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ATTIVA LA TESSERA SANITARIA E PORTALA SEMPRE CON TE

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ATTIVA LA TESSERA SANITARIA E PORTALA SEMPRE CON TE
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Anno 14 Numero 1 · Gennaio 2013 · Distribuzione Gratuita
Percorso Sanità - Periodico di informazione e documentazione dell’Azienda USL n° 12 di Viareggio - Autorizzazione del
Tribunale di Lucca n° 727/2000 del 15 - 06 - 2000 - Direttore Responsabile Stefano Pasquinucci - Stampa Coop. Nuova
Cesat (FI) Tiratura 10.260 copie - Edito da Agenzia Italia Servizi & Comunicazioni, Via C. Battisti 158 - 55049 Viareggio (LU)
- tel. 0584.961082, e-mail: [email protected] - Redazione: Agenzia Italia Servizi & Comunicazioni via C. Battisti 158 tel.
0584.961082 - 55049 Viareggio - Redazione: AUSL n° 12 di Viareggio, Via Aurelia 335 - 55043 Lido di Camaiore (LU) - U.R.P. Uff.
Relazioni con il Pubblico Ospedale “Versilia” tel. 0584.6055287 - 55043 Lido di Camaiore - email: [email protected]
Gli articoli firmati impegnano esclusivamente i rispettivi autori. I testi e le informazioni pubblicate, nonostante la cura e l’attenzione adottate, possono contenere inesattezze involontarie,
e pertanto ce ne scusiamo anticipatamente. Prodotti illustrati, consigli d’uso, indirizzi e orientamenti igienico-sanitari suggeriti e/o proposti, rappresentano una libera scelta redazionale
espressa nell’interesse dei lettori. L’Editore non assume alcuna responsabilità circa la corrispondenza di quanto pubblicato rispetto ad eventuali discordanze verificate dai lettori stessi.
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ATTIVA LA TESSERA SANITARIA
E PORTALA SEMPRE CON TE
Negli ultimi mesi è
stata consegnata a
tutti i cittadini della Regione Toscana la nuova Carta
Sanitaria Elettronica
indispensabile per
accedere a tutte le
prestazioni sanitarie
erogate dall’Azienda
Usl12 di Viareggio.
FISCALE), garantisce
l’accesso ai servizi On
line molto utili per la
salute.
Il più importante è dato dalla realizzazione
del “Fascicolo Sani-
tario Elettronico” che
permette di consultare online i documenti sanitari relativi agli
accessi di Pronto Soccorso, Ricoveri, Specialistica Ambulatoriale
La Carta, più comunemente chiamata
“Tessera Sanitaria”,
per produrre tutti i
suoi effetti deve essere “ATTIVATA”,
cioè abilitata con un
codice PIN personale, presentandosi agli sportelli della Usl allestiti in tutti
i Distretti del Territorio, dell’Ospedale
Versilia e presso le
Farmacie Comunali.
La Carta, oltre ad
assolvere alla funzione di riconoscimento del cittadino
percorso sanità
gen12 def.pdf 1
(contiene
il CODICE
e Farmaceutica.
In questo modo, ad
esempio, si potranno
consultare e stampare anche i risultati delle analisi di Laboratorio direttamente da ca-
sa. con il codice PIN
rilasciato al momento
dell’attivazione.
La Tessera è utile anche per il pagamento
delle prestazioni pre-
notate al Cup telefonicamente, in quanto consente di non
doversi recare agli
sportelli per ritirare il foglio di prenotazione e poter pagare, invece, direttamente alla Cassa automatica. Altra novità sono i “Totem” installati nelle sedi distrettuali di
Viareggio, Camaiore e Pietrasanta,
a disposizione per
stampare i referti
selezionati dal Fascicolo Elettronico,
dopo aver inserito
la Carta Sanitaria e
aver digitato il PIN.
Per informazioni
ci si può rivolgere
all’Ufficio Relazioni
col Pubblico presso
l’atrio dell’Ospedale
“Versilia”. Dal lunedi
al venerdi dalle 8.30
alle 16.30
Numero verde:
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Anno 14 Numero 1 Gennaio 2013
È POSSIBILE CURARE OGGI
IL MAL DI TESTA?
È possibile curare oggi il mal di testa? Parafrasando la celebre
frase di Gene Wilder
nel meraviglioso film
di Mel Brooks Frankstein Junior “Si puo’ fare”. Lasciando da parte l’umorismo la cefalea costiyuisce un disturbo estremamente frequente, specialmente nei paesi industrializzati. Nel corso
delle vita sperimentano almeno un episodio di mal di testa circa il 75% delle donne
e il 60% degli uomini, nell’80% dei casi
con esordio prima dei
40 anni. Motiva il 30%
delle richieste di visita neurologica e costituisce una delle cause più frequenti di accesso in Pronto Soccorso. Il Italia la spesa per il mal di testa
si attesta intorno ai 6
miliardi di euro all’anno, considerando sia
i costi diretti per i servizi sanitari, sia la riduzione di produttività
in termini di perdita di
giornate lavorative. Si
tratta quindi, per il carattere disabilitante, di
una patologia ad enorme impatto economico e sociale, una vera e propria questione
di salute pubblica, che
impone un precoce e
pronto riconoscimento degli individui affetti
e un adeguato trattamento. La cefalea può
essere un sintomo di
una patologia cerebrale o sistemica anche
grave, come una neoplasia cerebrale oppure un’emorragia subaracnoidea, o costituire
una malattia a sé stante. A questo secondo
gruppo appartengono
le due cefalee primarie
più diffuse: l’emicrania
e la cefalea tensiva.
L’emicrania colpisce
nel nostro paese fino
al 30% delle donne e
il 12% degli uomini.
Insorge in genere in
eta’ giovanile, nell’infanzia e nei primi anni
dell’adolescenza, con
un andamento variabile nel tempo anche in
relazione a fattori endogeni, quali: variazioni ormonali nella donna legate alle fasi mestruali, la gravidanza
(dove per inciso l’emicrania nel 30% dei casi
migliora), la menopausa ed esogeni: cambiamenti dello stile di
vita, eventi vitali stressanti.
Si manifesta con attacchi ricorrenti nel tem-
po, separati da intervalli liberi ed accompagna il paziente per
tutto il corso della vita.
È un disturbo molto invalidante e complesso
e non si riassume solo nel sintomo dolore.
In un rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO,
2001) sulle malattie
che causano maggiore disabilita’ nel mondo, l’emicrania figura
nei primi venti posti. Il
dolore è intenso, della
durata di diverse ore
o giorni, ed è tipicamente accompagnato
da sintomi vegetativi,
quali nausea e vomito, e da una spiccata
suscettibilità per gli stimoli esterni con intolleranza alla luce, odori, e ai rumori. Viene
accentuato dall’attività
fisica anche routinaria, e spesso costringe il paziente al letto,
preferibilmente in un
ambiente buio e tranquillo, lontano dagli stimoli ambientali. In una
minoranza dei casi la
sintomatologia dolorosa è preceduta da un
disturbo neurologico
transitorio, della durata
di meno di un’ora, piu’
frequentemente visivo:
la cosiddetta aura emicranica. In alcuni casi
la frequenza delle crisi diventa elevata ed
il paziente, specie se
lasciato all’auotomedicazione, può andare
incontro ad un vero e
proprio abuso di farmaci analgesici, con
cronicizzazione dell’emicrania, che da periodica diventa quotidiana o pressochè quoti-
diana.
Il trattamento si avvale di norme igienico- comportamentali,
dell’individuazione di
fattori scatenanti le crisi emicraniche, di terapie per l’attacco e preventive. Accanto ai più
tradizionali antidolorifici, il neurologo può
decidere di utilizzare,
laddove non sussistano controindicazioni,
dei farmaci specifici
antiemicranici, i triptani. Per l’emicrania ad
alta frequenza o cronica esistono diverse terapie profilattiche, che
il neurologo sceglie in
base alle caratteristiche del paziente e alle eventuali patologie
concomitanti.
Per quanto riguarda
la cefalea tensiva essa raggiunge nei paesi europei dei picchi di
prevalenza del 70%,
anche in questo caso
con una predilezione
per il sesso femminile.
Si caratterizza, rispetto all’emicrania, per
un dolore più modesto, ma meno responsivo alla classica te-
rapia antidolorifica. È
associata in un una significativa percentuale di pazienti a disturbi
d’ansia o dell’umore,
che vanno indagati e
tenuti in considerazione nella scelta di un efficace trattamento.
Accanto alle due forme
piu’ frequenti di cefalea primaria ne esiste
una terza, meno comune, ma non infrequente come si riteneva un tempo, la cefalea a grappolo. Chiamata anche cefalea da
suicidio, per l’intensità spesso intollerabi-
le del dolore, colpisce
prevalentemente maschi, nella terza decade di vita. Si presenta
con dolore in genere
orbitarlo o periorbitario. L’intensità del dolore è molto severa, i pazienti riferiscono che è
il “peggior dolore” che
hanno provato nel corso della vita e le donne, che ne sono colpite riferiscono che il
dolore supera in intensità il dolore del travaglio da parto. Il dolore
si accompagna a la-
crimazione dell’occhio,
iniezione congiuntivale, congestione nasale con senso di ostruzione e abbassamento della palpebra dal
lato stesso del dolore.
Si presenta tipicamente in episodi o grappoli della durata di 8-10
settimane in cui si possono avere anche più
attacchi nella stessa
giornata, specie nelle ore notturne. Anche
per questa forma esistono valide strategie
terapeutiche, sia per la
cura sintomatica delle
crisi, sia per un trattamento profilattico.
Il miglior modo per curare questi tipi di cefalea è quello di una loro precoce e corretta
identificazione diagnostica necessarie per
pianificare un’adeguata terapia sintomatica
e preventiva. Il paziente non va mai lasciato da solo ed al lavoro
importante dei medici
di famiglia va affiancata la possibilità a livello degli ospedali di ambulatori dedicati, dove
sia possibile, una vera
e propria presa in carico del paziente.
All’Ospedale Versilia
esiste un ambulatorio
dedicato alle Cefalee,
a cui afferiscono circa 1000 pazienti. Vi lavorano due neurologi: il Dott. Angelo Nuti, referente dell’ambulatorio, e la dottressa
Marcella Vedovello. Vi
si accede attraverso
una visita specialistica
presso l’ambulatorio
di Neurologia generale, i cui tempi di attesa
non superano le due
settimane. L’ambulatorio Cefalee si svolge
presso la Neurologia
(Poliambulatorio 2 - 1°
Piano), il lunedì e il venerdì dalle ore 14.30
alle 17.00.
Dott. Angelo Nuti
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Anno 14 Numero 1 Gennaio 2013
LE PROSPETTIVE
DELLA SANITÀ
VERSILIESE
PER IL 2013
A dicembre, presso la Direzione della
AUSL 12 di Viareggio, si è svolto l’incontro tra le Organizzazioni sindacali
confederali CGIL, CISL e UIL, la Conferenza dei Sindaci, la Società della Salute e l’Azienda USL 12, relativamente
alle prospettive della Sanità versiliese
per l’anno 2013, alla luce dei previsti interventi di riorganizzazione del Servizio
Sanitario Regionale.
Si è svolta ampia discussione durante la quale le Organizzazioni sindacali
hanno manifestato le loro preoccupazioni per possibili riduzioni dei livelli di
servizio e le ricadute sul fronte occupazionale.
Il Presidente della Società della Salute
della Versilia, Ettore Neri, a nome della
Conferenza dei Sindaci, il Direttore Generale della USL, Brunero Baldacchini
ed il Direttore della Società della Salute, Enrico Salvatori hanno illustrato le
indicazioni regionali, ancora in corso di
compiuta definizione, e gli indirizzi e le
strategie che saranno seguite nel territorio della USL 12.
L’obiettivo comune è quello di garantire tutti gli attuali livelli di assistenza, sia
nel settore sanitario che in quello socio
sanitario e sociale, pur nel doveroso rispetto dei vincoli di bilancio ed alla luce della riduzione attuale delle risorse.
Al termine è stato concordato di attivare un tavolo di informazione e consultazione preventiva su tutte le tematiche
suddette, che consenta alle parti sociali di essere costantemente informati e partecipi delle scelte che saranno
adottate.
MEGLIO IL VACCINO OGGI
CHE L’HPV DOMANI
L’Italia è stato il primo
Paese europeo a pianificare una strategia
di vaccinazione pubblica contro il Papilloma
virus (HPV), l’agente
virale a trasmissione
sessuale che può essere causa di infezioni
genitali e nella donna,
a lunga distanza, anche del tumore della
cervice uterina, malattia per cui si registrano ogni anno in Italia
circa 3.500 nuovi casi
e 1.000 morti. Ad oggi
la vaccinazione contro
l’HPV si è dimostrata
sicura, ben tollerata e
in grado di indurre una
immunità duratura nel
tempo e di ridurre drasticamente le infezioni.
La vaccinazione viene
fortemente raccomandata nelle adolescenti
al dodicesimo anno di
vita (11 anni compiuti),
per essere certi che la
ragazza abbia, in conseguenza della vaccinazione, difese immunitarie adeguate, prima che l’infezione possa avvenire. Dalle sedi
vaccinali della Ausl12
di Viareggio è in corso l’invito, con chiamata attiva, a vaccinazione di tutte le ragazzine
undicenni, quelle cioè
nate nel 2001.
Il ritenere la propria figlia troppo piccola per
essere vaccinata è un
errore, sia perché il
vaccino è sicuro, sia
perché la copertura ha
una durata molto lunga, anche se non siamo in grado di quantificarne gli anni, sia
perché può accadere
che un ritardo vaccinale può trasformarsi in
una mancata vaccinazione.
Per quanto riguarda la
sicurezza del vaccino,
ricordiamo che è stato
autorizzato dalla Agenzia europea del farmaco, per essere somministrato nei bambini
fin dal nono anno di vita. La vaccinazione si
completa nell’arco di
sei mesi con la somministrazione di tre dosi,
comunque se il periodo di intervallo tra le
dosi è superiore questo non è mai motivo di
ricominciare il ciclo di
vaccinazione.
Per tutti i motivi appena descritti, si invitano
i genitori a rispondere positivamente alla
chiamata a vaccinazione, accantonando
ansie e incertezze immotivate. È possibile
comunque avere informazioni più dettagliate
rivolgendosi al proprio
pediatra, al polo vaccinale distrettuale o al
Consultorio Giovani di
Viareggio considerando anche che attualmente la vaccinazione
è gratuita fino al compimento del 17° anno
di età. Poiché il vaccino si è dimostrato efficace anche nel prevenire le reinfezioni e
le infezioni crociate da
diversi ceppi di papilloma virus, la Ausl12 di
Viareggio ha deciso di
mettere il vaccino a disposizione anche delle
donne adulte, richie-
dendo una compartecipazione ai costi di 80
€ ogni dose.
Le Ostetriche dei consultori della Ausl12 di
Viareggio già da qualche tempo, durante gli
incontri scolastici su
affettività e sessualità,
illustrano anche il significato della vaccinazione incoraggiando i
ragazzi a parlarne con
i genitori.
È giusto comunque ricordare che l’utilizzo
del vaccino affianca,
ma non sostituisce, lo
screening periodico attraverso il PAP test, attualmente raccomandato per le donne di
età compresa tra i 25
e i 64 anni, che ha già
portato negli anni a
una drastica riduzione
delle morti, attraverso la diagnosi precoce
delle lesioni precancerose e del tumore.
Per avere ulteriori informazioni sulla vaccinazione delle adulte si consiglia di rivolgersi al medico di famiglia, ai Consultori
della Versilia (telefono 0584.6059215), al
ginecologo oppure alla UF Igiene e Sanità
Pubblica telefonando
ai seguenti numeri:
0584.6058940
0584.6058921
0584.6058849,
oppure scrivendo a:
igiene.pubblica@
usl12.toscana.it
DEFIBRILLATORI SULLE AMBULANZE DELLA TOSCANA
Defibrillatori sulle ambulanze di primo soccorso: la Regione distribuisce alle Asl le risorse statali (170.000 euro) per favorirne la diffusione e l’utilizzo, con attività formative per il personale che li deve usare e l’istituzione del Registro del personale abilitato. Lo stabilisce una delibera di giunta, mentre l’Estav Centro ha già pubblicato la gara per l’acquisto centralizzato di 270 defibrillatori.
Una legge nazionale stabilisce che l’utilizzo dei defibrillatori in sede extraospedaliera sia consentito anche al personale sanitario non medico, e
al personale non sanitario, appositamente formato, e demanda le modalità attuative alle Regioni, nell’ambito del sistema di emergenza 118. Con
una delibera del maggio scorso la Regione Toscana ha affidato all’Estav Centro lo svolgimento della procedura di gara per l’acquisizione centralizzata regionale di 270 defibrillatori semiautomatici esterni, da destinare a tutti i mezzi di primo soccorso che operano sul territorio regionale.
Con la delibera appena approvata, la Regione dà indicazioni alle Asl perché: effettuino attività formativa alla defibrillazione precoce e il relativo
aggiornamento formativo del personale volontario a bordo delle ambulanze; tengano l’elenco dei defibrillatori semiautomatici, con la specifica del
modello e della sede dove sono collocati; attivino il registro del personale abilitato all’uso del defibrillatore; attivino un sistema di gestione e raccolta dei dati per il monitoraggio; effettuino l’informazione della popolazione residente, per divulgare la conoscenza dell’utilità dell’uso dei defibrillatori semiautomatici esterni sulle persone colpite da arresto cardiocircolatorio.
Nel mondo, l’epidemiologia dell’arresto cardiaco è di circa 1 arresto cardiaco ogni circa 1.000 abitanti l’anno. Il defibrillatore semiautomatico esterno è un dispositivo fondamentale per il trattamento della fibrillazione ventricolare, la principale causa di morte improvvisa per arresto cardiocircolatorio nei soggetti in apparente stato di buona salute. È importante intervenire con tempestività con l’utilizzo del defibrillatore poiché per ogni
minuto di ritardo le probabilità di un intervento con successo diminuiscono di circa il 10%.
4
Anno 14 Numero 1 Gennaio 2013
SCREENING:
LA TOSCANA PASSA DAL PAP TEST AL TEST HPV
Screening per il tumore della cervice uterina: da dicembre in Toscana si passerà progressivamente dal Pap
test, utilizzato finora, al
test Hpv (Human papillomavirus) come esame di screening primario. Lo stabilisce
una delibera approvata nel corso dell’ultima giunta, con la quale si dà l’avvio al nuovo
programma di screening, secondo precise
modalità previste da
un apposito protocollo operativo. Il nuovo
programma ha preso
il via da dicembre nella sola Asl 10 di Firenze, per estendersi poi,
dal 2013, prima ad altre tre aziende sanitarie, poi gradualmente a tutte le altre, per
andare completamente a regime nell’arco
di 4 anni. Nella fascia
di età 25-34 anni continuerà ad essere utilizzato il Pap test triennale, mentre nella fascia di età 35-64 il Pap
test sarà sostituito dal
test Hpv, da fare ogni
5 anni.
“L’avvio del nuovo programma, primo in Italia e tra i primi in Europa, che prevede l’offerta del nuovo screening alla popolazione
di un’intera regione –
osserva l’assessore al
diritto alla salute Luigi
Marroni – pone la Toscana all’avanguardia
in Italia nell’innovazione, e trasferisce in un
programma di screening anni di fruttuosa
ricerca scientifica, in
cui Ispo è stato protagonista. L’avvio di questo programma rappresenta un prototipo
a livello nazionale ed
europeo e potrà costituire un’esperienza di
riferimento anche per
altre regioni”.
DAL PAP TEST AL
TEST HPV
Come il Pap test, an-
che il test Hpv si fa con
un prelievo vaginale.
Le conoscenze tecnico scientifiche disponibili, frutto della stessa
ricerca condotta anche
dall’Ispo, indicano la
necessità di utilizzare
come test primario per
lo screening cervicale il
test Hpv nella fascia di
età 35-64 anni. “Stanno uscendo su questo
nuove linee guida europee – spiega Eugenio Paci, epidemiologo dell’Ispo – l’Hpv è
un fattore causale del
tumore alla cervice. Il
test Hpv dà un risultato equivalente a quello
del Pap test, ma ha il
vantaggio di dare una
maggiore protezione,
e di poter essere effettuato con una frequenza minore: ogni cinque
anziché ogni tre anni”.
Come mai per la fascia
di età 25-34 si mantiene il Pap test? “L’Hpv
è un’infezione sessuale – è ancora Paci che
risponde – La fascia di
età 25-34 è quella sessualmente più attiva.
Nelle donne più giovani si possono riscontrare infezioni che oggi ci sono e domani invece spariscono. Nelle popolazioni giovani
ci sono molte Hpv, ma
poche diventano persistenti e proseguono,
trasformandosi poi in
un tumore. Quindi, per
quella fascia di età, è
più attendibile il Pap
test”.
Dunque:
- fascia di età 25-34
anni: resta il Pap test
triennale;
- fascia di età 35-64:
test Hpv ogni 5 anni.
È prevista una fase di
transizione, che prevede il passaggio progressivo dal Pap test
al test Hpv, a partire,
appunto, dalla Asl 10,
per estendersi poi a
tutte le Asl toscane.
Come per il Pap test,
anche per il test Hpv le
donne saranno invitate a fare lo screening
dall’Ispo, attraverso la
propria Asl.
Le stime prevedono
che con il test Hpv saranno screenate ogni
anno circa 79.000 donne, mentre il numero di
donne screenate con il
Pap test sarà di circa
36.200 l’anno.
“Questo cambiamento
è importante – avverte Francesca Carrozzi,
responsabile per Ispo
del gruppo di lavoro
per il Progetto Hpv della Regione Toscana –
in quanto indispensabile dopo l’avvio della
vaccinazione anti-Hpv,
che in Toscana è offerta gratuitamente alle ragazze da 12 a 16
anni e sta raggiungendo buoni livelli di partecipazione. È importante infatti che le donne, anche se vaccinate, pratichino lo screening con il test Hpv,
perché, seppure con
minore frequenza, il rischio di tumore della
cervice parzialmente
rimane”.
IL RUOLO DELL’ISPO
L’Ispo, in base alle in-
dicazioni della delibera e secondo un programma graduale che
nei pr os s i m i 4 anni coinvolgerà tutta la
popolazione femminile, coordinerà il programma di screening
e provvederà all’esecuzione di tutti i test
Hpv, con un processo di centralizzazione
operativa, che sarà in
grado di incidere fortemente anche sui costi del programma. “Un
aspetto non secondario in questo momento
di difficoltà del servizio
sanitario – sottolinea
ancora l’assessore –
e che dimostra che la
risposta appropriata a
queste difficoltà è solo
una programmata ed
efficace innovazione
tecnologica”.
“L’Ispo si candida sempre di più ad essere
struttura di riferimento
regionale per la prevenzione – dichiara
Gianni Amunni, che
dell’Ispo è il direttore –
e ad essere lo strumento con il quale avviene
la centralizzaizone degli screening. Questo
valore è riconosciuto
anche a livello nazionale, con la conferma
dell’allocazione presso
l’Ispo dell’Osservatorio
nazionale sugli screening. Accanto a questo, cresce e si avvalora il ruolo dell’Ispo come istituto di ricerca e
innnovazione sul tema
della prevenzione oncologica”.
Il ruolo dell’Ispo nella prevenzione oncologica e nella ricerca
è sottolineato anche
da un’altra delibera,
che approva i progetti strategici dell’istituto
per gli anni 2012-2013:
tra gli altri, oltre all’avvio del programma di
screening Hpv, anche
la centralizzazione degli screening oncologici regionali e l’avvio
della centralizzazione
nella gestione di immagini mamografiche
e estensione del programma di screening
alle fasce di età 45-49
e 70-74 anni.
5
Anno 14 Numero 1 Gennaio 2013
RIDEFINITI I TETTI DI SPESA DEI
PRODOTTI SENZA GLUTINE
Ridefiniti per il 2013 i
tetti di spesa per l’erogazione dei prodotti dietetici senza glutine per i celiaci. I nuovi tetti li ha stabiliti la
giunta regionale, con
una delibera approvata nel corso dell’ultima seduta. Restano
invariati quelli per le
fasce di età 6 mesi-3
anni (60 euro mensili) e 3-10 anni (90 euro
mensili). Variano invece quelli per i pazienti
dai 10 anni in su, passando dai generici 130
euro mensili sia per i
maschi che per le femmine a 110 euro per le
femmine e 125 per i
maschi. La differenza
è dovuta alle diverse
necessità di apporto
calorico tra i due sessi.
La riduzione dei tetti è
conseguenza del fatto che l’ampliamento
del mercato dei prodotti privi di glutine ha
prodotto un contenimento dei costi dei singoli prodotti. La decisione è stata condivisa anche con l’Associazione Italiana Celiachia toscana. Della
ridefinizione dei tetti di
spesa sono stati infor-
mati i direttori generali di tutte le aziende
sanitarie, che dovranno corrispondere i buoni ai pazienti. Questa
del 2013 è una sperimentazione: il gruppo
di lavoro istituito dalla
Regione già nel 2003,
e composto da tecnici dell’assessorato e
membri dell’AIC, monitorerà costantemente
l’andamento della sperimentazione.
La celiachia è una
malattia autoimmune
dell’intestino tenue,
causata da una reazio-
ne a una proteina del
glutine presente nel
grano, e a proteine simili presenti in altri cereali. La dieta priva di
glutine è, al momento, l’unica terapia per
i pazienti celiaci. Dal
2004 la Regione Toscana corrisponde ai
celiaci i buoni di spesa
per l’acquisto dei prodotti senza glutine. In
Italia i celiaci sono oltre 135.000, in Toscana 10.700; i due terzi
sono donne.
Lucia Zambelli
PIÙ DI 2 MILIONI
DI EURO PER
SOSTEGNO ALLE
FASCE DEBOLI
2 milioni e 235 mila euro messi a disposizione dalla Regione per
il completamento di 16
progetti a sostegno alle fasce deboli della
popolazione. La giunta
regionale ha approvato la delibera nell’ultima seduta.
La somma servirà a
ultimare tutta una serie di iniziative rivolte
in particolare a minori (interventi socio-assistenziali integrativi o
sostitutivi della famiglia), disabili (interventi socio-assistenziali
finalizzati al mantenimento e al recupero
dei livelli di autonomia
della persona e al sostegno della famiglia),
anziani (interventi socio-assistenziali finalizzati al mantenimento
e al recupero delle residue capacità di autonomia della persona e
al sostegno della famiglia), persone con problematiche psico-sociali (che necessitano
di assistenza continua
e risultano prive del
necessario supporto
familiare, o per le quali
la permanenza nel nucleo familiare sia temporaneamente o definitivamente impossibile o contrastante con
il progetto individuale),
immigrati (interventi di
prima accoglienza),
giovani e famiglie (attività di aggregazione,
di mediazione familiare e consultoriale).
Tra gli altri obiettivi:
promozione di percorsi di inclusione sociale,
collaborazione e integrazione con soggetti della comunità locale, supporto a famiglie
con soggetti fragili o a
rischio di marginalità
sociale, miglioramen-
to dello stile di vita dei
giovani.
I soggetti interessati
sono 11 Comuni (Viareggio, Seravezza,
Cecina, Prato, Massa
Marittima, Terranuova Bracciolini, Quarrata, Montecarlo, Palaia, Tavarnelle e Aulla),
3 Società della salute
(Prato, Grosseto e Pisa) e l’Unione Montana dei Comuni del Mugello e:
Comune di Seravezza
80.000,00 euro per il
completamento della
Casa della Salute.
Comune di Viareggio
80.000,00 euro per il
completamento della ristrutturazione del
centro di accoglienza
per bambin affetti da
malattie rare.
Federico Taverniti
110.000 EURO PER I MALATI
DI SLA IN VERSILIA
Prosegue la sperimentazione, già avviata in Toscana dal 2009, di assistenza domiciliare per i pazienti affetti da Sla, Sclerosi laterale amiotrofica. Una delibera di giunta destina 3 milioni e 300.000 euro per implementare l’offerta di assistenza domiciliare a persone affette da Sla che si
trovano nella fase avanzata della malattia, e da altre gravi patologie neurodegenerative.
Alla Ausl 12 di Viareggio sono stati destinati 110.284 euro che serviranno a garantire 1.500 euro al mese per tutto il 2013 ai care givers dei 5
malati gravi colpiti dalla Sla che risiedono nella zona. “In Toscana – è il commento del presidente della Regione Enrico Rossi – abbiamo trovato
le risorse necessarie per garantire ai malati di Sla l’assistenza domiciliare, tra l’altro molto meno costosa del ricovero nelle strutture sanitarie.
Nella nostra regione assistiamo attualmente 156 malati di Sla con un assegno di cura di 1500 euro mensili, con l’obbligo di assunzione di una
persona per l’assistenza domiciliare, che può essere anche un familiare”.
Sulla delibera di giunta per l’assistenza domiciliare ai malati di Sla interviene anche l’assessore al diritto alla salute Luigi Marroni : “È un modo
concreto – sottolinea – per essere vicini ai pazienti e alle loro famiglie, e sostenere l’impegno dei familiari nelle attività di cura e assistenza delle persone non autosufficienti”. Tre milioni di euro saranno assegnati alle Asl per far fronte all’erogazione dell’assegno di cura per l’assistenza
domiciliare, finalizzato all’assunzione di assistenti familiari, o destinato al familiare care giver. Altri 300.000 euro verranno assegnati all’azienda ospedaliero universitaria di Careggi, all’interno della quale si trova il Formas, il Laboratorio regionale per la formazione in sanità. Il Formas
avrà il compito di seguire le iniziative di sviluppo e potenziamento dei percorsi assistenziali sul territorio, e le iniziative di formazione, anche in
collaborazione con le associazioni di utenti, per realizzare percorsi formativi specifici per i care givers, siano essi familiari o persone esterne al
nucleo familiare.
La Sla è una malattia progressiva e degenerativa del sistema nervoso. È una patologia rara, con un’incidenza di 2-3 casi ogni 100.000 individui
l’anno. Si calcola che in Toscana ci siano circa 350 persone con diagnosi di Sla.
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Anno 14 Numero 1 Gennaio 2013
RETI DI SALUTE MENTALE:
UNA GIORNATA PARTECIPATA
Non lavoro, non produco niente nemmeno
pensieri, non guido la
macchina, manco vado in bici, nelle vene
mi scorre sangue inquinato da psicofarmaci, per la società sono
una sanguisuga : pensionato ed esente per
reddito per le medicine. Peggio di niente;
gli altri mi guardano
schifati. Il Centro (Diurno) no, non mi giudica
ma mi accoglie tutto intero. Per gli altri sono
meno di una formica
ma io vi dico : anche le
formiche nel loro piccolo si incazzano!!!...
Ci vado (al Centro
Diurno) perchè sono
solo, si guarda un film,
qualche rivista, la colazione, due chiacchIere
e poi c’è Tubino che mi
garba da morire...
Al Centro (Diurno) i
pensieri che mi vengono sono pieni di voglia
e di serenità ; ci sto bene quando dipingo o
faccio bricolage o partecipo alle gite. (Il Centro Diurno) è stare in
compagnia, vedere il
tramonto, andare in gita il giovedì per camminare e pensare ai
miei cari e agli amici..
Queste sono alcune riflessioni portate dagli
utenti del Centro di Salute Mentale nella giornata, organizzata dal
Dipartimento di salute
mentale e dall’Unità
Funzionale Inclusione
sociale, sul tema: reti
di salute mentale,
esperienze a confronto, presso l’aula polivalente di via Comparini.
L’incontro, che ha registrato una presenza di
circa 200 persone, ha
costituito un reale momento di confronto di
realtà lavorative, di
esperienze di partecipazione e di espressione artistica delle vicine zone socio-sanitarie: Pisa, Lucca, Mediavalle, Valdera oltre
alle realtà locali dei
progetti-lavoro e dei laboratori espressivi e di
socializzazione
dell’U.F Inclusione Sociale, dei centri di salute mentale e delle comunità terapeutiche La
Rocca e M. Tobino e
di una realtà scolastica
come l’Istituto Agrario
di Mutigliano.
In particolare, la performance del laboratorio “teatro dei Papalagi” di Fornaci di Barga
ha inchiodato l’attenzione, per più di un’ora, di tutti i presenti che
hanno partecipato
all’evento anche attraverso un’interazione
diretta con gli stessi attori, utenti ed operatori
del centro diurno, diretti e coordinati dallo
psichiatra Mario Betti.
L’incontro, che si è
svolto per tutto l’arco
della giornata, ha previsto anche una pausa-pranzo in cui l’associazione L’uovo di Colombo, con il proprio
laboratorio di cucina,
ha offerto a tutti un buffet caldo permettendo
così a tutte le persone
interessate di rimanere
in sede e seguire gli interventi e i contributi
sia delle realtà locali
sia dei numerosi ospiti.
Il clima di partecipazione e collaborazione è
stato in parte compromesso dal fatto di aggressione da parte di
un partecipante nei
confronti di un medico
psichiatra; il fatto, che
ha prodotto in molti
presenti turbamento e
sconcerto per un gesto
così incomprensibile, è
stato poi potenziato
dalla stampa locale
con titoli come “sangue al ceser!”. Forse
sarebbe stato più costruttivo che una volta
tanto la stampa rivolgesse la sua attenzione più che alla spettacolarità degli aspetti di
violenza, comunque riconducibili a uno stato
di sofferenza, alla voglia dei presenti di
ascoltare e comunicare esperienze positive,
di far sentire la propria
voce e la propria volontà di cambiamento
e di riconquista delle
proprie capacità di
espressione, di recupero della propria autostima, di realizzazione del proprio progetto
di vita.
Ondina Della Martina
U.F Inclusione Sociale
PRESENTATO IL PROTOCOLLO
OPERATIVO SOCCORSO IN MARE
È sempre più stretta e positiva la collaborazione tra Ausl12 di Viareggio e Capitaneria di Porto che, negli ultimi anni, si è sviluppata nella
concretizzazione di numerosi progetti. Tra questi il “Protocollo operativo soccorso sanitario in mare”, un’idea partita dalla Versilia che è diventato un modello regionale. Un accordo, senza costi aggiuntivi per
i due enti coinvolti, che rappresenta una risposta pronta, qualificata,
specializzata per tutte quelle persone che, in mare, dovessero trovarsi in difficoltà. Il protocollo è stato presentato ufficialmente al nuovo
Direttore Generale della Ausl12 di Viareggio Brunero Baldacchini dal
Comandante della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Viareggio Pasquale Vitiello, dal Direttore del Dipartimento Emergenza Urgenza e delle Terapie Intensive Dott. Stefano Buzzigoli, dal Responsabile della Centrale Operativa 118 Dott. Andrea Nicolini e da Giovanni Meniconi del 118.
All’incontro, inoltre, era presente il Comandante Andrea Vitale della
base aereomobile della Guardia Costiera di Sarzana che ha fatto il
punto sulle inziative di formazione che, in questi ultimi mesi, hanno
coinvolto personale medico, infermieristico e del 118 sulle nozioni teoriche e pratiche riguardanti l’utilizzo degli elicotteri in diverse occasioni di soccorso.
NEL REPARTO DI PSICHIATRIA
UNA CABINA PER FUMATORI
È stata istallata, nel reparto di Psichiatria-donne dell’Ospedale Versilia”, una cabina per fumatori. Si tratta di un locale dotato di aspiratore,
che può ospitare due persone. Nel reparto uomini, invece, i degenti
da sempre possono fumare all’interno di una chiostrina, le cui pareti
sono decorate da due murales, da poco completati dai pazienti del
laboratorio del Centro di Salute Mentale, con il pittore Giancarlo Vaccarezza.
Non è contraddittorio permettere il fumo di tabacco?
La Ausl12 si impegna con campagne antifumo e centri ambulatoriali,
che offrono un percorso di cura a quanti sono motivati ad interrompere la dipendenza del tabagismo. Il divieto del fumo in ospedale pone
però dei problemi nella gestione della crisi. È poco realistico immaginare di chiedere all’improvviso di smettere di fumare ad una persona,
affetta da un disturbo mentale, proprio quando è scompensata, sta
male, e a volte è sottoposta a misure limitative della propria libertà,
come il ricovero obbligatorio. Per permettere di fumare all’esterno
dell’ospedale, anche per i pazienti con intossicazioni da alcool e da
sostanze, disabili o con deterioramento mentale, è consigliabile offrire l’accompagnamento dei familiari e del personale sanitario e tecnico. In alcuni casi il rifiuto della sigaretta o a volte anche l’invito a dilazionarne l’accensione, pone difficoltà nel rapporto terapeutico.
Ci sono persone che non si sottopongono a terapie, solo perché ritengono di non poter rinunciare ad una abitudine come quella del fumo. Allora la filosofia di limitazione del danno impone di ricercare comunque di mantenere i pazienti all’interno del circuito di cure, anche
contrattando in maniera pragmatica, ad esempio accettando che il
paziente scelga di continuare nel tabagismo, purché accetti di curare
disturbi come il Disturbo Bipolare o il Disturbo Psicotico.
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Anno 14 Numero 1 Gennaio 2013
CAMPAGNA VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE STAGIONALE
La campagna per la
vaccinale antinfluenzale, organizzata
nell’ambito del territorio della Ausl12 di Viareggio, è incentrata su
di una forte collaborazione con tutti i Medici
di Medicina Generale,
presso gli ambulatori
dei quali è possibile in
via prioritaria rivolgersi. Le categorie interessate sono costituite
da tutti gli ultra sessantacinquenni cui si aggiungono: i soggetti di
età superiore ai sei
mesi, ragazzi e adulti,
affetti da malattie croniche dell’apparato respiratorio, malattie
dell’apparato cardiocircolatorio, diabete mellito ed altre malattie
metaboliche, malattia
renale con insufficienza renale, malattia degli organi emopoietici,
malattie con carente
produzione di anticorpi, malattie infiammatorie e croniche, sindromi da malassorbimento intestinale. Infine, in quanto soggetti
addetti a servizi pubblici di primario interesse
collettivo, rientrano
nella raccomandazione a vaccinarsi: i medici, il personale sanitario di assistenza o in
contatto con soggetti a
rischio, il personale
che per motivi occupazionali è a contatto con
animali che potrebbero
costituire fonte di infezione da virus influenzali. La vaccinazione
può essere anche ef-
fettuate nei seguenti
presidi distrettuali, negli orari indicati, presentando, per i soggetti rientranti nelle categorie a rischio sopra
nominate, idonea certificazione medica attestante la condizione
clinica giustificante la
vaccinazione stessa:
• Presidio di Viareggio
“Tabarracci” - da lunedì a venerdì ore 10.30
- 12.30 (adulti);
• Presidio di Viareggio
“COOP” (infanzia-adolescenza) - giovedì
10.00 - 11.00 (pregasi
telefonare per fissare
appuntamento allo
0584.6056152 dalle
11.30 alle 12.30);
• Presidio di Massarosa
giovedì 9.30 - 11.30
(adulti);
• Presidio di Camaiore
mercoledì 10.00 12.00 (infanzia-adolescenza) e lunedì ore
11.00 - 12.00 (adulti);
• Presidio di Querceta
martedì ore 11.00 12.00, venerdì ore
11.00 - 12.00 (adulti);
• Presidio di Pietrasanta
martedì, venerdì e sabato ore 9.00 - 10.30
(adulti).
Tutte le sedi indicate,
laddove non sopra indicato, effettuano comunque la vaccinazione nella infanzia adolescenza, previa esibizione di documentazione pediatrica, negli
orari previsti per le ordinarie sedute vaccinali dedicate a questa
fascia di età.
GIOCO D’AZZARDO: OBBLIGO DEI GESTORI DI INFORMARE I CLIENTI
Hai mai sentito l’impulso a giocare somme di denaro sempre più elevate? Hai mai voluto tenere nascosta l’entità del tuo giocare alle persone che
ti stanno più vicino? Se hai risposto positivamente ad almeno una di queste domande, stai rischiando di avere problemi con il gioco. Dal 1° gennaio 2013, tutti i gestori di sale da gioco e di esercizi in cui vi sia offerta di giochi pubblici, o anche di scommesse, avranno l’obbligo di esporre ben
visibile materiale informativo sul gioco d’azzardo: in fondo alla locandina, le due domande per capire se si è o meno a rischio dipendenza. Lo prevede il decreto-legge cosiddetto Balduzzi, convertito in legge l’8 novembre 2012, che obbliga i gestori a “esporre, all’ingresso e all’interno dei locali, il materiale informativo predisposto dalle aziende sanitarie locali, diretto a evidenziare i rischi correlati al gioco e a segnalare la presenza sul territorio di servizi di assistenza pubblici e del privato sociale dedicati alla cura e al reinserimento sociale delle persone con patologie correlate al gioco d’azzardo patologico (GAP)”. In Toscana, il materiale informativo è stato predisposto dall’assessorato al diritto alla salute, avvalendosi del contributo di professionisti esperti nella prevenzione e cura delle persone con problemi di GAP. Le locandine sono state “personalizzate” da ciascuna
Asl, che le consegnerà a tutti i gestori di locali interessati. Nel materiale informativo ci sono il logo della Asl ed i recapiti telefonici dell’Urp, l’Ufficio relazioni con il pubblico, per avere informazioni sui servizi di cura. Nella locandina, si spiega che il gioco d’azzardo patologico è un disturbo del comportamento che rientra nell’area delle cosiddette “dipendenze senza sostanze”; che può sembrare innocuo, ma in realtà può provocare una pericolosa dipendenza in tutte le fasce di età. Si elencano i vari tipi di gioco
d’azzardo: slot machine, lotterie, gratta e vinci, poker on line, scommesse
sportive, bingo, casinò on line, ecc. “Il giocatore patologico – spiega il volantino – sviluppa un legame sempre più forte con il gioco, trascura la famiglia, gli impegni lavorativi e la vita sociale. Aumenta progressivamente la
frequenza delle giocate, il tempo passato a giocare e la somma spesa nel
tentativo di recuperare le perdite, nella speranza di rifarsi”. Il rischio è quello di spendere sempre più denaro e trascorrere sempre più tempo a giocare, pensando di poter controllare la propria voglia ma senza riuscirci, diventando irritabili quando non si gioca, mentendo a familiari e amici, giungendo a commettere atti illeciti per procurarsi denaro.
In fondo alla locandina, le due domande per scoprire se si rischia la dipendenza da gioco, e i contatti a cui rivolgersi per avere informazioni e aiuto.
La locandina può essere scaricata dal sito della Ausl12
www.usl12.toscana.it
SUL TAGLIO DEI POSTI LETTO IN CHIRURGIA
In relazione a quanto apparso sulla stampa riguardo il “taglio dei posti letto in chirurgia” risponde il Responsabile di Area Chirurgica dell’Ospedale “Versilia”, dott. Massimo Cecchi.
“La riduzione dei posti letto in chirurgia era già prevista e programmata prima dell’estate, quindi con la precedente direzione e prima dell’epoca di spending review, ed è stata conseguente invece a numerosi fattori come il miglioramento del tasso di occupazione dell’area chirurgica, inferiore rispetto agli
standard richiesti. La riunificazione delle UU.OO. di Chirurgia in una unica Unità Operativa che ha permesso un’unica programmazione delle liste di attesa e quindi un uso più funzionale dei posti letto. Il miglioramento dell’appropriatezza chirurgica e di conseguenza l’esecuzione di un numero sempre maggiore di interventi in regime di week surgery, day surgery o ambulatoriale.
La riduzione dei posti letti nel corso degli anni 2007-2012 infatti non ha avuto corrispondenza con una riduzione della attività delle sale operatorie. Il numero di interventi erogati è rimasto costante così come la complessità della casistica migliorando al tempo stesso l’adeguatezza agli standard assistenziali richiesti. Il volume di attività dell’area chirurgica dell’Ospedale Versilia è tra le più alti in Toscana con numerosi esempi di eccellenza, e sia gli operatori che la direzione non hanno nessuna volontà nè interesse a ridurla.
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Anno 14 Numero 1 Gennaio 2013
SOLIDARIETÀ E SCELTE FUORI MERCATO
I due premi Nobel
dell’economia, Lloyd
Shapely e Alvin Roth,
hanno dato un contributo fondamentale al
modo di fare le scelte
migliori in situazioni
fuori mercato. Fra queste c’è la questione di
come appaiare i pazienti in attesa di trapianto e gli organi disponibili. Gli algoritmi
usati sono tanti e sono
andati a prevedere anche situazioni complesse: per esempio,
una moglie ha bisogno
di un nuovo rene e il
marito è disposto a donarlo, ma c’è la questione della compatibilità. Quindi bisogna fare triangolazioni fra il
dono del marito e un
altro rene compatibile
da trovare altrove. Abbiamo voluto tuttavia,
già che si parla di trapianti, prendere l’occasione per spezzare
una lancia in favore
delle donazioni. Il dono
di parti di sé, di tessuti
biologici e in seguito di
organi, inizia con la donazione del sangue
che già nella prima
guerra mondiale salvò
molte vite umane, grazie anche alla scoperta
di come conservarlo (il
citrato di sodio ne im-
pedisce la coagulazione). Dopo la guerra,
negli anni ’20, si diffusero in Europa e negli
Stati Uniti le prime associazioni di volontari
disposti a offrire periodicamente il proprio
sangue in modo gratuito e anonimo: uomini
e donne animati da puro spirito di solidarietà
che capivano, al di là
di ogni ragionamento,
che <nessun uomo è
un’isola> e che solo
porgendoci una mano
si può costruire un
mondo migliore. Gli
anni ’40 e ’50 furono di
vivace fermento per i
trapianti; si sostituivano reni e fegato e si
era avviato il trapianto
del midollo osseo, prezioso per guarire leucemie e gravi anemie: i
donatori capivano che
ogni istante perduto
rappresentava una vita
preziosa che se ne andava. Scienza e impegno civile presero a
muoversi allo stesso
ritmo, anzi, era la generosità dei molti che
permetteva alla scienza di compiere passi
avanti. Prendeva corpo un’inedita passione
che si propagava in linea orizzontale, da
uno all’altro: le orec-
chie che accoglievano
il messaggio erano
sempre più numerose.
Quando nel 1963 il
francese Jean Dausset scopre il sistema
HLA, un potente meccanismo di difesa contro cellule estranee, si
chiarisce il mistero
dell’attacco subito dalle cellule dell’organo
donato. Solo negli anni
’80 viene scoperta una
sostanza in grado di
abbassare le difese organiche, si tratta della
Ciclosporina, la cui
produzione segna una
vera svolta: da allora il
trapianto di organi, midollo osseo, sangue
venoso e più tardi del
sangue da cordone
ombelicale diventa
una terapia standard
per una serie di malattie fino a quel momento potenzialmente fatali. L’obiettivo del volontariato diventava sempre più ambizioso: occorreva trovare il maggior numero possibile
di donatori o di potenziali donatori. La famiglia della donazione
aveva in AVIS (Associazione Volontari Italiani Sangue), AIDO
(Associazione Italiana
Donatori Organi), ADMO (Associazione Donatori Midollo Osseo)
e ADISCO (Associazione Donatrici Italiane
Sangue Cordone Ombelicale) le associazioni più note a livello nazionale. Esse si sono
fatte carico di informare la popolazione che
donare è bello attraverso campagne di
sensibilizzazione studiate spesso gratuitamente da professionisti di buona volontà:
così gli slogan <Donatore subito> di AVIS o
<Ehi tu! hai midollo?>
di ADMO, < Dona gli
organi, Dai valore alla
vita> di AIDO, tappezzano le strade o invadono l’etere. Recentemente è apparso su
Youtube uno spot di
ADISCO Versilia <Il
sangue del cordone
ombelicale ha mille vite, donalo!>. Proprio il
Web, attraverso i social network, si sta rivelando come il nuovo
strumento spontaneo
per diffondere messaggi di solidarietà e
buona volontà. Seguitissima, fra le molte, la
pagina facebook <Poli
Ale: un midollo per la
vita> creata da una
mamma il cui bambino
è guarito in seguito a
un trapianto di midollo
osseo, e che per riconoscenza verso il dono
ricevuto si impegna a
diffondere il grande
messaggio: regaliamo
la vita.
STOMATERAPIA E NON SOLO
AMBULATORIO NUTRIZIONALE
E ATTIVITÀ INFERMIERISTICA
Sono l’infermiera enterostomista della Ausl12 di Viareggio e mi occupo anche della gestione infermieristica dell’Ambulatorio obesità, nutrizione
clinica ed artificiale. Dal mese di settembre 2012, con delibera del Direttore Generale, sono entrata a far parte del Gruppo Operativo per la Nutrizione Artificiale che per l’Azienda costituisce il Team Nutrizionale.
Viene cosi ottimizzato il percorso del paziente stomizzato con l’obiettivo di raggiungere elevati standard assistenziali nella sua educazione e riabilitazione. Oltre all’attività di nutrizione clinica che prevede la valutazione dello stato di nutrizione per l’individuazione e trattamento delle patologie correlate all’alimentazione (Obesità, Malnutrizione, Disturbi nutrizionali legati a patologie dei vari organi e apparati, Disturbi del comportamento alimentare) l’ambulatorio assicura l’attività di consulenza, sia per i ricoverati che per gli utenti ambulatoriali, si occupa del counseling nutrizionale con interventi di educazione alimentare anche nei pazienti portatori di stomia intestinale (in particolare nel caso di ileostomia che tal volta risultano malnutriti a causa del malassorbimento dei nutrienti a livello intestinale), dell’educazione terapeutica al paziente/familiare/ care-giver laddove si renda necessaria la nutrizione artificiale la consegna di materiale informativo utile specie per una corretta gestione a domicilio dei dispositivi sanitari. L’ambulatorio è situato al Poliambulatorio 2 dell’Ospedale Versilia (stanza 6-7 telefono 0584.6058723) con possibilità di accesso
tramite il Centro Unico di Prenotazione (CUP).
Il Responsabile del Servizio nutrizionale è il Dott. Pinelli con il quale collaboro fin dal momento della visita dove, eseguita la valutazione dello stato clinico nutrizionale, viene impostato il programma dietetico personalizzato e specifico per patologia con eventuali indicazioni alla nutrizione artificiale (NA) di tipo Enterale (NE) e/o Parenterale (NP) in ambito ospedaliero o domiciliare (NAD).
Tomei Marta - Infermiera enterostomista
con la collaborazione della Dott.ssa Ottavia Elisei
L’organizzazione di un Servizio per la gestione della Nutrizione Clinica ed Artificiale
secondo le Linee Guida delle Società Scientifiche rappresenta per l’azienda
e i cittadini una garanzia di appropriatezza clinica e organizzativa.
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Anno 14 Numero 1 Gennaio 2013
PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE DEL CENTRO DI
RIFERIMENTO REGIONALE PER LA SINDROME
DI RETT TRATTE DAL MEDLINE 2012
Il Centro di Riferimento per la Sindrome di Rett dell’Ospedale Versilia,
svolge da anni un’intensa attività di ricerca con l’obiettivo di approfondire la conoscenza di questa malattia rara e di migliorare la qualità della vita delle bambine affette. La Sindrome di Rett è una malattia dello
sviluppo neurologico che interessa quasi esclusivamente bambine le
quali fino al momento dell’insorgenza hanno avuto uno sviluppo psicomotorio nella norma ed una storia clinica priva di eventi traumatici
(parto, malattie infettive del sistema nervoso o traumi cranici). L’esordio sintomatologico, dopo un periodo di sviluppo psicomotorio regolare, avviene di solito tra i 6 e i 18 mesi di vita e si caratterizza per un
arresto psicomotorio e quindi una regressione delle abilità acquisite,
comparsa di stereotipie delle mani con disprassia manuale per cui abilità già acquisite, come prendere un cucchiaio e portarlo alla bocca,
vengono perdute. In un tempo variabile da poche settimane a qualche
mese si verifica un progressivo deterioramento fisico che spesso si
accompagna ad una situazione di apparente distacco emotivo: perdita
del sorriso, isolamento, assenza, mancanza di reazioni alla voce dei
genitori, scomparsa del linguaggio: spesso, ancora oggi, in questa fase questa malattia viene confusa con l’autismo. L’evoluzione della malattia comporta un deterioramento, quali spasticità agli arti inferiori e
andatura atassica, atassia del tronco e distonie. Sul piano neurovegetativo si segnalano disturbi del sonno e crisi di dispnea (tachipnea ed
apnea), spesso accentuate dalle emozioni. In alcune bambine insorgono anche crisi epilettiche. Sul piano fisico compare una scoliosi, talvolta molto invalidante. La malattia colpisce solo le bambine ed è per
questo che la ricerca si è indirizzata verso lo studio genetico e negli
anni duemila sono state individuate due anomalie genetiche sul cromosoma X, rispettivamente note come Mecp2 e CDKL5 (o STK9).
Ogni settimana presso il Centro Rett viene svolta un’attività clinica con
bambine provenienti da molte regioni italiane e dall’estero. Il monitoraggio viene effettuato mediante visita neuropsichiatrica, visita pediatrica e l’utilizzo di questionari che indagano l’area cognitiva, motoria,
emotiva e comportamentale. Inoltre, viene effettuata un’indagine strumentale mediante il “Neuroscopio” strumento innovativo ed unico in
Italia che valuta il sistema autonomico, l’attività elettroencefalografica,
cardiaca, respiratoria classificandone il fenotipo. Questa intensa attività ha permesso di raccogliere importanti dati anamnestici e clinici, creando un complesso database. Tale raccolta ha dato origine ad una
proficua attività di ricerca concretizzata nella stesura di vari articoli
scientifici pubblicati anche recentemente. Dati i risultati ottenuti in questi ultimi anni e grazie allo sviluppo di collaborazioni importanti con vari centri nazionali e internazionali, gli specialisti del Centro Rett dell’Ospedale Versilia auspicano di proseguire le attività specifiche contribuendo ulteriormente alla conoscenza di questa malattia rara, fornendo nuove strategie e strumenti di intervento.
L. Congiu, M.F. Scusa, E. Nencioni, P. Morescalchi, G. Pini,
CRR Rett ASL 12 Viareggio - Regione Toscana
CAMBIANO I NUMERI DI TELEFONO DEL CUP
Cambiano i numeri di telefono del CUP (Centro Unico di Prenotazione) e delle attività a pagamento della Ausl12 di Viareggio. Il nuovo numero del Cup istituzionale è lo 0584.605200, mentre quello della Libera professione è lo 0584.605201. Entrambi i numeri sono già attivi. Si
può telefonare, per prenotare, cambiare, disdire una visita od una prestazione, dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 17,30 ed il sabato dalle 8 alle 13. Le risposte vengono gestite da un Call Center che smista le
chiamate su più linee simultaneamente, consentendo di ricevere sempre e comunque una risposta o di essere richiamato. L’attesa al telefono può diminuire effettuando la prenotazione nella fascia oraria con
minore affluenza, cioè dalle 13,00 alle 14,30. Chi, invece, lascia alla
segreteria il proprio recapito telefonico viene richiamato dagli operatori non appena possibile. Per prenotare si deve avere l’impegnativa del
medico curante o dello specialista: l’operatore chiederà i dati essenziali e comunicherà data, ora, luogo dell’appuntamento e le eventuali
modalità di preparazione per l’esame diagnostico. Indicherà anche
l’importo del “ticket” da pagare o le condizioni di esenzione dal pagamento previste dalla legge. Al C.U.P. vengono forniti i calendari di tutte
le strutture sanitarie eroganti, quindi si può scegliere l’ambulatorio che
è più facile da raggiungere o che ha il minore tempo di attesa. Ricordiamo infine che chi non puoi recarsi all’appuntamento deve disdire
subito la prenotazione! In questo modo si consentirà ad altre persone
di fruire della prestazione e non saremo tenuti al pagamento di una penale, equivalente al ticket, prevista dalla legge per chi non si presenta
all’appuntamento senza aver comunicato almeno 48 ore prima la disdetta.
NUOVA ORGANIZZAZIONE PER LA
TERAPIA DEL DOLORE
Con il pensionamento
del Dott. Franco Dolfi,
l’Ambulatorio della Terapia del Dolore della
Ausl12 di Viareggio è
stato affidato al Dott.
Andrea Pagnini (nella
foto), come responsabile di Sezione nell’ambito della U.O.C Anestesia – Rianimazione
-Terapie Intensive diretta dal Dott. Stefano
Buzzigoli. Già dal 1994
il Dott. Pagnini ha collaborato alla diffusione
dell’analgesia, al trattamento del dolore
“inutile” in Versilia, prima presso l’Ospedale
Tabaracci e, successivamente, al “Versilia”,
con l’istituzione di un
ambulatorio dedicato.
In questi anni la collaborazione si è affinata
e ha permesso di trattare un numero sempre più considerevole
di pazienti di tutte l’età,
prevalentemente anziani, ovvero i più fragili e difficili perché affetti da più patologie. In
questa nuova organizzazione il Dott. Pagnini
avrà due collaboratori,
il Dott. Raffaele D’Alessandro e il Dott. Gabriele Veschi.
Fra le patologie più osservate e lombalgielombosciatalgie che
rappresentano circa il
70% dei casi, seguite
con il 20% dalle nevralgie post-erpetiche
per la massima parte
ed altre patologie metabolico degenerative.
Nel rimanente 10% vi
sono le arteriopatie
obliteranti degli arti inferiori, l’artrosi polidistrettuale ecc. L’Ambulatorio viene effettuato
il Martedì e il Giovedì,
dalle ore 08.30 alle ore
13.30, presso il Poliambulatorio dell’Os p e d a l e “ Ve r s i l i a ” ,
stanze 7 e 8, previo
appuntamento attrav e r s o i l C . U . P.
(0584.605200).
Vengono effettuate visite di prima valutazione e controlli clinici periodici, T.E.N.S nonché
programmazioni per
trattamenti invasivi come peridurali antalgiche, infiltrazioni articolari, blocchi antalgici,
posizionamenti di cateteri e port venosi
centrali, port spinali
che vengono effettuate
presso il Day-Surgery
il Mercoledì dalle ore
14.00 alle ore 20.00. È
possibile un diretto
contatto telefonico con
i Medici della Medicina
Generale con i quali
programmare terapie e
controlli dei pazienti
più problematici presso l’ambulatorio e consulenze a domicilio
nell’ambito dell’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI). Negli ultimi tempi viene portato avanti anche un progetto per l’analgesia
nel dolore neuropatico,
sia esso post-erpetico
che da pregressa cicatrice chirurgica.
In collaborazione con
altri centri sono stati
trattati vari pazienti affetti da dolore neuropatico con cerotto alla
capsaicina. Tale sostanza ha permesso di
ridurre l’entità del dolore del 100% con un primo trattamento da ripetere ogni 3 mesi in
alcuni pazienti, mentre
in altri casi la riduzione
è stata del 50% e in altri del 30% comunque
soddisfacente. Da circa un mese la sezione
di Terapia del Dolore
ha dato l’avvio ad uno
screening ancora poco
diffuso in altre realtà
ospedaliere per la diagnosi di sacro-ileite. Il
25% del low back pain,
cioè del dolore che va
dal rachide al coccige,
coinvolge proprio l’articolazione sacro-iliaca.
Molta della popolazione soprattutto femminile soffre di dolore sacrale, scarsamente indagato dal clinico e le
indagini radiologiche
come TC e RMN talvolta non permettono
di definire con precisione il coinvolgimento
di questa articolazione
nella genesi del dolore
sacrale. Oltre ad alcune manovre di semeiotica ed alla clinica, in
Europa è stato messo
a punto un test con
l’amplificatore di brillanza ed una infiltrazione di anestetico locale nell’ articolazione
specifica. Il test permette di scremare molti pazienti la cui positività individua quelli
che potrebbero beneficiare di una fissazione
con mezzi di sintesi da
parte dello specialista
ortopedico.
Nell’ottica di migliorare
sempre più questa attività ambulatoriale c’è,
infine, la massima attenzione nel raccogliere tecniche e novità,
provenienti anche dal
centro di terapia del
dolore di Pisa con il
quale esiste una forte
collaborazione.
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UN ABBRACCIO PER DIRE GRAZIE A TUTTI
Anno 14 Numero 1 Gennaio 2013
Egregio Direttore, è
con infinito piacere che
mi metto seduta, quasi smarrita, a scrivere
questa mail, non sapendo neanche a chi
esattamente indirizzarla.
Vorrei che fosse una
lettera ricca di parole incoraggianti cosi
come sono state tutte quelle “persone”
che abbiamo incontrato durante la degenza
di mia madre per alcuni giorni nel reparto
di Gastroenterologia.
Vorrei scrivere qui, nero su bianco a grandi
lettere tutti i nomi, i cognomi, gli sguardi ed i
sorrisi che la mia mente e quella della mia
famiglia, sono riusciti
a trattenere nonostante lo smarrimento che
spesso portano le malattie ed i ricoveri. Vorrei descrivere uno dopo l’altro i volti che ci
hanno sostenuto e comunicato gentilezza e
amore, perché di questo si tratta. Amore,
un sentimento troppo
spesso dimenticato o
addirittura sconosciuto a chi sceglie di fa-
re la professione del
medico. Ma a quanto
pare fortunatamente
non per tutti è cosi. Dal
Dott. Lera fino ad arrivare a tutto l’organico
delle infermiere ed infermieri, ed ai collaboratori con ruoli diversi
ma altrettanto necessari. Tutti indistintamente ed umilmente ci
hanno generosamente
regalato parole dolci e
attenzioni.
Il Dott. Giunta, il Dott.
Corti la Dott.ssa Baldi
e gli altri che mancherò di nominare ma che
non per questo sono
meno meritevoli. Cosi
come non distinguerò
le identità delle altre
belle persone,uomini
e donne che ci hanno
confortato e sostenuto in questo percorso,
uno dei tanti all’interno
di una struttura sanitaria che raramente abbiamo trovato cosi benevola e credetemi,se
dico: che purtroppo sia
io che mia madre abbiamo esperienze sanitarie in Italia ed all’estero che marcano
indelebilmente e negativamente la nostra
vita.
Forse è proprio per
questo che oggi mi stupisco di aver trovato
proprio nella mia città
in questo reparto,una
condizione privilegiata, un’ accoglienza giusta e doverosa ma che
purtroppo, solo raramente, possiamo riconoscere all’interno degli ospedali.
So che questo compito
che sto svolgendo alla
mia scrivania non sarà mai completamente
equo e corretto. Dovrei elencare non solo
moralmente, uno dopo
l’altro, tutti coloro che
sono degni di attenzioni e gratificazioni,
ma che troppo spesso
restano anonimi agli
occhi di chi determina i contratti o le mansioni, ma anche se lo
facessi non sarebbe
sicuramente una lista
completa e nessuno di
questo staff deve essere dimenticato.
Un’ altra nota di rispetto e di merito la vorrei comunicare per una
persona speciale che
lavora in cardiologia.
Una bionda frizzante
UNA PERSONA SPECIALE
Lauro Biagini, deceduto nel novembre 2012 per una brutta malattia,
era una persona speciale. Lo era nella sua professione e nella vita
di tutti i giorni. Aveva iniziato a lavorare nel 1969 presso l’ospedale
psichiatrico di Maggiano, diretto da Mario Tobino. Era passato poi
alla struttura di Mommio Castello ed aveva concluso il suo impegno
presso Villa dei Fiori a Viareggio.
Uomo di grandi capacità ed infinita pazienza, aveva sempre parole
buone per tutti. Nel ricordarlo con grandissimo amore, la compagna
Rosella vuole ringraziare tutto il personale di Radiologia, DH Medico ed Oncologico.
di nome Adriana. Una
donna senza titoli speciali, ma sotto la striscia verde della divisa, un cuore che batte
e si fa sentire dagli altri cuori malati. A lei un
grazie
speciale e forte come
la mano che dà a chi
non riesce a sostenersi da solo. So che probabilmente la gratitudine che provo resterà
stretta nella mia gola
ed impigliata tra i miei
pensieri.
Si è spesso più capaci a descrivere il male
che ad esaltare il be-
ne, come se avessimo
dimenticato che esistono ancora molte cose buone che possono
accadere nonostante
tutto, oltre il dolore e la
disperazione. Questa
mia vuole essere solo
un tentativo di volo per
distaccarmi dalle disillusioni e dalle paure
che attraversano la nostra quotidianità quando ci troviamo a condividere la nostra vita
con quella di altri esseri umani che decidono per noi, che ci curano che ci guariscono o
che semplicemente ci
accompagnano nel nostro viaggio rispettando la nostra dignità e la
nostra fragilità.
Vuole essere un incoraggiamento per coloro che credono nel
proprio lavoro e lo
svolgono con determinazione ma senza dimenticare che non siamo qui da soli e che ci
possiamo ancora toccare e vedere con il
cuore. Vuole essere
un abbraccio per dire
grazie a tutti. Grazie
davvero.
Sabrina Comelli
CORSI PER APPRENDIMENTO DELL’USO
DEL DEFIBRILLATORE
In relazione ai propri fini istitutivi e programmatici, Assonautica Lucca-Versilia ha iscritto i propri soci, che ne hanno fatto richiesta, al training previsto dalle normative di legge in essere, per la preparazione
di personale “laico” che intenderà apprendere la tecnica d’uso dell’apparecchio defibrillatore. Il training si terrà presso i locali del Servizio
118 della Ausl 12 di Viareggio con la durata dell’intera giornata e con
un intervallo per il pranzo. Al termine del corso ad ogni partecipante sarà consegnato un modulo di valutazione che sarà compilato dal
singolo corsista per essere approvato dall’operatore del 118, questo
renderà il candidato, soggetto esperto per l’uso dell’apparecchio, venendo inserito il suo nominativo in apposito elenco tenuto dalla Usl.
Assonautica Lucca-Versilia fino dal 2007 ebbe a diffondere la conoscenza delle pratiche d’uso del defibrillatore portatile semiautomatico, soprattutto in ambito nautico, cantieristico e in ambienti confinati
connessi. Nel corso di questi ultimi anni valenti associazioni hanno
poi sviluppato importanti iniziative che hanno di fatto creato una maggiore coscienza generale intorno alle problematiche dell’emergenza
cardiologica, indotta dall’arresto cardiaco improvviso. Facendo tesoro di nuove normative che hanno reso possibile l’approccio “laico”
all’apprendimento delle tecniche relative, un tempo non molto lontano, appannaggio esclusivo del personale ospedaliero. Il valore di
questa iniziativa si aggiunge a quelle già svolte sullo stesso contesto,
volendo Assonautica – in questo caso—sottolineare il significato specifico di una nuova sensibilità che deve completare e implementare
le competenze di coloro che operano nel settore nautico, del diporto
e della cantieristica, un ambito nel quale la sicurezza e la tutela della vita umana devono trovare il massimo di prevenzione e di salvaguardia.
Alessandro Cinquini
vice-presidente Assonautica Lucca-Versilia
PAOLO TORRICO È IL NUOVO
DIRETTORE AMMINISTRATIVO
Il direttore Generale della Ausl12 di Viareggio Dott. Brunero Baldacchini ha nominato il nuovo Direttore Amministrativo. Si tratta del Dott.
Paolo Torrico che, da lunedì 3 dicembre 2012, prenderà il posto, come era previsto, di Claudio Rapalini, da diciassette anni punto di riferimento dell’Azienda versiliese.
Paolo Torrico è nato il 27/01/1966 a San Giuliano Terme dove risiede. Ha una laurea in Scienze Politiche, conseguita presso l’ Università di Pisa nel 1990. Ha un Master Universitario di secondo livello
in “Management delle Aziende Sanitarie” della Facoltà di Economia,
Università di Pisa, ottenuto nel 2005. Ha frequentato, tra il 2009 e il
2010, il Corso di Perfezionamento Universitario in Management degli Approvvigionamenti in Sanità presso l’Università Bocconi di Milano. Proviene dall’Ente Estav Nord Ovest dove ricopriva il ruolo di Direttore del Dipartimento Acquisti.
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Anno 14 Numero 1 Gennaio 2013
Azienda U.S.L. 12 Versilia
Via Aurelia 335, 55043 Lido
di Camaiore (Lu)
C.F. P.I. 00523180461
* Centralino Azienda U.S.L.
tel. 0584/6051
e patrimoniale
Acquisti tel. 0584/6059459, fax
0584/6059501
Economato
tel. 0584/6059489
fax. 0584/6059493
Patrimonio
tel. 0584/6059467
Ragioneria tel. 0584/6059473
fax. 0584/6059468
* Centro unificato prenotazioni (C.U.P.) tel. 840011550
* Controlli di gestione, tel.
0584/6059464
* U . R . P. ( U f f i c i o Re lazioni con il Pubblico)
tel. 0584/6055287, tel.
0584/6055288, tel. 0584/
6059421 Numero verde tel.
800297211
* Sistema informativo e tecnologie Informatiche tel. 0584/6059426,
tel. 0584/6059428 tel.
0584/6059567
* Centrale operativa Versilia
Soccorso tel. 118
* Portineria Direzione Aziendale Villa Pergher
tel. 0584/6059517
fax 0584/67646
* Direzione Aziendale
Segreteria del Direttore Generale, Direttore Sanitario,
Direttore Amministrativo,
Direttore Servizi Sociali,
Responsabile Staff. tel.
0584/6059515
* Coordinatore Sociale
Segreteria tel. 0584/6059647
Assicurazione qualità tel.
0584/6059571
Promozione della Salute
tel. 0584/6059860
Formazione
tel. 0584/6059252
tel. 0584/6059234
tel. 0584/6059237
tel. 0584/6059240
tel. 0584/6059212
Medico competente ex
D.L.626 tel. 0584/6055360
* Gestione del personale
Concorsi tel. 0584/6059475
Gestione economica tel.
0584/6059451
Gestione previdenziale tel.
0584/6059454
Politiche incentivanti tel.
0584/6059521
Re l a z i o n i s i n d a c a l i t e l .
0584/6059477
Rilevazione e controllo orario
tel. 0584/6059438
Stato giuridico e matricolare
tel. 0584/6059481
* Nuove opere e manutenzione
immobili
tel. 0584/6059432
tel. 0584/6059433
* Tecnologie sanitarie e servizio
prevenzione protezione
Ufficio tecnico
tel. 0584/6059662
fax. 0584/6059431
Servizio prevenzione e protezione tel. 0584/6059445, tel.
0584/6059444
* Portineria Ospedale Versilia tel. 0584/6055347, fax.
0584/6055282
* Analisi chimico-cliniche, Segreteria tel. 0584/6055356, tel.
0584/6055331, 0584/6055332
* Stanza Mortuaria tel. 0584
- 6055553 fino alle ore 24.00
oppure 0584 - 6055532 dalle
ore 22.00
* Anatomia patologica, Segreteria tel. 0584/6055525, tel.
0584/6055526
* Vigili giurati (Securitas)
tel. 0584/6055623
* Cappella - Parroco
tel. 0584/6059781
*Progetti Informatici di
Area Vasta
tel. 0584/6059557
* Affari generali e legali
0584/6059646
Legale e contratti
tel. 0584/6059504,
tel. 0584/6059562,
fax. 0584/6059641
Convenzioni uniche nazionali
tel. 0584/6059642
Protocollo tel. 0584/6059652
- 0584/6059651
fax. 0584/6059650
Auditorium Ospedale Versilia
tel. 0584/6059592
Biblioteca tel.
0584/6059591
* Amministrazione contabile
* Anestesia e rianimazione,
Caposala tel. 0584/6055272
* Terapia del dolore
tel. 0584/6057171
* Assistenza infermieristica
ospedaliera
tel. 0584/6059414
fax. 0584/6059413
* Assistenza sociale, portineria sede Via Comparini
Viareggio tel. 0584/385920,
fax. 0584/385931, U.O. Strutture assistenza sociale tel.
0584/6059228 - 0584/6059209
- 0584/6059235 - fax
0584/6059245
* Cardiologia, Stazione infermieri tel. 0584/6059721
* Centro trasfusionale-Immunoematologia, reception tel.
0584/6055275
fax. 0584/6055367
Numeri utili
* Chirurgia generale
Sala operatoria, Caposala tel.
0584/6055296
tel. 0584/6055297
Reparto 1 Caposala
tel. 0584/6058623
fax. 0584/6058762
Stazione infermieri 1
tel. 0584/6058630
Reparto 2 Caposala
tel. 0584/6058608
Stazione infermieri 2
tel. 0584/6058615
Ambulatorio Urocolonstomizzati
tel. 0584/6058723
* Day Hospital Chirurgico
Stazione infermieri
tel. 0584/6058725, Capo sala
tel. 0584/6058726
* Senologia, riferimento infermieristico
tel. 0584/6058618
* C.O.R.D. (Centro Oncologico
di Riferimento Dipartimentale) tel. 0584/6058673, fax.
0584/6058696
Unità cure palliative
tel. 0584/6058698
Coordinamento donazioni e
trapianti tel. 0584/6059400
* Dermatologia, segreteria tel.
0584/6058661,
Caposala tel. 0584/6058665
* Diabetologia, segreteria tel.
0584/6059631
* Direzione sanitaria ospedaliera, segreteria 0584/6059582
tel. 0584/6059583
Ufficio Rilascio Cartelle Cliniche, tel. 0584/6055286 solo per
informazioni
Sabato chiuso
* Emergenza-pronto soccorsoaccettazione, Caposala tel.
0584/6055260
fax. 0584/6055268
Stazione infermieri tel.
0584/6055370
* Farmaceutica, ufficio al pubblico tel. 0584/6059410, fax.
0584/6059420
Farmacia fax. 0584/6055515,
Laboratorio farmaceutico
fax. 0584/6055509
* Formazione,
tel. 0584.6059275,
0584.6059252, 0584.6059233,
0584.6059234, 0584.6059237,
0584.6059240
fax 0584.6059230
* Hospice, Caposala tel.
0584/6058701, stazione infermieri tel. 0584/6058700
* Medicina generale 1, Caposala
tel. 0584/6058748, stazione
infermieri tel. 0584/6058743,
tel. 0584/6058744
Day hospital, Caposala tel.
0584/6058761, accettazione
tel. 0584/6058754
* Medicina generale 2, Caposala
tel. 0584/6058736, stazione
infermieri tel. 0584/6058731,
tel. 0584/6058732
* Medico Competente tel.
0584/6059553
* Nefrologia, Caposala tel.
0584/6058650, stazione infermieri tel. 0584/6058652
Dialisi Caposala tel. 0584/
6059596
reception tel. 0584/6059492
* Neurologia, accettazione tel.
0584/6059539, 0584/6059543
* Neuropsichiatria infantile,
segreteria Tabarracci Viareggio
tel. 0584/6059236, ambulatorio
ospedale tel. 0584/6059528
* Oculistica, Caposala tel.
0584/6059739, stazione infermieri tel. 0584/6059737, tel.
0584/6059743
tazione tel. 0584/6055216 - tel.
0584/6055217
* Riabilitazione-Recupero e rieducazione funzionale, segreteria tel. 0584/6059744 stazione
infermieri tel. 0584/6059747,
Centro ausili tel. 0584/6055306
* Riabilitazione funzionale Ospedale Versilia tel.
0584/6055307, Tabarracci
Viareggio tel. 0584/6059206,
Seravezza tel. 0584/6056705
* Urologia, stazione infermieri
tel. 0584/6058646
Dipartimento Prevenzione Sede
Pietrasanta - Presidio “P. Lucchesi”, via Martiri di S. Anna 12
- Segreteria tel. 0584/60589112-3-0 - fax 0584/6058864
* Igiene degli alimenti e della
nutrizione fax 0584/6058864
* Oncologia medica
Degenza: stazione infermieri
tel. 0584/6058677
Day Hospital: stazione infermieri tel. 0584/6058753
* Igiene e sanità pubblica fax
0584/6058864
* Ortopedia,
segreteria 0584/6059704, Caposala tel. 0584/6059703, stazione
infermieri tel. 0584/6059701,
Day hospital stazione infermieri
tel. 0584/6059706
* Nuovi Insediamenti Produttivi (N.I.P.), segreteria tel.
0584/6058879
* Ostetricia e ginecologia
Sala parto accettazione tel.
0584/6055337
Ostetricia Caposala tel.
0584/6059753
stazione infermieri tel.
0584/6059754
Ginecologia Caposala tel.
0584/6059733
stazione infermieri tel.
0584/6059729
* Otorinolaringoiatria, Caposala
tel. 0584/6058654, stazione
infermieri tel. 0584/6058659
* Pediatria, Caposala tel.
0584/6059764, stazione infermieri tel. 0584/6059767,
accettazione U.T.I.N. tel.
0584/6059756, Pronto soccorso
pediatrico tel. 0584/6059768
* Poliambulatorio 1
tel. 0584/6059602
* Poliambulatorio 2
tel. 0584/6059554
* Preospedalizzazione
tel. 0584/6055335
fax 0584/6055389
* Psichiatria,
segreteria tel. 0584/6055239,
fax. 0584/6055237, stazione
infermieri tel. 0584/6055242
* Psicologia, tel. 0584/6055358,
ambulatorio ospedale tel.
0584/6059551
Tabarracci Viareggio tel.
0584/6059342
Forte dei Marmi tel. 0584/85342
* Radiologia, segreteria - accet-
* Sanità Pubblica Veterinaria
fax 0854/6058926
* Prevenzione, igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro fax
0584/6058929, Numero verde
800/235303
Sede Viareggio
Presidio “G. Tabarracci”
via Antonio Fratti 530
Portineria tel. 0584.6059211
* Medicina legale, segreteria tel. 0584/6059351 - fax
0584/6059355
*Medicina dello sport, Segreteria tel. 0584/6059326 - fax
0584/6059325
Unità funzionali territoriali
* Attività consultoriali
Consultorio adolescenti Lido
di Camaiore tel. 0584/67876
Consultorio familiare Viareggio
Terminetto tel. 0584/30829
Consultorio familiare Lido di
Camaiore tel. 0584/67876
Consultorio familiare Querceta
tel. 0584/742194
Consultorio Nutrizionale
Tabarracci Viareggio
tel. 0584/6059339
* Disabilità, segreteria tel.
0584/385902
* Inclusione Sociale tel.
0584/385905
0584/6059236, fax.
0584/46202
* Sert (dipendenze, tossico dipendenze ed alcolismo) Viareggio tel.
0584/6056620 - fax.
0584/46202
Centro Anti Fumo
tel. 0584/6056620
Distretto
Pietrasanta
tel. 0584/6058817
tel. 0584/6058818
tel. 0584/6058821
fax. 0584/6058822
Arni tel. 0584/789088
Forte dei Marmi
tel. 0584/83873
fax. 0584/83896
Querceta
tel. 0584/742194
tel. 0584/768395
fax. 0584/743333
Ponte Stazzemese
tel. 0584/770023
ore 8 - 13 dal lunedì al sabato
Camaiore
tel. 0584/6056413
tel. 0584/6056419
fax. 0584/6056420
Camaiore portineria
tel. 0584/6056400
Lido di Camaiore
tel. 0584/619108
Assistente Sociale
tel. 0584/617419
Consultorio
tel. 0584/67876
Massarosa
Ufficio Vaccinazioni tel.
0584/938234
Sportello Farmaceutico
tel. 0584/93020
Assistente Sociale
tel. 0584/939768
fax 0584/938346
Centro Diurno
Stiava tel. 0584/92540
Tabarracci Viareggio
Portineria
tel. 0584/6059211
Segreteria
tel. 0584-6059222
fax 0584-6059225
Formazione
fax. 0584/6059230
tel. 0584/6059233
tel. 0584/6059244
Radiologia
tel.0584/6059250
Segreteria
tel. 0584/ 6059216
fax 0584/6059254
Viareggio Terminetto
tel. 0584/437532
Torre del Lago
tel. 0584/340463
* Salute mentale adulti, segreteria tel. 0584/6055239
Centro salute mentale Camaiore tel. 0584/987712
Centro salute mentale Pietrasanta tel. 0584/738572
Centro salute mentale Viareggio
tel. 0584/385925
Nota: per ragioni tecniche l’elenco dei numeri
telefonici potrà essere
soggetto ad alcune successive variazioni, sarà
nostra cura provvedere
tempestivamente agli
aggiornamenti necessari;
inoltre saremo grati a tutti
coloro che ci segnaleranno
inesattezze.
* Salute mentale infanzia
adolescenza, segreteria tel.
* Comunicazione Multimediale tel. 0584/6059783
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