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Prima la Passione Per la danza, Poi la Psicologia, infine la fiction

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Prima la Passione Per la danza, Poi la Psicologia, infine la fiction
copertina
Prima la passione per la danza,
poi la psicologia, infine la fiction.
Ma la storia di Cosima Coppola
è ancora tutta da scrivere…
di germanomorosillo _ foto di robertorocco
Location: Ondanomala - Fregene • Post Produzione: Marilina Marchini • Assistente: Luca Salvini
Make Up: Simone Amaro • Hair Stylist: Mirella Conte
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Sognava di occupare il palcoscenico, a passo di danza. Ha finito con il diventare protagonista del piccolo schermo, a colpi di fiction. Il passaporto per il
successo l’ha timbrato sette anni fa, quando si è calata nel ruolo di Melina, protagonista de L’onore e il rispetto. Da lì è iniziato anche il suo legame professionale con
Gabriel Garko, che in autunno si arricchirà di un nuovo capitolo, con una produzione
dedicata alla vita di Rodolfo Valentino. Ma stiano serene le fan del divo: tra i due
c’è solo amicizia. Cosima, d’altra parte, è felicemente accasata. E a casa si trova
durante l’intervista. È ora di pranzo, ma di mettersi ai fornelli non ha molta voglia.
«Cucino il minimo indispensabile, non perché non mi piaccia, ma per evitare di lavare piatti e pentole dopo».
Ma come te la cavi con le ricette?
«Finora non ho avvelenato nessuno. Debbo però confessare che quando li invito
a cena, alcuni miei amici per precauzione portano qualche pillola contro il mal di
stomaco. Più che una buona cuoca, mi considero un’ottima commensale: mangio
tanto. Soprattutto se si tratta di piatti non cucinati da me…».
E la linea?
«Fino a poco tempo fa facevo almeno tre ore al giorno di danza. Oggi ho un po’ rallentato, ma la mia razione di palestra non me la toglie nessuno».
La danza era la tua passione da bambina.
«Lo sarebbe ancora, il fatto è che ho sempre meno tempo da dedicarle. Ho iniziato
con la classica a cinque anni ed è stato subito amore».
“Ho 29 anni, ma di testa ne ho 60. Sto bene in
casa con i miei libri. Esco ogni tanto per un
cinema, un ristorante, per qualche passeggiata
in bicicletta. Ma niente discoteca”.
Fu una tua scelta?
«Sì, la mia famiglia mi ha sempre lasciata libera di seguire le mie inclinazioni. In realtà mi avvicinai alla danza per risolvere un problema al piede. Poi da terapia divenne
una passione con saggi, concorsi e stage. Ma, ahimé, di danza non si vive. E così,
quando si aprirono le porte della fiction, le attraversai senza troppi rimpianti».
Hai anche trovato il tempo di studiare Psicologia.
«Più che altro ho trovato il tempo di iscrivermi all’Università, poi sono diventata una
fuori corso irrecuperabile».
C’è chi ha fatto peggio. Perché proprio Psicologia?
«Mettiamola così: quando dico qualcosa, voglio essere consapevole di ciò che sto
dicendo. Ma mi sono resa conto di non essere fatta per lo studio: o meglio, cominciavo a leggere un libro per un esame, ma il giorno dopo mi immergevo in un altro
che non aveva nulla a che fare col programma di studio».
Vediamo il lato positivo, nell’Accademia platonica si studiava fino a 50 anni:
hai un bel po’ di tempo per laurearti.
«È rincuorante. Vuol dire che ho fatto bene a prendermela comoda!».
Tu sei nata nella ridente cittadina di Fragagnano.
«Non la definirei proprio ridente; ma avendovi trascorso la mia infanzia, non posso
che averne un ricordo positivo. Lì ho conservato parenti e amicizie di lunga data, ma
la mia vita da dieci anni a questa parte è a Roma».
Il passaggio dal paese alla grande città com’è stato?
«Nessun problema, mi sono inserita subito nel contesto lavorativo e ho legato con
molte persone. Poi io la città non la vivo moltissimo, quindi non è che sono stata
travolta dalle serate mondane o dalla vita notturna».
Vivi appartata?
«Ho 29 anni, ma caratterialmente ne ho 60. Sto
bene in casa con i miei libri. Esco ogni tanto per
un cinema, un ristorante, per qualche passeggiata in bicicletta. Per fare la spesa, nonostante i
limiti in cucina… Ma niente discoteca».
La recitazione è stata una scelta o una casualità?
«Vivevo a Roma già da qualche anno, un agente
mi ha notata e mi ha proposto di calarmi nel ruolo di attrice. L’ho presa sul serio, nel senso che
ho iniziato a studiare e ad esercitarmi. Sarà stato
l’impegno, le scelte giuste, la necessaria dose di
fortuna, ma è andata bene».
Perché reciti sempre con Gabriel Garko?
«Non sempre, ma spesso. Credo dipenda dal fatto che sul set tra noi si crea una bella alchimia e i
produttori vogliono replicarla nelle varie fiction. A
ottobre andrà in onda Rodolfo Valentino, ispirata
alla storia del divo leggendario: finalmente interpreto una ballerina, è come un ritorno alle origini.
Penso sia la fiction più emozionante interpretata
insieme a Gabriel, con riprese a Hollywood, location meravigliose, ma forse sarà l’ultima. Chiudiamo in bellezza».
“Credo che le scene di sesso si
possano girare, ma senza superare
dei limiti. Preferisco non far
vedere troppo, ritengo non sia
necessario. Se poi il regista insiste,
ci sono sempre le controfigure!”.
Con Garko i rapporti sono splendidi: e con le
colleghe attrici?
«Non vedo le donne come rivali, mi pongo sempre
bene e me ne sto tranquilla. Insomma, io non ho
problemi con nessuna».
Altri problemi sul set? Ad esempio girare scene erotiche?
«Credo che certe scene si possano fare, ma senza superare dei limiti. Preferisco non far vedere
troppo, ritengo non sia necessario. Se poi il regista insiste, ci sono sempre le controfigure!».
Prima dicevi di essere una persona tranquilla: anche in amore?
«Sì. Ho avuto poche storie, ma importanti. Non
passo di continuo da una relazione all’altra, non
fa per me».
La storia attuale?
«Va molto bene. Va quasi sempre bene quando
hai a che fare con un uomo intelligente e quindi non geloso. Uno che si fida di te e della tua
professionalità e non fa scenate inutili o cerca di
interferire nel tuo lavoro».
Bignami Bio
Cosima in 5 frasi
•Nasce nel 1983 a Fragagnano (Taranto).
•Nel 2003 è ballerina in Mi consenta su Canale 5.
•Nel 2006 è protagonista della fiction L’onore e il rispetto, che avrà altre due serie.
•Nel 2009 interpreta Il falco e la colomba, nel 2011 Viso d’angelo.
•In autunno tornerà in tv con Rodolfo Valentino.
Tu invece ti fidi?
«Di natura sono un po’ prevenuta: mi fido, ma mai
al 100%. Ma è una cosa mia, non la faccio pesare
al partner».
Come reagiresti a un tradimento?
«Se è successo, non l’ho mai saputo. Penso che affronterei la situazione nella maniera meno chiassosa: molto semplicemente, me ne andrei con grande
signorilità. Senza guardare indietro».
Che rapporto hai con il tuo corpo?
«Mi sento bene, mi vedo molto esile, così diversa
da tante donne appariscenti. Ma mi accetto. E mi
piaccio».
Caratterialmente cosa cambieresti di te?
«La pigrizia».
Cosa non sopporti negli altri?
«L’invadenza e la slealtà. Amo l’onesta, i rapporti
trasparenti. E la gentilezza».
Quindi non sei una delle tante donne attratte
da chi le tratta male.
«Tutto il contrario. Io sono anti-stronzi. Se uno mi
manca di rispetto, è meglio che mi stia alla larga».
Cosa ti spaventa?
«Che siamo impreparati per ogni cosa. Ci vorrebbe
più tempo, più energia, per fare tutto bene. Ma alla
fine è questa la condizione umana: tendere a un
obiettivo senza mai raggiungerlo pienamente».
Credi in Dio?
«A modo mio sì. Credo a una realtà altra. Ed essendo altra, non so cosa sia. Ma c’è».
“Mi sento bene, mi vedo molto esile,
così diversa da tante donne appariscenti.
Ma mi accetto. E mi piaccio”.
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