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I COMPRO ORO
www.lapianura.it Mensile d’informazione culturale, politica, sportiva e di attualità - Novembre 2013 - numero 65 Sommario Editoriale San Gervasio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 2 Cigole, Offlaga . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 3 Pontevico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 4 Lettere . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 5 Orzinuovi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 6 Alfianello, Pavone, Porzano ed Orzinuovi .» 7 Manerbio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 8 Manerbio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 9 Manerbio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 10 Manerbio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 11 Territorio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 12 . . . . . . . . . . . . . . . .» 14 Calendario Bresciano Ricette . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 15 Rubriche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 16 Direzione: Stefania Brunelli Edizioni “La Pianura”-Via S.Martino, 11-Verolanuova (Bs) Stampa: Tiber spa - Brescia Pubblicazione mensile E-mail: [email protected] per inserzioni pubblicitarie email: [email protected] VISITA IL NOSTRO SITO www.lapianura.it PROOR M FIDATI DEL SORRISO www.comprooro-prezzochiaro.com IA RO O CO I COMPRO ORO NON SONO TUTTI UGUALI... PR ZZ O CH E Siamo in tempo di crisi profonda ed esplodono le contraddizioni. Manerbio ha diciotto agenzie bancarie con un rapporto di 713 abitanti per ogni sede bancaria. E’ primatista in provincia. Per fare un confronto, Brescia ha 848 abitanti per filiale, Orzinuovi ne ha 1124, Bagnolo Mella ne ha 1587, Ghedi ne ha 1671, Leno ne ha 2054 solo per citare i comuni a noi più vicini. La contraddizione è che questa pletora di filiali bancarie stride con la realtà in profondissima crisi economica ed occupazionale, di cui il comune di Manerbio, super indebitato, non è altro che l’epifania. Come si giustifica questo dato? Con l’irrazionalità dei comportamenti umani, è la prima risposta che ci giunge spontanea. Ma è una risposta che non regge di fronte all’evidenza dei fatti. Manerbio, dopo un periodo di continua crescita, da circa vent’anni ha imboccato una strada in discesa. Manerbio ha la stessa velocità degli altri comuni contermini, solo che questi ultimi sfruttano la velocità per progredire e Manerbio per retrocedere. Le ragioni del precedente sviluppo manerbiese risiedono essenzialmente in due fattori. Il primo è la centralità geografica. E’ una comunità collocata al centro della Bassa bresciana ben servita dalla rete infrastrutturale (ferrovie, autostrada, tangenziali, ecc.). Il secondo è la disponibilità di servizi, testimonianza, ahinoi, di un tempo che fu. L’ospedale di Manerbio è del 1840, la casa di riposo e l’asilo infantile hanno più di un secolo, gli impianti sportivi e la città sociale di Marzotto è di oltre 70 anni fa. Da allora ad oggi Manerbio ha fatto come il conte Ugolino: uno alla volta si è divorato le proprie eccellenze. La colpa non può essere di tutti, perchè altrimenti non sarebbe di nessuno. Le responsabilità maggiori sono da addebitare ad una classe politica di poco o nullo valore che ha saputo solo incrementare i debiti fino a costringere la nuova amministrazione ad intraprendere la strada del riequilibrio finanziario. Tradotto in lingua comprensibile a tutti, vuol dire sacrifici, sacrifici ed ancora sacrifici. Alla faccia della numerosa presenza bancaria che non eroga alcun credito alle aziende e alle famiglie in difficoltà. FILIALE DI GHEDI CHIAREZZA ONESTÀ TRASPARENZA VIA XX SETTEMBRE, 78 PROSSIMA APERTURA FILIALE DI PONTEVICO VIA XX SETTEMBRE 79 TEL. 030 9930394 FILIALE DI BAGNOLO MELLA VIA GRAMSCI 153/A TEL. 030 68 20 013 Pag. 2 San Gervasio I nuovi fenomeni Vogliamo, per prima cosa, chiedere venia se ci permettiamo di distogliervi, sia pure per un attimo, dalle vostre fenomenali attività. Per seconda, siamo felici di apprendere che avete assunto una delibera dal titolo diversivo riguardante i problemi dell’editoria. A fronte dello sconcerto di sapervi interessati di questo problema a tal punto di incaricare un legale affinchè vi illumini, si contrappone il disvelamento della realtà. “Siamo stanchi di essere definiti dei fenomeni da un giornalaccio e pertanto passiamo alle maniere forti”. Questa è la traduzione in lingua chiara e comprensibile a tutti dei problemi dell’editoria che tanto vi angustiano. Ebbene, ci siano consentite alcune puntualizzazioni. La prima, non potevate farci cosa più gradita del definirci “giornalaccio”. E’ questa una medaglia che orgogliosamente ci appuntiamo sul bavero della giacca. La seconda, il metodo democratico è quello del confronto, sia pure con tutte le asprezze del caso. Le minacce dimostrano soltanto la debolezza di chi le agita. Avete già promosso delle querele nei nostri confronti. Peccato che prima di presentarci davanti al giudice le abbiate ritirate accollandovi il costo del legale. Avendo voi incaricato un legale per querelarci un’altra volta, abbiate la decenza di non ritirarla. Presentatevi in giudizio e lì ci confronteremo. Avremmo preferito un’altra sede ma non ci dogliamo più di tanto. Da parte nostra, convinti di essere nel giusto, non chiediamo di meglio. Nel frattempo non defletteremo di un millimetro dalla nostra azione. Dopo tutto che colpa ne abbiamo noi se voi siete dei fenomeni! C’è chi lo è e chi non lo è. Fortunati voi. Edizioni La Pianura Post scriptum Nel mentre impegnavate 1300 euro da dare al legale, alle famiglie degli alunni delle scuole veniva comunicato di portare da casa la carta igienica, la carta per le fotocopie ed altre minuzie. Bisogna essere davvero degli amministratori poco lungimiranti spendere per un legale dei soldi pubblici e non utilizzarli per i bisogni della scuola. I nostri più vivi complimenti. Post scriptum del post scriptum Se proprio vi sentite come la celebre Principessina sul Pisello, perchè il legale non lo pagate di tasca vostra? Novembre 2013 SAN GERVASIO, ancora sull’ICI La questione degli accertamenti ICI tiene ancora banco fra i Sangervasini. La recente pronuncia della commissione tributaria di primo grado favorevole al contribuente ha risollevato le eterne questioni circa l’atteggiamento dell’amministrazione comunale nei confronti di coloro cui è stato notificato l’accertamento ICI. E’ fuor di dubbio, ed è doveroso ricordarlo, che il comune è legittimato a compiere tutti quegli atti finalizzati all’equità fiscale. Tutti i cittadini sono tenuti a contribuire, secondo le proprie capacità reddituali, alla spesa pubblica. Tuttavia, vi è modo e modo di relazionarsi con i cittadini. In particolare, il Comune ha commesso due grandi errori: uno di forma ed uno di sostanza. Nella forma, la percentuale degli accertamenti andati a buon fine riservati alla società incaricata è eccessiva. Se si sommano l’imponibile, l’IVA e le spese legali e quelle di notifica, che sono a carico del comune, oltre alla percentuale di competenza della ditta, si avrà che circa la metà dell’incasso non sarà a beneficio del comune. Nella sostanza, il comune con la delibera assunta nella quale rivalutava le aree ed i fabbricati ha dimostrato di essere più attento alle ragioni dell’incasso che non a quelle dell’equità fiscale, per non parlare degli orti non considerati pertinenziali. Equità che dovrebbe, in ogni caso, essere la stella polare dell’azione amministrativa. Che l’equità non sia la bussola di questa amministrazione è dimostrato dal fatto che si continua, con una costanza degna di miglior causa, a negare il rimborso delle somme indebitamente incassate. Una volta appurata l’illegittimità dell’incasso, in ragione della citata pronuncia della commissione tributaria per di più non appellata dal comune, l’equità dovrebbe indurre ad un gesto riparatore, motu proprio, nei confronti dei cittadini incappati nella disavventura degli accertamenti indebiti. Questi cittadini non sono sudditi di un principe capriccioso ed autoritario. Sono cittadini che chiedono solo di essere considerati tali. Per concludere, si ricorda che gli amministratori sono stati eletti per curare, al meglio sempre che ne siano capaci, la cosa pubblica e non per vessare i cittadini. Lettere Il diritto allo studio negato Egr. Direttore, chiedo cortesemente ospitalità sul suo giornale per esporre alcune riflessioni in riferimento al Piano di Diritto allo Studio approvato dal Comune di San Gervasio, per l’anno 2013/2014. Da assessore alla pubblica istruzione nella passata amministrazione non posso esimermi dall’esprimere il mio personale rammarico e forte dispiacere nel constatare come, negli ultimi quattro anni, la nostra scuola sia stata messa all’ultimo posto nelle scelte dell’attuale amministrazione. E quest’anno, il Piano Diritto allo studio ha dimostrato, ancor più che nel passato, di esserne lo specchio fedele. La riduzione drastica dei fondi stanziati ha svuotato di ogni significato l’intervento del Comune per garantire tutte quelle opportunità educativo– didattiche fondamentali per la scuola, per i bambini e per le famiglie, non senza la complicità di un assessore all’istruzione, totalmente assente. Le irrisorie risorse attualmente messe a disposizione, di fatto, impediscono la realizzazione di progetti didattici da parte della nostra scuola, mentre ricordo come, nel recente passato, essi avevano rappresentato un significativo ampliamento dell’offerta formativa. Forte era stato l’impegno della nostra amministrazione e mio personale affinché la scuola raggiungesse eccellenti standard di qualità, (di cui ogni scuola ne avrebbe diritto!). La progettazione e la costruzione del nuovo polo scolastico ne sono stati il fondamentale esempio, così come l’essere riusciti con costanza e determinazione ad istituire, per la prima volta, la Scuola Secondaria di I Grado nel nostro comune. Ora si assiste allo sfacelo su tutti i fronti: zero euro per l’alfabetizzazione degli alunni stranieri a fronte di un incremento degli alunni che, entrati a scuola non conoscono la lingua italiana (quasi il 40%), 500€ per il materiale didattico quando questo stanziamento avrebbe potuto rappresentare un aiuto indiretto alle famiglie che stanno duramente combattendo con la crisi economica. E si potrebbe continuare… perché, anche per la scuola secondaria vale lo stesso discorso. Si parla tanto di investire sul futuro dei giovani ma a quanto pare a San Gervasio i governanti agiscono in modo del tutto contrario. Povera scuola! Poveri bambini! Speriamo in un futuro migliore… per tutti noi. Migliorati Barbara Offlaga - Cigole OFFLAGA: al via il nuovo piano del diritto allo studio Novembre 2013 Con l’inizio del nuovo anno scolastico ha trovato applicazione il primo Piano del Diritto allo Studio dell’Amministrazione Mazza. Un documento, quello presentato nell’ultimo Consiglio comunale dal neo Assessore alla Pubblica Istruzione offlaghese Margherita Cò, che prosegue la linea tracciata dal precedente ponendo particolare attenzione, nel perseguimento degli obiettivi, ad una fattiva collaborazione tra le diverse realtà del territorio impegnate, a diverso titolo, in campo educativo: le istituzioni scolastiche, gli oratori e le famiglie. Una collaborazione auspicata da tutte le parti coinvolte per “fare rete” ed ottenere, insieme, risultati migliori ma che al momento è costretta a fare i conti con la generale scarsità di risorse. Di fatto, il desiderio espresso nella premessa al Piano punta al potenziamento del ventaglio dei servizi offerti dal Comune anche e soprattutto grazie al coinvolgimento ed alla valorizzazione dei “diversi soggetti sociali” al fine di “trasmettere alle nuove generazioni i valori per diventare cittadini responsabili” e considera la stretta collaborazione tra scuole, oratori e famiglie “premessa fondamentale alla crescita ed alla convivenza civile della nostra comunità”. Per l’anno scolastico 2012-2013, il piano del Diritto allo Studio offlaghese mantiene dunque quanto già previsto in precedenza predisponendo un impegno contributivo complessivo di 73.250,00 euro. Certo la situazione delle casse comunali, come ci spiega l’Assessore Cò, in qualche caso ha imposto cambiamenti in “corso d’opera”. E’ il caso della necessaria riorganizzazione, con conseguenti limitazioni, del percorso previsto per il trasporto scolastico, vista l’impossibilità di acquistare un nuovo mezzo dopo che, proprio nell’imminenza dell’apertura della scuola, uno dei due autobus in servizio (quello a 40 posti) ha dovuto, senza possibilità di “appello”, essere demolito. L’itinerario è stato giocoforza rivisto cercando, per quanto possibile, di rispondere a tutte le domande delle famiglie. Risolto anche il problema di quei pochi bambini esclusi dal servizio in quanto residenti troppo vicini alla scuola (secondo i parametri previsti) e al cui trasporto stanno provvedendo i due voucheristi in forza al Comune. Confermati il contributo per facilitare la frequenza alla scuola dell’infanzia (35.000 €) ed il sostegno alla programmazione educativa e didattica (27.000 €) come pure gli interventi per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità e le borse di studio per gli studenti delle secondarie di primo e secondo grado. “Significativo nel nuovo Piano“ – spiega l’Assessore – “è l’ammontare complessivo della “dote scuola” ovvero del contributo predisposto dalla Regione Lombardia a favore delle famiglie e finalizzato alle spese legate all’istruzione (in particolare per l’acquisto dei libri di testo). Per l’anno scolastico 2013/14 sono state ricevute e accolte 120 domande per un totale di 28.110 €. Un lavoro complesso, quello Pag. 3 relativo alla dote scuola, svolto egregiamente dall’Ufficio comunale alla Pubblica Istruzione.” Nell’ottica della collaborazione con le diverse agenzie educative presenti sul territorio si pone anche la prosecuzione de “L’Altra Estate”, iniziativa messa in campo da qualche anno e frutto della sinergia tra Istituto comprensivo, Oratori e Comune. L’iniziativa si rivolge a tutti gli alunni della scuola primaria interessati che, nelle due settimane antecedenti l’apertura della scuola, vengono aiutati nello svolgimento dei compiti e coinvolti in laboratori ed attività ludico-ricreative. “Il desiderio di proseguire è forte.” – conclude Margherita Cò – “Accanto alle educatrici, alle insegnanti in pensione ed ai volontari adulti che seguono con gioia i tanti ragazzi iscritti all’iniziativa è davvero entusiasmante vedere anche un nutrito gruppo di giovani impegnarsi quotidianamente per animare con giochi e divertenti attività il tempo di questi bambini”. Stefania Brunelli CIGOLE: a tavola con i piatti dei Gonzaga In palazzo Martinoni a Cigole, con la collaborazione della Provincia di Mantova, la Strada dei vini e dei sapori mantovani, la Pro Loco di Castel Goffredo, l’associazione Castel D’Ario, e diverse cantine, la Fondazione Pianura Bresciana ha realizzato una serata all’insegna della cucina mantovana. Un menu ricco di specialità della terra di Virgilio che hanno radici nella cucina povera oggi elevata a golosità per buongustai e nelle ricette elaborate per la tavola dei Gonzaga che dominarono quelle terre. Durante la serata serviti: l’antipasto di salame mantovano e ciccioli per proseguire con il tortello amaro di Castel Goffredo, capunsei di Volta Mantovana, risotto alla Pilota De.Co. di Castel D’Ario, luccio in salsa alla rivaltese e per concludere con: torta di San Biagio e l’immancabile sbrisolona. Per ogni portata un vino diverso delle vigne coltivate sulle colline prossime al Garda e sulle sponde dei fiumi quali l’Oglio e il Po. Tra i piatti la sorpresa dello sconosciuto, per i bresciani, tortello amaro “frutto – spiega l’esperto - di una sedimentazione e stratificazione territoriale orale della tradizione culinaria di Castel Goffredo vissuta nel tempo attraverso una storia di nonne e mamme” che hanno custodito e tramandato gelosamente la ricetta fino ai giorni nostri”. L’erba amara, ingrediente che caratterizza il tortello, è comunemente nota come erba di San Pietro o erba di Santa Maria individuabile con il nome latino Balsamite major, una qualità di menta aromatica balsamica dal retrogusto amaro che matura a fine giugno e che veniva utilizzata nei riti religiosi in sostituzione dell’incenso e pare proteggere dall’invidia gli innamorati. In sintesi la serata ha rappresentato una degustazione conclusa tra gli applausi di bresciani e mantovani che hanno avuto la fortuna di sedersi a tavola a godere un momento piacevole per l’accoglienza e la cordialità con la quale gli organizzatori hanno intrattenuto gli ospiti. CIGOLE: la sagra di San Martino Tutto pronto per la Sagra di San Martino, periodo nel quale Cigole celebra il Santo Patrono con un programma realizzato da Parrocchia e Comune di Cigole, in collaborazione con l’Associazione Civiltà Contadina, il Gruppo Terza Età, la Proloco Cigole in festa, il gruppo La Filanda e la Fondazione Pianura Bresciana. Esordio venerdì 8 novembre nel salone al piano terra di Palazzo Cigola Martinoni con l’iniziativa “Il tempo ritrovato”, orologi e storie della Bassa, con particolare riferimento al vecchio orologio restaurato della torre campanaria, alla vita di una comunità ed ai costumi e racconti della civiltà contadina. Intervengono per le letture Mario Margotti, e Wilma Bertoni e Francesco Bodini con accompagnamento musicale. Sabato 9 novembre, alle ore 14,45 manifestazione per la ricorrenza del 4 novembre; al termine i partecipanti sono invitati per un momento conviviale presso Palazzo Cigola Martinoni in compagnia delle canzoni di “una volta” del Coro Primavera di Mairano. Domenica 10 novembre Festa del Ringraziamento con Benedizione dei trattori alle ore 11.30 sul sagrato della parrocchiale. A seguire aperitivo a Palazzo. Durante la giornata alle 10 la mostra di San Martino nel giardino storico di Palazzo Cigola Martinoni, si terrà il gioco “Indovina il peso dell’oca” ed a chi si avvicinerà di più in premio il bellissimo pennuto; l’esposizione della carrozza restaurata appartenuta alla contessa Martinoni, la mostra fotografica sulle fasi del restauro. Alle ore 14 in via Roma il “Mercato della terra” con vendita di freschissimi casoncelli di farina di monococco prodotti al momento dalle signore del paese, farine, formaggi, miele, olio, confetture, verdura. Alle ore 15 nella zona del Castello la gara dei “traturì” seconda edizione nella quale i bambini si sfideranno nella competizione che stabilirà il miglior pilota di trattore giocattolo. Altra iniziativa la gara gastronomica “Il dolce di San Martino” concorso che assegnerà un premio al miglior “piatto” che acquisirà il nome di “Dolce di San Martino”. Dalle ore 14 alle 15 consegna dei “dolci” da parte dei partecipanti. Seguirà la valutazione della Commissione Giudicatrice. Ore 16,30 premiazione del miglior “piatto” e assegnazione del premio e della qualifica. A seguire estrazione del peso dell’oca ed assegnazione del premio. Al termine vendita delle “mezze torte” non classificate al concorso. Infine per tutti la “Merenda contadina” con brostole, castagne, e altre prelibatezze nella cornice dell’esposizione dei mezzi agricoli d’epoca e l’atmosfera della musica eseguita dal corpo bandistico diretto da Rosi Prestini. Pag. 4 Pontevico Novembre 2013 Liliam Thuram ha incontrato gli studenti per una lezione speciale contro il razzismo Un personaggio di spicco come l’ex calciatore Liliam Thuram, difensore della nazionale francese, del Parma e della Juventus che non ha certo bisogno di troppe presentazioni (e non solo per gli sportivi), lo scorso venerdì 4 ottobre è stato a Pontevico per un incontro davvero speciale con gli studenti. Dopo aver appeso le scarpe al chiodo, infatti, Thuram si è distinto per il suo impegno di carattere umanitario e per la sua personalissima lotta contro ogni forma di razzismo. Un intento quest’ultimo che lo ha portato a scrivere il libro “Le mie stelle nere”, che l’ex giocatore ha voluto presentare proprio nel corso della riuscita mattinata con i ragazzi di Pontevico, in quella che si è rivelata una lezione del tutto particolare. Thuram, che dopo aver scritto il suo libro si è impegnato in una sorta di tour de force per propagandarne il messaggio, ha accettato di buon grado l’invito che gli è stato rivolto da alcuni insegnanti delle Scuole di Pontevico ed ha raggiunto la Al comunale la fantasia di Verne Sabato 9 novembre, alle ore 21 nel teatro comunale di Pontevico, la compagnia Il Nodo si esibirà nello spettacolo “Il giro del mondo in 80 giorni”. Il romanzo di avventura per antonomasia trasformato in una brillante e colorata commedia. Una corsa vorticosa contro il tempo che porta Phileas Fogg e il suo fido Passepartout attraverso quattro continenti e innumerevoli peripezie. Seguendo le loro avventure si va alla riscoperta di diversità e particolarità dei vari popoli della terra che rendono il nostro ormai “piccolo mondo” una fonte straordinaria di caratteri umani, di usi e di costumi. La fantasia di Verne ci porta in un mondo da percorrere con treni e navi a vapore in un lasso di tempo allora impensabile. Quello che da allora non è cambiato è la curiosità della scoperta, l’interesse tutto anglosassone per i popoli stranieri e le loro usanze. La regia: Francesco Buffoli, Daniele Bottini. Prevendita biglietti presso le attività commerciali convenzionate. I prezzi dei biglietti sono: platea 10,00€, ridotto 5,00 €, galleria 5,00€. cittadina bassaiola alle 10.30, iniziando subito un incontro spontaneo e divertente con gli studenti delle diverse classi. Dopo il ricevimento ufficiale nell’edificio scolastico dell’ex difensore transalpino, il clou della mattinata è stato ospitato, a partire dalle 11, dall’accogliente cornice del Teatro Comunale “Le Muse”, dove gli studenti pontevichesi hanno ascoltato con attenzione e trasporto il messaggio di Thuram, condividendo il suo invito, lanciato in modo particolare alle nuove generazioni, per un impegno concreto contro ogni forma di razzismo. Dopo essere stato per tanti anni protagonista di primo livello sui campi di calcio di tutto il mondo, Liliam Thuram ha dunque deciso di giocare la partita più importante e bloccare con la classe che lo contraddistingueva quando si misurava con le punte più forti del mondo i pericolosi attacchi della violenza e dell’odio. Una “partita” che hanno deciso di giocare anche gli studenti di Pontevico. Un intervento importante per asfaltare le strade A Pontevico si sta dedicando una cura tutta particolare alle strade. In effetti a novembre ha preso il via il secondo stralcio dei lavori di asfaltatura, un intervento che è cominciato ad ottobre con il primo stralcio e che dovrebbe concludersi entro la fine del mese. E’ lo stesso sindaco Roberto Bozzoni a spiegare le ragioni e le modalità di questa opera: “Abbiamo voluto dare una risposta concreta alle richieste dei cittadini e ci siamo impegnati per mettere in sicurezza le strade del nostro paese. Il tutto per un intervento di indubbia portata, che è diventato possibile solo grazie ai soldi del mutuo che sono rimasti a disposizione dopo che abbiamo preso la decisione di non costruire il nuovo polo scolastico. Viste le generali difficoltà del periodo, infatti, abbiamo preferito intervenire sugli edifici già esistenti con un conseguente risparmio che ci ha permesso di poter contare su alcune somme che sono state così utilizzate per altri progetti come, appunto, l’asfaltatura delle nostre strade. Un’opera davvero importante, come testimoniato dal costo finale che ha raggiunto i 300.000 euro. Senza dubbio una somma di assoluto rilievo, che però sta rendendo possibile il raggiungimento di un risultato molto importante per tutta la nostra comunità, ma anche per la stessa sicurezza della circolazione sul nostro territorio. In effetti, quando anche il secondo stralcio che si sta portando avanti proprio in questi giorni sarà ultimato, Pontevico, passando dal centro storico alle frazioni, potrà contare su una rete stradale efficiente e priva di pericoli. Possiamo ribadire con motivata soddisfazione che stiamo offrendo una risposta efficace alle istanze della gente pure in un periodo di risorse economiche più che ridotte come quello che stiamo attraversando. Un problema che coinvolge direttamente gli enti locali, ma che non ci ha impedito di preparare risposte positive alla nostra comunità grazie ad una gestione attenta ed oculata delle risorse a nostra disposizione”. Lettere Novembre 2013 Pag. 5 Lettere attraverso la comunicazione, la disponibilità e la capacità d’ascolto, valori questi fondamentali del lionismo che purtroppo vanno via via scemando, ma che sicuramente saranno il punto di forza nella situazione di crisi economica, sociale e individuale che attraversiamo”. La serata si e’ conclusa con un vivo ringraziamento, da parte della Presidente, ai presenti che hanno risposto con un caloroso applauso dando in questo modo la loro condivisione a quanto dichiarato e il loro appoggio e aiuto per il raggiungimento delle mete lionistiche che la Presidente si e’ imposta. Il trionfo di un nuovo lionismo, quello di una lungimirante progettualità condivisa nel solco di una tradizione semplice e generosa e’ la condizione emersa durante la serata di apertura del 27 Settembre 2013 del Lions Club Bassa Bresciana avvenuta presso la Maison del Garda Golf di Soiano del Lago. La Presidente, Avv Sara Barbi, si e’ fatta domande doverose come: “ci sara’ un lionismo piu’ ambizioso? Ci saranno Club che punteranno sui grandi progetti? Ci saranno Soci che desidereranno partecipare ad un qualcosa che anche loro contribuiranno a creare? Quale e’ il limite massimo di una associazione quale il Lionismo?” Ed ha dato ai Soci attenti precise risposte: “Non esistono limiti.. il lionismo può arrivare ovunque attraverso il proprio fare, con l’orgoglio e l’entusiasmo dell’appartenenza alla ns. prestigiosa associazione ed ha dichiarato con forza il suo impegno, con l’aiuto di tutti, per il trionfo di questo nuovo lionismo Il Presidente si pone l’obiettivo di realizzare un anno lionistico all’insegna della sobrietà, della generosità, dell’apertura non solo che il club deve avere all’esterno nei confronti di chi ha bisogno, ma apertura che in primis il singolo socio deve avere nei confronti dell’altro socio, in nome dell’amicizia vera che tanto andiamo propagandando, Salve, sono una donna bresciana di 41 anni, affetta da MCS o sensibilità chimica multipla, una malattia rara non ancora riconosciuta in Lombardia. Questa patologia è metabolica, cioè rende incapace il malato di espellere le tossine dal proprio organismo, rendendo quindi la sua esistenza altamente invalidante, in quanto negli stadi avanzati, costringe chi ne è affetto al completo isolamento. In effetti basta una esposizione, anche breve, a qualsiasi sostanza chimica, come le vernici, benzine, solventi ecc. oppure quelle di uso comune, come profumi, detersivi, ammorbidenti, disinfettanti ecc., perché si scatenino nell’individuo innumerevoli reazioni. Tra queste: crisi respiratorie, broncospasmi, laringospasmi, perdita a breve della memoria, intolleranze alimentari e di ogni tipo, elettrosensibilità, iperosmia olfattiva, ecc., fino allo shock anafilattico. Diventa impossibile, per chi ne soffre, accedere a qual si voglia ambiente e tantomeno ad un pronto soccorso, cosa che gli potrebbe essere fatale. Sono purtroppo consapevole del fatto che ad oggi, non esistano cure mirate alla guarigione dell’MCS, ma ci sono cliniche all’estero, che migliorano significativamente la qualità di vita. Ma a quale prezzo! Una spesa insostenibile dai malati che sono nell’impossibilità di lavorare e che anzi, già così tanto pesano al bilancio familiare, col fatto che debbano mangiare biologico, prendere integratori alimentari particolari e fare a proprio carico analisi e ricerche genetiche. Chiedo così alle persone, che prendano a cuore questo dramma e che firmino la petizione ai banchetti presenti in questo periodo nei paesi della Bassa, o presso l’ufficio parrocchiale di Manerbio, in alternativa lascio la mia email ([email protected]) per potermi richiedere di scaricare il modulo di raccolta firme. Ci potrete così aiutare a far riconoscere l’MCS in Lombardia, come già è stato fatto per le Regioni: Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Abruzzo, Lazio e Basilicata, affinché ci riesca a migliorare la situazione di chi ne è affetto. Grazie fin da ora Alghisi Albina dolore, l’ansia e gli inconvenienti collegati. È stata registrata una netta diminuzione del dolore a schiena e gambe e dell’interferenza del dolore con le normali attività quotidiane, inoltre è migliorata la qualità della vita in coloro che si sono sottoposti a trattamenti di Discipline Bio Naturali. Con le Discipline Bio Naturali è possibile trovare sollievo anche in caso di mal di spalle e di irrigidimento del collo. Il massaggio, che non ha controindicazioni né effetti collaterali, è in grado di alleviare rapidamente il dolore e lo stato di ansia che ad esso si associa, come è stato dimostrato da studi sperimentali. Gli effetti benefici dei trattamenti non sono solo a breve termine, ma si prolungano nel tempo. E’ importante che il trattamento venga effettuato da parte di un operatore qualificato. Monica L. Renzi Operatrice Discipline Bio Naturali Terapista Ayurveda I perché del MAL DI SCHIENA… La nostra schiena è da tenere in grande considerazione, ci sostiene durante tutto il giorno e si contrae e si affatica accumulando le nostre tensioni quotidiane derivanti da una vita stressante. Cerchiamo di averne cura e di capire che cosa ci sta comunicando… esistono infatti dei collegamenti psicoemotivi connessi alle varie parti della nostra schiena (cervicale, dorsale, lombare e sacrale). La struttura scheletrica ha funzione di sostegno e di solidità; è soggetta ad una continua trasformazione e rinnovamento. Allo stesso modo a livello psicoemotivo problematiche della struttura scheletrica possono significare una perdita di solidità, in connessione con un processo di trasformazione e di rinnovamento nella vita. La rigidità a livello emotivo può portare a una postura rigida che compromette la flessibilità della colonna vertebrale. Come fisicamente le prime due vertebre cervicali sostengono la testa (mondo razionale) e permettono di alzarla e di abbassarla, così a livello psicoemotivo, segnalano la capacità di dire di sì o di dire di no. La 3a e 4a vertebra cervicale corrispondono alla gola e quindi somatizzano problemi di comunicazione e paura legata alla difesa personale. La gabbia toracica protegge gli organi in essa contenuti; psicoemotivamente riflette la protezione della sfera emotiva, lo scudo che ci protegge. Esprime anche la relazione con gli altri, quindi anche la capacità di comunicare. Le dorsali sono collegate alla sfera affettiva, al mondo emotivo e alla sua protezione e a quella degli organi relativi. Una chiusura a livello affettivo porta a curvarsi in avanti e a chiudere le spalle, come per difendersi da qualcosa o da qualcuno. Le lombari sono collegate al potere personale, alla riproduzione e all’accettazione; quando non si riesce ad accogliere e soprattutto ad accogliersi, si possono avere problemi e tensioni nella parte bassa della schiena. Il sacro e il coccige sono collegati a stabilità e solidità, concretezza, 1° cakra. Quando è carente l’elemento terra e si vive soprattutto nella testa, allora sacro e coccige si fanno sentire. I dolori lombari e dorsali sono più diffusi di quanto si possa pensare. La percentuale delle persone che soffrono di mal di schiena nel mondo occidentale è impressionante: secondo l’organizzazione mondiale della sanità si tratta di circa l’ottanta per cento degli adulti. Circa quindici milioni di italiani soffrono di mal di schiena in modo più o meno grave e quasi sempre lo affrontano attraverso l’assunzione di antidolorifici o con un intervento chirurgico invece che con una attività di prevenzione o con metodi naturali. Le lombalgie e le sciatalgie sono debilitanti e invalidanti, rendono inabili le persone sia al lavoro che a qualsiasi altra attività sociale. Statisticamente, il mal di schiena è la prima causa di assenteismo dal lavoro e la seconda di invalidità permanente. Tra le cause muscoli dell’addome deboli, postura scorretta adottata dalla maggior parte delle persone, vita sedentaria, sforzi sul lavoro, pratica dello sport effettuata in maniera sbagliata, accumulo di tensioni e stress. Coloro che soffrono di dolore alla schiena si rivolgono ormai spesso alle Discipline Bio Naturali per alleviare il Studio di Discipline Bio Naturali http://www.ilmassaggiodellanima.it RENZI MONICA LUCREZIA •Dott.ssa in Economia e Commercio ABBI CURA DI TE… …regalati e regala vitalità e benessere per il corpo, la mente e lo spirito… Operatrice Professionale: •SHIATSU •MASSAGGIO AYURVEDICO •MASSAGGIO OLISTICO Certificata A.P.O.S. e D.B.N tessera n. 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Trovato in tal senso un accordo, si giunse a stipulare nel 1778 un apposito Concordato, conservato in diverse copie e dal contenuto molto interessante, documento che porta questa intestazione “Concordato per la Chiesa di Coniolo fra il Reverendissimo Capitolo della Cattedrale di Brescia ed il Popolo di Coniolo per causa della nuova fabbrica da eseguirsi”. Vi è anche il progetto di costruzione e di suddivisione delle spese, con ampia descrizione dei lavori da effettuarsi ed effettuati, con relative fatture di pagamento alle varie maestranze. Il progetto venne affidato all’architetto Marchetti, uno dei più noti dei suoi tempi, e dello stesso ci rimangono ben sette tavole che ritraggono la chiesa nella sua facciata, lateralmente, centralmente e nella zona dell’abside. Il materiale allegato ci fornisce poi una preziosa testimonianza sull’organizzazione del cantiere e sulla tecnica costruttiva. Gli originali di queste tavole si trovano presso l’Archivio Vescovile. I lavori incominciarono nel 1781 e terminarono nel 1792. Novembre 2013 Nell’Archivio del Capitolo si trova anche materiale che riguarda il Convento ed i beni dei Reverendi Padri Serviti di Santa Maria delle Consolazioni di Coniolo, Documenti che riguardano i Cappellani di Rossa (17391752) ed Inventari di quanto era presente nella chiesa parrocchiale (1739-1777). Per quanto riguarda invece in modo specifico l’Abbazia, vi si trovano numerosi “Capitoli fatti e concordati con i Massari che lavoravano le terre della Badia detta di S. Michele, da essere osservati e adempiuti”, oltre ad Inventari dei terreni e di quanto spettante alla proprietà di questo complesso. Dai vari contratti risultano Massari all’Abbazia, nella prima parte del 1700, Dionisio Magri, Giuseppe Vanone, Bettino Lucchino, Giulio Manenti, i fratelli Apolloni, Paolo Sighillino. Dario Ghirardi ORZINUOVI: Il Fenil Salnitro Del tempo in cui della Palazzina Salnitro era proprietario il conte Giorgio Corniani (18481900), sono rimaste alcune testimonianze fra le quali due oggetti sufficientemente curiosi perché valga la pena di ricordarli. Il primo è una bella scatola in legno che mostra al suo interno una targhetta che ricorda a chi era appartenuta potendosi leggere, infatti, la scritta “Conte Giorgio Corniani”. Abbiamo poi l’oggetto certamente più originale, trattandosi di quella che popolarmente è conosciuta come la “comoda”. A prima vista nulla farebbe supporre la sua destinazione …d’uso: pare infatti un normale mobiletto con tre cassetti alto poco più di un metro. Sollevandovi invece il coperchio ed aprendosi lo sportello con quelli che risultano essere finti cassetti, appare una specie di seggiola forata il cui uso crediamo possa essere noto a tutti. Il conte Giorgio era nato nel 1798 da Roberto e dalla contessa Paola Bettoni. Gli successe nella proprietà del Salnitro il figlio Roberto (nato nel 1846). Intanto al fenile principale era stato annesso un altro cascinale noto come Salnitro di Sotto, la cui proprietà era però condivisa con la famiglia Cavalli. Sappiamo che nella seconda metà del 1800 abitavano in questi cascinali 53 persone, con le famiglie Bordiga, Cabrini, Galli, Bertoni, Paletti, Filippini, Manfredini, Gualeni, Martinelli, Selleri, Nervi. Diversi furono gli affittuari del fenil Salnitro fra i quali citiamo gli Zanotti che tennero il cascinale dal 1902 al 1921, periodo nel quale, a causa della Prima Guerra Mondiale e della conseguente Rivoluzione Russa, il Salnitro vide la presenza di molti rifugiati della nobiltà imperiale legati alla moglie russa del conte Corniani, Alessandrina Tatcheff, la qual cosa creò in quel tempo diversi problemi di convivenza. Il 21 ottobre 1921 il conte Roberto vendette il Salnitro al parroco di Ovanengo don Giuseppe Musletti al prezzo di lire 541.000; a sua insaputa, però, don Giuseppe Sora di Quinzano, intervenuto nell’acquisto, rivendette metà del terreno a Domenico Zanotti, al prezzo di lire 372.000. Don Musletti, a propria volta, pare volesse lasciare questa sua proprietà ai Padri che poi avrebbero nel 1925 acquistato l’Andreana, a condizione che fissassero il loro Istituto nel Salnitro, ma non se ne fece nulla. Per finire, vi diciamo che attorno al 1930 la Palazzina, il Fenile e la Biolcheria del Salnitro ospitavano ben 104 persone, con le famiglie Marchetti, Monteverdi, Tiraboschi, Paccani, Vitari, Forloni, Iora, Forlani, Zaghen, Grazioli, Moro, Pavoni. Dario Ghirardi ORZINUOVI: un Borgo senza torre campanaria Nel dicembre del 1969 buona parte della torre della chiesa parrocchiale di Orzinuovi era stata dunque demolita. La decisione era stata presa dopo numerosi sopralluoghi da parte dell’architetto mons. Montini, dell’ingegnere Brunelli, dell’ing. Conte Lechi, dell’architetto della Sovrintendenza delle Belle Arti Fattori, degli ingegneri locali Bellometti, Borio, Maffeis. Vista la situazione precaria della Torre, i tempi erano stati accelerati ed il 9 dicembre già la gru era installata per procedere alla demolizione. La ditta Turotti Giuseppe e figlio geom. Virgilio si assunse l’esecuzione dei lavori. L’inizio della demolizione fu particolarmente duro. Durante l’abbattimento della torre gli operai addetti, per evitare danni alle strutture della chiesa, smontarono praticamente le mura perimetrali del campanile pezzo per pezzo. Subito dopo che venne eliminata la cella campanaria, venne installato un impianto sonoro per la trasmissione di concerti di campane registrati per l’occasione. Le fotografie sono ai giorni nostri l’unica testimonianza per le generazioni future di una torre che non ha più resistito al cammino degli anni. Cosa si sarebbe fatto in futuro già allora non era parso ben chiaro. Non vi erano veri e propri progetti specifici. Il parroco si riprometteva di consultare a gruppi i propri parrocchiani, perché insieme avessero a studiare quali fossero le opere più urgenti da affrontare e come reperire i mezzi necessari. L’opera della demolizione costata da sola ben 7.500.000 di lire - e della augurabile ricostruzione, avrebbe dovuto essere affrontata con aiuti straordinari in quanto la Parrocchia era già impegnata con debiti dovuti alla costruzione dell’Oratorio ed alla sistemazione delle varie chiese. Intanto, con un progetto apposito, nello spazio all’interno della chiesa lasciato vuoto dal demolito campanile, si completò la navata di destra, creando uno spazio armonico come esiste nella navata di sinistra, inserendo un altare dedicato a S. Bartolomeo, effigiato con il classico coltello simbolo del suo martirio. Questa statua era conservata in origine nella chiesa dedicata al Santo sulla via per la Cesarina, luogo dove venivano anche sepolti i morti per la peste; al momento della distruzione nel 1797 di questo edificio, fu trasferita in un primo momento nella chiesa di S. Pietro Martire, ma, profanata anche questa, venne portata infine nella Parrocchiale. (Seconda parte) Dario Ghirardi Novembre 2013 PAVONE MELLA: Festa dei nonni 2013 Anche quest’anno l’Assessorato ai Servizi Sociali di Pavone del Mella ha celebrato la giornata nazionale della “FESTA DEI NONNI”, la data scelta è stata quella di domenica 6 Ottobre. La giornata è iniziata con la Santa Messa dei Nonni, per poi continuare con il tradizionale pranzo in Oratorio a base di minestra sporca, trippa, salame cotto, coppa cotta, brasato con polenta, spinaci, formaggi con uva e del buon vino. Alla fine del lauto pranzo, l’attesissima lotteria e per finire dell’ottima musica. Per la Comunità di Pavone Mella questa è una data significativa perchè ricorda l’importanza del ruolo svolto dai nonni all’interno delle famiglie e della società. I nonni sono simbolo di pazienza e infinita bontà. Sono le radici della nostra vita quotidiana: donandoci esperienza, amore e consigli preziosi. E’ davvero importante festeggiarli, ricordandoci quanto donano, in termini di aiuto concreto e soprattutto dal punto di vista umano, alle famiglie e ai nipoti. Territorio ORZINUOVI: Governare la crisi Lo scorso 18 ottobre presso la Rocca di Orzinuovi si è effettuato, organizzato dalla locale Lista Civica, il Convegno dal significativo titolo di “Governare la crisi”. In una sala gremita, il Convegno è stato introdotto dal Sindaco di Orzinuovi Andrea Ratti. Coordinati dal noto giornalista orceano Tonino Zana, si sono alternati, con chiare ed interessanti relazioni, l’economista Alberto Berrini – collaboratore di diverse riviste ed autore di libri che trattano problemi inerenti l’economia - ed il Sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Pier Paolo Baretta. Era anche presente il Consigliere Regionale della Lombardia Gian Antonio Girelli. ALFIANELLO, ”LORENZO sempre con noi”: un anno ricco di attività L’Associazione “Lorenzo sempre con noi” di Alfianello ha chiuso, con la fine dell’estate, un anno ricco di attività. Da settembre dello scorso anno ad oggi, infatti, l’associazione ha finanziato il trasporto ai corsi di nuoto delle classi della scuola secondaria di Alfianello e sostenuto un corso propedeutico di musica per alcune classi della scuola primaria. Ha offerto il trasporto al Gruppo PAVONE MELLA: Camilla Baiguera L’Amministrazione comunale di Pavone del Mella, durante il consiglio comunale del 25 Settembre, ha consegnato un riconoscimento alla signora Camilla Baiguera per i trentatre anni di servizio svolti nella comunità Pavonese. Alla cerimonia erano presenti, oltre a tutti i consiglieri anche il Sindaco Piergiorgio Priori ed il Vicesindaco Mariateresa Vivaldini, che hanno personalmente consegnato una pergamena recante le motivazioni dell’onorificenza ricevuta, congratulandosi a nome di tutta la cittadinanza. Camilla, che in paese è molto conosciuta, ha svolto la sua intera carriera lavorativa come impiegata all’ufficio anagrafe ed elettorale, svolgendo le sue funzioni con impegno e dedizione. Pag. 7 Adolescenti del paese per una visita a Roma in occasione della Veglia per la pace ed organizzato, come ogni anno a inizio luglio, la serata-concerto per ricordare il compleanno di Lorenzo con il gruppo “Utopia”, durante il quale sono stati proiettati messaggi e video sull’educazione stradale. Soprattutto, l’associazione ha continuato con la sua attività di promozione e tutela del valore della vita con interventi di testimonianza e di formazione a favore dei giovani; ha così aderito a due importanti eventi sul nostro territorio: la giornata sulla sicurezza stradale presso l’Istituto “V. Capirola” di Leno e il Memorial Lorenzo presso l’Istituto “Beltrami” di Cremona. Nel tracciare il bilancio di un anno ricco di attività, l’associazione desidera ringraziare tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione delle diverse iniziative: la Croce Bianca del Dominato Leonense di Leno, Matteo Mennella e la Polizia stradale di Cremona, Antonio Savoldi e la Polizia Stradale di Brescia, il Presidente dell’Associazione Vittime della strada Roberto Merli e tutte le Associazioni di Alfianello che hanno contribuito e sostenuto “Lorenzo sempre con noi”. E’ in uscita, per chi lo desiderasse, il nuovo calendario 2014 dell’associazione, ricco di foto e di messaggi a favore della vita: troverete uno stand alla festa della Terza di Ottobre ad Alfianello; per chiunque lo desiderasse, sarà possibile rinnovare o sottoscrivere la tessera di socio sostenitore in modo gratuito. L’Associazione “Lorenzo sempre con noi” è già in moto per un nuovo anno altrettanto denso di iniziative, con una novità: dallo scorso luglio, l’associazione ha ottenuto l’iscrizione all’Albo Regionale del Volontariato della Provincia di Brescia, diventando a tutti gli effetti una organizzazione non lucrativa di utilità sociale (ONLUS). Per questo motivo, chiunque volesse sostenere le attività dell’associazione può devolvere ad essa il proprio cinque per mille: nella prossima dichiarazione dei redditi, sarà sufficiente scrivere nell’apposito spazio il codice fiscale dell’associazione 97013950171. E’ anche possibile devolvere contributi di liberalità all’associazione durante tutto l’anno, con la possibilità di dedurre o detrarre la somma dalla dichiarazione dei redditi. PORZANO: Stefano ha dovuto cedere alla SLA Stefano Bellandi era nato il 19 dicembre 1965 a Bagnolo Mella. Il mese scorso è morto a Porzano di Leno a 47 anni nella sua casa. L’aveva colpito nel 2011 la Sla, la malattia terribile con la quale conviveva, tristemente celebre da quella lunga lista di sportivi che ne sono stati colpiti e hanno dovuto sfidarla. Come Stefano Borgonovo e Gianluca Signorini, ex giocatori di Brescia e Genoa e simboli della lotta contro la malattia, anche Stefano ha lottato fino all’ultimo per sconfiggere quel male. che non lascia via di fuga. Stefano era conosciuto nel mondo del calcio bresciano ma aveva avuto anche una seconda vita sportiva correndo in bicicletta, iniziata dopo aver appeso gli scarpini al proverbiale chiodo. Era stato mezz’ala nella Fionda, poi passò alla Calvina, Bagnolese e Feralpi Lonato. Nei primi anni ‘90 vestì i colori del Desenzano-Feralpi Lonato. Il secondo amore sportivo di Stefano è stata la bicicletta mezzo prediletto per raggiungere il lavoro. Nelle belle giornate primaverili, o quando la calura estiva lo permetteva, partiva da Porzano alzandosi per raggiungere il lavoro, un’officina, a Ponte San Marco. Ma nel 2011 si era accorto che qualcosa nei suoi muscoli non funzionava. Nella sua ultima salita ha lottato con la moglie Barbara, i figli Yuri, Michele e Alberto. Purtroppo il suo cuore di sportivo si è arreso. In molti hanno partecipato al funerale nella parrocchiale di Porzano. Pag. 8 Manerbio MANERBIO con l’impegno della parrocchia e di privati anche quest’anno la stagione al Politeama Il Politeama di Manerbio avrà anche quest’anno la sua stagione teatrale, la diciottesima. Il calendario si aprirà mercoledì 13 novembre con “Sogno di una notte di mezza estate”, di Shakespeare proposto in chiave contemporanea dalla compagnia “La Piccionaia-I Carrara” per la regia di Ketti Grunchi e Carlo Presotto. In dicembre, lunedì 9, la storia contemporanea con “Valeva la pena?”, “dialogo probabile tra Giovanni Falcone e Paolo Borsellino”, i due magistrati antimafia assassinati dall’organizzazione criminale. Altri tre spettacoli costituiscono il calendario del 2014 che si sviluppa con spettacoli di qualità e grandi nomi: Lunetta Savino ed Emilio Solfrizzi, Amanda Sandrelli ed Alessandro Bergonzoni. Il programma mantiene l’attenzione del Politeama anche per la scuola con due spettacoli proposti nelle mattinate del 15 novembre con il “Racconto del Vajont” narrato da Omar Rottoli, con Marco Paolini, e del 13 gennaio con Lucilla Giagnoni che reinterpreta “Vergine Madre”, un percorso di salvezza tratto dalla “Divina Commedia”. Poi la Novembre 2013 prima edizione dei matinèe per per le classi degli Istituti di istruzione primaria con “Aquarium” il 14 gennaio, un viaggio sulle orme di Verne. Tra le novità di quest’anno anche un corso di recitazione condotto da Massimiliano Grazioli. I prezzi per gli spettacoli variano da 4 a 25 euro; gli abbonamenti sono particolarmente scontati per i giovani presso il botteghino del Politeama negli orari di proiezione cinematografica (sab. e lun. dalle 20,30 e domenica pom. dalle ore 15) oppure all’ufficio parrocchiale (tel. 030 9938138) dal lunedì’ al venerdì in orari 10/12 e 16,30/18.30. Presentando l’iniziativa varata col titolo “La comunità: tante anime, un solo cuore”, il prevosto mons. Tino Clementi ha commentato: “Vogliamo coinvolgere un pubblico sempre più giovane: per questo abbiamo pensato ad alcuni spettacoli specifici per questa fascia di età realizzando un programma possibile, grazie al sostegno di imprese e privati del nostro territorio ai quali va la gratitudine della parrocchia”. L’apertura mercoledì 13 novembre, ore 21 di William Shakespeare - SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE, regia Ketti Grunchi, Carlo Presotto con Marco Artusi, Eva Rossella Biolo, Pierangelo Bordignon, Francesca Botti, Matteo Cremon, Gianluigi (Igi) Meggiorin, Beatrice Niero. Un gruppo di sette artisti eccentrici, ognuno con il suo particolare sapere scenico, intraprende un viaggio nella magia di una tra le grandi macchine teatrali shakespeariane. I preparativi per le nozze di Teseo ed Ippolita sono turbati dai contrasti tra i quattro innamorati Lisandro, Ermia, Demetrio ed Elena, le cui inclinazioni non corrispondono ai matrimoni cui sono destinati. Nel frattempo una improbabile compagnia di dilettanti sta preparando una commedia da presentare come omaggio alle nozze dei nobili Teseo ed Ippolita. I contrasti tra gli amanti e la ricerca di tranquillità per le prove degli attori portano tutti i protagonisti a darsi appuntamento nel bosco al limite della città. Ma si tratta di un bosco incantato dove i contrasti tra il re degli elfi e la regina delle fate provocano un turbine di apparizioni e sorprese, in una notte in cui nessuno riconosce più se stesso. Tra comici equivoci e magiche sorprese la notte trascorre come un sogno, al termine del quale sarà difficile distinguere le visioni dalla realtà. Venerdì 15 novembre, alle ore 9, il primo dei tre spettacoli per le classi degli istituti superiori con Il “Racconto del Vajont” di Marco Paolini e Gabriele Vacis. Nel 2008, nel corso della presentazione dell’Anno Internazionale del Pianeta Terra dichiarato dall’ONU, il disastro del Vajont fu citato come un caso esemplare di “disastro evitabile” dal “fallimento di ingegneri e geologi nel comprendere la natura del problema che stavano cercando di affrontare”. Il 9 ottobre 1963, alle ore 22,39 circa 270 milioni di metri cubi di roccia scivolarono nel bacino artificiale sottostante creato dalla diga del Vajont, provocando un’onda di piena che superò di 250 metri in altezza il “colmo” della diga e che, distruggendo completamente il paese di Longarone e i limitrofi, uccise 1917 persone. Manerbio Novembre 2013 Pag. 9 MANERBIO: Agfa irremovibile sulla chiusura del sito di via Brescia Le decisioni del gruppo Agfa sul sito di Manerbio sono ribadite dal presidente di Agfa Graphics, Stefaan Vanhoren nella riunione tenutasi a Roma con la Regione, rappresentata da Carlo Bianchessi (Arifl, l’agenzia di formazione e lavoro). Agfa riconferma l’irreversibilità della chiusura, aprendo piuttosto sulla proposta della Fim (presente con il segretario generale di Brescia, Laura Valgiovio) ad attivarsi il più possibile per ridurre l’impatto sociale e dicendosi disponibile a valutare proposte che contemplino anche la disponibilità del sito in locazione gratuita per una reindustrializzazione “modello Brandt”. È quanto emerso dal tavolo del Ministero dello Sviluppo Economico per difendere l’occupazione dei 123 addetti attualmente in cassa integrazione straordinaria. A Regione e Comune è stata chiesta la disponibilità ad affiancare il piano. In una prima fase l’azienda ha anche detto di aver valutato tutte le proposte fatte dalla Regione Lombardia (tra cui l’avvio di un centro di ricerca), ma Vanhoren ha ribadito che non vi è nessuna opportunità strategica per Agfa nel rimanere. Il tema sullo sfondo è sempre quello della riduzione della capacità produttiva (Manerbio vale un -7% rispetto ad un esubero del 20%). Per questo Federica Trapletti (Fiom Cgil) giudica “di corto respiro la scelta aziendale”, ribadendo la richiesta “di valutare un eventuale consolidamento del mercato, per mantenere il tema del mantenimento di posti di lavoro al centro del dialogo”. A questo punto si è aperta una porta, quella della speranza. La dipartita di Gianfranco Grandi Con la sua dipartita si impoveriscono, sempre di più, le fila della resistenza e della presenza socialista. Quanto ci sarebbe bisogno di entrambe le militanze! La dedizione di Gianfranco a questo suo duplice essere era totale, senza se e senza ma, e si rispecchiava in una condotta coerente e senza macchie. Gianfranco è stato un personaggio che ha connotato in bene la nostra comunità. E’ stato un agonista formidabile. In gioventù come nuotatore, vincendo la coppa Scaglioni di nuoto disputata nella piscina della Marzotto. Ha proseguito partecipando alla Resistenza, per poi iscriversi al PSI, nel quale ha militato ininterrottamente fino al suo tragico epilogo. Per concludere, ha fondato la locale sezione dell’ANPI di cui è stato presidente sino alla sua dipartita. Ciao, compagno Gianfranco! Manager Up Scopri il gestionale aziendale ideale per la tua impresa. Copertura funzionale per ogni settore aziendale Soluzioni verticali per aziende produttive, commerciali e di servizi Bassi costi di avviamento e subito operativi Recupero dati da prodotti concorrenti I marchi citati sono registrati dai rispettivi proprietari. PIMUP1013 Dylog si riserva il diritto di variare in qualsiasi momento le condizioni e le caratteristiche dei prodotti. La morte di Gianfranco Grandi ha rattristato gli animi dei suoi compagni ed amici. Al di là delle solite e classiche parole di circostanza che in queste occasioni si sprecano, di lui ci preme sottolineare un aspetto. Un aspetto che ha caratterizzato l’intero suo percorso di vita. Un aspetto che era, sì duplice, ma unitario: la sua esperienza di partigiano, prima, ed il militante socialista, poi. Configurazioni per ogni capacità di spesa Offerte speciali integralmente finanziabili Richiedi senza impegno una demo o un preventivo Estensioni web e E-commerce Manager Up è la soluzione gestionale adottata con soddisfazione da migliaia di PMI italiane. Dylog in collaborazione con il partner aderente alla campagna pubblicitaria: Che tu sia una piccola realtà imprenditoriale o una media impresa, contattaci. 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Tino Clementi, guida spirituale della comunità che ha promosso iniziative in preparazione all’evento caratterizzato dalla presenza di vescovi e cardinali e durante il periodo l’Adorazione Eucaristica in diversi momenti. L’orto botanico di Padova e le Bassanine, una curiosa coincidenza Una illustrazione dell’orto botanico di Padova Domenica 17 novembre, alle 10,30, il vescovo della diocesi Luciano Monari presiederà la Messa inaugurando le iniziative. Lunedì 18 alle 9,30 celebrerà mons. Mario Olmi, ausiliare emerito di Brescia, mentre alle 18,30 interverrà mons. Gaetano Bonicelli, arcivescovo emerito di Siena. Martedì 19, alle 18,30 mons. Giacomo Capuzzi, vescovo emerito di Lodi, presiederà la concelebrazione con mons. Luciano Baronio nel 50° della sua ordinazione e don Mauro Renzi del quale ricorre il 25° dell’ordinazione, mentre suor Giovanna ricorderà il 50° di professione religiosa. Mercoledì 20 alle ore 15, mons. Dante Laffranconi, vescovo di Cremona, per la Qui sotto gli appuntamenti per le lezioni che si terranno a Novembre alla LUM. 7 novembre: Letteratura. L’arte dell’eleganza in Marcel Proust. Relatrice: Professoressa Gabriella Arici. Michelangelo Tiefenthaler L’immagine della cascina Bassanine dal Catasto Napoleonico. pografo che ha disegnato il giardino delle Bassanine. Identico è il disegno. E’ presumibile, però, che il disegno, anzi i disegni dei giardini, di tutta la mappa napoleonica di Manerbio siano immaginari anche se innestati su spazi verdi destinati, probabilmente, al giardino od a orto, se non addirittura a piccoli broli. Oggi, il giardino di allora è parzialmente coperto da due edifici. Del giardino di allora ci rimane, però, la memoria. messa per ammalati ed anziani. Giovedì 21. alle ore 18,30 Messa del cardinale Francis Arinze, presidente emerito del Pontificio Consiglio per il Dialogo InterReligioso, e alle ore 21 in conferenza al Politeama. Venerdì 22, ore 18,30 Messa presieduta dal mons. Francesco Beschi, vescovo di Bergamo. Sabato 23, ore 18,30 celebra mons. Vincenzo Zani, arcivescovo titolare di Volturno e segretario della Congregazione per l’Educazione Cattolica e alle ore 21 conferenza con un testimone di Adorazione. Domenica 24 ore 10,30 solenne pontificale presieduto dal cardinale Dionigi Tettamanzi, arcivescovo emerito di Milano, che chiuderà le celebrazioni alle ore 15 in piazza Italia. Il programma della LUM 14 novembre: Letteratura. “Tras los pasos del Quijote”. L’universo narrativo di Cervantes. Relatrice: Prof.ssa Maria de Los Angeles Saraiba. Esaminando la mappa napoleonica del territorio comunale di Manerbio, conservata presso l’archivio di Stato di Milano, si resta colpiti dalla quantità di giardini che costella le residenze più significative del vecchio nucleo e, in particolare, di quelle ricavate a corona delle varie cascine. Tra queste ultime, segnaliamo la cascina Bassanine. Le Bassanine sono divise in due parti da un breve tronco di strada con direzione est ovest ed è questo il motivo per il quale il nome di questo rilevante complesso rurale lo si declina al plurale. Per comodità di narrazione, divideremo la porzione settentrionale in quattro quadranti. Il quadrante che ha suscitato la nostra attenzione è quello nord-orientale perchè è un giardino raffigurato con tanti archi concentrici diviso in quattro parti, mediante due assi perpendicolari tra di loro. Il disegno di questo giardino affonda le sue radici in esperienze cinquecentesche. Basti citare l’orto botanico di Padova, realizzato nella prima metà del Cinquecento su progetto di Pietro da Noale, in collaborazione con Daniele Barbaro, che fu poi patriarca di Aquileia. L’orto botanico di Padova fu il primo realizzato in Italia ed è di forma quadrata inscritta in un cerchio. Il quadrato è a sua volta diviso in quattro quadranti dai due viali principali. Il quadrante di sud-est, chiamato Quarto dell’Albizia, e quello di nord-ovest, chiamato il Quarto del Ginco, sono i prototipi cui si è ispirato il to- Novembre 2013 21 novembre: Arte. Antonio Gaudì: l’architettura fra cielo e terra. Relatrice: Prof.ssa Graziella Freddi. 28 novembre: Cultura ed Arte. MUDEJAR: L’estetica islamica nell’arte cristiana. Relatrice: Prof.ssa Margherita Sommese. Manerbio Novembre 2013 Nella Bassa incontri con scrittori bresciani “Itinerari di volo” ciclo d’incontri realizzato dalle 27 biblioteche del Sistema bibliotecario Bassa centrale al quale fanno riferimento 33 Comuni della provincia, un bacino di quasi 170mila residenti. Manerbio è capofila del Sistema, diretto da Michela Sara Tummolo che propone incontri letterari (saggistica, ricerca storica, poesia ed altro). L’assessore alla Cultura di Manerbio e presidente del Sistema, Fabrizio Bosio è del parere che l’iniziativa rende concreto un desiderio espresso dalla Consulta dei sindaci mentre gli incontri daranno risalto a discussioni su temi quali la crisi e le problematiche psicologiche, con contributi di autori tutti bresciani quali Nicola Fiorin, Marco Archetti, Italo Bonera, Carlo Simoni, Stefania Rossini, Filippo Minelli. Sono previsti anche incontri con lo storico dell’Ebraismo Frediano Sessi e con la scrittrice Sveva Casati Modigliani. Ogni autore sarà intervistato dal bibliotecario del paese ospitante. Il debutto è avvenuto a Milzano domenica scorsa 20 ottobre. Nella zona sono previsti: giovedì 7 novembre a Verolavecchia con Nicola Fiorin, avvocato e scrittore autore di “Il mondo di Angelo della Morte”; giovedì 21 novembre a San Gervasio con Mattia Filippini con “Tridente”; venerdì 22 novembre a Pralboino Stefania Rossini con “Vivere meglio”; giovedì 28 novembre a Verolanuova con Italo Bonera “Thriller e fantascienza”. Il programma riprende da gennaio 2014 per concludersi il 26 aprile a Fiesse. Ridotta a deposito la fontana del Piazzolo Ruolo indecoroso della fontana del Piazzolo lasciata spenta per tutta l’estate, utilizzata per alloggiare il treppiede della propaganda del cinema d’estate. Il posto doveva essere di prestigio per la città, ma invece tutto lo spazio, mal progettato e rifatto un paio di volte, ha subito l’usura dl tempo ed è lì da vedere per rendersene conto. La stessa fontana ha costituito un problema. Quando era in funzione spargeva fastidiosi spruzzi sui clienti del bar di fronte e gli stessi passanti. Disagi anche per le madri i cui pargoli, vispi oltre misura, qualche volta si tuffavano e dovevano essere ripescati costringendo i soccorritori a bagnarsi a loro volta. L’impianto affidato alla manutenzione di personale del comune era spesso imbrattato da rifiuti gettati senza rispetto per l’ambiente. Insomma inconvenienti frequenti che son pesati nei bilancio della comunità a dimostrazione che “tanto paga pantalone” e anche le piccole somme contribuiscono ad ingrossare i conti in rosso dei consuntivi. Forse l’unica soluzione è stata quella adottata di spegnere il rubinetto e lasciare asciutta la vasca che qualche burlone ha definito arnese di servizio nel bagno di casa. Se è consentito un consiglio: meglio una bella aiuola da seminare a prato e fiori appena spunta la primavera. Pag. 11 Al centro famiglia, arte per la “Seconda” “Eventi di passione” rassegna di opere pittoriche al Centro Famiglia di Vicolo del Gesù in centro a Manerbio, fra le poche iniziative del sabato e della domenica della “Seconda d’Ottobre”, insieme alla apertura straordinaria della Chiesa del Gesù con visita guidata dell’ing. Stefano Tiefenthaler, tradizione d’autunno per la comunità manerbiese istituita nel XVI secolo per onorare la Madonna del Rosario alla quale venne attribuito l’esito vittorioso della battaglia di Lepanto della Lega Santa sulle agguerrite flotte dell’Impero ottomano. Era il 7 ottobre 1571 data rimasta negli annali della storia cristiana come evento miracoloso che a distanza di secoli ancora è celebrata. L’iniziativa del Centro Famiglia è stata possibile per la disponibilità di un gruppo di appassionati dell’arte che hanno esposto quadri di paesaggi, ritratti, scene agresti e opere di grafica. Molti i visitatori nelle due giornate della mostra accolta con interesse da un pubblico di persone che hanno espresso significativi apprezzamenti per l’impegno e la bravura degli artisti. Territorio ASD liberty arriva in serie C! Novembre 2013 Pag. 12 Parte la nuova stagione 2013-14 di ginnastica artistica targata ASD Liberty, ed è subito serie C! Domenica 13 ottobre ad Arcore si è svolta la prima prova regionale di serie C ed è stato debutto per la compagine di Greta Sandrini in quella che è la massima competizione per ginnaste fino ai 12 anni. Il team nerofucsia per l’occasione era composto da Marika Gonzini, Federica Picozzi, Monica Dervishi, Melissa Zinoni e Marta Niccolini. Per motivi legati ai regolamenti vigenti le ginnaste Liberty hanno gareggiato a nome dell’Artistica Brescia, primaria società ginnica di Flero che ha da tempo una preziosa collaborazione con ASD Liberty. Livello tecnico della gara ovviamente molto alto e tanta emozione per un debutto così importante non hanno minato una splendida prestazione che ha fruttato alle ginnaste nerofucsia un ottimo settimo posto in batteria. Prossimo appuntamento a Mortara il 26/27 Ottobre. Intanto anche Bassano Bresciano si colora di nerofucsia. Oltre che le consolidate tappe di Pontevico, Milzano e Fiesse, il team di Greta Sandrini allarga la propria attività includendo anche il comune bassaiolo. Si parte giovedì 3 ottobre e le lezioni di terranno ogni giovedì dalle 16.30 alle 18.30 e ogni sabato dalle 14.30 alle 16.30. Info su www.asdliberty.it Progetto fondazioni della Pianura insieme per promuovere la Bassa Una rete per valorizzare la pianura con l’intesa raggiunta al Castello di Padernello da parte di cinque Fondazioni che hanno firmato un protocollo di intesa pensato per tutelare e promuovere la Bassa. Gli enti istituzionali che hanno siglato l’accordo rappresentano i due Parchi (Oglio Nord e Monte Netto) e le cinque Fondazioni (Cogeme, Castello di Padernello, Dominato Leonense, Pianura Bresciana e Morcelli Repossi). “Se lavoriamo insieme – afferma Ignazio Parini, presidente della Fondazione Castello di Padernello - uno più uno farà sempre tre. Abbiamo ideato questa rete, aperta all’ingresso di altre realtà, perché siamo consapevoli che per fare il bene del Castello sia necessario lavorare anche fuori dalle mura.” All’invito del sodalizio che vede Parini al timone ha risposto subito la Fondazione Pianura Bresciana “da tempo al lavoro per creare pacchetti turistici nella Bassa in collaborazione con le agenzie di viaggio -riferisce il presidente Riccardo Geminati-. Abbiamo firmato questo protocollo perché crediamo sia giusto che anche la pianura abbia un peso”. Ne è convinto anche Paolo Castellini, presidente del Parco del Monte Netto: “Valorizzare dal punto di vista ambientale la pianura significa anche creare opportunità di lavoro. Il nostro Parco vanta numerose eccellenze (basti pensare ai vini) che noi condividiamo con piacere in questa nuova rete”. L’iniziativa è piaciuta molto anche al Parco Oglio Nord: “È bello – per il presidente Giuseppe Colombi - veder collaborare Parchi e Fondazioni che per tradizione lavorano in maniera autonoma. Il nostro territorio ha ottenuto notevoli finanziamenti: abbiamo il dovere dimostrare i risultati di quanto fatto”. D’obbligo il riferimento all’Expo 2015 “che dobbiamo considerare come uno stimolo e non come un traguardo”. L’idea di fare rete sposa alla perfezione anche la filosofia della Fondazione Cogeme: “Siamo realtà diverse accomunate dallo stesso desiderio di condividere le energie. Insieme potremo partecipare ai bandi. E, complice l’utilizzo del sito Popolis.it, avremo una maggiore visibilità”. Ma non si esclude, dice Giulio Napolitano, referente della Fondazione, “che si crei anche un portale ad hoc”. E per Domenico Pedroni, vicepresidente della Fondazione del Castello di Padernello “la rete consentirà alla nostra pianura di competere con valli e città”. Al protocollo ha aderito anche la Fondazione Morcelli Repossi di Chiari, guidata da Ione Belotti. PADERNELLO: l’etica del Rotary nel rapporto con la società Nel Castello di Padernello il convegno “L’Alba del Rotary – Il Risveglio dell’Etica”, organizzato dal dott. Nedo Brunelli, assistente del Governatore del distretto 2050 cui appartiene il Rotary club Manerbio del quale è presidente l’avv. Roberto Molinari. Iniziativa molto partecipata ed interessante per le relazioni presentate nelle quali è emersa la necessità di una riflessione da parte dei rotariani. Tra i relatori mons. Vincenzo Rini, del settimanale cattolico di Cremona che ha trattato di “Etica e Morale” in un rapporto tra morale laica e religiosa, mentre il prof. Federico Nicoli ha approfondito il tema “Etica e Filosofia” trascinando la platea in una significativa discussione. Il dott. Ottavio Di Stefano ha rappresentato un excursus storico del rapporto medico e paziente, privilegiando il senso dell’Uomo in quanto tale e con i suoi familiari. Il prof. avv. Luigi Maione, nel trattare il tema di “Etica e Legalità”, ha fatto un’analisi dettagliata nel tempo dell’evolversi del sistema giudiziario, con collegamenti con le varie istituzioni. Della riflessione conclusiva del convegno è stato autore il PDG Decano, avv. Enzo Cossu con un’analisi su “Etica e Rotary”. Il convegno è stato presieduto dalla prof. ssa Anna Spalla governatore del distretto che nella conclusione ha richiamato i valori e gli ideali del Rotary Club Brescia Manerbio. Novembre 2013 Pag. 13 Pag. 14 Calendario C ALEN DAR IO B R ESCIANO: N OVE M B R E 1 VENERDI TUTTI I SANTI Sènsä palanché i précc mèssä nó i dìs I preti non dicono messa se non sono pagati 2 SABATO GIORNO DEI DEFUNTI Béàt ché l’òm che ‘l laurä per l’anémä Beato quell’uomo che si dà da fare per la sua anima 3 DOMENICA S. MARTINO DI PORRES Taté ólté bésògnä piégàs pèr nó scarpàs Tante volte nella vita bisogna piegarsi per non spezzarsi 4 LUNEDI S. CARLO BORROMEO ‘l diaól ‘l pöl téntà, ma ‘l migä préssépétà Il diavolo può tentare ma non far precipitare 5 MARTEDI SS. ELISABETTA E ZACCARIA A mangià tant sa scampä póc e a dórmèr tant sa déènta óc A mangiar tanto si campa vita poca e a dormire tanto si diventa oca 6 MERCOLEDI S. LEONARDO Dí dè nó sübèt e ta édaré quacc mai ta schiaré Dì “no” subito e vedrai quanti mali eviterai 7 GIOVEDI S. ERNESTO Sèntó ólté misürä e önä tajä Misura cento volte prima di tagliare 8 VENERDI S. GOFFREDO DI AMIENS Sé ‘n campagnä ta staré, ‘n salütè ta guadagneré Se in campagna vivrai, in salute guadagnerai 9 SABATO S. GABRIELE FERRETTI Catiä laandérä tróä mai la bunä prédä Cattiva lavandaia non trova mai la pietra giusta 10 DOMENICA S. LEONE MAGNO ‘l tirä dè pö ‘n caèl d’ónä s-cètä che ‘n pér dè bò Tira di più un capello di ragazza che due buoi 11 LUNEDI S. MARTINO DI TOURS - Pèr San Martì töt ‘l móst l’è vi Per San Martino tutto il mosto è vino 12 MARTEDI S. RENATO L’istàt dè San Martì la dürä tré dé e ‘n tuchilì L’estate di San Martino dura tre giorni e un pezzettino 13 MERCOLEDI S. OMOBONO Per Sant’Umubù ‘l vi l’è bu A Sant’Omobono il vino è buono 14 GIOVEDI S. GIOCONDO Dèl frér mai tocà, dèl spéssiér mai tastà Dal fabbro mai toccar, dal farmacista mai assaggiare Novembre 2013 15 VENERDI S. ALBERTO MAGNO Chi praticä lé fómné i pèrt ‘l sèrvèl Chi donne pratica il cervello dissipa 23 SABATO S. CLEMENTE - A Sant Clémènt èl frèt èl bötä dènt A San Clemente il freddo si fa sentire 16 SABATO S. MARGHERITA DI SCOZIA Lé braghé dèi óter lé fa mal al cül I pantaloni altrui tormentano il sedere 24 DOMENICA S. CRISOGONO Èn póc a comandà e èn tànc a laurà In pochi a comandare e in tanti a lavorare 17 DOMENICA S. ELISABETTA D’UNGHERIA L’è mèi ‘na fomna sènsä dótä dè giönä bunä a fà négótä E’ meglio una donna senza dote di una capace di far niente 25 LUNEDI S. CATERINA Per Santa Caterina sè ‘nstalä ‘l bò e la achinä Per Santa Caterina vanno chiusi in stalla il bue e la giovenca 18 LUNEDI SS. ROMANO E BARULA Lé braè scètè lé ga dè sta niènt èn piassä, pöc en césä e tant a casä Le brave ragazze devono stare niente in piazza, poco in chiesa e tanto a casa 26 MARTEDI S. CORRADO Sé l’è bunä dè sgarnérä la sarà bunä dè smansarol Se è capace con la scopa sarà brava con lo scopino 19 MARTEDI S. FAUSTO A gratàs la pansä primä vésé e pò üsansä A grattarsi la pancia prima vizio e poi abitudine 27 MERCOLEDI S. VIRGILIO La bélèssä l’è mèzä dòtä La bellezza è mezza dote 20 MERCOLEDI S. EDMONDO Pèr gram chè ‘l siès ‘n méstér èl pórtä sólcc Per gramo che sia un lavoro porta soldi 21 GIOVEDI SS. DEMETRIO E ONORIO A déèntà ècc sa guadagnä piö negót A diventare vecchi non si guadagna più niente 22 VENERDI S. CECILIA L’è a bunùrä che ‘l laurà èl rènt E’ di buonora che il lavoro rende 28 GIOVEDI S. GIACOMO Chi ménä tréacä Chi trasporta rovescia 29 VENERDI S. FEDERICO L’urdinàt précis e nèt l’è rèstàt ‘n poarèt L’ordinato e preciso e meticoloso è rimasto poveretto 30 SABATO S. ANDREA A Sant’Andréä montä ‘l frèt en catédrä A Sant’Andrea sale il freddo in cattedra Ricette Novembre 2013 Pag. 15 C ucina b r e s cia n a : G li a n t ipa st i Nel viaggio intrapreso attraverso il mondo della cucina bresciana, avendo già parlato dei piatti fondamentali e qualificanti della cucina bresciana come la pasta ripiena, lo spiedo e la polenta, arriviamo a presentare alcune ricette tipiche bresciane iniziando dagli antipasti. Nella cucina bresciana non esiste una grande quantità di antipasti essendo diffuso l’uso di preparare gli stessi con i classici affettati (salame, prosciutto, coppa, ecc.). A questi si aggiungono alcune ricette di antipasti tipiche di alcune zone lacustri della provincia di Brescia essendo le suddette composte usando soprattutto pesce. ANTIPASTI PICCOLE AOLE CARPIONATE 400 g di piccole aole (alborelle), 12 foglie di basilico, 1 gambo di sedano, 1/4 di litro di aceto bianco, 2 cipolle bianche medie, 2 foglie di alloro, 2 spicchi d’aglio, farina bianca, sale, olio buono per friggere. Pulite le aole senza aprirle, espellendo le interiora schiacciando il corpo del pesce, lavatele e asciugatele. Infarinatele, scuotendo la farina in eccesso e friggetele in olio caldo. Scolatele e mettetele su carta assorbente, sistematele in una terrina. Con un po’ di olio, rosolate le cipolle tagliate sottili e aggiungetevi l’aglio e il sedano a fettine, l’alloro e il basilico. Aggiustate di sale, cuocete dolcemente per qualche minuto e versate ancora caldo sul pesce. Lasciate riposare almeno un giorno o due prima di consumarlo. INSALATA DI NERVETTI 2 zampetti di vitello, 2 girelli di vitello, 1/2 testina di vitello, 4 cipollotti freschi, 1 carota, 1 gambo di sedano, prezzemolo, aceto, olio d’oliva, sale, pepe. Togliere la peluria agli zampetti bruciacchiandoli, lavarli assieme ai girelli e alla testina. Far bollire abbondante acqua, salarla, unirvi il sedano e la carota; appena l’acqua bolle mettervi le carni e cuocerle per due ore. Togliere le carni, lasciarle intiepidire e disossarle con cura. Tagliare le carni a striscioline, metterle in una terrina capiente e aggiungervi i cipollotti affettati; condite con sale, pepe, olio buono e aceto. Mescolare bene. CHIODINI ALL’OLIO D’OLIVA 500 g di chiodini, olio d’oliva, aceto, sale. Usare i funghi più giovani e teneri, pulirli con molta cura e farli bollire, interi o tagliati a metà nel senso della lunghezza, per una decina di minuti in acqua poco salata e acidulata con aceto di vino. A cottura avLUMACHE ALLA VALTRUMPLINA venuta, scolarli e distenderli ad asciugare su 2 Kg di lumache, una carota, 1 cipolla, 1 gamun telo. Quando saranno tiepidi, tagliarli a bo di sedano, olio d’oliva, aglio, sale e pepe. fettine, irrorarli con purissimo olio d’oliva, salarli, peparli e servirli. Una volta “purgate” le lumache si fanno FRITTATA DI MADDALENA bollire in acqua poco salata per 30 minuti. 8 uova freschissime, 5 rametti di mentuccia, Toglietele dal guscio, eliminate l’intestino e immergetele in una terrina contenente olio, sale e pepe. Lasciatele almeno un’oretta e portatele in tavola nel loro recipiente. 10 foglie di erbette tenere, erba cipollina, 3 foglie di borraggine, 1 cipolla media bionda, grana grattugiato, sale, pepe, olio d’oliva. LE GREPPOLE (I CICCIOLI) Prendete del lardo di maiale tagliato a pezzetti, mettetelo in una pentola di rame e, senza acqua, fatelo cuocere; sarà il suo stesso grasso che, liquefacendosi, cuocerà i pezzetti di carne. Prendete una pezzuola e riempitela di sale, mettetevi qualche rametto di salvia e rosmarino, legatela con dello spago e mettetela nella pentola con il lardo. Quando vedrete i pezzi di carne ben rosolati toglieteli con il mestolo forato. Si possono anche mettere, se i pezzi di carne sono abbastanza grossi, sotto dei pesi e schiacciarli. CARNE SALATA Prendete quattro pezzi di carne di manzo scelta dalla coscia. Spruzzatela con un po’ di salnitro, sfregatela molto bene con sale grosso e fatelo penetrare nella carne. Prendete un recipiente capace e mettetevi degli aromi come alloro, salvia, rosmarino, bacche di ginepro, aglio, pepe, cannella, noce moscata e uno stratodi sale grosso sul fondo del recipiente. Adagiatevi la carne, copritela con sale e aromi, versatevi una brocca di vino rosso e coprite completamente di sale. Lasciate insaporire per 30 giorni in frigorifero coperta e compressa con un peso. Si serve come antipasto affettata e condita con olio, prezzemolo e cipolle. INSALATA DI FUNGHI 600 g di funghi crudi tra gallinacci, porcini, ovoli buoni, verdoni, olio d’oliva, prezzemolo, limone, sale e pepe. Scegliete dei funghi giovani e perfetti, puliteli e tagliateli a fettine sottili e condirli con olio, limone, prezzemolo, pepe e, se piace, dell’aglio. Salate solo al momento di servire. Appassire nell’olio d’oliva tutte le erbe ridotte a striscioline sottili e cuocerle per qualche minuto. Mescolare in una ciotola le uova col formaggio, il sale e il pepe; versarle nella padella con le erbe, addensare dolcemente e rosolare prima da un lato e poi, rivoltando la frittata, dall’altro. Servire tiepida o fredda. PASTICCIO DI CONIGLIO 1 coniglio da 1200 g, 2 cipolle, 2 bicchieri di vino rosso, farina bianca, burro, lardo, spezie, alloro, timo, maggiorana, basilico, mele, prugne, prezzemolo, sale e pepe. Tagliate il coniglio a piccoli pezzi, togliete tutti gli ossicini e procuratevi un recipiente di terracotta con il coperchio. Disponete a strati la carne di coniglio, fettine di lardo, pezzetti di burro, sale, pepe, qualche spezia, qualche fettina di mela e di prugna, alcune fettine di cipolla fino ad esaurimento degli ingredienti. Bagnate col vino rosso e formate un mazzolino con prezzemolo, timo, maggiorana, basilico e alloro che metterete nella teglia. Sigillate il coperchio con una colla di acqua e farina e mettete in forno caldo per almeno 3 ore. Il pasticcio si conserva alcuni giorni in frigorifero e serve per accontentare gli amici o parenti che, all’improvviso, venissero a trovarci. AOLE MARINATE 500 g di alborelle freschissime, olio d’oliva gardesano farina bianca, prezzemolo, aglio, aceto, sale. Friggete il pesce, dopo averlo infarinato, nell’olio d’oliva abbondante e poi lasciatelo raffreddare, mettetelo in una terrina capace e copritelo con prezzemolo e aglio tritati, aceto di vino bianco e un po’ di sale. Si consumano dopo 24 ore. Domande alla nutrizionista Gentilissima dottoressa Subacchi, sono mamma di una bambina di 10 anni. Sono molto preoccupata in quanto mia figlia è alta 1,30 cm e pesa già 40 kg. Anche il pediatra mi consiglia di metterla a “dieta” ma non è troppo giovane per la sua età? Mamma Sara. Gentile Sara, dieta significa saper ed imparare a mangiare correttamente. E’ lo stile di vita che tutti dovrebbero adottare per star bene e non ingrassare. Non esistono più diete ferree solamente a base di petto di pollo e verdura. Per i bambini, come per gli adulti parliamo di associazioni buone ed associazioni cattive, si parla di spuntini sani e spuntini meno sani (esempio merendine confezionate o piene di zuccheri). Si cerca cioè di garantire tutti i nutrienti positivi al corpo per poter sfruttare al meglio l’energia e bruciare grassi. Solitamente per i bambini consiglio un test genetico per valutare la loro predisposizione all’obesità, in tal modo riusciamo a capire se il loro aumento di peso è transitorio, dovuto per esempio allo sviluppo puberale, oppure genetico, nel senso che dovranno fare molta attenzione ai cibi per tutta la vita e imparare a “mangiare” correttamente ed a fare sport. Poi vengono valutati i loro parametri nutrizionali e di massa grassa e magra, oltre allo studio del loro metabolismo (veloce oppure lento). Da ciò si insegna che cosa consumare e quando. I bambini imparano in fretta e ottengono risultati veloci e duraturi. Una scorretta alimentazione fin dall’età puberale può portare a serie conseguenze poi nell’età adulta. La dott.ssa Subacchi riponde alle Vs domande scrivendo a: [email protected] Riceve a: MANERBIO (BS) Ambulatorio Minervium di Via verdi n.64 tel. 030/9937552 CREMONA Cell. 366 4759134 CREMA Cell. 366 4759134 Pag. 16 Rubriche Il nostro dialetto Novembre 2013 Termini in via d’estinzione Encarognàs: intristirsi, indozzare (lo stentare della crescita degli animali e delle piante). Encarognàt: indisposto, arrabbiato. Enciosìt: rannicchiato, accoccolato, chiuso in sé o di malumore. (En)cispà: rubare, colpire. Encö: oggi. Encò: infine, in fondo. Encozén: incudine. Encuciàs: accucciarsi, accosciarsi, sedere sulle calcagne. Encucunà: mortificare, umiliare, far tenere la testa bassa, ma anche turare le botti. Enculmà: rincalzare. Encutìt: incottitito. Enfe(l)tìt: guastarsi dei panni per l’umidità. Endàrem: indarno. Endelzàt: screziato, brizzolato, chiazzato. Endiò: per dinci. Enduà: mettere le doghe. Endölt: immaturo, poco sviluppato, indulto e perdono. Endömia: vendemmia. Endórmia: etimologicamente addormentante, sonnifero (narcotico derivato dalla natura/giusquiamo). Endretüra: astuzia, scaltrezza, orientamento, avvedutezza. Enfamà: calunniare, diffamare, disonorare. Enfarfoiàs: farfugliare, ingarbugliare, parlare senza costrutto. Enfendidüra: socchiuso. Enfiàt (enfiàsem): gonfio, tronfio. Enfìl: ostilità. Enformaià: incaciare. Enformigàt: informicato, parestesia. Enfröscà: mettere frasca di sostegno agli ortaggi rampicanti, ma anche nascondere (vedi emboscàt). Enfrüsinàt: sporco di fuliggine. Engaiofà: intascare, imbisacciare. Engalàt: gallato (uovo fecondato dal gallo). Engambàs: tallire (fare il seme). E(i)nganfìt: intirizzito, gelato, incapace di movimento. Engazà: accendere il fuoco. Engazinà: cucire a punti fitti. Engermà: rendere fatato, fare malia o stregoneria. Enginà: imbarazzare, impacciare, impigliare. Engnorgnàs: stare in ozio, mettere il muso, imbronciare. Engorgàda: raccolta di acqua in grande fossa per dare energia a mulini e centrali. VATRUSHKA Un soffice gioiello di pasticceria, vanto della cucina russa Ingredienti: 300 g di pasta brisée, farina per la spianatoia, burro per la tortiera, 3 uova, 125 g di zucchero, 1 bustina di zucchero vanigliato, 300 g di ricotta, 12,5 cl di panna da montare, 2 cucchiai di fecola, 100 g di uvetta, 100 g di buccia d’arancia candita, 3-4 fragoloni. Stendete la pasta sulla spianatoia infarinata e disponetela in una tortiera a cerchio apribile imburrata, in modo da foderarne bene le pareti e il fondo. Coprite con un foglio di alluminio da cucina e una manciata di fagioli secchi, poi infornate a 210 °C per 15 minuti. Sfornate, eliminate fagioli e alluminio e fate raffreddare. Rompete le uova e tenete da parte gli albumi. Versate in una ciotola i due tipi di zucchero e incorporatevi un tuorlo per volta lavorando con il frullino elettrico. Ottenuto un composto chiaro e spumoso, aggiungete a poco a poco la ricotta e, senza smettere di lavorare gli ingredienti con il frullino elettrico, la panna e la fecola. Infine, usando un cucchiaio di legno, mescolate l’uvetta e la buccia d’arancia candita. Montate a neve ferma gli albumi e incorporateli delicatamente nel composto, che poi verserete nella tortiera sulla base di pasta. Livellate con una spatola. Cuocete per 30 minuti in forno preriscaldato a 210 °C. Sformate il dolce ancora caldo e lasciatelo raffreddare su una griglia. Al momento di servire ponete la vatrushka sul piatto da portata e decorate con i fragoloni tagliati a fettine.