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Mancava solo il campo profughi
Sabato 16 Aprile 2016 La Voce ROVIGO 5 Redazione: piazza Garibaldi, 17 - Rovigo Tel. 0425.200.282 Fax 0425.422584 e-mail: [email protected] IMMIGRAZIONE La prefettura di Venezia spedisce 542 richiedenti asilo a due passi dal Polesine Mancava solo il campo profughi E la coop Ecofficina, finita nel mirino della procura, allarga il suo giro d’affari a Cavarzere Marco Randolo ROVIGO - Nonostante l’inchiesta della procura di Rovigo, Ecofficina continua a fare affari d’oro con i profughi. La cooperativa sociale con sede a Battaglia Terme, finita nell’occhio del ciclone per maltrattamenti e denutrizione dei richiedenti asilo, si è infatti piazzata al primo poto nel bando per la gestione dell’emergenza profughi in provincia di Venezia. La graduatoria, fresca di pubblicazione, infatti, ha assegnato alla coop sociale Ecofficina Educational 99,54 punti. Quasi il massimo previsto. Un punteggio grazie al quale la coop padovana si è piazzata al primo posto tra le 13 cooperative e fondazioni che hanno partecipato al bando per spartirsi i 498 nuovi posti dedicati a richiedenti asilo in provincia di Venezia. Un bando che riguarda da vicino il Polesine. Perché, ovviamente, Cavarzere, al di qua dall’Adige e a pochissimi chilometri da Adria, rientra nella gestione fatta dalla prefettura di Venezia. E proprio a Cavarzere, Ecofificina gestirà cinque nuovi posti assegnati, su un totale di 36 messi a bando. Insomma, dopo Loreo (dove la coop gestisce il b&b La Piccola Venezia, che ospita 64 richiedenti asilo) la coop - che dieci giorni fa è APPROFONDIMENTO E nella nostra provincia ne arriveranno altri 200 Un gruppo di richiedenti asilo in preghiera all’ostello Canalbianco stata interessata, sia per quanto riguarda gli uffici che per le abitazioni private dei vertici, da perquisizioni ordinate dalla procura di Rovigo - si avvicina sempre di più al Polesine. E continua a fare affari con i profughi. La sua offerta economica presentata alla prefettura veneziana è di 34 euro e 90 centesimi al giorno per ogni profugo accolto. I “soliti” 35 euro, ribassati appena di qualche centesimo. La gestione di cinque posti a Cavarzere, dunque, frutterà 175 euro (meno qualche monetina) al giorno. 120mila euro l’anno. Poco meno di 100mila euro da qui al prossimo 31 dicembre. E non è finita. A Cona, due passi da Cavarzere, sta per arrivare un vero e proprio esercito di richiedenti asilo. La prefettura di Venezia, infatti, ha alzato la soglia dell’accoglienza di cui dovrà farsi carico l’ex caserma della frazione di Conetta. I profughi, dunque, aumenteranno ulteriormente. Attualmente ce ne sono circa 300. Dovranno diventare ben 542. Un’enormi- tà, in una frazione di poche centinaia di abitanti. Nonostante le contrarietà espresse dal territorio, però, la prefettura di Venezia non sente ragioni e va avanti tutta. Proprio ieri ha pubblicato il bando di gara per la gestione della nuova struttura, fino alla fine di quest’anno. In ballo, i soliti 35 euro per ogni persona. Che moltiplicati per 542 fanno 18.970 euro al giorno. Per un affare complessivo che, da qui a San Silvestro, varrà poco meno di cinque milioni di euro. © RIPRODUZIONE RISERVATA ROVIGO - Ottocento profughi in più in Veneto. Quasi duecento solo in Polesine. Sono i nuovi livelli dell’accoglienza, fissati per far fronte all’ondata di sbarchi sulle coste meridionali del Paese attese per le prossime settimane. Il ritorno della bella stagione e il miglioramento delle condizioni del mare, infatti, renderà più frequenti i viaggi della speranza nel Mediterraneo. In Polesine, dunque, si alzerà l’asticella dell’accoglienza. Che passerà dagli attuali 330 profughi ospitati fin oltre quota 500. Di questi, 400 saranno assegnati a strutture disseminate per la provincia di Rovigo (su tutte, Corte Romana a Frassinelle) e 100 nel centro città. 518, infatti, i posti previsti dal banco che la prefettura sta preparando. Per un affare complessivo da 6,6 milioni di euro. Un giro d’affari degno di una media azienda. Ecco allora che l’affare diventa sostanzioso soprattutto per chi intravede la possibilità di avere la certezza del sold out in strutture che non sempre riuscirebbero ad avere clientela tutto l’anno. Il bando, in verità, ha valenza fino al 31 dicembre 2016, considerando questi parametri la somma prevista quindi è di circa 4 milioni di euro per gli otto mesi. Attualmente, e fino ad assegnazione delle richieste del nuovo bando, in Polesine le strutture che si occupano di richiedenti asilo si contano sulle dita di due mani. Ad Arquà Polesine c’è l’ostello Canalbianco, dove l’accoglienza è seguita dalla coop Porto Alegre, a Rovigo ci sono le case dell’Arci solidarietà e della cooperativa Di tutti i colori, oltre alle stanze messe a disposizione dal bad&breakfast Il Sacco. A Frassinelle ci sono gli appartamenti di Corte Romana. Ad Occhiobello alcune strutture gestite dalla Di tutti i colori, mentre a Loreo il B6b Piccola Venezia. Infine a Porto Viro ci sono il Delta park hotel e la comunità religiosa Villaregia. In tutto circa 330 profughi. Che nei prossimi mesi di sicuro aumenteranno. Per la definizione del bando invece sarà questione di alcuni giorni, forse qualche settimana, il tempo di verificare la regolarità delle domande giunte in via Celio. Tutte operazioni che competono, come negli anni precedenti, alla prefettura di Rovigo. Ma. Ran. © RIPRODUZIONE RISERVATA