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Benvenuto don Jordan! - Parrocchia di Urago Mella
SS. QUARANTORE 2010 Giovedì 23 settembre ore 20,30 S. Messa di apertura delle Quarantore Adorazione fino alle ore 22,00 Venerdì 24 ore 7,00 ore 8,30 ore 17,00 ore 20,30 settembre S. Messa S. Messa - Esposizione del SS.mo fino alle ore 11,00 S. Messa - Esposizione del SS.mo Adorazione fino alle 19,00 (possibilità di confessioni) S. Messa solenne Adorazione fino alle ore 22,00 Sabato 25 ore 7,00 ore 8,30 ore 16,00 settembre S. Messa S. Messa - Esposizione del SS.mo fino alle ore 11,00 Esposizione del SS.mo - Adorazione fino alle ore 19,00 (possibilità di confessioni) ore 18,30 S. Messa solenne Domenica 26 settembre ore 7,30 / 9,00 / 10,00 SS. Messe ore 15,00 Vespri solenni - Esposizione del SS.mo Adorazione fino alle ore 17,30 ore 18,30 S. Messa solenne e conclusione delle SS. Quarantore FESTA QUINQUENNALE MARIANA 11-17 ottobre 2010 (calendario da definire nei particolari) Venerdì Celebrazione comunitaria della penitenza Domenica Affidamento a Maria e solenne processione Tipolitotas - 030 2411105 Da lunedì a giovedì Recita del S. Rosario nelle contrade o t u n e v ! n n e a B d r o J don Parrocchia Natività della Beata Vergine Comunità Estate 2010 CALENDARIO LITURGICO URAGO MELLA NATI NELLA GRANDE FAMIGLIA DI DIO , li Numeri Uti 30 301334 oco) onfadini (parr B i ig G n o d • re) i (collaborato tt e n o B lo e g • mons. An rato) Coraglia (cu n a rd o J n o •d to via Risorgimen 36 o tee di Cemm • Suore Doro sinelli - via della Chiesa 69 ru Centro don B o Paolo VI • Bar Oratori tiae r Divinae Gra • Centro Mate tel. e fax 0 716 tel. 030 3386 3. LANCINI FRANCESCO di Alberto e Vezzoli Micaela nato il 18.1.2010 - battezzato il 10.4.2010 4. LORENZON DANIELA di Stefano e Del Prete Margherita nata il 19.10.2009 - battezzata l’11.4.2010 139 tel. 030 5246 5. RODA LORENZO di Roberto e Mauro Laura nata il 9.11.2009 - battezzata il 24.4.2010 84 tel. 030 3806 6. FORNARI MATTIA di Angelo e Suarez Santana Maritza nato il 10.8.2009 - battezzato il 25.4.2010 82 tel. 030 3007 21 tel. 030 3847 Lancini Francesco 7. FASANO FRANCESCO di Antonio e Torri Adriana nato il 13.1.2010 - battezzato il 2.5.2010 8. ROSSONI MARCO di Angelo e Rizzieri Federica nato il 3.2.2010 - battezzato il 9.5.2010 9. LORINI LUCA di Alessio e Paoletti Emma nato il 30.1.2010 - battezzato il 2.6.2010 Lorini Luca HANNO CONSACRATO IL LORO AMORE 2. PIZZI FRANCESCO e PEROTTA ELISA, l’8.5.2010 3. CAVAGNOLI DIEGO e MARTUCCI FEDERICA, il 15.5.2010 Orario dell’Ufficio Parrocchiale: MARTEDÍ dalle ore 10,00 alle ore 12,00 VENERDÍ dalle ore 17,30 alle ore 19,00 Ogni sabato o vigilia di festa, in chiesa, possibilità di confessioni dalle ore 17,00 alle ore 18,30 Orario estivo delle Ss. Messe dal 14 giugno al 6 settembre 2010 Feriale: ore 7,00 - 8,30 VIVONO NELLA PASQUA ETERNA 10. SIMONI AGNESE ved. SOLINI di anni 87, deceduta il 28.2.2010 11. MONTAGNANA MARIA in Ferri di anni 74, deceduta l’11.3.2010 12. BRACCONI FRANCESCO di anni 93, deceduto il 16.3.2010 13. COLOSIO UMBERTO di anni 79, deceduto il 19.3.2010 14. PERONI ASIA di giorni 1, deceduta il 22.3.2010 15. MIGLIORATI GIOVANNI di anni 76, deceduto l’1.4.2010 16. URGNANI ANNA ved. SCANDOLA di anni 89, deceduta il 6.4.2010 17. MARTINAZZI NATALINA ved. RAFFI di anni 78, deceduta il 26.4.2010 18. BUFALINO FRANCESCO di anni 77, deceduto il 9.5.2010 19. CARAVAGGI ENNIO di anni 73, deceduto il 13.5.2010 20. GHIDONI FRANCESCO di anni 71, deceduto il 15.5.2010 Sabato e prefestivi: ore 7,00 - 8,30 - 18,30 21. ZILIANI MELCHIZE di anni 82, deceduto il 22.5.2010 Domenica e festivi: ore 7,30 - 9,00 - 10,00 - 18,30 22. COZIALPI ESTER ved. RINALDI di anni 93, deceduta il 25.5.2010 23. RAVELLI ENRICO di anni 70, deceduto il 24.5.2010 24. GHIDONI AGOSTINO di anni 70, deceduto il 24.5.2010 25. MARIOTTINI PAOLO di anni 97, deceduto il 27.5.2010 Parrocchia Natività della Beata Vergine - Via della Chiesa, 126 - Urago Mella Ravelli Enrico Cozialpi Ester Montagnana Maria Urgnani Anna Colosio Umberto Ghidoni Agostino Ghidoni Francesco Mariottini Paolo Migliorati Giovanni Ziliani Melchize UN FUTURO RICCO DI SPERANZA E DI IMPEGNO I nostri vescovi hanno approvato e si preparano a consegnarci un documento che riguarda il tema dell’educazione da approfondire e tenere come guida dell’impegno pastorale delle nostre comunità nel prossimo decennio. Benedetto XVI, incontrando i vescovi, ha presentato il tema con queste parole: «Educare è formare le nuove generazioni, perché sappiano entrare in rapporto con il mondo, forti di una memoria significativa che non è solo occasionale, ma accresciuta dal linguaggio di Dio che troviamo nella natura e nella Rivelazione, di un patrimonio interiore condiviso, della vera sapienza che, mentre riconosce il fine trascendente della vita, orienta il pensiero, gli affetti e il giudizio». Il nostro vescovo Luciano ci aiuterà ad approfondire e rinnovare il nostro impegno di carità con la sua lettera pastorale. Quest’anno riprenderemo il cammino pastorale con le tradizionali feste quinquennali mariane. Invocheremo il patrocinio di Maria sulle nostre famiglie e sulla nostra comunità impegnata particolarmente nel nuovo cammino di preparazione alla Cresima e prima comunione e nella ripresa dell’unità pastorale tra le parrocchie di Pendolina, S. Giovanna Antida, Santo Spirito e Urago Mella. In questo cammino si affiancano don Giovanni Lamberti, nuovo parroco di Santo Spirito e don Jordan Coraglia, curato di Urago Mella a servizio dei ragazzi e giovani delle quattro parrocchie. Accompagniamo con la nostra simpatia e preghiera le attività estive dei nostri ragazzi ed adolescenti, grest e campi scuola. Stiamo completando l’impianto fotovoltaico sulla nuova copertura delle tribune, che ci permetterà un notevole risparmio energetico nell’oratorio, nelle attività sportive, nella chiesa parrocchiale e nella pieve. Illustreremo in seguito, con dati definitivi e trasparenti, anche l’aspetto economico dell’operazione e il possibile e necessario coinvolgimento della comunità. Camminiamo nel nome del Signore, rendendo familiare la sua parola, sperimentando la sua presenza che illumina, purifica e sostiene, spendendo la vita per il bene di coloro che il Signore ci affida e per chi è più bisognoso e dimenticato. Maria ci invita a questa conversione. Seguiamola. Don Gigi ESTATE 2010 1 COMUNITÀ PERMESSO?… Eh ormai ci siamo, dobbiamo passare anche dalle fosse caudine dell’articolo per il bollettino. È una cosa che si deve fare quasi come un rito di iniziazione che non amo poi tanto, per il fatto che qui non si può sbagliare: è il biglietto da visita e come tale va preparato bene. Iniziamo allora. Mi chiamo Jordan Coraglia, sono nato in un bellissimo paese della bassa bresciana che porta il nome di Quinzano d’Oglio. A qualcuno di voi non suonerà nuovo, anche perchè altri miei più illustri compaesani hanno calcato il suolo di Urago Mella, tra questi don Eridano Torri e ultimamente don Valentino. Sono prete dal 2005 e sin dal 2004 sono stato chiamato dal Vescovo a prestare servizio presso la parrocchia di Sale di Gussago. La mia formazione oratoriana parte, si può dire, da quando sono nato, essendo l'oratorio un luogo ampiamente frequentato sia da me che dagli amici. Sono cresciuto negli scout con i quali ho condiviso e condivido tuttora alcune esperienze importanti. Posso tranquillamente affermare che anche grazie a questa realtà ho maturato l'intenzione di entrare in seminario. Il mio cammino di sacerdote non è lungo, anzi è solo agli inizi e spero che questa nuova esperienza possa darmi ancora tanto e farmi capire che Cristo è ancora importante per tante persone. In questi giorni ho percepito, grazie anche al passaparola che tanti di Sale hanno con persone parenti e amici di Urago, una grande aspettativa. Non vorrei deludere chi si COMUNITÀ CRISTO TROVERÀ ANCORA FEDE SULLA TERRA? aspetta tanto da me. Io farò il possibile per fare quello che il Signore vorrà da me per voi. Non sono né il salvatore della patria né il super eroe di turno. Semplicemente voglio essere il prete con voi, uno che cammina accanto a voi per andare insieme verso Gesù. Basterebbe questo per capire che il Regno di Dio è già presente anche in mezzo a voi e allora il mio essere qui avrebbe un senso. Chiedo solo una cosa: fatemi fare il prete e aiutatemi ad esserlo nella pienezza. Per il resto impareremo a conoscerci. Buon cammino allora e a presto! DJ 2 ESTATE 2010 “Chi domina se stesso val più di chi conquista una città” (Pr 16,32) Ascoltavo incuriosito le parole della famosa ballata del Primo Atto del Rigoletto “Questa o quella per me pari sono”, quando il Duca di Mantova canta: «La costanza, tiranna del core, detestiamo qual morbo crudele; sol chi vuole si serba fedele, non v’ha amor se non v’è libertà». Sono parole decisamente attuali, vista la deriva di valori cui tutti, piccoli, giovani e adulti, siamo prede. Nonostante gli innumerevoli paladini dei diritti dell’uomo (ma bisognerebbe distinguere tra ‘diritto’ e ‘istintività’), c’è ormai la tendenza, fatta dogma, a esaltare ogni manifestazione immediata e naturale, confezionandola come rispetto dovuto alla spontaneità e unicità di ogni persona, come se ciò che portiamo dentro sia, ipso facto, buono e non bisognoso di verifica. In fondo le parole nel Rigoletto esaltano una realtà che è sotto gli occhi di tutti: la costanza (la fedeltà, la fede…) è cosa alquanto rara se non sconosciuta; alla prima difficoltà (sia matrimoniale che di vita spirituale) si sente normale abbandonare tutto, proprio per non perdere la propria libertà, come se la fedeltà (sotto qualsiasi aspetto) sia contraria alla libertà… Penso ad alcuni festeggiamenti strani come gli addii al celibato o al nubilato, dove si sente dire ai futuri sposi: “eh…da domani non sei più libero”! Perduta la fede/fedeltà anche la liberESTATE 2010 tà e l’amore sono snaturatI. Ormai si intende per ‘libertà’ il dover fare ciò che si sente, quando e come si vuole, soddisfacendo tutte le voglie e tutti i capricci… l’essere, cioè, svincolati da ogni legge, restrizione e autorità. Lo stesso relativismo religioso è una spia allarmante ormai da troppo tempo. Lo stesso ‘amore’ è appiattito al solo ‘piacere’ e, siccome la costanza è ritenuta impossibile, non si è più fedeli. Cosa manca? Anzi Chi manca? Rispondo con L’imitazione di Cristo: «Senza l’aiuto di Dio, il sentimento dell’uomo muta presto» (III 33). Gli antichi Padri della Chiesa, che conoscevano bene l’animo umano, hanno espressioni molto illuminanti. San Basilio, in una sua omelia, dice espressamente: «Non permettere mai che la tua mente sia ridotta in schiavitù e diventi serva delle passioni e dei vizi; non permettere che le passioni insorgano contro la ragione e si accaparrino l’impero dell’anima». Sant’Agostino, che conosceva bene la tempesta delle passioni, nel suo Commento al Vangelo di S. Giovanni afferma: «L’intelletto deve governare dall’alto i moti dell’anima che si muove secondo la carne». Già la Bibbia, nel libro del Siracide ci avverte che «Chi osserva la legge domina il suo istinto, il risultato del timore del Signore è la Sapienza». Don Valentino 3 COMUNITÀ I SANTI NOSTRI FRATELLI E MODELLI DI VITA SAN NICOLA DA TOLENTINO San Nicola L’11 giugno di quest’anno, solennità del Sacro Cuore di Gesù, si è chiuso l’anno sacerdotale indetto da Benedetto XVI per ricordare il 150° della morte del santo Curato d’Ars. E il nostro bollettino, in questo anno, ha presentato le varie figure sacerdotali presenti nell’iconografia della chiesa parrocchiale di Urago. L’ultimo di questi ritratti, che presentiamo in questo numero dell’estate, è quello di San Nicola da Tolentino, sacerdote agostiniano. Nella pala del Gandino, posta in fondo alla nostra chiesa (nella navata di sinistra), in contemplazione di Maria, con san Carlo e san Rocco, è effigiato anche questo santo, forse a noi sconosciuto, la cui memoria liturgica nel martirologio romano è segnata al 10 settembre. Nicola era un agostiniano delle Marche, di Tolentino appunto, grande asceta e taumaturgo, molto venerato anche dalle nostre parti, ma soprattutto a Venezia. Ecco le notizie circa la sua vita santa. Autore di esse Piero Bargellini in «Mille Santi del giorno». Don Angelo Bonetti pregò a lungo nella chiesa che poi avrebbe preso il suo nome. Ebbe allora la visione di venti giovani bianco-vestiti, dal volto splendente, che cantavano: «A Tolentino, a Tolentino, a Tolentino sarà la tua fine. Resta qui. La tua salute è qui». Nicola restò a Tolentino. La sua salute consisteva ancora nella temperanza e nella carità. Severo con se stesso, accondiscendente con gli altri. Anche malato rifiutava i cibi delicati. Per poterlo curare, i suoi confratelli pregarono il Superiore d’imporgli la dieta per obbedienza. Nicola obbedì. Mangiò, poi disse: «Ecco, l’obbedienza è fatta. Ora non mi annoiate più con altre ghiottonerie». Contro di lui il Tentatore si accanì con ogni sorta di seduzioni e, infine, di persecuzioni. Il santo le vinse tutte con la penitenza più aspra e con la preghiera più intensa. Ripeteva col Salmista: «O Signore, io sono tuo servo - tu hai spezzato le mie catene - A te immolerò una vittima di lode». Nell’ultimo mese della sua vita, ogni mattina udiva cantare un Angiolo. E quando morì, attorno alla sua tomba, si moltiplicarono i miracoli e, insieme con quelli, le più devote narrazioni. Quelle narrazioni che, raccolte da uno scrittore contemporaneo, formano una smagliante, anche se un po’ fantasiosa, biografia. E alla biografia del santo s’ispirò l’arte, che sul sepolcro di san Nicola intessé la sua splendida veste di colori: una veste che suscita anche oggi gioiosa ammirazione nei visitatori della chiesa di san Nicola, gemma pittorica di Tolentino e di tutte le Marche. La riforma liturgica ne ha rimandato la memoria ai soli calendari particolari, ma non si può dimenticare un santo che per molti secoli ha goduto in tutta Italia di una popolarità vastissima e che è ancora, sebbene meno universalmente celebrato, ricordato con vivissimo affetto dai fedeli della sua terra, le generose Marche. Un santo che vanta anche meriti artistici, perché la grande cappella completamente affrescata in suo onore, a Tolentino, graziosa cittadina marchigiana in provincia di Macerata, viene chiamata ‘gli Scrovegni delle Marche’, dove il pittore Giovanni Baronzio da Rimini dipinse le scene della vita del santo di Tolentino, che visse fedele ai dettami del Divino Maestro e che, morendo, aveva detto: «Vedo il mio Signore, Gesù Cristo, sua Madre e sant’Agostino, che mi dicono: bravo, buono e fedele servitore». Questa serena fiducia in punto di morte non era un atto di superbia, in un uomo che aveva sempre dato prova di estrema umiltà, non rispondendo neppure a chi gli chiedeva come facesse a respingere gli assalti del Tentatore. Si chiamava Nicola in onore di san Nicola di Bari, al quale i genitori avevano chiesto la grazia della sua tardiva nascita, nel 1245. Dopo una gioventù passata nello studio e nella perfetta continenza, entrò tra gli eremiti di sant’Agostino, dandosi interamente alla preghiera e alla penitenza. Dall’eremo di Pesaro, dove trascorse alcuni anni, giunse a Tolentino, dove restò fino alla morte. Un suo cugino l’avrebbe voluto in un monastero più comodo: Nicola, prima di accettare, COMUNITÀ 4 ESTATE 2010 NUOVO CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE Ecco i nominativi dei membri del nuovo Consiglio Pastorale Parrocchiale: Don Francesco Bonfadini Mons. Angelo Bonetti Don Jordan Coraglia Sr. Gianlivia Abeni Claudia Bolpagni Valter Bolpagni Pierluigi Botticini Enrico Cingia Giovanna Colombo Abrami Dario Corini Anna Dorza Mauro Febbrari Francesco Menegardo Laura Nicolai Fonda Valter Piovanelli Mariella Pozza Faita Giuseppe Ramina Valeria Romano Mauro Salvatore Sergio Sellini Beatrice Testa Elena Ussoli Vanoglio Francesco Visentini Maria Concetta Zoni GRUPPI BIBLICI PARROCCHIALI 2009-2010 Io chi sono? Perché sono qui? Dove sto andando? Anche quest’anno la Bibbia è entrata nelle famiglie. A piccoli gruppi ci siamo incontrati in case accoglienti dove l’ascolto della Parola di Dio ci ha fornito l’occasione di conoscerci meglio, di confrontarci, di mettere in comune le nostre esperienze di fede e di vita. Alla sua luce abbiamo imparato a conoscere i nostri limiti, a guardarli senza averne paura e a trovare la forza di vivere più serenamente con l’aiuto del Signore. Da questa esperienza la nostra voglia di vivere ne è uscita più gioiosa, perciò ci auguriamo che il prossimo anno altre persone vogliano provare questo cammino che ha reso più forti la nostra fede, la nostra speranza e la nostra carità. I gruppi che si sono riuniti in casa delle famiglie: Bertoli, Bolpagni, Fonda, Stabile, Tognolini, Zoni Chi volesse mettersi a disposizione per il prossimo anno… si rivolga al Parroco! Domenica 16 maggio - Giornata conclusiva di tutti i gruppi presso il Mater Divinae Gratiae ESTATE 2010 5 COMUNITÀ CAMMINI DI CATECHESI… un altro anno insieme! zioni e ricca di tante di emozioni, soddisfa sa en int eciata sta è za esperien conoscere un amico sp Questa nostra prima che abbiamo aiutato a ini mb ba i str no i da tto gioie, donateci soprattu Marta e Gloria ! SÙ GE le… 2° anno ICFR Trovarsi tra genitori, co n la motivazione di far e un cammino di ‘vicina tano il catechismo, è nza’ ai bambini che fre stata anche quest’anno quenuna splendida opportu normalmente trovano nità per farci domand poco spazio nelle nostr e che e giornate; abbiamo po e scoprire di volta in vo tuto così accostare la lta cosa aveva da dirci, Pa rola sce ndere nel profondo di ni, confrontare vissuti, noi stessi con le rifless pensieri ed opinioni co ion altri genitori. Speriamo che questo abbia dato la possibili tà di sentire la nostra ci abbia aiutato anche fede più viva e più co nelle scelte educative. ncreta, e Per noi è stato anche emozionante condivid ere le vostre esperien A tutti quindi buone vac ze e ci ha sempre dato anze e arrivederci al pro molto! ssimo anno!! Daniela e Mauro 1° e 2° anno ICFR COMUNITÀ 6 ESTATE 2010 4… 4 sono gli anni ch e abbiamo passato ins ieme fino ad ora: anni sione, anni in cui abbia di amicizia, crescita, co mo imparato a conosce ndivirci, ma soprattutto a co nostro cammino. noscere Lui, méta e luc e del Soprattutto quest’anno ha lasciato in noi una grande gioia: con impe che un po’ di fatica, sia gno, coraggio e a volte mo riusciti ad avvicinarc ani sempre di più al grand l’anno prossimo riceve e passo che realizzere ndo i sacramenti della mo Cresima e dell’Eucaristia . Le catechiste del 4° an no ICFR Luisa, Alina, Frances ca e Federica ino quelli di qu Ecco, noi siam l de , ultimo anno ta elementare tiis ch te mino ca vecchio cam co! aRosanna abbi Con Alberto e lla de e o le tapp mo ripercors rila al a’ zz Salve ‘storia della rito pi S llo de i gn cerca dei se re mo ringrazia Santo. Voglia n do i, ot rd ri sace anche i nost in e ch o, in nt le Gigi e don Va stei ci hanno so on si ca oc ù pi i. on zi ga ro spie nuto con le lo co e br m tte a se Ci rivediamo ANDI! me… CRESIM ta Quelli di quin ESTATE 2010 7 COMUNITÀ CAMMINI DI CATECHESI… un altro anno insieme! Pur essendo in poch i (7 giovani volonter osi!) ci siamo incon grandi temi della fede, trati e confrontati tra con il reciproco augurio ttando i di ritrovarci ancora vic cerca che porta inevita ini sulla strada umile de bilmente verso il Padre lla ri! Gruppo post-cresima PROGETTO QUARESIMA 2010 Come già da tempo, anche quest’anno si è proposto per il periodo quaresimale di sostenere un progetto missionario. In particolare abbiamo scelto di aiutare suor Iolanda, delle Dorotee da Cemmo, che ha servito per anni la nostra comunità ed ora si trova ad operare in Burundi. Ha chiesto il nostro aiuto per l’acquisto di pannelli fotovoltaici che le consentiranno di rendere autonoma la scuola dove lei segue diverse ragazze della sua parrocchia, insegnando loro non solo l’alfabetizzazione, ma anche una professione che le aiuterà domani a saper gestire una famiglia e a salvaguardarsi da violenze e soprusi. Molti di noi adulti hanno conosciuto suor Iolanda e la partecipazione, in termini di raccolta, è stata abbastanza buona (€ 535,00). Meno numerosa è stata la partecipazione dei bambini all’iniziativa proposta durante la Santa Messa delle ore 10. Forse è ezza che non lla consapevol de ie at qu uc ». un ed ti… m ni so percor i… forti co tre sono riu o affrontato un un po’ pochin i «Dove due o am at bi st ab o e i am si at oraggi t’anno ica. n ci siamo sc varietà temat In effetti, ques re conla qualità, no ressante per te dà in e l’idea di cresce e ; ch pr ga à m le tit se ci a e m ch la quan o, ia sotto la os iz ic le tic ia olescenz la forte am lte un po’ fa stra realtà ad o di partenza no vo, certo a vo nt lla pu e de m ti co en gom rci ha di affrontare ar pronto forte. Il nostro ritrova esperienze e re stimolo altretta nostra quotidianità, talvolta st o no un le a, vi do tta tu lla prea, frontan m at ne st co re è sì la amo co utati a ca ri educatori formative abbi di Dio ci ha ai a ità e. guida dei nost ol tiv gu ar at P tin e is la rs al ntradd so dive continuo azione e ci co gelici. Attraver gniIl riferimento in ogni nostra icolarmente si gnamenti evan tà rt di se pa in on i a of gl at pr st a, ic in è a e tr cirem en si blemat di ù in es so re di vive un percor ile di vita di G biamo deciso che prevede e, ab e, o on al so come lo st rs nn nu pe t’a an di es to e colorato nze che qu puntamen ap em si to in ue un ns un di n co Tra le esperie . Il gnia ma co cia della pace ssisi, in compa più disparate, ficativa la mar Perugia ad A i e alle etnie di noi. nt da no re ti ot nu ffe di nd og pi co di ha n l’impegno enenti a grup rt co pa ca 25 km, ci ile nostra ap ib la e, ss e rs po ar di allarg verso è città dive n la speranza e un mondo di provenienti da co ch o, re ia m si on os im : test l’anno pr di Madrid. unico obiettivo prepariamo al apa alla GMG P esupposto ci il pr re to ra nt es co qu O2 Con rio di in Il gruppo AD il forte deside famiglia e con COMUNITÀ 8 ESTATE 2010 noi genitori dovremmo aiutarli di più a comprendere queste realtà che a loro sembrano così lontane. Spetta a noi il compito di spiegare loro che «dacci oggi il nostro pane quotidiano» è un invito affinché ogni nostro fratello, con il nostro aiuto, possa avere il necessario e soprattutto la grandezza del messaggio evangelico: «gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date». Ecco il gruppo dei chierichetti che durante l’anno ha offerto il suo prezioso servizio nelle SS. Messe ESTATE 2010 9 COMUNITÀ ROMA EXPRESS 2010 fraquesta stessa isti, ma è con pech es te ca ta es da i fondo di qu diciamo no in ti Lo is a. on oi ag gi a ot te un i veri pr ve molti soSemplicemen i dei ragazzi, egazione e do on gr si ag es di pr e im o loRoma 2010? on le si e ibile occa o lo afferman mo riassumer io una incred di altri. Quest iz i in sulnt ll' se che possia ro te da nf en n co m si i osi sola iudizi ne asi per loro tipatie e preg udicate basand anissimi, lo abgi an rienza, rivelat o te rd en ua am rig ne i o erro i giov reders rsone vengan lche e il gruppo de no riusciti a ric à di gruppo, e spesso le pe i riguardi. Qua rit m pp ve co o tro di a an si nt nz re ve se i di rt elso sc na ro, sorp e es gi ar sp ne i situazio come em chi che po glierti al volo n mere, ma ogni co no ca le dicerie di po e ac lle «S sa de o: e o, rd on st o sul po l'assegnazi zzina a rigua o ga rd ra ua a iS rig un il o biamo appres di at ti, st convin mmento esempio, c'è ! ». Ne siamo pensare al co he ti ic as B am . e dissenso, per i! te at Lu en nt o per ai dive alla fine vinc n saremmo m amo muovend l ta si è rivelata to che ci stav ire insieme no a dire che da da rm ss , do io po a si co so e di es ch te o en ns m ta pe us e, gi ci aveste m at e pass nostra parte, o le due notti gnore era dalla mento riguard loro. m a co lo e ognuno a fa ni so n og o no nd scuola, e ta della città… si atto vi fa gn la Seppure evita al se ha te a to en us om re gi interam sociale R offerto, mi pa dicata quasi upunto di vista che Roma ha lle Palme, de nza che ness lie de se ig lia e, av gi er ch vi i m la zz le al ga e rt ra pa di di A ! no po E siamo be do up ità, deci a da un gr le proprie gam sima spontane niziativa pres l'i as , m re i conti con tro la ie n P co an uno, visita a S lla, ad uno ad lare durante la cesse loro nu ro colpe… di lo ti i is al ch qu r te pe ca no di noi importava co po e , re sa es andarsi a conf È in quel momento tra scorso seduto all'intern o della Basilica che ho giorno vedendo l'inter pensato a come, per o gruppo muoversi, ho tutto il visto in ogni frangente difficile da spiegare ma e in ogni persona qualc che rincuorava, dava osa di soddisfazione, gioia, e tutto, come per quella faceva trovare un sen fatica condivisa nell'a so per ndare avanti o per qu grammata e ‘casualm ella sosta in chiesa, no ente’ accanto ad un co n pronfessionale. Ma è stato domenica in piazza San Pietro ch e Dio è riuscito in ognu il proprio abbraccio, il no, a modo Suo, a far proprio grazie, la propri sentire a presenza. Al termine delle tre ore e mezza della liturgia, ne l sen tinuo… e non per il fre tirti raccontare dai rag ddo, del bisogno di qu azzi di quel brivido co nalcuno di avvicinarsi il incanto, del loro per nu più possibile al Papa, lla esser stanchi, dell'a del loro ver sentito come un fuo mento o dell'emozione co, una sensazione di che bagnava loro gli oc rapichi. Tu catechista, ch attimo della funzione, e vedi i loro visi seguir ogni movimento, ogni e ogni parola del libretto, che gere gelosamente il ram vedi le loro mani agita etto di ulivo e scattare re e strinfoto... cosa vai pensa Guardi a loro, guardi sul ndo? Cosa vai provan fondo la croce e cerch do? i di isolarti un attimo tro re per offrire il tuo gra vando in te il modo mi zie a Dio. E il tuo grazie glioviene ripetuto, quando li senti dire: «È stato be ormai in viaggio verso llissimo! ». casa, Qualcuno può dire ch e Dio non c’entra, che tutto ciò che si è provat biente suggestivo, alla o è stato solo dovuto tensione di ognuno do all'amvuta all'attesa, alla mu Io so solo che quei tan sica e all'essere in tan ti, erano lì per nostro ti. Signore, e che i nostr mi permetto di aggiung i ragazzi hanno provat ere, quella vera! o gioia… Enrico L’esperienza di Roma è stata … SUPER! pe r tanti motivi: ho visto tastica! Il Colosseo è per la prima volta Roma veramente grande… più … fangrande di come me lo condividere con gli am immaginavo. E poi ch ici di catechismo ogni e bello momento. Piacevole, faticoso, ep pure emozionante come la Messa delle Palme dal Papa. in Piazza S. Pietro celeb rata Chiara A COMUNITÀ 10 ESTATE 2010 ESTATE 2010 11 COMUNITÀ IL ‘FUMO DI SATANA’ verso: il diavolo. «Crediamo in qualcosa di preternaturale venuto nel mondo proprio per turbare, per soffocare i frutti del Concilio Ecumenico, e per impedire che la Chiesa prorompesse nell’inno della gioia di aver riavuto in pienezza la coscienza di sé». Ma il pensiero corre anche a Fatima, soprattutto all’ancora ‘misterioso’ (per quanto divulgato!) terzo segreto, su cui è ritornato anche papa Benedetto XVI nel recente viaggio nella cittadina mariana portoghese. Il messaggio di dolore che il terzo segreto contiene non si è concluso con la fine del secolo scorso, non si è esaurito con l’attentato a papa Giovanni Paolo II in Piazza S. Pietro: esso – così dice papa Ratzinger – estende la sua profezia anche nel nuovo secolo e trova conferma nelle gravi ombre che avvolgono la Chiesa in questi giorni. Tanto più preziosa appare, perciò, l’opera di chiarezza dottrinale e di pulizia morale che l’attuale pontefice sta svolgendo, «con l’appello alla conversione di tutte le diocesi e istituzioni maggiori, al centro e in periferia, della Chiesa cattolica. Al di là del chiasso mediatico sulla pedofilia, è una svolta dirimente, decisiva, che avrà influenza duratura sul terzo millennio cristiano» (G. Ferrara). La Chiesa cattolica, nella sua bimillenaria storia, è sempre stata esposta ad attacchi più I PUNTINI o meno violenti, che SULLE “i” provenivano da diverse direzioni. Ma la condizione in cui essa si trova agli inizi del terzo millennio appare davvero ‘ terrificante’, perché gli attacchi non provengono solo dall’esterno, ma anche dal suo interno, a causa del peccato che si abbatte su (e accresce) la sua sofferenza. Questo riporta il pensiero ad un’omelia che papa Paolo VI tenne il 29 giugno 1972, nella solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, e nel IX anniversario della sua incoronazione pontificia. Riferendosi alla situazione della Chiesa, il papa afferma di avere la sensazione che «da qualche fessura sia entrato il fumo di Satana nel tempio di Dio». E non ha dubbi nell’indicare il responsabile dell’intervento di questo potere av- COMUNITÀ URAGO MELLA OGGI 12 ESTATE 2010 Il lungo cammino per le vie di Urago Mella, alla ricerca di notizie storiche e curiosità sui personaggi a cui sono state dedicate, si conclude oggi con via Zuaboni e via Zuccari. V I A Z UABONI G IOVANNI B ATTISTA ziativa trova subito l’appoggio del beato Giovanni Calabria e il consenso del vescovo. Nel 1937 don Zuaboni diventa cappellano del Santuario delle Grazie, dove l’Istituto trova una sede adeguata al suo sviluppo. Muore nel 1939. La sua salma, nel 1979, quando ormai si è diffusa la fama della santità di don Zuaboni, viene traslata dal Vantiniano alla cappella di S. Maria in S. Giovanni Evangelista e nel 1992 viene ufficialmente aperta l’inchiesta sulla fama di santità del Servo di Dio. Zuaboni Giovanni Battista nasce a Promo di Vestone nel 1880; a 17 anni entra in seminario e nel 1906 viene ordinato sacerdote. Mandato come curato prima a Volciano, poi a Nuvolera, unisce all’azione pastorale un’intensa azione a favore dei giovani e dei più deboli della società. Centrale nella sua missione è la consapevolezza del ruolo della famiglia e, in particolare, dell’importanza della formazione completa, umana e cristiana, della donna, per la quale apre, nel 1918, la ‘Scuola della Buona Massaia’, che nel 1931 diventa l’’Istituto Pro Familia’. L’ini- V I A Z UCCARI A RNALDO Zuccari Arnaldo Gaetano Giuseppe nasce a Brescia nel 1861 e dedica tutta la sua esistenza alla pittura. Già nel 1887 partecipa a numerose mostre cittadine, dove i suoi quadri sono apprezzati per la brillantezza dei colori e la notevole fattura. Del 1904 è un grande ritratto di Giuseppe Zanardelli. Tra le sue opere più famose sono da ricordare «Domine non sum dignus» e l’«Angelus». Nel 1916 viene nominato Cavaliere della Corona d’Italia. Muore improvvisamente per arresto cardiaco nel marzo 1939. Sulla sua opera è sempre valido il giudizio di Pietro Ferodi: «Se il nome di Arnaldo Zuccari non ha varcato i limiti regionali, non diremo ch’egli sia stato pittore ‘dialettale’… «Domine non sum dignus» è l’opera che si inserisce definitivamente nella pittura italiana esemplare dell’Ottocento». Don G.B. Zuaboni ESTATE 2010 13 COMUNITÀ PUZZLE BAR GRUPPO FESTE ‘non solo birra… ma uno spazio pubblico che produce socialità’ 2° compleanno… 'DPHWj JLXJQRILQRD GRPHQLFD OXJOLR 021',$/,', &$/&,2 3URLH]LRQH GL WXWWH OH SDUWLWH VXOPD[LVFKHUPR DOOHVWLWR LQ 2UDWRULR 'RPHQLFD JLXJQR /$&255,'$ É:_b[jjWdj_ Wbbe iXWhW]b_eÊÊ 6DEDWROXJOLR <[ijW YedYbki_lW *5(67 'RPHQLFD OXJOLR 6(5$7$ (71,&$ 9HQHUGuOXJOLR 6(5$7$ '$1=$17( no le cose di tutti… Qualcuno va oltre: «Mi sento un amico, coinvolto nella vita parrocchiale e una persona che si diverte». Non c’è che dire: siamo proprio orgogliosi di questa avventura iniziata tra entusiasmi e preoccupazioni, e che oggi appare ancora bella, vivace e in crescita! Abbiamo deciso di festeggiare questo secondo compleanno raccogliendo in modo diffuso e capillare la voce ed il parere dei nostri mitici volontari (siamo a 54 persone che ruotano sui turni del fine settimana, più le nostre colonne settimanali giornaliere che sono Giuliano, Fulvio, Mila, Elena, Paola e Giulio!) attraverso un piccolo questionario centrato sugli obiettivi che due anni fa ci ponemmo e ci furono affidati. Aprire il bar aveva in sé tante scommesse e sfide, soprattutto avendo scelto di gestirlo in modo collegiale, invece che attraverso il singolo gestore. Dai risultati del questionario emergono cose che crediamo possano far piacere, sia a chi ha creduto da subito in questa scelta, sia alla nostra comunità parrocchiale, che anche attraverso questa iniziativa cresce, si consolida e contribuisce a creare un clima accogliente, facendo sentire ‘a casa’ giovani e famiglie, singoli o gruppi. Rispettare la disponibilità che ho dato è… Il 56,6% lo ritiene un piacere e per il 46,6% è un’occasione d’incontro. Emerge anche il senso di responsabilità e impegno che caratterizza il nostro gruppo di volontari; il 33% aggiunge infatti che rispettare la disponibilità è un dovere. Da quando ho iniziato a fare il volontario mi sembra migliorato… per il 30% l’afflusso di persone in oratorio, per il 53% la sensazione di vitalità all’interno dell’oratorio, per il 33% la mia conoscenza delle persone della comunità/quartiere. Organizzazione… Anche l’organizzazione a più mani, senza un unico responsabile era una scommessa che cercava di essere coerente con lo spirito di una responsabilità diffusa, di una comunità capace di promuovere più che il protagonismo dei singoli eccellenti, la volontà e diversità di talenti di tanti attori diffusi. Ebbene anche questo pezzo dell’avventura, che vedeva molti scettici, sta tenendo alla grande. Per verificarlo abbiamo scelto due indicatori: la tenuta dei frigoriferi e del magazzino, oltre che un giudizio sintetico sull’organizzazione in generale. Il 70% dei volontari ritiene che sia i frigoriferi che il magazzino siano ordinati e ben forniti. Il 56% ritiene l’organizzazione generale efficiente o già buona così. Alcuni dati significativi… ±FNEN Che ruolo sentiamo di svolgere quando siamo lì dietro il bancone? Il nostro non è un bar come un altro e noi siamo baristi in prestito (anche se molto professionali!)… Il 40% di noi si sente animatore e un po’ educatore: fare il volontario al bar mette in luce la capacità di scambiare parole con tutti, creare l’occasione di avviare conoscenze o di approfondirne altre, di animare un po’ gli scambi e le relazioni tra le persone… Vuol dire investire in sorrisi a perdere, che predispongano al positivo; vuol dire fornire, con gentilezza e discrezione, ma intenzionalità, piccole ‘pillole educative’ ad adulti e giovani: sul consumo consapevole, sulla raccolta differenziata, su come si usa- 7(16267587785$ H 1829$&8&,1$ f[hfej[h]kijWh[ iWbWc[bb[" fWjWj_d["\ehcW]]_e¾ 3DUWHGHO ULFDYDWRGHOOH PDQLIHVWD]LRQL VDUjGHYROXWR LQEHQHILFHQ]DDOOD $662&,$=,21()$0,/,$5, 9,77,0(GHOOD675$'$ FKHLQ DOFXQHVHUDWHVDUjSUHVHQWHFRQ LQL]LDWLYHSDUWLFRODUL COMUNITÀ 14 ESTATE 2010 ESTATE 2010 Che dici allora? Non vale forse la pena di passare al di là del banco? A presto! 15 COMUNITÀ PELLEGRINAGGIO PARROCCHIALE La nostra Parrocchia organizza un pellegrinaggio per il mese di settembre a LOURDES Avignone, Nevers e Paray-le-Monial 5-11 settembre 2010 Accompagnatore Mons. Angelo Bonetti 1° giorno: 2° giorno: 3°/4° giorno: 5° giorno: 6° giorno: 7° giorno: URAGO MELLA / VENTIMIGLIA / AVIGNONE AVIGNONE / CARCASSONNE / LOURDES LOURDES LOURDES / ALBI / CLERMONT-FERRAND CLERMONT-FERRAND / NEVERS NEVERS / PARAY-LE-MONIAL / CLUNY / URAGO MELLA Quota individuale di partecipazione - minimo 30 partecipanti - minimo 20 partecipanti Euro Euro 780,00 850,00 Quota individuale gestione pratica Euro 30,00 Supplemento camera singola Euro 220,00 La quota comprende: Viaggio in pullman come da programma - Alloggio in alberghi 3 stelle (4 stelle a Lourdes) in camere a due letti con bagno o doccia - Vitto dal pranzo del 1° giorno al pranzo del 7° giorno (bevande escluse) - Visite come da programma - Accompagnatore Brevivet - Assistenza sanitaria, assicurazione bagaglio e annullamento viaggio Europ Assistance. ISCRIZIONI: ENTRO E NON OLTRE IL 30 GIUGNO (Per informazioni più dettagliate consultare le locandine in chiesa) COMUNITÀ… come la vorrei! Ringraziamo l’anonimo parrocchiano che ci ha scritto alcune considerazioni e suggerimenti per il nostro bollettino. A tal proposito, ricordiamo che è in distribuzione (in chiesa e in altri ambienti parrocchiali) un breve questionario che invitiamo tutti a compilare ed imbucare negli appositi contenitori che lasceremo in chiesa per alcune settimane. Questo ci permetterà, dal prossimo anno, di migliorare questo strumento informativo della nostra parrocchia, cercando di pubblicare articoli che possano formare… informando, ma soprattutto interessare il maggior numero di persone! E per questo serve l’aiuto di tutti… Grazie! Redazione Comunità: Via della Chiesa 136 - Brescia email: [email protected] - Tel. 339 4422255 COMUNITÀ 16 ESTATE 2010