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P E N T E C O S T A L E Gesù... esclamò: «Se qualcuno ha sete

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P E N T E C O S T A L E Gesù... esclamò: «Se qualcuno ha sete
Risveglio
LUGLIO/AGOSTO 2012
Risveglio Pentecostale Anno LXVI numero 7/8 Periodico Mensile Poste Italiane spa Spedizione in Abbonamento Postale D.L.353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n.46) art.1 comma 2, DCB Vicenza
“La tua parola
è una lampada al mio piede
e una luce sul mio sentiero”
(Salmo 119:105)
P E N T E C O S T A L E
Organo ufficiale delle Chiese Cristiane Evangeliche Assemblee di Dio in Italia
Gesù... esclamò: «Se qualcuno ha sete,
venga a me e beva. Chi crede in me, come
ha detto la Scrittura, fiumi d’acqua viva
sgorgheranno dal suo seno» [GIOVANNI 6:37-38]
Agli inizi del XX secolo
Risveglio
P E N T E C O S T A L E
Organo ufficiale
delle Chiese Cristiane Evangeliche
“Assemblee di Dio in Italia”
Ente Morale di Culto
D.P.R. 5.12.1959 n.1349
Legge 22.11.1988 n.517
Pubblicato dal Consiglio
Generale delle Chiese
Presidente: Felice A. Loria
Vice Presidente: Vincenzo Spec­chi
Segretario: Davide Di Iorio
Tesoriere: Giu­sep­pe Tilenni
Consiglieri: Eliseo Cardarelli,
Salvatore Cusumano, Paolo Lombardo,
Gaetano Montante, Vito Nuzzo
Presidente emerito: Francesco Toppi
Consigliere onorario: Francesco Rauti
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e Amministrazione:
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Direttore Responsabile:
Vincenzo Specchi
Comitato di Redazione Risveglio Pentecostale
Cristiani Oggi: Vincenzo Specchi (sostituto
del presidente ex officio),
Salvatore Esposito, Lorenzo Framarin,
Domenico Modugno, Elio Varricchione
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Nell’autunno del 1900 fu inaugurata
una Scuola Biblica a Topeka, Kansas.
Quaranta studenti si riunirono con il
solo scopo di studiare la Parola di Dio
e nessun libro di testo era usato all’infuori della Bibbia. Tra i vari soggetti biblici che erano oggetto di studio e meditazione c’era quello del Battesimo
dello Spirito Santo. Gli studenti ebbero
il tempo necessario per un’esauriente
ricerca nelle Scritture e, quando furono
interrogati sull’evidenza biblica del battesimo dello Spirito, risposero: «Parlare in altre lingue come lo Spirito dà da
esprimersi».
Una stanza di questa scuola biblica era dedicata al Signore come «torre di preghiera», gli studenti frequentavano questa stanza per tre ore di orazione e spesso tutta la notte era spesa
nella torre di preghiera. Giorno e notte
intercessioni incessanti salivano a Dio.
Il ministerio dell’evangelismo non era
trascurato e riunioni di culto si tenevano ogni sera nella città di Topeka.
Lasciamo che una
delle studentesse,
Agnese N. Ozman La
Berge, che fu la prima a ricevere il battesimo dello Spirito Santo nell’istituto, ci narri
quanto le avvenne.
Agnese N. Ozman
«Avevo studiato la Parola di Dio già da parecchi anni e avevo frequentato la Scuola Biblica di T. C. Horton a St. Paul, New York
ed anche quella del Dott. A. B. Simpson
a Nuova York, quando nell’Ottobre del
1900 entrai in questo istituto a Topeka che era conosciuto come il Collegio
Betel.
Durante il giorno studiavamo la Bibbia e la sera eravamo molto occupati
nell’opera di evangelizzazione della città, pur tuttavia molto tempo era speso
in preghiera ogni giorno a qualsiasi ora.
Risveglio Pentecostale - Luglio/Agosto 2012
Come alcuni altri, io credevo di aver
ricevuto il battesimo dello Spirito Santo quando mi ero consacrata al Signore, ma quando realizzai che lo Spirito
doveva essere sparso su me con maggiore pienezza, il mio cuore cominciò
ad ardere di desiderio. Spesso desideravo più la pienezza dello Spirito Santo
che la mia porzione del cibo materiale.
Fummo esortati a onorare il sangue di
Gesù e a farlo operare liberamente nei
nostri cuori e questo ci recò una grande pace e vittoria.
L’ultima notte dell’anno avemmo un
servizio di culto benedetto, pregavamo che la divina benedizione restasse su noi durante il nuovo anno. Il primo giorno del 1901 la presenza del Signore fu con noi in modo rimarchevole, i nostri cuori furono incoraggiati a
cercarLo per benedizioni maggiori. Uno
spirito di preghiera era su noi quella sera, erano quasi le 23 del primo Gennaio
quando mi venne l’ispirazione di chiedere l’imposizione delle mani affinché
avessi potuto ricevere il dono dello Spirito Santo. Come ciò fu fatto, lo Spirito
di Dio cadde su me e cominciai a parlare in lingue e a glorificare Iddio. Parlai in molte lingue differenti ed era come se fiumi di acqua viva uscivano dal
mio essere.
Il 2 Gennaio alcuni di noi andarono a
Topeka per una riunione di culto. Come
adoravamo il Signore io pregai prima in
Inglese e poi in un’altra lingua. Un boemo che era presente, disse che avevo
parlato nella sua lingua ed egli aveva
compreso ciò che io avevo detto.
Alcuni mesi dopo, mentre tenevamo una riunione di culto nei locali della
scuola, parlai in lingue sotto la potenza
di Dio e un altro boemo mi comprese.
Da allora molti hanno compreso le lingue che ho parlato.
Intanto i cuori degli altri studenti si
erano accesi d’ardore nella ricerca del-
in questo numero
luglio/agosto 2012
AGLI INIZI DEL XX SECOLO
Francesco Toppi ................................ pag.2-4
UN FUOCO TENUTO
SEMPRE ACCESO
Angelo Gargano ............................... pag.5-7
lo Spirito Santo e continuarono a dimorare davanti al Signore. Il 3 Gennaio alcuni studenti andarono alle riunioni di
culto e gli altri si riunirono in preghiera
nell’istituto e Iddio rispose alle loro richieste spandendo il Suo Spirito e uno
dopo l’altro cominciarono a parlare in
lingue e ad alcuni fu anche dato il dono
d’interpretazione».
L. Thistlewaite scrive della sua visitazione celeste: «Un solaio era stato
preparato per l’adorazione al Signore.
Noi spendevamo ogni momento libero in preghiera silenziosa o ad alta voce, cantando oppure solo aspettando
le Sue grazie divine. La presenza del Signore era così reale che ognuno esaminava il suo cuore. Per mezzo dello Spirito ricevetti questo messaggio: “Loda
il Signore per il battesimo che ti ha donato”.
Una grande gioia inondò l’anima mia e cominciai a dire: “Io ti lodo”,
e un grande giubilo iniziò nel mio cuore (Salmo 126:2). Cercai di lodare il Signore nella mia lingua ma non potei,
così lasciai che la lode uscisse dalle mie
labbra come voleva, nella nuova lingua
che mi era stata data. Le cateratte del-
la gloria erano spalancate. Lo Spirito
Santo era venuto su me, si proprio su
me, per parlare non di se stesso ma per
magnificare Cristo, ed ho, quale Cristo
immensamente glorioso mi rivelò! Intorno a me udii una grande letizia mentre altri parlavano in lingue e lodavano Iddio.
Una sorella parlò una lingua soavissima e immediatamente avemmo l’interpretazione, una meravigliosa lode
a Cristo, mettendo in rilievo l’adorazione che dobbiamo a Gesù ricordandoci le parole del Salvatore: “Quando
il Consolatore sarà venuto... testimonierà di me”. Simultaneamente cominciammo a cantare tutti insieme, ognuno in una nuova lingua, ma tutti in perfetta armonia. Mentre cantavamo inni ben conosciuti come: “Osanna al Cristo, gli angeli tributino gloria e onore”,
la gloria della Sua presenza era tale nel
nostro mezzo che è assolutamente impossibile descriverla. Alcuni videro su
noi delle lingue di fuoco quando ricevemmo l’evidenza dello Spirito.
Nelle riunioni di culto nessuno poteva resistere ai messaggi pronunciati, al-
LA PREGHIERA DI STEFANO
Domenico Modugno ....................... pag.8-9
COME GLI STRUZZI
Michele Venditti ............................pag.10-13
PERCHÉ SI SECCANO
LE GIOVANI FOGLIE
Paolo Faia ........................................pag.14-15
UN CANTICO NUOVO
Giuseppe Crapanzano . ................pag.16-17
Promossi alla Gloria
ANTONINO BARRESI
ERASMO FORMICA...........pag.18-19
NOTIZIE DALLE NOSTRE
COMUNITÀ..............................pag.20-23
NON DIMENTICARE . ............ pag.24
Per notizie aggiornate consultate il sito
www.assembleedidio.org
Risveglio Pentecostale è disponibile
anche in edizione per non vedenti.
Gli articoli, salvati in formato leggibile
mediante computer con un programma screen reader, vengono inviati ai
non vedenti che ne fanno richiesta
all’indirizzo risveglio.pentecostale@
assembleedidio.org (i file sono disponibili nei formati .rtf .txt .doc .epub).
Risveglio Pentecostale - Luglio/Agosto 2012
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cuni comprendevano le lingue che si
parlavano ed erano convinti, mentre per altri si compiva la profezia:
“Parlerò a questo popolo per mezzo di gente d’altra lingua e per mezzo di labbra straniere e neppur così mi ascolteranno, dice il Signore” (1
Cor.14:21; Isa.28:11-12).
In un’occasione un rabbino ebreo
era presente quando uno degli studenti lesse una porzione della Bibbia. Dopo il culto, il rabbino chiese la
Bibbia sulla quale era stata letta la
porzione, e quando gli fu data nelle
mani, disse: “No, non voglio questa,
ma voglio vedere la Bibbia ebraica,
quell’uomo ha letto in ebraico”.
In un’altra occasione, durante la
predicazione, avemmo un messaggio
in lingue. Alla fine della riunione, un
uomo si alzò e disse: “Sono stato liberato dalla mia incredulità, ho udito nella mia lingua un salmo che avevo imparato sulle ginocchia di mia
madre”». Ben presto la notizia che il
giorno della Pentecoste si era ripetuto, si sparse e un articolo apparve
nel quotidiano di Topeka mettendo
in ridicolo il parlare in lingue. Gli altri quotidiani come seppero la notizia, inviarono i loro cronisti. Degli articoli apparvero sui giornali di Kansas
City e St. Luis. Questi annunciarono
l’accaduto ed alcuni vennero a vedere ciò che il Signore operava.
A. La Gerge scrive: «Dopo alcune settimane benedette nella scuola, sentimmo su noi il peso per le altre città. Il Signore ispirò venti tra gli
studenti ad andare a Lawrence, Kansas. Colà affittammo un vecchio teatro per tenere le riunioni e due a due
andavamo di casa in casa e dove lo
permettevano, pregavamo per i ma-
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Risveglio Pentecostale - Luglio/Agosto 2012
lati. Moltissimi vennero alle riunioni, molti furono salvati, i malati furono guariti e un buon numero di credenti ricevettero il battesimo, come
noi, parlando in lingue e glorificando Iddio.
Alcuni di noi visitarono Kansas City ed ebbero delle buone riunioni, alcuni furono salvati e guariti e altri ricevettero lo Spirito Santo, parlando in lingue come lo Spirito dava loro
d’esprimersi.
Dal principio proclamavamo l’importanza di una vita pura, santa, vittoriosa e ripiena di potenza divina;
onoravamo il Padre, il Figliuolo e lo
Spirito Santo; credevamo tutti i detti ed i comandamenti del Signor Gesù Cristo e cioè : ravvedimento, remissione dei peccati, una vita santificata, la consacrazione a Dio, e vittoria sul peccato per mezzo della potenza del Cristo vivente nell’animo
del fedele.
Dopo qualche tempo l’opera della scuola sembrò essere evasa e studenti e insegnanti entrarono
nell’opera evangelista e missionaria.
Alcuni andarono nel Sud degli Stati
Uniti, portando la luce della Pentecoste, nel Missouri e in altri stati».
Dalla traduzione di Francesco Toppi pubblicata su Risveglio Pentecostale di Settembre 1953.
Gli articoli del Risveglio Pentecostale pubblicati dal 1946 al 2000,
sono contenuti in tre CD per computer di cui è possibile fare richiesta telefonando alla redaz ione allo
049.605127, o inviando una e-mail a
[email protected].
ABC
della
Salvezza
A
AMMETTI DI ESSERE
PECCATORE!
Solo Gesù è morto sulla croce per il
perdono dei tuoi peccati.
"Non c’è nessun giusto, neppure uno"
(Romani 3:10).
"Tutti hanno peccato e sono privi della
gloria di Dio" (Romani 3:23).
Chiedi a Dio il Suo perdono, ti ascolterà
e ti perdonerà!
B
BISOGNA NASCERE
DI NUOVO!
"Se uno non è nato di nuovo, non può
vedere il regno di Dio" (Giovanni 3:3).
"Perché Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il suo unigenito Figlio,
affinché chiunque crede in lui non perisca ma abbia vita eterna" (Giovanni 3:16).
"A tutti quelli che lo hanno ricevuto
egli ha dato il diritto di diventare figli
di Dio" (Giovanni 1:12).
"Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo
di me" (Giovanni 14:6).
Dio ti dice che, anche se hai peccato,
nulla Gli impedisce di continuare ad
amarti. Sì, Dio ti ama così come sei, ma
vuole fare per te qualcosa di speciale,
vuole darti una vita nuova
C
CREDI NEL SIGNORE GESÙ,
CONFESSALO COME TUO
PERSONALE SALVATORE!
Se hai accettato Gesù come tuo Salvatore, potrai rivolgerti a Lui in ogni momento, per ogni cosa, ringraziandoLo
con tutto il cuore, perché "in nessun
altro è la salvezza" (Atti 4:12).
"Se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore e avrai creduto con
il cuore che Dio lo ha risuscitato dai
morti sarai salvato" (Romani 10:9).
"Credi nel Signore Gesù e sarai salvato
tu e la tua famiglia" (Atti 16:31).
Un fuoco
tenuto
sempre acceso
1 Tessalonicesi 5:19,20
L’apostolo Paolo, scrivendo ai credenti di Tessalonica, li esorta dicendo: “Non spegnete lo Spirito” (v. 19).
Se li mette in guardia in questo modo vuol dire che è possibile spegnere il fuoco dello Spirito Santo nella nostra vita e, quindi, far cessare
l’azione dello Spirito in seno alla comunità.
Non spegnere lo Spirito significa non rattristarlo con il nostro comportamento infedele e costringerlo a ritirarsi da noi.
Non spegnere lo Spirito significa rendersi disponibili alla Sua opera che rinnova mente e cuore.
Non spegnere lo Spirito significa rendersi disponibili alla Sua azione e lasciarsi usare
nell’esercizio dei doni per il bene e l’edificazione
della comunità.
Il Signore ha messo a disposizione dei credenti
una meravigliosa potenza, ha acceso il fuoco dello Spirito Santo, ecco perché l’apostolo ci esorta
dicendo: “Non spegnete lo Spirito”.
Il fuoco dello Spirito Santo deve essere sempre
mantenuto acceso nella nostra vita ed è bene che
ogni credente si esamini per vedere se la fiamma
brilla, se il fuoco dello Spirito Santo arde per la
gloria di Dio.
Una responsabilità
Il testo biblico ci mette dinanzi ad una nostra
responsabilità: possiamo spegnere lo Spirito e
quindi vivere nella debolezza spirituale, o ravvivarlo e quindi esprimere compiutamente la potenza del Signore.
Tenere il fuoco acceso sull’altare non esclude la
responsabilità del credente, anzi il credente ha un
ruolo determinante.Una condizione principale è
che “lo Spirito Santo è dato a coloro che gli ubbidiscono” (Atti 5:32).
È sorprendente il fatto che, i discepoli, pur
avendo goduto per tre anni dell’insegnamento
diretto e dell’esempio di Cristo, dimostrano debolezze e sconfitte.
A Pentecoste, tutto cambiò, il fuoco dello Spirito Santo divampò nella loro vita, e da soldati
paurosi si trasformarono in eroi della fede.
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È responsabilità di ogni credente ravvivare il fuoco dello Spirito Santo, evitare che si spenga.
Questo fuoco è stato acceso nel credente nel momento della nuova nascita, ravvivato con il battesimo nello Spirito Santo e viene mantenuto acceso
coltivando una costante comunione con Dio.
Da parte Sua, il Signore ha messo a nostra disposizione un meraviglioso fuoco spirituale, ecco perché sta anche scritto: “Siate ricolmi di Spirito” (Efesini 5:18). Ancora una volta questo risuona come un
richiamo alla nostra responsabilità.
Essere ripieni dello Spirito Santo non esclude la
collaborazione del credente, anzi il credente ha un
ruolo determinante. Così, far si che il fuoco dello
Spirito Santo rimanga acceso dipende da noi, perché il Signore ha già fatto tutto il necessario per
ravvivarlo.
Una priorità
Già fin dall’antichità, Dio attraverso il profeta
Gioele aveva rivelato il suo desiderio e la nostra urgenza: “Dopo questo, avverrà che io spargerò il mio
Spirito su ogni persona; i vostri figli e le vostre figlie
profetizzeranno, i vostri vecchi faranno dei sogni, i
vostri giovani avranno delle visioni” (3:28).
Dio dice: “Io spargerò il mio Spirito”. Questa
espressione ci dà idea della quantità, della consistenza dell’esperienza. Questa espressione fa chiarezza sul fatto che lo Spirito Santo viene direttamente da Dio, come venne da Dio Gesù Cristo. Egli
ha mandato il Suo diletto Figliolo, Egli ha sparso il
Suo Spirito. Non è lo Spirito di qualche altro. È lo
Spirito di Dio che è sparso, è Dio stesso che viene
ad abitare e riempire i cuori degli uomini.
Gesù prima di ascendere al cielo diede ai discepoli delle precise istruzioni che prevedevano l’attesa
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Risveglio Pentecostale - Luglio/Agosto 2012
del Consolatore, perché disse loro, “Riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme, e in tutta la Giudea
e Samaria, e fino all’estremità della terra” (Atti 1:8).
Fa parte della natura umana bramare potenza nelle diverse sfere della vita: gli eserciti vogliono
sempre più potenza militare; i governi mirano alla
potenza economica; gli atleti vogliono potenza muscolare. Appare evidente che la potenza non sempre
porta degli effetti benefici: c’è potenza per distruggere e potenza che porta vita, che disseta l’anima.
Satana usa la sua potenza per distruggere.
Gesù invece stava parlando di una potenza salutare, di un fuoco vitale, stava parlando di una potenza particolare, dynamis, capacità, forza, energia.
Egli non stava parlando di una potenza che distrugge, ma di una forza che proviene direttamente da Dio, che è capace di cambiare la vita e donare
energia spirituale per portare i morti nel peccato a
vivere in Cristo Gesù, il Signore.
Questa è la potenza che ricevettero i discepoli a Pentecoste. Ora non avevano più bisogno di nascondersi per pregare ma “annunziavano la Parola con franchezza”. Prima del giorno di Pentecoste
la testimonianza degli apostoli non era particolarmente efficace, mentre dopo l’esperienza del battesimo dello Spirito Santo, le loro parole erano rivestite
da una potenza straordinaria.
Dopo che Pietro tenne il suo primo sermone pentecostale, le sue parole erano state talmente potenti
che, coloro che l’udirono “ furono compunti nel cuore e dissero a Pietro e agli altri apostoli: Fratelli che
dobbiamo fare” (Atti 2:37).
Un fuoco era divampato e quella fiamma doveva
essere mantenuta accesa. Era una priorità assoluta
per la Chiesa del Signore Gesù Cristo!
Santo scese su tutti quelli che ascoltavano la Parola.
E tutti i credenti circoncisi, che erano venuti con Pietro, si meravigliarono che il dono dello Spirito Santo
fosse dato anche agli stranieri, perché li udivano parlare in altre lingue e glorificare Dio”.
I credenti pentecostali sono conosciuti per l’atmoUna necessità
sfera di lode e adorazione che si respira in mezzo a
In noi tutti c’è l’intenzione di servire il Signore, ma ciò potremo realmente farlo se il fuoco dello loro. I credenti infiammati e battezzati nello Spirito
Santo parlano in altre lingue e glorificano Dio.
Spirito Santo rimarrà acceso nella nostra vita.
Un’adorazione guidata e sottomessa allo Spirito
Non si tratta di parlare o di fare, si tratta di “unSanto rende felici e coraggiosi, perfettamente appazione”. Le parole e le azioni provenienti da chi non
gati e benedetti.
è ripieno di Spirito Santo non producono frutto,
Una vera e biblica adorazione è possibile soltanmentre le stesse parole e le stesse azioni compiute
da credenti ripieni, toccheranno i cuori e metteran- to quando si è infiammati, ripieni e sottomessi alla
guida e all’azione dello Spirito Santo.
no sottosopra le coscienze.
Senza questa pienezza il nome di Gesù non proÈ il fuoco dello Spirito Santo che ci rende coscienti della continua presenza di Cristo. Non siamo mai duce nessun effetto, ma se il fuoco dello Spirito
Santo arde in noi allora saremo resi capaci di opesoli, abbandonati, il Maestro è al nostro fianco.
È il fuoco dello Spirito Santo che trasforma il no- rare miracoli nel nome del Signore.
stro carattere e lo fa assomigliare a Cristo. Grazie
Credenti che permettono allo Spirito Santo di arall’opera dello Spirito Santo in noi, “siamo trasfordere nella loro vita si distingue per l’ardore, lo zelo
mati nella sua stessa immagine” (2 Cor.3.18).
nel servizio e la fedeltà alla Parola di Dio.
È il fuoco dello Spirito Santo che ci fa sperimenIl Signore ancora una volta si rivolge a noi ammotare la potenza di Cristo e il potere che c’è nel nome
nendoci: “Non spegnete lo Spirito”. È necessario fadi Gesù.
re un autoesame e vedere se il fuoco dello Spirito
È il fuoco dello Spirito Santo che ci rende capaci
di testimoniare delle meraviglie della grazia di Dio: Santo arde o se c’è in noi solo un ammasso di cene“Ma riceverete potenza quando lo Spirito Santo ver- ri fumanti. Dio ha stabilito che i Suoi Figli siano rirà su di voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme, e pieni di Spirito Santo, devi rendertene conto e anin tutta la Giudea e Samaria, e fino all'estremità del- dare a chiedergli l’adempimento della promessa per
la tua vita e dopo che l’hai realizzata, mantenere acla terra” (Atti 1:8).
ceso il fuoco: “Se voi che siete malvagi sapete dare
È il fuoco dello Spirito Santo che ci rende capaci
di adorare come si conviene. Uno dei più bei ritrat- buoni doni ai vostri figlioli, quanto più il Padre ceti di lode e adorazione che riguarda credenti che so- leste donerà lo Spirito Santo a coloro che glielo dono stati infuocati dallo Spirito Santo lo abbiamo in mandano” (Luca 11:13).
Angelo Gargano
Atti 10:44-46: “Mentre Pietro parlava così, lo Spirito
Se lo Spirito Santo arde nel tuo cuore, farà di te
un credente di qualità, capace di parlare al cuore
degli uomini e di trasmettere loro le cose grandi di
Dio.
Risveglio Pentecostale - Luglio/Agosto 2012
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La preghiera di Stefano
“Ma Stefano, pieno di Spirito Santo, fissati gli occhi
al cielo, vide la gloria di Dio e Gesù che stava alla sua
destra, e disse: «Ecco, io vedo i cieli aperti, e il Figlio
dell'uomo in piedi alla destra di Dio». Ma essi, gettando grida altissime, si turarono gli orecchi e si avventarono tutti insieme sopra di lui; e, cacciatolo fuori dalla
città, lo lapidarono. I testimoni deposero i loro mantelli ai piedi di un giovane, chiamato Saulo. E lapidarono
Stefano che invocava Gesù e diceva: «Signore Gesù, accogli il mio spirito». Poi, messosi in ginocchio, gridò ad
alta voce: «Signore, non imputar loro questo peccato».
E detto questo si addormentò” (Atti 7:55-60).
Il periodo che la Chiesa apostolica del primo secolo stava attraversando era tra i più fiorenti della storia del Cristianesimo; la comunità cresceva e si moltiplicava e per questa ragione il diavolo si scagliò contro
la Chiesa (Atti 9:31). Stefano sarà il primo martire della
Chiesa. Cosa impariamo dalla preghiera di Stefano?
LA FIDUCIA NEL SIGNORE
La sua preghiera c’insegna cosa significa essere fedeli fino alla fine (Apocalisse 2:10). Dobbiamo pregare
affinché la nostra vita sia arresa nelle mani del Signore fino alla fine dei nostri giorni per poter esprimerci come l’apostolo Paolo: “Quanto a me, io sto per essere offerto in libazione, e il tempo della mia partenza
è giunto. Ho combattuto il buon combattimento, ho finito la corsa, ho conservato la fede. Ormai mi è riservata la corona di giustizia che il Signore, il giusto giudice, mi assegnerà in quel giorno; e non solo a me, ma
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Risveglio Pentecostale - Luglio/Agosto 2012
anche a tutti quelli che avranno amato la sua apparizione” (II Timoteo 4:6-8). Ricordiamoci che viviamo per
Cristo e se moriamo, staremo per sempre con Lui: “Infatti per me il vivere è Cristo e il morire guadagno” (Filippesi 1:21).
Verso la fine del primo secolo, Policarpo, stava per
essere ucciso per la sua fede in Cristo. Un attimo prima che il boia lo giustiziasse, fu invitato a rinnegare Cristo. Solo così avrebbe avuto salva la vita. Policarpo rispose: “Ho servito Dio per tutti questi anni ed
ora devo rinnegarlo? Non lo farò mai, io sono cristiano”. Anche nel giorno più difficile della nostra vita, rimaniamo fedeli al Signore! La preghiera di Stefano testimonia della sua completa fiducia nel Signore anche
nel giorno della sua morte.
LA SERENITÀ NELL’AFFRONTARE LA MORTE
Niente nella vita è più sicuro della morte; malgrado
ciò, la maggioranza della gente vive come se potesse
piantare le sue tende sulla terra per sempre. Il credente invece, come accadde a Stefano, è fiducioso anche
nel giorno del trapasso. “Il principe degli spaventi”,
non incute paura nel cuore di colui che è nato di nuovo. Egli sa che la morte è come un breve tunnel buio,
oltre il quale c’è la luce. L’esperienza è paragonabile a
chi viaggia in treno ed improvvisamente il vagone ferroviario entra in galleria: si fa buio per un attimo, poi
torna la luce: questa è la morte ed essa è preziosa agli
occhi del Signore: “È preziosa agli occhi del Signore la
morte dei suoi fedeli” (Salmi 116:15).
La Scrittura presenta i credenti che immediatamen-
te dopo la morte godono coscientemente della comunione con Dio. Ecco perché la morte non fa paura al
credente. Il fatto importante e risolutivo, che può realmente portare consolazione e speranza, è la risurrezione di Gesù Cristo. Essa non è semplicemente un mito, una pia leggenda del passato o una vaga credenza
religiosa, ma un fatto reale e sicuro.
Credere che la morte fisica non è la fine di tutto,
non è solo la comprensibile aspirazione dell'individuo
che si rivolta di fronte ad essa, ma la prospettiva che
Gesù Cristo ha posto davanti a noi: “In verità, in verità
vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi
ha mandato, ha vita eterna; e non viene in giudizio, ma
è passato dalla morte alla vita. In verità, in verità vi dico: l'ora viene, anzi è già venuta, che i morti udranno
la voce del Figlio di Dio; e quelli che l'avranno udita, vivranno” (Giovanni 5:24,25).
Gesù ha distrutto la morte: “Cristo Gesù, il quale ha
distrutto la morte e ha messo in luce la vita e l'immortalità mediante il vangelo” (II Timoteo 1:10).
Tutti quelli che credono in Gesù Cristo, ricevono
questa meravigliosa certezza: i credenti riceveranno l'incorruttibilità e l'immortalità per vivere eternamente e consapevolmente nella gioia e nella comunione con Dio. Questa prospettiva è per tutti quelli che lo
desiderano e credono nel Signore Gesù Cristo, perché
Egli stesso ha detto: “Chi crede ha vita eterna” (Giovanni 6:47). Tutta la vita del credente deve essere influenzata dalla prospettiva di un’esistenza eterna in
cielo. Nemmeno la morte potrà separare il credente
dal Signore (Romani 8:31-39).
Una delle opere più famose del pittore El Greco,
vissuto nel XVI secolo, è la morte del Conte di Orgaz,
un immenso quadro che lascia senza respiro. Il dipinto è costituito da una parte superiore e da una inferiore. Nella metà posta in basso, El Greco ha immortalato
l'elaborato funerale di un conte, col feretro accompagnato dai membri della famiglia, della nobiltà e del clero riccamente vestiti. La scena è evidentemente pervasa da dolore e lamenti. Nella metà collocata in alto, El Greco ha raffigurato l'arrivo del conte in cielo. In
basso giaceva nella bara, ma in alto veniva trasportato e introdotto alla presenza di Dio dagli angeli e circondato dalle gioie dell'esercito del cielo. Questa stupenda opera d'arte era il modo in cui El Greco desiderava esprimere il fatto che per i credenti ad ogni scena
di dolore qui sulla terra se ne verifica una di significato opposto nel cielo. Quando perdiamo di vista la parte superiore, a volte la vita può anche risultare insopportabile.
L’ora della morte e dell’eternità suona inesorabilmente per tutti, ma l’ora della vita eterna con Dio,
suona soltanto per i credenti in Cristo Gesù! Per questo possiamo dire come Davide: “Quand'anche camminassi nella valle dell'ombra della morte, io non temerei alcun male, perché tu sei con me” (Salmo 23:4).
E tu caro lettore dove trascorrerai l’eternità? Con
Dio o lontano da Lui? Egli è distante da te soltanto una
preghiera. Invocalo con tutto il tuo cuore e Dio ti risponderà, mettendo da subito, nel tuo cuore, la certezza della vita eterna con Lui. Non indugiare!
Domenico Modugno
Risveglio Pentecostale - Luglio/Agosto 2012
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Come gli struzzi...
INSEGNAMENTO BIBLICO SUL COMPITO DEI GENITORI
ire! Siamo così attenti ed impegnati a dare
ai nostri figli un’eredità materiale e culturale
che a volte si abbandona l’impegno spirituaEssere genitori non è certo un compito
le.
facile, ma possiamo guardare ad alcuni inQuesto accade almeno per tre motivi:
segnamenti della Parola di Dio sul compito
1. mancanza di una propria vita spirituale,
dei genitori, partendo dalla similitudine che infatti è difficile trasmettere ciò che non si
ci viene presentata dal Libro delle Lamenpossiede;
tazioni: “La figlia del mio popolo è divenuta
2. mancanza di lungimiranza spirituale.
crudele come gli struzzi del deserto” (LamenLo struzzo fa le uova, ma le “abbandona
tazioni 4:3).
sulla terra … le lascia scaldare sulla sabbia”
(v.14), senza alcuna preoccupazione per il
Lo struzzo è
loro futuro, senza creare attorno un am“crudele” (Lamenta- biente per il loro sviluppo. Allo stesso modo
zioni 4:3). Riguardo alcuni genitori compiono scelte dissennate
allo struzzo Giobbe che nel tempo si rivelano dannose per i loro
spiega: “Poich’esso
figli. Nella Scrittura possiamo osservare
abbandona sulla
la scelta errata di Lot di portare la propria
terra le proprie uova, famiglia in ambienti “disordinati” come
le lascia scaldare
Sodoma e Gomorra (Genesi 13:10-13).
sopra la sabbia.
Scelta che si rivelerà dannosa per l’intera sua
Egli dimentica che
famiglia (Genesi 19).
un piede le potrà
3. Mancanza di intelligenza spirituale.
schiacciare, che le
Dello struzzo la Scrittura afferma: “perbestie dei campi le
ché Dio l’ ha privato di saggezza, non gli ha
potranno calpestare. impartito intelligenza” (v.17). Per noi geniTratta duramente i tori, i nostri figli, sono sempre i “migliori”,
suoi piccini, quasi
ne decantiamo le qualità, ne sottolineiamo
non fossero suoi;
le capacità e anche se vivono lontano dal
la sua fatica sarà
Signore diciamo “ma è un bravo ragazzo!”.
vana, ma ciò non
Forse lo sarà, ma se non si ravvede quale
lo turba, perché
sarà la sua fine? Non sarebbe meglio sofferDio l’ ha privato di marci innanzi tutto sulla loro condizione
saggezza, non gli
spirituale e morale, pregando in privato e
ha impartito intel- nella casa del Signore affinché Dio salvi i
ligenza” (Giobbe
nostri figli?”.
39:14-17).
Ad essere abbandonato non è solo l’aspetto
Lo struzzo è un pessimo genitore perché
spirituale, ma a volte anche quello dell’edulascia le “proprie uova” esposte al cocente
cazione. Capita di rilevare, a volte, che i figli
sole del deserto. Così a volte vi sono dei
vengono gestiti, ma non educati. C’è grande
genitori che “abbandonano” spiritualmente differenza tra la gestione di un carattere
i loro figli, lasciandoli “cuocere” da questo
difficile e la sua educazione. Nel primo
mondo. Non c’è cura spirituale.
caso, si riscontra soltanto il tentativo, spesso
Si demanda la questione spirituale ad altri: fallimentare, di limitarne gi eccessi, mentre
pastore, monitore, responsabile dei giovani, l’educazione presuppone interventi mirati
ecc.. Queste sono figure che collaborano
ad instaurare specifiche regole di comporcon la famiglia, ma non la possono sostitu- tamento, con le debite “punizioni” in caso
Lamentazioni 4:3; Giobbe 39:13-18;
Michea 1:8
10 Risveglio Pentecostale - Luglio/Agosto 2012
IN CHE COSA CREDIAMO
di trasgressione. La gestione è cercare di
“evitare il peggio” con l’unico obiettivo
di avere “una giornata tranquilla”, mentre
l’educazione rappresenta un progetto di
costruzione della persona che mira all’oggi,
ma anche al futuro.
Lo struzzo è “crudele” perché “ dimentica” “Egli dimentica che un piede le potrà
schiacciare, che le bestie dei campi le potranno
calpestare” (v.15).
Lo struzzo dimentica di svolgere un’azione di protezione verso le proprie uova. Non
basta che un genitore dica distrattamente
ad un figlio “ti voglio bene” (anche se ribadirglielo con calore è indubbiamente positivo), è necessario dimostrare questo bene
innanzi tutto con un’opera di protezione
fisica, morale e spirituale. Vi sono genitori
che “le uova” non le proteggono, poi però quando al “pulcino sta per spuntare la
barba”, pretendono di svolgere un’azione
“preventiva”: in quel momento è tardi per
incominciare.
Lo struzzo è “crudele” perché “tratta
duramente”. “Tratta duramente i suoi piccini, quasi non fossero suoi; la sua fatica sarà
vana, ma ciò non lo turba…” (v.16). “Perfino
gli sciacalli porgono le mammelle e allattano
i loro piccoli… La lingua del lattante gli si
attacca al palato, per la sete; i bambini chiedono pane, e non c’ è chi gliene dia. Quelli che
si nutrivano di cibi delicati cadono d'inedia
per le strade; quelli che erano allevati nella
porpora abbracciano il letamaio” (Lamentazioni 4:3a,4,5).
Notate in quale situazione si era ridotto
il popolo di Dio a causa della sua disubbidienza. Il cuore dei nostri figli grida:
“pane”, non quello materiale, di cui grazie
a Dio hanno abbondanza, ma di quello spirituale. Quante volte come genitori abbiamo nutrito di pane spirituale i nostri figli?
Quante volte tu, papà, gli hai raccontato
una storia della Bibbia? Pensi che sia solo
un compito della mamma?
Crediamo e accettiamo
l’intera Bibbia come
l’ispirata Parola di Dio,
unica, infallibile e autorevole regola della nostra fede
e condotta (2 Tim.3:15,17; 2
Pie.1:21; Rom.1:16; 1 Tess.2:13).
Crediamo nell’unico vero Dio, Eterno,
Onnipotente, Creatore di tutte le cose e che nella Sua unità vi sono tre distinte Persone: Padre, Figlio e Spirito
Santo (Efe.4:6; Matt.28:19; Luca 3:21,
1 Giov.5:7).
Crediamo che il Signore Gesù Cristo fu concepito dallo Spirito Santo e assunse la natura umana in seno di Maria vergine. Vero Dio e vero uomo (Giov.1:1,2,14; Luca 1:34,35;
Matt.1:23).
Crediamo al battesimo nello Spirito
Santo come esperienza susseguente a quella della nuova nascita, che si manifesta, secondo le Scritture, con il segno del parlare in altre
lingue e, praticamente, con una vita
di progressiva santificazione, nell’ubbidienza a tutta la verità delle Sacre
Scritture, nella potenza dell’annuncio di “Tutto l’Evangelo” al mondo (Atti
2:4; 2:42-46, 8:12-17; 10:44-46; 11:1416; 15:79; 19:26; Mar.16:20; Giov.16:13;
Matt.28:19-20).
Crediamo ai carismi e alle grazie dello
Spirito Santo nella vita dei cristiani che,
nell’esercizio del sacerdozio universale
dei credenti, si manifestano per l’edificazione, l’esortazione e la consolaCrediamo nella Sua vita senza peccato, zione della comunità cristiana e, connei Suoi miracoli, nella Sua morte vica- seguentemente, della società umaria, come “prezzo di riscatto per tutti” na (1 Cor.12:4-11; Gal.5:22; Ebr.13:15;
gli uomini, nella Sua resurrezione, nel- Rom.12:1).
la Sua ascensione alla destra del Padre, Crediamo ai ministeri del Signore gloriquale unico mediatore, nel Suo perso- ficato quali strumenti autorevoli di guinale e imminente ritorno per i reden- da, d’insegnamento, di edificazione e
ti e poi sulla terra in potenza e gloria di servizio nella comunità cristiana, riper stabilire il Suo regno (1 Pie.2:22; 2 fuggendo da qualsiasi forma gerarchiCor.5:21; Atti 2:22; 1 Pie.3:18; Rom.1:4; ca (Efe.1:22-23; 4:11-13; 5:23; Col.1:18).
2:24; 1 Cor.15:4; Atti 1:911, Giov.14:13;
1 Cor.15:25; 1 Tim.2:5).
Crediamo all’attualità e alla validità
delle deliberazioni del Concilio di GeCrediamo all’esistenza degli angeli
rusalemme, riportate in Atti 15:28-29;
creati puri e che una parte di que16:4.
sti, caduti in una corruzione e perdizione irreparabili, per diretta azione
Crediamo alla resurrezione dei morti,
di Satana, angelo ribelle, saranno con alla condanna dei reprobi e alla glorifilui eternamente puniti (Matt.25:41;
cazione dei redenti, i quali hanno perEfe.6:11-12).
severato nella fede fino alla fine (Atti
24:15; Matt.25:46; 24:12,13).
Crediamo che soltanto il ravvedimento
e la fede nel prezioso sangue di Cristo, Celebriamo il battesimo in acqua per
siano indispensabili per la purificazio- immersione nel nome del Padre, del
ne dal peccato di chiunque Lo accet- Figlio e dello Spirito Santo per coloro
ta come personale Salvatore e Signore che fanno professione della propria fe(Rom.3:22-25; Atti 2:38; 1 Pie.1:18,19; de nel Signore Gesù Cristo come perEfe.2:8).
sonale Salvatore (Matt.28:18-19; Atti 2:38; 8:12).
Crediamo che la rigenerazione (nuova
nascita) per opera dello Spirito Santo è Celebriamo la cena del Signore o Sanassolutamente essenziale per la salvez- ta Cena, sotto le due specie del pane e
za (Giov.3:3; 1 Pie.1:23; Tito 3:5).
del vino, ricordando così la morte del
Signore e annunziando il Suo ritorno,
Crediamo alla guarigione divina, seamministrata a chiunque sia stato batcondo le Sacre Scritture mediantezzato secondo le regole dell’Evangete la preghiera, l’unzione dell’olio e
lo e viva una vita degna e santa davanti
l’imposizione delle mani (Isa.53:45;
a Dio e alla società (1 Cor.11:23-29; LuMatt.8:1617; 1 Pie.2:24; Mar.16:17-18; ca 22:19-20).
Giac.5:14-16).
Risveglio Pentecostale - Luglio/Agosto 2012
11
RADIOEVANGELO
la Buona Novella in ogni casa
Ascolta i programmi di edificazione e musica cristiana di Radio Evangelo dalle
emittenti locali, e anche on-line dal sito
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12 Risveglio Pentecostale - Luglio/Agosto 2012
Lo Struzzo è egocentrico
Lo struzzo “quando si muove e prende lo slancio, si beffa del cavallo e di chi lo cavalca” (Giobbe 39:18). Sappiamo che lo struzzo ha un corpo massiccio, alto fino a 2,5
metri, con zampe forti e robuste: è un ottimo corridore.
“Lo struzzo batte allegramente le ali; ma le sue penne e le
sue piume sono forse di cicogna?” (Giobbe 39:13).
Lo struzzo è veloce, più del cavallo, ha muscoli
scolpiti nelle gambe, eppure non li usa per correre a
raccogliere le sue uova, ma per il suo ego, beffandosi del
cavallo e del cavaliere.
Egocentrismo da pedagogia libertaria
“Lo struzzo batte allegramente le ali; ma le sue penne
e le sue piume sono forse di cicogna?”. Lo struzzo è così
preso nell’estasi di battere allegramente le proprie ali,
così assuefatto dalla propria “bellezza” che dimentica
le sue uova. Le sue ali servono solo per se stesso e per i
cacciatori che lo uccidono per farle proprie in quanto
morbidissime, ma non per i suoi piccini. Vi sono dei
genitori, delle mamme e dei papà che sono così concentrati sulle proprie “ali” che non tanto per convinzione,
ma per comodità sposano la pedagogia libertaria, teorizzata da Benjamin Spock (1903-1998), pediatra statunitense che affermava che i figli dovevano crescere senza
regole, ammaestrati soltanto con il dialogo. I nostri
figli hanno bisogno di genitori e non d’avere con noi
rapporti ambigui somiglianti a quelli amicali. Ci sarà
capitato di ascoltare frasi del tipo: “io e mia figlia siamo
amiche” o “io e mia figlia siamo come due sorelle”. Lo
struzzo ha le piume, ma “le sue penne e le sue piume sono
forse di cicogna?” che accudiscono, invece, i piccoli?
Egocentrismo spirituale “quando si muove e prende lo slancio, si beffa del cavallo e di chi lo cavalca”. Vi
sono alcuni genitori che sono così presi da se stessi, dai
propri “muscoli” anche “spirituali”, dalle proprie doti,
che dimenticano che le loro uova stanno soffocando al
sole del deserto. Vi è un egocentrismo, infatti, anche
spirituale: genitori presi dall’attivismo che in realtà
stanno perdendo spiritualmente i loro figli. Dio guardi
le nostre famiglie dallo sterile attivismo che altro non
produce che la trascuratezza spirituale e morale dei
nostri figli!
Egocentrismo emozionale pseudo-cristiano “quando
si muove e prende lo slancio, si beffa del cavallo e di chi
lo cavalca”. Lo struzzo è “rapito” dalle emozioni sempre nuove che prova nella corsa quando “si beffa del
cavallo e di chi lo cavalca”. Così alcuni genitori sono
sempre alla ricerca di “novità cristiane” che sfamino il
proprio egocentrismo emozionale. Così direttamente o
indirettamente per la voglia di “provare”, di “vedere”,
di “essere come…” altro non si ottiene che confusione
spirituale per se stessi e per i propri figli! L’eredità spirituale
che si lascia è una falsa libertà che in realtà cova la mancanza di timore di Dio e un cristianesimo “spettacolare e
rumoroso” quanto pericoloso a danno di quello biblico. Se
non interviene per tempo un profondo ravvedimento che
faccia tornare a ciò che è antico, la Parola di Dio, presto se
ne raccoglieranno i frutti: “Non vi ingannate; non ci si può
beffare di Dio; perché quello che l'uomo avrà seminato, quello
pure mieterà. Perché chi semina per la sua carne, mieterà
corruzione dalla carne; ma chi semina per lo Spirito mieterà
dallo Spirito vita eterna” (Galati 6:7,8).
Lo struzzo è affetto dalla “sindrome” del coccodrillo
“Per questo io piangerò e griderò, andrò scalzo e nudo; alzerò lamenti come lo sciacallo, grida lugubri come lo struzzo”
(Michea 1:8). Secondo una credenza popolare il coccodrillo mangerebbe i suoi piccoli per darsi poi alle lacrime…,
anche se probabilmente altro non è che l’abitudine che ha
il coccodrillo femmina di spostare i piccoli con la bocca
unitamente al fatto che il coccodrillo dopo aver mangiato, per eliminare i sali accumulati li traspira da ghiandole
poste nella zona orbitale degli occhi, infatti la struttura
della sua pelle non gli permette la traspirazione. Prendendo
per “buona” la credenza popolare sul coccodrillo essa ci
illustra l’attitudine dello struzzo: non fa nulla per accudire,
proteggere i suoi piccini, però poi manda “grida lugubri”.
Alcuni genitori, come lo struzzo, non svolgono il compito
di genitori poi però elevano “grida lugubri” per se stessi e i
propri figli.
Giobbe afferma: “sono diventato fratello degli sciacalli,
compagno degli struzzi” (Giobbe 30:29), dove gli struzzi
sono simbolo di Rovina e Desertificazione. Se ci comportiamo “come gli struzzi” altro non avremo che rovina e
desertificazione nella nostra casa come l’ha avuta il popolo
d’Israele per aver agito “come lo struzzo” (Lamentazioni
4:3).
Altra credenza popolare è che “gli struzzi mettano la testa
sotto la sabbia” (forse prende vita dal movimento che lo
struzzo fa verso il basso con il collo per mangiare: è un’illusione ottica), in realtà, invece, sembra che in caso di pericolo si sdraino sul terreno con la testa ed il collo allungati
in avanti, rimanendo fermi nella speranza che siano ignorati dal nemico. Se ci accorgiamo che attorno alle nostre
“uova”, ai nostri piccini, ai nostri figli c’è il nemico, c’è il
pericolo, non sdraiamoci aspettando che passi, ma agiamo
come genitori ubbidienti alla Parola di Dio e soprattutto
preghiamo per e con i nostri figli.
Essere genitori non è facile, ma non è una scusa per essere
“come degli struzzi”! (Lamentazioni 4:3).
Michele Venditti
Programma TV
Cristiani Oggi
Segui il programma TV Cristiani Oggi
dalle stazioni televisive indicate e da
satellite su Studio Europa, in chiaro su
Hotbird ogni sabato sera alle 20,30.
ALTAMURA (BA), Canaledue, Altamura, Matera
e dintorni, Sab. ore 18:00 Dom. ore 9:00. BARLETTA (BA), Tele Sveva, Parte della Puglia, Sab.
ore 18:00 Dom. ore 9:00. BENEVENTO, Rete
6 Tele Cervinara, Benevento e parte di Caserta, Lun. ore 9:00, Merc. ore 16:30. Benevento,
C.D.S. TV, Benevento, Avellino e parte di Caserta, Dom. ore 12:00, Ven. ore 12:30. BOLOGNA,
TSM (Ex.telestudio TV), Emilia Romagna, Sab.
ore 20:30. CAMPOBASSO, Tele Molise, Campobasso e parte del Molise, Lun. ore 12:30 e 20:30.
CARBONIA (CA), Tulcis TV, Sulcis e Iglesiente,
tutti i giorni ore 11:30 e 19:30. CHIANCIANO
Terme (SI), Tele Idea, Arezzo e Siena e parte di
Perugia, Dom. ore 11:30, Mart. ore 22:30. CIVITAVECCHIA (RM), Tele Civitavecchia, Civitavecchia, Tarquinia, Viterbo e S.Marinella, Lun. ore
22:30, Mart. ore 18:00, Mer. ore 15:50. CROTONE, RTI Radio Tele Internat, Crotone e dintorni,
Lun., Mar., Gio. e Ven. ore 17:30. FAVARA (AG),
Sicilia TV, Prov. Agrigento, Caltanisetta, Enna,
Ragusa Giov. ore 15:00, Dom. ore 14:30. FOGGIA, Telefoggia, Provincia di Foggia, Merc. ore
18:00, Ven. ore 10:00, Sab. ore 12:30. LECCE,
Canale 8, Provincia di Lecce, dal Lun. al Sab. ore
11:30, Dom. ore 12:15. MODENA, TSM (Ex. telestudio TV), Bologna, Parma, Reggio Emilia, Sab.
ore 20:30. NAPOLI, Teleoggi, Campania, Dom.
ore 9:00, Sab. ore 9:10. PALERMO, TGS, Sicilia,
Ven. ore 21:00. PESCARA, ATV7, Abruzzo, Dom.
ore 14:00. REGGIO CALABRIA, Telereggio, Provincie di Reggio Calabria e Messina, Merc. ore
18:00, Dom. ore 12:00. ROMA, Teleroma 56, Lazio, Umbria, Sab. ore 12:00. S.AGATA DI MILITELLO (ME), Onda Mistero TV, Prov. Messina,
Palermo, Reggio Calabria, Gio. ore 23:00, Dom.
ore 12:00. SALA CONSILINA (SA), Italia 2 TV, Vallo Diano (SA), dal Lun. al Sab. ore 19:00. SCIACCA (AG), Teleradio Sciacca(TRS), Prov. Agrigento
e Trapani, Lun. ore 15:30, Giov. 22:30. TORINO,
Quartarete, Piemonte, Sab. ore 10.00. TIVOLI
Tele Blu, Lun. ore 18:20, Sab. ore 12:30. VIBO
VALENTIA, Rete Kalabria, Vibo, litorale Tirrenico, Ven. ore 21:30.
Risveglio Pentecostale - Luglio/Agosto 2012
13
UNA PAROLA AI GIOVANI
Perché si seccano
le giovani foglie!
“Cosí parla Dio, il Signore:… Si secchino tutte le
giovani foglie che metteva” (Ezechiele 17:9).
La parabola presentata dal profeta Ezechiele nel
suo scritto rivela la condizione spirituale nella quale versava in quel periodo il popolo d’Israele.
Nei versetti sei e otto dello stesso capitolo si parla di una vite in buone condizioni perché curata e
collocata in un buon terreno. Il problema che richiama l’attenzione dei lettori è che avviene qualcosa di anomalo: si seccano le giovani foglie.
I giovani sono come delle giovani foglie, il pericolo è che anche essi si possono “seccare” fino a morire spiritualmente.
Consideriamo alcune cause che potrebbero far
“seccare le giovani foglie”.
me; non si accorge quando viene
la calura e il suo
fogliame rimane
verde; nell’anno della siccità non è in affanno e
non cessa di portar frutto” (Geremia 17:8).
LA MANCANZA DI LUCE
La luce è vita per le piante, senza di essa le piante muoiono e si “seccano le giovani foglie”. La vita
di tanti giovani è scialba, spenta, “secca”, quando
da loro invece ci si aspetta il vigore e la forza. Perché? Per la mancanza della luce spirituale. Gesù è il
“Sole della Giustizia” che illumina la vita dei giovani
credenti e dona vita e vigore spirituale, nello stesso
modo in cui il processo della fotosintesi da vita alla
pianta. Chi è raggiunto da Gesù, la “luce del mondo”, vive una vita “esuberante” e non conoscerà
LA MANCANZA DI ACQUA
aridità spirituale e le “giovani foglie” non si seccheLa prima causa di sofferenza e di morte delle
piante è la mancanza di acqua. Come l’acqua è indi- ranno, ma saranno sempre verdi: “Gesú parlò loro
di nuovo, dicendo: ‘Io sono la luce del mondo; chi mi
spensabile per la vita e la crescita delle foglie, così
segue non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luè la Parola di Dio per i credenti. I giovani hanno vita e vigore spirituale mediante l’opera della Parola ce della vita’” (Giovanni 8:12).
di Dio. Chi non si nutre continuamente della Sacra
LA MANCANZA DI LINFA
Scrittura si “secca” spiritualmente. Chi invece si nuUn’altra causa che determina la morte delle “giotre dell’acqua della Parola di Dio prospererà spiritualmente, non conoscerà l’arsura e queste “foglie vani foglie” è la mancanza di linfa, essa è di vitale
non si seccheranno”, ma saranno sempre rigogliose importanza per la pianta. La linfa è un liquido incoe verdeggianti: “Beato l’uomo che non cammina se- lore o biancastro che contiene proteine, sali, grassi e linfociti, essa parte dalle radici e circola nella
condo il consiglio degli empi, che non si ferma nelpianta nutrendola e arriva fino alle foglie tenendola via dei peccatori; né si siede in compagnia degli
schernitori; ma il cui diletto è nella legge del Signo- le in vita.
Se nella vita del giovane credente manca la prere, e su quella legge medita giorno e notte. Egli sarà come un albero piantato vicino ai ruscelli, il qua- senza e l’opera dello Spirito Santo, egli inevitabilmente mancherà di vita e di vigore spirituale, per
le dà il suo frutto nella sua stagione, e il cui fogliame non appassisce; e tutto quello che fa, prospere- arrivare ad una condizione di sterilità, al punto che
si “seccheranno le giovani foglie”. Lo Spirito di Dio
rà” (Salmo 1:1-3).
produce vitalità spirituale e dona al credente il nuSono significative anche le parole pronunciate
dal profeta Geremia per indicare i credenti in buo- trimento spirituale necessario affinché egli possa essere florido nel Signore: “Lo Spirito entrò in esna condizione spirituale che ricevono la Parola di
Dio e si differiscono per questo dalle “giovani foglie si: tornarono alla vita e si alzarono in piedi; erano
che si seccano”: “Egli è come un albero piantato vi- un esercito grande, grandissimo … E metterò in voi
cino all’acqua, che distende le sue radici lungo il fiu- il mio Spirito, e voi tornerete in vita; vi porrò sul vo-
14 Risveglio Pentecostale - Luglio/Agosto 2012
Novità
editoriali
stro suolo, e conoscerete
che io, il Signore, ho parlato e
ho messo la cosa in atto, dice il
Signore” (Ezechiele 37:10, 14).
LE MALATTIE
Le malattie che possono colpire
le foglie fino al punto di farle seccare sono tante. Le “giovani foglie” si
seccano se colpite dalle varie malattie. Il peccato, la mondanità, la
superficialità, il compromesso sono dei mali che non lasciano scampo ai giovani che ne sono colpiti: “Il
salario del peccato è la morte” (Romani 6:23).
Il peccato e le sue molteplici conseguenze non lasciano scampo. Il rimedio al peccato è Gesù: “Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate; e se qualcuno ha
peccato, noi abbiamo un avvocato
presso il Padre: Gesú Cristo, il giusto” (I Giovanni 2:1).
I giovani credenti che desiderano
vivere una vita che onori il Signore in ogni cosa sono chiamati a procacciare la santificazione, soltanto
in questo modo la loro vita sarà rigogliosa: “Poiché abbiamo queste
promesse, carissimi, purifichiamoci
da ogni contaminazione di carne e
di spirito, compiendo la nostra santificazione nel timore di Dio” (II Corinzi 7:1).
IL DISTACCO DALLA PIANTA
Un ulteriore causa che fa “seccare le giovani foglie” è quando esse
si staccano dalla pianta.
Gesù nel Suo insegnamento usa la
stessa immagine per darci un prezioso insegnamento sulla necessità di dimorare sempre in Lui: “Io sono la vite, voi siete i tralci. Colui che
dimora in me e nel quale io dimoro, porta molto frutto; perché senza
di me non potete far nulla … Se uno
non dimora in me … si secca” (Giovanni 15:5-6).
I giovani credenti che desiderano vivere un cristianesimo che onori il Signore in ogni aspetto della loro vita devono sempre dimorare in
Cristo Gesù e rimanere attaccati a
Lui in ogni cosa: “E ora, figlioli, rimanete in lui affinché, quand’egli
apparirà, possiamo aver fiducia e
alla sua venuta non siamo costretti a ritirarci da lui, coperti di vergogna” (I Giovanni 2:28).
I giovani credenti sono come le
“giovani foglie”, anche per loro esiste il pericolo di “seccarsi” spiritualmente, se ricevono l’acqua della Parola di Dio, la luce Divina, la linfa dello Spirito Santo, sono sani spiritualmente e dimorano sempre in
Cristo Gesù, non si “seccheranno” e
vivranno una vita cristiana sempre
verdeggiante e fruttifera nel Signore: “Giuseppe è un albero fruttifero; un albero fruttifero vicino a una
sorgente; i suoi rami si stendono sopra il muro” (Genesi 49:22).
Paolo Faia
LA COSPIRAZIONE
DELL̕ERBA
PIÙ VERDE
di Stephen Altrogge
Con un pizzico di sarcasmo e
tanta onestà, questo libro svela la "grande cospirazione" tramata dall'insoddisfazione.
Questa si è ormai insinuata
nella vita di tutti, nel comportamento e nella mente delle
persone in generale.
Con un messaggio chiaro,
pertinente e biblico, l'autore
affronta temi come l'idolatria
e il malcontento, ricordandoci tutto quello che abbiamo, e
possiamo avere, in Cristo.
Senza più invidiare "l'erba
del vicino".
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Risveglio Pentecostale - Luglio/Agosto 2012
15
SALMO 91:1-4
Novità
editoriali
PACE NEL CAOS
di Jerry Withe
Il mondo di oggi è dominato dal caos. La vita è frenetica,
piena di cose da fare: bisogna
continuamente correre da una
parte all'altra.
Il contesto di confusione e
competizione continua in cui
ci troviamo genera rabbia,
mancanza di autocontrollo, disordine mentale e sociale.
Come trovare "Pace nel
Caos"? L'autore presenta alcuni suggerimenti concreti, che
non servono a evadere dalla realtà, ma ad affrontarla
con l'aiuto di Dio, la luce delle
Scritture e la virtù dello Spirito Santo.
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16 Risveglio Pentecostale - Luglio/Agosto 2012
Un cantico
nuovo
“Cantate al Signore un cantico
La salvezza dell’anima
nuovo, cantate al Signore, abitanti
Quando l’individuo esperidi tutta la terra!”
menta la benedizione della nuova
nascita non può sottrarsi dal
“Il canto”, quale meravigliosa
cantare all’Eterno “un cantico
capacità espressiva ha donato Dio nuovo”. Gesù è “ l’Agnello di Dio
all’uomo! Quante volte nella vita, che toglie il peccato del mondo”
ci sarà capitato di leggere un testo (Giov.1:29), attraverso la Sua
poetico e particolarmente nella
morte, Egli ha pagato il prezzo di
nostra infanzia ci è stato anche
riscatto dell’intera umanità dalla
richiesto di impararne il contenu- perdizione eterna (Giov.3:16).
to a memoria. Anche le più belle Quando l’essere umano riesce a
espressioni, però, tendono ad es- comprendere il piano divino per
sere dimenticate, mentre quando la propria salvezza, ad accettare
vengono associate ad un’armonia la validità del sacrificio di Cristo,
di suoni rimangono maggiora realizzare il perdono dei promente impresse nella mente anpri peccati, la liberazione dalla
che a motivo delle emozioni che malvagità e dalla perversione,
destano nell’animo.
allora può affermare con convinI Salmi che oggi leggiamo nelle zione d’essere nato di nuovo, in
Sacre Scritture venivano, a tal
altre parole, d’essere una nuova
proposito, cantati in melodie con creatura (Giov.3:3-5). Egli può
l’accompagnamento degli struquindi esclamare con gioia “ le
menti dell’epoca.
cose vecchie sono passate: ecco, sono
Il Salmo 96, ad esempio, è stato diventate nuove” (2Cor.5:17).
composto dal Re Davide per cele- Quando si diventa una nuova
brare il ritorno dell’arca del patto creatura in Cristo, l’individuo
a Gerusalemme (1 Cron.16),
è completamente trasformato
esprimendo così la sua grande
poiché cambia il suo modo di
allegrezza poiché la presenza di
parlare ed il suo modo di pensaDio era ritornata fra il popolo
re, cambia la visione delle cose
d’Israele: “Cantate al Signore un terrene e la visione di quelle celecantico nuovo, cantate al Signore, sti. L’uomo acquista una natura
abitanti di tutta la terra!”
spirituale che si contrappone alla
Come Davide, anche noi oggi vecchia natura carnale. Attraverpossiamo cantare un cantico
so questa nuova spiritualità gli è
nuovo per dei validi motivi. Una permesso di accedere alle grandi
di queste ragioni è sicuramente
verità celesti, a lui prima sconola salvezza dell’anima, un altro
sciute ed incomprensibili, divemotivo è la costante presenza del nendo così partecipe della natura
Signore nella nostra vita, oppure divina (2Pie.1:4).
la certezza della vita eterna.
Gesù, con il suo sacrificio ha
Novità
editoriali
potuto cancellare la macchia
del peccato nel cuore dell’uomo
(Ebrei 10:10) abolendo così quei
sacrifici figurativi e ripetitivi
dell’Antico testamento. Grazie
a quel sacrificio unico, perfetto
ed irripetibile, l’uomo riceve un
cuore nuovo, lavato e rigenerato
dall’opera redentrice di Gesù Cristo il Signore (Efe.5:26) e quale
figlio di Dio (Giov.1:12), viene
reso capace di cantare un cantico nuovo a motivo della salvezza
ricevuta per grazia (Efe.2:8).
La costante presenza del Signore nella nostra vita
Questo “cantico nuovo” è il
patrimonio di un cuore rigenerato, che non deve invecchiarsi e/o
deteriorarsi. Un cuore nuovo deve
essere invece rinnovato quotidianamente (Tito 3:5) per mezzo
delle consolazioni dello Spirito
Santo.
Come il re Davide aveva preparato un luogo ove riporre e
custodire nel tabernacolo l’arca
del patto (1Cron.15:1), allo stesso
modo un cuore rigenerato dalla
presenza di Dio deve preservare
questo inestimabile dono, rimanendo in comunione con Dio e
condividendo le benedizioni che
riceve giorno per giorno nella
Chiesa con i fratelli (Ebrei 10:2425).
La certezza della vita eterna
Possiamo poi affermare, che c’è
motivo di sprone nel rammentarci
vicendevolmente la certezza del
nostro futuro eterno con il Signore. E’ un inno corale di lode
che ci incoraggia a proseguire il
cammino poiché lodando Dio ci
accorgiamo di non essere più soli
in quanto realizziamo in noi stessi
l’adempimento della promessa
di Cristo fatta ai Suoi discepoli:
“ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente”
(Matteo 28:20).
Per la presenza di Dio e per
l’incoraggiamento dei fratelli, per
mezzo di una sincera e sentita
lode ed adorazione al Signore,
possiamo proseguire, con rinnovate forze, il viaggio di fede che
terminerà un giorno nella gloria
del cielo.
Chi riuscirà a tener vivo un nuovo cantico nel proprio cuore potrà
vedere, per fede, il glorioso futuro
che gli spetta unitamente a tutti i
redenti, vale a dire, essere trasformati ed accolti nella gloria celeste
per gioire in eterno nella presenza
del Signore (2Pie.3:10-13).
Facciamo nostre, infine, le
parole del salmista: “Tutte le fonti
della mia gioia sono in te” (Salmo
87:7) e cerchiamo le giuste motivazioni per rallegrarci nella lode
e nell’adorazione a Dio. Cantiamo un “cantico nuovo” al fine di
realizzare sin d’ora i benefici della
salvezza in Cristo Gesù per poi
goderne appieno i privilegi nel
cielo insieme alla Sposa del Signore.
Giuseppe Crapanzano
LA STRADA
DI GIUSEPPE
di Jerry Withe
Mentre seguiamo il dipanarsi della storia biblica del patriarca, l'autore ci porta a considerare il viaggio della nostra
vita: i sogni e le delusioni, le
avversità e le afflizioni che incontriamo ogni giorno.
Riusciamo a scorgere in tutto questo la mano sovrana di
Dio che fa concorrere le cose
al bene? Questo libro ci esorta
a percorrere la strada di Giuseppe, una vita forse piena di
deviazioni impreviste, di sogni
apparentemente infranti, ma
che conduce alla realizzazione del piano di Dio per ciascuno di noi.
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Risveglio Pentecostale - Luglio/Agosto 2012
17
PROMOSSI ALLA GLORIA
AntoninoBarresi
Domenica 20 maggio,
all’età di 92 anni, il fratello
Antonino Barresi è andato
con il Signore. Era nato a
Palermo il 18 settembre
1919, primogenito di cinque
figli. Di famiglia modesta, il
padre era un piccolo commerciante di prodotti per la casa e la madre casalinga.
Non ebbe possibilità di studiare: conseguita la terza
elementare, fu necessario che andasse a lavorare per
sovvenire alle necessità economiche della famiglia.
Imparò il mestiere di imbianchino. Iniziò tinteggiando
i marciapiedi delle stazioni ferroviarie, finì per essere
uno degli artigiani più apprezzati nella città di Palermo.
A 19 anni prestò il servizio militare di leva in Marina.
Mentre era sotto le armi scoppiò la Seconda Guerra
Mondiale che lo vide impegnato come cannoniere nel
cacciatorpediniere Ardito. Dopo varie vicissitudini, fu
fatto prigioniero dai tedeschi e condotto ai lavori forzati. Dopo qualche tempo riuscì a scappare, restando nascosto nelle campagne di Orvieto, in casa di una famiglia di contadini, fino al suo ritorno a Palermo, nel '44.
Al termine della guerra, in una Palermo devastata dai
bombardamenti, si unì in matrimonio con Rosa Chinzi,
da cui ebbe 4 figli, Francesco, Maria, Angela e Olga.
Nel 1947 la moglie si convertì all’Evangelo e cominciò
a frequentare la comunità presieduta dal fratello Luciano Tomasello. Lui si oppose con tutte le sue forze alla
conversione della moglie, avendo qualche volta anche
reazioni molto violente.
Ma un pomeriggio come tanti altri, anche Antonino
Barresi fu toccato dal messaggio della Parola di Dio. Il
pastore Luciano Tomasello ricorda nella sua Testimonianza: “Nel 1947, dopo le riunioni fatte in casa con il
fratello Lo Galbo, andammo in una casa in Piazza Vittoria 4, era l'abitazione di Francesco Barresi, padre del futuro pastore Antonino Barresi”. Subito dopo la conversione fu battezzato nello Spirito Santo e guarito da una
forma ulcerosa all’intestino, che lo avrebbe portato alla
morte in poco tempo. Manifestò da subito una certa
predisposizione al servizio cristiano e il pastore Tomasello lo coinvolse subito nelle attività della comunità di
Palermo. Restò con il fratello Tommasello fino al 1954,
anno in cui questi prese la decisione di dissociarsi dalle
Assemblee di Dio in Italia. Dopo tale decisione le famiglie Morisco, Barresi, Sferlazza, Orlando e qualche altra,
sotto la guida del fratello Vincenzo Federico, aprirono al
pubblico un locale in Piazza Magione.
In quel tempo anche il fratello Rosario Di Palermo
18 Risveglio Pentecostale - Luglio/Agosto 2012
esercitò il suo ministerio nella comunità di Palermo e il
fratello Antonino Barresi lo collaborò.
Dopo qualche tempo la Comunità si spostò in via
Archirafi e anche in questa occasione il fratello Barresi collaborò, prima con il fratello Domenico Barbera,
proveniente da Lascari, e poi con il fratello Vincenzo
Costanza sino al 1963.
Fu uno dei promotori dell’acquisto del locale di culto
di via Luigi Razza, e dal 1964 al 1970 collaborò come
membro del Consiglio di Chiesa, e ricopriva la carica di
vice anziano.
Già dal 1963, su incarico del Consiglio di Chiesa della
comunità di via Archirafi, poi trasferitasi in via L. Razza,
cominciò a curare un gruppetto di credenti nel quartiere Tommaso Natale di Palermo.
Vi erano pochissime anime, ma Dio benedisse il suo
ministerio facendo crescere quell’opera in maniera
meravigliosa. Lasciò la comunità di V. L. Razza, per dedicarsi interamente al ministerio a Tommaso Natale. Fu
aperto un primo locale in V. Sferracavallo, poi la comunità si trasferì in V. Friscalittari. Grazie alla sua attività
evangelistica nacquero altre due missioni: Palermo Partanna Mondello e Palermo Arenella.
Lavorò con grande impegno e grande zelo nell’opera
di Dio, curando per più di venti anni i fedeli che il Signore gli aveva affidato, gran parte dei quali erano il frutto
del suo lavoro di evangelizzazione. Conciliare il faticoso
lavoro di imbianchino con quello di pastore ed evangelista non sempre era facile, ma il Signore che dà forza
allo stanco e rinnova il vigore a chi è senza forze, non gli
fece mancare mai il suo aiuto e così ha potuto portare a
termine il compito ricevuto.
Lasciò il ministerio attivo, ancora nel pieno delle sue
forze nel 1993, all’età di 74 anni. Ha continuato a collaborare nelle varie comunità sorte grazie alla sua attività, con la sua presenza assidua a tutti i culti, con i suoi
consigli, con la sua preghiera, fino a pochi mesi prima
della sua morte.
In occasione del servizio funebre tenutosi per la sua
dipartita è stato letto il testo biblico di Ebrei 13:7 “Ricordatevi dei vostri conduttori, i quali vi hanno annunziato la parola di Dio; e considerando quale sia sta la fine del la loro vita, imitate la loro fede.” Non è stata una
lettura di circostanza, ma un omaggio sincero reso ad
un uomo che si è speso per la proclamazione del Regno
di Dio, che è stato strumento nelle mani del Signore per
la salvezza di tante anime ed esempio del gregge fino
alla sua promozione alla gloria del cielo.
Rodolfo Arata
Il Comitato ADI-MEZ
Risveglio
GIUGNO 2012
Organ
e la terra
«Il deserto rerann
arida si ralleg
gioirà
la solitudinee la rosa
e fiorirà com [ISAIA 35:1]
Mensile Poste
Italiane spa
Spedizione
in Abbonament
o Postale D.L.353/200
3 (conv. in
L.27/02/200
4 n.46) art.1
comma 2,
DCB Vicenza
“La tua parola
al mio piede
è una lampadamio sentiero”
e una luce sul 119:105)
(Salmo
E
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N TChiese
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o ufficiale delle
numero 6 Periodico
Il caro fratello Erasmo Formica,
Tesoriere della Missione Evangelica
Zigana ADI-MEZ, il 24 maggio scorso è stato chiamato alla Casa del
Padre, a motivo di un male incurabile che lo ha colpito nei precedenti
sei mesi.
Ha vissuto il tempo della sua tremenda malattia nel silenzio di una
grandissima dignità, condividendo
il suo male unicamente con il suo
Maestro Gesù.
Erasmo Formica era nato a Rodi
di Ferrara il 2 giugno 1949.
Da quando nel 1990 accettò il
Signore nel suo cuore, si è sempre dimostrato un uomo con un
particolare senso di servizio per il suo Signore.
È stato subito di grande aiuto per ottenere le autorizzazioni
per lo svolgimento dei convegni evangelistici della MEZ in tutto
il Nord Italia.
Quando nel 1992 gli fu proposto di assumere la responsabilità
di Tesoriere della MEZ, accettò ma con molta titubanza, conscio
del peso e dell’impegno che ciò avrebbe comportato.
Poi, però, mostrò grandi capacità e straordinaria dedizione al
suo servizio, che ha onorato per circa vent’anni con fedeltà, serietà e onorabilità.
Attraverso questo suo servizio è stato conosciuto e apprezzato
da tanti fratelli delle ADI, tra i quali, in modo particolare: i fratelli
Francesco Toppi, il compianto Paolo Arcangeli, i fratelli Angelo
Gargano e Samuele Plasmati con i quali ha lavorato per molti
anni, e nell’ultimo periodo anche il fratello Elio Varricchione.
Il giorno del suo funerale è stata un’occasione di grande testimonianza cristiana per i numerosi parenti e amici presenti con i
tanti fratelli di fede.
La Parola di Dio è stata predicata con grande passione dai fratelli Jacob e Moise Landauer.
Al fratello Felice Antonio Loria, presidente delle ADI, al Consiglio Generale delle Chiese e a tutti i nostri fratelli giunga il nostro ringraziamento per le calorose dimostrazioni di affetto che
ci sono giunte da diverse parti d’Italia.
Il fratello Erasmo Formica ci ha lasciati, ma il suo buon profumo è rimasto tra noi.
I segni del suo profondo rispetto per l’Opera di Dio, la sua
gentilezza e la sua affabilità, rimarranno scolpiti per sempre nei
nostri cuori, come una eredità spirituale di valore infinito che lascia alla moglie Lidia e alla figlia Monica, insieme a tutti noi che
l’abbiamo amato.
Anno LXVI
ErasmoFormica
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CRISTIANI OGGI!
Risveglio Pentecostale
PROMOSSI ALLA GLORIA
Risveglio Pentecostale è la pubblicazione organo ufficiale delle Chiese Cristiane Evangeliche Assemblee
di Dio in Italia che dal 1946 mantiene vivo il legame fraterno che contraddistingue l̕opera del Signore in
Italia.
Cristiani Oggi è il mensile a carattere evangelistico e di edificazione
utilizzato per raggiungere molti con
il messaggio di "Tutto l'Evangelo".
Le pubblicazioni, ciascuna con tiratura superiore alle 13.000 copie
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Risveglio Pentecostale - Luglio/Agosto 2012
19
Notizie dalle nostre Comunità
RINGRAZIAMENTO DA NAPOLI, VIA CARAFA
Il prestito che Dio ci ha fatto 49 anni fa, lo ha richiesto indietro. Abbiamo accudito, amato, e trasmesso alla nostra amata figlia il sentimento dell’amore verso Dio, e questo è stato il cammino di Daniela. Permetteteci di ringraziare con queste poche
righe su Risveglio Pentecostale tutta la fratellanza d’Italia che
sin dai primi momenti della malattia della nostra amata Daniela, ha pregato e sofferto con noi (sono talmente tanti quanti ci
sono stati vicini che sarebbe impossibile contattarli tutti singolarmente).
Questa è la potenza dell’amore fraterno che unisce i figli di Dio.
Infatti “se un membro soffre, tutte le membra soffrono con lui; se
un membro è onorato, tutte le membra ne gioiscono con lui.”(I Co­
rinzi 12:26). Sin dalla nascita di una figlia, un genitore intravede quello che sarà della sua vita, la scuola, il diploma, la laurea, pian piano la vede crescere. Ma in questo calendario non
c’è mai il pensiero di dovere un giorno celebrare un funerale alla propria amata figlia. Ma Dio è l’Eterno Sovrano, la Sua volontà è perfetta, Egli stravolge ogni nostro piano. Abbiamo accettato da Dio il Suo volere, anche se questo ci è costato e ci costa molta sofferenza. Quello che ci sostiene è sapere che Daniela
ha lasciato una testimonianza di fede silenziosa, e di servizio efficace per il Suo Signore, ora è al cospetto del suo e del nostro
amato Signore e Salvatore Gesù Cristo. La mattina del 30 apri-
le, quando il Signore
ha chiamato alla gloria eterna Daniela, il
suo volto era raggiante, di uno splendore celestiale. Aveva un
sorriso simile ad una
sposa che va incontro
al Suo sposo. Martedì primo Maggio nel
culto di arrivederci alla nostra amata, con
grande meraviglia abbiamo constatato quanto era apprezzata la sua fede e la sua testimonianza di fedeltà al Signore.
Erano presenti più di mille persone e tutte hanno espresso un
sentimento di partecipazione profonda al nostro dolore e hanno avuto parole di affetto per Daniela. In tanti hanno testimoniato di aver perso più che una sorella. Nell’occasione il Signore, attraverso il fratello Davide Di Iorio, ha confortato i nostri
cuori con la Sua Parola, con un messaggio di consolazione, di
evangelizzazione e di esortazione.
Davide D’Alessandro
BATTESIMI A CORSICO (MI)
Nonostante la difficile situazione economica e sociale
contingente noi credenti siamo nella gioia della Grazia
perché puntualmente “…tocchiamo con mano e vedia­
mo con i nostri occhi…” che la Parola della Verità arriva ai cuori delle persone e lì compie un’Opera potente di “riconciliazione” con Dio. È vero, sta scritto: “dove
il peccato è abbondato la Grazia è sovrabbondata”, ma
noi riusciamo ancora a gioire nel vedere che, soprattutto giovani e giovanissimi “scelgono” di seguire Gesù: per questo ringraziando Dio vogliamo sempre più
annunciare la Buona Novella. Domenica 22 aprile abbiamo avuto una grande festa con un culto di battesimi dove hanno fatto patto con il Signore 7 anime tra
i 14 e i 36 anni. Con la loro scelta hanno testimoniato
e raccontato, ai molti inaspettati parenti non credenti presenti, che Dio ama tutti e offre “gratuitamente”
la propria Grazia ed il proprio perdono. In modo particolare ancora oggi, nonostante l’enorme offerta mediatica di falsi contenuti morali verso i giovani, Dio ha
mostrato come il Suo amore è pur sempre l’unico a colmare il
bisogno interiore del cuore, e da tutto questo, non sono esclusi
i giovani figli di credenti. Nel gruppo dei battezzati 5 su 7 erano ragazzi figli di credenti tra i 14 e 20 anni e ciò ci incoraggia
a coltivare e curare nella Scuola Domenicale, nelle Riunioni dei
Giovani e nell’Adunanza tutta, questi “agnelli” donati da Dio alla Sua Chiesa. La Parola predicata è stata puntuale e ci è stata
presentata attraverso il passo tratto dal libro di Genesi 22:1-14
dal fratello Marco Pandolci, pastore della Comunità di Pavia.
Un passo importante della vita di Abramo che obbedisce a Dio
alla richiesta di sacrificare la cosa a lui più cara: il figlio Isacco.
Similmente noi siamo invitati a “sacrificare” in dono ogni gior20 Risveglio Pentecostale - Luglio/Agosto 2012
no, e non solo al momento del battesimo, ciò che ci è di più caro: noi stessi, affinché sia fatta la Sua volontà e non la nostra.
Ci saranno per questo delle prove nella vita del credente, ma
alzando gli occhi come fece Abramo quando scorse il montone
che Dio si era procurato per sostituire Isacco, allo stesso identico modo alzando i nostri occhi della fede vedremo la croce così
da “vicino” da scoprire che Gesù “è con” noi, ma anche che Lui
ha già provveduto “per” noi. Grati al Signore per quest’Opera di
“raccolta interna ed esterna” alla Chiesa, purché ci sia un cuore
disponibile, continuiamo a pregare gli uni per gli altri affinché
ogni Comunità sia arricchita, sostenuta e unita in un solo corpo: quello di Cristo Gesù il Signore.
Giovanni Pilla
XXIV RADUNO GIOVANILE PROVINCIA DI PALERMO
Nel 2011 il raduno giovanile della provincia di Palermo si è tenuto nella ridente località di Isola delle Femmine nei giorni 2425-26 Dicembre 2011, ed è stato di particolare benedizioni per
tutti i partecipanti. Il raduno arrivato ha avuto come tema “la
tua gioventù viene a te come la rugiada” Salmo 110:3. Gradito
ospite per la predicazione dei culti serali è stato il fratello Renato Mottola pastore a Matinella (SA), mentre per gli studi biblici e i culti mattutini si sono alternati rispettivamente i fratelli, C. Infantino, D. Giambra, L. Passamonte, N. G. Siragusa. Più di
500 giovani sono stati ospiti fissi per tutto il tempo dell’incontro, mentre per i tre culti serali la sala congressi, contenente più
di mille posti è stata gremita dalla presenza di fedeli intervenuti dalle comunità circonvicine. Se il Signore non ritorna prima, l’appuntamento è Dio volendo per la stessa data, nel 2012.
Un sentito ringraziamento va al Signore per la Sua meravigliosa guida e a tutti coloro che si sono adoperati per la buona riuscita dell’incontro.
Giuseppe Nicosia
EVANGELIZAZIONE A PESCARA
La gloria a Dio per averci aperto un pulpito, per la predicazione del messaggio evangelico nella sede delle Autorità Cittadine della nostra città. Ci è stata offerta la Sala Consiliare del Municipio di Pescara dove, da venerdì 18 domenica 20 novembre
2011 abbiamo potuto celebrare dei particolari culti al Signore.
Avvenimento storico con benefiche conseguenze nella città di
Pescara, non solo, ma in tutta la regione ed oltre, con la fattiva
collaborazione, da parte dei giovani della chiesa di Chieti, e del
pastore Massimiliano Boscia. Pregheremo per tutta l’ Opera di
Dio in questa Regione in modo particolare per tutti coloro che
hanno risposto all’appello per accettare Gesù Cristo Salvatore.
Mosè Ciccone
BATTESIMI A MATERA
Due settimane festose nella comunità di Matera, concluse con
le domeniche 11 e 18 dicembre 2011. Sabato 10, si è celebrato un culto speciale di preparazione ai battesimi, ospite e predicatore Domenico Modugno, pastore a Modugno (BA). Il giorno seguente l’ospite, il fratello Lorenzo De Fano pastorea Bari
- Libertà. Diciannove sono stati i neofiti, undici uomini e otto
donne, scesi nelle acque battesimali per la gioia dei numerosi presenti, fedeli locali ed ospiti provenienti da altre comunità,
senza tralasciare alcuni familiari non convertiti di qualche neofita, che speriamo abbiano aderito all’invito divino proprio nella circostanza, assistere alla decisione di coloro che hanno fatto
il passo più importante della loro vita, confessato in testimonianze gioiose e consecutive, concatenate fra loro, che eviden- re” per la gioia particolare di coloro che si erano battezzati la
ziavano la gioia della scelta effettuata.
domenica precedente. A Dio sol Degno e Savio sia la gloria in
La festa si è protratta fino al sabato pomeriggio in cui si è ceeterno.
lebrato un culto regionale. Presente Sergiopaolo Chiribiri, paCarmine Lamanna
store a Secondigliano (NA). L’indomani, domenica 18 dicembre,
abbiamo avuto un culto in cui si è avuta la “Cena del Signo-
NOTIZIE DA TERME VIGLIATORE E PATTI
Il Signore ha fatto cose grandi per noi e noi siamo nella gioia. Sal­
mo 126:3. Siamo lieti di comunicare che domenica 19 febbraio 2012 per le comunità di Terme Vigliatore e di Patti è stato un
giorno di festa nel vedere scendere nelle acque battesimali due
anime della comunità di Patti e una di Terme Vigliatore. Siamo
grati al Signore per l'opera che fedelmente continua a compiere anche in mezzo a noi. La domenica successiva il 26 febbraio abbiamo celebrato la cena del Signore. Dio in entrambe le riunioni ci ha benedetto attraverso la sua Parola. Vi chiediamo di
sostenerci nelle preghiere, affinché Dio ci dia la grazia di spargere il seme e vedere tante altre anime venire al Signore Gesù .
Al Signore sia la gloria, Dio ci benedica insieme.
Pietro Vella
Risveglio Pentecostale - Luglio/Agosto 2012
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Notizie dalle nostre Comunità
BATTESIMI NELLA CHIESA DI ROMA-FIDENE
Il 18 marzo, due credenti, una delle quali frequenta la missione
di Monterotondo (RM), sono state battezzate in acqua. Le loro
testimonianze ci hanno entusiasmato e commosso! Familiari e
amici delle nostre sorelle hanno seguito con attenzione l’intera riunione. Il Signore ci ha concesso di avere con noi i coniugi
Zangari. Il fratello Massimo, pastore a Viterbo e Orvieto (TR), ha
predicato efficacemente sulla dignità dei figli di Dio, basando-
si su Apocalisse 3:21: “Chi vince lo farò sedere presso di me sul mio
trono, come anch'io ho vinto e mi sono seduto con il Padre mio sul
suo trono”. Sentiamo nostre le parole del re Davide: “Perciò, o
Dio nostro, noi ti ringraziamo, e celebriamo il tuo nome glorioso”
(1 Cronache 29:13)!
Gabriele S. Manueli
NOTIZIE DA CASALNUOVO
Portiamo a conoscenza che il giorno 25 Marzo, abbiamo officiato ventotto battesimi, di cui sei della comunità di Brusciano curata dal fratello Franco Guarino, quattro di Casoria curata dal
fratello Samuele Frezza, quattro di Somigliano e di Volla curate dal fratello Antonio Cipolletta, chiese con cui collaboriamo.
In occasione del servizio battesimale è stato con noi il fratello Giovanni Scarallo. Il messaggio a sfondo evangelistico ben si
addiceva ai numerosi visitatori venuti per vedere i loro parenti
onorare il Signore. Domenica 15 Aprile, abbiamo celbrato la Ce-
na del Signore, è stato con noi il fratello Maglione Gaetano, che
attraverso la Parola ha trasmesso quanto è stata preziosa “La
Via” apertaci da Cristo. Siamo ben intenzionati ad impegnarci a
trafficare sempre più i talenti da Cristo donatoci, col desiderio
di onorarLo e servirLo, e con la certezza che l’unzione del Suo
Santo Spirito è per tutti quelli che di cuore puro. Lo amano e Lo
onorano. A Gesù, capo e compitore di fede, vada la nostra gratitudine per quanto sta facendo in queste zone.
Stefano D’Alessandro
XII INCONTRO DI ZONA ITALIA CENTRALE E SARDEGNA
Con profonda gratitudine al Signore e grande gioia desideriamo condividere con la nostra fratellanza le meravigliose benedizioni che Dio ha riversato sul XII Incontro di Zona Italia
Centrale e Sardegna che anche quest’anno si è svolto a Montesilvano (PE), dal 13 al 15 aprile ’12 presso l’Hotel Serena Majestic. I partecipanti all’incontro hanno battuto ogni record di
presenze sfiorando circa 800 iscritti e nelle riunioni di culto
aperte a tutti i visitatori si è superato abbondantemente oltre
mille presenze. Il tema dell’incontro tratto dall’Epistola di Paolo Apostolo a Tito 2:11-13 è stato il seguente: “La Grazia di Dio
ci ammaestra”. I relatori dei tre studi biblici hanno posto in enfasi i seguenti aspetti: “La Grazia di Dio che ci ammaestra a: Rinunciare, vivere e aspettare”, facendo osservare che la Grazia
di Dio non si esaurisce unicamente nell’esperienza della nuova nascita, ma è presente prima della conversione, nell’Opera della salvezza e continua a sostenere ed ammaestrare il credente in tutti gli aspetti del vita cristiana. L’ospite predicatore
dell’incontro è stato il fratello Vito Nuzzo, pastore della chiesa
A.D.I. di Messina, il quale è stato un valido strumento nelle Mani di Dio per l’insegnamento e l’edificazione di tutti i partecipanti. Non è possibile elencare con dovizie di particolari i det-
22 Risveglio Pentecostale - Luglio/Agosto 2012
tagli di tutte le predicazioni, ma è stato evidente che gli spunti
e le riflessioni hanno avuto un unico filo conduttore: in primis
è stato letto nel Vangelo di Marco 15:1-5 “…legarono Gesù…”.
Ci ha portato a riflettere che noi tutti, pur non essendo spietati nemici di Gesù come i capi sacerdoti o gli Scribi, tuttavia,
in un certo senso, leghiamo il Signore non lasciandolo “libero” di operare nella nostra vita; poi la lettura del Vangelo di Luca 6:17-19 ha posto dinanzi a noi la necessità di accostarci a Gesù poiché Lui può risolvere ogni problema; poi il passaggio del
Vangelo di Giovanni 10:1-10, ha messo in risalto che Gesù è la
Porta per eccellenza e rappresenta per noi una porta di protezione, opportunità e purtroppo, anche di esclusione per coloro che si rifiutano di riceverlo nella loro vita, ed infine le riflessioni sull’Epistola agli Ebrei 4:14-16, con riferimento al brano del
Levitico 14:33-57, considerando che Gesù è il Sommo Sacerdote per superiorità; Egli è lo specialista per ogni tipo di problema. InvitiamoLo ad entrare nella nostra vita poiché Lui è capace di risolvere ogni difficoltà. Desideriamo rilevare inoltre, che
l’organizzazione dell’Incontro è stata perfetta anche grazie alla
collaborazione della chiesa di Montesilvano (PE) che desideriamo ringraziare, la quale si è prodigata efficacemente “mettendo su”, tra l’altro, a tempi di record la corale dei bambini che
hanno eseguito maestrevolmente tre inni alla Gloria di Dio.
Sono stati tre giorni meravigliosi, dove abbiamo goduto della
visita del nostro Grande Iddio,
Signore e Salvatore Cristo Gesù.
A Dio piacendo e se Gesù non
ritorna prima, ci siamo dati appuntamento all’anno prossimo
e, lungi da noi ogni presunzione, ma siamo convinti che saremo ancora più numerosi.
Archetto Brasiello
NOTIZIE DA CAIANELLO
Con immensa gioia desideriamo comunicare alla fratellanza la nascita di una nuova missione evangelica
nel territorio di Caianello, punto strategico di svincolo stradale e ferroviario che collega le zone del Tirreno all’Adriatico, conosciuta anche per lo storico incontro tra Garibaldi e Vittorio Emanuele II che sancì l’Unità
d’Italia. Era da tempo che stavamo pregando per questi
territori senza testimonianza evangelica ed è stata una gloriosa risposta del nostro Signore Gesù ed un incoraggiamento al
ministero affidatomi. Qualche anno fa, il Signore chiamava alla
salvezza un giovane di questo posto, salvandolo e battezzandolo di Spirito Santo. Il fratello, liutaio e maestro di chitarra, ha
un negozio di strumenti musicali e collabora ora col ministerio
e con la musica in chiesa, a Dio sia la gloria! Per due anni ci siamo riuniti nel negozio del fratello ogni mercoledi sera. Dopo
l’orario di lavoro, il locale veniva adibito a locale di culto e lì, tra
chitarre, amplificatori e cassette del latte usate a mò di sedie,
Dio ci benediva meravigliosamente toccandoci con la Sua mano. Dopo tanti sacrifici, disagi e non poche opposizioni locali,
Dio ha onorato la nostra fede e benedetto questo luogo aggiungendo nuove anime miracolosamente anche dalla vicina Roccamonfina. Da qualche anno, abbiamo
avuto così la gioia di aprire un nuovo locale di culto ad un Km
dall’uscita autostradale, in via Montano De Rossi, dove ci riuniamo ogni mercoledi alle 19:45 e il primo sabato di ogni mese alle 18:30. Il Signore ci sta sostenendo con la Sua Grazia e, sicuri che vi ricorderete di questa neonata consorella, ci affidiamo
alle vostre preghiere e alla grazia del nostro comune Salvatore
Gesù che ci dona il privilegio di collaborare con Lui alla Salvezza dei perduti e al Bene Eterno delle anime.
Gaetano Guarino
BATTESIMI A FOGGIA
“Se ne va piangendo colui che porta il seme da spargere, ma tor­
nerà con canti di gioia quando porterà i suoi covoni” (Salmo
126:6). Il 1 Maggio 2012 è stato un giorno di grande gioia e benedizione per la comunità di Foggia via Tito Serra. Nel culto tenutosi al mattino, tre sorelle e due fratelli sono scesi nelle acque battesimali, confessando pubblicamente davanti a una
chiesa gremita di fedeli e anime che per la prima volta hanno
assistito ad un culto evangelico, la loro fede in Cristo Gesù e il
desiderio di servirLo e rimanerGli fedeli tutti i giorni della loro vita. Nel pomeriggio dopo aver goduto della comunione fraterna con un’agape, abbiamo potuto offrire a Dio un altro culto
con la celebrazione della Cena del Signore. Per l’occasione gradito ospite è stato il fratello Carmine Lamanna accompagnato dalla corale di Matera. Il Signore si è usato potentemente del
Suo strumento, gli inni cantati maestrevolmente dalla corale
sono stati di grande edificazione per tutti i presenti! Nonostante problemi di varia natura, l’Iddio fedele continua a portare
avanti l’opera Sua anche in queste zone; il desiderio di noi tut-
ti è vedere ancora anime arrese al Signore e nell’attesa del Suo
glorioso ed imminente ritorno desideriamo che il fuoco dello
Spirito Santo scenda con potenza sulla Sua Chiesa e in particolare su coloro che ne sentono il bisogno impellente! Chiedo alla
fratellanza di continuare a pregare per noi!
Pasquale Puopolo
BATTESIMI A CANCELLO ED ARNONE (CE)
Con immensa gioia desidero farvi partecipi che il 19 maggio
2012 nella chiesa di Cancello ed Arnone hanno espresso la loro volontà di scendere nelle acque battesimali sei credenti.
La chiesa ha vissuto questo momento di immensa gioia con la
presenza di fratelli e sorelle della chiesa di San Cipriano d’Aversa accompagnati dal loro pastore Di Iorio Daniele. Durante il
servizio sono stati cantati cantici spirituali dalla corale di San Cipriano d’Aversa. Alla nostra giornata di gioia erano presenti i
pastori Daniele Di Iorio, Giosuè Natale e Luigi Di Pasquale. Lo
strumento che Dio ha usato per la predicazione della Parola è
stato il pastore Salvatore Caruso. Il testo predicato è stato tratto dal Salmo 118:19-24. La domenica, abbiamo avuto il culto di
santa cena con la presenza del pastore di Piedimonte Matese
Gaetano Guarino. Il Signore non ci ha fatto mancare la sua benedizione. Vi chiedo di pregare per questa comunità affinché
l’Evangelo possa brillare in questo paese .
Oreste Moccia
Risveglio Pentecostale - Luglio/Agosto 2012
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Aiuti alle popolazioni colpite dal sisma
in Emilia Romagna: per non dimenticare!
Anche quando la terra trema,
il credente si rifugia in Dio
Da Domenica 20 maggio a oggi la terra trema senza tregua in Emilia: i credenti della zona invitano la
fratellanza a continuare a pregare per la situazione
a Cento, Finale Emilia, Modena, Carpi…
Quanto tempo è ormai passato dalle 4.04 di domenica 20 maggio quando una scossa di magnitudo
5,9 della scala Richter ha sconvolto la terra d’Emilia? Le luci dei media si affievoliscono, ma il bilancio dei danni e delle vittime, purtroppo, non è ancora definito: grande paura, case lesionate, fabbriche crollate…
dena i culti si tengono all’aperto... ma Dio è all'opera e aggiunge partecipanti di volta in volta. Nonostante i disagi la gloria va solo al Signore.
Aiuti alle popolazioni colpite dal sisma
Le Assemblee di Dio in Italia, tramite il Servizio
Evangelico Assistenza Sociale, sono impegnate nel
soccorso alle popolazioni colpite dal sisma in Emilia Romagna. È possibile inviare offerte a sostegno
tramite le seguenti coordinate bancarie o postali.
Offerte con bonifico bancario
Banca Monte dei Paschi di Siena, Agenzia 8 Firenze,
Conto intestato a Assemblee di Dio in Italia - Cassa
Nazionale (SEAS). Per offerte dall’Italia codice IBAN
Eliseo Lattuca a Cento il locale di culto è lesionato IT 79 V 01030 02808 000000614146.
dal sisma, le riunioni sono state sospese e, in questi Per rimesse dall’estero codice IBAN
giorni, si tengono presso un Centro Sportivo in una IT 79 V 01030 02808 000000614146 - BIC/SWIFT
PASCITM1FI8. Indicare nella causale: Offerta pro
frazione in direzione di Finale Emilia. Grazie a Dio
nessuno dei credenti ha subito danni alla persona, terremoto in Emilia.
anche se le abitazioni di qualche famiglia hanno su- Offerte tramite c/c bancoposta
bito lesioni strutturali.
Per bonifico codice IBAN
Simone Caporaletti a Modena e Carpi forti difficol- IT 35 W 07601 02800 000000317503
tà sono ancora oggi vissute dai credenti. Gli incon- Bollettino Postale intestato a Assemblee di Dio in
tri a Carpi sono stati sospesi all’interno del locale di Italia - Cassa Nazionale c/c n.317503. Indicare nella
culto, ma vengono tenuti all’aperto. Anche a Mocausale: Offerta pro terremoto in Emilia.
Risveglio
P E N T E C O S T A L E
Organo ufficiale delle Chiese Cristiane Evangeliche
“Assemblee di Dio in Italia”
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leggibile mediante computer con un programma screen re­
ader, vengono inviati ai non vedenti che ne fanno richiesta
all’indirizzo [email protected] (i
file sono disponibili nei formati .rtf .txt .doc .epub).
“Risveglio Pen­te­costale” è la pubblicazione delle As­­­sem­blee Tipografia Cooperativa Tipografica Operai srl Vicenza
di Dio in Ita­lia che dal 1946 ha scopo di edificazione spiri- Spedizione in Abbonamento Postale Poste Italiane spa
tuale ed è sostenuto da libere offerte.
D.L.353/03 (conv. L.27/02/04 n.46) art.1 com.2, DCB Vicenza
24 Risveglio Pentecostale - Luglio/Agosto 2012
Destinatario
❏ SCONOSCIUTO
❏ PARTITO
❏ TRASFERITO
❏ IRREPERIBILE
❏ DECEDUTO
Indirizzo
❏ INSUFFICIENTE
❏ INESATTO
Oggetto ❏ RIFIUTATO
❏ NON RICHIESTO
❏ NON AMMESSO
grazie per la cortese collaborazione
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