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Tutto quello che sto per dirvi è falso
L’UNIONE ARTIGIANA Confartigianato Imprese Belluno p.le Resistenza, 8 - 32100 BELLUNO tel. 0437-933111 - fax 0437-933122 e-mail: [email protected] - www.confartigianatobelluno.eu ANNO LX - APRILE 2014 - Periodico mensile Numero 4 Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale - 70% NE/BL Bollettino degli organi direttivi di Confartigianato Imprese Belluno. Stop a contraffazione e abusivismo L’EDITORIALE Pantone 280 CONFARTIGIANATO BELLUNO È ANCHE TURISMO L a questione è sul piatto da tempo e il lavoro arriva ora a dare i “buoni” frutti. La nostra Associazione entra a “piedi uniti” nel turismo con una propria articolazione interna, per valorizzare le nostre imprese orientate a questo settore, che sono molte e variegate: dall’alimentare all’artistico, dai servizi alle manutenzioni, ai trasporti. Nasce, infatti, Confartigianato Turismo Belluno che darà visibilità all’artigianato. Ufficialmente sarà presentata il prossimo 5 maggio alla presenza dell’assessore regionale al Turismo, Marino Finozzi. Con questa scelta andiamo a proporre un approccio tematico ben individuato che riguarda l’artigianato e uno strumento operativo, di cui ci siamo dotati, per offrire alle imprese un sostegno organizzativo e promozionale. Di fatto una piattaforma tecnologica regionale - denominata Discovering Artigianato con uno spazio provinciale, che presenterà le migliori produzioni “del bello” (artigianato artistico e non solo) e “del buono” (alimentazione). La scommessa del turismo nel Bellunese non può lasciare fuori l’artigianato, infatti. Già ci siamo quotidianamente con le nostre aziende associate che operano nel contesto delle località più famose della provincia. Ora, si tratta di ingranare la marcia giusta e scalare posizioni. Dobbiamo essere pronti con idee e strumenti. La candidatura di Cortina d’Ampezzo per i Mondiali di sci del 2019 (su cui noi crediamo e che sosteniamo) ci mette alla prova. Abbiamo prodotti artigiani di qualità, che i turisti sanno apprezzare. Avremo, piuttosto, bisogno di servizi di qualità, di una regia unica che governi i flussi turistici e la promozione, questo sì. Come Associazione stiamo già lavorando per promuovere e soprattutto “identi- ficare” le produzioni delle nostre aziende associate. Nei mesi scorsi abbiamo lanciato il marchio “è Bellunese” per i prodotti interamente realizzati in provincia. Si è cominciato con i prodotti alimentari, ma il marchio in futuro apparirà anche sulle produzioni meccaniche o sugli occhiali, che escono dai nostri laboratori. Discovering Artigianato è uno strumento tecnologico ed innovativo, come ce ne sono altri. Non è stato realizzato pensando ad introdurre un elemento di novità, ma noi lo riteniamo indispensabile, essenziale e fondamentale, perché ci consente di entrare nel cosiddetto villaggio globale di internet. Come potremmo, altrimenti, comunicare, dare visibilità e assistenza alle imprese? Il portale è un mezzo economico rispetto ad altre modalità promozionali. Il web-marketing è diventata la privilegiata da tutti gli operatori anche tramite i social network. Sarà, quindi, lo strumento per diffondere nel mondo il valore del riconoscimento delle nostre Dolomiti patrimonio dell’umanità assieme ai valori e contenuti dei nostri laboratori artigiani. Giacomo Deon Pantone 430 Tutto quello che sto per dirvi è falso Spettacolo teatrale aperto alla cittadinanza in programma a Belluno giovedì 8 maggio per sensibilizzare e prevenire questi fenomeni U sare il teatro per sensibilizzare la cittadinanza contro la piaga della contraffazione a tutela del consumatore e delle produzioni italiane: una strada nuova, diversa da metodi consueti, per raggiungere l’obiettivo con la massima efficacia. E’ questo lo spirito con cui è stato pensato, creato e scritto lo spettacolo teatrale “Tutto quello che sto per dirvi è falso”, di Andrea Guolo, interpretato da Tiziana Di Masi. Spettacolo che sta solcando i teatri di tutte le città del Veneto e che a Belluno sarà messo in scena al Teatro comunale il prossimo 8 maggio alle ore 21.00 (ingresso gratuito fino esaurimento posti, solo platea), su iniziativa di Confartigianato Imprese Belluno in collaborazione con le altre Associazioni di categoria presenti in provincia e con il patrocinio del Comune di Belluno. L’intervento nasce dalla convergenza sul progetto della Regione Veneto-Assessorato all’Agricoltura e tutela del consumatore, del tavolo congiunto Sistema Moda Veneto (Confartigianato, CNA, Confcommercio, Confesercenti e Confindustria), delle principali Associazioni dei consumatori del Veneto e di soggetti impegnati statutariamente nella lotta alla contraffazione. La proposta teatrale intende seminare la cultura della legalità, partendo dal confronto con un pubblico consapevole per trasmettere il senso del made in Italy non solo nell’ottica economica o in termini di valorizzazione di brand, ma anche come scelta di cam- Un passo avanti in Regione Specificità bellunese: all’esame della prima commissione Qui è attesa l’approvazione per fine maggio e a Palazzo Ferro Fini prima dell’ estate L’iter per il riconoscimento della specificità bellunese avanza. Il progetto di legge n.370 del 31 luglio 2013 che prevede “Interventi a favore dei territori montani e conferimento di forme e condizioni particolari di autonomia amministrativa, regolamentare e finanziaria alla Provincia di Belluno in attuazione dell’articolo 15 dello Statuto del Veneto” e che riprende il “Libro bianco della montagna veneta” realizzato da Confartigianato Belluno è finalmente approdato infatti in prima Commissione del Consiglio regionale, che ora procederà all’esame del progetto con l’impegno dichiarato ad approvarlo per fine maggio. “Un passo atteso - commenta il presidente di Confartigianato Belluno, Giacomo Deon - e altrettanto fondamentale in questo particolare momento. Contiamo, in particolare, sull’impegno dimostrato dai due consiglieri regionali bellunesi, Dario Bond e Sergio Reolon per portare a casa in tempi ragionevoli il risultato finale tanto agognato”. po per difendere il valore della comunità, la salute, la sicurezza dei consumatori. Prende spunto, dunque, dal fenomeno contraffazione come problema sociale, prima ancora che economico. Con un taglio ironico, pungente, ma vero, “Tutto quello che sto per dirvi è falso” di Andrea Guolo va a coinvolgere consumatori, imprenditori e istituzioni sull’urgenza di un intervento mirato alla soluzione di un fenomeno che ha ripercussioni sociali pesanti. Grande attenzione è posta sulla nocività per la salute della quasi totalità dei prodotti contraffatti - dai giocattoli all’abbigliamento, dall’alimentare ai ricambi auto, ai farmaci - e sull’esistenza di una “filiera del dolore” di cui ciascun cittadino/consumatore diviene parte (e complice) nel momento in cui sceglie di acquistare un bene contraffatto, non senza perdere di vista il danno economico diretto che impatta sulle comunità. Il giro d’affari della contraffazione, solo in Italia, è infatti stimato pari a 6,9 miliardi di euro, mentre sottrae circa 110 mila posti di lavoro regolari. A fianco della contraffazione un altro fenomeno sta minacciando la aziende regolari: l’abusivismo particolarmente presente in alcuni comparti come quello dei servizi alla persona. Una situazione che le aziende intendono denunciare con l’avvio di un’altra campagna di sensibilizzazione, che nelle prossime settimane verrà lanciata. Appuntamento a teatro, giovedì 8 maggio, ore 21. ARTIGIANA 2 L’UNIONE attualità ANNO LX – N. 4 APRILE 2014 Montagna Veneta: il futuro legato ai fondi strutturali europei 2020 Le linee guida indicate dal territorio in vista dei Piani operativi regionali S econdo il ruolino di marcia dei Fondi strutturali europeiFIE (FSE, FESR, FEASR) e del Programma di sviluppo rurale in vista della predisposizione dei Piani operativi regionali (la cui stesura è attesa per la prossima estate) sul territorio si sta lavorando per definire le linee guida da indicare nei rispettivi obiettivi tematici. Le Associazioni delle categorie economiche e sociali bellunesi hanno elaborato il proprio position paper rispetto al ruolo che la montagna veneta potrà e dovrà avere nella programmazione regionale dei Fondi SIE 2014-2020. Tab – Position paper della Montagna Veneta in sintesi Azioni Tutela e valorizzazione delle risorse della “Montagna Veneta” Sistema produttivo della “Montagna Veneta” Popolazioni della “Montagna Veneta” Interventi - tutela delle risorse naturali e messa in sicurezza del territorio. Scelta di affidare la cura delle risorse naturali e del territorio alle popolazioni residenti in montagna (soprattutto i soggetti incaricati della gestione del territorio: agricoltori, enti Parco, operatori delle Unioni montane, Regole, ecc.) - creazione di condizioni di fruizione e di valorizzazione sostenibili, in specie a fini turistici, delle risorse naturali, culturali e paesaggistiche che fanno la differenza e che rappresentano la “diversità” della “Montagna Veneta”, rispetto agli altri territori regionali - gestione delle risorse, in particolare la riduzione delle perdite d’acqua dagli acquedotti, che in montagna assume dimensioni insostenibili, ma anche la gestione dell’energia (efficienza energetica, sfruttamento delle bioenergie rinnovabili, privilegiando utilizzo della biomassa forestale IMPRESE - miglioramento delle capacità di ricerca e innovazione delle imprese dei settori produttivi individuati dalla strategia di “smart specialization” regionale - rilancio della propensione agli investimenti del sistema produttivo, anche nel settore agricolo e agro-industriale, mediante investimenti innovativi, finalizzati al perseguimento di specifici obiettivi di miglioramento dell’efficienza e di riduzione dei costi, riduzione dell’impatto ambientale e miglioramento delle condizioni di sicurezza sul lavoro - piano di interventi nel settore del turismo per qualificare e migliorare l’offerta di servizi delle imprese e delle strutture alberghiere ed extralberghiere di montagna - istituzione di uno specifico regime di aiuto semplificato per le piccole imprese agricole di montagna - sostegno all’avvio di nuove iniziative imprenditoriali, in particolare di micro imprese - sostegno all’accesso ai mercati internazionali, mediante creazione di reti di imprese e di sinergie tra filiere produttive e tra settori. In questo ambito, risulterebbe strategico un progetto di valorizzazione, promozione e commercializzazione dei «prodotti di montagna», con marchio riconosciuto ai sensi del Regolamento (UE) n. 1151/2012 CAPITALE UMANO - migliorare l’offerta formativa ed educativa, per colmare il gap tra competenze disponibili e fabbisogni professionali espressi dalle imprese, soprattutto attraverso l’intensificazione dei rapporti scuola-formazione-impresa - promuovere interventi sul miglioramento dell’accesso all’istruzione universitaria o equivalente da parte degli studenti - progetto di “scuola digitale” (e-school e smart school) per l’intera “Montagna Veneta”, per migliorare le opportunità di accesso all’informazione e alla conoscenza e le opportunità formative per gli studenti, compresa la creazione di veri e propri “centri scolastici digitali”, collegati funzionalmente alle istituzioni scolastiche di riferimento - inclusione sociale delle popolazioni di montagna: consentire e mantenere l’accesso ai servizi e alle infrastrutture di base per chi vive in montagna, assicurando adeguata copertura territoriale dei servizi e delle strutture, ma anche servizi e strutture migliori per tutti, capaci di aumentare l’attrattività dei luoghi, e minori costi - creazione di migliori opportunità occupazionali e di reddito delle popolazioni montane, diversificando l’economia locale (attività economiche alternative: settore agricolo e forestale, valorizzazione del patrimonio storico-culturale locale, erogazione di servizi alla popolazione) e interventi di promozione dell’attività autonoma - superamento del “digital divide”: l’accesso ai diritti di base e ai servizi passa attraverso la connessione a Internet L’UNIONE ARTIGIANA attualità ANNO LX – N. 4 APRILE 2014 3 Concordati preventivi: pessime ricadute sulle piccole imprese In provincia di Belluno fenomeno a dimensioni preoccupanti, si pensa a un intervento sulla legge C oncordati preventivi in continuità: due facce di una stessa medaglia, l’attuale crisi. Mentre da un lato, infatti, si sta registrando un crescendo di concordati preventivi in continuità per aziende anche nella nostra provincia, dall’altro aumenta al pari - se non di più - la preoccupazione dei piccoli imprenditori che subiscono tali scelte. Confartigianato Imprese Belluno sta monitorando da tempo il fenomeno, per individuare azioni a tutela delle imprese, che con questa procedura riescono a rientrare solo parzialmente, se non in maniera davvero marginale, dei propri crediti nei confronti di aziende sulla soglia del fallimento. “Tale pratica concorsuale è certamente stata concepita con le migliori intenzioni - puntualizza il presidente Giacomo Deon - ma alla prova dei fatti, nell’impatto con la crisi, si è rivelata uno strumento micidiale, ovvero, un espediente per liberarsi dei debiti accumulati e provocare, certo non intenzionalmente, la morte dell’intero indotto. Di fronte a questo stato di fatto - aggiunge il presidente Deon - la nostra Associazione non sta alla finestra, ma ha coinvolto la Federazione Regionale per effettuare interventi volti a una modifica legislativa, individuati su due direttrici”. Il fenomeno è brutalmente descritto dai numeri. Nel 2013, in provincia di Belluno, sono stati ammessi 12 concordati, di cui nove “in bianco”, e in questi primi mesi del 2014 se ne sono aggiunti altri quattro (tutti “in bianco”, vale a dire quelli con ulteriore proroga della presentazione della documentazione) e quasi tutti hanno interessato aziende del settore delle costruzioni, andando a colpire l’intero indotto con conseguenze esponenziali sia per numero di imprese sia per fatturati. I presidenti bellunesi del Sistema casa (Paolo Tramontin, Edili; Lino Bogo, Installazione impianti; Gianluigi Collazuol, Legno) hanno deciso di coinvolgere le relative categorie a livello regionale per una discussione delle proposte di emendamento alla Legge fallimentare per “verificare – scrivono tutti i tre Presidenti ai colleghi regionali - l’effettiva consapevolezza della portata di questo fenomeno e tenendo presente che ora sono le aziende in difficoltà a dettare legge e a praticare concordati eccessivamente penalizzanti per i creditori”. il punto del Segretario Banda larga: essenziale per il Bellunese Confartigianato Imprese del Veneto La proposta di emendamento alla legge sul fallimento Per evitare che il verificarsi di un “abuso del diritto” da parte del debitore nonché l’eventualità che gli imprenditori in condizioni di crisi utilizzino lo strumento del concordato preventivo in modo abusivo, uno studio di Confartigianato del Veneto ha individuato due interventi correttivi per modificare il vigente disposto normativo. 1. Documentazione a corredo della proposta di concordato Contestualmente alla domanda di concordato, devono essere presentati anche i documenti relativi allo stato analitico ed estimativo delle attività e l’elenco nominativo dei creditori, con l’indicazione dei rispettivi crediti e delle cause di prelazione, all’elenco dei titolari dei diritti reali o personali su beni di proprietà o in possesso del debitore, e al valore dei beni e ai creditori particolari degli eventuali soci illimitatamente responsabili; mantenendo la riserva di presentare successivamente la relazione sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell’impresa, e la relazione di un professionista che attesti la veridicità dei dati aziendali e la fattibilità del piano del concordato. Così facendo, i creditori hanno la possibilità di conoscere e valutare immediatamente le condizioni economiche dell’impresa e di identificare i crediti di loro interesse effettivamente coinvolti nel concordato con i relativi beni, oltre che di valutare la convenienza del concordato rispetto a ipotesi alternative 2. Giudice con potere di valutazione di idoneità della proposta Al giudice va riconosciuto un potere di valutazione di legittimità sostanziale sulla idoneità della proposta di concordato. In capo all’autorità giudiziaria deve restare il potere di effettuare una valutazione di merito così da assicurarsi effettivamente il superamento della crisi di liquidità dell’impresa, la garanzia circa la fattibilità del piano, nonché la corretta e completa informazione dei creditori. Il tutto per scongiurare l’eventualità che l’imprenditore utilizzi lo strumento del concordato preventivo in modo abusivo. La banda larga per il Bellunese è essenziale e come tale deve essere una priorità della programmazione sul futuro del Bellunese. I motivi per non tergiversare e perdere ulteriore tempo sono variegati. Partiamo dalla vocazione turistica territoriale, che senza collegamento internet viene vanificata, mentre il Bellunese deve essere presente nel villaggio globale di internet. Poi, l’infrastrutturazione di banda larga consente un controllo più efficiente del territorio e a un costo più basso. Ci sono, inoltre, due principi da non tralasciare. Il primo è il fatto che per competere sui mercati esteri le nostre imprese hanno necessità di avere collegamenti di banda adeguati. Il secondo, riguarda direttamente i nuovi mestieri (soprattutto artigianali) che sono annoverati nel cosiddetto settore ICT (information communication tecnology) e nell’uso delle stampanti 3D. E’ il fenomeno dei makers (che altro non sono che artigiani) di derivazione americana ma che si sta allargando all’Europa e all’Italia. Gli esperti prevedono in questo contesto una nuova rivoluzione nel settore del manifatturiero. Le produzioni potranno essere personalizzate e definite anche per quantità minime. In questa previsione c’è chi vede anche un riequilibrio economico/produttivo tra Occidente e Oriente, dove i costi della manodopera sono molto bassi. Nella terra che riesce a fare accordi con Google (vedi google glass) estremamente innovativi che aprono interessanti orizzonti tecnologici, come si fa a non avere una connessione efficiente ? Gli interventi sulla banda larga devono essere calibrati, però. In generale alle famiglie bellunesi, per fare una similitudine automobilistica, non serve una Ferrari basta una Panda (magari 4x4) che è un mezzo che consente la mobilità (la navigazione). Poi, ci sono le necessità delle imprese: altre esigenze; della Pubblica amministrazione … e così via . Ciascun soggetto ha specifici bisogni. Confartigianato di Belluno per quanto sopra ha effettuato una scelta strategica sulla banda larga a valere sui fondi comunitari con interventi che saranno predisposti in coordinamento con le altre organizzazioni di categoria e con i due GAL attivi in provincia. Tutto ciò si sposa anche con l’agenda digitale, quella definita dalla Comunità europea e dalla Regione Veneto che fissa precisi obiettivi entro il 2020. Intanto, la nostra Associazione ha già intrapreso la direzione del digitale: sempre meno comunicazioni su carta per privilegiare la sola comunicazione digitale. Questo, oltre che per ridurre i costi, prima ancora per una scelta di educazione al nuovo strumento telematico. Ermanno Pizzolato Confartigianato Belluno in... azione il futuro del Trasporto pubblico locale Specificità bellunese e Montagna 2020 Deon: “Belluno sta perdendo il treno” Chiesto a Zaia un incontro “Belluno sta perdendo il treno. La figura retorica contenuta nella espressione calza perfettamente perché ad un tempo dà l’informazione e spiega la situazione che potrebbe verificarsi nei prossimi mesi”. E’ questo il commento di Giacomo Deon, presidente di Confartigianato Imprese Belluno sulla situazione che si sta delineando a Belluno a riguardo del trasporto ferroviario. “Chi ha a cuore la sorte del territorio bellunese - ribatte Deon - oggi deve battere un colpo e nella stessa direzione”. Stiamo parlando del trasporto pubblico locale: quello su gomma e quello su ferrovia. “Nella realtà bellunese - continua Deon - è necessario razionalizzare e integrare la gomma col ferro per raggiungere economie di scala tali da consentire il mantenimento della tratta ferroviaria. Siamo alle solite, non si capiscono le esigenze di un territorio montano qual è quello della Provincia di Belluno. A Venezia, in Consiglio regionale, la bocciatura della gara unica sul trasporto su ferro per la sola Provincia di Belluno lascia aperto un problema che rischia, non trovando una soluzione, di portare come ultima conseguenza il taglio della tratta ferroviaria sul territorio bellunese già oggi considerato, di fatto, un ramo secco. Chiedo - continua Deon - se in assenza di alternative la soluzione sia quella di attendere inermi gli eventi, senza far nulla. Da qui il richiamo alla politica e a tutte le forze vive bellunesi verso un’unità di intenti. L’offerta delle ferrovie tedesche è ancora valida - conclude Deon – e quindi la si valuti con attenzione, sempre e comunque nell’ottica di integrazione col trasporto su gomma ed il biglietto unico per fruire dei servizi”. Alle difficoltà si è aggiunta una nuova tassa per l’accesso alla stazione di Mestre da parte dei bus di linea e turistici, il ticket oneroso Ztl introdotto recentemente dal Comune di Venezia che ridurrà ulteriormente i viaggi a domanda debole. Confartigianato Imprese Belluno assieme alle altre Associazioni di categoria, ai Sindacati dei lavoratori e al Consorzio Bim Piave hanno inviato al presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, la richiesta di un incontro per discutere su specificità della provincia di Belluno e “Montagna 2020”. “La richiesta nasce - è scritto nella missiva - dalla fatica, che in questi giorni si fa più evidente, nel cammino verso le riforme dello Stato; dalle ulteriori prerogative sul piano fiscale riconosciute alle Province autonome di Trento e di Bolzano, che allargano ancor di più il divario col Veneto; dalle esigenze specifiche della montagna rispetto alla pianura, previste dallo Statuto della Regione Veneto all’articolo 15”. Obiettivi dichiarati dell’incontro: avere rassicurazioni sull’iter di approvazione dei provvedimenti di applicazione dell’art. 15 e condividere con il Presidente della Regione le preoccupazioni del territorio Bellunese nello scenario del riordino delle Provincie e dei programmi dei fondi strutturali Europa 2020. Ora tocca al Presidente, dare ascolto… ARTIGIANA 4 L’UNIONE categorie ANNO LX – N. 4 APRILE 2014 Mezzi fino a 75 quintali deviati sulla vecchia “Cavallera” AUTOTRASPORTO L’ inizio dei lavori di messa in sicurezza della galleria di Caralte, in comune di Perarolo di Cadore, per un intervento di consolidamento e impermeabilizzazione della volta, comporterà serie ripercussioni sul traffico verso la parte nord della provincia a partire da fine aprile per circa 4 mesi. Nei giorni scorsi si sono tenuti alcuni incontri per l’esame delle possibili problematiche alla viabilità derivanti dai lavori. Alle riunioni, presiedute dal Prefetto di Belluno, Giacomo Barbato, hanno preso parte rappresentanti delle Forze dell’Ordine, dei Vigili del Fuoco, della Provincia di Belluno, i Sindaci di Perarolo di Cadore, Pieve di Cadore e San Vito di Cadore, i dirigenti del Compartimento di A.N.A.S. di Venezia, i rappresentanti di Veneto Strade S.p.a., Dolomiti Bus e delle categorie economiche. Il presidente provinciale di Confartigianato Trasporti, Mirco Vettori , in occasione di questi confronti ha riba- CHIUSA LA GALLERIA DI CARALTE PER LAVORI Vettori: “Ora soluzioni a garanzia del lavoro degli autotrasportatori” dito l’importanza dell’autotrasporto merci che utilizza la statale 51 per rifornire attività economiche e cittadini del Cadore. “Fermo restando che i lavori sono urgenti e necessari – ha precisato il presidente Vettori - bisogna al pari individuare soluzioni che garantiscano la possibilità agli autotrasportatori di esercitare il loro lavoro, perché se è vero che il turismo è importantissimo per quelle zone, altrettanto vero è che senza l’autotrasporto si ferma anche il turismo!” “Quanto chiediamo – ha ribadito Vettori – è che la soluzione individuata limiti al massimo i danni al comparto dell’autotrasporto bellunese e che, soprattutto, i lavori procedano speditamente. Monitoreremo, pertanto, la situazione anche per poter chiedere dei correttivi ,in corso d’opera, ai provvedimenti, qualora se ne avverta la necessità”. Le principali limitazioni al traffico - chiusura totale della Galleria Caralte, escluso due finestre durante le quali sarà garantita la transitabilità a tutti i mezzi: una mattutina (6:30 - 9:00) ed una pomeridiana (16:30 - 19:00); - mezzi con massa a pieno carico fino a 7,5 tonnellate e mezzi del trasporto pubblico locale deviati su ex SS51 di Alemagna, c.d. “Cavallera”, che sarà oggetto di un presidio fisso di assistenza alla viabilità; - la Galleria Caralte sarà comunque percorribile nell’arco delle 24 ore dai mezzi di soccorso Veicoli con massa a pieno carico superiore alle 7,5 tonnellate: - nelle finestre orarie previste di apertura attraverso la Galleria Caralte - nel resto della giornata: deviato su itinerari segnalati per le imprese che hanno particolari necessità di circolazione sul tratto in questione con mezzi sopra le 7,5 tonnellate, per le quali risulti insostenibile un percorso alternativo, potranno essere concesse limitate e specifiche deroghe per la circolazione lungo la Cavallera. Troppi stranieri sui Tir: questa non è libera concorrenza Statistiche impietose. In dieci anni in provincia di Belluno chiusa un’azienda su quattro I l presidente p r o vinciale Mirco Vettori è intervenuto sulla stampa locale nei giorni scorsi in merito alla questione del cabotaggio e della necessità di maggiori controlli al fine di tutelare la categoria. Di seguito il comunicato diffuso. “Troppi stranieri sui Tir: questa non è libera concorrenza” denuncia così il presidente degli Autotrasportatori di Confartigianato Imprese Belluno, Mirco Vettori. La situazione si sta facendo decisamente pesante. Il problema sta nel dilagare della delocalizzazione anche in questo settore. Di fatto, il distacco internazionale estero del personale, comunque permesso per legge, mette alle strette il comparto. “L’applicazione dello stesso, spesso - precisa il presidente Vettori - perde i connotati della libera concorrenza. Da semplice fenomeno in espansione, infatti, il cabotaggio di vettori esteri si è trasformato in vera emergenza ed è maturata la consapevolezza che ci sia ormai bisogno di intervento urgente che possa da subito sanare i guasti che pratiche come il distacco transnazionale e la delocalizzazione stanno gene- rando nell’autotrasporto in Italia”. Per definire il fenomeno i numeri aiutano. Dal 2010 al 2011, secondo i dati del ministero Affari sociali dell’Ue, con la regola del distacco sono arrivati in Italia 10 mila lavoratori dalla Romania e oltre 800 dalla Bulgaria, oltre a più di 14 mila da Lituania, Lettonia, Polonia e Slovenia. In provincia di Belluno nell’ultimo decennio sono state chiuse 113 aziende del comparto, praticamente una ogni quattro, con relativi riflessi sull’occupazione. C’è poi da dire che con questa forma di distacco non vengono versati contributi nelle casse italiane, ma nei Paesi di provenienza, malgrado la direttiva europea imponga parità salariale con i lavoratori dei Paesi ospitanti. “Sono molto chiare anche le conseguenze per lo Stato - aggiunge Mirco Vettori - un ulteriore danno per il nostro Paese e conseguente aumento della disoccupazione. Perché dunque non intensificare – si chiede Vet- tori - i controlli e bloccare il cabotaggio?” “Siamo, invece, di fronte a una mancata chiarezza interpretativa – spiega il presidente degli Autotrasportatori di Confartigianato Belluno – per cui agli autisti stranieri che guidano nel nostro territorio vengono applicati solo i minimi tabellari e non anche le altre parti salariali previste dal contratto collettivo nazionale di lavoro. Tutto ciò comporta che imprese, molte volte falsamente straniere, che organizzano il trasporto merci in Italia, non riconoscono le indennità di straordinario e l’indennità di trasferta attuando un dumping senza precedenti”. Il costo di un lavoratore straniero è pari a metà di un lavoratore italiano. “Non si tratta di cacciare lo ‘straniero’ – afferma Vettori – piuttosto, occorre tutelare anche questi ultimi se lavorano stabilmente in Italia e anch’essi debbono ricevere le retribuzioni dei lavoratori italiani”. Imprese trasporto terrestre in provincia ANNO N° IMPRESE 2013 363 2003 476 SALDO ‘03/’13 -113 VARIAZIONE % -23,7% COMUNICAZIONE E SERVIZI INNOVATIVI Categoria in formazione La categoria Comunicazione e servizi innovativi, guidata da Paolo Munarin, ha organizzato un momento formativo lo scorso 31 marzo. L’appuntamento ha visto l’intervento del dott. Luca Bandiera, che ha trattato le esigenze pratiche delle imprese per costruire un contratto, la definizione dei tempi e dei costi per la realizzazione del modello su misura per le aziende della comunicazione. Primi chiarimenti del Ministero del Lavoro Certificato penale per i lavoratori a contatto con i minori Obbligo limitato a lavoratori assunti dopo il 6 aprile Il 6 aprile 2014 è entrato in vigore il Decreto Legislativo n. 39 del 4 marzo 2014, attuativo della Direttiva Comunitaria 2011/93, in virtù del quale i datori di lavoro che impiegano dipendenti a contatto con i minori sono obbligati a richiedere, per tali lavoratori, il certificato penale del casellario giudiziale. In merito a tale disposizione, Confartigianato è intervenuta tempestivamente nei confronti del Ministero del Lavoro per avere chiarimenti in merito alla portata applicativa della norma. In particolare, il Ministero del Lavoro, preannunciando a breve l’uscita di una nota di chiarimento, ha informalmente anticipato che: l’obbligo trova applicazione esclusivamente con riferimento ai rapporti di lavoro instaurati a partire dal 6 aprile 2014 e nelle more dell’acquisizione del certificato del casellario, il datore di lavoro può procedere all’assunzione in forza di una dichiarazione del lavoratore sostitutiva dell’atto di notorietà, che attesti l’assenza di condanne per i reati contro i minori. L’UNIONE ARTIGIANA categorie ANNO LX – N. 4 APRILE 2014 5 Impianti di refrigerazione, condizionamento e pompe di calore IMPIANTISTI E ntro il 31/5/2014 è obbligatorio compilare la “Dichiarazione F-gas” relativa al 2013 per tutte le apparecchiature/sistemi fissi di refrigerazione, condizionamento di aria, pompe di calore, protezione antincendio, contenenti 3 kg o più di gas fluorurati a effetto serra. L’adempimento, come stabilito all’art. 16, co.1 del DPR 43/2012 recante attuazione del Regolamento CE 842/2006, è a carico degli operatori delle suddette apparecchiature. La compilazione e la trasmissione della Dichiarazione deve essere effettuata esclusivamente attraverso l’apposita Piattaforma Istituita presso l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambienta- Dichiarazione F-gas entro 31 maggio Ancora poche settimane a disposizione per la compilazione le (ISPRA). A tal fine la pagina web ISPRA dedicata alla dichiarazione F-gas è stata recentemente aggiornata con le istruzioni per la compilazione della Dichiarazione 2014 e l’elenco delle FAQ: http://www.sinanet. isprambiente.it/it/sia-ispra/fgas. Il Centro Consorzi, per venire incontro alle richieste delle imprese, ha predisposto un servizio di consulenza e carico della modulistica a portale, per informazioni in merito è disponibile la mail [email protected] o il telefono 0437 851371 nei giorni di martedì e il mercoledì (referente Franco De Col). Il Regolamento CE n. 842/2006 all’art.2, co.6 definisce “operatore” una persona fisica o giuridica che eserciti un effettivo controllo sul funzionamento tec- nico delle apparecchiature e degli impianti contemplati dal regolamento stesso.L’ “effettivo controllo sul funzionamento tecnico” di un’apparecchiatura o di un impianto comprende, in linea di principio, i seguenti elementi: - libero accesso all’impianto, che comporta la possibilità di sorvegliarne i componenti e il loro funzionamento, e la possibilità di concedere l’accesso a terzi; - controllo sul funzionamento e la gestione ordinari (ad esempio, prendere la decisione di accensione e spegnimento); - il potere (compreso il potere finanziario) di decidere in merito a modifiche tecniche(ad esempio, la sostituzione di un componente, l’installazione di un sistema di rilevamento permanente delle perdite), alla modifica delle quantità di gas fluorurati nell’apparecchiatura o nell’impianto, e all’esecuzione di controlli (ad esempio, controlli delle perdite) o riparazioni. Il D.P.R. 43/2012 all’art 2, co.2 stabilisce che il proprietario dell’apparecchiatura o dell’impianto è considerato operatore qualora non abbia delegato ad una terza persona l’effettivo controllo sul funzionamento tecnico degli stessi. Per ulteriori informazioni vi rimandiamo alle pagine web del Ministero dedicate: http://www.minambiente.it/pagina/regolamento-ce-n-8422006-su-taluni-gas-... http://www.minambiente.it/pagina/dichiarazione-di-cui-allarticolo-16-com Nuovi libretti e rapporti di controllo di efficienza energetica Dal prossimo 1° giugno: impianti termici muniti del libretto di impianto per la climatizzazione È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 55 del 7 marzo 2014 il Decreto del 10 febbraio 2014 del Ministero dello Sviluppo economico, che disciplina i ‘Modelli di libretto di impianto per la climatizzazione e di rapporto di efficienza energetica di cui al Decreto del Presidente della Repubblica n. 74/2013’. Di seguito, si riporta il testo dei quattro articoli del provvedimento, entrato in vigore l’8 marzo. Art. 1. Modello di libretto di impianto per la climatizzazione 1. A partire dal 1° giugno 2014, gli impianti termici sono muniti di un ‘Libretto di impianto per la climatizzazione’ (di seguito: il Libretto) conforme al modello riportato all’allegato I del presente decreto. Art. 2. Modelli di rapporto di efficienza energetica 1. A partire dal 1° giugno 2014, in occasione degli interventi di controllo ed eventuale manutenzione di cui all’art. 7 del Decreto del Presidente della Repubblica 74/2013, su impianti termici di climatizzazione invernale di potenza utile nominale maggiore di 10 kW e di climatizzazione estiva di potenza utile nominale maggiore di 12 kW, con o senza produzione di acqua calda sanitaria, il rapporto di controllo di efficienza energetica di cui all’art. 8, comma 5, (di seguito: il Rapporto) si conforma ai modelli riportati agli allegati II, III, IV e V del presente decreto. 2. Il comma 1 non si applica agli impianti termici alimentati esclusivamente con fonti rinnovabili di cui al Decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28, ferma restando la compilazione del libretto. Art. 3. Compilazione e modalità di utilizzo dei modelli 1. Il libretto e il rapporto sono compilati e utilizzati conformemente alle disposizioni del Decreto del Presidente della Repubblica 74/2013. 2. Gli allegati al presente decreto sono resi disponibili in formato PDF sul sito del Ministero dello sviluppo economico e sono pubblicati, nel medesimo formato e con i medesimi contenuti, anche nell’ambito della documentazione inerente il catasto territoriale degli impianti termici che ciascuna Regione predispone ai sensi dell’art. 10, comma 4, lettera a) , del Decreto del Presidente della Repubblica 74/2013. 3. Eventuali integrazioni del libretto, apportate dalle Regioni o dalle Province autonome ai sensi dell’art. 7, comma 6 del Decreto del Presidente della Repubblica 74/2013, sono predisposte sotto forma di scheda aggiuntiva con numerazione coerente con quella della sezione del libretto cui afferiscono. 5. Al responsabile dell’impianto è data facoltà di selezionare e fare compilare e aggiornare le sole schede del libretto pertinenti alla tipologia dell’impianto termico al quale il libretto stesso si riferisce. 6. Nel caso di integrazioni dell’impianto con componenti o apparecchi aggiuntivi, il libretto è aggiornato mediante compilazione delle sole schede pertinenti agli interventi eseguiti. Nel caso di dismissione dell’impianto senza sostituzione di componenti o apparecchi, le relative schede sono conservate dal responsabile dell’impianto per almeno 5 anni dalla data di dismissione. 7. Il Libretto può essere reso disponibile anche in formato PDF, o elettronico, editabile ai fini della sua compilazione e aggiornamento in forma elettronica. In questo caso, copia conforme del file, stampata su carta, deve essere resa disponibile in sede di ispezione da parte dell’autorità competente. 8. Per gli impianti esistenti alla data del 1° giugno 2014, i ‘libretti di centrale’ ed i ‘libretti di impianto, già compilati e conformi rispettivamente ai modelli riportati negli allegati I e II del Decreto ministeriale 17 marzo 2003, devono essere allegati al Libretto. Art. 4. Disposizioni finali 1. Gli allegati I e II del Decreto ministeriale 17 marzo 2003 sono sostituiti dall’allegato I del presente decreto. 2. Gli allegati F e G del Decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, sono sostituiti dagli allegati II, III, IV e V del presente decreto. [I libretti sono disponibili nel sito www.confartigianatobelluno.eu nell’area soci - categorie] ARTIGIANA 6 L’UNIONE categorie REGOLARIZZAZIONE ATTIVITA’ IMPIANTISTI In particolare per la refrigerazione e il condizionamento Le imprese esercenti l’attività di installazione impianti e, in particolare, gli iscritti ai sensi della lettera C) del D.M. 37/2008, possono richiedere, tramite domanda da inviare alla Commissione Provinciale delle Imprese Artigiane, ovvero alla Camera di Commercio per i non iscritti all’Albo delle Imprese Artigiane, l’inclusione, per coloro che già sono iscritti solo come “refrigerazione” anche per il “condizionamento” e, viceversa, per coloro che sono iscritti solo come “condizionamento”. Inoltre, è possibile estendere l’iscrizione, per entrambe le tipologie sopra menzionate, anche per l’installazione delle “pompe di calore”. Gli uffici dell’Associazione sono a disposizione per informazioni e per l’eventuale redazione delle relative pratiche. ANNO LX – N. 4 APRILE 2014 TERMOIDRAULICI Incontro di aggiornamento I termoidraulici, bruciatoristi e fumisti si sono incontrati lo scorso 14 marzo presso la sede di Confartigianato Imprese a Belluno per un incontro tecnico di aggiornamento. L’incontro, a cui sono intervenuti come relatori rappresentanti della ditta Testo, ha proposto: l’analisi di combustione sugli impianti termici; la prova di tenuta sulle linee di distribuzione del gas; l’analisi di combustione; i nuovi libretti di impianto e di Centrale; l’utilizzo degli analizzatori di combustione; la lettura e l’analisi dei parametri misurati dagli analizzatori. ACCONCIATURA ED ESTETICA IN ASSEMBLEA La categoria Servizi alla persona, nella quale ricadono i due mestieri Acconciatura ed Estetica, si è trovata il 31/3 a Sedico presso la sala riunioni del Centro Consorzi per l’assemblea annuale. Stabilito il “percorso formativo” per Responsabile di attività PANIFICATORI Antonio Collavo: “La delibera ha recepito quasi integralmente le indicazioni che abbiamo formulato come categoria” ALIMENTAZIONE Convenzione con Cibarti Expo A Lecce dal 30 Maggio al 2 Giugno C onfartigianato Alimentazione ha sottoscritto una convenzione con gli organizzatori dell’evento Cibarti Expo 2014 – Fiera nazionale dell’Artigianato artistico e agroalimentare – in programma a Lecce dal 30 maggio al 2 giugno. Tale convenzione, riservata esclusivamente agli associati a Confartigianato, dà diritto a uno sconto del 20% sul costo di partecipazione alla fiera. Cibarti Expo, evento presentato da Confartigianato Imprese Lecce, nasce nel 2012 per valorizzare il patrimonio di eccellenze nazionali dell’Artigianato artistico e agroalimentare. Grazie al gioco di squadra con gli operatori della Promozione territoriale (Camere di Commercio, Associazioni di categoria, Enti Pubblici, Aziende di Promozione Turistica, Consorzi) ogni anno vengono selezionate e ospitate nel cuore di Lecce più di 140 aziende artigiane italiane, in un periodo caratterizzato da forti flussi turistici anche internazionali come il ponte del 2 giugno. La mostra si svolge in uno scenario incantevole, quello della Città Barocca. I numeri sono significativi: 140 aziende artigiane partecipanti, 45% espositori pugliesi, 55% espositori provenienti da fuori regione, oltre 30.000 visitatori, 4 milioni di impressions sui social network. Segreteria: tel. 0832 311149. “Inizia a prendere forma nel concreto la Legge regionale del settore panetteria, la n° 36 del 2013. La Giunta Regionale ha infatti approvato con DGR n. 305 del 11 marzo 2014, (pubblicata nel BUR n.32 del 21/3/2014), il percorso formativo per assumere il ruolo di Responsabile dell’Attività Produttiva dell’impresa di panificazione. La figura necessaria per l’apertura di un nuovo panificio o per rilevarne uno già esistente”. Ad annunciarlo con soddisfazione è Antonio Collavo, presidente dei Panificatori di Confartigianato Belluno che spiega: “la delibera, che ha recepito quasi integralmente le indicazioni che abbiamo formulato come categoria, prevede un corso di base che si articola in 90 ore di formazione teorica e in 60 ore di formazione di laboratorio. Il percorso si conclude con un momento di valutazione finale. E’ previsto, anche, un corso di aggiornamento di 16 ore da realizzare nel corso di un triennio. Ovviamente, come in tutte le norme di questo gene- re, sono stati definiti anche i percorsi professionali e i titoli che consentono l’esenzione dagli obblighi formativi introdotti dalla norma suddetta”. La legge prevede che non deve frequentare il corso chi risulta avere prestato la propria opera per almeno tre anni presso un’impresa di panificazione con la qualifica di operaio panettiere o una qualifica superiore secondo la disciplina dei vigenti contratti, oppure avere esercitato per almeno tre anni l’attività di panificazione in qualità di collaboratore familiare o socio prestatore d’opera con mansioni di carattere produttivo, compreso il titolare. Sono inoltre esentati dalla frequenza al percorso formativo quanti risultano in possesso di: laurea in discipline coerenti (es: scienze e tecnologie alimentari); diploma di stato a conclusione di un ciclo quinquennale in discipline coerenti (es: diploma Istituto Professionale di Stato per i Servizi alberghieri e della ristorazione); diploma o attestato di qualifica professionale in discipline coerenti (es: Operatore della ristorazione: indirizzo preparazione pasti, Operatore della trasformazione agroalimentare, Addetto alla panificazione e pizzeria, Operatore pasticcere-panificatore, Addetto all’arte bianca). “La pubblicazione da parte della Regione Veneto delle modalità operative relative alla presentazione di progetti formativi - conclude Collavo - è la miglior risposta a coloro che ravvisavano, nella richiesta da parte della UE di ricevere la notifica sulla legge, una possibile sua prossima bocciatura. In realtà, informata sull’esistenza delle nuove norme di Veneto e Lombardia, Bruxelles ha richiesto chiarimenti informali al Ministero dello sviluppo economico, per poter informare anche gli altri Partner. Le due leggi regionali non possono essere già state bocciate dalla Commissione europea, come indicato da alcune fonti, in quanto non sono state ancora notificate ed esaminate dall’Esecutivo Ue”. ANAP Festa nazionale del socio Convenzione gruppo estetica e acconciatura In... pasticceria Gaggion di Puos d’Alpago L Anap Belluno per i propri soci ha sottoscritto una convenzione con il gruppo Estetica ed Acconciatura di Confartigianato Imprese Belluno. Queste le aziende che hanno aderito: SALONE IL PETTINE DI CHIOCCHETTI DONATELLA di Belluno, FASHION SNC di Belluno, FASHION SNC di Sedico, FASHION SNC di Tai di Cadore, PIVEX DI PIVETTA FRANCESCA di Belluno, BOSER SAS di Feltre, VENERE LUNA ESTETICA di Feltre, ESTETICA FLAVIA SNC di Santa Giustina, GALANTE ANTONELLA di Calalzo di Cadore, BASEI ROSANNA di Lentiai, ESTETICA FOLLANI di Farra d’Alpago, LOOK & LIFE SNC di Santa Giustina, LOOK & LIFE 2 SNC di Belluno. Sul prezzo di listino verrà applicato uno sconto pari al 10% previa presentazione della tessera ANAP. Un sentito ringraziamento della presidente Antinesca De Pol alle aziende sopra elencate, che nonostante il periodo di crisi, hanno voluto essere vicine al mondo dell’Anziano. Il 24 marzo, nel laboratorio di pasticceria e cioccolateria di Cristiano Gaggion, ha preso avvio il percorso di conoscenza tra l’Anap Belluno e la categoria dell’Alimentazione. Il maestro cioccolatiere ha illustrato dove, come si coltiva, come si ricava la polvere di cacao e quindi le fasi di lavorazione per arrivare al prodotto finito. L’incontro ha visto anche all’opera tutti i partecipanti che hanno potuto provare a lavorare il cioccolato e creare dei “tartufi” per la degustazione. a Festa nazionale del socio di quest’anno si svolgerà dal’11 al 21 settembre presso il CLUB HOTEL MARINA BEACH – GOLFO DI OROSEI (Nuoro). Il costo del solo soggiorno sarà di 630,00 per i soci Anap e di 650,00 euro per i non iscritti – per il costo del volo aereo e il costo del trasferimento da e per l’aeroporto di Venezia contattare la segreteria 0437 933204. Gli interessati, quindi, sono pregati di prendere immediati contatti con: Signora Antinesca De Pol (Presidente prov. Anap), cellulare 338 5889701 – fisso 0435 72628. Signora Antoniazzi Manuela (coordinatore provinciale Anap), tel. Ufficio 0437 933204 Infine si avverte che le tariffe in tutti i soggiorni sono indicative, perché possono variare in relazione al numero di partecipanti e ad ulteriori servizi inseriti. L’UNIONE ARTIGIANA fiscale ANNO LX – N. 4 APRILE 2014 7 Lo sdegno di confartigianato belluno Impianti fotovoltaici e tassazione degli incentivi A seguito del nuovo sistema d’incentivazione della produzione di energia fotovoltaica (quinto conto energia di cui al D.M. 5 luglio 2012); si sono resi indispensabili, da parte dell’ Agenzia delle entrate, alcuni chiarimenti in merito alla tassazione degli incentivi. Con la risposta ad un interpello del GSE, l’Amministrazione sostanzialmente ribadisce i principi già forniti con i precedenti documenti di prassi, adattandoli alla tipologia di incentivazione prevista dal V° Conto Energia. 1. IL QUINTO CONTO ENERGIA Mentre il sistema precedente prevedeva un incentivo per tutta l’energia prodotta, con il quinto conto energia si intende promuovere (tramite la tariffa premio) solo l’energia prodotta autoconsumata, mentre per l’energia prodotta e immessa in rete sarà corrisposta una tariffa omnicomprensiva rappresentante sostanzialmente il prezzo di cessione dell’energia. Il Quinto Conto Energia prevede che il GSE eroghi, per gli impianti di potenza: • Inferiore a 1MW: due incentivi comulabili fra di loro: -Tariffa premio per autoconsumo: riferibile alla quota della produzione netta di energia elettrica consumata in loco dal soggetto titolare dell’impianto; -Tariffa omnicomprensiva: riferibile alla quota di energia prodotta e immessa in rete; • Superiore a 1 MW, un contributo, riferibile alla produzione netta di energia elettrica immessa in rete, pari alla differenza fra la tariffa omnicomprensiva ed il prezzo zonale orario; tale differenza non può essere superiore alle tariffe omnicomprensive stabilite nel decreto. 2. I PRECEDENTI CHIARIMENTI MINISTERIALI Il precedente meccanismo di incentivazione, previsto per la produzione di energia da fonte fotovoltaica, era rappresentato dalla tariffa incentivante di cui all’art. 7, comma 2, del decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387. Tale incentivo, erogato allo scopo di rimborsare il costo sostenuto dal soggetto che realizza l’investimento e di sostenere la produzione di energia elettrica, nella circolare n. 46/E del 19 luglio 2007 è stato qualificato fiscalmente come: a) Contributo irrilevante ai fini dell’IVA per mancanza di un presupposto oggettivo b) Contributo in conto esercizio rilevante ai fini delle imposte dirette e dell’IRAP quando è percepito nell’ambito di un’attività d’impresa c) Contributo in conto esercizio soggetto alla ritenuta di cui all’art. 28, comma 2, del DPR 29 settembre 1973, n. 600 se ricevuto da imprese o da enti non commerciali quando, per questi ultimi, gli impianti attengono all’attività commerciale esercitata. L’Agenzia ha altresì precisato che: la produzione di energia elettrica da fonte fotovoltaica non configura lo svolgimento di un’attività commerciale, quando la stessa deriva da un impianto di potenza fino a 20 Kw posto a servizio dell’abitazione o della sede dell’ente non commerciale. Tale interpretazione discende dalla considerazione che in tal caso l’impianto è destinato a soddisfare principalmente bisogni personali. Con la risoluzione n. 88/E del 25 agosto 2010, l’agenzia ha fornito indicazioni in merito alla “tariffa fissa omnicomprensiva”, corrisposta ai produttori di energia elettrica mediante fonti diverse dal fotovoltaico, che immettono in rete l’energia non autoconsumata. Tale tariffa, formata da due componenti (incentivo e prezzo) costituisce un corrispettivo, essendo erogata unicamente a fronte dell’immissione in rete dell’energia. Tale incentivo è: a) Imponibile a fini IVA b) Rilevante ai fini delle imposte dirette e IRAP c) Non soggetto alla ritenuta di cui all’art. 28, c.2, DPR 600/73 Si ricorda che, per quanto riguarda la ritenuta, l’articolo 28, c.2, DPR n. 600/73 prevede che le ragioni, province, comuni, altri enti pubblici e privati devono operare una ritenuta del 4% a titolo di acconto dell’Irpef o Ires e con obbligo di rivalsa sull’ammortare dei contributi corrisposti ad imprese, esclusi quelli per l’acquisto di beni strumentali. Nella nozione di “enti pubblici e privati”, tenuti ad operare la ritenuta, rientrano tutte le società per azioni che erogano contributi pubblici. Di conseguenza, il Gestore dei servizi elettrici (GSE) incaricato della gestione del contributo pubblico in forza di provvedimenti legislativi e regolamentari, rientra nel campo di applicazione della norma. Inoltre, l’Agenzia ha confermato che i contributi in esame, poiché hanno natura di contributi in conto esercizio, non ricadono nell’unico caso di esclusione dall’applicazione della ritenuta ( cioè, contributi erogati per l’acquisto di beni strumentali). 3. I CHIARIMENTI FORNITI NELLA RISPOSTA AD INTERPELLO DEL 6 DICEMBRE 2012 Basandosi sui chiarimenti ministeriali indicati nel paragrafo precedente, nella risposta all’interpello fornita in data 6 dicembre 2012, l’Agenzia ha chiarito che: • La “tariffa premio per autoconsumo” ha sostanzialmente le medesime caratteristiche della “tariffa incentivante”, poiché viene erogata, in assenza di un rapporto sinallagmatico e favorire tra GSE e produttore di energia, per rimborsare il titolare dell’impianto del costo sostenuto e favorire la produzione e l’autoconsumo dell’energia. Quindi, alla “tariffa premio per autoconsumo” è applicabile in linea di principio il medesimo • trattamento fiscale delineato nella circolare n. 46/E del 19 luglio 2007 con riferimento alla “tariffa incentivante”. In relazione a tale incentivo il GSE dovrà effettuare la ritenuta di cui al citato art. 28, comma 2, del DPR n. 600 del 1973, nel caso in cui lo stesso sia erogato al produttore di energia nell’ambito dell’attività d’impresa. La “tariffa omnicomprensiva” prevista dal decreto ministeriale 5 luglio 2012, rappresentando il prezzo dell’energia immessa in rete, presenta le stesse caratteristiche della “tariffa omnicomprensiva” con conseguente assimilazione, in linea di principio, al trattamento fiscale delineato nella risoluzione n. 88/E dei 2010. Il GSE non dovrà effettuare alcuna ritenuta all’atto della corresponsione e dovrà ricevere fattura con IVA dal precettore nel caso in cui lo stesso svolga un’attività d’impresa. 4. LA GRIGLIA DELLE POSSIBILI SITUAZIONI IN BASE AI SOGGETTI BENEFICIARI Con riferimento alla “tariffa omnicomprensiva”, tenuto conto che la stessa rappresenta il corrispettivo per l’ energia immessa in rete (corrispettivo della cessione di energia), il regime fiscale si distingue in base alla natura del soggetto percettore. Più precisamente, a seconda del soggetto che percepisce la tariffa premio per autonconsumo e la tariffa omnicomprensiva, si prospetta il seguente trattamento fiscale. 4.1 PERSONE FISCHE: ENTI NON COMMERCIALI, CONDOMINI AL DI FUORI DEL REGIME D’IMPRESA Immissione in rete di tutta l’energia prodotta Nel caso in cui gli impianti siano connessi direttamente alla rete pubblica, con immissione in rete di tutta l’energia prodotta, l’utente beneficia solo della tariffa omnicomprensiva che rappresenta il corrispettivo per la vendita dell’energia. In tal caso la gestione di tali impianti individua lo svolgimento di un’attività d’impresa. Da un punto di vista fiscale, quindi, tale tariffa rileva ai fini dell’IVA, delle imposte sul reddito e dell’IRAP. Il costo di acquisto o di realizzazione dell’impianto è ammortizzabile ai fini delle II.DD. e l’IVA assolta sugli acquisti è detraibile. Inoltre, poiché tale tariffa omnicomprensiva rappresenta il corrispettivo della cessione dell’energia, è esclusa dalla ritenuta di cui all’art. 28, comma 2, del D.P.R. n. 600 del 1973. Autoconsumo dell’energia prodotta e cessione alla rete di quella esuberante Nel caso in cui il titolare dell’impianto (persone fisiche, enti non commerciali, condomini di edifici) autoconsumi l’energia prodotta e ceda alla rete quella esuberante, tale impianto beneficia sia della tariffa premio autoconsumo che della tariffa omni- comprensiva. Fiscalmente, la “tariffa premio autoconsumo”, erogata a persone fisiche o enti non commerciali per l’energia prodotta da impianti fotovoltaici e autoconsumata, non assume rilevanza né ai fini dell’IVA né delle imposte dirette, configurando tale tariffa un contributo a fondo perduto che non rientra in alcuna delle categorie reddituali di cui all’art. 6 del TUIR. Con riferimento, invece, alla tariffa omnicomprensiva erogata a fronte dell’energia prodotta e immessa in rete, il regime fiscale differisce in funzione della collocazione dell’impianto e/o della potenza dello stesso, come di seguito illustrato. Autoconsumo dell’energia prodotta e cessione alla rete di quella esuberante; impianti con potenza fino a 20 KW posti a servizio dell’abitazione Nel caso di impianto fotovoltaico fino a 20kW di potenza che risulti posto a servizio dell’abitazione, l’eventuale tariffa omnicomprensiva erogata dal GSE, per la parte di energia prodotta e immessa in rete, si configura un reddito diverso ai sensi dell’art.67, comma 1, lettera i), del TUIR.La tariffa omnicomprensiva non è assoggettata ad IVA non configurando la cessione dell’energia esuberante rispetto alle esigenze dell’abitazione lo svolgimento in via abituale di un’ attività commerciale. L’ IVA corrisposta all’atto dell’acquisto o realizzazione dell’impianto non è detraibile non essendo l’impianto utilizzato per porre in essere operazioni rilevanti ai fini dell’imposta. Autoconsumo dell’energia prodotta e cessione alla rete di quella esuberante; impianti non collocati a servizio dell’abitazione Gli impianti di qualsiasi potenza non collocati al servizio dell’abitazione, configurano l’esercizio abituale di un’attività di impresa e, pertanto, la tariffa omnicomprensiva corrisposta dal GSE per l’energia prodotta da tali impianti ed immessa in rete rileva ai fini delle imposte sul reddito, dell’IRAP e dell’IVA. In tal caso il costo di acquisto o realizzazione dell’impianto è ammortizzabile e l’IVA assolta detraibile. 4.2 PERSONA FISICA O GIURIDICA CHE REALIZZA L’IMPIANTO FOTOVOLTAICO NELL’AMBITO DI UNA ATTIVITÀ COMMERCIALE I soggetti che realizzano impianti fotovoltaici nell’ambito di un’attività di impresa, nel caso in cui non immettano nel sistema tutta l’energia prodotta, perché autoconsumano una parte della stessa, hanno diritto sia alla “tariffa premio autoconsumo” che alla “tariffa omnicomprensiva”. Il trattamento fiscale è il seguente: La tariffa premio per autoconsumo, nel presupposto che configuri un contributo in conto esercizio, è esclusa dall’IVA, per carenza del presupposto oggettivo, è rilevante ai fini delle imposte dirette e dell’IRAP ed è da assoggettare alla ritenuta di cui all’art. 28, c. 2, del DPR 29 settembre 1973, n. 600; La tariffa omnicomprensiva, in quanto corrispettivo di vendita, è rilevante ai fini IVA e concorre alla formazione del reddito di impresa e del valore della produzione IRAP. Infine, si precisa che i costi di acquisto o realizzazione dell’impianto sono ammortizzabili e l’IVA assolta è detraibile. 4.3 PERSONA FISICA, O ASSOCIAZIONE PROFESSIONALE, CHE ESERCITA ATTIVITÀ DI LAVORO AUTONOMO E REALIZZA UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO Relativamente agli impianti fotovoltaici realizzati da soggetti che svolgono attività di lavoro autonomo, per il soddisfacimento delle esigenze energetiche dell’attività svolta o per uso promiscuo, il soggetto titolare percepisce sia la “tariffa premio autoconsumo” sia la “tariffa onnicomprensiva”, (per la parte di energia immessa in rete). Da un punto di vista fiscale il trattamento è il seguente: la “tariffa premio autoconsumo” è sempre irrilevante sia ai fini dell’IVA che ai fini delle imposte sui redditi, non essendo un provento derivante dall’attività professionale esercitata. Lo stesso non rientra, inoltre, in nessuna categoria di reddito di cui all’ art. 6 del TUIR come già affermato nella più volte citata circolare 46/E del 2007 al paragrafo 9.4. Per quanto concerne la “tariffa omnicomprensiva”, invece, poiché la stessa rappresenta il corrispettivo per la vendita dell’energia, concorre come componente positivo di reddito alla determinazione della base imponibile sia ai fini delle imposte dirette che dall’IRAP ed è da assoggettare ad IVA; quest’ultima è applicata separatamente per l’esercizio dell’attività d’impresa e per l’esercizio di arti e professioni ai sensi dell’art. 36 del DPR n. 633/1972. L’impianto utilizzato è qualificabile come bene strumentale dell’attività professionale e a quello d’impresa, il costo di acquisto o realizzazione dello stesso è deducibile con le modalità indicate nella circolare n. 46/2007 al paragrafo 9.6 lettera b). Infine, con riferimento all’IVA assolta all’atto dell’acquisto o realizzazione dell’impianto si ritiene che la stessa sia detraibile ai sensi dell’art. 19 del DPR n. 633/1972 in relazione alle attività esercitate e a condizione che la contabilità delle stesse sia gestita separatamente. 5. IMPIANTI DI POTENZA NOMINALE SUPERIORE A 1MW L’incentivo, per gli impianti di potenza superiore a 1MW è rappresentato dalla differenza, se positiva, tra la tariffa omnicomprensiva ed il prezzo zonale orario e costituisce un’ integrazione di prezzo. Pertanto, l’incentivo è : • rilevante ai fini IVA, ai sensi dell’art. 13, c.1, DPR 633/72; • rilevante ai fini dell IIDD e Irap; • non è soggetto a ritenuta di cui all’art. 28 DPR 600/73. ARTIGIANA 8 L’UNIONE fiscale ANNO LX – N. 4 APRILE 2014 Rivalutazione dei terreni e delle partecipazioni Riaperti i termini L’ art. 1, commi 156 e 157 della Legge stabilità 2014 ha riaperto il termine per effettuare la rideterminazione del costo di acquisto dei terreni edificabili e con designazione agricola e delle partecipazioni non quotate nei mercati regolamentati posseduti alla data del 1° gennaio 2014. La disposizione in commento rappresenta, per i contribuenti, un’opportunità che permette di ottenere un significativo vantaggio di carattere fiscale: la rideterminazione del costo di acquisto dei terreni e delle partecipazioni, consente l’emersione di una minore plusvalenza al momento della successiva cessione. Per effetto del meccanismo particolarmente semplice e della possibilità di pagare in maniera rateizzata l’imposta sostitutiva, l’istituto in commento, fin dalla sua introduzione, è risultato di grande interesse: - sia per quei contributi che nel breve medio periodo intendono vendere la propria partecipazione o terreno; - sia per coloro che intendono riallineare il valore delle proprie azioni o quote o dei terreni al valore reale, a prescindere da un’ imminente cessione. Rideterminazione del valore di acquisto di partecipazioni non negoziate in mercati regolamentati La norma si rivolge a coloro che detengono, al 1° gennaio 2014, partecipazioni produttive di redditi diversi di natura finanziaria di cui all’ art. 67 del D.P.R. n. 917/86 indipendentemente del fatto che la partecipazione sia qualificata ovvero non qualificata. Le predette partecipazioni devono essere detenute dai soggetti di seguito indicati i quali realizzerebbero redditi diversi da una loro eventuale cessione: persone fisiche ( per le operazioni non rientranti nell’esercizio di attività commerciali); società semplici e associazioni tra professionisti; enti non commerciali (beni non detenuti in regime d’impresa); soggetti non residenti ( beni non riferibili a stabili organizzazioni). Al fine di beneficiare della rivalutazione, i contribuenti devono assolvere ai seguenti obblighi: 1. redazione di una perizia da parte di un professionista abilitato entro il 30 giugno 2014; 2. versamento di una imposta sostitutiva. La perizia deve essere redatta da professionisti iscritti agli albi di seguito indicati. Le perizie relative a partecipazioni non negoziate in mercati regolamentati devono essere redatte entro il 30 giugno 2014 e deve essere iscritta all’albo dei dottori commercialisti, dei ragionieri e periti commerciali e nell’elenco dei revisori contabili. Il valore periziato è sottoposto ad una imposta sostituiva pari a: - Rivalutazione partecipazioni non qualificate al 2% - Rivalutazione partecipazioni qualificate al 4% L’imposta sostitutiva deve essere versata: - unica soluzione : entro il 30 giugno 2014 - 1° rata: entro 30/6/2014 - 2° rata: entro 30/6/2015 con interessi al 3% calcolati a decorrere dal 30/6/2014 - 3° rata: entro 30/6/2016 con interessi al 3% calcolati a decorrere dal 30/6/2014 Il versamento dell’imposta sostitutiva deve essere effettuato mediante utilizzo del modello F24. Il codice tributo da utilizzare rimane l’ “8055 Imposta sostitutiva delle imposte sui redditi per la rideterminazione dei valori di acquisto di partecipazioni non negoziate nei mercati regolamentati” Deve essere indicato anche l’anno di riferimento, si ritiene che l’Agenzia riconfermi il medesimo codice tributo con l’indicazione quale anno di riferimento del “2014”. Sul tema si ricorda che l’imposta sostitutiva dovuta può essere compensata nel modello F24 utilizzando gli eventuali crediti disponibili (IVA, IRPEF, ecc.). Inoltre, la rivalutazione si perfeziona con il versamento dell’intero importo, ovvero, della prima rata dell’imposta sostitutiva. L’Agenzia delle Entrate nella Circolare 4.8.2004, n.35/E ha infatti chiarito che il mancato versamento delle rate successive alla prima: • non fa venir meno la validità della rivalutazione; • comporta l’iscrizione a ruolo degli importi non versati, con la possibilità, da parte del contribuente, di regolarizzare l’omesso versamento tramite il ravvedimento operoso. In caso di comproprietà il versamento deve essere effettuato da ciascun comproprietario sulla base della propria quota. Rideterminazione del valore di acquisto dei terreni edificabili e con destinazione agricola La norma in oggetto si rivolge a quei soggetti che agendo al di fuori dell’esercizio di imprese commerciali (persone fisiche per i terreni posseduti non nell’ambito d’impresa, società semplici ed enti non commerciali) nel caso di cessione di aree edificabili ovvero, ricorrendone i presupposti, di terreni agricoli, sono soggetti ad imposizione ai sensi dell’art. 67, lett. a) e b), del Tuir. Le disposizioni sono applicabili ai terreni edificabili e a quelli a destinazione agricola posseduti alla data del 1°gennaio 2014 e non nell’ambi- to di imprese commerciali. La circolare n. 15/E del 1°febbraio 2002 ha precisato che possono essere rivalutati: • terreni lottizzati o sui quali sono state costruite opere per renderli edificabili. Ai fini della disciplina delle plusvalenze (capital gain) si considerano lottizzati i terreni sui quali è eseguita qualsiasi operazione obiettivamente considerata di lottizzazione di esecuzione di opere per la edificabilità dei terreni, anche se realizzata al di fuori di strumenti urbanistici (leggasi opere abusive). • aree suscettibili di qualsiasi utilizzazione edificatoria (residenziale, commerciale, industriale o artigianale). Sono plusvalenti le cessioni di terreni suscettibili di utilizzabilità a fini edificatori in base agli strumenti vigenti. • aree classificate come agricole. Sono soggette a tassazione le plusvalenze di terreni ceduti entro 5 anni dall’acquisto, esclusi quelli acquisiti mediante successione ereditaria o donazione. La rivalutazione di tali terreni, non deve necessariamente coinvolgere tutti i terreni di un soggetto, ma può avere ad oggetto solo quelli per i quali è riscontrabile una effettiva convivenza in quanto, ad esempio, si intende procedere alle relativa cessione nel brave periodo. La perizia deve essere redatta da professionisti iscritti agli albi di seguito indicati: Ingegneri, Architetti, Geometri, Dottori agronomi, Agrotecnici, Periti agrari, Periti industriali edili, Periti iscritti alla CCIAA. La rideterminazione del valore di acquisto dei terreni costituisce valore nominale minimo di riferimento: ai fini delle imposte sui redditi, dell’imposta di registro e dell’imposta ipotecaria e catastale. Ne consegue che, ad esempio, in caso di cessione, le imposte dovranno essere calcolare considerando il valore risultante dalla perizia, anche se il corrispettivo dovesse essere inferiore. La circolare n. 15/E/2002, al punto 3 precisa, tuttavia, che se in un momento successivo alla perizia, siano sopraggiunti fatti che non rendono più attuale il valore rideterminato, il contribuente è legittimato a non avvalersi dello stesso. È da suggerire, in questi casi, di procedere ad una nuova perizia. Rilevanza della perizia a fini Imu Occorre premettere che la legge e le circolari nulla dicono in merito all’imposta comunale sugli immobili. Per quanto concerne i terreni edificabili per i quali la base imponibile è data dal valore normale, si ritiene che il valore risultante dalla perizia possa avere riflessi, nel caso di aree edificabili, sul calcolo dell’ IMU dal momento che relativamente a tale tipologia d’immobili, l’imposta è applicata sul valore venale di comune commercio al 1° gennaio di ciascun anno. Si va diffondendo il comportamento dei comuni che potendo accedere, come noto, alle dichiarazioni dei redditi dei contribuenti, rilevano da queste che è stato compilato il quadro RM relativo alla rivalutazione dei terreni e richiedono al proprietario l’ esibizione della perizia. Da lì a concludere che per i terreni di cui trattasi (ove edificabile) la base imponibile è pari al valore di perizia il passo è breve, talché viene ricalcolata l’IMU maggiorata di sanzioni e interessi. Adempimenti per beneficiare della rivalutazione Con riferimento alla rivalutazione dei terreni, la norma prevede gli stessi adempimenti commentati nel paragrafo relativo alla rivalutazione delle partecipazioni. In particolare, al fine di beneficiare della rivalutazione, i contribuenti devono assolvere ai seguenti obblighi: • Redazione di una perizia da parte di un professionista abilitato entro il 30.06.214; • Versamento di un imposta so- stitutiva Il valore periziato dei terreni edificabili e con destinazione agricola è sottoposto ad una imposta sostitutiva pari al 4% per la rivalutazione dei terreni. Come nel caso dell’imposta sostitutiva da versare per la rivalutazione delle partecipazioni, l’imposta sostitutiva deve essere versata: - unica soluzione : entro il 30 giugno 2014 - 1° rata: entro 30/6/2014 - 2° rata: entro 30/6/2015 con interessi al 3% calcolati a decorrere dal 30/6/201 - 3° rata: entro 30/6/2016 con interessi al 3% calcolati a decorrere dal 30/6/2014. Come nel caso del versamento dell’imposta sostitutiva per la rivalutazione delle partecipazioni, anche per quelle relative ai terreni, l’obbligo deve essere assolto mediante utilizzo del modello F24. A tal fine, il codice tributo da utilizzare è “8055 Imposta sostitutiva delle imposte sui redditi per la rideterminazione dei valori di acquisto di partecipazioni non negoziate nei mercati regolamentati” Deve essere indicato anche l’anno di riferimento, si ritiene resti confermato il medesimo codice tributo indicando quale anno di riferimento “2014”. L’UNIONE ARTIGIANA ambiente ANNO LX – N. 4 APRILE 2014 NUOVE REGOLE PER I RAEE Novità per la produzione, l’importazione e la distribuzione di apparecchiature per la gestione dei loro rifiuti C on due distinte norme il Governo italiano ha recepito altrettante direttive europee: la 2011/65/UE (restrizione all’uso di sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche AEE) e la 2012/19/ UE sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), di seguito illustrate. Il decreto legislativo 4 marzo 2014 n. 27, in attuazione della direttiva 2011/65/UE, riguarda la restrizione dell’uso di determinate sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettro- niche. Il provvedimento di recepimento è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale n. 62 del 15-3-2014 ed è entrato in vigore il 30 marzo 2014 e prevede nuovi obblighi nei confronti dei fabbricanti, mandatari, importatori e distributori di apparecchiature elettriche ed elettroniche. Il decreto legislativo 14 marzo 2014, n. 49, entrato in vigore il 12 aprile, con cui lo Stato italiano recepisce la direttiva 2012/19/ UE sui Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE), sostituisce quasi totalmente con modifiche la precedente normativa di riferimento per i RAEE, cioè il Dlgs. 151/2005. Nella norma viene fatta chiarezza sulla distinzione tra RAEE domestici e professionali. Inoltre è rimandata a un successivo regolamento la definizione delle modalità del ritiro “uno contro zero” per i RAEE di piccolissime dimensioni. Il decreto introduce una serie di novità come: - una nuova definizione di RAEE provenienti dai nuclei domestici’; - L’estensione immediata del cam- Albo nazionale Gestori ambientali Scadenza 30 aprile e l’avviso arriva solo via PEC po di applicazione della legge ai pannelli fotovoltaici, fino ad oggi esclusi; - l’obbligo di apporre un marchio di identificazione del produttore; - il nuovo obbligo per i Distributori con superficie di vendita di AEE superiore a 400 mq di ritirare gratuitamente i RAEE di piccolissime dimensioni (“uno contro zero”); Tutte le novità contenute nei due suddetti decreti sono scaricabili sul sito di Confartigianato Imprese Belluno, www.confartigianatobelluno.eu, nell’area soci: ambiente e sicurezza. CONVEGNO SECUR8:IL GESTIONALE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO venerdì 9 maggio 2014 - ore 16.00 Sedico - Centro Consorzi Versamento a mezzo: - bollettino di conto corrente postale n. 17033309 intestato a C.C.I.A.A. Venezia – Sez. regionale Veneto - Albo Nazionale Gestori Ambientali – Causale: denominazione e codice fiscale dell’impresa, numero di iscrizione all’Albo Gestori Ambientali, categorie e classi di riferimento. - bonifico (tramite banca o posta) sul conto corrente postale n. 17033309, intestato a: C.C.I.A.A. VENEZIA – Sezione Re- gionale del Veneto - Albo Gestori Ambientali, codice IBAN: IT65 K076 0102 0000 0001 7033 309, riportando nella causale il codice fiscale dell’impresa e il numero di iscrizione all’Albo Nazionale Gestori Ambientali. Presentazione del software Secur8 alla luce del decreto ministeriale 13 febbraio 2014 in merito a procedure semplificate per la adozione e la efficace attuazione dei modelli di organizzazione e gestione della sicurezza nelle piccole e medie imprese. Programma dettagliato su www.centroconsorzi.it. 9 ARTIGIANA 10 L’UNIONE opportunità ANNO LX – N. 4 APRILE 2014 CRGA MICROCREDITO - FINANZIAMENTI AGEVOLATI DI IMPORTO LIMITATO Beneficiari PMI che non abbiano presentato bilanci (o documentazione contabile-fiscale equivalente) consecutivamente in perdita negli ultimi tre esercizi. Settori economici ammessi Ateco 2007 L.R. 5/2001: C, D, E, F, H, J, M72, A01.61 L.R. 2/2002: imprese artigiane operanti in tutti i settori L.R. 1/1999: E38, G, H52.29, H53.20, I56, J59, J60.10, J60.20, J62, K66, L68, M69, M70, M71, M73, M74.20, M74.30, N77, N78, N79, N80, N81, N82, P85, R90.02, R92, R93, S95, S96 Sede operativa della ditta Finalità Regione del Veneto SUPPORTO DELLA LIQUDITA’ AZIENDALE. Agli interventi si applica il regime “de Minimis” Tipologie di intervento Operazioni di supporto finanziario a fronte di pagamenti effettuati negli ultimi 24 mesi antecedenti la data della domanda di agevolazione per: - canoni di locazione relativi ai locali adibiti allo svolgimento dell’attività aziendale; - utenze: energia elettrica, acqua, gas, telefono fisso e connessione a reti telematiche; - rate di mutuo e/o canoni leasing relativi ad operazioni finanziarie. Importi richiedibili Da 10.000 euro a 50.000 euro. L’IMPORTO MASSIMO VALE ANCHE COME LIMITE DI IMPORTO DI PIU’ “FINANZIAMENTI AGEVOLATI DI IMPORTO LIMITATO” RIFERITI ALLA MEDESIMA IMPRESA E CONTEMPORANEAMENTE IN AMMORTOMENTO. Durata del finanziamento agevolato MIN. 36 MESI -MAX 60 MESI. Di cui preammortamento MAX 12 MESI L’operazione godrà di un tasso agevolato composto da un 50% a tasso zero e il rimanente 50% a tasso massimo euribor a 3/6 mesi più 5%. Agevolazione In caso di prefinanziamento questo dovrà essere regolato, secondo quanto previsto dalla convenzione stipulata con Veneto Sviluppo, ad un tasso non superiore all’ Euribor a 3/6 mesi più 5%. Presentazione della domanda La domanda va presentata a Veneto Sviluppo, anche per il tramite delle banche finanziatrici convenzionate, e ai Confidi che abbiano sottoscritto apposita convenzione con Veneto Sviluppo, vigilati dalla Banca d’Italia. Scadenza Bando aperto continuativamente fino al 30 giugno 2014. Info: CRGA Veneto – sede di Belluno: Silvia Reolon tel 0437 933283; CRGA Veneto – sede di Feltre: Sandro Della Vecchia tel 0439 878114 Sedi in provincia di Belluno: Belluno, p.le Resistenza 8 tel 0437 933281 Feltre, via Ligont 4 tel 0439 878114 PER I SOCI CONFARTIGIANATO IMPRESE Dalle due ruote alle rotaie accordi e convenzioni per risparmiare nel trasporto Confartigianato Piaggio: rinnovata la Convenzione È stata rinnovata anche per il 2014 la convenzione con Piaggio Veicoli Commerciali per l’acquisto dei veicoli da lavoro Piaggio. Gli sconti previsti in favore delle imprese associate sono invariati rispetto allo scorso anno e in particolare: • 400 euro per l’acquisto del modello Ape 50 • 500 euro per il modello Ape TM • 600 euro per i modelli Porter, Porter Maxi e Quargo in aggiunta agli sconti, per tutti i veicoli nuovi acquistati in convenzione è prevista l’estensione della garanzia di f flash NORDEST E RIPRESA ECONOMICA IL 2014 ANNO DELLA SVOLTA E’ possibile pensare alla ripresa economica del Nordest nel corso di quest’anno? Dati Istat e Prometeia prevedono numeri in crescita per tutto questo territorio. A trainare, però, il rilancio del Pil del Triveneto saranno le province di Bolzano - con un +1,7% - , di Treviso - con un +1,6% - seguite da Padova e Pordenone, ma tutte dovrebbero passare al segno positivo. Se ripresa ci sarà, tuttavia, re- sterà il neo della disoccupazione e per questo indicatore Belluno pagherà ancora, benché il tasso di disoccupazione negli ultimi sette anni corrispondenti alla crisi sia già salito di un 5%. NEL PADIGLIONE ITALIA CONFARTIGIANATO A EXPO 2015 Confartigianato partner del Padiglione Italia per mettere in vetrina a Expo 2015 le eccellenze del saper fare italiano. E’ stato firmato nelle scorse settimane il contratto di partecipazione. Confartigianato sarà protagonista nel Padiglione Italia con un’area permanente di rappresentanza, uno spazio espositivo di due settimane dedicato alle eccellenze dell’artigianato e un evento organizzato all’Auditorium di Palazzo Italia. E’ così auspicabile che anche i prodotti della montagna bellunese possano trovare spazio a Expo 2015, come indicato tra i 10 punti dell’Agenda per la montagna, presentata dall’Associazione in occasione della Conferenza nazionale sulla montagna, organizzata a Belluno il 20 e 21 gennaio scorsi. Consulta i tassi convenzionati e i finanziamenti agevolati di tutte le banche in www.crga.veneto.it ulteriori 6 mesi. Per ulteriori indicazioni e per richiedere la scheda descrittiva dell’offerta, il listino ufficiale, l’elenco dei riferimenti di zona Piaggio e l’elenco delle concessionarie gli interessati possono contattare l’Ufficio Segreteria dell’Associazione (Paola Rossa tel. 0437 933201, e-mail [email protected]). Confartigianato – NTV: biglietti ferroviari ITALO a prezzi scontati È attiva una nuova convenzione con NTV – Nuovo trasporto Viaggiatori S.p.A., la società che gestisce i servizi del treno ad Alta Velocità ITALO. Il nuovo accordo permette di acquistare i biglietti per tutti i treni ITALO ( 52 collegamenti giornalieri su diverse direttrici) usufruendo di uno sconto del 10% per tutte le classi di prenotazione SMART, PRIMA e CLUN, sia sulla tariffa a prezzo intero Base, sia sulla tariffa ridotta Economy. Per usufruire dei vantaggi dell’Accordo è necessario che le prenotazioni e gli acquisti vengano effettuati attraverso l’Agenzia del Sistema Confartigianato, Artquick Srl (tel. 0115526052 – e-mail: [email protected]) . Per ulteriori informazioni potete rivolgervi alla suddetta Agenzia oppure all’Ufficio Segreteria dell’Associazione (Paola Rossa 0437 - 933201). Per il servizio di emissione dei biglietti ITALO, così come di quelli Trenitalia, è prevista una commissione di agenzia pari a Euro 3,00 più IVA. agenda della giunta 20 Marzo 2014 Il presidente Giacomo Deon è intervenuto al Tavolo dell’economia in Camera di commercio di Belluno. L’UNIONE ARTIGIANA Iscrizione al Tribunale di Belluno n. 29 del 3.8.1955 DIRETTORE RESPONSABILE: Mariateresa Busatta 21 Marzo 2014 All’inaugurazione di Agrimont presso Longarone Fiere ha partecipato il presidente, Giacomo Deon. COMITATO DI REDAZIONE: Ermanno Pizzolato, Mariateresa Busatta, Flavio Dal Pont, Marco Danielis, Lamberto Luciani, Ferdinando Prior, Maurizio Reolon, Michele Talo 24 Marzo 2014 Il presidente Deon ha partecipato ai lavori dell’incontro sul tema “Rivitalizzazione del Nevegal e altro sul turismo” organizzato presso il Comune di Belluno. FOTO: Archivio 31 Marzo 2014 Al convegno promosso da Fidimpresa Veneto a Belluno sul tema “Impresa. Economia. Credito. Perché dobbiamo pensare positivo” sono intervenuti il presidente Deon e la componente di Giunta, Ivana Del Pizzol IMPAGINAZIONE: Alessandro De Bon EDITORE E STAMPA: GRAFICHE ANTIGA spa Via delle Industrie 1 - 31035 Crocetta del Montello (TV) Esclusivista per la raccolta pubblicitaria: Grafiche Antiga spa Tel. 0423 6388 - Fax 0423 638900 [email protected] NUMERO CHIUSO IN TIPOGRAFIA Il 14 aprile 2014 11 L’UNIONE ARTIGIANA centro consorzi ANNO LX – N. 4 APRILE 2014 START-UP DI IMPRESA PER LA LAVORAZIONE DELLA LANA Progetto del Centro Consorzi che recupera una tradizione delle Prealpi e Dolomiti bellunesi I l progetto per ricostruire la filiera produttiva nel settore della lavorazione della lana, presentato da Centro Consorzi con il parternariato di Confartigianato di Belluno e del Veneto, delle Comunità montane dell’Alpago e Feltrina e dell’Ente Parco, oltre che da aziende che lavorano nel settore, è stato approvato dalla Regione Veneto. L’intervento mira a trasformare in una risorsa per il territorio bellunese ciò che attualmente viene in gran parte smaltito come rifiuto speciale: la lana, materiale antico ma nel contempo altamente tecnologico. Tale materia prima ha trovato, negli ultimi anni, grande ripresa grazie allo sviluppo in provincia dell’allevamento di ovini con il recupero di razze autoctone, quali la pecora dell’Alpago e quella di Lamon. Il progetto si prefigge di supportare un gruppo di donne della provincia nell’acquisizione di competenze per la lavorazione artigianale della lana (telaio, feltro, filo continuo) così da poter creare oggetti in grado di “parlare” con consapevolezza e stile della terra dolomitica, accompagnandole (dall’analisi delle richieste di mercato, alla ricerca di strumenti finanziari, alla stesura di un vero e proprio piano di comunicazione) nella creazione di un’attività imprenditoriale sia pure di nicchia. L’utilizzo di lane autoctone, infatti, potrà rappresentare non solo un supporto per i produttori, ma anche un’azione di recupero di una risorsa tradizionale, della riscoperta di antichi saperi e di sostegno alla nascita di microeconomie all’interno dei contesti rurali. Attraverso sinergie tra allevatori, v produttori, trasformatori e consumatori di lana è pensabile, poi, arrivare a un progetto di salvaguardia dell’ambiente e di coloro che lo abitano, ma anche è possibile intraprendere un processo produttivo tecnicamente valido, integrato e sostenibile, in grado di trattare in modo economicamente vantaggioso piccoli volumi di lana prodotti localmente, contribuendo a mitigare l’abbandono delle aree alpine da parte delle giovani generazioni. Di prim’ordine gli stakeholder che in qualità di partner hanno aderito alla rete, condividendone obiettivi, finalità e strumenti, con i quali il progetto intende mantenere un continuo rapporto di confronto e miglioramento della propria efficacia operativa. Per info: Centro Consorzi - Antonella Tormen, tel. 0437 851331 oppure www.centroconsorzi.it • • • • • • Carla Vibani nuova presidente L’assemblea del consorzio Green Concept ha provveduto al rinnovo delle cariche sociali. Nuovo presidente del Consorzio è Carla Vibani, mentre sono stati riconfermati membri del consiglio direttivo Ugo Da Lan e Roberto Canal. Il nuovo consiglio ha espresso la volontà di scandagliare la possibilità di operare in sinergia con altri consorzi al fine di migliorare, per le ditte che ne avessero l’esigenza, anche le prospettive commerciali, tra cui il biologico. Inoltre, si è pensato a un questionario per rilevare le esigenze dei soci, così da indirizzare l’attività del consorzio, supportata anche da materiale pubblicitario e da un sito internet. Un ringraziamento particolare a Mauro De Martin per il lavoro svolto fino a oggi. Mtf srl -Lanificio Paoletti Fardjma Flex Piave snc Green Concept Confartigianato Imprese del Veneto Confartigianato Imprese Belluno Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi Comune di Lamon Comunità montana Feltrina Unione Montana Alpago Istituto Agrario “A. Della Lucia” di Feltre corsi ALIMENTAZIONE Personale addetto alla produzione e vendita delle sostanze alimentari EX LIBRETTO SANITARIO (L.R. n. 2 del 19/03/2013) Rilascio: (per coloro che frequentano il corso per la prima volta) mercoledì 25 giugno dalle 14.30 - Sedico, Centro Consorzi Aggiornamento: (per chi ha già frequentato il corso nei tre anni precedenti alla presente iscrizione) mercoledì 14 maggio dalle 14.30 - Alleghe, loc. Masarè c/o Sede Alpini mercoledì 21 maggio dalle 14.30 - Sedico, Centro Consorzi Iscrizione: possibile anche on-line accedendo al sito www. centroconsorzi.it e selezionando il corso prescelto presente in home page. NOTA - per gli iscritti in regola con la contribuzione all’EBAV è previsto il rimborso al 100% dallo stesso EBAV. Potranno essere organizzati anche corsi aziendali su richiesta. Ref: Erica De Bacco, tel. 0437 851341 [email protected] SICUREZZA Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS) Riservato ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza di aziende fino a 50 lavoratori Durata: 32 ore Calendario: 8, 15, 22 e 29 maggio Orario: 8.30-12.30 e 13.45-17.45 Sede: Sedico Centro Consorzi Iscrizione: richiedere la scheda di adesione e iscriversi compilandola al più presto NOTA - Si ipotizza realizzare soltanto quest’edizione di corso a Sedico. Ref: Renzo Della Vecchia, tel. 0437 933260 [email protected] Ha suscitato un certo clamore (se ne è interessato anche il Sole 24ore) il caso del corso sul tessile proposto dalla ditta AMD di Limana, che aveva evidenziato la necessità di rimagliatrici specializzate. Il tutto si è concretizzato in meno di un mese: dalla richiesta avanzata sulla stampa alla successiva preparazione e approvazione da parte della Regione Veneto. Un buon motivo di soddisfazione per gli uffici del Centro Consorzi, ma anche per la struttura della formazione della Regione Veneto che, tramite l’apertura di bandi a sportello nelle work esperience, ha dimostrato di aver messo in atto una procedura in linea con le esigenze delle aziende in grado di rispondere velocemente alle richieste. Consorzio Green Concept I partner del progetto • • • • • CORSO TESSILE corsi Addetto alle misure di prevenzione incendio e gestione delle emergenze Sede: Sedico presso Centro Consorzi Calendario: lunedì 23 giugno 2014 intera giornata - 8 ore di formazione (lezione teorica ed esercitazione pratica individuale) e con il seguente orario dalle 8,30 alle 12,30 e dalle 13,45 alle 17,45 Ref: Renzo Della Vecchia tel. 0437 933260 - [email protected] CORSI APERTI A TUTTI AUTOCAD 2D – liv. base Calendario: 30 ore dal 29.04.2014 al 06.06.2014 nelle giornate del martedì e venerdì dalle 18.00 alle 20.30 Docente: dott. Francesca Pivetta LINGUA INGLESE - base Calendario: 20 ore dal 22.04.2014 al 30.05.2014 nelle giornate del martedì e venerdì dalle 18.30 alle 20.30 Docente: dott. Monica Argenta LINGUA INGLESE - turistica Calendario: 20 ore dal 28.04.2014 al 05.06.2014 nelle giornate del lunedì e giovedì dalle 18.30 alle 20.30 Docente: dott. Monica Argenta TECNICA DELLE MERIDIANE Calendario: 38 ore dal 29.04.2014 al 03.06.2014 nelle giornate del lunedì, martedì e giovedì dalle 18.00 alle 21.00 e al Sabato dalle 9.00 alle 12.00 Docente: Giovanni Sogne Info e iscrizioni: Centro Consorzi - tel. 0437851333 e-mail: [email protected] corsi “Operatore del legno” Attività per adulti per conseguire la qualifica Un nuovo progetto vede il Centro Consorzi impegnato nella formazione per il settore del legno. Destinato a persone adulte (over 18 anni) interessati a conseguire una qualifica professionale, il percorso formativo verrà personalizzato mediante la valorizzazione delle esperienze maturate in contesti lavorativi, formativi ed esperienze di vita; sarà quindi possibile frequentare solo quelle parti di approfondimento necessarie a crescere professionalmente e a conseguire il titolo di studi. I destinatari sono dunque, soggetti adulti in possesso di licenza di scuola secondaria di primo grado, privi di titolo di studi o con titolo la cui spendibilità risulti indebolita, privilegiando persone inoccupate o disoccupate o a rischio di perdita del lavoro. L’ammissione avverrà su selezione, che si terrà il 6, 7, 8, 9 maggio p.v. e verterà sull’analisi dei pre-requisiti in possesso sulla base del curriculum vitae e su un colloquio strutturato di tipo attitudinale e motivazionale. Le domande devono pervenire al Centro Consorzi di Sedico entro le ore 13.00 del 5 maggio p.v. Info: Centro Consorzi, Sedico - [email protected]; Ref. Losso (0437851320) - Barattin 0437 851311) LA FORZA DEL SORRISO Prossimo appuntamento: lunedì 19 maggio dalle 9.30 alle 12.00 Ref: Laura De Paoli, tel. 0437 851330 o Gianluca Soppelsa 0437 851340 ARTIGIANA 12 L’UNIONE dalla provincia Su iniziativa della Fent Marmi snc di Seren del Grappa Indetto un concorso di design per l’arredo urbano per la valorizzazione delle pietre locali nell’ambito della Mostra dell’artigianato di Feltre L’azienda Fent Marmi di Seren del Grappa - in collaborazione con il Comitato organizzatore della Mostra dell’artigianato di Feltre e l’Ordine degli Architetti della provincia di Belluno - ha indetto un concorso di design per la progettazione di oggetti di arredo urba- no, che valorizzino l’impiego delle pietre locali. Il bando per la partecipazione è pubblicato sul sito della Mostra. La partecipazione è aperta ad architetti, ingegneri, designer. Gli elaborati devono essere presentati entro il 30 maggio p.v. ANNO LX – N. 4 APRILE 2014 comunicazione digitale Confartigianato Imprese Belluno intende ridurre al minimo la comunicazione cartacea con le aziende associate, sia per una questione di costi sia, prima ancora, per rendere tempestive le informazioni. Visita Seminari “Cultura d’impresa 2014” martedì 6 maggio 2014 ore 18.00 Belluno, sala riunioni Confartigianato Imprese Belluno L’importanza gestionale anche per le piccole aziende; la responsabilità degli amministratori; le fasi dell’eventuale crisi aziendale; cenni sugli istituti deflattivi del fallimento interverrà Giovanni Rigoni, commercialista Iscrizione entro 5 maggio: via mail: [email protected] oppure tel. 0437 933203 Sono già tre i seminari tenuti nel 2014 da Donne Impresa Belluno aperti, altresì, a tutti i soci di Confartigianato Imprese Belluno. Negli incontri si è parlato di “fare rete”: come approcciarsi e perché farlo e “internazionalizzazione delle imprese”: come avvicinarsi ai mercati esteri, informazioni operative utili e servizi a supporto. Il prossimo appuntamento (e ultimo) parlerà invece di “gestione d’azienda in tempi di crisi” (vedi a lato). “Il riscontro di partecipazione - afferma la presidente Ivana Del Pizzol - è più che soddisfacente. D’altra parte i temi affrontati sono stati espressamente richiesti dalle imprenditrici associate. L’argomento internazionalizzazione ha riscosso molto interesse, visto che tante imprenditrici sono già sui mercati stranieri e molte altre hanno deciso di entrarci in un’ottica espansiva e per bilanciare la crisi del mercato interno”. e invia la tua mail a [email protected] L’Associazione attende da tutte le aziende il proprio indirizzo mail a cui inviare le comunicazioni. Segreteria dell’Associazione: fax 0437 933122 e-mail: [email protected] Azione con il contributo di Camera di commercio di Belluno La gestione dell’azienda in tempo di crisi www.confartigianatobelluno.eu