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solai - Università del Salento
TIPOLOGIE DI SOLAIO a.a. 2012/2013 CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA CIVILE FRANCESCO MICELLI TIPOLOGIE Gettati in opera Parzialmente prefabbricati Completamente prefabbricati Monodirezionali Bidirezionali GETTATI IN OPERA PARZIALMENTE PREFABBRICATO PARZIALMENTE PREFABBRICATO PARZIALMENTE PREFABBRICATO PARZIALMENTE PREFABBRICATO Getto di complemento Travetto prefabbricato e/o precompresso PARZIALMENTE PREFABBRICATO A travetti precompressi PARZIALMENTE PREFABBRICATO A travetti precompressi PARZIALMENTE PREFABBRICATO A travetti tralicciati PARZIALMENTE PREFABBRICATO A lastre precompresse PARZIALMENTE PREFABBRICATO A travetti tralicciati PARZIALMENTE PREFABBRICATO A travetti tralicciati PARZIALMENTE PREFABBRICATO A lastre tralicciate (Predalles) PARZIALMENTE PREFABBRICATO A lastre tralicciate (Predalles) COMPLETAMENTE PREFABBRICATI TIPOLOGIA SOLAIO - PREFABBRICATO COMPLETAMENTE PREFABBRICATI SEZIONE SOLAIO SEZIONE SOLAIO SEZIONE SOLAIO getto di completamento in opera pos. 1 pos. 5 maglia elettrosaldata Ø6 / 30" x 30" 25 5 pos. 3 50 12 SEZIONE SOLAIO pos. 1 pos. 3 maglia elettrosaldata Ø6 / 30" x 30" pos. 5 pos. 1 pos. 1 pos. 3 pos. 3 pos. 3 5 20 25 5 pos. 1 pos. 3 pos. 1 getto di completamento in opera 24 38 12 38 SEZIONE SOLAIO VECCHI SOLAI SAPAL VECCHI SOLAI SAPAL VECCHI SOLAI STIMIP VECCHI SOLAI ADIGE VECCHI SOLAI LISTEX VECCHI SOLAI VARESE SOLAI CON LAMIERA GRECATA MODELLAZIONE STRUTTURALE DEL SOLAIO E’ noto che in un materiale non perfettamente isotropo il carico si diffonde privilegiando la direzione di maggiore rigidezza. I solai ricadono in questa categoria avendo una geometria tale la rendere la rigidezza nella direzione parallela alla tessitura dei travetti di gran lunga superiore a quella riscontrata nella direzione a loro perpendicolare. Si può approssimare il comportamento del solaio come quello di una struttura monoassiale INDICAZIONI DI NORMATIVA PER I SOLAI DEF: “Si intendono come solai le strutture bidimensionali piane caricate ortogonalmente al proprio piano, con prevalente comportamento monodirezionale” REGOLE GENERALI Ai solai, oltre la compito di garantire la resistenza ai carichi verticali è richiesta anche la rigidezza nel proprio piano al fine di distribuire correttamente le azioni orizzontali tra le strutture verticali. Il progettista deve verificare che le caratteristiche dei materiali, delle sezioni resistenti nonché i rapporti dimensionali tra le varie parti siano coerenti con tali aspettative. Risulta necessario verificare che: 1. 2. Le deformazioni risultino compatibili con le condizioni di esercizio del solaio e degli elementi costruttivi ed impiantistici ad esso collegati; collegati Vi sia, in base alle resistenze meccaniche dei materiali, un rapporto adeguato tra la sezione delle armature di acciaio, la larghezza delle nervature in conglomerato cementizio, il loro interasse e lo spessore della soletta di completamento in modo che sia assicurata la rigidezza nel piano e che sia evitato il pericolo di effetti secondari indesiderati REGOLE GENERALI Per i solai misti in cemento armato normale e precompresso e blocchi forati si possono distinguere le seguenti categorie di blocchi: a. Blocchi non collaboranti avente prevalente funzione di alleggerimento; in unione con il calcestruzzo di completamento le pareti laterali dei blocchi e la parete orizzontale superiore possono, se è garantita una perfetta aderenza con il calcestruzzo, partecipare alla resistenza alle forze di taglio e all’aumento della rigidezza flessionale b. Blocchi collaboranti avente funzione statica in collaborazione con il conglomerato. Essi partecipano alla definizione della sezione resistente ai fini delle verifiche agli stati limite di esercizio e ultimi nonché alle deformazioni REGOLE GENERALI Caratteristiche minime dei blocchi I blocchi in laterizio sia collaboranti che non collaboranti devono avere le seguenti caratteristiche minime: il profilo delle pareti delimitanti le nervature di conglomerato da gettarsi in opera non deve presentare risvolti che ostacolino il deflusso del calcestruzzo e restringano la sezione delle nervature stesse sotto i limiti minimi stabiliti. Speciale cura deve essere posta all’integrità dei blocchi per evitare che risultino fessurati REGOLE GENERALI Caratteristiche minime dei blocchi I blocchi in laterizio sia collaboranti che non collaboranti devono avere le seguenti caratteristiche minime: le pareti esterne sia orizzontali che verticali devono avere un o spessore minimo di 8 mm. Le parenti interne sia orizzontali che verticali devono avere un o spessore minimo di 7mm. Tutte le intersezioni dovranno essere raccordate con raggio di curvatura, al netto delle tolleranze, maggiore di mm 3. Il rapporto tra l’area complessiva dei fori e l’area lorda delimitata da perimetro della sezione dei blocchi non deve essere maggiore di 0.6+0.625h (dove h è l’altezza del blocco in metri, h≤0.32m) REGOLE GENERALI Caratteristiche fisiche meccaniche I blocchi in laterizio sia collaboranti che non collaboranti devono : garantire una resistenza a punzonamento o punzonamento-flessione per un carico concentrato non minore di 1,50 kN. Il carico deve essere applicato su un’impronta quadrata di 50mm di lato nel punto della superficie orizzontale superiore a cui corrisponde minore resistenza del blocco; per i blocchi collaboranti, la resistenza caratteristica a compressione, riferita alla sezione netta delle pareti e delle costolature, deve risultare non minore di 30MPa nella direzione dei fori, e di 15 MPa nella direzione trasversale dei fori, nel piano del solaio. La resistenza caratteristica a trazione per flessione, determinata su campioni ricavati dai blocchi mediante opportuno taglio di listelli deve essere non minore di 10 MPa REGOLE GENERALI Caratteristiche fisiche meccaniche I blocchi in laterizio sia collaboranti che non collaboranti devono : il modulo elastico del laterizio non deve essere superiore a 25 Mpa il coefficiente di dilatazione termica lineare del laterizio deve essere αt ≥ 6·10-6 °C-1 Il valore della dilatazione per umidità misurata secondo quanto stabilito nelle NTC 2008 deve essere minore di 4·10-4 Nei solai in cui l’armatura è collocata entro scanalature, qualunque superficie metallica deve essere contornata in ogni direzione da un adeguato spessore di malta cementizia Al fine di garantire un’efficace inserimento dell’armatura nelle scanalature, detta armatura non dovrà avere diametro superiore a 12mm INDICAZIONI DI NORMATIVA PER I SOLAI Regole pratiche di progettazione s bp b i Lo spessore minimo dei solai, H, non deve essere minore di 150mm. Le deformazioni devono risultare compatibili con le condizioni di esercizio del solaio e degli elementi costruttivi ed impiantistici ad esso collegato Lo spessore minimo della soletta di conglomerato cementizio non deve essere minore di 40mm La larghezza minima delle nervature in conglomerato cementizio per solai con nervature gettate o completamente in opera non deve essere minore di 1/8 dell’interasse tra i travetti, i, e comunque non inferiore a 80mm L’interasse delle nervature non deve in ogni caso essere maggiore di 15 volte lo spessore della soletta Il blocco interposto deve avere dimensione massima inferiore a 520mm INDICAZIONI DI NORMATIVA PER I SOLAI Regole pratiche di progettazione La soletta superiore del solaio deve essere munita di adeguata armatura di ripartizione pari al almeno 3φ6 al metro o al 20% di quella longitudinale. Tipicamente si dispone una rete elettrosaldata con diametro non inferiore a 8 mm e passo non inferiore a 25 cm. INDICAZIONI DI NORMATIVA PER I SOLAI Regole pratiche di progettazione Armatura a taglio Si possono non disporre armature a taglio nel caso in cui il l’anima di calcestruzzo abbia dimensioni tali da sopportare lo sforzo agente……vedremo cos’è la “fascia piena o semipiena” Protezione delle armature Le dimensioni della nervatura devono essere tali da consentire: • distanza netta tra le armature ed il blocco ≥ 8mm • distanza netta tra armatura ed armatura ≥ 10mm INDICAZIONI DI NORMATIVA PER I SOLAI Regole pratiche di progettazione L’armatura trasversale deve essere superiore a Asmin≥0,7H mm2/m