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Le 16 corde - Produzioni dal Basso

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Le 16 corde - Produzioni dal Basso
Le 16 corde di Michele Lezza www.le16corde.it SINOSSI Lenny Bottai è un pugile 34enne di Livorno. Approdato al professionismo all’età in cui un pugile appende I guantoni al chiodo, Lenny grazie alla sua determinazione diventa in pochi anni campione internazionale IBO, IBF e italiano dei super welter. La sua vera forza è la sua gente che lo segue ovunque combatta, tutti quegli passati a fare l’ultras nella curva più rossa d’Italia non sono passati invano. Ora gestisce una palestra occupata nel quale allena giovani ragazzi all’etica e alla pratica del pugilato. IL PROGETTO Igor Protti (ex calciatore del Livorno e ex capocannoniere di Serie A) è alla guida di un'auto. Sta andando ad assistere a un incontro di boxe. Durante il tragitto racconta di un diverbio avvenuto con i tifosi del Livorno quando ancora giocava a calcio, e come riuscì a ricucire il rapporto con la curva grazie all'incontro con una delle persone più carismatiche del gruppo dei tifosi: Lenny Bottai. In quell'occasione Lenny chiese un incontro a Protti per chiarire le proprie posizioni e cercare di risolvere la situazione. Da quell'incontro nacque una curiosità reciproca tra il calciatore e il tifoso che via via divenne sempre più un'amicizia. Lenny arrivò a confidare al suo amico che un tempo anche lui faceva sport, nonostante i 100kg di peso potessero far pensare il contrario. Raccontò di quando faceva boxe e di come aveva smesso per colpa di una squalifica da lui ritenuta ingiusta. In quell'occasione Protti gli consigliò di ricominciare a indossare i guantoni, a provare di nuovo la strada del pugilato a quasi 30 anni. Lenny accettò la sfida e strappò una promessa al calciatore: se avesse ricominciato a combattere, Protti avrebbe seguito tutti i suoi combattimenti. Protti è ormai arrivato al palazzetto dello sport. Entra nello spogliatoio e saluta Lenny Bottai che si sta preparando per affrontare l'incontro per il titolo di campione internazionale dei pesi Welter dell'IBF. Vediamo Lenny che si infila i guantoni, teso e concentrato come solo un atleta che sa di essere all'ultima occasione può esserlo. Lenny ha ormai 34 anni e Protti ha smesso da tempo di giocare: il tifoso ora è lui e l'atleta è quel ragazzo che un tempo seguiva tutte le sue partite. La telecamera inquadra Lenny mentre esce dalla spogliatoio: i cori che si percepivano da dentro, ovattati come echi dei vecchi cori da stadio che il Lenny dirigeva con www.le16corde.it -­‐-­‐ [email protected] passione, si amplificano ed esplodono nel momento dell'entrata in scena del nuovo campione. Migliaia di vecchi ultras del Livorno sono ora assiepati sugli spalti del palazzetto dello sport, a tifare e emozionarsi non più per una partita di calcio ma per il combattimento di un ragazzo che non è altro che un loro amico. Lenny sa che è anche grazie al loro sostegno che non mancherà mai che si trova sul ring a prendere e a dare pugni e che, idealmente, loro sono assieme a lui. Lenny sale sul ring, si volta verso la propria "curva" e inizia a intonare l'inno del Livorno proprio come faceva quando era un ultras. Sugli spalti c’è anche Igor Protti: ora sembra lui l’ultras. Alla fine delle 12 riprese il verdetto dei giudici è unanime: il campione è Lenny. Nino Benvenuti e Mario Mattioli, inviati Rai, corrono a intervistare il nuovo campione in diretta televisiva. Lenny, però, non ci sta a impersonare il ruolo del classico sportivo al termine della propria impresa e non riesce a parlare solo del match appena disputato. Il suo carattere ribelle, viene fuori con prepotenza: parla di quanto è difficile per un pugile riuscire a vivere del solo sport, dell'importanza dell'impegno sociale e politico per cambiare questo stato di cose che lui ritiene ingiusto. E' questo il Lenny che noi scopriremo con questo documentario: non solo il pugile ma il ragazzo di strada che con la sua tenacia e con la sua compagna di una vita, ha sempre combattuto le sue battaglie, portando avanti i suoi ideali di giustizia sociale e politica, sia attraverso l'impegno politico diretto sia con la creazione della Spes Fortitude: una palestra occupata all'interno dello stadio Armando Picchi di Livorno nel quale allena giovani ragazzi all'etica e alla pratica del pugilato. Tutto questo aiutato anche dalle migliaia di suoi tifosi che hanno condiviso con lui questo cammino e che non sono lì solo per il Lenny pugile ma anche, e soprattutto, per quello che rappresenta per la Livorno popolare. www.le16corde.it -­‐-­‐ [email protected] PRODUZIONE 99DOC L’incontro di 5 giovani professionisti del cinema, che da un background comune vissuto nella città di Livorno hanno deciso di unirsi per raccontare storie attraverso il linguaggio cinematografico del documentario. Il 19 maggio 2011 hanno dato vita all’associazione cinematografica 99doc Questo film è auto-­‐prodotto dalla 99doc. Autoproduzione non vuol dire prodotto amatoriale. Spesso un film se non sta a delle regole “vendibili televisivamente” non trova finanziamenti ed è per questo che tutti i professionisti che ci hanno lavorato o hanno messo a disposizione il loro tempo o la loro attrezzatura, lo hanno fatto perché come me, credono nel progetto. Il film avrà il suo riconoscimento non solo se verrà proiettato in un cinema ma se tutte le persone che ci avranno lavorato più assiduamente verranno ricompensate economicamente per il lavoro svolto. [email protected] www.le16corde.it MOTIVAZIONI DELL’AUTORE Lenny è un ragazzo di Livorno come me; non sapendo niente di boxe e per approfondire il rapporto con lui, mi sono infilato i guantoni ed ho iniziato a sudare insieme a lui nella sua palestra popolare. Gli ho parlato del film 2 anni fa, prima che vincesse qualcosa, perche’ per me aveva già vinto, essendo arrivato al professionismo all’età in cui un pugile appende i guantoni al chiodo; la sua storia rappresenta la mia città, la mia generazione ed ogni sa vittoria è un po’ la nostra vittoria e vorrei raccontarlo. Mi chiamo Michele Lezza sono un filmmaker di 31 anni diplomato alla ZeLIG film di Bolzano. E’ da 10 anni che lavoro in questo campo, prima come videoreporter (iscritto all’albo dei giornalisti) presso una Tv Toscana, poi come montatore e filmmaker di documentari. Filmografia: Lasa-­‐Revuca (’40 montaggio) -­‐ Dea (’30 montaggio) – Via Livornese 788 (’30 regia) – Okkio (‘5 regia) – Tra sogno e realtà (’10 regia) -­‐spot Violenza sulle donne (“20 regia) Info: [email protected] -­‐ www.michelezza.it -­‐ tel.+39. 349.7125410 Durata: 60min Formato: HD Produzione: 99Doc Regia: Michele Lezza, Camera: Fabio De Felice Montaggio: Francesco Pacini Suono: Abi Battocchi Musiche: Banda Bassotti, Teatro degli Orrori, Marco Liuni Con il sostegno di: Jump Cut di Luigi Pepe Comune di Livorno – Film commission Questo progetto è stato selezionato: -­‐Documentary in Europe di Bardonecchia (TO) -­‐Doc Meeting Argentina di Buenos Aires www.le16corde.it -­‐-­‐ [email protected] 
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