La Latteria Sociale di Cividale: la tradizione vestita a nuovo
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La Latteria Sociale di Cividale: la tradizione vestita a nuovo
NOTIZIE Imp_5_2001_inizio.qxd 26/11/2001 14.38 Pagina 3 La Latteria Sociale di Cividale: la tradizione vestita a nuovo M. Gani - CSA Quando ho sentito per la prima volta il «motto» della Latteria Sociale di Cividale – «La tradizione vestita a nuovo» – ho subito pensato a una di quelle solite frasi ad effetto, utili a dare una «patina» di vecchio, perché «vende» meglio. Ho dovuto ricredermi! Già dal primo incontro con il Direttore e il Presidente è emerso come a Cividale del Friuli produrre formaggio sia una missione, che getta le basi nella storia di questo territorio. Le strutture della latteria sono tutte ammodernate, sia per necessità dovute ai regolamenti sempre più rigidi, sia, soprattutto, per una precisa scelta degli Amministratori. E a fianco delle nuove strutture ci sono anche nuove idee, nuovi tipologie di formaggio, per soddisfare i desideri di consumatori sempre più volubili e attenti alla qualità. Nel cividalese già all’inizio del 16° secolo si facevano «scambi di latte» per consentire alle famiglie produttrici di lavorare quantitativi adeguati di prodotto in determinati giorni della settimana. Si pensi che a metà del 1800 la produzione giornaliera per vacca era di 2-3 litri e che per lattazione si ottenevano 12-13 quintali di latte… Da questi scambi nasce la necessità della cooperazio- Latteria Sociale di Cividale Cooperativa tra produttori agricoli s.c.a.r.l. v. Gorizia, 17 - 33043 Cividale del Friuli (UD) Telefono (0432) 731218 - Fax 734139 Anno di costituzione: 1924 Presidente: Davide Moschioni (dal 1995) Vice-presidente: Ermes Biasizzo Sede: v. Gorizia, 17 - Cividale del Friuli Stabilimenti: Cividale del Friuli, Monrupino loc. Zolla Punti vendita: Cividale del Friuli (v. Gorizia, v. Libertà) Sevegliano, Corno di Rosazzo, Cormons Dipendenti: 25 1926 - Vecchia sede della Latteria Consiglio di Amministrazione e Sindaci della Latteria Sociale Turnaria di Cividale dal 1926 al 1930 (16 marzo 1930) ne. Nel comizio agrario di Cividale, nel 1884, nasce la prima Latteria Sociale Turnaria, quella di Ravosa di Povoletto. Spuntano poi una miriade di altre piccole Latterie Turnarie, una per ogni frazione; nel 1924 nasce la Latteria Sociale Turnaria di Cividale. Quest’ultima struttura, sarà quella che sopravviverà alle alterne vicissitudini storiche e ne3 gli anni assorbirà le altre realtà più piccole presenti nel territorio limitrofo. Nello statuto si legge che scopo della Società è quello «di lavorare con metodi perfezionati, il latte prodotto dai soci»; la parola «perfezionati» la dice lunga, in quanto presuppone attrezzature, tecnologie, professionalità elevate e al passo con i tempi. I soci fondatori furono appena 16, ma già a fine settembre 1924, se ne contavano 164. Il primo presidente fu Luigi Carbonaro. Gli anni dell’autarchia e della guerra furono terribili e, sebbene le cronache della Latteria raccontino storie di vero solidarismo, la Latteria rischiò di scomparire a causa della diminuzione dei conferimenti e dell’assenza degli amministratori per la guerra. Seguirono gli anni della ripresa economica. Nel 1955 si annota che «la NOTIZIARIO ERSA 5/2001 Imp_5_2001_inizio.qxd 26/11/2001 Latteria è la più importante della Provincia come numero di soci (549) e apporto di latte». Nel 1973 si dimettono dal Consiglio di Amministrazione, a pochi mesi di distanza uno dall’altro, il presidente Emilio Domenis e il segretario Mario Narduzzi, due personaggi che hanno guidato la Latteria, con diverse funLatte conferito alla Latteria Sociale di Cividale dalla sua costituzione ad oggi in quintali NOTIZIARIO ERSA 5/2001 14.38 Pagina 4 a pasta molle, il laboratorio per la produzione del gelato, … Nella storia più recente si annotano ancora 2 importanti avvenimenti. Il primo consiste nella fusione con l’«Esiccatoio bozzoli» di Cividale, avvenuta nel 1994, dopo 45 anni di preparativi, e la conseguente acquisizione al patrimonio della nuova cooperativa del complesso architettonico dell’essiccatoio stesso. Questo patrimonio storico-industriale della città di Cividale richiedeva una nuova destinazione d’uso e già nel 1995, all’interno del complesso, è stato inaugurato un nuovo punto vendita della Latteria, che si somma a quelli di Corno di Rosazzo, Sevegliano, Cormons, Buttrio. Altra pietra miliare è l’acquisizione dello stabilimento di Monrupino in provincia di Trieste. La scelta dell’acquisizione è dovuta al fatto che Trieste ha sempre accolto i prodotti di Cividale favorevolmente. Inoltre, la «Latteria sociale del Carso», che produceva formaggi molto apprezzati in provincia come il Tabor e il Monte Re, era stata messa in liquidazione. Attualmente quindi la Latteria di Cividale può contare su due stabilimenti di produzione, in due distinte zone geografiche; ciò consente di ot- zioni fin dal 1926 per 46 lunghi anni. Si può dire conclusa la lunga fase di avvio della Latteria. Negli anni successivi aumenta la produzione e si insinua sempre più in profondità il «tarlo» della qualità e delle produzioni tipiche, con l’adesione al «Consorzio per la Tutela del Formaggio Montasio», l’adozione dei «punti qualità», il continuo ammodernamento dei locali e delle attrezzature di produzione, … i formaggi 4 Essiccatoio Bozzoli di Cividale del Friuli negli anni ’20. L’edificio è l’attuale sede della Latteria di Cividale timizzare, ma soprattutto di specializzare, le produzioni tipiche per soddisfare le richieste del pubblico. I prodotti classici sono il «Latteria del Diavolo», il «Tabor», il «Goloso», i vari Montasio, il «Monte Re», formaggio misto vaccino-caprino; si stanno affermando nuovi prodotti come l’«Ubriaco», nelle sue varianti classico e extra, il primo maturato sotto vinaccia di puro schioppettino, l’altro sotto vinacce di Pignolo; allo studio ci sono altri formaggi maturati in essenze vegetali. Ma la Latteria guarda ancora lontano. Si può dire che è già in progetto una terza fase, che prevede di riunire altre strutture cooperative presenti nella zona delle Vali del Natisone per costituire un nuovo caseificio con fondi della Comunità Europea. Sono già stati fatti i primi passi, compresi contatti con le vicine realtà produttive della Slovenia, di prossima entrata nella UE. La tradizione è il formaggio, il vestito nuovo sono le nuove iniziative, che come linfa nelle piante, alimenta di latte ogni giorno le caldaie. n