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Tutto quello che sto per dirvi è falso

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Tutto quello che sto per dirvi è falso
L’UNIONE
ARTIGIANA
Confartigianato Imprese Belluno
p.le Resistenza, 8 - 32100 BELLUNO
tel. 0437-933111 - fax 0437-933122
e-mail: [email protected] - www.confartigianatobelluno.eu
ANNO LX - APRILE 2014 - Periodico mensile Numero 4
Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale - 70% NE/BL
Bollettino degli organi direttivi di Confartigianato Imprese Belluno.
Stop a contraffazione e abusivismo
L’EDITORIALE
Pantone 280
CONFARTIGIANATO BELLUNO
È ANCHE TURISMO
L
a questione
è sul
piatto da tempo e il lavoro
arriva ora a
dare i “buoni” frutti. La
nostra Associazione entra
a “piedi uniti” nel turismo
con una propria articolazione interna, per valorizzare
le nostre imprese orientate
a questo settore, che sono
molte e variegate: dall’alimentare all’artistico, dai
servizi alle manutenzioni,
ai trasporti.
Nasce, infatti, Confartigianato Turismo Belluno
che darà visibilità all’artigianato. Ufficialmente
sarà presentata il prossimo 5 maggio alla presenza
dell’assessore regionale al
Turismo, Marino Finozzi.
Con questa scelta andiamo
a proporre un approccio
tematico ben individuato
che riguarda l’artigianato
e uno strumento operativo, di cui ci siamo dotati,
per offrire alle imprese un
sostegno organizzativo e
promozionale. Di fatto una
piattaforma
tecnologica
regionale - denominata
Discovering Artigianato con uno spazio provinciale,
che presenterà le migliori
produzioni “del bello” (artigianato artistico e non
solo) e “del buono” (alimentazione).
La scommessa del turismo
nel Bellunese non può lasciare fuori l’artigianato,
infatti. Già ci siamo quotidianamente con le nostre aziende associate che
operano nel contesto delle
località più famose della
provincia. Ora, si tratta di
ingranare la marcia giusta
e scalare posizioni. Dobbiamo essere pronti con idee e
strumenti. La candidatura
di Cortina d’Ampezzo per
i Mondiali di sci del 2019
(su cui noi crediamo e che
sosteniamo) ci mette alla
prova.
Abbiamo prodotti artigiani
di qualità, che i turisti sanno apprezzare.
Avremo, piuttosto, bisogno
di servizi di qualità, di una
regia unica che governi i
flussi turistici e la promozione, questo sì.
Come Associazione stiamo
già lavorando per promuovere e soprattutto “identi-
ficare” le produzioni delle
nostre aziende associate.
Nei mesi scorsi abbiamo
lanciato il marchio “è Bellunese” per i prodotti interamente realizzati in provincia. Si è cominciato con
i prodotti alimentari, ma
il marchio in futuro apparirà anche sulle produzioni
meccaniche o sugli occhiali, che escono dai nostri laboratori.
Discovering Artigianato è
uno strumento tecnologico
ed innovativo, come ce ne
sono altri.
Non è stato realizzato pensando ad introdurre un elemento di novità, ma noi lo
riteniamo indispensabile,
essenziale e fondamentale,
perché ci consente di entrare nel cosiddetto villaggio
globale di internet. Come
potremmo, altrimenti, comunicare, dare visibilità e
assistenza alle imprese?
Il portale è un mezzo economico rispetto ad altre
modalità promozionali. Il
web-marketing è diventata
la privilegiata da tutti gli
operatori anche tramite i
social network.
Sarà, quindi, lo strumento
per diffondere nel mondo il
valore del riconoscimento
delle nostre Dolomiti patrimonio dell’umanità assieme ai valori e contenuti dei
nostri laboratori artigiani.
Giacomo Deon
Pantone 430
Tutto quello che sto per dirvi è falso
Spettacolo teatrale aperto alla cittadinanza in programma a Belluno
giovedì 8 maggio per sensibilizzare e prevenire questi fenomeni
U
sare il teatro per
sensibilizzare la cittadinanza contro la
piaga della contraffazione
a tutela del consumatore
e delle produzioni italiane:
una strada nuova, diversa
da metodi consueti, per
raggiungere l’obiettivo con
la massima efficacia.
E’ questo lo spirito con cui
è stato pensato, creato e
scritto lo spettacolo teatrale “Tutto quello che sto
per dirvi è falso”, di Andrea Guolo, interpretato da
Tiziana Di Masi. Spettacolo
che sta solcando i teatri di
tutte le città del Veneto e
che a Belluno sarà messo
in scena al Teatro comunale il prossimo 8 maggio alle
ore 21.00 (ingresso gratuito fino esaurimento posti,
solo platea), su iniziativa
di Confartigianato Imprese
Belluno in collaborazione
con le altre Associazioni di
categoria presenti in provincia e con il patrocinio
del Comune di Belluno.
L’intervento nasce dalla
convergenza sul progetto
della Regione Veneto-Assessorato all’Agricoltura e
tutela del consumatore, del
tavolo congiunto Sistema
Moda Veneto (Confartigianato, CNA, Confcommercio,
Confesercenti e Confindustria), delle principali Associazioni dei consumatori
del Veneto e di soggetti
impegnati statutariamente
nella lotta alla contraffazione.
La proposta teatrale intende seminare la cultura
della legalità, partendo dal
confronto con un pubblico
consapevole per trasmettere il senso del made in
Italy non solo nell’ottica
economica o in termini di
valorizzazione di brand, ma
anche come scelta di cam-
Un passo avanti in Regione
Specificità bellunese:
all’esame della prima commissione
Qui è attesa l’approvazione per fine maggio e a Palazzo Ferro Fini
prima dell’ estate
L’iter per il riconoscimento della specificità bellunese avanza. Il
progetto di legge n.370
del 31 luglio 2013 che
prevede
“Interventi
a favore dei territori
montani e conferimento di forme e condizioni particolari di autonomia amministrativa,
regolamentare e finanziaria alla Provincia di
Belluno in attuazione
dell’articolo 15 dello
Statuto del Veneto” e
che riprende il “Libro
bianco della montagna veneta” realizzato da Confartigianato
Belluno è finalmente
approdato infatti in
prima Commissione del
Consiglio
regionale,
che ora procederà all’esame del progetto con
l’impegno
dichiarato
ad approvarlo per fine
maggio.
“Un passo atteso -
commenta il presidente di Confartigianato
Belluno, Giacomo Deon
- e altrettanto fondamentale in questo particolare momento. Contiamo, in particolare,
sull’impegno dimostrato dai due consiglieri regionali bellunesi,
Dario Bond e Sergio Reolon per portare a casa
in tempi ragionevoli il
risultato finale tanto
agognato”.
po per difendere il valore
della comunità, la salute,
la sicurezza dei consumatori. Prende spunto, dunque,
dal fenomeno contraffazione come problema sociale,
prima ancora che economico.
Con un taglio ironico,
pungente, ma vero, “Tutto
quello che sto per dirvi è
falso” di Andrea Guolo va
a coinvolgere consumatori,
imprenditori e istituzioni
sull’urgenza di un intervento mirato alla soluzione
di un fenomeno che ha ripercussioni sociali pesanti.
Grande attenzione è posta
sulla nocività per la salute
della quasi totalità dei prodotti contraffatti - dai giocattoli all’abbigliamento,
dall’alimentare ai ricambi
auto, ai farmaci - e sull’esistenza di una “filiera del
dolore” di cui ciascun cittadino/consumatore diviene parte (e complice) nel
momento in cui sceglie di
acquistare un bene contraffatto, non senza perdere di
vista il danno economico
diretto che impatta sulle
comunità. Il giro d’affari
della contraffazione, solo
in Italia, è infatti stimato
pari a 6,9 miliardi di euro,
mentre sottrae circa 110
mila posti di lavoro regolari.
A fianco della contraffazione un altro fenomeno
sta minacciando la aziende regolari: l’abusivismo
particolarmente presente
in alcuni comparti come
quello dei servizi alla persona. Una situazione che le
aziende intendono denunciare con l’avvio di un’altra
campagna di sensibilizzazione, che nelle prossime
settimane verrà lanciata.
Appuntamento a teatro,
giovedì 8 maggio, ore 21.
ARTIGIANA
2 L’UNIONE
attualità
ANNO LX – N. 4
APRILE 2014
Montagna Veneta: il futuro legato ai fondi strutturali europei 2020
Le linee guida indicate dal territorio in vista dei Piani operativi regionali
S
econdo il ruolino
di marcia dei Fondi
strutturali
europeiFIE (FSE, FESR, FEASR) e del
Programma di sviluppo rurale
in vista della predisposizione
dei Piani operativi regionali
(la cui stesura è attesa per la
prossima estate) sul territorio
si sta lavorando per definire le
linee guida da indicare nei rispettivi obiettivi tematici.
Le Associazioni delle categorie economiche e sociali bellunesi hanno elaborato il proprio position paper rispetto al
ruolo che la montagna veneta
potrà e dovrà avere nella programmazione regionale dei
Fondi SIE 2014-2020.
Tab – Position paper della Montagna Veneta in sintesi
Azioni
Tutela e
valorizzazione
delle risorse della
“Montagna Veneta”
Sistema
produttivo
della
“Montagna
Veneta”
Popolazioni
della “Montagna
Veneta”
Interventi
- tutela delle risorse naturali e messa in sicurezza del territorio. Scelta di affidare la cura delle risorse naturali e del territorio
alle popolazioni residenti in montagna (soprattutto i soggetti incaricati della gestione del territorio: agricoltori, enti Parco,
operatori delle Unioni montane, Regole, ecc.)
- creazione di condizioni di fruizione e di valorizzazione sostenibili, in specie a fini turistici, delle risorse naturali, culturali e
paesaggistiche che fanno la differenza e che rappresentano la “diversità” della “Montagna Veneta”, rispetto agli altri territori
regionali
- gestione delle risorse, in particolare la riduzione delle perdite d’acqua dagli acquedotti, che in montagna assume dimensioni
insostenibili, ma anche la gestione dell’energia (efficienza energetica, sfruttamento delle bioenergie rinnovabili, privilegiando
utilizzo della biomassa forestale
IMPRESE
- miglioramento delle capacità di ricerca e innovazione delle imprese dei settori produttivi individuati dalla strategia di “smart
specialization” regionale
- rilancio della propensione agli investimenti del sistema produttivo, anche nel settore agricolo e agro-industriale, mediante
investimenti innovativi, finalizzati al perseguimento di specifici obiettivi di miglioramento dell’efficienza e di riduzione dei
costi, riduzione dell’impatto ambientale e miglioramento delle condizioni di sicurezza sul lavoro
- piano di interventi nel settore del turismo per qualificare e migliorare l’offerta di servizi delle imprese e delle strutture alberghiere ed extralberghiere di montagna
- istituzione di uno specifico regime di aiuto semplificato per le piccole imprese agricole di montagna
- sostegno all’avvio di nuove iniziative imprenditoriali, in particolare di micro imprese
- sostegno all’accesso ai mercati internazionali, mediante creazione di reti di imprese e di sinergie tra filiere produttive e tra
settori. In questo ambito, risulterebbe strategico un progetto di valorizzazione, promozione e commercializzazione dei «prodotti di montagna», con marchio riconosciuto ai sensi del Regolamento (UE) n. 1151/2012
CAPITALE UMANO
- migliorare l’offerta formativa ed educativa, per colmare il gap tra competenze disponibili e fabbisogni professionali espressi
dalle imprese, soprattutto attraverso l’intensificazione dei rapporti scuola-formazione-impresa
- promuovere interventi sul miglioramento dell’accesso all’istruzione universitaria o equivalente da parte degli studenti
- progetto di “scuola digitale” (e-school e smart school) per l’intera “Montagna Veneta”, per migliorare le opportunità di
accesso all’informazione e alla conoscenza e le opportunità formative per gli studenti, compresa la creazione di veri e propri
“centri scolastici digitali”, collegati funzionalmente alle istituzioni scolastiche di riferimento
- inclusione sociale delle popolazioni di montagna: consentire e mantenere l’accesso ai servizi e alle infrastrutture di base
per chi vive in montagna, assicurando adeguata copertura territoriale dei servizi e delle strutture, ma anche servizi e strutture
migliori per tutti, capaci di aumentare l’attrattività dei luoghi, e minori costi
- creazione di migliori opportunità occupazionali e di reddito delle popolazioni montane, diversificando l’economia locale (attività economiche alternative: settore agricolo e forestale, valorizzazione del patrimonio storico-culturale locale, erogazione
di servizi alla popolazione) e interventi di promozione dell’attività autonoma
- superamento del “digital divide”: l’accesso ai diritti di base e ai servizi passa attraverso la connessione a Internet
L’UNIONE
ARTIGIANA
attualità
ANNO LX – N. 4
APRILE 2014
3
Concordati preventivi: pessime ricadute sulle piccole imprese
In provincia di Belluno fenomeno a dimensioni preoccupanti, si pensa a un intervento sulla legge
C
oncordati preventivi in continuità: due facce di una stessa
medaglia, l’attuale crisi.
Mentre da un lato, infatti, si sta registrando un crescendo di concordati
preventivi in continuità per aziende
anche nella nostra provincia, dall’altro aumenta al pari - se non di più
- la preoccupazione dei piccoli imprenditori che subiscono tali scelte.
Confartigianato Imprese Belluno sta
monitorando da tempo il fenomeno,
per individuare azioni a tutela delle
imprese, che con questa procedura riescono a rientrare solo parzialmente,
se non in maniera davvero marginale, dei propri crediti nei confronti di
aziende sulla soglia del fallimento.
“Tale pratica concorsuale è certamente stata concepita con le migliori
intenzioni - puntualizza il presidente
Giacomo Deon - ma alla prova dei fatti, nell’impatto con la crisi, si è rivelata uno strumento micidiale, ovvero,
un espediente per liberarsi dei debiti
accumulati e provocare, certo non intenzionalmente, la morte dell’intero
indotto. Di fronte a questo stato di
fatto - aggiunge il presidente Deon
- la nostra Associazione non sta alla
finestra, ma ha coinvolto la Federazione Regionale per effettuare interventi volti a una modifica legislativa,
individuati su due direttrici”.
Il fenomeno è brutalmente descritto
dai numeri. Nel 2013, in provincia
di Belluno, sono stati ammessi 12
concordati, di cui nove “in bianco”,
e in questi primi mesi del 2014 se ne
sono aggiunti altri quattro (tutti “in
bianco”, vale a dire quelli con ulteriore proroga della presentazione della
documentazione) e quasi tutti hanno
interessato aziende del settore delle
costruzioni, andando a colpire l’intero indotto con conseguenze esponenziali sia per numero di imprese sia per
fatturati.
I presidenti bellunesi del Sistema casa
(Paolo Tramontin, Edili; Lino Bogo,
Installazione impianti; Gianluigi Collazuol, Legno) hanno deciso di coinvolgere le relative categorie a livello
regionale per una discussione delle
proposte di emendamento alla Legge
fallimentare per “verificare – scrivono
tutti i tre Presidenti ai colleghi regionali - l’effettiva consapevolezza della
portata di questo fenomeno e tenendo presente che ora sono le aziende
in difficoltà a dettare legge e a praticare concordati eccessivamente penalizzanti per i creditori”.
il punto del Segretario
Banda larga: essenziale
per il Bellunese
Confartigianato Imprese del Veneto
La proposta di
emendamento
alla legge sul fallimento
Per evitare che il verificarsi di
un “abuso del diritto” da parte del debitore nonché l’eventualità che gli imprenditori in
condizioni di crisi utilizzino
lo strumento del concordato
preventivo in modo abusivo,
uno studio di Confartigianato
del Veneto ha individuato due
interventi correttivi per modificare il vigente disposto normativo.
1. Documentazione a corredo
della proposta di concordato
Contestualmente alla domanda
di concordato, devono essere
presentati anche i documenti
relativi allo stato analitico ed
estimativo delle attività e l’elenco nominativo dei creditori,
con l’indicazione dei rispettivi
crediti e delle cause di prelazione, all’elenco dei titolari dei
diritti reali o personali su beni
di proprietà o in possesso del
debitore, e al valore dei beni
e ai creditori particolari degli
eventuali soci illimitatamente
responsabili; mantenendo la riserva di presentare successivamente la relazione sulla situazione patrimoniale, economica
e finanziaria dell’impresa, e la
relazione di un professionista
che attesti la veridicità dei dati
aziendali e la fattibilità del
piano del concordato.
Così facendo, i creditori hanno la possibilità di conoscere
e valutare immediatamente le
condizioni economiche dell’impresa e di identificare i crediti
di loro interesse effettivamente coinvolti nel concordato
con i relativi beni, oltre che
di valutare la convenienza del
concordato rispetto a ipotesi
alternative
2. Giudice con potere di valutazione di idoneità della proposta
Al giudice va riconosciuto un
potere di valutazione di legittimità sostanziale sulla idoneità
della proposta di concordato.
In capo all’autorità giudiziaria
deve restare il potere di effettuare una valutazione di merito così da assicurarsi effettivamente il superamento della
crisi di liquidità dell’impresa,
la garanzia circa la fattibilità
del piano, nonché la corretta
e completa informazione dei
creditori. Il tutto per scongiurare l’eventualità che l’imprenditore utilizzi lo strumento del
concordato preventivo in modo
abusivo.
La banda
larga per
il Bellunese
è
essenziale e come
tale deve
essere
una priorità della programmazione sul
futuro del Bellunese.
I motivi per non tergiversare e
perdere ulteriore tempo sono
variegati.
Partiamo dalla vocazione turistica territoriale, che senza
collegamento internet viene
vanificata, mentre il Bellunese
deve essere presente nel villaggio globale di internet.
Poi, l’infrastrutturazione di
banda larga consente un controllo più efficiente del territorio e a un costo più basso.
Ci sono, inoltre, due principi
da non tralasciare. Il primo è
il fatto che per competere sui
mercati esteri le nostre imprese hanno necessità di avere
collegamenti di banda adeguati. Il secondo, riguarda direttamente i nuovi mestieri (soprattutto artigianali) che sono
annoverati nel cosiddetto settore ICT (information communication tecnology) e nell’uso
delle stampanti 3D. E’ il fenomeno dei makers (che altro
non sono che artigiani) di derivazione americana ma che
si sta allargando all’Europa e
all’Italia. Gli esperti prevedono
in questo contesto una nuova rivoluzione nel settore del
manifatturiero. Le produzioni
potranno essere personalizzate
e definite anche per quantità
minime. In questa previsione
c’è chi vede anche un riequilibrio economico/produttivo
tra Occidente e Oriente, dove
i costi della manodopera sono
molto bassi.
Nella terra che riesce a fare
accordi con Google (vedi google glass) estremamente innovativi che aprono interessanti
orizzonti tecnologici, come si
fa a non avere una connessione efficiente ?
Gli interventi sulla banda larga
devono essere calibrati, però.
In generale alle famiglie bellunesi, per fare una similitudine automobilistica, non serve
una Ferrari basta una Panda
(magari 4x4) che è un mezzo
che consente la mobilità (la
navigazione). Poi, ci sono le
necessità delle imprese: altre
esigenze; della Pubblica amministrazione … e così via .
Ciascun soggetto ha specifici
bisogni.
Confartigianato di Belluno
per quanto sopra ha effettuato una scelta strategica sulla
banda larga a valere sui fondi
comunitari con interventi che
saranno predisposti in coordinamento con le altre organizzazioni di categoria e con
i due GAL attivi in provincia.
Tutto ciò si sposa anche con
l’agenda digitale, quella definita dalla Comunità europea
e dalla Regione Veneto che
fissa precisi obiettivi entro
il 2020. Intanto, la nostra
Associazione ha già intrapreso la direzione del digitale:
sempre meno comunicazioni
su carta per privilegiare la
sola comunicazione digitale.
Questo, oltre che per ridurre
i costi, prima ancora per una
scelta di educazione al nuovo
strumento telematico.
Ermanno Pizzolato
Confartigianato Belluno in... azione
il futuro del Trasporto pubblico locale
Specificità bellunese e Montagna 2020
Deon: “Belluno sta perdendo il treno”
Chiesto a Zaia un incontro
“Belluno sta perdendo il treno.
La figura retorica contenuta nella
espressione calza perfettamente
perché ad un tempo dà l’informazione e spiega la situazione che potrebbe verificarsi nei prossimi mesi”.
E’ questo il commento di Giacomo
Deon, presidente di Confartigianato Imprese Belluno sulla situazione
che si sta delineando a Belluno a
riguardo del trasporto ferroviario.
“Chi ha a cuore la sorte del territorio bellunese - ribatte Deon - oggi
deve battere un colpo e nella stessa direzione”. Stiamo parlando del
trasporto pubblico locale: quello su
gomma e quello su ferrovia.
“Nella realtà bellunese - continua
Deon - è necessario razionalizzare
e integrare la gomma col ferro per
raggiungere economie di scala tali
da consentire il mantenimento della
tratta ferroviaria. Siamo alle solite,
non si capiscono le esigenze di un
territorio montano qual è quello della Provincia di Belluno. A Venezia,
in Consiglio regionale, la bocciatura
della gara unica sul trasporto su ferro per la sola Provincia di Belluno
lascia aperto un problema che rischia, non trovando una soluzione,
di portare come ultima conseguenza
il taglio della tratta ferroviaria sul
territorio bellunese già oggi considerato, di fatto, un ramo secco. Chiedo - continua Deon - se in assenza
di alternative la soluzione sia quella
di attendere inermi gli eventi, senza
far nulla. Da qui il richiamo alla politica e a tutte le forze vive bellunesi verso un’unità di intenti. L’offerta delle ferrovie tedesche è ancora
valida - conclude Deon – e quindi
la si valuti con attenzione, sempre
e comunque nell’ottica di integrazione col trasporto su gomma ed il
biglietto unico per fruire dei servizi”.
Alle difficoltà si è aggiunta una nuova tassa per l’accesso alla stazione
di Mestre da parte dei bus di linea e
turistici, il ticket oneroso Ztl introdotto recentemente dal Comune di
Venezia che ridurrà ulteriormente i
viaggi a domanda debole.
Confartigianato Imprese Belluno assieme alle altre Associazioni di categoria, ai Sindacati dei lavoratori e al Consorzio Bim Piave hanno inviato
al presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, la richiesta di un incontro per discutere su specificità della provincia di Belluno e “Montagna
2020”.
“La richiesta nasce - è scritto nella missiva - dalla fatica, che in questi
giorni si fa più evidente, nel cammino verso le riforme dello Stato; dalle
ulteriori prerogative sul piano fiscale riconosciute alle Province autonome di Trento e di Bolzano, che allargano ancor di più il divario col
Veneto; dalle esigenze specifiche della montagna rispetto alla pianura,
previste dallo Statuto della Regione Veneto all’articolo 15”.
Obiettivi dichiarati dell’incontro: avere rassicurazioni sull’iter di approvazione dei provvedimenti di applicazione dell’art. 15 e condividere con
il Presidente della Regione le preoccupazioni del territorio Bellunese
nello scenario del riordino delle Provincie e dei programmi dei fondi
strutturali Europa 2020.
Ora tocca al Presidente, dare ascolto…
ARTIGIANA
4 L’UNIONE
categorie
ANNO LX – N. 4
APRILE 2014
Mezzi fino a 75 quintali deviati sulla vecchia “Cavallera”
AUTOTRASPORTO
L’
inizio dei lavori di messa in sicurezza della galleria di Caralte, in comune di Perarolo di Cadore,
per un intervento di consolidamento e impermeabilizzazione della volta, comporterà serie ripercussioni
sul traffico verso la parte nord della provincia a partire
da fine aprile per circa 4 mesi.
Nei giorni scorsi si sono tenuti alcuni incontri per l’esame
delle possibili problematiche alla viabilità derivanti dai
lavori. Alle riunioni, presiedute dal Prefetto di Belluno,
Giacomo Barbato, hanno preso parte rappresentanti delle
Forze dell’Ordine, dei Vigili del Fuoco, della Provincia di
Belluno, i Sindaci di Perarolo di Cadore, Pieve di Cadore
e San Vito di Cadore, i dirigenti del Compartimento di
A.N.A.S. di Venezia, i rappresentanti di Veneto Strade
S.p.a., Dolomiti Bus e delle categorie economiche.
Il presidente provinciale di Confartigianato Trasporti,
Mirco Vettori , in occasione di questi confronti ha riba-
CHIUSA LA GALLERIA DI CARALTE PER LAVORI
Vettori: “Ora soluzioni a garanzia del lavoro degli autotrasportatori”
dito l’importanza dell’autotrasporto merci che utilizza la
statale 51 per rifornire attività economiche e cittadini
del Cadore.
“Fermo restando che i lavori sono urgenti e necessari
– ha precisato il presidente Vettori - bisogna al pari individuare soluzioni che garantiscano la possibilità agli
autotrasportatori di esercitare il loro lavoro, perché se
è vero che il turismo è importantissimo per quelle zone,
altrettanto vero è che senza l’autotrasporto si ferma anche il turismo!”
“Quanto chiediamo – ha ribadito Vettori – è che la soluzione individuata limiti al massimo i danni al comparto
dell’autotrasporto bellunese e che, soprattutto, i lavori
procedano speditamente. Monitoreremo, pertanto, la situazione anche per poter chiedere dei correttivi ,in corso d’opera, ai provvedimenti, qualora se ne avverta la
necessità”.
Le principali limitazioni al traffico
- chiusura totale della Galleria Caralte, escluso due finestre durante
le quali sarà garantita la transitabilità a tutti i mezzi: una mattutina (6:30 - 9:00) ed una pomeridiana (16:30 - 19:00);
- mezzi con massa a pieno carico
fino a 7,5 tonnellate e mezzi del
trasporto pubblico locale deviati su
ex SS51 di Alemagna, c.d. “Cavallera”, che sarà oggetto di un presidio
fisso di assistenza alla viabilità;
- la Galleria Caralte sarà comunque
percorribile nell’arco delle 24 ore
dai mezzi di soccorso
Veicoli con massa a pieno carico
superiore alle 7,5 tonnellate:
- nelle finestre orarie previste di
apertura attraverso la Galleria Caralte
- nel resto della giornata: deviato
su itinerari segnalati per le imprese
che hanno particolari necessità di
circolazione sul tratto in questione
con mezzi sopra le 7,5 tonnellate,
per le quali risulti insostenibile un
percorso alternativo, potranno essere concesse limitate e specifiche
deroghe per la circolazione lungo la
Cavallera.
Troppi stranieri sui Tir: questa non è libera concorrenza
Statistiche impietose. In dieci anni in provincia di Belluno chiusa un’azienda su quattro
I
l presidente
p r o vinciale Mirco Vettori è
intervenuto
sulla
stampa locale nei
giorni scorsi
in merito alla questione del cabotaggio e della necessità di maggiori controlli al fine di tutelare la
categoria. Di seguito il comunicato diffuso.
“Troppi stranieri sui Tir: questa
non è libera concorrenza” denuncia così il presidente degli Autotrasportatori di Confartigianato
Imprese Belluno, Mirco Vettori. La
situazione si sta facendo decisamente pesante.
Il problema sta nel dilagare della
delocalizzazione anche in questo
settore. Di fatto, il distacco internazionale estero del personale, comunque permesso per legge, mette
alle strette il comparto. “L’applicazione dello stesso, spesso - precisa
il presidente Vettori - perde i connotati della libera concorrenza. Da
semplice fenomeno in espansione,
infatti, il cabotaggio di vettori esteri si è trasformato in vera
emergenza ed è maturata la consapevolezza che ci sia ormai bisogno
di intervento urgente che possa da
subito sanare i guasti che pratiche
come il distacco transnazionale e
la delocalizzazione stanno gene-
rando nell’autotrasporto in Italia”.
Per definire il fenomeno i numeri aiutano. Dal 2010 al 2011, secondo i dati del ministero Affari
sociali dell’Ue, con la regola del
distacco sono arrivati in Italia 10
mila lavoratori dalla Romania e oltre 800 dalla Bulgaria, oltre a più
di 14 mila da Lituania, Lettonia,
Polonia e Slovenia. In provincia
di Belluno nell’ultimo decennio
sono state chiuse 113 aziende
del comparto, praticamente una
ogni quattro, con relativi riflessi
sull’occupazione.
C’è poi da dire che con questa forma di distacco non vengono versati contributi nelle casse italiane,
ma nei Paesi di provenienza, malgrado la direttiva europea imponga parità salariale con i lavoratori
dei Paesi ospitanti. “Sono molto
chiare anche le conseguenze per
lo Stato - aggiunge Mirco Vettori
- un ulteriore danno per il nostro
Paese e conseguente aumento della disoccupazione. Perché dunque
non intensificare – si chiede Vet-
tori - i controlli e bloccare il cabotaggio?”
“Siamo, invece, di fronte a una
mancata chiarezza interpretativa –
spiega il presidente degli Autotrasportatori di Confartigianato Belluno – per cui agli autisti stranieri
che guidano nel nostro territorio
vengono applicati solo i minimi
tabellari e non anche le altre parti
salariali previste dal contratto collettivo nazionale di lavoro.
Tutto ciò comporta che imprese,
molte volte falsamente straniere,
che organizzano il trasporto merci in Italia, non riconoscono le
indennità di straordinario e l’indennità di trasferta attuando un
dumping senza precedenti”.
Il costo di un lavoratore straniero
è pari a metà di un lavoratore italiano. “Non si tratta di cacciare lo
‘straniero’ – afferma Vettori – piuttosto, occorre tutelare anche questi ultimi se lavorano stabilmente
in Italia e anch’essi debbono ricevere le retribuzioni dei lavoratori
italiani”.
Imprese trasporto terrestre in provincia
ANNO
N° IMPRESE
2013
363
2003
476
SALDO ‘03/’13
-113
VARIAZIONE %
-23,7%
COMUNICAZIONE E SERVIZI INNOVATIVI
Categoria in formazione
La categoria Comunicazione e servizi innovativi, guidata da Paolo Munarin, ha organizzato un momento formativo lo scorso
31 marzo.
L’appuntamento ha visto l’intervento del
dott. Luca Bandiera, che ha trattato le esigenze pratiche delle imprese per costruire
un contratto, la definizione dei tempi e dei
costi per la realizzazione del modello su
misura per le aziende della comunicazione.
Primi chiarimenti del Ministero del Lavoro
Certificato penale per i lavoratori
a contatto con i minori
Obbligo limitato a lavoratori assunti dopo il 6 aprile
Il 6 aprile 2014 è entrato in vigore il Decreto Legislativo n. 39
del 4 marzo 2014, attuativo della
Direttiva Comunitaria 2011/93, in
virtù del quale i datori di lavoro
che impiegano dipendenti a contatto con i minori sono obbligati
a richiedere, per tali lavoratori, il
certificato penale del casellario
giudiziale.
In merito a tale disposizione,
Confartigianato è intervenuta
tempestivamente nei confronti
del Ministero del Lavoro per avere
chiarimenti in merito alla portata
applicativa della norma.
In particolare, il Ministero del Lavoro, preannunciando a breve l’uscita di una nota di chiarimento,
ha informalmente anticipato che:
l’obbligo trova applicazione esclusivamente con riferimento ai rapporti di lavoro instaurati a partire
dal 6 aprile 2014 e nelle more
dell’acquisizione del certificato
del casellario, il datore di lavoro
può procedere all’assunzione in
forza di una dichiarazione del lavoratore sostitutiva dell’atto di
notorietà, che attesti l’assenza
di condanne per i reati contro i
minori.
L’UNIONE
ARTIGIANA
categorie
ANNO LX – N. 4
APRILE 2014
5
Impianti di refrigerazione, condizionamento e pompe di calore
IMPIANTISTI
E
ntro il 31/5/2014 è obbligatorio
compilare la “Dichiarazione F-gas”
relativa al 2013 per tutte le apparecchiature/sistemi fissi di refrigerazione, condizionamento di aria, pompe di calore, protezione antincendio, contenenti 3
kg o più di gas fluorurati a effetto serra.
L’adempimento, come stabilito all’art. 16,
co.1 del DPR 43/2012 recante attuazione
del Regolamento CE 842/2006, è a carico
degli operatori delle suddette apparecchiature.
La compilazione e la trasmissione della
Dichiarazione deve essere effettuata esclusivamente attraverso l’apposita Piattaforma Istituita presso l’Istituto Superiore
per la Protezione e la Ricerca Ambienta-
Dichiarazione F-gas entro 31 maggio
Ancora poche settimane a disposizione per la compilazione
le (ISPRA). A tal fine la pagina web ISPRA
dedicata alla dichiarazione F-gas è stata recentemente aggiornata con le istruzioni per
la compilazione della Dichiarazione 2014
e l’elenco delle FAQ: http://www.sinanet.
isprambiente.it/it/sia-ispra/fgas.
Il Centro Consorzi, per venire incontro alle
richieste delle imprese, ha predisposto un
servizio di consulenza e carico della modulistica a portale, per informazioni in merito
è disponibile la mail [email protected] o il telefono 0437 851371 nei giorni
di martedì e il mercoledì (referente Franco
De Col). Il Regolamento CE n. 842/2006
all’art.2, co.6 definisce “operatore” una
persona fisica o giuridica che eserciti un
effettivo controllo sul funzionamento tec-
nico delle apparecchiature e degli impianti
contemplati dal regolamento stesso.L’ “effettivo controllo sul funzionamento tecnico” di un’apparecchiatura o di un impianto
comprende, in linea di principio, i seguenti
elementi:
- libero accesso all’impianto, che comporta
la possibilità di sorvegliarne i componenti
e il loro funzionamento, e la possibilità di
concedere l’accesso a terzi;
- controllo sul funzionamento e la gestione
ordinari (ad esempio, prendere la decisione
di accensione e spegnimento); - il potere (compreso il potere finanziario) di decidere in merito a modifiche
tecniche(ad esempio, la sostituzione di un
componente, l’installazione di un sistema di
rilevamento permanente delle perdite), alla
modifica delle quantità di gas fluorurati nell’apparecchiatura o nell’impianto, e
all’esecuzione di controlli (ad esempio,
controlli delle perdite) o riparazioni.
Il D.P.R. 43/2012 all’art 2, co.2 stabilisce che il proprietario dell’apparecchiatura o dell’impianto è considerato operatore
qualora non abbia delegato ad una terza
persona l’effettivo controllo sul funzionamento tecnico degli stessi. Per ulteriori informazioni vi rimandiamo alle pagine
web del Ministero dedicate:
http://www.minambiente.it/pagina/regolamento-ce-n-8422006-su-taluni-gas-...
http://www.minambiente.it/pagina/dichiarazione-di-cui-allarticolo-16-com
Nuovi libretti e rapporti di controllo di efficienza energetica
Dal prossimo 1° giugno: impianti termici muniti del libretto di impianto per la climatizzazione
È
stato pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale n. 55 del 7 marzo 2014
il Decreto del 10 febbraio 2014
del Ministero dello Sviluppo economico, che disciplina i ‘Modelli di libretto
di impianto per la climatizzazione e di
rapporto di efficienza energetica di cui
al Decreto del Presidente della Repubblica n. 74/2013’.
Di seguito, si riporta il testo dei quattro articoli del provvedimento, entrato
in vigore l’8 marzo. Art. 1. Modello di libretto di
impianto per la climatizzazione
1. A partire dal 1° giugno 2014, gli
impianti termici sono muniti di un
‘Libretto di impianto per la climatizzazione’ (di seguito: il Libretto) conforme
al modello riportato all’allegato I del
presente decreto.
Art. 2. Modelli di rapporto
di efficienza energetica
1. A partire dal 1° giugno 2014, in occasione degli interventi di controllo ed
eventuale manutenzione di cui all’art.
7 del Decreto del Presidente della Repubblica 74/2013, su impianti termici
di climatizzazione invernale di potenza
utile nominale maggiore di 10 kW e di
climatizzazione estiva di potenza utile nominale maggiore di 12 kW, con o
senza produzione di acqua calda sanitaria, il rapporto di controllo di efficienza
energetica di cui all’art. 8, comma 5,
(di seguito: il Rapporto) si conforma ai
modelli riportati agli allegati II, III, IV
e V del presente decreto.
2. Il comma 1 non si applica agli impianti termici alimentati esclusivamente con fonti rinnovabili di cui al
Decreto legislativo 3 marzo 2011, n.
28, ferma restando la compilazione del
libretto.
Art. 3. Compilazione e modalità
di utilizzo dei modelli
1. Il libretto e il rapporto sono compilati e utilizzati conformemente alle
disposizioni del Decreto del Presidente
della Repubblica 74/2013.
2. Gli allegati al presente decreto sono
resi disponibili in formato PDF sul sito
del Ministero dello sviluppo economico e sono pubblicati, nel medesimo
formato e con i medesimi contenuti,
anche nell’ambito della documentazione inerente il catasto territoriale degli
impianti termici che ciascuna Regione
predispone ai sensi dell’art. 10, comma
4, lettera a) , del Decreto del Presidente della Repubblica 74/2013.
3. Eventuali integrazioni del libretto,
apportate dalle Regioni o dalle Province autonome ai sensi dell’art. 7, comma 6 del Decreto del Presidente della
Repubblica 74/2013, sono predisposte
sotto forma di scheda aggiuntiva con
numerazione coerente con quella della
sezione del libretto cui afferiscono.
5. Al responsabile dell’impianto è data
facoltà di selezionare e fare compilare
e aggiornare le sole schede del libretto
pertinenti alla tipologia dell’impianto
termico al quale il libretto stesso si
riferisce.
6. Nel caso di integrazioni dell’impianto con componenti o apparecchi
aggiuntivi, il libretto è aggiornato mediante compilazione delle sole schede
pertinenti agli interventi eseguiti. Nel
caso di dismissione dell’impianto senza
sostituzione di componenti o apparecchi, le relative schede sono conservate
dal responsabile dell’impianto per almeno 5 anni dalla data di dismissione.
7. Il Libretto può essere reso disponibile anche in formato PDF, o elettronico,
editabile ai fini della sua compilazione
e aggiornamento in forma elettronica.
In questo caso, copia conforme del file,
stampata su carta, deve essere resa disponibile in sede di ispezione da parte
dell’autorità competente.
8. Per gli impianti esistenti alla data
del 1° giugno 2014, i ‘libretti di centrale’ ed i ‘libretti di impianto, già compilati e conformi rispettivamente ai
modelli riportati negli allegati I e II del
Decreto ministeriale 17 marzo 2003,
devono essere allegati al Libretto.
Art. 4. Disposizioni finali
1. Gli allegati I e II del Decreto ministeriale 17 marzo 2003 sono sostituiti
dall’allegato I del presente decreto.
2. Gli allegati F e G del Decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, sono
sostituiti dagli allegati II, III, IV e V
del presente decreto.
[I libretti sono disponibili nel sito
www.confartigianatobelluno.eu
nell’area soci - categorie]
ARTIGIANA
6 L’UNIONE
categorie
REGOLARIZZAZIONE ATTIVITA’ IMPIANTISTI
In particolare per la refrigerazione e il condizionamento
Le imprese esercenti l’attività di
installazione impianti e, in particolare, gli iscritti ai sensi della
lettera C) del D.M. 37/2008, possono richiedere, tramite domanda
da inviare alla Commissione Provinciale delle Imprese Artigiane,
ovvero alla Camera di Commercio
per i non iscritti all’Albo delle
Imprese Artigiane, l’inclusione,
per coloro che già sono iscritti
solo come “refrigerazione” anche
per il “condizionamento” e, viceversa, per coloro che sono iscritti
solo come “condizionamento”.
Inoltre, è possibile estendere l’iscrizione, per entrambe le tipologie sopra menzionate, anche
per l’installazione delle “pompe
di calore”.
Gli uffici dell’Associazione sono
a disposizione per informazioni
e per l’eventuale redazione delle
relative pratiche.
ANNO LX – N. 4
APRILE 2014
TERMOIDRAULICI
Incontro di aggiornamento
I termoidraulici, bruciatoristi e fumisti si sono
incontrati lo scorso 14 marzo presso la sede di
Confartigianato Imprese a Belluno per un incontro
tecnico di aggiornamento. L’incontro, a cui sono
intervenuti come relatori rappresentanti della ditta Testo, ha proposto: l’analisi di combustione sugli impianti termici; la prova di tenuta sulle linee
di distribuzione del gas; l’analisi di combustione;
i nuovi libretti di impianto e di Centrale; l’utilizzo degli analizzatori di combustione; la lettura e
l’analisi dei parametri misurati dagli analizzatori.
ACCONCIATURA ED ESTETICA IN
ASSEMBLEA
La categoria Servizi alla persona, nella quale ricadono i due mestieri Acconciatura ed Estetica, si è trovata il 31/3 a Sedico presso la sala riunioni del Centro Consorzi per l’assemblea annuale.
Stabilito il “percorso formativo” per Responsabile di attività
PANIFICATORI
Antonio Collavo: “La delibera ha recepito quasi integralmente le indicazioni che abbiamo
formulato come categoria”
ALIMENTAZIONE
Convenzione con Cibarti Expo
A Lecce dal 30 Maggio al 2 Giugno
C
onfartigianato Alimentazione ha sottoscritto una convenzione con gli organizzatori dell’evento Cibarti Expo 2014
– Fiera nazionale dell’Artigianato
artistico e agroalimentare – in programma a Lecce dal 30 maggio al 2
giugno.
Tale convenzione, riservata esclusivamente agli associati a Confartigianato, dà diritto a uno sconto del
20% sul costo di partecipazione alla
fiera. Cibarti Expo, evento presentato da Confartigianato Imprese Lecce, nasce nel 2012 per valorizzare
il patrimonio di eccellenze nazionali
dell’Artigianato artistico e agroalimentare. Grazie al gioco di squadra
con gli operatori della Promozione
territoriale (Camere di Commercio, Associazioni di categoria, Enti
Pubblici, Aziende di Promozione
Turistica, Consorzi) ogni anno vengono selezionate e ospitate nel
cuore di Lecce più di 140 aziende
artigiane italiane, in un periodo caratterizzato da forti flussi turistici
anche internazionali come il ponte
del 2 giugno. La mostra si svolge
in uno scenario incantevole, quello
della Città Barocca. I numeri sono
significativi: 140 aziende artigiane
partecipanti, 45% espositori pugliesi, 55% espositori provenienti
da fuori regione, oltre 30.000 visitatori, 4 milioni di impressions sui
social network.
Segreteria: tel. 0832 311149.
“Inizia a prendere forma nel concreto
la Legge regionale del settore panetteria, la n° 36 del 2013. La Giunta
Regionale ha infatti approvato con
DGR n. 305 del 11 marzo 2014, (pubblicata nel BUR n.32 del 21/3/2014),
il percorso formativo per assumere il
ruolo di Responsabile dell’Attività Produttiva dell’impresa di panificazione.
La figura necessaria per l’apertura di
un nuovo panificio o per rilevarne uno
già esistente”. Ad annunciarlo con
soddisfazione è Antonio Collavo, presidente dei Panificatori di Confartigianato Belluno che spiega: “la delibera,
che ha recepito quasi integralmente
le indicazioni che abbiamo formulato
come categoria, prevede un corso di
base che si articola in 90 ore di formazione teorica e in 60 ore di formazione
di laboratorio. Il percorso si conclude
con un momento di valutazione finale. E’ previsto, anche, un corso di
aggiornamento di 16 ore da realizzare
nel corso di un triennio. Ovviamente,
come in tutte le norme di questo gene-
re, sono stati definiti anche i percorsi
professionali e i titoli che consentono
l’esenzione dagli obblighi formativi introdotti dalla norma suddetta”.
La legge prevede che non deve frequentare il corso chi risulta avere prestato la propria opera per almeno tre
anni presso un’impresa di panificazione con la qualifica di operaio panettiere o una qualifica superiore secondo la
disciplina dei vigenti contratti, oppure
avere esercitato per almeno tre anni
l’attività di panificazione in qualità di
collaboratore familiare o socio prestatore d’opera con mansioni di carattere
produttivo, compreso il titolare.
Sono inoltre esentati dalla frequenza
al percorso formativo quanti risultano in possesso di: laurea in discipline coerenti (es: scienze e tecnologie
alimentari); diploma di stato a conclusione di un ciclo quinquennale
in discipline coerenti (es: diploma
Istituto Professionale di Stato per i
Servizi alberghieri e della ristorazione); diploma o attestato di qualifica
professionale in discipline coerenti
(es: Operatore della ristorazione: indirizzo preparazione pasti, Operatore
della trasformazione agroalimentare,
Addetto alla panificazione e pizzeria,
Operatore pasticcere-panificatore, Addetto all’arte bianca).
“La pubblicazione da parte della Regione Veneto delle modalità operative
relative alla presentazione di progetti
formativi - conclude Collavo - è la miglior risposta a coloro che ravvisavano, nella richiesta da parte della UE
di ricevere la notifica sulla legge, una
possibile sua prossima bocciatura. In
realtà, informata sull’esistenza delle
nuove norme di Veneto e Lombardia,
Bruxelles ha richiesto chiarimenti
informali al Ministero dello sviluppo
economico, per poter informare anche gli altri Partner. Le due leggi regionali non possono essere già state
bocciate dalla Commissione europea,
come indicato da alcune fonti, in
quanto non sono state ancora notificate ed esaminate dall’Esecutivo Ue”.
ANAP
Festa nazionale del socio
Convenzione gruppo estetica e acconciatura
In... pasticceria Gaggion di Puos d’Alpago
L
Anap Belluno per i propri soci ha sottoscritto una convenzione con il gruppo Estetica ed Acconciatura di Confartigianato Imprese Belluno. Queste le aziende che hanno
aderito:
SALONE IL PETTINE DI CHIOCCHETTI DONATELLA di Belluno,
FASHION SNC di Belluno, FASHION SNC di Sedico, FASHION
SNC di Tai di Cadore, PIVEX DI PIVETTA FRANCESCA di Belluno, BOSER SAS di Feltre, VENERE LUNA ESTETICA di Feltre, ESTETICA FLAVIA SNC di Santa Giustina, GALANTE ANTONELLA di Calalzo di Cadore, BASEI ROSANNA di Lentiai,
ESTETICA FOLLANI di Farra d’Alpago, LOOK & LIFE SNC di
Santa Giustina, LOOK & LIFE 2 SNC di Belluno.
Sul prezzo di listino verrà applicato uno sconto pari al 10%
previa presentazione della tessera ANAP. Un sentito ringraziamento della presidente Antinesca De Pol alle aziende
sopra elencate, che nonostante il periodo di crisi, hanno
voluto essere vicine al mondo dell’Anziano.
Il 24 marzo, nel laboratorio di pasticceria e cioccolateria
di Cristiano Gaggion, ha preso avvio il percorso di conoscenza tra l’Anap Belluno e la categoria dell’Alimentazione. Il maestro cioccolatiere ha illustrato dove, come si
coltiva, come si ricava la polvere di cacao e quindi le fasi
di lavorazione per arrivare al prodotto finito. L’incontro ha
visto anche all’opera tutti i partecipanti che hanno potuto provare a lavorare il cioccolato e creare dei “tartufi”
per la degustazione.
a Festa nazionale del socio di quest’anno si
svolgerà dal’11 al 21 settembre presso il CLUB
HOTEL MARINA BEACH – GOLFO DI OROSEI
(Nuoro).
Il costo del solo soggiorno sarà di 630,00 per i soci
Anap e di 650,00 euro per i non iscritti – per il costo del volo aereo e il costo del trasferimento da e
per l’aeroporto di Venezia contattare la segreteria
0437 933204. Gli interessati, quindi, sono pregati
di prendere immediati contatti con:
Signora Antinesca De Pol (Presidente prov. Anap),
cellulare 338 5889701 – fisso 0435 72628.
Signora Antoniazzi Manuela (coordinatore provinciale Anap), tel. Ufficio 0437 933204
Infine si avverte che le tariffe in tutti i soggiorni
sono indicative, perché possono variare in relazione al numero di partecipanti e ad ulteriori servizi
inseriti.
L’UNIONE
ARTIGIANA
fiscale
ANNO LX – N. 4
APRILE 2014
7
Lo sdegno di confartigianato belluno
Impianti fotovoltaici e tassazione degli incentivi
A
seguito del nuovo sistema d’incentivazione della produzione
di energia fotovoltaica (quinto
conto energia di cui al D.M. 5 luglio
2012); si sono resi indispensabili, da
parte dell’ Agenzia delle entrate, alcuni chiarimenti in merito alla tassazione degli incentivi. Con la risposta
ad un interpello del GSE, l’Amministrazione sostanzialmente ribadisce i
principi già forniti con i precedenti
documenti di prassi, adattandoli alla
tipologia di incentivazione prevista
dal V° Conto Energia.
1. IL QUINTO CONTO ENERGIA
Mentre il sistema precedente prevedeva un incentivo per tutta l’energia
prodotta, con il quinto conto energia
si intende promuovere (tramite la tariffa premio) solo l’energia prodotta
autoconsumata, mentre per l’energia
prodotta e immessa in rete sarà corrisposta una tariffa omnicomprensiva
rappresentante sostanzialmente il
prezzo di cessione dell’energia.
Il Quinto Conto Energia prevede che
il GSE eroghi, per gli impianti di potenza:
• Inferiore a 1MW: due incentivi
comulabili fra di loro:
-Tariffa premio per autoconsumo: riferibile alla quota della
produzione netta di energia elettrica
consumata in loco dal soggetto titolare dell’impianto;
-Tariffa omnicomprensiva:
riferibile alla quota di energia prodotta e immessa in rete;
• Superiore a 1 MW, un contributo,
riferibile alla produzione netta
di energia elettrica immessa in
rete, pari alla differenza fra la
tariffa omnicomprensiva ed il
prezzo zonale orario; tale differenza non può essere superiore
alle tariffe omnicomprensive
stabilite nel decreto.
2. I PRECEDENTI CHIARIMENTI
MINISTERIALI
Il precedente meccanismo di incentivazione, previsto per la produzione
di energia da fonte fotovoltaica, era
rappresentato dalla tariffa incentivante di cui all’art. 7, comma 2, del
decreto legislativo 29 dicembre 2003,
n. 387.
Tale incentivo, erogato allo scopo
di rimborsare il costo sostenuto dal
soggetto che realizza l’investimento e
di sostenere la produzione di energia
elettrica, nella circolare n. 46/E del
19 luglio 2007 è stato qualificato fiscalmente come:
a) Contributo irrilevante ai fini dell’IVA per mancanza di un presupposto
oggettivo
b) Contributo in conto esercizio rilevante ai fini delle imposte dirette e
dell’IRAP quando è percepito nell’ambito di un’attività d’impresa
c) Contributo in conto esercizio
soggetto alla ritenuta di cui all’art.
28, comma 2, del DPR 29 settembre
1973, n. 600 se ricevuto da imprese o
da enti non commerciali quando, per
questi ultimi, gli impianti attengono
all’attività commerciale esercitata.
L’Agenzia ha altresì precisato che:
la produzione di energia elettrica da
fonte fotovoltaica non configura lo
svolgimento di un’attività commerciale, quando la stessa deriva da un
impianto di potenza fino a 20 Kw posto a servizio dell’abitazione o della
sede dell’ente non commerciale. Tale
interpretazione discende dalla considerazione che in tal caso l’impianto è
destinato a soddisfare principalmente
bisogni personali.
Con la risoluzione n. 88/E del 25
agosto 2010, l’agenzia ha fornito
indicazioni in merito alla “tariffa
fissa omnicomprensiva”, corrisposta
ai produttori di energia elettrica mediante fonti diverse dal fotovoltaico,
che immettono in rete l’energia non
autoconsumata.
Tale tariffa, formata da due componenti (incentivo e prezzo) costituisce
un corrispettivo, essendo erogata
unicamente a fronte dell’immissione
in rete dell’energia.
Tale incentivo è:
a) Imponibile a fini IVA
b) Rilevante ai fini delle imposte dirette e IRAP
c) Non soggetto alla ritenuta di cui
all’art. 28, c.2, DPR 600/73
Si ricorda che, per quanto riguarda
la ritenuta, l’articolo 28, c.2, DPR n.
600/73 prevede che le ragioni, province, comuni, altri enti pubblici e
privati devono operare una ritenuta
del 4% a titolo di acconto dell’Irpef o
Ires e con obbligo di rivalsa sull’ammortare dei contributi corrisposti ad
imprese, esclusi quelli per l’acquisto
di beni strumentali.
Nella nozione di “enti pubblici e privati”, tenuti ad operare la ritenuta,
rientrano tutte le società per azioni
che erogano contributi pubblici. Di
conseguenza, il Gestore dei servizi
elettrici (GSE) incaricato della gestione del contributo pubblico in forza
di provvedimenti legislativi e regolamentari, rientra nel campo di applicazione della norma.
Inoltre, l’Agenzia ha confermato che
i contributi in esame, poiché hanno
natura di contributi in conto esercizio, non ricadono nell’unico caso di
esclusione dall’applicazione della ritenuta ( cioè, contributi erogati per
l’acquisto di beni strumentali).
3. I CHIARIMENTI FORNITI NELLA
RISPOSTA AD INTERPELLO DEL 6
DICEMBRE 2012
Basandosi sui chiarimenti ministeriali indicati nel paragrafo precedente,
nella risposta all’interpello fornita in
data 6 dicembre 2012, l’Agenzia ha
chiarito che:
• La “tariffa premio per autoconsumo” ha sostanzialmente le
medesime caratteristiche della
“tariffa incentivante”, poiché
viene erogata, in assenza di
un rapporto sinallagmatico e
favorire tra GSE e produttore di
energia, per rimborsare il titolare dell’impianto del costo sostenuto e favorire la produzione
e l’autoconsumo dell’energia.
Quindi, alla “tariffa premio per
autoconsumo” è applicabile in
linea di principio il medesimo
•
trattamento fiscale delineato
nella circolare n. 46/E del 19
luglio 2007 con riferimento alla
“tariffa incentivante”. In relazione a tale incentivo il GSE dovrà effettuare la ritenuta di cui
al citato art. 28, comma 2, del
DPR n. 600 del 1973, nel caso in
cui lo stesso sia erogato al produttore di energia nell’ambito
dell’attività d’impresa.
La “tariffa omnicomprensiva”
prevista dal decreto ministeriale
5 luglio 2012, rappresentando il
prezzo dell’energia immessa in
rete, presenta le stesse caratteristiche della “tariffa omnicomprensiva” con conseguente assimilazione, in linea di principio,
al trattamento fiscale delineato
nella risoluzione n. 88/E dei
2010. Il GSE non dovrà effettuare alcuna ritenuta all’atto della
corresponsione e dovrà ricevere
fattura con IVA dal precettore
nel caso in cui lo stesso svolga
un’attività d’impresa.
4. LA GRIGLIA DELLE POSSIBILI
SITUAZIONI IN BASE AI SOGGETTI
BENEFICIARI
Con riferimento alla “tariffa omnicomprensiva”, tenuto conto che la
stessa rappresenta il corrispettivo
per l’ energia immessa in rete (corrispettivo della cessione di energia),
il regime fiscale si distingue in base
alla natura del soggetto percettore.
Più precisamente, a seconda del soggetto che percepisce la tariffa premio
per autonconsumo e la tariffa omnicomprensiva, si prospetta il seguente
trattamento fiscale.
4.1 PERSONE FISCHE: ENTI NON
COMMERCIALI, CONDOMINI AL DI
FUORI DEL REGIME D’IMPRESA
Immissione in rete di tutta l’energia prodotta
Nel caso in cui gli impianti siano
connessi direttamente alla rete pubblica, con immissione in rete di tutta
l’energia prodotta, l’utente beneficia
solo della tariffa omnicomprensiva
che rappresenta il corrispettivo per
la vendita dell’energia. In tal caso la
gestione di tali impianti individua lo
svolgimento di un’attività d’impresa.
Da un punto di vista fiscale, quindi,
tale tariffa rileva ai fini dell’IVA, delle imposte sul reddito e dell’IRAP. Il
costo di acquisto o di realizzazione
dell’impianto è ammortizzabile ai fini
delle II.DD. e l’IVA assolta sugli acquisti è detraibile. Inoltre, poiché tale
tariffa omnicomprensiva rappresenta
il corrispettivo della cessione dell’energia, è esclusa dalla ritenuta di cui
all’art. 28, comma 2, del D.P.R. n. 600
del 1973.
Autoconsumo dell’energia prodotta
e cessione alla rete di quella esuberante
Nel caso in cui il titolare dell’impianto
(persone fisiche, enti non commerciali, condomini di edifici) autoconsumi l’energia prodotta e ceda alla
rete quella esuberante, tale impianto beneficia sia della tariffa premio
autoconsumo che della tariffa omni-
comprensiva. Fiscalmente, la “tariffa
premio autoconsumo”, erogata a persone fisiche o enti non commerciali
per l’energia prodotta da impianti
fotovoltaici e autoconsumata, non
assume rilevanza né ai fini dell’IVA né
delle imposte dirette, configurando
tale tariffa un contributo a fondo perduto che non rientra in alcuna delle
categorie reddituali di cui all’art. 6 del
TUIR. Con riferimento, invece, alla tariffa omnicomprensiva erogata a fronte dell’energia prodotta e immessa in
rete, il regime fiscale differisce in funzione della collocazione dell’impianto
e/o della potenza dello stesso, come
di seguito illustrato.
Autoconsumo dell’energia prodotta
e cessione alla rete di quella esuberante; impianti con potenza fino
a 20 KW posti a servizio dell’abitazione
Nel caso di impianto fotovoltaico fino
a 20kW di potenza che risulti posto
a servizio dell’abitazione, l’eventuale
tariffa omnicomprensiva erogata dal
GSE, per la parte di energia prodotta e immessa in rete, si configura un
reddito diverso ai sensi dell’art.67,
comma 1, lettera i), del TUIR.La tariffa omnicomprensiva non è assoggettata ad IVA non configurando la
cessione dell’energia esuberante rispetto alle esigenze dell’abitazione lo
svolgimento in via abituale di un’ attività commerciale. L’ IVA corrisposta
all’atto dell’acquisto o realizzazione
dell’impianto non è detraibile non essendo l’impianto utilizzato per porre
in essere operazioni rilevanti ai fini
dell’imposta.
Autoconsumo dell’energia prodotta
e cessione alla rete di quella esuberante; impianti non collocati a
servizio dell’abitazione
Gli impianti di qualsiasi potenza non
collocati al servizio dell’abitazione,
configurano l’esercizio abituale di
un’attività di impresa e, pertanto, la
tariffa omnicomprensiva corrisposta
dal GSE per l’energia prodotta da tali
impianti ed immessa in rete rileva ai
fini delle imposte sul reddito, dell’IRAP e dell’IVA. In tal caso il costo di
acquisto o realizzazione dell’impianto
è ammortizzabile e l’IVA assolta detraibile.
4.2 PERSONA FISICA O GIURIDICA
CHE REALIZZA L’IMPIANTO FOTOVOLTAICO NELL’AMBITO DI UNA ATTIVITÀ COMMERCIALE
I soggetti che realizzano impianti
fotovoltaici nell’ambito di un’attività
di impresa, nel caso in cui non immettano nel sistema tutta l’energia
prodotta, perché autoconsumano una
parte della stessa, hanno diritto sia
alla “tariffa premio autoconsumo” che
alla “tariffa omnicomprensiva”.
Il trattamento fiscale è il seguente:
La tariffa premio per autoconsumo,
nel presupposto che configuri un contributo in conto esercizio, è esclusa
dall’IVA, per carenza del presupposto
oggettivo, è rilevante ai fini delle imposte dirette e dell’IRAP ed è da assoggettare alla ritenuta di cui all’art.
28, c. 2, del DPR 29 settembre 1973,
n. 600;
La tariffa omnicomprensiva, in quanto
corrispettivo di vendita, è rilevante ai
fini IVA e concorre alla formazione del
reddito di impresa e del valore della
produzione IRAP.
Infine, si precisa che i costi di acquisto o realizzazione dell’impianto
sono ammortizzabili e l’IVA assolta è
detraibile.
4.3 PERSONA FISICA,
O ASSOCIAZIONE PROFESSIONALE,
CHE
ESERCITA
ATTIVITÀ
DI
LAVORO AUTONOMO E REALIZZA UN
IMPIANTO FOTOVOLTAICO
Relativamente agli impianti fotovoltaici realizzati da soggetti che svolgono attività di lavoro autonomo, per il
soddisfacimento delle esigenze energetiche dell’attività svolta o per uso
promiscuo, il soggetto titolare percepisce sia la “tariffa premio autoconsumo” sia la “tariffa onnicomprensiva”,
(per la parte di energia immessa in
rete). Da un punto di vista fiscale il
trattamento è il seguente: la “tariffa
premio autoconsumo” è sempre irrilevante sia ai fini dell’IVA che ai fini
delle imposte sui redditi, non essendo un provento derivante dall’attività
professionale esercitata. Lo stesso
non rientra, inoltre, in nessuna categoria di reddito di cui all’ art. 6 del
TUIR come già affermato nella più
volte citata circolare 46/E del 2007
al paragrafo 9.4. Per quanto concerne
la “tariffa omnicomprensiva”, invece,
poiché la stessa rappresenta il corrispettivo per la vendita dell’energia,
concorre come componente positivo
di reddito alla determinazione della
base imponibile sia ai fini delle imposte dirette che dall’IRAP ed è da assoggettare ad IVA; quest’ultima è applicata separatamente per l’esercizio
dell’attività d’impresa e per l’esercizio
di arti e professioni ai sensi dell’art.
36 del DPR n. 633/1972.
L’impianto utilizzato è qualificabile
come bene strumentale dell’attività
professionale e a quello d’impresa, il
costo di acquisto o realizzazione dello
stesso è deducibile con le modalità
indicate nella circolare n. 46/2007 al
paragrafo 9.6 lettera b). Infine, con
riferimento all’IVA assolta all’atto
dell’acquisto o realizzazione dell’impianto si ritiene che la stessa sia detraibile ai sensi dell’art. 19 del DPR
n. 633/1972 in relazione alle attività
esercitate e a condizione che la contabilità delle stesse sia gestita separatamente.
5. IMPIANTI DI POTENZA NOMINALE SUPERIORE A 1MW
L’incentivo, per gli impianti di potenza superiore a 1MW è rappresentato
dalla differenza, se positiva, tra la
tariffa omnicomprensiva ed il prezzo
zonale orario e costituisce un’ integrazione di prezzo. Pertanto, l’incentivo è :
• rilevante ai fini IVA, ai sensi
dell’art. 13, c.1, DPR 633/72;
• rilevante ai fini dell IIDD e Irap;
• non è soggetto a ritenuta di cui
all’art. 28 DPR 600/73.
ARTIGIANA
8 L’UNIONE
fiscale
ANNO LX – N. 4
APRILE 2014
Rivalutazione dei terreni e delle partecipazioni
Riaperti i termini
L’
art. 1, commi 156 e 157
della Legge stabilità 2014
ha riaperto il termine per
effettuare la rideterminazione del
costo di acquisto dei terreni edificabili e con designazione agricola
e delle partecipazioni non quotate
nei mercati regolamentati posseduti
alla data del 1° gennaio 2014.
La disposizione in commento rappresenta, per i contribuenti, un’opportunità che permette di ottenere
un significativo vantaggio di carattere fiscale: la rideterminazione del
costo di acquisto dei terreni e delle
partecipazioni, consente l’emersione di una minore plusvalenza al
momento della successiva cessione.
Per effetto del meccanismo particolarmente semplice e della possibilità
di pagare in maniera rateizzata l’imposta sostitutiva, l’istituto in commento, fin dalla sua introduzione, è
risultato di grande interesse:
- sia per quei contributi che
nel breve medio periodo intendono
vendere la propria partecipazione o
terreno;
- sia per coloro che intendono
riallineare il valore delle proprie
azioni o quote o dei terreni al valore
reale, a prescindere da un’ imminente cessione.
Rideterminazione del valore di
acquisto di partecipazioni non
negoziate in mercati
regolamentati
La norma si rivolge a coloro che
detengono, al 1° gennaio 2014,
partecipazioni produttive di redditi diversi di natura finanziaria di
cui all’ art. 67 del D.P.R. n. 917/86
indipendentemente del fatto che la
partecipazione sia qualificata ovvero non qualificata. Le predette partecipazioni devono essere detenute
dai soggetti di seguito indicati i
quali realizzerebbero redditi diversi
da una loro eventuale cessione: persone fisiche ( per le operazioni non
rientranti nell’esercizio di attività
commerciali); società semplici e
associazioni tra professionisti; enti
non commerciali (beni non detenuti
in regime d’impresa); soggetti non
residenti ( beni non riferibili a stabili organizzazioni).
Al fine di beneficiare della rivalutazione, i contribuenti devono assolvere ai seguenti obblighi:
1. redazione di una perizia da parte di un professionista abilitato
entro il 30 giugno 2014;
2. versamento di una imposta sostitutiva.
La perizia deve essere redatta da
professionisti iscritti agli albi di seguito indicati.
Le perizie relative a partecipazioni
non negoziate in mercati regolamentati devono essere redatte entro il 30 giugno 2014 e deve essere
iscritta all’albo dei dottori commercialisti, dei ragionieri e periti commerciali e nell’elenco dei revisori
contabili.
Il valore periziato è sottoposto ad
una imposta sostituiva pari a:
- Rivalutazione partecipazioni non
qualificate al 2%
- Rivalutazione partecipazioni qualificate al 4%
L’imposta sostitutiva deve essere
versata:
- unica soluzione : entro il 30 giugno 2014
- 1° rata: entro 30/6/2014
- 2° rata: entro 30/6/2015 con interessi al 3% calcolati a decorrere dal
30/6/2014
- 3° rata: entro 30/6/2016 con interessi al 3% calcolati a decorrere dal
30/6/2014
Il versamento dell’imposta sostitutiva deve essere effettuato mediante
utilizzo del modello F24. Il codice
tributo da utilizzare rimane l’ “8055
Imposta sostitutiva delle imposte
sui redditi per la rideterminazione
dei valori di acquisto di partecipazioni non negoziate nei mercati regolamentati”
Deve essere indicato anche l’anno di
riferimento, si ritiene che l’Agenzia
riconfermi il medesimo codice tributo con l’indicazione quale anno
di riferimento del “2014”. Sul tema
si ricorda che l’imposta sostitutiva
dovuta può essere compensata nel
modello F24 utilizzando gli eventuali crediti disponibili (IVA, IRPEF,
ecc.). Inoltre, la rivalutazione si
perfeziona con il versamento dell’intero importo, ovvero, della prima
rata dell’imposta sostitutiva. L’Agenzia delle Entrate nella Circolare
4.8.2004, n.35/E ha infatti chiarito che il mancato versamento delle
rate successive alla prima:
• non fa venir meno la validità
della rivalutazione;
• comporta l’iscrizione a ruolo degli importi non versati,
con la possibilità, da parte del
contribuente, di regolarizzare
l’omesso versamento tramite il
ravvedimento operoso.
In caso di comproprietà il versamento deve essere effettuato da ciascun
comproprietario sulla base della
propria quota.
Rideterminazione del valore di
acquisto dei terreni edificabili
e con destinazione agricola
La norma in oggetto si rivolge a
quei soggetti che agendo al di fuori
dell’esercizio di imprese commerciali (persone fisiche per i terreni
posseduti non nell’ambito d’impresa, società semplici ed enti non
commerciali) nel caso di cessione
di aree edificabili ovvero, ricorrendone i presupposti, di terreni agricoli, sono soggetti ad imposizione
ai sensi dell’art. 67, lett. a) e b),
del Tuir.
Le disposizioni sono applicabili ai
terreni edificabili e a quelli a destinazione agricola posseduti alla data
del 1°gennaio 2014 e non nell’ambi-
to di imprese commerciali.
La circolare n. 15/E del 1°febbraio
2002 ha precisato che possono essere rivalutati:
• terreni lottizzati o sui quali
sono state costruite opere per
renderli edificabili. Ai fini della disciplina delle plusvalenze
(capital gain) si considerano
lottizzati i terreni sui quali è
eseguita qualsiasi operazione
obiettivamente considerata di
lottizzazione di esecuzione di
opere per la edificabilità dei
terreni, anche se realizzata al
di fuori di strumenti urbanistici
(leggasi opere abusive).
• aree suscettibili di qualsiasi utilizzazione edificatoria (residenziale, commerciale, industriale
o artigianale). Sono plusvalenti
le cessioni di terreni suscettibili di utilizzabilità a fini edificatori in base agli strumenti
vigenti.
• aree classificate come agricole.
Sono soggette a tassazione le
plusvalenze di terreni ceduti entro 5 anni dall’acquisto,
esclusi quelli acquisiti mediante successione ereditaria o donazione.
La rivalutazione di tali terreni, non
deve necessariamente coinvolgere
tutti i terreni di un soggetto, ma
può avere ad oggetto solo quelli per
i quali è riscontrabile una effettiva
convivenza in quanto, ad esempio,
si intende procedere alle relativa
cessione nel brave periodo.
La perizia deve essere redatta da
professionisti iscritti agli albi di seguito indicati: Ingegneri, Architetti,
Geometri, Dottori agronomi, Agrotecnici, Periti agrari, Periti industriali edili, Periti iscritti alla CCIAA.
La rideterminazione del valore di
acquisto dei terreni costituisce valore nominale minimo di riferimento: ai fini delle imposte sui redditi,
dell’imposta di registro e dell’imposta ipotecaria e catastale. Ne consegue che, ad esempio, in caso di
cessione, le imposte dovranno essere calcolare considerando il valore
risultante dalla perizia, anche se il
corrispettivo dovesse essere inferiore.
La circolare n. 15/E/2002, al punto
3 precisa, tuttavia, che se in un momento successivo alla perizia, siano
sopraggiunti fatti che non rendono
più attuale il valore rideterminato, il
contribuente è legittimato a non avvalersi dello stesso. È da suggerire,
in questi casi, di procedere ad una
nuova perizia.
Rilevanza della perizia a fini Imu
Occorre premettere che la legge e
le circolari nulla dicono in merito
all’imposta comunale sugli immobili. Per quanto concerne i terreni
edificabili per i quali la base imponibile è data dal valore normale, si
ritiene che il valore risultante dalla
perizia possa avere riflessi, nel caso
di aree edificabili, sul calcolo dell’
IMU dal momento che relativamente
a tale tipologia d’immobili, l’imposta è applicata sul valore venale di
comune commercio al 1° gennaio
di ciascun anno. Si va diffondendo
il comportamento dei comuni che
potendo accedere, come noto, alle
dichiarazioni dei redditi dei contribuenti, rilevano da queste che è
stato compilato il quadro RM relativo alla rivalutazione dei terreni e
richiedono al proprietario l’ esibizione della perizia. Da lì a concludere che per i terreni di cui trattasi
(ove edificabile) la base imponibile
è pari al valore di perizia il passo è
breve, talché viene ricalcolata l’IMU
maggiorata di sanzioni e interessi.
Adempimenti per beneficiare
della rivalutazione
Con riferimento alla rivalutazione
dei terreni, la norma prevede gli
stessi adempimenti commentati
nel paragrafo relativo alla rivalutazione delle partecipazioni. In
particolare, al fine di beneficiare
della rivalutazione, i contribuenti
devono assolvere ai seguenti obblighi:
• Redazione di una perizia da
parte di un professionista abilitato entro il 30.06.214;
• Versamento di un imposta so-
stitutiva
Il valore periziato dei terreni edificabili e con destinazione agricola
è sottoposto ad una imposta sostitutiva pari al 4% per la rivalutazione dei terreni.
Come nel caso dell’imposta sostitutiva da versare per la rivalutazione delle partecipazioni, l’imposta sostitutiva deve essere versata:
- unica soluzione : entro il 30 giugno 2014
- 1° rata: entro 30/6/2014
- 2° rata: entro 30/6/2015 con interessi al 3% calcolati a decorrere
dal 30/6/201
- 3° rata: entro 30/6/2016 con interessi al 3% calcolati a decorrere
dal 30/6/2014.
Come nel caso del versamento
dell’imposta sostitutiva per la rivalutazione delle partecipazioni,
anche per quelle relative ai terreni, l’obbligo deve essere assolto
mediante utilizzo del modello F24.
A tal fine, il codice tributo da utilizzare è “8055 Imposta sostitutiva delle imposte sui redditi per
la rideterminazione dei valori di
acquisto di partecipazioni non negoziate nei mercati regolamentati”
Deve essere indicato anche l’anno
di riferimento, si ritiene resti confermato il medesimo codice tributo indicando quale anno di riferimento “2014”.
L’UNIONE
ARTIGIANA
ambiente
ANNO LX – N. 4
APRILE 2014
NUOVE REGOLE PER I RAEE
Novità per la produzione, l’importazione e la distribuzione di apparecchiature per la gestione dei loro rifiuti
C
on due distinte norme il
Governo italiano ha recepito altrettante direttive europee: la 2011/65/UE (restrizione
all’uso di sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed
elettroniche AEE) e la 2012/19/
UE sui rifiuti di apparecchiature
elettriche ed elettroniche (RAEE),
di seguito illustrate.
Il decreto legislativo 4 marzo
2014 n. 27, in attuazione della
direttiva 2011/65/UE, riguarda la
restrizione dell’uso di determinate
sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettro-
niche.
Il provvedimento di recepimento
è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale n. 62 del 15-3-2014 ed è
entrato in vigore il 30 marzo 2014
e prevede nuovi obblighi nei confronti dei fabbricanti, mandatari,
importatori e distributori di apparecchiature elettriche ed elettroniche.
Il decreto legislativo 14 marzo
2014, n. 49, entrato in vigore il
12 aprile, con cui lo Stato italiano recepisce la direttiva 2012/19/
UE sui Rifiuti da Apparecchiature
Elettriche ed Elettroniche (RAEE),
sostituisce quasi totalmente con
modifiche la precedente normativa di riferimento per i RAEE,
cioè il Dlgs. 151/2005. Nella
norma viene fatta chiarezza sulla
distinzione tra RAEE domestici e
professionali. Inoltre è rimandata
a un successivo regolamento la
definizione delle modalità del ritiro “uno contro zero” per i RAEE
di piccolissime dimensioni. Il decreto introduce una serie di novità
come:
- una nuova definizione di RAEE
provenienti dai nuclei domestici’;
- L’estensione immediata del cam-
Albo nazionale Gestori ambientali
Scadenza 30 aprile e l’avviso arriva solo via PEC
po di applicazione della legge ai
pannelli fotovoltaici, fino ad oggi
esclusi;
- l’obbligo di apporre un marchio
di identificazione del produttore;
- il nuovo obbligo per i Distributori con superficie di vendita di AEE
superiore a 400 mq di ritirare gratuitamente i RAEE di piccolissime
dimensioni (“uno contro zero”);
Tutte le novità contenute nei due
suddetti decreti sono scaricabili
sul sito di Confartigianato Imprese Belluno, www.confartigianatobelluno.eu, nell’area soci: ambiente e sicurezza.
CONVEGNO
SECUR8:IL GESTIONALE
DELLA SICUREZZA SUL
LAVORO
venerdì 9 maggio 2014 - ore 16.00
Sedico - Centro Consorzi
Versamento a mezzo:
- bollettino di conto corrente
postale n. 17033309 intestato
a C.C.I.A.A. Venezia – Sez. regionale Veneto - Albo Nazionale
Gestori Ambientali – Causale:
denominazione e codice fiscale
dell’impresa, numero di iscrizione all’Albo Gestori Ambientali,
categorie e classi di riferimento.
- bonifico (tramite banca o posta) sul conto corrente postale n. 17033309, intestato a:
C.C.I.A.A. VENEZIA – Sezione Re-
gionale del Veneto - Albo Gestori Ambientali, codice IBAN: IT65
K076 0102 0000 0001 7033
309, riportando nella causale
il codice fiscale dell’impresa e
il numero di iscrizione all’Albo
Nazionale Gestori Ambientali.
Presentazione del software Secur8 alla luce del decreto
ministeriale 13 febbraio 2014 in merito a procedure
semplificate per la adozione e la efficace attuazione
dei modelli di organizzazione e gestione della sicurezza nelle piccole e medie imprese.
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9
ARTIGIANA
10 L’UNIONE
opportunità
ANNO LX – N. 4
APRILE 2014
CRGA
MICROCREDITO - FINANZIAMENTI AGEVOLATI DI IMPORTO LIMITATO
Beneficiari
PMI che non abbiano presentato bilanci (o documentazione contabile-fiscale equivalente) consecutivamente in perdita negli ultimi tre
esercizi.
Settori economici ammessi
Ateco 2007
L.R. 5/2001: C, D, E, F, H, J, M72, A01.61
L.R. 2/2002: imprese artigiane operanti in tutti i settori
L.R. 1/1999: E38, G, H52.29, H53.20, I56, J59, J60.10, J60.20, J62, K66, L68, M69, M70, M71, M73, M74.20, M74.30, N77, N78, N79, N80,
N81, N82, P85, R90.02, R92, R93, S95, S96
Sede operativa della ditta
Finalità
Regione del Veneto
SUPPORTO DELLA LIQUDITA’ AZIENDALE. Agli interventi si applica il regime “de Minimis”
Tipologie
di intervento
Operazioni di supporto finanziario a fronte di pagamenti effettuati negli ultimi 24 mesi antecedenti la data della domanda di agevolazione per:
- canoni di locazione relativi ai locali adibiti allo svolgimento dell’attività aziendale;
- utenze: energia elettrica, acqua, gas, telefono fisso e connessione a reti telematiche;
- rate di mutuo e/o canoni leasing relativi ad operazioni finanziarie.
Importi richiedibili
Da 10.000 euro a 50.000 euro. L’IMPORTO MASSIMO VALE ANCHE COME LIMITE DI IMPORTO DI PIU’ “FINANZIAMENTI AGEVOLATI DI IMPORTO
LIMITATO” RIFERITI ALLA MEDESIMA IMPRESA E CONTEMPORANEAMENTE IN AMMORTOMENTO.
Durata del finanziamento agevolato MIN. 36 MESI -MAX 60 MESI. Di cui preammortamento MAX 12 MESI
L’operazione godrà di un tasso agevolato composto da un 50% a tasso zero e il rimanente 50% a tasso massimo euribor a 3/6 mesi più 5%.
Agevolazione
In caso di prefinanziamento questo dovrà essere regolato, secondo quanto previsto dalla convenzione stipulata con Veneto Sviluppo, ad un
tasso non superiore all’ Euribor a 3/6 mesi più 5%.
Presentazione della domanda
La domanda va presentata a Veneto Sviluppo, anche per il tramite delle banche finanziatrici convenzionate, e ai Confidi che abbiano sottoscritto apposita convenzione con Veneto Sviluppo, vigilati dalla Banca d’Italia.
Scadenza
Bando aperto continuativamente fino al 30 giugno 2014.
Info: CRGA Veneto – sede di Belluno: Silvia Reolon tel 0437 933283; CRGA Veneto – sede di Feltre: Sandro Della Vecchia tel 0439 878114
Sedi in provincia di Belluno:
Belluno, p.le Resistenza 8
tel 0437 933281
Feltre, via Ligont 4
tel 0439 878114
PER I SOCI
CONFARTIGIANATO
IMPRESE
Dalle due ruote alle rotaie
accordi e convenzioni
per risparmiare
nel trasporto
Confartigianato Piaggio:
rinnovata la Convenzione
È stata rinnovata anche per il 2014 la
convenzione con Piaggio Veicoli Commerciali per l’acquisto dei veicoli da
lavoro Piaggio. Gli sconti previsti in
favore delle imprese associate sono invariati rispetto allo scorso anno e in
particolare:
• 400 euro per l’acquisto del modello
Ape 50
• 500 euro per il modello Ape TM
• 600 euro per i modelli Porter, Porter
Maxi e Quargo
in aggiunta agli sconti, per tutti i veicoli nuovi acquistati in convenzione è
prevista l’estensione della garanzia di
f
flash
NORDEST E RIPRESA
ECONOMICA
IL 2014 ANNO DELLA
SVOLTA
E’ possibile pensare alla ripresa
economica del Nordest nel corso di quest’anno?
Dati Istat e Prometeia prevedono numeri in crescita per tutto
questo territorio. A trainare,
però, il rilancio del Pil del Triveneto saranno le province di
Bolzano - con un +1,7% - , di
Treviso - con un +1,6% - seguite da Padova e Pordenone,
ma tutte dovrebbero passare al
segno positivo.
Se ripresa ci sarà, tuttavia, re-
sterà il neo della disoccupazione e per questo indicatore Belluno pagherà ancora, benché il
tasso di disoccupazione negli
ultimi sette anni corrispondenti alla crisi sia già salito di un
5%.
NEL PADIGLIONE ITALIA
CONFARTIGIANATO
A EXPO 2015
Confartigianato partner del Padiglione Italia per mettere in
vetrina a Expo 2015 le eccellenze del saper fare italiano.
E’ stato firmato nelle scorse
settimane il contratto di partecipazione.
Confartigianato sarà protagonista nel Padiglione Italia con
un’area permanente di rappresentanza, uno spazio espositivo di due settimane dedicato
alle eccellenze dell’artigianato
e un evento organizzato all’Auditorium di Palazzo Italia.
E’ così auspicabile che anche i
prodotti della montagna bellunese possano trovare spazio a
Expo 2015, come indicato tra
i 10 punti dell’Agenda per la
montagna, presentata dall’Associazione in occasione della
Conferenza nazionale sulla
montagna, organizzata a Belluno il 20 e 21 gennaio scorsi.
Consulta
i tassi convenzionati
e i finanziamenti agevolati
di tutte le banche in
www.crga.veneto.it
ulteriori 6 mesi. Per ulteriori indicazioni e per richiedere la scheda descrittiva
dell’offerta, il listino ufficiale, l’elenco
dei riferimenti di zona Piaggio e l’elenco delle concessionarie gli interessati
possono contattare l’Ufficio Segreteria
dell’Associazione (Paola Rossa tel. 0437
933201, e-mail [email protected]).
Confartigianato – NTV:
biglietti ferroviari ITALO a
prezzi scontati
È attiva una nuova convenzione con NTV
– Nuovo trasporto Viaggiatori S.p.A., la
società che gestisce i servizi del treno ad
Alta Velocità ITALO. Il nuovo accordo permette di acquistare i biglietti per tutti i
treni ITALO ( 52 collegamenti giornalieri
su diverse direttrici) usufruendo di uno
sconto del 10% per tutte le classi di prenotazione SMART, PRIMA e CLUN, sia sulla tariffa a prezzo intero Base, sia sulla
tariffa ridotta Economy. Per usufruire dei
vantaggi dell’Accordo è necessario che
le prenotazioni e gli acquisti vengano
effettuati attraverso l’Agenzia del Sistema Confartigianato, Artquick Srl (tel.
0115526052 – e-mail: [email protected]) .
Per ulteriori informazioni potete rivolgervi alla suddetta Agenzia oppure all’Ufficio
Segreteria dell’Associazione (Paola Rossa
0437 - 933201).
Per il servizio di emissione dei biglietti
ITALO, così come di quelli Trenitalia, è
prevista una commissione di agenzia pari
a Euro 3,00 più IVA.
agenda
della giunta
20 Marzo 2014
Il presidente Giacomo Deon è intervenuto al Tavolo
dell’economia in Camera di commercio di Belluno.
L’UNIONE
ARTIGIANA
Iscrizione al Tribunale di Belluno
n. 29 del 3.8.1955
DIRETTORE RESPONSABILE:
Mariateresa Busatta
21 Marzo 2014
All’inaugurazione di Agrimont presso Longarone
Fiere ha partecipato il presidente, Giacomo Deon.
COMITATO DI REDAZIONE: Ermanno Pizzolato, Mariateresa Busatta, Flavio Dal Pont,
Marco Danielis, Lamberto Luciani, Ferdinando Prior, Maurizio Reolon, Michele Talo
24 Marzo 2014
Il presidente Deon ha partecipato ai lavori dell’incontro sul tema “Rivitalizzazione del Nevegal e altro sul
turismo” organizzato presso il Comune di Belluno.
FOTO: Archivio
31 Marzo 2014
Al convegno promosso da Fidimpresa Veneto a
Belluno sul tema “Impresa. Economia. Credito.
Perché dobbiamo pensare positivo” sono intervenuti il presidente Deon e la componente di Giunta,
Ivana Del Pizzol
IMPAGINAZIONE: Alessandro De Bon
EDITORE E STAMPA: GRAFICHE ANTIGA spa
Via delle Industrie 1 - 31035 Crocetta del Montello
(TV)
Esclusivista per la raccolta pubblicitaria:
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Tel. 0423 6388 - Fax 0423 638900
[email protected]
NUMERO CHIUSO IN TIPOGRAFIA
Il 14 aprile 2014
11
L’UNIONE
ARTIGIANA
centro consorzi
ANNO LX – N. 4
APRILE 2014
START-UP DI IMPRESA PER LA LAVORAZIONE DELLA LANA
Progetto del Centro Consorzi che recupera una tradizione delle Prealpi e Dolomiti bellunesi
I
l progetto per ricostruire la
filiera produttiva nel settore
della lavorazione della lana,
presentato da Centro Consorzi con il
parternariato di Confartigianato di
Belluno e del Veneto, delle Comunità montane dell’Alpago e Feltrina e
dell’Ente Parco, oltre che da aziende
che lavorano nel settore, è stato
approvato dalla Regione Veneto.
L’intervento mira a trasformare in
una risorsa per il territorio bellunese ciò che attualmente viene in gran
parte smaltito come rifiuto speciale: la lana, materiale antico ma nel
contempo altamente tecnologico.
Tale materia prima ha trovato, negli
ultimi anni, grande ripresa grazie
allo sviluppo in provincia dell’allevamento di ovini con il recupero
di razze autoctone, quali la pecora
dell’Alpago e quella di Lamon.
Il progetto si prefigge di supportare
un gruppo di donne della provincia
nell’acquisizione di competenze per
la lavorazione artigianale della lana
(telaio, feltro, filo continuo) così
da poter creare oggetti in grado
di “parlare” con consapevolezza
e stile della terra dolomitica, accompagnandole (dall’analisi delle
richieste di mercato, alla ricerca di
strumenti finanziari, alla stesura di
un vero e proprio piano di comunicazione) nella creazione di un’attività imprenditoriale sia pure di
nicchia.
L’utilizzo di lane autoctone, infatti, potrà rappresentare non solo un
supporto per i produttori, ma anche
un’azione di recupero di una risorsa tradizionale, della riscoperta di
antichi saperi e di sostegno alla nascita di microeconomie all’interno
dei contesti rurali.
Attraverso sinergie tra allevatori,
v
produttori, trasformatori e consumatori di lana è pensabile, poi,
arrivare a un progetto di salvaguardia dell’ambiente e di coloro che lo
abitano, ma anche è possibile intraprendere un processo produttivo
tecnicamente valido, integrato e
sostenibile, in grado di trattare in
modo economicamente vantaggioso
piccoli volumi di lana prodotti localmente, contribuendo a mitigare
l’abbandono delle aree alpine da
parte delle giovani generazioni.
Di prim’ordine gli stakeholder che
in qualità di partner hanno aderito
alla rete, condividendone obiettivi,
finalità e strumenti, con i quali il
progetto intende mantenere un
continuo rapporto di confronto e
miglioramento della propria efficacia operativa.
Per info: Centro Consorzi - Antonella Tormen, tel. 0437 851331 oppure
www.centroconsorzi.it
•
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•
Carla Vibani
nuova presidente
L’assemblea del consorzio Green Concept ha provveduto al rinnovo delle
cariche sociali. Nuovo presidente del
Consorzio è Carla Vibani, mentre sono
stati riconfermati membri del consiglio direttivo Ugo Da Lan e Roberto
Canal. Il nuovo consiglio ha espresso
la volontà di scandagliare la possibilità di operare in sinergia con altri
consorzi al fine di migliorare, per le
ditte che ne avessero l’esigenza, anche le prospettive commerciali, tra cui
il biologico.
Inoltre, si è pensato a un questionario
per rilevare le esigenze dei soci, così
da indirizzare l’attività del consorzio,
supportata anche da materiale pubblicitario e da un sito internet. Un ringraziamento particolare a Mauro De
Martin per il lavoro svolto fino a oggi.
Mtf srl -Lanificio Paoletti
Fardjma
Flex Piave snc
Green Concept
Confartigianato Imprese
del Veneto
Confartigianato Imprese
Belluno
Parco Nazionale Dolomiti
Bellunesi
Comune di Lamon
Comunità montana Feltrina
Unione Montana Alpago
Istituto Agrario “A. Della
Lucia” di Feltre
corsi
ALIMENTAZIONE
Personale addetto alla produzione e
vendita delle sostanze alimentari
EX LIBRETTO SANITARIO (L.R. n. 2 del 19/03/2013)
Rilascio: (per coloro che frequentano il corso per la prima volta)
mercoledì 25 giugno dalle 14.30 - Sedico, Centro Consorzi
Aggiornamento: (per chi ha già frequentato il corso nei tre
anni precedenti alla presente iscrizione)
mercoledì 14 maggio dalle 14.30 - Alleghe, loc. Masarè c/o Sede Alpini
mercoledì 21 maggio dalle 14.30 - Sedico, Centro Consorzi
Iscrizione: possibile anche on-line accedendo al sito www.
centroconsorzi.it e selezionando il corso prescelto presente in home page.
NOTA - per gli iscritti in regola con la contribuzione all’EBAV è
previsto il rimborso al 100% dallo stesso EBAV.
Potranno essere organizzati anche corsi aziendali su richiesta.
Ref: Erica De Bacco, tel. 0437 851341
[email protected]
SICUREZZA
Rappresentante dei lavoratori per la
sicurezza (RLS)
Riservato ai rappresentanti dei lavoratori per
la sicurezza di aziende fino a 50 lavoratori
Durata: 32 ore
Calendario: 8, 15, 22 e 29 maggio
Orario: 8.30-12.30 e 13.45-17.45
Sede: Sedico Centro Consorzi
Iscrizione: richiedere la scheda di adesione e iscriversi compilandola
al più presto
NOTA - Si ipotizza realizzare soltanto quest’edizione di corso a Sedico.
Ref: Renzo Della Vecchia, tel. 0437 933260
[email protected]
Ha suscitato un certo clamore (se ne
è interessato anche il Sole 24ore) il
caso del corso sul tessile proposto
dalla ditta AMD di Limana, che aveva evidenziato la necessità di rimagliatrici specializzate.
Il tutto si è concretizzato in meno
di un mese: dalla richiesta avanzata
sulla stampa alla successiva preparazione e approvazione da parte della Regione Veneto. Un buon motivo
di soddisfazione per gli uffici del
Centro Consorzi, ma anche per la
struttura della formazione della Regione Veneto che, tramite l’apertura
di bandi a sportello nelle work esperience, ha dimostrato di aver messo
in atto una procedura in linea con le
esigenze delle aziende in grado di rispondere velocemente alle richieste.
Consorzio Green Concept
I partner del progetto
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CORSO TESSILE
corsi
Addetto alle misure di prevenzione
incendio e gestione delle emergenze
Sede: Sedico presso Centro Consorzi
Calendario: lunedì 23 giugno 2014 intera giornata - 8 ore di formazione (lezione teorica ed esercitazione pratica individuale) e con il
seguente orario dalle 8,30 alle 12,30 e dalle 13,45 alle 17,45
Ref: Renzo Della Vecchia
tel. 0437 933260 - [email protected]
CORSI APERTI A TUTTI
AUTOCAD 2D – liv. base
Calendario: 30 ore dal 29.04.2014 al 06.06.2014 nelle giornate del
martedì e venerdì dalle 18.00 alle 20.30
Docente: dott. Francesca Pivetta
LINGUA INGLESE - base
Calendario: 20 ore dal 22.04.2014 al 30.05.2014 nelle giornate del
martedì e venerdì dalle 18.30 alle 20.30
Docente: dott. Monica Argenta
LINGUA INGLESE - turistica
Calendario: 20 ore dal 28.04.2014 al 05.06.2014 nelle giornate del
lunedì e giovedì dalle 18.30 alle 20.30
Docente: dott. Monica Argenta
TECNICA DELLE MERIDIANE
Calendario: 38 ore dal 29.04.2014 al 03.06.2014 nelle giornate del
lunedì, martedì e giovedì dalle 18.00 alle 21.00 e al Sabato dalle
9.00 alle 12.00
Docente: Giovanni Sogne
Info e iscrizioni: Centro Consorzi - tel. 0437851333
e-mail: [email protected]
corsi
“Operatore del legno”
Attività per adulti per conseguire la qualifica
Un nuovo progetto vede il Centro Consorzi impegnato nella
formazione per il settore del legno.
Destinato a persone adulte (over 18 anni) interessati a
conseguire una qualifica professionale, il percorso formativo
verrà personalizzato mediante la valorizzazione delle esperienze
maturate in contesti lavorativi, formativi ed esperienze di vita; sarà
quindi possibile frequentare solo quelle parti di approfondimento
necessarie a crescere professionalmente e a conseguire il titolo di
studi.
I destinatari sono dunque, soggetti adulti in possesso di licenza
di scuola secondaria di primo grado, privi di titolo di studi o con
titolo la cui spendibilità risulti indebolita, privilegiando persone
inoccupate o disoccupate o a rischio di perdita del lavoro.
L’ammissione avverrà su selezione, che si terrà il 6, 7, 8, 9 maggio
p.v. e verterà sull’analisi dei pre-requisiti in possesso sulla base del
curriculum vitae e su un colloquio strutturato di tipo attitudinale
e motivazionale.
Le domande devono pervenire al Centro Consorzi di Sedico entro le
ore 13.00 del 5 maggio p.v.
Info: Centro Consorzi, Sedico - [email protected];
Ref. Losso (0437851320) - Barattin 0437 851311)
LA FORZA DEL SORRISO
Prossimo appuntamento: lunedì 19 maggio dalle 9.30 alle 12.00
Ref: Laura De Paoli, tel. 0437 851330
o Gianluca Soppelsa 0437 851340
ARTIGIANA
12 L’UNIONE
dalla provincia
Su iniziativa della Fent Marmi snc di Seren del Grappa
Indetto un concorso di design per l’arredo urbano per la valorizzazione
delle pietre locali nell’ambito della Mostra dell’artigianato di Feltre
L’azienda Fent Marmi di Seren del
Grappa - in collaborazione con
il Comitato organizzatore della
Mostra dell’artigianato di Feltre e
l’Ordine degli Architetti della provincia di Belluno - ha indetto un
concorso di design per la progettazione di oggetti di arredo urba-
no, che valorizzino l’impiego delle
pietre locali.
Il bando per la partecipazione è
pubblicato sul sito della Mostra.
La partecipazione è aperta ad architetti, ingegneri, designer. Gli
elaborati devono essere presentati
entro il 30 maggio p.v.
ANNO LX – N. 4
APRILE 2014
comunicazione
digitale
Confartigianato Imprese Belluno intende ridurre al
minimo la comunicazione cartacea con le aziende
associate, sia per una questione di costi sia, prima
ancora, per rendere tempestive le informazioni.
Visita
Seminari “Cultura
d’impresa 2014”
martedì 6 maggio 2014
ore 18.00
Belluno, sala riunioni
Confartigianato Imprese Belluno
L’importanza gestionale anche per le
piccole aziende; la responsabilità degli
amministratori;
le fasi dell’eventuale crisi aziendale; cenni sugli istituti deflattivi del fallimento
interverrà
Giovanni Rigoni, commercialista
Iscrizione entro 5 maggio: via mail:
[email protected]
oppure tel. 0437 933203
Sono già tre i seminari tenuti nel
2014 da Donne Impresa Belluno
aperti, altresì, a tutti i soci di Confartigianato Imprese Belluno.
Negli incontri si è parlato di “fare
rete”: come approcciarsi e perché
farlo e “internazionalizzazione delle
imprese”: come avvicinarsi ai mercati esteri, informazioni operative utili
e servizi a supporto.
Il prossimo appuntamento (e ultimo)
parlerà invece di “gestione d’azienda
in tempi di crisi” (vedi a lato).
“Il riscontro di partecipazione - afferma la presidente Ivana Del Pizzol
- è più che soddisfacente. D’altra
parte i temi affrontati sono stati
espressamente richiesti dalle imprenditrici associate. L’argomento
internazionalizzazione ha riscosso
molto interesse, visto che tante
imprenditrici sono già sui mercati
stranieri e molte altre hanno deciso
di entrarci in un’ottica espansiva e
per bilanciare la crisi del mercato
interno”.
e invia la tua mail a
[email protected]
L’Associazione attende da tutte le aziende il proprio
indirizzo mail a cui inviare le comunicazioni.
Segreteria dell’Associazione: fax 0437 933122
e-mail: [email protected]
Azione con il contributo di Camera di commercio di Belluno
La gestione dell’azienda
in tempo di crisi
www.confartigianatobelluno.eu
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