Ambienti spaziosi, bianco, modernità e presenze vintage. Così Ruud
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Ambienti spaziosi, bianco, modernità e presenze vintage. Così Ruud
La casa che visse due volte di Marc Heldens - foto di Verne ha collaborato Francesco Marchesi Ambienti spaziosi, bianco, modernità e presenze vintage. Così Ruud van Oosterhout ha trasformato uno studio d’artista ad Amsterdam nella dimora perfetta per due professionisti della moda La scala è la vera spina dorsale del progetto. Bianca e ipnotica è stata disegnata da Ruud van Oosterhout. Sulle pareti foto di famiglia e scatti firmati da Helmut Newton e Bruce Weber. elle decor 107 106-107 23/12/14 17.20 Gli spazi luminosi del primo piano ospitano la zona living. Anche qui domina il bianco, esaltando le linee del divano nero Charles da B&B Italia, della Egg Chair di Arne Jacobsen (prod. Fritz Hansen) e degli altri arredi vintage. 108elle decor 108-109 23/12/14 17.20 Un mix di luce, spazi ampi e tocchi glam tra perle di design e opere d’arte. Ecco il segreto di un luogo perfetto per staccare la spina e ritrovarsi Il quartiere dei musei è una delle zone più ambite di Amsterdam. Qui, poco distante dal verde del Vondelpark, tra lunghe strade costeggiate da alberi e villette costruite nel XIX secolo, Hans Dietvorst e Jochen Runkel, due professionisti del mondo del fashion, hanno trovato la loro dimora ideale. Un ex studio d’artista all’ultimo piano di un edificio dei primi del ’900 in mattoni gialli, con un passato industriale. “Questa casa ci ha conquistato a prima vista”, ricorda Dietvorst, “ne abbiamo intuito immediatamente le potenzialità e innamorarcene è stato facile”. Un po’ più difficile è stato, invece, conquistarla perché apparteneva a un loro amico di famiglia che non aveva alcuna intenzione di venderla. I due si erano quasi rassegnati quando arrivò un ripensamento improvviso del proprietario. “Siamo letteralmente corsi ad acquistarla”, ricordano Dietvorst e Runkel, “poi, non appena avute le chiavi in mano, abbiamo chiamato il nostro compagno d’avventura Ruud van Oosterhout”. All’architetto e interior designer olandese è toccato il compito di rimodulare i 250 mq secondo le nuove direttive: bianco, vintage, modernità, spazi ampi e quiete. “Già, soprattutto quiete”, rivela Dietvorst. “Lavorando per due brand come Tommy Hilfiger e Calvin Klein, siamo sempre in giro per il mondo a contatto con un’infinità di stimoli diversi e quando torniamo a casa quello che desideriamo di più è un’oasi di pace dove poter staccare la spina”. Per rispondere ai desiderata, van Oosterhout ha eliminato i confini interni e imbiancato le pareti, senza però venire meno al suo personale credo. “Amo l’equilibrio e le proporzioni perfette”, rivela l’architetto, “ma non so rinunciare a un tocco un po’ eccentrico”. Una firma inconfondibile rappresentata dall’ipnotica scala bianca, vera spina dorsale del progetto, che collega tutti i livelli della casa. Per amplificare la sensazione di tranquillità la scelta è caduta su arredi vintage e ambienti total white. Il risultato è un appartamento spazioso ed elegante che grazie alle grandi finestre viene illuminato dalla luce solare durante tutta la giornata. Il primo piano è occupato dalla zona living, al livello superiore, reso più confortevole dai soffitti rialzati, trova posto la camera padronale affacciata su un grande terrazzo di oltre 160 mq. All’interno di questo nuovo mare bianco la personalità degli arredi era fondamentale e qui è venuta in aiuto la collezione dei due proprietari, tra fotografie scattate da Helmut Newton e Bruce Weber, arredi firmati da Achille Castiglioni, Arne Jacobsen o Ludwig Mies van der Rohe e un pizzico di nostalgia per la quiete dei Fifties.• Nella zona living spicca la silhouette vintage del daybed Adams, a destra un ritratto di Jochen Runkel e Hans Dietvorst. Pagina accanto, attorno al tavolo da pranzo anni ’50, le sedie by Erik Wørts. Sul soffitto, un lampadario sempre Fifties. 110elle decor 110-111 23/12/14 17.20 Nella stanza padronale, una parete scorrevole in palissandro realizzata su disegno, come il letto laccato lucido. Lampada anni ’60 acquistata da Morentz, Amsterdam. Pagina accanto, di fronte al letto, Cherner Chair in legno curvato di Norman Cherner e lampada Lumiere di Rodolfo Dordoni per Foscarini. 112elle decor 112-113 23/12/14 17.20 Porte scorrevoli nere proteggono la camera degli ospiti. A sinistra, sedia by Norman Cherner, più in là l’iconico daybed Barcelona di Mies van der Rohe di Knoll International, a parete stampa ispirata a Julian Schnabel. Lampada a sospensione di George Nelson per Vitra. elle decor 115 114-115 23/12/14 17.20