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Hans Richter: Incontri - „Da Dada a oggi“
Berliner Festspiele Martin-Gropius-Bau Hans Richter: Incontri – „ Da Dada a oggi“ Comunicato stampa Martin-Gropius Bau Hans Richter: Incontri - „Da Dada a oggi“ 27 marzo – 30 giugno 2014 © Hans Richter Estate Seite 1 / 6 —— Martin-Gropius-Bau Ufficio stampa, Niederkirchnerstraße 7, 10963 Berlin, T +49 30 254 86–236, F +49 30 254 86–235 [email protected], www.gropiusbau.de Stand: 06.02.2014 Berliner Festspiele Martin-Gropius-Bau Hans Richter: Incontri – „ Da Dada a oggi“ Hans Richter: Incontri – „Da Dada a oggi“ 27 marzo – 30 giugno 2014 Orario di apertura dal mercoledì al lunedì, ore 10:00 – 19:00, martedì chiuso Organizzatore Berliner Festspiele. In collaborazione con il Los Angeles County Museum of Art (LACMA) e il Centre Pompidou Metz. Promosso dal Hauptstadtkulturfonds (fondo culturale per la capitale). Pubbliche relazioni Direzione: Dr. Susanne Rockweiler Ufficio stampa: Christiane Zippel T +49 30 254 86 – 236, F +49 30 254 86 – 235 [email protected] Organizzazione: Katrin Mundorf T +49 30 254 86 – 112, F +49 30 254 86 – 107 [email protected] Partner WALL, ALEXA, BTM-Visit Berlin, DB, Ameuropa, US Botschaft, Bouvet Ladubay Partner mediatici Tagesspiegel, zitty, rbb fernsehen, Exberliner, Weltkunst, City iLIKE GmbH Con l’arte si fa anche politica. Tutto ciò che interviene nei processi della vita comportando dei cambiamenti, è politica. Hans Richter L’opera di Hans Richter (1888-1976) copre quasi 70 anni. Nato a Berlino è uno dei protagonisti più importanti dell’era moderna. Berlino, Parigi, Monaco, Zurigo, Mosca e New York sono le stazioni della sua vita. È pittore e disegnatore, dadaista e costruttivista, cineasta e teorico e anche un grande insegnante. I suoi grandi collage a rotolo sono oggi le icone della storia dell’arte. Quasi nessun altro artista del XX secolo ha nelle sue opere la grande intersecazione fra discipline artistiche. Il collegamento fra film e arte è il suo tema principale. Molti dei famosi artisti della prima metà del XX secolo erano suoi amici. "Hans Richter: Incontri da Dada a oggi", questo è il titolo di uno dei suoi libri pubblicati negli anni 70‘. Nella Germania dell’Ovest del dopoguerra è stato preceduto da una riscoperta di questo artista importante, bandito dai nazisti, la cui opera fu esposta nel 1937 nella famigerata mostra “Arte degenerata“. Finalmente per la prima volta dagli anni 80‘ è stata dedicata a questo grande artista berlinese una mostra nella sua città natia con più di 140 opere, fra le quali i suoi film più importanti e circa 50 lavori degli artisti influenzati da Hans Richter. Hans Richter aveva un approccio multimediale già in un’epoca in cui questa parola neanche esisteva. Vedeva il film come parte dell’arte moderna: "Il film assoluto vi apre gli occhi su ciò che è la telecamera, ciò che può fare e ciò che vuole." Seite 2 / 6 —— Martin-Gropius-Bau Ufficio stampa, Niederkirchnerstraße 7, 10963 Berlin, T +49 30 254 86–236, F +49 30 254 86–235 [email protected], www.gropiusbau.de Stand: 06.02.2014 Berliner Festspiele Martin-Gropius-Bau Hans Richter: Incontri – „ Da Dada a oggi“ Il Los Angeles County Museum of Art ha sviluppato la mostra con il Martin-Gropius-Bau e il Centre Pompidou Metz. Timothy Benson ne è stato il curatore. Dimostra come Richter interpreta il suo approccio interdisciplinare e quali effetti ha la sua opera sull’arte del XX secolo. In dieci capitoli la mostra descrive l’ampia opera dell’artista: primi ritratti/guerra e rivoluzione/Dada/Richter ed Eggeling/rivista "G" / Malewitsch e Richter / Film e Foto (FiFo) / Pittura / Serie / Conflitti con l’oggetto. Opere importanti dell’avanguardia oltre a film, fotografie e ampio materiale documentaristico rendono questa mostra un’importante evento artistico. Dagli anni 10‘ Hans Richter comincia a muoversi nell’ampio campo dell’avanguardia europea. Non solo l’arte ma anche il nuovo strumento del film interessa Hans Richter sin dagli inizi della sua carriera artistica. Nel 1908 Hans Richter studia all’Accademia dell’arte a Berlino. L’anno dopo si reca a Weimar. Nel 1910 va a studiare all‘"Académie Julian" di Parigi. Dal 1913 è legato alla galleria di Herwarth Waldens "Der Sturm", fa conoscenza con gli artisti del "Brücke" e del "Blauen Reiter". Distribuisce il “Manifesto Futurista” di Marinetti ai cocchieri delle carrozze pubbliche. Nel 1914 disegna anche per la rivista di Franz Pfemferts "Die Aktion" e nell’estate dello stesso anno viene arruolato per il servizio al fronte. Nel 1916 è gravemente ferito durante la guerra, e va a Zurigo ("Isola nel mezzo del fuoco, acciaio e sangue“) dove fonda insieme a Tristan Tzara, Hugo Ball e altri il movimento Dada di cui un giorno scriverà: “…era una tempesta, che colpì l’arte di quell’epoca come la guerra che colpì i popoli”. Nel 1918 conosce Viking Eggeling con cui fa i primi esperimenti con i film come stadio preliminare ai „film astratti“. Entrambi sognano di trovare nel film un linguaggio universale che potrebbe promuovere la pace fra la gente. Nel 1919 Richter è presidente della „commissione azione artisti rivoluzionari“ nella Repubblica Bavarese dei Consigli, e dopo l’invasione delle truppe dell’esercito del Reich viene arrestato. Sua madre Ida riesce a liberarlo. Il suo primo film "Rhythmus 21" (1921) è uno scandalo, il pubblico vuole picchiare il pianista. Moholy-Nagy lo vede come "Accenno alla realizzazione visuale di una continuità luce-spazio-tempo nella tesi del movimento”. Il film, oggi un classico, attira anche l’attenzione di Theo van Doesburg, che lo invita a partecipare alla sua rivista "De Stijl". Nel 1922 Richter partecipa ai due rinomati congressi, in cui si riunirono molti degli avanguardisti dell’epoca: a Düsseldorf al "Congresso internazionale di artisti progressisti“ e a Weimar al "Congresso internazionale dei costruttivisti e dadaisti”- il movimento Dada viene congedato proprio in quell’occasione. Nel 1923 Richter fondò insieme ad altri una rivista di breve durata ma famosa "G" (che viene da „Gestaltung” design), che vuole creare un ponte fra il dadaismo e il costruttivismo. I partecipanti di rilievo sono: Arp, Malewitsch, El Lissitzky, Mies van der Rohe, Schwitters, van Doesburg. Nel 1927 Richter lavora con Malewitsch, che all’epoca visitava Berlino per la sua prima grande mostra, a un film chiaramente Seite 3 / 6 —— Martin-Gropius-Bau Ufficio stampa, Niederkirchnerstraße 7, 10963 Berlin, T +49 30 254 86–236, F +49 30 254 86–235 [email protected], www.gropiusbau.de Stand: 06.02.2014 Berliner Festspiele Martin-Gropius-Bau Hans Richter: Incontri – „ Da Dada a oggi“ „suprematista“ che non viene mai completato a causa della situazione politica. Nel 1992 Richter è il curatore della sezione cinematografica della famosa mostra FiFo (Film e Foto), una pietra miliare nella storia dell’arte cinematografica e fotografica. Vengono mostrate più di 1000 foto, curato fra gli altri da Edward Weston ed Edward Steichen per gli USA ed El Lissitzky per gli URSS. Vengono presentati più di 60 film muti -Duchamp, Eggeling, Léger, Man Ray, Chaplin. Anche al Martin-Gropius-Bau, viene presentata questa importante mostra che all’epoca si chiamava “ex museo dell’artigianato artistico” organizzata su iniziativa del Deutschen Werkbund (lega tedesca degli artigiani) fondata nel 1907, che spesso non viene menzionata nelle attuali storie fotografiche. Per quell’occasione Richter pubblicò il suo primo libro sul film: "oppositori del film di oggi, amici del film di domani" Ancora nello stesso anno viene organizzato nel remoto castello svizzero "La Sarraz" il primo "Congresso del film indipendente “: viene invitato Hans Richter oltre a Sergej Eisenstein, Bela Balazs, Walter Ruttmann e altri. Gira un film con Eisenstein, che da allora è disperso. Il congresso è considerato oggi il primo festival dedicato esclusivamente al film. All’epoca l’ancora giovane arte del film deve lottare per il suo riconoscimento. Nel 1929 le SA lo dichiara per la prima volta „cultura bolscevica “. Nel 1931 va a Mosca, per girare il film "Metall". Ma le obiezioni del governo sovietico ostacolano il completamento. Nel 1933 i nazisti conquistano il potere e Richter è ancora a Mosca, le SA mettono a soqquadro il suo appartamento a Berlino e rubano la sua collezione d’arte. Presto fugge da Mosca lasciando dietro tutto perché teme per la sua vita. Nei Paesi Bassi può girare film pubblicitari per Philips. Lavora anche per alcune aziende chimiche che vogliono investire nel film come strumento pubblicitario. Si impegna per ottenere un permesso di soggiorno permanente in Francia e in Svizzera. Con Anna Seghers scrive in Svizzera un copione, Jean Renoir gli procura nel 1939 un grande progetto cinematografico a Parigi, ma lo scoppio della guerra ostacola anche questo film. Quando la polizia federale svizzera degli stranieri lo invita a lasciare il paese, riesce nel 1941 a emigrare negli Stati Uniti. Hilla von Rebay, artista e una volta come Richter membro del famoso "Gruppo di Novembre" berlinese, in questo periodo è consulente del mecenate artistico di New York Solomon Guggenheim. Con il suo aiuto può realizzare la sua idea del "Temple of Non-Objectivity" (Tempio della non-oggettività), il museo del “Non-Objective Painting" (1939), più tardi conosciuto come il Guggenheim. Il museo procura a Richter il tanto atteso invito e un fondo di sostegno ebraico per i profughi finanzia il lungo viaggio. Nel 1942 Richter diviene insegnante per i film, più tardi direttore dell’ " Institute of Film Techniques" nel "College of the City of New York". Fino al 1956 insegna a studenti che più in là faranno parte dei grandi del "New American Cinema Group" - Stan Brackhage, Shirley Clarke, Maya Deren, Jonas Mekas. Seite 4 / 6 —— Martin-Gropius-Bau Ufficio stampa, Niederkirchnerstraße 7, 10963 Berlin, T +49 30 254 86–236, F +49 30 254 86–235 [email protected], www.gropiusbau.de Stand: 06.02.2014 Berliner Festspiele Martin-Gropius-Bau Hans Richter: Incontri – „ Da Dada a oggi“ Negli USA degli anni 40’ Richter inizia di nuovo a dipingere dopo una pausa di 15 anni. Nel 1943/44 nascono i grandi dipinti a rotolo, collage sugli avvenimenti della guerra: "Stalingrado", "Invasione" e "Liberazione di Parigi". Dopo la guerra gira il film a puntate "Dreams that Money can buy" – oltre a lui vi partecipano cinque degli artisti più famosi del XX secolo: Léger, Ernst, Calder, Ray, Duchamp. Nel 1946 può presentare nella Galleria Peggy Guggenheim "Art of this Century" la sua prima più grande mostra negli Stati Uniti. Negli anni 50‘ Richter torna per la prima volta dopo la sua emigrazione in Europa per tenere delle conferenze. Gli viene restituita una parte della sua collezione d’arte che aveva lasciato in Germania nel 1931 quando era andato a Mosca. Con numerose mostre viene riscoperta l’opera di Hans Richter anche nell’Europa occidentale. In estate lavora in Connecticut e in inverno in Ascona, nelle vicinanze di amici artisti. Richter vive un periodo di straordinaria produzione creativa creando numerose opere con una tecnica speciale di collage dopo aver messo da parte i suoi utensili alla fine degli anni 60’. Nel 1971 diventa membro dell’Accademia dell’arte a Berlino. Fino alla sua morte nel 1976 in Svizzera la sua opera viene presentata e recepita in Europa occidentale in numerose mostre. Ma adesso Hans Richter può essere riscoperto per la prima volta dopo trent’anni con una mostra proveniente da Los Angeles. Durante la mostra si potranno vedere i seguenti film: Rhythmus 21 (1921); Rhythmus 23 (1923); Die Malerei und die Probleme der Architektur (1927/1970); Film animato con Parti Storyboard I-II e VII-IX (1927/1970); Making of Malevich's Die Malerei und die Probleme der Architektur (1927/70); Inflation (1928); Filmstudie / Filmstudy / Etude filmique /(1928); Vormittagsspuk / Ghosts before Breakfast (1928); Rennsymphonie / Race Symphony (1928); Alles Dreht Sich, Alles Bewegt Sich / Everything Turns, Everything Revolves (1929); Zweigroschenzauber (1929); Every Day (1929/69); Die neue Wohnung / The new Dwelling / New Living Place (1930); Hello Everybody (1933); Van Bliksemschicht tot Televisis / Vom Blitz zum Fernsehbild / From Lightning tot Television (1935/36); Hans im Glück / Hans in Luck (1937/38); Wir leben in einer neuen Zeit / We live in a New World (1938); Die Eroberung des Himmels / Conquest of the Sky (1938); Die Geburt der Farbe / The Birth of Color (1939); Die Börse / The Stock Exchange (1939); Dreams That Money Can Buy (1944-1947); 6 Modern Artists Make a Film (1948); 8 X 8. A Chess Sonata in 8 Movements (1952-1957); Dadascope (1956-61); Chesscetera (Chess: Passionate Pastime: The Story of Chess over 5,000 years, 1956/57);. Verranno mostrati anche spezzoni dei film di Vertov, Ivens, Moholy-Nagy, Man Ray, Duchamp, Strand, Sheeler, Clair, Eisenstein, Eggeling e Ruttmann. Un film documentario di David Davidson finito in questi anni su Hans Richter completa la mostra: „Hans Richter. Everything turns, Everything revolves“. L’ampio catalogo contiene oltre a numerose immagini anche contributi di Timothy Benson, Philipe-Alain Michaud, Edward Dimendberg, Yvonne Zimmermann, Doris Berger e Michael White. Seite 5 / 6 —— Martin-Gropius-Bau Ufficio stampa, Niederkirchnerstraße 7, 10963 Berlin, T +49 30 254 86–236, F +49 30 254 86–235 [email protected], www.gropiusbau.de Stand: 06.02.2014 Berliner Festspiele Martin-Gropius-Bau Hans Richter: Incontri – „ Da Dada a oggi“ Prezzo d‘ingresso 10 € / ridotto 7 €, Gruppi (a partire da 5 persone) a persona 7 € Ingresso gratuito fino a 16 anni Biglietto combinato a prezzo ridotto alla cassa Online-Ticket: www.gropiusbau.de Audioguida Per adulti e bambini Visite guidate Visite guidate Domenica ore 15:00 (senza prenotazione) 3 € più biglietto d’ingresso a persona 7 € Visite guidate prenotate Per gruppi: visite guidate in lingua tedesca (60 min.) Adulti: 60 € più biglietto d’ingresso a persona 7 € Classi scolastiche: 45 € più biglietto d’ingresso a persona 5 €, Ingresso gratuito fino a 16 anni Visite guidate in altre lingue con supplemento di 10 € Consulenza e prenotazione per le visite guidate MuseumsInformation Berlino Tel. +49 (0)30 / 24749-888, Fax +49 (0)30 / 24749-883 [email protected] www.museumsdienst-berlin.de Seite 6 / 6 —— Martin-Gropius-Bau Ufficio stampa, Niederkirchnerstraße 7, 10963 Berlin, T +49 30 254 86–236, F +49 30 254 86–235 [email protected], www.gropiusbau.de Stand: 06.02.2014