiorespiratoria e psichiatrica:
lo studio EPIDEA
*******
Obiettivo
Valutazione della relazione tra la comorbidità psichiatrica e la patologia
cardiorespiratoria, nella popolazione afferente ai medici di medicina generale
in Italia.
***
FIGURA 1. PREVALENZE "LIFETIME" DEI DISTURBI PSICHIATRICI NEI DUE SESSI.
%60
***
50
40
30
Maschi
Femmine
***
20
***
10
**
0
Dist.umore
Ansia
Alcol
Disturbi alim.
Prevalenza lifetime disturbi umore/ansia = 46%
Prevalenza attuale
“
“
= 27.5%
** = P<.01
*** = P <.001 CON IL TEST DEL χ2
30
%
FIGURA 2. PREVALENZE "LIFETIME" DEI SINTOMI RESPIRATORI NEI DUE
SESSI.
25
***
20
Maschi
**
15
Femmine
***
*
10
**
5
0
Tosse
Espettorato
Dispnea
Sibili/fischi
* = P< .05 ** = P<.01 *** = P<.001 CON IL TEST DEL χ2
Attacchi diff.resp.
Costr.toracica
FIGURA 3. PREVALENZE "lifetime" DELLE MALATTIE RESPIRATORIE PER
SESSO.
%
10
***
9
***
8
7
6
Maschi
5
Femmine
4
3
**
2
1
0
Asma
Bronchite
Enfisema
BPCO
Altre mal. resp.
* = P< .05 ** = P<.01 *** = P<.001 CON IL TEST DEL χ2
FIGURA 6. PREVALENZA "lifetime“DEI DISTURBI PSICHIATRICI
IN RELAZIONE ALLA PRESENZA DI BPCO.
%
60
BPCO
***
50
40
SI
***
NO
30
20
***
10
0
DEPRESSIONE
ANSIA
***=P < .001 CON IL TEST DEL χ2
ALCOL
DIST.ALIM.
FIGURA 7. PREVALENZA "lifetime“ DEI DISTURBI DI UMORE E ANSIA
IN RELAZIONE ALLA PRESENZA DI BPCO.
***
% 20
18
BPCO
16
SI
14
NO
12
10
8
6
4
2
0
UMORE E ANSIA
SOLO UMORE
SOLO ANSIA
***=P < .001 CON IL TEST DEL χ2
Lo studio EPIDEA:
R Conferma quanto evidenziato in letteratura circa l’ampia diffusione
dei disturbi depressivi e d’ansia nella popolazione afferente ai medici di
medicina generale in Italia.
R Non sono adeguatamente riconosciuti e trattati; l’associazione con
disturbi respiratori e con la BPCO è rilevante e significativa
R L’associazione tra BPCO e disturbi d’ansia, da soli e con i disturbi
dell’umore, suggerisce di prendere in considerazione questi aspetti nella
pratica clinica, sia degli pneumologi sia degli psichiatri, al fine di ottenere
un’anamnesi più accurata in ottica di trattamento.
Ansia, depressione e BPCO: quale significato clinico?- patogenesi
• I meccanismi patogenetici sono tuttora poco chiari (Adams, 1996; Adams, Lane,
Shea, Cockcroft, & Guz, 1985; Dahlén & Janson, 2003; Spector & Klein, 2001; Tobin, 1990 [22])
ma sembra sempre più evidente che sia fattori psicologici che fattori
organici possano avere un ruolo chiave in tale contesto (Gift & Cahill, 1990;
Gift & Pugh, 1993; Gift & McCrone, 1993; Gift, Moore & Soeken, 1992; Gift, Plaut & Jacox,
1986 [23]).
• La progressione della BPCO può in breve tempo compromettere l’abilità
lavorativa, la capacità di socializzare e di credere nella vita. Questi
elementi portano il paziente ad un progressivo isolamento sociale, alla
perdita dell’indipendenza e dell’autostima fino ad arrivare ad un disturbo
depressivo conclamato (American Lung Association, 2003 [24]).
22. Adams, 1996
Adams, Lane, Shea,
Shea, Cockcroft,
Cockcroft, & Guz,
Guz, 1985
Dahlé
Dahlén & Janson,
Janson, 2003
Spector & Klein, 2001
Tobin, 1990
23. Gift AG, Cahill C. Psychophysiological aspects of dyspnea in chronic ostructive pulmonary disease. A pilot study. Heart Lung, 1990, 19, 252252-257
Gift & Pugh, 1993
Gift AG, McCrone SH. Depression in patients with COPD. Heart Lung, 1993, 22, 289289-297
Gift AG, Moore T, Soeken K. Relaxation to reduce dyspnea and anxiety in COPD patients. Nurs Res, 1992, 41, 242242-246
Gift AG, 1986 (vedi
(vedi n. 14)
24. American Lung Association fact sheet: COPD. Accessed Sept. 23,
23, 2003
Ansia, depressione e BPCO: quale significato clinico?- patogenesi
• Klein nel 1993 aveva osservato che i soggetti con disturbo di panico
possono sviluppare uno “stato di allarme” che indurrebbe una
reazione di paura, mentre Clark sosteneva che la disregolazione
respiratoria può essere secondaria a processi cognitivi ed emozionali
alterati.
• Gli attacchi di panico e la sintomatologia ansiosa dei pazienti affetti
da BPCO sembrano essere collegati all’ipossia, all’ipercapnia e
all’ipocapnia (Van den Hout, 1988 [25]). L’iperventilazione riduce la
pCO2
determinando
alcalosi
respiratoria
che
induce
vasocostrizione cerebrale.
25. Van den Hout, 1988.
Ansia, depressione e BPCO: quale significato clinico?- patogenesi
E’ stato dimostrato nel modello animale l’attivazione di
chemocettori midollari in grado di indurre risposta di panico
attraverso l’attivazione dei neuroni del locus ceruleus. Anche
l’acido lattico prodotto durante l’ipossia è associato con la
risposta di panico.
Smoller (1986) ha ipotizzato una ipersensibilità all’acido
lattico e all’iperventilazione nei BPCO con disturbi di panico
([26]).
26. Smoller JW, Pollack MH. Panic anxiety, dyspnea, and respiratory disease. Theoretical and
clinical considerations. Am J Respir Crit Care Med, 1996, 154, 6-17
Ansia, depressione e BPCO: quale significato clinico?- patogenesi
In alcuni pazienti il “respiro corto” può innescare il meccanismo
d’ansia anticipatoria che può ulteriormente ridurre l’attività e
peggiorare il decondizionamento. La paura paralizzante può inoltre
alterare la risposta alla terapia della BPCO; il panico e l’ansia infatti
interferiscono con la sospensione della ventilazione meccanica e
possono a volte portare ad un uso anche elevato di benzodiazepine
(Mendel, 1980 [27]).
27. Mendel JG, Kahn FA. Psychosocial aspects of weaning from mechanical ventilation.
Psychosomatics, 1980, 21, 465-471
Ansia, depressione e BPCO: quale significato clinico?- patogenesi
Non dobbiamo dimenticare che anche il trattamento
farmacologico della BPCO può essere causa di
sintomatologia ansiosa o di attacchi di panico……
Ansia, depressione e BPCO: quale significato clinico?- patogenesi
Farmaco
Azione farmacologica
Azione sul sistema respiratorio
Albuterolo
Broncodilatatore
β2agonista
può incrementare la frequenza cardiaca, determinare ansia
associata a tachicardia
Teofillina
broncodilatatore e
stimolante respiratorio
sintomi d’ansia soprattutto nel momento in cui i valori ematici
della teofillina superino i 20 mg/L
Associazione di
teofillina con
chinolonici
(Ciprofloxacina)
Broncodilatatore+
antibiotico
interagendo con il CYP450 possono determinare un
innalzamento della teofillinemia
possono innalzare i livelli di teofillina ematica mentre il fumo
può ridurli
l’allopurinolo, la
cimetidina, il
propanololo e la
eritromicina
Metilprednisolone
Antinfiammatorio,
antiedemigeno,
antidolorifico
contribuisce ad abbassare la soglia dell’ansia, tra gli altri
effetti collaterali anche la possibilità di causare episodi
maniacali, e di rendere il soggetto irritabile o delirante.
Ansia, depressione e BPCO: quale significato clinico?- patogenesi
Il delirio si può manifestare più frequentemente fra gli
anziani affetti da BPCO. Generalmente è determinato dalla
presenza di concause quali:
• ipossia ed ipercapnia
• reazioni avverse alla somministrazione di antibiotici,
antivirali, corticosteroidi
Ansia, depressione e BPCO: quale significato clinico?- terapie
I farmaci d’elezione per i pazienti affetti da BPCO e disturbi d’ansia o
depressivi sono i SSRI.
• Gli SSRI sono associati con una bassa incidenza di effetti anticolinergici e
altri effetti collaterali e possono interagire con altri farmaci comunemente
utilizzati per i pazienti affetti da BPCO. Bisogna quindi sempre
considerare le possibili interazioni farmacologiche.
Non è raccomandato l’uso delle benzodiazepine per diverse ragioni:
• possono causare depressione respiratoria
• effetto rebound, che può comportare un uso eccessivo fino alla dipendenza
Utile l’utilizzo di antistaminici, anche se possono avere effetti
anticolinergici.
Assolutamente da evitare i β-bloccanti che possono peggiorare la
funzionalità respiratoria e sono peraltro controindicati in caso di BPCO.
Ansia, depressione e BPCO: quale significato clinico?- terapie
• La terapia cognitivo-comportamentale, soprattutto se associata alla
farmacoterapia e alla riabilitazione polmonare rappresenta misura
terapeutica efficace nei soggetti affetti da BPCO con depressione ed ansia
in associazione.
• I programmi di riabilitazione respiratoria, applicati non solo dopo un
episodio di riacutizzazione ma anche in caso di BPCO in fase di stabilità
clinica, sono in grado di migliorare a breve termine la sintomatologia
ansiosa e depressiva al pari dei sintomi invalidanti presenti nei pazienti
affetti da BPCO (soprattutto di grado severo) quali la tolleranza allo
sforzo. Il paziente, di conseguenza, sperimenta una migliore qualità di
vita (Cilione, 2003).
• Non vanno dimenticati e vanno al contrario valorizzati gli interventi atti
a ridurre e prevenire lo stress dei caregiver.
Conclusioni
•
•
•
•
•
Sintomi di ansia e depressione sono frequentemente associati alla
BPCO ed in generale alle malattie respiratorie acute e croniche; in alta
percentuale questi si strutturano come veri disturbi psichiatrici
Esiste una stretta relazione fra disturbi respiratori e presenza di
sintomi di ansia e depressione;
Queste condizioni non sono sistematicamente esplorate e
diagnosticate; in bassa percentuale vengono quindi adeguatamente
trattate;
Ciò comporta una ricaduta importante sulla evoluzione della malattia
respiratoria, sulla qualità della vita, e comporta un aumento di costi;
E’ fondamentale quindi:
– Diagnosi attenta e precoce della condizione psichiatrica e
valutazione dell’impatto sui parametri clinici e di funzionamento,
compresa la qualità della vita del soggetto affetto e dei caregiver;
– Suo adeguato trattamento che è contestuale al trattamento della
malattia primaria;
– Estrema attenzione alla valutazione e al trattamento dello stress
del carigiver.
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