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Fisco, colpo grosso degli 007

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Fisco, colpo grosso degli 007
EVASIONE
Fisco, colpo grosso degli 007
L'agenzia delle entrate di Biella scopre che un vorticoso scambio azionario nascondeva una frode.
Imprenditore tessile era riuscito ad accumulare un credito d'imposta di 400mila euro. Altri coinvolti
• Un vorticoso giro di partecipazioni sociali e scambi azionari incrociati
fra gli stessi soggetti, studiati appositamente per eludere le imposte. L'Agenzia delle Entrate di Biella ha sco-
perto, al termine di lunghi accertamenti, il meccanismo fraudolento che
ha consentito ad un imprenditore di
accumulare un credito d'imposta non
spettante di oltre 400mila euro. Si
trattava di manovre fatte esclusivamente per eludere il fìsco. Nella vicenda fiscale sono coinvolte anche altre persone.
ALBERTO > » a pagina 3
FISCO
Azienda tessile
truffa l'erario
per 400mila euro
Catena di aziende per ottenere credito d'imposta
Agenzia delle Entrate scova imprenditore biellese
• Un vorticoso giro di partecipazioni sociali e
scambi azionari incrociati fra gli stessi soggetti,
studiati appositamente per per eludere le imposte. L'Agenzia delle Entrate di Biella ha scoperto
il meccanismo fraudolento che ha consentito ad
un imprenditore di accumulare un credito d'imposta non spettante di oltre 400mila euro.Ma
sono anche altre persone ad
essere coinvolte nella vicenda. Si trattava di manovre fatte esclusivamente per eludere il fisco attraverso quella che
tecnicamente viene chiamata
"interposizione
reale". Cerchiamo di capire di che si tratta: nell'interposizione
reale
una delle parti dell'atto
negoziale è del tutto
AGENZIA DELLE ENTRATE
estranea agli accordi tra
il soggetto interposto ed il
destinatario finale degli effetti dell'atto. In estrema
sintesi, Tizio che vende un
immobile a Caio, persona
interposta, ordinariamente
sarà all'oscuro di questa
qualità di Caio. Al contrario, nell'interposizione fittizia l'accordo simulatorio è addirittura trilatere, coinvolgendo tutte
le parti interessate. Una sorta di "gioco di prestigio" tra società. A questo punto sono entrati
in azione gli 007 dell'Agenzia delle Entrate con
l'analisi del conto economico di una società con
alcuni indici di redditività anomali. Tale analisi
ha permesso ai funzionari dell'Agenzia di Biella
di portare alla luce una complessa trama societaria costituita da cessioni, finanziamenti e distribuzioni di dividendi, creati ad arte attraverso
una vera e propria opera di ingegneria fiscale.
Tutto è partito da una prima società capofila,
Rossella
Orlandi,
direttore
regionale
dell'Agenzia
Entrate
che controllava una consistente quota societaria
di un'impresa tessile. Queste quote ad un certo
punto sono state cedute ad una terza società rivelatasi una "bara fiscale", con ingenti perdite,
a cui attribuire gli utili dell'impresa tessile e abbattere il carico fiscale. In realtà la "bara fiscale" era a sua volta posseduta dalla stessa società
posta all'inizio della catena: grazie a questo
escamotage la società capofila ha beneficiato di
un credito d'imposta che non avrebbe potuto legalmente ottenere. L'Agenzia delle Entrate ha
verificato con cura ciascun tassello delle operazioni finanziarie, effettuate senza nessuna plausibile ragione economica o commerciale, e di alcuni singolari escamotage statutari fra loro con-
catenati. Con queste prove ha accertato che si
trattava di manovre fatte esclusivamente per
eludere il fisco. «La Direzione provinciale di
Biella ha messo a frutto un lavoro d'indagine
molto complesso e da cui ci aspettiamo altri sviluppi interessanti» questo è il commento del direttore regionale dell'Agenzia delle Entrate,
Rossella Orlandi. «Sono convinta che i primi a
rallegrarsi di questi nostri risultati saranno proprio gli imprenditori onesti. Cioè coloro che
ogni giorno vengono ingiustamente spinti ai
margini del mercato da chi fa concorrenza sleale attraverso operazioni fiscali truffaldine come
queste».
RICCARDO ALBERTO
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Il personaggio
La donna che ha risollevato il Fisco
E' la prima donna a dirigere i 39 uffici dell'Agenzia delle Entrate in Piemonte: Rossella
Orlandi, 54 anni, guida «una squadra di 2600 colleghi». Laureata in giurisprudenza, il
suo ultimo incarico era di direttore aggiunto dell'ufficio centrale dell'Accertamento, settore di punta dell'Agenzia. Tocca a quei «cacciatori» di evasori il compito di risollevare le
sorti del fisco. Era stato il predecessore di Orlandi (Vincenzo Palitta) a istituire una «task
force» incaricata di controllare i «grandi contribuenti», società e aziende con volume
d'affari superiore ai 100 milioni l'anno. «A Roma mi occupavo proprio di questo settore»
spiega la direttrice Orlandi. Per ottenere il risultato migliore, serve affiatamento tra i
colleghi impegnati a investigare nel mondo dell'evasione fiscale. Rossella Orlandi tiene
molto al rapporto con il personale. «E' molto importante far lavorare le persone in ar-
AGENZIA DELLE ENTRATE
monia, consente di migliorare i risultati» spiega. «Abbiamo anche molti giovani e di altri
è previsto l'arrivo a breve. Sono convinta che questa iniezione di forze nuove sarà positiva per il lavoro». Anche a Biella è una donna a dirigere l'ufficio controlli, È Nobilina
Carpentieri, 50 anni, laureata in Giurisprudenza.
Incassi da lotta all'evasione 2006-2010
L'Agenzia delle entrate annuncia di aver recuperato nel 2010 oltre 10,6 miliardi, contro i
9,1 del 2009 mentre nel 2006 erano stati 4,4. L'importo supera poi gli 11 miliardi se a
quanto incassato direttamente dall'attività di accertamento e di liquidazione delle dichiarazioni si aggiungono i 480 milioni di riscossioni da ruolo relative a interessi di mora. Positive anche le due task force dell'Agenzia: dalle indagini internazionali dell'Ucifi
sono emersi 7,6 miliardi di attività estere e trasferimenti non dichiarati nel quadro Rw,
mentre l'Antifrode ha individuato e frodi in materia di imposte sui redditi e Irap per oltre 6,4 mld d'imponibile evaso.
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