Dal “curare” al “prendersi cura” - Azienda Ospedaliera Mellino Mellini
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Dal “curare” al “prendersi cura” - Azienda Ospedaliera Mellino Mellini
N1 A n n o 2 Apr-Giu2014 Chiari • Iseo • Palazzolo • Rovato • Orzinuovi Dal “curare” al “prendersi cura” Chiari iseo SSD di malattie Tutti i numeri epatiche: dell’unità di collegiabilità e ostetricia e focus sul ginecologia rapporto medico-paziente palazzolo rovato orzinuovi Diabetologia Il servizio di Cure sub-acute per in arrivo il urologia essere sempre progetto “piede risponde convicini ai pazienti diabetico” “fragili” cretamente alle esigenze dei cittadini sommario 3 Riflessioni sui contributi dei cittadini Editoriale 4-5 Chiari SSD di malattie epatiche: collegiabilità e focus sul rapporto medico/paziente 6 iseo Tutti i numeri dell’unità di ostetricia e ginecologia 7 palazzolo Diabetologia: in arrivo il progetto “piede diabetico” rovato Il servizio di urologia risponde concretamente alle esigenze dei cittadini 8 notizie dai presìdi 9 orzinuovi Cure sub-acute per essere sempre vicini ai pazienti “fragili” • • 10 11 Per saperne di più... Amici del mellino • Assistenza sanitaria agevolata e zero code agli artigiani Disegni ai degenti per la xxii giornata del malato Il comitato unico di garanzia contro le discriminazioni La cappellania ospedaliera: missione della chiesa in una sanità che cambia Numeri utili UFFICIO COMUNICAZIONE E RELAZIONI CON IL PUBBLICO Dal lunedì al venerdì ore dalle ore 8.30 alle ore 12.30 e dalle ore 14.00 alle ore 17.00 PRENOTAZIONI PRESTAZIONI IN LIBERA PROFESSIONE: tel. 0307102822 (dal lunedì al venerdì dalle ore 08.30 alle ore 13.30) Per informazioni: tel. 0307102306 Per osservazioni, segnalazioni, reclami, encomi: tel. 0307102313 Mail: [email protected]; [email protected] - Fax 0307102314 CENTRALINO (attivo 24 ore su 24 tutti i giorni) Chiari - Rovato - Palazzolo S/O: tel. 03071021 Iseo: tel. 03098871 Orzinuovi: tel. 03099441 RICHIESTA DOCUMENTAZIONE SANITARIA dal lunedì al venerdì Chiari: tel. 0307102372 (dalle ore 9.00 alle ore15.30 Direzione di Presidio) CALL CENTER REGIONALE: 800638638 Per prenotazione visite - esami strumentali, radiografie, TAC, etc (dal lunedì al sabato dalle ore 8.00 alle ore 20.00) Anno 2, n. 1, Apr.-Giu. 2014 Iseo: tel. 0309887204 (dalle ore 9.30 alle ore11.30/ dalle ore 14.30 alle ore 16.00 Ufficio Ricoveri) Palazzolo S/O: tel. 0307408220 (dalle ore 8.30 alle ore 12.30 c/o Sportello Prenotazioni) Orzinuovi: tel. 0309944346 (dalle ore 9.00 alle ore 12.00) Registrata presso il Tribunale di Brescia in data 10/10/2013 Direttore responsabile: Danilo Gariboldi - Autorizzazione n. 22/2013 Progetto grafico e coordinamento redazionale: MultiMedia srl Stampa: Grafin Contatti: Tiziana Pelizzon, [email protected] Distribuzione: gratuita Editoriale Riflessioni sui contributi dei cittadini Gentili Lettrici, Egregi Lettori, Intendo soffermarmi in questo 3° numero di “il Mellino” su una nota di encomio pervenuta alla Direzione Strategica da parte di una cittadina/utente del nostro territorio, che vi riporto integralmente: “Egregi Signori, spesso sentiamo parlare male della sanità pubblica, purtroppo esistono tali realtà ovunque, ma noi nella nostra città abbiamo un centro che opera in maniera adeguata per il benessere dei cittadini. Il nostro ospedale Mellino Mellini con tutti i suoi operatori sanitari e non è un punto di riferimento per la comunità. Per esigenze familiari spesso mi trovo ad usufruire di alcuni reparti dell’ospedale… neurologia,cardiologia, servizio prelievi,centro tao, ambulatori... fisiopatologia respiratoria, oculistica, pronto soccorso... a volte capita che alcuni possano essere un poco scortesi ma ricordiamo i ritmi di lavoro che spesso devono sostenere o i tagli alla sanità con cui devono convivere cercando di offrire sempre un buon servizio con quello che hanno. Voglio dire un sincero GRAZIE a chi tutti i giorni compie il proprio lavoro con coscienza e impegno. Spero che queste parole possano essere estese a tutto il personale.” Al di là del piacere dell’elogio ricevuto, ho scelto di farvi conoscere i contenuti della nota in quanto nella stessa vengono con puntualità sottolineate alcune considerazioni relative alle difficoltà con le quali tutta la Sanità Nazionale e Lombarda si deve costantemente rapportare: razionalizzazione dei costi, mantenimento della qualità di offerta dei Servizi, ricambio tecnologico, riduzione delle liste di attesa; il tutto rendendolo compatibile con il bilancio Aziendale. Nella nota, peraltro con stile estremamente garbato, viene altresì sfiorato il tema della “poca cortesia” di alcuni operatori; l’accoglienza è invece un obiettivo di miglioramento costante sul quale porre la massima attenzione per i prossimi due anni che mi separano dalla fine del mandato. La base di partenza per l’azione di miglioramento in tal senso è rappresentata dalle segnalazioni positive/ negative dei cittadini/utenti che quotidianamente ci pervengono e che vi riassumo nella successiva tabella. Dal prospetto qui a fianco riportato degli ultimi tre anni, parrebbero in netta diminuzione i reclami e in costanza di risultato gli encomi; ritengo però che tali dati possano essere stati condizionati da un contesto di periodo socio/economico estremamente difficile per tutti i cittadini con conseguente calo di motivazioni nel trasmetterci le segnalazioni sia positive sia negative rispetto alla qualità dei servizi offerti dalla A.O. Per le suddette ragioni ci impegneremo in futuro per il miglioramento dell’organizzazione e dell’accoglienza nonché del rapporto trasparente e sincero che ciascun cittadino del territorio deve avere con la propria Azienda Ospedaliera. Infatti, con gli investimenti già finanziati dall’Assessorato alla Salute della nostra Regione, le ristrutturazioni e l’acquisizione delle tecnologie innovative seguiranno il loro iter procedurale naturale a completamento di un’ offerta di salute efficace. Diversa dovrà invece essere la velocità di adeguamento culturale all’efficienza e al miglioramento organizzativo degli operatori dell’Azienda al fine di ottimizzare percorsi clinici adeguati alle esigenze di tutti. Un cordiale saluto, Danilo Gariboldi, Direttore Generale Il mellino Aprile - Giugno 2014 3 Ospedale Mellino Mellini di Chiari SSD DI MALATTIE EPATICHE: COLLEGIALITÀ E FOCUS SUL RAPPORTO MEDICO/PAZIENTE U n approccio multidisciplinare e interprofessionale, per far sentire i pazienti, non “in balia degli eventi”, ma protagonisti attivi della relazione col medico e del proprio stato di malattia. Ecco riassunta la filosofia della Struttura Semplice Dipartimentale (SSD) di Malattie Epatiche della Mellini. Il Servizio, diretto dal Dott. Gianpaolo Lorini (nella foto) - tra i primi in Italia ad essersi occupato di terapia ablativa ecoguidata dei tumori epatici - ha infatti intessuto presso l’Ospedale di Chiari un proficuo rapporto con la Chirurgia, fornendo assistenza 4 ecografica Il mellino intraoperatoria Aprile - Giugno 2014 durante interventi soprattutto su pazienti neoplastici, e terapie termoablative combinate, che hanno migliorato senz’altro l’offerta qualitativa al paziente, già professionalmente assai elevata. Ottima anche la collaborazione dell’SSD con i reparti di Medicina e Urologia, Radiologia e Anatomia Patologica. Recentemente è stato inoltre attivato un ambulatorio ecografico che permette di inserire i pazienti afferenti in programmi di sorveglianza e di prevenzione dell’epatocarcinoma, potendo giungere a diagnosi assai precoci della malattia e conseguentemente adire alle cure necessarie quanto più precocemente ed efficacemente possibile. L a Struttura, operante in tutti i settori della Mellini, tratta le malattie del fegato, delle vie biliari e del pancreas; in particolare segue pazienti affetti da epatiti virali croniche ed epatiti autoimmuni e metaboliche, epatopatie indotte da farmaci, alcool, patologie da calcoli o biliari e tumori del fegato. ’attività ecografica rappresenta il primo livello di intervento diagnostico: fondata sulle linee guida della medicina basata sull’evidenza, si occupa anche di prevenzione delle malattie epatiche. Il Servizio opera con attrezzature di ultima generazione, che permettono l’esecuzione L notizie dai presidi di esami non invasivi; a breve sarà dotato anche di strumenti in grado di eseguire elastometrie ed ecografie con tecniche di fusione, che daranno la possibilità di utilizzare immagini TAC o RMN e di fonderle con quelle ecografiche. Si eseguono inoltre biopsie parenchimali e lesioni focali, oltre a ecografie intraoperatorie e laparoscopiche. In stretta collaborazione con le unità operative di chirurgia, infine, si effettuano alcolizzazioni percutanee e termoablazioni ecoguidate, sia con radiofrequenze che con microonde, per via percutanea, laparoscopica o laparotomica. L e cure sono erogate prevalentemente in regime ambulatoriale. Per le patologie che comportano ricovero, la SSD si appoggia ai reparti Ospedalieri di Medicina e di Chirurgia, condividendo la cura e la gestione dei pazienti con gli Operatori di tutte le Unità coinvolte. Data la complessa natura dei problemi dei pazienti con malattie di fegato, infatti, è essenziale adottare un approccio multidisciplinare che coinvolga innanzitutto il medico di medicina generale, e tutti i numerosi specialisti interessati (gastroenterologi, radiologi, chirurghi, chirurghi trapiantisti, anatomopatologi, nefrologi, psichiatri, specialisti di medicina di laboratorio, oncologi). informazione notizie dai presidi L a SSD di Malattie Epatiche ha scelto da sempre questa strategia di lavoro, aderendo tra l’altro al gruppo LINEO (LIver NEOplasm), che si riunisce settimanalmente agli Spedali Civili di Brescia, sotto la presidenza del Prof. Stefano Giulini: durante le riunioni, i casi complessi vengono presentati e discussi fino a definire indicazioni diagnostiche e/o terapeutiche condivise che poi vengono applicate negli Ospedali di provenienza. Il gruppo inoltre, con la partecipazione attiva del Dott. Lorini sta lavorando con l’Ospedale Giovanni XXIII di Bergamo, al fine di definire modalità condivise di presentazione, discussione e cura di pazienti epatopatici candidabili al trapianto di fegato. S ulla scorta di questa esperienza, anche nell’AO Mellini, grazie alla sensibilità e alla disponibilità dei Responsabili e degli Specialisti delle Chirurgie, delle Medicine, delle Radiologie, della Anatomia Patologica, dell’Oncologia e delle Malattie Epatiche, è stato formato un gruppo di lavoro che, facendo tesoro delle esperienze del LINEO, ha l’ambizione di sviluppare la collegialità nella gestione dei casi soprattutto di quelli complessi, non tralasciando l’opportunità di intrecciare collaborazioni con il gruppo di Brescia alla luce delle esperienze maturate. Dott. Gianpaolo Lorini Ospedale Mellino Mellini di Chiari “Non è la veste scientista l’abito del buon medico, ma il suo rigore logico ed etico, che dà nerbo alla sua competenza e alla sua disponibilità. Etica dell’ascolto, l’ascolto del paziente, alla ricerca del senso del suo vivere e del medico, alla ricerca della propria coscienza, etica del silenzio, la risposta tacita, che si fa largo tra le menzogne, etica della durata, l’avere cura, con la misura del tempo necessario per l’incontro, in una parola rispetto. Qui sta il senso della condivisione, del lavoro collettivo, nel riposizionare la malattia al centro del vivere comune, perché la salute rimanda alla medicina e la medicina rimanda alla salute, e noi, medici e pazienti, siamo lì, in un costante e reciproco rimando, l’arte medica è la voce dei doveri e della coscienza, noi la viviamo.” Giorgio Cosmacini, medico e saggista italiano informazione pubblicitaria Il mellino Aprile - Maggio 2014 5 Ospedale Civile di Iseo notizie dai presidi D ue sale parto (di cui una dotata di vasca per il parto in acqua); due sale travaglio; un’isola neonatale; una sala visita; una sala di osservazione postpartum con due posti letto; una sala operatoria inserita nell’area travaglioparto disponibile 24h per le emergenze ostetriche. Ecco alcuni dei numeri dell’Unità di Ostetricia e Ginecologia del Presidio Ospedaliero di Iseo, a seguito dell’ampliamento degli ultimi mesi. lavori, realizzati con un investimento di circa 200.000 € nel rispetto di tutti i requisiti previsti dal “patto salute” Stato-Regioni, si sono resi necessari alla luce dell’indiscussa capacità attrattiva del reparto. Ogni anno, infatti, questa divisione, guidata dal Dott. Giovanni Casarotti, conta in media 800 parti, 2500 ricoveri, una percentuale di cesarei riferita alla casse 1A di Robson dell’11,7% (il range ottimale è compreso tra il 7% e il 15%). Iseo, infine, è il settimo miglior punto di nascita in Italia limitatamente alla gestione del puerperio: significa che le complicanze post-partum sono limitate. lassificazione di primo livello anche per il nuovo nido, che dispone di quindici culle più un posto letto per le patologie neonatali intermedie, oltre a una sala per l’allattamento e una per il lactarium (dove si può conservare il latte). nuovi servizi vengono a integrare quelli già attivi e comprendono, tra gli altri, l’analgesia epidurale gratuita 24h 7 giorni/7, l’accesso diretto dal Pronto Soccorso, l’assistenza al puerperio e all’allattamento, il servizio di rooming-in a richiesta. Da circa un anno, inoltre, è stato attivato il sistema STAM (trasporto materno assistito) e STEN (trasporto neonato assistito) al fine di provvedere al trasferimento della gravida e del neonato laddove si verifichino condizioni o patologie materne e/o fetali che richiedano, in situazioni di non emergenza, l’invio a unità di secondo livello. umerosi anche i servizi ambulatoriali, pensati per assistere le pazienti prima, durante e dopo la gravidanza, e non solo. A questo pro- I C I N 6 Il mellino Aprile - Giugno 2014 TUTTI I NUMERI DELL’UNITÀ DI OSTETRICIA E GINECOLOGIA posito, si segnalano, a titolo di esempio, l’ambulatorio per la menopausa, quello per la patologia del tratto genitale inferiore e le malattie sessualmente trasmesse, e l’ambulatorio di colposcopia per il secondo livello dello screening erogato dalle A.S.L., per la prevenzione del cervicocarcinoma nelle donne con PAP TEST anomalo. olto intensa infine l’attività chirurgica ostetrica. Nel reparto si eseguono infatti: interventi ginecologici in regime di day surgery e di degenza ordinaria, con interventi lapa- M rotomici ordinari, radicali per patologia oncologica e interventi vaginali. l personale, che eleva il livello del servizio offerto, è composto di nove medici, quattordici infermiere, dodici ostetriche, nove operatori sociosanitari e due ausiliarie per il nido. Il servizio ostetrico-ginecologico è garantito 24 ore su 24 da un medico di guardia 24h, due ostetriche di guardia 24h; un ginecologo di pronta reperibilità 24h; personale infermieristico e ausiliario socio-sanitario in numero tale da assicurare l’assistenza alle degenti 24h; un anestesista di guardia 24h nel presidio. I Ospedale Civile di Palazzolo s/O notizie dai presidi doloroso percorso clinico. roprio per questo, allo scopo di agevolare l’accesso dei pazienti alle prestazioni specialistiche e di consentire una rapida individuazione dei primi sintomi del piede diabetico, l’AO Mellini sta predisponendo un percorso integrato che, attraverso il coinvolgimento di diversi specialisti, faciliti il dialogo tra professionisti e la visione d’insieme sul malato. n particolare, le figure coinvolte nel progetto saranno: il MMG, il diabetologo, il chirurgo vascolare, il chirurgo plastico e l’angiologo vascolare interventista; non secondari saranno poi il ruolo dell’infettivologo, del nefrologo, del neurologo, del fisiatra e P P C rosegue l’attività di rinnovamento del reparto di Diabetologia della Mellini. ome già anticipato negli scorsi numeri di questo giornale, a breve sarà ultimato il progetto “piede diabetico”, il cui obiettivo è riconoscere e trattare le lesioni cutanee presenti all’estremità degli arti inferiori, che rappresentano una delle più note e dolorose complicazioni del diabete. el paziente diabetico con complicanze vascolari e neurologiche, infatti, in seguito a piccole ferite superficiali, possono svilupparsi infezioni e ulcere estese che non sempre è possibile controllare con la sola terapia locale (medicazioni) e antibiotica. Il mancato riconoscimento e trattamento di queste ferite può comportare necrosi e infezioni estese che, oltre a condizionare l’autonomia della persona, conducono talvolta ad amputazione dell’arto interessato e, in caso di infezione non controllabile, a uno stato settico con prognosi non sempre favorevole. Un’azione tempestiva su tali lesioni, al contrario, può evitare o rallentare questo N I DIABETOLOGIA, IN ARRIVO IL PROGETTO “PIEDE DIABETICO” dell’infermiere, sempre presente nel seguire il percorso clinico del paziente. ome si intuisce, coinvolgere contemporaneamente queste professionalità non è sempre possibile; tuttavia, il percorso ipotizzato dalla Mellini azzera i tempi di attesa e favorisce il colloquio e lo scambio di opinioni tra i diversi professionisti. C E cco quindi come si svolgerà l’iter predisposto: il diabetologo e l’infermiere dedicato gestiranno la fase iniziale della lesione cutanea in stretta collaborazione con il chirurgo plastico che verrà a operare nell’ambulatorio del presidio di Chiari contiguo alla diabetologia. n presenza di lesioni rapidamente progressive o a esordio acuto, il diabetologo contatterà personalmente il chirurgo vascolare che provvederà a una sollecita valutazione clinica e funzionale (ecocolordoppler dei vasi degli arti). Il paziente verrà quindi preso in carico dal chirurgo vascolare che evidenzierà, se necessario, l’opportunità di eseguire un’angiografia diagnostica e/o interventistica (angioplastica). A questo proposito, sono già stati individuati i Medici della Chirurgia Vascolare che si dedicheranno alla gestione del piede diabetico, e che diventeranno quindi un punto di riferimento per il diabetologo. utto il progetto si inserisce in un più ampio orizzonte di riorganizzazione del reparto, elaborata in accordo con il Piano Terapeutico nazionale proposto dal Ministero della Sanità, che delinea gli indirizzi operativi nella fase di prevenzione, di controllo metabolico del diabete e di gestione delle sue complicanze, ponendo al centro dell’attività sanitaria il diabetico e la sua famiglia. a proposta della Mellino Mellini ha voluto ispirarsi a tali indicazioni, nella convinzione che un paziente educato e informato nel seguire un corretto stile di vita e addestrato nella gestione della terapia e dell’autocontrollo della glicemia abbia maggiori probabilità di avere un decorso tranquillo e privo di complicanze. I T L informazione pubblicitaria Realizza opere “Chiavi in Mano” per Strutture Complesse quali Ospedali, Cliniche, Università. www.rvmimpianti.it @: [email protected] T: 0364 598423 Si affianca come partner per attività di “Multiservizio Tecnologico”, nella conduzione degli impianti no-core dei propri clienti. Ospedale E. Spalenza di Rovato notizie dai presidi degenze più brevi, riduzione delle perdite ematiche e del dolore post-operatorio, mantenimento dell’integrità della parete addominale ed elevata efficacia terapeutica. n altro ambito molto trattato è quello della patologia andrologica e infertilità maschile di primo livello, che riguarda malattie come la disfunzione erettile o l’eiaculazione precoce. Questo tipo di disturbi, molto diffusi ma raramente affrontati e spesso generati da fattori psicologici, possono pesare notevolmente sulla quotidianità dei pazienti e sulle loro famiglie. Per questo motivo, l’ambulatorio ha l’obiettivo di offrire un concreto supporto alle persone che ne soffrono. olto seguita anche la popolazione femminile, più soggetta di quella maschile a cistiti e infezioni delle vie urinarie, a causa della brevità dell’uretra femminile e nella vicinanza degli orifizi genitali e anali, che si traduce in una maggiore possibilità di contaminazione da parte di germi di origine intestinale. Approssimativamente il 50% delle donne adulte riferisce di aver avuto qualche episodio di infezione delle vie urinarie (IVU) nel corso della vita. U L ’Unità Operativa di Urologia dell’AO Mellini si occupa del trattamento di tutte le patologie a carico dell’apparato urogenitale maschile e dell’apparato urinario femminile. Il reparto offre ai suoi pazienti un servizio di eccellenza attraverso un team medico-infermieristico altamente qualificato dotato delle più moderne attrezzature medico-chirurgiche. noltre, grazie alla presenza di ambulatori specialistici in tutti I presidi, ai pazienti è garantita assistenza puntuale ed efficiente sul territorio. n particolare, tutti i giovedì dalle 14.30 alle 16.30, presso il Poliambulatorio di Rovato, un urologo dell’equipe della Mellini effettua visite specialistiche e trattamenti diagnostico – terapeutici. ll’interno dell’attività ambulatoriale, primaria importanza viene data alla tempestiva diagnosi di tutti i I I A tumori urologici, soprattutto di quello alla prostata, che viene trattato con la moderna tecnica di laparoscopia mininvasiva. La IL SERVIZIO DI UROLOGIA RISPONDE CONCRETAMENTE ALLE ESIGENZE DEI CITTADINI M particolare attenzione che l’Unità Operativa dedica a questo tipo di tecnica è legata ai vantaggi che ne traggono i pazienti: informazione pubblicitaria licitaria notizie dai presidi P assare da curare al prendersi cura. Con questo obiettivo opera l’Unità Operativa per le cure Sub-acute il cui Direttore è il Dott. Livio A. Botrugno, offrendo un’assistenza adeguata a quei pazienti che, pur avendo superato la fase di criticità clinica entrano in quel passaggio “intermedio” tra la fase acuta e il rientro al domicilio, oppure non potendosi operare a domicilio un adeguato percorso terapeutico assistenziale necessitano di ricovero in struttura protetta. na risorsa preziosa e in molti casi indispensabile in una Società dove l’allungamento della vita media e le diverse patologie rendono il Paziente sempre più esposto al rischio di riacutizzazioni e dove le famiglie ed il Medico di Medicina Generale non riescono a garantire una adeguata gestione terapeuticoassistenziale per i propri cari. ’unità sub acuti rappresenta spesso il passaggio necessario durante il quale i pazienti vengono ulteriormente stabilizzati e possono completare il percorso clinico e diagnostico, prevenendo così anche rischi di ricadute. - spiega il dottor Botrugno - L’obiettivo da un lato è quello di ridurre le degenze nelle Unità Operative per acuti, dall’altro favorire l’ulteriore processo di stabilizzazione clinica per una dimissione più “sicura” dall’Ospedale”. La durata della degenza, come previsto U L Ospedale Tribandi Pavoni di Orzinuovi CURE SUB-ACUTE PER ESSERE SEMPRE VICINI AI PAZIENTI “FRAGILI” a livello regionale, dovrebbe essere non inferiore ai 7/10 giorni e non superiore ai 30/40. L’importanza di queste Unità, quindi, è in primo luogo medica, ma non bisogna dimenticare anche l’aspetto assistenziale. Oggi infatti le famiglie che si trovano a gestire i propri cari, soprattutto in caso di pluripatologie, sono troppo spesso sole e il peso, inevitabilmente, ricade (sia in termini economici sia psicologici) su di loro. “L’Unità Sub-Acuti permette di colmare questo vuoto sia da un punto di vista clinico che assistenziale. Non basta infatti prendersi cura del malato, ma anche di quei bisogni assistenziali specifici”. Per riuscire in questo intento, fondamentale è però anche il rapporto tra Medici di Medicina Generale e Ospedale. “Per poter ga- rantire davvero una continuità di cura, che è uno degli obiettivi di questo tipo di unità, i medici di Medicina Generale devono conoscere in modo preciso i criteri per cui i pazienti possono confluire nei sub acuti e che i sub acuti rappresentano un modo per risolvere problematiche non solo cliniche che spesso si accompagnano al paziente anziano” continua il Dottor Botrugno. ’Unità Di Medicina Generale per le cure SubAcuti di Orzinuovi si avvale della collaborazione di due medici per la cura di 20 posti letto. er ulteriori informazioni sulla modalità di accesso o di altro tipo rivolgersi all’Ufficio Relazioni con il Pubblico aziendale al 030/7102306. L P Il mellino Aprile - Giugno 2014 9 Focus, informazioni e consigli utili Per saperne di più... «Vivere e lavorare in salute» è il nome della convenzione siglata da Confartigianato Imprese Unione di Brescia con l’A.O. Mellini. L’accordo, formalizzato dal Presidente di Confartigianato Eugenio Massetti e dal Direttore Generale della Mellini, Danilo Gariboldi, avvia un progetto pilota di partenariato da declinare a tutti gli associati, imprenditori, dipendenti e familiari (15mila imprese e 50mila utenti potenzialmente coinvolti). Da oggi, quindi, un artigiano iscritto alla sigla di via Orzinuovi, un suo dipendente o suo familiare potrà prenotare direttamente alla Mellini una visita specialistica o una prestazione diagnostica, senza la prescrizione del medico generico. Per farlo, basterà telefonare allo 030/7102822 dalle ore 8.30 alle 13.30 (dal lunedì al venerdì) oppure scrivendo una mail a [email protected]. Potrà poi usufruire della prestazione senza l’impegnativa e, mostrando la tessera di riconoscimento Confartigianato Impresa Unione di Brescia, pagherà in modalità diretta secondo quanto previsto nel tariffario aziendale a cui verrà applicato uno sconto del 20%. Un messaggio di speranza per i malati della Mellini. Questo il significato dell’iniziativa promossa dall’Azienda Ospedaliera, sempre in cerca di nuove ed efficaci sinergie con il territorio, in occasione della XXII Giornata Mondiale del Malato, che ha avuto luogo l’11 febbraio scorso. Guidate da Don Omar Borghetti, il nuovo cappellano dell’Ospedale di Iseo, e con il supporto di diversi medici operativi nello stesso Presidio, alcune scuole della Provincia sono state coinvolte in un percorso propedeutico finalizzato alla sensibilizzazione dei più piccoli sui temi della sofferenza, del dolore e del valore della vita. In particolare, i bambini sono stati invitati a riflettere e ad esprimersi sul significato di “Dono”, scelto come tema da Papa Francesco per la XXII giornata dedicata alla memoria liturgica della Madonna di Lourdes, divenuta anche la Giornata Mondiale del Malato. Gli splendidi e coloratissimi disegni frutto di questo percorso sono stati poi distribuiti a tutti i degenti ricoverati nei vari presidi aziendali, con allegato un messaggio augurale da parte della Direzione strategica della Mellini. Giornata del Malato Le corsie della Mellini colorate dai disegni dei bambini Confartigianato ASSISTENZA SANITARIA AGEVOLATA E ZERO CODE AGLI ARTIGIANI COMITATO UNICO DI GARANZIA Per combattere le discriminazioni al lavoro, ecco il CUG, guidato dalla Dott.ssa Dolcini Uno strumento efficace per la lotta alle discriminazioni sul luogo di lavoro. Ecco che cos’è il CUG (Comitato Unico di Garanzia): un organismo pensato per prevenire e combattere le discriminazioni dovute non soltanto al genere, ma anche all’età, alla disabilità, all’origine etnica, alla lingua, e all’orientamento sessuale. Il “Comitato unico di garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni” (Istituito con la Legge 183 del 4.11.2010,art.21) nasce con l’obiettivo di contribuire alla realizzazione di un ambiente di lavoro dove siano garantite la parità, salute e sicurezza a tutti i dipendenti, caratterizzato dal rispetto dei principi di pari opportunità, di benessere organizzativo e dalla prevenzione, rilevazione e contrasto di qualsiasi forma di discriminazione e di violenza morale e psichica sui lavoratori, secondo le raccomandazioni dell’Unione Europea. Un ambiente di lavoro rispettoso della dignità e dell’integrità fisica e psichica di tutti i dipendenti è un valore aggiunto nell’organizzazione del lavoro e porta ad un’ottimizzazione della produttività, migliora l’efficienza e la qualità delle prestazioni. Si tratta di un organismo che sostituisce, unificandone le competenze, il Comitato per le Pari opportunità e il Comitato paritetico per il contrasto del fenomeno del mobbing, ed esplica le proprie attività nei confronti di tutto il personale dirigente e non dirigente. Il Comitato unico di garanzia è paritetico ed è formato da un pari numero di componenti di designazione aziendale(18 componenti) e di nomina delle organizzazioni sindacali rappresentative (18 componenti). Nell’amministrazione di competenza, il CUG esercita compiti propositivi, consultivi e di verifica e opera in collaborazione con il Consigliere di Fiducia e con la Consigliera di Parità. All’interno dell’azienda, essendo organismo in staff alla Direzione, il CUG si relaziona con il Direttore Generale e con i referenti delle aree maggiormente coinvolte (Medico competente, Risorse umane, RSPP, etc). Ricopre il ruolo di Presidente del CUG la Dott.ssa Elisabetta Dolcini, Dirigente Sociologo della Mellini dal 2000, già presidente del Comitato Pari opportunità aziendale. 10 Il mellino Aprile - Giugno 2014 News dal mondo del volontariato gli amici del mellino U N n vero e proprio laboratorio di esperienze per sostenere e sanare le sofferenze delle persone. Ecco lo scopo e la funzione della Cappellania Ospedaliera. ata dalla volontà della Chiesa di rispondere ai nuovi e profondi bisogni suscitati dai continui cambiamenti della società e della Sanità, la Cappellania è pensata per andare incontro alle esigenze delle persone, nella pastorale, nelle parrocchie, ma anche e soprattutto nelle strutture ospedaliere, come l’A.O. Mellini. uesta nuova impostazione, completamente focalizzata sul malato, ha comportato negli ultimi anni una trasformazione radicale della presenza della Chiesa in ospedale. Una presenza che mette al centro della sua attività non più il credente, ma l’uomo, sofferente e ammalato, costretto a confrontarsi con la sua finitudine e con i suoi Q LA CAPPELLANIA OSPEDALIERA: MISSIONE DELLA CHIESA IN UNA SANITÀ CHE CAMBIA interrogativi spirituali. cco quindi una Cappellania che non coinvolge più solo il sacerdote, ma anche religiosi e religiose, laici e diaconi, che offrono il loro servizio, oltre che per la somministrazione dei sacramenti, attraverso la testimonianza, E la presenza, il sostegno e in generale costruendo delle relazioni con i malati; annunciando e praticando la carità, e dialogando con le altre confessioni e religioni. a missione della Cappellania è dunque quella di evangelizzare il mondo della Sanità; la sua identità originale e il suo impegno specifico possono essere individuati nella varietà di presenze e di carismi, nella comunione e collaborazione con i medici e gli infermieri e tutti i professionisti della sanità, nella progettualità e coordinamento intelligente di uno sguardo complessivo sulla persona ammalata. n questo modo, la Chiesa diventa realmente comunità sanante e si rifà all’operato terapeutico e salvifico di Gesù Cristo, che seppe coniugare l’annuncio del Regno e la cura dei malati. L I Il mellino Aprile - Giugno 2014 11