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Le famiglie del mondo sono tra noi: sapremo accoglierle?

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Le famiglie del mondo sono tra noi: sapremo accoglierle?
Le famiglie del mondo
sono tra noi:
sapremo accoglierle?
anno XC - n. 1 - gennaio 2012 - periodico delle comunità cristiane di Seregno
ORARI SANTE MESSE FESTIVE
Basilica San Giuseppe
Sabato alle 18 (vigiliare), domenica alle 7.30, 8.45, 10, 11.30 e 18
Oratorio San Rocco
Sabato alle 20 (vigiliare)
Parrocchia Beata Vergine Addolorata al Lazzaretto
Sabato alle 20.30 (vigiliare), domenica alle 8, 10, 11.30 e 18.30
Adoratrici perpetue del Santissimo Sacramento
Domenica alle 8.30
Abbazia San Benedetto
Sabato alle 18 (vigiliare), domenica alle 8, 9.45, 11 e 18
Santuario di Maria Ausiliatrice (Piccolo Cottolengo Don Orione)
Sabato alle 17.30 (vigiliare), domenica alle 7, 9.30, 11 e 17.30
In copertina:
La Messa nella giornata dei migranti è stata celebrata domenica 15 gennaio
nella parrocchia SS. Quirico e Giulitta di Robbiano: nell'immagine il gruppo dei partecipanti.
San Salvatore
Domenica alle 8.30 e 10.30
Istituto Pozzi
Domenica alle 9
Ospedale
Sabato alle 19 (vigiliare) e domenica alle 9
«L’AMICO DELLA FAMIGLIA», PERIODICO DELLE COMUNITÀ CRISTIANE DI SEREGNO
anno XC, 22 gennaio 2012, numero 1
Direttore responsabile: don Paolo Ciotti; in redazione: Paolo Cova, Enrica Dell’Orto, Patrizia Dell’Orto, Luigi
Losa, Giovanni Marelli, Patrizia Mariani, Sabrina Parravicini, Mariarosa Pontiggia e Paolo Volonterio;
e-mail: [email protected]; amministrazione: Riccardo Ballabio; abbonamenti: Buona Stampa
San Paolo - c/o segreteria parrocchia S. Giuseppe - Piazza Libertà 6 - Seregno - telefono 0362 231308 o presso
le segreterie delle altre parrocchie;
Parrocchia Santa Valeria
Sabato alle 18.30 (vigiliare), domenica alle 7.30, 9.30, 11 e 18.30
Parrocchia San Giovanni Bosco al Ceredo
Sabato alle 19 (vigiliare), domenica alle 8, 10.30 e 18
Parrocchia Sant’Ambrogio
Sabato alle 18 (vigiliare), domenica alle 8, 9.45, 11.15, 18 e 20.30
Stampa & Grafica: Sarigraphic E. Riva di M. Riva & C. snc, Via Gandhi, 12 - 20831 Seregno MB;
Autorizzazione del Tribunale di Monza n. 93 dell’1/12/1987
Parrocchia San Carlo
Sabato alle 18 (vigiliare), domenica alle 8, 10.30 e 18
Editoriale
Uno dei direttori storici del nostro periodico ci dona la sua parola che ci incoraggia
“L’Amico della Famiglia”
al servizio di una Chiesa accogliente e ricca di fede
Accogliere le famiglie del Mondo, riscoprire la Fede come centro della esistenza cristiana:
gli impegni dell’anno iniziato.
Mi è stato chiesto di scrivere ‘una parola’ in apertura di questo primo numero del nuo vo anno 2012 de’
‘L’Amico della f amiglia’. Ho accolto
l’invito con gratitudine. Per anni ‘nei
tempi antichi’ ho ‘diretto’ questa ‘piccola v oce’ della comunità par rocchiale c he le gio vani ‘militi’ della
Buona Stampa anc he con sacr ificio
personale portavano poi alle famiglie.
Sono passati anni e constato c he
‘l’Amico’ è ancora vivo più che mai,
elegante, completo nelle inf ormazioni, attento a gli ev enti della
Chiesa, in par ticolare documento
dell’evoluzione in atto nella r ealtà
ecclesiale in Seregno con la costituzione di due Comunità P astorali,
aperte a un futuro che è tutto da ‘inventare’ con l’obbedienza che lo Spirito richiede.
E’ straordinario poi che dalle sue pagine questo piccolo e grazioso periodico faccia giungere a tutti la v oce
dei loro capaci pr eti in pastorale. E’
bello sentir si r aggiunti di mese in
mese dai pensier i dei pr opri sacerdoti: anche così si fonda un legame,
si sostiene una comunione tra fedeli
e pr esbiteri c he è il ‘mistero della
Chiesa’ in Seregno. E’ solo una voce,
è vero, ma è voce di tanti sacerdoti.
So che in questi mesi le comunità
sono impegnate nella pr eparazione
a quel g rande e atteso ev ento nella
Chiesa di Milano c he è l’Incontr o
Mondiale delle famiglie che vedrà in
Milano la presenza del Santo Padre.
Anch’io mi unisco alle sollecitazione
cariche di speranza dei vostri sacerdoti per r accomandarvi di ‘credere’
nella bellezza dell’ospitalità.Aprire le
porte della propr ia casa per accogliere famiglie che vengono da tutto
il mondo può esser e il pr incipio di
un’esperienza di fede che potrebbe
dilatarsi nel tempo. Con semplicità
ma con f iducia accogliendo l’appello del nostro Arcivescovo attendo
che Ser egno sappia esser e accogliente come lo fu quando venne in
visita il Beato Gio vanni P aolo II
[1983, NdR]. Permettetemi di pensare che la disponibilità g enerosa a
dare ospitalità alle famiglie possa generare un entusiasmo v ero e pr ofondo in tutti, pensando che l’ospite
fin dai tempi antic hi era il segno di
un passaggio di grazia, di un ‘venire’
di Qualcun Altro.... So c he ci v ogliono occhi nuovi per vedere l’ospitalità in questa luce: ma provateci e
vedrete c he la f amiglia v ostra si
aprirà stupita sul mondo e appar irà
agli occhi vostri un futuro diverso da
quello tenuto ai nostr i giorni, luminoso, impegnativo ma carico di fiducia.
Infine quasi in c hiusura il mio
sguardo corre verso la fine di questo
nuovo anno c he augur o f elice ad
ogni famiglia, in particolare fecondo
per i nostr i preti nel loro ministero
pastorale. Cor re al gior no in cui il
Santo Padre aprirà l’anno della fede:
sarà l’11 ottobr e prossimo nel 50°
anniversario dell’apertura del Concilio Ecumenico Vaticano II.
Chiedo scusa se pesco nei miei r icordi di gio vane pr ete. Negli anni
della contestazione il pr esbiterio
della par rocchia di San Giuseppe
aveva invitato i giovani a incontri nel
rinnovato cinema-teatr o S. Rocco.
Sul palco tutti i preti. In platea, piena
all’inverosimile, i gio vani. In contestazione aper ta. Er ano gli anni di
Marcuse (‘L ’Uomo a una dimen-
sione’), di Sar tre, della liber tà senza
limiti, gli anni di un f emminismo
rampante. Dopo la ser ata di impegnativa dialettica in botta e risposta,
all’uscita, circondato da giovani piuttosto ‘ardenti’, ero con un giovane insegnante di teologia del seminario di
Venegono Inferiore ed ora affermato
teologo. Ricordo la lapidaria risposta
a tutte le provocazioni di questi giovani ammaliati da un imper ante esistenzialismo ateo, che li ha lasciati di
stucco: “Non ho bisogno di lor o disse- io ho Cristo e mi basta!”.
Ecco ho v oluto r iprendere questo
episodio che appartiene alla mia piccola storia di pr ete per r iprendere
quanto scrive la Congregazione per
la dottrina della fede in una recente
Nota:“Quest’anno sarà un’occasione
propizia per ché tutti i f edeli comprendano più profondamente che il
fondamento della f ede cr istiana è
l’incontro con un avvenimento, con
una P ersona c he dà alla vita un
nuovo or izzonte e con ciò la dir ezione decisiva. Fondata sull’incontro
con Gesù Cristo risorto la fede potrà
essere riscoperta nella sua integ rità
e in tutto il suo splendor e perché...
“il Signore conceda a ciascuno di
noi di vivere la bellezza e la gioia
dell’essere cristiani”.
Immersi dunque nell’oggi c he ci
chiede di cr edere nel v alore dell’ospitalità, ma tesi al futur o per incontrare Cr isto, la r agione ultima
della nostr a sper anza. E’ l’augur io
che lascio a chi ha avuto la pazienza
di leggermi.
Don Pino Caimi
GENNAIO
duemiladodici
1
Attualità
La morte di Don Verzé, l’affondamento
della nave Concordia e i guai dello spread
Hanno qualcosa in comune la
morte di don Luigi
Verzé
giunta con pr ecisione cronometrica al culmine della cr isi
finanziaria del San Raffaele, la
sventura dell’af fondamento
vergognoso della nav e org oglio della f lotta da crocier a
della Costa e l’ultimo dec lassamento della af fidabilità f inanziaria dei paese europei da
parte della a genzia statunitense Standard & Poor’s?
Io credo di sì. Ciò che lega insieme questi drammatici avvenimenti è il r
ibaltamento
quasi improvviso di una situazione valutata come ottimale,
anche eccezionale e di sicur a
stabilità, con una realtà che ne
fa emerg ere la pr ecarietà e
l’inconsistenza. E’ f inita l’età
delle certezze.
L’ospedale consider ato una
eccellenza della r icerca e
della cur a, f ondato da uno
strano pr ete-manager, liber o
battitore e a nessuno sottoposto, si è dimostrato essere fondato su una ser
ie di
operazioni finanziarie e di stili
di compor tamento del f ondatore, e sopr attutto di v ari manager e colla boratori, c he
tracima nel diritto penale, e lasciamo alla ma gistratura dire
su questo parole cer te. D’un
tratto il lav oro di r icercatori,
medici e personale infermieristico sembra azzerato.
La favolosa nave da cr ociera,
tutto lusso e luccic hii, che at-
2
GENNAIO
duemiladodici
tira tur isti dal mondo inter o
(il pr imo mondo o vviamente,
coloro che possono pagarsi il
biglietto…), affonda per comportamenti inammissibili
dalle regole della navigazione
e dal buon senso. La vergogna
di un capitano che dopo aver
commesso imprudenze ed errori mador nali pensa alla sua
pelle e lascia allo sbando passeggeri ed equipaggio passerà
alla storia della marina italiana
e inf erisce un colpo alla immagine del nostr o paese c he
mette in pr imo piano lo stereotipo degli italiani simpatici
e inaf fidabili cana glie. Il lavoro di c hi costr uisce queste
navi e cer ca di cur are e r endere disponibile la bellezza
del nostro paese sembra azzerato.
La impr ovvisa scelta della
agenzia di rating americana di
declassare quasi tutta l’Europa
e in par ticolare il nostr o
paese apre scenari inquietanti
sulla possibilità di r eperire
fondi per f ar fronte all’immenso debito pubblico su cui
stiamo seduti tutti noi senza
rendercene conto. D’un tratto
il lav oro appena iniziato del
Governo attuale c he cerca di
sanare i disastri di anni di politica irresponsabile e ciarliera
sembra azzerato.
La stor ia pr ocede non solo
per lenti pr ogressi e r egressi
ma anche per balzi, per avv enimenti inaspettati, più o
meno, che espr imono la r adi-
cale conting enza delle cose
cui siamo sottoposti. Ogni
crisi è una sf ida, ma è anc he
una opportunità. E’ possibilità
di scoprire valori e comportamenti nuo vi, c he non
avremmo cer cato se tutto
continuava come prima.
Se i cristiani si mettono in politica e in affari lo devono fare
stando alla r egole del viv ere
comune, e non pensando c he
il fine giustifica i mezzi (come
pensava don Verzé).
Se si riceve una responsabilità
di comando allor a la si dev e
gestire come un oner e, prima
che un onore con il quale fare
lo sbr uffone di fr onte a gli
altri. Essere capi significa portare il peso degli altr i e non
farsi portare.
Se il denaro ci sfugge di mano
e la po vertà diventa una prospettiva più vicina possiamo
pensare c he la f elicità della
vita, il suo f ine, non coincide
col possesso dei beni economici, c he sono solo mezzi. E
allora potremo scoprire modi
nuovi di passar e il tempo libero, lavorare, e stare insieme.
In questa strada siamo tutti insieme, anzi, cr edenti e non
credenti, siamo tutti sulla
stessa barca.
Don Paolo Ciotti
Direttore
Chiesa Ambrosiana
Nelle parrocchie si celebra domenica 29 la Festa della Famiglia, che assume significato
particolare in vista dell’incontro mondiale che si svolgerà tra maggio e giugno a Milano
Il tema dell’accoglienza sarà il filo conduttore
delle 4 giornate sociali di gennaio e febbraio
Nelle settimane successive, la Chiesa celebrerà poi le giornate dedicate alla difesa della vita,
al malato e alla solidarietà
“Famiglia, accogli il mondo”è lo slogan
che fa da f ilo rosso alle quattr o tradizionali giornate dedicate alla famiglia,
vita, malato e solidar ietà, in programma tra gennaio e febbraio.
Uno slogan che attraversa tutta la vita
pastorale della nostr a Chiesa ambr osiana in preparazione all’Incontro Mondiale delle F amiglie che si sv olgerà a
Milano dal 30 maggio al 3 giugno e che
vede proprio nel gesto dell’accoglienza
la sua parola chiave.
“Farsi accoglienti per accoglier e il
mondo” è dunque il tema per la celebrazione della Festa della Famiglia
che si svolgerà domenica 29 gennaio
con momenti di preghiera e festa nelle
parrocchie (vedi calendario).
In preparazione alla festa ieri, sabato 21
gennaio, si è tenuta una v eglia di pr eghiera nella chiesa di Robbiano.
Accogliersi gli uni gli altri diventa vitale
per la famiglia che al suo inter no tesse
relazioni profonde e intime. La famiglia
è il pr imo luogo in cui, nelle v arie età
della vita, si appr ende questo mo vimento di distacco da sé e dai pr opri
bisogni, per conoscere la bellezza dell’incontro con l’altro/a, a par tire dall’alleanza coniugale per poi giung ere alla
relazione con i figli e dei figli tra di loro.
Solo pochi giorni dopo, il 5 febbraio,
la Chiesa celebr a la XXXIV Giornata
per la Vita.
Con il loro gusto e la lor o passione nel
vivere gli adulti sono gli alleati del “Dio
della vita” perché alle nuove generazioni,
giunga come per contagio, quella simpatia per la vita c he le renderà capaci di
preservarla poi da ogni possibile prevaricazione. Il messaggio dei vescovi “Giovani aper ti alla vita” sembr a però
contenere una sfida ulteriore, quella di
coinvolgere i nostr i giovani nella celebrazione di questa giornata.
Il Movimento per laVita in collaborazione
con il Circolo Culturale San Giuseppe ha
organizzato una serata culturale sul
messaggio dei Vescovi che si terrà lunedì 30 gennaio alle 21 presso il centro
parrocchiale di via Stefano, 9.
Interverrà alla serata la Sorella dott.ssa
Patrizia Pirioni, religiosa e peda gogista
presso il centro Mamma Rita di Monza.
Famiglia e accoglienza f anno anche da
tema unificante per la XX Giornata
Mondiale del Malato che porta il titolo
“Accogliere il malato in famiglia”.
Le famiglie spesso gestiscono al loro interno malattie degenerative, critiche e
complesse, riguardanti particolarmente
i genitori anziani. E’ impor tante allora
l’accoglienza e la cur a che la f amiglia
deve offrire al malato e l’accompa gnamento umano e spirituale che la comunità cr istiana dev e av ere nei r iguardi
della famiglia.
In occasione della Gior nata del Malato
sabato 11 febbraio alle 15 sarà celebrata una Santa Messa per tutti i malati della città nella chiesa di Maria
Ausiliatrice al Don Orione.
La comunità pastorale Maria Madre della
Chiesa ha inoltre organizzato un pelleg rinaggio a Lourdes dal 10 al 12 febbraio.
Anche dal mondo del lav oro viene l’appello a essere famiglie accoglienti.La XXXI
Giornata della Solidarietà che si celebra
domenica 12 febbraio offre lo spunto
per coniugare secondo lo stile di vita della
solidarietà il tema dell’accoglienza.
Diceva Giovanni Paolo II nella La borem
Exercens:“Il lavoro è, in un cer to modo,
la condizione per r endere possibile la
fondazione di una famiglia, perché questa
esige i mezzi di sussistenza,che in via normale l’uomo acquista mediante il lavoro.”
La crisi in atto ha moltiplicato situazioni
di famiglie che si sono tr ovate in grave
difficoltà a causa dell’improvvisa perdita
del lavoro. Sul versante dei giovani si registra, invece, il posticipare il matr imonio anc he a causa dell’insta
bilità
economica e del precariato.
Su queste problematiche le Acli locali in
collaborazione con il Cir colo Culturale
San Giuseppe hanno organizzato una serata, alla quale sono invitati in modo particolare i gio vani, per r iflettere sul
rapporto vita, studio, lavoro. Sarà proposta la visione del film “Fuga dal call center” di Federico Rizzo, seguirà il dibattito.
La serata si svolgerà venerdì 27 gennaio
alle 21 presso il salone della parrocchia
San Giovanni Bosco al Ceredo.
Patrizia Dell’Orto
GENNAIO
duemiladodici
3
Chiesa Universale
Mentre le parrocchie offrono momenti di riflessione e celebrazione intorno alle 4 giornate sociali
ACCOGLIERE, OSPITARE, CONDIVIDERE:
domande e risposte
Approntiamo quanto serve ad organizzare l’accoglienza dei pellegrini del mondo
E’ ormai nel pieno la campa gna di raccolta delle adesioni ad ospitare le famiglie dei pellegrini del mondo. Giovedì
19 gennaio abbiamo avuto comunicazioni ufficiali dal comitato pr omotore
nella grande assemblea svoltasi al teatro
Agorà di Car ate. Vi pr oponiamo un
buon sunto delle inf ormazioni pubblicato sul sito ufficiale dell’incontro e che
speriamo risolva dubbi degli indecisi e
sproni altri ad aprire le porte di casa.
Quante persone devo accogliere?
Quante potete, se riuscite almeno una
coppia. È comunque impor tante segnalare la disponibilità dei posti nel
modulo di adesione (modulo locale da
ritirare in ogni sacr estia o seg reteria
parrocchiale e poi modulo ufficiale in
cui ogni par rocchia iscriverà ufficialmente le pr oprie famiglie ospitanti, a
cura del responsabile parrocchiale)
Ci sono dei requisiti minimi per
poter accogliere?
No, è suf ficiente gar antire un’accoglienza dignitosa e sobria.
Bisogna fornire locali e servizi in
uso esclusivo?
Tendenzialmente no (anc he un div ano
letto e un bagno comune sono sufficienti).
Sono accettati spazi non attrezzati ad esempio senza letti, brandine o materassi?
Si, abbiamo avuto richieste di persone
abituate a via ggiare con semplice
stuoia e sacco a pelo.
Devo dare le chiavi di casa agli
ospiti?
E’ a vostra discrezione.Valutatelo anche
in base agli orari di rientro previsti, specificati nella risposta seguente.
4
GENNAIO
duemiladodici
C’è una indicazione di orari per l’uscita
e il ritorno degli ospiti da casa?
Nei giorni del Congresso l’inizio dei lavori è pr evisto per le or e 9 pr esso il
MiCo Fiera Milano City. L’orario di rientro varierà in base al pr ogramma che
è in fase di definizione. Il rientro dopo
la F esta di sa bato 2 con il P apa potrebbe esser e dopo mezzanotte e la
sveglia per par tecipare alla Santa
Messa della domenica potrebbe essere
intorno alle 4,30.
Devo assicurare i pasti agli
ospiti?
No, ciascuna famiglia avrà in dotazione
ticket restaurant per i pasti. Sono a vostra discrezione e certamente graditi la
condivisione di momenti conviviali e
la prima colazione.
Devo fornire il trasporto agli
ospiti?
No, ciascuna famiglia è dotata di biglietto per il tr asporto pub blico
urbano-extraurbano e ferroviario regionale. Tuttavia il v ostro supporto
sarà sempre gradito.
Devo andare a prendere in aeroporto o in stazione la famiglia
che ospiterò?
Saranno allestiti alcuni punti di r accolta delle famiglie ospitate sul territorio. Le modalità sar anno comunicate
alle famiglie aderenti.
Quando conoscerò i dati della famiglia che ospiterò?
La Fondazione comunicherà i nominativi delle famiglie ospitate non pr ima
della fine di aprile.
Possiamo partecipare agli eventi
con il Papa con la famiglia che
ospiteremo?
Sì, è necessar io che vi iscr iviate a gli
eventi con il Papa o con modalità B1 o
B2 o con il Pass di accesso Gratuito.
Se avrò problemi con la famiglia
che ospiterò cosa devo fare?
Dovrai semplicemente contattar e il
tuo referente locale o telefonare a un
numero dedicato c he sarà appositamente attiv ato dalla F ondazione Milano Famiglie 2012.
Tratto da:
www.family2012.com/document.php?id=18346
SASSOLINI
Una gentile signora della Basilica mi fa
sapere, tramite interposta persona, che
sarebbe bene c he io la smettessi di
parlare di accoglienza ai pellegrini del
mondo, specialmente dal pulpito. Alla
gentile signora rispondo che i miei appelli sono semplicemente eco di quelli
del Cardinale Angelo Scola e del Papa
Benedetto XVI, c he a più r iprese ci
hanno chiesto umilmente di apr ire le
porte delle nostr e case con f iducia a
coloro che verranno a Milano. Posso
capire il timor e della anziana (su p-
Chiesa Universale
pongo) signor a nell’apr ire le
porte della sua casa. Chissà chi
verrà? Come f idarsi? Eppur e
credo che gli stessi timori siano
presenti in coloro che arrivano.
Chi mi ospiterà? Sarà gente per
bene? E cordiali e comprensivi?
Come ci capiremo se non parliamo una lingua in comune?
Sono pr oprio i g esti str aordinari, che ci fanno andare oltre
le nostre abitudini e vincer e i
nostri timori, quelli che ci fanno
crescere e maturare nella umanità e nella santità.
La stessa cosa è appena avv enuta in comunità pastor ale
Maria Madr e della Chiesa sul
caso dei visitatori laici alle famiglie per Natale. Quanti timor i,
paure, pessimismi… in tanti fedelissimi delle messe e anche in
alcuni preti. Ebbene molti si son
ricreduti v edendo la gioia e
l’entusiasmo con cui i nostri visitatori hanno raccontato la bellissima accoglienza r icevuta
dalle nostre famiglie. Così cre-
sce la Chiesa, aprendoci alle proposte fondate sul vangelo che ci scomodano un po’ ma
sono espressione della vera “fede”. Che significa fidarsi dell’altro, il fratello, e dell’Altro,
che è il Signore che viene. Che non trovi le nostre case sbarrate e i nostri cuori rappresi
dalla paura e dal desiderio di difendere solo ciò che abbiamo. Sarebbe una pena.
A CHE PUNTO SIAMO?
Prima di andare in stampa riusciamo a dare i dati della raccolta di disponibilità ad ospitare presso le dieci parrocchie del decanato, come espressi dai loro rappresentanti lunedì 16 gennaio nella riunione del comitato di coordinamento. Di seguito la situazione:
Città e parrocchie Numero famiglie ospitanti Numero ospiti accolti
SEREGNO
S. Giuseppe - Basilica
4
12
S. Valeria
5
12
S. G. Bosco al Ceredo
7
21
S. Ambrogio
11
30
B.V. al Lazzaretto
4
9
S. Carlo
1
3
GIUSSANO
SS. Filippo e Giacomo
25
80
Paina
1
3
Robbiano
18
60
Birone
10
28
Altre 12 famiglie legate al mo vimento di CL hanno dato una disponibilità c he
faranno convergere verso le parrocchie territoriali di appartenenza.
don Paolo Ciotti
Per comunicare: il comitato e il sito decanale.
Il 17 dicembre si è costituito e ha iniziato i suoi lavori il comitato decanale per il coordinamento delle attività in preparazione all’incontro mondiale delle famiglie. Le principali novità in vista:
• Rassegne cinematografiche presso il CineTeatro S. Rocco e il teatro S.Ambrogio. Presto saranno pubblici i programmi.
• Le catechesi adulti cittadina e parrocchiali che vertono sul tema Famiglia, lavoro e festa (vedi locandina in quarta
di copertina).
• La festa cittadina del 15 aprile in preparazione.
• Una giornata di festa per le famiglie da vivere in montagna con la guida degli amici del CAI di Seregno. In programmazione da definire in primavera.
Potete stare personalmente informati visitando il sito all’indirizzo:
https://sites.google.com/site/family2012seregno/ (oppure da Google vai sulla funzione Sites e digita“family2012seregno”)
Se alla pagina delle Ultime notizie vi iscrivete al Feed Rss potete avere automaticamente notizia degli aggiornamenti
(chi non capisce lasci perdere).
Il comitato diocesano ha anche predisposto una pagina su Face Book: http://www.facebook.com/milanofamily2012
GENNAIO
duemiladodici
5
Chiesa locale
“Filmfamily” una proposta a misura di famiglia
Dal film l’occasione per dialogare
e riflettere sulla famiglia
Le storie proposte raccontano spaccati di vita familiare molto attuali
Fervono sempre più nelle parrocchie
e nelle comunità pastor ali iniziative
e proposte in preparazione al VII Incontro Mondiale delle Famiglie.
Anche nella nostr a città le pr oposte
si vanno diversificando: accanto alle
scelte pastorali di porre al centro dell’attenzione la famiglia nei suoi multiformi aspetti; accanto a gli incontri
di catechesi cittadina, che hanno caratterizzato il mese di novembre con
la tr attazione della tematica del lavoro e c he pr oporranno nel pr ossimo f ebbraio appr ofondimenti sul
tema della festa; accanto all’impegno
di quanti cur ano gli aspetti organizzativi dell’evento; prende corpo “Filmfamily”, una proposta significativ a
e accattivante, rivolta alle famiglie, in
particolare ai genitori insieme ai figli.
Si tratta di un percorso di cineforum,
“Filmfamily”, offerto in particolare ai
responsabili delle sale cinematografiche delle comunità par rocchiali, in
modo da poter pr oporre, tramite lo
strumento e l’ar te del cinema, pelli-
6
GENNAIO
duemiladodici
cole i cui contenuti potessero legarsi
ai temi della famiglia.
«Quando pensiamo al ter mine “famiglia” - spiega don Gianluca Bernardini
dell’Ufficio Comunicazioni Sociali
della Diocesi di Milano - spesso non
vengono alla mente solo e soltanto le
persone fisiche che la compongono,
ma anche quel clima, quel luogo che
ci r imanda ad un contesto di ser enità, di dialogo, di pace e di ar monia
che nor malmente una f amiglia sa
dare. È in questo spazio valoriale e di
senso che s’inserisce la Sala della comunità, nel suo proporsi soprattutto
come luog o signif icativo do ve r iflettere in manier
a
profonda a par tire
dai racconti di vita»
A liv ello diocesano
sono state selezionate alcune pellicole, accompagnate
da schede, la cui stesura è stata curata da
“Cinema in Prospettiva” e c he sono
state pensate per
sollecitare e favorire
il dibattito.
La pr oposta diocesana di “Fimfamily” è
stata pr ontamente
raccolta dalle due comunità pastorali
cittadine, che hanno steso un proprio
percorso cinematografico, che prenderà il via a br eve. A ciascuno è offerta la possibilità di accostar si al
tema della f amiglia secondo le proprie attitudini e i pr opri inter essi,
nella convinzione c he la pr oblematica affrontata è così importante e ci
interpella quotidianamente da non
poterci chiamare fuori.
CINEMA SAN ROCCO
Per la comunità pastor ale Mar ia
Madre della Chiesa, i f ilm verranno
presentati al San Rocco. Tre le pellicole che saranno proiettate il sabato
pomeriggio; le proiezioni sono previste alle 16 con una br eve introduzione del f ilm al cui ter mine sarà
lasciato spazio per un dibattito. Per
permettere la par tecipazione di
quante più famiglie possibili, l’oratorio San Rocco si sta organizzando per
fornire un servizio di baby sitter per
le coppie con bambini piccoli.
Ecco il calendario:
4 febbraio:
"Io sono con te"
Regia: Guida Chiesa, Italia (2010)
18 febbraio:
"La nostra vita"
Regia: Daniele Lucchetti, Italia (2010)
31 marzo:
"Il ragazzo con la bicicletta"
Regia: J ean-Pierre e Luc Dar denne,
Belgio-Francia-Italia (2011)
CINEMA SANT’AMBROGIO
Per la comunità pastorale di S. Luca, i
film saranno proiettati presso il cineteatro S. Ambrogio, sempr e con la
possibilità di discutere insieme le tematiche proposte dalle pellicole. Le
proiezioni seguiranno il seguente calendario, div ersificato nei gior ni e
negli orari per per mettere a tutti di
accostarsi a questa proposta:
Domenica 29 gennaio, ore 15.30:
“fire Proof ”
Regia: Alex Kendrick, Usa (2008)
Sabato 28 aprile, ore 20.30:
“The blind side”
Regia: John Lee Hancock, Usa (2009)
Mariarosa Pontiggia
Istituto Pozzi
Suor Maria Grazia Tirelli è la nuova superiora, in carica dal 20 novembre scorso,
subentrata a suor Claudia Denti
“L’istituto Pozzi, osservatorio della realtà
e della povertà che cambia con rapidità”
È laureata in scienze dell’educazione all’università Statale di Torino,
e all’università Cattolica di Roma ha conseguito il diploma di dirigente infermieristico
Cambio della guar dia all’istituto
Cornelia e Pasquale Pozzi di via Alfieri. La super iora suor Claudia
Denti, dopo un solo anno di permanenza in città, era subentrata a suor
Chiara Belluco il 29 no
vembre
2010, ha lasciato il testimone a suor
Maria Grazia Tirelli, che ha assunto
l’incarico il 20 no vembre scor so.
Suor Maria Grazia Tirelli, 61 anni, da
poco compiuti, è nata a Mortigliano
in provincia di Udine, il 29 dicembre 1950, proviene dalla parrocchia
di Nostra Signora della Salute di Torino, dove nel 2004 ha avviato un
centro diurno per anziani che ha diretto fino al 19 no vembre 2011. È
entrata come postulante nell’ordine delle Figlie della Carità nel settembre 1978, dal giugno 1979
all’80, ha svolto il noviziato nel seminario di Roma, quindi dall’81
all’84 a Torino, in via Nizza per il
corso di infermiera. Nel novembre
1984 ha emesso la professione, i cui
voti come tutte le sue sor elle rinnova il 25 marzo di ogni anno.
Dall’84 all’88 ha pr estato servizio
all’ospedale Molinette di Torino
come infermiera prima, e capo sala
poi; dall’88 al 2004 all’ospedale
Grodenigo di Torino. È stata per
dieci anni direttrice della scuola infermieri e g estione e f ormazione
delle r isorse umane. È laur eata in
scienze dell’educazione all’univ ersità Statale diTorino, mentre all’università Cattolica di Roma ha
conseguito il diploma di dir igente
infermieristico.“Nella bella e accogliente casa dell’istituto P ozzi mi
trovo bene - ha detto - ero già stata
Suor Maria Grazia Tirelli.
in Seregno, un mese, nel 2004 e nell’ultimo anno e mezzo l’ho frequentata due v olte al mese. Le mie
consorelle sono tutte g enerose e
col personale mi trovo a mio a gio.
È una r ealtà molto bella c he r isponde alle esig enze della vita
odierna cercando il più possibile di
soddisfare le emerg enze più diverse. Un luog o che negli 80 anni
ha saputo adattar si alle mutate situazioni dei tempi, passando dall’iniziale assistenza alle orf ani fino
all’affiancamento per mamme con
bambini in dif ficoltà, alle minor i,
fino alle pr ofughe provenienti dal
continente afr icano dell’ultimo
anno. L’istituto Pozzi è un osser vatorio della r ealtà e della po vertà
che cambia con r apidità inedita, la
nostra casa può esser e def inita
anche come una “social housing”
per le povertà e per le nuove emergenze. Fino a tr enta-quaranta anni
fa la vita in istituto procedeva quasi
sempre uguale, ai giorni nostri tutto
è diverso, perché occorre agire con
molta prudenza ma nel contempo
anche con tanta audacia. Uno dei
problemi più impegnativi con cui
noi veniamo a contatto ogni giorno
sono le f amiglie separ ate e con i
mariti costr etti a viv ere in condizioni economic he molto r istrette
alla soglia della po vertà. Se, però,
crediamo ai poveri sappiamo anche
che dobbiamo contare nella Provvidenza alla quale ci af fidiamo sempre. Come comunità per minor i, la
nostra è l’ unica nel suo genere”.
Paolo Volonterio
GENNAIO
duemiladodici
7
Abbazia San Benedetto
E’ stato eletto nel capitolo del 28-29 dicembre scorso
Dom Leo Kiskinis è il nuovo priore di origine greca
“Cercherò di valorizzare e migliorare l’esistente”
Ordinato sacerdote il 2 ottobre scorso nella cattedrale dei santi Cristoforo e Giacomo
di Corfù in Grecia, dall’arcivescovo Yannis Spiteris - È in città dall’8 gennaio
La comunità dei monaci benedettini di
Monte Oliv eto ha un nuo vo pr iore. È
dom Leo Maria Kiskinis, 40 anni, nato a
Larisa, una cittadina nei pr essi di Salonicco in Grecia, il 7 agosto 1971, laureato
in lingua e letteratura italiana all’università di Salonicco nel 1994. È stato eletto
priore nel capitolo del 28-29 dicembr e
scorso ed è stato intr odotto canonicamente nell’incar ico, mer coledì 4 g ennaio. In città è entrato nel pieno delle sue
funzioni martedì 10 gennaio. È in Italia
dal 2004 nel monastero di santo Stefano
a Bologna dove ha fatto la vestizione l’8
gennaio 2006 e un anno dopo,il 21 gennaio, ha emesso la professione. È stato ordinato sacerdote il 2 ottobre scorso nella
cattedrale dei santi Cristoforo e Giacomo
di Corfù in Grecia, dall’arcivescovo Yannis Spiteris, un padre cappuccino. Il 3 ottobre ha celebrato la sua pr ima Messa.
Da alcuni mesi pr estava servizio pastorale nel monaster o quattrocentesco di
san Giorgio dei monaci benedettini olivetani di piazza san Giorgio a Ferrara che
è anche chiesa parrocchiale, affiancando
dom Giacomo F errari. Un monaster o
che dipende da quello di Bologna. Già
nell’anno del diaconato er a stato designato quale futuro parroco ed era in procinto di assumer e l’incar ico. Dom
Kiskinis, nel monaster o di san Benedetto, subentra a dom Giorgio Picasso
che per tutto l’anno passato ha ricoperto
l’incarico di pr iore amministrativo “ad
nutum abbatis generalis”. Dom Leo è una
vocazione adulta. Prima di giungere in
Italia ha insegnato italiano nelle scuole
superiori di Salonicco. Sin da bambino
ha amato l’Italia e la sua cultur a perché
la mamma Vassiliki Vendramin è di or igine veneziana e ha continuato ad approfondirla tanto da laurearsi in lingua e
8
GENNAIO
duemiladodici
Dom Leo Kiskinis, nuovo priore dell'abbazia san Benedetto.
letteratura italiana. “La mia vocazione è
maturata - ha spiegato - attr averso lo
scambio di cor rispondenza su inter net
nel sito www .pretionline.it, con dom
Stefano Greco di Bologna. Mi trovavo in
un momento di discernimento vocazionale, sentivo una c hiamata che andava
concretizzata. E don Stef ano mi ha aiutato. Mi sono tr asferito a Bologna come
laico ed è stato un capo volgimento totale della mia vita. La comunità bolognese mi ha accolto a br accia aperte e
mi è stata molto vicina. Un’esperienza
positiva che mi ha permesso di riflettere.
Da quel momento ho chiesto un anno di
aspettativa dalla scuola do ve insegnavo
e da allor a sono r imasto in Italia pr endendo la decisione di diventare monaco
e poi sacerdote. E adesso,quest’altra sorpresa che francamente non mi aspettavo
di essere scelto quale priore della comunità di Seregno. Ho accolto questo inca-
rico con grande senso di responsabilità.
I monaci hanno cr eduto nella mia persona per condurre nel migliore dei modi
questo ultracentenario monastero. Spero
di essere sempre all’altezza del compito.
È mia intenzione fare da padre a questa
comunità compor tandomi con dolcezza, abbracciandoli tutti singolarmente
e cercando di creare una bella comunità,
visto che nel recente passato è stata traumatizzata. Tra gli obiettivi c he mi sono
posto c’è quello di conser vare, valorizzare e migliorare l’esistente, mantenendo
alto il livello facendolo conoscere sempre di più, ma anche porgendo molta attenzione a c hi fr equenta la c hiesa, ai
fedeli, ai segni c he il Signore ci manda.
Mi affido a lui perché in Lui ho tanta fiducia e so che mi aiuterà”.
Paolo Volonterio
Comunità Pastorale San Luca
L’Epifania ha concluso le feste natalizie introducendoci nel tempo liturgico “ordinario”
La nostra quotidianità non è mai
“ordinaria” ma tutto è meraviglia!
Il cammino di fede in questo tempo aiuti ognuno di noi a saper trasformare
il “terribile” quotidiano in “liturgia della meraviglia”.
Abbiamo appena ter minato nel
nostro cammino di f ede la celebrazione natalizia che ci ha portato ad accoglier e ed ador are
Gesù, nato a Betlemme di Giudea, come il Figlio di Dio venuto
in mezzo a noi per dirci che Dio
non vuole esser e lontano da gli
uomini, ma vuole stare con loro.
È iniziato or a quel tempo liturgico che nel r ito romano viene
chiamato “ordinario”, forse motivato da quel detto pro verbiale
che r ecita: “L’Epifania tutte le
feste por ta via”. Dopo l’“a bbuffata” delle feste natalizie si cerca
adesso di entrare in una “ordinarietà” quotidiana per viv ere con
maggiore tr anquillità la nostr a
esistenza.
Ma la vita può dir si tranquilla?
può dir si nor male? può dir si la
solita?
Non lo so, o meglio, pr opendo
per il no. Noi la v orremmo così
forse per non av ere sorprese o
novità che sconvolgerebbero in
modo dr ammatico il nostr o
quieto vivere o le nostre normali
progettazioni. O f orse la v orremmo così per ché altr imenti
dovremmo entrare in una ma ggiore profondità del nostr o spirito per cer care motiv azioni e
significati c he ci costr ingerebbero ad a bbattere la “banalità”
della nostra quotidianità g elosamente custodita. È meglio vivere
di immediatezza, di superf icialità, di imma gine, di sentimentalismo superf iciale…. Abbiamo
paura di dover dare un senso alla
nostra vita.
Da un po’ di gior ni non lo v edevo…. er a sempr e assiduo ad
una sincer a colla borazione…
ora ha quasi v ergogna a salutare… una r agazza all’impro vviso gli ha r ubato il sor riso e il
cuore…
L’appuntamento per gli esami
clinici era stato rimandato dopo
le f este per viv ere tr anquillamente il Natale… non è ancor a
uscito dall’ospedale… la solita
diagnosi infausta…
Avevano pr ogrammato quella
crociera per essere tutti insieme
a f esteggiare l’anniv ersario di
matrimonio dei genitori… la superficialità umana l’ha f atta diventare tragedia….
Il padrone l’ha c hiamato al termine del tur no di lav oro… con
settimana prossima stai a casa…
Si potrebbe continuare….
Ci accorgiamo c he è dif ficile
parlare di un tr anquillo quotidiano. Anche Gesù un giorno ha
detto: “Non pensate al domani,
ogni giorno ha già la sua pena”.
Condannati alla sorpr esa della
pena quotidiana?
Scrive il sacer dote e scr ittore
don Alessandro Pronzato: “Non
esistono domeniche “ordinarie”
e neppur e gior ni f eriali “ordinari”… il tempo non è mai“ordinario”, perché è sempre insolito
e inaudito il dono della P arola
che si fa Pane sulla nostra mensa
per riscattare l’esistenza dalla banalità dell’“ordinario” e f arci celebrare la liturgia della
meraviglia”.
La liturgia ambrosiana, nelle do-
meniche dopo l’Epifania, ci presenta l’azione del Figlio di Dio in
mezzo agli uomini per aiutarli ad
uscire dalla “banalità” quotidiana
e scopr ire la bellezza della vita.
Nei segni compiuti da Gesù possiamo scopr ire come Dio è
padre buono e miser icordioso
che non vuole la condanna dei
suoi figli, ma li vuole aiutare perché in qualsiasi momento,
buono o pr oblematico, abbiano
a sentir si aiutati, sollevati e a bbracciati.
Il cammino di f ede in questo
tempo liturgico aiuti ognuno di
noi e ogni nostra comunità, attraverso l’Eucarestia, la pr eghiera,
la car ità, a saper tr asformare il
“terribile” quotidiano in “liturgia
della meraviglia”.
Don Giovanni Olgiati
Vicario C.P.
P.S. Questa r iflessione è stata
fatta utilizzando in par te un
testo di don F. Manzi in “La Parola
della festa” – Ed. Ancora.
GENNAIO
duemiladodici
9
Comunità Pastorale San Luca
Il guadagno ad ogni costo, un’economia fantasma, l’egoismo vorace ci hanno spinto in una
crisi che sembra senza uscita, però…
Chi lo dice che il 2012 sarà l’anno della recessione?
E se invece fosse l’anno della “rivoluzione umana”?
Riportare l’uomo al centro dei valori è il primo passo per lasciarsi alle spalle il periodo nero
e ritrovare ottimismo e fiducia
Molte autorevoli voci hanno battezzato il neo nato 2012 come “l’anno
della recessione”.
Eppure io proprio non lo vedo così!
O sarà l’ingenuità, o sarà che le finestre del “mio palazzo”, l’or atorio S.
Ambrogio, mi per mettono di av ere
un’altra visione.
Dopo la pausa natalizia r iprendono
le attività e gli incontr i per tutti: la
parrocchia e l’oratorio sono palestra
di vita.
Innanzitutto, ogni nuo vo anno per i
cristiani inizia con l’Ottav a del Natale, il 1° di g ennaio, nella quale si f a
memoria di un Dio che entra ufficialmente all’inter no della stor ia dell’umanità: comunque v
ada e
comunque sarà il nuovo anno, è certo
che Dio è iscritto all’anagrafe e la nostra storia diventa la sua storia.
Poi la suggestiva ricorrenza dell’Epifania: i re Magi sono in cammino alla
ricerca della Verità che trovano incarnata nel Bambino di Betlemme. Comunque v ada e comunque sarà il
nuovo anno, è necessar io imitar e i
magi, metter si in cammino e r icercare quella Verità che ogni giorno ci
si manifesta. Occorre essere magi e
non mogi nell’intr aprendere il cammino: ecco per ché siamo soliti il 6
gennaio scambiarci in dono una calza
ricca di dolcetti: segno inequiv ocabile di uno spr onarci vicendev olmente ad intr aprendere questo
viaggio (calza) c he sarà sostenuto
dagli zuccheri (dolcetti) di un procedere comunitar iamente. E la nostr a
meta è la P asqua, la cer tezza che il
Crocifisso è il Risorto, il Vivente.
Questi i presupposti reali e concreti
10
GENNAIO
duemiladodici
anche di questo nuo vo anno, e con
questi presupposti non può c he essere un anno sicuramente ricco e meritevole di essere vissuto.
Molti sono già i segni positivi all’inizio di questo nuo vo anno che bene
fanno sperare: l’adoperarsi dei genitori e dei nonni c he alla mattina accompagnano con premura i ragazzi a
scuola in ogni or dine e grado; vedo
suore che, nonostante l’età, si pr odigano in un’accoglienza sempre solare
e mater na; vedo un corpo docente
sempre pr onto e appassionato a
prendersi cura della formazione dei
ragazzi, qualunque siano i bisogni,docenti che mettono al centr o il bene
del ragazzo, senza mai scaricarsi competenze o impegni, addir ittura porgendo un fazzoletto pulito e aiutando
chi non si riesce a gestire in maniera
autonoma; v edo gli ausiliar i della
scuola a gire con pr emura e pr ecisione perché lo studio possa esser e
esperienza bella e appagante; vedo la
fatica del lavoro quotidiano che papà
e mamme affrontano con dignità e serenità del cuor e: si è disposti a mille
sacrifici purché sia custodito l’amore
nella propria famiglia.
Vedo un’umanità che si rinnova nella
misura in cui è alla continua r icerca
di Dio, che è la Verità e il senso della
nostra esistenza perché è solo nel Signore Gesù, l’Emmanuele, il Dio-connoi, colui che salva, che noi possiamo
trovare la nostra salvezza e quindi la
nostra speranza e poter guar dare in
maniera del tutto diversa il 2012.
L’oratorio è quell’occasione di cr escita per aiutarci tutti ad innamorarci
di un Dio così,di un Dio contemplato
nel Mistero del Natale, che si fa uomo
e immettendo in tutto ciò c he è
umano un frammento di divinità.
Tutto ciò che è umano è cr istiano e
tutto ciò che è disumano non è cr istiano. Abbiamo bisogno di umanità,
di v alori c he r imettano al centro
l’uomo. Gli incontri che la parrocchia
e l’oratorio vanno a sostenere hanno
questo desiderio: creare occasioni di
crescita umana e cristiana.
Ecco gli appuntamenti di gennaio:
1) riprende il cammino di Iniziazione Cristiana:
III elementare -2003
Lunedì: ore 17-18
IV elementare -2002
Martedì: ore 17-18
V elementare -2001
Mercoledì ore 17-18
I media -2000
Giovedì ore 17-18
Aiutare i genitori, primi catechisti
dei ragazzi, è un impegno costante
per il g ruppo delle catec histe
della Comunità S. Luca: quattro incontri (9 gennaio, 20 febbraio, 16
aprile, 21 ma ggio dalle or e 20,30
alle ore 22,30 presso la parrocchia
di S. Carlo) pensati per dar e loro
gli str umenti spir ituali per una
missione molto delicata e preziosa
come quella di introdurre i ragazzi
nel Mistero di Dio.
2) Preadolescenti, Adolescenti,
Azione Cattolica e 18enni
II media -1999
Venerdì ore 17,30-18,30
III media -1998
Venerdì ore 17-18
Comunità Pastorale San Luca
Adolescenti (I-III sup)
Mercoledì ore 19-20
18enni (IV e V sup)
Mercoledì Ore 19-20
Azione Cattolica
Una domenica al mese
ore 18-22,30
3) Giovani (20-30 anni)
La proposta per i giovani è articolata in quattro appuntamenti mensili per tutta la città di Ser egno:
due mercoledì sera di Lectio Divina al S. Rocco; una Sera di Emmaus, il mer coledì ser a in S.
Rocco; la catechesi interdecanale
al sabato mattina a Desio sulla Proposta Diocesana della Scuola di
Formazione Socio-Politica.
Sabato 28 per i gio vani della Comunità Pastorale S. Luca sarà proposto un simpatico“Happy Hour”
in Sala Ratti, dalle or e 19,30 alle
ore 21,30 per i giovani dai 20 ai 25
anni.
4) Oratorio della domenica
Riprende la proposta educativ a
dell’oratorio nel “Giorno del Signore”. Tutte le domenic he alle
ore 9 in chiesa, ci prepariamo alla
Santa Messa con un piccolo lav oretto sul Vangelo. Nel pomeriggio,
dalle ore 15, ci ritroveremo in oratorio per i giochi organizzati e per
continuare, con simpatia, fantasia
e creatività, la r iflessione del Vangelo. Alle or e 17 il suono della
campanella ci r iporterà tutti in
chiesetta: nella pr eghiera af fideremo al Signor e l’inizio della
nuova settimana. E dulcis in
fundo: pr ima di tor nare a casa a
preparare lo zaino per la scuola,
una meritata merenda!
5) Confraternita del Santissimo Sacramento.
In città sono pr esenti e operanti
tre confr aternite: S. Ambrogio, S.
Carlo e S. Giuseppe. Quest’anno si
è voluto proporre un cammino di
formazione unitario che aiutasse
le tre confraternite a r iscoprire e
vivere la propria identità spirituale
di un servizio prezioso di testimonianza all’interno delle nostre parrocchie. Mercoledì 11 g ennaio il
primo incontro del 2012. Gli altri
due saranno mercoledì 7 marzo e
mercoledì 2 ma ggio sempre alle
ore 21 in Sala Ratti.
6) Gruppo Terza Età:
tutti i giovedì dalle ore 16 alle ore
18 una par ticolare attenzione di
catechesi e di sv ago per i “saggi
della par rocchia”. La terza età è
un’età molto pr eziosa per la r icchezza di vita vissuta c he spesso
si trasforma in piacevole ascolto di
aneddoti e consigli utili.
“Il Suolo Minacciato”è il titolo del dibattito che faremo lunedì 30 gennaio
alle ore 21 in Teatro. Aiutati da testimonianze visive e documentari, vorremo tenere desta l’attenzione sulla
nostra responsabilità civile e sul dovere c he a bbiamo di g overnare il
“giardino” che da sempre Dio ha affidato alla sue creature.
Gennaio è anche il Falò di S.Antonio
(17 gennaio) e la Giubiana (ultimo
giovedì del mese): due feste tradizionali che portano colore e calore nei
primi giorni del nuo vo anno, occasione per r itrovarsi in gioia e fr aternità, toccando con mano che i brutti
pensieri sono messi in fuga dallo
stare insieme.
Tutte queste iniziative ci aiutino a vedere nel 2012 l’occasione per tir are
fuori il meglio di ciascuno,nella consapevolezza che non esiste a pr iori
un anno di r ecessione, e la r ecessione avviene là dove ci si dimentica
di metter e l’uomo al centr o, come
abbiamo sperimentato in questi anni
dove al centro abbiamo messo il guadagno ad ogni costo, un’economia
fantasma, l’egoismo vorace. Sì, il 2012
potrebbe e dev e div entare l’anno
della Rivoluzione Umana: dopo la Rivoluzione Industr iale del 1760, il
2012 non potrebbe diventare l’anno
di una Riv oluzione Umana do ve al
centro si rimettono l’uomo e i valori,
e attor no all’uomo a suo ser vizio
tutto il resto?
Proprio a questo è deputato l’oratorio:
sostenere questa r ivoluzione umana,
educare perché si diventi “buoni cristiani e onesti cittadini” come raccomandava S. Gio vanni Bosco c he
festeggeremo il 31 gennaio.
Dal 1 al 31 g ennaio: segni concr eti
che questa rivoluzione umana è possibile.A ciascuno il rimettersi in cammino perché “se oggi sei come ier i,
oggi sei peggio di ieri”.
Don Alessandro Giannattasio
Vicario C.P.
GENNAIO
duemiladodici
11
Comunità pastorale Maria Madre della Chiesa
Per quattro domeniche quattro tematiche sociali su cui riflettere: famiglia, vita, malati e solidarietà
Il vicario episcopale in visita alla
Comunità Maria Madre della Chiesa
Avverrà il 3 e 4 marzo: incontrerà i Consigli pastorali, i ragazzi e celebrerà in tutte le chiese
Dopo la pausa natalizia, dove ognuno ha vissuto le celebr azioni nelle par rocchie, r iprende il cammino unitar io con l’incontro
del consiglio pastorale della comunità pastorale del 20 gennaio. Con la giunta si è preparato l’ordine del giorno che presento a tutti
con commenti miei.
VISITA VICARIALE DI
MONS. CATTANEO
Era già accaduto con mons. Provasi che le
parrocchie avessero una visita programmata
con il Vicario episcopale. Così anche mons.
Armando Cattaneo sarà con noi il 3 e 4
marzo prossimi. Incontrerà i consigli da poco
eletti, celebrerà in tutte le parrocchie e incontrerà i ragazzi con i loro genitori. Lo scopo è
quello di conoscere le nostre proposte pastorali e verificare se lo spirito missionario ci
porta ad essere capaci di testimoniare la fede
anche al di fuor i delle chiese, sia personalmente che con g esti comunitari. Potremo
raccontare l’esperienza dei visitatori laici che
hanno portato a molte famiglie la vicinanza
della parrocchia insieme all’augurio natalizio.
Sarà il Vicario, dopo l’incontro al Palaporada
con il card. Scola, a dire le attese del nostro
Vescovo e le indicazioni c he emergono dal
suo magistero. Una applicazione concreta ha
fatto per noi preti, invitandoci a farci trovare
presenti in conf essionale! Div enta un r ichiamo a tutti i fedeli che il senso del peccato
e il bisogno della miser icordia di Dio non
può affievolirsi nel nostr o cammino spir ituale.
ACCOGLIENZA DELLE FAMIGLIE E
LA VITA DEI NOSTRI ORATORI
La commissione decanale in pr eparazione
all’incontro mondiale delle famiglie sta lavorando. Ci informa in altre pagine di questo
mensile. Le nostre famiglie vanno sempre accolte nella nostra comunità. Le incontriamo
per il Battesimo e in oratorio soprattutto per
l’iniziazione cristiana.Accogliere è far sentire
12
GENNAIO
duemiladodici
che nelle nostre chiese, che all’oratorio si devono sentire a casa perché oltre ai preti e le
catechiste, altre famiglie le attendono con
volto sorridente. Nei nostri oratori ci sono
spazi che le famiglie devono usare e vivere. E
come avviene al S Rocco le mamme stesse
per i loro figli tengono in ordine la struttura
e i papà migliorano l’utilizzo degli spazi.È auspicabile che avvenga sempre di più anc he
negli altri. Se non avviene questo passa ggio
negli oratori, animando con la boratori i pomeriggi domenicali e altri momenti della settimana, l’ambiente diventa soprattutto per lo
sport e viene gestito dalla spontaneità.Parlerà
anche di questo argomento. Il consiglio è giustamente preoccupato che avvenga la formazione degli animatori e che si lavori anche
nella prospettiva degli oratori estivi. L’accoglienza e il coinvolgimento delle famiglie in
oratorio è una carta necessaria e vincente per
il futuro della Chiesa!Anche il tema della formazione degli adulti v errà affrontata con le
proposte della catechesi degli adulti cittadina
che riprende secondo il calendario. Ma la formazione alla carità e alla solidarietà deve continuare sempr e per saper accoglier e e
sostenere con il Fondo famiglia lavoro e non
solo, situazioni di precarietà e di perdita del
lavoro e della professionalità per inserirsi nel
ciclo produttivo sempre in forte evoluzione.
LE QUATTRO GIORNATE “SOCIALI”
Il mese di gennaio è caratterizzato dal tema
della pace che il Papa ha richiamato nel suo
messaggio di Capodanno sottolineando la
necessità di educare le nuove generazioni a
diventare costruttori di pace. Di seguito poi
si propongono, ormai da molti anni, la giornata della famiglia, della vita,del malato,della
solidarietà come frutto del tempo natalizio
che ci ha presentato il prendersi cura del Salvatore dell’umanità. Si chiede anche a noi di
saper tradurre la fede nei valori evangelici da
vivere e da difendere concretamente. La famiglia è il fondamento della vita sociale e
cristiana. Gesù ha scelto di nascere e crescere
in una famiglia.
La vita poi è sempre sacra e dono di Dio. I
Vescovi italiani, di fronte al disprezzo della
vita, riaffermano che si deve difendere sempre questo bene non negoziabile, educando
i giovani ad essere contenti del dono dell’esistenza che va rispettata anche quando in
casa un uomo è ammalato e può apparire
un peso che toglie liber tà. A metà febbraio
si celebra la giornata della solidarietà.Oggi
di fronte ai posti di lavoro che si perdono, ai
costi della vita che lievitano continuamente,
assistiamo a famiglie sempre più numerose
che sono alle strette e fanno fatica a tirare la
fine del mese. Ci sono ancor a troppi privilegi, troppe diversità tra ricchezza accumulata e povertà diffusa. È un dovere per tutti
compiere scelte di sobrietà ed essere attenti
a possibili gesti di solidarietà.
CONCLUSIONI
In questa seduta del consiglio si dovrà anche
scegliere i consiglieri disponibili ad entr are
nel consiglio pastorale decanale che si deve
costituire entro il 26 febbraio prossimo. Si dovranno poi far ripartire le commissioni dei diversi ambiti della pastor ale: Caritas, famiglia,
catechesi, liturgia… per lav orare insieme e
compiere scelte operative condivise.
Al Ceredo poi, il 29 g ennaio, sarà presente a
celebrare la festa di S.Giovanni Bosco l’arcivescovo emerito, card. Dionigi Tettamanzi, mentre a S. Valeria v errà r icordato il 25° di
sacerdozio di don Luciano Mar iani, tornato
dalla missione di don Or ione in Madagascar
per un periodo di riposo. Sarà l’occasione per
vivere un momento missionario straordinario
e partecipare alla gioia della f amiglia per il
dono di una vocazione in casa e della parrocchia di S.Valeria che si onora per un suo figlio
e si unisce a lui nel rendere grazie al Signore.
Mons. Silvano Motta
Responsabile C.P.
Oratorio San Rocco
La figura del missionario, scomparso 40 anni fa, che ha ceduto il testimone ai propri figli,
al centro dell’incontro svoltosi lo scorso 8 gennaio
Attilio Giordani, un esempio molto attuale
di impegno e aiuto a favore degli “ultimi”
In ogni circostanza Attilio aveva una marcia in più: disponibilità, amore, coerenza,
pazienza, fede. L’incontro con la sua persona non era mai superficiale
«Per pr ima cosa v ogliamo r ingraziare Piergiorgio e Mar ia Grazia, i
figli di Attilio Giordani per la lor o
presenza discreta, ma fondamentale
nell’incontro che si è tenuto domenica scor sa con i g enitori dei r agazzi del terzo anno di catechismo.
Con la loro semplicità ci hanno presentato il “loro” papà come potrebbe essere il “nostro” papà! Ma
Attilio ha una marcia in più: disponibilità, amore, coerenza, pazienza,
fede; tutto questo ha segnato la sua
vita e la vita di coloro che ha incontrato sulla sua strada. L’incontro con
la sua persona, non era mai superficiale, ma sempre molto profondo e
teso all’aiuto degli altri, in oratorio,
in ufficio, in famiglia e in missione
nel Mato Grosso, dove a 59 anni ha
passato il testimone al f iglio Piergiorgio con le sue ultime par ole:
“CONTINUA TU”. Cr ediamo c he
questo sia l’augurio per tutti noi genitori!»
Così scrive un g enitore a nome di
altri dopo l’incontr o di pr esentazione della vita del ser vo di Dio 1
Attilio Gior dani, domenica 8 g ennaio scorso. Chi è Attilio Giordani?
Attilio Giordani è nato a Milano il 3
febbraio 1913. Si distingue fin dai
primi anni per la sua g rande passione per l'or atorio e, già sui diciotto anni, per la sua dedizione ai
giovani che lo fr equentavano. Per
decenni è un soler te catechista ed
un animator e costante e g eniale,
con tanta semplicità ed allegria serena. Cura la liturgia, la formazione,
il gioco, il tempo libero, le ferie dei
suoi giovani, il teatro. Ama Dio con
tutto il cuor e e tro va nella vita sacramentale, nella preghiera e nella
direzione spirituale la risorsa per la
vita di grazia. Durante il servizio militare che inizia nel 1934 e termina,
con fasi alterne, nel 1945 dimostra
senso apostolico tr a i suoi compagni d'arma. E' impiegato nell'industria della Pirelli a Milano dove pure
diffonde allegria e buon umore, con
il più pr ofondo senso del do vere.
Nella propria famiglia è un mar ito
ricco di g rande fede e ser enità, in
una voluta austerità e povertà evangelica a v antaggio dei più bisognosi. Ogni gior no è f edele alla
meditazione, all'Eucarestia, al Rosario.Attento alle vicende della sua famiglia (i tre figli erano già in Brasile
per un periodo di volontariato mis-
sionario) decide egli stesso - d'accordo con la sua Noemi - di partire
insieme, marito e moglie, per condividere totalmente la sua paternità
e la v ocazione dei f igli al v olontariato.Anche in Brasile egli continua
ad essere catechista ed animator e.
Un giorno, il 18 dicembr e 1972, a
Campo Gr ande nel cor so di una
riunione sta parlando con entusiasmo e con ar dore del do vere di
dare la vita per gli altri, quando improvvisamente si sente venir meno.
Fa appena in tempo a dire al figlio:
"Pier Giorgio, or a continua tu" e
muore stroncato da un inf arto. La
sua salma trasportata in Italia ora riposa nel Cimitero di Vendrogno.
A pochi giorni dalla festa della sacra
Famiglia è un’ottima figur a spir ituale per tutti i g enitori. A tal pr oposito consiglio la lettura del libro
a lui dedicato che può essere utile
per l’edificazione personale e per
l’attuabilità dell’esempio del Giordani. Il titolo del libro è il seguente:
«Attilio Giordani. Un angelo di
seconda categoria» di Chiari Vittorio, edizioni Centro Ambrosiano.
Don Gianmario Poretti
Vicario C.P.
1
Si dicono Servi di Dio coloro di
cui la Santa Sede ha concesso il
"nulla osta" per introdurre la
Causa, il cui iter prevede una duplice fase: l'inchiesta diocesana e
l'inchiesta romana, presso la Congregazione delle Cause dei Santi.
GENNAIO
duemiladodici
13
Basilica San Giuseppe
La presentazione di esperienze concrete di coppie può aiutare molto la parrocchia
nell’accogliere e nel proporre
Famiglia, il difficile cammino nella fede
Il riavvicinamento alla chiesa grazie ai figli
Alcuni sposi ritornano a riflettere sulla propria vocazione grazie al Battesimo ai figli,
ma a volte non basta
Carissimi,
negli avvisi di domenica 15 gennaio, letti in Basilica, si è comunicato c he nel giorno 20 gennaio si fa memoria di S.Sebastiano e si compie
il “rito del faro”. È un martire che ha offerto la
vita al Signore subendo la violenza del per secutore e br uciando per amor e della f ede, e
certo di vedere dopo la morte la luce eterna, il
volto di Dio.Compio questo gesto per la diciassettesima volta con questa convinzione,segno
della f ede di S. Sebastiano, non cer to una
fiamma da interpretare umanamente.
SAN SEBASTIANO, ANTICO
PROTETTORE DELLA CITTÀ
S. Sebastiano, guardia personale dell’imperatore Diocleziano e cristiano convinto, riuscì
a convertire molti alla fede.Venne scoperto
nel suo apostolato e conf essò apertamente
la sua fede tanto che fu sottoposto alla tortura delle frecce così come vediamo negli innumerevoli dipinti che lo raffigurano. Curato
dai cristiani, l’imperatore lo impr igionò di
nuovo e lo fece uccidere con i flagelli.
Venne sepolto con v enerazione dai devoti
nelle catacombe della via Appia.
Era a servizio dell’imperatore e i vigili urbani
che sono a ser vizio della città lo scelser o
come patrono.
A Seregno gli è stata costruita una chiesa nel
XVI secolo presso l’antico cimitero dove è venerato insieme a S. Rocco. Durante la peste,
che colpì il nostro borgo ai tempi di S. Carlo,
trovarono lì il luogo del lazzaretto per i colpiti
dal male e la loro sepoltura.
In questa circostanza rifletto sempre sulla società di oggi e per quale moder na e diffusa
pestilenza dobbiamo pregare S. Sebastiano.
Le piaghe malefiche oggi intaccano il tessuto
sociale nei rapporti tra economia e lav oro,
tra finanza e cr escita del bene comune. Il
cancro dell’egoismo e degli speculator i de-
14
GENNAIO
duemiladodici
Monsignor Silvano Motta, domenica 15 gennaio, in abbazia San Benedetto, ha presieduto l'Eucaristia delle 11, in occasione della festività di san Mauro, patrono dei
monaci benedettini olivetani. E' ritratto al fianco del nuovo priore dom Leo Kiskinis,
dom Fredy Maria Cruz Alvarado e dom Piero Caldara.
vasta la vita di tante famiglie ridotte alla precarietà e spesso al limite della povertà. Le ricette dei governi sono necessarie per evitare
la deriva, ma guar ire i cuor i chiusi nel proprio inter esse r ichiede l’inter vento di un
Santo. Mi unisco all’amministrazione comunale c he r ipete il g esto iniziato nel 1576
quando si offrirono a S. Carlo Borromeo sei
ceri bianchi, perché l’offerta mantenga ancora la protezione del Santo sulla nostra città
e la renda più capace di generosa solidarietà.
FESTA DELLA FAMIGLIA
E PERCORSI DEI FIDANZATI
Il tema che ritorna, anche in vista dell’Incontro mondiale è l’accoglienza.
Guardando alla nostra Basilica come sono accolte le famiglie nuove?
C’è attenzione da par te nostra a creare un
rapporto che continui al di là del Sacramento
che chiedono?
Ci sono i ricomincianti, cioè le famiglie che
in occasione del Battesimo si r iavvicinano
alla Chiesa e vanno in penitenzieria con i piccoli per la Messa delle or e 10. E lì sono ben
accolti. Grazie alle nostre mamme attente e
disponibili.
Abbiamo invitato circa 150 famiglie dei battezzati nel 2011 per una pr eghiera al Bambino Gesù: erano una quarantina!
Nella festa della famiglia si faranno gesti coinvolgenti e significativi, ma rimane un gesto!
Non si è riusciti, nemmeno nelle nostre scuole
dell’infanzia, a pensare proposte continuative
per stare accanto alle f amiglie nell’impegno
dell’educazione cristiana del figlio o proposte
di sostegno e aiuto alla vita di coppia.
Ci sono famiglie di ricomincianti che vivono
il cammino dell’iniziazione cristiana del figlio
come l’occasione per ripensare la propria famiglia sotto lo sguar do del Signore e nella
vita della Chiesa. C’è chi persevera e ritrova
la gioia di credere!
A giorni inizieremo il cammino di oltre venti
coppie di fidanzati che abbiamo accolto per
accompagnarli consapevolmente all’altare
Basilica San Giuseppe
del Signore e consacrare il loro matrimonio.
Li abbiamo accolti, ma dove si trovano? In un
mondo che non crede al matr imonio come
scelta per sempre e che dà possibilità di vita
insieme a omosessuali, in una cultur a della
convivenza come prova, di una visione sessuale consumistica e fine a se stessa.
E noi li accogliamo proponendo il matrimonio cr istiano e la celebr azione del Sacr amento, cercando di recuperare la nostalgia
di un amore vero, gratuito, come unica via
capace di rendere bella la vita sponsale perché fondato sul coraggio di una scelta personale, libera, di una persona che si accoglie
come dono di Dio e la si rispetta nella sua dignità e nella sua singolarità.
È una proposta che si può anche non accogliere. Presentiamo loro concrete esperienze
di vita sponsale r iuscita, compiute da un
uomo e da una donna normali, che fidandosi
del Signore, che ci vuole f elici nella liber tà,
e seguendo l’insegnamento della Chiesa
esperta in umanità,hanno vissuto insieme decenni, rinnovandosi ogni giorno e perdonandosi sempre e solo per amore.
Si propone il coraggio di sfidare il mondo, di
credere che con Dio tutto è possibile senza
I Magi e alcuni partecipanti del corteo con mons.Armando Cattaneo.
rinunciare a nulla di quanto la vita di coppia
dona, ma vivendo tutto “nel Signore”, sotto
lo sguardo di Dio, sicuri che vuole il nostro
vero bene.
CONCLUSIONE
Devo r ipetere quanto ho già scr itto per il
Centro pastorale di via Cavour.
Siamo già giunti alla fase degli impianti: elet-
STATISTICA PARROCCHIALE DICEMBRE 2011
BATTESIMI
Lucia Vimercati, Simone Cunico, Cecilia Citter io,
Christian Trabattoni, Sara Calderaro, Federico Vian.
Totale anno: 150
DEFUNTI
Anitala Dell’Orto (anni 91), Irene Formenti (anni
74), Bambina Mar iani (anni 86), Luigia Corbetta
(anni 78), Maria Bonfanti (anni 72), Marco Lazzarini
(anni 87), mons. Tino Mariani (anni 80), Maurizio
Giussani (anni 80),Antonio Ballabio (anni 84), Ma-
tricisti e idraulici sono al lavoro. I soci del Circolo S. Giuseppe si stanno dando da fare.
Ho sempre la speranza di qualche generoso
contributo!
Intanto il sogno passa dalla struttura agli arredi:
allora bisogna muoversi perché il tempo vola.
Mons. Silvano Motta
Prevosto
riacarla Mar iani (anni 87), Natale Tagliabue (anni
88), Maria Dotta (anni 75), Fabio Cappuzzo (anni
83), Rina Cesana (anni 81),Maria Valeria Somaschini
(anni 58), Giordano Giannobi (anni 62).
Totale anno: 154
RIEPILOGO ANNO 2011
Battesimi: n. 150
Funerali: n. 154
Matrimoni: n. 32
Prime Comunioni bambini: n. 125
Cresime ragazzi: n. 125
Cresime adulti: n. 16
GENNAIO
duemiladodici
15
Parrocchia Santa Valeria
Archiviate le festività natalizie, doverosi ringraziamenti a chi ha offerto il proprio tempo per
dar vita alle belle iniziative parrocchiali
La famiglia, primo luogo di trasmissione della fede
deve tornare ad essere il riferimento della società
Occasione per rimettere la famiglia al centro dell’interesse la Festa che si celebra
domenica 29 gennaio, prima dell’incontro Mondiale di Milano del prossimo maggio
All’inizio di un nuovo anno, anche la liturgia ci ha donato la benedizione e la
protezione del Signore. Don Giuseppe
ci ha r icordato c he «augur arci buon
anno nuo vo signif ica r icordarci c he
tutto il tempo trascorre con la presenza
del Salv atore, colui c he salv a ogni
istante dal non senso, a patto c he sia
vissuto nel suo Spirito, spirito d’Amore.
Il Signore ci c hiama a una liber tà immensa, a por re in Lui ogni nostr a preoccupazione, ogni af fanno». L’invito è
riscoprire come la salv ezza portata da
Gesù sia capace di trasformare e rinnovare la nostra vita ogni giorno!
Anche quest’anno non possiamo non
ringraziare i par rocchiani che si sono
impegnati a preparare tutte le iniziative
legate al per iodo natalizio. L ’allestimento del presepio in santuar io ha r ichiesto tante sere di lavoro e ha voluto
essere un invito a r iflettere sulla famiglia quale luogo in cui si r ealizza la
salvezza. La Sacra Famiglia deve continuare ad essere un impor tante punto
di riferimento anche per la soc ietà di
oggi. Questo è l’impegno di tutti i cr istiani. La capanna sul piazzale e l’animazione dei f iguranti dur ante le f estività
hanno permesso a tutti i f edeli di f arsi
coinvolgere maggiormente nel mistero
dell’incarnazione c he stav ano celebrando. Non possiamo dimenticar
e
anche i catechisti e gli animatori che durante l’Avvento si sono impegnati a pr eparare i più piccoli a viv ere il Natale
attraverso le varie iniziative proposte in
oratorio e la novena in santuario. Inoltre,
ringraziamo il gruppo Caritas e il gruppo
dei giovani che hanno sensibilizzato la
comunità attraverso la mostra della carità.
Proseguiamo, quindi, il nostro cammino
16
GENNAIO
duemiladodici
Un momento della Messa di mezzanotte lo scorso Natale.
comunitario, rinfrancati dai validi appigli che ci vengono offerti dalla salvezza
donata da Gesù Cr isto a ogni per sona.
Ci stiamo preparando al grande evento
dell’incontro mondiale delle famiglie a
Milano. P er questa occasione, siamo
chiamati a riscoprire l’importanza della
famiglia. «Chi è esperto osservatore dell’oggi è natur ale che rimanga stupito
dal constatare che proprio tra le famiglie del nostr o tempo ci sono esempi
di fedeltà serena, anche se a v olte sofferta (domenica 29 g ennaio r icorderemo alla Messa delle or
e 11 gli
anniversari di matr imonio); ci sono anche tr a noi - esempio di g enerosa
apertura alla vita (domenica 5 febbraio
ci sarà la Giornata per la Vita); ci sono anche nelle nostre case - esempi di costante attenzione e servizio a chi è debole e infermo per età o per malattia
Il presepe allestito in santuario.
(nella memoria della Madonna di Lourdes, 11 febbraio, ci sarà la Giornata per
il malato). Potrà dire, l’esperto che sono
poche ormai le f amiglie che testimoniano gioia di vivere e di stare insieme
in questo mondo di pr ecarietà economica, di ansietà consumistica, di relatività relazionale, di fragilità caratteriale.
Ma non potrà negar e l’evidenza: se ci
sono - pur pochi - esempi di vita bella e
Parrocchia Santa Valeria
gioiosa, vuol dire che è possibile anche
in questo tempo!» La parrocchia è una
famiglia di famiglie. Don Giuseppe ci ha
anche invitato a ritrovarci insieme per
confrontarci su alcuni temi, quali la famiglia che vive la prova, la famiglia che
genera la vita, la famiglia che vive i problemi legati al mondo del lav oro, la famiglia che vive la f esta come tempo
dedicato per ritrovarsi, nel Signore, insieme a tutta la comunità ecclesiale. Gli
incontri di catechesi, proposti a livello
parrocchiale, sono stati caratterizzati da
un clima fraterno per poter viv ere insieme nella comunione e nella cor responsabilità, nel nome di Gesù. La
comunicazione nella fede ci ha aiutato
a costruire su solide basi il nostro lavorare insieme nella azione pastorale, che
trova la sua concretezza in tutte le iniziative che la par rocchia propone. In
questo anno, che da Benedetto XVI, è
stato dedicato alla f ede, dobbiamo impegnarci fortemente perché la famiglia
La Sacra Famiglia e i Re Magi sul piazzale del Santuario il giorno dell'Epifania.
ritorni ad essere il pr incipale luogo di
trasmissione della fede.
È rientrato in famiglia, dal Mada gascar,
per un breve periodo di r iposo, il nostro missionario don Luciano Mar iani.
Lo abbiamo accolto con gioia e festeggeremo con lui il suo venticinquesimo
di sacerdozio.
Paola Landra
STATISTICA PARROCCHIALE DICEMBRE 2011
BATTESIMI
Lisa Appennini, Elizabeth Monti, Elena Bona.
Totale anno: 59
DEFUNTI
Giuseppe Tagliabue (90 anni), Raffaele Cesana (82 anni),
Luigi Consonni (79 anni), Anna Vismara (92 anni),
Ambrogio Perego (74 anni), Fernanda Brambilla (88 anni),
Gaetano Mariani (82 anni), Giordana Frigerio (90 anni),
Regina Longoni (82 anni), Adele Masciadra (60 anni).
Totale anno: 72
RIEPILOGO
BATTESIMI
MATRIMONI
FUNERALI
NEL 2009
52
17
83
NEL 2010
52
27
66
NEL 2011
59
23
72
GENNAIO
duemiladodici
17
Parrocchia
San Giovanni Bosco al Ceredo
La santità è la vocazione di ogni cristiano, la testimonianza che il Signore chiede a ognuno
San Giovanni Bosco, la festa patronale
alla presenza del cardinal Tettamanzi
Il cardinale emerito celebrerà domenica 29 la Messa delle 10.30
Il cardinale emerito Dionigi Tettamanzi.
A volte ci sono cose che accadono al di
là di ogni r agionevole aspettativa. Così,
quasi per gioco, tempo fa era nata l’idea
di invitare al Ceredo il cardinale emerito,
Dionigi Tettamanzi, per la f esta di San
Giovanni Bosco. Ci a bbiamo provato senza troppo crederci - e poco tempo
dopo è arrivata la risposta affermativa.
L’appuntamento è stato fissato per il 29
gennaio, cioè la domenica pr ecedente
la memor ia liturgica di San Gio vanni
Bosco, così da permettere che questo incontro possa essere condiviso dalla mag-
18
GENNAIO
duemiladodici
gior parte delle persone. La Messa delle
10.30, quindi, sarà presieduta dal card.
Tettamanzi. È un’occasione molto bella
e importante per la par rocchia del Ceredo e per tutta la Comunità P astorale,
accolta con molto f avore da quanti ne
sono già venuti a conoscenza, tanto che
qualche timore comincia a sorgere sulla
capacità della nostra chiesa di accogliere
tutti coloro che vorranno partecipare.
Vedremo di stringerci il più possibile…
Oltre che per noi, credo sia una bella
opportunità anche per il Cardinale che
può fare visita a una par rocchia senza
le incombenze “ufficiali” che solo qualche mese f a avr ebbero dato un’impronta diversa a questa visita. La vedo
semplicemente come la possibilità che
ci è data di pr egare insieme, di or ientare tutti lo sguardo nella direzione del
Signore, verso di lui che è il punto di riferimento, la guida e la meta del nostro
cammino. Incontrarci con colui c he è
stato per diversi anni il nostro Vescovo,
celebrare insieme l’Eucaristia, significa
metterci tutti, pastore e g regge, nelle
mani del Signore, invocare ancora da lui
il dono dello Spir ito perché ci r enda
abili e pazienti per r idisegnare, con f iducia e sper anza, un nuo vo v olto di
Chiesa che vive tra le nostre case.
Tutto questo sotto la luce br illante di
un “grande” - San Giovanni Bosco - che
ha faticato e sofferto non poco per rendere presente e cr edibile nella Torino
dell’‘800 il volto amorevole del Padre
attraverso l’azione, a volte contraddittoria, della Chiesa del suo tempo. Dei
santi, dei grandi santi che il Signore ci
ha donato, non di r ado conosciamo
solo il nome o qualc he piccolo aneddoto della loro vita: per questo li sentiamo lontani, eroi solitari che hanno
fatto cose degne di ammirazione e di rispetto, ma lontani. A volte li pensiamo
immuni dalle fatiche e dalle preoccupazioni della vita, esenti dalle contr addizioni e dalle complessità, carichi della
solidità di una fede monolitica che non
lascia spazio a cedimenti o insicurezze… Approfondire e conoscer e la
vita di un g rande santo invece ci permette di guardare con una luce diversa,
con ma ggiore r ealismo e sper anza,
anche la nostra vita, la nostra vicenda
di credenti, di cristiani più o meno impegnati, più o meno entusiasti o delusi
Parrocchia
San Giovanni Bosco al Ceredo
per come vanno le cose. Ci permette di
vederli come“uno di noi”, come fratelli
maggiori che possono indicar ci qualche passo più concreto per vivere ogni
giorno la nostra fede. È per questo motivo che mi per metto di lasciar e qualche nota bibliografica su San Giovanni
Bosco, qualche buona lettura per chi ne
vuole approfondire la conoscenza.
È in questa luce c he vedo l’incontro
con il cardinale Tettamanzi nella memoria di San Giovanni Bosco: ricordarci ancora c he la santità è la v ocazione di
ogni cr istiano, è il fr utto di testimonianza che il Signore ci chiede, da far
maturare con la Chiesa e nella Chiesa.
Don Sergio Dell’Orto
Vicario C.P.
Nota bibliografica
Teresio Bosco, Don Bosco, storia di un
prete, Elledici, 1987
L'autore presenta Don Bosco immerso
nella realtà economica del suo tempo,
una realtà che solo studi recenti hanno
permesso di conoscer e più a f ondo.
Viene inoltre dato r isalto alla cor nice
dell'ambiente ecclesiastico, la cui conoscenza è stata anc h'essa arricchita da
recenti ricerche storiche.
Antonio Sicari, Ritratti di Santi - vol 1,
Milano, Jaca Book, 1988, pp.100-120
Una biografia breve, ma chiara e precisa,
all’interno di una collana c he presenta
le maggiori figure di santi di tutti i tempi,
ormai giunta al dodicesimo volume.
Teresio Bosco, Don Bosco visto da vicino, Elledici, 1996.
Volume tratto dal processo di santificazione di Don Bosco:28 persone narrano
ciò c he hanno visto e sentito gior no
dopo giorno nella casa di Valdocco.
Giancarlo Isoar di, Don Bosco si racconta, Elledici, 2012
Don Bosco si presenta ai ragazzi d'oggi:
una storia sempre avvincente, raccontata con linguaggio moderno.
GENNAIO
duemiladodici
19
Notizie in breve
CALENDARIO PASTORALE
Domenica 22 gennaio
Giornata diocesana dell’Azione
Cattolica
Parrocchia San Giuseppe,
ore 16, Battesimi
Oratorio San Rocco, or e 14.30,
incontro per i genitori dei ragazzi del
corso “1” sul tema“Gesù mediatore tra
Dio e Uomo. Fratelli e sorelle, in Lui”
Ore 16, Adorazione e benedizione
Parrocchia Santa Valeria,
ore 14.30, or atorio via Wagner, incontro per i g enitori dei r agazzi di
quarta elementare
Ore 16,30, incontro per gli animatori
che saranno disponibili per l'or atorio feriale nella prossima estate. Sarà
presente Damiano (c he ha già diretto lo scor so anno l'or atorio f eriale) che guiderà anche quest'anno
l'esperienza comunitaria estiva.
Parrocchia San Giovanni Bosco
al Ceredo, ore 10.30, S. Messa per
le famiglie e per chi festeggia anniversari di matrimonio
Ore 12.30, pranzo per gli anniv ersari di matrimonio
Parrocchia Sant’Ambrogio,
ore 1 5-17, in teatro, spettacolo di
burattini
Ore 15-17, in or atorio, pomeriggio
insieme
Azione Cattolica, ore 18.30-21.30,
parrocchia Sant’Ambr ogio, incontro per adolescenti
Ore 20, parrocchia Sant’Ambrogio,
incontro per 18/19enni
Mercoledì 25 gennaio
Gruppi di Ascolto, or e 21, nelle
case ospitanti
Oratorio San Rocco, ore 21, formazione catechiste
20
GENNAIO
duemiladodici
Pastorale giovanile cittadina,
ore 21, oratorio San Rocco, Lectio
Divina per 18/19enni e giovani
Giovedì 26 gennaio
Parrocchia Sant’Ambrogio,
ore 21, in cr ipta, Rosar io e Adorazione silenziosa
Sabato 28 gennaio
Parrocchia Sant’Ambrogio,
ore 19-21, happy hour per gio vani
Ore 21, in teatro,Teatrando “Norma 44”
Azione cattolica decanale, ore 21,
oratorio S. Giovanni Bosco - Giussano,
Lectio divina su "Di c he cosa discutete con loro?" (Mc 9, 14-29). Vincere
il male con la pr eghiera. Guida la r iflessione don Enrico Castagna - Pastorale giovanile CP S. Paolo Giussano
Venerdì 27 gennaio
Comunità
pastorale
Maria
Madre della Chiesa, or e 21,
salone par rocchia San Gio vanni
Bosco al Cer edo, “Fuga dal call
center”, f ilm pr oposto da ACLI,
Caritas decanale e Cir colo San
Giuseppe come r iflessione per la
Giornata della solidar
ietà.
Presentazione di padr e Lietti,
critico cinematografico
Domenica 29 gennaio
Giornata diocesana della famiglia
Parrocchia San Giuseppe,
Ore 15.30, inizio corso fidanzati
Ore 12.30, pranzo in oratorio e nel
pomeriggio Gio vannino d’Or o al
teatro San Rocco
Ore 17.30, in or atorio, sala “GP2”
presentazione vacanze estive 2012
per bambini, ragazzi e adolescenti
Parrocchia Santa Valeria, ore 11,
S. Messa con anniversari di matrimonio
Parrocchia San Giovanni Bosco
al Ceredo, f esta patronale di San
Giovanni Bosco, ore 10.30, S. Messa
solenne presieduta da S.E. card. Dionigi Tettamanzi. Nel pomer iggio
giochi e animazione
Parrocchia Sant’Ambrogio,
ore 15.30, in teatro, cineforum per
le famiglie
Lunedì 30 gennaio
Parrocchia Sant’Ambrogio, ore 21, in
teatro,“Il suolo minacciato”. Incontro dibattito per educare le coscienze ad essere responsabili del nostro ambiente
Parrocchia San Giovanni Bosco
al Ceredo, ore 21, incontro per genitori, educatori, catechiste su Mass
media e famiglia
Movimento per la vita/Circolo
Culturale San Giuseppe, ore 21,
presso il Centro parrocchiale di via
Stefano da Ser egno 9, incontr o r iflessione sul messaggio dei Vescovi
in occasione della gior nata per la
vita “Giovani aperti alla vita”. Relatrice Sorella dott.ssa Patrizia Pirioni,
religiosa e pedagogista, attiva presso
il centro “Mamma Rita” di Monza. La
serata sarà preceduta, alle 20.30, dall’estrazione dei biglietti della sottoscrizione a pr emi a f avore del
Centro di Aiuto alla Vita.
Martedì 31 gennaio
San Giovanni Bosco
Parrocchia San Giovanni Bosco
al Ceredo, ore 18.30, S. Messa per
i ragazzi. Segue momento di festa.
Ore 21, S. Messa solenne per S. Giovanni Bosco
(sospesa la S. Messa delle ore 8.30)
Parrocchia Sant’Ambrogio,
ore 18.30, S. Messa animata dai r agazzi. Segue happy hour in oratorio
Notizie in breve
Mercoledì 1 febbraio
Oratorio San Rocco,
ore 21, formazione catechiste
Giovedì 2 febbraio
Festa della candelora
Parrocchia San Giuseppe, ore 9,
benedizione delle candele e processione
Parrocchia Santa Valeria,
ore 18.30, benedizione e pr ocessione con le candele
Parrocchia San Giovanni Bosco
al Ceredo, ore 20.30, benedizione
e processione con le candele
Venerdì 3 febbraio
Parrocchia San Giuseppe, durante
le S. Messe benedizione della gola
Parrocchia Santa Valeria, durante
le S. Messe benedizione della gola
Ore 17.30, Adorazione Eucaristica
Parrocchia San Giovanni Bosco
al Ceredo, durante la S. Messa benedizione della gola
Catechesi degli adulti cittadina,
ore 21, teatro Sant’Ambrogio,
Sabato 4 febbraio
Parrocchia San Giuseppe,
ore 7.30, santuar io dei Vignoli,
S. Messa nel primo sabato del mese
Comunità
pastorale
Maria
Madre della Chiesa, time-out spirituale catechiste
Pastorale socio-politica, ore 20,
Desio, incontro
Domenica 5 febbraio
Giornata per la vita
In tutte le parrocchie, vendite di
primule a f avore del Mo vimento
per la vita
Parrocchia San Giuseppe, ore 15,
santuario dei Vignoli, incontro di
preghiera per le mamme in attesa
Oratorio San Rocco, or e 14.30,
incontro per i g enitori, padr ini e
madrine dei ragazzi cresimandi del
corso “4”: Testimonianza sul ruolo
Ore 16.45, corso animatori
Parrocchia Santa Valeria,
ore 14.30, or atorio di via Wagner,
incontro per i g enitori dei r agazzi
di quinta elementare
Parrocchia San Giovanni Bosco
al Ceredo, ore 15.30, Battesimi comunitari, ore 15,30, incontro per i
genitori dei r agazzi di quinta
elementare e prima media con don
Andrea Ciucci
Mercoledì 8 febbraio
Parrocchia San Giuseppe,
ore 9.30, in penitenzieria, catechesi
degli adulti
Oratorio San Rocco, ore 21, formazione catechiste
Pastorale giovanile cittadina,
ore 21, oratorio San Rocco, Lectio
Divina per 18/19enni e giovani
Giovedì 9 febbraio
Azione cattolica, or e 21, par rocchia S. Valeria - via Piav e, incontro
formativo per adulti su "Un passo
oltre - sogni, desideri, progetti", alla
ricerca dei desider i dell'uomo di
oggi c he cer ca di dar e senso alla
sua vita" - "Il desider io di amor e"
Venerdì 10 febbraio
Catechesi degli adulti cittadina,
ore 21, teatro Sant’Ambrogio
Sabato 11 febbraio
Giornata dell’ammalato
Istituto Don Orione, or e 15,
S. Messa per gli ammalati
Domenica 12 febbraio
Giornata della solidarietà
Comunità
pastorale
Maria
Madre della Chiesa, or e 18, in
basilica, S. Cr esima degli adulti
Ore 20.45, oratorio San Rocco, formazione educatori
Parrocchia San Giuseppe
oratorio San Rocco, ore 10, in basilica, giornata insieme per r agazzi e
genitori del corso “2” Festa del Perdono: Prima Confessione.
Parrocchia Santa Valeria,
ore 14.30, or atorio di via Wagner,
incontro per i g enitori dei r agazzi
di prima media
Ore 17.30, inizio percorso fidanzati
Mercoledì 15 febbraio
Gruppi di Ascolto, or e 21, nelle
case ospitanti
Venerdì 17 febbraio
Catechesi degli adulti cittadina,
ore 21, teatro Sant’Ambrogio
Domenica 19 febbraio
Oratorio San Rocco, or e 14.30,
incontro per i genitori dei bambini
del corso “0” sul tema “La figura di
Gesù: Gesù e l’uomo”
Parrocchia Santa Valeria,
ore 16.30, Battesimi comunitari
Parrocchia San Giovanni Bosco
al Ceredo, ore 15, incontro per genitori, educator i, catechiste con il
dott. Valsecchi
CIRCOLO CULTURALE
SAN GIUSEPPE
Il 2012 è l’anno del r itorno/rinascita del Circolo Culturale San Giuseppe in via Cavour 25.
I lavori proseguono. Dopo gli interventi sulla str uttura esterna, con la
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Notizie in breve
bella f acciata sulla via Cav our, sui
lati e con la sistemazione dei tetti si
passa ai par ticolari in vista dell’utilizzo degli ambienti sia ad uso pubblico con il Consultor
io ed il
Circolo, sia privato, con abitazioni e
negozi.
A breve si definirà una serata per illustrare lo stato ef fettivo del cantiere con una pr
oiezione di
fotografie stante la non accessibilità
dello stesso per motivi di sicurezza.
Al direttivo l’onere di pr eparare al
meglio il r ientro con la pr edisposizione dei locali di competenza e del
relativo ar redamento. Consigli e
proposte nonc hé contr ibuti materiali e di idee sono richiesti a tutti i
soci.
Le altre attività proseguono: l’incontro con l’amico Aldo Maria Valli, che
vediamo spesso in tv come commentatore da piazza San Pietro,è saltato per impr evisti motivi di lav oro
(incontro Benedetto XVI ed il primo
ministro Monti).
“Giovani aper ti alla vita” è il tema
che i Vescovi italiani propong ono
per la Gior nata della Vita 2012. Il
Movimento per la Vita ed il Cir colo
propongono un dibattito lunedì 30
gennaio alle or e 21 pr esso l’ex oratorio femminile, con ingresso da via
Stefano 9, con la dir ettrice del centro “Mamma Rita” di Monza.
“Fuga dal call center” è il film offerto
insieme da ACLI, Car itas e Cir colo
come r iflessione per la Gior nata
della solidar ietà 2012 v enerdì 27
gennaio alle ore 21 presso il salone
della parrocchia del Ceredo.
E passiamo al v ersante r icreativo
dopo tanto riflettere e contribuire a
creare coscienza sociale nella società civile seregnese. Venerdì 3 feb-
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braio, ore 19.30, ritorna S. Agata, libera occasione di incontr o tr a le
socie, mamme, donne dell’or atorio
nel salone Borg onovo all’or atorio
San Rocco, per r icordare convivialmente la Santa siciliana.
Rinviata a data da destinar si la gita
in Liguria e nella Valle delle Meraviglie per mancanza di iscrizioni.
Con il motto “2012 Viaggiare, conoscere, cr escere, f are amicizia’’
proponiamo, ai soci innanzitutto,
l’incantevole Copenha gen, via ggio in Europa dal 9 al 16 giugno
2012. I soci hanno ricevuto i dettagli che tutti possono conoscere
dalla nostr a seg reteria pr esso la
casa pr epositurale il mar tedì e
giovedì (or e 14,30/16) ed il v enerdì (ore 16/18).
Infine il tesseramento 2012 cui invitiamo sollecitamente chi non ha ancora r innovato e c
hi vuole
partecipare a questa realtà culturale
al suo 134° anno di vita.
GRUPPI ANIMAZIONE
SOCIALE
Acli, Caritas, Circolo San Giuseppe
propongono, nell’ambito della
Giornata della Solidar ietà diocesana, la proiezione ed il commento
del film “Fuga dal call center”
presso il salone della par rocchia
del Ceredo, venerdì 27 gennaio alle
ore 21. Padre Lietti, critico cinematografico, ci mostr erà l’interpretazione del regista sulle difficoltà del
lavoro per i giovani di oggi ed i conseguenti problemi relazionali e sentimentali. Tema scottante anc he
nella nostra zona e che deve dare a
tutta la Comunità P astorale Mar ia
Madre della Chiesa l’occasione per
una riflessione e per ar rivare, in attesa delle iniziative governative per
la ripresa economica, a locali iniziative concrete dopo il super amento
del Fondo Famiglia lavoro voluto dal
Cardinal Tettamanzi con visione
profetica nel 2008.Tutte le iniziative
pastoralmente pr oposte d’altr a
parte non possono esser e viste in
questo 2012, c he con l’ottica del
grande evento che ci aspetta e cioè
l’incontro mondiale delle F amiglie
di inizio giugno. Per ulteriori dettagli www .chiesadimilano.it/pastorale sociale.
UNITALSI
Con l'inizio dell'anno 2012 v
ogliamo innanzitutto ringraziare Dio
per la Sua miser icordia avuta nei
confronti del nostr o g ruppo nel
corso del 2011. Abbiamo dato il
massimo impegno e a bbiamo tutti
collaborato per super are le dif ficoltà incontrate comportandoci nel
migliore dei modi.
L'inizio dell'anno 2012 ha visto conclusa in modo assolutamente positivo la nostr a proposta di r ichiesta
contributi per la Casa marina di Borghetto Santo Spir ito tramite la vendita di lenticc hie. Un'altr a attività
terminata in modo altrettanto positivo è stata la sottoscrizione a premi
che ci consentirà anche quest'anno
di favorire la pr esenza di v olontari
presso la nostra casa di Borghetto e
garantire in tal modo la cur a e l'assistenza dei div ersamente abili nel
periodo estivo dal 15 giugno al 15
agosto in tur ni di una o due settimane. Invitiamo tutti a dar e la propria disponibilità. Diamo or
a
l'elenco dei prossimi incontri:
Notizie in breve
- Lunedi 23 gennaio alle ore 20,30
il nostr o Gr uppo celebr erà la S.
Messa di aper tura delle attività
presso l'Istituto delle Suor e Canossiane
- Domenica 5 febbraio si avrà la relazione bilancio 2011 della Sottosezione di Monza pr
esso la
parrocchia Sacro Cuore (Triante)
Monza
- Da v enerdì 10 f ebbraio a domenica 12 f ebbraio si sv olgerà un
pellegrinaggio aer eo a Lour des
con la nostr a Sottosezione di
Monza. Naturalmente nei pellegrinaggi Unitalsiani sono benv enuti
gli ammalati e i disabili.
- Sabato 11 febbraio - gior nata dell'ammalato con la celebr azione
della S. Messa pomeridiana presso
l'Istituto Don Orione
- Domenica 4 marzo - giornata di ritiro spir ituale pr esso Villa Sacr o
Cuore a Triuggio
- Domenica 6 maggio - pellegrinaggio a Caravaggio.
Qualora venissero organizzate altre
manifestazioni v erranno comunicate. P er inf ormazioni tel 0362
235943 - 349 2935093.
Cordiali e sinceri auguri di un felice
e sereno 2012.
SCUOLA STRANIERI
“CULTURE SENZA FRONTIERE”
Domenica 15 gennaio si è celebrata
la 98ma Gior nata Mondiale del Migrante e del Rifugiato con il seguente tema:"Mig razioni e nuo va
evangelizzazione".
La Car itas Decanale Ser egno-Giussano ha contr addistinto questo avvenimento con due momenti
particolari: una S. Messa pr eparata
dai corsisti delle scuole di lingua italiana di Ser egno e Giussano e un
momento conviviale in un salone
della Parrocchia SS.Quir ico e Giulitta a Robbiano.
Per scelta del decanato ogni anno
viene interessata una parrocchia tra
le dieci che ne fanno parte così da
creare quello spirito di unità e condivisione tanto auspicato anc he da
papa Benedetto XVI.
Questa Gior nata vuole r ichiamare
l'attenzione dei credenti soprattutto
sul tema dei lavoratori migranti, sui
rifugiati e sugli studenti inter nazionali. A tutti loro è r ivolta oggi la
nuova evangelizzazione in un contesto sociale in cui "il miscuglio di
nazionalità e di r eligioni v a cr escendo in misura esponenziale".
Di fronte a tale sf ida la Chiesa si
sente sollecitata a r ivedere i suoi
metodi, le sue espressioni e il suo
linguaggio, rinnovando il suo slancio missionar io, f acendo lev a sul
necessario coinvolgimento del laicato e sull'importanza del dialogo
a tutti i livelli, istituzionali e non.
La Caritas Ambrosiana poi, contemporaneamente alle altre realtà regionali Caritas e Fondazioni Migrantes,
ha presentato a Milano nell'ottobre
2011 il XXI Dossier Statistico Immigrazione in cui viene affrontato il fenomeno mig ratorio dal punto di
vista internazionale, nazionale e dei
contesti regionali fornendo informazioni sulle presenze e sulle car atteristiche del soggior
no degli
immigrati.
Si scopre così che i Paesi in ascesa
in Italia sono: Ucraina, Moldavia, Romania, Albania, Marocco, Cina, Perù,
Ecuador e che la società multietnica
la si sper imenta sopr attutto a
scuola, nel mondo del lav oro e nell'ambito religioso.
E proprio dalla scuola abbiamo dati
certi: 750.000 pr esenze di minor i
nell'a.s. 2011/2012 contro i 711.000
dello scorso anno scolastico di cui
il 42% è nato in Italia.
Sull'attuale tematica della cittadinanza per i ragazzi e i giovani "stranieri" nati e/o cr esciuti in Italia si
discute or mai da tempo e, al r iguardo, sono in atto anc he diverse
iniziative in tutto il Paese.
Perché non riconoscere loro questo
diritto come già avviene in F rancia
e in altr e nazioni? Lasciamo a ciascuno un momento di riflessione...
La Giornata Mondiale del Mig rante
si inser isce anche nel per corso di
preparazione del VII Incontro Mondiale delle Famiglie che si celebrerà
a Milano dal 30 ma ggio al 3 giugno
prossimi. Sarà una bella occasione
per riscoprirci un popolo solo c he
proviene sia dalla discendenza di
Abramo sia dalle g enti di tutta la
terra e c he, pur nell'attuale cr isi
economica ed esistenziale, trova la
forza di creare una vera comunità di
persone cor responsabili del bene
comune, di un autentico culto spirituale e di una r elazione nuova con
gli stranieri.
Dati scuola al 31 dicembre 2011:
totale ragazzi iscritti: 43 (15
femmine e 28 maschi).
Totale adulti iscritti: 282 (154
femmine e 128 maschi).
CENTRO AIUTO ALLA VITA/MOVIMENTO PER LA VITA
Ad ogni r ipetersi del Natale il Mistero dell’Incarnazione ci r ichiama
la dignità della vita umana.
Un
chiaro appello ad av er cur a della
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Notizie in breve
vita - sopr attutto della più fr agile -,
a custodirla e proteggerla, ci giunge
anche da una festa che la liturgia ci
presenta due gior ni dopo il Natale,
la festa dei Santi Innocenti.
Il r icordo, dolor oso, dei bambini
fatti uccidere da Erode per attentare
alla vita del piccolo Gesù, non può
non farci pensare a tutti i bambini
anche oggi violati da gli adulti, maltrattati, non rispettati, ed ai bambini
vittime dell’aborto.
(Non a caso un libr o di denuncia
sull’aborto uscito alcuni anni f a, ad
opera di un gior nalista impegnato
coraggiosamente sul fr onte della
Vita, si intitolav a “Gli anni di
Erode”!).
Proprio per tener e desti la nostr a
mente ed il nostr o cuore, per far sì
che non a bbiamo ad assuef arci all’aborto, ecco il r itorno anche quest’anno della Gior nata per la Vita,
che celebr eremo domenica 5 f ebbraio in tutta Italia. I nostri Vescovi
hanno preparato un messa ggio dal
titolo accattivante: “Giovani aper ti
alla Vita”.
Lo mediter emo insieme lunedì 30
gennaio, alle 21, pr esso il Centr o
parrocchiale di via Stefano da Seregno n. 9 (entrata dal cancello di lato
all’ingresso del Palazzetto Giovanni
XXIII).
Ci accompa gnerà nella r iflessione
Sorella Dott.ssa Patrizia Pirioni, religiosa e pedagogista, attiva presso il
centro “Mamma Rita” di Monza.
Confidiamo in una par tecipazione
numerosa degli amici lettori!
La serata sarà preceduta, alle 20.30,
dall’estrazione dei biglietti della sottoscrizione a pr emi a f avore del
Centro di Aiuto alla Vita, organizzata
per andar e incontro a tutte le
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mamme in dif ficoltà c he ci c hiedono una mano!
(Segnaliamo peraltro che sono ancora disponibili dei biglietti: è possibile contattare la signora Erminia,
nostra segretaria, al numer o 0362223603).
A tutti un augur io per un ser eno
2012.
NOTIZIE A.C.
Prosegue la bella iniziativ a dell’itinerario formativo per gli adulti seguendo il testo “Un passo oltr e sogni, desideri, progetti”, alla ricerca
dei desideri dell’uomo di oggi c he
cerca di dare senso alla sua vita.
Già presi in consider azione il desiderio di sicur ezza e il desider io di
salute, il terzo incontro che si terrà
giovedì 9 f ebbraio alle or e 21,00
presso la parrocchia di santa Valeria
- via Piave - considererà “Il desiderio
di amore”.
Il quar to incontro è pr ogrammato
per il 12 aprile sul tema “Il desiderio
di Felicità”.
Il quinto incontro sarà in data 10
maggio su. “Il desiderio di Dio”
Lectio Divina
3° incontr o - gio vedì 26 g ennaio,
presso l’or atorio “San Gio vanni
Bosco” - Giussano - via D’Azeglio 32
- ore 21: “Di che cosa discutete con
loro?” (Mc 9,14-29). Vincere il male
con la pr eghiera. Guida alla r iflessione sarà don Enrico Castagna - Pastorale Gio
vanile Comunità
Pastorale San Paolo - Giussano
Il 4° incontr o sarà gio vedì 23 f ebbraio: “Di c he cosa stav ate discutendo per strada?” (Marco 9,30-50).
Chi vuol essere il primo sia l’ultimo
di tutti e il servitore di tutti.
Incontro adolescenti seguendo il
sussidio “SKYSCRAPE 3”
Domenica 22 g ennaio presso l’oratorio di Sant’Ambr ogio - via Don
Gnocchi 2 - dalle ore 18,30 alle ore
21,30.
Nello stesso gior no e nello stesso
luogo, con inizio alle or e 20, con la
cena, si terrà l’incontro dei 18enni.
L’itinerario continuerà con lo stesso
programma nelle seguenti domeniche: 26 f ebbraio - 22 apr ile e 20
maggio.
A tutti noi è chiesto di essere attenti
e di collaborare perché il prossimo
incontro mondiale delle famiglie del
maggio-giugno 2012, che sta impegnando tutta la Chiesa e in par ticolare la Chiesa di Milano,
sia
occasione di r innovamento del nostro stile di vita per essere capaci di
offrire accoglienza e fr
aternità.
Qualcuno di noi si è già fatto avanti
e si sper a che altr i si propongano
per questa esper ienza di univ ersalità della Chiesa, ospitando le f amiglie attese a Milano.
Comunicare la propria disponibilità
in sacrestia oppure comunicare con
don Paolo Ciotti c he è il r esponsabile di riferimento per il nostro decanato.
Visita il sito
www.azionecattolicamilano.it
ORARI SANTE MESSE FESTIVE
Basilica San Giuseppe
Sabato alle 18 (vigiliare), domenica alle 7.30, 8.45, 10, 11.30 e 18
Oratorio San Rocco
Sabato alle 20 (vigiliare)
Parrocchia Beata Vergine Addolorata al Lazzaretto
Sabato alle 20.30 (vigiliare), domenica alle 8, 10, 11.30 e 18.30
Adoratrici perpetue del Santissimo Sacramento
Domenica alle 8.30
Abbazia San Benedetto
Sabato alle 18 (vigiliare), domenica alle 8, 9.45, 11 e 18
Santuario di Maria Ausiliatrice (Piccolo Cottolengo Don Orione)
Sabato alle 17.30 (vigiliare), domenica alle 7, 9.30, 11 e 17.30
In copertina:
La Messa nella giornata dei migranti è stata celebrata domenica 15 gennaio
nella parrocchia SS. Quirico e Giulitta di Robbiano: nell'immagine il gruppo dei partecipanti.
San Salvatore
Domenica alle 8.30 e 10.30
Istituto Pozzi
Domenica alle 9
Ospedale
Sabato alle 19 (vigiliare) e domenica alle 9
«L’AMICO DELLA FAMIGLIA», PERIODICO DELLE COMUNITÀ CRISTIANE DI SEREGNO
anno XC, 22 gennaio 2012, numero 1
Direttore responsabile: don Paolo Ciotti; in redazione: Paolo Cova, Enrica Dell’Orto, Patrizia Dell’Orto, Luigi
Losa, Giovanni Marelli, Patrizia Mariani, Sabrina Parravicini, Mariarosa Pontiggia e Paolo Volonterio;
e-mail: [email protected]; amministrazione: Riccardo Ballabio; abbonamenti: Buona Stampa
San Paolo - c/o segreteria parrocchia S. Giuseppe - Piazza Libertà 6 - Seregno - telefono 0362 231308 o presso
le segreterie delle altre parrocchie;
Parrocchia Santa Valeria
Sabato alle 18.30 (vigiliare), domenica alle 7.30, 9.30, 11 e 18.30
Parrocchia San Giovanni Bosco al Ceredo
Sabato alle 19 (vigiliare), domenica alle 8, 10.30 e 18
Parrocchia Sant’Ambrogio
Sabato alle 18 (vigiliare), domenica alle 8, 9.45, 11.15, 18 e 20.30
Stampa & Grafica: Sarigraphic E. Riva di M. Riva & C. snc, Via Gandhi, 12 - 20831 Seregno MB;
Autorizzazione del Tribunale di Monza n. 93 dell’1/12/1987
Parrocchia San Carlo
Sabato alle 18 (vigiliare), domenica alle 8, 10.30 e 18
Le famiglie del mondo
sono tra noi:
sapremo accoglierle?
anno XC - n. 1 - gennaio 2012 - periodico delle comunità cristiane di Seregno
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