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Una copertura innovativa per l`uva da tavola

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Una copertura innovativa per l`uva da tavola
viticoltura
• MIGLIORARE LA FUNZIONALITÀ FISIOLOGICA DELLA VITE CONVIENE
Una copertura innovativa
per l’uva da tavola
Lasciare uno spazio
al colmo
della copertura
consente di migliorare
rese e qualità
del vigneto, perché
migliore risulta
la fisiologia
complessiva
della pianta
I
di Mario Colapietra,
Michele Bravetti
sistemi di protezione del vigneto allevato a tendone per la produzione
di uva da tavola vengono impiegati
dai viticoltori per proteggere l’uva
dalle intemperie, in particolare dalla
grandine, per influire sull’epoca di maturazione dell’uva e sulla conservazione del prodotto sulla pianta. Le reti di
polietilene, infatti, tutelano i viticoltori dai rischi di danni sulla produzione
dell’anno in cui si è verificato l’evento,
ma anche su quella dell’ anno successivo, in quanto potrebbero essere danneggiate le gemme fruttifere.
Nei vigneti coperti con plastica per
anticipare la maturazione dell’uva la
struttura è totalmente chiusa, con teli
disposti lateralmente e sulla sommità
del tendone (foto 1).
Foto 1 Vigneto con la forma di allevamento a tendone e struttura a forma di Y,
coperto con plastica per anticipare la maturazione dell’uva da tavola. La struttura
è totalmente chiusa con film di polietilene e non è riscaldata, ma sfrutta soltanto
il clima mite delle coste marine
e mira ad abbassare le temperature
nella zona più alta del vigneto ( foto 2),
ciò senza ridurre l’efficacia della copertura per anticipare o ritardare la
maturazione.
Non si utilizza più un solo telo per
coprire il filare di vite, ma si divide in
due parti, lasciando al colmo uno spazio di circa 5 cm per far defluire l’aria
più calda ( foto 3). Lo spazio tra i teli
contigui ( foto 4) è coperto con una striscia di rete in polietilene per evitare
che la grandine possa infiltrarsi e pro-
L’innovazione
In tutti i vigneti di uva da tavola per
coprire le strutture si utilizzano teli
di polietilene interi della larghezza di
2,80 m ( distanza tra i filari di 2,50 m)
per anticipare la maturazione dell’uva
e di 2,70 m per ritardare la raccolta. In
questo caso si lascia più spazio tra i filari coperti per favorire una maggiore
ventilazione ed eliminare l’umidità.
L’innovazione proposta è impiegabile
in tutti i vigneti coperti con plastica
L’Informatore Agrario • 12/2013
Foto 2 Scottature delle foglie
provocate dalle temperature elevate
che si sviluppano nella zona più alta
del filare coperto con film intero
di polietilene
vocare danni ai grappoli. La chiusura
dei teli avviene con placchette scorrevoli in plastica, di facile applicazione,
in sostituzione dei legacci in polietilene, con una riduzione del 50% del tempo necessario per la legatura.
Importanza
del microclima
Il clima esterno al vigneto (coperto
con film di polietilene) durante i mesi
estivi è stato caratterizzato da temperature elevate, quasi sempre oltre
30-35 °C durante i mesi di luglio e agosto. Le precipitazioni durante il periodo gennaio-settembre sono state soltanto di 264,8 mm. L’umidità relativa
dell’aria è risultata particolarmente
bassa, con il 20% in alcuni giorni di
giugno, luglio e agosto.
All’interno dei vigneti coperti con
film di polietilene con apertura l’umidità dell’aria è risultata più bassa rispetto al film intero (grafico 1).
La quantità di uva da tavola prodotta è risultata di inferiore rispetto agli
altri anni, ma di qualità ottima. La difesa dai parassiti è risultata poco impegnativa per le avverse condizioni
climatiche al loro sviluppo.
Nei vigneti coperti si formano due
microclimi: nella zona più alta del filare
(tra 2,5 e 3 metri) si localizza l’aria più
Come sono impostate le prove
Le ricerche sono state svolte in agro
di Adelfia, in provincia di Bari, in un
vigneto a uva da tavola della cv Italia
( foto A) al 4° anno di produzione, allevato a tendone a doppio impalco con
il sesto di 2,50 × 2,50 m e una densità
di 1.600 viti/ha. La cv Italia, innestata su Berlandieri × Rupestris 140Ru, è
stata potata a 4 tralci a frutto, ognuno
con 14 gemme, ossia 56 gemme/pianta, cioè 90.000 gemme/ettaro.
Nel vigneto sono state eseguite le tecniche colturali in uso tra i produttori
di uva da tavola. Gli interventi irrigui
calda, con temperature tra 40 e 50 °C,
provocando stress climatico alle piante e bruciatura delle foglie ( foto 2), con
riflessi negativi sul metabolismo delle
piante e, in particolare, sulla maturazione dell’uva.
Nella zona più bassa del filare (sotto
2,50 m) le temperature medie non superano 30 °C, comunque simili alle temperature esterne alla struttura coperta.
Come è noto l’attività fotosintetica dipende da temperatura, umidità, nutrizione idrica e minerale, intensità luminosa, ecc. Le temperature ottimali per
avere una regolare intensità fotosintetica variano da 27 a 30 °C. Valori superiori
ne provocano il rallentamento o il blocco, limitando l’organicazione dell’anidride carbonica e la produzione di zuccheri.
Se la produzione di uva da tavola mira
Grafico 1 - Effetto
Umidità relativa (%)
delle modalità di copertura
del vigneto sull’umidità dell’aria
nei mesi estivi
35
34
33
32
31
30
29
28
27
26
33,7
ab
30,1
b
Tra i grappoli
Film con apertura
sono stati effettuati in funzione delle
esigenze del vigneto e dell’andamento climatico, durante le fasi fenologiche di ingrossamento delle bacche,
chiusura del grappolo, invaiatura e
maturazione (con apporti ridotti). In
corrispondenza dei periodi più caldi
di giugno, luglio, agosto e di maggiore
evapotraspirazione, sono stati eseguiti interventi irrigui settimanali. I teli
di copertura dei vigneti utilizzati nella ricerca sono di colore bianco, in polietilene additivato, di 190 g/m² e con
uno spessore 160 micron. •
ad anticipare la maturazione, il rallentamento della fotosintesi provoca il ritardo
dell’accrescimento di grappoli e bacche
e della maturazione, vanificando tutti gli
sforzi agronomici attuati per commercializzare l’uva in anticipo.
Riflessi positivi
dell’innovazione
Lunghezza tralci e grappoli. La lun-
ghezza dei tralci è stata misurata nel
mese di maggio 2012, quando ancora
era possibile accedere agevolmente alle chiome; per consentire la confrontabilità della misura sono stati scelti
il tralcio apicale e uno mediano al 4°
nodo dall’apice. La maggiore lunghezza media dei tralci (97 cm) è stata rilevata con la copertura con i film con
apertura, rispetto a 78 cm di lunghezza media rilevati nel vigneto con film
interi. In giugno è stata misurata la
lunghezza media dei grappoli completamente estesi, prendendo 2 grappoli
sul 1° tralcio utile di un capo a frutto
Foto A Vigneto della cv Italia,
allevato a tendone,
utilizzato per le ricerche
per pianta. La lunghezza del grappolo
nel vigneto con i film con apertura è
risultata maggiore (23,6 cm) rispetto a
quella nel vigneto con apertura tradizionale (22,1 cm) (differenze risultate
statisticamente significative).
Risultati produttivi. La resa di uva, il
peso di grappolo e bacche e il contenuto di zuccheri sono stati più elevati
nel vigneto con l’applicazione dei teli
con apertura. La presenza di temperature più basse nella zona più alta della
struttura e la presenza di condizioni
più favorevoli all’attività fotosintetica
hanno favorito gli incrementi produttivi e qualitativi (grafico 2). Il peso medio
bacca era di 8,36 g con i film con apertura e 7,78 g con il film intero.
Illuminamento del vigneto. Nelle ore
più calde di luglio sono state eseguite
le misurazioni dell’intensità della luce,
mediante un luxmetro portatile digitale, nei vigneti coperti con film di polietilene con apertura e con film intero. I
valori medi sono riportati nel grafico
A in internet (vedi l’indirizzo riporta-
33,6
ab
29,2
b
Soprachioma
Film intero
Valori con lettere diverse sono
statisticamente significativi P ≤ 0,05
(test LSD).
All’interno dei vigneti coperti con
film di polietilene con apertura,
l’umidità dell’aria è risultata più
bassa rispetto
Foto 3 A sinistra disposizione del telo intero con il sistema tradizionale.
A destra la nuova proposta: il telo separato al centro con lo spazio
per favorire il deflusso dell’aria calda e abbassare la temperatura
nella zona più alta della struttura protetta con i teli in polietilene
12/2013 • L’Informatore Agrario
di copertura del vigneto su resa di uva
e contenuto in zuccheri
ne come calore. Il flusso di
Zuccheri
Resa in uva
16,5
360
fotoni fotosinteticamente
350
attivi è stato rilevato nel352
16,0 16,28
340
a
a
le ore più calde di maggio,
15,5
330
luglio e agosto nei vigneti
320
15,0
15,17
320
coperti con le due modali310
b
b
14,5
300
tà di protezione. Con i film
Film con Film
Film con Film
con apertura il valore più
apertura intero
apertura intero
elevato (1.342,2 µmol/m²/
s) è stato registrato duran- La presenza di temperature più basse nella
te il mese di maggio; i va- zona
lori sono poi diminuiti a più alta della struttura e la presenza di
luglio (1.259,2 µmol/m²/s) condizioni
e agosto (1.163,1 µmol/m²/
s). Diverso il comportamento con la co- nell’utilizzare teli sempre della stespertura con il film intero: a maggio l’at- sa larghezza, ma con una apertura di
tività è risultata di 1.138,1 µmol/m²/s, circa 5 cm per far defluire l’ aria ecpiù bassa rispetto alla copertura con il cessivamente calda che si accumula
film con apertura; a luglio è aumentata nella zona più alta del filare coperto,
a 1.303,7 µmol/m²/s, per poi diminuire evitando così scottature alle foglie e
a 1.178,7 µmol/m²/s ad agosto (grafico rallentamento dell’accrescimento dei
C in internet).
grappoli.
Traspirazione. È risultata più elevata
Altra finalità èquella di ridurre la
durante i mesi di maggio (9,08 mmol condensa dell’evaporazione dell’acqua
H2O/m²/s) e luglio (10,99 mmol H2O/m²/ che si forma durante gli interventi irs) su foglie del vigneto coperto con film rigui estivi e che potrebbe alterare la
con apertura. Soltanto ad agosto la co- sanità dell’uva.
pertura con film intero ha determinaI risultati delle ricerche, svolte con
to una maggiore traspirazione (grafico l’impiego di attrezzature scientifiche
D in internet).
per rilevare: attività fotosintetica, fluoConduttanza stomatica. È risultata rescenza, traspirazione, conduttanza
più elevata, con 0,55 ?? e 0,31 ?? (mol stomatica, ecc. hanno consentito di
H2O/m²slxo?? Chiedere autore unità accertare la formazione di condizioni
misura) durante i mesi di maggio e lu- climatiche più favorevoli per lo svolglio nel vigneto coperto con film con gimento delle più importanti attività
apertura. Soltanto ad agosto si è regi- fisiologiche della vite protetta con film
strata una maggiore conduttanza con di polietilene con apertura. Inoltre, si
il film intero (grafico E in internet).
sono ottenuti incrementi produttivi, di
zuccheri e di fenoli (803,36 mg GA/kg
di uva con i film con apertura rispetto a 728,62 mg GA/kg con l’impiego del
Tutta la viticoltura per la produzione film intero).
di uva da tavola è attuata con le proteMario Colapietra
zioni con reti e film in polietilene per
Consiglio per la ricerca
anticipare o ritardare la maturazione
e sperimentazione in agricoltura
e la raccolta. La vite, protetta tradizioUnità di ricerca sull’uva da tavola
nalmente con film di polietilene interi
e la vitivinicoltura in ambiente mediterraneo
(larghi 2,7-2,8 m), nei mesi estivi spesTuri (Bari)
so svolge le attività fisiologiche in conMichele Bravetti
dizioni di stress climatico.
Dipartimento di scienze agrarie,
L’innovazione proposta consiste
alimentari e ambientali
Zuccheri (ºBrix)
to a fine articolo). Valori più elevati di
8.510 lux sono stati registrati nel vigneto coperto con film con apertura.
Nell’altra modalità di copertura con
film interi sono stati registrati mediamente 7.980 lux.
Fotosintesi. È il meccanismo che permette alla pianta di trasformare l’energia solare in energia chimica. L’efficienza del processo fotosintetico dipende dalle condizioni della pianta
nell’ambiente di coltivazione. Tra i fattori che rallentano l’attività fotosintetica vi sono lo stress idrico e quello
termico. Durante i mesi di maggio, luglio e agosto i valori della fotosintesi
netta sono risultati sempre più elevati nel vigneto coperto con film interi
( foto 5) (grafico B in internet). In tutte e
due le modalità di protezione il mese
di maggio è risultato il periodo con la
maggiore attività fotosintetica, per poi
diminuire durante luglio e agosto.
Fluorescenza della clorofilla. L’energia luminosa assorbita dalle molecole
della clorofilla presenti in una foglia
può essere: usata nella fotosintesi (reazioni fotochimiche), dissipata come calore, riemessa sotto forma di fluorescenza. Misurare la fluorescenza della
clorofilla ( foto 6) fornisce informazioni
sulle variazioni nell’efficienza delle reazioni fotochimiche e della dissipazio-
grafico 2 - Effetti delle due modalità
Resa (q/ha)
viticoltura
«Tagliare» conviene
Foto 4 Sistema di aerazione visto
dall’interno del vigneto coperto
nella zona più alta. Si nota lo spazio
tra i due teli e la vegetazione
della pianta priva di sintomi
di scottature solari
Università delle Marche, Ancona
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o suggerimenti scrivi a:
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Per consultare gli approfondimenti
e/o la bibliografia:
www.informatoreagrario.it/rdLia/
13ia12_6840_web
Foto 5 Strumentazione ADCLCPro
utilizzata per la misurazione
della fotosintesi
Foto 6 Fluorimetro portatile utilizzato
per la misurazione della fluorescenza
della foglia di vite
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