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nascere - ULSS 18

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nascere - ULSS 18
per saperne di più
NASCERE
COPIA GRATUITA
Guida multimediale sulla salute
per saperne di più NASCERE
dell’Azienda Ulss 18 di Rovigo
viale Tre Martiri 89, 45100 Rovigo
tel 0425 393969 - fax 0425 393616
[email protected]
© 2007 Azienda Ulss 18
Direttore generale
Adriano Marcolongo
Progetto e cura
Enrico Bossan
Coordinamento scientifico
Giancarlo Stellin
Giorgio Svaluto
Coordinamento editoriale
Annalisa Boschini
Redazione
Lorenzo Belletti
Revisione testi
Marta Boscardin
Elena Azzalin
Illustrazioni
Valentina Bussolin
Stampa
Tipografia Nike Kai Dike
via Martiri della Libertà, 295
45024 Fiesso Umbertiano (Ro)
Indice
6
Una gravidanza serena
Gli esami preconcezionali
Gli esami per lei
Gli esami per lui
10
La gravidanza passo
dopo passo dalla
prima alla dodicesima
settimana
• cosa succede al tuo corpo
• gli esami da fare
• come cresce il feto
16
Dalla tredicesima
alla ventiquattresima
settimana
• cosa succede al tuo corpo
• gli esami da fare
• come cresce il feto
18
26
Dalla venticinquesima
Stili di vita durante
alla trentaseiesima
settimana
• Cosa succede al tuo corpo
• Gli esami da fare
• Come cresce il feto
• L’ultima settimana
21
Le complicanze
•
•
•
•
•
Il parto prematuro
Il diabete e la gravidanza
L’Hiv e la gravidanza
Ipertensione arteriosa
Rottura pretermine
delle membrane
amnio-coriali
la gravidanza
• Alimentazione
• Tabacco
• Bevande alcoliche
• Droghe
• Farmaci
• Attività lavorativa
• Attività sessuale
• Esercizio fisico
30
IL parto
•
•
•
•
•
•
•
•
I corsi di preparazione
al parto
Il travaglio
Il dolore nel travaglio
Il parto come evento
naturale
Il taglio cesareo
Il ricovero
Cosa mettere in valigia
La casa da parto
42
Il bambino
•
•
•
•
•
•
Allattamento al seno
Il peso
L’igiene
I controlli
Il ruolo del pediatra
I vaccini
54
Dal 2o al 12o
mese di vita
• Lo svezzamento
• Allergie e intolleranze
alimentari
• Il sonno
58
Dopo il parto
• Puerperio
• Depressione post parto
• Perineo in puerperio
67
Informazioni utili
• Ambulatori e servizi
• Consultori
• Associazioni
72
Glossario
UNA GRAVIDANZA
SERENA
La gravidanza è un’esperienza importante e unica per
i cambiamenti fisici, psichici, emozionali, per le sensazioni
e l’impegno che si accompagnano ad essa.
È la “creazione” di un nuovo individuo che farà parte della
società, che si forma attraverso un “dialogo” continuo con
la madre, fatto di segnali biochimici e metabolici, ma anche
psicologici profondamente coinvolgenti.
Nella specie umana la durata normale della gravidanza,
calcolata dal primo giorno dell’ultima mestruazione è
di 40 settimane, pari a 280 giorni (età gestazionale).
Se teniamo conto del giorno dell’ovulazione, (quindi del
concepimento, presumendo una durata media del ciclo
mestruale di 28 giorni), la durata normale dello sviluppo
completo del prodotto del concepimento è di 38 settimane,
cioè 266 giorni (età concezionale, sviluppo).
per saperne di più
NASCERE
Gli esami
preconcezionali
e prenatali
Il controllo della gravidanza
e della coppia.
negli ultimi anni al
È consigliabile quindi un
posto di semplificarsi è
colloquio preconcezionale
diventato più complesso.
e prenatale per concordare
L’assistenza prenatale,
la strategia di monitoraggio
oggi, deve comprendere un
ottimale per quella persona/
inquadramento del rischio
coppia. Il ginecologo è
in genere e del rischio di
un consulente che offre
anomalie congenite.
un quadro obiettivo, che
Sulla quantizzazione del
interpreta i bisogni della
rischio riproduttivo non esiste
donna, accerta le malattie
una assoluta condivisione e,
preesistenti ed evidenza
a volte, la pubblicizzazione
le condizioni di rischio che
e la disponibilità di tanti test
possono pregiudicare la
aumenta l’ansia della gravida
salute di madre e figlio.
PERCORSO NASCITA
Esami per lei
(HbS, HbD, HbH, ecc):
(esenti ticket
in caso di riduzione del
per D.M. 10/9/1998)
volume cellulare medio e
• Anamnesi e valutazione
di alterazioni morfologiche
– consulenza ostetrica
– consulenza genetica
– esame neuropsicologico
– visita di sorveglianza
• Gruppo sanguigno
ABO e RH
• Anticorpi antieritrociti
(test di Coombs indiretto):
in caso di rischio di
degli eritrociti
• Es citologico cervico
vaginale (Pap test)
• Hiv 1-2 ( facoltativo)
• Vdrl
• Tpha
In caso di abortività
isoimmunizzazione
• Virus rosolia anticorpi
• Virus rosolia anticorpi IgM
• Toxoplasma anticorpi
ripetuta (esenti per D.M.
• Toxoplasma anticorpi IgM
• Anticoagulante
• Emocromo
10/9/1998)
• Ecografia pelvica
transvaginale
Lupus-like (Lac)
• Resistenza osmotica
• Anticorpi anti-cardiolipina
eritrocitaria (test
• Anticorpi anti-microsomi
di Simmel): in caso di
riduzione del volume
• Anticorpi antitireoglobulina
cellulare medio e di
alterazioni morfologiche
• Mappa cromosomica
degli eritrociti
• Hb-Emoglobine anomale
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NASCERE
Esami per lui
• Emocromo
• Resistenza osmotica
eritrocitaria (Test di
Simmel): in caso di donna
con fenotipo eterozigote
per emoglobinopatie;
• Hb-Emoglobine anomale
(HbS, HbD, HbH, ecc):
in caso di donna con
fenotipo eterozigote per
emoglobinopatie;
• Hiv 1-2 (facoltativo)
• Vdrl
• Tpha
• Gruppo sanguigno
ABO e RH
Dove e
quando farli
Consultori
Il servizio consultoriale è
gratuito ed ha il compito
di tutelare la salute della
donna per problemi inerenti
la fertilità, il concepimento,
la salute sessuale e la
prevenzione delle malattie
sessualmente trasmesse.
Per accedervi è sufficiente
prendere appuntamento per
telefono o di persona.
Ambulatori
Ospedalieri
Effettuano prestazioni per
problemi inerenti la fertilità,
il concepimento, la salute
sessuale e la prevenzione
delle malattie sessualmente
trasmesse. Gli ambulatori
di Ostetricia e Ginecologia
dell’Azienda Ulss 18 hanno
sede presso gli ospedali di
Rovigo e Trecenta.
La visita ginecologica in
ospedale si prenota presso
il CUP ed è soggetta al
pagamento di un ticket.
PERCORSO NASCITA
LA GRAVIDANZA
PASSO DOPO PASSO
1° 2° 3° mese
di gravidanza
Prima ancora della conferma
del test di gravidanza, il
corpo della donna incinta
può mandare dei messaggi di
cambiamento nella normale
vita quotidiana: il sonno, i
rapporti sessuali, i sensi e
l’emozionalità. In questo
periodo altalenante, tra gioia
e ansia, emergono tante
domande e dubbi. Quando
si scopre la gravidanza, il
bambino ha già percorso
10
per saperne di più
un lungo viaggio e si è
annidato; il corpo della
donna deve dimostrargli
di essere in grado di dare
sia il nutrimento sia il
contenimento, fisico ed
affettivo. Finché il bimbo
non mette le proprie radici,
per dare inizio al proprio
sviluppo, il corpo della donna
rallenta i propri ritmi: il sonno
aumenta, il cuore, i reni, il
fegato e i polmoni lavorano di
più, mentre il seno e l’utero
cambiano dimensioni. È un
NASCERE
processo che sfugge al
controllo, il bambino ancora
non si vede e non si sente,
ma tutto è previsto per
permettere alla donna di
abituarsi pian piano alla
nuova condizione.
4° 5° 6° mese di
gravidanza
Dopo il primo trimestre il ritmo
cambia: aumenta l’energia,
migliora l’umore, diminuisce
la sonnolenza e ci si sente
molto meglio. Si sentono i
primi movimenti del bimbo, si
attiva una vera comunicazione
con lui attraverso tutti i canali
sensoriali. Il bacino comincia
man mano ad aumentare
volume.
PERCORSO NASCITA
11
7° 8° 9° mese di
gravidanza
Il ritmo cambia nuovamente:
si sentono dei dolori
tipo quelli premestruali,
l’intestino si riattiva e il
bimbo sembra voglia uscire;
ma queste contrazioni sono
messaggi che esortano la
donna a predisporre il nido
e a prepararsi al parto. In
questo periodo, che coincide
quasi sempre con la fine del
lavoro, la donna ha bisogno
di riposare e di rilassarsi.
Al parto ci si avvicina in 3,
futura mamma, partner e
bimbo, tutti con la propria
competenza specifica, ma in
sintonia.
Dalla prima
alla dodicesima
settimana
cosa succede
al tuo corpo
La gravidanza non
interessa solo l’apparato
genitale femminile ma è un
evento che modifica tutto
l’organismo della donna.
Tra i sintomi più facilmente
riconoscibili troviamo:
• tendenza alla nausea e al
vomito specialmente al
mattino
• impressione di salivazione
abbondante
• mutamenti dell’appetito e
del gusto
• pirosi gastrica e stipsi
• senso di tensione
mammaria avvertibile
anche prima della 10ª
settimana
12
per saperne di più
NASCERE
• possibile secrezione dalle
mammelle di piccole
quantità di liquido
• iperpigmentazione
dell’areola e scurimento
della cute attorno
• aumento di perdite
bianche già a partire dalle
prime settimane
• aumento della
vascolarizzazione delle
mucose genitali
• desiderio di urinare spesso
Nei primi tre mesi di
gestazione vi è un certa
fragilità emozionale favorita
dal rapido aumento del
progesterone e si riscontra,
come noto, la mancanza di
mestruazioni. Nel 6-7 % delle
donne gravide, tuttavia, nella
prima metà della gestazione
possono comparire
perdite ematiche tali da
simulare una mestruazione.
Queste perdite, dovute
all’annidamento
dell’embrione,
possono assumere un
ritmo similmestruale
presentandosi fino al
momento in cui la cavità
uterina viene completamente
occupata dal prodotto
del concepimento (16ª
settimana). Questi fenomeni
sono interpretabili con
l’aumento della produzione
di ormoni gravidici (che
comportano il lieve
aumento della temperatura
corporea e un diffuso
senso di sonnolenza) e
come conseguenza di un
incompleto adattamento
dell’organismo materno alla
gravidanza.
Gli esami
Entro la 13ª settimana:
• ßhcg
• emocromo
• emogruppo e fattore RH
PERCORSO NASCITA 13
• test di Coombs indiretto
(in caso di donne RH
negativo, ripetere ogni
mese) e ripetere alla 34ª36ª settimana
• Alt, Ast
• Esame urine
• Glicemia
• Hiv
• Vdrl-Tpha: sierologia
per la sifilide
• Anticorpi anti rosolia
• Anticorpi anti toxoplasma
(in caso di IgG negative,
ripetere ogni 30-40 giorni
fino al parto)
• Anticorpi anti
citomegalovirus
• Ecografia ostetrica
1° trimestre
• Test non invasivi per
screening anomalie
cromosomiche (clinica
OSCAR: one stop clinical
assesment of risk), test
biochimici: sensibilità
del 90%
14
per saperne di più
• Esami invasivi (villocentesi)
per la diagnosi
prenatale delle anomalie
cromosomiche (casi a
rischio per età, anamnesi
familiare o personale)
Come cresce il feto
Con la fertilizzazione
dell’ovocita da parte
dello spermatozoo si ha
la fusione dei patrimoni
genetici materno e paterno
e si ottiene così la prima
cellula dell’embrione. La
fecondazione avviene nella
parte più esterna della tuba e
il prodotto del concepimento
rimane 2-3 giorni nell’ampolla
tubarica prima di venir
trasportato nell’utero.
Verso il 6°-7° giorno
dall’ovulazione l’embrione
si attacca alla mucosa
uterina e penetra in
profondità raggiungendo
la circolazione materna
NASCERE
nella zona dove si formerà
la placenta. Normalmente
l’impianto avverrà sulla
parete posteriore dell’utero,
preferibilmente dal lato
dell’ovaio che ha ovulato.
Dalla prima cellula fecondata
si formano per divisione due
cellule figlie e da queste,
quattro e successivamente
otto e così via. Questo
processo porta alla
formazione di un ammasso
di cellule che nell’insieme
assume l’aspetto di una mora
(morula).
Dopo il 5° giorno di
sviluppo si verifica una
differenziazione delle
cellule della morula, con la
separazione delle cellule che
daranno origine all’embrione
vero e proprio da quelle
che daranno origine ai
tessuti placentari, alla cavità
amniotica, alla membrana
amniotica e al cordone
ombelicale (11°-13° giorno di
sviluppo).
Al 16°-18° giorno di sviluppo
si formano i primi spazi
vascolari all’interno dei quali
si originano le prime cellule
sanguigne.
Alla 3ª settimana di sviluppo
comincia a differenziarsi
l’organo cardiaco e inizia
una primitiva circolazione
sanguigna. Durante la
3ª settimana di sviluppo,
l’embrione comincia ad
assumere una forma più
definitiva e appare come
un corpicciolo più o meno
cilindrico.
Verso la 4ª settimana di
sviluppo è evidente l’abbozzo
del cuore, dell’occhio,
del cervello e del fegato,
compaiono l’abbozzo del
PERCORSO NASCITA 15
rene e della parte esterna
dell’orecchio.
Alla fine della 5ª settimana
sono evidenti gli abbozzi
degli arti superiori e inferiori
e il cordone ombelicale è
perfettamente formato.
Tra la 6ª e la 7ª settimana il
cuore presenta già pulsazioni
ritmiche.
Alla fine dell’8ª settimana di
sviluppo il corpo embrionale
mostra gli abbozzi delle
ossa, dei muscoli, dei
nervi e dei grossi vasi.
L’estremità cefalica comincia
a separarsi dal torace e in
essa si possono distinguere
gli abbozzi del naso, delle
orecchie e della mandibola.
Alla fine della 12ª settimana
si forma la placenta; gli
abbozzi oculari sono ricoperti
16
per saperne di più
dalle palpebre e gli arti
sono formati dai loro vari
segmenti; si completa la
differenziazione dei genitali
interni e il corpo del feto
assume sembianze umane.
Dalla 13a alla
24a settimana
Cosa succede
al tuo corpo
Dalla 13ª settimana il fondo
dell’utero esce dal bacino
e alla 16ª settimana si trova
circa a metà fra il bordo
superiore della sinfisi pubica
e l’ombelico. Soprattutto
nelle donne magre, si
rende evidente a livello
dell’addome; si verifica un
progressivo rammollimento
dei legamenti del bacino che
amplia così i suoi diametri per
accogliere l’utero in sviluppo.
L’aumento del peso, che
NASCERE
può essere assente o molto
limitato nel 1° trimestre
di gravidanza, in media
raggiunge i 2 Kg alla 16ª
settimana per arrivare a
circa 6 alla 24ª settimana. Le
nausee vanno scomparendo
superato il 1° trimestre,
mentre permangono
il rallentamento della
funzione intestinale e dello
svuotamento gastrico.
Gli esami
Tra la 14ª e la 18ª
settimana:
• esame urine e
urinocoltura in caso di
batteriuria significativa
• esami per la diagnosi
prenatale delle anomalie
Tra la 20ª e la 23ª
settimana:
• esame urine e
urinocoltura in caso di
batteriuria significativa
• screening ecografico
delle malformazioni fetali
(ecografia morfologica)
• tampone vaginale
Come cresce il feto
Alla 16ª settimana il feto
ha una lunghezza verticetallone di ∼ 157 mm, pesa 105
gr ed è dotato di movimenti
attivi vivaci. Alla fine della
16ª settimana si verifica la
definitiva differenziazione
dei genitali esterni mentre
la cute si presenta sottile,
glabra e trasparente.
cromosomiche
• ematochimici (tritest e/o
amniocentesi in casi a
rischio per età, anamnesi
familiare o personale)
Indicativamente alla fine della
20ª settimana i movimenti
attivi fetali sono così vivaci
da essere percepiti dalla
madre. La cute presenta
PERCORSO NASCITA 17
diffusa lanugine e comincia a
formarsi la vernice caseosa.
L’estremità cefalica è sempre
molto grande rispetto al
resto del corpo, anche se
la sproporzione è meno
accentuata.
Alla fine della 24ª settimana
la pelle fetale si presenta
raggrinzita ma cominciano
a formarsi i primi depositi
adiposi.
Dalla 25a alla
36a settimana
Cosa succede
al tuo corpo
L’aumento di volume
dell’utero e di conseguenza
dell’addome è evidente.
Lo stomaco è spostato verso
l’alto da parte dell’utero
causando difficoltà alla
digestione. L’ostacolo al
18
per saperne di più
deflusso venoso è in gran
parte responsabile della
comparsa o accentuazione
di edemi agli arti inferiori e
della congestione di eventuali
emorroidi.
È presente una certa
affaticabilità anche in
rapporto ad una frequente
comparsa di anemia in parte
data dalla diluizione della
massa circolante in parte alle
aumentate esigenze fetali.
Verso la 36ª settimana
è fisiologica la comparsa
di contrazioni uterine
preparatorie, non dolorose
e irregolari. È accentuata
la lordosi lombare per
equilibrare il peso dell’utero
gravido.
Gli esami
Alla 24ª-25ª settimana:
• minicurva da carico
di glucosio (in casi
selezionati)
NASCERE
• esame urine e urinocoltura
in caso di batteriuria
significativa
Tra la 28ª e la 32ª
settimana:
• emocromo
• ferritina (se contenuto
emoglobinico medio
ridotto)
• esame urine e urinocoltura
in caso di batteriuria
significativa
• ecografia
Tra la 33ª e la 37ª
settimana:
• emocromo
• esame urine e urinocoltura
in caso di batteriuria
significativa
• HbsAg epatite B
• Hcv epatite C
• Hiv (in caso di rischio
anamnestico)
• Tampone vagino-rettale
(ricerca streptococco
ßemolitico gruppo B)
Come cresce il feto
Nel corso delle settimane
dalla 25ª alla 28ª il feto
raggiunge un grado di
maturità che nel 10-30 %
dei casi può consentire
la sopravvivenza
nell’eventualità di un parto
pretermine. La cute si
presenta grinzosa; i capelli
non sono ancora ben
differenziati dalla lanugine
che ricopre il resto del corpo.
Le palpebre sono separate.
I padiglioni auricolari sono
addossati al cranio. Le unghie
non sono del tutto cresciute.
Alla fine della 32ª settimana
la cute è meno rugosa e la
vernice caseosa è di solito
abbondante. La possibilità
di sopravvivenza in caso di
parto pretermine è compresa
fra il 70% e il 90 % fino alla
PERCORSO NASCITA 19
34ª settimana, ma migliora
rapidamente nel corso della
35ª settimana.
Verso la fine della 36ª
settimana il corpo assume
contorni rotondeggianti per
la deposizione di tessuto
adiposo sottocutaneo.
Si sviluppano attività
funzionali come la possibilità
di respirare e di servirsi
adeguatamente dell’apparato
gastroenterico e renale. Sono
presenti movimenti attivi
fetali: del corpo, delle piccole
parti, di apertura e chiusura
delle palpebre.
Alla fine della 40ª settimana
normalmente il feto ha
raggiunto la maturità con una
lunghezza del corpo fra i 48
e i 52 cm e un peso che varia
fra i 2800 gr e i 4000 gr.
20
per saperne di più
L’ultima settimana
Nel corso delle ultime
settimane di gestazione è
normale che compaia una
certa attività contrattile
uterina che diventa
gradualmente sempre più
coordinata fino ad assumere
la ritmicità propria del
travaglio. Se il travaglio
inizia puntuale, le contrazioni
vengono gradualmente
percepite dalla gestante
come una sensazione
fastidiosa al limite del
dolore, soprattutto nell’area
lombosacrale.
Nella nullipara man mano che
si verificano le modificazioni
del collo dell’utero la testa
fetale si abbassa nello scavo
pelvico mentre nella donna
che ha già partorito questo si
può verificare più avanti nel
corso del travaglio vero e
proprio. Il tappo mucoso che
occupa il canale cervicale può
NASCERE
venire espulso alcuni giorni
prima dell’inizio del travaglio
vero e proprio ed è spesso
seguito da una modestissima
perdita ematica dovuta alla
rottura di capillari superficiali
del canale cervicale.
Se non inizia il travaglio allo
scadere della 40ª settimana
è opportuno rivolgersi alla
struttura dove si ha deciso
di partorire e verrà fatto un
monitoraggio della situazione
ed eventualmente verrà
compilata la cartella clinica.
Le complicanze
Il parto prematuro
Un neonato si definisce
pretermine quando nasce
prima della 37ª settimana
compiuta. L’incidenza del
parto prematuro oscilla tra
il 5% e il 10% e le cause
possono essere varie:
• può essere causato, in
oltre la metà dei casi, da
infezioni
• può essere spontaneo
• può essere conseguenza di
una rottura di membrane
pretermine
• può rappresentare un
parto d’urgenza a causa di
un distacco di placenta
• può anche essere un parto
elettivo per patologie che
consigliano l’interruzione
artificiale della gravidanza
• può essere causato
dall’incontinenza del collo
dell’utero; in questo caso
si verifica una dilatazione
del collo dell’utero non
accompagnata da dolori
che provoca il parto di
un feto vivo nel secondo
trimestre di gravidanza
Una volta posta la diagnosi
di minaccia di parto
pretermine si cercherà di
PERCORSO NASCITA 21
ritardare il parto attraverso
l’ospedalizzazione e una
terapia farmacologica atta
a facilitare ed accrescere la
maturazione del polmone
fetale. In caso di problemi
fetali o di malattie materne
che richiedono il parto
immediato si cercherà di
facilitare l’evoluzione del
travaglio.
Il diabete
e la gravidanza
Il diabete mellito è un
disordine metabolico
caratterizzato da un aumento
dei valori glicemici. Deriva
da difetti della secrezione
o dell’azione di un ormone
prodotto dal pancreas
chiamato insulina. Un
diabete insulino-dipendente,
un diabete non insulinodipendente, un’intolleranza
glucidica o un diabete
gestazionale possono
22
per saperne di più
complicare una gravidanza.
Lo screening ed il
trattamento del diabete
gestazionale sono molto
efficaci per prevenirne
e ridurne i rischi. Il test
di screening chiamato
minicarico di glucosio si
esegue tra la 24ª e la 28ª
settimana di gravidanza.
Per una corretta gestione del
diabete sono importanti la
dieta e l’esercizio fisico.
Se il controllo della malattia
non viene ottenuto con
il solo regime dietetico
si deve ricorrere alla
terapia farmacologica
con conseguente
somministrazione di insulina;
gli antidiabetici orali sono
controindicati in gravidanza.
Non esistono
controindicazioni
all’allattamento in caso di
diabete.
NASCERE
L’Hiv e la gravidanza
Dagli studi effettuati risulta
che l’Hiv-1 sia trasmesso
dalla madre al feto o al
neonato nel 13-48% dei casi,
mentre l’Hiv-2 (diffuso nel
continente africano) sarebbe
trasmesso con frequenza
minore.
Attualmente non è
possibile dare a una donna
sieropositiva che desideri
avere un figlio una risposta
definitiva sul suo personale
rischio di avere un bambino
infetto. L’infezione da Hiv
non sembra avere di per
sé influenza negativa sul
decorso della gravidanza e
sullo sviluppo del feto, così
come la progressione della
malattia non viene accelerata
dalla gravidanza se non nei
casi di stadio avanzato della
malattia (dove la gravidanza
può compromettere una
situazione clinica già precaria,
precipitando o aggravando
un Aids conclamato).
Il virus Hiv può essere
trasmesso dalla madre al
bambino nel corso della
gravidanza, durante il parto,
o con l’allattamento al seno
che viene preventivamente
sconsigliato alle madri
sieropositive. Gli interventi
di prevenzione al contagio
si basano sulla convinzione
che la carica virale sia il
determinante principale
della trasmissione. Il farmaco
utilizzato a questo scopo è la
zidovudina in considerazione
degli scarsi effetti collaterali
finora dimostrati nel
lattante e nel bambino e
dell’efficacia del farmaco di
raggiungimento dei livelli
terapeutici nei tessuti fetali.
PERCORSO NASCITA 23
Ipertensione
arteriosa in
gravidanza
Circa il 15-25% delle donne
in gravidanza presenta
ipertensione arteriosa.
Esistono quattro tipi di
ipertensione in gravidanza:
• l’ipertensione cronica che
viene diagnosticata prima
della gravidanza o prima
della 20ª settimana di
gravidanza
• l’ipertensione
gestazionale, diagnosticata
per la prima volta dopo la
20ª settimana, in assenza
di proteinuria (eliminazione
≥0,3 gr di proteina in un
campione di urina delle 24
ore)
• la pre-eclampsia o
eclampsia quando,
dopo la 20ª settimana,
all’ipertensione si associa
proteinuria significativa
24
per saperne di più
• l’ipertensione cronica con
preeclampsia sovrapposta
Fra i fattori di rischio si
segnalano:
• la nulliparità
• l’età materna superiore ai
35 anni
• una storia familiare di
ipertensione
• una preesistente
ipertensione cronica
• le malattie renali croniche
• il diabete mellito
• l’obesità e la gravidanza
multipla
Nelle pazienti ad alto
rischio è importante che gli
accertamenti di laboratorio
siano eseguiti all’inizio della
gravidanza così da poterne
seguire l’evoluzione nel
tempo. Nelle forme moderate
è indicato il controllo
ambulatoriale, mentre nelle
forme gravi è necessaria
NASCERE
l’ospedalizzazione. In
presenza di aggravamento
della sintomatologia si deve
prendere in considerazione
un rapido espletamento del
parto indipendentemente
dall’epoca gestazionale.
Rottura pretermine
delle membrane
amnio-coriali
La rottura pretermine delle
membrane si verifica nel
3-17% delle gravidanze,
distanza e di morte fetale
• tra le 24 e le 34
settimane: si consiglia
un controllo intensivo
del benessere fetale
associato alla terapia con
corticosteroidei
• dopo le 34 settimane:
è opportuna l’induzione
del travaglio di parto
perchè aumenta il rischio
d’infezione fetale
è rappresentata da
un’infiammazione di origine
batterica e precede di
qualche giorno l’inizio del
travaglio spontaneo.
Se la rottura delle membrane
avviene:
• prima delle 24 settimane
di gravidanza: vi è un alto
rischio di corionamniotite,
di ipoplasia polmonare,
di disturbi neurologici a
PERCORSO NASCITA 25
STILI DI VITA
Alimentazione
Durante la gravidanza è
importante mantenere una
dieta equilibrata, varia,
naturale. La donna gravida
non è, salvo eccezioni,
ammalata, quindi deve
unicamente prestare
attenzione a nutrirsi in
maniera sana. È dunque falsa
la diceria popolare secondo la
quale si dovrebbe mangiare
per due: il fabbisogno
energetico di una donna in
gravidanza è di circa
26
per saperne di più
38 kcal/Kg/giorno.
Aumenta inoltre il fabbisogno
di vitamine e sali minerali, in
particolare di acido folico,
importante nella sintesi
dei globuli rossi, nella
prevenzione dell’anemia e
nello sviluppo del feto. I cibi
a buon contenuto di acido
folico sono:
•
•
•
•
frutta
verdura
pesce
pollo
NASCERE
• tacchino
• latticini
settimane, 8 kg a 30
settimane e non più di 12 kg
a 40 settimane.
I cibi sconsigliati sono quelli
troppo salati, i dolci o quelli
troppo grassi (insaccati,
merendine, creme e
mascarpone), i cibi piccanti,
speziati e fritti. L’incremento
di peso ideale, da ottenere
dall’inizio alla fine della
gravidanza, è intorno ai
10-12 kg, con incrementi
parziali di 1 kg nel primo
trimestre, 4 kg a 20
Tabacco
È ampiamente documentato
l’effetto dannoso del fumo
sul feto. I bambini di donne
fumatrici vanno incontro
ad un minor accrescimento
in utero con relativo basso
peso alla nascita e la minor
capacità di ossigenazione
della madre fumatrice
comporta anche possibili
PERCORSO NASCITA 27
ripercussioni negative
dell’apparato respiratorio
del feto. È necessaria
l’astensione dal fumo almeno
durante la gravidanza e
l’allattamento.
Bevande alcoliche
Il consumo di alcolici da parte
della donna in gravidanza è
sicuramente da scoraggiare.
In caso di abuso, sia per
quantità sia per uso protratto
nel tempo, si possono
manifestare un insieme di
numerose anomalie fetali;
modica quantità giornaliera
ai pasti è permessa.
Droghe
Assolutamente vietata
ogni droga.
Farmaci
È buona norma in gravidanza
farne uso solo in caso di
effettiva necessità e su
28
per saperne di più
indicazione del medico
curante. Ci sono molti
farmaci che si possono usare
con tranquillità ed altri il cui
utilizzo può comportare dei
rischi soprattutto per il feto.
Il periodo della gravidanza
più critico è il primo trimestre
e naturalmente è necessaria
molta attenzione in qualsiasi
periodo della gravidanza.
Attività lavorativa
Può essere proseguita in
gravidanza purché non
comporti un eccessivo
impegno fisico, una possibile
esposizione a traumi o a
contatto con sostanze ed
ambienti potenzialmente
tossici. Il concetto va
ovviamente esteso anche
all’attività domestica.
Si ricorda che la legislazione
italiana prevede l’astensione
obbligatoria dal lavoro per gli
ultimi 2 mesi di gravidanza e i
NASCERE
primi 3 mesi dopo il parto.
In presenza di eventuali
patologie della gravidanza,
la donna con opportuna
certificazione medica può
fare richiesta di astensione
anticipata dal lavoro.
Attività sessuale
Non vi è motivo di
controindicazione ai rapporti
sessuali in una gravidanza
fisiologica, anzi se gradito
e possibile è meglio averne.
Vale ovviamente anche
in questo caso la norma
del buon senso. Esistono
alcune situazioni in cui i
rapporti sessuali durante la
gravidanza devono essere
ridotti o sospesi:
•
•
•
•
dalla vagina
perdite di liquido amniotico
presenza di una infezione
in corso
presenza di placenta
previa, cioè di una
condizione in cui la
placenta si trova in una
posizione anomala
casi di feti multipli
Esercizio fisico
Verificato lo stato di buona
salute si possono praticare
sport con prudenza e
senza superare i limiti
dell’affaticabilità, evitando
quelli che comportano
attività fisiche violente, sforzi
o possibilità di traumi (sci,
equitazione, …).
• minacce d’aborto
• precedenti parti prematuri
o in presenza di segnali di
rischio di parto prematuro
• sanguinamenti inspiegabili
PERCORSO NASCITA 29
IL PARTO
I corsi di
preparazione
al parto
Attorno alla metà
dell’Ottocento iniziarono i
primi studi sul dolore del
parto e su come alleviarlo.
I vari metodi partivano dal
presupposto che la donna
ricoprisse in gravidanza un
ruolo passivo proponendosi
unicamente di insegnarle
come “spingere bene”, al fine
di consegnare agli operatori
30
per saperne di più
pazienti più tranquille e
collaboranti. Negli ultimi anni
sono nate delle metodologie
il cui approccio concettuale
è quello di rendere la
donna attiva, sicura di sé
e protagonista, facendole
accettare il dolore come
opportunità evolutiva.
Anche il bambino viene
considerato come individuo
con una propria personalità,
cercando così di favorire il
legame e la comunicazione
tra madre e figlio.
NASCERE
Vengono proposte alcune
tecniche di rilassamento, per
affrontare lo stress, l’ansia, il
panico, interrompendo il ciclo
tensione-paura-dolore.
Un proverbio cinese dice: “se
ascolto dimentico, se vedo
ricordo, se faccio capisco”.
Questa vorrebbe essere la
filosofia dei corsi dell’Ulss 18.
Il travaglio
Il travaglio è determinato
dalle contrazioni uterine
e comporta la fuoriuscita
del feto e dei suoi annessi
attraverso la via genitale
modificata secondo una
precisa sequenza di fenomeni
maturativi materni e fetali. Il
travaglio è cronologicamente
PERCORSO NASCITA 31
contenuto entro un tempo
medio di 6 ore nelle pluripare
e 8-10 ore nelle nullipare ed
inizia quando sono presenti
contrazioni uterine
regolari con intervalli inferiori
a 5 minuti; l’appianamento
del collo uterino e la
dilatazione cervicale ne
costituiscono l’effetto più
immediato e rilevabile.
Un’errata valutazione
del momento di inizio del
travaglio può costituire il
primo anello di una catena di
errori, che si concludono con
un taglio cesareo inutile.
Nella fase attiva del primo
stadio la dilatazione procede
velocemente, dimostrando
così l’efficacia delle
contrazioni uterine che
sono più ravvicinate e più
intense. Per determinare la
loro frequenza ed intensità
ci si può affidare all’
interpretazione soggettiva
32
per saperne di più
dell’ostetrica, oppure
alla rappresentazione
grafica continua ottenuta
con l’applicazione di un
cardiotocografo.
Nella seconda fase del
travaglio, che in genere
non supera la durata di due
ore, dopo il raggiungimento
della dilatazione completa
della cervice uterina avviene
l’espulsione del feto e di
seguito l’uscita della placenta
e delle membrane. È durante
questa fase che spesso si
inizia l’infusione di ossitocina
per far progredire il feto.
Il dolore del
travaglio
Parlando di contrazioni
uterine sorge
automaticamente il quesito:
quanto sono dolorose?
Il dolore del parto ha
caratteristiche del tutto
particolari: insorge infatti in
NASCERE
un individuo perfettamente
sano, è limitato nel tempo e
seguito dalla gratificazione
relativa alla nascita del
bambino.
E’ caratterizzato da due
componenti: una fisica,
dovuta agli stimoli dolorosi
delle contrazioni uterine
e una psicologica-emotiva
dovuta alla paura dell’ignoto
di un evento non dominabile.
Queste due componenti
si intersecano fra loro e
gravidanza o durante il
corso di preparazione al
parto. L’informazione, la
rassicurazione, l’ascolto,
il contatto fisico mediante
massaggio con l’applicazione
di compresse calde sono il
più delle volte sufficienti a far
sopportare meglio il dolore.
Nell’ospedale di Rovigo
non è prevista la presenza
continuativa di un anestesista
in travaglio, ma il parto
con analgesia epidurale è
possono essere aumentate
da condizioni psicologiche di
particolare fragilità emotiva
o di fisiologica ipersensibilità
al dolore.
garantito a tutte le donne
che ne facciano richiesta
nell’ostetricia di Trecenta.
D’altro canto tale metodica
analgesica non può essere
considerata una soluzione:
se da un lato ha un effetto
analgesico soddisfacente,
dall’altro può provocare un
aumento della lunghezza del
travaglio, con la necessità di
un monitoraggio continuo
del benessere fetale e con
Nei nostri reparti è ritenuto
fondamentale un supporto
continuo in travaglio offerto
dallo staff di ostetriche
che in gran parte sono
già state conosciute
nelle ultime settimane di
PERCORSO NASCITA 33
il conseguente rischio di un
parto operativo (ventosa
ostetrica).
Lo sforzo quotidiano di noi
medici, ostetriche, infermiere
è rivolto a riportare questo
evento nell’ambito della
naturalità.
Se la gravidanza è decorsa
fisiologicamente e dalle
cure prenatali, la futura
mamma rientra nella
categoria a basso rischio:
il suo travaglio e parto
supportare emotivamente
e fisicamente la propria
consorte. L’ostetrica seguirà
con attenzione le condizioni
del benessere fetale,
monitorandone la frequenza
cardiaca ad intervalli regolari,
senza trascurare il suo ruolo
di guida e di riferimento per
la mamma.
saranno il più possibile
demedicalizzati. Non sarà
più necessario sottoporre
la madre a pratiche
obsolete come il clistere,
la tricotomia, la posizione
obbligatoria supina a letto,
etc. Sarà invece possibile
affrontare il travaglio
deambulando piuttosto
che stare accovacciata
sulla poltrona, mentre il
partner farà il possibile per
delle condizioni di rischio
per il feto, l’arresto della
dilatazione del collo uterino
o il mancato impegno
del vertice fetale, sarà
necessario ricorrere al parto
cesareo.
A tale conclusione si può
giungere anche prima
del travaglio quando ad
esempio a fine gravidanza
si diagnosticasse una
presentazione anomala del
34
per saperne di più
Il taglio cesareo
Se durante il travaglio
dovessero presentarsi
NASCERE
feto (come la presentazione
podalica), quando fosse
presente una placentazione
anomala o le condizioni
endouterine non risultassero
ottimali, oppure se ci fossero
cicatrici uterine da pregressi
interventi (es. miomectomia
multipla).
Il taglio cesareo è l’intervento
laparotomico che consente
l’estrazione del feto e degli
annessi mediante un’incisione
chirurgica della parete
addominale ed uterina. Tale
intervento è entrato nella
routine divenendo sempre
più sicuro, standardizzato
ed espletato in tempi ridotti.
Anche presso il nostro
reparto ne è cresciuta
la frequenza, a causa
soprattutto del progressivo
aumento delle donne già
cesarizzate o sottoposte
ad interventi all’utero.
Tuttavia rimane pur sempre
un intervento chirurgico
e come tale gravato da
una minima possibilità di
complicanze intraoperatorie
e postoperatorie superiori al
parto vaginale.
È noto che l’età materna
avanzata aumenta l’incidenza
delle complicanze sia per
la madre sia per il feto.
La gravidanza oltre i 40
anni non è solitamente
considerata a rischio
aumentato, ma non è
neppure esclusa questa
possibilità.
Il ricovero e la
conduzione del parto
Al momento del ricovero
la donna con contrazioni
uterine regolari, una volta
compilata la cartella ostetrica
e soddisfatti i criteri del
basso rischio, viene condotta
in sala travaglio assieme al
PERCORSO NASCITA 35
coniuge.
L’ostetrica la aiuterà ad
adottare la posizione più
confortevole possibile e si
assicurerà costantemente del
benessere fetale, verificando
che la dilatazione evolva
normalmente, affiancata
dai cardiotografi disponibili
in sala oltre a tutti gli altri
presidi medico-chirurgici
routinari e d’emergenza
presenti.
Al momento del parto ci
neonatale e per l’assistenza
anestesiologica e chirurgica
della madre.
Per ogni eventualità è
immediatamente agibile
l’adiacente sala operatoria
dedicata agli interventi
ostetrici sia di routine sia
di emergenza. Una piccola
percentuale di gestanti
etichettate a basso rischio
potrà presentare delle
complicanze non prevedibili
(alterazioni della frequenza
si potrà trasferire presso
l’adiacente sala parto,
caratterizzata da luci soffuse
e un adeguato silenzio.
Saranno presenti, oltre
all’ostetrica (principale figura
attiva), un’ostetrica di guardia
e il neonatologo/rianimatore
che interverranno solo se
necessario.
La sala parto è provvista di
attrezzature tecnologiche
per la rianimazione
cardiaca fetale, anomalie
dell’attività uterina,
presentazioni fetali anomale,
emorragie post-partum) che
obbligheranno a cambiare i
piani assistenziali.
La degenza avverrà in
stanze da uno a quattro
letti provviste di bagno,
culle e fasciatoi. I neonati
rimarranno accanto alla
madre fin dall’immediato
post-partum, consentendo
36
per saperne di più
NASCERE
in tale modo un precoce
allattamento.
• Tovaglioli, bicchieri di
plastica, bottiglie d’acqua,
fazzoletti di carta
Cosa mettere
nella valigia
Per la mamma:
• Camicia da notte,
possibilmente in
fibra naturale, con
apertura adeguata per
l’allattamento e la pulizia
del seno
• Reggiseno per
•
•
•
•
•
l’allattamento (utile ma
non indispensabile)
Dischetti paralatte
monouso per la protezione
del capezzolo
Mutande in cotone comode
in rete monouso o normali
Assorbenti igienici grandi
Vestaglia e ciabatte
Asciugamani, detergente
intimo, carta igienica,
catino per l’igiene intima
Per il bebè:
Invernale
• N° 4-5 Magliette
lana-cotone a manica
corta o lunga
• N° 4-5 Coprifasce di lana
e/o cotone felpato (tutine
e/o magliette + ghettine)
• N° 4-5 Paia di calzine
e/o scarpine di lana
• N° 4-5 Bavaglini
Estivo
• N° 4-5 Magliette cotone
a manica corta
• N° 4-5 Coprifasce
di cotone (tutine e/o
magliette + mutandine)
• N° 4-5 Paia di calzini
di cotone
• N° 4-5 Bavaglini
Si consiglia alla mamma
PERCORSO NASCITA 37
di preparare il cambio
giornaliero (una maglietta,
una tutina, un paio di calzini)
in un sacchetto con scritto
il nome e cognome del
neonato.
Il numero dei cambi
corrisponde al numero dei
giorni di degenza della madre
(4-5 giorni).
Per la pulizia del neonato
saranno utili un catino, una
spugna naturale, un sapone
neutro, un asciugamano.
La casa
da parto
L’Azienda Ulss 18 offre due
differenti possibilità rispetto
al luogo dove partorire. A
Rovigo il reparto di Ostetricia
è indicato alle pazienti con
fattori di rischio, l’ Ostetricia
di Trecenta è invece riservata
ai parti presumibilmente
normali che presentano:
38
per saperne di più
• travaglio di parto
spontaneamente insorto tra
la 37ª e 41ª settimana
• presentazione di vertice,
cioè posizione del bimbo
con la testa verso il basso
• condizioni cliniche materne
normali
• assenza di precedenti
esperienze ostetriche
negative
• accrescimento fetale
nella norma
A Trecenta si potrà partorire
in una struttura distinta,
affiancata al reparto: la casa
da parto, un luogo speciale
dove si svolge un evento
speciale, cioè la nascita.
È una struttura
demedicalizzata, dove
la coppia ha un ruolo da
protagonista per l’intero
percorso della maternità.
Gli ambienti semplici e
accoglienti sono piccole
NASCERE
riproduzioni del proprio
domicilio, per dare al
bambino un’accoglienza
rispettosa, sicura,
mantenendo un legame
ininterrotto con la madre e
il padre. La casa da parto
si pone come opzione
alternativa rispetto al
parto a domicilio, che trova
attualmente limitazioni
nella maggior parte delle
abitazioni civili e nella
garanzia dei requisiti minimi
lungo tutto l’arco della
gravidanza e si estende
dopo il parto al puerperio,
per garantire la continuità di
assistenza alla neomamma e
per focalizzare l’attenzione
sul neonato nei primi mesi
di vita. Sono previsti incontri
dal 4° al 7° mese una volta la
settimana, la sera o nel tardo
pomeriggio, per la durata di
circa 60/90 minuti, nei quali
si discute e si propongono
esercizi di rilassamento,
di sicurezza.
La donna può rimanere
sempre nello stesso ambiente
per tutta la sua permanenza,
anche con la sua eventuale
famiglia, vivendo la nascita
nel modo più naturale
possibile, nella riservatezza,
nella serenità e al tempo
stesso nel massimo della
sicurezza.
Il corso di accompagnamento
alla nascita si sviluppa quasi
ginnastica dolce, yoga e
shiatsu; e una volta al mese
parteciperà agli incontri
anche il partner.
Negli ultimi due mesi gli
incontri si terranno durante
la mattina e una volta al
mese la sera con i partner.
Alla dimissione dalla casa
da parto, concordata e
appropriata, si continua
a sostenere la nuova
famiglia nel periodo critico
PERCORSO NASCITA 39
del rientro a domicilio,
attuando i servizi volti alla
sorveglianza clinica, alla
promozione dell’allattamento
al seno, al sostegno della
salute della madre, del
neonato e della famiglia,
nelle prime settimane di
adattamento alla nascita.
L’ostetrica si recherà in
visita quotidiana per i
primi 5 giorni, con accessi
predefiniti o personalizzati;
successivamente svolgerà
L’Assistenza domiciliare viene
attivata direttamente in
ospedale.
La casa è gestita solo
da ostetriche specialiste
nella promozione e nella
protezione della fisiologia
e della salute, nonché del
legame genitori-bambino.
La casa da parto è adiacente
e collegata funzionalmente
al reparto convenzionale,
quindi è possibile ricorrere
a consulenze mediche
una visita settimanale. Si
terranno in considerazione
soprattutto le situazioni
familiari con fattori di
maggiore rischio sociale o
sociosanitario.
trasferendo la donna in
caso di necessità. Si affida
il “potere” alle donne che,
con la loro forza, l’adeguato
sostegno e tranquillità fanno
sì che la nascita diventi un
evento psico-fisico-sociale
e non resti solo un fatto
medico-sanitario.
Dopo 1 mese si terrà
un nuovo incontro del
gruppo “percorso alla
nascita” in ospedale e si
programmeranno nuovi
incontri.
40
per saperne di più
NASCERE
PERCORSO NASCITA 41
IL BAMBINO
Allattamento
al seno
Un altro momento
importante è rappresentato
dall’esogestazione, in cui
la mamma deve accudire,
proteggere e provvedere al
nutrimento del suo piccolo
e il modo migliore per farlo
è lasciarsi trasportare dal
sapere profondo, istintivo,
corporale ed arcaico delle
donne donando con un
gesto d’amore il seno. Il
42
per saperne di più
seno è come un paniere
ricco di meravigliosi prodotti
biologici, preparati con
perfezione durante la
gravidanza, disponibili e
completi proprio per quel
bambino.
Ogni tanto possono
verificarsi degli intoppi, come
qualche piccolo problema di
ragadi, ingorghi o qualche
ormai rara mastite, ma tutto
risolvibile in breve tempo.
Allattare i propri figli al
NASCERE
seno è del tutto naturale
e non dovrebbe esser
La difficoltà maggiore per le
donne sembra essere quella
considerata una scelta, ma
l’unico nutrimento ideale per
il neonato. Il seno durante
la gravidanza non merita
particolari preparazioni, se
non quella di massaggiare
talvolta il capezzolo con
un panno morbido e sola
acqua per la pulizia, evitando
l’utilizzo d’unguenti o creme
che avrebbero solo l’effetto
di ammorbidire la cute
rendendola più delicata.
di non sapere se il bimbo
ha mangiato a sufficienza e
di non aver una regolarità
nell’orario dei pasti.
In realtà non esistono
regole; il neonato deve poter
succhiare al seno ogni volta
che lo desidera, anche venti
volte al giorno. Il latte esce
in composizione diversa
dall’inizio alla fine della
poppata e anche nell’arco
della giornata, quindi non
PERCORSO NASCITA 43
è possibile sapere quanto
e quale latte assume ogni
volta il bimbo. In ogni caso
è assolutamente necessario
non interferire con aggiunte
di liquidi (acqua, tisane, latte
artificiale o altro) per non
pregiudicare il successo
dell’allattamento materno.
Ben presto imparerete
a riconoscere i segnali
di richiesta di latte del
vostro piccolo. Comincerà
a succhiarsi il pugno o le
potrebbero durare più a
lungo. Non preoccupatevi,
piuttosto cercate di stimolare
il vostro bambino.
dita prima di scoppiare a
piangere, la testa oscillerà da
un lato all’altro: il linguaggio
del suo corpo vi diverrà così
familiare da anticipare il
pianto disperato dovuto alla
fame.
Generalmente il tempo di
una poppata è di circa 20
minuti ma, soprattutto nei
primi giorni di vita quando il
bambino tende ad assopirsi
più facilmente, le poppate
delle prime feci e dei liquidi
extravascolari in eccesso
oltre che a un ridotto apporto
calorico.
I neonati dovrebbero
riguadagnare o superare il
peso che avevano alla nascita
entro i primi 10-14 giorni di
vita e aumentare di circa 2030 grammi al giorno durante
il primo mese. Se il bambino
non recupera il peso alla
nascita entro la 2ª settimana
44
per saperne di più
Il peso
Durante i primi 3-4
giorni di vita il peso di un
neonato tende a ridursi
solitamente fino al 10% in
meno rispetto al peso al
momento della nascita. Tale
calo, definito fisiologico,
è dovuto all’eliminazione
NASCERE
di vita, è compito dei genitori
e del pediatra osservare
come e quanto mangia il
neonato al fine di verificare
l’adeguatezza dell’apporto
alimentare ed eventualmente
ricercare altre cause della
scarsa crescita.
È sufficiente pesare il
proprio piccolo una volta
la settimana, svestito, con
la stessa bilancia e a una
medesima ora del giorno,
tenendo presente che un
il getto dell’acqua corrente
tiepida per pochi secondi
avendo cura di risparmiare
la zona attorno all’ombelico.
È consigliabile utilizzare
detergenti a pH compreso
fra 7.7 e 5.5 (pH neutro
o moderatamente acido)
con cui si può lavare anche
il cuoio capelluto. Nelle
femmine è importante
detergere bene la regione
genitale da avanti a indietro
(dalla vulva verso l’ano) per
neonato cresce circa 125-200
gr alla settimana.
L’igiene
evitare la trasmissione di
germi favorita dai normali
rapporti fra genitali esterni
e ano.
Bastano poche regole per
curare in modo adeguato
l’igiene del vostro bambino.
Finché non avviene la caduta
del moncone ombelicale
si può detergere il bambino
con ovatta o un panno in
cotone imbevuti di acqua
tiepida o sciacquarlo sotto
Il moncone ombelicale
generalmente cade intorno
al 7°-10° giorno di vita ed
è importante mantenerlo
pulito avvolgendolo con
una garza sterile che va
sostituita ad ogni cambio di
pannolino, fino alla completa
PERCORSO NASCITA 45
mummificazione e caduta.
In seguito è buona norma
pulire a fondo la cicatrice
con una garza sterile per
togliere gli eventuali residui
di pelle. Qualora riscontriate
la presenza di secrezioni
giallastre o una riparazione
cicatriziale non troppo
convincente è opportuno
consultare il pediatra.
Alla caduta del moncone
ombelicale è possibile
dell’ambiente di 24-25°C.
Immergete quindi il bambino
facendo sì che poggi il
capo sul vostro gomito,
sorreggete il corpo con la
mano e afferrate la radice
della coscia, userete l’altra
mano per lavarlo. Asciugatelo
bene soprattutto nelle pieghe
cutanee. Se la cute è molto
secca utilizzate detergenti
oleosi o creme emollienti da
applicare dopo il bagnetto.
Per la detersione della
cimentarsi nel primo
bagnetto completo. È
bene che diventi un rituale
quotidiano e, come tale,
va predisposto tutto
l’occorrente per la sua
celebrazione: asciugamano,
detergente, eventualmente
qualche giocattolo. La
temperatura dell’acqua deve
essere di 37°C (misurata
con termometro apposito
o “con il gomito”) e quella
regione anale è importante
cercare di cambiare il
neonato ogni volta che è
bagnato o sporco, lavando il
culetto con acqua corrente
tiepida e detergenti a pH
neutro o moderatamente
acido, ricorrendo alle
salviette detergenti in
commercio solo se non
potete fare altrimenti. Se la
cute della regione perianale
si presenta arrossata o
46
per saperne di più
NASCERE
irritata, lasciate il piccolo
senza pannolino per un
po’ di tempo, dopo averlo
lavato con acqua e asciugato
bene. Non utilizzare creme
di propria iniziativa, ma
consultare il pediatra.
Talvolta gli occhi del neonato
possono presentare delle
secrezioni al mattino; in tal
caso è opportuno pulirli con
una garza sterile imbevuta
di soluzione fisiologica, con
un movimento dall’angolo
interno a quello esterno
dell’occhio. Se la secrezione
è giallastra o persistente è
bene consultare il pediatra
che consiglierà l’applicazione
di un’opportuna pomata.
Qualora il piccolo presenti
il naso chiuso è possibile
instillare delle gocce di
soluzione fisiologica (2 ml
per narice) prima dei pasti; è
sufficiente porre il piccolo in
posizione supina e inclinare il
capo verso il lato della narice
in cui andrete ad instillare la
soluzione fisiologica tramite
una piccola siringa (alla quale
avrete tolto precedentemente
l’ago).
Per la pulizia delle orecchie
va evitato l’uso del cottonfioc. È sufficiente detergere
il padiglione auricolare con
acqua.
Frequentemente nel
neonato sano si riscontra
il mughetto (o candidosi
orale), un’infezione del
cavo orale con la presenza
di chiazze biancastre
distribuite sulla mucosa del
cavo orale e della lingua,
talvolta dolenti. Sintomi della
presenza del mughetto sono
l’irrequietezza del bambino
durante la poppata, dolore
PERCORSO NASCITA 47
intenso al capezzolo durante
l’allattamento, presenza di
ragadi del capezzolo che
non guariscono oppure
tracce biancastre del fungo
sul seno o sul capezzolo.
In tal caso è opportuno
intraprendere terapia locale
antimicotica previo consulto
del pediatra. Per creare
un ambiente a misura di
neonato è sufficiente che in
casa vi sia una temperatura
attorno ai 20°C d’inverno
e di circa 24°C in bagno,
quando lo laviamo. È bene
far uso di umidificatori o
di asciugamani bagnati sul
termosifone se l’ambiente
in cui vivete è troppo secco.
Almeno una volta al giorno è
necessario aerare le stanze in
cui soggiorna il bambino.
I controlli
Nei primi giorni di vita il
neonato è sottoposto in
48
per saperne di più
ospedale ad alcune semplici
indagini volte ad escludere
alcune patologie che, se
individuate precocemente,
possono essere curate in
modo adeguato e tempestivo.
Tutti i bambini, prima di
essere dimessi, vengono
sottoposti a quello che
viene comunemente definito
screening neonatale.
Si tratta di un test di
laboratorio di alta qualità
eseguito su un campione
di sangue (tramite puntura
del tallone del neonato) al
fine di individuare alcune
fra le più frequenti malattie
metaboliche, ematologiche
ed endocrine. In predimissione, i neonati vengono
anche sottoposti a test di
screening uditivo tramite un
esame specifico, al fine di
individuare eventuali danni
all’udito che potrebbero
interferire con l’acquisizione
NASCERE
del linguaggio (globalmente
5 neonati su 1000 soffrono
di disturbi dell’udito).
Vengono inoltre controllate
eventuali anomalie cardiache
congenite e la displasia
congenita dell’anca, data
da un difetto di sviluppo
dell’articolazione coxofemorale (articolazione fra
l’anca e il femore), che si
presenta più frequentemente
nella femmina e ha la
tendenza ad evolvere verso
la lussazione se non trattata
opportunamente.
Il ruolo
del pediatra
In Italia è attiva un’assistenza
pediatrica extraospedaliera
garantita dai Pediatri di
libera scelta con lo scopo
di mantenere un controllo
dello stato di salute e
dello sviluppo globale del
bambino dalla nascita fino
al compimento del 15°anno
di età. Nel corso del primo
anno di vita sono previsti
cinque bilanci di salute: al
compimento del 1°, del 3°,
del 6°, del 9° e infine del 12°
mese di vita.
Ad ogni bilancio di salute
il pediatra valuta le tappe
di sviluppo psicomotorio
proprie di quella determinata
età, al fine di rilevarne
eventuali ritardi o anomalie.
Eseguirà inoltre un
attento esame clinico del
bambino per identificare
precocemente eventuali
problemi di natura organica
tali da richiedere indagini di
approfondimento o specifici
trattamenti.
Per quanto concerne lo
sviluppo psicomotorio, ogni
bambino è diverso dagli
altri e ha una sua propria
velocità di acquisizione
PERCORSO NASCITA 49
e di trasformazione di
competenze innate, dove
l’ambiente e il tipo di stimoli
che riceve giocano un ruolo
fondamentale.
Di seguito riportiamo
i comportamenti che
la media dei bambini
con normale sviluppo
psicomotorio manifesta
alle varie età (definite
come tappe):
1 mese
• comincia a seguire
con lo sguardo
• se messo in posizione
prona solleva il capo
per liberare le vie aeree
(naso e bocca)
• le mani sono chiuse
a pugno
• emette suoni
2 mesi
• sorride in risposta a stimoli
50
per saperne di più
• comincia a gorgheggiare
• apre le mani
• solleva il capo di circa 45°
se posto in posizione prona
3 mesi
• comincia a socializzare con
la persona che gli sta di
fronte (sorride e vocalizza)
• segue con lo sguardo con
escursione maggiore
• apre le mani, le guarda,
ci gioca
• solleva il capo di oltre 45°
se posto in posizione prona
4 mesi
• possiede un buon controllo
del capo
• comincia ad afferrare
gli oggetti
• socializza
5 mesi
• raggiunge, afferra,
manipola gli oggetti
• punta i piedi
NASCERE
• inizia a rotolare da prono a
supino e viceversa
• si gira verso una fonte
semisonora
• comincia a mantenere
la posizione seduta con
appoggio e con il tronco
flesso in avanti
6 mesi
• sta seduto con appoggio
• passa un oggetto da una
mano all’altra
• manifesta ansia quando la
madre si allontana
7 mesi
• sta seduto anche senza
appoggio
• manipola gli oggetti con
opposizione del pollice
• inizia a mangiare da solo
8 mesi
• si porta in posizione eretta
se sostenuto
• striscia sull’addome
• comincia a pronunciare i
primi monosillabi
9 mesi
• gattona
• mantiene un oggetto
opponendo il pollice alle
altre dita
10 mesi
• sta in piedi da solo per un
breve periodo
• imita i suoni
• indica gli oggetti
• afferra un oggetto
opponendo pollice ed
indice
12 mesi
• sta in piedi da solo
• cammina senza un
sostegno con base
allargata
• dice una parola
con significato (oltre a
mamma e papà)
• restituisce un oggetto
PERCORSO NASCITA 51
su richiesta
• costruisce una torre
con due pezzi
I vaccini
Un ritardo nella
manifestazione di una
o più capacità non deve
rappresentare per voi
genitori l’incubo di una
patologia sottostante:
lo sviluppo psicomotorio
del vostro bambino deve
essere valutato e giudicato
con il vostro aiuto dal
personale esperto.
52
per saperne di più
In Italia sono obbligatorie
alcune vaccinazioni per i
nuovi nati rispettivamente
contro: poliomielite, tetano,
difterite ed epatite, che si
effettuano durante il primo
anno di vita in tre dosi: la
prima il 3° mese, la seconda
fra il 4° e il 5° mese e la terza
fra il 13° e il 15° mese. Tutti
i vaccini obbligatori sono
gratuiti e vengono eseguiti
presso i servizi di igiene
pubblica delle Unità sanitarie
locali. La vaccinazione
contro la pertosse, il morbillo,
la parotite, la rosolia e quella
contro le forme invasive da
Haemophilus influenzae
b (Hib) sono invece
raccomandate.
NASCERE
Età
Vaccinazioni
Dose
3° mese
Anti poliomielite, difteritetetano, epatite B, pertosse,
haemophilus influentiae
tipo B, pneumococcica
7 valente
1ª dose
5° mese
Anti poliomielite, difterite2ª dose
tetano, epatite B, pertosse,
haemophilus influentiae tipo B,
pneumococcica 7 valente
13° mese
Anti poliomielite, difteritetetano, epatite B, pertosse,
haemophilus influentiae
tipo B,
1ª dose
13° - 15° mese
Anti Morbillo, parotite, rosolia
1ª dose
Anti Varicella
dose unica
Anti Pneumococcica 7 valente
3ª dose
dopo il 5° anno
Anti Difterite tetano pertosse, richiamo
antipolio
Anti morbillo parotite rosolia
2ª dose
PERCORSO NASCITA 53
Il Bambino
dal 2˚al 12˚
mese
Lo svezzamento
Per svezzamento si intende
il periodo di passaggio
graduale da un’alimentazione
esclusivamente di latte
ad una dieta contenente
anche altri alimenti.
Generalmente tale periodo
si colloca intorno al 4˚6˚mese, quando il latte non
è più in grado di rispondere
alle esigenze nutrizionali
del vostro bambino. Sarà
necessario quindi introdurre
nuovi alimenti secondo uno
schema preciso che vi sarà
fornito dal vostro pediatra
a tempo debito. Un corretto
svezzamento richiede:
1 l’introduzione di un
alimento per volta,
iniziando da piccoli
54
per saperne di più
quantitativi
2 le prime pappe almeno
fino al primo anno di vita
devono essere preparate
senza l’aggiunta di sale
3 i cibi contenenti glutine
(frumento, orzo, avena,
segale) vanno introdotti al
raggiungimento di un peso
corporeo pari a 7,5 kg o al
compimento del 1° anno di
vita ma con peso corporeo
inferiore a 7,5 kg (iniziare
con semolino di grano)
4 usare con prudenza lo
zucchero per non abituare
il bambino ai sapori troppo
dolci
5 ritardare l’introduzione
di uova e fagioli dopo i 9
mesi di vita (o comunque
al raggiungimento di 9 kg
di peso)
6 ritardare l’introduzione
di bietole e spinaci per
l’elevata presenza di nitrati
in queste verdure
NASCERE
7 fra la frutta preferire la
pera e la mela all’inizio
dello svezzamento.
Introdurre la banana
dopo il raggiungimento
di 10 kg di peso corporeo
(attenzione nella scelta
della banana: se è
particolarmente matura
contiene troppo zucchero
che può fermentare
nell’intestino; se è verde ha
troppa cellulosa)
8 introdurre la frutta
allergizzante (kiwi,
pesche, fragole) dopo il
raggiungimento di 10 kg
di peso
Lo svezzamento rappresenta
non solo un processo
fondamentale nell’evoluzione
delle abitudini alimentari
del vostro bambino, ma
anche un momento di
crescita e trasformazione
sul piano psico-sensoriale.
Generalmente il passaggio
all’alimentazione con cibi
solidi risulta naturale se
attuato con tatto e pazienza,
secondo i tempi propri del
tuo bambino, proponendo
e non imponendo le nuove
alternative alimentari.
AllergiaIntolleranza
alimentare
L’allergia alle proteine del
latte vaccino è una patologia
relativamente frequente
nel primo anno di vita
(incidenza dell’1,9-2,5%). I
sintomi possono essere dei
più vari: diarrea o vomito
con possibile rallentamento
di crescita, anemia da
perdita cronica di infinitesime
quantità di sangue con le
feci, dermatite atopica o
eczema, disturbi respiratori,
raramente reazioni
anafilattiche. L’allergia alle
PERCORSO NASCITA 55
proteine del latte vaccino
tende a scomparire verso
il primo anno di vita e
raramente persiste oltre i 3-4
anni di età.
In caso di allergia accertata,
il trattamento consiste
nell’eliminazione di tutti
gli alimenti contenenti
le proteine del latte.
L’alternativa alimentare è
costituita da “latte speciale”
chiamato idrolisato proteico
che contiene proteine
completamente digerite. La
reintroduzione del latte e dei
suoi derivati dovrà avvenire
con tempi e modalità stabiliti
dal pediatra.
Il gruppo di alimenti a cui è
legato il 95% delle allergie
alimentari è costituito da:
• latte, uova, soia, grano:
responsabili di reazioni
allergiche che compaiono
generalmente entro
56
per saperne di più
il primo anno di vita e
tendono a scomparire
durante l’infanzia
• arachidi, frutta secca,
pesce, crostacei: allergeni
generalmente permanenti
(raramente l’allergia
scompare con l’età)
Il sonno
Nei primi mesi di vita il bimbo
dorme per lungo tempo (1220 ore al giorno), con un
ritmo sonno-veglia, che va
rispettato il più possibile,
svegliandolo per i pasti solo
se ha problemi di crescita.
Sarà compito di voi genitori
far scivolare gradualmente
il lungo periodo di sonno
verso le ore notturne,
programmando la notte come
tempo ideale da dedicare al
sonno. Per raggiungere tale
obiettivo sono quanto mai
utili e rassicuranti rituali di
addormentamento.
NASCERE
Per esempio:
• aiutate il vostro bimbo
ad associare il letto con
il sonno, evitando di
giocare con lui sul letto
in particolare durante
la notte
• cercate di mantenere
costanti l’orario di
addormentamento serale
e quello di risveglio
mattutino
• fate addormentare il
bimbo nel suo lettino. Per
evitare risvegli traumatici,
fate in modo che non si
addormenti in braccio o in
altri luoghi mettendolo poi
nel lettino perché quando
si sveglierà si troverà in un
posto che non riconoscerà
e vorrà tornare subito
fra le vostre braccia per
riaddormentarsi
• la stanza del vostro
piccolo deve essere
silenziosa, poco
illuminata, mantenuta
a una temperatura
confortevole (20° C, il
calore elevato potrebbe
rendere difficoltoso
l’addormentamento)
• il bimbo deve andare a
letto sazio nella giusta
misura; non deve aver
mangiato troppo la sera,
né essere affamato
• se il bimbo piange
andate in suo soccorso
e rassicuratelo con la
vostra voce e un piccolo
massaggio, possibilmente
senza toglierlo dal letto.
Non accendete luci, non
sono necessari carillon
• evitate sonnellini diurni
troppo frequenti e
prolungati
La posizione corretta per il
sonno dei vostri bambini è
a pancia in su o lievemente
PERCORSO NASCITA 57
di lato. Il lettino-culla deve
avere sponde alte, il fondo
e il materasso devono
essere rigidi, non ricoperti
da morbidi piumini. Da
evitare i paracolpi che
possono risultare pericolosi
perchè sono un appiglio
tramite il quale il bimbo può
arrampicarsi e scavalcare le
sbarre del lettino. Il cuscino
non è necessario, se decidete
di utilizzarlo sceglietelo molto
basso.
Dopo il parto
Puerperio
Il puerperio è il periodo
di tempo necessario
all’apparato genitale
femminile per riprendere
la sua normale funzionalità
dopo un parto, inizia dopo
l’espulsione della placenta
e termina con la comparsa
della prima mestruazione,
58
per saperne di più
durando in tutto 3040 giorni. Il puerperio
è caratterizzato da un
periodo di stanchezza e
di rilassamento dovuto al
notevole lavoro che la donna
ha sopportato durante il
travaglio unito ad uno stato
di sonnolenza.
Questa fase è molto
particolare sia dal punto di
vista psichico che organico.
Subito dopo il parto, l’utero
comincia a contrarsi per
diminuire la perdita ematica
causata dal distacco della
placenta e per ridurre le sue
dimensioni, che torneranno
quelle extragravidiche in
circa 30 giorni. Queste
contrazioni, definite morsi
uterini, si manifestano
come dolori crampiformi
che colpiscono la zona
sovrapubica soprattutto
durante l’allattamento;
possono essere abbastanza
NASCERE
dolorose, in particolare
nelle donne che hanno
avuto già un altro figlio. Il
puerperio è caratterizzato
dalla presenza di perdite
che si manifestano ematiche
ed abbondanti i primi 3-4
giorni, divenendo poi sieroematiche e infine solamente
sierose; hanno una durata di
circa 20 giorni con discrete
variazioni individuali. Poliuria
e sudorazione abbondante
sono sintomi presenti in
puerperio, atti ad eliminare i
liquidi in eccesso accumulati
durante la gravidanza. Il
ritorno delle mestruazioni
dopo il parto avviene nelle
donne che non allattano al
seno circa 30-40 giorni dopo
il parto, mentre nelle donne
che allattano possono anche
non presentarsi per tutto il
periodo di allattamento. La
prima mestruazione dopo
il parto viene chiamata
capoparto e può essere
piuttosto abbondante. Dopo
circa 30-40 giorni dal parto è
possibile riprendere ad avere
rapporti sessuali, ma molto
spesso vi è un calo della
libido dovuto alla particolare
situazione ormonale, la paura
del dolore e la stanchezza. A
questo si può aggiungere la
secchezza vaginale che può
accentuarsi nelle donne che
allattano.
Depressione
post parto
Con il termine baby blues
si definisce uno stato di
depressione e malinconia che
colpisce circa l’80% delle
donne che hanno partorito,
nel quale si alternano
sentimenti gioiosi per la
nascita del proprio figlio ad
altri meno nitidi, più confusi
e indecifrabili. Vi può essere
una facile tendenza al pianto,
PERCORSO NASCITA 59
un sentimento di pessimismo
sulle proprie capacità di
accudimento del neonato,
irritabilità ed ansia. La
neomamma ipersensibile si
sente trascurata dai familiari.
Ai sintomi psicologici si
accompagnano sintomi
fisici come astenia, cefalea,
inappetenza, disturbi della
digestione e del sonno.
Alcune donne richiedono
più tempo rispetto ad altre
per separarsi dall’immagine
del bambino cresciuto nei
nove mesi di gravidanza ed
entrare in contatto con il
neonato reale; le aspettative
possono non coincidere con
la realtà e queste sensazioni
inattese possono creare
delle difficoltà momentanee
nell’instaurare un immediato
rapporto affettivo con il
neonato. È molto importante
in questa fase riposarsi
spesso, fare un pianto
60
per saperne di più
liberatorio e dedicare del
tempo anche a se stesse, non
solo al bambino. Col passare
dei giorni poi, allattando il
bambino, consolando i suoi
pianti, lavandolo, toccandolo,
prendendosi cura di lui, la
donna conferma a se stessa
le sue competenze e
capacità, inizia a conoscerlo
e a creare con lui un’intimità:
in questo modo la donna
diviene madre.
Perineo in puerperio
Il perineo, chiamato
anche pavimento pelvico
o diaframma pelvico è
costituito da fibre muscolari
lisce involontarie e striate
volontarie, sostiene gli
organi addominali e porta
all’esterno il prodotto del
concepimento durante il
parto oltre naturalmente
a regolare la minzione e
la defecazione nella vita
NASCERE
quotidiana.
Tutte le strutture del
pavimento pelvico durante
il travaglio e il parto sono
esposte a forze di pressione
e di tensione; le più marcate
modificazioni anatomiche si
hanno nel periodo espulsivo
dove tutto il piano muscolare
che delimita lo iatus
urogenitale viene costretto
ad uno sfiancamento marcato
fino ad arrivare anche a
microlesioni o lacerazioni più
ampie. Le lesioni perineali
devono essere tenute il più
possibile asciutte e pulite
senza mettere creme o
altro, a meno che non siano
consigliate dopo opportuna
consulenza. I punti di sutura
verranno eliminati un poco
alla volta dopo circa dieci
giorni. Per ridurre eventuali
cheloidi di cicatrici di
un’episiotomia o di una
lacerazione è utile, una volta
eliminati i punti, massaggiare
con piccoli movimenti
circolatori la zona con olio.
La presenza di lesioni del
perineo e la ridotta capacità
contrattile può essere causa
di svariati disagi:
• difficoltà dello
svuotamento della vescica
• incontinenza urinaria
da sforzo, da urgenza o
da entrambi, per lo più
transitoria
• difficoltà nel ricominciare
i rapporti sessuali per la
sensazione di dolore
• emorroidi e stitichezza
• emissione rumorosa di aria
dalla vagina
• difficoltà a trattenere i gas
intestinali e le feci
Questi segnali possono
indicare una disfunzione del
perineo che però non può
essere trattata in puerperio,
PERCORSO NASCITA 61
ma solo dopo sei-otto
settimane dal parto. Si deve
lasciare il tempo ai tessuti di
cicatrizzare dopo lo stress
subito e successivamente si
potrà valutare una eventuale
rieducazione perineale.
La maggior parte delle
donne trascura l’esistenza di
questo importante apparato
venendone a conoscenza
solo durante il parto. La
gravidanza potrebbe essere
il momento opportuno per
prendere coscienza del
perineo, conoscere com’è
fatto, a cosa serve, sapere
che lo si può comandare,
imparando a farlo con
esercizi mirati.
Durante i mesi precedenti al
parto la donna può preparare
il perineo massaggiandolo
con dell’olio per renderlo più
elastico e quindi sopportare
maggiormente la tensione del
parto.
62
per saperne di più
Alcuni esercizi consigliati
consistono nel contrarre
il perineo ogni volta che
aumenta la pressione endoaddominale, ad esempio
interrompendo il flusso di
urina contraendo gli sfinteri
per qualche secondo durate
la minzione, non più di una
volta al giorno. È importante
non aver fretta di fare
attività fisica per ristabilire
la muscolatura addominale,
perchè può essere deleterio
per il perineo; conviene
lasciare trascorrere almeno
sei mesi dal parto.
NASCERE
Tab. 2A: farmaci a rischio
in gravidanza (1° trimestre)
Farmaci a rischio
Effetto teratogeno
Alchilanti
Malformazioni multiple,
focomelia
Anticonvulsivanti
Malformazioni ossee e
cardiache, cheilopalatoschisi
Alcuni antistaminici
Malformazioni multiple,
stenosi pilorica
Acido acetilsalicilico
alte dosi
Malformazioni del snc,
intestino e arti inf.
Chinacrina, clorochina
Anomalie della colonna
vertebrale, corioretinite
Clomifene
Difetti del tubo neurale
Cortisone
Labiopalatoschisi
Cumarinici
Ipoplasia nasale,
condrodistrofia calcificante
Danazolo
Iperplasia surrenalica,
pseudoermafroditismo
¬
PERCORSO NASCITA 63
Tab. 2A CONTINUA
Farmaci a rischio
Effetto teratogeno
Imipramina
Focomelia
Ipoglicemizzanti orali
Malformazioni multiple
19-nor-derivati
Mascolinizzazione
del feto femmina
Progestinici
Sindrome di vacteril
Trimetropim
Malformazioni multiple
Vitamina D alte dosi
Stenosi aortica,
malformazioni facciali
e dentarie, ritardo mentale
64
per saperne di più
NASCERE
TAB. 2b: FARMACI A RISCHIO IN GRAVIDANZA
(II E III TRIMESTRE)
Farmaci a rischio
Effetto Teratogeno
Aminoglicosidi
Ototossicità
Antidepressivi triciclici
Tachicardia, irritabilità,
ritenzione urinaria
Antitiroidei
Gozzo
Benzodiazepine
Ipotermia, ipotonia
Beta bloccanti
Ritardo di crescita
con deficit mentale
Chinino
Porpora trombocitopenica
Clorochina, chinacrina
Sordità, alt. del rachide,
ritardo mentale
Corticosteroidei
Depressione surrenalica,
insuff. placentare
Cumarinici
Emorragie perinatali
Diazossido
Alopecia, ridotta tolleranza
al glucosio
¬
PERCORSO NASCITA 65
Tab. 2B CONTINUA
Farmaci a rischio
Effetto Teratogeno
Difenilidantoina
Malf. ossee e cardiache,
cheilopalatoschisi
Diuretici tiazidici
Peso ridotto, ipoglicemia
Fenacetina
Encefalopatia degenerativa
Fenotiazine
Ileo paralitico
Inibitori delle prostaglandine
Ipertensione polmonare
Ipoglicemizzanti orali
Ipoglicemia, ipotiroidismo
Litio
Ipotonia, cianosi, diabete
insipido, gozzo
Novobiocina
Ittero
Rifampicina
Ipoprotrombinemia
Tetraciclina
Colorazione gialla denti,
ipoplasia smalto
Valproato di sodio
Difetti di chiusura del tubo
neurale
66
per saperne di più
NASCERE
Informazioni
utili
Ambulatori e servizi
Ambulatorio ostetrico:
segue in modo personalizzato
lo sviluppo del feto,
programmando esami clinici,
laboratoristici ed ecografici.
• All’ospedale di Rovigo ha
sede al piano terra del
poliambulatorio, corpo M,
ed effettua sevizio il lunedì
dalle 8.15 alle 11.15 e dal
martedì al venerdì dalle
8.15 alle 13.00.
• A Trecenta ha sede al I
piano del poliambulatorio
ed effettua i seguenti orari:
dal lunedì al venerdì dalle
ore 9.00 alle ore 13.00,
martedì e giovedì anche
dalle 14.30 alle 17.30
Ambulatorio di ecografia
ostetrica:
durante la gravidanza è
prevista l’esecuzione gratuita
di tre esami ecografici da
effettuarsi, rispettivamente,
nel I, II e III trimestre di
gravidanza. Il ginecologo
può richiedere, in caso
di gravidanze a rischio,
l’esecuzione di ulteriori
esami ecografici.
• All’ospedale di Rovigo
l’ambulatorio ecografico
è adiacente all’ambulatorio
ostetrico ed effettua
i seguenti orari: lunedì,
martedì, giovedì e venerdì
dalle 08.20 alle 13.00.
• A Trecenta l’ambulatorio
ecografico è adiacente
all’ambulatorio ostetrico
ed effettua i seguenti orari:
dal lunedì al venerdì dalle
09.00 alle 13.00, martedì
e giovedì anche dalle
14.30 alle 17.30.
PERCORSO NASCITA 67
Servizio di diagnosi
prenatale:
l’ospedale di Rovigo offre alle
donne gravide la possibilità
di effettuare il prelievo di
villi coriali (villocentesi)
e di liquido amniotico
(amniocentesi): queste
metodiche consentono di
eseguire l’analisi del cariotipo
fetale per diagnosticare
eventuali patologie
cromosomiche.
L’accesso a tali tecniche
diagnostiche è consentito
a seguito di un colloquio
prenatale, che viene
effettuato nell’ambulatorio
ostetrico il mercoledì
mattina dalle 11.30 alle 13.00,
prendendo appuntamento
telefonico al n˚ 0425/393319.
Ambulatorio della
gravidanza a termine:
segue le mamme dalla
40ª settimana compiuta di
68
per saperne di più
gestazione. Si raccolgono
tutte le informazioni
riguardanti il decorso della
gravidanza e si esegue
un’ecografia per valutare
il profilo biofisico fetale, si
effettua uno stick urinario e si
misura la pressione arteriosa.
I controlli successivi vengono
personalizzati e stabiliti con il
ginecologo. Se la gravidanza
decorre fisiologicamente
il parto viene indotto a 41
settimane + 6 giorni.
L’ambulatorio è situato
presso il reparto di
ginecologia, di fronte alla
sala parto, ed è possibile
prenotare telefonicamente al
n° 0425/393454 (Rovigo) o
al n° 0425/725631 (Trecenta)
Corsi di preparazione
al parto:
in collaborazione con il
consultorio, sono consigliati
a partire dalla 24ª settimana
NASCERE
di gestazione; consistono
e in una parte pratica, in
cui vengono eseguiti degli
esercizi preparatori all’evento
parto (parto attivo).
Per prenotazioni e
chiarimenti telefonare al
n°0425/393780 (ost. Michela
Fasiolato)
I consultori
Punto sanità di Rovigo,
sede: V.le tre martiri, 89
tel. 0425/393780
• Lunedì
dalle 8.30 alle 14.15:
dr.ssa M. Luisa
Cristina Mantovani
• Giovedì
dalle 9.00 alle 16.00: dr.ssa
M. Luisa
Cristina Mantovani
• Venerdì
dalle 8.30 alle 14.15:
dr.ssa M. Luisa
Cristina Mantovani
Punto sanità
di Arquà Polesine, sede:
via Umberto I, 25
tel. 0425/91105
• Martedì
dalle 8.30 alle 15.15:
dr.ssa M. Luisa
Cristina Mantovani
PERCORSO NASCITA 69
Punto sanità di Polesella,
sede: P.za Matteotti,
tel. 0425/947377
• Mercoledì
dalle 8.30 alle 15.15:
dr.ssa M. Luisa
Cristina Mantovani
Punto sanità di Occhiobello,
sede: Via Eridania
S.M. Maddalena
tel. 0425/768214
• Martedì
dalle 8.30 alle 13.45:
dr.ssa Anna Grazia Fabiani
Punto sanità di Ceregnano,
sede: V.le Trieste, 2
tel. 0425/96778
• Lunedì
dalle 7.30 alle 13.45:
dr.ssa Anna Grazia Fabiani
• Giovedì
dalle 9.00 alle 13.45:
dr.ssa Anna Grazia Fabiani
Punto sanità di Lendinara,
sede: Via P. Perolari
(ex ospedale)
tel. 0425/605248
• Mercoledì
dalle 14.30 alle 17.00:
dr.ssa Anna Grazia Fabiani
• Venerdì
dalle 7.30 alle 13.00:
dr.ssa Anna Grazia Fabiani
Punto sanità
di Badia Polesine, sede:
Via Riviera Miani, 66
tel. 0425/598538
• Mercoledì
dalle 9.15 alle 14.00:
dr.ssa Anna Grazia Fabiani
70
per saperne di più
Punto sanità
di Castelmassa, sede:
Via Fattori, 4 (ex ospedale)
tel. 0425/846255
• Venerdì
dalle 8.00 alle 13.00:
dr. Stancarlo Paganini
NASCERE
Le associazioni
• S.O.S vita.
Offre un numero verde
gratuito, attivo 24 ore su
24, per non lasciarti sola
davanti a una gravidanza
inattesa o che ti spaventa
tel. 8008-13000
• Centro aiuto alla vita.
Sede in galleria
B. da Feltre, 8, IV piano,
tel. 0425/27779
• Associazione
“Danilo Ruzza”-onlusdonatori di midollo
osseo e cellule staminali.
Promuove la donazione
del cordone ombelicale
per il recupero delle cellule
staminali. Per informazioni
telefonare al n˚tel.
0425/393454-393462
• Progetto mamme
libere dal fumo.
Sostenuto dalla lega
italiana contro i tumori,
per aiutare le donne ad
approfittare del periodo
della gravidanza, così
favorevole al cambiamento
comportamentale,
per allontanarsi
definitivamente dalla
sigaretta, creando un
ambiente sano e un’aria
pulita per il loro bambino.
Chiedi aiuto alle tue
ostetriche telefonando al
n° 0425/393454
• Progetto famiglia sicura.
Offre informazioni e
orientamenti per le
famiglie e per chiunque
abbia bisogno di aiuto.
Linea verde 800-462340
PERCORSO NASCITA 71
GLOSSARIO
ACIDO FOLICO
è una vitamina che si trova principalmente
nelle verdure a foglia. Assunto a piccole dosi
durante il primo trimestre diminuisce il rischio
di difetti fetali del tubo neurale e di altri
organi
ALT e AST
sono enzimi, che si trovano soprattutto nelle
cellule del fegato. I loro livelli nel sangue sono
utili per valutare il corretto funzionamento del
fegato oltre a riflettere lo stato di salute del
cuore
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NASCERE
AMNIOCENTESI
analisi del liquido amniotico al fine di
diagnosticare eventuali cromosomopatie del
feto. Il prelievo avviene aspirando il liquido
dal sacco amniotico con una siringa introdotta
attraverso la parete addominale
ANALGESIA EPIDURALE
tecnica eseguita da un anestesista che
consiste nella introduzione, tramite un ago,
di un anestetico locale a livello lombare, in
una regione limitrofa ai nervi che trasmettono
il dolore del travaglio, per bloccare il dolore
delle contrazioni
ANAMNESI
raccolta di tutte le informazioni relative
allo stato di salute del paziente e della
sua famiglia
ANEMIA
malattia caratterizzata dalla diminuzione
della massa dei globuli rossi (eritrociti)
e quindi della capacità di trasporto di
ossigeno del sangue
PERCORSO NASCITA 73
ASTENIA
sensazione di debolezza dell’organismo
BATTERIURIA
emissione di batteri con le urine
βHCG (BETA GONADOTROPINA
CORIONICA UMANA)
il suo monitoraggio, durante i primi 3 mesi
di gestazione, permette di sapere se nel
sangue è in circolazione l’ormone della
gravidanza, e di valutare anche il corretto
andamento di questa
CARIOTIPO
è costituito dal numero e dalla morfologia
dei cromosomi di una cellula. L’analisi del
cariotipo è una rappresentazione ordinata
del corredo cromosomico di un individuo
CERVICE o COLLO DELL’UTERO
è la parte inferiore dell’utero che sporge
in vagina
CHELOIDE
cicatrice superficiale, irregolare, formata
da placche o da cordoni rilevati e duri
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NASCERE
CORIONAMNIOTITE
grave infezione endoamniotica che conduce
ad aborto
CROMOSOMA
è un corpuscolo situato nel nucleo di una
cellula e contiene l’informazione genica,
cioè i caratteri ereditari
DIABETE MELLITO
malattia causata da un aumento della
glicemia (zuccheri) nel sangue non più
controllabile dall’organismo. L’aumento
della glicemia è conseguente alla
diminuzione assoluta o relativa della
secrezione o dell’azione dell’insulina
prodotta dalle cellule del pancreas
DIABETE GESTAZIONALE
è un diabete che insorge in gravidanza e
termina, generalmente, con la fine di questa.
Compare alla fine del secondo trimestre
e deve essere tempestivamente trattato
per evitare problemi sia per la madre che
per il feto
PERCORSO NASCITA 75
DISPLASIA
sviluppo anomalo di un tessuto o di un organo
con deviazione dello stesso dalla sua
funzione normale
EDEMA
è un aumento del liquido interstiziale
localizzato nei tessuti all’esterno dei vasi
sanguigni e delle cellule. Comporta un
anomalo gonfiore degli organi o delle regioni
interessate
EMOCROMO
comunemente chiamato analisi del sangue,
è un esame ematochimico di laboratorio che
serve a controllare il numero delle cellule
(globuli bianchi, rossi, piastrine e il contenuto
di emoglobina nei globuli rossi) presenti nel
sangue periferico
EMOGLOBINA (HB)
proteina, costituente principale degli eritrociti
(globuli rossi), deputata al trasporto e allo
scambio di ossigeno e anidride carbonica in
tutti i tessuti del corpo umano
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NASCERE
EMOGRUPPO
gruppo sanguigno (A, B, AB, O)
EPISIOTOMIA
si tratta di un’incisione dei tessuti della vulva
che viene eseguita, dopo l’infiltrazione di
anestetico locale, per facilitare la fuoriuscita
della testa del bambino
ERITROCITA
globulo rosso
ESAME CITOLOGICO
analisi della struttura e delle caratteristiche
delle cellule al microscopio
ESAME ISTOLOGICO
analisi della struttura e del funzionamento dei
tessuti al microscopio
ESOGESTAZIONE
la gestazione dura 18 mesi: 9 di
endogestazione (bambino dentro) e 9 di
esogestazione (bambino fuori), dopo il parto.
È questo dunque il periodo in cui la mamma
deve accudire, proteggere e provvedere al
nutrimento del suo piccolo
PERCORSO NASCITA 77
ETEROZIGOTE
individuo che ha ereditato caratteri genetici
derivanti da coppie di allelomorfi (o alleli:
una di più forme alternative di un gene) non
completamente identici
FATTORE RH (fattore Rhesus)
si riferisce alla presenza di una proteina
sulla superficie dei globuli rossi. È possibile
classificare gli individui in due gruppi: RH+
e RH–. Il sistema RH è importante per la
compatibilità delle trasfusioni sanguigne
FENOTIPO
è l’insieme delle caratteristiche
determinate dal genotipo (insieme dei geni
dell’individuo), l’apparenza e la costituzione
fisica dell’organismo di un individuo. Il
termine indica alternativamente anche la
manifestazione di un singolo tratto somatico o
carattere, come il colore degli occhi o l’altezza
GLICEMIA
concentrazione di glucosio (zucchero) nel
sangue; si misura attraverso un esame del
sangue eseguito a digiuno
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NASCERE
IGM
immunoglobuline (Ig), dette anche anticorpi,
presenti nel sangue e nei fluidi dei tessuti.
INSULINA
è un ormone proteico prodotto dalle cellule
del pancreas e risulta essere il fattore
principale nel controllo del livello del glucosio
nel corpo umano
IPERTENSIONE ARTERIOSA
aumento permanente della pressione
sanguigna al di sopra dei valori normali
IPOPLASIA
sviluppo incompleto di un organo o di una
parte del corpo (es. ipoplasia polmonare)
ISOIMMUNIZZAZIONE
comparsa nel sangue di anticorpi la cui
produzione è stata indotta da antigeni
(sostanze che sono in grado di indurre la
produzione di anticorpi e di reagire con
essi) assenti nell’organismo del soggetto,
ma presenti in individui della stessa specie.
L’esempio di gran lunga più frequente di
PERCORSO NASCITA 79
isoimmunizzazione è rappresentato dalle
trasfusioni di sangue non compatibili
per il fattore RH, o dalla malattia emolitica
del neonato
LIQUIDO AMNIOTICO
è il liquido contenuto nel sacco amniotico.
La sua collocazione tra feto e pareti uterine
costituisce uno strato isolante, che ha
pertanto la funzione prevalente di proteggere
l’embrione da eventuali traumi esterni. Inoltre
permette al feto una maggiore facoltà di
movimento e fa sì che la temperatura resti
costante intorno ad esso.
LORDOSI LOMBARE
curvatura che la colonna vertebrale assume
fisiologicamente nella zona bassa della schiena
MASTITE
infezione della mammella che causa gonfiore,
febbre, dolore e arrossamenti della pelle
MECONIO
sono le prime feci del neonato espulse
entro le 24 ore successive alla nascita.
Presenta un colore bruno-verdastro,
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NASCERE
di consistenza vischiosa
MEMBRANE FETALI O AMNIOCORIALI
sono il “sacco fetale”, ovvero strati di cellule
che si trovano vicino al rivestimento dell’utero
e circondano il liquido nella cavità amniotica.
Le membrane fetali svolgono un ruolo nella
trasmissione di messaggi tra feto e madre,
specialmente al momento del travaglio e del
parto. La rottura delle membrane fetali, con la
fuoriuscita del liquido amniotico, è un evento
importante del travaglio. Proteggono il feto
da infezioni batteriche
MINZIONE
atto di espellere l’urina
MONCONE OMBELICALE
ciò che rimane del cordone ombelicale che
si dissecca assumendo un colore nero e un
aspetto avvizzito, processo che lo porterà al
suo definitivo distaccamento fra il 7° e il 14°
giorno di vita
MUCOSA UTERINA (ENDOMETRIO)
mucosa che tappezza la cavità dell’utero
PERCORSO NASCITA 81
MUGHETTO
infezione banale da funghi che compare nei
neonati. L’esame della bocca può rilevare
macchie grigio-biancastre all’interno delle
guance, sulle gengive, sul palato e sulla lingua.
Il neonato diventa riluttante ad alimentarsi
NULLIPARA
donna che non ha mai partorito
PAP-TEST
analisi citologica delle cellule che si trovano
nella cervice uterina. Serve principalmente
per la diagnosi precoce del cancro.
È un prelievo semplice ed indolore
PERDITA EMATICA
perdita di sangue
PERINEO
chiamato anche pavimento pelvico o
diaframma pelvico, è costituito da fibre
muscolari lisce involontarie e striate
volontarie. Sostiene gli organi addominali e
porta all’esterno il feto durante il parto oltre
a regolare minzione e defecazione nella vita
quotidiana
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NASCERE
PIROSI GASTRICA
indica la sensazione di bruciore allo stomaco
che può estendersi anche all’esofago, alla
faringe e alla gola
PLACENTA
è l’organo a forma di disco che aderisce alla
parete dell’utero ed è deputato agli scambi tra
madre e feto
PLURIPARA
donna che ha partorito più figli
POLIURIA
è una disfunzione dell’apparato urinario,
consistente nell’emissione di una quantità di
urina superiore nell’uomo a 2 litri nelle 24 ore
PRESENTAZIONE PODALICA
il feto rivolge al canale del parto la parte
inferiore del corpo invece che la testa.
PRE-ECLAMPSIA
è una condizione grave di ipertensione
associata a proteinuria
PERCORSO NASCITA 83
PROGESTERONE
è un ormone che nella donna permette
la creazione delle condizioni adatte alla
fecondazione della cellula uovo e al suo
annidamento nella mucosa uterina
PROTEINURIA
presenza di proteine nelle urine; una
proteinuria significativa è indice di patologia
PUBALGIA
è una patologia che si manifesta con dolori
localizzati in special modo nella sinfisi pubica
PUERPERIO
è il periodo di tempo necessario all’apparato
genitale femminile per riprendere la sua
normale funzionalità dopo un parto.
Vede il suo inizio con l’espulsione della
placenta e termina con la comparsa della
prima mestruazione, durando in tutto
30-40 giorni
RAGADI AL SENO
sono piccoli taglietti dolorosi che compaiono
sulla pelle intorno al capezzolo nel periodo
dell’allattamento
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NASCERE
SIEROLOGIA
si occupa della ricerca di anticorpi diretti
verso la maggior parte degli agenti patogeni,
batterici, virali e parassiti o per controllare
l’efficacia delle vaccinazioni
SIFILIDE
malattia infettiva che si trasmette
principalmente con i contatti sessuali
o per via transplacentare da una donna
gestante al feto
SINFISI PUBICA
è un’articolazione praticamente immobile
che si trova al centro del bacino; la sua
micromobilità è importante durante il parto,
in quanto permette grazie alla sua elasticità
il passaggio del feto
STIPSI
sinonimo di stitichezza, ovvero emissione
scarsa o infrequente di feci
TAMPONE VAGINALE E RETTALE
esame tramite il quale si ricerca lo
streptococco di gruppo B (GBS) che nel
5-25% delle donne è presente nella flora
PERCORSO NASCITA 85
vaginale in modo asintomatico; in gravidanza
è molto importante individuarlo perché è la
causa più frequente di infezione neonatale
TESSUTO ADIPOSO
complesso di cellule chiamate adipociti che
sono in grado di accumulare grasso garantendo
dunque una grande riserva di energia
TEST DI COOMBS INDIRETTO
è un esame ematochimico. Se è positivo ci sono
molte probabilità che si crei incompatibilità tra
il sangue della madre e quello del feto
TPHA (Treponema Pallidum
Hemagglutination Test)
è il test di elezione per individuare l’infezione
da parte di un batterio, il Treponema pallidum,
che causa la sifilide
TOXOPLASMA ANTICORPI
è un esame ematochimico per controllare
se si è immunizzati contro la toxoplasmosi
(che si trasmette attraverso le feci del gatto)
e va eseguito subito dopo la diagnosi della
gravidanza
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NASCERE
TRAVAGLIO
è determinato dalle contrazioni uterine e
comporta la fuoriuscita del feto e dei suoi
annessi attraverso la via genitale modificata
secondo una precisa sequenza di fenomeni
maturativi. Il travaglio è cronologicamente
contenuto entro un tempo medio di 6 ore
nelle pluripare e 8-10 ore nelle nullipare
TRICOTOMIA
depilazione dell’area vulvare per assicurare
una maggiore pulizia della parte da sottoporre
a intervento
TRITEST
è un esame di screening, che valuta nel
siero materno l’alfafetoproteina, l’estriolo
e la gonadotropina corionica, associati all’età
materna e al diametro della testa. Valuta le
probabilità della donna di avere un bambino
con la trisomia 21 e altre anomalie
TUBE DI FALLOPPIO
(o trombe uterine)
i due condotti attraverso i quali passa l’ovulo
quando si stacca dall’ovaio per arrivare
nell’utero, normale sede della fecondazione
PERCORSO NASCITA 87
URETRA
canale che collega la vescica all’esterno
attraverso il quale viene espulsa l’urina
URINOCOLTURA
è un esame delle urine che richiede una
cura particolare nel raccogliere il campione;
serve per vedere se c’è un’infezione urinaria
ricercando microrganismi nelle urine
VASCOLARIZZAZIONE
formazione di vasi sanguigni in un organo o in
un tessuto
VDRL (Venereal Disease
Research Laboratory)
è un esame del sangue per la diagnosi della
sifilide
VERNICE CASEOSA
materiale grasso inglobante frammenti di
cellule epidermiche, di aspetto lucido e di
colore bianco-giallastro, che ricopre la cute
del feto, proteggendola dal liquido amniotico
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NASCERE
VERTICE FETALE
testa del bambino
VILLOCENTESI (prelievo
dei villi coriali)
i villi coriali e tutte le strutture placentari
sono di origine embrionale: di conseguenza la
dotazione cromosomica dei singoli elementi
cellulari riflette esattamente il corredo
cromosomico dell’embrione. Il prelievo dei villi
coriali, chiamato villocentesi, è una tecnica
di indagine intrauterina applicabile già dal
primo trimestre di gravidanza che permette di
riconoscere in una fase ancora estremamente
precoce della gestazione la presenza di
anomalie cromosomiche che possono causare
gravi sindromi fetali, come per esempio la
sindrome di Down
VIRUS ROSOLIA ANTICORPI
O RUBEO-TEST
serve per controllare se si è immunizzati
contro la rosolia. È un esame ematochimico
che viene fatto immediatamente dopo la
diagnosi di gravidanza poichè è teratogeno
nel primo trimestre di gravidanza
PERCORSO NASCITA 89
note
note
note
note
La guida multimediale per saperne di più NASCERE è stata
realizzata grazie alla collaborazione scientifica dell’équipe medica
dell’Azienda Ulss 18 di Rovigo. Ai numerosi specialisti che hanno
contribuito alla stesura dei contenuti informativi va il nostro
ringraziamento. Un grazie particolare al dr. Giancarlo Stellin e al
dr. Giorgio Svaluto che hanno coordinato la cura scientifica dei testi.
dr.ssa Alessandra Altafini
dirigente medico
sig.ra Doriana Bersanato
infermiera professionale
sig.ra Cimento Orietta
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dr. Ferraro Francesco
direttore SOS Ostetricia
Ginecologia P.O. Trecenta
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dirigente medico
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dirigente medico
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infermiera professionale
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direttore SOC Ostetricia
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portare passo dopo passo la
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femminilità. Ogni fascicolo
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i percorsi dedicati dall’Ulss
18 alla nascita, percorsi che
sviluppandosi lungo tutto
l’arco della gravidanza e
arrivando fino al puerperio
garantiscono una continuità
assistenziale fatta di cura e
professionalità.
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