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Studiare la sindrome “Pandas” «Attenzione alle cure sbagliate»

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Studiare la sindrome “Pandas” «Attenzione alle cure sbagliate»
LA PROVINCIA
37
MERCOLEDÌ 23 SETTEMBRE 2015
A CURA DI MICHELE SADA
[email protected]
Studiare la sindrome “Pandas”
«Attenzione alle cure sbagliate»
Il convegno. Si tratta di una malattia rara e complessa che colpisce i bambini
Più che alla terapia i problemi sono legati alla difficoltà di diagnosticarla
L’ingresso dell’ospedale di San Fermo della Battaglia
Una malattia rara e
molto complessa che colpisce i
bambini, molto difficile da diagnosticare, ma facilmente curabile. Pandas, acronimo di Pediatric autoimmune neuropsychiatric disorders associated
with streptococci, cioè disturbi
neuropsichiatrici infantili autoimmuni associati a infezioni
da streptococco, è una reazione
autoimmune scatenata da malattie infettive dell’infanzia che
provoca un’infiammazione del
cervello.
Sintomi e disturbi
cata dalle numerose offerte sul
mercato di metodologie di diagnosi alternative, quasi sempre
prive di seri fondamenti scientifici.
All’incontro parteciperanno
come relatori Daniele Lietti,
direttore della pediatria del
Valduce, Marina Russello, allergologa del Sant’Anna e Brunello
Wuetrich, allergologo-dermatologo, per anni direttore della
Clinica di Allergologia e Dermatologia dell’Ospedale di Zurigo. A
moderare la serata Gianluigi
Spata, presidente dell’Ordine dei
medici chirurghi e odontoiatri di
Como.1 F. GUI.
Questa infiammazione può causare un esordio improvviso e
acuto del disturbo ossessivo
compulsivo e portare a sintomi
come un’assunzione di cibo altamente restrittiva, ansia, depressione, tic motori e vocali, difficoltà nella scrittura, sintomi
neurologici, disturbi del sonno e
della frequenza urinaria, ansia e
molti altri sintomi psichiatrici.
Il 26 e 27 settembre, nell’aula
magna dell’università degli Studi dell’Insubria, Como ospiterà
il primo convegno europeo su
questa sindrome. L’insorgere
della malattia è spesso subdolo e
difficile da diagnosticare per pediatri e psicologi. I piccoli pazienti ricevono in molti casi diagnosi e terapie errate, con successiva escalation dei sintomi,
causando un trauma fisico e psicologico che può durare tutta la
vita. Ma se la malattia viene riconosciuta, basta una banale terapia antibiotica.
Una conferenza, quella comasca, nata dalla volontà di una
mamma – che sarà il coordinatore scientifico dell’incontro che spera di evitare ad altri quel-
CORSI
PREVENZIONE
ASL E REGIONE
Il 29 una lezione
di primo soccorso
Visite gratuite
con Assomensana
Sostegno alle pazienti
in chemioterapia
Corso di primo soccorso pediatrico organizzato a Maslianico dall’associazione
“Save a life”, centro accreditato che fa parte della rete di
Salvamento Academy. Gli argomenti: disostruzione da
corpo estraneo, rianimazione cardiopolmonare e gestione delle emergenze (traumi,
convulsioni, asma, allergie).
Per informazioni e iscrizioni
scrivere a [email protected]. Il corso si terrà in
un’unica sessione martedì 29
settembre dalle 8,45 alle
13,15. A tutti i partecipanti
viene rilasciato un kit con
manuale, verificatore degli
oggetti pericolosi, poster con
le manovre. I docenti sono
Chiara Minelli (medico,
istruttore e formatore) e Moreno Ghiraldini (infermiere,
istruttore). La sede dell’associazione è a Maslianico in via
Verdi 8/G. A disposizione il
sito save-a-life.it e la pagina
Facebook.
È in corso e proseguirà fino al
26 settembre, la Settimana di
prevenzione dell’invecchiamento mentale, organizzata da Assomensana. Gli specialisti aderenti all’iniziativa offrono check-up
gratuiti nei loro studi, per valutare lo stato di salute delle attività cognitive. Un esame utile
per ostacolare il decadimento
mentale per chiunque, senza
limiti di età o di livello culturale.
Tutti possono usufruirne, previa prenotazione. In circa 45
minuti, armato di carta e matita,
il partecipante dovrà risolvere
alcuni test in grado di dare una
stima delle sue facoltà intellettuali. Alla fine della prova si
otterrà un profilo neuropsicologico della persona che servirà
agli specialisti per individuare
eventuali punti deboli da rafforzare con strategie mirate. Per
conoscere l’elenco degli esperti
aderenti all’iniziativa e prenotare un controllo gratuito si può
consultare il sito assomensana.it.
La qualità della vita delle donne
sottoposte a terapia oncologica
chemioterapica o radioterapica
può migliorare grazie ad un’iniziativa di Regione Lombardia.
Per ovviare alla perdita di capelli spesso conseguente alle
cure (alopecia, in termini medici), l’acquisto di una parrucca
è ora sostenuto dalla Regione
mediante un contributo economico di 150 euro. Inoltre ’acquisto sarà parte di un percorso di
ascolto, sostegno e accompagnamento, sviluppato secondo
modalità personalizzate e flessibili, sulla base degli effettivi
bisogni. Presso uno dei consultori familiari dell’Asl di Como,
nel capoluogo oppure a Cantù,
Olgiate Comasco o Menaggio,
si può fissare un appuntamento
per presentare la richiesta e
concordare un progetto personalizzato, in coerenza con gli
effettivi bisogni della paziente.
Per informazioni: 031-370318,
oppure [email protected].
L’allergologa Marina Russello
libero, è aperta al pubblico e sarà
l’occasione per fare chiarezza su
un tema tanto discusso e di
grande attualità, grazie alla
partecipazione degli specialisti
presenti per chiarire eventuali
dubbi su questi argomenti.
Oltre ai classici sintomi come
orticaria, dermatite, asma e
anafilassi, legati a meccanismi di
tipo IgE, sono in aumento sindromi gastrointestinali, in qualche
modo correlate a uno stato
atopico, e forme gastroenterologiche legate a sindromi di intolleranza alimentare. La difficoltà
di inquadramento di tali manifestazioni è ulteriormente compli-
L’importante convegno europeo si svolgerà all’università dell’Insubria
1 I maggiori
esperti europei
si incontreranno
in una due giorni
a Como
1 Alla conferenza
parteciperanno
i delegati
provenienti
da 25 paesi
lo che è successo a suo figlio. Loretta Falcone, scienziata della
Nasa che vive a Monza, ha vissuto in prima persona le difficoltà
della diagnosi quando il figlio
dodicenne ha iniziato a mostrare strani sintomi.
Dopo gli esami il verdetto: disturbo ossessivo compulsivo. La
donna ha dovuto affrontare un
calvario fatto di terapie sbagliate che hanno peggiorato la situazione, da qui la decisione di indagare in prima persona, fino alla richiesta ai medici di eseguire
un semplice tampone faringeo
al figlio e pregarli di iniziare la
cura antibiotica. Loretta è convinta che suo figlio fosse affetto
da Pandas. La diagnosi richiede
una collaborazione tra diverse
discipline. La sindrome è stata
descritta per la prima volta dalla
neuroscienziata pediatrica Susan Swedo nel 1998, e il prossimo 9 ottobre verrà celebrata la
Giornata internazionale della
sensibilizzazione.
Individuata nel 1998
Alla conferenza parteciperanno
delegati da oltre 25 Paesi. Tra i
relatori la stessa Swedo dei National Institutes of Health, James Leckman della Yale University ed Elisabeth Latimer
della Georgetown University,
che illustreranno l’ultimo protocollo diagnostico e terapeutico sulla malattia. Info:
www.pandascomo.com.
F. Gui.
Vaccino anti Papilloma virus
La Regione lo estende ai ragazzi
Prevenzione
Il Consiglio regionale
ha approvato l’estensione
della somministrazione
ai maschi tra 11 e 12 anni
Il vaccino per il Papilloma virus (Hpv) è efficace nella
prevenzione dei tumori del collo
dell’utero, ma è uno strumento
valido anche per proteggere i
giovani maschi contro condilomi o verruche genitali, lesioni
precancerose e rare forme di
cancro. Se al momento il servizio sanitario ha deciso il vaccino
gratuito per le bambine di 11 anni, presto la somministrazione
potrebbe essere estesa anche ai
ragazzi.
Il consiglio regionale della
Lombardia, infatti, ha recentemente approvato l’estensione
della campagna vaccinale gratuita, anti-hpv, su richiesta, an-
che nei confronti dei ragazzi tra
l’undicesimo e il dodicesimo anno di età (nati tra il 2001 e il
2003) e di offrire, in regime di
partecipazione alla spesa, a costo zero per Regione Lombardia, la vaccinazione anti-hpv ai
maschi fino ai 26 anni di età.
Esistono circa 200 tipi di Papilloma virus umano, di questi
una ventina sono riconosciuti
come causa del tumore dell’utero. In particolare, il carcinoma,
in Italia, colpisce 3500 donne
ogni anno e i decessi si attestano
attorno ai 1500 casi. La maggior
parte degli Hpv causa lesioni benigne, come le verruche che colpiscono la cute (di mani, piedi o
viso) e i condilomi o papillomi
che interessano le mucose genitali e orali, la maggior parte dei
quali regredisce spontaneamente. Una piccola quota invece, se non trattata, può evolvere
verso una forma tumorale nelle
vie respiratorie superiori o ai genitali maschili e femminili. Secondo gli ultimi dati disponibili
il 30% dei tumori legati al Papilloma virus si verifica negli uomini, con alte possibilità di trasmissione alle donne.
«Finalmente negli ultimi anni si è capito che le malattie correlate all’Hpv non sono una questione esclusivamente femminile - spiega il consigliere regionale Daniela Maroni - al contrario riguardano entrambi i
sessi e la strategia vaccinale universale per l’Hpv non è solo una
questione di genere ma è importantissima perché rappresenta
un’occasione di riequilibrio dell’attenzione per la sessualità
femminile e maschile, con esiti
di valenza più generale nell’ottica della promozione di princìpi
di equità di genere e di parità di
diritto alla salute».
F.Gui.
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