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Diritto e prassi: quando è legittimo licenziare in tronco?

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Diritto e prassi: quando è legittimo licenziare in tronco?
Gestione aziendale
Diritto e prassi: quando è legittimo
licenziare in tronco?
Insulti pesanti contro il superiore, assenze ingiustificate o frode sulle spese sono motivi
sufficienti per un licenziamento in tronco. Siccome però la risoluzione immediata del rapporto
di lavoro può significare serie difficoltà, soprattutto per il lavoratore, i tribunali si mostrano
reticenti ad accettarla.
Romina Harast.
In linea di principio un rapporto
di lavoro di durata determinata
o indeterminata può essere disdetto con effetto immediato in
qualsiasi momento (art. 337 CO),
quindi anche durante il periodo
di prova, il periodo di attesa in
seguito a malattia, infortunio o
servizio militare e anche se è già
stato sciolto nel rispetto dei normali termini di preavviso.
Un rimedio estremo
La legge stabilisce soltanto che
il rapporto di lavoro può essere
disdetto con effetto immediato
per cause gravi. Al licenziamento in tronco si deve però ricorrere solo in caso di estrema necessità, quando cioè il rapporto
di fiducia tra datore di lavoro e
dipendente è seriamente compromesso o viene meno. In altre
parole, la situazione deve essere
tale da rendere impossibile la
collaborazione fino alla scaden-
Al vostro servizio
Noi del servizio giuridico della Società Svizzera degli Impresari-Costruttori (SSIC) siamo a disposizione delle imprese associate per una prima
consulenza gratuita. All’indirizzo www.sse-sbv-ssic.ch, rubrica «Service
juridique», vi proponiamo inoltre tutta una serie di documenti e supporti
decisionali.
Uno dei nostri compiti è di risolvere questioni giuridiche rilevanti per
l’associazione e difendere gli interessi della stessa presso autorità e
amministrazioni. Per richieste telefoniche potete chiamare la nostra
hotline al numero 044 258 82 00, lunedì e giovedì dalle 14.00 alle
16.30, martedì e mercoledì dalle 8.30 alle 11.30.
Durante gli orari della hotline potete anche inviare le vostre richieste via
email, all’indirizzo [email protected], indicando il vostro numero di socio.
Le richieste scritte per una prima consulenza, corredate di tutti gli
allegati del caso, vanno inviate alla Società Svizzera degli ImpresariCostruttori, Servizio giuridico, Weinbergstrasse 49, 8035 Zurigo.
Anche in questo caso va indicato il numero di socio. I
56
za del termine di disdetta. È il
tribunale a decidere quando una
causa è grave. Dalla prassi giurisprudenziale di diversi tribunali
del lavoro emergono però alcuni
punti fermi.
Decisive le circostanze in
ogni singolo caso
La risoluzione immediata del rapporto di lavoro non preceduta
da un ammonimento è legittima
soltanto in caso di colpa particolarmente grave del dipendente, ossia di reati quali frode, furto o appropriazione indebita a
danno del datore di lavoro, di
altri dipendenti, di clienti o di
terzi. Il Tribunale federale è dell’avviso che un solo conteggio
spese disonesto non costituisca
motivo sufficiente per un licenziamento in tronco. Ritiene invece che lo sia il furto a danno
del datore di lavoro. Tra le mancanze che legittimano la disdetta senza preavviso si possono
citare le ferie prese senza autorizzazione, malgrado il divieto
perentorio del datore di lavoro,
l’inosservanza di direttive, la
concorrenza sleale con lavoro
nero o il rifiuto categorico di lavorare a dispetto di un ammonimento. Mancanze meno gravi,
quali assenze ingiustificate, ritardi, pause eccessivamente lunghe ecc. sono motivi sufficienti
per un licenziamento in tronco
soltanto se il dipendente le commette ripetutamente, anche dopo esser stato ammonito a più
riprese.
mediato è giustificato o se invece sarebbe più opportuno un
ammonimento. In caso di dubbio è indispensabile notificare
un ammonimento scritto, nel
quale siano specificati i fatti che
il datore di lavoro rimprovera al
dipendente. Nell’ammonimento
occorre inoltre esortare il lavoratore a rispettare i propri obblighi e minacciarlo di licenziamento in tronco in caso di recidiva.
Se ritiene che vi siano motivi
sufficienti per disdire un contratto con effetto immediato, il datore di lavoro deve reagire entro 2-3 giorni. Altrimenti si può
supporre che avrebbe potuto
rispettare il normale termine di
disdetta.
Se il tribunale giunge alla conclusione che un licenziamento
in tronco è illegittimo, il datore
di lavoro deve pagare il salario
fino alla scadenza del normale
termine di disdetta. Ma non solo:
la prassi giudiziaria insegna che
può essere condannato a un
obbligo di indennizzo fino a tre
mensilità.
In conclusione, il datore di lavoro deve sempre agire con
la massima cautela in caso di
licenziamento in tronco e chiedere consiglio al servizio giuridico della SSIC in caso di dubbio. I
Romina Harast
Nel dubbio ammonire e minacciare di licenziamento in tronco
Non è sempre facile decidere se
il licenziamento con effetto im13. 6. 2007
No 12 | Journal Suisse des Entrepreneurs
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