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Violentata e poi strangolata

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Violentata e poi strangolata
©ELLA PROVINCIA
LA PROVINCIA
Domenica 21 agosto 1988
Antonella Carboni, ventunenne di Azzanello, è stota trovala morta nella mattinata di ieri a Genivolta sulla sua Fiat Uno
Violentata
e
poi
strangolata
Forse più di uno gU assassini. Sentiti alcuni amici che erano con lei Valtra s
Una recentissima
foto di Antonella Carboni
GENIVOLTA — Era riversa sul sedile anteriore destro
della sua Fiat Uno 60, di colore azzurro, con le gambe
divaricate, la minigonna di
jeans sollevata, la camicetta
bianca a canottiera strappala, lo sguardo fisso della
morte, ancora colmo di terrore.
Così è stata trovata ieri
mattina alle 9, da un campa-
Antonella Carboni era la secondogenita. La sorella Sabrina, di 24 anni, si è sposata circa un anno fa e abita
a Casalmorano, in via Ormezzani. Ora in famiglia è
rimasto solo Helios, di 16
anni. Una famiglia di gente
onesta, grandi lavoratori: il
padre Aldo è riuscito ad avviare un'azienda specializzata nella costruzione di pompe idrauliche per poltrone di
dentisti, per letti d'ospedale
(in particolare per sale operatorie), che conta una quindicina di dipendenti. «Lui
resta in azienda anche quindici ore al giorno», ci dicono ad Azzanello.
Ieri mattina li abbiamo visti, i genitori di Antonella, in
preda alla disperazione, all'imbocco della stradina dell'argine del Naviglio: lui in
lacrime, la moglie quasi pietrificata dal dolore.
Ma chi era Antonella Carboni? Aveva forse una doppia personalità, nascondeva
segreti mai confessati? Dopo la sua tragica morte gli
re, Antonella Carboni, 21
anni, che abitava con la famiglia a Azzanello, in via
Madonnina della Breda. La
macchina, con la portiera
destra spalancata, era posteggiata lungo l'argine destro del Naviglio, nel luogo
soprannominato "Marcano", in una zona boscosa
dove solitamente si appartano le coppiette, alle porte di
inquirenti hanno dovuto
frugare anche tra le sue cose, alla ricerca di eventuali
stranezze, di qualche amicizia particolare, di qualcosa
che facesse scoprire una seconda vita di Antonella.
Nulla di tutto ciò.
Lei era proprio come la ricordano le amiche di Genivolta. In particolare Michela Bonali, che ha trascorso
con Antonella la vacanza a
Viserba Adriatica: «Ci siamo divertite e anche venerdì sera abbiamo parlato di
quei 16 giorni felici, senza
che fosse successo nulla di
strano. Antonella aveva provato una delusione, perchè
la sua simpatia per un ragazzo non era stata ricambiata».
Si lamentava spesso di
questo, anche con sottile ironia. Ma ne conosceva anche
la ragione: taciturna e riservata, quasi solitaria, tanto
da essere definita a torto
«strana» da alcune persone,
non invitava certo al corteggiamento.
L'urtata^ ©<
Genivolta.
La ragazza aveva ecchimosi su tutto il corpo, in
particolare sul volto e sulle
ginocchia. I piedi e le ginocchia erano sporchi di polvere.
I primi accertamenti e rilievi effettuati dai carabinieri
di Soresina e Cremona, presente il sostituto procuratore della Repubblica di Cremona, Antonella Nuovo,
che conduce l'inchiesta sul
delitto, hanno permesso di
stabilire che Antonella Carboni era stata strangolata e
seviziata: quale allucinante
epilogo di una barbara morte, le è stata infilata una
scarpa nella vagina.
Per ucciderla l'assassino
(o gli assassini), ha usato la
grossa cintura in cuoio che
indossava la ragazza. Sul
collo i segni di una stretta
tremenda che ha messo fine
alla serie di violenze.
Infatti dalla prima ispezione cadaverica effettuata
presso l'obitorio di Soresina,
si è appurato che Antonella
Carboni è stata violentata,
forse più volte e probabilmente anche contro natura.
Per questo si è fatta via via
più concreta l'Ipotesi, che ad
ucciderla così ferocemente,
siano stati più d'uno.
Un delitto davvero mostruoso, che fa ancora più
paura; perchè maturato in
un tranquillo paese agricolo
della nostra provincia.
Fino a tarda sera il magistrato, con la collaborazione dei carabinieri, ha sentito numerosi testimoni, quasi tutti amici ed amiche della vittima. Si è certi che fra
di loro, fra i ragazzi, si nascondano gli assassini. Dalla'caserma di Soresina, dove sono state ascoltate decine di persone, non filtra la
minima indiscrezione.
Si dovranno attendere i risultati di analisi medico scientifiche (compresa quella
Gli inquirenti accanto alla Fiat Uno della ragazza, di cui si intravede la gamba sinistra
I genitori della vittima con il parroco diAzzanello all'imbocco della stradina lungo il Naviglio
infallibile del Dna), su alcuni reperti di assoluta importanza. i Tracce di sperma,
macchie di sangue, impronte digitali, forse qualche altro particolare potrebbero
inchiodare i responsabili del
delitto, che per ora non hanno volto e nome.
Intanto è stato possibile
accertare che Antonella Carboni non è stata uccisa sulla
sua automobile, che aveva
lasciato parcheggiata sulla
piazza della chiesa di Genivolta, vicino al sagrato. Gli
autori del delitto si sarebbero premurati di recuperare la
macchina e di spostarla lungo il Naviglio, dove già era
stato trasportato il corpo di
Antonella e dì compiere quest'ultima, orrenda, messinscena, per depistare gli inquirenti.
ba, della sua sfortuna in
amore che sembrava perseguitarla. Ma non ne faceva
un dramma; forse così si
spiegava la sua tristezza,
quel restare spesso taciturna
e pensierosa.
Al gruppo si aggregano
anche due ragazzi, Giorgio
e Fausto. Alle 23 qualcuno
nota Antonella chiudere la
macchina e seguire i due verso la statale. A mezzanotte,
ci dirà poi Marzia, la Uno è
ancora parcheggiata vicino
al sagrato.
Intanto di Antonella si
perdono le tracce. In serata
veniamo a sapere che ha partecipato ad una grigliata lungo POglio. E proprio le
sponde dell'Oglio sono particolarmente sassose.
Lì si è scatenata la libidine animalesca degli assassini, dopo il rifiuto di Antonella a fare l'amore?
Gli ematomi sul volto e
Tony Dallara
per avvicinare la comunità
alla città perchè gli ospiti si
sentano sempre meno soli e
sempre più inseriti nella
città».
• .
La festa dell'anziano si
conclude questa sera con la
partecipazione dell'orchestra
di Loredana Ferrari. Il presidente Roteili ha fatto visita agli ospiti che si sono detti
soddisfatti della loro permanenza nella Casa di riposo
conte Busi.
nitori Aldo e Gabriella, per
andare dagli amici a Genivolta. Lo faceva tutte le sere, da quasi due anni, da
quando con la famiglia si era
trasferita da Genivolta ad
Azzanello, per ragioni di lavorò.Il padre ha infatti avviato un'officina oleodinamica, con una quindicina di
dipendenti: Antonella e la
madre si occupavano della
contabilità.
Ha parcheggiato la Uno
in piazza, poi è andata a
comprarsi una bibita in fondo a via Castello, per ritornare sui suoi passi. Poco a
poco sono arrivate anche le
altre amiche e gli amici,
quelli della solita compagnia.
Qualche ragazza è rientrata a casa verso le 22 e 30,
mentre Antonella è rimasta
ancora, a raccontare della
sua recente vacanza a Viser-
buona, tranquilla, ma forte»
le sue amiche di Genivolta
«Era davvero una bella
ragazza e non lo faceva pesare — ricorda ancora Michela — ma anche forte: più
volte l'ho vista battere degli
amici a braccio di ferro»..
Marzia Armanni è stata
con Antonella all'Oglio, il
pomeriggio di venerdì e poi
ancora con lei la sera: «Non
avrei mai immaginato una
cosa simile!».
A stento controllano la
commozione mentre a qualcuna scendono i lacrimoni.
Si è anche parlato di dissapori in famiglia, prontamente smentiti da Michela: «Da
Viserba telefonava ogni
giorno a sua madre».
Aveva in programma per
oggi una gita al lago, ma
purtroppo un tremendo destino l'attendeva proprio nei
luoghi che più amava, tra le
persone verso le quali nutriva un profondo affetto,
un'amicizia che la spingeva
ogni sera a lasciare Azzanello per ritornare tra le mura
della sua fanciullezza.
L. Z.
Il sostituto procuratore Antonella Nuovo con il capitano dei
carabinieri Ferrucci
VESCOVATO — La
Leoncelli sta per intraprendere la propria avventura
in un campionato di prestigio: tornati in promozione
c'è il tacito impegno di cercar di ripetere antiche imprese, ancora ben radicate
nella memoria degli sportivi locali. E tutti, in questo momento, stanno cercando di predisporre un
apparato sul quale poggiare il rilancio e non solo dal
punto di vista sportivo.
Nel frattempo, con tempestività i dirigenti hanno
voluto, nei giorni scorsi,
chiamare a raccòlta tifosi
e non tifosi, per una festa
che ha visto la partecipazione di tanta gente pronta senz'altro à dare il proprio contributo anche se
soltanto morale.
«Dal punto di vista della partecipazione è stato un
successo — affermano,
soddisfatti gli organizzatori — anche se dal punto di
vista economico l'incasso è
stato normale. Ma il nostro intento era proprio
quello di avvicinare la società alla gente, ci siamo
I rilievi effettuati dalla polizia scientifica e dai carabinieri
del reparto operativo
ROBECCO D'OGUO
VESCOVATO
Leoncelli:
atmsDstMi.agjQo siraira per una grandi
CASALMAGGIORE —
Gran folla ieri sei a alla casa
di riposo conte Busi per la
«festa dell'anziano» voluta
dalla presidenza delle Opere pie per sollecitare l'incontro, che dovrà diventare permanente, tra ospiti e cittadini casalaschi.
Serata all'insegna della
musica, nata dalla collaborazione tra la casa di riposo
e le autorità comunali.
Ospite d'onore, anche se
arrivato in ritardo, il «redivivo» cantautore, meglio
una volta urlatore, Tony
Dallara.
Ha cantato, con una base
musicale per meno di quaranta minuti ed ha lasciato
tutti... insoddisfatti.
Come sono apparsi remoti i tempi di «Tu sei romantica, amica delle nuvole...»
lontani per tempo e per fiato. Dallara, certamente cinquantanni già passati, è apparso sfiatato e superato.
Ma la festa dell'anziano
ha centrato il suo obiettivo
e lo ha ricordato il presidente delle Opere pie Roteili
quando ha affermato nel
suo intervento, che la festa
«vuole essere una occasione
sulle ginocchia della ragazza, sarebbero stati provocati dallo sfregamento contro
dei sassi, come se la vittima
fosse stata costretta a rimanere in ginocchio, magari nel
corso della violenza. Gli assassini le avrebbero anche
sbattuto più volte il viso per
terra, strangolandola, sempre da dietro, con ferocia
inaudita.
E come immaginare che
questo sia solo il risultato di
un semplice raptus sessuale,
animalesco, e non anche di
un'allucinazione da droga?
Per ora rimangono supposizioni. Intanto sono state ricostruite le ultime ore trascorse venerdì sera da Antonella a Genivolta, prima che
si scatenasse la follia degli
stupratori.
La ragazza è'uscita di casa alle 20,30, come hanno
confermato, sconvolti, i ge-
wm
tura
Ai caffè, a stretto conmessi al servizio dei vescovatini e tutta l'organizza- tatto con il pubblico, non
zione ha funzionato in mo- potevano che operare il
presidente Feraboli e lo
do encomiabile».
Pagani. E le piante
E quando i vescovatini stesso
e ì fiori, ovviamente comci si mettono, sanno dav- pito
di
Soregaroli, il quavero cosa fare. «Maricen- le, pur non
contadi», il maggiordomo, rice- re sul sòlitopotendo
soprannome,
ve gli ospi'' con encomia- come purtroppo
tanti altri
bile stile, mentre «el barbe- della lista, è in possesso
di
rin» fungeva da jolly, pre- tutto il necessario per essesente dappertutto, anche se re considerato vescovatino
a vòlte preferiva parlar del- puro sangue.
l'Inter, piuttosto che dei
«suoi» leoni.
Gli esperti in arte finanLa cucina, condotta con ziaria invece, hanno provveduto
alle «casse». Si
perizia dalla famiglia Merlo, dà Berto e consorte, ol- tratta dell'intramontabile
Scodes,
di
Santo e Vincitre che da Loredano Orsi,
ha fatto veri miracoli ga- guerra, i quali al termine
hanno pure fornito l'intestronomici.
ro resoconto.
Nulla è stato lasciato al
Una festa? Forse è stata
caso; «Fredo el mura- davvero
qualcosa di più;
duur» svolgeva funzioni ancora una
lo spirida chef di prim'ordine; to allegro divolta
un paese è
«Lòia» Walter Guerreschi emerso con tutta
la sua
e rispettiva moglie erano proverbiale ironia, per
• gli addetti ai cocktail e pa- pararsi ad affrontare preuna
re siano preparatissimi in stagione sportiva senz'almateria.
tro difficile. E comunque
Il barbèra il regno indi- - vada è certo che quest'anscusso di «Bastala»,- peral- no l'intero paese sarà semtro coadiuvato da Cigola, pre vicino alla squadra sino a campionato concluso.
Pedrinì.ed altri.
'..
Vaifloo
perP
glio
oidi
È stato portato all'ospedale a Trento, ma in serata
le sue condizioni si sono aggravate ed ha cessato di vivere.
Persona che non ha mai
amato proporsi come protagonista, legato alla famiglia
ed al lavoro (era impiegato
alla Cabre di Cadignano, in
provincia di Brescia), per alcuni anni, prima del 1970
era stato anche presidente
della casa di riposo del paese e chi ha lavorato con lui
in quel periodo, lo ricorda
come persona scrupolosa,
sempre pronta a dare il proprio contributo per risolvere qualsiasi problema.
Proprio per questo suo
Pietro Soldi
carattere egli era stimato
La vasta partecipazione ai
ROBECCO — Ha destato
profondo cordoglio, in pae- funerali è stata ulteriore tese, l'improvvisa scomparsa stimonianza di affetto e gradi Pietro Soldi, colto da ic- titudine ad un uomo che ha
tus cerebrale mentre si tro-. amato la sua comunità e ha
vava in vacanza a Tione. servito, come presidente delAveva 59 anni, lascia la mo- la casa di riposo, quanti, in
paese, hanno avuto maggioglie e quattro figli.
Ieri una folla commossa re bisogno e per i quali ha
gli ha tributato l'estremo sa- dato tanto.
Alle esequie sono stati
luto. Pietro Soldi, da quanto abbiamo appreso, si era presenti autorità comunali è
sentito male la mattina del una vasta rappresentanza
della casa di riposo.
18.
.
Non è improbabile, anzi,
sembra che gli inquirenti
stiano indagando in questa
direzione.
Lei era particolarmente
bella venerdì sera: abbronzata di un colore dorato, capelli biondi, occhi chiari,
una minigonna e una camicetta bianca. Era anche felice, serena, ma non disponibile a lasciarsi andare, a
interpretare la vita come una
faciloneria, fatta di rapporti troppo disinibiti. Per questa ragione, alla sua avvenenza, non corrispondeva
una vita sentimentale sfavillante, come per altre coetanee.
Venerdì sera aveva telefonato un certo Stefano, di
Cumignano, ricordano ancora i genitori. Sembra però che fosse solo per sentire
da Antonella, se di lì a poco
si sarebbero incontrati a Ge-
nivolta, come al solito.
Altre piste non esistono,
altre possibilità di incontri
vengono escluse. La sera di
Antonella si è conclusa tra
volti familiari, che improvvisamente si sono assatanati. A Genivolta hanno paura. Sanno che tra di loro, tra
le loro case, si nascondono
dei mostri. Forse, almeno si
spera, ancora per poco.
Certo gli inquirenti, soprattutto i carabinieri (dal
capitano Rocchi, al capitano Ferrucci, al maresciallo
Gugliandolo, agli uomini del
nucleo operativo e della polizia giudiziaria) hanno fatto l'impossibile, in collaborazione con la questura.
La dottoressa Nuovo ha
disposto per domani mattina l'autopsia medico - legale.
Luciano Zignani
SOSPIRO
Festa del patrono
in gregoriano
SOSPIRO -7- La parrocchia conclude oggi le cerimonie in onore del patrono S. Giacinto. Particolarmente
solenne sarà la messa celebrata alle 10,30, con l'intervento della «Schola di canto gregoriano».
La parte religiosa della sagra era iniziata proprio nel
giorno dedicato al santo, il 17 agosto, col trasporto processionale, dalla cappella a lui dedicata alla chiesa parrocchiale, della statua del patrono.
Dopo alcuni anni in sordina, si è tornati, dunque, con
numerosa partecipazione di sospiresi, a dare giusta solennità alla festa di S. Giacinto, sacerdote polacco dell'ordine dei domenicani, probabilmente passato nella
zona predicando agli inizi del '300.
All'omelia il parroco don Sesto Bonetti ha auspicato che la vita di S. Giacinto possa tornare ad essere di
esempio per i sospiresi e la sua devozione motivo di unità
tra i parrocchiani.
Il cartellone delle attività ricreative messe a punto dalla Pro Loco, in collaborazione con Associazione sportiva Azzurra, vede la riedizione del palio dei rioni.
Ecco il programma delle manifestazioni che si terranno al campo sportivo con inizio alle ore 21 : venerdì 26
agosto gara di ballo tra rioni con discoteca; sabato 27
agosto concerto del complesso «La strada»; domenica
28 agosto ballo liscio con l'orchestra di Lucy Stella; lunedì 29 agosto - sabato 3 settembre tornei di tennis e
pallavolo tra rioni; domenica 4 settembre finali del palio con tiro alla fune e gara podistica.
Durante le serate funzionerà un servizio di ristoro.
Per i giovani va ricordato anche che in piazza chiesa
è già operante il tradizionale Luna Park.
COMUNE DI CREMONA
L'Amministrazione Comunale, in relazione alle necessità di servizio ed ai limiti previsti dalla Legge Finanziaria 1988, assumerà,
OPERATORI SISTEMI DI SCRITTURA
(4° qualifica funzionale)
a tempo determinato o per sostituzione di personale collocato in maternità o puerperio (per l'intero periodo di assenza
della titolare).
Per tale mansione èrichiestala conoscenza del sistema di
word processing costituito dall'unità elettronica di governo
ETS 2040, dalle stazioni minifloppy disk ETS 2010, dalle unità tastiera KB 2000 e dalle stampanti PR 360 e PR 430. La
graduatoria di merito, in base alla quale verranno effettuate le
assunzioni, verrà formulata mediante prova selettiva. I requisiti richiesti per essere ammessi alla selezione sono i seguenti:
TITOLI DI STUDIO E PROFESSIONALI - Diploma di Qualifica
o Diploma di Scuola Secondaria Superiore che comprenda
nel suo piano di studio la dattilografia (titoli da allegare alla
domanda), oppure Licenza della Scuola dell'obbligo e frequenza
con esito favorevole di corso professionale per dattilografo
organizzato da Centro di Formazione Professionale Regionale
o da istituzione scolastica legalmentericonosciutao parificata (titoli pure da allegare alla domanda).
ETÀ - Non inferiore .ad anni 18 e non superiore ad anni 35
(salve le eccezioni e le maggiorazioni di legge).
Le domande in carta resa legale e compilate sull'apposito modulo in distribuzione (unitamente al testo integrale dell'avviso
di selezione) presso l'Ufficio Protocollo (Piazza del Comune
n. 8 - secondo piano) dovranno pervenire allo stesso Ufficio
Protocollo entro e non oltre le ore 12,15 di venerdì 26 agosto 1988.
Per informazioni rivolgersi alla Segreteria Generale (Settore
Gestione Personale, Piazza del Comune n. 8, terzo piano, tei.
407265).
Cremona, 13.agosto 1988.
P. il Sindaco
l'Assessore agli Affari del Personale
Lina Boschetti
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