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IMPIANTI ELETTRICI NEI LUOGHI DI LAVORO
IMPIANTI ELETTRICI NEI LUOGHI DI LAVORO Legislazione , documentazione e verifiche e controlli sugli impianti elettrici IMPIANTI ELETTRICI NEI LUOGHI DI LAVORO Le installazioni elettriche, generalmente, sono complesse; occorre, quindi, che gli impianti siano corredati di tutta la documentazione necessaria per una loro corretta identificazione e valutazione. IMPIANTI ELETTRICI NEI LUOGHI DI LAVORO L’impianto elettrico può provocare Folgorazioni Protezione contro i contatti diretti e indiretti. Effetti termici Protezione contro incendi e ustioni Sovracorrenti Protezione contro i cortocircuiti ed i sovraccarichi Sovratensioni Protezione contro il guasto tra parti attive di circuiti alimentati a tensioni diverse Abbassamenti di tensione Protezione contro abbassamenti o mancanza di tensione quando questo possa provocare pericoli per le persone o le cose Esplosioni In presenza di sostanze pericolose l’impianto puo’ essere causa di esplosioni Occorre anche proteggersi contro le sovratensioni di origine atmosferica IMPIANTI ELETTRICI NEI LUOGHI DI LAVORO Legislazione e norme impianti D.M. 37/2008 Apparecchiature a uso domestico e similare NORMA CEI EN 60950 Impianti elettrici utilizzatori non superiori a 1000 volt in c.a. e 1500 in c.c. NORMA CEI 64-8 VI edizione 2007 Guide CEI varie Verifiche impianti DPR 462/2001 Guida alle verifiche norma CEI 64-14 anno 2007 Sicurezza impianti D.Gls 81/2008 IMPIANTI ELETTRICI NEI LUOGHI DI LAVORO D.M. 37/2008 impianti soggetti all’obbligo della progettazione da parte di un professionista iscritto agli albi professionali la documentazione deve essere conforme a quanto richiesto dalla Guida CEI 0-2 “Guida per la definizione della documentazione di progetto degli impianti elettrici”. IMPIANTI ELETTRICI NEI LUOGHI DI LAVORO DM 37/2008 impianti non soggetti all’obbligo del progetto Il tecnico dell'impresa installatrice deve produrre un l'elaborato tecnico costituito almeno dallo schema dell'impianto da realizzare, inteso come descrizione funzionale ed effettiva dell'opera da eseguire eventualmente integrato con la necessaria documentazione tecnica attestante le varianti introdotte in corso d'opera. IMPIANTI ELETTRICI NEI LUOGHI DI LAVORO DM 37/2008 Il progetto deve contenere: • schemi elettrici • relazione tecnica • disegni planimetrici Il progettista prima di iniziare il progetto dovrà richiedere al committente / proprietario CLASSIFICAZIONE dei locali in modo da indicare le misure di prevenzione e sicurezza da adottare. Detta classificazione viene di solito realizzata a mezzo planimetria timbrata e firmata dal committente e inglobata al progetto. IMPIANTI ELETTRICI NEI LUOGHI DI LAVORO Qualora l’impianto sia variato in opera, il progetto presentato deve essere integrato con la necessaria documentazione tecnica attestante tali varianti in corso d’opera, alle quali, oltre che al progetto, l’installatore deve fare riferimento nella sua dichiarazione di conformità. Qualora si siano eseguite lavori su impianti esistenti privi di dichiarazione di conformita deve a fine lavori deve essere rilasciata la dichiarazione di conformità dei lavori svolti, e la dichiarazione di rispondenza sui lavori esistenti(su richiesta del datore di lavoro) Legislazione – D.M. 37/2008 Dichiarazioni di conformità Dichiarazioni di conformità uffici interni Dichiarazione di rispondenza Allegati obbligatori Accertamento dei requisiti professionali Diploma di laurea in materia specifica ? SI POSSESSO DEI REQUISITI TECNICO PROFESSIONALI NO Diploma di Istituto Tecnico con specializzazione relativa ai settori di attivita’ ? SI Ha periodo almeno dipendenze del settore ? NO Attestato di formazione professionale ? svolto un di inserimento di SI 2 anni continuativi alle di una impresa NO SI Ha periodo almeno dipendenze del settore ? svolto un di inserimento di SI 4 anni continuativi alle di una impresa NO NO Qualifica di Operaio specializzato per l’installazione, trasformazione, ampliamento e manutenzione degli impianti di cui al D,M. 37/08 ? NO MANCANZA DEI REQUISITI TECNICO PROFESSIONALI Ha prestazioni anni continuativi alle impresa del NO svolto per almeno 3 SI dirette dipendenze di una settore ? SOGGETTI ABILITATI AL RILASCIO DI UNA “ DICHIARAZIONE DI RISPONDENZA ” SI L’impianto ricade tra quelli per cui e’ richiesto che il progetto sia redatto da un professionista ? NO Professionista iscritto all’albo professionale per le specifiche competenze tecniche richieste Requisiti minimi Esercizio da almeno 5 anni della professione, con responsabilità personale, in ordine a sopralluoghi e accertamenti sulle tipologie di impianti a cui si riferisce la dichiarazione Responsabile tecnico di una impresa abilitata nel settore impiantistico a cui si riferisce la dichiarazione Requisiti minimi Dipendenza da almeno 5 anni dall’impresa abilitata, col ruolo di responsabile tecnico DATA DI INSTALLAZIONE DELL’IMPIANTO 13/03/1990 Per quali IMPIANTI puo’ essere RILASCIATA la DIRI DIRI ⇒ SI DIRI 27/03/2008 ⇒ SI DIRI ⇒ NO Procedura Il cliente affida l’incarico di rilasciare la DIRI all’installatore NO Il cliente affida l’incarico di rilasciare la DIRI a un professionista e di eseguire i lavori all’installatore Dall’esame dell’impianto (verifiche e prove) emerge che, per rilasciare la DIRI, occorrono lavori di adeguamento SI SI I lavori rientrano nella manutenzione ordinaria NO L’installatore deve rilasciare la DIRI L’installatore deve rilasciare la DIRI + DICO (*) (*) La DICO si riferisce soltanto a lavori eseguiti. I lavori rientrano nella manutenzione ordinaria SI NO L’installatore deve rilasciare la DICO L’installatore non deve rilasciare nulla Potenza impegnata kW SERVIZI CONDOMINIALI >6 SI NO L’impianto dei servizi condominiali alimenta una centrale termica SI NO SI L’impianto dei servizi condominiali alimenta una autorimessa NO La centrale termica e’ un luogo a maggior rischio in caso di incendio o con pericolo di esplosione NO L’autorimessa e’ un luogo a maggior rischio in caso di incendio SI DIRI professionista NO L’impianto dei servizi condominiali alimenta un ambiente domestico NO DIRI Installatore professionista SI SI ABITAZIONE Superficie m2 > 400 SI NO NO DIRI Installatore professionista SI Potenza impegnata kW >6 (1) DIRI professionista (1) La potenza impegnata e’ la maggiore tra la potenza contrattuale e quella eventualmente autoprodotta Richiesta di aumento della potenza contrattuale Impianto elettrico post 13/03/1990 e ante 27/03/2008 Impianto elettrico ante 13/03/1990 Con interventi sull’impianto Senza interventi sull’impianto < 6 kW DIRI intero impianto + NULLA DICO interventi sull’impianto ≥ 6 kW DIRI intero impianto Con interventi sull’impianto Impianto elettrico post 27/03/2008 Senza interventi sull’impianto < 6 kW DICO o DIRI intero impianto + NULLA DICO interventi sull’impianto ≥ 6 kW DICO o DIRI intero impianto Con interventi sull’impianto Senza interventi sull’impianto < 6 kW DICO intero impianto + NULLA DICO interventi sull’impianto ≥ 6 kW DICO intero impianto Impianto elettrico altro Completamente all’aperto Nei cantieri edili Non occorre il progetto SI Interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria Non si applica il DM 37/08 NO Installazione, trasformazione o ampliamento SI Alimentazione da propria cabina MT NO Progetto di un professionista iscritto all’albo SI NO Unità immobiliari ad uso abitativo NO Progetto di un professionista iscritto all’albo Potenza impegnata > 6 kW SI Superficie > 400 m2 Superficie > 200 m2 Autorimessa soggetta a CPI SI NO SI Progetto di un professionista iscritto all’albo Servizi condominiali (edifici civili e non civili) Altro SI Sono presenti locali medici, a maggior rischio in caso di incendio, o con pericolo di esplosione NO Progetto del Responsabile tecnico dell’Impresa installatrice Centrale termica di gas con pericolo di esplosione o a gasolio a maggior rischio in caso di incendio NO SI VERIFICHE Le verifiche si suddividono in: → → → Verifiche iniziali, da effettuare prima della consegna dell'impianto da parte di persona esperta. L’obbligo deriva dal rispetto della norma CEI 64-8 sez 6 specifica e dal DM. 37/2008 Verifiche periodiche devono essere effettuate da persona esperta (anche se non è richiesta nessuna particolare qualifica), competente in lavori di verifica, scelta dal committente I risultati delle verifiche vengono trascritte su un registro VERIFICHE INIZIALI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Verifica della continuità dei conduttori di protezione e dei collegamenti equipotenzia Misura della resistenza di isolamento dell'impianto elettrico CEI 64-8/6 Verifica della protezione per separazione nel caso di circuiti SELV o PELV e nel caso di separazione elettrica CEI 64-8/6 Prove di polarità CEI 64-8/6 Prove di funzionamento degli interruttori differenziali a Idn Misura della resistenza dell'impianto di terra Misura della resistenza verso terra delle masse estranee (per individuare se una parte metallica è una massa estranea cioè se la sua resistenza verso terra è inferiore a 200 ohm per locali del gruppo 1) IMPIANTI ELETTRICI NEI LUOGHI DI LAVORO D.P.R. 22 ottobre 2001 n.462 Capo II Impianti elettrici di messa a terra e dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche IMPIANTI ELETTRICI NEI LUOGHI DI LAVORO D.P.R. 22 ottobre 2001 n.462 Art. 2. Messa in esercizio e omologazione dell'impianto 1. La messa in esercizio degli impianti elettrici di messa a terra e dei dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche non puo' essere effettuata prima della verifica eseguita dall'installatore che rilascia la dichiarazione di conformita' ai sensi della normativa vigente. La dichiarazione di conformita' equivale a tutti gli effetti ad omologazione dell'impianto. 2. Entro trenta giorni dalla messa in esercizio dell'impianto, il datore di lavoro invia la dichiarazione di conformita' all'ISPESL ed all'ASL o all'ARPA territorialmente competenti. 3. Nei comuni singoli o associati ove e' stato attivato lo sportello unico per le attivita' produttive la dichiarazione di cui al comma 2 e' presentata allo stesso. IMPIANTI ELETTRICI NEI LUOGHI DI LAVORO Se sono presenti lavoratori subordinati o ad essi equiparati, si e soggetti al DPR 462/01, si deve denunciare l'impianto di terra e devono essere richieste le verifiche di legge da eseguirsi a cura dell' ASL o di Organismo Autorizzato da Ministero Att.Prod.. Far sottoporre lo stesso a verifica periodica ogni cinque anni, ad esclusione di quelli installati in cantieri, in locali adibiti ad uso medico e negli ambienti a maggior rischio in caso di incendio per i quali la periodicità è biennale. IMPIANTI ELETTRICI NEI LUOGHI DI LAVORO la verifica dell impianto elettrico si divide in: Esame della documentazione : Dichiarazione di conformita Relazione tecnica degli impianti Relazione tecnica scariche atmosferiche planimetria completa di tutti gli ambienti interni, quando necessario anche di quelli esterni, planimetria dell'impianto di terra e dei collegamenti equipotenziali schemi elettrici delle officine elettriche IMPIANTI ELETTRICI NEI LUOGHI DI LAVORO Esame a vista L'esame a vista ha il fine di controllare che l'impianto elettrico sia stato realizzato secondo le Norme CEI. Questo esame è propedeutico alle prove e deve accertare che i componenti siano: – conformi alle prescrizioni delle relative norme; – scelti e messi in opera correttamente; – non danneggiati visibilmente. L'esame può essere di due tipi: ordinario ed f dit IMPIANTI ELETTRICI NEI LUOGHI DI LAVORO Prove Per prova si intende l'effettuazione di misure o di altre operazioni sull'impianto elettrico mediante le quali si accerta la rispondenza dello stesso impianto alle Norme CEI. La misura comporta l'accertamento di valori mediante l'uso di appropriati t ti l tt i i IMPIANTI ELETTRICI NEI LUOGHI DI LAVORO ESEMPIO Progetto: centro estetico Relazione tecnica Planimetrie classificazione Planimetrie con classificazione IMPIANTI ELETTRICI NEI LUOGHI DI LAVORO classificazione IMPIANTI ELETTRICI NEI LUOGHI DI LAVORO ESEMPIO Progetto: liquorificio Relazione tecnica atex Planimetria liquorificio Planimetria Relazione tecnica scariche atmosferiche stab. Relazione tecnica Planimetria stabilimento scariche atmosferiche Planimetria liquorificio scariche atmosferiche Grazie per l’Attenzione