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La sopravvivenza per tumore maligno negli anziani in provincia di

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La sopravvivenza per tumore maligno negli anziani in provincia di
La sopravvivenza per tumore maligno negli anziani in provincia di Reggio Emilia
Malignant cancer survival in the elderly in the province of Reggio Emilia
Lucia Mangone(1), Silvio Cavuto(2), Patrizia Schifano(3), Luisa Paterlini(4), Ermanno
Rondini(5), Carla Tromellini(6), Annamaria Pezzarossi(1), Silvia Candela(1) .
(1)
Registro Tumori della provincia di Reggio Emilia, Unità di Epidemiologia, Azienda USL RE
(2)
Unità Operativa Registro Tumori ed Epidemiologia ambientale, Istituto per lo Studio e la Cura
dei Tumori, Milano
(3)
Dipartimento di Epidemiologia, ASL RME, Roma
(4)
Registro Specializzato mammella e cervice uterina, Azienda USL RE
(5)
Unità di Oncologia, Azienda Santa Maria Nuova, RE
(6)
Servizio di Psicologia, Azienda USL RE
Corrispondenza: Lucia Mangone, Registro Tumori della Provincia di Reggio Emilia, Unità di
Epidemiologia, Dipartimento di Sanità Pubblica, Via Amendola, 2 42100 Reggio Emilia;
tel. 0522-335303; fax 0522-335460; e-mail: [email protected]
Cosa si sapeva già
- L’età è positivamente correlata all’incidenza dei tumori maligni e negativamente correlata alla
sopravvivenza per tumore
- La popolazione anziana in Italia, come in molti paesi occidentali, sta rapidamente aumentando
- Nei prossimi anni la gestione dei pazienti anziani con tumore rappresenterà un rilevante problema
di Sanità Pubblica
Cosa si aggiunge di nuovo
- Sopravvivenza aggiornata al 2003 dei tumori maligni incidenti nel 1996-98 nella provincia di
Reggio Emilia
- Analisi della sopravvivenza per età, sede e sesso per tutti i tumori e per i casi con conferma
microscopica
- Sopravvivenza dei tumori mammari femminili in rapporto ad età, stadio e grading
Riassunto
Obiettivo: analizzare la sopravvivenza per tumore negli anziani al 2003 e, per la mammella,
valutare la sopravvivenza per età, stadio e grading.
Disegno: studio della sopravvivenza per tumore a 5 anni, su 5560 casi diagnosticati nel 1996-98,
seguendo l’approccio di Hakulinen, per le neoplasie più frequenti negli anziani. Per la mammella:
analisi multivariata secondo il modello di Cox su 337 donne con tumore diagnosticato nel 1998.
Setting: provincia di Reggio Emilia, Emilia-Romagna, Italia.
Outcome principali: sopravvivenza relativa per sede e sesso negli adulti (45-64) e negli anziani
(65+), suddivisi in giovani anziani (65-74) e grandi anziani (75+). Sopravvivenza in rapporto alla
presenza di conferma microscopica (CM) per sede, sesso e classe di età e, per la mammella, per età,
stadio e grading.
Risultati: la sopravvivenza per tutti i tumori nelle classi 45-64, 65-74 e 75+ è risultata pari a 57%,
51% e 52% nei maschi e 77%, 64% e 51% nelle femmine. La conferma microscopica migliora la
sopravvivenza per tumore negli adulti e negli anziani in entrambi i sessi. La sopravvivenza del
tumore della mammella diminuisce sia all’aumentare dello stadio che del grading; a parità di stadio
I nelle anziane si registra una sopravvivenza del 100%, nelle adulte del 98% e nelle donne giovani
del 91%. L’analisi multivariata inoltre ha evidenziato una correlazione positiva della probabilità di
morte con lo stadio ed il grading, aggiustando per classe di età.
Conclusione: gli anziani hanno oggi un’aspettativa di vita sufficientemente lunga da giustificare
trattamenti diagnostici e terapeutici adeguati, a prescindere dall’età anagrafica.
Parole chiave: neoplasia, pazienti anziani, sopravvivenza relativa, stadio del tumore mammario
2
Abstract
Objective: To analyze cancer patients survival in the elderly in 2003 and, for breast cancer, to
evaluate survival by age, stage and grading.
Design: 5 years cancer survival study, in 5560 cases diagnosed in 1996-98, using the Hakulinen
approach, for the more frequent neoplasms in the elderly. For breast cancer: a multivariate analysis
of Cox in 337 incident tumours in 1998.
Setting: Province of Reggio Emilia, Emilia-Romagna, Italy.
Main outcome measures: Relative survival by site and sex in the adults (45-64) and in the elderly
(65+), subdivided in young elderly (65-74) and great elderly (75+). Survival with reference to the
presence of microscopic verification (CM) by site, sex and age classes and, for breast cancer, by
stage and grading.
Results: All sites survival in the age classes 45-64, 65-74 and 75+ was 57%, 51% and 52% in males
and 77%, 64% and 51% in females. Microscopic verification improves cancer survival in the adults
and in the elderly, in both sex. Breast cancer survival decreases with stage and grading increasing;
for same stage I survival was 100% in the elderly, 98% in the adults and 91% in the young.
Moreover, multivariate analysis points out positive correlation between death probability with stage
and grading, adjusting for age group.
Conclusions: elderly patients have today a life’s expectance fairly long to excuse diagnostic and
therapeutic adequate treastments, in spite of age.
Key words: neoplasm, elderly patients, relative survival, breast cancer stage.
3
INTRODUZIONE
Gli anziani, nelle aree coperte dai RT italiani, rappresentano il 18.5% dei soggetti; la popolazione in
Italia, come in molti paesi occidentali, sta rapidamente invecchiando e poiché al crescere dell’età
aumenta l’incidenza dei tumori ma diminuisce la sopravvivenza, l’invecchiamento della
popolazione rappresenterà in futuro un importante problema di Sanità Pubblica [1].
In genere per anziani si intendono i soggetti di età 65+, ma pare più opportuno distinguere tra
giovani anziani (65-74 anni) e grandi anziani (≥75 anni): i primi hanno necessità più simili a quelle
degli adulti e dal punto di vista diagnostico-terapeutico non richiedono un approccio diverso. I
grandi anziani invece richiedono spesso una presa in carico più onerosa che coinvolge anche aspetti
sociali [1]; in questi soggetti, inoltre, la frequente concomitanza di altre patologie può condizionare
il decorso della malattia e quindi la sopravvivenza [2].
Obiettivo di questo lavoro è analizzare la sopravvivenza relativa a 5 anni negli anziani con tumore
diagnosticato nel 1996-98 nella provincia di Reggio Emilia e, per la mammella, valutare la
sopravvivenza in rapporto ad età, stadio e grading.
MATERIALI E METODI
Lo studio è stato condotto su 8629 casi di tumore maligno infiltrante (relativi a 7588 soggetti)
registrati presso il Registro Tumori della Provincia di Reggio Emilia nel periodo 1996-1998. La
scelta di questo lasso temporale è motivata dalla possibilità di disporre di un follow-up aggiornato a
5 anni (31-12-2003) per tutta la casistica. In accordo con le regole IARC [3], sono stati esclusi 2479
casi comprendenti DCO, tumori cutanei non melanomi e tumori multipli (se metacroni è stato
inserito il 1°, se sincroni il più aggressivo).
Dai rimanenti 6150 soggetti sono stati esclusi quelli in età 0-44; l’analisi finale ha riguardato 5560
soggetti (2958 maschi e 2702 femmine). I nominativi sono stati incrociati con l’Anagrafe Assistiti
dell’USL e, per 12 casi trasferiti, le informazioni sono state raccolte nel nuovo comune di
4
residenza; non ci sono stati persi al follow-up.
La sopravvivenza relativa è stata calcolata per tutte le sedi e per le sedi tumorali più frequenti negli
anziani seguendo l’approccio di Hakulinen - che corregge per concause di morte - già largamente
praticato presso i Registri Tumori [4]. Sono state confrontate le classi 45-64 (adulti) vs 65+
(anziani) e 65-74 (giovani anziani) vs 75+ (grandi anziani).
La qualità dei dati è garantita dall’alta percentuale di conferme microscopiche (CM) (Tabella I) che
potrebbe essere considerata un indicatore di “buona pratica clinica”, collegato con l’attitudine dei
clinici ad effettuare biopsie ed agoaspirati negli anziani, diagnosticare i tumori in stadio iniziale e
praticare interventi terapeutici adeguati.
Per la mammella sono stati studiati 337 casi (età media 63.6 anni, DS 14.5) incidenti nel 1998: sono
stati esclusi i tumori in situ e, per i tumori bilaterali, è stato incluso solo il 1°. Informazioni su
stadio e grading, fornite dal Registro Specializzato della mammella, sono disponibili
rispettivamente nel 96% e 69% dei casi. La sopravvivenza è stata analizzata, in questo caso, anche
in donne giovani per meglio evidenziare il comportamento biologico di questo tumore; è stata poi
effettuata, con il modello di regressione di Cox, un’analisi multivariata del rischio di morte in
funzione di stadio, grading e classe d’età, previa verifica dell’assenza di interazione tra stadio e
classe d’età e tra grading e classe d’età.
Le caratteristiche della popolazione in studio sono riportate nella Tabella I.
RISULTATI
Nel periodo 1996-98 nei soggetti anziani (20,6% della popolazione totale) sono stati registrati 5535
tumori maligni, pari al 64% dei casi totali incidenti.
Tra i soggetti inclusi in questo studio (Tabella I) sono stati registrati nei maschi 2958 tumori (892
negli adulti e 2066 negli anziani) e nelle femmine 2702 tumori (966 nelle adulte e 1736 nelle
5
anziane). Negli adulti l’età media alla diagnosi è risultata 57.4 nei maschi (DS 5.4) e 55.6 nelle
femmine (DS 5.7); negli anziani 74.5 nei maschi (DS 6.5) e 76.5 nelle femmine (DS 7.3).
La percentuale di conferme microscopiche (CM) per tutte le sedi è alta sia nei maschi (85%) che
nelle femmine (90%); pur avendo gli anziani percentuali di CM molto elevate, i valori sono
sensibilmente più bassi rispetto agli adulti sia nei maschi (84% anziani vs 87% adulti; p<0,05) che
nelle femmine (86% anziane vs 94% adulte; p<0,01). Le basse percentuali di CM registrate nei
tumori della vescica e del rene in entrambi i sessi sono legate a problemi metodologici: questi
tumori, per gli anni considerati, venivano frequentemente diagnosticati e trattati in strutture
ospedaliere extraprovinciali e non sempre è stato possibile recuperare il referto istologico. Per il
polmone si registrano negli anziani percentuali di CM molto inferiori rispetto agli adulti: meno 11%
nei maschi e 17% nelle femmine.
La sopravvivenza relativa a 5 anni per i casi totali e per i casi con CM (adulti e anziani) è riportata
in Tabella II.
Differenze età-correlate
Nei maschi 65+ la sopravvivenza totale è risultata del 51%, di poco inferiore a quella registrata
nella classe 45-64 (57%); negli anziani le sopravvivenze migliori sono state osservate per prostata
(90%), laringe (83%), vescica (68%), colon (67%), retto e rene (65%); le peggiori per polmone
(16%) e stomaco (29%).
Nelle femmine 65+ la sopravvivenza totale è risultata buona (57%) ma molto inferiore a quella
registrata nelle adulte (77%): tutte le sedi tumorali peggiorano con l’eccezione di colon, polmone e
LNH: Nelle anziane complessivamente la prognosi è buona per mammella (87%), utero corpo
(74%), colon (71%) e LNH (66%), sfavorevole per polmone (15%) e stomaco (27%). Il rapporto tra
le sopravvivenze totali negli adulti e negli anziani è risultato 1.1 nei maschi e 1.3 nelle femmine.
Il rapporto tra le sopravvivenze rimane invariato anche per i soli casi CM+ (1.1 nei maschi e 1.3
nelle femmine); tuttavia la sopravvivenza dei casi CM+ è complessivamente più alta, rispetto alla
6
sopravvivenza totale, sia nei maschi adulti (59%) che anziani (54%), sia nelle femmine adulte
(78%) che anziane (62%).
La CM è associata ad una migliore sopravvivenza di tutti i tumori, eccetto che per la vescica in
entrambi i sessi e il rene nei maschi anziani. La ragione potrebbe essere, come già anticipato, che i
soggetti adulti erano ricoverati spesso in strutture extraprovinciali: se il referto istologico è stato
recuperato, tutte le forme in situ sono state eliminate dal calcolo dell’incidenza e della
sopravvivenza; in caso contrario è probabile che alcuni casi siano misclassificati. Tra i soggetti
anziani invece vi sono molti casi senza CM per i quali l’attribuzione del tumore è avvenuta sulla
sola base delle SDO e del certificato di morte.
Nella Tabella III è riportata la sopravvivenza registrata nei giovani anziani e grandi anziani: nei
maschi la sopravvivenza è sovrapponibile nelle due classi di età (51% vs 52%), peggioramenti si
osservano per LNH, vescica, stomaco e rene.
Nelle femmine invece, la sopravvivenza diminuisce dal 64% (giovani anziane) al 51% (grandi
anziane): tutti i tumori peggiorano all’aumentare dell’età, ad eccezione di quelli renali.
La bassa sopravvivenza registrata nelle donne 75+ potrebbe essere correlata sia all’età media, che
per ogni singola sede tumorale è più alta che nei maschi, che alla tipologia dei tumori incidenti.
Infatti nelle donne 75+ diminuisce il peso del tumore della mammella (a buona prognosi) la cui
incidenza passa dal 35 al 26% tra giovani e grandi anziane; nei maschi diminuisce il peso del
tumore del polmone (a cattiva prognosi) dal 25 al 18% e aumenta quello della prostata (a buona
prognosi) dal 17 al 19%.
Mammella
La sopravvivenza del tumore della mammella (tabella IV), per tutte le età, diminuisce all’aumentare
dello stadio; infatti passa dal 99% dello stadio I all’81% dello stadio II; gli stadi III e IV, data
l’esiguità del campione, non permettono una sufficiente valutazione. La sopravvivenza invece non
diminuisce all’aumentare dell’età: nello stadio I, la sopravvivenza passa dal 91% (giovani) al 98%
7
(adulte) al 100% (anziane): questo confermerebbe l’ipotesi che le giovani donne hanno tumori più
aggressivi delle anziane. La distribuzione del grading sembra confermare questa ipotesi: il G3 (il
più aggressivo) è presente nel 50% delle donne giovani, nel 27% delle adulte e nel 23% delle
anziane. Anche per il grading, la sopravvivenza diminuisce all’aumentare dell’aggressività del
tumore (100% nel G1 e G2 , 82% nel G3).
Nella Tabella V è riportata la probabilità di morte per età, stadio e grading. Abbiamo quindi stimato
l’effetto di ognuno dei fattori considerati a parità dei due rimanenti. E’ stata anche testata
l’interazione tra età e grading ed età e stadio, per valutare se l’età poteva essere considerata un
modificatore d’effetto della relazione tra stadio e sopravvivenza e tra grading e sopravvivenza.
Nessuna delle due interazioni studiate è risultata statisticamente significativa. E’ risultata una
relazione, statisticamente significativa (p= 0.0192) tra stadio e rischio di morte (HR = 1.547), tra
grading e rischio di morte (HR = 2.219; p= 0.0052); tra classe di età e rischio di morte (HR = 1.819;
p= 0.0206).
DISCUSSIONE
L’incidenza dei tumori aumenta con l’età non perché l’età sia, di per sé, un fattore determinante ma
piuttosto perchè da considerare come marker di lunga esposizione ad importanti fattori
carcinogenetici [5].
La sopravvivenza invece diminuisce con l’età, nonostante negli anziani i tumori siano in genere
caratterizzati da una crescita lenta [6]: la causa potrebbe essere imputabile alla comorbidità, al
ritardo diagnostico o a trattamenti inadeguati. Gli anziani hanno spesso malattie concomitanti anche
gravi che condizionano la diagnosi e la terapia: spesso muoiono con tumore e non per tumore. La
diagnosi può essere tardiva per inaccuratezza dei medici e per trascuratezza dei pazienti stessi [7].
Negli anziani inoltre condizioni sociali, psicologiche ed economiche disagiate possono avere
grande influenza nel decorso della malattia [8].
8
I trattamenti sono spesso inadeguati o insufficienti [9]: gli interventi chirurgici sono meno
demolitivi e talvolta non risolutivi e i pazienti anziani sono esclusi dalla maggior parte dei trial
clinici [10] sulla base della sola età anagrafica.
La stessa esclusione d’altronde si verifica nei programmi di screening, sia organizzati [11,12] che
spontanei [13]: gli screening della mammella e del colon-retto interessano la fascia di età 50-69,
quello della cervice 25-64.
La sopravvivenza relativa a 5 anni per tutti i tumori diminuisce all’aumentare dell’età: in Italia nelle
classi 55-64, 65-74 e 75+ nei maschi passa dal 40% al 38% al 31% mentre nelle femmine passa dal
62% al 51% al 36% rispettivamente [14]; nella nostra esperienza nelle classi 45-64, 65-74 e 75+ la
sopravvivenza è risultata pari a 57%, 51% e 52% nei maschi e 77%, 64% e 51% nelle femmine.
Il rapporto adulti/anziani registrato in Italia alla fine degli anni ’80 (anche se riferito a fasce di età
leggermente diverse) conferma sopravvivenze più elevate negli adulti rispetto agli anziani, sia nei
maschi (1.6) che nelle femmine (1.4) [7]; queste differenze sono meno evidenti nella nostra
esperienza (rapporto 1.1 e 1.3 rispettivamente).
La percentuale di CM negli anziani nella nostra casistica è molto elevata (85%) e di poco inferiore a
quella registrata negli adulti (-4% nei maschi e -9% nelle femmine): tali riduzioni sono molto più
basse di quelle registrate in Italia (circa il 10% nei giovani anziani e oltre il 25% nei grandi
anziani) [1].
In generale l’età sembra avere un ruolo determinante nella sopravvivenza di alcuni tumori:
sicuramente per stomaco [15] e colon [16], anche se altri A.A. ritengono che nei tumori intestinali
lo stadio sia il fattore prognostico più importante [17, 18]; anche nella nostra esperienza l’età
sembra essere un fattore determinante per lo stomaco, non per il colon.
Per il polmone, l’età non dovrebbe rappresentare un fattore prognostico negativo, se è vero che
negli anziani prevale l’istotipo squamocellulare, che ha un decorso meno aggressivo [19]; tuttavia
9
negli anziani la sopravvivenza del tumore polmonare diminuisce (anche nella nostra casistica)
probabilmente a causa di ritardi diagnostici e approcci terapeutici insufficienti.
La sopravvivenza della vescica potrebbe presentare problemi di misclassificazione: in Italia, uno
studio condotto da Patriarca [20] aveva stimato che circa il 24% dei tumori classificati come
infiltranti in realtà erano forme in situ, con variazioni significative in termini di sopravvivenza.
Anche nella prostata, le sopravvivenze potrebbero essere falsate negli ultimi anni dall’introduzione
del PSA che trova tumori piccoli e meno aggressivi comportando un aumento della sopravvivenza
[21]; nella provincia di Reggio Emilia non ci sono modificazioni della sopravvivenza in rapporto
all’età né si sono registrati, finora, aumenti rilevanti dell’incidenza.
Nella mammella non vi sono grandi differenze di sopravvivenza tra adulte e anziane sia perché
nelle donne anziane il tumore è meno aggressivo, con recettori positivi e grading basso [22], sia
perché l’approccio diagnostico-terapeutico è omogeneamente diffuso tra adulte e anziane. Solo le
grandi anziane sono un po’ penalizzate: è più alta la quota di tumori in stadio avanzato [23, 24],
sono sottoposte a pochi e meno estensivi trattamenti chirurgici [25, 26] e sono spesso escluse dai
protocolli di chirurgia conservativa associata a radioterapia [27].
In conclusione, lo studio dei tumori negli anziani è di grande attualità poiché l’età media è destinata
ad aumentare [28, 29] e di conseguenza aumenterà anche il numero di tumori. C’è un bisogno
urgente di capire l’influenza dell’età in termini di prevenzione, diagnosi e trattamento dei tumori:
per tale motivo è necessario un approccio multidisciplinare di geriatri, oncologi ed epidemiologi
[30].
Conflitti di interesse: nessuno
10
Tabella I. Registro Tumori Reggiano. Anni 1996-98. Distribuzione dei casi, età media e % di conferme microscopiche
(CM) per sede e sesso, negli adulti (45-64) e negli anziani (65+).
Table I. Reggio Emilia Cancer Registry. Years 1996-98. Distribution of cases, mean age and percentage of microscopic
verification (CM) by site and sex, in adults (45-64) and elderly (65+).
Sede, ICD-X
maschi
femmine
45-64
65+
45-64
65+
n.
Casi
%
Età
media
% CM
n.
%
Età
media
% CM
70
89
44
50
179
8
10
5
6
20
58.6
58.0
58.1
57.8
58.2
91
94
98
90
87
210
228
99
65
444
10
11
5
3
21
75.9
75.9
74.8
72.6
73.3
95
93
92
91
76
90
65
38
RENE
59
LNH
TUTTE LE SEDI 892
10
7
4
7
100
59.6
56.6
56.7
55.2
57.4
94
72
84
100
87
377 18 75.1
163
8 74.4
68
3 74.0
63
3 72.7
2066 100 74.5
91
88
68
100
84
STOMACO
COLON
RETTO
LARINGE
POLMONE
Casi
Casi
MAMMELLA
UTERO CORPO
OVAIO
PROSTATA
VESCICA
n.
%
Età
media
% CM
n.
Casi
Età
media
27
66
30
3
7
3
56.0
56.8
56.9
93
94
90
162
207
75
9 78.4
12 77.3
4 77.7
93
88
88
42
421
60
49
4
44
6
5
55.6
55.3
56.9
54.9
95
98
95
90
103
516
79
58
6
30
5
3
76.5
74.8
74.7
75.9
78
96
95
79
10
23
37
966
1
2
4
100
56.2
55.5
56.3
55.6
70
83
97
94
43
2
47
3
89
5
1736 100
78.9
75.8
76.5
76.5
69
62
97
86
%
% CM
Tabella II. Registro Tumori Reggiano. Anni 1996-98. Sopravvivenza relativa a 5 anni totale e con conferma microscopica
(CM) per sede e sesso negli adulti (45-64) e negli anziani (65+). Rapporto tra sopravvivenza nella classe 45-64 vs 65+.
Table II. Reggio Emilia Cancer Registry. Years 1996-98. Five years relative survival total and with microscopic
verification (CM) by site and sex in adults (45-64) and elderly (65+). Ratio between survival rates in 45-64 vs 65+ age
classes.
femmine
Sede, ICD X
maschi
% soprav totale
STOMACO
COLON
RETTO
LARINGE
POLMONE
Rapporto % soprav CM +
Rapporto
% soprav totale Rapporto % soprav CM + Rapporto
45-64
55
66
71
65+
27
71
54
45-64/65+
45-64
58
67
69
65+
28
75
62
45-64/65+
2.0
0.9
1.3
10
89
93
50
15
87
74
46
0.6
1.0
1.3
1.1
10
89
94
49
17
87
77
48
0.6
1.0
1.2
1.0
83
85
61
77
48
51
66
57
1.7
1.7
0.9
1.3
73
81
63
78
39
60
68
62
1.8
1.4
0.9
1.3
45-64
41
71
81
73
21
65+
29
67
65
83
16
45-64/65+
45-64
43
71
80
74
21
65+
30
71
66
80
17
45-64/65+
1.4
1.1
1.2
0.9
1.3
91
75
79
69
57
90
68
65
56
51
1.0
1.1
1.2
1.2
1.1
92
65
84
69
59
91
58
62
56
54
1.0
1.1
1.4
1.2
1.1
1.4
1.0
1.2
0.9
1.3
MAMMELLA
UTERO CORPO
OVAIO
PROSTATA
VESCICA
RENE
LNH
TUTTE LE SEDI
2.1
0.9
1.1
11
Tabella III. Registro Tumori Reggiano. Anni 1996-98. Distribuzione dei casi, età media e % di sopravvivenza relativa a 5
anni, per sede e sesso, nei giovani anziani (65-74) e nei grandi anziani (75+).
Table III. Reggio Emilia Cancer Registry. Years 1996-98. Distribution of cases, mean age and percentage 5 years relative
survival by site and sex, in young elderly (65-74) and great elderly (75+).
Sede, ICD-X
maschi
femmine
65-74
75+
65-74
75+
n.
Casi
%
Età
media
97
108
50
41
283
8
9
4
4
25
69.6
69.8
68.9
68.9
69.9
33
64
62
78
16
113
120
49
24
161
199 17
90
8
VESCICA
41
4
RENE
42
4
LNH
TUTTE LE SEDI 1149 100
70.0
70.2
69.3
69.6
69.7
91
78
68
66
51
STOMACO
COLON
RETTO
LARINGE
POLMONE
%
Casi
sopravv n.
%
Età
media
%
sopravv
12
13
5
3
18
81.4
81.4
80.9
78.7
79.4
25
72
70
94
17
178 19
73
8
27
3
21
2
917 100
80.8
79.5
81.1
78.8
80.4
89
52
61
30
52
Casi
MAMMELLA
UTERO CORPO
OVAIO
PROSTATA
Età
media
%
Casi
sopravv n.
%
Età
media
%
sopravv
11
14
5
83.0
82.1
82.6
6
26
4
3
82.8
80.7
80.3
81.7
24
68
48
0
12
81
62
34
33
3
24
3
49
5
944 100
81.7
81.9
81.6
81.7
27
56
61
51
n.
%
57
79
30
7 69.8
10 69.5
4 70.4
34
76
63
105
128
45
51
274
40
28
6
35
5
4
70.0
69.5
69.3
69.7
18
90
83
57
52
242
39
30
10
1
23
3
40
5
792 100
69.8
69.4
70.2
69.7
67
45
71
64
Tabella IV. Registro Tumori Reggiano. Anno 1998. Distribuzione dei casi e % di sopravvivenza relativa a 5 anni del tumore
della mammella per stadio e grading nelle giovani (15-44), adulte (45-64) ed anziane (65+).
Table IV. Reggio Emilia Cancer Registry. Year 1998. Breast cancer distribution of cases and percentage 5 years relative
survival, by stage and grading in young (15-44), adults (45-64) and elderly (65+).
15-44
45-64
65+
TUTTE LE ETA’
Casi
Stadio
I
II
III
IV
null
Grading
1
2
3
null
Totale
n.
%
11
18
4
1
0
32
53
12
3
0
4
10
17
3
34
12
29
50
9
100
Sopravv %
Casi
n.
%
91
89
75
100
58
70
4
4
0
43
51
3
3
0
100
100
77
100
87
19
52
36
29
136
14
38
27
21
100
Sopravv %
Casi
Casi
n.
%
Sopravv%
n.
%
Sopravv%
98
87
100
51
54
82
9
10
12
32
49
5
6
8
100
74
74
97
80
123
170
17
15
12
36
50
5
5
4
99
81
83
84
80
98
91
91
85
88
14
42
39
72
167
9
25
23
43
100
100
100
75
72
89
37
104
92
104
337
11
31
27
31
100
99
99
82
76
88
Tabella V. Registro Tumori Reggiano. Anno 1998. Modello di Cox per la mortalità del tumore della mammella in funzione di
stadio, grading e classe di età.
Table V. Reggio Emilia Cancer Registry. Year 1998. Cox model for breast cancer mortality by stage, grading and age group.
Coefficiente
Standard Error
Chi-quadrato
P value
Hazard
Ratio
Stadio
0.43616
0.18631
5.4801
0.0192
1.547
Grading
0.79696
0.28521
7.8080
0.0052
2.219
Classe di età
0.59806
0.25828
5.3617
0.0206
1.819
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