ECONOMIA E FINANZA PUBBLICA La teoria delle scelte collettive
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ECONOMIA E FINANZA PUBBLICA La teoria delle scelte collettive
15/10/2015 Lezione n. 14 Università degli Studi di Perugia Corso di Laurea Magistrale in Scienze della Politica e dell'Amministrazione La teoria delle scelte collettive e i meccanismi di votazione ECONOMIA E FINANZA PUBBLICA Enza Caruso Economia e Finanza Pubblica - a.a. 2015-2016 Scelte collettive e efficienza Efficienza paretiana… Economia di mercato: efficiente allocazione delle risorse dipende dal sistema dei prezzi, mezzo di trasferimento delle informazioni tra gli agenti economici. Il prezzo rappresenta il meccanismo di rilevazione delle preferenze dei beni privati. Perché il bene pubblico venga prodotto al suo livello efficiente è necessario che lo Stato se ne assumi la responsabilità e con il suo potere coercitivo imponga la contribuzione attraverso le imposte. Samuelson (1954,1955) trova la soluzione efficiente al problema dell dell’ottima ottima allocazione delle risorse nel mix beni pubblici/privati: Economia pubblica: per produrre beni pubblici è necessario sottrarre risorse al mercato. I beni pubblici sono caratterizzati dall’indivisibilità dei vantaggi, dalla non rivalità e soprattutto dalla non escludibilità come causa del problema del free-rider. L’incentivo a non rivelare le proprie preferenza impedisce al mercato di realizzare l’efficienza. Economia e Finanza Pubblica - a.a. 2015-2016 H SMTx ,G = ∑ SMS xh,G h =1 3 Analogia Stato/mercato ( ) h U' =τ h U' = 4 Il dittatore benevolente decide l’allocazione l allocazione ottimale del mix bene pubblico/ beni privati e risolve il problema equitativo del finanziamento dei beni pubblici assumendo una data funzione del benessere sociale. h G h x Da cui segue ∑ SMS Economia e Finanza Pubblica - a.a. 2015-2016 La rigorosa soluzione di Samuelson nel contesto paretiano scavalca totalmente il problema della corretta rivelazione delle preferenze. s.v. x h + t h G h = R h Massimizzando si ha: SMS xh,G = La Samuleson rule : la somma dei benefici di un’unità aggiuntiva di bene pubblico che va a vantaggio di tutti i consumatori deve eguagliare il costo marginale di produzione di tale unità aggiuntiva. Rivelazione delle preferenze e equità Samuelson assume l’analogia dello Stato con il mercato, e lo schema dei prezzi-imposta alla Lindhal sotto il principio del beneficio rispetta la Samuelson rule: max U h x h , G h 2 U '1G U 'G2 + = τ 1 +τ 2 = 1 U '1x U '2x Economia e Finanza Pubblica - a.a. 2015-2016 5 Economia e Finanza Pubblica - a.a. 2015-2016 6 1 15/10/2015 Scelte collettive e modelli di voto Rivelazione delle preferenze e equità Wicksell sostiene: il problema della corretta rilevazione delle preferenze ha la sua logica soluzione ottimale nella regola ideale della votazione all’unanimità. Wicksell contesta: l’ipotesi di un dittatore benevolente che decide la max del benessere dei consumatori senza porre attenzione al problema della rivelazione delle preferenze. l’analogia Stato/mercato e si sofferma sulle implicazioni p sottostanti al principio p p del beneficio in termini di equità. Data la sua impraticabilità è possibile proporre una regola dell’unanimità indebolita: la scelta sulle decisioni di spesa dei beni pubblici non può che definirsi attraverso un processo politico “democratico” in cui gli elettori max la propria utilità soggettiva seguendo un comportamento self interest. L’equità è preservata solo se ognuno contribuisce secondo la propria utilità marginale, ma è chiaro che l’equità della tassazione presuppone che sia equa la distribuzione del reddito e della ricchezza, che è e rimane il problema primario del fallimento del mercato. Economia e Finanza Pubblica - a.a. 2015-2016 Il voto di maggioranza rappresenta il metodo migliore per aggregare e approssimare le preferenze della collettività. Wicksell apre la strada all’approccio normativo dei modelli di voto, alle sue evoluzioni nella scuola della Public Choice. 7 Teorema dell’impossibilità Assiomi: Indipendenza delle alternative rilevanti: aggiungendo una nuova opzione z l’ordinamento delle vecchie opzioni x e y non ne deve essere influenzato Non dittatorialità: la regola di scelta collettiva non deve essere determinata dalla scelta di un unico individuo; p di Pareto: se tutti g p Principio gli individui preferiscono x a y anche a livello sociale deve valere la stessa preferenza Dominio non ristretto: la regola di scelta collettiva deve poter funzionare per qualunque struttura delle preferenze individuali (per qualsiasi SWF); Transitività: se x>y e y>z allora x>z; L’ottimismo sui processi di voto viene ridimensionato dalla dimostrazione del Teorema dell’impossibilità: dati N (≥2) individui che si devono esprimere su M (≥3) alternative attraverso l’aggregazione delle preferenze mediante il voto è impossibile stabilire un ordinamento completo che soddisfi contemporaneamente gli assiomi I.N.P.U.T 9 Teorema dell’impossibilità Economia e Finanza Pubblica - a.a. 2015-2016 10 Il voto di maggioranza Il Teorema dell’impossibilità ha implicazioni terrificanti poiché Arrow dimostra l’impossibilità di costruire una qualsivoglia funzione di benessere sociale: in altre parole il risultato finale è che la democrazia non esiste! La scelta di quali e quanti beni pubblici produrre è lasciata al meccanismo del voto usato nelle istituzioni democratiche Funziona bene quando si tratta di scegliere tra due sole alternative Qualsiasi sia la regola prescelta per aggregare le preferenze sociali, rappresenta sempre una soluzione sub-ottimale. Economia e Finanza Pubblica - a.a. 2015-2016 8 Teorema dell’impossibilità K. Arrow, Social Choice and Individual Values,1951 Economia e Finanza Pubblica - a.a. 2015-2016 Economia e Finanza Pubblica - a.a. 2015-2016 Non è il migliore dei mondi possibile perché non garantisce sempre un ordinamento delle preferenze completo (x>y oppure y>x oppure x≈y) e transitivo (se x>y e y>z allora x>z) 11 Economia e Finanza Pubblica - a.a. 2015-2016 12 2 15/10/2015 Il voto di maggioranza Paradosso di Condorcet Ipotesi: 3 individui, 3 alternative (a,b,c) L’ordinamento segue i seguenti schemi: schema A schema B 1 2 3 1 2 3 a b c a b c b c b b c a c a a c a b b>a 2 volte, c>a 2 volte, b>c 2 volte. Se b>c>a, l’ordinamento è transitivo ed esiste un Condorcet winner Dati 3 individui e almeno 3 alternative (a,b,c) in tutti i possibili confronti a coppie: se l’ordinamento è transitivo (e.g. a>b>c) esiste un Condorcet winner; se l’ordinamento non è transitivo ((e.g. g a>b>c>a)) allora siamo di fronte al Paradosso di Condorcet del voto di maggioranza; a>b 2 volte, b>c 2 volte, c>a 2 volte. Se a>b>c>a, L’ordinamento è circolare e si verifica il Paradosso di Condorcet Economia e Finanza Pubblica - a.a. 2015-2016 Economia e Finanza Pubblica - a.a. 2015-2016 13 Esiste il Condorcet winner? Esiste il Condorcet winner? Schema A: preferenze degli individui A, S, G unimodali nello spazio delle alternative (b>c>a) Schema B: preferenze degli individui A, S, G non sono unimodali nello spazio delle alternative (a>b>c>a) Ordinamento Ordinamento A S G 1 A A 1 a 2 b 3 c 2 14 S b c a S G 1 G c b a 3° profilo bimodale A 1 a 2 b 3 c 2 S b c a G c a b 3 3 a b c a Opzioni Economia e Finanza Pubblica - a.a. 2015-2016 15 Teorema dell’elettore mediano c Opzioni Economia e Finanza Pubblica - a.a. 2015-2016 16 Teorema dell’elettore mediano Supponiamo di ordinare le alternative rispetto a qualche criterio (es. ammontare della spesa): Condizione sufficiente perché esista un Condorcet winner è che lo spazio sia unimodale e che il profilo delle preferenze sia caratterizzato da un solo massimo (single peaked); Teorema dell’elettore dell elettore mediano: in presenza di molti elettori e in uno spazio unimodale in cui le preferenze hanno un ordinamento transitivo se tutti gli elettori hanno preferenze single-peaked allora la mediana della distribuzione delle opzioni è un Condorcet winner. In altri termini l’opzione preferita dall’elettore mediano è vincente! Economia e Finanza Pubblica - a.a. 2015-2016 b 17 L’elettore mediano è quel votante rispetto al quale il numero di coloro che preferiscono un’alternativa inferiore è uguale al numero di quelli che preferiscono un’alternativa un alternativa superiore superiore. L’elettore mediano è un Condorcet winner: in un voto a maggioranza l’alternativa di equilibrio, se esiste, coincide con quella preferita dall’elettore mediano. Economia e Finanza Pubblica - a.a. 2015-2016 18 3 15/10/2015 Teorema dell’elettore mediano Elettore mediano e efficienza Il teorema dell’elettore mediano è particolarmente attrattivo perché il risultato non dipende dall’intensità delle preferenze, come conseguenza non determina nessun incentivo a non rivelare correttamente le preferenze. Come dire se sono di sinistra votando a destra razionalmente non ne trarrei nessun vantaggio. Il teorema dell’elettore mediano garantisce il livello efficiente del bene pubblico? Il processo di voto perviene ad una all’allocazione efficiente del bene pubblico se e solo se il SMS dell’elettore mediano eguaglia il beneficio medio della collettività. Quale è la conseguenza del teorema? Poiché gli equilibri della distribuzione delle preferenze si trovano in posizione mediana in un sistema di bipartitismo maggioritario i programmi elettorali dei partiti saranno caratterizzati dalla regola di D. Hotelling della differenziazione minima: si vince al centro se non ci sono troppe astensioni. Economia e Finanza Pubblica - a.a. 2015-2016 Se il livello della spesa del bene pubblico dipende positivamente per esempio dal livello di reddito posseduto e l’elettore mediano si posizione alla sx dell’elettore medio, vuol dire che la distribuzione del reddito è asimmetrica, determinando un livello di produzione inferiore al livello efficiente. Il livello efficiente di bene pubblico si ha se H SMS m = ∑ h =1 SMS H Ma che succede se le preferenze non sono single peaked e si verifica il paradosso di Condorcet? h Il livello di G sarà troppo basso se H m=μ H R SMS m < ∑ h =1 H h =1 m < μ H Il voto di maggioranza fallisce perché dà luogo a comportamenti strategici intesi a manipolare l’agenda: il risultato finale dipende dall’agenda delle votazioni … da quale coppia di alternative viene inizialmente votata SMS h H Il livello di G sarà troppo alto se SMS m > ∑ SMS h H Non esiste nessuna garanzia che il voto conduca al un’allocazione ottimale Economia e Finanza Pubblica - a.a. 2015-2016 20 … In presenza del Paradosso Allocazione attraverso il voto di maggioranza R Economia e Finanza Pubblica - a.a. 2015-2016 19 Economia e Finanza Pubblica - a.a. 2015-2016 21 … In presenza del Paradosso 22 Metodi alternativi Per eliminare la ciclicità A>B>C>A… Per eliminare la ciclicità A>B>C>A… esistono metodi alternativi al voto di maggioranza, come soluzioni sub-ottimali che non sono esenti da comportamenti strategici: Voto su coppie di alternative, con eliminazione dell’alternativa sconfitta Metto ai voti A contro B, il vincitore contro C: vince C; A contro C, il vincitore contro B: vince B; B contro C, il vincitore contro A: vince A; Sistema di borda; Maggioranza semplice; Doppio turno; Il potere dell’agenda: il risultato dipende dall’ordine delle votazioni! Economia e Finanza Pubblica - a.a. 2015-2016 23 Economia e Finanza Pubblica - a.a. 2015-2016 24 4 15/10/2015 Metodo di borda Metodo di borda Con n opzioni la prima scelta avrà un punteggio n, la seconda n-1 e così via… Ipotizziamo 3 opzioni e 7 elettori Punteggio 3 2 1 Aggiungiamo un’ulteriore opzione d che si presenta sempre prima di a Punteggio Numero di elettori 3 a b c 2 b c a 4 3 2 1 2 c a b a=3*3+2*1+2*2=9+2+4=15; c=3*1+2*3+2*4=3+6+8=17; a=3*3+2*1+2*2=15; b=3*2+2*3+2*1=14; c=3*1+2*2+2*3=13 Economia e Finanza Pubblica - a.a. 2015-2016 2 c d a b b=3*2+2*4+2*1=6+8+2=16 d=3*4+2*2+2*3=12+4+6=22 Economia e Finanza Pubblica - a.a. 2015-2016 25 Maggioranza semplice 26 Doppio turno Vince sempre l’alternativa che consegue il maggior numero di voti, si rinuncia ad un Condorcet winner se esiste Nel secondo turno restano le due opzioni con più voti al primo turno! Numero di elettori per alternativa Numero di elettori per alternativa 3 b a c 2 b c d a Ne segue che d>c>b>a: l’introduzione di d ha cambiato l’ordinamento delle preferenze violando la condizione di indipendenza delle alternative rilevanti. Ne segue che a>b>c Dove sta il problema? 2 a b c Numero di elettori 3 d a b c 2 a b c 4 c a b 27 Non esiste una regola di votazione ottimale Economia e Finanza Pubblica - a.a. 2015-2016 28 Burocrazia e Leviatano … Sulle regole di votazione e sulla teoria dell’elettore mediano batte il cuore della Public Choice… I teorici del Leviatano vedono lo Stato come un mostro marino, che sostituendosi al mercato e, giustificato dai suoi fallimenti, brucia risorse espandendo la spesa. L’impossibilità di pervenire ad una regola di votazione ottimale, e soprattutto la possibilità che si verifichino distorsioni p per effetto del logg rolling (voto di scambio) fa spostare le analisi della scuola della Public Choice dal piano normativo dei modelli di voto al piano positivo dei fallimenti dello Stato e dei comportamenti della burocrazia. Economia e Finanza Pubblica - a.a. 2015-2016 4 c a b Ballottagio: c con 4 voti e b con 3 voti (ma a è CW)!. Se i voti con preferenza a vanno verso la preferenza b, b vince al secondo turno. Il voto comunque da luogo a comportamenti strategici! Vince con la maggioranza semplice C con 4 voti… Ma a>b con 6 voti contro 3, a>c con 5 voti contro 4, b>c con 5 voti contro 4. Se a>b>c, l’ordinamento è transitivo e a è un Condorcet winner! Economia e Finanza Pubblica - a.a. 2015-2016 3 b a c Lo Stato non è un soggetto al servizio delle preferenze collettive,, ma soddisfa per p p mezzo dei suoi attori (elettori, burocrati, politici, gruppi di interesse…) interessi propri. 29 Economia e Finanza Pubblica - a.a. 2015-2016 30 5 15/10/2015 Burocrazia e Leviatano … Burocrazia e Leviatano … I burocrati, al pari dei manager, massimizzano la spesa determinando un livello di produzione eccessivo, perché da esso dipende il loro potere e la possibilità di salire nella scala gerarchica della burocrazia (Niskanen). Governo eccessivo: il burocrate per max la sua utilità max la spesa ponendosi Yb C,B Possono derivare le loro aspettative di prestigio da un rapporto fiduciario con il loro sponsor (Breton e Wintrobe) Wintrobe). C Possono manipolare l’informazione posseduta al servizio di politici e gruppi di interesse, facendo ricadere i benefici delle scelte pubbliche su di essi e su se stessi, ripartendone i costi sulla collettività poco informata (asimmetria informativa come fallimento del mk). Y* Economia e Finanza Pubblica - a.a. 2015-2016 Economia e Finanza Pubblica - a.a. 2015-2016 32 Burocrazia e Leviatano… I burocrati sono la bestia nera del Leviatano, sono una CASTA al potere di monopolisti, produttori di rent seeking, al limite corrotti, che bruciano risorse e generano distorsioni da comportamenti efficienti. Budget setting: ogni anno un consiglio di gabinetto alloca centralmente le risorse ai singoli dipartimenti. Come si evolve nel tempo questo budget? Il budget per l’anno t è Bt Il budget domandato per t + 1 è Btc+1 = [1 + α ]Bt , α > 0 Il gabinetto recepisce le domande e le riduce proporzionalmente per raggiungere l’allocazione finale f Bt +1 = [1 − γ ]Btc+1 = [1 − γ ][1 + α ]Bt “Lo Stato è troppo grande e sono necessari vincoli costituzionali per timore che il Leviatano inghiotta il settore privato e con esso ciò che rimane delle libertà” (J. Buchanan, 1974) Buchanan e Tullock, critici del voto di maggioranza sostengono che bisogna porre vincoli costituzionali alla dimensione del bilancio pubblico capaci di limitare il potere discrezionale delle autorità politiche e allo stesso tempo attuare un processo di decentramento che permetta una maggiore concorrenza fra enti e un controllo dal basso del gettito prelevato ai cittadini. Se a > γ il budget cresce nel tempo e la spesa può diventare eccessiva Il processo è indipendente da ciò che appropriato per l’economia Economia e Finanza Pubblica - a.a. 2015-2016 33 34 Cosa abbiamo imparato Burocrazia e Leviatano… … ma se il numero delle istituzioni burocratiche si moltiplica, con esso non si moltiplica anche la spesa? Le scelte pubbliche Efficienza in presenza di beni pubblici La Samuelson rule e il principio del beneficio di Lindhal La rilevazione delle preferenze e la regola dell’unanimità indebolita Il teorema dell’impossibilità di Arrow Voto di maggioranza, Condorcet winner e Paradosso di Condorcet Teorema dell’elettore mediano Metodi alternativi di votazione: sistema di borda; maggioranza semplice e doppio turno Cenni sulla teoria della burocrazia Musgrave ha continuato ad essere un sostenitore del voto di maggioranza e del processo democratico, confidando invece nei meccanismi di controllo della spesa, nella possibilità per dirla con parole odierne che si possa fare spending review. La pressione per la massimizzazione della spesa non può non essere compatibile con i vincoli complessivi della finanza pubblica. E ciò è quanto trascurano i teorici del Leviatano che avendo creato il diavolo devono continuare a demonizzarlo! Economia e Finanza Pubblica - a.a. 2015-2016 Yb 31 Burocrazia e Leviatano… Economia e Finanza Pubblica - a.a. 2015-2016 B Il burocrate sfrutta potere e reputazione per max la dimensione degli uffici gestiti: Y= output dell’ufficio B(Y) = budget dell’ufficio tale che B’(Y)>0 e B’’(Y)<0 C(Y) = funzione di costo conosciuta solo dal burocrate e tale che C’(Y)>0 e C’’(Y)>0 C (Y)>0 Il burocrate sceglie l’output che max il budget s.v. di coprire i costi. In altre parole, in caso di imperfetta informazione scegli l’output che si trova a dx del livello efficiente, determinando un governo eccessivo Dove studiare? P. Bosi, Corso di scienza delle finanze, Cap. 1. 35 Economia e Finanza Pubblica - a.a. 2015-2016 36 6