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commercio - Unioncamere Lombardia
INDAGINE TRIMESTRALE SETTORE COMMERCIO AL DETTAGLIO 4° trimestre 2015 Allegato Statistico Unioncamere Lombardia Funzione Informazione economica Febbraio 2016 Allegato Commercio 1. Gli indicatori congiunturali Il quarto trimestre del 2015 registra un’accelerazione del fatturato delle imprese del commercio al dettaglio in Lombardia, che cresce del 2,7% rispetto allo stesso periodo del 2014. Si chiude così un’annata positiva, caratterizzata da incrementi di ampiezza crescente che in media annua certificano una variazione del +1,5%, dopo sette anni di forti contrazioni. L’indice destagionalizzato (2007=100), dopo aver toccato il livello minimo nel terzo trimestre 2014 (77,5), ha poi iniziato a risalire per arrivare a sfiorare quota 80 a fine 2015. Il recupero è quindi pari a 2,5 punti, un risultato significativo ma ancora limitato rispetto ai 20 punti che ancora ci separano dai livelli pre-crisi. Grafico 1.1 Andamento trimestrale del fatturato Lombardia, imprese del commercio al dett. - anni 2009-2015 Variazioni tendenziali e numero indice destagionalizzato (2007=100) Variazione tendenziale (sx) Numero indice destagionalizzato (dx) 4 2,7 95 1,6 1,7 2 90 0,2 0 -1,2-1,3-1,0 -2,6 -2,5-2,8 -2,8 -3,5 -2 -4 -6 -8 -10 -1,0 -1,7 -1,8 -1,8 -3,3 -5,4 -6,4 -7,3 -7,7 2009 II III IV 2010 II III IV 2011 II III -3,5 85 -1,1 80 -3,7 -5,2 -5,6 -6,5 -6,6 IV 2012 II III IV 2013 II 75 III IV 2014 II III IV 2015 II III IV 70 Fonte: Unioncamere Lombardia Gli esercizi non alimentari continuano a guidare la ripresa delle vendite in Lombardia (+3,4%), in linea con i dati Istat nazionali che registrano il maggior recupero dei consumi nei beni durevoli, dove si erano concentrati i risparmi di spesa più consistenti durante la crisi. Anche gli esercizi non specializzati, che comprendono la grande distribuzione, evidenziano una crescita significativa del fatturato nel quarto trimestre (+2,1%). Per questi due comparti l’incremento medio nel 2015 è stato superiore all’1,5%, mentre per gli alimentari l’anno si chiude con una variazione media ancora leggermente negativa (-0,3%). Nonostante le difficoltà per gli esercizi alimentari siano state più marcate, il trend di miglioramento è comunque evidente, con variazioni che nella seconda metà dell’anno hanno finalmente svoltato in territorio positivo e sfiorato il punto percentuale nell’ultimo trimestre (+0,9%). Allegato Commercio Grafico 1.2 Andamento trimestrale del fatturato per comparto Lombardia, imprese del commercio al dett. - anni 2008-2015 Variazioni tendenziali (sx) e numero indice destagionalizzato (dx, 2007=100) Non alimentare Alimentare 5 100 5 100 95 95 0 90 0 90 85 85 -5 80 -10 -15 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 -5 80 75 75 70 -10 70 65 65 60 -15 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 60 Non specializzato 5 100 95 0 90 85 -5 80 75 -10 70 65 -15 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 60 Fonte: Unioncamere Lombardia La quota di imprese che dichiarano un aumento di fatturato risulta pari al 43%, in lieve crescita rispetto al trimestre precedente (42%). Il miglioramento della situazione congiunturale è segnalato dal calo della percentuale di imprese che registrano una diminuzione di fatturato, passate dal 31% al 27%; cresce l’area della stabilità (dal 27% al 30%). I prezzi risultano in aumento rispetto al trimestre precedente (+1,1%), effetto in parte stagionale legato ai picchi di vendita del periodo natalizio, mentre l’unico indicatore in lieve peggioramento sono gli ordini ai fornitori (-4,3%), che tornano negativi dopo l’incremento registrato nel terzo trimestre. Il 2015 è stato un anno positivo anche sul fronte occupazionale, confermato dall’incremento nel numero di addetti registrato nel quarto trimestre (+0,5%), dovuto soprattutto al reparto specializzato alimentare (+1,6%). Se è forse ancora prematuro parlare di ripresa in questo ambito, il 2015 ha quantomeno stabilizzato una situazione che risultava in caduta da diversi anni. Allegato Commercio Grafico 1.3 Variazioni tendenziali del fatturato Lombardia, imprese del commercio al dett. - anni 2010-2015 Distribuzione di frequenze per classe di variazione, dati trimestrali Aumento >+5% Aumento da 0 a +5% Stabilità Diminuzione da 0 a -5% Diminuzione >-5% 100% 42 39 38 32 38 35 41 8 50% 10 26 7 0% 9 27 6 31 26 23 6 7 8 7 9 10 11 12 11 10 11 10 9 34 40 38 39 39 40 12 9 9 30 35 47 49 46 54 51 52 55 19 25 23 32 28 11 10 12 10 10 21 20 21 22 21 19 6 6 8 26 10 21 21 26 23 25 8 11 6 9 8 9 27 8 27 30 25 12 10 13 12 14 8 6 3 27 28 30 6 5 6 20 18 19 19 16 21 23 17 15 19 19 17 13 16 15 13 16 10 11 10 13 1 2 3 4 1 2010 2 3 4 2011 1 2 3 4 1 2012 2 3 4 1 2013 2 3 4 1 2014 2 3 4 2015 Fonte: Unioncamere Lombardia Tabella 1.1 Variazioni delle principali variabili Lombardia, imprese del commercio al dett. - IV trimestre 2015 Dati per comparto merceologico Fatturato (1) Commercio al dettaglio Prezzi (2) Scorte (3) Ordini ai fornitori (1) (4) Addetti (2) 2,7 1,1 3,3 -4,3 0,5 - Alimentare 0,9 0,2 -9,7 -7,9 1,6 - Non alimentare 3,4 0,6 10,0 3,2 0,5 - Non specializzato 2,1 1,8 -4,0 -17,5 0,4 Fonte: Unioncamere Lombardia (1) (2) (3) (4) Variazione tendenziale Variazione nel trimestre Differenza giudizi di esuberanza e scarsità Saldo giudizio di aumento e diminuzione Allegato Commercio Le aspettative degli imprenditori per il prossimo trimestre risentono naturalmente degli effetti stagionali legati alla fine del periodo di picco delle festività natalizie e presentano quindi dei saldi negativi tra previsioni di crescita e diminuzione: più marcati per fatturato (-12,5%) e ordini ai fornitori (-16%) e più ridotti per l’occupazione (-1,7%), caratterizzata da un’inferiore elasticità alla domanda. Tali saldi sono però decisamente superiori a quelli di un anno fa e confermano quindi, al netto degli effetti stagionali, il miglioramento delle aspettative degli imprenditori, come evidenziato dal grafico che riporta le medie mobili: sia per il fatturato che per gli ordini ai fornitori e l’occupazione l’andamento è chiaramente positivo fin dal 2013, nonostante l’ultimo trimestre evidenzi forse un primo segnale di rallentamento. Grafico 1.4 Aspettative degli imprenditori Imprese del commercio - anni 2008-2015 Medie mobili dei saldi trimestrali giudizi aumento-diminuzione Fatturato Occupazione Ordini ai fornitori 5 0 -5 -10 -15 -20 -25 -30 -35 2008 II III IV 2009 II III IV 2010 II III IV 2011 II III IV 2012 II III IV 2013 II III IV 2014 II III IV 2015 II III IV Fonte: Unioncamere Lombardia Allegato Commercio 2. Le vendite della grande distribuzione Le vendite dei supermercati e ipermercati lombardi registrano invece una battuta d’arresto nel quarto trimestre: secondo i dati forniti da IRI – Information Resources il fatturato registra un aumento del 2,6% rispetto a un anno fa, l’incremento più ridotto tra quelli evidenziati nel 2015, mentre i volumi tornano ad arretrare (-0,7%). Nonostante questo imprevisto calo, la cui significatività andrà valutata alla luce dei risultati dei prossimi trimestri, il 2015 chiude positivamente e si conferma l’anno della svolta per la grande distribuzione, con i volumi che hanno mostrato finalmente una crescita (+0,7% in media annua) dopo un 2014 (-1,2%) e un 2013 (-1,7%) di forte contrazione. Anche il fatturato, che nel biennio di crisi aveva comunque registrato variazioni lievemente positive grazie soprattutto all’incremento della pressione promozionale, ha trovato nel 2015 un andamento più brillante (+3,8%) pur in presenza di una minore percentuale di acquisti in promozione. Il dato annuo conferma quindi una ritrovata propensione alla spesa delle famiglie lombarde grazie al recupero di potere d’acquisto, ai progressi del mercato del lavoro e al miglioramento del clima di fiducia. Il dato nazionale conferma il rallentamento evidenziato nel quarto trimestre in Lombardia, sebbene risulti meno marcato per quanto riguarda i volumi di vendita, che rimangono in territorio positivo (+0,5%). Anche considerando la media annua il dato italiano evidenzia un andamento dei volumi di vendita (+1,4%) migliore rispetto alla situazione regionale, probabilmente per un effetto di “rimbalzo” in seguito alle maggiori perdite registrate nel biennio 2013-2014; per quanto riguarda invece il fatturato la crescita del 2015 in Italia (+3%) risulta leggermente meno robusta rispetto alla Lombardia. Grafico 2.1 Variazioni tendenziali dei volumi e dei valori di vendita Lombardia, GDO - anni 2011-2015 Dati trimestrali relativi ai prodotti del Largo Consumo Confezionato Volumi Valori 10 8 6 4 2 0 -2 -4 2011 II III IV 2012 II III IV 2013 II III IV 2014 Fonte: elaborazioni Unioncamere Lombardia su dati IRI Information Resources II III IV 2015 II III IV Allegato Commercio La crescita complessiva registrata nel 2015 è il frutto di andamenti molto differenziati a livello di canale di vendita: l’ipermercato si conferma infatti in una situazione di forte crisi, registrando un calo di volumi (-4%) ancora maggiore di quello mostrato nel 2014 (-3,2%), mentre il formato del supermercato ha evidenziato una forte ripresa (+2,9%). L’analisi per comparto conferma nel quarto trimestre la performance positiva delle bevande (+2,4% in volume e +2,6% in valore), che in media annua evidenziano una crescita ancora maggiore (+8,1% in quantità), anche per le condizioni meteorologiche eccezionali che hanno contraddistinto il 2015. Si registra invece una battuta d’arresto per il comparto del freddo (+0,1% in volume e -0,2% in valore), nonostante il dato medio annuo rimanga decisamente positivo (+2,4% in volume), mentre il fresco evidenzia una crescita in valore (+3,1%) a fronte di una stazionarietà delle quantità (-0,2%), registrando quindi una crescita dei prezzi medi di vendita. Un fenomeno simile, ma ancora più accentuato, caratterizza la drogheria alimentare, dove a una crescita intensa del fatturato (+3,6%) si associa una significativa contrazione dei volumi (-1,1%). La cura della persona e la cura della casa sono stati due tra i comparti più colpiti nel biennio 2013-2014 e anche in questo trimestre mostrano una contrazione delle vendite sia in volume (entrambi -1,3%) che in valore (rispettivamente -1,8% e -1,6%); tuttavia il dato medio annuo del 2015 mostra per la cura della persona un arresto della caduta (+0% in volume), mentre la cura della casa evidenzia ancora un calo delle quantità (-0,5%). Tabella 2.1 Variazioni tendenziali di volumi e valori di vendita Lombardia, GDO - IV trimestre 2015 Dati per comparto merceologico Lombardia Volumi Totale Largo Consumo Confezionato Italia Valori Volumi Valori -0,7 2,6 0,5 2,3 -1,1 3,6 -0,8 3,1 - Bevande 2,4 2,6 1,6 2,2 - Freddo 0,1 -0,2 0,3 -0,9 - Fresco -0,2 3,1 0,5 2,7 - Cura persona -1,3 -1,8 -0,1 -1,8 - Cura casa -1,3 -1,6 0,7 -1,3 - Drogheria alimentare Fonte: elaborazioni Unioncamere Lombardia su dati IRI - Information Resources Allegato Commercio 3. La demografia d’impresa Prosegue la crescita del numero di imprese attive nel commercio al dettaglio: secondo i dati delle anagrafi camerali lombarde il quarto trimestre si chiude con 92.756 imprese attive, con una crescita dello 0,6% rispetto allo stesso periodo del 2014. Si tratta dell’incremento più consistente degli ultimi 4 anni e testimonia il rafforzamento della ritrovata tendenza espansiva del tessuto imprenditoriale commerciale dopo la fase di stallo verificatasi tra il 2012 e il 2014, sebbene la velocità di crescita sia ancora lontana da quella raggiunta nel periodo a cavallo tra il 2010 e il 2011. In questi anni l’imprenditoria straniera ha svolto un ruolo fondamentale nel sostenere la demografia d’impresa nel commercio al dettaglio, con tassi di crescita oscillanti tra il 5% e il 10%. Tale tendenza trova conferma anche nel quarto trimestre, dove le imprese attive controllate in prevalenza da persone non nate in Italia registrano un incremento dell’8,9%, portando la quota di imprenditoria straniera in Lombardia al 20% (vs 19% a livello nazionale). I paesi dai quali proviene il maggior numero di imprenditori sono il Marocco, il Bangladesh (il paese che ha registrato la crescita maggiore nel 2015), la Cina e il Senegal. Il commercio risulta inoltre uno dei campi di attività privilegiati dell’imprenditoria femminile, che in Lombardia rappresenta il 31,7% delle imprese: in questo caso si tratta però di una quota inferiore al dato nazionale (33,6%) e in calo nell’ultimo anno, come confermato dalla contrazione delle imprese commerciali femminili nel quarto trimestre (-0,9%). Grafico 3.1 Imprese attive del commercio al dettaglio Lombardia - anni 2010-2015 Dati trimestrali, valori assoluti e variazioni % Variazione tendenziale Variazione congiunturale Numero imprese attive 93.000 2,0% 92.000 1,0% 91.500 91.000 0,0% 90.500 90.000 -1,0% 2010 II III IV 2011 II III IV 2012 II III IV 2013 II Fonte: elaborazioni Unioncamere Lombardia su dati Movimprese III IV 2014 II III IV 2015 II III IV Variazione % 92.500 Allegato Commercio I dati registrati presso le Camere di Commercio lombarde consentono un maggior dettaglio di analisi per attività economica, dato che solo 209 imprese (lo 0,2% del totale) non specificano la terza cifra del codice Ateco 2007. Tale analisi conferma la ristrutturazione in corso nel tessuto commerciale lombardo, caratterizzato da una contrazione degli esercizi tradizionali in sede fissa: calano infatti i rivenditori di carburante (-4,8%), i negozi di articoli culturali e ricreativi (-2,5%), in particolare edicole e cartolerie, gli esercizi di altri prodotti per uso domestico (-2,3%), soprattutto di tessili, e i negozi specializzati di altri prodotti (-1,1%), abbigliamento e calzature in primis. Diminuiscono anche gli esercizi non specializzati (-1,5%), soprattutto piccoli negozi a prevalenza alimentare, mentre fanno eccezione i rivenditori di prodotti per l’informatica e l’ICT (+3,2%), per l’aumento dei negozi di telefonia, e gli esercizi specializzati di alimentari, bevande e tabacco (+1,7%), grazie al contributo delle tabaccherie. Tale andamento negativo degli esercizi a sede fissa è però più che compensato dalla continua e significativa crescita del commercio ambulante (+4,3%), soprattutto non alimentare e a gestione straniera, e di quello al di fuori di negozi, banchi e mercati (+5,5%), grazie al contributo dell’e-commerce. Tabella 3.1 Imprese attive nel commercio al dettaglio Lombardia, IV trimestre 2015 Consistenze, variazioni annue assolute e percentuali per gruppi ATECO 2007 ATECO 2007 Descrizione 471 Esercizi non specializzati 472 Alimentari, bevande e tabacco in esercizi specializzati 473 Attive Var. annua assoluta Var. annua % 8.501 -129 -1,5% 11.754 201 1,7% Carburante per autotrazione in esercizi specializzati 2.221 -113 -4,8% 474 Prodotti per l’informatica e Ict in esercizi specializzati 1.318 41 3,2% 475 Altri prodotti per uso domestico in esercizi specializzati 8.561 -198 -2,3% 476 Articoli culturali e ricreativi in esercizi specializzati 7.080 -185 -2,5% 477 Altri prodotti in esercizi specializzati 25.111 -270 -1,1% 478 Commercio al dettaglio ambulante 22.646 929 4,3% 479 Al di fuori di negozi, banchi e mercati 5.355 278 5,5% 209 -17 -7,5% 92.756 537 0,6% Esercizi non classificati a tre cifre 47 Totale Fonte: elaborazioni Unioncamere Lombardia su dati Movimprese Allegato Commercio Note metodologiche: L’indagine sulla congiuntura economica di Unioncamere Lombardia si svolge ogni trimestre su quattro campioni: aziende industriali, aziende artigiane, aziende commerciali e aziende dei servizi. Il campione industria comprende aziende con più di 10 addetti, mentre i campioni artigianato, commercio e servizi comprendono imprese con più di 3 addetti. Per la selezione delle aziende da intervistare è stata utilizzata la tecnica del campionamento stratificato proporzionale secondo l’attività economica (in base alla codifica delle attività economiche ATECO 2007), la dimensione d’impresa e la provincia di appartenenza. Alcuni degli strati sono stati sovracampionati per garantire una maggiore significatività dei dati disaggregati per classe dimensionale, provincia o settore. Le interviste vengono realizzate tramite tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interview) o CAWI (Computer Assisted Web Interview). Nel quarto trimestre 2015 per l’indagine congiunturale del commercio sono state realizzate 1.110 interviste, così distribuite per settore e classe dimensionale: 3-9 addetti 10-49 addetti 50-199 addetti 200 addetti e più Totale Alimentare 130 14 0 0 144 Non alimentare 435 168 33 8 644 Non specializzato 138 111 39 34 322 Totale 703 293 72 42 1.110 Al fine di ottenere la stima della variazione media delle variabili quantitative, si procede alla ponderazione dei dati in base alla struttura dell’occupazione, aggiornata periodicamente in modo da recepire significative modifiche nella struttura dell’universo. Le informazioni ottenute dall’indagine sul settore del commercio sono disaggregabili per 4 classi dimensionali (3-9 addetti, 10-49 addetti, 50-199 addetti, oltre 200 addetti), 3 settori di attività economica (specializzato alimentare, specializzato non alimentare, non specializzato) e 12 province lombarde. Le informazioni sulle vendite della grande distribuzione sono acquisite da IRI Information Resources tramite il servizio “Tracking di mercato”, che rileva via scanner i dati dei prodotti di Largo Consumo Confezionato (LCC) di Ipermercati e Supermercati. Il servizio garantisce la copertura di circa l’80% del fatturato LCC realizzato da tutto l’universo Iper + Super in Italia; di conseguenza solamente il 20% viene stimato sulla base del campione. I dati vengono elaborati a “rete corrente”, includendo quindi gli effetti di eventuali aperture o chiusure di punti vendita, e vengono forniti in valore e quantità. Sono inoltre disponibili dettagli per canale distributivo (ipermercati e supermercati), comparto merceologico (drogheria alimentare, bevande, freddo, fresco, cura persona, cura casa) e provincia (con l’esclusione di Sondrio e Monza-Brianza, inclusa nella provincia di Milano). Allegato Commercio I dati sulla consistenza dello stock di imprese provengono da Movimprese, l'analisi statistica trimestrale della nati-mortalità delle imprese condotta da InfoCamere, per conto dell'Unioncamere, sugli archivi di tutte le Camere di Commercio italiane. L'archivio sul Web, attivo dal 1997, consente l'accesso ai dati in formato elettronico a partire dal primo trimestre 1995.