Le famiglie del mondo sono tra noi: sapremo accoglierle?
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Le famiglie del mondo sono tra noi: sapremo accoglierle?
Le famiglie del mondo sono tra noi: sapremo accoglierle? anno XC - n. 1 - gennaio 2012 - periodico delle comunità cristiane di Seregno ORARI SANTE MESSE FESTIVE Basilica San Giuseppe Sabato alle 18 (vigiliare), domenica alle 7.30, 8.45, 10, 11.30 e 18 Oratorio San Rocco Sabato alle 20 (vigiliare) Parrocchia Beata Vergine Addolorata al Lazzaretto Sabato alle 20.30 (vigiliare), domenica alle 8, 10, 11.30 e 18.30 Adoratrici perpetue del Santissimo Sacramento Domenica alle 8.30 Abbazia San Benedetto Sabato alle 18 (vigiliare), domenica alle 8, 9.45, 11 e 18 Santuario di Maria Ausiliatrice (Piccolo Cottolengo Don Orione) Sabato alle 17.30 (vigiliare), domenica alle 7, 9.30, 11 e 17.30 In copertina: La Messa nella giornata dei migranti è stata celebrata domenica 15 gennaio nella parrocchia SS. Quirico e Giulitta di Robbiano: nell'immagine il gruppo dei partecipanti. San Salvatore Domenica alle 8.30 e 10.30 Istituto Pozzi Domenica alle 9 Ospedale Sabato alle 19 (vigiliare) e domenica alle 9 «L’AMICO DELLA FAMIGLIA», PERIODICO DELLE COMUNITÀ CRISTIANE DI SEREGNO anno XC, 22 gennaio 2012, numero 1 Direttore responsabile: don Paolo Ciotti; in redazione: Paolo Cova, Enrica Dell’Orto, Patrizia Dell’Orto, Luigi Losa, Giovanni Marelli, Patrizia Mariani, Sabrina Parravicini, Mariarosa Pontiggia e Paolo Volonterio; e-mail: [email protected]; amministrazione: Riccardo Ballabio; abbonamenti: Buona Stampa San Paolo - c/o segreteria parrocchia S. Giuseppe - Piazza Libertà 6 - Seregno - telefono 0362 231308 o presso le segreterie delle altre parrocchie; Parrocchia Santa Valeria Sabato alle 18.30 (vigiliare), domenica alle 7.30, 9.30, 11 e 18.30 Parrocchia San Giovanni Bosco al Ceredo Sabato alle 19 (vigiliare), domenica alle 8, 10.30 e 18 Parrocchia Sant’Ambrogio Sabato alle 18 (vigiliare), domenica alle 8, 9.45, 11.15, 18 e 20.30 Stampa & Grafica: Sarigraphic E. Riva di M. Riva & C. snc, Via Gandhi, 12 - 20831 Seregno MB; Autorizzazione del Tribunale di Monza n. 93 dell’1/12/1987 Parrocchia San Carlo Sabato alle 18 (vigiliare), domenica alle 8, 10.30 e 18 Editoriale Uno dei direttori storici del nostro periodico ci dona la sua parola che ci incoraggia “L’Amico della Famiglia” al servizio di una Chiesa accogliente e ricca di fede Accogliere le famiglie del Mondo, riscoprire la Fede come centro della esistenza cristiana: gli impegni dell’anno iniziato. Mi è stato chiesto di scrivere ‘una parola’ in apertura di questo primo numero del nuo vo anno 2012 de’ ‘L’Amico della f amiglia’. Ho accolto l’invito con gratitudine. Per anni ‘nei tempi antichi’ ho ‘diretto’ questa ‘piccola v oce’ della comunità par rocchiale c he le gio vani ‘militi’ della Buona Stampa anc he con sacr ificio personale portavano poi alle famiglie. Sono passati anni e constato c he ‘l’Amico’ è ancora vivo più che mai, elegante, completo nelle inf ormazioni, attento a gli ev enti della Chiesa, in par ticolare documento dell’evoluzione in atto nella r ealtà ecclesiale in Seregno con la costituzione di due Comunità P astorali, aperte a un futuro che è tutto da ‘inventare’ con l’obbedienza che lo Spirito richiede. E’ straordinario poi che dalle sue pagine questo piccolo e grazioso periodico faccia giungere a tutti la v oce dei loro capaci pr eti in pastorale. E’ bello sentir si r aggiunti di mese in mese dai pensier i dei pr opri sacerdoti: anche così si fonda un legame, si sostiene una comunione tra fedeli e pr esbiteri c he è il ‘mistero della Chiesa’ in Seregno. E’ solo una voce, è vero, ma è voce di tanti sacerdoti. So che in questi mesi le comunità sono impegnate nella pr eparazione a quel g rande e atteso ev ento nella Chiesa di Milano c he è l’Incontr o Mondiale delle famiglie che vedrà in Milano la presenza del Santo Padre. Anch’io mi unisco alle sollecitazione cariche di speranza dei vostri sacerdoti per r accomandarvi di ‘credere’ nella bellezza dell’ospitalità.Aprire le porte della propr ia casa per accogliere famiglie che vengono da tutto il mondo può esser e il pr incipio di un’esperienza di fede che potrebbe dilatarsi nel tempo. Con semplicità ma con f iducia accogliendo l’appello del nostro Arcivescovo attendo che Ser egno sappia esser e accogliente come lo fu quando venne in visita il Beato Gio vanni P aolo II [1983, NdR]. Permettetemi di pensare che la disponibilità g enerosa a dare ospitalità alle famiglie possa generare un entusiasmo v ero e pr ofondo in tutti, pensando che l’ospite fin dai tempi antic hi era il segno di un passaggio di grazia, di un ‘venire’ di Qualcun Altro.... So c he ci v ogliono occhi nuovi per vedere l’ospitalità in questa luce: ma provateci e vedrete c he la f amiglia v ostra si aprirà stupita sul mondo e appar irà agli occhi vostri un futuro diverso da quello tenuto ai nostr i giorni, luminoso, impegnativo ma carico di fiducia. Infine quasi in c hiusura il mio sguardo corre verso la fine di questo nuovo anno c he augur o f elice ad ogni famiglia, in particolare fecondo per i nostr i preti nel loro ministero pastorale. Cor re al gior no in cui il Santo Padre aprirà l’anno della fede: sarà l’11 ottobr e prossimo nel 50° anniversario dell’apertura del Concilio Ecumenico Vaticano II. Chiedo scusa se pesco nei miei r icordi di gio vane pr ete. Negli anni della contestazione il pr esbiterio della par rocchia di San Giuseppe aveva invitato i giovani a incontri nel rinnovato cinema-teatr o S. Rocco. Sul palco tutti i preti. In platea, piena all’inverosimile, i gio vani. In contestazione aper ta. Er ano gli anni di Marcuse (‘L ’Uomo a una dimen- sione’), di Sar tre, della liber tà senza limiti, gli anni di un f emminismo rampante. Dopo la ser ata di impegnativa dialettica in botta e risposta, all’uscita, circondato da giovani piuttosto ‘ardenti’, ero con un giovane insegnante di teologia del seminario di Venegono Inferiore ed ora affermato teologo. Ricordo la lapidaria risposta a tutte le provocazioni di questi giovani ammaliati da un imper ante esistenzialismo ateo, che li ha lasciati di stucco: “Non ho bisogno di lor o disse- io ho Cristo e mi basta!”. Ecco ho v oluto r iprendere questo episodio che appartiene alla mia piccola storia di pr ete per r iprendere quanto scrive la Congregazione per la dottrina della fede in una recente Nota:“Quest’anno sarà un’occasione propizia per ché tutti i f edeli comprendano più profondamente che il fondamento della f ede cr istiana è l’incontro con un avvenimento, con una P ersona c he dà alla vita un nuovo or izzonte e con ciò la dir ezione decisiva. Fondata sull’incontro con Gesù Cristo risorto la fede potrà essere riscoperta nella sua integ rità e in tutto il suo splendor e perché... “il Signore conceda a ciascuno di noi di vivere la bellezza e la gioia dell’essere cristiani”. Immersi dunque nell’oggi c he ci chiede di cr edere nel v alore dell’ospitalità, ma tesi al futur o per incontrare Cr isto, la r agione ultima della nostr a sper anza. E’ l’augur io che lascio a chi ha avuto la pazienza di leggermi. Don Pino Caimi GENNAIO duemiladodici 1 Attualità La morte di Don Verzé, l’affondamento della nave Concordia e i guai dello spread Hanno qualcosa in comune la morte di don Luigi Verzé giunta con pr ecisione cronometrica al culmine della cr isi finanziaria del San Raffaele, la sventura dell’af fondamento vergognoso della nav e org oglio della f lotta da crocier a della Costa e l’ultimo dec lassamento della af fidabilità f inanziaria dei paese europei da parte della a genzia statunitense Standard & Poor’s? Io credo di sì. Ciò che lega insieme questi drammatici avvenimenti è il r ibaltamento quasi improvviso di una situazione valutata come ottimale, anche eccezionale e di sicur a stabilità, con una realtà che ne fa emerg ere la pr ecarietà e l’inconsistenza. E’ f inita l’età delle certezze. L’ospedale consider ato una eccellenza della r icerca e della cur a, f ondato da uno strano pr ete-manager, liber o battitore e a nessuno sottoposto, si è dimostrato essere fondato su una ser ie di operazioni finanziarie e di stili di compor tamento del f ondatore, e sopr attutto di v ari manager e colla boratori, c he tracima nel diritto penale, e lasciamo alla ma gistratura dire su questo parole cer te. D’un tratto il lav oro di r icercatori, medici e personale infermieristico sembra azzerato. La favolosa nave da cr ociera, tutto lusso e luccic hii, che at- 2 GENNAIO duemiladodici tira tur isti dal mondo inter o (il pr imo mondo o vviamente, coloro che possono pagarsi il biglietto…), affonda per comportamenti inammissibili dalle regole della navigazione e dal buon senso. La vergogna di un capitano che dopo aver commesso imprudenze ed errori mador nali pensa alla sua pelle e lascia allo sbando passeggeri ed equipaggio passerà alla storia della marina italiana e inf erisce un colpo alla immagine del nostr o paese c he mette in pr imo piano lo stereotipo degli italiani simpatici e inaf fidabili cana glie. Il lavoro di c hi costr uisce queste navi e cer ca di cur are e r endere disponibile la bellezza del nostro paese sembra azzerato. La impr ovvisa scelta della agenzia di rating americana di declassare quasi tutta l’Europa e in par ticolare il nostr o paese apre scenari inquietanti sulla possibilità di r eperire fondi per f ar fronte all’immenso debito pubblico su cui stiamo seduti tutti noi senza rendercene conto. D’un tratto il lav oro appena iniziato del Governo attuale c he cerca di sanare i disastri di anni di politica irresponsabile e ciarliera sembra azzerato. La stor ia pr ocede non solo per lenti pr ogressi e r egressi ma anche per balzi, per avv enimenti inaspettati, più o meno, che espr imono la r adi- cale conting enza delle cose cui siamo sottoposti. Ogni crisi è una sf ida, ma è anc he una opportunità. E’ possibilità di scoprire valori e comportamenti nuo vi, c he non avremmo cer cato se tutto continuava come prima. Se i cristiani si mettono in politica e in affari lo devono fare stando alla r egole del viv ere comune, e non pensando c he il fine giustifica i mezzi (come pensava don Verzé). Se si riceve una responsabilità di comando allor a la si dev e gestire come un oner e, prima che un onore con il quale fare lo sbr uffone di fr onte a gli altri. Essere capi significa portare il peso degli altr i e non farsi portare. Se il denaro ci sfugge di mano e la po vertà diventa una prospettiva più vicina possiamo pensare c he la f elicità della vita, il suo f ine, non coincide col possesso dei beni economici, c he sono solo mezzi. E allora potremo scoprire modi nuovi di passar e il tempo libero, lavorare, e stare insieme. In questa strada siamo tutti insieme, anzi, cr edenti e non credenti, siamo tutti sulla stessa barca. Don Paolo Ciotti Direttore Chiesa Ambrosiana Nelle parrocchie si celebra domenica 29 la Festa della Famiglia, che assume significato particolare in vista dell’incontro mondiale che si svolgerà tra maggio e giugno a Milano Il tema dell’accoglienza sarà il filo conduttore delle 4 giornate sociali di gennaio e febbraio Nelle settimane successive, la Chiesa celebrerà poi le giornate dedicate alla difesa della vita, al malato e alla solidarietà “Famiglia, accogli il mondo”è lo slogan che fa da f ilo rosso alle quattr o tradizionali giornate dedicate alla famiglia, vita, malato e solidar ietà, in programma tra gennaio e febbraio. Uno slogan che attraversa tutta la vita pastorale della nostr a Chiesa ambr osiana in preparazione all’Incontro Mondiale delle F amiglie che si sv olgerà a Milano dal 30 maggio al 3 giugno e che vede proprio nel gesto dell’accoglienza la sua parola chiave. “Farsi accoglienti per accoglier e il mondo” è dunque il tema per la celebrazione della Festa della Famiglia che si svolgerà domenica 29 gennaio con momenti di preghiera e festa nelle parrocchie (vedi calendario). In preparazione alla festa ieri, sabato 21 gennaio, si è tenuta una v eglia di pr eghiera nella chiesa di Robbiano. Accogliersi gli uni gli altri diventa vitale per la famiglia che al suo inter no tesse relazioni profonde e intime. La famiglia è il pr imo luogo in cui, nelle v arie età della vita, si appr ende questo mo vimento di distacco da sé e dai pr opri bisogni, per conoscere la bellezza dell’incontro con l’altro/a, a par tire dall’alleanza coniugale per poi giung ere alla relazione con i figli e dei figli tra di loro. Solo pochi giorni dopo, il 5 febbraio, la Chiesa celebr a la XXXIV Giornata per la Vita. Con il loro gusto e la lor o passione nel vivere gli adulti sono gli alleati del “Dio della vita” perché alle nuove generazioni, giunga come per contagio, quella simpatia per la vita c he le renderà capaci di preservarla poi da ogni possibile prevaricazione. Il messaggio dei vescovi “Giovani aper ti alla vita” sembr a però contenere una sfida ulteriore, quella di coinvolgere i nostr i giovani nella celebrazione di questa giornata. Il Movimento per laVita in collaborazione con il Circolo Culturale San Giuseppe ha organizzato una serata culturale sul messaggio dei Vescovi che si terrà lunedì 30 gennaio alle 21 presso il centro parrocchiale di via Stefano, 9. Interverrà alla serata la Sorella dott.ssa Patrizia Pirioni, religiosa e peda gogista presso il centro Mamma Rita di Monza. Famiglia e accoglienza f anno anche da tema unificante per la XX Giornata Mondiale del Malato che porta il titolo “Accogliere il malato in famiglia”. Le famiglie spesso gestiscono al loro interno malattie degenerative, critiche e complesse, riguardanti particolarmente i genitori anziani. E’ impor tante allora l’accoglienza e la cur a che la f amiglia deve offrire al malato e l’accompa gnamento umano e spirituale che la comunità cr istiana dev e av ere nei r iguardi della famiglia. In occasione della Gior nata del Malato sabato 11 febbraio alle 15 sarà celebrata una Santa Messa per tutti i malati della città nella chiesa di Maria Ausiliatrice al Don Orione. La comunità pastorale Maria Madre della Chiesa ha inoltre organizzato un pelleg rinaggio a Lourdes dal 10 al 12 febbraio. Anche dal mondo del lav oro viene l’appello a essere famiglie accoglienti.La XXXI Giornata della Solidarietà che si celebra domenica 12 febbraio offre lo spunto per coniugare secondo lo stile di vita della solidarietà il tema dell’accoglienza. Diceva Giovanni Paolo II nella La borem Exercens:“Il lavoro è, in un cer to modo, la condizione per r endere possibile la fondazione di una famiglia, perché questa esige i mezzi di sussistenza,che in via normale l’uomo acquista mediante il lavoro.” La crisi in atto ha moltiplicato situazioni di famiglie che si sono tr ovate in grave difficoltà a causa dell’improvvisa perdita del lavoro. Sul versante dei giovani si registra, invece, il posticipare il matr imonio anc he a causa dell’insta bilità economica e del precariato. Su queste problematiche le Acli locali in collaborazione con il Cir colo Culturale San Giuseppe hanno organizzato una serata, alla quale sono invitati in modo particolare i gio vani, per r iflettere sul rapporto vita, studio, lavoro. Sarà proposta la visione del film “Fuga dal call center” di Federico Rizzo, seguirà il dibattito. La serata si svolgerà venerdì 27 gennaio alle 21 presso il salone della parrocchia San Giovanni Bosco al Ceredo. Patrizia Dell’Orto GENNAIO duemiladodici 3 Chiesa Universale Mentre le parrocchie offrono momenti di riflessione e celebrazione intorno alle 4 giornate sociali ACCOGLIERE, OSPITARE, CONDIVIDERE: domande e risposte Approntiamo quanto serve ad organizzare l’accoglienza dei pellegrini del mondo E’ ormai nel pieno la campa gna di raccolta delle adesioni ad ospitare le famiglie dei pellegrini del mondo. Giovedì 19 gennaio abbiamo avuto comunicazioni ufficiali dal comitato pr omotore nella grande assemblea svoltasi al teatro Agorà di Car ate. Vi pr oponiamo un buon sunto delle inf ormazioni pubblicato sul sito ufficiale dell’incontro e che speriamo risolva dubbi degli indecisi e sproni altri ad aprire le porte di casa. Quante persone devo accogliere? Quante potete, se riuscite almeno una coppia. È comunque impor tante segnalare la disponibilità dei posti nel modulo di adesione (modulo locale da ritirare in ogni sacr estia o seg reteria parrocchiale e poi modulo ufficiale in cui ogni par rocchia iscriverà ufficialmente le pr oprie famiglie ospitanti, a cura del responsabile parrocchiale) Ci sono dei requisiti minimi per poter accogliere? No, è suf ficiente gar antire un’accoglienza dignitosa e sobria. Bisogna fornire locali e servizi in uso esclusivo? Tendenzialmente no (anc he un div ano letto e un bagno comune sono sufficienti). Sono accettati spazi non attrezzati ad esempio senza letti, brandine o materassi? Si, abbiamo avuto richieste di persone abituate a via ggiare con semplice stuoia e sacco a pelo. Devo dare le chiavi di casa agli ospiti? E’ a vostra discrezione.Valutatelo anche in base agli orari di rientro previsti, specificati nella risposta seguente. 4 GENNAIO duemiladodici C’è una indicazione di orari per l’uscita e il ritorno degli ospiti da casa? Nei giorni del Congresso l’inizio dei lavori è pr evisto per le or e 9 pr esso il MiCo Fiera Milano City. L’orario di rientro varierà in base al pr ogramma che è in fase di definizione. Il rientro dopo la F esta di sa bato 2 con il P apa potrebbe esser e dopo mezzanotte e la sveglia per par tecipare alla Santa Messa della domenica potrebbe essere intorno alle 4,30. Devo assicurare i pasti agli ospiti? No, ciascuna famiglia avrà in dotazione ticket restaurant per i pasti. Sono a vostra discrezione e certamente graditi la condivisione di momenti conviviali e la prima colazione. Devo fornire il trasporto agli ospiti? No, ciascuna famiglia è dotata di biglietto per il tr asporto pub blico urbano-extraurbano e ferroviario regionale. Tuttavia il v ostro supporto sarà sempre gradito. Devo andare a prendere in aeroporto o in stazione la famiglia che ospiterò? Saranno allestiti alcuni punti di r accolta delle famiglie ospitate sul territorio. Le modalità sar anno comunicate alle famiglie aderenti. Quando conoscerò i dati della famiglia che ospiterò? La Fondazione comunicherà i nominativi delle famiglie ospitate non pr ima della fine di aprile. Possiamo partecipare agli eventi con il Papa con la famiglia che ospiteremo? Sì, è necessar io che vi iscr iviate a gli eventi con il Papa o con modalità B1 o B2 o con il Pass di accesso Gratuito. Se avrò problemi con la famiglia che ospiterò cosa devo fare? Dovrai semplicemente contattar e il tuo referente locale o telefonare a un numero dedicato c he sarà appositamente attiv ato dalla F ondazione Milano Famiglie 2012. Tratto da: www.family2012.com/document.php?id=18346 SASSOLINI Una gentile signora della Basilica mi fa sapere, tramite interposta persona, che sarebbe bene c he io la smettessi di parlare di accoglienza ai pellegrini del mondo, specialmente dal pulpito. Alla gentile signora rispondo che i miei appelli sono semplicemente eco di quelli del Cardinale Angelo Scola e del Papa Benedetto XVI, c he a più r iprese ci hanno chiesto umilmente di apr ire le porte delle nostr e case con f iducia a coloro che verranno a Milano. Posso capire il timor e della anziana (su p- Chiesa Universale pongo) signor a nell’apr ire le porte della sua casa. Chissà chi verrà? Come f idarsi? Eppur e credo che gli stessi timori siano presenti in coloro che arrivano. Chi mi ospiterà? Sarà gente per bene? E cordiali e comprensivi? Come ci capiremo se non parliamo una lingua in comune? Sono pr oprio i g esti str aordinari, che ci fanno andare oltre le nostre abitudini e vincer e i nostri timori, quelli che ci fanno crescere e maturare nella umanità e nella santità. La stessa cosa è appena avv enuta in comunità pastor ale Maria Madr e della Chiesa sul caso dei visitatori laici alle famiglie per Natale. Quanti timor i, paure, pessimismi… in tanti fedelissimi delle messe e anche in alcuni preti. Ebbene molti si son ricreduti v edendo la gioia e l’entusiasmo con cui i nostri visitatori hanno raccontato la bellissima accoglienza r icevuta dalle nostre famiglie. Così cre- sce la Chiesa, aprendoci alle proposte fondate sul vangelo che ci scomodano un po’ ma sono espressione della vera “fede”. Che significa fidarsi dell’altro, il fratello, e dell’Altro, che è il Signore che viene. Che non trovi le nostre case sbarrate e i nostri cuori rappresi dalla paura e dal desiderio di difendere solo ciò che abbiamo. Sarebbe una pena. A CHE PUNTO SIAMO? Prima di andare in stampa riusciamo a dare i dati della raccolta di disponibilità ad ospitare presso le dieci parrocchie del decanato, come espressi dai loro rappresentanti lunedì 16 gennaio nella riunione del comitato di coordinamento. Di seguito la situazione: Città e parrocchie Numero famiglie ospitanti Numero ospiti accolti SEREGNO S. Giuseppe - Basilica 4 12 S. Valeria 5 12 S. G. Bosco al Ceredo 7 21 S. Ambrogio 11 30 B.V. al Lazzaretto 4 9 S. Carlo 1 3 GIUSSANO SS. Filippo e Giacomo 25 80 Paina 1 3 Robbiano 18 60 Birone 10 28 Altre 12 famiglie legate al mo vimento di CL hanno dato una disponibilità c he faranno convergere verso le parrocchie territoriali di appartenenza. don Paolo Ciotti Per comunicare: il comitato e il sito decanale. Il 17 dicembre si è costituito e ha iniziato i suoi lavori il comitato decanale per il coordinamento delle attività in preparazione all’incontro mondiale delle famiglie. Le principali novità in vista: • Rassegne cinematografiche presso il CineTeatro S. Rocco e il teatro S.Ambrogio. Presto saranno pubblici i programmi. • Le catechesi adulti cittadina e parrocchiali che vertono sul tema Famiglia, lavoro e festa (vedi locandina in quarta di copertina). • La festa cittadina del 15 aprile in preparazione. • Una giornata di festa per le famiglie da vivere in montagna con la guida degli amici del CAI di Seregno. In programmazione da definire in primavera. Potete stare personalmente informati visitando il sito all’indirizzo: https://sites.google.com/site/family2012seregno/ (oppure da Google vai sulla funzione Sites e digita“family2012seregno”) Se alla pagina delle Ultime notizie vi iscrivete al Feed Rss potete avere automaticamente notizia degli aggiornamenti (chi non capisce lasci perdere). Il comitato diocesano ha anche predisposto una pagina su Face Book: http://www.facebook.com/milanofamily2012 GENNAIO duemiladodici 5 Chiesa locale “Filmfamily” una proposta a misura di famiglia Dal film l’occasione per dialogare e riflettere sulla famiglia Le storie proposte raccontano spaccati di vita familiare molto attuali Fervono sempre più nelle parrocchie e nelle comunità pastor ali iniziative e proposte in preparazione al VII Incontro Mondiale delle Famiglie. Anche nella nostr a città le pr oposte si vanno diversificando: accanto alle scelte pastorali di porre al centro dell’attenzione la famiglia nei suoi multiformi aspetti; accanto a gli incontri di catechesi cittadina, che hanno caratterizzato il mese di novembre con la tr attazione della tematica del lavoro e c he pr oporranno nel pr ossimo f ebbraio appr ofondimenti sul tema della festa; accanto all’impegno di quanti cur ano gli aspetti organizzativi dell’evento; prende corpo “Filmfamily”, una proposta significativ a e accattivante, rivolta alle famiglie, in particolare ai genitori insieme ai figli. Si tratta di un percorso di cineforum, “Filmfamily”, offerto in particolare ai responsabili delle sale cinematografiche delle comunità par rocchiali, in modo da poter pr oporre, tramite lo strumento e l’ar te del cinema, pelli- 6 GENNAIO duemiladodici cole i cui contenuti potessero legarsi ai temi della famiglia. «Quando pensiamo al ter mine “famiglia” - spiega don Gianluca Bernardini dell’Ufficio Comunicazioni Sociali della Diocesi di Milano - spesso non vengono alla mente solo e soltanto le persone fisiche che la compongono, ma anche quel clima, quel luogo che ci r imanda ad un contesto di ser enità, di dialogo, di pace e di ar monia che nor malmente una f amiglia sa dare. È in questo spazio valoriale e di senso che s’inserisce la Sala della comunità, nel suo proporsi soprattutto come luog o signif icativo do ve r iflettere in manier a profonda a par tire dai racconti di vita» A liv ello diocesano sono state selezionate alcune pellicole, accompagnate da schede, la cui stesura è stata curata da “Cinema in Prospettiva” e c he sono state pensate per sollecitare e favorire il dibattito. La pr oposta diocesana di “Fimfamily” è stata pr ontamente raccolta dalle due comunità pastorali cittadine, che hanno steso un proprio percorso cinematografico, che prenderà il via a br eve. A ciascuno è offerta la possibilità di accostar si al tema della f amiglia secondo le proprie attitudini e i pr opri inter essi, nella convinzione c he la pr oblematica affrontata è così importante e ci interpella quotidianamente da non poterci chiamare fuori. CINEMA SAN ROCCO Per la comunità pastor ale Mar ia Madre della Chiesa, i f ilm verranno presentati al San Rocco. Tre le pellicole che saranno proiettate il sabato pomeriggio; le proiezioni sono previste alle 16 con una br eve introduzione del f ilm al cui ter mine sarà lasciato spazio per un dibattito. Per permettere la par tecipazione di quante più famiglie possibili, l’oratorio San Rocco si sta organizzando per fornire un servizio di baby sitter per le coppie con bambini piccoli. Ecco il calendario: 4 febbraio: "Io sono con te" Regia: Guida Chiesa, Italia (2010) 18 febbraio: "La nostra vita" Regia: Daniele Lucchetti, Italia (2010) 31 marzo: "Il ragazzo con la bicicletta" Regia: J ean-Pierre e Luc Dar denne, Belgio-Francia-Italia (2011) CINEMA SANT’AMBROGIO Per la comunità pastorale di S. Luca, i film saranno proiettati presso il cineteatro S. Ambrogio, sempr e con la possibilità di discutere insieme le tematiche proposte dalle pellicole. Le proiezioni seguiranno il seguente calendario, div ersificato nei gior ni e negli orari per per mettere a tutti di accostarsi a questa proposta: Domenica 29 gennaio, ore 15.30: “fire Proof ” Regia: Alex Kendrick, Usa (2008) Sabato 28 aprile, ore 20.30: “The blind side” Regia: John Lee Hancock, Usa (2009) Mariarosa Pontiggia Istituto Pozzi Suor Maria Grazia Tirelli è la nuova superiora, in carica dal 20 novembre scorso, subentrata a suor Claudia Denti “L’istituto Pozzi, osservatorio della realtà e della povertà che cambia con rapidità” È laureata in scienze dell’educazione all’università Statale di Torino, e all’università Cattolica di Roma ha conseguito il diploma di dirigente infermieristico Cambio della guar dia all’istituto Cornelia e Pasquale Pozzi di via Alfieri. La super iora suor Claudia Denti, dopo un solo anno di permanenza in città, era subentrata a suor Chiara Belluco il 29 no vembre 2010, ha lasciato il testimone a suor Maria Grazia Tirelli, che ha assunto l’incarico il 20 no vembre scor so. Suor Maria Grazia Tirelli, 61 anni, da poco compiuti, è nata a Mortigliano in provincia di Udine, il 29 dicembre 1950, proviene dalla parrocchia di Nostra Signora della Salute di Torino, dove nel 2004 ha avviato un centro diurno per anziani che ha diretto fino al 19 no vembre 2011. È entrata come postulante nell’ordine delle Figlie della Carità nel settembre 1978, dal giugno 1979 all’80, ha svolto il noviziato nel seminario di Roma, quindi dall’81 all’84 a Torino, in via Nizza per il corso di infermiera. Nel novembre 1984 ha emesso la professione, i cui voti come tutte le sue sor elle rinnova il 25 marzo di ogni anno. Dall’84 all’88 ha pr estato servizio all’ospedale Molinette di Torino come infermiera prima, e capo sala poi; dall’88 al 2004 all’ospedale Grodenigo di Torino. È stata per dieci anni direttrice della scuola infermieri e g estione e f ormazione delle r isorse umane. È laur eata in scienze dell’educazione all’univ ersità Statale diTorino, mentre all’università Cattolica di Roma ha conseguito il diploma di dir igente infermieristico.“Nella bella e accogliente casa dell’istituto P ozzi mi trovo bene - ha detto - ero già stata Suor Maria Grazia Tirelli. in Seregno, un mese, nel 2004 e nell’ultimo anno e mezzo l’ho frequentata due v olte al mese. Le mie consorelle sono tutte g enerose e col personale mi trovo a mio a gio. È una r ealtà molto bella c he r isponde alle esig enze della vita odierna cercando il più possibile di soddisfare le emerg enze più diverse. Un luog o che negli 80 anni ha saputo adattar si alle mutate situazioni dei tempi, passando dall’iniziale assistenza alle orf ani fino all’affiancamento per mamme con bambini in dif ficoltà, alle minor i, fino alle pr ofughe provenienti dal continente afr icano dell’ultimo anno. L’istituto Pozzi è un osser vatorio della r ealtà e della po vertà che cambia con r apidità inedita, la nostra casa può esser e def inita anche come una “social housing” per le povertà e per le nuove emergenze. Fino a tr enta-quaranta anni fa la vita in istituto procedeva quasi sempre uguale, ai giorni nostri tutto è diverso, perché occorre agire con molta prudenza ma nel contempo anche con tanta audacia. Uno dei problemi più impegnativi con cui noi veniamo a contatto ogni giorno sono le f amiglie separ ate e con i mariti costr etti a viv ere in condizioni economic he molto r istrette alla soglia della po vertà. Se, però, crediamo ai poveri sappiamo anche che dobbiamo contare nella Provvidenza alla quale ci af fidiamo sempre. Come comunità per minor i, la nostra è l’ unica nel suo genere”. Paolo Volonterio GENNAIO duemiladodici 7 Abbazia San Benedetto E’ stato eletto nel capitolo del 28-29 dicembre scorso Dom Leo Kiskinis è il nuovo priore di origine greca “Cercherò di valorizzare e migliorare l’esistente” Ordinato sacerdote il 2 ottobre scorso nella cattedrale dei santi Cristoforo e Giacomo di Corfù in Grecia, dall’arcivescovo Yannis Spiteris - È in città dall’8 gennaio La comunità dei monaci benedettini di Monte Oliv eto ha un nuo vo pr iore. È dom Leo Maria Kiskinis, 40 anni, nato a Larisa, una cittadina nei pr essi di Salonicco in Grecia, il 7 agosto 1971, laureato in lingua e letteratura italiana all’università di Salonicco nel 1994. È stato eletto priore nel capitolo del 28-29 dicembr e scorso ed è stato intr odotto canonicamente nell’incar ico, mer coledì 4 g ennaio. In città è entrato nel pieno delle sue funzioni martedì 10 gennaio. È in Italia dal 2004 nel monastero di santo Stefano a Bologna dove ha fatto la vestizione l’8 gennaio 2006 e un anno dopo,il 21 gennaio, ha emesso la professione. È stato ordinato sacerdote il 2 ottobre scorso nella cattedrale dei santi Cristoforo e Giacomo di Corfù in Grecia, dall’arcivescovo Yannis Spiteris, un padre cappuccino. Il 3 ottobre ha celebrato la sua pr ima Messa. Da alcuni mesi pr estava servizio pastorale nel monaster o quattrocentesco di san Giorgio dei monaci benedettini olivetani di piazza san Giorgio a Ferrara che è anche chiesa parrocchiale, affiancando dom Giacomo F errari. Un monaster o che dipende da quello di Bologna. Già nell’anno del diaconato er a stato designato quale futuro parroco ed era in procinto di assumer e l’incar ico. Dom Kiskinis, nel monaster o di san Benedetto, subentra a dom Giorgio Picasso che per tutto l’anno passato ha ricoperto l’incarico di pr iore amministrativo “ad nutum abbatis generalis”. Dom Leo è una vocazione adulta. Prima di giungere in Italia ha insegnato italiano nelle scuole superiori di Salonicco. Sin da bambino ha amato l’Italia e la sua cultur a perché la mamma Vassiliki Vendramin è di or igine veneziana e ha continuato ad approfondirla tanto da laurearsi in lingua e 8 GENNAIO duemiladodici Dom Leo Kiskinis, nuovo priore dell'abbazia san Benedetto. letteratura italiana. “La mia vocazione è maturata - ha spiegato - attr averso lo scambio di cor rispondenza su inter net nel sito www .pretionline.it, con dom Stefano Greco di Bologna. Mi trovavo in un momento di discernimento vocazionale, sentivo una c hiamata che andava concretizzata. E don Stef ano mi ha aiutato. Mi sono tr asferito a Bologna come laico ed è stato un capo volgimento totale della mia vita. La comunità bolognese mi ha accolto a br accia aperte e mi è stata molto vicina. Un’esperienza positiva che mi ha permesso di riflettere. Da quel momento ho chiesto un anno di aspettativa dalla scuola do ve insegnavo e da allor a sono r imasto in Italia pr endendo la decisione di diventare monaco e poi sacerdote. E adesso,quest’altra sorpresa che francamente non mi aspettavo di essere scelto quale priore della comunità di Seregno. Ho accolto questo inca- rico con grande senso di responsabilità. I monaci hanno cr eduto nella mia persona per condurre nel migliore dei modi questo ultracentenario monastero. Spero di essere sempre all’altezza del compito. È mia intenzione fare da padre a questa comunità compor tandomi con dolcezza, abbracciandoli tutti singolarmente e cercando di creare una bella comunità, visto che nel recente passato è stata traumatizzata. Tra gli obiettivi c he mi sono posto c’è quello di conser vare, valorizzare e migliorare l’esistente, mantenendo alto il livello facendolo conoscere sempre di più, ma anche porgendo molta attenzione a c hi fr equenta la c hiesa, ai fedeli, ai segni c he il Signore ci manda. Mi affido a lui perché in Lui ho tanta fiducia e so che mi aiuterà”. Paolo Volonterio Comunità Pastorale San Luca L’Epifania ha concluso le feste natalizie introducendoci nel tempo liturgico “ordinario” La nostra quotidianità non è mai “ordinaria” ma tutto è meraviglia! Il cammino di fede in questo tempo aiuti ognuno di noi a saper trasformare il “terribile” quotidiano in “liturgia della meraviglia”. Abbiamo appena ter minato nel nostro cammino di f ede la celebrazione natalizia che ci ha portato ad accoglier e ed ador are Gesù, nato a Betlemme di Giudea, come il Figlio di Dio venuto in mezzo a noi per dirci che Dio non vuole esser e lontano da gli uomini, ma vuole stare con loro. È iniziato or a quel tempo liturgico che nel r ito romano viene chiamato “ordinario”, forse motivato da quel detto pro verbiale che r ecita: “L’Epifania tutte le feste por ta via”. Dopo l’“a bbuffata” delle feste natalizie si cerca adesso di entrare in una “ordinarietà” quotidiana per viv ere con maggiore tr anquillità la nostr a esistenza. Ma la vita può dir si tranquilla? può dir si nor male? può dir si la solita? Non lo so, o meglio, pr opendo per il no. Noi la v orremmo così forse per non av ere sorprese o novità che sconvolgerebbero in modo dr ammatico il nostr o quieto vivere o le nostre normali progettazioni. O f orse la v orremmo così per ché altr imenti dovremmo entrare in una ma ggiore profondità del nostr o spirito per cer care motiv azioni e significati c he ci costr ingerebbero ad a bbattere la “banalità” della nostra quotidianità g elosamente custodita. È meglio vivere di immediatezza, di superf icialità, di imma gine, di sentimentalismo superf iciale…. Abbiamo paura di dover dare un senso alla nostra vita. Da un po’ di gior ni non lo v edevo…. er a sempr e assiduo ad una sincer a colla borazione… ora ha quasi v ergogna a salutare… una r agazza all’impro vviso gli ha r ubato il sor riso e il cuore… L’appuntamento per gli esami clinici era stato rimandato dopo le f este per viv ere tr anquillamente il Natale… non è ancor a uscito dall’ospedale… la solita diagnosi infausta… Avevano pr ogrammato quella crociera per essere tutti insieme a f esteggiare l’anniv ersario di matrimonio dei genitori… la superficialità umana l’ha f atta diventare tragedia…. Il padrone l’ha c hiamato al termine del tur no di lav oro… con settimana prossima stai a casa… Si potrebbe continuare…. Ci accorgiamo c he è dif ficile parlare di un tr anquillo quotidiano. Anche Gesù un giorno ha detto: “Non pensate al domani, ogni giorno ha già la sua pena”. Condannati alla sorpr esa della pena quotidiana? Scrive il sacer dote e scr ittore don Alessandro Pronzato: “Non esistono domeniche “ordinarie” e neppur e gior ni f eriali “ordinari”… il tempo non è mai“ordinario”, perché è sempre insolito e inaudito il dono della P arola che si fa Pane sulla nostra mensa per riscattare l’esistenza dalla banalità dell’“ordinario” e f arci celebrare la liturgia della meraviglia”. La liturgia ambrosiana, nelle do- meniche dopo l’Epifania, ci presenta l’azione del Figlio di Dio in mezzo agli uomini per aiutarli ad uscire dalla “banalità” quotidiana e scopr ire la bellezza della vita. Nei segni compiuti da Gesù possiamo scopr ire come Dio è padre buono e miser icordioso che non vuole la condanna dei suoi figli, ma li vuole aiutare perché in qualsiasi momento, buono o pr oblematico, abbiano a sentir si aiutati, sollevati e a bbracciati. Il cammino di f ede in questo tempo liturgico aiuti ognuno di noi e ogni nostra comunità, attraverso l’Eucarestia, la pr eghiera, la car ità, a saper tr asformare il “terribile” quotidiano in “liturgia della meraviglia”. Don Giovanni Olgiati Vicario C.P. P.S. Questa r iflessione è stata fatta utilizzando in par te un testo di don F. Manzi in “La Parola della festa” – Ed. Ancora. GENNAIO duemiladodici 9 Comunità Pastorale San Luca Il guadagno ad ogni costo, un’economia fantasma, l’egoismo vorace ci hanno spinto in una crisi che sembra senza uscita, però… Chi lo dice che il 2012 sarà l’anno della recessione? E se invece fosse l’anno della “rivoluzione umana”? Riportare l’uomo al centro dei valori è il primo passo per lasciarsi alle spalle il periodo nero e ritrovare ottimismo e fiducia Molte autorevoli voci hanno battezzato il neo nato 2012 come “l’anno della recessione”. Eppure io proprio non lo vedo così! O sarà l’ingenuità, o sarà che le finestre del “mio palazzo”, l’or atorio S. Ambrogio, mi per mettono di av ere un’altra visione. Dopo la pausa natalizia r iprendono le attività e gli incontr i per tutti: la parrocchia e l’oratorio sono palestra di vita. Innanzitutto, ogni nuo vo anno per i cristiani inizia con l’Ottav a del Natale, il 1° di g ennaio, nella quale si f a memoria di un Dio che entra ufficialmente all’inter no della stor ia dell’umanità: comunque v ada e comunque sarà il nuovo anno, è certo che Dio è iscritto all’anagrafe e la nostra storia diventa la sua storia. Poi la suggestiva ricorrenza dell’Epifania: i re Magi sono in cammino alla ricerca della Verità che trovano incarnata nel Bambino di Betlemme. Comunque v ada e comunque sarà il nuovo anno, è necessar io imitar e i magi, metter si in cammino e r icercare quella Verità che ogni giorno ci si manifesta. Occorre essere magi e non mogi nell’intr aprendere il cammino: ecco per ché siamo soliti il 6 gennaio scambiarci in dono una calza ricca di dolcetti: segno inequiv ocabile di uno spr onarci vicendev olmente ad intr aprendere questo viaggio (calza) c he sarà sostenuto dagli zuccheri (dolcetti) di un procedere comunitar iamente. E la nostr a meta è la P asqua, la cer tezza che il Crocifisso è il Risorto, il Vivente. Questi i presupposti reali e concreti 10 GENNAIO duemiladodici anche di questo nuo vo anno, e con questi presupposti non può c he essere un anno sicuramente ricco e meritevole di essere vissuto. Molti sono già i segni positivi all’inizio di questo nuo vo anno che bene fanno sperare: l’adoperarsi dei genitori e dei nonni c he alla mattina accompagnano con premura i ragazzi a scuola in ogni or dine e grado; vedo suore che, nonostante l’età, si pr odigano in un’accoglienza sempre solare e mater na; vedo un corpo docente sempre pr onto e appassionato a prendersi cura della formazione dei ragazzi, qualunque siano i bisogni,docenti che mettono al centr o il bene del ragazzo, senza mai scaricarsi competenze o impegni, addir ittura porgendo un fazzoletto pulito e aiutando chi non si riesce a gestire in maniera autonoma; v edo gli ausiliar i della scuola a gire con pr emura e pr ecisione perché lo studio possa esser e esperienza bella e appagante; vedo la fatica del lavoro quotidiano che papà e mamme affrontano con dignità e serenità del cuor e: si è disposti a mille sacrifici purché sia custodito l’amore nella propria famiglia. Vedo un’umanità che si rinnova nella misura in cui è alla continua r icerca di Dio, che è la Verità e il senso della nostra esistenza perché è solo nel Signore Gesù, l’Emmanuele, il Dio-connoi, colui che salva, che noi possiamo trovare la nostra salvezza e quindi la nostra speranza e poter guar dare in maniera del tutto diversa il 2012. L’oratorio è quell’occasione di cr escita per aiutarci tutti ad innamorarci di un Dio così,di un Dio contemplato nel Mistero del Natale, che si fa uomo e immettendo in tutto ciò c he è umano un frammento di divinità. Tutto ciò che è umano è cr istiano e tutto ciò che è disumano non è cr istiano. Abbiamo bisogno di umanità, di v alori c he r imettano al centro l’uomo. Gli incontri che la parrocchia e l’oratorio vanno a sostenere hanno questo desiderio: creare occasioni di crescita umana e cristiana. Ecco gli appuntamenti di gennaio: 1) riprende il cammino di Iniziazione Cristiana: III elementare -2003 Lunedì: ore 17-18 IV elementare -2002 Martedì: ore 17-18 V elementare -2001 Mercoledì ore 17-18 I media -2000 Giovedì ore 17-18 Aiutare i genitori, primi catechisti dei ragazzi, è un impegno costante per il g ruppo delle catec histe della Comunità S. Luca: quattro incontri (9 gennaio, 20 febbraio, 16 aprile, 21 ma ggio dalle or e 20,30 alle ore 22,30 presso la parrocchia di S. Carlo) pensati per dar e loro gli str umenti spir ituali per una missione molto delicata e preziosa come quella di introdurre i ragazzi nel Mistero di Dio. 2) Preadolescenti, Adolescenti, Azione Cattolica e 18enni II media -1999 Venerdì ore 17,30-18,30 III media -1998 Venerdì ore 17-18 Comunità Pastorale San Luca Adolescenti (I-III sup) Mercoledì ore 19-20 18enni (IV e V sup) Mercoledì Ore 19-20 Azione Cattolica Una domenica al mese ore 18-22,30 3) Giovani (20-30 anni) La proposta per i giovani è articolata in quattro appuntamenti mensili per tutta la città di Ser egno: due mercoledì sera di Lectio Divina al S. Rocco; una Sera di Emmaus, il mer coledì ser a in S. Rocco; la catechesi interdecanale al sabato mattina a Desio sulla Proposta Diocesana della Scuola di Formazione Socio-Politica. Sabato 28 per i gio vani della Comunità Pastorale S. Luca sarà proposto un simpatico“Happy Hour” in Sala Ratti, dalle or e 19,30 alle ore 21,30 per i giovani dai 20 ai 25 anni. 4) Oratorio della domenica Riprende la proposta educativ a dell’oratorio nel “Giorno del Signore”. Tutte le domenic he alle ore 9 in chiesa, ci prepariamo alla Santa Messa con un piccolo lav oretto sul Vangelo. Nel pomeriggio, dalle ore 15, ci ritroveremo in oratorio per i giochi organizzati e per continuare, con simpatia, fantasia e creatività, la r iflessione del Vangelo. Alle or e 17 il suono della campanella ci r iporterà tutti in chiesetta: nella pr eghiera af fideremo al Signor e l’inizio della nuova settimana. E dulcis in fundo: pr ima di tor nare a casa a preparare lo zaino per la scuola, una meritata merenda! 5) Confraternita del Santissimo Sacramento. In città sono pr esenti e operanti tre confr aternite: S. Ambrogio, S. Carlo e S. Giuseppe. Quest’anno si è voluto proporre un cammino di formazione unitario che aiutasse le tre confraternite a r iscoprire e vivere la propria identità spirituale di un servizio prezioso di testimonianza all’interno delle nostre parrocchie. Mercoledì 11 g ennaio il primo incontro del 2012. Gli altri due saranno mercoledì 7 marzo e mercoledì 2 ma ggio sempre alle ore 21 in Sala Ratti. 6) Gruppo Terza Età: tutti i giovedì dalle ore 16 alle ore 18 una par ticolare attenzione di catechesi e di sv ago per i “saggi della par rocchia”. La terza età è un’età molto pr eziosa per la r icchezza di vita vissuta c he spesso si trasforma in piacevole ascolto di aneddoti e consigli utili. “Il Suolo Minacciato”è il titolo del dibattito che faremo lunedì 30 gennaio alle ore 21 in Teatro. Aiutati da testimonianze visive e documentari, vorremo tenere desta l’attenzione sulla nostra responsabilità civile e sul dovere c he a bbiamo di g overnare il “giardino” che da sempre Dio ha affidato alla sue creature. Gennaio è anche il Falò di S.Antonio (17 gennaio) e la Giubiana (ultimo giovedì del mese): due feste tradizionali che portano colore e calore nei primi giorni del nuo vo anno, occasione per r itrovarsi in gioia e fr aternità, toccando con mano che i brutti pensieri sono messi in fuga dallo stare insieme. Tutte queste iniziative ci aiutino a vedere nel 2012 l’occasione per tir are fuori il meglio di ciascuno,nella consapevolezza che non esiste a pr iori un anno di r ecessione, e la r ecessione avviene là dove ci si dimentica di metter e l’uomo al centr o, come abbiamo sperimentato in questi anni dove al centro abbiamo messo il guadagno ad ogni costo, un’economia fantasma, l’egoismo vorace. Sì, il 2012 potrebbe e dev e div entare l’anno della Rivoluzione Umana: dopo la Rivoluzione Industr iale del 1760, il 2012 non potrebbe diventare l’anno di una Riv oluzione Umana do ve al centro si rimettono l’uomo e i valori, e attor no all’uomo a suo ser vizio tutto il resto? Proprio a questo è deputato l’oratorio: sostenere questa r ivoluzione umana, educare perché si diventi “buoni cristiani e onesti cittadini” come raccomandava S. Gio vanni Bosco c he festeggeremo il 31 gennaio. Dal 1 al 31 g ennaio: segni concr eti che questa rivoluzione umana è possibile.A ciascuno il rimettersi in cammino perché “se oggi sei come ier i, oggi sei peggio di ieri”. Don Alessandro Giannattasio Vicario C.P. GENNAIO duemiladodici 11 Comunità pastorale Maria Madre della Chiesa Per quattro domeniche quattro tematiche sociali su cui riflettere: famiglia, vita, malati e solidarietà Il vicario episcopale in visita alla Comunità Maria Madre della Chiesa Avverrà il 3 e 4 marzo: incontrerà i Consigli pastorali, i ragazzi e celebrerà in tutte le chiese Dopo la pausa natalizia, dove ognuno ha vissuto le celebr azioni nelle par rocchie, r iprende il cammino unitar io con l’incontro del consiglio pastorale della comunità pastorale del 20 gennaio. Con la giunta si è preparato l’ordine del giorno che presento a tutti con commenti miei. VISITA VICARIALE DI MONS. CATTANEO Era già accaduto con mons. Provasi che le parrocchie avessero una visita programmata con il Vicario episcopale. Così anche mons. Armando Cattaneo sarà con noi il 3 e 4 marzo prossimi. Incontrerà i consigli da poco eletti, celebrerà in tutte le parrocchie e incontrerà i ragazzi con i loro genitori. Lo scopo è quello di conoscere le nostre proposte pastorali e verificare se lo spirito missionario ci porta ad essere capaci di testimoniare la fede anche al di fuor i delle chiese, sia personalmente che con g esti comunitari. Potremo raccontare l’esperienza dei visitatori laici che hanno portato a molte famiglie la vicinanza della parrocchia insieme all’augurio natalizio. Sarà il Vicario, dopo l’incontro al Palaporada con il card. Scola, a dire le attese del nostro Vescovo e le indicazioni c he emergono dal suo magistero. Una applicazione concreta ha fatto per noi preti, invitandoci a farci trovare presenti in conf essionale! Div enta un r ichiamo a tutti i fedeli che il senso del peccato e il bisogno della miser icordia di Dio non può affievolirsi nel nostr o cammino spir ituale. ACCOGLIENZA DELLE FAMIGLIE E LA VITA DEI NOSTRI ORATORI La commissione decanale in pr eparazione all’incontro mondiale delle famiglie sta lavorando. Ci informa in altre pagine di questo mensile. Le nostre famiglie vanno sempre accolte nella nostra comunità. Le incontriamo per il Battesimo e in oratorio soprattutto per l’iniziazione cristiana.Accogliere è far sentire 12 GENNAIO duemiladodici che nelle nostre chiese, che all’oratorio si devono sentire a casa perché oltre ai preti e le catechiste, altre famiglie le attendono con volto sorridente. Nei nostri oratori ci sono spazi che le famiglie devono usare e vivere. E come avviene al S Rocco le mamme stesse per i loro figli tengono in ordine la struttura e i papà migliorano l’utilizzo degli spazi.È auspicabile che avvenga sempre di più anc he negli altri. Se non avviene questo passa ggio negli oratori, animando con la boratori i pomeriggi domenicali e altri momenti della settimana, l’ambiente diventa soprattutto per lo sport e viene gestito dalla spontaneità.Parlerà anche di questo argomento. Il consiglio è giustamente preoccupato che avvenga la formazione degli animatori e che si lavori anche nella prospettiva degli oratori estivi. L’accoglienza e il coinvolgimento delle famiglie in oratorio è una carta necessaria e vincente per il futuro della Chiesa!Anche il tema della formazione degli adulti v errà affrontata con le proposte della catechesi degli adulti cittadina che riprende secondo il calendario. Ma la formazione alla carità e alla solidarietà deve continuare sempr e per saper accoglier e e sostenere con il Fondo famiglia lavoro e non solo, situazioni di precarietà e di perdita del lavoro e della professionalità per inserirsi nel ciclo produttivo sempre in forte evoluzione. LE QUATTRO GIORNATE “SOCIALI” Il mese di gennaio è caratterizzato dal tema della pace che il Papa ha richiamato nel suo messaggio di Capodanno sottolineando la necessità di educare le nuove generazioni a diventare costruttori di pace. Di seguito poi si propongono, ormai da molti anni, la giornata della famiglia, della vita,del malato,della solidarietà come frutto del tempo natalizio che ci ha presentato il prendersi cura del Salvatore dell’umanità. Si chiede anche a noi di saper tradurre la fede nei valori evangelici da vivere e da difendere concretamente. La famiglia è il fondamento della vita sociale e cristiana. Gesù ha scelto di nascere e crescere in una famiglia. La vita poi è sempre sacra e dono di Dio. I Vescovi italiani, di fronte al disprezzo della vita, riaffermano che si deve difendere sempre questo bene non negoziabile, educando i giovani ad essere contenti del dono dell’esistenza che va rispettata anche quando in casa un uomo è ammalato e può apparire un peso che toglie liber tà. A metà febbraio si celebra la giornata della solidarietà.Oggi di fronte ai posti di lavoro che si perdono, ai costi della vita che lievitano continuamente, assistiamo a famiglie sempre più numerose che sono alle strette e fanno fatica a tirare la fine del mese. Ci sono ancor a troppi privilegi, troppe diversità tra ricchezza accumulata e povertà diffusa. È un dovere per tutti compiere scelte di sobrietà ed essere attenti a possibili gesti di solidarietà. CONCLUSIONI In questa seduta del consiglio si dovrà anche scegliere i consiglieri disponibili ad entr are nel consiglio pastorale decanale che si deve costituire entro il 26 febbraio prossimo. Si dovranno poi far ripartire le commissioni dei diversi ambiti della pastor ale: Caritas, famiglia, catechesi, liturgia… per lav orare insieme e compiere scelte operative condivise. Al Ceredo poi, il 29 g ennaio, sarà presente a celebrare la festa di S.Giovanni Bosco l’arcivescovo emerito, card. Dionigi Tettamanzi, mentre a S. Valeria v errà r icordato il 25° di sacerdozio di don Luciano Mar iani, tornato dalla missione di don Or ione in Madagascar per un periodo di riposo. Sarà l’occasione per vivere un momento missionario straordinario e partecipare alla gioia della f amiglia per il dono di una vocazione in casa e della parrocchia di S.Valeria che si onora per un suo figlio e si unisce a lui nel rendere grazie al Signore. Mons. Silvano Motta Responsabile C.P. Oratorio San Rocco La figura del missionario, scomparso 40 anni fa, che ha ceduto il testimone ai propri figli, al centro dell’incontro svoltosi lo scorso 8 gennaio Attilio Giordani, un esempio molto attuale di impegno e aiuto a favore degli “ultimi” In ogni circostanza Attilio aveva una marcia in più: disponibilità, amore, coerenza, pazienza, fede. L’incontro con la sua persona non era mai superficiale «Per pr ima cosa v ogliamo r ingraziare Piergiorgio e Mar ia Grazia, i figli di Attilio Giordani per la lor o presenza discreta, ma fondamentale nell’incontro che si è tenuto domenica scor sa con i g enitori dei r agazzi del terzo anno di catechismo. Con la loro semplicità ci hanno presentato il “loro” papà come potrebbe essere il “nostro” papà! Ma Attilio ha una marcia in più: disponibilità, amore, coerenza, pazienza, fede; tutto questo ha segnato la sua vita e la vita di coloro che ha incontrato sulla sua strada. L’incontro con la sua persona, non era mai superficiale, ma sempre molto profondo e teso all’aiuto degli altri, in oratorio, in ufficio, in famiglia e in missione nel Mato Grosso, dove a 59 anni ha passato il testimone al f iglio Piergiorgio con le sue ultime par ole: “CONTINUA TU”. Cr ediamo c he questo sia l’augurio per tutti noi genitori!» Così scrive un g enitore a nome di altri dopo l’incontr o di pr esentazione della vita del ser vo di Dio 1 Attilio Gior dani, domenica 8 g ennaio scorso. Chi è Attilio Giordani? Attilio Giordani è nato a Milano il 3 febbraio 1913. Si distingue fin dai primi anni per la sua g rande passione per l'or atorio e, già sui diciotto anni, per la sua dedizione ai giovani che lo fr equentavano. Per decenni è un soler te catechista ed un animator e costante e g eniale, con tanta semplicità ed allegria serena. Cura la liturgia, la formazione, il gioco, il tempo libero, le ferie dei suoi giovani, il teatro. Ama Dio con tutto il cuor e e tro va nella vita sacramentale, nella preghiera e nella direzione spirituale la risorsa per la vita di grazia. Durante il servizio militare che inizia nel 1934 e termina, con fasi alterne, nel 1945 dimostra senso apostolico tr a i suoi compagni d'arma. E' impiegato nell'industria della Pirelli a Milano dove pure diffonde allegria e buon umore, con il più pr ofondo senso del do vere. Nella propria famiglia è un mar ito ricco di g rande fede e ser enità, in una voluta austerità e povertà evangelica a v antaggio dei più bisognosi. Ogni gior no è f edele alla meditazione, all'Eucarestia, al Rosario.Attento alle vicende della sua famiglia (i tre figli erano già in Brasile per un periodo di volontariato mis- sionario) decide egli stesso - d'accordo con la sua Noemi - di partire insieme, marito e moglie, per condividere totalmente la sua paternità e la v ocazione dei f igli al v olontariato.Anche in Brasile egli continua ad essere catechista ed animator e. Un giorno, il 18 dicembr e 1972, a Campo Gr ande nel cor so di una riunione sta parlando con entusiasmo e con ar dore del do vere di dare la vita per gli altri, quando improvvisamente si sente venir meno. Fa appena in tempo a dire al figlio: "Pier Giorgio, or a continua tu" e muore stroncato da un inf arto. La sua salma trasportata in Italia ora riposa nel Cimitero di Vendrogno. A pochi giorni dalla festa della sacra Famiglia è un’ottima figur a spir ituale per tutti i g enitori. A tal pr oposito consiglio la lettura del libro a lui dedicato che può essere utile per l’edificazione personale e per l’attuabilità dell’esempio del Giordani. Il titolo del libro è il seguente: «Attilio Giordani. Un angelo di seconda categoria» di Chiari Vittorio, edizioni Centro Ambrosiano. Don Gianmario Poretti Vicario C.P. 1 Si dicono Servi di Dio coloro di cui la Santa Sede ha concesso il "nulla osta" per introdurre la Causa, il cui iter prevede una duplice fase: l'inchiesta diocesana e l'inchiesta romana, presso la Congregazione delle Cause dei Santi. GENNAIO duemiladodici 13 Basilica San Giuseppe La presentazione di esperienze concrete di coppie può aiutare molto la parrocchia nell’accogliere e nel proporre Famiglia, il difficile cammino nella fede Il riavvicinamento alla chiesa grazie ai figli Alcuni sposi ritornano a riflettere sulla propria vocazione grazie al Battesimo ai figli, ma a volte non basta Carissimi, negli avvisi di domenica 15 gennaio, letti in Basilica, si è comunicato c he nel giorno 20 gennaio si fa memoria di S.Sebastiano e si compie il “rito del faro”. È un martire che ha offerto la vita al Signore subendo la violenza del per secutore e br uciando per amor e della f ede, e certo di vedere dopo la morte la luce eterna, il volto di Dio.Compio questo gesto per la diciassettesima volta con questa convinzione,segno della f ede di S. Sebastiano, non cer to una fiamma da interpretare umanamente. SAN SEBASTIANO, ANTICO PROTETTORE DELLA CITTÀ S. Sebastiano, guardia personale dell’imperatore Diocleziano e cristiano convinto, riuscì a convertire molti alla fede.Venne scoperto nel suo apostolato e conf essò apertamente la sua fede tanto che fu sottoposto alla tortura delle frecce così come vediamo negli innumerevoli dipinti che lo raffigurano. Curato dai cristiani, l’imperatore lo impr igionò di nuovo e lo fece uccidere con i flagelli. Venne sepolto con v enerazione dai devoti nelle catacombe della via Appia. Era a servizio dell’imperatore e i vigili urbani che sono a ser vizio della città lo scelser o come patrono. A Seregno gli è stata costruita una chiesa nel XVI secolo presso l’antico cimitero dove è venerato insieme a S. Rocco. Durante la peste, che colpì il nostro borgo ai tempi di S. Carlo, trovarono lì il luogo del lazzaretto per i colpiti dal male e la loro sepoltura. In questa circostanza rifletto sempre sulla società di oggi e per quale moder na e diffusa pestilenza dobbiamo pregare S. Sebastiano. Le piaghe malefiche oggi intaccano il tessuto sociale nei rapporti tra economia e lav oro, tra finanza e cr escita del bene comune. Il cancro dell’egoismo e degli speculator i de- 14 GENNAIO duemiladodici Monsignor Silvano Motta, domenica 15 gennaio, in abbazia San Benedetto, ha presieduto l'Eucaristia delle 11, in occasione della festività di san Mauro, patrono dei monaci benedettini olivetani. E' ritratto al fianco del nuovo priore dom Leo Kiskinis, dom Fredy Maria Cruz Alvarado e dom Piero Caldara. vasta la vita di tante famiglie ridotte alla precarietà e spesso al limite della povertà. Le ricette dei governi sono necessarie per evitare la deriva, ma guar ire i cuor i chiusi nel proprio inter esse r ichiede l’inter vento di un Santo. Mi unisco all’amministrazione comunale c he r ipete il g esto iniziato nel 1576 quando si offrirono a S. Carlo Borromeo sei ceri bianchi, perché l’offerta mantenga ancora la protezione del Santo sulla nostra città e la renda più capace di generosa solidarietà. FESTA DELLA FAMIGLIA E PERCORSI DEI FIDANZATI Il tema che ritorna, anche in vista dell’Incontro mondiale è l’accoglienza. Guardando alla nostra Basilica come sono accolte le famiglie nuove? C’è attenzione da par te nostra a creare un rapporto che continui al di là del Sacramento che chiedono? Ci sono i ricomincianti, cioè le famiglie che in occasione del Battesimo si r iavvicinano alla Chiesa e vanno in penitenzieria con i piccoli per la Messa delle or e 10. E lì sono ben accolti. Grazie alle nostre mamme attente e disponibili. Abbiamo invitato circa 150 famiglie dei battezzati nel 2011 per una pr eghiera al Bambino Gesù: erano una quarantina! Nella festa della famiglia si faranno gesti coinvolgenti e significativi, ma rimane un gesto! Non si è riusciti, nemmeno nelle nostre scuole dell’infanzia, a pensare proposte continuative per stare accanto alle f amiglie nell’impegno dell’educazione cristiana del figlio o proposte di sostegno e aiuto alla vita di coppia. Ci sono famiglie di ricomincianti che vivono il cammino dell’iniziazione cristiana del figlio come l’occasione per ripensare la propria famiglia sotto lo sguar do del Signore e nella vita della Chiesa. C’è chi persevera e ritrova la gioia di credere! A giorni inizieremo il cammino di oltre venti coppie di fidanzati che abbiamo accolto per accompagnarli consapevolmente all’altare Basilica San Giuseppe del Signore e consacrare il loro matrimonio. Li abbiamo accolti, ma dove si trovano? In un mondo che non crede al matr imonio come scelta per sempre e che dà possibilità di vita insieme a omosessuali, in una cultur a della convivenza come prova, di una visione sessuale consumistica e fine a se stessa. E noi li accogliamo proponendo il matrimonio cr istiano e la celebr azione del Sacr amento, cercando di recuperare la nostalgia di un amore vero, gratuito, come unica via capace di rendere bella la vita sponsale perché fondato sul coraggio di una scelta personale, libera, di una persona che si accoglie come dono di Dio e la si rispetta nella sua dignità e nella sua singolarità. È una proposta che si può anche non accogliere. Presentiamo loro concrete esperienze di vita sponsale r iuscita, compiute da un uomo e da una donna normali, che fidandosi del Signore, che ci vuole f elici nella liber tà, e seguendo l’insegnamento della Chiesa esperta in umanità,hanno vissuto insieme decenni, rinnovandosi ogni giorno e perdonandosi sempre e solo per amore. Si propone il coraggio di sfidare il mondo, di credere che con Dio tutto è possibile senza I Magi e alcuni partecipanti del corteo con mons.Armando Cattaneo. rinunciare a nulla di quanto la vita di coppia dona, ma vivendo tutto “nel Signore”, sotto lo sguardo di Dio, sicuri che vuole il nostro vero bene. CONCLUSIONE Devo r ipetere quanto ho già scr itto per il Centro pastorale di via Cavour. Siamo già giunti alla fase degli impianti: elet- STATISTICA PARROCCHIALE DICEMBRE 2011 BATTESIMI Lucia Vimercati, Simone Cunico, Cecilia Citter io, Christian Trabattoni, Sara Calderaro, Federico Vian. Totale anno: 150 DEFUNTI Anitala Dell’Orto (anni 91), Irene Formenti (anni 74), Bambina Mar iani (anni 86), Luigia Corbetta (anni 78), Maria Bonfanti (anni 72), Marco Lazzarini (anni 87), mons. Tino Mariani (anni 80), Maurizio Giussani (anni 80),Antonio Ballabio (anni 84), Ma- tricisti e idraulici sono al lavoro. I soci del Circolo S. Giuseppe si stanno dando da fare. Ho sempre la speranza di qualche generoso contributo! Intanto il sogno passa dalla struttura agli arredi: allora bisogna muoversi perché il tempo vola. Mons. Silvano Motta Prevosto riacarla Mar iani (anni 87), Natale Tagliabue (anni 88), Maria Dotta (anni 75), Fabio Cappuzzo (anni 83), Rina Cesana (anni 81),Maria Valeria Somaschini (anni 58), Giordano Giannobi (anni 62). Totale anno: 154 RIEPILOGO ANNO 2011 Battesimi: n. 150 Funerali: n. 154 Matrimoni: n. 32 Prime Comunioni bambini: n. 125 Cresime ragazzi: n. 125 Cresime adulti: n. 16 GENNAIO duemiladodici 15 Parrocchia Santa Valeria Archiviate le festività natalizie, doverosi ringraziamenti a chi ha offerto il proprio tempo per dar vita alle belle iniziative parrocchiali La famiglia, primo luogo di trasmissione della fede deve tornare ad essere il riferimento della società Occasione per rimettere la famiglia al centro dell’interesse la Festa che si celebra domenica 29 gennaio, prima dell’incontro Mondiale di Milano del prossimo maggio All’inizio di un nuovo anno, anche la liturgia ci ha donato la benedizione e la protezione del Signore. Don Giuseppe ci ha r icordato c he «augur arci buon anno nuo vo signif ica r icordarci c he tutto il tempo trascorre con la presenza del Salv atore, colui c he salv a ogni istante dal non senso, a patto c he sia vissuto nel suo Spirito, spirito d’Amore. Il Signore ci c hiama a una liber tà immensa, a por re in Lui ogni nostr a preoccupazione, ogni af fanno». L’invito è riscoprire come la salv ezza portata da Gesù sia capace di trasformare e rinnovare la nostra vita ogni giorno! Anche quest’anno non possiamo non ringraziare i par rocchiani che si sono impegnati a preparare tutte le iniziative legate al per iodo natalizio. L ’allestimento del presepio in santuar io ha r ichiesto tante sere di lavoro e ha voluto essere un invito a r iflettere sulla famiglia quale luogo in cui si r ealizza la salvezza. La Sacra Famiglia deve continuare ad essere un impor tante punto di riferimento anche per la soc ietà di oggi. Questo è l’impegno di tutti i cr istiani. La capanna sul piazzale e l’animazione dei f iguranti dur ante le f estività hanno permesso a tutti i f edeli di f arsi coinvolgere maggiormente nel mistero dell’incarnazione c he stav ano celebrando. Non possiamo dimenticar e anche i catechisti e gli animatori che durante l’Avvento si sono impegnati a pr eparare i più piccoli a viv ere il Natale attraverso le varie iniziative proposte in oratorio e la novena in santuario. Inoltre, ringraziamo il gruppo Caritas e il gruppo dei giovani che hanno sensibilizzato la comunità attraverso la mostra della carità. Proseguiamo, quindi, il nostro cammino 16 GENNAIO duemiladodici Un momento della Messa di mezzanotte lo scorso Natale. comunitario, rinfrancati dai validi appigli che ci vengono offerti dalla salvezza donata da Gesù Cr isto a ogni per sona. Ci stiamo preparando al grande evento dell’incontro mondiale delle famiglie a Milano. P er questa occasione, siamo chiamati a riscoprire l’importanza della famiglia. «Chi è esperto osservatore dell’oggi è natur ale che rimanga stupito dal constatare che proprio tra le famiglie del nostr o tempo ci sono esempi di fedeltà serena, anche se a v olte sofferta (domenica 29 g ennaio r icorderemo alla Messa delle or e 11 gli anniversari di matr imonio); ci sono anche tr a noi - esempio di g enerosa apertura alla vita (domenica 5 febbraio ci sarà la Giornata per la Vita); ci sono anche nelle nostre case - esempi di costante attenzione e servizio a chi è debole e infermo per età o per malattia Il presepe allestito in santuario. (nella memoria della Madonna di Lourdes, 11 febbraio, ci sarà la Giornata per il malato). Potrà dire, l’esperto che sono poche ormai le f amiglie che testimoniano gioia di vivere e di stare insieme in questo mondo di pr ecarietà economica, di ansietà consumistica, di relatività relazionale, di fragilità caratteriale. Ma non potrà negar e l’evidenza: se ci sono - pur pochi - esempi di vita bella e Parrocchia Santa Valeria gioiosa, vuol dire che è possibile anche in questo tempo!» La parrocchia è una famiglia di famiglie. Don Giuseppe ci ha anche invitato a ritrovarci insieme per confrontarci su alcuni temi, quali la famiglia che vive la prova, la famiglia che genera la vita, la famiglia che vive i problemi legati al mondo del lav oro, la famiglia che vive la f esta come tempo dedicato per ritrovarsi, nel Signore, insieme a tutta la comunità ecclesiale. Gli incontri di catechesi, proposti a livello parrocchiale, sono stati caratterizzati da un clima fraterno per poter viv ere insieme nella comunione e nella cor responsabilità, nel nome di Gesù. La comunicazione nella fede ci ha aiutato a costruire su solide basi il nostro lavorare insieme nella azione pastorale, che trova la sua concretezza in tutte le iniziative che la par rocchia propone. In questo anno, che da Benedetto XVI, è stato dedicato alla f ede, dobbiamo impegnarci fortemente perché la famiglia La Sacra Famiglia e i Re Magi sul piazzale del Santuario il giorno dell'Epifania. ritorni ad essere il pr incipale luogo di trasmissione della fede. È rientrato in famiglia, dal Mada gascar, per un breve periodo di r iposo, il nostro missionario don Luciano Mar iani. Lo abbiamo accolto con gioia e festeggeremo con lui il suo venticinquesimo di sacerdozio. Paola Landra STATISTICA PARROCCHIALE DICEMBRE 2011 BATTESIMI Lisa Appennini, Elizabeth Monti, Elena Bona. Totale anno: 59 DEFUNTI Giuseppe Tagliabue (90 anni), Raffaele Cesana (82 anni), Luigi Consonni (79 anni), Anna Vismara (92 anni), Ambrogio Perego (74 anni), Fernanda Brambilla (88 anni), Gaetano Mariani (82 anni), Giordana Frigerio (90 anni), Regina Longoni (82 anni), Adele Masciadra (60 anni). Totale anno: 72 RIEPILOGO BATTESIMI MATRIMONI FUNERALI NEL 2009 52 17 83 NEL 2010 52 27 66 NEL 2011 59 23 72 GENNAIO duemiladodici 17 Parrocchia San Giovanni Bosco al Ceredo La santità è la vocazione di ogni cristiano, la testimonianza che il Signore chiede a ognuno San Giovanni Bosco, la festa patronale alla presenza del cardinal Tettamanzi Il cardinale emerito celebrerà domenica 29 la Messa delle 10.30 Il cardinale emerito Dionigi Tettamanzi. A volte ci sono cose che accadono al di là di ogni r agionevole aspettativa. Così, quasi per gioco, tempo fa era nata l’idea di invitare al Ceredo il cardinale emerito, Dionigi Tettamanzi, per la f esta di San Giovanni Bosco. Ci a bbiamo provato senza troppo crederci - e poco tempo dopo è arrivata la risposta affermativa. L’appuntamento è stato fissato per il 29 gennaio, cioè la domenica pr ecedente la memor ia liturgica di San Gio vanni Bosco, così da permettere che questo incontro possa essere condiviso dalla mag- 18 GENNAIO duemiladodici gior parte delle persone. La Messa delle 10.30, quindi, sarà presieduta dal card. Tettamanzi. È un’occasione molto bella e importante per la par rocchia del Ceredo e per tutta la Comunità P astorale, accolta con molto f avore da quanti ne sono già venuti a conoscenza, tanto che qualche timore comincia a sorgere sulla capacità della nostra chiesa di accogliere tutti coloro che vorranno partecipare. Vedremo di stringerci il più possibile… Oltre che per noi, credo sia una bella opportunità anche per il Cardinale che può fare visita a una par rocchia senza le incombenze “ufficiali” che solo qualche mese f a avr ebbero dato un’impronta diversa a questa visita. La vedo semplicemente come la possibilità che ci è data di pr egare insieme, di or ientare tutti lo sguardo nella direzione del Signore, verso di lui che è il punto di riferimento, la guida e la meta del nostro cammino. Incontrarci con colui c he è stato per diversi anni il nostro Vescovo, celebrare insieme l’Eucaristia, significa metterci tutti, pastore e g regge, nelle mani del Signore, invocare ancora da lui il dono dello Spir ito perché ci r enda abili e pazienti per r idisegnare, con f iducia e sper anza, un nuo vo v olto di Chiesa che vive tra le nostre case. Tutto questo sotto la luce br illante di un “grande” - San Giovanni Bosco - che ha faticato e sofferto non poco per rendere presente e cr edibile nella Torino dell’‘800 il volto amorevole del Padre attraverso l’azione, a volte contraddittoria, della Chiesa del suo tempo. Dei santi, dei grandi santi che il Signore ci ha donato, non di r ado conosciamo solo il nome o qualc he piccolo aneddoto della loro vita: per questo li sentiamo lontani, eroi solitari che hanno fatto cose degne di ammirazione e di rispetto, ma lontani. A volte li pensiamo immuni dalle fatiche e dalle preoccupazioni della vita, esenti dalle contr addizioni e dalle complessità, carichi della solidità di una fede monolitica che non lascia spazio a cedimenti o insicurezze… Approfondire e conoscer e la vita di un g rande santo invece ci permette di guardare con una luce diversa, con ma ggiore r ealismo e sper anza, anche la nostra vita, la nostra vicenda di credenti, di cristiani più o meno impegnati, più o meno entusiasti o delusi Parrocchia San Giovanni Bosco al Ceredo per come vanno le cose. Ci permette di vederli come“uno di noi”, come fratelli maggiori che possono indicar ci qualche passo più concreto per vivere ogni giorno la nostra fede. È per questo motivo che mi per metto di lasciar e qualche nota bibliografica su San Giovanni Bosco, qualche buona lettura per chi ne vuole approfondire la conoscenza. È in questa luce c he vedo l’incontro con il cardinale Tettamanzi nella memoria di San Giovanni Bosco: ricordarci ancora c he la santità è la v ocazione di ogni cr istiano, è il fr utto di testimonianza che il Signore ci chiede, da far maturare con la Chiesa e nella Chiesa. Don Sergio Dell’Orto Vicario C.P. Nota bibliografica Teresio Bosco, Don Bosco, storia di un prete, Elledici, 1987 L'autore presenta Don Bosco immerso nella realtà economica del suo tempo, una realtà che solo studi recenti hanno permesso di conoscer e più a f ondo. Viene inoltre dato r isalto alla cor nice dell'ambiente ecclesiastico, la cui conoscenza è stata anc h'essa arricchita da recenti ricerche storiche. Antonio Sicari, Ritratti di Santi - vol 1, Milano, Jaca Book, 1988, pp.100-120 Una biografia breve, ma chiara e precisa, all’interno di una collana c he presenta le maggiori figure di santi di tutti i tempi, ormai giunta al dodicesimo volume. Teresio Bosco, Don Bosco visto da vicino, Elledici, 1996. Volume tratto dal processo di santificazione di Don Bosco:28 persone narrano ciò c he hanno visto e sentito gior no dopo giorno nella casa di Valdocco. Giancarlo Isoar di, Don Bosco si racconta, Elledici, 2012 Don Bosco si presenta ai ragazzi d'oggi: una storia sempre avvincente, raccontata con linguaggio moderno. GENNAIO duemiladodici 19 Notizie in breve CALENDARIO PASTORALE Domenica 22 gennaio Giornata diocesana dell’Azione Cattolica Parrocchia San Giuseppe, ore 16, Battesimi Oratorio San Rocco, or e 14.30, incontro per i genitori dei ragazzi del corso “1” sul tema“Gesù mediatore tra Dio e Uomo. Fratelli e sorelle, in Lui” Ore 16, Adorazione e benedizione Parrocchia Santa Valeria, ore 14.30, or atorio via Wagner, incontro per i g enitori dei r agazzi di quarta elementare Ore 16,30, incontro per gli animatori che saranno disponibili per l'or atorio feriale nella prossima estate. Sarà presente Damiano (c he ha già diretto lo scor so anno l'or atorio f eriale) che guiderà anche quest'anno l'esperienza comunitaria estiva. Parrocchia San Giovanni Bosco al Ceredo, ore 10.30, S. Messa per le famiglie e per chi festeggia anniversari di matrimonio Ore 12.30, pranzo per gli anniv ersari di matrimonio Parrocchia Sant’Ambrogio, ore 1 5-17, in teatro, spettacolo di burattini Ore 15-17, in or atorio, pomeriggio insieme Azione Cattolica, ore 18.30-21.30, parrocchia Sant’Ambr ogio, incontro per adolescenti Ore 20, parrocchia Sant’Ambrogio, incontro per 18/19enni Mercoledì 25 gennaio Gruppi di Ascolto, or e 21, nelle case ospitanti Oratorio San Rocco, ore 21, formazione catechiste 20 GENNAIO duemiladodici Pastorale giovanile cittadina, ore 21, oratorio San Rocco, Lectio Divina per 18/19enni e giovani Giovedì 26 gennaio Parrocchia Sant’Ambrogio, ore 21, in cr ipta, Rosar io e Adorazione silenziosa Sabato 28 gennaio Parrocchia Sant’Ambrogio, ore 19-21, happy hour per gio vani Ore 21, in teatro,Teatrando “Norma 44” Azione cattolica decanale, ore 21, oratorio S. Giovanni Bosco - Giussano, Lectio divina su "Di c he cosa discutete con loro?" (Mc 9, 14-29). Vincere il male con la pr eghiera. Guida la r iflessione don Enrico Castagna - Pastorale giovanile CP S. Paolo Giussano Venerdì 27 gennaio Comunità pastorale Maria Madre della Chiesa, or e 21, salone par rocchia San Gio vanni Bosco al Cer edo, “Fuga dal call center”, f ilm pr oposto da ACLI, Caritas decanale e Cir colo San Giuseppe come r iflessione per la Giornata della solidar ietà. Presentazione di padr e Lietti, critico cinematografico Domenica 29 gennaio Giornata diocesana della famiglia Parrocchia San Giuseppe, Ore 15.30, inizio corso fidanzati Ore 12.30, pranzo in oratorio e nel pomeriggio Gio vannino d’Or o al teatro San Rocco Ore 17.30, in or atorio, sala “GP2” presentazione vacanze estive 2012 per bambini, ragazzi e adolescenti Parrocchia Santa Valeria, ore 11, S. Messa con anniversari di matrimonio Parrocchia San Giovanni Bosco al Ceredo, f esta patronale di San Giovanni Bosco, ore 10.30, S. Messa solenne presieduta da S.E. card. Dionigi Tettamanzi. Nel pomer iggio giochi e animazione Parrocchia Sant’Ambrogio, ore 15.30, in teatro, cineforum per le famiglie Lunedì 30 gennaio Parrocchia Sant’Ambrogio, ore 21, in teatro,“Il suolo minacciato”. Incontro dibattito per educare le coscienze ad essere responsabili del nostro ambiente Parrocchia San Giovanni Bosco al Ceredo, ore 21, incontro per genitori, educatori, catechiste su Mass media e famiglia Movimento per la vita/Circolo Culturale San Giuseppe, ore 21, presso il Centro parrocchiale di via Stefano da Ser egno 9, incontr o r iflessione sul messaggio dei Vescovi in occasione della gior nata per la vita “Giovani aperti alla vita”. Relatrice Sorella dott.ssa Patrizia Pirioni, religiosa e pedagogista, attiva presso il centro “Mamma Rita” di Monza. La serata sarà preceduta, alle 20.30, dall’estrazione dei biglietti della sottoscrizione a pr emi a f avore del Centro di Aiuto alla Vita. Martedì 31 gennaio San Giovanni Bosco Parrocchia San Giovanni Bosco al Ceredo, ore 18.30, S. Messa per i ragazzi. Segue momento di festa. Ore 21, S. Messa solenne per S. Giovanni Bosco (sospesa la S. Messa delle ore 8.30) Parrocchia Sant’Ambrogio, ore 18.30, S. Messa animata dai r agazzi. Segue happy hour in oratorio Notizie in breve Mercoledì 1 febbraio Oratorio San Rocco, ore 21, formazione catechiste Giovedì 2 febbraio Festa della candelora Parrocchia San Giuseppe, ore 9, benedizione delle candele e processione Parrocchia Santa Valeria, ore 18.30, benedizione e pr ocessione con le candele Parrocchia San Giovanni Bosco al Ceredo, ore 20.30, benedizione e processione con le candele Venerdì 3 febbraio Parrocchia San Giuseppe, durante le S. Messe benedizione della gola Parrocchia Santa Valeria, durante le S. Messe benedizione della gola Ore 17.30, Adorazione Eucaristica Parrocchia San Giovanni Bosco al Ceredo, durante la S. Messa benedizione della gola Catechesi degli adulti cittadina, ore 21, teatro Sant’Ambrogio, Sabato 4 febbraio Parrocchia San Giuseppe, ore 7.30, santuar io dei Vignoli, S. Messa nel primo sabato del mese Comunità pastorale Maria Madre della Chiesa, time-out spirituale catechiste Pastorale socio-politica, ore 20, Desio, incontro Domenica 5 febbraio Giornata per la vita In tutte le parrocchie, vendite di primule a f avore del Mo vimento per la vita Parrocchia San Giuseppe, ore 15, santuario dei Vignoli, incontro di preghiera per le mamme in attesa Oratorio San Rocco, or e 14.30, incontro per i g enitori, padr ini e madrine dei ragazzi cresimandi del corso “4”: Testimonianza sul ruolo Ore 16.45, corso animatori Parrocchia Santa Valeria, ore 14.30, or atorio di via Wagner, incontro per i g enitori dei r agazzi di quinta elementare Parrocchia San Giovanni Bosco al Ceredo, ore 15.30, Battesimi comunitari, ore 15,30, incontro per i genitori dei r agazzi di quinta elementare e prima media con don Andrea Ciucci Mercoledì 8 febbraio Parrocchia San Giuseppe, ore 9.30, in penitenzieria, catechesi degli adulti Oratorio San Rocco, ore 21, formazione catechiste Pastorale giovanile cittadina, ore 21, oratorio San Rocco, Lectio Divina per 18/19enni e giovani Giovedì 9 febbraio Azione cattolica, or e 21, par rocchia S. Valeria - via Piav e, incontro formativo per adulti su "Un passo oltre - sogni, desideri, progetti", alla ricerca dei desider i dell'uomo di oggi c he cer ca di dar e senso alla sua vita" - "Il desider io di amor e" Venerdì 10 febbraio Catechesi degli adulti cittadina, ore 21, teatro Sant’Ambrogio Sabato 11 febbraio Giornata dell’ammalato Istituto Don Orione, or e 15, S. Messa per gli ammalati Domenica 12 febbraio Giornata della solidarietà Comunità pastorale Maria Madre della Chiesa, or e 18, in basilica, S. Cr esima degli adulti Ore 20.45, oratorio San Rocco, formazione educatori Parrocchia San Giuseppe oratorio San Rocco, ore 10, in basilica, giornata insieme per r agazzi e genitori del corso “2” Festa del Perdono: Prima Confessione. Parrocchia Santa Valeria, ore 14.30, or atorio di via Wagner, incontro per i g enitori dei r agazzi di prima media Ore 17.30, inizio percorso fidanzati Mercoledì 15 febbraio Gruppi di Ascolto, or e 21, nelle case ospitanti Venerdì 17 febbraio Catechesi degli adulti cittadina, ore 21, teatro Sant’Ambrogio Domenica 19 febbraio Oratorio San Rocco, or e 14.30, incontro per i genitori dei bambini del corso “0” sul tema “La figura di Gesù: Gesù e l’uomo” Parrocchia Santa Valeria, ore 16.30, Battesimi comunitari Parrocchia San Giovanni Bosco al Ceredo, ore 15, incontro per genitori, educator i, catechiste con il dott. Valsecchi CIRCOLO CULTURALE SAN GIUSEPPE Il 2012 è l’anno del r itorno/rinascita del Circolo Culturale San Giuseppe in via Cavour 25. I lavori proseguono. Dopo gli interventi sulla str uttura esterna, con la GENNAIO duemiladodici 21 Notizie in breve bella f acciata sulla via Cav our, sui lati e con la sistemazione dei tetti si passa ai par ticolari in vista dell’utilizzo degli ambienti sia ad uso pubblico con il Consultor io ed il Circolo, sia privato, con abitazioni e negozi. A breve si definirà una serata per illustrare lo stato ef fettivo del cantiere con una pr oiezione di fotografie stante la non accessibilità dello stesso per motivi di sicurezza. Al direttivo l’onere di pr eparare al meglio il r ientro con la pr edisposizione dei locali di competenza e del relativo ar redamento. Consigli e proposte nonc hé contr ibuti materiali e di idee sono richiesti a tutti i soci. Le altre attività proseguono: l’incontro con l’amico Aldo Maria Valli, che vediamo spesso in tv come commentatore da piazza San Pietro,è saltato per impr evisti motivi di lav oro (incontro Benedetto XVI ed il primo ministro Monti). “Giovani aper ti alla vita” è il tema che i Vescovi italiani propong ono per la Gior nata della Vita 2012. Il Movimento per la Vita ed il Cir colo propongono un dibattito lunedì 30 gennaio alle or e 21 pr esso l’ex oratorio femminile, con ingresso da via Stefano 9, con la dir ettrice del centro “Mamma Rita” di Monza. “Fuga dal call center” è il film offerto insieme da ACLI, Car itas e Cir colo come r iflessione per la Gior nata della solidar ietà 2012 v enerdì 27 gennaio alle ore 21 presso il salone della parrocchia del Ceredo. E passiamo al v ersante r icreativo dopo tanto riflettere e contribuire a creare coscienza sociale nella società civile seregnese. Venerdì 3 feb- 22 GENNAIO duemiladodici braio, ore 19.30, ritorna S. Agata, libera occasione di incontr o tr a le socie, mamme, donne dell’or atorio nel salone Borg onovo all’or atorio San Rocco, per r icordare convivialmente la Santa siciliana. Rinviata a data da destinar si la gita in Liguria e nella Valle delle Meraviglie per mancanza di iscrizioni. Con il motto “2012 Viaggiare, conoscere, cr escere, f are amicizia’’ proponiamo, ai soci innanzitutto, l’incantevole Copenha gen, via ggio in Europa dal 9 al 16 giugno 2012. I soci hanno ricevuto i dettagli che tutti possono conoscere dalla nostr a seg reteria pr esso la casa pr epositurale il mar tedì e giovedì (or e 14,30/16) ed il v enerdì (ore 16/18). Infine il tesseramento 2012 cui invitiamo sollecitamente chi non ha ancora r innovato e c hi vuole partecipare a questa realtà culturale al suo 134° anno di vita. GRUPPI ANIMAZIONE SOCIALE Acli, Caritas, Circolo San Giuseppe propongono, nell’ambito della Giornata della Solidar ietà diocesana, la proiezione ed il commento del film “Fuga dal call center” presso il salone della par rocchia del Ceredo, venerdì 27 gennaio alle ore 21. Padre Lietti, critico cinematografico, ci mostr erà l’interpretazione del regista sulle difficoltà del lavoro per i giovani di oggi ed i conseguenti problemi relazionali e sentimentali. Tema scottante anc he nella nostra zona e che deve dare a tutta la Comunità P astorale Mar ia Madre della Chiesa l’occasione per una riflessione e per ar rivare, in attesa delle iniziative governative per la ripresa economica, a locali iniziative concrete dopo il super amento del Fondo Famiglia lavoro voluto dal Cardinal Tettamanzi con visione profetica nel 2008.Tutte le iniziative pastoralmente pr oposte d’altr a parte non possono esser e viste in questo 2012, c he con l’ottica del grande evento che ci aspetta e cioè l’incontro mondiale delle F amiglie di inizio giugno. Per ulteriori dettagli www .chiesadimilano.it/pastorale sociale. UNITALSI Con l'inizio dell'anno 2012 v ogliamo innanzitutto ringraziare Dio per la Sua miser icordia avuta nei confronti del nostr o g ruppo nel corso del 2011. Abbiamo dato il massimo impegno e a bbiamo tutti collaborato per super are le dif ficoltà incontrate comportandoci nel migliore dei modi. L'inizio dell'anno 2012 ha visto conclusa in modo assolutamente positivo la nostr a proposta di r ichiesta contributi per la Casa marina di Borghetto Santo Spir ito tramite la vendita di lenticc hie. Un'altr a attività terminata in modo altrettanto positivo è stata la sottoscrizione a premi che ci consentirà anche quest'anno di favorire la pr esenza di v olontari presso la nostra casa di Borghetto e garantire in tal modo la cur a e l'assistenza dei div ersamente abili nel periodo estivo dal 15 giugno al 15 agosto in tur ni di una o due settimane. Invitiamo tutti a dar e la propria disponibilità. Diamo or a l'elenco dei prossimi incontri: Notizie in breve - Lunedi 23 gennaio alle ore 20,30 il nostr o Gr uppo celebr erà la S. Messa di aper tura delle attività presso l'Istituto delle Suor e Canossiane - Domenica 5 febbraio si avrà la relazione bilancio 2011 della Sottosezione di Monza pr esso la parrocchia Sacro Cuore (Triante) Monza - Da v enerdì 10 f ebbraio a domenica 12 f ebbraio si sv olgerà un pellegrinaggio aer eo a Lour des con la nostr a Sottosezione di Monza. Naturalmente nei pellegrinaggi Unitalsiani sono benv enuti gli ammalati e i disabili. - Sabato 11 febbraio - gior nata dell'ammalato con la celebr azione della S. Messa pomeridiana presso l'Istituto Don Orione - Domenica 4 marzo - giornata di ritiro spir ituale pr esso Villa Sacr o Cuore a Triuggio - Domenica 6 maggio - pellegrinaggio a Caravaggio. Qualora venissero organizzate altre manifestazioni v erranno comunicate. P er inf ormazioni tel 0362 235943 - 349 2935093. Cordiali e sinceri auguri di un felice e sereno 2012. SCUOLA STRANIERI “CULTURE SENZA FRONTIERE” Domenica 15 gennaio si è celebrata la 98ma Gior nata Mondiale del Migrante e del Rifugiato con il seguente tema:"Mig razioni e nuo va evangelizzazione". La Car itas Decanale Ser egno-Giussano ha contr addistinto questo avvenimento con due momenti particolari: una S. Messa pr eparata dai corsisti delle scuole di lingua italiana di Ser egno e Giussano e un momento conviviale in un salone della Parrocchia SS.Quir ico e Giulitta a Robbiano. Per scelta del decanato ogni anno viene interessata una parrocchia tra le dieci che ne fanno parte così da creare quello spirito di unità e condivisione tanto auspicato anc he da papa Benedetto XVI. Questa Gior nata vuole r ichiamare l'attenzione dei credenti soprattutto sul tema dei lavoratori migranti, sui rifugiati e sugli studenti inter nazionali. A tutti loro è r ivolta oggi la nuova evangelizzazione in un contesto sociale in cui "il miscuglio di nazionalità e di r eligioni v a cr escendo in misura esponenziale". Di fronte a tale sf ida la Chiesa si sente sollecitata a r ivedere i suoi metodi, le sue espressioni e il suo linguaggio, rinnovando il suo slancio missionar io, f acendo lev a sul necessario coinvolgimento del laicato e sull'importanza del dialogo a tutti i livelli, istituzionali e non. La Caritas Ambrosiana poi, contemporaneamente alle altre realtà regionali Caritas e Fondazioni Migrantes, ha presentato a Milano nell'ottobre 2011 il XXI Dossier Statistico Immigrazione in cui viene affrontato il fenomeno mig ratorio dal punto di vista internazionale, nazionale e dei contesti regionali fornendo informazioni sulle presenze e sulle car atteristiche del soggior no degli immigrati. Si scopre così che i Paesi in ascesa in Italia sono: Ucraina, Moldavia, Romania, Albania, Marocco, Cina, Perù, Ecuador e che la società multietnica la si sper imenta sopr attutto a scuola, nel mondo del lav oro e nell'ambito religioso. E proprio dalla scuola abbiamo dati certi: 750.000 pr esenze di minor i nell'a.s. 2011/2012 contro i 711.000 dello scorso anno scolastico di cui il 42% è nato in Italia. Sull'attuale tematica della cittadinanza per i ragazzi e i giovani "stranieri" nati e/o cr esciuti in Italia si discute or mai da tempo e, al r iguardo, sono in atto anc he diverse iniziative in tutto il Paese. Perché non riconoscere loro questo diritto come già avviene in F rancia e in altr e nazioni? Lasciamo a ciascuno un momento di riflessione... La Giornata Mondiale del Mig rante si inser isce anche nel per corso di preparazione del VII Incontro Mondiale delle Famiglie che si celebrerà a Milano dal 30 ma ggio al 3 giugno prossimi. Sarà una bella occasione per riscoprirci un popolo solo c he proviene sia dalla discendenza di Abramo sia dalle g enti di tutta la terra e c he, pur nell'attuale cr isi economica ed esistenziale, trova la forza di creare una vera comunità di persone cor responsabili del bene comune, di un autentico culto spirituale e di una r elazione nuova con gli stranieri. Dati scuola al 31 dicembre 2011: totale ragazzi iscritti: 43 (15 femmine e 28 maschi). Totale adulti iscritti: 282 (154 femmine e 128 maschi). CENTRO AIUTO ALLA VITA/MOVIMENTO PER LA VITA Ad ogni r ipetersi del Natale il Mistero dell’Incarnazione ci r ichiama la dignità della vita umana. Un chiaro appello ad av er cur a della GENNAIO duemiladodici 23 Notizie in breve vita - sopr attutto della più fr agile -, a custodirla e proteggerla, ci giunge anche da una festa che la liturgia ci presenta due gior ni dopo il Natale, la festa dei Santi Innocenti. Il r icordo, dolor oso, dei bambini fatti uccidere da Erode per attentare alla vita del piccolo Gesù, non può non farci pensare a tutti i bambini anche oggi violati da gli adulti, maltrattati, non rispettati, ed ai bambini vittime dell’aborto. (Non a caso un libr o di denuncia sull’aborto uscito alcuni anni f a, ad opera di un gior nalista impegnato coraggiosamente sul fr onte della Vita, si intitolav a “Gli anni di Erode”!). Proprio per tener e desti la nostr a mente ed il nostr o cuore, per far sì che non a bbiamo ad assuef arci all’aborto, ecco il r itorno anche quest’anno della Gior nata per la Vita, che celebr eremo domenica 5 f ebbraio in tutta Italia. I nostri Vescovi hanno preparato un messa ggio dal titolo accattivante: “Giovani aper ti alla Vita”. Lo mediter emo insieme lunedì 30 gennaio, alle 21, pr esso il Centr o parrocchiale di via Stefano da Seregno n. 9 (entrata dal cancello di lato all’ingresso del Palazzetto Giovanni XXIII). Ci accompa gnerà nella r iflessione Sorella Dott.ssa Patrizia Pirioni, religiosa e pedagogista, attiva presso il centro “Mamma Rita” di Monza. Confidiamo in una par tecipazione numerosa degli amici lettori! La serata sarà preceduta, alle 20.30, dall’estrazione dei biglietti della sottoscrizione a pr emi a f avore del Centro di Aiuto alla Vita, organizzata per andar e incontro a tutte le 24 GENNAIO duemiladodici mamme in dif ficoltà c he ci c hiedono una mano! (Segnaliamo peraltro che sono ancora disponibili dei biglietti: è possibile contattare la signora Erminia, nostra segretaria, al numer o 0362223603). A tutti un augur io per un ser eno 2012. NOTIZIE A.C. Prosegue la bella iniziativ a dell’itinerario formativo per gli adulti seguendo il testo “Un passo oltr e sogni, desideri, progetti”, alla ricerca dei desideri dell’uomo di oggi c he cerca di dare senso alla sua vita. Già presi in consider azione il desiderio di sicur ezza e il desider io di salute, il terzo incontro che si terrà giovedì 9 f ebbraio alle or e 21,00 presso la parrocchia di santa Valeria - via Piave - considererà “Il desiderio di amore”. Il quar to incontro è pr ogrammato per il 12 aprile sul tema “Il desiderio di Felicità”. Il quinto incontro sarà in data 10 maggio su. “Il desiderio di Dio” Lectio Divina 3° incontr o - gio vedì 26 g ennaio, presso l’or atorio “San Gio vanni Bosco” - Giussano - via D’Azeglio 32 - ore 21: “Di che cosa discutete con loro?” (Mc 9,14-29). Vincere il male con la pr eghiera. Guida alla r iflessione sarà don Enrico Castagna - Pastorale Gio vanile Comunità Pastorale San Paolo - Giussano Il 4° incontr o sarà gio vedì 23 f ebbraio: “Di c he cosa stav ate discutendo per strada?” (Marco 9,30-50). Chi vuol essere il primo sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti. Incontro adolescenti seguendo il sussidio “SKYSCRAPE 3” Domenica 22 g ennaio presso l’oratorio di Sant’Ambr ogio - via Don Gnocchi 2 - dalle ore 18,30 alle ore 21,30. Nello stesso gior no e nello stesso luogo, con inizio alle or e 20, con la cena, si terrà l’incontro dei 18enni. L’itinerario continuerà con lo stesso programma nelle seguenti domeniche: 26 f ebbraio - 22 apr ile e 20 maggio. A tutti noi è chiesto di essere attenti e di collaborare perché il prossimo incontro mondiale delle famiglie del maggio-giugno 2012, che sta impegnando tutta la Chiesa e in par ticolare la Chiesa di Milano, sia occasione di r innovamento del nostro stile di vita per essere capaci di offrire accoglienza e fr aternità. Qualcuno di noi si è già fatto avanti e si sper a che altr i si propongano per questa esper ienza di univ ersalità della Chiesa, ospitando le f amiglie attese a Milano. Comunicare la propria disponibilità in sacrestia oppure comunicare con don Paolo Ciotti c he è il r esponsabile di riferimento per il nostro decanato. Visita il sito www.azionecattolicamilano.it ORARI SANTE MESSE FESTIVE Basilica San Giuseppe Sabato alle 18 (vigiliare), domenica alle 7.30, 8.45, 10, 11.30 e 18 Oratorio San Rocco Sabato alle 20 (vigiliare) Parrocchia Beata Vergine Addolorata al Lazzaretto Sabato alle 20.30 (vigiliare), domenica alle 8, 10, 11.30 e 18.30 Adoratrici perpetue del Santissimo Sacramento Domenica alle 8.30 Abbazia San Benedetto Sabato alle 18 (vigiliare), domenica alle 8, 9.45, 11 e 18 Santuario di Maria Ausiliatrice (Piccolo Cottolengo Don Orione) Sabato alle 17.30 (vigiliare), domenica alle 7, 9.30, 11 e 17.30 In copertina: La Messa nella giornata dei migranti è stata celebrata domenica 15 gennaio nella parrocchia SS. Quirico e Giulitta di Robbiano: nell'immagine il gruppo dei partecipanti. San Salvatore Domenica alle 8.30 e 10.30 Istituto Pozzi Domenica alle 9 Ospedale Sabato alle 19 (vigiliare) e domenica alle 9 «L’AMICO DELLA FAMIGLIA», PERIODICO DELLE COMUNITÀ CRISTIANE DI SEREGNO anno XC, 22 gennaio 2012, numero 1 Direttore responsabile: don Paolo Ciotti; in redazione: Paolo Cova, Enrica Dell’Orto, Patrizia Dell’Orto, Luigi Losa, Giovanni Marelli, Patrizia Mariani, Sabrina Parravicini, Mariarosa Pontiggia e Paolo Volonterio; e-mail: [email protected]; amministrazione: Riccardo Ballabio; abbonamenti: Buona Stampa San Paolo - c/o segreteria parrocchia S. Giuseppe - Piazza Libertà 6 - Seregno - telefono 0362 231308 o presso le segreterie delle altre parrocchie; Parrocchia Santa Valeria Sabato alle 18.30 (vigiliare), domenica alle 7.30, 9.30, 11 e 18.30 Parrocchia San Giovanni Bosco al Ceredo Sabato alle 19 (vigiliare), domenica alle 8, 10.30 e 18 Parrocchia Sant’Ambrogio Sabato alle 18 (vigiliare), domenica alle 8, 9.45, 11.15, 18 e 20.30 Stampa & Grafica: Sarigraphic E. Riva di M. Riva & C. snc, Via Gandhi, 12 - 20831 Seregno MB; Autorizzazione del Tribunale di Monza n. 93 dell’1/12/1987 Parrocchia San Carlo Sabato alle 18 (vigiliare), domenica alle 8, 10.30 e 18 Le famiglie del mondo sono tra noi: sapremo accoglierle? anno XC - n. 1 - gennaio 2012 - periodico delle comunità cristiane di Seregno