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13 maggio 2014
www.istrevi.it/ius
Il diritto all'affettività dei nonni verso i nipoti,
già ammesso dalla giurisprudenza, è ora riconosciuto anche dal legislatore
Nonni e Nipoti : quali diritti?
DARIO CRESTANI
(magistrato)
Il ruolo dei nonni nella famiglia ha assunto negli ultimi anni una importanza
positiva sempre maggiore. Lasciando da parte i casi, si spera non numerosi, di nonni
invadenti che pretendono di interferire nella vita dei figli e di sostituirsi ad essi nella
educazione dei nipoti, le esigenze della vita moderna che sempre più frequentemente
obbligano i giovani sposi a lavorare entrambi fuori casa, fanno sì che l’aiuto dei nonni
per accudire i piccoli nipoti, accompagnarli e riprenderli a scuola, portarli ai giochi,
raccontare loro favole ed esperienze, sia prezioso se non addirittura indispensabile per
l’educazione e la crescita di questi piccoli destinati a diventare gli uomini e le donne di
domani.
Ma si sa che non sempre nelle famiglie regna un clima idilliaco. Ed ecco allora che
spesso un genitore male sopporta, per motivi quasi sempre futili, l’apporto dei parenti
del coniuge e tende ad escluderli, fino a mettere in atto la sprezzante minaccia “non vi
faccio più vedere i bambini”, senza rendersi conto del dolore dei nonni e del danno
provocato ai bambini privati di un insostituibile punto di riferimento.
Fino a qualche decennio fa non vi erano rimedi giuridici a questo potere (o
strapotere) dei genitori in quanto non era ancora sufficientemente sviluppata una vera
cultura dell’infanzia e dell’adolescenza e la patria potestà, anche se poi sostituita dalla
potestà genitoriale, era concepita come un potere che non consentiva intrusioni, più
che come un servizio in favore dei figli. I pochi ricorsi proposti al Tribunale per i
Minorenni da qualche nonno estromesso venivano respinti con la motivazione che unici
responsabili dell’educazione dei figli erano i genitori esercenti la potestà. Ma anche la
giurisprudenza dei giudici subisce l’evoluzione dei tempi e della cultura familiare e
minorile, come dimostra una vicenda giudiziaria conclusasi di recente.
Nell’ambito di una coppia con due figli piccoli il marito ha un astio nei confronti
dei suoceri, ingiustificato perché trattasi di due ottime persone, non invadenti,
innamorate dei nipotini. Approfittando della morte prematura della moglie, il genero li
estromette da ogni legame affettivo con i nipoti vietando loro non solo di frequentarli
ma anche di vederli. Risultati inutili tutti i tentativi bonari, i due nonni ricorrono al
Tribunale per i Minorenni e questa volta i giudici, sia di primo che di secondo grado,
accolgono le loro ragioni. Particolarmente ostinato e litigioso il genero ricorre alla Corte
di Cassazione la quale però, con una recente sentenza, ha respinto il ricorso osservando
che non si tratta di riconoscere un diritto dei nonni, bensì di riconoscere “il diritto dei
minori a conservare rapporti significativi con gli ascendenti ed i parenti di ciascun
ramo genitoriale nella prospettiva di una rafforzata tutela del diritto ad una crescita
serena ed equilibrata”.
La sentenza ha fatto da battistrada allo stesso legislatore che nella recentissima
legge che ha abolito il termine “potestà genitoriale” sostituendolo con “responsabilità
genitoriale”, ha sancito un vero e proprio diritto dei nonni all’affettività verso i nipoti,
autorizzandoli a ricorrere al giudice qualora sia loro impedito “di mantenere rapporti
significativi con i nipoti minorenni … nell’esclusivo interesse dei minori stessi”.
Pubblicato su “il Giornale di Vicenza” del 13 maggio 2014
Dario CRESTANI - Matrimonio omosessuale
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