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LE ORIGINI DEL PENSIERO FILOSOFICO

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LE ORIGINI DEL PENSIERO FILOSOFICO
LE ORIGINI DEL
PENSIERO FILOSOFICO
I PRESOCRATICI
Argomenti
La Scuola Jonica
Pitagora
Eraclito
Parmenide
I fisici pluralisti
LA FILOSOFIA “PRESOCRATICA”
I LUOGHI DELLA FILOSOFIA PRESOCRATICA
dove:
Mileto, Clazomene, Efeso, Samo, Abdera
Elea, Agrigento
quando:
VII - V sec. a. C.
VISUALIZZA “GEOGRAFIA
DELLA FILOSOFIA”
online- offline
LA FILOSOFIA “PRESOCRATICA”
LA SCUOLA JONICA
Mileto VI sec. a. C.
INDAGINE COSMOLOGICA
Visualizza il video su YouTube
(http://www.youtube.com/watch?v=VgJ-pQRbH5w)
RICERCA DEL PRINCIPIO (archè)
LA FILOSOFIA “PRESOCRATICA”
LA SCUOLA JONICA
TALETE
Archè: acqua
ANASSIMANDRO
Archè: ápeiron
ANASSIMENE
Archè: aria
Visualizza il video su YouTube
(http://www.youtube.com/watch?v=sBeKuRx1eXc)
LA FILOSOFIA “PRESOCRATICA”
LA SCUOLA JONICA
INDAGINE COSMOLOGICA
COSMO = ordine, mondo ordinato
I primi filosofi rivolgono la loro ricerca verso i
fenomeni naturali, essi sono convinti che sia
possibile trovare delle leggi generali che
organizzano il mondo
Con il termine natura (physis) gli Ionici intendevano
sia l’insieme di ciò che esiste o accade, sia
l’elemento che sta alla base del tutto e che
rappresenta la”natura” della natura stessa.
LA FILOSOFIA “PRESOCRATICA”
LA SCUOLA JONICA
ALLA RICERCA DEL PRINCIPIO (archè)
Il pensiero dei primi filosofi si concentra soprattutto sul problema
della realtà primaria.
Il loro problema è quello di determinare l’elemento capace di
unificare la molteplicità dei diversi.
Essi sono convinti che al di sotto dello spettacolo multiforme del
reale esista una realtà unica ed eterna, di cui ciò che esiste è
passeggera manifestazione.
Tale realtà è l’archè, il principio.
LA FILOSOFIA “PRESOCRATICA”
LA SCUOLA JONICA
ARCHÈ
materia da cui tutte
le cose derivano
Forza o legge che spiega la
nascita delle cose, le loro
trasformazioni e la loro morte
Visualizza il video su YouTube
(http://www.youtube.com/watch?v=SERASQ8fW_I)
PRINCIPIO che sta all’origine della
realtà, sia in senso logico, che in
senso materiale e temporale.
LA FILOSOFIA “PRESOCRATICA”
PITAGORA E LA SCUOLA PITAGORICA
ARCHÈ = NUMERO
Matematica come scienza
Fusione di aritmetica e geometria
Matematica “simbolica”
Opposizione: pari -dispari
Illimitato - limitato
DOTTRINA DELLA
METEMPSICOSI
(reincarnazione delle anime dopo la morte)
Filosofia come “via di liberazione”
Dell'anima dalla prigione del corpo
I pitagorici furono i primi a sostenere la sfericità della terra e la teoria eliocentrica
LA FILOSOFIA “PRESOCRATICA”
RIEPILOGO
La scuola Jonica
Dove e quando opera? Quali sono i suoi principali esponenti?
Quale immagine di Talete ci ha consegnato la tradizione?
Quale problema affrontano?
Perché la loro può essere definita un'indagine “cosmologica”?
Perché la loro può essere definita un'indagine “naturalistica”
Cosa intendono con il termine “natura” (physis)?
Cos’è l’archè? Qual è il suo rapporto con il “molteplice”?
In che senso l'archè è all'origine della realtà sia in senso materiale, sia in senso
temporale, sia in senso “logico”
In quali elementi individuano l'archè i diversi esponenti della scuola Jonica?
Pitagora e i Pitagorici
In cosa individuano il principio Pitagora ed i Pitagorici?
Quali sono i caratteri peculiari della matematica pitagorica?
Qual è per loro il rapporto anima corpo?
Quale funzione ha la filosofia?”
Quali altri importanti teorie sono attribuibili ai pitagorici?
ESSERE E DIVENIRE
ERACLITO
Intorno alla natura
aforismi
FILOSOFO DEL DIVENIRE
Pánta réi
“Tutto scorre”
LÓGOS
pantesimo
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(http://www.youtube.com/watch?v=SnxsuNJkIOk)
“fuoco”
lotta dei contrari
&
unità degli opposti
CONCEZIONE
DIALETTICA
DELLA REALTÀ
ESSERE E DIVENIRE
ERACLITO: FRAMMENTI
Di questo lógos che è sempre gli uomini non hanno intelligenza, sia prima di averlo ascoltato sia
subito dopo averlo ascoltato; benché infatti tutte le cose accadono secondo questo lógos, essi
assomigliano a persone inesperte, pur provandosi in parole e in opere tali quali sono quelle che io
spiego, distinguendo secondo natura ciascuna cosa e dicendo com'è.
Ma agli altri uomini rimane celato ciò che fanno da svegli, allo stesso modo che non sono coscienti di
ciò che fanno dormendo.
L'opposto concorde e dai discordi bellissima armonia
Una e la stessa è la via all'in su e la via all'in giù
Negli stessi fiumi scendiamo e non scendiamo, siamo e non siamo.
Nello stesso fiume non è possibile scendere due volte.
Polemos è padre di tutte le cose, di tutte re; e gli uni disvela
come dei e gli altri come uomini, gli uni fa schiavi e gli altri liberi
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(http://www.youtube.com/watch?v=YUzh7VyiRUE)
ESSERE E DIVENIRE
PARMENIDE
Fondatore della scuola Eleatica
Sulla natura
(poema filosofico)
ONTOLOGIA
(scienza dell'ESSERE)
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(http://www.youtube.com/watch?v=LkvW3xdWQa4)
Identità
di PENSIERO ed ESSERE
l'essere è e non può non essere
il non essere non è e non può essere
“è la stessa cosa
pensare ed essere”
Impossibilità
ONTOLOGICA e LOGICA
del “Non essere”:
- non può esistere
- non si può pensare
- non si può esprimere
Distinzione tra
Sentiero dell'opinione
(dóxa)
conoscenza sensibile
Sentiero della verità
(alétheia)
RAGIONE
ESSERE E DIVENIRE
PARMENIDE: FRAMMENTI
Orbene io ti dirò e tu ascolta attentamente le mie parole,
Quali vie di ricerca sono le sole pensabili:
L'una [che dice] che è e che non è possibile che non sia,
è il sentiero della Persuasione (giacché questa tien dietro alla verità;
l'altra [che dice] che non è e che non è possibile che non sia;
questa io ti dichiaro che è un sentiero del tutto inindagabile;
perché il non essere né lo puoi pensare (non è infatti possibile);
né lo puoi esprimere.
[...]
Ma tu da questa via di ricerca allontana il pensiero
Né l'abitudine nata dalle molteplici esperienze ti costringa lungo questa via,
a usar l'occhio che non vede e l'udito che rimbomba di suoni illusori
e la lingua, ma giudica col raziocinio la pugnace disamina
che io ti spongo. Non resta ormai che pronunciarsi sulla via
che dice che è.
ESSERE E DIVENIRE
PARMENIDE: FRAMMENTI
Essendo ingenerato è anche imperituro,
tutt'intero, unico, immobile e senza fine.
Non mai era né sarà, perché è ora tutt'insieme,
uno, continuo. Difatti quale origine vuoi cercare?
Come e donde il suo nascere? Dal non essere non ti permetterò né
di dirlo né di pensarlo. Infatti non si può né dire né pensare
ciò che non è. E quand'anche, quale necessità può aver spinto
lui, che comincia dal nulla, a nascere dopo o prima?
Di modo che è necessario o che sia del tutto o che non sia per nulla.
[...] Neppure è divisibile, perché è tutto quanto eguale.
Non vi è in alcuna parte un di più d'essere che possa impedirne la contiguità,
Né un di meno, ma tutto è pieno di essere.
Per cui è tutto contiguo: difatti l'essere è a contatto con l'essere.
Ma immobile nel limite di possenti legami
Sta senza conoscere né principio né fine, dal momento che nascere e perire
Sono stati risospinti ben lungi e li ha scacciati la convinzione verace.
E rimanendo identico nell'identico stato, sta in se stesso
E così rimane lì immobile; infatti la dominatrice Necessità
Lo tiene nelle strettoie del limite che tutto intorno lo cinge;
Perché bisogna che l'essere non sia incompiuto:
È infatti non manchevole: se lo fosse mancherebbe di tutto.
Ma poiché vi è un limite estremo, è compiuto
Da ogni lato, simile alla massa di ben rotonda sfera...
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(http://www.youtube.com/watch?v=3hdg85h8X_w)
ESSERE E DIVENIRE
PARMENIDE
I CARATTERI DELL'ESSERE
INGENERATO
IMPERITURO
Non nasce, non muore, quindi è eterno
(se nascesse dovrebbe nascere dal “non essere”, se morisse
dovrebbe trasformarsi in “non essere”)
ETERNO
IMMUTABILE
UNICO
OMOGENEO
IMMOBILE
FINITO
Non si può trasformare
(trasformandosi diventerebbe “non essere”)
È unico e sempre uguale a se stesso
(se ci fossero due tipi di “essere” dovrebbero essere separati dal
“non essere”, così pure se l'essere fosse disomogeneo)
Non può muoversi
(per muoversi dovrebbe attraversare il “non essere”)
Finito nel senso di “compiuto”
(se non fosse compiuto mancherebbe di qualcosa, ma potrebbe
mancare solo del “non essere”)
ESSERE E DIVENIRE
ZENONE DI ELEA
Difesa delle tesi di Parmenide
Confutazione degli argomenti dei suoi
avversari
“DIMOSTRAZIONI PER ASSURDO”
Dimostro che una mia
affermazione è vera
mostrando come sia falsa
l'affermazione contraria
USO DEI
“PARADOSSI”
"Conclusione inaccettabile, che deriva da premesse accettabili
per mezzo di un ragionamento apparentemente corretto"
Contro la pluralità delle cose
Contro il movimento
ESSERE E DIVENIRE
I PARADOSSI DI ZENONE
Paradossi contro il pluralismo
Primo paradosso
Il primo paradosso, contro la pluralità delle cose, sostiene che se le cose sono molte esse sono allo stesso tempo un numero finito e
un numero infinito: sono finite in quanto esse sono né più né meno di quante sono, e infinite poiché tra la prima e la seconda ce n'è
una terza e così via.
Secondo paradosso
Il secondo paradosso invece sostiene che se queste unità non hanno grandezza, le cose da esse composte non avranno grandezza,
mentre se le unità hanno una certa grandezza, le cose composte da infinite unità avranno una grandezza infinita.
Paradossi contro il movimento
Primo paradosso (lo stadio)
Esso afferma che non si può giungere all'estremità di uno stadio senza prima aver raggiunto la metà di esso, ma prima di
raggiungerla si dovrà raggiungere la metà della metà e così via senza quindi mai riuscire a raggiungere l'estremità dello stadio.
Secondo paradosso (Achille e la tartaruga)
Il Paradosso di Achille e la tartaruga afferma invece che se Achille (detto "pie' veloce") venisse sfidato da una tartaruga nella
corsa e concedesse alla tartaruga un piede di vantaggio, egli non riuscirebbe mai a raggiungerla, dato che Achille dovrebbe prima
raggiungere la posizione occupata precedentemente dalla tartaruga che, nel frattempo, sarà avanzata raggiungendo una nuova
posizione che la farà essere ancora in vantaggio; quando poi Achille raggiungerà quella posizione nuovamente la tartaruga sarà
avanzata precedendolo ancora. Questo stesso discorso si può ripetere per tutte le posizioni successivamente occupate dalla
tartaruga e così la distanza tra Achille e la lenta tartaruga pur riducendosi verso l'infinitamente piccolo non arriverà mai ad essere
pari a zero
Terzo paradosso (la freccia)
Il terzo argomento è quello della freccia, che appare in movimento ma, in realtà, è immobile. In ogni istante difatti essa occuperà
solo uno spazio che è pari a quello della sua lunghezza; e poiché il tempo in cui la freccia si muove è fatto di singoli istanti, essa
sarà immobile in ognuno di essi.
Quarto paradosso (due masse nello stadio)
Zenone afferma che se due masse in uno stadio si vengono incontro, risulterà l'assurdo logico che la metà del tempo equivale al
doppio.
Consideriamo infatti tre segmenti (A, B, C) uguali e paralleli, che si trovino allineati. Supponiamo poi che il segmento in alto (A) si
muova verso destra, rispetto a quello situato nel centro (B) che resta fermo, e che per ogni istante elementare avanzi di un
intervallo (elementare). Il segmento in basso (C) faccia invece la stessa cosa verso sinistra. Dopo il primo istante avremo che i punti
iniziali di A e C si saranno allontanati di due intervalli. Ma ciò è assurdo.
ESSERE E DIVENIRE
ZENONE DI ELEA
ACHILLE E LA TARTARUGA
Posto che la velocità di Achille (Va) sia N volte quella della tartaruga (Vt) le cose avvengono così:
*
*
*
*
dopo un certo tempo t1 Achille arriva dove era la tartaruga alla partenza (L1).
nel frattempo la tartaruga ha compiuto un pezzo di strada e si trova nel punto L2.
occorre un ulteriore tempo t2 per giungere in L2.
ma nel frattempo la tartaruga è giunta nel punto L3 ... e così via.
Quindi per raggiungere la tartaruga Achille impiega un tempo
T = t_1 + t_2 + t_3 + ... + t_n+...
e quindi non la raggiungerà mai.
Da un punto di vista matematico la spiegazione sta nel fatto che
gli infiniti intervalli impiegati ogni volta da Achille per raggiungere
la tartaruga diventano sempre più piccoli, ed il limite della loro
somma converge. Una somma di infiniti elementi o, più
precisamente, il limite di una somma di infiniti elementi non è
necessariamente infinito. Prendiamo ad esempio la somma di tutte
le frazioni che si possono ottenere dimezzando ogni volta un
intero:
1/2+1/4+1/8+1/16+1/32 ....
La somma di tutti questi elementi è sempre inferiore ad uno.
ESSERE E DIVENIRE
RIEPILOGO
Eraclito
Quale stile di scrittura sceglie?
Qual è la tesi di fondo della filosofia di Eraclito?
Cos’è il logos per Eraclito?
Quale legge governa il mondo?
Perché secondo Eraclito: “Nello stesso fiume non è possibile scendere due volte”
Qual è il significato del seguente frammento di Eraclito: “Polemos è padre di tutte le cose, di
tutte re; e gli uni disvela come dei e gli altri come uomini, gli uni fa schiavi e gli altri liberi”
Parmenide e la scuola Eleatica
Quali sono le vie della conoscenza secondo Parmenide? Quale porta alla verità?
In che rapporto sono essere, pensiero e linguaggio?
Qual è la tesi di fondo della filosofia di Parmenide?
Quali sono le caratteristiche dell’essere per Parmenide?
Cosa vuole dimostrare Zenone? Quali strumenti utilizza?
Esponi e spiega il paradosso di Achille e della tartaruga
Confronta la filosofia di Eraclito con quella di Parmenide
I FISICI PLURALISTI
UN TENTATIVO DI CONCILIARE ESSERE E DIVENIRE
Fisici (ritornano a cercare il principio nella natura)
Pluralisti (ritengono che i principi siano molteplici)
Parmenide
ESSERE
ELEMENTI
Empedocle:
4 elementi
Anassagora:
Omeomerie
Democrito:
Atomi
IMMUTABILI
“nulla si crea, nulla
si distrugge...
Eraclito
DIVENIRE
Distinzione fra
COMPOSTI
MUTEVOLI
… tutto si trasforma”
REALTÀ
I FISICI PLURALISTI
L'ATOMISMO DI DEMOCRITO
(Abdera 460 c.a. - 360 c.a.)
La materia non può essere divisa all'infinito
Non differiscono qualitativamente,
ma quantitativamente (forma e peso)
È costituita da
ATOMI
Pieni
Immutabili
Ingenerati
Eterni
Si muovono nel
VUOTO
Si aggregano e si disaggregano secondo
CASO e NECESSITÀ
MATERIALISMO
ATEISMO
MECCANICISMO
RAZIONALISMO
MORALE
ESSERE E DIVENIRE
RIEPILOGO
I fisici pluralisti
In che modo i fisici pluralisti risolvono il contrasto fra eraclitismo ed eleatismo?
In che rapporto sono “elementi” e “composti”? Quali caratteristiche li contraddistinguono?
Perchè vengono definiti “fisici pluralisti”?
Quali sono i principali fisici pluralisti? Quali i principi individuano?
Democrito e l'atomismo
In che modo Democrito giunge a teorizzare l'atomismo?
Quali sono le caratteristiche comuni a tutti gli atomi? Cosa li distingue?
In base a quale “legge” gli atomi si aggregano e si separano?
In che senso la filosofia di Democrito è materialista?
In che senso la filosofia di Democrito è atea?
In che senso la filosofia di Democrito è meccanicistica?
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