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Quartiere Operaio, l`Ater porta la storia nel futuro
“Poste Italiane Spa Spedizione in Abbonamento Postale 70% DR Commerciale Buisiness Vicenza nr 20 / 2006 CONTIENE INSERTO REDAZIONALE Trimestrale dell’Azienda Territoriale Edilizia Residenziale di Vicenza n. 23 Dicembre 2007 informazioni Quartiere Operaio, l’Ater porta la storia nel futuro Consegnato un nuovo stralcio del grande recupero di Piovene Rocchette La nuova Carta dei Servizi Conoscere l’Ater per vivere meglio e ottenere il massimo dalla nostra Azienda e dalla vostra casa. Il presidente Tolettini Arrivati i risultati dei controlli sulle dichiarazioni dei redditi degli assegnatari: è una questione di giustizia sociale. Buon Natale dall’Ater L’Azienda augura a tutti buone feste e un nuovo anno di grandi soddisfazioni La pagina del Presidente Con questo ultimo numero del nostro notiziario per l’anno 2007 voglio rivolgere a tutti gli assegnatari e alle loro famiglie il mio più caro augurio di un sereno Natale e felice anno nuovo. Marco Tolettini Presidente Ater Vicenza Da Piovene ad Arzignano, Ater reinventa il Vicentino Consegnato un altro stralcio del mitico Quartiere Operaio E intanto ad Arzignano e Valdagno le vecchie case popolari si rifanno il look A vrete forse appreso che l’Ater di Vicenza è frequentemente balzata agli onori della cronaca, in questi mesi. Il più delle volte le occasioni sono state piacevoli e motivo di orgoglio (diverse consegne di nuovi appartamenti sul territorio della Provincia, un concorso di idee cui hanno risposto da tutta Italia, il nuovo punto di accoglienza per il pubblico), altre volte meno come in occasione dell’azione di verifica dei redditi degli assegnatari di case Ater. La guerra ai furbi: vittorie e obiettivi. I giornali lo hanno spiegato bene: la nostra Ater ha avvia avviato una serie di iniziative verso quegli assegnatari, fortunata fortunatamente pochi rispetto alla stra stragrande maggioranza, che non sono stati corretti sulle loro reali possibilità economiche, andando a ledere i diritti di altri cittadini. Non un’azione a meri scopi “punitivi” bensì educativi e preventivi, nel senso di rendere sempre più consa consapevoli gli assegnatari dell’ importanza di presentare dichiarazioni oneste e pre precise con l’autocertificazio l’autocertificazione dei redditi. Ai nostri assegnatari chie chiediamo precisione e com completezza nel fornire dei dati fondamentali per stabilire il giusto canone di locazione ed in caso di dichiarazioni intenzionalmente false si arriva anche a correre il ri rischio di perdere la casa. E’ una questione di giusti giustizia sociale. Un altro pezzo di storia riportato alla luce nel Quartiere Operaio. Chiudiamo il 2007 con la consegna di un altro importante stralcio realizzato all’interno del recupero del “Quartiere Operaio” di Piovene Rocchette. Si tratta di un intervento che l’Ater sta portando avanti da molti anni, utilizzando fondi regionali e professionalità interne, con grande e riconosciuta competenza. A Piovene Rocchette, grazie al nostro progetto e al nostro lavoro, sta tornando alla luce, un po’ alla volta, uno dei più interessanti “reperti” di archeologia industriale non solo italiana ma addirittura europea e mondiale. Nel cuore del Comune, a fine Ottocento, l’industriale Alessandro Rossi aveva ideato un vero e proprio quartiere dove ospitare le famiglie degli operai che lasciavano le loro case in campagna per venire a vivere nelle vicinanze della storica azienda. La sfida dell’Ater è stata eccezionale: ridare vita a questo quartiere operaio, trasformandolo in moderne abitazioni all’altezza dei tempi ma rispettando nello stesso tempo i valori, la bellezza, l’impatto estetico ed architettonico dell’epoca. All’intervento, realizzato in vari stralci, si aggiunge proprio in queste settimane un’altra pagina importante che regala al Vicentino 9 appartamenti recuperati a regola d’arte. Spazi di qualità, disposti su più livelli, con ingressi indipendenti, zone verdi e pista ciclabile. Per l’Ater la soddisfazione è doppia: offrire abitazioni di qualità in locazione a canoni realmente alla portata di tutti e nel contempo dare nuova vita ad una parte della nostra storia unica ed affascinante. Grande riscontro per il nostro Concorso di idee. Si sono chiusi i lavori della Commissione giudicatrice relativi al concorso di idee indetto dall’Ater per la riqualificazione di due edifici di proprietà nei Comuni di Arzignano e Valdagno. Qualche mese fa abbiamo lanciato una sfida rivolta ai progettisti (architetti, ingegneri, geometri) per “ridare vita” a questi immobili risalenti agli anni Settanta e Ottanta. L’idea era semplice: progettare un intervento, entro limiti di costo sostenibili, per trasformare due classici edifici che oggi vengono definiti “casermoni” - in edifici dall’aspetto rinnovato, al passo coi tempi e dotati di interessanti soluzioni orientate al risparmio energetico. La risposta non si è fatta attendere ed i risultati sono stati veramente sorprendenti: decine e decine di progetti ci sono arrivati da tutta Italia. Progetti di cui stiamo organizzando l’esposizione al pubblico, grazie anche alle Amministrazioni comunali che ospiteranno le mostre. La nuova Carta dei servizi. La Carta dei Servizi che trovate in allegato al giornale è una guida che vi aiuta a sfruttare meglio i vostri diritti di assegnatario. E anche a conoscere i vostri doveri. Nasce soprattutto per informarvi: vogliamo, con questa Carta, essere precisi e corretti nei rapporti con voi utenti ed assegnatari ed il più possibile efficaci nel risolvere i problemi. Nelle sue pagine troverete tutto quello che vi serve per vivere la vostra casa serenamente. Buona lettura. la posta degli inquilini Cara Ater ti scrivo Una nuova rubrica per rispondere alle domande che ci vengono poste più frequentemente: spazio alle lettere dei nostri assegnatari Questa nuova rubrica raccoglie una carrellata di domande e risposte. Sono le questioni che gli assegnatari rivolgono più frequentemente all’Azienda. Per facilitare la risoluzione di dubbi e problemi, raccoglieremo in ogni numero le domande più interessanti e spinose dando per ognuna la risposta migliore. Se avete dubbi dunque, scrivete: la risposta non servirà solo a voi ma a tutti gli assegnatari. 1) Come assegnatario Ater ricevo ogni mese il bollettino per il pagamento del canone di locazione. Per comodità, sarebbe possibile pagare l’affitto tramite bonifico sul conto corrente bancario? Sì. È sufficiente recarsi presso la sua banca con uno dei bollettini che le è stato recapitato e far pervenire all’Ater o direttamente o trramite banca il modulo di accredito automatico. 2) Sono nato a Cagliari dove la mia famiglia risiede. Da anni vivo in un alloggio Ater a Vicenza. Il mese prossimo mio fratello verrà a trovarmi e vorrei ospitarlo. Posso? Cosa debbbo fare? Sì. Ospitare qualcuno è sempre possibile. Basta fare le cose per bene. Se il periodo di ospitalità non supera i 4 mesi nel corso di un anno, è sufficiente che lei invii una semplice comunicazione all’Ater nella quale dichiara che sta ospitando suo fratello. 3) Abito in un appartamento dell’Ater da alcuni anni con mio figlio. L’anno scorso però ho conosciuto una persona. Ora abbiamo deciso di convivere. Possiamo stabilirci tutti insieme nell’alloggio che mi è stato assegnato? Sì. Le è sufficiente inviare una richiesta di ospitalità temporanea al Comune dove lei risiede e anche all’Ater. 4) Vivo in un alloggio Ater con la mia famiglia. Il mese scorso mio figlio si è sposato e vive per conto suo. Non potendo più contare sul suo reddito in famiglia, cosa devo fare per avere una riduzione del canone di locazione? È un suo diritto ottenere una riduzione del canone di locazione. Per farlo deve inviare una richiesta di riduzione del canone, allegando soltanto il certificato che attesta la nuova residenza del figlio. 5) Sono un assegnatario di un alloggio Ater. Lo scorso luglio è nata mia figlia Simona. Devo fare qualcosa? Sì. Quando nasce un figlio è sufficiente inviare una semplice comunicazione del lieto evento, allegando il certificato di nascita e il codice fiscale. La comunicazione serve all’Ater per aggiornare il sistema anagrafico dell’Azienda. 6) Abito in un appartamento Ater. Ho ricevuto pochi giorni fa il bollettino per il pagamento del canone e ho riscontrato una sorpresa. Perché l’importo che devo pagare è più alto rispetto a quello dello scorso mese? Una maggiorazione dell’importo da pagare può essere giustificata da vari motivi. Per esempio: a) il recupero delle spese di registrazione; b) un aumento dell’indice Istat; c) gli interessi legali. La invitiamo perciò a verificare le voci indicate nel foglio allegato al bollettino; trova tutti i chiarimenti necessari con l’indicazione specifica di ogni voce. 7) Voglio installare una parabola sul terrazzo del mio alloggio Ater per ricevere trasmissione satellitari. Ne ho il diritto? Certo. Deve semplicemente presentare all’Ater una richiesta di autorizzazione all’installazione della parabola. In questo modo sarà in regola anche con tutto il condominio. A Piovene Rocchette completato un altro stralcio di uno dei più importanti recuperi di architettura storico industriale. Nuove case per tante famiglie, spazi verdi e piste ciclabili. Tutto firmato Ater! L’ emozione nel portare avanti il recupero del Quartiere Operaio di Piovene Rocchette è cresciuta a mano a mano che sono stati realizrealiz zati i vari stralci. La soddisfazione non è nata soltanto dal fatto di vedere il “nostro” Quartiere ritornare a nuova vita. E non è derivaderiva ta neppure dalla consapevoconsapevo lezza di essere stati in grado, ancora una volta, di portare avanti un progetto così imim portante, nonostante le tantan te difficoltà che un’opera del Quartiere Operaio Una rinascita a misura d’uomo Il Progetto Anni Novanta 2001-2004 Intervento 2007 Il futuro Altre proprietà genere comporta. L’entusiasmo è nato proprio scoprendo e riportando alla luce la storia di questo Quartiere: mano a mano che l’intervento procedeva ci siamo sentiti obbligati a studiare il to e professionalità interne. In questa terra che nelle sue radici ha la nascita dell’Italia moderna e industriale, il nostro progetto e il nostro lavoro stanno ridando vita a uno dei più interessanti espe- passato, le radici e gli obiettivi di questo storico complesso architettonico. E ci sono sembrati così alti, così innovativi, così geniali che il fatto di essere oggi i protagonisti principali della sua rinascita ci rende davvero orgogliosi. Chiudiamo infatti il 2007 con la consegna di un altro importante stralcio del recupero del Quartiere, un intervento complesso che l’Ater sta portando avanti utilizzando fondi stanziati dalla Regione Vene- rimenti non solo di archeologia industriale, ma anche di archeologia culturale e sociale di altissima rilevanza che varca i confini del nostro Paese. A Piovene Rocchette, a fine Ottocento, l’industriale Alessandro Rossi ha creato un impero con i suoi lanifici. Ma ha creato soprattutto la cosiddetta “cultura industriale”, che allora non seguiva solo la logica del mero profitto ma prevedeva una serie di servizi, di iniziative, di idee che avrebbero arricchito non Gli interni. C’è un calore che in casa si fa apprezzare anche nelle roventi estate: è il calore del legno, che in queste case è sempre protagonista. Nelle scale, nei particolari, ma soprattutto in moltissimi soffitti dove il progetto Ater ha recuperato gli elementi che a fine Ottocento venivano utilizzati. Oggi convivono con moderni sistemi di sicurezza, un’attenzione al risparmio energetico, spazi ampi e ariosi. Il particolare che spiega l’universale. Il recupero di Piovene Rocchette è caratterizzato dall’amore per la storia: i mattoni che fanno da cornice alle porte, i delicati giochi architettonici che danno un inestimabile valore in più, le moderne strutture per l’illuminazione, la posta, i campanelli. Quartiere Operaio Tutto contribuisce a portare qualità. soltanto l’azienda ma tutta la città. È nato così il Quartiere Operaio: un vero e proprio quartiere cittadino dove andavano a vivere, per ottimizzare i tempi di trasferimento, gli operai, le operaie e le loro famiglie di estrazione contadina. Queste case erano vere e proprie meraviglie per l’epoca. In tempi in cui si viveva in due stanze, magari con cinque figli, privi di ogni comodità, gli operai trovavano case degne di questo nome, che allora dovevano appari- re veri e propri capolavori. Ma il tempo, impietoso, aveva fatto invecchiare e quasi dimenticare questo splendido quartiere. Le abitazioni erano state per lo più trascurate e abbandonate a se stesse, perché non rispondevano più ai requisiti di una società profondamente cambiata. E attendevano forse le ruspe, per far spazio a un nuovo “moderno” quartiere dotato dell’immancabile centro commerciale. La sfida raccolta dall’Ater è stata importante: ridare vita a quelle case, trasformandole in moderne abitazioni all’altezza dei tempi ma rispettando nello stesso tempo i valori, la bellezza e l’impatto estetico dell’epoca. L’intervento, realizzato in vari stralci, aggiunge oggi un’altra pagina importante che regala alla città di Piovene Rocchette - ma indirettamente anche a tutto il Vicentino - nuovi appartamenti recuperati a regola d’arte, da assegnare in locazione ad un canone realmente alla portata di tutti. Spazi di qualità, disposti su più livelli, con ingressi indipendenti, zone verdi e una nuova pista ciclabile per favorire anche un nuovo stile nella mobilità. La soddisfazione è duplice: mantenere fede al nostro obiettivo primario di sostenere quelle famiglie che hanno difficoltà a pagare il costo di un affitto di “mercato” e, al contempo, firmare la rinascita del quartiere operaio creato da Alessandro Rossi recuperando non solo le case ma soprattutto la storia. Ricostruire la storia Quartiere Operaio rispettandola Alessandro Rossi aveva capito che l’azienda funziona meglio se chi vi lavora è più sereno U n quartiere sorto alla fine dell’Ottocento che rinasce a cavallo tra gli ultimi anni del 1900 e i primi anni del Duemila. È una delle più belle realizzazioni che l’Ater sta portando avanti con tre grandi obiettivi: ridare la vita a un pezzo di storia del nostro territorio; realizzare un quartiere dove la qualità della vita sia al centro dell’attenzione; dare case a chi ne ha bisogno. Con questo intervento l’Ater porta avanti un processo di riqualificazione urbana ed edilizia di quello che viene chiamato “Quartiere Operaio” di Piovene Rocchette. Un quartiere nato alla fine dell’Ottocento, che per moltissimi anni ha servito la gente di questa terra e che poi, per l’incuria re aveva capito che l’azienda funziona meglio se il suo lavoratore è più sereno e considerato. A rivederlo ora, rinato a nuova vita, il valore dell’opera in quegli anni lontani è ancora maggiore. Le case sono magnifiche, elegantissime nella loro semplicità e vivibilissime. Oggi la nostra Ater presenta la terza parte dei suoi interventi nel quartiere. Nuove case eleganti e signorili, disposte su due livelli e dotate di tutti i comfort. La presenta con un po’ di emozione ma anche con la certezza di aver dato il meglio. Indispensabile per valorizzare questo raro e prestigioso esempio di edilizia popolare che oggi torna a raggiungere il suo obiettivo pri- Quartiere Operaio Immaginate l’arredamento che più vi piace. Quando l’ambiente è così ricco e nello stesso tempo minimale, non ci sono limiti alle passioni e alle fantasie. La luminosità, il calore del legno, la bellezza dei particolari, delle scale, del mattone faccia a vista, permettono a chi abita la casa di sentirsi... a casa anche con il minimo indispensabile. degli uomini, è stato abbandonato a se stesso. Un abbandono ingiusto e inglorioso: il quartiere non era solo “bello” come appare oggi al passante che osserva dall’alto questo luogo. Il quartiere operaio infatti è molto più di un grazioso e funzionale gruppo di case splendidamente sopravvissute a tutto il Novecento. È un’idea di socialità di interesse comune, di comunità che oggi, a più di cent’anni di distanza, continua a valere la pena di riportare d’attualità. Infatti ancora oggi è un eccellente esempio di come costruire per vivere in armonia con l’ambiente e con gli altri. Un piccolo grande capolavoro dunque che racconta, meglio di tanti libri, la storia della nostra terra, della sua industrializzazione, della sua armonia. Alessandro Rossi era un uomo che guardava lontano. E in epoche in cui lavoratore e datore di lavoro della grande industria erano quasi... nemici anche se strettamente connessi uno all’altro, Rossi capì che bisognava cambiare logica. Nacque così questo quartiere: realizzato per dare case agli operai, perché l’imprendito- mario: dare una casa di qualità ai nostri cittadini. Per presentare questo lavoro attribuendogli il valore che merita, l’Ater ha realizzato anche una brochure che evidenzia le caratteristiche dell’intervento. La brochure contiene una parte storica, che spiega e inserisce l’opera architettonica in un contesto di riferimento temporale ambientale. Inoltre presenta le varie fasi del lavoro Ater, con particolare riferimento all’ultimo stralcio di lavori e uno sguardo sul futuro. E un ringraziamento particolare alla Regione Veneto che ha finanziato il progetto, credendo non solo nel valore sociale di questo intervento ma anche nel valore storico e architettonico del recupero. Le nostre consegne Anziani in festa tra Posina e Laghi Un moderno e solare edificio in un quartiere di pregio: ecco la nuova edilizia sociale L Molina di Malo o scorso ottobre sono stati consegnati 12 nuovi appartamenti in via Santa Rita a Molina di Malo. Dopo gli interventi realizzati negli anni scorsi nei peep Campagnola e San Tomio, la nostra Ater si è resa presente per la terza volta nel territorio di Malo per dare sostegno alla pressante richiesta di edilizia sociale sul territorio. Alla presenza del sindaco di Malo Antonio Antoniazzi e di altre Autorità, è stato inaugurato il nuovo edificio e sono state consegnate le chiavi agli assegnatari. I lavori di costruzione del fabbricato di via Santa Rita, iniziati nel febbraio 2005, sono stati realizzati con risorse messe a disposizione dalla Regione Veneto per oltre 1 milione di euro. Gli alloggi, dotati ciascuno di una autorimessa esclusiva, sono distribuiti ugualmente al piano rialzato, al primo e secondo con metrature che variano da 51 mq a 60 mq; l’alloggio al piano rialzato è stato appositamente predisposto e adeguato per le esigenze di portatori di handicap. Costi sotto controllo, qualità sopra le righe. All’esterno sono stati realizzati anche 11 posti auto scoperti, oltre al posto per persone diversamente abili predisposto in prossimità dell’alloggio appositamente realizzato. La caratteristica più evidente di questo nuovo immobile è che pur rimanendo nell’ambito dei costi previsti per gli edifici di edilizia residenziale pubblica, ha saputo coniugare bellezza e semplicità, tradizione e innovazione tecnologica. La realizzazione è perfettamente inserita nel moderno ed elegante quartiere di Molina, in un lotto d’angolo che esalta le caratteristiche architettoniche e l’esposizione solare dell’immobile. Abbiamo dato massima importanza ai particolari costruttivi e ai materiali impiegati e ogni elemento è stato progettato e realizzato secondo criteri di funzionalità e durata, tenendo sempre presente anche l’aspetto estetico. I due Comuni si accordano con l’Ater e l’Ulss 4 per un progetto in favore della terza età anziana, soprattutto quando il clima è più rigido. La nostra Ater, che includerà l’intervento nel programma annuale del 2008, investirà fondi propri mentre l’Amministrazione comunale di Laghi e l’Ulss 4 riconosceranno un canone di locazione. o scorso settembre la nostra Ater ha messo la sua firma in calce a un accordo tra quattro enti pubblici per realizzare un progetto che viene incontro alla popolazione anziana. A pochi chilometri di distanza, nel Comune di Posina, si raggiungerà lo stesso fine di tutela sociale: 9 appartamenti verranno impiegati per programmare soggiorni climatici estivi per anziani e soggetti diversamente abili. E non è finita: gli stessi appartamenti, nel periodo invernale, saranno abitati da persone anziane trasferite dalle contrade più isolate. L Sono nati due protocolli d’intesa tra Ater, Ulss 4 e i comuni di Laghi e Posina per provvedere alla tutela dei soggetti socialmente più deboli: gli anziani della zona. Costoro sono costretti, in particolar modo nel periodo invernale, a vivere in situazioni di isolamento lontano dai servizi essenziali offerti dai centri urbani. Il Comune di Laghi si è impegnato a cedere all’Ater un edificio dal quale l’Azienda realizzerà due mini appartamenti che verranno utilizzati dall’Ulss 4 per dare risposte concrete alle problematiche abitative della popolazione La nostra Ater si impegna a cedere gli spazi in locazione al Comune, a cui l’Ulss riconoscerà un canone. Il sindaco di Posina Andrea Cecchellero ha espresso grande soddisfazione per questo accordo che “dimostra, meglio di molte parole, l’attenzione ai bisogni di tutta la nostra piccola famiglia montana”. Giovanni Oliviero, Sindaco di Laghi, ha sottolineato come “la sinergia delle forze abbia portato a questo risultato”. Posina e Laghi Una nuova casa per 12 famiglie Le nostre consegne Ristrutturati quattro appartamenti a canone sociale e due sale per la comunità V Valdastico ita migliore per quattro famiglie di Valdastico: la nostra Ater ha portato a compimento l’ennesimo intervento di ristrutturazione di un edificio in località Forni nella storica piazzetta del paese realizzando 4 nuovi appartamenti da affittare a canone sociale. Ma non solo appartamenti: sono state ricavate anche due sale comunali da utilizzare per attività sociali e ricreative. La cerimonia di consegna delle chiavi è avvenuta il 30 novembre alla presenza del Presidente, del Sindaco Alberto Toldo e di altre Autorità. L’intervento è stato finanziato con fondi stanziati dalla Regione Veneto, dall’Ater e dall’Amministrazione comunale stessa per un investimento totale di circa 500 mila euro. La realizzazione ha preso il via dopo aver apportato una modifica al piano regolatore generale del Comune di Valdastico che ha permesso di procedere con i lavori necessari per la ristrutturazione dell’immobile e ha consentito di apportare inoltre un ampliamento della metratura dell’edificio stesso. “Con grande soddisfazione consegniamo delle abitazioni recuperate a regola d’arte - ha spiegato Tolettini - perché abbiamo recuperato un edificio di architettura particolarmente interessante. Sono stati anche creati due ingressi indipendenti in modo che il Comune svolga le sue attività senza interferire con la vita delle famiglie.” L’intento è stato quello di mantenere inalterata la struttura edilizia originaria, usufruendo comunque dell’ampiamento che ha permesso di ottenere dei locali più spaziosi ed adeguati alle esigenze delle persone. A fronte di 16 domande di alloggio presenti in graduatoria comunale, con queste abitazioni l’Ater ha dato un contributo ef effettivo a quattro famiglie di Valdastico per risolvere il problema della casa. Altavilla 11 nuovi appartamenti Ottimi i risultati dell’accordo con l’Amministrazione comunale D a molti anni i nostri nuovi appartamenti ricordano ben poco le case popolari di vecchio stampo: ne sono una dimostrazione i nuovi undici appartamenti realizzati ad Altavilla, in via Lago d’Orta, consegnati lo scorso 23 novembre ai nuovi assegnatari con una cerimonia tenuta dal nostro Presidente, dal Sindaco di Altavilla Giannira Petucco e altre Autorità. Grazie al contributo della Regione e dell’Amministrazione comunale, la nostra Ater è riuscita a creare abitazioni da destinare alla locazione a canone sociale anche nel Comune di Altavilla, dando così una risposta concreta alla richiesta abitativa della comunità. L’intervento ha visto nascere un edificio con 11 appartamenti e permette di attuare, ancora una volta, quello che è il fine primario della nostra Azienda: contribuire a risolvere il problema casa per le famiglie meno abbienti. L’intervento prende il via con la firma di un protocollo di in- tesa tra Ater e Amministrazione comunale che prevedeva la cessione di alcuni lotti urbanizzati su una parte dei quali è stato fatto sorgere l’edificio. I lavori sono stati finanziati con fondi messi a disposizione dalla Regione, per un investimento che ammonta a oltre 1 milione di euro. L’edificio ospita 5 appartamenti monocamera, 4 bicamere e 2 tricamere, distribuiti su 2 piani e serviti da un’area scoperta, destinata a giardino e parcheggio. Con questa realizzazione l’Ater sfoltisce in maniera consistente una parte delle quasi 50 domande di alloggio presenti in graduatoria comunale. Senza contare che è già stato avviato il secondo stralcio di questo intervento, che prevede la realizzazione di altri 6 appartamenti in una vicina porzione della stessa area. L’accordo con Altavilla sta dando ottimo risultato, dimostrando ai Comuni che siamo un partner davvero affidabile e competente. Altavilla Famiglie felici e nuovi spazi comunali Alla scoperta dell’azienda L’angelo custode delle famiglie Ater Ater Così l’Unità Inquilinato gestisce gli assegnatari L ’Unità Inquilinato gestisce la famiglia assegnataria dal momento dell’assegnazione dell’appartamento. Il titolare del contratto viene convocato per la stipula e nell’occasione gli si spiegano procedure, diritti e doveri. I doveri si riassumono principalmente in questo: a) conoscenza e rispetto del regolamento condominiale; b) pagamento del canone entro i termini previsti; c) permanenza dei requisiti. Che poi, al di là dei paroloni, vuol semplicemente dire: occupare la casa stabilmente, portare rispetto agli altri condomini, rispettare il regolamento comune, pagare l’affitto regolarmente e tenere con cura l’abitazione. Il lavoro dell’Inquilinato non finisce qui. La squadra controlla e inserisce i redditi percepiti dall’assegnatario ai fini del calcolo del canone. Inoltre controlla i redditi di dichiarati affinché corrisponda corrispondano con quanto presentato. Se i conti non tornano infatti, l’as l’assegnatario dovrà assumersi le conseguenze: da una contrav contravvenzione fino alla perdita dei diritti sulla casa. Dal 1 maggio al 30 settembre di quest’anno, sono state controllate quasi 10 mila posizioni fiscali per verifi verificare che tutto fosse in regola! Le attività proseguono con le tante grandi e piccoli at attenzioni che permettono alle famiglie di vivere serene. Si verifica ad esempio, attraver attraver- so dei sopralluoghi, la corretta gestione dell’appartamento e del condominio. Si controlla cioè che i comportamenti di tutti siano corretti per evitare problemi che potrebbero sorgere da una cattiva gestione della casa. Con impianti elettrici, gas e acqua c’è poco da scherzare o prenderla alla leggera. Ospitare si può ma... Come i nostri inquilini sanno, nelle case Ater ospitare qualcuno è sempre possibile. Ovviamente bisogna rispettare norme precise. C’è il rischio infatti che qualcuno nasconda dietro la parola “ospitalità” un subaffitto o qualcosa di peggio. Perciò spetta al Comune il compito di autorizzare le ospitalità oltre che gli ampliamenti del nucleo familiare. E spetta all’Inquilinato il compito di vigilare sulla reale occupazione degli alloggi o sull’ospitalità non autorizzata. All’Inquilinato spetta anche il compito delle revisioni del canone. Il canone infatti viene calcolato in base al numero dei componenti del nucleo familia familiare oltre che del reddito com complessivo. Se un componente della famiglia lascia la casa (un figlio che si sposa ad esempio) il reddito complessivo della fa famiglia può cambiare. E questo dev’essere comunicato all’Ater perché possa fare le necessarie variazioni al canone o quan quant’altro. È sempre interesse del dell’assegnatario parlare chiaro e dimostrare all’Ater la realtà dei fatti. Se ne ricava sempre giustizia e si evitano denunce che possono portare a sanzioni importanti o alla perdita della casa. Anche per questo l’Inquilinato, come previsto dalla legge, invia formale diffida a chi non ha presentato i redditi, avvisando del rischio che si corre: perdere l’alloggio senza se e senza ma. Infine l’Inquilinato vigila sul rispetto dei regolamenti. Se ci sono inadempienze, interviene per ripristinare la situazione. Le persone, il futuro, le idee. Tutto questo è svolto da una squadra di sei persone divise in tre zone. A capo di ogni zona della provincia c’è un responsabile, in modo che non manchi mai il contatto con gli assegnatari. Nel futuro dell’Azienda, l’Inquilinato assumerà più importan importanza e capacità per lavorare sempre meglio. Nascerà infatti un prospetto aggiornato per ogni condominio, dove verrà riportata l’analisi del fabbrifcato, i dati più importanti (manuten (manutenzione, eventuali problemi, sta stato patrimoniale...). Attraverso questi dati sarà più facile lavorare: l’Azienda scoprirà con un clic se in quel condominio ci sono appartamenti non abitati troppo frequentemente, se le spese sono eccessive, se la manutenzione è richiesta troppo spesso, eccetera. In pratica nascerà un monito monitoraggio che permetterà di svol svolgere meglio ogni lavoro, dalla gestione quotidiana alla manutenzione. E la vita nelle case Ater sarà sempre più gradevole. Controllo dei redditi Inquilini, nove virtuosi su dieci Gli assegnatari Ater ben figurano dopo i controlli dei redditi. Ma per i pochi che sgarrano, le conseguenze non si fanno attendere L a vicenda prende l’avvio nel 2005 quando l’Ater di Vicenza, che ancora non aveva ottenuto dal Ministero delle Finanze il collegamento diretto con l’anagrafe tributaria, decise di intraprendere una attività di controllo delle autocertificazioni presentate da un campione di 500 assegnatari, richiedendo riscontri documentali direttamente ai Comuni della Provincia di Vicenza. Le posizioni analizzate infatti avevano destato alcune perplessità da parte degli uffici. Bisogna ricordare infatti che il canone di locazione viene calcolato principalmente sul reddito complessivo di tutto il nucleo assegnatario, non solo del capofamiglia. Sul campione analizzato sono risultate 90 posizioni che riportavano autocertificazione di redditi inferiori rispetto a quelli effettivamente percepiti con conseguente segnalazione alla Procura della Repubblica di Vicenza per dichiarazioni mendaci. La differenza tra i canoni versati e quelli realmente dovuti ha comportato per l’Azienda un recupero di circa 60 mila euro. A partire dal mese di maggio di quest’anno, e per i successivi quattro mesi l’Ater ha dato il via a nuovi controlli incrociati sulle dichiarazioni dei redditi presentate dagli assegnatari nel 2006 e riferite all’anno precedente, in base alle quali viene calcolato l’importo del canone di locazione per l’anno in corso e i risultati sono stati davvero sorprendenti. In particolare, il dato che emerge chiaramente è che il fine dell’azione di controllo intrapresa nel 2005 è stato recepito: non si è certo trattato di un’azione a meri scopi “punitivi” bensì educativi e preventivi, nel senso di rendere sempre più consapevoli gli assegnatari della fondamentale importanza di rendere dichiarazioni oneste e precise in sede di autocertificazione dei redditi. A chi dichiara in maniera imprecisa o incompleta i propri redditi e quelli dei familiari o, peggio, dichiara intenzionalmente il falso verranno applicate tutte le conseguenti procedure e sanzioni del caso, fino a correre il rischio di perdere la casa. Esperimento riuscito. Questo primo esperimento sembra proprio aver prodotto gli effetti sperati. I controlli effettuati quest’anno hanno riguardato non solo la posizione reddituale dichiarata dagli assegnatari, vagliata questa volta attraverso la comparazione con i dati in possesso dell’Agenzia delle Entrate, ma anche le eventuali proprietà immobiliari possedute e magari non dichiarate e questo grazie ad un ulteriore collegamento informatico con la banca dati della Conservatoria dei Registri Immobiliari. Quest’anno sono passati sotto il controllo degli incaricati 4074 nuclei familiari per un totale di 9558 singole posizioni vagliate. Dalla stima dei dati emersi si può parlare di un panorama confortante composto dalla quasi totalità degli assegnatari consapevoli che vivere in un alloggio sociale, pagando un canone di affitto decisamente più contenuto rispetto a quelli del libero mercato, è un privilegio di cui moltissime altre famiglie stanno aspettando ancora di godere. Per questa ragione il dato di circa 150 posizioni gravemente difformi da quanto previsto dalla legge può sembrare poca cosa rispetto al totale delle posizioni valutate ma bisogna sempre ricordare che si sta parlando della casa, cioè di un bene primario. Se verranno effettivamente riscontrate le inadempienze segnalate, consistenti nel mancato versamento del giusto canone dovuto, si tratterà di capire l’entità del danno economico subito dall’Azienda che in questo momento sta effettuando le ricostruzioni contabili per l’anno in corso. Da una prima stima si ipotizza che l’ammontare dei canoni non versati potrebbe aggirarsi oltre i 100 mila euro per ogni anno accertato. All’interno di questi 150 casi ve ne sono circa 20 che corrono addirittura il rischio di perdere la casa. Questo può avvenire in quanto, con riferimento alle assegnazioni degli ultimi 2 anni, sono state riscontrate alcune situazione nelle quali “segue” Controllo dei redditi mancavano alla radice i requisiti minimi necessari per poter entrare validamente in una graduatoria. Questo comporta l’annullamento dell’assegnazione mentre altra situazione è il rischio di decadenza dall’assegnazione che si verifica quando, ad esempio, il titolare di un contratto di locazione omette di dichiarare di essere diventato proprietario di un immobile il cui valore catastale supera quello ammesso dalla relativa normativa. In questo caso, poiché la legge richiede la per- L’indagine Ater Da evidenziare, infine, che l’Ater segnalerà alla Guardia di Finanza circa altri 20 casi ritenuti fortemente sospetti ed incongrui rispetto alle dichiarazioni e certificazioni rese come, ad esempio, l’assegnatario che, pur dichiarando un reddito complessivo modesto, risulta di avere un tenore di vita al di sopra delle possibilità economiche dichiarate. Preme sottolineare che la finalità principale di questa azione di controlli incrociati, eseguiti esclusivamente da personale autorizzato e nel totale rispetto del diritto alla privacy, è il I risultati dell’indagine di gradimento sull’azienda A manenza durante il rapporto di locazione dei requisiti che hanno consentito a monte l’assegnazione dell’alloggio, l’Azienda intraprenderà un’azione di decadenza nei confronti del titolare del contratto di locazione, per non parlare dell’obbligatorietà, da parte dell’Ater, di intraprendere per tutti i casi sopra riportati la conseguente azione penale. Ater Diversa la situazione delle 295 posizioni considerate lievemente irregolari in quanto l’inadempienza riscontrata, in questo caso, non comporta una variazione di canone mensile bensì solo un richiamo all’assegnatario affinché ottemperi in maniera più precisa e puntuale alle prescrizioni della normativa vigente. perseguimento della giustizia sociale nel senso che è proprio per rispetto agli assegnatari onesti e diligenti che è giusto attuare approfonditi controlli che vadano ad individuare coloro che dimostrano di non avere consapevolezza della situazione di privilegio in cui si trovano rispetto a tante altre famiglie. L’utilizzo dei dati raccolti, con esclusione di quelli sensibili, è consentito ai soli fini previsti dalla legge ed è garantito da una serie di procedure e requisiti da seguire dettati dalla normativa di dettaglio. I prossimi controlli verranno effettuati dall’Azienda annualmente o, comunque, con cadenza regolare e in maniera sistematica. Brava Ater, ti vogliamo bene nche quest’anno l’Ater ha pianificato un’indagine di gradimento (Customer Satisfaction) rivolta agli assegnatari per verificare il livello di percezione dei servizi erogati. l’Azienda in base alla facilità di contatto con il personale, il nuovo ingresso, gli orari di ricevimento del pubblico, la tempestività e la chiarezza delle risposte, il gradimento del notiziario aziendale. Soddisfacenti i risultati: il primo esperimento, effettuato nel 2005. diede risultati positivi anche se alcuni servizi erogati presentavano margini di miglioramento. Quest’anno il questionario, rivolto ad un campione di 400 nominativi estratti in maniera casuale dall’elenco degli assegnatari, ha preso in esame due elementi determinanti: l’immagine e i servizi. Gli assegnatari hanno dato un giudizio complessivo decisamente positivo, risultato che migliora quello della scorsa indagine e che ha premiato la scelta aziendale, rivelatasi fin da subito vincente, di creare un nuovo punto di accoglienza. Entrato di recente a regime, lo spazio riservato al pubblico è all’interno del nuovo ingresso al piano terra della sede. Il dato più significativo emerso è che il 95% degli intervistati (contro l’87,2% della precedente indagine) ha riconosciuto i valori positivi nell’indice di giudizio complessivo e circa il 50% degli assegnatari ha attribuito un giudizio “buono” alla qualità generale percepita in merito all’erogazione dei servizi. L’indicatore che mostra la valutazione più contenuta è quello che riguarda i reclami, in particolare la capacità di soluzione dei problemi e la tempestività delle risposte. Pur registrando un progresso rispetto al 2005, la gestione dei reclami sarà migliorata per essere all’altezza delle aspettative della nostra utenza. A proposito di utenti... Il nuovo punto di accoglienza è aperto al pubblico negli orari e nei giorni qui sotto riportati. Un buon rapporto con il personale. Per fare un esempio concreto di valutazione, è stato chiesto un giudizio sulla capacità comunicativa del- I nostri numeri I nostri orari Unità legale 0444.223668 Lunedi, mercoledi e venerdi 9:30 - 12:30 Centralino 0444.223600 Fax 0444.223697 Manutenzione: 800.254431 Fax Manutenzione: 0444.223698 Unità Tecnica: 0444.223642 Fax Unità Tecnica: 0444.223699 Ufficio inquilinato: 0444.223602 Fax Ufficio inquilinato: 0444.223696 Commissione alloggi: 0444.223648 martedi pomeriggio 15:00 - 17:15 giovedi chiuso al pubblico Le Informazioni Ater Periodico dell’Azienda Territoriale Edilizia Residenziale della Provincia di Vicenza. Sped. in abb.post. art. 2 comma 20/C. Legge 662/96. Vicenza Ferrovia. Direttore responsabile Adriano Toniolo Aut. Trib. Vicenza n.320 del 23 febbraio 1988