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Vacanze in famiglia - magnamare
42-51 L'itinerario L’itinerario 42 30-09-2008 15:51 Pagina 1 N U M E R O 1 0 Vacanze in famiglia Tre settimane in Dalmazia partendo da Pomer di Stefano Storto Sono molti i lettori che spesso ci scrivono dandoci consigli, indicandoci nuove mete o chiedendo delucidazioni sulle isole. Capita anche che ci raccontino di crociere e itinerari. In questo numero diamo spazio ad un nostro lettore partito e tornato a Pomer passando per Traù. Venerdì 11 luglio Sono le 10.00, partiamo e, prima di uscire dalla baia di Medulin, già il vento è calato e dobbiamo ammainare le vele. Abbiamo scelto di fare tappa a Sansego: le previsioni sono favorevoli. Il vento langue. Finalmente, verso le 13.00, arriva un SE intorno ai 7/9 nodi e scendiamo di bolina larga, nel silenzio. Che sensazione quando si spegne il motore e si va a vela! Nel mezzo del Quarnaro vediamo più cose fare capolino sul pelo dell’acqua, ma non identifichiamo di cosa si tratti (a pensarci ora, tartarughe?). Poi finalmente ecco Sansego, il vento è calato da un po' e non supera i 4 nodi. Ancoriamo in rada, ci sono parecchie barche, per lo più motoscafi, che nel corso del pomeriggio se ne vanno: restiamo in rada in pochi, prevalentemente barche a vela. Ceniamo presto e poi scendiamo in paese. Carino, anche il minuscolo porto! Sembra di essere in Sicilia, identico. Passeggiamo e ci imbattiamo nel ristorante “n. 13”. Ci fermiamo a bere qualcosa (piuttosto caro e senza alcuna magia). Dimenticavo: la rada è stupenda! Rientro e nanna. Sabato 12 luglio Oggi Selve, anzi Ilovik. Appena usciti dal riparo di Sansego ci investono onde e vento, entrambi più forti di quanto previsto. Partiamo verso le 8.45 e dopo un’oretta le condizioni sono alla nostra portata: il mare è meno arrabbiato e il vento si attesta sui 15 nodi. Issiamo le vele, bolina: subito andiamo meglio e più spediti! Rimaniamo a lungo incerti, poi decidia- 42-51 L'itinerario 30-09-2008 15:51 mo di andare ad Asinello, al molo per avere energia elettrica (il GPS palmare è scarico: nel trambusto della partenza ci siamo dimenticati di ricaricarlo) e previsioni meteo affidabili per i prossimi giorni. Facciamo un lungo bordo mure a dritta di bolina larga, fino all’isola di Lussino, poi il vento gira un po', viriamo e riviriamo per entrare nel canale di Asinello. Ormeggiamo verso le 12.30. Ah, dimenticavo: nel mezzo della navigazione, eravamo a vela, abbiamo incrociato 3-4 delfini. Che emozione! Ci sono passati sotto, sono rimasti un poco a correre sulla prua della barca e poi hanno proseguito. Vederli in mezzo alle onde è stato straordinario. Stanotte è previsto Scirocco forte. Importante: su indicazione della barca a fianco, abbiamo ormeggiato al posto del molo dove è indicata la profondità di 2 metri (il nostro scandaglio, di solito così severo, dava 2,5/2,7). Pagina 2 Domenica 13 luglio Scirocco forte a Ilovik. A pranzo assaggio una formidabile pentola bosniaca in uno dei locali del porto, nella parte S, oltre i gavitelli. In serata i bambini si divertono molto giocando a tuffarsi dal molo lasciato libero dalle navi. È bene ricordare che non c’è acqua al molo, ma c’è la possibilità di ottenerne dalle navi che attraccano al lato N per fare rifornimento. Lunedì 14 luglio Passiamo all’internet point e consultiamo di nuovo il meteo che non dà previsioni del tutto tranquillizzanti. Tutta la banchina si consulta e, chi prima chi dopo, partiamo tutti. Navighiamo 2 ore e mezza circa in fil di ruota, andiamo anche a farfalla e strambiamo varie volte (una anche involontariamente, ehm…). Per fortuna l’equipaggio si dimostra sempre all’altezza. Il vento è sostenuto, intorno ai 20 nodi da NW e arriviamo a Mljake per pranzo. Ci fermiamo al gavitello e scendo a Zapuntel con Mario, armatore conosciuto ad Asinello e che scende con noi da Ilovik. Il paesello è minuscolo, il porticciolo pure (ci sono posti per barche a vela ben riparati, alcuni anche dalla Bora), tutto molto carino. C’è un micromarket nel porto, dove compro pane e frutta. Quindi aspettiamo un’oretta, perché i ragazzi del posto peschino nel porto, con uno spezzone di rete, dei pesciolini che poi Mario gentilmente ci farà assaggiare. Gustosissimi! Domani è prevista Bora, speriamo di scendere fino a Rava.Vedremo! Martedì 15 luglio Nottataccia, le raffiche di Bora raggiungono i 30 nodi, il cielo verso S, in un’amplissima porzione, è nero, carico di maltempo. Per tutta la notte l’orizzonte verso S è squarciato da continui lampi lontani. La mattina le condizioni sono brutte, il vento è ancora forte. Il cielo sopra di noi è bellissimo. Noi balliamo, chiediamo notizie meteo (NE 12/26 nodi, mare 3/4) e verso mezzogiorno ripartiamo verso Punte Bianche (Veli Rat). Vento in poppa/lasco, poi gira in prua e poi rigira di nuovo in poppa, da 8 a 20 nodi. Così praticamente tutto il viaggio, fino a Rava: avvicinatici a Veli Rat (tappa dell’itinerario) abbiamo preso coraggio sopra da sinistra a destra Due vedute di Zapuntel; Ilovik vista dall’alto 42-51 L'itinerario 15:51 N U M E R O Pagina 3 1 0 L’itinerario 44 30-09-2008 BELI IZ e abbiamo proseguito. Arriviamo stanchi (verso le 17.00) e, per la paura di non trovare posto a Vela Rava ci fermiamo a Mala. Qui è tutto tranquillo, siamo al gavitello, scendiamo e compriamo ottimi pomodori e due cetrioli. Siccome il ristorante stasera non funziona, Marko ci porta con una lancia di pescatori (motore del 1960) fino a Veli Rat, molto carina, dove ceniamo bene da Keko (carne) +385 23 372831 - GSM +385 98721840 (se si prenota al ristorante riservano un gavitello). Ritorno a casa poi con la barca-diBraccio-di-Ferro del padre dei titolari di Keko, sotto una enorme luna quasi piena. Mercoledì 16 luglio Oggi ‘Zut, passando per Zaglav per il rifornimento. Quello del car- burante può diventare un problema, al quale non ero preparato. È mattina presto, tutto tace tranne le cicale ed io ripenso ai giorni passati, alla mutevolezza delle condizioni meteo (bellissimo-buferabellissimo in tre giorni), alla necessità di avere previsioni attendibili a bordo. Ripenso ad Asinello, alla pompa dell’acqua in piazza, come nei film western, al funerale al quale abbiamo assistito, compunti, proprio al momento di servirci del pozzo: una processione particolare, con uomini su due file, poi chierichetti, preti, feretro traspor- tato su un carrello con ruote di bicicletta, paludato con un piccolo paramento funebre pendente e, particolare grottesco, un freno a mano modello 850 special, ben visibile sul piano. Dietro i parenti e le donne. Particolari anche i riti successivi: la sera del funerale la casa della vedova è compostamente invasa dai paesani oranti; la seguente da una folla allegra, che ride, scherza e beve. Sento parlare anche italiano. Come già l’interno di Asinello, anche Mala Rava somiglia moltissimo 42-51 L'itinerario 30-09-2008 15:51 Pagina 4 all’Italia mediterranea: quella mi ricordava soprattutto il grossetano, questa schiettamente la Sicilia. Basta rimuginare: partiamo. Sono le 10.00 circa e accendiamo il motore, poi proviamo ad issare la randa, ma il poco vento (6 nodi di NE) in fil di ruota ci scoraggia.Ammainiamo e smotoriamo a lungo. Arriviamo a Zaglav per rifornirci e poi rimettiamo la prua a S, in direzione di una colonna di fumo, comparsa all’orizzonte stamattina. Volano tre canadair infaticabili e quando arriviamo al marina realizziamo che l’incendio divampava esattamente alle spalle dell’ACI (devono essersela vista davvero bruttissima, hanno certe facce!). Ora il fuoco è domato, ma il marina è chiuso e noi troviamo ricovero al molo del dirimpettaio marina Festa. Ci troviamo però ormeggiati male e con noi altre tre barche: che abbiano sbagliato a posare i corpi morti delle trappe e a collocare le bitte sul pontile? Mangiamo in cabina, ben arieggiata e protetta dal sole cocente, e quando riaprono il marina ci spostiamo (con noi le altre tre barche), trovandoci infine ormeggiati di fianco a un charter di simpatici francesi. Il posto è 1 0 davvero molto bello e riparato dalla Bora, che soffia ancora gagliarda (da Festa per giunta ballavamo!). Notte calmissima. Giovedì 17 luglio Risveglio prima delle 6.00. Faccio una passeggiata sul lungo pontile semivuoto. Ben presto partiamo e, appena liberi da isole, secche e scogli (non segnalati!) apriamo le vele. L’E di stamattina è girato un po' a S e noi, con bordo unico, arriviamo a Kosirina, dove ancoriamo nell’azzurro. Alle 16.30 inizia la veleggiata di bolina larga verso Provicchio, ma dopo qualche ora dobbiamo poggiare, il vento sparisce e noi accendiamo il motore: arriviamo alle 20.30 circa e il molo è tutto pieno. Peccato! Siamo comunque all’ancora, nel mezzo del porto (6,7 metri di fondo e 99 kune di spesa!) e scendiamo a cena al ristorante/albergo Val. Ci è piaciuto molto (cucinano!) e ci è costato altrettanto (756 45 L’itinerario N U M E R O kune), ma va bene così. La prossima volta prenotiamo la peka. Venerdì 18 luglio Partiamo alle 8.00, per le cascate del Krka, i bambini dormono. Splendido il silenzio, il cielo nuvoloso, la luce del mattino. Presto sfiliamo sotto la fortezza ormai ammansita, passiamo una Sebenico ancora addormentata e ci addentriamo nel fiume placido. Gita alle cascate, molto particolare! Facciamo il bagno e seguiamo il sentiero nel tripudio di corsi d’acqua, pesci, piante e libellule.Tornia- sotto da sinistra Il porto di Vela Rava; ‘Zut; La città di Provicchio; Panorama di Kosirina 42-51 L'itinerario 30-09-2008 N U M E R O Pagina 5 1 0 L’itinerario 46 15:51 mo esausti a Skradin, dove ci infiliamo in una pizzeria non malaccio. Crollo in barca appena entrato. La gita -diversivo del tutto particolare- è un po' deturpata dalla grande quantità di gente (che per fortuna, nel pomeriggio diminuisce), però ci ha staccati dal mare per un giorno (abbiamo ripulito dal sale la barca, il motore e il WC). Riflettendo: strano posto questo marina, ci si arriva a motore per fare una gita a piedi… Sabato 19 luglio Partiamo verso le 11.00 e scen- in alto Cascate del Krka; a fianco da sinistra Stari Trogir West; Traù; ‘Se’sula diamo il fiume martirizzati dai tanti motoscafari che impietosamente ci sorpassano veloci (limite 5 nodi…) da tutte le parti, ogni volta ribaltandoci. Anche uno come me, normalmente tollerante verso i motoristi, è assolutamente esasperato. Vabbè, riguadagniamo il mare verso le 15.00 e, a motore, ci dirigiamo tra gli isolotti Karbela, dove ancoriamo in acque splendide. Alle 16.30 partiamo, abbiamo l’idea di fermarci più in là possibile, a seconda di orario e condizioni di mare e vento. Il vento è sostenuto, sopra i 15 nodi, con raffiche a 20, così pren- diamo una mano per prudenza e per fare un traverso comodo. Alle 19.00 siamo a Stari Trogir, dove cerchiamo riparo nella baietta E. Purtroppo però è stretta, già occupata da una barca e soprattutto è esposta al mare e si balla parecchio: andiamo nella parte W dell’ampia baia, davanti al paese (paese?). Sembra di essere in Sicilia. Ancoriamo in 4/5 metri d’acqua (piatta, che bello!), fondo di sabbia. L’ancora prende perfettamente, rapida cena e finalmente possiamo dormire. 42-51 L'itinerario 30-09-2008 15:51 Domenica 20 luglio Sveglia presto, superbagno in un’acqua limpidissima. È bello stare qui, ma dobbiamo partire (verso le 10.00/10.30): siamo vicini alla meta. Issiamo le vele, il vento gira un po' più a W e noi ci troviamo al lasco, con 7 nodi. Finalmente siamo a Trogir, sono le 12.30. Lunedì 21 luglio Visita a Spalato, ma prima sgradevole contatto con le autorità portuali di Traù per il rinnovo del permesso di navigazione. La prossima volta è meglio fare le pratiche a Pola. In Istria sono più cortesi, parlano italiano e sono meglio organizzati. Le previsioni indicano un peggioramento per oggi e domani. Il meteo in italiano è sul 67. Torniamo a Trogir alle 21.00 passate: per tutto il viaggio di ritorno su un traghettino strapieno abbiamo osservato le colonne di pioggia precipitare all’orizzonte orientale da nuvole nere. Il comandante del boat-people sostiene che domani sarà una giornataccia e così dopodomani (pensa che non uscirà a lavorare).Vedremo.Appena tornati in barca arriva la pioggia, che batte intensa per tutta la notte, e il vento, che tocca i 35 nodi. Dimenticavo, a Spalato pranzo da Fife, bettola sulle rive, verso l’ACI: abbiamo mangiato bene, abbondante e speso davvero poco. Pagina 6 Martedì 22 luglio La barca è stata ben lavata questa notte. Sono le 8.00 e sto in cuccetta. Dopo mezzogiorno partiamo, nonostante il maltempo, le nuvole e il vento. Come sempre, appena possibile issiamo le vele. Andiamo al traverso, più o meno: il vento è instabile sia quanto a direzione, sia per intensità. La meta è Maslinica, sull’isola di ‘Solta, dove arriviamo in un’ora e mezza circa. In prossimità dobbiamo ammainare le vele, il vento è aumentato intorno ai 20 nodi (lasco/traverso), le raffiche segnano 22 e l’ambiente circostante è diventato decisamente severo, per non dire ostile. Entriamo in porto e ormeggiamo con il solito ventaccio che intralcia. Il problema però è il fondo: il nostro timone quasi tocca e dobbiamo allontanarci di un paio di metri dalla banchina, sulla trappa. Useremo il tender come passerella. Il posto è molto, molto bello. Per fortuna che siamo partiti, nonostante qualche titubanza. Traù è magica, ma il marina è attaccato ai cantieri, il traffico automobilistico è caotico e la ressa soffocante: sembra di essere in una periferia. Qui invece ci si sente in vacanza ed è il posto giusto per trascorrere qualche giorno: il meteo è decisamente sfavorevole fino al 25/26. C’è un internet point. 42-51 L'itinerario 30-09-2008 L’itinerario 48 15:52 N U M E R O Pagina 7 1 0 Mercoledì 23 luglio Maslinica. C’è maltempo e vediamo grosse nuvole lontano scaricare enormi colonne d’acqua. Il mare fuori è cattivo, così il vento, più o meno di Bora. Si balla parecchio. Stamane abbiamo cambiato posto. Speriamo bene per la notte prossima. Certo che poche cose demoralizzano e fiaccano quanto una sosta forzata, esposti agli elementi ostili. La nota simpatica è data dall’arrivo di un charter con una famiglia di australiani a bordo. Sono molto cordiali, solo che parlano un inglese ancora più strano del mio. Fanno una crociera di due settimane in Croazia, sbarcano a Ragusa e poi passano in Italia. Ampio giro da Venezia alla costiera amalfitana, quindi occhiata alla Francia e infine ritorno in Australia. Mica male! Giovedì 24 luglio Notte molto ballerina. Risveglio più tranquillo. Il tempo è ancora brutto, anche se il cielo è molto meglio di ieri. Direi che oggi restiamo ancora qui: 30 miglia con vento forte sul naso e mare contrario sono motivi convincenti. Passeggiata di un quarto d’ora alla riparatissima baia di ‘Se’sula, dove ci sono anche alcuni gavitelli. Da tenere presente per il futuro: Maslinica è bella, ma con vento da W si balla assai, il fondo è poco e, ormeggiando di poppa, il timone dà pensieri. A ‘Se’sula sei riparato, puoi fare il bagno, l’acqua è bellissima, c’è un ristorante e puoi andare a Maslinica a piedi (internet point). dall’alto al basso Kaprjie; Levrnaka; Veli I’z Venerdì 25 luglio Sveglia alle 7.00. Le previsioni davano miglioramento, ma qui il cielo è nero. Si parte lo stesso con il vento in faccia e il (poco) mare pure: inizia il ritorno verso N. Le barche rimaste all’ormeggio ci salutano da lontano. Siamo felici. Ci facciamo una galoppata nel Maestrale per oltre 7 ore, dalle 7.55 alle 15.30, virate, prese di ter- 42-51 L'itinerario 30-09-2008 15:52 Pagina 8 N U M E R O 1 0 49 chi (molto, molto bella l’acqua), poi doccia in barca e cena. zaroli, regolazioni continue. Non ci siamo fatti mancare nulla! Siamo stanchi e ce ne rendiamo conto quando ci fermiamo a Mala Nozdra, al gavitello. Ci spostiamo per la notte nel porto di Kaprije (240 kune e non c’è neppure il WC!!). Sabato 26 luglio Partiamo alla 9.45 per Smokvica, ma poi decidiamo per Opat. Qui però i gavitelli e i moli dei ristoranti sono tutti occupati o prenotati, allora puntiamo su Piskera. Lungo il tragitto però ci gustiamo il panorama e decidiamo di tirare ancora poche miglia, fino a Vrulije, ma poi optiamo per Levrnaka. Bagno alla spiaggia di ciottoli bian- Domenica 27 luglio Sveglia alle 7.00. Il posto è veramente bello e economico (non paghiamo l’accesso al parco -280 kune- non paghiamo l’ormeggio e, stando attenti abbiamo cenato molto bene -carne e pesce- con 445 kune). Decidiamo di restare anche oggi: abbiamo bisogno di vacanza! Le previsioni sono favorevoli. Lunedì 28 luglio Partiamo alle 8.15. Smotorata verso Veli I’z. Caldo e noia: ci aiuta il pilota automatico. Breve sosta per un bagno a Teme’sniak e poi, intorno alle 14.00, al marina: piccolo, non bello, ma molto confortevole. Abbiamo il problema di ritirare denaro: qui non accettano la VISA ma Mastercard, e sulle isole più piccole non accettano la Maestro. Insomma, domattina, all’apertura dell’ufficio postale, potremo finalmente ritirare (in un posto dove tutto costa, finanche buttare la propria ancora, non avere denaro è una bella preoccupazione). Bel bagno lungo la passeggiata, verso nord. Martedì 29 luglio Partiamo presto (8.15/8.30), dopo avere atteso l’apertura dell’ufficio postale e comprato dell’ottimo pane vicino al marina. Smotorata noiosa -salvo pochi tratti, soprattutto l’ultimo- con pilota automatico verso Ulbo, dove ci fanno ormeggiare al molo dalla parte N. Sono giorni che c’è Maestrale, oggi non raggiunge i 20 nodi, ma si balla moltissimo. L’omino del porto, dinanzi alla mia perplessità circa la straordinaria samba alla quale siamo sottoposti, garantisce che lo tzunami finirà alle 21.30. Sono sorpreso dalla precisione dell’orario (la calma arriverà ben più tardi). Pomeriggio a terra, a Slatinica (sbagliamo strada), dove con ram- dall’alto al basso Slatinica; Rovenska 42-51 L'itinerario L’itinerario 50 30-09-2008 15:52 Pagina 9 N U M E R O 1 0 marico vediamo una dozzina di gavitelli: dopo giorni di porti vorremmo un po' di rada e per giunta qui è pure riparato da NW. Comunque ci godiamo il posto, veramente bello, poi doccia sul molo (dalla manichetta) e a cena in un posto sulla riva (caro). Mercoledì 30 luglio Le 8.30 ci alziamo, andiamo a comprare il pane e ci fermiamo al bar del porto.Torniamo in barca e ci spostiamo su un gavitello vicino, nella rada davanti: bagno gustoso e, verso le 11.30, partiamo a motore per Rovensca, a Lussino. Alle 12.30 mettiamo le vele (Maestralino di 7/8 nodi) e intorno alle 15.00 arriviamo. Ormeggiamo in modo un po' bislacco tra gavitello e molo. Cena molto soddisfacente sul molo davanti alle barche ormeggiate; esazione di 99 kune da parte dell’omino del porto (non si capisce davvero perché: non c’è assistenza all’ormeggio e senza assistenza è molto difficile ormeggiare; non c’è energia elettrica; non c’è acqua e manca anche la toilette) e poi ci diciamo che siamo stufi di porti e che vogliamo stare in rada. Decidiamo così di passare due giorni a Valle Meli (il meteo è decisamente favorevole, per più giorni). Valle Mieli Giovedì 31 luglio Partiamo alle 8.30 e subito mettiamo le vele (NE 7/10 nodi). Avvistiamo per ben due volte dei delfini, poi dalla punta San Damiano accendiamo il motore. Il tempo improvvisamente peggiora: passa su di noi un temporale, senza però scaricarsi. Arriviamo alle 12.30 e il cielo si chiude di nuovo. Finalmente, alle 18.30, migliora e si va a riva. San Martino 1 1 + + + 3 20 4 lam r 1,5 s negozi meccanico 2t Camping Preko Most 4 1 Ossero Molto bello, anche se Slatinica è insuperabile. Venerdì 1 agosto Relax Sabato 2 agosto Con riluttanza decidiamo di partire, la baia è davvero bella e stranamente meno affollata che nei giorni scorsi. Salpando l’ancora vediamo nitidamente una stella marina adagiata vicino alla catena. Quando effettivamente partiamo si sono ormai fatte le 12.00. Dopo un’ora di motore approfittiamo del dolce SW (8/10 nodi) per alzare le vele e bolinare fino alle 15.00: oltre capo Suha il vento diminuisce e noi dobbiamo allargare l’andatura. Quindi motore e alle 15.30 siamo in baia a San Martino, dove pranziamo con tutto quello che ci è rimasto. Alle 16.30 ripartiamo, dopo un’oretta di motore arriviamo ad Ossero e ci mettiamo al gavitello nella paludazza. Subito a terra (io e i bambini) a cercare acqua per la doccia portatile, che molto gentilmente ci viene data (calda!) dalla konoba qui di fronte. Siamo un po' stanchi. ˇ Tutti a terra alla konoba Bonifacic’, proprio un bel posto. Prima però visita in città e scoperta del duomo: meraviglioso! Anche all’interno notevole la via crucis moderna. Simpatiche le sculture disseminate per il paese. 42-51 L'itinerario 30-09-2008 15:52 Pagina 10 1 0 51 L’itinerario N U M E R O Domenica 3 agosto Ci svegliamo con calma, si avvicina l’omino dei gavitelli che ci chiede 50 kune. Passiamo il ponte alle 9.00, l’atmosfera è quella della partenza di un gran premio: tutti ambiscono alla pole position (o meglio, i motoristi sgasano, pensando di essere al semaforo in città). Comunque tutto si svolge con ordine: lasciamo il nostro gavitello, passiamo il canale (che effetto! i nostri occhi e quelli dei ciclisti che sulla riva ci guardano sfilare sono alla stessa altezza) e via, verso Cherso a motore.Tappa balneare alla Levrera, tra un’oretta. Un’ora di motore, due ore di vela di bolina, bordeggiando e, dopo un’altra mezz’oretta di motore, siamo nella baia S di punta Zaglav. Bagno e pranzo. Non scendo dalla barca, perché abbiamo ancorato in una dozzina di metri su un’acqua limpidissima: vedo delle grosse rocce sul fondo e ho paura che l’ancora vi si possa incattivare, complice il vento che da settentrione è presto girato di 180°. Peccato, perché Daniela, Chiara e Alessandro trovano una spiaggetta meravigliosa (“La più bella che abbiamo visto!”) con ciottoli dolci, microconchiglie colorate e acqua trasparente. Non vogliono più tornare in barca. Smotorata fino all’ACI di Cherso. Lunedì 4 agosto Partenza alle 9.30 con calma piatta (non è previsto vento in mattinata), si torna sul continente. Ore 10.30, punta Pernat: bussola 240° per punta Merlera. Orario stimato di arrivo: 14.10. Alle 14.30 gettiamo l’ancora a Levan, dopo una noiosa e calda traversata del Quarnaro. Anche questa è fatta. Uniche note le bizze del pilota automatico, i delfini a 2 miglia da punta Merlera e quel Gran Soleil (tipo 40’) francese che navigava a motore con le vele bordate mure a dritta, chiaramente per vantare precedenza ed evitare la noia di agire sul pilota automatico incrociando altre barche. Arriviamo poi all’ACI di Pomer (vuoto, come tutti gli ACI, quest’anno). Martedì 5 agosto Vento forte per tutta la mattina. Continuiamo con il supplizio delle pulizie in attesa che ci diano l’ok all’alaggio. Verso le 13.30 il vento cala di intensità, ma ci spiegano che nel pomeriggio pure il personale è calato di numero, perciò se ne parla domani (tutto ciò è molto istruttivo). Concordo con Denis del Servìs i lavoretti da fare sul puledro; carico la macchina; partiamo per l’Italia stanchi morti (ci penseranno i marinai a mettere a posto la barca), non senza aver dovuto questionare con la direzione del marina che voleva farci pagare anche questa giornata (dopo che siamo qui pronti, in attesa dei marinai, da due giorni!). in alto da sinistra a destra Meli; Ossero; Lubenizze a fianco La famiglia Storto: Federico, Alessandro, Chiara, Stefano e Daniela