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Quartiere Operaio, l`Ater porta la storia nel futuro

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Quartiere Operaio, l`Ater porta la storia nel futuro
“Poste Italiane Spa
Spedizione in Abbonamento Postale
70% DR Commerciale Buisiness Vicenza nr 20 / 2006
CONTIENE INSERTO REDAZIONALE
Trimestrale dell’Azienda
Territoriale Edilizia
Residenziale di Vicenza
n. 23 Dicembre 2007
informazioni
Quartiere Operaio,
l’Ater
porta
la
storia
nel
futuro
Consegnato un nuovo stralcio
del grande recupero di Piovene Rocchette
La nuova Carta dei Servizi
Conoscere l’Ater per vivere meglio
e ottenere il massimo
dalla nostra Azienda e dalla vostra casa.
Il presidente Tolettini
Arrivati i risultati dei controlli
sulle dichiarazioni dei redditi degli assegnatari:
è una questione di giustizia sociale.
Buon Natale dall’Ater
L’Azienda augura a tutti buone feste
e un nuovo anno di grandi soddisfazioni
La pagina del Presidente
Con questo ultimo numero del nostro
notiziario per l’anno 2007 voglio rivolgere
a tutti gli assegnatari e alle loro famiglie il
mio più caro augurio di un sereno Natale e
felice anno nuovo.
Marco Tolettini
Presidente
Ater Vicenza
Da Piovene ad Arzignano, Ater reinventa il Vicentino
Consegnato un altro stralcio del
mitico Quartiere Operaio
E intanto ad Arzignano
e Valdagno le vecchie case
popolari si rifanno il look
A
vrete forse appreso che
l’Ater di Vicenza è frequentemente balzata agli onori della cronaca, in questi
mesi. Il più delle volte le occasioni
sono state piacevoli e motivo di orgoglio (diverse consegne di nuovi
appartamenti sul territorio della Provincia, un concorso di idee cui hanno risposto da tutta Italia, il nuovo
punto di accoglienza per il pubblico),
altre volte meno come in occasione
dell’azione di verifica dei redditi degli
assegnatari di case Ater.
La guerra ai furbi:
vittorie e obiettivi.
I giornali lo hanno spiegato
bene: la nostra Ater ha avvia
avviato una serie di iniziative verso
quegli assegnatari, fortunata
fortunatamente pochi rispetto alla stra
stragrande maggioranza, che non
sono stati corretti sulle loro
reali possibilità economiche,
andando a ledere i diritti di
altri cittadini.
Non un’azione a meri scopi
“punitivi” bensì educativi
e preventivi, nel senso di
rendere sempre più consa
consapevoli gli assegnatari dell’
importanza di presentare
dichiarazioni oneste e pre
precise con l’autocertificazio
l’autocertificazione dei redditi.
Ai nostri assegnatari chie
chiediamo precisione e com
completezza nel fornire dei dati
fondamentali per stabilire il
giusto canone di locazione
ed in caso di dichiarazioni
intenzionalmente false si
arriva anche a correre il ri
rischio di perdere la casa.
E’ una questione di giusti
giustizia sociale.
Un altro pezzo di storia riportato
alla luce nel Quartiere Operaio.
Chiudiamo il 2007 con la consegna
di un altro importante stralcio realizzato all’interno del recupero del
“Quartiere Operaio” di Piovene Rocchette.
Si tratta di un intervento che l’Ater
sta portando avanti da molti anni,
utilizzando fondi regionali e professionalità interne, con grande e riconosciuta competenza.
A Piovene Rocchette, grazie al nostro progetto e al nostro lavoro, sta
tornando alla luce, un po’ alla volta, uno dei più interessanti “reperti”
di archeologia industriale non solo
italiana ma addirittura europea e
mondiale. Nel cuore del Comune,
a fine Ottocento, l’industriale Alessandro Rossi aveva ideato un vero
e proprio quartiere dove ospitare le
famiglie degli operai che lasciavano
le loro case in campagna per venire
a vivere nelle vicinanze della storica
azienda.
La sfida dell’Ater è stata eccezionale: ridare vita a questo quartiere
operaio, trasformandolo in moderne abitazioni all’altezza dei tempi
ma rispettando nello stesso tempo i
valori, la bellezza, l’impatto estetico
ed architettonico dell’epoca. All’intervento, realizzato in vari stralci, si
aggiunge proprio in queste settimane un’altra pagina importante che
regala al Vicentino 9 appartamenti
recuperati a regola d’arte.
Spazi di qualità, disposti su più livelli, con ingressi indipendenti, zone
verdi e pista ciclabile. Per l’Ater la
soddisfazione è doppia: offrire abitazioni di qualità in locazione a canoni realmente alla portata di tutti
e nel contempo dare nuova vita ad
una parte della nostra storia unica
ed affascinante.
Grande riscontro per il nostro
Concorso di idee.
Si sono chiusi i lavori della Commissione giudicatrice relativi al
concorso di idee indetto dall’Ater
per la riqualificazione di due edifici
di proprietà nei Comuni di Arzignano e Valdagno. Qualche mese fa
abbiamo lanciato una sfida rivolta
ai progettisti (architetti, ingegneri,
geometri) per “ridare vita” a questi
immobili risalenti agli anni Settanta e Ottanta.
L’idea era semplice: progettare un
intervento, entro limiti di costo sostenibili, per trasformare due classici edifici che oggi vengono definiti
“casermoni” - in edifici dall’aspetto
rinnovato, al passo coi tempi e dotati di interessanti soluzioni orientate al risparmio energetico.
La risposta non si è fatta attendere
ed i risultati sono stati veramente
sorprendenti: decine e decine di
progetti ci sono arrivati da tutta
Italia. Progetti di cui stiamo organizzando l’esposizione al pubblico,
grazie anche alle Amministrazioni
comunali che ospiteranno le mostre.
La nuova Carta dei servizi.
La Carta dei Servizi che trovate in
allegato al giornale è una guida
che vi aiuta a sfruttare meglio i vostri diritti di assegnatario. E anche
a conoscere i vostri doveri.
Nasce soprattutto per informarvi:
vogliamo, con questa Carta, essere precisi e corretti nei rapporti
con voi utenti ed assegnatari ed il
più possibile efficaci nel risolvere i
problemi.
Nelle sue pagine troverete tutto
quello che vi serve per vivere la
vostra casa serenamente. Buona
lettura.
la posta degli inquilini
Cara Ater ti scrivo
Una nuova rubrica
per rispondere
alle domande
che ci vengono poste
più frequentemente:
spazio alle
lettere dei nostri
assegnatari
Questa nuova rubrica
raccoglie una carrellata
di domande e risposte.
Sono le questioni
che
gli assegnatari rivolgono
più frequentemente all’Azienda. Per facilitare
la risoluzione di dubbi e
problemi, raccoglieremo
in ogni numero le domande più interessanti e spinose dando per ognuna
la risposta migliore.
Se avete dubbi dunque,
scrivete: la risposta non
servirà solo a voi ma a
tutti gli assegnatari.
1) Come assegnatario Ater
ricevo ogni mese il bollettino
per il pagamento del canone di locazione. Per comodità, sarebbe possibile pagare
l’affitto tramite bonifico sul
conto corrente bancario?
Sì. È sufficiente recarsi presso la
sua banca con uno dei bollettini che le è stato recapitato e far
pervenire all’Ater o direttamente
o trramite banca il modulo di accredito automatico.
2) Sono nato a Cagliari dove
la mia famiglia risiede. Da
anni vivo in un alloggio Ater
a Vicenza. Il mese prossimo
mio fratello verrà a trovarmi e vorrei ospitarlo. Posso?
Cosa debbbo fare?
Sì. Ospitare qualcuno è sempre
possibile. Basta fare le cose per
bene. Se il periodo di ospitalità
non supera i 4 mesi nel corso di
un anno, è sufficiente che lei invii
una semplice comunicazione all’Ater nella quale dichiara che sta
ospitando suo fratello.
3) Abito in un appartamento dell’Ater da alcuni
anni con mio figlio. L’anno scorso però ho conosciuto una persona. Ora
abbiamo deciso di convivere. Possiamo stabilirci
tutti insieme nell’alloggio
che mi è stato assegnato?
Sì. Le è sufficiente inviare
una richiesta di ospitalità
temporanea al Comune dove
lei risiede e anche all’Ater.
4) Vivo in un alloggio Ater
con la mia famiglia. Il
mese scorso mio figlio si
è sposato e vive per conto suo. Non potendo più
contare sul suo reddito in
famiglia, cosa devo fare
per avere una riduzione
del canone di locazione?
È un suo diritto ottenere una
riduzione del canone di locazione. Per farlo deve inviare
una richiesta di riduzione del
canone, allegando soltanto
il certificato che attesta la
nuova residenza del figlio.
5) Sono un assegnatario
di un alloggio Ater. Lo
scorso luglio è nata mia
figlia Simona. Devo fare
qualcosa?
Sì. Quando nasce un figlio è
sufficiente inviare una semplice comunicazione del lieto
evento, allegando il certificato di nascita e il codice
fiscale. La comunicazione
serve all’Ater per aggiornare il sistema anagrafico dell’Azienda.
6) Abito in un appartamento Ater. Ho ricevuto
pochi giorni fa il bollettino
per il pagamento del canone e ho riscontrato una
sorpresa. Perché l’importo che devo pagare è più
alto rispetto a quello dello scorso mese?
Una maggiorazione dell’importo da pagare può essere
giustificata da vari motivi.
Per esempio: a) il recupero
delle spese di registrazione;
b) un aumento dell’indice
Istat;
c) gli interessi legali.
La invitiamo perciò a verificare le voci indicate nel foglio
allegato al bollettino; trova
tutti i chiarimenti necessari
con l’indicazione specifica di
ogni voce.
7) Voglio installare una
parabola sul terrazzo del
mio alloggio Ater per ricevere trasmissione satellitari. Ne ho il diritto?
Certo. Deve semplicemente presentare all’Ater una
richiesta di autorizzazione
all’installazione della parabola. In questo modo sarà
in regola anche con tutto il
condominio.
A Piovene Rocchette
completato un altro stralcio
di uno dei più importanti
recuperi di architettura
storico industriale.
Nuove case per tante famiglie,
spazi verdi e piste ciclabili.
Tutto firmato Ater!
L’
emozione nel portare avanti il recupero del Quartiere
Operaio di Piovene
Rocchette è cresciuta a mano
a mano che sono stati realizrealiz
zati i vari stralci.
La soddisfazione non è nata
soltanto dal fatto di vedere il
“nostro” Quartiere ritornare
a nuova vita. E non è derivaderiva
ta neppure dalla consapevoconsapevo
lezza di essere stati in grado,
ancora una volta, di portare
avanti un progetto così imim
portante, nonostante le tantan
te difficoltà che un’opera del
Quartiere Operaio
Una rinascita a misura d’uomo
Il Progetto
Anni Novanta
2001-2004
Intervento 2007
Il futuro
Altre proprietà
genere comporta.
L’entusiasmo è nato proprio
scoprendo e riportando alla
luce la storia di questo Quartiere: mano a mano che l’intervento procedeva ci siamo
sentiti obbligati a studiare il
to e professionalità interne.
In questa terra che nelle sue
radici ha la nascita dell’Italia moderna e industriale, il
nostro progetto e il nostro
lavoro stanno ridando vita a
uno dei più interessanti espe-
passato, le radici e gli obiettivi di questo storico complesso architettonico.
E ci sono sembrati così alti,
così innovativi, così geniali che il fatto di essere oggi
i protagonisti principali della
sua rinascita ci rende davvero orgogliosi.
Chiudiamo infatti il 2007 con
la consegna di un altro importante stralcio del recupero
del Quartiere, un intervento
complesso che l’Ater sta portando avanti utilizzando fondi
stanziati dalla Regione Vene-
rimenti non solo di archeologia industriale, ma anche di
archeologia culturale e sociale di altissima rilevanza
che varca i confini del nostro
Paese. A Piovene Rocchette,
a fine Ottocento, l’industriale Alessandro Rossi ha creato
un impero con i suoi lanifici.
Ma ha creato soprattutto la
cosiddetta “cultura industriale”, che allora non seguiva
solo la logica del mero profitto ma prevedeva una serie
di servizi, di iniziative, di idee
che avrebbero arricchito non
Gli interni. C’è un calore che in casa si
fa apprezzare anche nelle roventi estate:
è il calore del legno, che in queste
case è sempre protagonista. Nelle
scale, nei particolari, ma soprattutto in
moltissimi soffitti dove il progetto Ater
ha recuperato gli elementi che a fine
Ottocento venivano utilizzati.
Oggi convivono con moderni sistemi
di sicurezza, un’attenzione al risparmio
energetico, spazi ampi e ariosi.
Il particolare che spiega l’universale.
Il recupero di Piovene Rocchette è
caratterizzato dall’amore per la storia:
i mattoni che fanno da cornice alle
porte, i delicati giochi architettonici
che danno un inestimabile valore
in più, le moderne strutture per
l’illuminazione, la posta, i campanelli.
Quartiere Operaio
Tutto contribuisce a portare qualità.
soltanto l’azienda ma tutta la
città.
È nato così il Quartiere Operaio: un vero e proprio quartiere cittadino dove andavano a vivere, per ottimizzare
i tempi di trasferimento, gli
operai, le operaie e le loro
famiglie di estrazione contadina.
Queste case erano vere e
proprie meraviglie per l’epoca. In tempi in cui si viveva
in due stanze, magari con
cinque figli, privi di ogni comodità, gli operai trovavano
case degne di questo nome,
che allora dovevano appari-
re veri e propri capolavori.
Ma il tempo, impietoso, aveva fatto invecchiare e quasi
dimenticare questo splendido quartiere.
Le abitazioni erano state per
lo più trascurate e abbandonate a se stesse, perché non
rispondevano più ai requisiti
di una società profondamente cambiata. E attendevano
forse le ruspe, per far spazio
a un nuovo “moderno” quartiere dotato dell’immancabile centro commerciale.
La sfida raccolta dall’Ater
è stata importante: ridare
vita a quelle case, trasformandole in moderne abitazioni all’altezza dei tempi
ma rispettando nello stesso
tempo i valori, la bellezza e
l’impatto estetico dell’epoca.
L’intervento, realizzato in
vari stralci, aggiunge oggi
un’altra pagina importante
che regala alla città di Piovene Rocchette - ma indirettamente anche a tutto il
Vicentino - nuovi appartamenti recuperati a regola
d’arte, da assegnare in locazione ad un canone realmente alla portata di tutti.
Spazi di qualità, disposti su
più livelli, con ingressi indipendenti, zone verdi e una
nuova pista ciclabile per favorire anche un nuovo stile
nella mobilità.
La soddisfazione è duplice:
mantenere fede al nostro
obiettivo primario di sostenere quelle famiglie che
hanno difficoltà a pagare il
costo di un affitto di “mercato” e, al contempo, firmare la rinascita del quartiere
operaio creato da Alessandro Rossi recuperando non
solo le case ma soprattutto
la storia.
Ricostruire la storia
Quartiere Operaio
rispettandola
Alessandro Rossi
aveva capito
che l’azienda
funziona meglio
se chi vi lavora
è più sereno
U
n quartiere sorto alla
fine
dell’Ottocento
che rinasce a cavallo
tra gli ultimi anni del
1900 e i primi anni del Duemila. È una delle più belle realizzazioni che l’Ater sta portando
avanti con tre grandi obiettivi: ridare la vita a un pezzo
di storia del nostro territorio;
realizzare un quartiere dove
la qualità della vita sia al centro dell’attenzione; dare case
a chi ne ha bisogno.
Con questo intervento l’Ater
porta avanti un processo di riqualificazione urbana ed edilizia di quello che viene chiamato “Quartiere Operaio” di
Piovene Rocchette. Un quartiere nato alla fine dell’Ottocento, che per moltissimi anni
ha servito la gente di questa
terra e che poi, per l’incuria
re aveva capito che l’azienda
funziona meglio se il suo lavoratore è più sereno e considerato.
A rivederlo ora, rinato a nuova vita, il valore dell’opera in
quegli anni lontani è ancora
maggiore. Le case sono magnifiche, elegantissime nella
loro semplicità e vivibilissime.
Oggi la nostra Ater presenta la terza parte dei suoi interventi nel quartiere. Nuove
case eleganti e signorili, disposte su due livelli e dotate
di tutti i comfort. La presenta con un po’ di emozione ma
anche con la certezza di aver
dato il meglio. Indispensabile
per valorizzare questo raro e
prestigioso esempio di edilizia
popolare che oggi torna a raggiungere il suo obiettivo pri-
Quartiere Operaio
Immaginate l’arredamento che più
vi piace. Quando l’ambiente è così
ricco e nello stesso tempo minimale,
non ci sono limiti alle passioni e alle
fantasie. La luminosità, il calore del
legno, la bellezza dei particolari, delle
scale, del mattone faccia a vista,
permettono a chi abita la casa di
sentirsi... a casa anche con il minimo
indispensabile.
degli uomini, è stato abbandonato a se stesso.
Un abbandono ingiusto e inglorioso: il quartiere non era
solo “bello” come appare oggi
al passante che osserva dall’alto questo luogo. Il quartiere operaio infatti è molto
più di un grazioso e funzionale gruppo di case splendidamente sopravvissute a tutto il Novecento. È un’idea di
socialità di interesse comune,
di comunità che oggi, a più di
cent’anni di distanza, continua a valere la pena di riportare d’attualità. Infatti ancora
oggi è un eccellente esempio
di come costruire per vivere
in armonia con l’ambiente e
con gli altri.
Un piccolo grande capolavoro
dunque che racconta, meglio
di tanti libri, la storia della nostra terra, della sua industrializzazione, della sua armonia.
Alessandro Rossi era un uomo
che guardava lontano. E in
epoche in cui lavoratore e datore di lavoro della grande industria erano quasi... nemici
anche se strettamente connessi uno all’altro, Rossi capì
che bisognava cambiare logica.
Nacque così questo quartiere:
realizzato per dare case agli
operai, perché l’imprendito-
mario: dare una casa di qualità ai nostri cittadini.
Per presentare questo lavoro attribuendogli il valore che
merita, l’Ater ha realizzato
anche una brochure che evidenzia le caratteristiche dell’intervento.
La brochure contiene una parte storica, che spiega e inserisce l’opera architettonica
in un contesto di riferimento
temporale ambientale. Inoltre
presenta le varie fasi del lavoro Ater, con particolare riferimento all’ultimo stralcio di lavori e uno sguardo sul futuro.
E un ringraziamento particolare alla Regione Veneto che
ha finanziato il progetto, credendo non solo nel valore sociale di questo intervento ma
anche nel valore storico e architettonico del recupero.
Le nostre consegne
Anziani in festa
tra Posina e Laghi
Un moderno e solare
edificio in un quartiere
di pregio: ecco la nuova
edilizia sociale
L
Molina di Malo
o scorso ottobre sono
stati consegnati 12
nuovi appartamenti in
via Santa Rita a Molina di Malo. Dopo gli interventi
realizzati negli anni scorsi nei
peep Campagnola e San Tomio, la nostra Ater si è resa
presente per la terza volta nel
territorio di Malo per dare sostegno alla pressante richiesta
di edilizia sociale sul territorio.
Alla presenza del sindaco di
Malo Antonio Antoniazzi e di
altre Autorità, è stato inaugurato il nuovo edificio e sono
state consegnate le chiavi agli
assegnatari.
I lavori di costruzione
del fabbricato di via Santa Rita, iniziati nel febbraio
2005, sono stati realizzati con
risorse messe a disposizione
dalla Regione Veneto per oltre
1 milione di euro.
Gli alloggi, dotati ciascuno di
una autorimessa esclusiva,
sono distribuiti ugualmente al
piano rialzato, al primo e secondo con metrature che variano da 51 mq a 60 mq; l’alloggio al piano rialzato è stato
appositamente predisposto e
adeguato per le esigenze di
portatori di handicap.
Costi sotto controllo, qualità sopra le righe. All’esterno
sono stati realizzati anche 11
posti auto scoperti, oltre al posto per persone diversamente
abili predisposto in prossimità
dell’alloggio
appositamente
realizzato.
La caratteristica più evidente
di questo nuovo immobile è
che pur rimanendo nell’ambito
dei costi previsti per gli edifici
di edilizia residenziale pubblica, ha saputo coniugare bellezza e semplicità, tradizione
e innovazione tecnologica.
La realizzazione è perfettamente inserita nel moderno ed elegante quartiere di
Molina, in un lotto d’angolo
che esalta le caratteristiche
architettoniche e l’esposizione
solare dell’immobile.
Abbiamo dato massima importanza ai particolari costruttivi
e ai materiali impiegati e ogni
elemento è stato progettato
e realizzato secondo criteri di
funzionalità e durata, tenendo sempre presente anche
l’aspetto estetico.
I due Comuni
si accordano con l’Ater
e l’Ulss 4 per un progetto
in favore della terza età
anziana, soprattutto quando
il clima è più rigido. La nostra
Ater, che includerà l’intervento nel programma annuale
del 2008, investirà fondi propri mentre l’Amministrazione
comunale di Laghi e l’Ulss 4
riconosceranno un canone di
locazione.
o scorso settembre la
nostra Ater ha messo la
sua firma in calce a un
accordo tra quattro enti
pubblici per realizzare un progetto che viene incontro alla
popolazione anziana.
A pochi chilometri di distanza, nel Comune di Posina,
si raggiungerà lo stesso fine di
tutela sociale: 9 appartamenti verranno impiegati per programmare soggiorni climatici
estivi per anziani e soggetti
diversamente abili. E non è finita: gli stessi appartamenti,
nel periodo invernale, saranno abitati da persone anziane
trasferite dalle contrade più
isolate.
L
Sono nati due protocolli
d’intesa tra Ater, Ulss 4 e i
comuni di Laghi e Posina per
provvedere alla tutela dei soggetti socialmente più deboli:
gli anziani della zona. Costoro sono costretti, in particolar
modo nel periodo invernale,
a vivere in situazioni di isolamento lontano dai servizi essenziali offerti dai centri urbani.
Il Comune di Laghi si è
impegnato a cedere all’Ater
un edificio dal quale l’Azienda
realizzerà due mini appartamenti che verranno utilizzati
dall’Ulss 4 per dare risposte
concrete alle problematiche
abitative della popolazione
La nostra Ater si impegna
a cedere gli spazi in locazione
al Comune, a cui l’Ulss riconoscerà un canone.
Il sindaco di Posina Andrea
Cecchellero ha espresso grande soddisfazione per questo
accordo che “dimostra, meglio
di molte parole, l’attenzione ai
bisogni di tutta la nostra piccola famiglia montana”. Giovanni Oliviero, Sindaco di Laghi, ha sottolineato come “la
sinergia delle forze abbia portato a questo risultato”.
Posina e Laghi
Una nuova casa
per 12 famiglie
Le nostre consegne
Ristrutturati quattro
appartamenti
a canone sociale e due
sale per la comunità
V
Valdastico
ita migliore per quattro famiglie di Valdastico: la nostra Ater
ha portato a compimento l’ennesimo intervento
di ristrutturazione di un edificio in località Forni nella
storica piazzetta del paese
realizzando 4 nuovi appartamenti da affittare a canone
sociale.
Ma non solo appartamenti: sono state ricavate anche
due sale comunali da utilizzare per attività sociali e ricreative.
La cerimonia di consegna delle chiavi è avvenuta il 30 novembre alla presenza del Presidente, del Sindaco Alberto
Toldo e di altre Autorità.
L’intervento è stato finanziato
con fondi stanziati dalla Regione Veneto, dall’Ater e dall’Amministrazione comunale
stessa per un investimento
totale di circa 500 mila euro.
La realizzazione ha preso il
via dopo aver apportato una
modifica al piano regolatore generale del Comune di Valdastico
che ha permesso di procedere
con i lavori necessari per la ristrutturazione dell’immobile e
ha consentito di apportare inoltre un ampliamento della metratura dell’edificio stesso.
“Con grande soddisfazione
consegniamo delle abitazioni recuperate a regola d’arte
- ha spiegato Tolettini - perché
abbiamo recuperato un edificio
di architettura particolarmente
interessante. Sono stati anche
creati due ingressi indipendenti
in modo che il Comune svolga le
sue attività senza interferire con
la vita delle famiglie.”
L’intento è stato quello di
mantenere inalterata la struttura edilizia originaria, usufruendo
comunque dell’ampiamento che
ha permesso di ottenere dei locali più spaziosi ed adeguati alle
esigenze delle persone.
A fronte di 16 domande di alloggio presenti in graduatoria
comunale, con queste abitazioni
l’Ater ha dato un contributo ef
effettivo a quattro famiglie di Valdastico per risolvere il problema
della casa.
Altavilla 11 nuovi
appartamenti
Ottimi i risultati dell’accordo con l’Amministrazione comunale
D
a molti anni i nostri
nuovi appartamenti
ricordano ben poco
le case popolari di
vecchio stampo: ne sono una
dimostrazione i nuovi undici
appartamenti realizzati ad Altavilla, in via Lago d’Orta, consegnati lo scorso 23 novembre
ai nuovi assegnatari con una
cerimonia tenuta dal nostro
Presidente, dal Sindaco di Altavilla Giannira Petucco e altre
Autorità.
Grazie al contributo della
Regione e dell’Amministrazione comunale, la nostra
Ater è riuscita a creare abitazioni da destinare alla locazione a canone sociale anche
nel Comune di Altavilla, dando
così una risposta concreta alla
richiesta abitativa della comunità.
L’intervento ha visto nascere un edificio con 11 appartamenti e permette di attuare, ancora una volta, quello
che è il fine primario della nostra Azienda: contribuire a risolvere il problema casa per le
famiglie meno abbienti.
L’intervento prende il via con
la firma di un protocollo di in-
tesa tra Ater e Amministrazione comunale che prevedeva la
cessione di alcuni lotti urbanizzati su una parte dei quali è
stato fatto sorgere l’edificio.
I lavori sono stati finanziati
con fondi messi a disposizione
dalla Regione, per un investimento che ammonta a oltre 1
milione di euro.
L’edificio ospita 5 appartamenti monocamera, 4
bicamere e 2 tricamere, distribuiti su 2 piani e serviti da
un’area scoperta, destinata a
giardino e parcheggio.
Con questa realizzazione l’Ater
sfoltisce in maniera consistente una parte delle quasi 50 domande di alloggio presenti in
graduatoria comunale. Senza
contare che è già stato avviato il secondo stralcio di questo intervento, che prevede la
realizzazione di altri 6 appartamenti in una vicina porzione
della stessa area.
L’accordo con Altavilla sta
dando ottimo risultato, dimostrando ai Comuni che siamo un partner davvero affidabile e competente.
Altavilla
Famiglie felici e
nuovi spazi comunali
Alla scoperta dell’azienda
L’angelo
custode
delle
famiglie Ater
Ater
Così l’Unità Inquilinato
gestisce gli assegnatari
L
’Unità Inquilinato gestisce la famiglia assegnataria dal momento
dell’assegnazione dell’appartamento. Il titolare del
contratto viene convocato per
la stipula e nell’occasione gli
si spiegano procedure, diritti e
doveri.
I doveri si riassumono principalmente in questo: a) conoscenza e rispetto del regolamento condominiale; b)
pagamento del canone entro i
termini previsti; c) permanenza dei requisiti. Che poi, al di
là dei paroloni, vuol semplicemente dire: occupare la casa
stabilmente, portare rispetto
agli altri condomini, rispettare
il regolamento comune, pagare l’affitto regolarmente e tenere con cura l’abitazione.
Il lavoro dell’Inquilinato
non finisce qui. La squadra
controlla e inserisce i redditi percepiti dall’assegnatario
ai fini del calcolo del canone.
Inoltre controlla i redditi di
dichiarati affinché corrisponda
corrispondano con quanto presentato. Se
i conti non tornano infatti, l’as
l’assegnatario dovrà assumersi le
conseguenze: da una contrav
contravvenzione fino alla perdita dei
diritti sulla casa. Dal 1 maggio
al 30 settembre di quest’anno,
sono state controllate quasi 10
mila posizioni fiscali per verifi
verificare che tutto fosse in regola!
Le attività proseguono con
le tante grandi e piccoli at
attenzioni che permettono alle
famiglie di vivere serene. Si
verifica ad esempio, attraver
attraver-
so dei sopralluoghi, la corretta
gestione dell’appartamento e
del condominio.
Si controlla cioè che i comportamenti di tutti siano corretti
per evitare problemi che potrebbero sorgere da una cattiva gestione della casa. Con impianti elettrici, gas e acqua c’è
poco da scherzare o prenderla
alla leggera.
Ospitare si può ma... Come
i nostri inquilini sanno, nelle
case Ater ospitare qualcuno è
sempre possibile. Ovviamente
bisogna rispettare norme precise. C’è il rischio infatti che qualcuno nasconda dietro la parola
“ospitalità” un subaffitto o qualcosa di peggio. Perciò spetta al
Comune il compito di autorizzare le ospitalità oltre che gli ampliamenti del nucleo familiare. E
spetta all’Inquilinato il compito
di vigilare sulla reale occupazione degli alloggi o sull’ospitalità
non autorizzata.
All’Inquilinato spetta anche
il compito delle revisioni del
canone. Il canone infatti viene
calcolato in base al numero dei
componenti del nucleo familia
familiare oltre che del reddito com
complessivo. Se un componente
della famiglia lascia la casa (un
figlio che si sposa ad esempio)
il reddito complessivo della fa
famiglia può cambiare. E questo
dev’essere comunicato all’Ater
perché possa fare le necessarie variazioni al canone o quan
quant’altro. È sempre interesse del
dell’assegnatario parlare chiaro
e dimostrare all’Ater la realtà
dei fatti. Se ne ricava sempre
giustizia e si evitano denunce
che possono portare a sanzioni
importanti o alla perdita della
casa.
Anche per questo l’Inquilinato,
come previsto dalla legge, invia formale diffida a chi non ha
presentato i redditi, avvisando
del rischio che si corre: perdere l’alloggio senza se e senza
ma.
Infine l’Inquilinato vigila sul rispetto dei regolamenti. Se ci
sono inadempienze, interviene
per ripristinare la situazione.
Le persone, il futuro, le
idee. Tutto questo è svolto da
una squadra di sei persone divise in tre zone. A capo di ogni
zona della provincia c’è un responsabile, in modo che non
manchi mai il contatto con gli
assegnatari.
Nel futuro dell’Azienda, l’Inquilinato assumerà più importan
importanza e capacità per lavorare sempre meglio. Nascerà infatti un
prospetto aggiornato per ogni
condominio, dove verrà riportata l’analisi del fabbrifcato, i
dati più importanti (manuten
(manutenzione, eventuali problemi, sta
stato patrimoniale...).
Attraverso questi dati sarà più
facile lavorare: l’Azienda scoprirà con un clic se in quel condominio ci sono appartamenti non
abitati troppo frequentemente,
se le spese sono eccessive, se
la manutenzione è richiesta
troppo spesso, eccetera.
In pratica nascerà un monito
monitoraggio che permetterà di svol
svolgere meglio ogni lavoro, dalla
gestione quotidiana alla manutenzione.
E la vita nelle case Ater sarà
sempre più gradevole.
Controllo dei redditi
Inquilini,
nove virtuosi su dieci
Gli assegnatari Ater ben figurano dopo i controlli dei redditi.
Ma per i pochi che sgarrano,
le conseguenze non si fanno attendere
L
a vicenda prende l’avvio
nel 2005 quando l’Ater
di Vicenza, che ancora
non aveva ottenuto dal
Ministero delle Finanze il collegamento diretto con l’anagrafe
tributaria, decise di intraprendere una attività di controllo
delle autocertificazioni presentate da un campione di 500 assegnatari, richiedendo riscontri
documentali direttamente ai
Comuni della Provincia di Vicenza.
Le posizioni analizzate infatti avevano destato alcune perplessità da parte degli
uffici. Bisogna ricordare infatti
che il canone di locazione viene calcolato principalmente sul
reddito complessivo di tutto il
nucleo assegnatario, non solo
del capofamiglia.
Sul campione analizzato sono
risultate 90 posizioni che riportavano
autocertificazione
di redditi inferiori rispetto a
quelli effettivamente percepiti
con conseguente segnalazione
alla Procura della Repubblica di
Vicenza per dichiarazioni mendaci.
La differenza tra i canoni
versati e quelli realmente dovuti ha comportato per
l’Azienda un recupero di circa
60 mila euro.
A partire dal mese di maggio
di quest’anno, e per i successivi quattro mesi l’Ater ha dato
il via a nuovi controlli incrociati sulle dichiarazioni dei redditi
presentate dagli assegnatari nel 2006 e riferite all’anno
precedente, in base alle quali
viene calcolato l’importo del
canone di locazione per l’anno
in corso e i risultati sono stati
davvero sorprendenti.
In particolare, il dato che
emerge chiaramente è che il
fine dell’azione di controllo intrapresa nel 2005 è stato recepito: non si è certo trattato
di un’azione a meri scopi
“punitivi” bensì educativi e
preventivi, nel senso di rendere sempre più consapevoli
gli assegnatari della fondamentale importanza di rendere dichiarazioni oneste e precise in sede di autocertificazione
dei redditi.
A chi dichiara in maniera imprecisa o incompleta i propri
redditi e quelli dei familiari o,
peggio, dichiara intenzionalmente il falso verranno applicate tutte le conseguenti procedure e sanzioni del caso, fino
a correre il rischio di perdere la
casa.
Esperimento riuscito. Questo primo esperimento sembra
proprio aver prodotto gli effetti sperati. I controlli effettuati
quest’anno hanno riguardato
non solo la posizione reddituale dichiarata dagli assegnatari,
vagliata questa volta attraverso la comparazione con i dati
in possesso dell’Agenzia delle
Entrate, ma anche le eventuali
proprietà immobiliari possedute e magari non dichiarate e
questo grazie ad un ulteriore
collegamento informatico con
la banca dati della Conservatoria dei Registri Immobiliari.
Quest’anno sono passati
sotto il controllo degli incaricati 4074 nuclei familiari per un
totale di 9558 singole posizioni
vagliate. Dalla stima dei dati
emersi si può parlare di un panorama confortante composto
dalla quasi totalità degli assegnatari consapevoli che vivere
in un alloggio sociale, pagando un canone di affitto decisamente più contenuto rispetto a
quelli del libero mercato, è un
privilegio di cui moltissime altre famiglie stanno aspettando
ancora di godere.
Per questa ragione il dato di
circa 150 posizioni gravemente difformi da quanto previsto dalla legge può sembrare
poca cosa rispetto al totale
delle posizioni valutate ma bisogna sempre ricordare che si
sta parlando della casa, cioè di
un bene primario. Se verranno effettivamente riscontrate
le inadempienze
segnalate,
consistenti nel mancato versamento del giusto canone dovuto, si tratterà di capire l’entità
del danno economico subito
dall’Azienda che in questo momento sta effettuando le ricostruzioni contabili per l’anno in
corso.
Da una prima stima si ipotizza che l’ammontare dei
canoni non versati potrebbe
aggirarsi oltre i 100 mila euro
per ogni anno accertato.
All’interno di questi 150 casi ve
ne sono circa 20 che corrono
addirittura il rischio di perdere la casa. Questo può avvenire in quanto, con riferimento
alle assegnazioni degli ultimi
2 anni, sono state riscontrate
alcune situazione nelle quali
“segue”
Controllo dei redditi
mancavano alla radice i requisiti minimi necessari per poter
entrare validamente in una
graduatoria.
Questo comporta l’annullamento dell’assegnazione
mentre altra situazione è il rischio di decadenza dall’assegnazione che si verifica quando, ad esempio, il titolare di un
contratto di locazione omette
di dichiarare di essere diventato proprietario di un immobile
il cui valore catastale supera
quello ammesso dalla relativa normativa. In questo caso,
poiché la legge richiede la per-
L’indagine Ater
Da evidenziare, infine, che
l’Ater segnalerà alla Guardia di Finanza circa altri 20
casi ritenuti fortemente sospetti ed incongrui rispetto alle
dichiarazioni e certificazioni
rese come, ad esempio, l’assegnatario che, pur dichiarando
un reddito complessivo modesto, risulta di avere un tenore
di vita al di sopra delle possibilità economiche dichiarate.
Preme sottolineare che la finalità principale di questa azione
di controlli incrociati, eseguiti
esclusivamente da personale
autorizzato e nel totale rispetto del diritto alla privacy, è il
I risultati dell’indagine
di gradimento sull’azienda
A
manenza durante il rapporto di
locazione dei requisiti che hanno consentito a monte l’assegnazione dell’alloggio, l’Azienda intraprenderà un’azione di
decadenza nei confronti del
titolare del contratto di locazione, per non parlare dell’obbligatorietà, da parte dell’Ater,
di intraprendere per tutti i casi
sopra riportati la conseguente
azione penale.
Ater
Diversa la situazione delle
295 posizioni considerate lievemente irregolari in
quanto l’inadempienza riscontrata, in questo caso, non comporta una variazione di canone
mensile bensì solo un richiamo
all’assegnatario affinché ottemperi in maniera più precisa
e puntuale alle prescrizioni della normativa vigente.
perseguimento della giustizia sociale nel senso che
è proprio per rispetto agli assegnatari onesti e diligenti che
è giusto attuare approfonditi
controlli che vadano ad individuare coloro che dimostrano di
non avere consapevolezza della situazione di privilegio in cui
si trovano rispetto a tante altre
famiglie.
L’utilizzo dei dati raccolti, con
esclusione di quelli sensibili, è
consentito ai soli fini previsti
dalla legge ed è garantito da
una serie di procedure e requisiti da seguire dettati dalla normativa di dettaglio.
I prossimi controlli verranno
effettuati dall’Azienda annualmente o, comunque, con cadenza regolare e in maniera
sistematica.
Brava Ater,
ti vogliamo
bene
nche quest’anno l’Ater
ha pianificato un’indagine di gradimento
(Customer Satisfaction) rivolta agli assegnatari
per verificare il livello di percezione dei servizi erogati.
l’Azienda in base alla facilità
di contatto con il personale,
il nuovo ingresso, gli orari di
ricevimento del pubblico, la
tempestività e la chiarezza
delle risposte, il gradimento
del notiziario aziendale.
Soddisfacenti i risultati:
il primo esperimento, effettuato nel 2005. diede risultati positivi anche se alcuni
servizi erogati presentavano
margini di miglioramento.
Quest’anno il questionario,
rivolto ad un campione di 400
nominativi estratti in maniera
casuale dall’elenco degli assegnatari, ha preso in esame
due elementi determinanti:
l’immagine e i servizi.
Gli assegnatari hanno dato
un giudizio complessivo
decisamente positivo, risultato che migliora quello
della scorsa indagine e che
ha premiato la scelta aziendale, rivelatasi fin da subito
vincente, di creare un nuovo
punto di accoglienza. Entrato di recente a regime, lo
spazio riservato al pubblico è
all’interno del nuovo ingresso
al piano terra della sede.
Il dato più significativo emerso è che il 95% degli intervistati (contro l’87,2% della
precedente indagine) ha riconosciuto i valori positivi
nell’indice di giudizio complessivo e circa il 50% degli
assegnatari ha attribuito un
giudizio “buono” alla qualità
generale percepita in merito
all’erogazione dei servizi.
L’indicatore che mostra la
valutazione più contenuta è
quello che riguarda i reclami, in particolare la capacità
di soluzione dei problemi e la
tempestività delle risposte.
Pur registrando un progresso
rispetto al 2005, la gestione
dei reclami sarà migliorata per essere all’altezza delle aspettative della nostra
utenza.
A proposito di utenti... Il
nuovo punto di accoglienza è
aperto al pubblico negli orari
e nei giorni qui sotto riportati.
Un buon rapporto con il
personale. Per fare un esempio concreto di valutazione, è
stato chiesto un giudizio sulla capacità comunicativa del-
I nostri numeri
I nostri orari
Unità legale 0444.223668
Lunedi, mercoledi e venerdi
9:30 - 12:30
Centralino 0444.223600
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Fax Manutenzione: 0444.223698
Unità Tecnica: 0444.223642
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Ufficio inquilinato: 0444.223602
Fax Ufficio inquilinato: 0444.223696
Commissione alloggi: 0444.223648
martedi pomeriggio
15:00 - 17:15
giovedi chiuso al pubblico
Le Informazioni Ater
Periodico
dell’Azienda Territoriale
Edilizia Residenziale
della Provincia di Vicenza.
Sped. in abb.post.
art. 2 comma 20/C.
Legge 662/96.
Vicenza Ferrovia.
Direttore responsabile
Adriano Toniolo
Aut. Trib. Vicenza
n.320 del 23 febbraio 1988
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