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Rimangono da combattere fame e malnutrizione

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Rimangono da combattere fame e malnutrizione
30
ans Jahre anni
www.morija.org
Ottobre 2009 – 177
Rimangono da combattere
fame e malnutrizione
3 R icchezza e sfide
dei CREN
5 L’educazione alle
donne è una priorità
6 «Il mio bambino
ce l’ha fatta!»
Editoriale
Sradicare la fame:
una questione di volontà
Il pianeta attualmente produce abbastanza per nutrire i
6,7 miliardi di essere umani che lo popolano. Jacques Diouf, direttore generale dell’Organizzazione delle Nazioni
Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), lo ha detto
chiaramente: «sradicare la fame non è una questione di
soldi, ma di volontà.» Eppure non ci sono mai state tante
persone affamate come oggi.
La crisi economica mondiale e il rincaro degli alimenti di
base hanno ulteriormente aggravato la situazione.
Secondo recenti stime della FAO, sono 1 miliardo e
20 milioni le persone vittime della fame nel 2009!
Questa cifra disastrosa è storica.
Si fa quindi appello alla responsabilità civile di ciascuno. E
deve essere sviluppata l’educazione, in particolare quella
delle donne, che sono le prime protagoniste della sopravvivenza alimentare delle famiglie. «Non si tratta solo di
tenere delle sedute di sensibilizzazione, ma di coinvolgere
più ampiamente i leader d’opinione, così come i partner
tecnici e finanziari in questo campo preciso dell’educazione femminile», dichiara Claude Yabré, direttore de nostro
Centro di recupero ed educazione nutrizionale (CREN) di
Nobéré. La storia della giovane Mamata (vedi pagina 5),
divenuta un riferimento per le donne del suo villaggio
in materia di cure alimentari e mediche ai bambini, è in
questo senso eloquente.
Continuate a sostenerci in questo lavoro di educazione e
di prevenzione.
Il team di Morija
Associazione umanitaria
Scopo
En Reutet
1868 Collombey-le-Grand
Assistenza al bisognoso popolo africano, del Sahel in
particolare, senza distinzione alcuna di razza o religione.
Tél. 024 472 80 70
Fax 024 472 80 93
[email protected]
I 3 pilastri dell’aiuto sono
CCP 19-10365-8
Associazione senza scopo di lucro
Fondata nel 1979 conformemente agli
Articoli 60 e seg. del Codice Civile Svizzero
Sede sociale:
Collombey-le-Grand (VS)
Revisore dei conti:
Fiduciaire R. Künzlé SA – Monthey
• l’intervento di emergenza
• il miglioramento delle condizione di vita
• i progetti di sviluppo
Lo spirito con cui viene offerto il nostro aiuto trova le sue
origini nel Vangelo.
Mensile d’informazione
Redazione:
Morija
Grafia e stampa:
Jordi SA, Belp
Prezzo dell’abbonamento:
CHF 25.–/ � 15.–
Abbonamento di sostegno:
CHF 50.–/� 30.–
Qualsiasi contributo
sarà ben accetto.
GRAZIE
Misto
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© 1996 FSC
Ricchezza e sfide dei CREN
I diversi centri nutrizionali di Morija sono luoghi ricchi di esperienza sia per i bambini malnutriti e per
le loro madri che per il personale di cura e i diversi
partner. Sia gli uni che gli altri hanno vissuto tanti
momenti di gioia ma anche di dolore…
Nei Centri di recupero ed educazione nutrizionale (CREN),
si tocca con mano una miseria difficile da immaginare
talmente è profonda. Ma si riesce pur sempre a salvare
una vita, a ridare la speranza e il sorriso; si vede correre
un bambino dato per morto poco tempo prima… poi un
centinaio di bambini che tornano un lunedì per il controllo
del peso e il monitoraggio del loro stato di salute, si ammirano neonati gemelli o bambini abbandonati dormire
tranquillamente, dopo aver preso una bella scodella di
latte.
Tutto questo è bello, e ogni volta è come una storia
d’amore che inizia tra due persone che non si sono mai
incontrate prima, ma che tessono un legame fondato su
quella che chiamiamo «solidarietà». Le testimonianze si
raccolgono a centinaia. Tutte veicolano la stessa riconoscenza: «avevo bisogno, e sono stato soccorso». Strana
analogia con la frase pronunciata da Gesù: «Avevo fame
e mi avete dato da mangiare…»
Il CREN di Ouagadougou si trova nel quartiere periferico e penalizzato di Tanghin. È’ l’unico centro della
città disposto ad ospitare i bambini per soggiorni di
2–4 settimane, con copertura gratuita di tutte le spese
di trattamento e di alimentazione. Con la sua efficienza
e la disponibilità di dati statistici su più anni, il Centro
si è guadagnato la fiducia delle autorità pubbliche ed è
divenuto un centro di riferimento per studi e ricerche.
Mangio da solo!
Ed è sommerso di richieste: secondo l’ultima Inchiesta
demografica e sanitaria (EDS) in Burkina Faso, il 39% dei
bambini di meno di cinque anni soffrono di malnutrizione cronica (ritardo della crescita staturale), il 38% sono
colpiti da insufficienza ponderale e il 19% da malnutrizione acuta (emaciazione). L’analisi della malnutrizione
in funzione dell’età ha dimostrato che l’età di massima
vulnerabilità dei bambini è tra i 2 e i 22 mesi. Si osserva
inoltre che più del 50% di tutti i decessi infanto-giovanili
sono legati alla malnutrizione.
«Avevo bisogno e sono stato soccorso»
Davanti all’estensione del flagello, gli obiettivi generali
dei CREN rimangono i seguenti:
– recuperare sul piano nutrizionale i bambini da 0 a 5
anni colpiti da grave malnutrizione;
– educare le madri e le nutrici in materia di alimentazione infantile, igiene e vaccinazione;
– formare madri istruttrici in grado di trasmettere alle
altre madri le conoscenze acquisite;
– prevenire la malnutrizione andando in aiuto dei neonati e à rischio.
Cathy Sawadogo e l’équipe curante
del CREN di Ouagadougou
I bambini da 2 a 22 mesi sono i
più vulnerabili
Soccorso ai bambini malnutriti
Nei vari centri nutrizionali di Morija, il soccorso ai bambini malnutriti
comprende generalmente 3 fasi: riabilitazione
alimentare, monitoraggio e educazione alimentare della famiglia del
bambino.
L’educazione alimentare delle famiglie, e in particolare delle
madri, è fondamentale
Riabilitazione alimentare
Al CREN la cura dei bambini malnutriti rispetta il protocollo
nazionale di cura della malnutrizione acuta. Lo schema di
trattamento comprende 3 fasi: fase di stabilizzazione, fase
di transizione e fase di recupero. Ogni fase comprende le
cure mediche (trattamento sistematico e cura delle patologie associate) e un trattamento alimentare adeguato.
L’educazione alimentare delle famiglie
L’obiettivo generale dell’educazione delle famiglie è di
migliorare le conoscenze dei genitori durante la permanenza al CREN, in vista di un cambiamento del comportamento. Gli obiettivi specifici sono formulati sulla base del
bisogno di informazioni dei genitori presenti.
Questa fase consiste nel dare informazioni sulle pratiche
alimentari corrette (gruppi di alimenti, combinazioni di ali-
menti adatti al bambino, svezzamento), ma anche su altri
temi come l’igiene personale e collettiva, la pianificazione
familiare, le infezioni sessualmente trasmissibili, l’infibulazione e le malattie comuni della prima infanzia (paludismo, diarrea, infezioni respiratorie). Tutto questo avviene
attraverso conversazioni, sedute video e dimostrazioni
culinarie (preparazione di alimenti arricchiti).
Monitoraggio dei bambini
e prevenzione della malnutrizione
Il monitoraggio dei bambini avviene
– mensilmente nelle strutture sanitarie, in modo alternato tra i CSPS (Centri di salute e promozione sociale)
e il CREN di Nobéré. Durante il monitoraggio al CREN
(bimestrale), i bambini ricevono dei viveri (cereali, olio,
latte) e degli indumenti.
– con visite a domicilio a seconda delle necessità.
Sono inoltre organizzate attività come l’orticultura per
prevenire la malnutrizione. Gli accompagnatori dei bambini ricevono infatti nozioni di base, in modo da poter poi
coltivare gli ortaggi. Le verdure raccolte consentono di
migliorare l’alimentazione della famiglia e una parte della
produzione può essere venduta per finanziare le cure
ai figli. Sono previste anche altre attività fonti di reddito,
come la fabbricazione e la vendita di sapone.
L’équipe del CREN di Nobéré
Una delle nostre animatrici, Judith Tombé, durante un controllo
L’educazione delle donne
è una priorità
Le donne hanno il carico della famiglia «sulle spalle».
Per combattere la malnutrizione è molto importante
alzare il livello delle loro conoscenze, osserva Claude Yabré, direttore del CREN di Nobéré.
Nei paesi dell’Africa subsahariana, tutti i lavori di casa
spettano alle donne, così come i lavori che assicurano la
sopravvivenza quotidiana: cercare la legna per il riscaldamento, andare a prendere l’acqua al pozzo più vicino,
preparare da mangiare, lavare i piatti e fare il bucato,
occuparsi dei bambini… e partecipare ai lavori nel campi
durante la stagione delle piogge.
Da alcuni anni viene molto incoraggiata la scolarizzazione
delle ragazze nell’Africa Occidentale, in particolare nel
Burkina Faso. Anche i diversi centri di Morija insistono
sull’alfabetizzazione e sulla formazione delle ragazze sia a
livello scolastico che a livello paramedico.
Del resto la testimonianza della giovane Mamata conferma che un insegnamento di base in termini di alimentazione e di igiene, come quello che viene praticato nei
nostri CREN, permette di salvare i bambini dalla malnutrizione:
«Mi chiamo Mamata Yaogo, sono madre di tre bambini.
Anni fa mi sono rivolta al centro di educazione nutrizionale
di Nobéré per la cura nutrizionale del mio fratellino, che
all’epoca aveva 9 mesi. La mamma era appena morta. Avevo
14 anni, ero molto giovane per occuparmi di un bambino,
ma ero l’unica persona che potesse venire al CREN per
occuparsi del fratellino. Durante il nostro soggiorno ho
potuto seguire molte conversazioni, in particolare sulla
preparazione di pappe arricchite e di sciroppi contro il
raffreddore. Ho assistito alla campagna di sensibilizzazione su infibulazione, paludismo, malattie sessualmente
trasmissibili e diarree. Ero interessata a questi consigli, e i
momenti dedicati alle conversazioni erano per me molto
piacevoli! Secondo le nostre tradizioni, io non potevo
esprimermi in presenza di donne più anziane. Allora le
collaboratrici del centro mi rivolgevano delle domande,
mi facevano parlare, e in questo modo sono riuscita ad
imparare veramente molto. Non essendo mai andata a
Mamata è oggi un riferimento per le giovani madri del suo
villaggio
scuola, mi sarebbe stato difficile avere le conoscenze che
ho acquisito per quanto riguarda le cure ai bambini se non
avessi avuto l’opportunità di soggiornare al centro!
Attualmente ho tre bambini, e nessuno di loro è malnutrito.
Le donne della nostra concessione mi hanno soprannominata ‹logotoré› (ndr: infermiera), perché si rivolgono a me
quando i loro bambini hanno la diarrea o il raffreddore.
Io faccio vedere loro come preparare le pappe a seconda
dell’età dei piccoli e mi sento molto utile.»
Claude Yabré, Hariguèta Tapsoba
CREN di Nobéré
I nostri collaboratori sul campo sono i primi protagonisti nella lotta
contro il flagello della malnutrizione. Utilizzano i vostri doni per
curare i bambini malnutriti che arrivano ai centri e per educare le
donne a curare i loro bambini.
La cura di un bambino al CREN costa CHF. 4.–/€ 2.60 al giorno.
Il salario medio di una delle nostre infermiere è di CHF 250.–/
€ 167.– al mese.
Una giornata al CREN
Ore 4 – 5.30
Pulizia del cortile interno ed esterno
e delle camere effettuata dalle madri.
Toeletta ai bambini.
Ore 5.30 – 6
Valutazione delle condizioni generali di
ogni bambino. Prescrizione dei trattamenti, prelievi del sangue per esami.
Ore 10
Conversazioni educative:
un tema al giorno, preceduto
da una valutazione della
conversazione precedente.
Ore 9.30 –10
Consultazioni ambulatoriali: accoglienza
dei nuovi arrivati, ospedalizzazione dei casi
gravi; monitoraggio degli esterni; consigli
alle madri (allattamento, svezzamento,
pappe arricchite).
Ore 11.30
Pulizia e riordino del materiale, della
sala di cura e della cucina da parte della
domestica e delle animatrici.
Ore 12
Pausa.
Ore 15 –17.30
Termometri, consultazioni, trattamenti:
la temperatura viene misurata ad ogni
bambino più volte al giorno, perché è
suscettibile di brusche variazioni in qualsiasi momento della giornata e bisogna
reagire rapidamente.
Ore 7 – 9.30
Preparazione della prima
pappa arricchita per il pasto
dei bambini alle ore 6.
Test di uscita per le madri
(valutazione delle conoscenze
acquisite) e consegna di viveri.
Ore 11
Ore 17.45 –18
Pulizia della sala di consultazione, del materiale
e della cucina effettuata dalla domestica e dalle
animatrici, e pulizia della terrazza davanti alla sala
di cura effettuata dalle madri. Fine della giornata.
Orari dei Pasti
I pasti sono distribuiti alle ore 6, 10, 12, 15.30 e alle 18.
Alle ore 22, un pasto supplementare è dato ai bambini
svezzati e a quelli sottoposti ai latti terapeutici F75
et F100.
«Il mio bambino ce l’ha fatta!»
Mi chiamo Awa Zoundi. Non posso dimenticare il bene ricevuto dal CREN.
Nel 1999 ho soggiornato al centro con mio figlio Hamado, che adesso ha 11 anni.
All’epoca stava veramente male e io ero disperata. Ci siamo rivolti al CREN e dopo
una ventina di giorni di ospedale il mio bambino ce l’ha fatta.
Durante il nostro soggiorno ho imparato molte cose
sulla cura dei bambini, sulla loro alimentazione,
sull’igiene e ho imparato quali sono le prime cose da
fare in caso di febbre e di diarrea. Una volta tornata
a Polsgo, ho condiviso le conoscenze acquisite con le
altre donne del villaggio. Io sono poco istruita, ma
l’infermiere capo del villaggio si è spesso rivolto a
me quando riceveva delle madri in consultazione.
Davo dei consigli e facevo dimostrazioni su come
preparare le pappe arricchite.
In seguito ho potuto beneficiare di una formazione di 3 mesi al CREN come animatrice, da maggio
a luglio 2008. L’esperienza mi è piaciuta e ho
imparato molto. Ormai svolgo questa attività al
dispensario del mio villaggio.
Ringrazio di cuore Morija: il mio bambino è
stato salvato, io ho imparato molto e sono
fiera di poter aiutare le sorelle del villaggio.
Awa
Mutazione a capo
dell’associazione Morija
Michel Raboud, fondatore e direttore di Morija da 30 anni,
ha dovuto lasciare prematuramente le sue funzioni, per
delle ragioni di salute. Sua moglie, che lo ha sostenuto
fedelmente durante tutti questi anni e che si occupava del
giornale dal 2001 ci lascia egualmente. Noi vogliamo esprimere tutta la nostra riconoscenza per l’immenso lavoro
effettuato con tanto amore e abnegazione, e auguriamo
loro di tutto cuore, di continuare il loro cammino con gioia
e serenità.
Mikaël Amsing, che era responsabile del partenariato
instituzionale e dei programmi, riprende la direzione di
Morija. Di formazione universitaria, titolare di un master
in scienze politiche e autore di un memorandum sull’aiuto allo sviluppo, Mikaël Amsing ha la piena fiducia del
Consiglio amministrativo che presidio e di Michel Raboud
che d’altronde resta a disposizione di Morija, per qualsiasi
eventualità. Noi siamo convinti che l’eccellente lavoro
fatto fino ad oggi continuera ad esserlo con efficacia. Vi
ringraziamo di accordargli la nostra stessa fiducia.
In questi giorni di transizione, il vostro sostegno ci è ancora piu prezioso e importante. Encora di più, è vitale, un
sostegno di speranza e di dignità per le popolazione che
noi soccorriamo da 30 anni. Esse sono il cuore di tutte le
nostre azioni e pensieri.
Roger Jotterand, Presidente
Mikaël Amsing
Giornata di solidarietà
per il Sahel sabato 7 novembre
Cerchiamo ancora persone disposte ad aiutarci! Potete
inoltre visitarci ai nostri stand. Per ulteriori informazioni:
www.morija.org – attualità.
Partecipando alla nostra tradizionale giornata di
raccolta fondi, permetterete l’accoglienza nei nostri
centri di nutrizione di nuovi bambini in difficoltà.
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