Testimoniare e narrare la fede - 1 Papa Francesco, Evangelii
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Testimoniare e narrare la fede - 1 Papa Francesco, Evangelii
Testimoniare e narrare la fede - 1 Papa Francesco, Evangelii Gaudium, 125. “… possiamo apprezzare la vita teologale presente nella piet‚ dei popoli cristiani, specialmente nei poveri. Penso alla fede salda di quelle madri ai piedi del letto del figlio malato che si afferrano ad un rosario anche se non sanno imbastire le frasi del Credo; a tanta carica di speranza diffusa con una candela che si accende in un’umile dimora per chiedere aiuto a Maria, in quegli sguardi di amore profondo a Cristo crocifisso. Chi ama il santo Popolo fedele di Dio non pu€ vedere queste azioni unicamente come una ricerca naturale della divinit•. Sono la manifestazione di una vita teologale animata dall’azione dello Spirito Santo che ƒ stato riversato nei nostri cuori” (cfr Rm 5,5). EG, 126. Nella piet‚ popolare, poich… † frutto del Vangelo inculturato, † sottesa una forza attivamente evangelizzatrice che non possiamo sottovalutare: sarebbe come disconoscere l’opera dello Spirito Santo. Da persona a persona… EG, 127. Ora che la Chiesa desidera vivere un profondo rinnovamento missionario, c’† una forma di predicazione che compete a tutti noi come impegno quotidiano. Si tratta di portare il Vangelo alle persone con cui ciascuno ha a che fare, tanto ai pi‡ vicini quanto agli sconosciuti. ˆ la predicazione informale che si pu‰ realizzare durante una conversazione ed † anche quella che attua un missionario quando visita una casa. Essere discepolo significa avere la disposizione permanente di portare agli altri l’amore di Ges• e questo avviene spontaneamente in qualsiasi luogo, nella via, nella piazza, al lavoro, in una strada. Documento della CEI: INCONTRIAMO GESU’, Orientamenti per l’annuncio e la catechesi in Italia Incontriamo Ges•, 15: La comunit‚ cristiana L’annuncio del Regno di Dio †, secondo la testimonianza unanime dei Vangeli, il centro della predicazione di Ges‡, 1 e le comunit‚ cristiane devono sempre pi‡ prendere coscienza di essere a servizio del Regno, e delle sue prerogative: la comunione fraterna, la libert‚, la pace, la gioia. Compito della Chiesa †, dunque, ‚portare la buona novella in tutti gli strati dell’umanitƒ e con il suo influsso trasformarla dal di dentro, rendere nuova l’umanitƒ stessa„ (PAOLO VI, Esortazione apostolica Evangelii nuntiandi, 8 dicembre 1975, n. 18.) … Tale dinamismo caratterizza – secondo le parole del Papa – una Chiesa «in uscita», rendendola ‹comunitƒ di discepoli missionari che prendono l’iniziativa, che si coinvolgono, che accompagnano, che fruttificano e festeggianoŒ; ‹sa fare il primo passo, sa prendere l’iniziativa senza paura, andare incontro, cercare i lontani e arrivare agli incroci delle strade per invitare gli esclusi. Vive un desiderio inesauribile di offrire misericordia, frutto dell’aver sperimentato l’infinita misericordia del Padre e la sua forza diffusivaŒ (EG, 24) Incontriamo Gesù, 18 La dimensione testimoniale della fede La testimonianza … la forma stessa della Chiesa, perch… † lo stile e il luogo in cui si fondono insieme: la vita della comunit‚ credente, la devozione popolare, l’annuncio, la celebrazione e la carit‚ fraterna. Ges‡ ci insegna a testimoniare nelle nostre opere l’amore misericordioso di Dio: ‹Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedendo le vostre opere, riconoscano il Padre vostro che è nei cieliŒ (Mt 5,16). La testimonianza, prima di descrivere che cosa la Chiesa fa, dice come la Chiesa è. Le opere della fede consentono di far brillare una fede feconda, che fa riconoscere in esse la paternità amorevole di Dio. 2 …La Chiesa † testimonianza in tutto ci‰ che essa crede, opera, ama e spera. ‹L’uomo contemporaneo ascolta pi„ volentieri i testimoni che i maestri, o se ascolta i maestri lo fa perch… sono dei testimoni. € dunque mediante la sua condotta, mediante la sua vita, che la Chiesa evangelizzer• innanzitutto il mondo, vale a dire mediante la sua testimonianza vissuta di fedelt• al Signore Ges„, di povert• e di distacco, di libert• di fronte ai poteri di questo mondo, in una parola, di santit•Œ1. Incontriamo Gesù, 18 Comunità cristiana e famiglia ‹Prima sono i catechisti e poi i catechismi; anzi, prima ancora, sono le comunit• ecclesiali. Infatti […] non ƒ pensabile una buona catechesi senza la partecipazione dell’intera comunit•Œ2. Vogliamo ribadire con forza questa convinzione, con cui si concludeva il DB: l’opera dell’annuncio e della catechesi ƒ espressione – prima ancora che di persone preparate per questo servizio – dell’intera comunit• cristiana. In questa prospettiva di comunit‚, un ruolo primario e fondamentale appartiene alla famiglia cristiana in quanto Chiesa domestica. ‹uno spazio in cui il Vangelo † trasmesso e da cui si irradiaŒ3 ‹prerogativa unica: trasmette il Vangelo radicandolo nel contesto di profondi valori umaniŒ4. Tutti conosciamo le fragilit•, le fatiche e le ferite alle quali ƒ esposta oggi la famiglia. Mentre rimane impegno costante delle comunit‚ cristiane esprimere forme di vicinanza e di sostegno pastorale e spirituale agli sposi, dobbiamo comunque pensare ai genitori cristiani, qualunque situazione essi vivano, come i primi educatori nella fede… la comunit‚ cristiana deve alla famiglia una collaborazione leale ed esplicita, considerandola la prima alleata di ogni proposta catechistica offerta ai piccoli ed alle nuove generazioni. In tal senso va valorizzato ogni autentico sforzo educativo in senso cristiano compiuto da parte dei genitori. 1 Evangelii nuntiandi, n. 71. Il Rinnovamento della Catechesi, n. 200. 3 Evangelii nuntiandi, n. 71. 4 Direttorio Generale per la Catechesi, n. 255. 2 3