PERDI attenti a chi paga le spese processuali ed i danni
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PERDI attenti a chi paga le spese processuali ed i danni
RICORSI: GRATTA E… PERDI attenti a chi paga le spese processuali ed i danni Scritto da giuseppe camardi Giovedì 30 Maggio 2013 00:00 Da qualche anno a questa parte, alcuni sindacati della nostra amata Polizia di Stato si sono concentrati, quasi a tempo pieno, sui ricorsi giurisdizionali al TAR che, puntualmente, vengono proposti ai Colleghi con l’allettante formula del “costo zero” (con il solo vincolo del “patto di lite” che consiste nel cedere una percentuale delle eventuali provvigioni all’avvocato che ha patrocinato la causa), ma con la condizione espressa dell’immediata iscrizione al sindacato. Ovviamente, considerata la strumentalità di questi ricorsi finalizzata all’iscrizione al sindacato, l’offerta aumenta smisuratamente nel periodo da giugno ad ottobre per evidenti esigenze di tesseramento (rectius reclutamento). In altre parole, quello sopraindicato, è il periodo dei saldi per i ricorsi al Tar che vengono proposti per ogni plausibile sciocchezza che sia possibile argomentare in un ricorso giurisdizionale. In tal modo, a fianco di ricorsi amministrativi legittimi e sacrosanti, si materializzano alcune pretese improbabili (e talvolta assurde), che abili avvocati riescono a sostenere con argomenti anche inverosimili e paradossali. Il tutto, ovviamente, accompagnato dalla richiesta di retroattività decennale, comprensiva della corresponsione di arretrati, anche nell’ordine di decine di migliaia di euro! Come già detto, il fenomeno del contenzioso amministrativo non è una novità nel panorama della Polizia di Stato e non è una cosa nuova nemmeno il fatto che alcuni sindacati strumentalizzino i ricorsi al TAR per racimolare qualche tessera. 1/4 RICORSI: GRATTA E… PERDI attenti a chi paga le spese processuali ed i danni Scritto da giuseppe camardi Giovedì 30 Maggio 2013 00:00 Fino ad ora, tuttavia, avevamo preferito evitare l’argomento per sottrarci da inutili polemiche con chi, per ovvi motivi di convenienza, avrebbe sostenuto in ogni modo le proprie ragioni, fino a renderle verosimili, con la conseguenza di sconcertare ancor di più i Colleghi. Oggi, però, facciamo alcune precisazioni, poiché, con l’entrata in vigore del Nuovo Codice del Processo Amministrativo (D.Lgs. 2 luglio 2010, n. 104), non si può non prendere posizione informando i Colleghi di alcuni rischi che si corrono, nell’intraprendere ricorsi amministrativi che si dovessero, poi, rivelare infondati. Innanzitutto, una delle novità del nuovo codice prevede che non è più possibile presentare tutti i ricorsi amministrativi al TAR del Lazio, ma, secondo il principio della territorialità, ciascun ricorrente potrà adire solamente il TAR competente in ragione dell’ubicazione della sede di lavoro. Ma la novità più importante, e che maggiormente ci riguarda, è quella relativa alle Spese di Giudizio. La nuova disciplina in tema di spese è stata mutuata dal codice di procedura civile con l’espresso richiamo agli artt. 91 e 97 del c.p.c. E’ stata confermata, cioè, la regola secondo cui le spese seguono la soccombenza (cioè il chi perde paga ). 2/4 RICORSI: GRATTA E… PERDI attenti a chi paga le spese processuali ed i danni Scritto da giuseppe camardi Giovedì 30 Maggio 2013 00:00 Pertanto, come è facile intuire, l’intento della nuova disciplina in tema di spese è quello di evitare istanze manifestamente infondate o inutili aggravi procedimentali. Oltretutto, diventano applicabili al processo amministrativo anche le ipotesi di responsabilità aggravata che prevedono la condanna al risarcimento del danno, oltre che delle spese, qualora la parte abbia agito o resistito in giudizio in malafede, colpa grave o nel caso in cui la parte che abbia ottenuto un provvedimento cautelare risulti soccombente per l’inesistenza del diritto e non abbia agito con la normale prudenza. Chi propone un’istanza cautelare deve, quindi, considerare il rischio di essere condannato alle spese della fase cautelare, di dover prestare cauzione in caso di accoglimento da cui derivino effetti irreversibili e di dover risarcire il danno se non ha agito con la normale prudenza. Oltremodo, il Giudice Amministrativo può condannare, anche d’ufficio, la parte soccombente al pagamento di una somma equitativamente determinata a favore della parte vincitrice qualora la decisione sia fondata su ragioni manifeste o su orientamenti giurisprudenziali consolidati. Per questi motivi, è opportuno che ognuno tenga bene in conto il rischio di dover pagare di tasca propria migliaia di euro, tra rimborsi delle spese di giustizia, risarcimento del danno e provvisionali, in caso di perdita del ricorso. E’ indispensabile, quindi, prestare attenzione a quei ricorsi al TAR in saldo che vengono proposti gratis da certi sindacalisti (in cambio, si ribadisce, della tessera sindacale!) perché potrebbero ritorcersi contro il proponente con notevole esborso economico. E’ necessario che ognuno valuti bene i contenuti dei ricorsi prima di firmare il mandato ad un avvocato, perché una volta presentato il ricorso, sarà solo il ricorrente ad assumersi tutte le responsabilità processuali, a titolo personale. Non si perda di vista il fatto che i ricorsi amministrativi sono una cosa seria, un diritto 3/4 RICORSI: GRATTA E… PERDI attenti a chi paga le spese processuali ed i danni Scritto da giuseppe camardi Giovedì 30 Maggio 2013 00:00 costituzionale posto a tutela dei diritti soggettivi dei cittadini e per questo da utilizzare e proporre con serietà, attenzione e competenza professionale. Noi continueremo (come abbiamo sempre fatto) a valutare attentamente, caso per caso, la materia del contendere e a proporre ai nostri Colleghi soltanto quei ricorsi giurisdizionali che riteniamo manifestamente fondati o, comunque, che abbiano una ragionevole percentuale di possibilità di successo, e che, soprattutto, escludano “la mancanza della normale prudenza”. Perde chi non saprà mai che fine ha fatto quel ricorso così come la storia ci ha insegnato, vince chi con tale metodo incassa tessere che utilizza per affermare una maggiore rappresentatività. L’UGL Polizia di Stato è la voce dei Colleghi!!!! Milano 30.05.2013 La Segreteria Provinciale 4/4