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Torneo Fendac in terr

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Torneo Fendac in terr
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INIZIATIVE
Torneo Fendac in terr
ROSSA, NATURALM
Sotto le “fresche” palme di Yasmina, in Marocco, si
è tenuto - dal 23 al 30 giugno - il XIV torneo di Tennis
Fendac che ha visto, come di consueto, un folto numero di partecipanti iscritti alle tradizionali competizioni
na cornice particolarmente
suggestiva quella del villaggio
Club Med di Yasmina che
vanta una tradizione di oltre
quindici anni e che dispone di attrezzature sportive veramente di ottimo livello.
Ma concentriamoci sull’aspetto dominante di questa settimana Fendac all’insegna del sole sempre presente: il tennis,
quello giocato, intendiamo, non quello
parlato, che meriterebbe una classifica a
parte! La contemporanea effettuazione
del torneo di Wimbledon non ha scoraggiato i nostri dirigenti e i loro familiari e
ospiti, che quest’anno avevano a esclusiva disposizione ben sei dei dodici campi
in terra rossa del villaggio.
Questo ha permesso al solerte giudice arbitro Alfredo Botta di far disputare una
serie di gironi “all’italiana” che, oltre ad
accontentare un po’ tutti, ha ridotto allo
stremo più di un tennista, visto che si sono disputate una media di tre partite al
giorno a giocatore, almeno per i primi
quattro giorni.
La temperatura piuttosto elevata e qualche ritiro per risentimento muscolare (il
caso del ‘mitico’ Renè - Renato Sirena vale per tutti) ha determinato, dopo i primi tre giorni, i tabelloni definitivi a scontro diretto. Iniziamo dalle signore, come
si conviene in un sodalizio di “gentlemen” con la racchetta. E qui torna alla
mente un “déjà vu”, che non è frutto di
fantasia bensì il semplice ripetersi di una
finale già disputata l’anno precedente.
Nulla ha potuto infatti l’indomabile Marina Del Vescovo nella prima semifinale,
che la vedeva opposta all’altra Marina Grassi di cognome, non di fatto - che aveva la meglio dopo un incontro di più di
due ore finito poi con il punteggio di 7/6-
il giornale del dirigente
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7/8
4/6-6/2. Dall’altra parte del tabellone, la
figlia di Marina Grassi, Alice, approdava
anch’essa alla finale con una disinvoltura che la dice lunga sul suo futuro tennistico. La pur brava Loredana Agresti nulla poteva opporre alla reginetta del “paese delle meraviglie”. Il torneo Fendac ormai va un po’ stretto ad Alice, tant’è che
la finale, tutta in famiglia - eccoci al déjà
vu dell’anno scorso - vedeva la sua affermazione su mamma Marina, con l’inequivocabile punteggio di 6/4-6/2. Alla fine del match, mamma Marina appariva
dominata - chissà perché - da sentimenti contrastanti...
Il doppio misto si presentava così in semifinale, dopo le prime fasi utilizzate per
eliminare i maschi in esubero:
Loredana Agresti/Giuseppe Fedrizzi
contro
Marina Del Vescovo/Ugo Casagranda
Marina Grassi/Carlo Ghio
contro
Francesca Guarnera/Francesco Palma
Il primo incontro vedeva prevalere la coppia Del Vescovo/Casagranda, mentre nel
secondo una Marina Grassi scatenata non
riusciva a trascinare un Carletto Ghio già
appagato per essere arrivato in semifinale.
Così si giungeva alla finale che - con opportuno sorteggio - vedeva opposta la coppia Marina del Vescovo/Ugo Casagranda a
Francesca Guarnera/Francesco Palma.
Coppie ben assortite, dunque, e gran finale all’insegna dell’equilibrio, che alla fine
premiava Marina e Ugo che riuscivano a
prevalere solo nel terzo set, con il punteggio di 6/2, dopo aver vinto il primo 6/3 e perso il secondo 3/6. Un po’ di rammarico per
Francesca Guarnera, che già assaporava la
vittoria affidandosi - oltre che alle sue indubbie qualità tennistiche - anche alle lunghe leve di Francesco Palma, il quale dimostrava, invece, di non aver ancora assorbito completamente le due ore di differenza fuso. E pensare che si è giocato proprio nel suo paese, il paese delle... palme!
E veniamo all’altro doppio, quello maschile giallo, che nella prima semifinale
vedeva una volta soccombere “Carletto”
Ghio in coppia con Fedro Minzoni, opposti a Giuseppe Del Vescovo e Vanni
Scipioni. Dall’altra parte del tabellone il
“sempreverde” Francesco Noli accoppiato a Enrico Caglioni avevano la meglio su
Ugo Casagranda ed Elvio Menini.
Il sorteggio per gli accoppiamenti della finale vedevano insieme - ironia della sorte
- i due finalisti del singolo over 50 Enrico
Caglioni e Vanni Scipioni, opposti a Francesco Noli e Giuseppe del Vescovo. Facile
prevedere che la vittoria sarebbe andata a
Caglioni/Scipioni, tenendo anche conto
degli “arti meccanici” che reggevano il povero Del Vescovo, afflitto da ormai parecchi mesi da acciacchi di vario genere. E invece no! Dopo un primo set strappato da
Del Vescovo/Noli sul filo di un “tie break”
combattutissimo, Caglioni/Scipioni reagivano conquistando il secondo set con un
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ac in terra straniera…
URALMENTE!
punteggio di 6/2, ma nulla potevano, nel
terzo, di fronte a una posizione pressoché
perfetta di Francesco Noli a rete e di un
Giuseppe Del Vescovo che dominava il
fondo campo. L’incontro si chiudeva così
con un perentorio 6/3 a favore della coppia Del Vescovo/Noli.
Il torneo ospiti approdava alle semifinali
con la presenza di una “new entry”, Ugo
Lavezzi, che presentava subito le sue credenziali eliminando in semifinale il trentino Giuseppe Fedrizzi. Nell’altro campo,
Amedeo Rodolfi prevaleva su Remo Sirena, costretto al ritiro sul secondo set per
risentimento muscolare. Ma i risentimenti muscolari - per non definirli stiramenti
- non si esaurivano lì e finivano per inficiare una finale che vedeva Amedeo Rodolfi aggiudicarsi il primo set di misura 6/4 - per ritirarsi poi sul secondo, dopo il
recupero di una palla a fondo campo. Alla sua prima uscita nel torneo Fendac Ugo
Lavezzi conquistava pertanto il trofeo...
Eccoci alle ultime due competizioni dedicate ai dirigenti over e under 50.
Negli over 50 un nutrito numero di gio-
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il giornale del dirigente
I finalisti del singolare maschile dirigenti under 50, del singolare maschile per familiari
e ospiti, del doppio maschile per dirigenti e del singolare femminile familiari e ospiti
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I VINCITORI
TROFEO FENDAC
Singolare maschile per dirigenti “under 50”
1° Marco Noli (Aldac)
2° Paolo Zanibon (Aldac)
Singolare maschile per dirigenti “over 50”
1° Vanni Scipioni (Cida)
2° Enrico Caglioni (Aldac)
TROFEO ZURIGO ASSICURAZIONI
Doppio maschile per dirigenti
1° Giuseppe Del Vescovo/Francesco Noli (Aldac)
2° Enrico Caglioni (Aldac)/Vanni Scipioni (Cida)
TROFEO ZURICH INVESTIMENT
Doppio misto maschile/femminile
1° Marina Del Vescovo (Milano)/Ugo Casagranda (Adacta)
2° Francesca Guarnera (Modena)/Francesco Palma (Ardacs)
COPPA FENDAC SERVIZI
Singolare Femminile familiari e ospiti
1° Alice Russolo (Trento)
2° Marina Grassi (Trento)
il giornale del dirigente
COPPA ASSIDIR
Singolare maschile per familiari e ospiti
1° Ugo Lavezzi (Milano)
2° Amedeo Rodolfi (Milano)
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catori iscritti veniva inserito in quattro
gironi di qualificazione che determinavano i quattro finalisti: Enrico Caglioni
contro Carlo Ghio e Giuseppe Del Vescovo opposto a Vanni Scipioni.
Doveroso sottolineare come quest’anno
il “genovese” Ghio sia riuscito ad approdare a ben tre semifinali, passando per
una volta finalmente dalle parole ai fatti.
Ma anche in questo caso lo “stress” da gioco ha avuto il sopravvento su Ghio e non
è stato particolarmente difficile per Enrico Caglioni conquistarsi l’ingresso alla finale che lo vedeva opposto a Vanni Scipioni, anch’esso vincitore su un Giuseppe
Del Vescovo, pago di aver raggiunto e poi
vinto la finale di doppio maschile.
Equilibrata e tesa la finale tra Caglioni
e Scipioni, che si scambiavano dritti e
rovesci da fondo campo, con rare discese a rete.
E proprio il prolungarsi degli scambi determinava alla fine il sopravvento di Vanni Scipioni, più tenace e preciso del suo
avversario, e chiudeva l’incontro con il
punteggio di 4/6-6/1-6/2.
Decisamente più ristretto il numero degli
iscritti nel torneo under 50, per il quale il
giudice arbitro Botta decideva un girone
unico “all’italiana”, includendo anche
Paolo Zanibon, anagraficamente già over
da quest’anno. Dopo tanti trofei Fendac
con finale Noli/Zanibon, non sembrava
proprio il caso di rompere la tradizione.
E proprio dalla fase eliminatoria, durata ben tre giorni, si giungeva alle semifinali che opponevano Marco Noli a
Francesco Palma e Paolo Zanibon a
Ugo Casagranda.
Tutto secondo copione da quel momento sino alla finale: Noli e Zanibon battevano agevolmente i loro rispettivi avversari e, come ormai da 6 anni (Otranto
escluso per assenza di Noli), Marco Noli
vinceva ancora una volta il titolo con un
punteggio che non ha bisogno di particolari commenti: 6/0 - 6/1. La tanto amata terra rossa che Zanibon attendeva da
anni non riusciva a capovolgere una tradizione ormai consolidata.
A coronamento della settimana tennistica, venerdì 29 hanno avuto luogo le premiazioni e la cena di gala. Patron della serata Guido Carella che, dopo un breve di-
scorso e un ringraziamento particolare
agli sponsor Acqua Minerale San Benedetto, Dunlop, l’Erbolario e Gruppo Zurigo, che da anni supportano le nostre manifestazioni, ha dato il via alle premiazioni. Alfredo Botta ha consegnato il Trofeo Fendac singolare femminile familiari
e ospiti, Stefano Pozzi quello della coppa
Assidir (singolare maschile familiari e
ospiti), Adolfo Bertani quelli per il Trofeo
Zurich Investiment (doppio misto) e Zurigo Assicurazioni (doppio giallo dirigenti) e infine Guido Carella ha consegnato i
premi per il Trofeo Fendac singolare maschile dirigenti “under 50” e “over 50”.
Completate le premiazioni, tutti hanno
potuto godersi in tranquillità la cena di
gala, accompagnati dalle musiche “etniche” di una piccola orchestrina marocchina; molti non hanno potuto resistere
al fascino di questa musica e, come attratti da un richiamo irresistibile, hanno
improvvisato danze orientali abbozzando una sorta di danza del ventre che ha
divertito, oltre a loro, anche i numerosi
ospiti che assistevano.
Anche per quest’anno, dunque, abbiamo
scritto la parola fine sul XIV torneo di
tennis Fendac e siamo già tutti rivolti al
prossimo appuntamento oltreoceano in
Florida per la V edizione del torneo di
golf... Arrivederci!!!
Patrizia Panunzio e Gemma Zaccaro
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