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ATTIVA LA TESSERA SANITARIA E PORTALA SEMPRE CON TE
Allestimento feste con palloncini Confezioni regalo originali ed esclusive Rendiamo indimenticabili le tue feste Via Aurelia Sud 32 ang. Via Minghetti VIAREGGIO (LU) Tel/Fax: 0584.396280 www.lafabbricadelleideeviareggio.it su : La Fabbrica Delle Idee Anno 14 Numero 1 · Gennaio 2013 · Distribuzione Gratuita Percorso Sanità - Periodico di informazione e documentazione dell’Azienda USL n° 12 di Viareggio - Autorizzazione del Tribunale di Lucca n° 727/2000 del 15 - 06 - 2000 - Direttore Responsabile Stefano Pasquinucci - Stampa Coop. Nuova Cesat (FI) Tiratura 10.260 copie - Edito da Agenzia Italia Servizi & Comunicazioni, Via C. Battisti 158 - 55049 Viareggio (LU) - tel. 0584.961082, e-mail: [email protected] - Redazione: Agenzia Italia Servizi & Comunicazioni via C. Battisti 158 tel. 0584.961082 - 55049 Viareggio - Redazione: AUSL n° 12 di Viareggio, Via Aurelia 335 - 55043 Lido di Camaiore (LU) - U.R.P. Uff. Relazioni con il Pubblico Ospedale “Versilia” tel. 0584.6055287 - 55043 Lido di Camaiore - email: [email protected] Gli articoli firmati impegnano esclusivamente i rispettivi autori. I testi e le informazioni pubblicate, nonostante la cura e l’attenzione adottate, possono contenere inesattezze involontarie, e pertanto ce ne scusiamo anticipatamente. Prodotti illustrati, consigli d’uso, indirizzi e orientamenti igienico-sanitari suggeriti e/o proposti, rappresentano una libera scelta redazionale espressa nell’interesse dei lettori. L’Editore non assume alcuna responsabilità circa la corrispondenza di quanto pubblicato rispetto ad eventuali discordanze verificate dai lettori stessi. Vendita bombole elio Gonfiaggio palloncini elio Fuochi e Sparacoriandoli Coordinati per party Tutto per la festa Via Aurelia Sud 32 ang. Via Minghetti VIAREGGIO (LU) Tel/Fax: 0584.396280 www.lafabbricadelleideeviareggio.it su : La Fabbrica Delle Idee ATTIVA LA TESSERA SANITARIA E PORTALA SEMPRE CON TE Negli ultimi mesi è stata consegnata a tutti i cittadini della Regione Toscana la nuova Carta Sanitaria Elettronica indispensabile per accedere a tutte le prestazioni sanitarie erogate dall’Azienda Usl12 di Viareggio. FISCALE), garantisce l’accesso ai servizi On line molto utili per la salute. Il più importante è dato dalla realizzazione del “Fascicolo Sani- tario Elettronico” che permette di consultare online i documenti sanitari relativi agli accessi di Pronto Soccorso, Ricoveri, Specialistica Ambulatoriale La Carta, più comunemente chiamata “Tessera Sanitaria”, per produrre tutti i suoi effetti deve essere “ATTIVATA”, cioè abilitata con un codice PIN personale, presentandosi agli sportelli della Usl allestiti in tutti i Distretti del Territorio, dell’Ospedale Versilia e presso le Farmacie Comunali. La Carta, oltre ad assolvere alla funzione di riconoscimento del cittadino percorso sanità gen12 def.pdf 1 (contiene il CODICE e Farmaceutica. In questo modo, ad esempio, si potranno consultare e stampare anche i risultati delle analisi di Laboratorio direttamente da ca- sa. con il codice PIN rilasciato al momento dell’attivazione. La Tessera è utile anche per il pagamento delle prestazioni pre- notate al Cup telefonicamente, in quanto consente di non doversi recare agli sportelli per ritirare il foglio di prenotazione e poter pagare, invece, direttamente alla Cassa automatica. Altra novità sono i “Totem” installati nelle sedi distrettuali di Viareggio, Camaiore e Pietrasanta, a disposizione per stampare i referti selezionati dal Fascicolo Elettronico, dopo aver inserito la Carta Sanitaria e aver digitato il PIN. Per informazioni ci si può rivolgere all’Ufficio Relazioni col Pubblico presso l’atrio dell’Ospedale “Versilia”. Dal lunedi al venerdi dalle 8.30 alle 16.30 Numero verde: 800.297211 06/12/2011 10.00.59 NUMERO GRATUITO www.amplifon.it 800 91 08 08 2 Anno 14 Numero 1 Gennaio 2013 È POSSIBILE CURARE OGGI IL MAL DI TESTA? È possibile curare oggi il mal di testa? Parafrasando la celebre frase di Gene Wilder nel meraviglioso film di Mel Brooks Frankstein Junior “Si puo’ fare”. Lasciando da parte l’umorismo la cefalea costiyuisce un disturbo estremamente frequente, specialmente nei paesi industrializzati. Nel corso delle vita sperimentano almeno un episodio di mal di testa circa il 75% delle donne e il 60% degli uomini, nell’80% dei casi con esordio prima dei 40 anni. Motiva il 30% delle richieste di visita neurologica e costituisce una delle cause più frequenti di accesso in Pronto Soccorso. Il Italia la spesa per il mal di testa si attesta intorno ai 6 miliardi di euro all’anno, considerando sia i costi diretti per i servizi sanitari, sia la riduzione di produttività in termini di perdita di giornate lavorative. Si tratta quindi, per il carattere disabilitante, di una patologia ad enorme impatto economico e sociale, una vera e propria questione di salute pubblica, che impone un precoce e pronto riconoscimento degli individui affetti e un adeguato trattamento. La cefalea può essere un sintomo di una patologia cerebrale o sistemica anche grave, come una neoplasia cerebrale oppure un’emorragia subaracnoidea, o costituire una malattia a sé stante. A questo secondo gruppo appartengono le due cefalee primarie più diffuse: l’emicrania e la cefalea tensiva. L’emicrania colpisce nel nostro paese fino al 30% delle donne e il 12% degli uomini. Insorge in genere in eta’ giovanile, nell’infanzia e nei primi anni dell’adolescenza, con un andamento variabile nel tempo anche in relazione a fattori endogeni, quali: variazioni ormonali nella donna legate alle fasi mestruali, la gravidanza (dove per inciso l’emicrania nel 30% dei casi migliora), la menopausa ed esogeni: cambiamenti dello stile di vita, eventi vitali stressanti. Si manifesta con attacchi ricorrenti nel tem- po, separati da intervalli liberi ed accompagna il paziente per tutto il corso della vita. È un disturbo molto invalidante e complesso e non si riassume solo nel sintomo dolore. In un rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO, 2001) sulle malattie che causano maggiore disabilita’ nel mondo, l’emicrania figura nei primi venti posti. Il dolore è intenso, della durata di diverse ore o giorni, ed è tipicamente accompagnato da sintomi vegetativi, quali nausea e vomito, e da una spiccata suscettibilità per gli stimoli esterni con intolleranza alla luce, odori, e ai rumori. Viene accentuato dall’attività fisica anche routinaria, e spesso costringe il paziente al letto, preferibilmente in un ambiente buio e tranquillo, lontano dagli stimoli ambientali. In una minoranza dei casi la sintomatologia dolorosa è preceduta da un disturbo neurologico transitorio, della durata di meno di un’ora, piu’ frequentemente visivo: la cosiddetta aura emicranica. In alcuni casi la frequenza delle crisi diventa elevata ed il paziente, specie se lasciato all’auotomedicazione, può andare incontro ad un vero e proprio abuso di farmaci analgesici, con cronicizzazione dell’emicrania, che da periodica diventa quotidiana o pressochè quoti- diana. Il trattamento si avvale di norme igienico- comportamentali, dell’individuazione di fattori scatenanti le crisi emicraniche, di terapie per l’attacco e preventive. Accanto ai più tradizionali antidolorifici, il neurologo può decidere di utilizzare, laddove non sussistano controindicazioni, dei farmaci specifici antiemicranici, i triptani. Per l’emicrania ad alta frequenza o cronica esistono diverse terapie profilattiche, che il neurologo sceglie in base alle caratteristiche del paziente e alle eventuali patologie concomitanti. Per quanto riguarda la cefalea tensiva essa raggiunge nei paesi europei dei picchi di prevalenza del 70%, anche in questo caso con una predilezione per il sesso femminile. Si caratterizza, rispetto all’emicrania, per un dolore più modesto, ma meno responsivo alla classica te- rapia antidolorifica. È associata in un una significativa percentuale di pazienti a disturbi d’ansia o dell’umore, che vanno indagati e tenuti in considerazione nella scelta di un efficace trattamento. Accanto alle due forme piu’ frequenti di cefalea primaria ne esiste una terza, meno comune, ma non infrequente come si riteneva un tempo, la cefalea a grappolo. Chiamata anche cefalea da suicidio, per l’intensità spesso intollerabi- le del dolore, colpisce prevalentemente maschi, nella terza decade di vita. Si presenta con dolore in genere orbitarlo o periorbitario. L’intensità del dolore è molto severa, i pazienti riferiscono che è il “peggior dolore” che hanno provato nel corso della vita e le donne, che ne sono colpite riferiscono che il dolore supera in intensità il dolore del travaglio da parto. Il dolore si accompagna a la- crimazione dell’occhio, iniezione congiuntivale, congestione nasale con senso di ostruzione e abbassamento della palpebra dal lato stesso del dolore. Si presenta tipicamente in episodi o grappoli della durata di 8-10 settimane in cui si possono avere anche più attacchi nella stessa giornata, specie nelle ore notturne. Anche per questa forma esistono valide strategie terapeutiche, sia per la cura sintomatica delle crisi, sia per un trattamento profilattico. Il miglior modo per curare questi tipi di cefalea è quello di una loro precoce e corretta identificazione diagnostica necessarie per pianificare un’adeguata terapia sintomatica e preventiva. Il paziente non va mai lasciato da solo ed al lavoro importante dei medici di famiglia va affiancata la possibilità a livello degli ospedali di ambulatori dedicati, dove sia possibile, una vera e propria presa in carico del paziente. All’Ospedale Versilia esiste un ambulatorio dedicato alle Cefalee, a cui afferiscono circa 1000 pazienti. Vi lavorano due neurologi: il Dott. Angelo Nuti, referente dell’ambulatorio, e la dottressa Marcella Vedovello. Vi si accede attraverso una visita specialistica presso l’ambulatorio di Neurologia generale, i cui tempi di attesa non superano le due settimane. L’ambulatorio Cefalee si svolge presso la Neurologia (Poliambulatorio 2 - 1° Piano), il lunedì e il venerdì dalle ore 14.30 alle 17.00. Dott. Angelo Nuti 3 Anno 14 Numero 1 Gennaio 2013 LE PROSPETTIVE DELLA SANITÀ VERSILIESE PER IL 2013 A dicembre, presso la Direzione della AUSL 12 di Viareggio, si è svolto l’incontro tra le Organizzazioni sindacali confederali CGIL, CISL e UIL, la Conferenza dei Sindaci, la Società della Salute e l’Azienda USL 12, relativamente alle prospettive della Sanità versiliese per l’anno 2013, alla luce dei previsti interventi di riorganizzazione del Servizio Sanitario Regionale. Si è svolta ampia discussione durante la quale le Organizzazioni sindacali hanno manifestato le loro preoccupazioni per possibili riduzioni dei livelli di servizio e le ricadute sul fronte occupazionale. Il Presidente della Società della Salute della Versilia, Ettore Neri, a nome della Conferenza dei Sindaci, il Direttore Generale della USL, Brunero Baldacchini ed il Direttore della Società della Salute, Enrico Salvatori hanno illustrato le indicazioni regionali, ancora in corso di compiuta definizione, e gli indirizzi e le strategie che saranno seguite nel territorio della USL 12. L’obiettivo comune è quello di garantire tutti gli attuali livelli di assistenza, sia nel settore sanitario che in quello socio sanitario e sociale, pur nel doveroso rispetto dei vincoli di bilancio ed alla luce della riduzione attuale delle risorse. Al termine è stato concordato di attivare un tavolo di informazione e consultazione preventiva su tutte le tematiche suddette, che consenta alle parti sociali di essere costantemente informati e partecipi delle scelte che saranno adottate. MEGLIO IL VACCINO OGGI CHE L’HPV DOMANI L’Italia è stato il primo Paese europeo a pianificare una strategia di vaccinazione pubblica contro il Papilloma virus (HPV), l’agente virale a trasmissione sessuale che può essere causa di infezioni genitali e nella donna, a lunga distanza, anche del tumore della cervice uterina, malattia per cui si registrano ogni anno in Italia circa 3.500 nuovi casi e 1.000 morti. Ad oggi la vaccinazione contro l’HPV si è dimostrata sicura, ben tollerata e in grado di indurre una immunità duratura nel tempo e di ridurre drasticamente le infezioni. La vaccinazione viene fortemente raccomandata nelle adolescenti al dodicesimo anno di vita (11 anni compiuti), per essere certi che la ragazza abbia, in conseguenza della vaccinazione, difese immunitarie adeguate, prima che l’infezione possa avvenire. Dalle sedi vaccinali della Ausl12 di Viareggio è in corso l’invito, con chiamata attiva, a vaccinazione di tutte le ragazzine undicenni, quelle cioè nate nel 2001. Il ritenere la propria figlia troppo piccola per essere vaccinata è un errore, sia perché il vaccino è sicuro, sia perché la copertura ha una durata molto lunga, anche se non siamo in grado di quantificarne gli anni, sia perché può accadere che un ritardo vaccinale può trasformarsi in una mancata vaccinazione. Per quanto riguarda la sicurezza del vaccino, ricordiamo che è stato autorizzato dalla Agenzia europea del farmaco, per essere somministrato nei bambini fin dal nono anno di vita. La vaccinazione si completa nell’arco di sei mesi con la somministrazione di tre dosi, comunque se il periodo di intervallo tra le dosi è superiore questo non è mai motivo di ricominciare il ciclo di vaccinazione. Per tutti i motivi appena descritti, si invitano i genitori a rispondere positivamente alla chiamata a vaccinazione, accantonando ansie e incertezze immotivate. È possibile comunque avere informazioni più dettagliate rivolgendosi al proprio pediatra, al polo vaccinale distrettuale o al Consultorio Giovani di Viareggio considerando anche che attualmente la vaccinazione è gratuita fino al compimento del 17° anno di età. Poiché il vaccino si è dimostrato efficace anche nel prevenire le reinfezioni e le infezioni crociate da diversi ceppi di papilloma virus, la Ausl12 di Viareggio ha deciso di mettere il vaccino a disposizione anche delle donne adulte, richie- dendo una compartecipazione ai costi di 80 € ogni dose. Le Ostetriche dei consultori della Ausl12 di Viareggio già da qualche tempo, durante gli incontri scolastici su affettività e sessualità, illustrano anche il significato della vaccinazione incoraggiando i ragazzi a parlarne con i genitori. È giusto comunque ricordare che l’utilizzo del vaccino affianca, ma non sostituisce, lo screening periodico attraverso il PAP test, attualmente raccomandato per le donne di età compresa tra i 25 e i 64 anni, che ha già portato negli anni a una drastica riduzione delle morti, attraverso la diagnosi precoce delle lesioni precancerose e del tumore. Per avere ulteriori informazioni sulla vaccinazione delle adulte si consiglia di rivolgersi al medico di famiglia, ai Consultori della Versilia (telefono 0584.6059215), al ginecologo oppure alla UF Igiene e Sanità Pubblica telefonando ai seguenti numeri: 0584.6058940 0584.6058921 0584.6058849, oppure scrivendo a: igiene.pubblica@ usl12.toscana.it DEFIBRILLATORI SULLE AMBULANZE DELLA TOSCANA Defibrillatori sulle ambulanze di primo soccorso: la Regione distribuisce alle Asl le risorse statali (170.000 euro) per favorirne la diffusione e l’utilizzo, con attività formative per il personale che li deve usare e l’istituzione del Registro del personale abilitato. Lo stabilisce una delibera di giunta, mentre l’Estav Centro ha già pubblicato la gara per l’acquisto centralizzato di 270 defibrillatori. Una legge nazionale stabilisce che l’utilizzo dei defibrillatori in sede extraospedaliera sia consentito anche al personale sanitario non medico, e al personale non sanitario, appositamente formato, e demanda le modalità attuative alle Regioni, nell’ambito del sistema di emergenza 118. Con una delibera del maggio scorso la Regione Toscana ha affidato all’Estav Centro lo svolgimento della procedura di gara per l’acquisizione centralizzata regionale di 270 defibrillatori semiautomatici esterni, da destinare a tutti i mezzi di primo soccorso che operano sul territorio regionale. Con la delibera appena approvata, la Regione dà indicazioni alle Asl perché: effettuino attività formativa alla defibrillazione precoce e il relativo aggiornamento formativo del personale volontario a bordo delle ambulanze; tengano l’elenco dei defibrillatori semiautomatici, con la specifica del modello e della sede dove sono collocati; attivino il registro del personale abilitato all’uso del defibrillatore; attivino un sistema di gestione e raccolta dei dati per il monitoraggio; effettuino l’informazione della popolazione residente, per divulgare la conoscenza dell’utilità dell’uso dei defibrillatori semiautomatici esterni sulle persone colpite da arresto cardiocircolatorio. Nel mondo, l’epidemiologia dell’arresto cardiaco è di circa 1 arresto cardiaco ogni circa 1.000 abitanti l’anno. Il defibrillatore semiautomatico esterno è un dispositivo fondamentale per il trattamento della fibrillazione ventricolare, la principale causa di morte improvvisa per arresto cardiocircolatorio nei soggetti in apparente stato di buona salute. È importante intervenire con tempestività con l’utilizzo del defibrillatore poiché per ogni minuto di ritardo le probabilità di un intervento con successo diminuiscono di circa il 10%. 4 Anno 14 Numero 1 Gennaio 2013 SCREENING: LA TOSCANA PASSA DAL PAP TEST AL TEST HPV Screening per il tumore della cervice uterina: da dicembre in Toscana si passerà progressivamente dal Pap test, utilizzato finora, al test Hpv (Human papillomavirus) come esame di screening primario. Lo stabilisce una delibera approvata nel corso dell’ultima giunta, con la quale si dà l’avvio al nuovo programma di screening, secondo precise modalità previste da un apposito protocollo operativo. Il nuovo programma ha preso il via da dicembre nella sola Asl 10 di Firenze, per estendersi poi, dal 2013, prima ad altre tre aziende sanitarie, poi gradualmente a tutte le altre, per andare completamente a regime nell’arco di 4 anni. Nella fascia di età 25-34 anni continuerà ad essere utilizzato il Pap test triennale, mentre nella fascia di età 35-64 il Pap test sarà sostituito dal test Hpv, da fare ogni 5 anni. “L’avvio del nuovo programma, primo in Italia e tra i primi in Europa, che prevede l’offerta del nuovo screening alla popolazione di un’intera regione – osserva l’assessore al diritto alla salute Luigi Marroni – pone la Toscana all’avanguardia in Italia nell’innovazione, e trasferisce in un programma di screening anni di fruttuosa ricerca scientifica, in cui Ispo è stato protagonista. L’avvio di questo programma rappresenta un prototipo a livello nazionale ed europeo e potrà costituire un’esperienza di riferimento anche per altre regioni”. DAL PAP TEST AL TEST HPV Come il Pap test, an- che il test Hpv si fa con un prelievo vaginale. Le conoscenze tecnico scientifiche disponibili, frutto della stessa ricerca condotta anche dall’Ispo, indicano la necessità di utilizzare come test primario per lo screening cervicale il test Hpv nella fascia di età 35-64 anni. “Stanno uscendo su questo nuove linee guida europee – spiega Eugenio Paci, epidemiologo dell’Ispo – l’Hpv è un fattore causale del tumore alla cervice. Il test Hpv dà un risultato equivalente a quello del Pap test, ma ha il vantaggio di dare una maggiore protezione, e di poter essere effettuato con una frequenza minore: ogni cinque anziché ogni tre anni”. Come mai per la fascia di età 25-34 si mantiene il Pap test? “L’Hpv è un’infezione sessuale – è ancora Paci che risponde – La fascia di età 25-34 è quella sessualmente più attiva. Nelle donne più giovani si possono riscontrare infezioni che oggi ci sono e domani invece spariscono. Nelle popolazioni giovani ci sono molte Hpv, ma poche diventano persistenti e proseguono, trasformandosi poi in un tumore. Quindi, per quella fascia di età, è più attendibile il Pap test”. Dunque: - fascia di età 25-34 anni: resta il Pap test triennale; - fascia di età 35-64: test Hpv ogni 5 anni. È prevista una fase di transizione, che prevede il passaggio progressivo dal Pap test al test Hpv, a partire, appunto, dalla Asl 10, per estendersi poi a tutte le Asl toscane. Come per il Pap test, anche per il test Hpv le donne saranno invitate a fare lo screening dall’Ispo, attraverso la propria Asl. Le stime prevedono che con il test Hpv saranno screenate ogni anno circa 79.000 donne, mentre il numero di donne screenate con il Pap test sarà di circa 36.200 l’anno. “Questo cambiamento è importante – avverte Francesca Carrozzi, responsabile per Ispo del gruppo di lavoro per il Progetto Hpv della Regione Toscana – in quanto indispensabile dopo l’avvio della vaccinazione anti-Hpv, che in Toscana è offerta gratuitamente alle ragazze da 12 a 16 anni e sta raggiungendo buoni livelli di partecipazione. È importante infatti che le donne, anche se vaccinate, pratichino lo screening con il test Hpv, perché, seppure con minore frequenza, il rischio di tumore della cervice parzialmente rimane”. IL RUOLO DELL’ISPO L’Ispo, in base alle in- dicazioni della delibera e secondo un programma graduale che nei pr os s i m i 4 anni coinvolgerà tutta la popolazione femminile, coordinerà il programma di screening e provvederà all’esecuzione di tutti i test Hpv, con un processo di centralizzazione operativa, che sarà in grado di incidere fortemente anche sui costi del programma. “Un aspetto non secondario in questo momento di difficoltà del servizio sanitario – sottolinea ancora l’assessore – e che dimostra che la risposta appropriata a queste difficoltà è solo una programmata ed efficace innovazione tecnologica”. “L’Ispo si candida sempre di più ad essere struttura di riferimento regionale per la prevenzione – dichiara Gianni Amunni, che dell’Ispo è il direttore – e ad essere lo strumento con il quale avviene la centralizzaizone degli screening. Questo valore è riconosciuto anche a livello nazionale, con la conferma dell’allocazione presso l’Ispo dell’Osservatorio nazionale sugli screening. Accanto a questo, cresce e si avvalora il ruolo dell’Ispo come istituto di ricerca e innnovazione sul tema della prevenzione oncologica”. Il ruolo dell’Ispo nella prevenzione oncologica e nella ricerca è sottolineato anche da un’altra delibera, che approva i progetti strategici dell’istituto per gli anni 2012-2013: tra gli altri, oltre all’avvio del programma di screening Hpv, anche la centralizzazione degli screening oncologici regionali e l’avvio della centralizzazione nella gestione di immagini mamografiche e estensione del programma di screening alle fasce di età 45-49 e 70-74 anni. 5 Anno 14 Numero 1 Gennaio 2013 RIDEFINITI I TETTI DI SPESA DEI PRODOTTI SENZA GLUTINE Ridefiniti per il 2013 i tetti di spesa per l’erogazione dei prodotti dietetici senza glutine per i celiaci. I nuovi tetti li ha stabiliti la giunta regionale, con una delibera approvata nel corso dell’ultima seduta. Restano invariati quelli per le fasce di età 6 mesi-3 anni (60 euro mensili) e 3-10 anni (90 euro mensili). Variano invece quelli per i pazienti dai 10 anni in su, passando dai generici 130 euro mensili sia per i maschi che per le femmine a 110 euro per le femmine e 125 per i maschi. La differenza è dovuta alle diverse necessità di apporto calorico tra i due sessi. La riduzione dei tetti è conseguenza del fatto che l’ampliamento del mercato dei prodotti privi di glutine ha prodotto un contenimento dei costi dei singoli prodotti. La decisione è stata condivisa anche con l’Associazione Italiana Celiachia toscana. Della ridefinizione dei tetti di spesa sono stati infor- mati i direttori generali di tutte le aziende sanitarie, che dovranno corrispondere i buoni ai pazienti. Questa del 2013 è una sperimentazione: il gruppo di lavoro istituito dalla Regione già nel 2003, e composto da tecnici dell’assessorato e membri dell’AIC, monitorerà costantemente l’andamento della sperimentazione. La celiachia è una malattia autoimmune dell’intestino tenue, causata da una reazio- ne a una proteina del glutine presente nel grano, e a proteine simili presenti in altri cereali. La dieta priva di glutine è, al momento, l’unica terapia per i pazienti celiaci. Dal 2004 la Regione Toscana corrisponde ai celiaci i buoni di spesa per l’acquisto dei prodotti senza glutine. In Italia i celiaci sono oltre 135.000, in Toscana 10.700; i due terzi sono donne. Lucia Zambelli PIÙ DI 2 MILIONI DI EURO PER SOSTEGNO ALLE FASCE DEBOLI 2 milioni e 235 mila euro messi a disposizione dalla Regione per il completamento di 16 progetti a sostegno alle fasce deboli della popolazione. La giunta regionale ha approvato la delibera nell’ultima seduta. La somma servirà a ultimare tutta una serie di iniziative rivolte in particolare a minori (interventi socio-assistenziali integrativi o sostitutivi della famiglia), disabili (interventi socio-assistenziali finalizzati al mantenimento e al recupero dei livelli di autonomia della persona e al sostegno della famiglia), anziani (interventi socio-assistenziali finalizzati al mantenimento e al recupero delle residue capacità di autonomia della persona e al sostegno della famiglia), persone con problematiche psico-sociali (che necessitano di assistenza continua e risultano prive del necessario supporto familiare, o per le quali la permanenza nel nucleo familiare sia temporaneamente o definitivamente impossibile o contrastante con il progetto individuale), immigrati (interventi di prima accoglienza), giovani e famiglie (attività di aggregazione, di mediazione familiare e consultoriale). Tra gli altri obiettivi: promozione di percorsi di inclusione sociale, collaborazione e integrazione con soggetti della comunità locale, supporto a famiglie con soggetti fragili o a rischio di marginalità sociale, miglioramen- to dello stile di vita dei giovani. I soggetti interessati sono 11 Comuni (Viareggio, Seravezza, Cecina, Prato, Massa Marittima, Terranuova Bracciolini, Quarrata, Montecarlo, Palaia, Tavarnelle e Aulla), 3 Società della salute (Prato, Grosseto e Pisa) e l’Unione Montana dei Comuni del Mugello e: Comune di Seravezza 80.000,00 euro per il completamento della Casa della Salute. Comune di Viareggio 80.000,00 euro per il completamento della ristrutturazione del centro di accoglienza per bambin affetti da malattie rare. Federico Taverniti 110.000 EURO PER I MALATI DI SLA IN VERSILIA Prosegue la sperimentazione, già avviata in Toscana dal 2009, di assistenza domiciliare per i pazienti affetti da Sla, Sclerosi laterale amiotrofica. Una delibera di giunta destina 3 milioni e 300.000 euro per implementare l’offerta di assistenza domiciliare a persone affette da Sla che si trovano nella fase avanzata della malattia, e da altre gravi patologie neurodegenerative. Alla Ausl 12 di Viareggio sono stati destinati 110.284 euro che serviranno a garantire 1.500 euro al mese per tutto il 2013 ai care givers dei 5 malati gravi colpiti dalla Sla che risiedono nella zona. “In Toscana – è il commento del presidente della Regione Enrico Rossi – abbiamo trovato le risorse necessarie per garantire ai malati di Sla l’assistenza domiciliare, tra l’altro molto meno costosa del ricovero nelle strutture sanitarie. Nella nostra regione assistiamo attualmente 156 malati di Sla con un assegno di cura di 1500 euro mensili, con l’obbligo di assunzione di una persona per l’assistenza domiciliare, che può essere anche un familiare”. Sulla delibera di giunta per l’assistenza domiciliare ai malati di Sla interviene anche l’assessore al diritto alla salute Luigi Marroni : “È un modo concreto – sottolinea – per essere vicini ai pazienti e alle loro famiglie, e sostenere l’impegno dei familiari nelle attività di cura e assistenza delle persone non autosufficienti”. Tre milioni di euro saranno assegnati alle Asl per far fronte all’erogazione dell’assegno di cura per l’assistenza domiciliare, finalizzato all’assunzione di assistenti familiari, o destinato al familiare care giver. Altri 300.000 euro verranno assegnati all’azienda ospedaliero universitaria di Careggi, all’interno della quale si trova il Formas, il Laboratorio regionale per la formazione in sanità. Il Formas avrà il compito di seguire le iniziative di sviluppo e potenziamento dei percorsi assistenziali sul territorio, e le iniziative di formazione, anche in collaborazione con le associazioni di utenti, per realizzare percorsi formativi specifici per i care givers, siano essi familiari o persone esterne al nucleo familiare. La Sla è una malattia progressiva e degenerativa del sistema nervoso. È una patologia rara, con un’incidenza di 2-3 casi ogni 100.000 individui l’anno. Si calcola che in Toscana ci siano circa 350 persone con diagnosi di Sla. 6 Anno 14 Numero 1 Gennaio 2013 RETI DI SALUTE MENTALE: UNA GIORNATA PARTECIPATA Non lavoro, non produco niente nemmeno pensieri, non guido la macchina, manco vado in bici, nelle vene mi scorre sangue inquinato da psicofarmaci, per la società sono una sanguisuga : pensionato ed esente per reddito per le medicine. Peggio di niente; gli altri mi guardano schifati. Il Centro (Diurno) no, non mi giudica ma mi accoglie tutto intero. Per gli altri sono meno di una formica ma io vi dico : anche le formiche nel loro piccolo si incazzano!!!... Ci vado (al Centro Diurno) perchè sono solo, si guarda un film, qualche rivista, la colazione, due chiacchIere e poi c’è Tubino che mi garba da morire... Al Centro (Diurno) i pensieri che mi vengono sono pieni di voglia e di serenità ; ci sto bene quando dipingo o faccio bricolage o partecipo alle gite. (Il Centro Diurno) è stare in compagnia, vedere il tramonto, andare in gita il giovedì per camminare e pensare ai miei cari e agli amici.. Queste sono alcune riflessioni portate dagli utenti del Centro di Salute Mentale nella giornata, organizzata dal Dipartimento di salute mentale e dall’Unità Funzionale Inclusione sociale, sul tema: reti di salute mentale, esperienze a confronto, presso l’aula polivalente di via Comparini. L’incontro, che ha registrato una presenza di circa 200 persone, ha costituito un reale momento di confronto di realtà lavorative, di esperienze di partecipazione e di espressione artistica delle vicine zone socio-sanitarie: Pisa, Lucca, Mediavalle, Valdera oltre alle realtà locali dei progetti-lavoro e dei laboratori espressivi e di socializzazione dell’U.F Inclusione Sociale, dei centri di salute mentale e delle comunità terapeutiche La Rocca e M. Tobino e di una realtà scolastica come l’Istituto Agrario di Mutigliano. In particolare, la performance del laboratorio “teatro dei Papalagi” di Fornaci di Barga ha inchiodato l’attenzione, per più di un’ora, di tutti i presenti che hanno partecipato all’evento anche attraverso un’interazione diretta con gli stessi attori, utenti ed operatori del centro diurno, diretti e coordinati dallo psichiatra Mario Betti. L’incontro, che si è svolto per tutto l’arco della giornata, ha previsto anche una pausa-pranzo in cui l’associazione L’uovo di Colombo, con il proprio laboratorio di cucina, ha offerto a tutti un buffet caldo permettendo così a tutte le persone interessate di rimanere in sede e seguire gli interventi e i contributi sia delle realtà locali sia dei numerosi ospiti. Il clima di partecipazione e collaborazione è stato in parte compromesso dal fatto di aggressione da parte di un partecipante nei confronti di un medico psichiatra; il fatto, che ha prodotto in molti presenti turbamento e sconcerto per un gesto così incomprensibile, è stato poi potenziato dalla stampa locale con titoli come “sangue al ceser!”. Forse sarebbe stato più costruttivo che una volta tanto la stampa rivolgesse la sua attenzione più che alla spettacolarità degli aspetti di violenza, comunque riconducibili a uno stato di sofferenza, alla voglia dei presenti di ascoltare e comunicare esperienze positive, di far sentire la propria voce e la propria volontà di cambiamento e di riconquista delle proprie capacità di espressione, di recupero della propria autostima, di realizzazione del proprio progetto di vita. Ondina Della Martina U.F Inclusione Sociale PRESENTATO IL PROTOCOLLO OPERATIVO SOCCORSO IN MARE È sempre più stretta e positiva la collaborazione tra Ausl12 di Viareggio e Capitaneria di Porto che, negli ultimi anni, si è sviluppata nella concretizzazione di numerosi progetti. Tra questi il “Protocollo operativo soccorso sanitario in mare”, un’idea partita dalla Versilia che è diventato un modello regionale. Un accordo, senza costi aggiuntivi per i due enti coinvolti, che rappresenta una risposta pronta, qualificata, specializzata per tutte quelle persone che, in mare, dovessero trovarsi in difficoltà. Il protocollo è stato presentato ufficialmente al nuovo Direttore Generale della Ausl12 di Viareggio Brunero Baldacchini dal Comandante della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Viareggio Pasquale Vitiello, dal Direttore del Dipartimento Emergenza Urgenza e delle Terapie Intensive Dott. Stefano Buzzigoli, dal Responsabile della Centrale Operativa 118 Dott. Andrea Nicolini e da Giovanni Meniconi del 118. All’incontro, inoltre, era presente il Comandante Andrea Vitale della base aereomobile della Guardia Costiera di Sarzana che ha fatto il punto sulle inziative di formazione che, in questi ultimi mesi, hanno coinvolto personale medico, infermieristico e del 118 sulle nozioni teoriche e pratiche riguardanti l’utilizzo degli elicotteri in diverse occasioni di soccorso. NEL REPARTO DI PSICHIATRIA UNA CABINA PER FUMATORI È stata istallata, nel reparto di Psichiatria-donne dell’Ospedale Versilia”, una cabina per fumatori. Si tratta di un locale dotato di aspiratore, che può ospitare due persone. Nel reparto uomini, invece, i degenti da sempre possono fumare all’interno di una chiostrina, le cui pareti sono decorate da due murales, da poco completati dai pazienti del laboratorio del Centro di Salute Mentale, con il pittore Giancarlo Vaccarezza. Non è contraddittorio permettere il fumo di tabacco? La Ausl12 si impegna con campagne antifumo e centri ambulatoriali, che offrono un percorso di cura a quanti sono motivati ad interrompere la dipendenza del tabagismo. Il divieto del fumo in ospedale pone però dei problemi nella gestione della crisi. È poco realistico immaginare di chiedere all’improvviso di smettere di fumare ad una persona, affetta da un disturbo mentale, proprio quando è scompensata, sta male, e a volte è sottoposta a misure limitative della propria libertà, come il ricovero obbligatorio. Per permettere di fumare all’esterno dell’ospedale, anche per i pazienti con intossicazioni da alcool e da sostanze, disabili o con deterioramento mentale, è consigliabile offrire l’accompagnamento dei familiari e del personale sanitario e tecnico. In alcuni casi il rifiuto della sigaretta o a volte anche l’invito a dilazionarne l’accensione, pone difficoltà nel rapporto terapeutico. Ci sono persone che non si sottopongono a terapie, solo perché ritengono di non poter rinunciare ad una abitudine come quella del fumo. Allora la filosofia di limitazione del danno impone di ricercare comunque di mantenere i pazienti all’interno del circuito di cure, anche contrattando in maniera pragmatica, ad esempio accettando che il paziente scelga di continuare nel tabagismo, purché accetti di curare disturbi come il Disturbo Bipolare o il Disturbo Psicotico. 7 Anno 14 Numero 1 Gennaio 2013 CAMPAGNA VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE STAGIONALE La campagna per la vaccinale antinfluenzale, organizzata nell’ambito del territorio della Ausl12 di Viareggio, è incentrata su di una forte collaborazione con tutti i Medici di Medicina Generale, presso gli ambulatori dei quali è possibile in via prioritaria rivolgersi. Le categorie interessate sono costituite da tutti gli ultra sessantacinquenni cui si aggiungono: i soggetti di età superiore ai sei mesi, ragazzi e adulti, affetti da malattie croniche dell’apparato respiratorio, malattie dell’apparato cardiocircolatorio, diabete mellito ed altre malattie metaboliche, malattia renale con insufficienza renale, malattia degli organi emopoietici, malattie con carente produzione di anticorpi, malattie infiammatorie e croniche, sindromi da malassorbimento intestinale. Infine, in quanto soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo, rientrano nella raccomandazione a vaccinarsi: i medici, il personale sanitario di assistenza o in contatto con soggetti a rischio, il personale che per motivi occupazionali è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali. La vaccinazione può essere anche ef- fettuate nei seguenti presidi distrettuali, negli orari indicati, presentando, per i soggetti rientranti nelle categorie a rischio sopra nominate, idonea certificazione medica attestante la condizione clinica giustificante la vaccinazione stessa: • Presidio di Viareggio “Tabarracci” - da lunedì a venerdì ore 10.30 - 12.30 (adulti); • Presidio di Viareggio “COOP” (infanzia-adolescenza) - giovedì 10.00 - 11.00 (pregasi telefonare per fissare appuntamento allo 0584.6056152 dalle 11.30 alle 12.30); • Presidio di Massarosa giovedì 9.30 - 11.30 (adulti); • Presidio di Camaiore mercoledì 10.00 12.00 (infanzia-adolescenza) e lunedì ore 11.00 - 12.00 (adulti); • Presidio di Querceta martedì ore 11.00 12.00, venerdì ore 11.00 - 12.00 (adulti); • Presidio di Pietrasanta martedì, venerdì e sabato ore 9.00 - 10.30 (adulti). Tutte le sedi indicate, laddove non sopra indicato, effettuano comunque la vaccinazione nella infanzia adolescenza, previa esibizione di documentazione pediatrica, negli orari previsti per le ordinarie sedute vaccinali dedicate a questa fascia di età. GIOCO D’AZZARDO: OBBLIGO DEI GESTORI DI INFORMARE I CLIENTI Hai mai sentito l’impulso a giocare somme di denaro sempre più elevate? Hai mai voluto tenere nascosta l’entità del tuo giocare alle persone che ti stanno più vicino? Se hai risposto positivamente ad almeno una di queste domande, stai rischiando di avere problemi con il gioco. Dal 1° gennaio 2013, tutti i gestori di sale da gioco e di esercizi in cui vi sia offerta di giochi pubblici, o anche di scommesse, avranno l’obbligo di esporre ben visibile materiale informativo sul gioco d’azzardo: in fondo alla locandina, le due domande per capire se si è o meno a rischio dipendenza. Lo prevede il decreto-legge cosiddetto Balduzzi, convertito in legge l’8 novembre 2012, che obbliga i gestori a “esporre, all’ingresso e all’interno dei locali, il materiale informativo predisposto dalle aziende sanitarie locali, diretto a evidenziare i rischi correlati al gioco e a segnalare la presenza sul territorio di servizi di assistenza pubblici e del privato sociale dedicati alla cura e al reinserimento sociale delle persone con patologie correlate al gioco d’azzardo patologico (GAP)”. In Toscana, il materiale informativo è stato predisposto dall’assessorato al diritto alla salute, avvalendosi del contributo di professionisti esperti nella prevenzione e cura delle persone con problemi di GAP. Le locandine sono state “personalizzate” da ciascuna Asl, che le consegnerà a tutti i gestori di locali interessati. Nel materiale informativo ci sono il logo della Asl ed i recapiti telefonici dell’Urp, l’Ufficio relazioni con il pubblico, per avere informazioni sui servizi di cura. Nella locandina, si spiega che il gioco d’azzardo patologico è un disturbo del comportamento che rientra nell’area delle cosiddette “dipendenze senza sostanze”; che può sembrare innocuo, ma in realtà può provocare una pericolosa dipendenza in tutte le fasce di età. Si elencano i vari tipi di gioco d’azzardo: slot machine, lotterie, gratta e vinci, poker on line, scommesse sportive, bingo, casinò on line, ecc. “Il giocatore patologico – spiega il volantino – sviluppa un legame sempre più forte con il gioco, trascura la famiglia, gli impegni lavorativi e la vita sociale. Aumenta progressivamente la frequenza delle giocate, il tempo passato a giocare e la somma spesa nel tentativo di recuperare le perdite, nella speranza di rifarsi”. Il rischio è quello di spendere sempre più denaro e trascorrere sempre più tempo a giocare, pensando di poter controllare la propria voglia ma senza riuscirci, diventando irritabili quando non si gioca, mentendo a familiari e amici, giungendo a commettere atti illeciti per procurarsi denaro. In fondo alla locandina, le due domande per scoprire se si rischia la dipendenza da gioco, e i contatti a cui rivolgersi per avere informazioni e aiuto. La locandina può essere scaricata dal sito della Ausl12 www.usl12.toscana.it SUL TAGLIO DEI POSTI LETTO IN CHIRURGIA In relazione a quanto apparso sulla stampa riguardo il “taglio dei posti letto in chirurgia” risponde il Responsabile di Area Chirurgica dell’Ospedale “Versilia”, dott. Massimo Cecchi. “La riduzione dei posti letto in chirurgia era già prevista e programmata prima dell’estate, quindi con la precedente direzione e prima dell’epoca di spending review, ed è stata conseguente invece a numerosi fattori come il miglioramento del tasso di occupazione dell’area chirurgica, inferiore rispetto agli standard richiesti. La riunificazione delle UU.OO. di Chirurgia in una unica Unità Operativa che ha permesso un’unica programmazione delle liste di attesa e quindi un uso più funzionale dei posti letto. Il miglioramento dell’appropriatezza chirurgica e di conseguenza l’esecuzione di un numero sempre maggiore di interventi in regime di week surgery, day surgery o ambulatoriale. La riduzione dei posti letti nel corso degli anni 2007-2012 infatti non ha avuto corrispondenza con una riduzione della attività delle sale operatorie. Il numero di interventi erogati è rimasto costante così come la complessità della casistica migliorando al tempo stesso l’adeguatezza agli standard assistenziali richiesti. Il volume di attività dell’area chirurgica dell’Ospedale Versilia è tra le più alti in Toscana con numerosi esempi di eccellenza, e sia gli operatori che la direzione non hanno nessuna volontà nè interesse a ridurla. 8 Anno 14 Numero 1 Gennaio 2013 SOLIDARIETÀ E SCELTE FUORI MERCATO I due premi Nobel dell’economia, Lloyd Shapely e Alvin Roth, hanno dato un contributo fondamentale al modo di fare le scelte migliori in situazioni fuori mercato. Fra queste c’è la questione di come appaiare i pazienti in attesa di trapianto e gli organi disponibili. Gli algoritmi usati sono tanti e sono andati a prevedere anche situazioni complesse: per esempio, una moglie ha bisogno di un nuovo rene e il marito è disposto a donarlo, ma c’è la questione della compatibilità. Quindi bisogna fare triangolazioni fra il dono del marito e un altro rene compatibile da trovare altrove. Abbiamo voluto tuttavia, già che si parla di trapianti, prendere l’occasione per spezzare una lancia in favore delle donazioni. Il dono di parti di sé, di tessuti biologici e in seguito di organi, inizia con la donazione del sangue che già nella prima guerra mondiale salvò molte vite umane, grazie anche alla scoperta di come conservarlo (il citrato di sodio ne im- pedisce la coagulazione). Dopo la guerra, negli anni ’20, si diffusero in Europa e negli Stati Uniti le prime associazioni di volontari disposti a offrire periodicamente il proprio sangue in modo gratuito e anonimo: uomini e donne animati da puro spirito di solidarietà che capivano, al di là di ogni ragionamento, che <nessun uomo è un’isola> e che solo porgendoci una mano si può costruire un mondo migliore. Gli anni ’40 e ’50 furono di vivace fermento per i trapianti; si sostituivano reni e fegato e si era avviato il trapianto del midollo osseo, prezioso per guarire leucemie e gravi anemie: i donatori capivano che ogni istante perduto rappresentava una vita preziosa che se ne andava. Scienza e impegno civile presero a muoversi allo stesso ritmo, anzi, era la generosità dei molti che permetteva alla scienza di compiere passi avanti. Prendeva corpo un’inedita passione che si propagava in linea orizzontale, da uno all’altro: le orec- chie che accoglievano il messaggio erano sempre più numerose. Quando nel 1963 il francese Jean Dausset scopre il sistema HLA, un potente meccanismo di difesa contro cellule estranee, si chiarisce il mistero dell’attacco subito dalle cellule dell’organo donato. Solo negli anni ’80 viene scoperta una sostanza in grado di abbassare le difese organiche, si tratta della Ciclosporina, la cui produzione segna una vera svolta: da allora il trapianto di organi, midollo osseo, sangue venoso e più tardi del sangue da cordone ombelicale diventa una terapia standard per una serie di malattie fino a quel momento potenzialmente fatali. L’obiettivo del volontariato diventava sempre più ambizioso: occorreva trovare il maggior numero possibile di donatori o di potenziali donatori. La famiglia della donazione aveva in AVIS (Associazione Volontari Italiani Sangue), AIDO (Associazione Italiana Donatori Organi), ADMO (Associazione Donatori Midollo Osseo) e ADISCO (Associazione Donatrici Italiane Sangue Cordone Ombelicale) le associazioni più note a livello nazionale. Esse si sono fatte carico di informare la popolazione che donare è bello attraverso campagne di sensibilizzazione studiate spesso gratuitamente da professionisti di buona volontà: così gli slogan <Donatore subito> di AVIS o <Ehi tu! hai midollo?> di ADMO, < Dona gli organi, Dai valore alla vita> di AIDO, tappezzano le strade o invadono l’etere. Recentemente è apparso su Youtube uno spot di ADISCO Versilia <Il sangue del cordone ombelicale ha mille vite, donalo!>. Proprio il Web, attraverso i social network, si sta rivelando come il nuovo strumento spontaneo per diffondere messaggi di solidarietà e buona volontà. Seguitissima, fra le molte, la pagina facebook <Poli Ale: un midollo per la vita> creata da una mamma il cui bambino è guarito in seguito a un trapianto di midollo osseo, e che per riconoscenza verso il dono ricevuto si impegna a diffondere il grande messaggio: regaliamo la vita. STOMATERAPIA E NON SOLO AMBULATORIO NUTRIZIONALE E ATTIVITÀ INFERMIERISTICA Sono l’infermiera enterostomista della Ausl12 di Viareggio e mi occupo anche della gestione infermieristica dell’Ambulatorio obesità, nutrizione clinica ed artificiale. Dal mese di settembre 2012, con delibera del Direttore Generale, sono entrata a far parte del Gruppo Operativo per la Nutrizione Artificiale che per l’Azienda costituisce il Team Nutrizionale. Viene cosi ottimizzato il percorso del paziente stomizzato con l’obiettivo di raggiungere elevati standard assistenziali nella sua educazione e riabilitazione. Oltre all’attività di nutrizione clinica che prevede la valutazione dello stato di nutrizione per l’individuazione e trattamento delle patologie correlate all’alimentazione (Obesità, Malnutrizione, Disturbi nutrizionali legati a patologie dei vari organi e apparati, Disturbi del comportamento alimentare) l’ambulatorio assicura l’attività di consulenza, sia per i ricoverati che per gli utenti ambulatoriali, si occupa del counseling nutrizionale con interventi di educazione alimentare anche nei pazienti portatori di stomia intestinale (in particolare nel caso di ileostomia che tal volta risultano malnutriti a causa del malassorbimento dei nutrienti a livello intestinale), dell’educazione terapeutica al paziente/familiare/ care-giver laddove si renda necessaria la nutrizione artificiale la consegna di materiale informativo utile specie per una corretta gestione a domicilio dei dispositivi sanitari. L’ambulatorio è situato al Poliambulatorio 2 dell’Ospedale Versilia (stanza 6-7 telefono 0584.6058723) con possibilità di accesso tramite il Centro Unico di Prenotazione (CUP). Il Responsabile del Servizio nutrizionale è il Dott. Pinelli con il quale collaboro fin dal momento della visita dove, eseguita la valutazione dello stato clinico nutrizionale, viene impostato il programma dietetico personalizzato e specifico per patologia con eventuali indicazioni alla nutrizione artificiale (NA) di tipo Enterale (NE) e/o Parenterale (NP) in ambito ospedaliero o domiciliare (NAD). Tomei Marta - Infermiera enterostomista con la collaborazione della Dott.ssa Ottavia Elisei L’organizzazione di un Servizio per la gestione della Nutrizione Clinica ed Artificiale secondo le Linee Guida delle Società Scientifiche rappresenta per l’azienda e i cittadini una garanzia di appropriatezza clinica e organizzativa. 9 Anno 14 Numero 1 Gennaio 2013 PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE DEL CENTRO DI RIFERIMENTO REGIONALE PER LA SINDROME DI RETT TRATTE DAL MEDLINE 2012 Il Centro di Riferimento per la Sindrome di Rett dell’Ospedale Versilia, svolge da anni un’intensa attività di ricerca con l’obiettivo di approfondire la conoscenza di questa malattia rara e di migliorare la qualità della vita delle bambine affette. La Sindrome di Rett è una malattia dello sviluppo neurologico che interessa quasi esclusivamente bambine le quali fino al momento dell’insorgenza hanno avuto uno sviluppo psicomotorio nella norma ed una storia clinica priva di eventi traumatici (parto, malattie infettive del sistema nervoso o traumi cranici). L’esordio sintomatologico, dopo un periodo di sviluppo psicomotorio regolare, avviene di solito tra i 6 e i 18 mesi di vita e si caratterizza per un arresto psicomotorio e quindi una regressione delle abilità acquisite, comparsa di stereotipie delle mani con disprassia manuale per cui abilità già acquisite, come prendere un cucchiaio e portarlo alla bocca, vengono perdute. In un tempo variabile da poche settimane a qualche mese si verifica un progressivo deterioramento fisico che spesso si accompagna ad una situazione di apparente distacco emotivo: perdita del sorriso, isolamento, assenza, mancanza di reazioni alla voce dei genitori, scomparsa del linguaggio: spesso, ancora oggi, in questa fase questa malattia viene confusa con l’autismo. L’evoluzione della malattia comporta un deterioramento, quali spasticità agli arti inferiori e andatura atassica, atassia del tronco e distonie. Sul piano neurovegetativo si segnalano disturbi del sonno e crisi di dispnea (tachipnea ed apnea), spesso accentuate dalle emozioni. In alcune bambine insorgono anche crisi epilettiche. Sul piano fisico compare una scoliosi, talvolta molto invalidante. La malattia colpisce solo le bambine ed è per questo che la ricerca si è indirizzata verso lo studio genetico e negli anni duemila sono state individuate due anomalie genetiche sul cromosoma X, rispettivamente note come Mecp2 e CDKL5 (o STK9). Ogni settimana presso il Centro Rett viene svolta un’attività clinica con bambine provenienti da molte regioni italiane e dall’estero. Il monitoraggio viene effettuato mediante visita neuropsichiatrica, visita pediatrica e l’utilizzo di questionari che indagano l’area cognitiva, motoria, emotiva e comportamentale. Inoltre, viene effettuata un’indagine strumentale mediante il “Neuroscopio” strumento innovativo ed unico in Italia che valuta il sistema autonomico, l’attività elettroencefalografica, cardiaca, respiratoria classificandone il fenotipo. Questa intensa attività ha permesso di raccogliere importanti dati anamnestici e clinici, creando un complesso database. Tale raccolta ha dato origine ad una proficua attività di ricerca concretizzata nella stesura di vari articoli scientifici pubblicati anche recentemente. Dati i risultati ottenuti in questi ultimi anni e grazie allo sviluppo di collaborazioni importanti con vari centri nazionali e internazionali, gli specialisti del Centro Rett dell’Ospedale Versilia auspicano di proseguire le attività specifiche contribuendo ulteriormente alla conoscenza di questa malattia rara, fornendo nuove strategie e strumenti di intervento. L. Congiu, M.F. Scusa, E. Nencioni, P. Morescalchi, G. Pini, CRR Rett ASL 12 Viareggio - Regione Toscana CAMBIANO I NUMERI DI TELEFONO DEL CUP Cambiano i numeri di telefono del CUP (Centro Unico di Prenotazione) e delle attività a pagamento della Ausl12 di Viareggio. Il nuovo numero del Cup istituzionale è lo 0584.605200, mentre quello della Libera professione è lo 0584.605201. Entrambi i numeri sono già attivi. Si può telefonare, per prenotare, cambiare, disdire una visita od una prestazione, dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 17,30 ed il sabato dalle 8 alle 13. Le risposte vengono gestite da un Call Center che smista le chiamate su più linee simultaneamente, consentendo di ricevere sempre e comunque una risposta o di essere richiamato. L’attesa al telefono può diminuire effettuando la prenotazione nella fascia oraria con minore affluenza, cioè dalle 13,00 alle 14,30. Chi, invece, lascia alla segreteria il proprio recapito telefonico viene richiamato dagli operatori non appena possibile. Per prenotare si deve avere l’impegnativa del medico curante o dello specialista: l’operatore chiederà i dati essenziali e comunicherà data, ora, luogo dell’appuntamento e le eventuali modalità di preparazione per l’esame diagnostico. Indicherà anche l’importo del “ticket” da pagare o le condizioni di esenzione dal pagamento previste dalla legge. Al C.U.P. vengono forniti i calendari di tutte le strutture sanitarie eroganti, quindi si può scegliere l’ambulatorio che è più facile da raggiungere o che ha il minore tempo di attesa. Ricordiamo infine che chi non puoi recarsi all’appuntamento deve disdire subito la prenotazione! In questo modo si consentirà ad altre persone di fruire della prestazione e non saremo tenuti al pagamento di una penale, equivalente al ticket, prevista dalla legge per chi non si presenta all’appuntamento senza aver comunicato almeno 48 ore prima la disdetta. NUOVA ORGANIZZAZIONE PER LA TERAPIA DEL DOLORE Con il pensionamento del Dott. Franco Dolfi, l’Ambulatorio della Terapia del Dolore della Ausl12 di Viareggio è stato affidato al Dott. Andrea Pagnini (nella foto), come responsabile di Sezione nell’ambito della U.O.C Anestesia – Rianimazione -Terapie Intensive diretta dal Dott. Stefano Buzzigoli. Già dal 1994 il Dott. Pagnini ha collaborato alla diffusione dell’analgesia, al trattamento del dolore “inutile” in Versilia, prima presso l’Ospedale Tabaracci e, successivamente, al “Versilia”, con l’istituzione di un ambulatorio dedicato. In questi anni la collaborazione si è affinata e ha permesso di trattare un numero sempre più considerevole di pazienti di tutte l’età, prevalentemente anziani, ovvero i più fragili e difficili perché affetti da più patologie. In questa nuova organizzazione il Dott. Pagnini avrà due collaboratori, il Dott. Raffaele D’Alessandro e il Dott. Gabriele Veschi. Fra le patologie più osservate e lombalgielombosciatalgie che rappresentano circa il 70% dei casi, seguite con il 20% dalle nevralgie post-erpetiche per la massima parte ed altre patologie metabolico degenerative. Nel rimanente 10% vi sono le arteriopatie obliteranti degli arti inferiori, l’artrosi polidistrettuale ecc. L’Ambulatorio viene effettuato il Martedì e il Giovedì, dalle ore 08.30 alle ore 13.30, presso il Poliambulatorio dell’Os p e d a l e “ Ve r s i l i a ” , stanze 7 e 8, previo appuntamento attrav e r s o i l C . U . P. (0584.605200). Vengono effettuate visite di prima valutazione e controlli clinici periodici, T.E.N.S nonché programmazioni per trattamenti invasivi come peridurali antalgiche, infiltrazioni articolari, blocchi antalgici, posizionamenti di cateteri e port venosi centrali, port spinali che vengono effettuate presso il Day-Surgery il Mercoledì dalle ore 14.00 alle ore 20.00. È possibile un diretto contatto telefonico con i Medici della Medicina Generale con i quali programmare terapie e controlli dei pazienti più problematici presso l’ambulatorio e consulenze a domicilio nell’ambito dell’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI). Negli ultimi tempi viene portato avanti anche un progetto per l’analgesia nel dolore neuropatico, sia esso post-erpetico che da pregressa cicatrice chirurgica. In collaborazione con altri centri sono stati trattati vari pazienti affetti da dolore neuropatico con cerotto alla capsaicina. Tale sostanza ha permesso di ridurre l’entità del dolore del 100% con un primo trattamento da ripetere ogni 3 mesi in alcuni pazienti, mentre in altri casi la riduzione è stata del 50% e in altri del 30% comunque soddisfacente. Da circa un mese la sezione di Terapia del Dolore ha dato l’avvio ad uno screening ancora poco diffuso in altre realtà ospedaliere per la diagnosi di sacro-ileite. Il 25% del low back pain, cioè del dolore che va dal rachide al coccige, coinvolge proprio l’articolazione sacro-iliaca. Molta della popolazione soprattutto femminile soffre di dolore sacrale, scarsamente indagato dal clinico e le indagini radiologiche come TC e RMN talvolta non permettono di definire con precisione il coinvolgimento di questa articolazione nella genesi del dolore sacrale. Oltre ad alcune manovre di semeiotica ed alla clinica, in Europa è stato messo a punto un test con l’amplificatore di brillanza ed una infiltrazione di anestetico locale nell’ articolazione specifica. Il test permette di scremare molti pazienti la cui positività individua quelli che potrebbero beneficiare di una fissazione con mezzi di sintesi da parte dello specialista ortopedico. Nell’ottica di migliorare sempre più questa attività ambulatoriale c’è, infine, la massima attenzione nel raccogliere tecniche e novità, provenienti anche dal centro di terapia del dolore di Pisa con il quale esiste una forte collaborazione. 10 UN ABBRACCIO PER DIRE GRAZIE A TUTTI Anno 14 Numero 1 Gennaio 2013 Egregio Direttore, è con infinito piacere che mi metto seduta, quasi smarrita, a scrivere questa mail, non sapendo neanche a chi esattamente indirizzarla. Vorrei che fosse una lettera ricca di parole incoraggianti cosi come sono state tutte quelle “persone” che abbiamo incontrato durante la degenza di mia madre per alcuni giorni nel reparto di Gastroenterologia. Vorrei scrivere qui, nero su bianco a grandi lettere tutti i nomi, i cognomi, gli sguardi ed i sorrisi che la mia mente e quella della mia famiglia, sono riusciti a trattenere nonostante lo smarrimento che spesso portano le malattie ed i ricoveri. Vorrei descrivere uno dopo l’altro i volti che ci hanno sostenuto e comunicato gentilezza e amore, perché di questo si tratta. Amore, un sentimento troppo spesso dimenticato o addirittura sconosciuto a chi sceglie di fa- re la professione del medico. Ma a quanto pare fortunatamente non per tutti è cosi. Dal Dott. Lera fino ad arrivare a tutto l’organico delle infermiere ed infermieri, ed ai collaboratori con ruoli diversi ma altrettanto necessari. Tutti indistintamente ed umilmente ci hanno generosamente regalato parole dolci e attenzioni. Il Dott. Giunta, il Dott. Corti la Dott.ssa Baldi e gli altri che mancherò di nominare ma che non per questo sono meno meritevoli. Cosi come non distinguerò le identità delle altre belle persone,uomini e donne che ci hanno confortato e sostenuto in questo percorso, uno dei tanti all’interno di una struttura sanitaria che raramente abbiamo trovato cosi benevola e credetemi,se dico: che purtroppo sia io che mia madre abbiamo esperienze sanitarie in Italia ed all’estero che marcano indelebilmente e negativamente la nostra vita. Forse è proprio per questo che oggi mi stupisco di aver trovato proprio nella mia città in questo reparto,una condizione privilegiata, un’ accoglienza giusta e doverosa ma che purtroppo, solo raramente, possiamo riconoscere all’interno degli ospedali. So che questo compito che sto svolgendo alla mia scrivania non sarà mai completamente equo e corretto. Dovrei elencare non solo moralmente, uno dopo l’altro, tutti coloro che sono degni di attenzioni e gratificazioni, ma che troppo spesso restano anonimi agli occhi di chi determina i contratti o le mansioni, ma anche se lo facessi non sarebbe sicuramente una lista completa e nessuno di questo staff deve essere dimenticato. Un’ altra nota di rispetto e di merito la vorrei comunicare per una persona speciale che lavora in cardiologia. Una bionda frizzante UNA PERSONA SPECIALE Lauro Biagini, deceduto nel novembre 2012 per una brutta malattia, era una persona speciale. Lo era nella sua professione e nella vita di tutti i giorni. Aveva iniziato a lavorare nel 1969 presso l’ospedale psichiatrico di Maggiano, diretto da Mario Tobino. Era passato poi alla struttura di Mommio Castello ed aveva concluso il suo impegno presso Villa dei Fiori a Viareggio. Uomo di grandi capacità ed infinita pazienza, aveva sempre parole buone per tutti. Nel ricordarlo con grandissimo amore, la compagna Rosella vuole ringraziare tutto il personale di Radiologia, DH Medico ed Oncologico. di nome Adriana. Una donna senza titoli speciali, ma sotto la striscia verde della divisa, un cuore che batte e si fa sentire dagli altri cuori malati. A lei un grazie speciale e forte come la mano che dà a chi non riesce a sostenersi da solo. So che probabilmente la gratitudine che provo resterà stretta nella mia gola ed impigliata tra i miei pensieri. Si è spesso più capaci a descrivere il male che ad esaltare il be- ne, come se avessimo dimenticato che esistono ancora molte cose buone che possono accadere nonostante tutto, oltre il dolore e la disperazione. Questa mia vuole essere solo un tentativo di volo per distaccarmi dalle disillusioni e dalle paure che attraversano la nostra quotidianità quando ci troviamo a condividere la nostra vita con quella di altri esseri umani che decidono per noi, che ci curano che ci guariscono o che semplicemente ci accompagnano nel nostro viaggio rispettando la nostra dignità e la nostra fragilità. Vuole essere un incoraggiamento per coloro che credono nel proprio lavoro e lo svolgono con determinazione ma senza dimenticare che non siamo qui da soli e che ci possiamo ancora toccare e vedere con il cuore. Vuole essere un abbraccio per dire grazie a tutti. Grazie davvero. Sabrina Comelli CORSI PER APPRENDIMENTO DELL’USO DEL DEFIBRILLATORE In relazione ai propri fini istitutivi e programmatici, Assonautica Lucca-Versilia ha iscritto i propri soci, che ne hanno fatto richiesta, al training previsto dalle normative di legge in essere, per la preparazione di personale “laico” che intenderà apprendere la tecnica d’uso dell’apparecchio defibrillatore. Il training si terrà presso i locali del Servizio 118 della Ausl 12 di Viareggio con la durata dell’intera giornata e con un intervallo per il pranzo. Al termine del corso ad ogni partecipante sarà consegnato un modulo di valutazione che sarà compilato dal singolo corsista per essere approvato dall’operatore del 118, questo renderà il candidato, soggetto esperto per l’uso dell’apparecchio, venendo inserito il suo nominativo in apposito elenco tenuto dalla Usl. Assonautica Lucca-Versilia fino dal 2007 ebbe a diffondere la conoscenza delle pratiche d’uso del defibrillatore portatile semiautomatico, soprattutto in ambito nautico, cantieristico e in ambienti confinati connessi. Nel corso di questi ultimi anni valenti associazioni hanno poi sviluppato importanti iniziative che hanno di fatto creato una maggiore coscienza generale intorno alle problematiche dell’emergenza cardiologica, indotta dall’arresto cardiaco improvviso. Facendo tesoro di nuove normative che hanno reso possibile l’approccio “laico” all’apprendimento delle tecniche relative, un tempo non molto lontano, appannaggio esclusivo del personale ospedaliero. Il valore di questa iniziativa si aggiunge a quelle già svolte sullo stesso contesto, volendo Assonautica – in questo caso—sottolineare il significato specifico di una nuova sensibilità che deve completare e implementare le competenze di coloro che operano nel settore nautico, del diporto e della cantieristica, un ambito nel quale la sicurezza e la tutela della vita umana devono trovare il massimo di prevenzione e di salvaguardia. Alessandro Cinquini vice-presidente Assonautica Lucca-Versilia PAOLO TORRICO È IL NUOVO DIRETTORE AMMINISTRATIVO Il direttore Generale della Ausl12 di Viareggio Dott. Brunero Baldacchini ha nominato il nuovo Direttore Amministrativo. Si tratta del Dott. Paolo Torrico che, da lunedì 3 dicembre 2012, prenderà il posto, come era previsto, di Claudio Rapalini, da diciassette anni punto di riferimento dell’Azienda versiliese. Paolo Torrico è nato il 27/01/1966 a San Giuliano Terme dove risiede. Ha una laurea in Scienze Politiche, conseguita presso l’ Università di Pisa nel 1990. Ha un Master Universitario di secondo livello in “Management delle Aziende Sanitarie” della Facoltà di Economia, Università di Pisa, ottenuto nel 2005. Ha frequentato, tra il 2009 e il 2010, il Corso di Perfezionamento Universitario in Management degli Approvvigionamenti in Sanità presso l’Università Bocconi di Milano. Proviene dall’Ente Estav Nord Ovest dove ricopriva il ruolo di Direttore del Dipartimento Acquisti. 11 Anno 14 Numero 1 Gennaio 2013 Azienda U.S.L. 12 Versilia Via Aurelia 335, 55043 Lido di Camaiore (Lu) C.F. P.I. 00523180461 * Centralino Azienda U.S.L. tel. 0584/6051 e patrimoniale Acquisti tel. 0584/6059459, fax 0584/6059501 Economato tel. 0584/6059489 fax. 0584/6059493 Patrimonio tel. 0584/6059467 Ragioneria tel. 0584/6059473 fax. 0584/6059468 * Centro unificato prenotazioni (C.U.P.) tel. 840011550 * Controlli di gestione, tel. 0584/6059464 * U . R . P. ( U f f i c i o Re lazioni con il Pubblico) tel. 0584/6055287, tel. 0584/6055288, tel. 0584/ 6059421 Numero verde tel. 800297211 * Sistema informativo e tecnologie Informatiche tel. 0584/6059426, tel. 0584/6059428 tel. 0584/6059567 * Centrale operativa Versilia Soccorso tel. 118 * Portineria Direzione Aziendale Villa Pergher tel. 0584/6059517 fax 0584/67646 * Direzione Aziendale Segreteria del Direttore Generale, Direttore Sanitario, Direttore Amministrativo, Direttore Servizi Sociali, Responsabile Staff. tel. 0584/6059515 * Coordinatore Sociale Segreteria tel. 0584/6059647 Assicurazione qualità tel. 0584/6059571 Promozione della Salute tel. 0584/6059860 Formazione tel. 0584/6059252 tel. 0584/6059234 tel. 0584/6059237 tel. 0584/6059240 tel. 0584/6059212 Medico competente ex D.L.626 tel. 0584/6055360 * Gestione del personale Concorsi tel. 0584/6059475 Gestione economica tel. 0584/6059451 Gestione previdenziale tel. 0584/6059454 Politiche incentivanti tel. 0584/6059521 Re l a z i o n i s i n d a c a l i t e l . 0584/6059477 Rilevazione e controllo orario tel. 0584/6059438 Stato giuridico e matricolare tel. 0584/6059481 * Nuove opere e manutenzione immobili tel. 0584/6059432 tel. 0584/6059433 * Tecnologie sanitarie e servizio prevenzione protezione Ufficio tecnico tel. 0584/6059662 fax. 0584/6059431 Servizio prevenzione e protezione tel. 0584/6059445, tel. 0584/6059444 * Portineria Ospedale Versilia tel. 0584/6055347, fax. 0584/6055282 * Analisi chimico-cliniche, Segreteria tel. 0584/6055356, tel. 0584/6055331, 0584/6055332 * Stanza Mortuaria tel. 0584 - 6055553 fino alle ore 24.00 oppure 0584 - 6055532 dalle ore 22.00 * Anatomia patologica, Segreteria tel. 0584/6055525, tel. 0584/6055526 * Vigili giurati (Securitas) tel. 0584/6055623 * Cappella - Parroco tel. 0584/6059781 *Progetti Informatici di Area Vasta tel. 0584/6059557 * Affari generali e legali 0584/6059646 Legale e contratti tel. 0584/6059504, tel. 0584/6059562, fax. 0584/6059641 Convenzioni uniche nazionali tel. 0584/6059642 Protocollo tel. 0584/6059652 - 0584/6059651 fax. 0584/6059650 Auditorium Ospedale Versilia tel. 0584/6059592 Biblioteca tel. 0584/6059591 * Amministrazione contabile * Anestesia e rianimazione, Caposala tel. 0584/6055272 * Terapia del dolore tel. 0584/6057171 * Assistenza infermieristica ospedaliera tel. 0584/6059414 fax. 0584/6059413 * Assistenza sociale, portineria sede Via Comparini Viareggio tel. 0584/385920, fax. 0584/385931, U.O. Strutture assistenza sociale tel. 0584/6059228 - 0584/6059209 - 0584/6059235 - fax 0584/6059245 * Cardiologia, Stazione infermieri tel. 0584/6059721 * Centro trasfusionale-Immunoematologia, reception tel. 0584/6055275 fax. 0584/6055367 Numeri utili * Chirurgia generale Sala operatoria, Caposala tel. 0584/6055296 tel. 0584/6055297 Reparto 1 Caposala tel. 0584/6058623 fax. 0584/6058762 Stazione infermieri 1 tel. 0584/6058630 Reparto 2 Caposala tel. 0584/6058608 Stazione infermieri 2 tel. 0584/6058615 Ambulatorio Urocolonstomizzati tel. 0584/6058723 * Day Hospital Chirurgico Stazione infermieri tel. 0584/6058725, Capo sala tel. 0584/6058726 * Senologia, riferimento infermieristico tel. 0584/6058618 * C.O.R.D. (Centro Oncologico di Riferimento Dipartimentale) tel. 0584/6058673, fax. 0584/6058696 Unità cure palliative tel. 0584/6058698 Coordinamento donazioni e trapianti tel. 0584/6059400 * Dermatologia, segreteria tel. 0584/6058661, Caposala tel. 0584/6058665 * Diabetologia, segreteria tel. 0584/6059631 * Direzione sanitaria ospedaliera, segreteria 0584/6059582 tel. 0584/6059583 Ufficio Rilascio Cartelle Cliniche, tel. 0584/6055286 solo per informazioni Sabato chiuso * Emergenza-pronto soccorsoaccettazione, Caposala tel. 0584/6055260 fax. 0584/6055268 Stazione infermieri tel. 0584/6055370 * Farmaceutica, ufficio al pubblico tel. 0584/6059410, fax. 0584/6059420 Farmacia fax. 0584/6055515, Laboratorio farmaceutico fax. 0584/6055509 * Formazione, tel. 0584.6059275, 0584.6059252, 0584.6059233, 0584.6059234, 0584.6059237, 0584.6059240 fax 0584.6059230 * Hospice, Caposala tel. 0584/6058701, stazione infermieri tel. 0584/6058700 * Medicina generale 1, Caposala tel. 0584/6058748, stazione infermieri tel. 0584/6058743, tel. 0584/6058744 Day hospital, Caposala tel. 0584/6058761, accettazione tel. 0584/6058754 * Medicina generale 2, Caposala tel. 0584/6058736, stazione infermieri tel. 0584/6058731, tel. 0584/6058732 * Medico Competente tel. 0584/6059553 * Nefrologia, Caposala tel. 0584/6058650, stazione infermieri tel. 0584/6058652 Dialisi Caposala tel. 0584/ 6059596 reception tel. 0584/6059492 * Neurologia, accettazione tel. 0584/6059539, 0584/6059543 * Neuropsichiatria infantile, segreteria Tabarracci Viareggio tel. 0584/6059236, ambulatorio ospedale tel. 0584/6059528 * Oculistica, Caposala tel. 0584/6059739, stazione infermieri tel. 0584/6059737, tel. 0584/6059743 tazione tel. 0584/6055216 - tel. 0584/6055217 * Riabilitazione-Recupero e rieducazione funzionale, segreteria tel. 0584/6059744 stazione infermieri tel. 0584/6059747, Centro ausili tel. 0584/6055306 * Riabilitazione funzionale Ospedale Versilia tel. 0584/6055307, Tabarracci Viareggio tel. 0584/6059206, Seravezza tel. 0584/6056705 * Urologia, stazione infermieri tel. 0584/6058646 Dipartimento Prevenzione Sede Pietrasanta - Presidio “P. Lucchesi”, via Martiri di S. Anna 12 - Segreteria tel. 0584/60589112-3-0 - fax 0584/6058864 * Igiene degli alimenti e della nutrizione fax 0584/6058864 * Oncologia medica Degenza: stazione infermieri tel. 0584/6058677 Day Hospital: stazione infermieri tel. 0584/6058753 * Igiene e sanità pubblica fax 0584/6058864 * Ortopedia, segreteria 0584/6059704, Caposala tel. 0584/6059703, stazione infermieri tel. 0584/6059701, Day hospital stazione infermieri tel. 0584/6059706 * Nuovi Insediamenti Produttivi (N.I.P.), segreteria tel. 0584/6058879 * Ostetricia e ginecologia Sala parto accettazione tel. 0584/6055337 Ostetricia Caposala tel. 0584/6059753 stazione infermieri tel. 0584/6059754 Ginecologia Caposala tel. 0584/6059733 stazione infermieri tel. 0584/6059729 * Otorinolaringoiatria, Caposala tel. 0584/6058654, stazione infermieri tel. 0584/6058659 * Pediatria, Caposala tel. 0584/6059764, stazione infermieri tel. 0584/6059767, accettazione U.T.I.N. tel. 0584/6059756, Pronto soccorso pediatrico tel. 0584/6059768 * Poliambulatorio 1 tel. 0584/6059602 * Poliambulatorio 2 tel. 0584/6059554 * Preospedalizzazione tel. 0584/6055335 fax 0584/6055389 * Psichiatria, segreteria tel. 0584/6055239, fax. 0584/6055237, stazione infermieri tel. 0584/6055242 * Psicologia, tel. 0584/6055358, ambulatorio ospedale tel. 0584/6059551 Tabarracci Viareggio tel. 0584/6059342 Forte dei Marmi tel. 0584/85342 * Radiologia, segreteria - accet- * Sanità Pubblica Veterinaria fax 0854/6058926 * Prevenzione, igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro fax 0584/6058929, Numero verde 800/235303 Sede Viareggio Presidio “G. Tabarracci” via Antonio Fratti 530 Portineria tel. 0584.6059211 * Medicina legale, segreteria tel. 0584/6059351 - fax 0584/6059355 *Medicina dello sport, Segreteria tel. 0584/6059326 - fax 0584/6059325 Unità funzionali territoriali * Attività consultoriali Consultorio adolescenti Lido di Camaiore tel. 0584/67876 Consultorio familiare Viareggio Terminetto tel. 0584/30829 Consultorio familiare Lido di Camaiore tel. 0584/67876 Consultorio familiare Querceta tel. 0584/742194 Consultorio Nutrizionale Tabarracci Viareggio tel. 0584/6059339 * Disabilità, segreteria tel. 0584/385902 * Inclusione Sociale tel. 0584/385905 0584/6059236, fax. 0584/46202 * Sert (dipendenze, tossico dipendenze ed alcolismo) Viareggio tel. 0584/6056620 - fax. 0584/46202 Centro Anti Fumo tel. 0584/6056620 Distretto Pietrasanta tel. 0584/6058817 tel. 0584/6058818 tel. 0584/6058821 fax. 0584/6058822 Arni tel. 0584/789088 Forte dei Marmi tel. 0584/83873 fax. 0584/83896 Querceta tel. 0584/742194 tel. 0584/768395 fax. 0584/743333 Ponte Stazzemese tel. 0584/770023 ore 8 - 13 dal lunedì al sabato Camaiore tel. 0584/6056413 tel. 0584/6056419 fax. 0584/6056420 Camaiore portineria tel. 0584/6056400 Lido di Camaiore tel. 0584/619108 Assistente Sociale tel. 0584/617419 Consultorio tel. 0584/67876 Massarosa Ufficio Vaccinazioni tel. 0584/938234 Sportello Farmaceutico tel. 0584/93020 Assistente Sociale tel. 0584/939768 fax 0584/938346 Centro Diurno Stiava tel. 0584/92540 Tabarracci Viareggio Portineria tel. 0584/6059211 Segreteria tel. 0584-6059222 fax 0584-6059225 Formazione fax. 0584/6059230 tel. 0584/6059233 tel. 0584/6059244 Radiologia tel.0584/6059250 Segreteria tel. 0584/ 6059216 fax 0584/6059254 Viareggio Terminetto tel. 0584/437532 Torre del Lago tel. 0584/340463 * Salute mentale adulti, segreteria tel. 0584/6055239 Centro salute mentale Camaiore tel. 0584/987712 Centro salute mentale Pietrasanta tel. 0584/738572 Centro salute mentale Viareggio tel. 0584/385925 Nota: per ragioni tecniche l’elenco dei numeri telefonici potrà essere soggetto ad alcune successive variazioni, sarà nostra cura provvedere tempestivamente agli aggiornamenti necessari; inoltre saremo grati a tutti coloro che ci segnaleranno inesattezze. * Salute mentale infanzia adolescenza, segreteria tel. * Comunicazione Multimediale tel. 0584/6059783