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cancellare le colpe denunciando le offese alla legge
Scritti di Nichiren Daishonin volume 7 CANCELLARE LE COLPE DENUNCIANDO LE OFFESE ALLA LEGGE Ho letto attentamente la tua lettera. Se lo dico la gente penserà che manco di modestia, ma, quando in passato fui esiliato nella provincia di Izu1 a causa del Sutra del Loto, mi rallegrai di cuore. Se, fin dal passato senza inizio, fossi incorso in una condanna a causa del Sutra del Loto, sia che fossi sinceramente devoto o no, sarei forse nato ora come un misero comune mortale? [Perciò, quando fui condannato all'esilio,] da una parte mi sentii abbattuto ma, poiché era per il Sutra del Loto, mi rallegrai pensando che avrei potuto espiare, almeno in piccola parte, le colpe delle passate esistenze. Tuttavia, le varie gravi colpe, le dieci azioni malvagie2, le quattro gravi colpe3, le sei gravi colpe4, le otto gravi === 1. Nichiren Daishonin rimase in esilio a Izu dal maggio del 1261 al febbraio del 1263. 2. Dieci azioni malvagie: sono elencate nel Kusha ron uccidere, rubare, avere rapporti sessuali illeciti, mentire, adulare (o parlare in modo irresponsabile), diffamare, fingere, essere avidi, essere irascibili, essere stupidi (o avere idee errate). 3. Quattro gravi colpe: chiamate anche le "quattro colpe imperdonabili", sono trasgressioni gravi che comportano l'espulsione dall'Ordine. Esse sono: uccidere, rubare, avere rapporti sessuali e mentire (in particolare affermare falsamente di aver ottenuto una qualche forma di Illuminazione). 4. Sei gravi colpe: violazione dei sei precetti per le monache del Buddismo mahayana. Sono le quattro gravi colpe più parlar male degli errori commessi da altri buddisti e vendere bevande alcoliche. 151 colpe5, le dieci gravi colpe6, i cinque peccati cardinali7 che condannano all'inferno di incessante sofferenza, le offese alla vera Legge e il peccato di incorreggibile miscredenza, commessi dal passato senza inizio a oggi, devono essere più alti di una montagna, più profondi dell'oceano. Quanto ai cinque peccati cardinali, chi ne commette uno solo subirà la retribuzione di sofferenza incessante per un intero kalpa. Un kalpa è il tempo che ci vuole perché la durata della vita umana, diminuendo un anno ogni cento anni, da ottantamila anni si riduca a dieci anni e quindi da dieci anni, aumentando un anno ogni cento anni, ritorni a ottantamila anni8. Chi uccide il proprio genitore cadrà nell'inferno di incessante sofferenza per tutto questo tempo, subendo terribili pene senza un attimo di tregua. Quanto alla persona che offende il Sutra del Loto, se esteriormente manifesta ostilità anche senza sentirla veramente, se lo insulta anche per scherzo, se pur non disprezzando il sutra disprezza la persona che agisce in suo nome, il sutra dice che cadrà nell'inferno di incessante sofferenza per la durata di un kalpa descritto sopra. Le persone che insultarono e colpirono il bodhisattva === 5. Otto gravi colpe: violazioni dei precetti per i bodhisattva. Sono le quattro gravi colpe, più lodare se stessi e disprezzare gli altri, lesinare nelle offerte o negli sforzi di insegnare la Legge, adirarsi e non accettare le scuse, parlar male della vera Legge. 6. Dieci gravi colpe: violazione dei dieci precetti principali. Sono: uccidere, rubare, avere rapporti sessuali illeciti, mentire, vendere bevande alcoliche, parlar male degli errori commessi da altri buddisti, lodare se stessi e disprezzare gli altri, lesinare nelle offerte e negli sforzi di insegnare la Legge, adirarsi e non accettare le scuse, parlar male dei tre tesori. 7. Cinque peccati cardinali: uccidere il padre, uccidere la madre, uccidere un arhat, ferire un Budda e provocare disunione nell'Ordine buddista. 8. Secondo l'antica cosmologia indiana, la durata della vita umana è soggetta a periodi ciclici di diminuzione e di accrescimento. 152 Fukyo, all'inizio gli furono ostili, ma poi si convertirono e divennero suoi seguaci, rispettando e onorando il bodhisattva Fukyo come tutti gli dèi venerano Taishaku e come noi veneriamo il sole e la luna. Tuttavia, non potendo estinguere la grave colpa dell'iniziale ostilità, rimasero mille kalpa nell'inferno Avichi e furono abbandonati dai tre tesori per venti miliardi di kalpa. Paragonando i cinque peccati cardinali e le offese alla Legge a una malattia, i cinque peccati cardinali sono come un colpo di sole il cui effetto è istantaneo: l'offesa alla Legge invece è come la lebbra bianca che all'inizio non sembra una cosa seria, ma poi a poco a poco diventa grave. Le persone che offendono la Legge nella maggioranza dei casi rinascono nell'inferno di incessante sofferenza, solo alcuni rinascono in uno dei sei sentieri. Se rinascono nel regno degli esseri umani, il sutra dice che saranno afflitti da povertà, bassa condizione sociale, lebbra bianca e così via. Io, Nichiren, guardandomi nel chiaro specchio del Sutra del Loto, vedo tutto con chiarezza: non c'è dubbio che nel passato io abbia offeso la Legge. Se non cancello questa colpa nella presente esistenza, come potrò evitare le sofferenze dell'inferno nel futuro? Considerando come avrei potuto raccogliere tutte le gravi colpe commesse sin dal lontanissimo passato ed espiarle in questa esistenza evitando le gravi sofferenze future, pensai che ora, in questa epoca, le persone che offendono la Legge riempiono ogni provincia della nazione e, per di più, il governante stesso è il peggior colpevole di tutti. Se non cancello le mie pesanti colpe adesso, quando potrò mai farlo? Ora se io, Nichiren, persona insignificante, fossi andato in giro per tutto il Giappone denunciando i loro errori, innumerevoli persone delle quattro categorie di buddisti9 che === 9. Quattro categorie di buddisti: monaci, monache, laici e laiche. 153 seguono dottrine eretiche, avrebbero unito le loro innumerevoli voci per parlar male di me. Allora il governante, alleato con i monaci nemici della Legge, mi avrebbe odiato, fatto decapitare e condannare all'esilio. Se tali cose si fossero ripetute più volte, il grande piano che avevo concepito di cancellare in una sola esistenza le gravi colpe commesse in innumerevoli kalpa, si sarebbe realizzato senza il minimo errore. Poiché ora mi trovo in tale situazione [condannato all'esilio], il mio grande desiderio è stato esaudito. Tuttavia, non essendo che un comune mortale, a volte ho avuto dei rimpianti. E mi addolorava pensare che, se persino io ho avuto tali sentimenti, a maggior ragione una donna [come tua moglie] che ignora tali questioni e non comprende pienamente l'insegnamento buddista, deve essersi pentita di aver seguito Nichiren. Eppure, al contrario di quanto mi aspettavo, ho saputo che la vostra fede è più forte di quella di Nichiren; questa è una cosa straordinaria! Mi chiedo se il fondatore Shakyamuni, non sia entrato nel vostro cuore e mi è difficile trattenere lacrime di gioia. Il Gran Maestro Miao-lo afferma nel settimo volume del suo commentario: «Perciò sappiamo che, nell'ultima epoca, se uno può ascoltare la Legge anche per breve tempo e se, dopo aver ascoltato, prende fede in essa, ciò è dovuto al seme piantato in un'esistenza precedente»10. E dice anche nel secondo volume del Maka shikan bugyoden guketsu: «Essendo vissuto alla fine del Medio giorno della Legge, ho potuto contemplare queste parole di verità del sutra. Se nel passato non si è creata la buona causa, è veramente difficile avere questa opportunità». === 10. In realtà questo brano si trova nell'ottavo volume dello Hokke mongu ki. II Daishonin deve aver usato una diversa edizione. 154 Shakyamuni tenne segreti i cinque caratteri di Myoho-renge-kyo non solo nei primi quaranta e più anni di predicazione, ma si astenne dal parlarne anche nei quattordici capitoli dello shakumon; solo nel capitolo Juryo parlò esplicitamente dei due caratteri di renge indicanti il vero effetto e la vera causa11. Il Budda non affidò questi cinque caratteri a Monju, Miroku, Yakuo, né ad altri, ma convocò dalla terra della Luce tranquilla12 i Bodhisattva della Terra Jogyo, Muhengyo, Jyogyo, Anryugyo e i loro seguaci, e li trasmise a essi. Non fu un'ordinaria cerimonia: il Tathagata Taho che vive nel mondo del puro tesoro, fece la sua comparsa e sedette nella torre scaturita dalla terra e ornata di sette gioielli13. Il Budda Shakyamuni purificò quattrocento miliardi di nayuta di mondi, oltre a quelli di questa galassia, vi piantò filari di alberi preziosi alti cinquecento yojana14 alla distanza di un tiro di freccia, pose sotto ogni albero prezioso un trono di leone alto cinque yojana e vi fece sedere tutti i Budda delle dieci direzioni del suo corpo frazionato. Quindi il Budda Shakyamuni, toltasi la veste polverosa, aprì la Torre Preziosa e sedette accanto al Budda Taho. Era come se il sole e la luna fossero apparsi insieme nel cielo azzurro, come se Taishaku e il re nato dalla sommità della === 11. Vero effetto e veni causa: l'Illuminazione conseguita dal Budda nel remoto passato e la causa della sua Illuminazione. Vero effetto indica anche il mondo di Budda e vera causa i nove mondi, tutti eternamente presenti nella vita. Nella Legge di Myoho-renge-kyo sono contenuti simultaneamente sia la causa che l'effetto. 12. Luce tranquilla: la terra dove vive il Budda. Indica anche lo stato di Buddità. 13. Sette tipi di gioielli: sono oro, argento, lapislazzuli, madreperla, perle, corallo e cornalina. 14. Yojana: antica unità di misura indiana, corrisponde alla distanza che l'armata reale poteva coprire in una giornata di marcia. Poteva variate da 9, 6 a 18 o anche a 24 chilometri. 155 Testa15 stessero insieme nella sala della buona Legge. Monju e gli altri bodhisattva di questo mondo, Kannon e i bodhisattva di altri mondi erano radunati nello spazio in tutte le dieci direzioni, come tante stelle che riempiono il cielo. In quel momento erano riuniti in quel luogo, numerosi come le particelle di polvere di tutti i mondi delle dieci direzioni, i grandi bodhisattva Saggezza della Legge, Foresta di meriti, Stendardo di diamante, Scrigno di diamanti e altri, che apparvero nei sette luoghi e nelle otto cerimonie del Sutra Kegon16 e che erano discepoli del Budda Vairochana che siede sul fiore di loto dei mondi delle dieci direzioni17; i Budda e i bodhisattva addensati come nuvole nella grande sala del tesoro18 dei Sutra Hodo; Subhuti, Taishaku e i mille Budda dei Sutra Hannya i quattro Budda e i quattro === 15. Re nato dalla sommità della testa: Murdhagata o Mandhata in sanscrito, appare in numerosi sutra. Si dice che fosse nato dalla sommità della testa del re Uposatha. Divenne un Re che gira la ruota d'oro, regnò sui quattro continenti intorno al monte Sumeru e infine ascese al cielo Trayastrimsha in cima al monte Sumeru dove fu accolto da Taishaku che lo fece sedere accanto a sé nella sala della buona Legge, posta a sud-ovest del palazzo "Piacevole da vedere". 16. La predicazione del Sutra Kegon si svolse in otto assemblee e in sette diversi luoghi; iniziata nel luogo dell'Illuminazione di Shakyamuni, continuò in vari cieli. 17. Nel Sutra Kegon Vairochana (Dainichi in giapponese) è descritto seduto al centro di un grande fiore di loto che rappresenta tutti i mondi dell'universo. 18. Grande sala del tesoro: il nome del grande palazzo situato fra il mondo del desiderio e il mondo della forma. Qui Shakyamuni avrebbe predicato il Sutra Daijuku, uno dei Sutra Hodo. 19. Subhuti era uno del dieci principali discepoli di Shakyamuni. I Sutra Hannya, molti dei quali sono diretti a Subhuti, lo descrivono come il primo nella comprensione della dottrina del "vuoto" (ku). Si dice che quando il Budda predicò sulla perfetta saggezza, il tema dei Sutra Hannya, mille Budda apparvero in ciascuna delle dieci direzioni per ascoltarlo e che anche Taishaku presenziò come signore del cielo Trayastrimsha. 156 bodhisattva20 che fanno parte dei nove venerabili sul loto a otto petali, apparsi nel Sutra Dainichi; i trentasette venerabili21 del Sutra Kongocho; i Budda e i bodhisattva di tutti i mondi dell'universo che si radunarono a Kushinagara per ascoltare il Sutra del Nirvana22. Monju, Miroku e gli altri riconobbero tutti questi Budda e bodhisattva venuti dai mondi delle dieci direzioni e parlarono con loro, perciò è evidente che i grandi bodhisattva (Monju e Miroku) erano abituati alla loro presenza. Dopo che i quattro Bodhisattva della Terra fecero la loro comparsa, persino il bodhisattva Monjushiri, del quale il Budda Shakyamuni fu il nono erede23 e che era la madre dei Budda delle tre esistenze24, e Miroku che nella sua prossima esistenza succederà a Shakyamuni, accanto a quei bodhisattva === 20. Quattro Budda e quattro bodhisattva: sono descritti nel Sutra Dainichi. Appaiono al centro del mandala della matrice, uno degli oggetti di culto della setta esoterica Shingon: il Budda Dainichi seduto al centro di un fiore di loto a otto petali sui quali siedono quattro Budda e quattro bodhisattva. Sono detti perciò i "nove venerabili sul loto a otto petali". 21. Trentasette venerabili: cinque Budda circondanti Dainichi e trentadue bodhisattva descritti nel Sutra Kongocho, una delle scritture della setta Shingon. 22. Il Sutra del Nirvana sarebbe stato predicato in un boschetto di alberi sal, a nord di Kushinagara. 23.Secondo il primo capitolo del Sutra del Loto, nel lontano passato Monjushiri (o Monju) era un bodhisattva di nome Myoko, discepolo del Budda Nichigatsu Tomyo che aveva predicato il Sutra del Loto. Alla morte del maestro, Myoko continuò la sua opera e istruì guidando all'Illuminazione gli otto figli che Nichigatsu Tomyo aveva avuto prima di dedicarsi alla vita religiosa. L'ultimo degli otto a conseguire l'Illuminazione si chiamava Nento. Da altre fonti si sa che Shakyamuni era discepolo del Budda Nento quando per la prima volta si svegliò in lui l'aspirazione all'Illuminazione. In questo senso Shakyamuni fu il "nono erede"dell'insegnamento di Monjushiri. 24. Monjushiri è definito "madre di tutti i Budda" nei Sutra Shinjikan, Hohatsu e altri, perché rappresenta la suprema saggezza necessaria per ottenere l'Illuminazione. 157 sembrarono del tutto privi d'importanza. Erano come umili taglialegna mescolati a grandi signori o come scimmie sedute accanto a leoni. Shakyamuni convocò queste persone e trasmise loro i cinque caratteri di Myoho-renge-kyo. Anche la trasmissione non fu un evento ordinario. Infatti il Budda manifestò dieci mistici poteri25: Shakyamuni estese la larga e lunga lingua26 fino a toccare la cima del mondo della forma; tutti gli altri Budda fecero lo stesso e le lingue di tutti i Budda riempirono il cielo di quattrocento miliardi di nayuta di mondi come cento, mille, diecimila, centomila arcobaleni rossi. Fu uno spettacolo meraviglioso! In questo modo mostrò la meraviglia dei dieci mistici poteri e, in quella che è chiamata trasmissione dell'essenza, estrasse il principio fondamentale del Sutra del Loto e lo trasmise ai quattro Bodhisattva raccomandando loro con fervore di comunicarla dopo la sua morte a tutti gli esseri delle dieci direzioni. Dopo di che, manifestando un altro mistico potere27, trasferì questo sutra e tutti i sacri insegnamenti da lui predicati a Miroku, agli altri bodhisattva di questo e di altri mondi, alle persone dei due veicoli, agli esseri umani e celesti, ai naga, alle divinità e ad altri. Questi cinque caratteri di Nam-myoho-renge-kyo non furono affidati nemmeno a Mahakashyapa, a Shariputra o ad altri discepoli che avevano seguito il Budda sin dall'inizio === 25. Dieci mistici poteri: poteri soprannaturali che Shakyamuni usa nel capitolo Jinriki, il ventunesimo del Sutra del Loto, prima della trasmissione specifica dell'essenza del sutra ai Bodhisattva della Terra. 26. Una lingua larga e lunga era una delle trentadue caratteristiche fisiche del Budda, simbolo della verità delle sue parole. La scena di tutti i Budda che testimoniano la verità del Sutra del Loto estendendo la lingua fino al cielo di Brahma, si trova nel capitolo Jinriki. 27. All'inizio del capitolo Zokurui, il ventiduesimo del Sutra del Loto, Shakyamuni colpisce con la mano destra il capo di tutti i bodhisattva presenti, quindi trasferisce la Legge a tutti in generale. 158 come l'ombra segue il corpo. Ma a parte costoro, perché il Budda rifiutò di affidarli a bodhisattva come Monju e Miroku? Anche ammesso che mancassero di capacità, non avrebbe dovuto respingerli. La questione presenta molti aspetti oscuri. Comunque, i bodhisattva di altri mondi furono respinti perché avevano scarsi rapporti con questo mondo o perché, pur appartenendo al mondo di saha, i loro rapporti con questo mondo erano troppo recenti; in altri casi furono respinti perché, pur essendo discepoli del Budda, non erano stati suoi discepoli al tempo in cui sorse in lui l'aspirazione all'Illuminazione [nel remoto passato]. Per più di quarant’anni, anche durante la predicazione dei quattordici capitoli di shakumon del Sutra del Loto, non c'era nessuno che fosse stato suo discepolo al tempo in cui sorse in lui l'aspirazione all'Illuminazione. Solo questi quattro bodhisattva erano stati discepoli del Signore Shakyamuni sin dal passato di Gohyaku-jintengo e, da quando sorse in lui l'aspirazione all'Illuminazione, non avevano seguito nessun altro Budda e non avevano avuto bisogno di ascoltare i due insegnamenti [shakumon e honmon]28. T'ien-t'ai afferma: «[la grande assemblea] fu testimone solo del giuramento dei Bodhisattva della Terra»29, ed inoltre: «Questi sono miei discepoli [di Shakyamuni] destinati a propagare la mia Legge»30. Miao-lo dice: «I figli diffonderanno la === 28. Nella parte shakumon del Sutra del Loto, i discepoli di shomon ascoltarono l'insegnamento dell'unico veicolo, lo compresero, e poi ricevettero da Shakyamuni la predizione dell'ottenimento della Buddità in futuro. Nella parte honmon, l'assemblea apprese che Shakyamuni non si era illuminato per la prima volta in quella esistenza, ma era stato un Budda sin dal remoto passato di gohyaku-jintengo. I Bodhisattva della Terra invece, essendo stati discepoli del Budda sin dal tempo della sua Illuminazione originale, non avevano bisogno di essere istruiti progressivamente come gli altri. 29. Hokke mongu, vol. 10. 30. Ibid., vol. 9. 159 Legge del padre»31. Tao-tsien dice: «Poiché è la Legge realizzata dal Budda nel remoto passato, fu trasmessa a coloro che erano suoi discepoli in quel tempo lontano»32. Così, i cinque caratteri di Nam-myoho-renge-kyo furono affidati a questi quattro Bodhisattva. Tuttavia, dopo la scomparsa del Budda, nei mille anni del Primo giorno della Legge, nei mille anni del Medio giorno e nei duecento venti e più anni trascorsi dall'inizio dell'Ultimo giorno, questi quattro Bodhisattva non sono apparsi una sola volta né in India, Cina o Giappone, né in nessun altro luogo. Come mai? Il bodhisattva Monjushiri, benché non fosse stato direttamente designato [alla missione di propagare la Legge], dopo la morte del Budda rimase per quattrocentocinquanta anni in questo mondo per diffondere i sutra mahayana; anche in seguito discese più volte dalla Montagna fragrante o dalla Montagna pura e fresca, sotto forma di un monaco eminente per propagare la Legge.33 Il bodhisattva Yakuo riapparve come il Gran Maestro T'ien-t'ai, Kanzeon come il Gran Maestro Nan-yueh34 e il === 31. Hokke mongu ki, vol. 9. 32. Hokke mongu fusho ki, vol. 6. Tao-hsien era un prete della setta T'ien-t'ai nella Cina dell'era T'ang. II suo Hokke mongu fusho ki è un commento in dieci volumi dello Hokke mongu ki di Miao-lo, che si dice fosse stato il suo maestro. 33. Secondo il Sutra del Nirvana di Monjushiri, 450 anni dopo la scomparsa del Budda, il bodhisattva Monjushiri (o Monju) si recò sulla Montagna nevosa dove istruì cinquecento eremiti guidandoli allo stadio di non-regressione. Quindi, assumendo l'aspetto di un monaco, scese dalle montagne e guidò molti alla salvezza. In seguito visse in uno stupa sulla Montagna fragrante (Skt; Gandha-madana) a nord della Montagna nevosa. Secondo il Sutra Kegon, Monju vive sul Monte puro e fresco (Jap Shoryo; Chin Ch'ing-liang) a est, che in seguito venne identificato come il monte Ch'ing-liang o monte Wu-t'ai. 34. La ricomparsa di Yakuo e Kanzeon (o Kannon), rispettivamente come Tien-t'ai e Nan-yueh, è menzionata nello Hokke denki (il Sutra del Loto e la sua tradizione). 160 bodhisattva Miroku divenne Fu Ta-shih35. Inoltre, i discepoli Mahakashyapa e Ananda, dopo la morte del Budda, propagarono la Legge per venti e quarant’anni rispettivamente. Eppure, i legittimi eredi ai quali erano stati affidati i cinque caratteri, ancora non sono comparsi. Durante duemiladuecento anni, saggi ed eminenti governanti hanno venerato come loro oggetto di culto immagini dipinte o scolpite del Signore della dottrina. Ma, benché abbiano rappresentato i Budda dell'insegnamento hinayana e mahayana, dei Sutra Kegon, Nirvana e Kammuryoju, dello shakumon e honmon del Sutra del Loto e del Sutra Fugen, del Budda del Sutra Dainichi e di altri sutra della setta Shingon, dei Budda Shakyamuni e Taho del capitolo Hoto36, in nessun tempio o monastero si è mai venerata la raffigurazione del Budda del capitolo Juryo37. È difficile capire perché ciò sia avvenuto. Il Budda Shakyamuni designò come tempo per la propagazione del Sutra del Loto l'ultimo periodo di cinquecento anni38, e non i duemila anni del Primo e Medio giorno. Il Gran Maestro T'ien-t'ai affermò che la propagazione doveva avvenire in futuro dicendo: «Nel quinto periodo di cinquecento anni la mistica Via si diffonderà e porterà benefici al genere umano nel remoto futuro»39. Il Gran Maestro Dengyo === 35. Fu Ta-shih (497-569): prete cinese il cui vero nome era Fu-Hsi, ma era chiamato Fu Ta-shih che significa successore del Budda. Si dice che Miroku viva nel Cielo Tushita aspettando la prossima rinascita come il Budda del futuro. La biografia di Fu Ta-shih narra che egli discese dal cielo Tushita per esporre l'insegnamento della suprema Illuminazione. 36. Capitolo Hoto: undicesimo capitolo che descrive Shakyamuni e Taho seduti fianco a fianco nella Torre preziosa. 37. Shakyamuni del capitolo Juryo: il Budda eterno.(Nichiren Daishonin) 38. Quinto periodo di cinquecento anni: il periodo di "conflitti e confusione" in cui il Buddismo di Shakyamuni avrebbe perduto il potere di salvare la gente e in cui si sarebbe diffusa la mistica Legge. 39. Hokke mongu, vol. 1. 161 scrisse: «Il Primo e Medio giorno sono quasi trascorsi e l'Ultimo giorno si avvicina»40, giudicando che la fine del Medio giorno non era ancora il tempo della propagazione del Sutra del Loto. Dobbiamo pensare che gli innumerevoli bodhisattva emersi dalla terra intendano rimanere zitti e fermi e non tengano fede alla promessa fatta quando Shakyamuni, Taho e tutti i Budda dell'universo trasmisero loro la Legge? Anche i saggi uomini delle scritture non buddiste sanno che bisogna aspettare il tempo, come il cuculo che canta solo al quarto e quinto mese. È scritto che anche questi grandi bodhisattva non possono apparire prima dell'Ultimo giorno della Legge. Perché dico questo? Secondo le scritture buddiste e non buddiste, prima che un certo evento accada, appare sempre un presagio. Si dice che il ragno che tesse la tela annunci qualcosa di piacevole e il canto della gazza l'arrivo di un visitatore.41 E se anche tali eventi di poca importanza sono preceduti da presagi, a maggior ragione lo saranno avvenimenti di grande importanza. Anche i sei fausti portenti42 descritti nel capitolo Jo del Sutra del Loto sono presagi molto più grandi di tutti gli altri apparsi nell'intera vita del Budda Shakyamuni. E i grandi presagi descritti nel capitolo Yujutsu sono di gran lunga più grandi di quelli43. === 40. Shugo kokkai sho. 41. Esempi che appaiono nel sesto volume dello Hokke gengi di T'ien-t'ai. 42. Sei fausti portenti: annunciano la predicazione del Sutra del Loto, Sono: 1) il Budda predica il Sutra Muryogi; 2) entra in profonda meditazione; 3) quattro magnifici tipi di fiori piovono dal cielo; 4) la terra trema in sei modi diversi; 5) la gente che assiste a questi portenti, esulta e contempla il Budda a mani giunte; 6) dal ciuffo di peli bianchi fra le sopracciglia del Budda scaturisce un fascio di luce che illumina diciottomila mondi ad est. Il capitolo Jo, il primo, prosegue descrivendo altri sei segni apparsi in altri mondi, diversi dai sei portenti. 43. Si riferisce alla terra che si apre per far uscire innumerevoli bodhisattva. 162 Perciò T'ien-t'ai dice: «Osservando la furia della pioggia possiamo capire la mole del drago che l'ha causata, e osservando la fioritura del loto possiamo capire la profondità dello stagno in cui crescono»44. Miao-lo afferma: «I saggi riconoscono i presagi e ciò che annunciano, come i serpenti conoscono la via dei serpenti»45. Ora, anch'io posso interpretare il significato dei presagi, facendo uso di una parte del potere dei saggi. Il grande terremoto avvenuto nel primo anno dell'era Shoka (1257) (quando il segno opposto di Giove stava nel settore del cielo con il segno ciclico hinoto-mi), il ventitreesimo giorno dell'ottavo mese fra l'ora del cane e l'ora del cinghiale [le ore 21, n.d.t.], e la grande cometa apparsa il quarto giorno del settimo mese46 del primo anno dell'era Bun'ei (1264) (quando il segno opposto era nel settore del cielo con il segno ciclico kinoe-ne), sono grandi portenti come mai si erano verificati durante i milleduecento e più anni dalla morte del Budda. Mi chiedo se questi non siano segni indicanti che quei grandi bodhisattva stanno per fare la loro comparsa nel mondo per portare la Legge. Onde alte dieci piedi non si sollevano in un laghetto di un piede e il ragliare di un asino non fa alzare il vento. Benché il governo del Giappone oggi sia nel caos e la popolazione si lamenti, queste condizioni da sole non potrebbero causare la comparsa di tali grandi presagi. Chissà se questi non siano grandi presagi annuncianti che il Sutra del Loto, benché estinto, è in effetti eterno47! === 44. Hokke mongu, vol. 9. 45. Hokke mongu ki, vol. 9. 46. Questa cometa si vide una prima volta il 26 giugno, poi ricomparve più brillante dal 4 luglio fino a tutto ottobre. 47. Vuol dire che nell'Ultimo giorno della Legge, benché l'insegnamento shakumon del Sutra del Loto sia ormai inefficace, Nam-myoho-renge-kyo delle tre grandi Leggi segrete, nascosto nel profondo dell'insegnamento honmon, si diffonderà per salvare tutta l'umanità. 163 Durante i duemila e più anni [dalla scomparsa del Budda], vi sono stati cattivi governanti maledetti dai loro sudditi e traditori odiati da tutti. Ma Nichiren, benché senza alcuna colpa, è stato maledetto e insultato senza tregua per più di vent'anni, assalito con spade e bastoni, con pietre e mattoni da persone di alto e basso rango. Questo non è un caso comune! Il mio è simile al caso del bodhisattva Fukyo che, verso la fine della Legge del Budda Ionno, fu perseguitato e insultato per molti anni. Inoltre il Budda Shakyamuni, citando l'esempio di questo bodhisattva, disse che dopo la sua morte, nell'Ultimo giorno della Legge, gli eventi si sarebbero svolti come al tempo di Fukyo. Eppure, né qui in Giappone né nella lontana terra della Cina, una cosa del genere si è mai verificata per la causa del Sutra del Loto. Poiché la gente mi odia, non parla [delle mie persecuzioni]; se ne parlo io, può sembrare che mi voglia vantare. Tuttavia, se non ne parlassi sarei colpevole di rendere vane le parole del Budda. Parlo di questo poiché la strada di un uomo di valore è non curarsi della propria vita ma solo della Legge. Io, Nichiren, sono simile al bodhisattva Fukyo. Se il governante di una nazione uccide i suoi genitori o un umile suddito uccide suo padre e sua madre, benché fra gli assassini vi sia una grande differenza di posizione sociale, il crimine è identico ed entrambi cadranno nell'inferno della sofferenza incessante. Allo stesso modo, benché il bodhisattva Fukyo ed io siamo a livelli differenti, noi eseguiamo la stessa azione. Perciò, se il bodhisattva Fukyo era destinato a raggiungere la Buddità, non c'è dubbio che anch'io otterrò il frutto della Buddità. Il bodhisattva Fukyo fu perseguitato da monaci arroganti che osservavano tutti i duecentocinquanta precetti48. Io, === 48. Regole di disciplina per i monaci hinayana. 164 Nichiren, sono calunniato e insultato da Ryokan, noto come il più rigido osservante dei precetti. I monaci che perseguitarono Fukyo, anche se alla fine divennero suoi discepoli, dovettero soffrire nell'inferno Avichi per mille kalpa. Ma Ryokan non ha ancora ricercato i miei insegnamenti e io non so se è destinato a soffrire nell'inferno per innumerevoli kalpa. Che pietà mi fa! Domanda: A proposito del grande terremoto dell'era Shoka, nel trattato di ammonimento Rissho ankoku ron consegnato a Yadoya Nyudo19 per essere sottoposto a Sua Signoria, il defunto prete laico del Saimyo-ji50, il 16 del settimo mese del primo anno dell'era Bunno (1260), (quando il segno opposto di Giove era nel settore del cielo con il segno ciclico kanoe-saru), hai espresso l'opinione che il cielo e le terra erano adirati perché il popolo giapponese stava distruggendo il Buddismo facendo affidamento sul Senchaku shu51 di Honen e che questo avrebbe portato alla ribellione all'interno e all'invasione da parte di una nazione straniera. Ma ora dici che il terremoto era il fausto presagio della propagazione del Sutra del Loto. Come spieghi queste differenti interpretazioni? Risposta: Questa è una buona domanda. Il quarto volume del Sutra del Loto dice: «Poiché odio e gelosia abbondano persino durante l'esistenza del Budda, quanto peggiore sarà il mondo dopo la sua scomparsa!»52 e, nel settimo volume, === 49. Yadoya Nyudo: Yadoya Mitsunori, funzionario del governo di Kamakura. 50. Prete laico del Saimyo-ji: Hojo Tokiyori (1227-1263) quinto reggerne dello shogunato. 51.Senchaku shu: trattato di Honen scritto nella seconda metà del dodicesimo secolo, in cui si sostiene che la recitazione del Nembutsu è l’unica via per accedere alla Pura Terra del Budda Amida e si raccomanda di abbandonare ogni altra pratica. 52. Sutra del Loto, cap. 10. 165 riferendosi all'odio e gelosia molto maggiori dopo la sua morte, dice: «Nel quinto periodo di cinquecento anni dopo la mia morte, realizzate kosen-rufu in tutto il mondo»53. Quindi, il grande odio dopo la sua morte si manifesterà nel quinto periodo di cinquecento anni al tempo della propagazione del Sutra del Loto. E nel brano immediatamente successivo ci avverte del pericolo rappresentato da «demoni, uomini del demone, divinità, draghi, yaksha e kumbhanda».54 Quando il patriarca Hsing-man55 vide il Gran Maestro Dengyo, esclamò: «Le sacre parole non andranno perse. Ora ho incontrato questo uomo e trasferirò a questo acharya'6 venuto dal Giappone tutte le dottrine da me apprese». La situazione attuale è la stessa. Adesso, all'inizio dell'Ultimo giorno della Legge, è il tempo stabilito per la propagazione dei cinque caratteri di Myoho-renge-kyo affinché tutta la gente del Giappone possa ricevere il seme della Buddità. Quando una donna di bassa condizione rimane incinta del figlio del re, tutte le altre donne saranno gelose; quando un umile uomo riceve un gioiello della corona, sorgeranno grandi fastidi. Il sutra dice: «Tutta la società sarà molto ostile [al Sutra del Loto] e sarà estremamente difficile credere»57. Il Sutra del Nirvana afferma: «Se un saggio viene perseguitato, il suo paese sarà attaccato da altri paesi». Il Sutra === 53. ibid,. cap. 23. 54. Yaksha erano in origine servitori di Kubera, dio dell'abbondanza della mitologia indiana. In seguito furono incorporati nelle otto categorie di esseri inferiori che proteggono il Buddismo. Sono considerati seguaci del dio Bishamon, pur essendo descritti anche come esseri brutti e feroci che si nutrono di carne umana. Kumbhanda, sorta di spiriti maligni che avrebbero testicoli grandi come orci per l'acqua. 55. Hsing-man: prete cinese della scuola Tien-t'ai che nell'804 trasmise a Dengyo le dottrine e le scritture della sua setta. 56. Acharya (jap ajari): titolo onorifico conferito a un prete che guida la condotta dei discepoli. 57. Sutra del Loto, cap 14. 166 Ninno dice la stessa cosa. Se io, Nichiren, sono perseguitato, grandi calamità cadranno come pioggia dal cielo, dalla terra e da tutte le direzioni, sprizzeranno come sorgenti, si avventeranno come grandi ondate. Se tutti i monaci, come sciami di locuste che devastano il paese, e le autorità al governo persistono a insultarmi e ad accusarmi, saremo colpiti da disastri di sempre maggior gravità. Quando un asura scoccò una freccia contro il dio Taishaku, la freccia rimbalzò e penetrò nel suo occhio e quando i garuda58 tentarono di attaccare il re dei naga Anavatapta59, dai loro corpi scaturirono fiamme che li consumarono. Il devoto del Sutra del Loto è inferiore a Taishaku o a Anavatapta? Il Gran Maestro Chang-an scrisse: «Chi distrugge o porta confusione nella Legge buddista, è un nemico della Legge. Se uno è amico di una persona, ma manca della compassione di correggerlo, è in effetti suo nemico»60. Egli scrisse inoltre: «Liberare una persona dal male, è come essere suo genitore».61 Tutte le persone del Giappone sono state ingannate dalle parole di Honen "scartate, chiudete, ignorate e abbandonate" [tutti i sutra salvo quelli della sua setta] e dagli uomini della setta Zen che sostengono la "trasmissione speciale al di fuori dei sutra"62, cosicché tutti, nessuno escluso, sono destinati a cadere nella grande fortezza dell'inferno di incessante === 58. Garuda: grande uccello della mitologia indiana che mangia i draghi. 59. Anavatapta: drago o serpente che vive nel Lago di ghiaccio a nord della Montagna nevosa. 60. Nehangyo sho. 61. Nehangyo sho. 62. Secondo la tradizione, l'Illuminazione del Budda non fu rivelata nei sutra, ma trasmessa senza parole da mente a mente, da un patriarca al successivo. 167 sofferenza. Per questa ragione per più di vent’anni io non ho smesso di ammonirli a gran voce, senza paura né dei governanti né della gente comune. In questo non sono inferiore ai ministri Lung-p'eng63 e Pi Kan64. Io sono come il misericordioso Kannon dalle mille braccia65 che cerca di salvare tutti gli esseri confinati nell'inferno di incessante sofferenza. In un incendio, i genitori vorrebbero portare in salvo tutti insieme i numerosi figli ma, avendo solo due braccia, devono decidere quale salvare prima e quale dopo. [Il vero insegnamento del Budda] è come un genitore con mille braccia, diecimila braccia, centomila braccia. I sutra predicati prima del Sutra del Loto hanno solo un braccio o due braccia, mentre il Sutra del Loto, che «istruisce tutte le persone «facendole entrare nella Via del Budda»66, è un bodhisattva dalle innumerevoli braccia. [Attenendoci al Sutra del Loto e ai commentari di Chang-an, Nichiren è il padre e la madre compassionevole di tutto il popolo giapponese]. Il cielo è alto, ma ha un udito acuto ed ode tutto quello che succede; la terra è profonda, ma ha una vista acuta ed osserva tutto. Il cielo e la terra ormai sanno [qual è la situazione]. Eppure il padre e la madre di tutta === 63. Lung-p'eng: Kuan Lung-p'eng, ministro di Chieh, ultimo re della dinastia Hsia (2205-1766 a.C.). Kuan Lung-p'eng osò ammonire il re che causava sofferenza alla popolazione con la sua condotta dissoluta. Il re lo fece decapitare, ma poco dopo la sua dinastia cadde ad opera del re T'ang della dinastia Yin. 64. Pi Kan: figlio del re Chou della dinastia Yin o suo ministro. Secondo lo Shih chi (cronache storiche), Pi Kan ammonì il re che, tutto preso dalla passione per la sua concubina Ta Chi, trascurava gli affari di stato. Furibondo il re, spinto anche da Ta Chi, annunciò di voler controllare l'antico detto secondo cui nel cuore di un saggio vi sono sette fori e fece aprire il cuore di Pi Kan. Poco dopo il regno fu distrutto da Wu, re della dinastia Chou. 65. Kannon dalle mille braccia: una delle molte raffigurazioni di Kannon o Kanzeon, simbolo della grande compassione del bodhisattva. 66. Sutra del Loto, cap. 2. 168 la popolazione è insultato e maledetto ed è mandato in esilio. Gli abusi del governo in questi ultimi due o tre anni sono senza precedenti e vanno oltre i limiti della ragione. Leggendo la lettera in cui esprimi la tua devozione filiale per la defunta madre, mi sono tanto commosso che non ho potuto trattenere le lacrime. Molto tempo fa in Cina c'erano cinque giovani, fra i quali Yuan-chung67. Pur essendo estranei, di diversi distretti e con diversi nomi, essi giurarono di essere come fratelli e di andare sempre d'amore e d'accordo. Col tempo accumularono tremila tesori. Tutti e cinque però si crucciavano di essere orfani di madre e, quando lungo una strada s'imbatterono in una donna anziana, decisero di onorarla come loro madre e per ventiquattro anni assecondarono ogni suo desiderio. Un giorno la madre cadde improvvisamente malata e perse l'uso della parola. I cinque figli si rivolsero al cielo dicendo: «Senza considerazione per la nostra devozione filiale, nostra madre si è ammalata e non può parlare. Se il cielo apprezza il nostro spirito filiale, preghiamo che renda a nostra madre l'uso della parola». In quel momento la madre parlò ai cinque figli: «Nel passato ero la figlia di un uomo chiamato Yang Meng del distretto di T'ai-yuan68. Sposai Chang Wen-chien dello stesso distretto, ma egli morì. Avevo un figlio, di nome Wu-i, ma scoppiò una ribellione nella regione e non so cosa sia stato di lui. Voi, miei cinque figli, vi siete presi cura di me per ventiquattro anni, ma non vi ho mai parlato di questo. Mio figlio Wu-i aveva il segno delle sette stelle dell'Orsa maggiore sul petto e un neo nero sulla pianta del piede destro». Finito di parlare, la donna morì. === 67. Yuan-chung: un uomo dello stato di Wei, vissuto durante l'antica dinastia Chou. La storia dei cinque giovani appare nel Maka shikan bugyoden guketsu di Miao-lo. 68. Tai-yuan: nell'attuale provincia dello Shansi. 169 Mentre i cinque figli accompagnavano la madre alla sepoltura, incontrarono lungo la strada il magistrato del distretto. Al magistrato cadde una borsa contenente importanti documenti e i cinque giovani furono accusati di averla rubata e portati in prigione. Quando il magistrato li interrogò e chiese chi fossero, i cinque giovani raccontarono quanto avevano appreso dalla madre. Al che il magistrato scese a precipizio dal suo seggio, volse gli occhi al cielo e si chinò a terra in lacrime. Liberati i cinque dai ceppi, li condusse al suo seggio e disse: «Io sono Wu-i e voi vi siete presi cura di mia madre. In questi ventiquattro anni ho goduto di molti piaceri, ma poiché pensavo sempre a mia madre, non li ho assaporati veramente». Quindi presentò i cinque al governante e ognuno fu nominato capo di una prefettura. Se degli estranei furono ricompensati quando si unirono e trattarono un’estranea come madre ancor più lo saranno fratelli e sorelle dello stesso padre e della stessa madre che si amano e si prendono cura dei propri genitori. Come può il cielo non approvarli? Jozo e Jogen69, grazie al Sutra del Loto guidarono alla salvezza il loro padre che aveva idee eretiche. Devadatta era nemico del Budda e fu condannato dai sutra dei primi quarant’anni di predicazione. Il momento della sua morte fu terribile: la terra si aprì ed egli cadde nell'inferno di incessante sofferenza. Ma nel Sutra del Loto fu richiamato e ricevette la predizione che sarebbe diventato il Tathagata Re celeste. Il re Ajatashatru uccise il proprio padre, ma prima che il Budda entrasse nel nirvana, udì il Sutra del Loto e potè sottrarsi alle sofferenze dell'inferno Avichi. === 69. Jozo e Jogen: figli del re Myoshogon e della regina Jotoku, la cui storia appare nel ventisettesimo capitolo del Sutra del Loto. I figli, con l'aiuto della madre, riuscirono a convertire al Buddismo il padre, convinto seguace del Brahmanesimo. 170 La provincia di Sado sembra il regno delle bestie ed è piena di seguaci di Honen che mi odiano cento, mille, diecimila, centomila volte più di quanto mi odiavano quelli di Kamakura. Non so mai se sopravviverò fino all'indomani. Ma, grazie alle vostre sincere offerte, sono riuscito a sopravvivere fino ad oggi. Giudicando da ciò, suppongo che, poiché i Budda Shakyamuni, Taho, tutti i Budda delle dieci direzioni dell'universo e i grandi bodhisattva servono e venerano il Sutra del Loto, essi stessi stiano informando i tuoi genitori ogni ora del giorno e della notte (dell'aiuto che mi dai). E anche il fatto che ora godi del favore del tuo signore, è dovuto alla protezione che ricevi dai tuoi genitori. Non pensare ai tuoi fratelli come fratelli, ma come figli. È vero che vi sono alcuni figli come i giovani gufi che pare mangino la propria madre, o come le belve chiamate hakei70 che spiano l'occasione per divorare il proprio padre. Benché tuo figlio Shiro71 sia un figlio devoto ai genitori, se è una persona malvagia, non puoi farci niente. Anche un estraneo, se riesci a comunicare con lui cuore a cuore, potrà mettere a rischio la propria vita per te. Se tratti i tuoi fratelli come figli, essi saranno tuoi alleati per tutta la vita e, naturalmente, ciò farà buona impressione alla gente. Se consideri le tue sorelle come figlie, come potranno non avere devotamente cura di te? Quando sono stato esiliato qui, pensavo che nessuno sarebbe venuto a trovarmi, invece è venuto un gruppo di sette, otto persone. Se non fosse stato per la vostra considerazione, non avrei saputo come provvedere a loro. Sono sicuro che ciò è dovuto unicamente al fatto che le parole del === 70. Hakei: belva, somigliante a una tigre, che divorerebbe il proprio padre. 71. Shiro: in nessun altro Gosho si accenna a un figlio di Shijo Kingo. Forse il Daishonin si riferisce a un fratello minore di Shijo, the portava questo nome. 171 Sutra del Loto sono penetrate in voi al fine di aiutarci, Sto pregando intensamente come se dovessi accendere il fuoco con legna bagnata o estrarre l'acqua dal deserto, affinché, nonostante questa sia un'epoca di disordini, il Sutra del Loto e le Jurasetsu proteggano ciascuno di voi. Avrei molte altre cose da dire, ma mi fermo qui. Nichiren Kashaku Houbou Metsusai Sho Gosho Zenshu, pag. 1125 Scritto nel 1263, a 52 anni, da Sado Destinato a Shijo Kingo CENNI STORICI - Nel 1273, quando scrisse questa lettera, il Daishonin si trovava in esilio nell'isola di Sado da più di un anno. La indirizzò a Shijo Kingo, uno dei suoi più fedeli discepoli. Nella persecuzione di Tatsunokuchi, nel settembre del 1271, Shijo Kingo lo aveva accompagnato sul luogo dell'esecuzione, deciso a morire insieme al suo maestro. In seguito, nonostante le personali difficoltà, si preoccupò sempre del benessere del Daishonin inviando offerte di cibo e denaro. Si recò anche a visitarlo a Sado e tenne sempre in gran conto i consigli ricevuti seguendoli alla lettera. L'esilio a Sado era a quei tempi una delle più dure condanne, pochi riuscivano a sopravvivere. Pur fra mille difficoltà, il Daishonin afferma di essere felice perché era stato condannato all'esilio per aver propagato il vero insegnamento e denunciato gli errori delle varie sette avverse al Sutra del Loto. Come dice il titolo del Gosho, denunciando le offese alla Legge era sicuro di cancellare tutte le colpe commesse in passato. 172 Quindi spiega che Shakyamuni affidò ai Bodhisattva della Terra la missione di propagare i cinque caratteri di Myoho-renge-kyo all'inizio dell'Ultimo giorno della Legge. Il disastroso terremoto che distrusse Kamakura nel 1254 e la grande cometa apparsa nel 1264, sono portenti che annunciano l'avvento di questi Bodhisattva della Terra. Senza dirlo esplicitamente in questo Gosho, fa capire di essere il devoto del Sutra del Loto predetto dal Budda. Si paragona al bodhisattva Fukyo che fu perseguitato a causa del Sutra del Loto e, come Fukyo, anch'egli è certo di conseguire la Buddità. Spiega poi l'apparente contraddizione fra quanto sostenne nel Rissho ankoku ron, che cioè grandi disastri colpiscono la nazione a causa della dottrine eretiche seguite dalla popolazione, con quanto sostiene qui, che i grandi disastri preannunciano l'avvento dei Bodhisattva della Terra e la diffusione del vero insegnamento. I disastri accadono - egli spiega - quando, al tempo in cui il Sutra del Loto deve essere propagato, la gente lo rifiuta e rimane attaccata agli insegnamenti non più validi per l'epoca. Allo stesso tempo, grandi calamità sono inevitabili quando la persona che deve propagare il vero insegnamento viene perseguitata dalle autorità religiose e civili per aver denunciato i loro errori. Se ha denunciato gli errori delle altre sette, lo ha fatto unicamente per il grande spirito di compassione del bodhisattva che cerca di salvare il maggior numero possibile di persone. Gli insegnamenti provvisori possono salvare solo poche persone, mentre il Sutra del Loto guida tutti all'Illuminazione. In questo senso il Daishonin si considera il padre e la madre di tutta l'umanità. Nell'ultima parte ringrazia Shijo Kingo e la moglie per le loro offerte senza le quali non avrebbe potuto sopravvivere a Sado. Loda Shijo Kingo per la sua devozione alla madre defunta e narra la storia di Yuan-chung e dei quattro figli adottivi, assicurando che la pietà filiale sarà sempre ricompensata. 173 Esorta il discepolo a trattare i fratelli e le sorelle come fossero suoi figli, a essere comprensivo e tollerante; in questo modo otterrà la loro fiducia e il loro appoggio. Conclude assicurando che sta pregando per la loro protezione con tutte le sue forze, «come se volessi accendere il fuoco con legna bagnata o estrarre l'acqua dal deserto». 174