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nascere - ULSS 18
per saperne di più NASCERE COPIA GRATUITA Guida multimediale sulla salute per saperne di più NASCERE dell’Azienda Ulss 18 di Rovigo viale Tre Martiri 89, 45100 Rovigo tel 0425 393969 - fax 0425 393616 [email protected] © 2007 Azienda Ulss 18 Direttore generale Adriano Marcolongo Progetto e cura Enrico Bossan Coordinamento scientifico Giancarlo Stellin Giorgio Svaluto Coordinamento editoriale Annalisa Boschini Redazione Lorenzo Belletti Revisione testi Marta Boscardin Elena Azzalin Illustrazioni Valentina Bussolin Stampa Tipografia Nike Kai Dike via Martiri della Libertà, 295 45024 Fiesso Umbertiano (Ro) Indice 6 Una gravidanza serena Gli esami preconcezionali Gli esami per lei Gli esami per lui 10 La gravidanza passo dopo passo dalla prima alla dodicesima settimana • cosa succede al tuo corpo • gli esami da fare • come cresce il feto 16 Dalla tredicesima alla ventiquattresima settimana • cosa succede al tuo corpo • gli esami da fare • come cresce il feto 18 26 Dalla venticinquesima Stili di vita durante alla trentaseiesima settimana • Cosa succede al tuo corpo • Gli esami da fare • Come cresce il feto • L’ultima settimana 21 Le complicanze • • • • • Il parto prematuro Il diabete e la gravidanza L’Hiv e la gravidanza Ipertensione arteriosa Rottura pretermine delle membrane amnio-coriali la gravidanza • Alimentazione • Tabacco • Bevande alcoliche • Droghe • Farmaci • Attività lavorativa • Attività sessuale • Esercizio fisico 30 IL parto • • • • • • • • I corsi di preparazione al parto Il travaglio Il dolore nel travaglio Il parto come evento naturale Il taglio cesareo Il ricovero Cosa mettere in valigia La casa da parto 42 Il bambino • • • • • • Allattamento al seno Il peso L’igiene I controlli Il ruolo del pediatra I vaccini 54 Dal 2o al 12o mese di vita • Lo svezzamento • Allergie e intolleranze alimentari • Il sonno 58 Dopo il parto • Puerperio • Depressione post parto • Perineo in puerperio 67 Informazioni utili • Ambulatori e servizi • Consultori • Associazioni 72 Glossario UNA GRAVIDANZA SERENA La gravidanza è un’esperienza importante e unica per i cambiamenti fisici, psichici, emozionali, per le sensazioni e l’impegno che si accompagnano ad essa. È la “creazione” di un nuovo individuo che farà parte della società, che si forma attraverso un “dialogo” continuo con la madre, fatto di segnali biochimici e metabolici, ma anche psicologici profondamente coinvolgenti. Nella specie umana la durata normale della gravidanza, calcolata dal primo giorno dell’ultima mestruazione è di 40 settimane, pari a 280 giorni (età gestazionale). Se teniamo conto del giorno dell’ovulazione, (quindi del concepimento, presumendo una durata media del ciclo mestruale di 28 giorni), la durata normale dello sviluppo completo del prodotto del concepimento è di 38 settimane, cioè 266 giorni (età concezionale, sviluppo). per saperne di più NASCERE Gli esami preconcezionali e prenatali Il controllo della gravidanza e della coppia. negli ultimi anni al È consigliabile quindi un posto di semplificarsi è colloquio preconcezionale diventato più complesso. e prenatale per concordare L’assistenza prenatale, la strategia di monitoraggio oggi, deve comprendere un ottimale per quella persona/ inquadramento del rischio coppia. Il ginecologo è in genere e del rischio di un consulente che offre anomalie congenite. un quadro obiettivo, che Sulla quantizzazione del interpreta i bisogni della rischio riproduttivo non esiste donna, accerta le malattie una assoluta condivisione e, preesistenti ed evidenza a volte, la pubblicizzazione le condizioni di rischio che e la disponibilità di tanti test possono pregiudicare la aumenta l’ansia della gravida salute di madre e figlio. PERCORSO NASCITA Esami per lei (HbS, HbD, HbH, ecc): (esenti ticket in caso di riduzione del per D.M. 10/9/1998) volume cellulare medio e • Anamnesi e valutazione di alterazioni morfologiche – consulenza ostetrica – consulenza genetica – esame neuropsicologico – visita di sorveglianza • Gruppo sanguigno ABO e RH • Anticorpi antieritrociti (test di Coombs indiretto): in caso di rischio di degli eritrociti • Es citologico cervico vaginale (Pap test) • Hiv 1-2 ( facoltativo) • Vdrl • Tpha In caso di abortività isoimmunizzazione • Virus rosolia anticorpi • Virus rosolia anticorpi IgM • Toxoplasma anticorpi ripetuta (esenti per D.M. • Toxoplasma anticorpi IgM • Anticoagulante • Emocromo 10/9/1998) • Ecografia pelvica transvaginale Lupus-like (Lac) • Resistenza osmotica • Anticorpi anti-cardiolipina eritrocitaria (test • Anticorpi anti-microsomi di Simmel): in caso di riduzione del volume • Anticorpi antitireoglobulina cellulare medio e di alterazioni morfologiche • Mappa cromosomica degli eritrociti • Hb-Emoglobine anomale per saperne di più NASCERE Esami per lui • Emocromo • Resistenza osmotica eritrocitaria (Test di Simmel): in caso di donna con fenotipo eterozigote per emoglobinopatie; • Hb-Emoglobine anomale (HbS, HbD, HbH, ecc): in caso di donna con fenotipo eterozigote per emoglobinopatie; • Hiv 1-2 (facoltativo) • Vdrl • Tpha • Gruppo sanguigno ABO e RH Dove e quando farli Consultori Il servizio consultoriale è gratuito ed ha il compito di tutelare la salute della donna per problemi inerenti la fertilità, il concepimento, la salute sessuale e la prevenzione delle malattie sessualmente trasmesse. Per accedervi è sufficiente prendere appuntamento per telefono o di persona. Ambulatori Ospedalieri Effettuano prestazioni per problemi inerenti la fertilità, il concepimento, la salute sessuale e la prevenzione delle malattie sessualmente trasmesse. Gli ambulatori di Ostetricia e Ginecologia dell’Azienda Ulss 18 hanno sede presso gli ospedali di Rovigo e Trecenta. La visita ginecologica in ospedale si prenota presso il CUP ed è soggetta al pagamento di un ticket. PERCORSO NASCITA LA GRAVIDANZA PASSO DOPO PASSO 1° 2° 3° mese di gravidanza Prima ancora della conferma del test di gravidanza, il corpo della donna incinta può mandare dei messaggi di cambiamento nella normale vita quotidiana: il sonno, i rapporti sessuali, i sensi e l’emozionalità. In questo periodo altalenante, tra gioia e ansia, emergono tante domande e dubbi. Quando si scopre la gravidanza, il bambino ha già percorso 10 per saperne di più un lungo viaggio e si è annidato; il corpo della donna deve dimostrargli di essere in grado di dare sia il nutrimento sia il contenimento, fisico ed affettivo. Finché il bimbo non mette le proprie radici, per dare inizio al proprio sviluppo, il corpo della donna rallenta i propri ritmi: il sonno aumenta, il cuore, i reni, il fegato e i polmoni lavorano di più, mentre il seno e l’utero cambiano dimensioni. È un NASCERE processo che sfugge al controllo, il bambino ancora non si vede e non si sente, ma tutto è previsto per permettere alla donna di abituarsi pian piano alla nuova condizione. 4° 5° 6° mese di gravidanza Dopo il primo trimestre il ritmo cambia: aumenta l’energia, migliora l’umore, diminuisce la sonnolenza e ci si sente molto meglio. Si sentono i primi movimenti del bimbo, si attiva una vera comunicazione con lui attraverso tutti i canali sensoriali. Il bacino comincia man mano ad aumentare volume. PERCORSO NASCITA 11 7° 8° 9° mese di gravidanza Il ritmo cambia nuovamente: si sentono dei dolori tipo quelli premestruali, l’intestino si riattiva e il bimbo sembra voglia uscire; ma queste contrazioni sono messaggi che esortano la donna a predisporre il nido e a prepararsi al parto. In questo periodo, che coincide quasi sempre con la fine del lavoro, la donna ha bisogno di riposare e di rilassarsi. Al parto ci si avvicina in 3, futura mamma, partner e bimbo, tutti con la propria competenza specifica, ma in sintonia. Dalla prima alla dodicesima settimana cosa succede al tuo corpo La gravidanza non interessa solo l’apparato genitale femminile ma è un evento che modifica tutto l’organismo della donna. Tra i sintomi più facilmente riconoscibili troviamo: • tendenza alla nausea e al vomito specialmente al mattino • impressione di salivazione abbondante • mutamenti dell’appetito e del gusto • pirosi gastrica e stipsi • senso di tensione mammaria avvertibile anche prima della 10ª settimana 12 per saperne di più NASCERE • possibile secrezione dalle mammelle di piccole quantità di liquido • iperpigmentazione dell’areola e scurimento della cute attorno • aumento di perdite bianche già a partire dalle prime settimane • aumento della vascolarizzazione delle mucose genitali • desiderio di urinare spesso Nei primi tre mesi di gestazione vi è un certa fragilità emozionale favorita dal rapido aumento del progesterone e si riscontra, come noto, la mancanza di mestruazioni. Nel 6-7 % delle donne gravide, tuttavia, nella prima metà della gestazione possono comparire perdite ematiche tali da simulare una mestruazione. Queste perdite, dovute all’annidamento dell’embrione, possono assumere un ritmo similmestruale presentandosi fino al momento in cui la cavità uterina viene completamente occupata dal prodotto del concepimento (16ª settimana). Questi fenomeni sono interpretabili con l’aumento della produzione di ormoni gravidici (che comportano il lieve aumento della temperatura corporea e un diffuso senso di sonnolenza) e come conseguenza di un incompleto adattamento dell’organismo materno alla gravidanza. Gli esami Entro la 13ª settimana: • ßhcg • emocromo • emogruppo e fattore RH PERCORSO NASCITA 13 • test di Coombs indiretto (in caso di donne RH negativo, ripetere ogni mese) e ripetere alla 34ª36ª settimana • Alt, Ast • Esame urine • Glicemia • Hiv • Vdrl-Tpha: sierologia per la sifilide • Anticorpi anti rosolia • Anticorpi anti toxoplasma (in caso di IgG negative, ripetere ogni 30-40 giorni fino al parto) • Anticorpi anti citomegalovirus • Ecografia ostetrica 1° trimestre • Test non invasivi per screening anomalie cromosomiche (clinica OSCAR: one stop clinical assesment of risk), test biochimici: sensibilità del 90% 14 per saperne di più • Esami invasivi (villocentesi) per la diagnosi prenatale delle anomalie cromosomiche (casi a rischio per età, anamnesi familiare o personale) Come cresce il feto Con la fertilizzazione dell’ovocita da parte dello spermatozoo si ha la fusione dei patrimoni genetici materno e paterno e si ottiene così la prima cellula dell’embrione. La fecondazione avviene nella parte più esterna della tuba e il prodotto del concepimento rimane 2-3 giorni nell’ampolla tubarica prima di venir trasportato nell’utero. Verso il 6°-7° giorno dall’ovulazione l’embrione si attacca alla mucosa uterina e penetra in profondità raggiungendo la circolazione materna NASCERE nella zona dove si formerà la placenta. Normalmente l’impianto avverrà sulla parete posteriore dell’utero, preferibilmente dal lato dell’ovaio che ha ovulato. Dalla prima cellula fecondata si formano per divisione due cellule figlie e da queste, quattro e successivamente otto e così via. Questo processo porta alla formazione di un ammasso di cellule che nell’insieme assume l’aspetto di una mora (morula). Dopo il 5° giorno di sviluppo si verifica una differenziazione delle cellule della morula, con la separazione delle cellule che daranno origine all’embrione vero e proprio da quelle che daranno origine ai tessuti placentari, alla cavità amniotica, alla membrana amniotica e al cordone ombelicale (11°-13° giorno di sviluppo). Al 16°-18° giorno di sviluppo si formano i primi spazi vascolari all’interno dei quali si originano le prime cellule sanguigne. Alla 3ª settimana di sviluppo comincia a differenziarsi l’organo cardiaco e inizia una primitiva circolazione sanguigna. Durante la 3ª settimana di sviluppo, l’embrione comincia ad assumere una forma più definitiva e appare come un corpicciolo più o meno cilindrico. Verso la 4ª settimana di sviluppo è evidente l’abbozzo del cuore, dell’occhio, del cervello e del fegato, compaiono l’abbozzo del PERCORSO NASCITA 15 rene e della parte esterna dell’orecchio. Alla fine della 5ª settimana sono evidenti gli abbozzi degli arti superiori e inferiori e il cordone ombelicale è perfettamente formato. Tra la 6ª e la 7ª settimana il cuore presenta già pulsazioni ritmiche. Alla fine dell’8ª settimana di sviluppo il corpo embrionale mostra gli abbozzi delle ossa, dei muscoli, dei nervi e dei grossi vasi. L’estremità cefalica comincia a separarsi dal torace e in essa si possono distinguere gli abbozzi del naso, delle orecchie e della mandibola. Alla fine della 12ª settimana si forma la placenta; gli abbozzi oculari sono ricoperti 16 per saperne di più dalle palpebre e gli arti sono formati dai loro vari segmenti; si completa la differenziazione dei genitali interni e il corpo del feto assume sembianze umane. Dalla 13a alla 24a settimana Cosa succede al tuo corpo Dalla 13ª settimana il fondo dell’utero esce dal bacino e alla 16ª settimana si trova circa a metà fra il bordo superiore della sinfisi pubica e l’ombelico. Soprattutto nelle donne magre, si rende evidente a livello dell’addome; si verifica un progressivo rammollimento dei legamenti del bacino che amplia così i suoi diametri per accogliere l’utero in sviluppo. L’aumento del peso, che NASCERE può essere assente o molto limitato nel 1° trimestre di gravidanza, in media raggiunge i 2 Kg alla 16ª settimana per arrivare a circa 6 alla 24ª settimana. Le nausee vanno scomparendo superato il 1° trimestre, mentre permangono il rallentamento della funzione intestinale e dello svuotamento gastrico. Gli esami Tra la 14ª e la 18ª settimana: • esame urine e urinocoltura in caso di batteriuria significativa • esami per la diagnosi prenatale delle anomalie Tra la 20ª e la 23ª settimana: • esame urine e urinocoltura in caso di batteriuria significativa • screening ecografico delle malformazioni fetali (ecografia morfologica) • tampone vaginale Come cresce il feto Alla 16ª settimana il feto ha una lunghezza verticetallone di ∼ 157 mm, pesa 105 gr ed è dotato di movimenti attivi vivaci. Alla fine della 16ª settimana si verifica la definitiva differenziazione dei genitali esterni mentre la cute si presenta sottile, glabra e trasparente. cromosomiche • ematochimici (tritest e/o amniocentesi in casi a rischio per età, anamnesi familiare o personale) Indicativamente alla fine della 20ª settimana i movimenti attivi fetali sono così vivaci da essere percepiti dalla madre. La cute presenta PERCORSO NASCITA 17 diffusa lanugine e comincia a formarsi la vernice caseosa. L’estremità cefalica è sempre molto grande rispetto al resto del corpo, anche se la sproporzione è meno accentuata. Alla fine della 24ª settimana la pelle fetale si presenta raggrinzita ma cominciano a formarsi i primi depositi adiposi. Dalla 25a alla 36a settimana Cosa succede al tuo corpo L’aumento di volume dell’utero e di conseguenza dell’addome è evidente. Lo stomaco è spostato verso l’alto da parte dell’utero causando difficoltà alla digestione. L’ostacolo al 18 per saperne di più deflusso venoso è in gran parte responsabile della comparsa o accentuazione di edemi agli arti inferiori e della congestione di eventuali emorroidi. È presente una certa affaticabilità anche in rapporto ad una frequente comparsa di anemia in parte data dalla diluizione della massa circolante in parte alle aumentate esigenze fetali. Verso la 36ª settimana è fisiologica la comparsa di contrazioni uterine preparatorie, non dolorose e irregolari. È accentuata la lordosi lombare per equilibrare il peso dell’utero gravido. Gli esami Alla 24ª-25ª settimana: • minicurva da carico di glucosio (in casi selezionati) NASCERE • esame urine e urinocoltura in caso di batteriuria significativa Tra la 28ª e la 32ª settimana: • emocromo • ferritina (se contenuto emoglobinico medio ridotto) • esame urine e urinocoltura in caso di batteriuria significativa • ecografia Tra la 33ª e la 37ª settimana: • emocromo • esame urine e urinocoltura in caso di batteriuria significativa • HbsAg epatite B • Hcv epatite C • Hiv (in caso di rischio anamnestico) • Tampone vagino-rettale (ricerca streptococco ßemolitico gruppo B) Come cresce il feto Nel corso delle settimane dalla 25ª alla 28ª il feto raggiunge un grado di maturità che nel 10-30 % dei casi può consentire la sopravvivenza nell’eventualità di un parto pretermine. La cute si presenta grinzosa; i capelli non sono ancora ben differenziati dalla lanugine che ricopre il resto del corpo. Le palpebre sono separate. I padiglioni auricolari sono addossati al cranio. Le unghie non sono del tutto cresciute. Alla fine della 32ª settimana la cute è meno rugosa e la vernice caseosa è di solito abbondante. La possibilità di sopravvivenza in caso di parto pretermine è compresa fra il 70% e il 90 % fino alla PERCORSO NASCITA 19 34ª settimana, ma migliora rapidamente nel corso della 35ª settimana. Verso la fine della 36ª settimana il corpo assume contorni rotondeggianti per la deposizione di tessuto adiposo sottocutaneo. Si sviluppano attività funzionali come la possibilità di respirare e di servirsi adeguatamente dell’apparato gastroenterico e renale. Sono presenti movimenti attivi fetali: del corpo, delle piccole parti, di apertura e chiusura delle palpebre. Alla fine della 40ª settimana normalmente il feto ha raggiunto la maturità con una lunghezza del corpo fra i 48 e i 52 cm e un peso che varia fra i 2800 gr e i 4000 gr. 20 per saperne di più L’ultima settimana Nel corso delle ultime settimane di gestazione è normale che compaia una certa attività contrattile uterina che diventa gradualmente sempre più coordinata fino ad assumere la ritmicità propria del travaglio. Se il travaglio inizia puntuale, le contrazioni vengono gradualmente percepite dalla gestante come una sensazione fastidiosa al limite del dolore, soprattutto nell’area lombosacrale. Nella nullipara man mano che si verificano le modificazioni del collo dell’utero la testa fetale si abbassa nello scavo pelvico mentre nella donna che ha già partorito questo si può verificare più avanti nel corso del travaglio vero e proprio. Il tappo mucoso che occupa il canale cervicale può NASCERE venire espulso alcuni giorni prima dell’inizio del travaglio vero e proprio ed è spesso seguito da una modestissima perdita ematica dovuta alla rottura di capillari superficiali del canale cervicale. Se non inizia il travaglio allo scadere della 40ª settimana è opportuno rivolgersi alla struttura dove si ha deciso di partorire e verrà fatto un monitoraggio della situazione ed eventualmente verrà compilata la cartella clinica. Le complicanze Il parto prematuro Un neonato si definisce pretermine quando nasce prima della 37ª settimana compiuta. L’incidenza del parto prematuro oscilla tra il 5% e il 10% e le cause possono essere varie: • può essere causato, in oltre la metà dei casi, da infezioni • può essere spontaneo • può essere conseguenza di una rottura di membrane pretermine • può rappresentare un parto d’urgenza a causa di un distacco di placenta • può anche essere un parto elettivo per patologie che consigliano l’interruzione artificiale della gravidanza • può essere causato dall’incontinenza del collo dell’utero; in questo caso si verifica una dilatazione del collo dell’utero non accompagnata da dolori che provoca il parto di un feto vivo nel secondo trimestre di gravidanza Una volta posta la diagnosi di minaccia di parto pretermine si cercherà di PERCORSO NASCITA 21 ritardare il parto attraverso l’ospedalizzazione e una terapia farmacologica atta a facilitare ed accrescere la maturazione del polmone fetale. In caso di problemi fetali o di malattie materne che richiedono il parto immediato si cercherà di facilitare l’evoluzione del travaglio. Il diabete e la gravidanza Il diabete mellito è un disordine metabolico caratterizzato da un aumento dei valori glicemici. Deriva da difetti della secrezione o dell’azione di un ormone prodotto dal pancreas chiamato insulina. Un diabete insulino-dipendente, un diabete non insulinodipendente, un’intolleranza glucidica o un diabete gestazionale possono 22 per saperne di più complicare una gravidanza. Lo screening ed il trattamento del diabete gestazionale sono molto efficaci per prevenirne e ridurne i rischi. Il test di screening chiamato minicarico di glucosio si esegue tra la 24ª e la 28ª settimana di gravidanza. Per una corretta gestione del diabete sono importanti la dieta e l’esercizio fisico. Se il controllo della malattia non viene ottenuto con il solo regime dietetico si deve ricorrere alla terapia farmacologica con conseguente somministrazione di insulina; gli antidiabetici orali sono controindicati in gravidanza. Non esistono controindicazioni all’allattamento in caso di diabete. NASCERE L’Hiv e la gravidanza Dagli studi effettuati risulta che l’Hiv-1 sia trasmesso dalla madre al feto o al neonato nel 13-48% dei casi, mentre l’Hiv-2 (diffuso nel continente africano) sarebbe trasmesso con frequenza minore. Attualmente non è possibile dare a una donna sieropositiva che desideri avere un figlio una risposta definitiva sul suo personale rischio di avere un bambino infetto. L’infezione da Hiv non sembra avere di per sé influenza negativa sul decorso della gravidanza e sullo sviluppo del feto, così come la progressione della malattia non viene accelerata dalla gravidanza se non nei casi di stadio avanzato della malattia (dove la gravidanza può compromettere una situazione clinica già precaria, precipitando o aggravando un Aids conclamato). Il virus Hiv può essere trasmesso dalla madre al bambino nel corso della gravidanza, durante il parto, o con l’allattamento al seno che viene preventivamente sconsigliato alle madri sieropositive. Gli interventi di prevenzione al contagio si basano sulla convinzione che la carica virale sia il determinante principale della trasmissione. Il farmaco utilizzato a questo scopo è la zidovudina in considerazione degli scarsi effetti collaterali finora dimostrati nel lattante e nel bambino e dell’efficacia del farmaco di raggiungimento dei livelli terapeutici nei tessuti fetali. PERCORSO NASCITA 23 Ipertensione arteriosa in gravidanza Circa il 15-25% delle donne in gravidanza presenta ipertensione arteriosa. Esistono quattro tipi di ipertensione in gravidanza: • l’ipertensione cronica che viene diagnosticata prima della gravidanza o prima della 20ª settimana di gravidanza • l’ipertensione gestazionale, diagnosticata per la prima volta dopo la 20ª settimana, in assenza di proteinuria (eliminazione ≥0,3 gr di proteina in un campione di urina delle 24 ore) • la pre-eclampsia o eclampsia quando, dopo la 20ª settimana, all’ipertensione si associa proteinuria significativa 24 per saperne di più • l’ipertensione cronica con preeclampsia sovrapposta Fra i fattori di rischio si segnalano: • la nulliparità • l’età materna superiore ai 35 anni • una storia familiare di ipertensione • una preesistente ipertensione cronica • le malattie renali croniche • il diabete mellito • l’obesità e la gravidanza multipla Nelle pazienti ad alto rischio è importante che gli accertamenti di laboratorio siano eseguiti all’inizio della gravidanza così da poterne seguire l’evoluzione nel tempo. Nelle forme moderate è indicato il controllo ambulatoriale, mentre nelle forme gravi è necessaria NASCERE l’ospedalizzazione. In presenza di aggravamento della sintomatologia si deve prendere in considerazione un rapido espletamento del parto indipendentemente dall’epoca gestazionale. Rottura pretermine delle membrane amnio-coriali La rottura pretermine delle membrane si verifica nel 3-17% delle gravidanze, distanza e di morte fetale • tra le 24 e le 34 settimane: si consiglia un controllo intensivo del benessere fetale associato alla terapia con corticosteroidei • dopo le 34 settimane: è opportuna l’induzione del travaglio di parto perchè aumenta il rischio d’infezione fetale è rappresentata da un’infiammazione di origine batterica e precede di qualche giorno l’inizio del travaglio spontaneo. Se la rottura delle membrane avviene: • prima delle 24 settimane di gravidanza: vi è un alto rischio di corionamniotite, di ipoplasia polmonare, di disturbi neurologici a PERCORSO NASCITA 25 STILI DI VITA Alimentazione Durante la gravidanza è importante mantenere una dieta equilibrata, varia, naturale. La donna gravida non è, salvo eccezioni, ammalata, quindi deve unicamente prestare attenzione a nutrirsi in maniera sana. È dunque falsa la diceria popolare secondo la quale si dovrebbe mangiare per due: il fabbisogno energetico di una donna in gravidanza è di circa 26 per saperne di più 38 kcal/Kg/giorno. Aumenta inoltre il fabbisogno di vitamine e sali minerali, in particolare di acido folico, importante nella sintesi dei globuli rossi, nella prevenzione dell’anemia e nello sviluppo del feto. I cibi a buon contenuto di acido folico sono: • • • • frutta verdura pesce pollo NASCERE • tacchino • latticini settimane, 8 kg a 30 settimane e non più di 12 kg a 40 settimane. I cibi sconsigliati sono quelli troppo salati, i dolci o quelli troppo grassi (insaccati, merendine, creme e mascarpone), i cibi piccanti, speziati e fritti. L’incremento di peso ideale, da ottenere dall’inizio alla fine della gravidanza, è intorno ai 10-12 kg, con incrementi parziali di 1 kg nel primo trimestre, 4 kg a 20 Tabacco È ampiamente documentato l’effetto dannoso del fumo sul feto. I bambini di donne fumatrici vanno incontro ad un minor accrescimento in utero con relativo basso peso alla nascita e la minor capacità di ossigenazione della madre fumatrice comporta anche possibili PERCORSO NASCITA 27 ripercussioni negative dell’apparato respiratorio del feto. È necessaria l’astensione dal fumo almeno durante la gravidanza e l’allattamento. Bevande alcoliche Il consumo di alcolici da parte della donna in gravidanza è sicuramente da scoraggiare. In caso di abuso, sia per quantità sia per uso protratto nel tempo, si possono manifestare un insieme di numerose anomalie fetali; modica quantità giornaliera ai pasti è permessa. Droghe Assolutamente vietata ogni droga. Farmaci È buona norma in gravidanza farne uso solo in caso di effettiva necessità e su 28 per saperne di più indicazione del medico curante. Ci sono molti farmaci che si possono usare con tranquillità ed altri il cui utilizzo può comportare dei rischi soprattutto per il feto. Il periodo della gravidanza più critico è il primo trimestre e naturalmente è necessaria molta attenzione in qualsiasi periodo della gravidanza. Attività lavorativa Può essere proseguita in gravidanza purché non comporti un eccessivo impegno fisico, una possibile esposizione a traumi o a contatto con sostanze ed ambienti potenzialmente tossici. Il concetto va ovviamente esteso anche all’attività domestica. Si ricorda che la legislazione italiana prevede l’astensione obbligatoria dal lavoro per gli ultimi 2 mesi di gravidanza e i NASCERE primi 3 mesi dopo il parto. In presenza di eventuali patologie della gravidanza, la donna con opportuna certificazione medica può fare richiesta di astensione anticipata dal lavoro. Attività sessuale Non vi è motivo di controindicazione ai rapporti sessuali in una gravidanza fisiologica, anzi se gradito e possibile è meglio averne. Vale ovviamente anche in questo caso la norma del buon senso. Esistono alcune situazioni in cui i rapporti sessuali durante la gravidanza devono essere ridotti o sospesi: • • • • dalla vagina perdite di liquido amniotico presenza di una infezione in corso presenza di placenta previa, cioè di una condizione in cui la placenta si trova in una posizione anomala casi di feti multipli Esercizio fisico Verificato lo stato di buona salute si possono praticare sport con prudenza e senza superare i limiti dell’affaticabilità, evitando quelli che comportano attività fisiche violente, sforzi o possibilità di traumi (sci, equitazione, …). • minacce d’aborto • precedenti parti prematuri o in presenza di segnali di rischio di parto prematuro • sanguinamenti inspiegabili PERCORSO NASCITA 29 IL PARTO I corsi di preparazione al parto Attorno alla metà dell’Ottocento iniziarono i primi studi sul dolore del parto e su come alleviarlo. I vari metodi partivano dal presupposto che la donna ricoprisse in gravidanza un ruolo passivo proponendosi unicamente di insegnarle come “spingere bene”, al fine di consegnare agli operatori 30 per saperne di più pazienti più tranquille e collaboranti. Negli ultimi anni sono nate delle metodologie il cui approccio concettuale è quello di rendere la donna attiva, sicura di sé e protagonista, facendole accettare il dolore come opportunità evolutiva. Anche il bambino viene considerato come individuo con una propria personalità, cercando così di favorire il legame e la comunicazione tra madre e figlio. NASCERE Vengono proposte alcune tecniche di rilassamento, per affrontare lo stress, l’ansia, il panico, interrompendo il ciclo tensione-paura-dolore. Un proverbio cinese dice: “se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco”. Questa vorrebbe essere la filosofia dei corsi dell’Ulss 18. Il travaglio Il travaglio è determinato dalle contrazioni uterine e comporta la fuoriuscita del feto e dei suoi annessi attraverso la via genitale modificata secondo una precisa sequenza di fenomeni maturativi materni e fetali. Il travaglio è cronologicamente PERCORSO NASCITA 31 contenuto entro un tempo medio di 6 ore nelle pluripare e 8-10 ore nelle nullipare ed inizia quando sono presenti contrazioni uterine regolari con intervalli inferiori a 5 minuti; l’appianamento del collo uterino e la dilatazione cervicale ne costituiscono l’effetto più immediato e rilevabile. Un’errata valutazione del momento di inizio del travaglio può costituire il primo anello di una catena di errori, che si concludono con un taglio cesareo inutile. Nella fase attiva del primo stadio la dilatazione procede velocemente, dimostrando così l’efficacia delle contrazioni uterine che sono più ravvicinate e più intense. Per determinare la loro frequenza ed intensità ci si può affidare all’ interpretazione soggettiva 32 per saperne di più dell’ostetrica, oppure alla rappresentazione grafica continua ottenuta con l’applicazione di un cardiotocografo. Nella seconda fase del travaglio, che in genere non supera la durata di due ore, dopo il raggiungimento della dilatazione completa della cervice uterina avviene l’espulsione del feto e di seguito l’uscita della placenta e delle membrane. È durante questa fase che spesso si inizia l’infusione di ossitocina per far progredire il feto. Il dolore del travaglio Parlando di contrazioni uterine sorge automaticamente il quesito: quanto sono dolorose? Il dolore del parto ha caratteristiche del tutto particolari: insorge infatti in NASCERE un individuo perfettamente sano, è limitato nel tempo e seguito dalla gratificazione relativa alla nascita del bambino. E’ caratterizzato da due componenti: una fisica, dovuta agli stimoli dolorosi delle contrazioni uterine e una psicologica-emotiva dovuta alla paura dell’ignoto di un evento non dominabile. Queste due componenti si intersecano fra loro e gravidanza o durante il corso di preparazione al parto. L’informazione, la rassicurazione, l’ascolto, il contatto fisico mediante massaggio con l’applicazione di compresse calde sono il più delle volte sufficienti a far sopportare meglio il dolore. Nell’ospedale di Rovigo non è prevista la presenza continuativa di un anestesista in travaglio, ma il parto con analgesia epidurale è possono essere aumentate da condizioni psicologiche di particolare fragilità emotiva o di fisiologica ipersensibilità al dolore. garantito a tutte le donne che ne facciano richiesta nell’ostetricia di Trecenta. D’altro canto tale metodica analgesica non può essere considerata una soluzione: se da un lato ha un effetto analgesico soddisfacente, dall’altro può provocare un aumento della lunghezza del travaglio, con la necessità di un monitoraggio continuo del benessere fetale e con Nei nostri reparti è ritenuto fondamentale un supporto continuo in travaglio offerto dallo staff di ostetriche che in gran parte sono già state conosciute nelle ultime settimane di PERCORSO NASCITA 33 il conseguente rischio di un parto operativo (ventosa ostetrica). Lo sforzo quotidiano di noi medici, ostetriche, infermiere è rivolto a riportare questo evento nell’ambito della naturalità. Se la gravidanza è decorsa fisiologicamente e dalle cure prenatali, la futura mamma rientra nella categoria a basso rischio: il suo travaglio e parto supportare emotivamente e fisicamente la propria consorte. L’ostetrica seguirà con attenzione le condizioni del benessere fetale, monitorandone la frequenza cardiaca ad intervalli regolari, senza trascurare il suo ruolo di guida e di riferimento per la mamma. saranno il più possibile demedicalizzati. Non sarà più necessario sottoporre la madre a pratiche obsolete come il clistere, la tricotomia, la posizione obbligatoria supina a letto, etc. Sarà invece possibile affrontare il travaglio deambulando piuttosto che stare accovacciata sulla poltrona, mentre il partner farà il possibile per delle condizioni di rischio per il feto, l’arresto della dilatazione del collo uterino o il mancato impegno del vertice fetale, sarà necessario ricorrere al parto cesareo. A tale conclusione si può giungere anche prima del travaglio quando ad esempio a fine gravidanza si diagnosticasse una presentazione anomala del 34 per saperne di più Il taglio cesareo Se durante il travaglio dovessero presentarsi NASCERE feto (come la presentazione podalica), quando fosse presente una placentazione anomala o le condizioni endouterine non risultassero ottimali, oppure se ci fossero cicatrici uterine da pregressi interventi (es. miomectomia multipla). Il taglio cesareo è l’intervento laparotomico che consente l’estrazione del feto e degli annessi mediante un’incisione chirurgica della parete addominale ed uterina. Tale intervento è entrato nella routine divenendo sempre più sicuro, standardizzato ed espletato in tempi ridotti. Anche presso il nostro reparto ne è cresciuta la frequenza, a causa soprattutto del progressivo aumento delle donne già cesarizzate o sottoposte ad interventi all’utero. Tuttavia rimane pur sempre un intervento chirurgico e come tale gravato da una minima possibilità di complicanze intraoperatorie e postoperatorie superiori al parto vaginale. È noto che l’età materna avanzata aumenta l’incidenza delle complicanze sia per la madre sia per il feto. La gravidanza oltre i 40 anni non è solitamente considerata a rischio aumentato, ma non è neppure esclusa questa possibilità. Il ricovero e la conduzione del parto Al momento del ricovero la donna con contrazioni uterine regolari, una volta compilata la cartella ostetrica e soddisfatti i criteri del basso rischio, viene condotta in sala travaglio assieme al PERCORSO NASCITA 35 coniuge. L’ostetrica la aiuterà ad adottare la posizione più confortevole possibile e si assicurerà costantemente del benessere fetale, verificando che la dilatazione evolva normalmente, affiancata dai cardiotografi disponibili in sala oltre a tutti gli altri presidi medico-chirurgici routinari e d’emergenza presenti. Al momento del parto ci neonatale e per l’assistenza anestesiologica e chirurgica della madre. Per ogni eventualità è immediatamente agibile l’adiacente sala operatoria dedicata agli interventi ostetrici sia di routine sia di emergenza. Una piccola percentuale di gestanti etichettate a basso rischio potrà presentare delle complicanze non prevedibili (alterazioni della frequenza si potrà trasferire presso l’adiacente sala parto, caratterizzata da luci soffuse e un adeguato silenzio. Saranno presenti, oltre all’ostetrica (principale figura attiva), un’ostetrica di guardia e il neonatologo/rianimatore che interverranno solo se necessario. La sala parto è provvista di attrezzature tecnologiche per la rianimazione cardiaca fetale, anomalie dell’attività uterina, presentazioni fetali anomale, emorragie post-partum) che obbligheranno a cambiare i piani assistenziali. La degenza avverrà in stanze da uno a quattro letti provviste di bagno, culle e fasciatoi. I neonati rimarranno accanto alla madre fin dall’immediato post-partum, consentendo 36 per saperne di più NASCERE in tale modo un precoce allattamento. • Tovaglioli, bicchieri di plastica, bottiglie d’acqua, fazzoletti di carta Cosa mettere nella valigia Per la mamma: • Camicia da notte, possibilmente in fibra naturale, con apertura adeguata per l’allattamento e la pulizia del seno • Reggiseno per • • • • • l’allattamento (utile ma non indispensabile) Dischetti paralatte monouso per la protezione del capezzolo Mutande in cotone comode in rete monouso o normali Assorbenti igienici grandi Vestaglia e ciabatte Asciugamani, detergente intimo, carta igienica, catino per l’igiene intima Per il bebè: Invernale • N° 4-5 Magliette lana-cotone a manica corta o lunga • N° 4-5 Coprifasce di lana e/o cotone felpato (tutine e/o magliette + ghettine) • N° 4-5 Paia di calzine e/o scarpine di lana • N° 4-5 Bavaglini Estivo • N° 4-5 Magliette cotone a manica corta • N° 4-5 Coprifasce di cotone (tutine e/o magliette + mutandine) • N° 4-5 Paia di calzini di cotone • N° 4-5 Bavaglini Si consiglia alla mamma PERCORSO NASCITA 37 di preparare il cambio giornaliero (una maglietta, una tutina, un paio di calzini) in un sacchetto con scritto il nome e cognome del neonato. Il numero dei cambi corrisponde al numero dei giorni di degenza della madre (4-5 giorni). Per la pulizia del neonato saranno utili un catino, una spugna naturale, un sapone neutro, un asciugamano. La casa da parto L’Azienda Ulss 18 offre due differenti possibilità rispetto al luogo dove partorire. A Rovigo il reparto di Ostetricia è indicato alle pazienti con fattori di rischio, l’ Ostetricia di Trecenta è invece riservata ai parti presumibilmente normali che presentano: 38 per saperne di più • travaglio di parto spontaneamente insorto tra la 37ª e 41ª settimana • presentazione di vertice, cioè posizione del bimbo con la testa verso il basso • condizioni cliniche materne normali • assenza di precedenti esperienze ostetriche negative • accrescimento fetale nella norma A Trecenta si potrà partorire in una struttura distinta, affiancata al reparto: la casa da parto, un luogo speciale dove si svolge un evento speciale, cioè la nascita. È una struttura demedicalizzata, dove la coppia ha un ruolo da protagonista per l’intero percorso della maternità. Gli ambienti semplici e accoglienti sono piccole NASCERE riproduzioni del proprio domicilio, per dare al bambino un’accoglienza rispettosa, sicura, mantenendo un legame ininterrotto con la madre e il padre. La casa da parto si pone come opzione alternativa rispetto al parto a domicilio, che trova attualmente limitazioni nella maggior parte delle abitazioni civili e nella garanzia dei requisiti minimi lungo tutto l’arco della gravidanza e si estende dopo il parto al puerperio, per garantire la continuità di assistenza alla neomamma e per focalizzare l’attenzione sul neonato nei primi mesi di vita. Sono previsti incontri dal 4° al 7° mese una volta la settimana, la sera o nel tardo pomeriggio, per la durata di circa 60/90 minuti, nei quali si discute e si propongono esercizi di rilassamento, di sicurezza. La donna può rimanere sempre nello stesso ambiente per tutta la sua permanenza, anche con la sua eventuale famiglia, vivendo la nascita nel modo più naturale possibile, nella riservatezza, nella serenità e al tempo stesso nel massimo della sicurezza. Il corso di accompagnamento alla nascita si sviluppa quasi ginnastica dolce, yoga e shiatsu; e una volta al mese parteciperà agli incontri anche il partner. Negli ultimi due mesi gli incontri si terranno durante la mattina e una volta al mese la sera con i partner. Alla dimissione dalla casa da parto, concordata e appropriata, si continua a sostenere la nuova famiglia nel periodo critico PERCORSO NASCITA 39 del rientro a domicilio, attuando i servizi volti alla sorveglianza clinica, alla promozione dell’allattamento al seno, al sostegno della salute della madre, del neonato e della famiglia, nelle prime settimane di adattamento alla nascita. L’ostetrica si recherà in visita quotidiana per i primi 5 giorni, con accessi predefiniti o personalizzati; successivamente svolgerà L’Assistenza domiciliare viene attivata direttamente in ospedale. La casa è gestita solo da ostetriche specialiste nella promozione e nella protezione della fisiologia e della salute, nonché del legame genitori-bambino. La casa da parto è adiacente e collegata funzionalmente al reparto convenzionale, quindi è possibile ricorrere a consulenze mediche una visita settimanale. Si terranno in considerazione soprattutto le situazioni familiari con fattori di maggiore rischio sociale o sociosanitario. trasferendo la donna in caso di necessità. Si affida il “potere” alle donne che, con la loro forza, l’adeguato sostegno e tranquillità fanno sì che la nascita diventi un evento psico-fisico-sociale e non resti solo un fatto medico-sanitario. Dopo 1 mese si terrà un nuovo incontro del gruppo “percorso alla nascita” in ospedale e si programmeranno nuovi incontri. 40 per saperne di più NASCERE PERCORSO NASCITA 41 IL BAMBINO Allattamento al seno Un altro momento importante è rappresentato dall’esogestazione, in cui la mamma deve accudire, proteggere e provvedere al nutrimento del suo piccolo e il modo migliore per farlo è lasciarsi trasportare dal sapere profondo, istintivo, corporale ed arcaico delle donne donando con un gesto d’amore il seno. Il 42 per saperne di più seno è come un paniere ricco di meravigliosi prodotti biologici, preparati con perfezione durante la gravidanza, disponibili e completi proprio per quel bambino. Ogni tanto possono verificarsi degli intoppi, come qualche piccolo problema di ragadi, ingorghi o qualche ormai rara mastite, ma tutto risolvibile in breve tempo. Allattare i propri figli al NASCERE seno è del tutto naturale e non dovrebbe esser La difficoltà maggiore per le donne sembra essere quella considerata una scelta, ma l’unico nutrimento ideale per il neonato. Il seno durante la gravidanza non merita particolari preparazioni, se non quella di massaggiare talvolta il capezzolo con un panno morbido e sola acqua per la pulizia, evitando l’utilizzo d’unguenti o creme che avrebbero solo l’effetto di ammorbidire la cute rendendola più delicata. di non sapere se il bimbo ha mangiato a sufficienza e di non aver una regolarità nell’orario dei pasti. In realtà non esistono regole; il neonato deve poter succhiare al seno ogni volta che lo desidera, anche venti volte al giorno. Il latte esce in composizione diversa dall’inizio alla fine della poppata e anche nell’arco della giornata, quindi non PERCORSO NASCITA 43 è possibile sapere quanto e quale latte assume ogni volta il bimbo. In ogni caso è assolutamente necessario non interferire con aggiunte di liquidi (acqua, tisane, latte artificiale o altro) per non pregiudicare il successo dell’allattamento materno. Ben presto imparerete a riconoscere i segnali di richiesta di latte del vostro piccolo. Comincerà a succhiarsi il pugno o le potrebbero durare più a lungo. Non preoccupatevi, piuttosto cercate di stimolare il vostro bambino. dita prima di scoppiare a piangere, la testa oscillerà da un lato all’altro: il linguaggio del suo corpo vi diverrà così familiare da anticipare il pianto disperato dovuto alla fame. Generalmente il tempo di una poppata è di circa 20 minuti ma, soprattutto nei primi giorni di vita quando il bambino tende ad assopirsi più facilmente, le poppate delle prime feci e dei liquidi extravascolari in eccesso oltre che a un ridotto apporto calorico. I neonati dovrebbero riguadagnare o superare il peso che avevano alla nascita entro i primi 10-14 giorni di vita e aumentare di circa 2030 grammi al giorno durante il primo mese. Se il bambino non recupera il peso alla nascita entro la 2ª settimana 44 per saperne di più Il peso Durante i primi 3-4 giorni di vita il peso di un neonato tende a ridursi solitamente fino al 10% in meno rispetto al peso al momento della nascita. Tale calo, definito fisiologico, è dovuto all’eliminazione NASCERE di vita, è compito dei genitori e del pediatra osservare come e quanto mangia il neonato al fine di verificare l’adeguatezza dell’apporto alimentare ed eventualmente ricercare altre cause della scarsa crescita. È sufficiente pesare il proprio piccolo una volta la settimana, svestito, con la stessa bilancia e a una medesima ora del giorno, tenendo presente che un il getto dell’acqua corrente tiepida per pochi secondi avendo cura di risparmiare la zona attorno all’ombelico. È consigliabile utilizzare detergenti a pH compreso fra 7.7 e 5.5 (pH neutro o moderatamente acido) con cui si può lavare anche il cuoio capelluto. Nelle femmine è importante detergere bene la regione genitale da avanti a indietro (dalla vulva verso l’ano) per neonato cresce circa 125-200 gr alla settimana. L’igiene evitare la trasmissione di germi favorita dai normali rapporti fra genitali esterni e ano. Bastano poche regole per curare in modo adeguato l’igiene del vostro bambino. Finché non avviene la caduta del moncone ombelicale si può detergere il bambino con ovatta o un panno in cotone imbevuti di acqua tiepida o sciacquarlo sotto Il moncone ombelicale generalmente cade intorno al 7°-10° giorno di vita ed è importante mantenerlo pulito avvolgendolo con una garza sterile che va sostituita ad ogni cambio di pannolino, fino alla completa PERCORSO NASCITA 45 mummificazione e caduta. In seguito è buona norma pulire a fondo la cicatrice con una garza sterile per togliere gli eventuali residui di pelle. Qualora riscontriate la presenza di secrezioni giallastre o una riparazione cicatriziale non troppo convincente è opportuno consultare il pediatra. Alla caduta del moncone ombelicale è possibile dell’ambiente di 24-25°C. Immergete quindi il bambino facendo sì che poggi il capo sul vostro gomito, sorreggete il corpo con la mano e afferrate la radice della coscia, userete l’altra mano per lavarlo. Asciugatelo bene soprattutto nelle pieghe cutanee. Se la cute è molto secca utilizzate detergenti oleosi o creme emollienti da applicare dopo il bagnetto. Per la detersione della cimentarsi nel primo bagnetto completo. È bene che diventi un rituale quotidiano e, come tale, va predisposto tutto l’occorrente per la sua celebrazione: asciugamano, detergente, eventualmente qualche giocattolo. La temperatura dell’acqua deve essere di 37°C (misurata con termometro apposito o “con il gomito”) e quella regione anale è importante cercare di cambiare il neonato ogni volta che è bagnato o sporco, lavando il culetto con acqua corrente tiepida e detergenti a pH neutro o moderatamente acido, ricorrendo alle salviette detergenti in commercio solo se non potete fare altrimenti. Se la cute della regione perianale si presenta arrossata o 46 per saperne di più NASCERE irritata, lasciate il piccolo senza pannolino per un po’ di tempo, dopo averlo lavato con acqua e asciugato bene. Non utilizzare creme di propria iniziativa, ma consultare il pediatra. Talvolta gli occhi del neonato possono presentare delle secrezioni al mattino; in tal caso è opportuno pulirli con una garza sterile imbevuta di soluzione fisiologica, con un movimento dall’angolo interno a quello esterno dell’occhio. Se la secrezione è giallastra o persistente è bene consultare il pediatra che consiglierà l’applicazione di un’opportuna pomata. Qualora il piccolo presenti il naso chiuso è possibile instillare delle gocce di soluzione fisiologica (2 ml per narice) prima dei pasti; è sufficiente porre il piccolo in posizione supina e inclinare il capo verso il lato della narice in cui andrete ad instillare la soluzione fisiologica tramite una piccola siringa (alla quale avrete tolto precedentemente l’ago). Per la pulizia delle orecchie va evitato l’uso del cottonfioc. È sufficiente detergere il padiglione auricolare con acqua. Frequentemente nel neonato sano si riscontra il mughetto (o candidosi orale), un’infezione del cavo orale con la presenza di chiazze biancastre distribuite sulla mucosa del cavo orale e della lingua, talvolta dolenti. Sintomi della presenza del mughetto sono l’irrequietezza del bambino durante la poppata, dolore PERCORSO NASCITA 47 intenso al capezzolo durante l’allattamento, presenza di ragadi del capezzolo che non guariscono oppure tracce biancastre del fungo sul seno o sul capezzolo. In tal caso è opportuno intraprendere terapia locale antimicotica previo consulto del pediatra. Per creare un ambiente a misura di neonato è sufficiente che in casa vi sia una temperatura attorno ai 20°C d’inverno e di circa 24°C in bagno, quando lo laviamo. È bene far uso di umidificatori o di asciugamani bagnati sul termosifone se l’ambiente in cui vivete è troppo secco. Almeno una volta al giorno è necessario aerare le stanze in cui soggiorna il bambino. I controlli Nei primi giorni di vita il neonato è sottoposto in 48 per saperne di più ospedale ad alcune semplici indagini volte ad escludere alcune patologie che, se individuate precocemente, possono essere curate in modo adeguato e tempestivo. Tutti i bambini, prima di essere dimessi, vengono sottoposti a quello che viene comunemente definito screening neonatale. Si tratta di un test di laboratorio di alta qualità eseguito su un campione di sangue (tramite puntura del tallone del neonato) al fine di individuare alcune fra le più frequenti malattie metaboliche, ematologiche ed endocrine. In predimissione, i neonati vengono anche sottoposti a test di screening uditivo tramite un esame specifico, al fine di individuare eventuali danni all’udito che potrebbero interferire con l’acquisizione NASCERE del linguaggio (globalmente 5 neonati su 1000 soffrono di disturbi dell’udito). Vengono inoltre controllate eventuali anomalie cardiache congenite e la displasia congenita dell’anca, data da un difetto di sviluppo dell’articolazione coxofemorale (articolazione fra l’anca e il femore), che si presenta più frequentemente nella femmina e ha la tendenza ad evolvere verso la lussazione se non trattata opportunamente. Il ruolo del pediatra In Italia è attiva un’assistenza pediatrica extraospedaliera garantita dai Pediatri di libera scelta con lo scopo di mantenere un controllo dello stato di salute e dello sviluppo globale del bambino dalla nascita fino al compimento del 15°anno di età. Nel corso del primo anno di vita sono previsti cinque bilanci di salute: al compimento del 1°, del 3°, del 6°, del 9° e infine del 12° mese di vita. Ad ogni bilancio di salute il pediatra valuta le tappe di sviluppo psicomotorio proprie di quella determinata età, al fine di rilevarne eventuali ritardi o anomalie. Eseguirà inoltre un attento esame clinico del bambino per identificare precocemente eventuali problemi di natura organica tali da richiedere indagini di approfondimento o specifici trattamenti. Per quanto concerne lo sviluppo psicomotorio, ogni bambino è diverso dagli altri e ha una sua propria velocità di acquisizione PERCORSO NASCITA 49 e di trasformazione di competenze innate, dove l’ambiente e il tipo di stimoli che riceve giocano un ruolo fondamentale. Di seguito riportiamo i comportamenti che la media dei bambini con normale sviluppo psicomotorio manifesta alle varie età (definite come tappe): 1 mese • comincia a seguire con lo sguardo • se messo in posizione prona solleva il capo per liberare le vie aeree (naso e bocca) • le mani sono chiuse a pugno • emette suoni 2 mesi • sorride in risposta a stimoli 50 per saperne di più • comincia a gorgheggiare • apre le mani • solleva il capo di circa 45° se posto in posizione prona 3 mesi • comincia a socializzare con la persona che gli sta di fronte (sorride e vocalizza) • segue con lo sguardo con escursione maggiore • apre le mani, le guarda, ci gioca • solleva il capo di oltre 45° se posto in posizione prona 4 mesi • possiede un buon controllo del capo • comincia ad afferrare gli oggetti • socializza 5 mesi • raggiunge, afferra, manipola gli oggetti • punta i piedi NASCERE • inizia a rotolare da prono a supino e viceversa • si gira verso una fonte semisonora • comincia a mantenere la posizione seduta con appoggio e con il tronco flesso in avanti 6 mesi • sta seduto con appoggio • passa un oggetto da una mano all’altra • manifesta ansia quando la madre si allontana 7 mesi • sta seduto anche senza appoggio • manipola gli oggetti con opposizione del pollice • inizia a mangiare da solo 8 mesi • si porta in posizione eretta se sostenuto • striscia sull’addome • comincia a pronunciare i primi monosillabi 9 mesi • gattona • mantiene un oggetto opponendo il pollice alle altre dita 10 mesi • sta in piedi da solo per un breve periodo • imita i suoni • indica gli oggetti • afferra un oggetto opponendo pollice ed indice 12 mesi • sta in piedi da solo • cammina senza un sostegno con base allargata • dice una parola con significato (oltre a mamma e papà) • restituisce un oggetto PERCORSO NASCITA 51 su richiesta • costruisce una torre con due pezzi I vaccini Un ritardo nella manifestazione di una o più capacità non deve rappresentare per voi genitori l’incubo di una patologia sottostante: lo sviluppo psicomotorio del vostro bambino deve essere valutato e giudicato con il vostro aiuto dal personale esperto. 52 per saperne di più In Italia sono obbligatorie alcune vaccinazioni per i nuovi nati rispettivamente contro: poliomielite, tetano, difterite ed epatite, che si effettuano durante il primo anno di vita in tre dosi: la prima il 3° mese, la seconda fra il 4° e il 5° mese e la terza fra il 13° e il 15° mese. Tutti i vaccini obbligatori sono gratuiti e vengono eseguiti presso i servizi di igiene pubblica delle Unità sanitarie locali. La vaccinazione contro la pertosse, il morbillo, la parotite, la rosolia e quella contro le forme invasive da Haemophilus influenzae b (Hib) sono invece raccomandate. NASCERE Età Vaccinazioni Dose 3° mese Anti poliomielite, difteritetetano, epatite B, pertosse, haemophilus influentiae tipo B, pneumococcica 7 valente 1ª dose 5° mese Anti poliomielite, difterite2ª dose tetano, epatite B, pertosse, haemophilus influentiae tipo B, pneumococcica 7 valente 13° mese Anti poliomielite, difteritetetano, epatite B, pertosse, haemophilus influentiae tipo B, 1ª dose 13° - 15° mese Anti Morbillo, parotite, rosolia 1ª dose Anti Varicella dose unica Anti Pneumococcica 7 valente 3ª dose dopo il 5° anno Anti Difterite tetano pertosse, richiamo antipolio Anti morbillo parotite rosolia 2ª dose PERCORSO NASCITA 53 Il Bambino dal 2˚al 12˚ mese Lo svezzamento Per svezzamento si intende il periodo di passaggio graduale da un’alimentazione esclusivamente di latte ad una dieta contenente anche altri alimenti. Generalmente tale periodo si colloca intorno al 4˚6˚mese, quando il latte non è più in grado di rispondere alle esigenze nutrizionali del vostro bambino. Sarà necessario quindi introdurre nuovi alimenti secondo uno schema preciso che vi sarà fornito dal vostro pediatra a tempo debito. Un corretto svezzamento richiede: 1 l’introduzione di un alimento per volta, iniziando da piccoli 54 per saperne di più quantitativi 2 le prime pappe almeno fino al primo anno di vita devono essere preparate senza l’aggiunta di sale 3 i cibi contenenti glutine (frumento, orzo, avena, segale) vanno introdotti al raggiungimento di un peso corporeo pari a 7,5 kg o al compimento del 1° anno di vita ma con peso corporeo inferiore a 7,5 kg (iniziare con semolino di grano) 4 usare con prudenza lo zucchero per non abituare il bambino ai sapori troppo dolci 5 ritardare l’introduzione di uova e fagioli dopo i 9 mesi di vita (o comunque al raggiungimento di 9 kg di peso) 6 ritardare l’introduzione di bietole e spinaci per l’elevata presenza di nitrati in queste verdure NASCERE 7 fra la frutta preferire la pera e la mela all’inizio dello svezzamento. Introdurre la banana dopo il raggiungimento di 10 kg di peso corporeo (attenzione nella scelta della banana: se è particolarmente matura contiene troppo zucchero che può fermentare nell’intestino; se è verde ha troppa cellulosa) 8 introdurre la frutta allergizzante (kiwi, pesche, fragole) dopo il raggiungimento di 10 kg di peso Lo svezzamento rappresenta non solo un processo fondamentale nell’evoluzione delle abitudini alimentari del vostro bambino, ma anche un momento di crescita e trasformazione sul piano psico-sensoriale. Generalmente il passaggio all’alimentazione con cibi solidi risulta naturale se attuato con tatto e pazienza, secondo i tempi propri del tuo bambino, proponendo e non imponendo le nuove alternative alimentari. AllergiaIntolleranza alimentare L’allergia alle proteine del latte vaccino è una patologia relativamente frequente nel primo anno di vita (incidenza dell’1,9-2,5%). I sintomi possono essere dei più vari: diarrea o vomito con possibile rallentamento di crescita, anemia da perdita cronica di infinitesime quantità di sangue con le feci, dermatite atopica o eczema, disturbi respiratori, raramente reazioni anafilattiche. L’allergia alle PERCORSO NASCITA 55 proteine del latte vaccino tende a scomparire verso il primo anno di vita e raramente persiste oltre i 3-4 anni di età. In caso di allergia accertata, il trattamento consiste nell’eliminazione di tutti gli alimenti contenenti le proteine del latte. L’alternativa alimentare è costituita da “latte speciale” chiamato idrolisato proteico che contiene proteine completamente digerite. La reintroduzione del latte e dei suoi derivati dovrà avvenire con tempi e modalità stabiliti dal pediatra. Il gruppo di alimenti a cui è legato il 95% delle allergie alimentari è costituito da: • latte, uova, soia, grano: responsabili di reazioni allergiche che compaiono generalmente entro 56 per saperne di più il primo anno di vita e tendono a scomparire durante l’infanzia • arachidi, frutta secca, pesce, crostacei: allergeni generalmente permanenti (raramente l’allergia scompare con l’età) Il sonno Nei primi mesi di vita il bimbo dorme per lungo tempo (1220 ore al giorno), con un ritmo sonno-veglia, che va rispettato il più possibile, svegliandolo per i pasti solo se ha problemi di crescita. Sarà compito di voi genitori far scivolare gradualmente il lungo periodo di sonno verso le ore notturne, programmando la notte come tempo ideale da dedicare al sonno. Per raggiungere tale obiettivo sono quanto mai utili e rassicuranti rituali di addormentamento. NASCERE Per esempio: • aiutate il vostro bimbo ad associare il letto con il sonno, evitando di giocare con lui sul letto in particolare durante la notte • cercate di mantenere costanti l’orario di addormentamento serale e quello di risveglio mattutino • fate addormentare il bimbo nel suo lettino. Per evitare risvegli traumatici, fate in modo che non si addormenti in braccio o in altri luoghi mettendolo poi nel lettino perché quando si sveglierà si troverà in un posto che non riconoscerà e vorrà tornare subito fra le vostre braccia per riaddormentarsi • la stanza del vostro piccolo deve essere silenziosa, poco illuminata, mantenuta a una temperatura confortevole (20° C, il calore elevato potrebbe rendere difficoltoso l’addormentamento) • il bimbo deve andare a letto sazio nella giusta misura; non deve aver mangiato troppo la sera, né essere affamato • se il bimbo piange andate in suo soccorso e rassicuratelo con la vostra voce e un piccolo massaggio, possibilmente senza toglierlo dal letto. Non accendete luci, non sono necessari carillon • evitate sonnellini diurni troppo frequenti e prolungati La posizione corretta per il sonno dei vostri bambini è a pancia in su o lievemente PERCORSO NASCITA 57 di lato. Il lettino-culla deve avere sponde alte, il fondo e il materasso devono essere rigidi, non ricoperti da morbidi piumini. Da evitare i paracolpi che possono risultare pericolosi perchè sono un appiglio tramite il quale il bimbo può arrampicarsi e scavalcare le sbarre del lettino. Il cuscino non è necessario, se decidete di utilizzarlo sceglietelo molto basso. Dopo il parto Puerperio Il puerperio è il periodo di tempo necessario all’apparato genitale femminile per riprendere la sua normale funzionalità dopo un parto, inizia dopo l’espulsione della placenta e termina con la comparsa della prima mestruazione, 58 per saperne di più durando in tutto 3040 giorni. Il puerperio è caratterizzato da un periodo di stanchezza e di rilassamento dovuto al notevole lavoro che la donna ha sopportato durante il travaglio unito ad uno stato di sonnolenza. Questa fase è molto particolare sia dal punto di vista psichico che organico. Subito dopo il parto, l’utero comincia a contrarsi per diminuire la perdita ematica causata dal distacco della placenta e per ridurre le sue dimensioni, che torneranno quelle extragravidiche in circa 30 giorni. Queste contrazioni, definite morsi uterini, si manifestano come dolori crampiformi che colpiscono la zona sovrapubica soprattutto durante l’allattamento; possono essere abbastanza NASCERE dolorose, in particolare nelle donne che hanno avuto già un altro figlio. Il puerperio è caratterizzato dalla presenza di perdite che si manifestano ematiche ed abbondanti i primi 3-4 giorni, divenendo poi sieroematiche e infine solamente sierose; hanno una durata di circa 20 giorni con discrete variazioni individuali. Poliuria e sudorazione abbondante sono sintomi presenti in puerperio, atti ad eliminare i liquidi in eccesso accumulati durante la gravidanza. Il ritorno delle mestruazioni dopo il parto avviene nelle donne che non allattano al seno circa 30-40 giorni dopo il parto, mentre nelle donne che allattano possono anche non presentarsi per tutto il periodo di allattamento. La prima mestruazione dopo il parto viene chiamata capoparto e può essere piuttosto abbondante. Dopo circa 30-40 giorni dal parto è possibile riprendere ad avere rapporti sessuali, ma molto spesso vi è un calo della libido dovuto alla particolare situazione ormonale, la paura del dolore e la stanchezza. A questo si può aggiungere la secchezza vaginale che può accentuarsi nelle donne che allattano. Depressione post parto Con il termine baby blues si definisce uno stato di depressione e malinconia che colpisce circa l’80% delle donne che hanno partorito, nel quale si alternano sentimenti gioiosi per la nascita del proprio figlio ad altri meno nitidi, più confusi e indecifrabili. Vi può essere una facile tendenza al pianto, PERCORSO NASCITA 59 un sentimento di pessimismo sulle proprie capacità di accudimento del neonato, irritabilità ed ansia. La neomamma ipersensibile si sente trascurata dai familiari. Ai sintomi psicologici si accompagnano sintomi fisici come astenia, cefalea, inappetenza, disturbi della digestione e del sonno. Alcune donne richiedono più tempo rispetto ad altre per separarsi dall’immagine del bambino cresciuto nei nove mesi di gravidanza ed entrare in contatto con il neonato reale; le aspettative possono non coincidere con la realtà e queste sensazioni inattese possono creare delle difficoltà momentanee nell’instaurare un immediato rapporto affettivo con il neonato. È molto importante in questa fase riposarsi spesso, fare un pianto 60 per saperne di più liberatorio e dedicare del tempo anche a se stesse, non solo al bambino. Col passare dei giorni poi, allattando il bambino, consolando i suoi pianti, lavandolo, toccandolo, prendendosi cura di lui, la donna conferma a se stessa le sue competenze e capacità, inizia a conoscerlo e a creare con lui un’intimità: in questo modo la donna diviene madre. Perineo in puerperio Il perineo, chiamato anche pavimento pelvico o diaframma pelvico è costituito da fibre muscolari lisce involontarie e striate volontarie, sostiene gli organi addominali e porta all’esterno il prodotto del concepimento durante il parto oltre naturalmente a regolare la minzione e la defecazione nella vita NASCERE quotidiana. Tutte le strutture del pavimento pelvico durante il travaglio e il parto sono esposte a forze di pressione e di tensione; le più marcate modificazioni anatomiche si hanno nel periodo espulsivo dove tutto il piano muscolare che delimita lo iatus urogenitale viene costretto ad uno sfiancamento marcato fino ad arrivare anche a microlesioni o lacerazioni più ampie. Le lesioni perineali devono essere tenute il più possibile asciutte e pulite senza mettere creme o altro, a meno che non siano consigliate dopo opportuna consulenza. I punti di sutura verranno eliminati un poco alla volta dopo circa dieci giorni. Per ridurre eventuali cheloidi di cicatrici di un’episiotomia o di una lacerazione è utile, una volta eliminati i punti, massaggiare con piccoli movimenti circolatori la zona con olio. La presenza di lesioni del perineo e la ridotta capacità contrattile può essere causa di svariati disagi: • difficoltà dello svuotamento della vescica • incontinenza urinaria da sforzo, da urgenza o da entrambi, per lo più transitoria • difficoltà nel ricominciare i rapporti sessuali per la sensazione di dolore • emorroidi e stitichezza • emissione rumorosa di aria dalla vagina • difficoltà a trattenere i gas intestinali e le feci Questi segnali possono indicare una disfunzione del perineo che però non può essere trattata in puerperio, PERCORSO NASCITA 61 ma solo dopo sei-otto settimane dal parto. Si deve lasciare il tempo ai tessuti di cicatrizzare dopo lo stress subito e successivamente si potrà valutare una eventuale rieducazione perineale. La maggior parte delle donne trascura l’esistenza di questo importante apparato venendone a conoscenza solo durante il parto. La gravidanza potrebbe essere il momento opportuno per prendere coscienza del perineo, conoscere com’è fatto, a cosa serve, sapere che lo si può comandare, imparando a farlo con esercizi mirati. Durante i mesi precedenti al parto la donna può preparare il perineo massaggiandolo con dell’olio per renderlo più elastico e quindi sopportare maggiormente la tensione del parto. 62 per saperne di più Alcuni esercizi consigliati consistono nel contrarre il perineo ogni volta che aumenta la pressione endoaddominale, ad esempio interrompendo il flusso di urina contraendo gli sfinteri per qualche secondo durate la minzione, non più di una volta al giorno. È importante non aver fretta di fare attività fisica per ristabilire la muscolatura addominale, perchè può essere deleterio per il perineo; conviene lasciare trascorrere almeno sei mesi dal parto. NASCERE Tab. 2A: farmaci a rischio in gravidanza (1° trimestre) Farmaci a rischio Effetto teratogeno Alchilanti Malformazioni multiple, focomelia Anticonvulsivanti Malformazioni ossee e cardiache, cheilopalatoschisi Alcuni antistaminici Malformazioni multiple, stenosi pilorica Acido acetilsalicilico alte dosi Malformazioni del snc, intestino e arti inf. Chinacrina, clorochina Anomalie della colonna vertebrale, corioretinite Clomifene Difetti del tubo neurale Cortisone Labiopalatoschisi Cumarinici Ipoplasia nasale, condrodistrofia calcificante Danazolo Iperplasia surrenalica, pseudoermafroditismo ¬ PERCORSO NASCITA 63 Tab. 2A CONTINUA Farmaci a rischio Effetto teratogeno Imipramina Focomelia Ipoglicemizzanti orali Malformazioni multiple 19-nor-derivati Mascolinizzazione del feto femmina Progestinici Sindrome di vacteril Trimetropim Malformazioni multiple Vitamina D alte dosi Stenosi aortica, malformazioni facciali e dentarie, ritardo mentale 64 per saperne di più NASCERE TAB. 2b: FARMACI A RISCHIO IN GRAVIDANZA (II E III TRIMESTRE) Farmaci a rischio Effetto Teratogeno Aminoglicosidi Ototossicità Antidepressivi triciclici Tachicardia, irritabilità, ritenzione urinaria Antitiroidei Gozzo Benzodiazepine Ipotermia, ipotonia Beta bloccanti Ritardo di crescita con deficit mentale Chinino Porpora trombocitopenica Clorochina, chinacrina Sordità, alt. del rachide, ritardo mentale Corticosteroidei Depressione surrenalica, insuff. placentare Cumarinici Emorragie perinatali Diazossido Alopecia, ridotta tolleranza al glucosio ¬ PERCORSO NASCITA 65 Tab. 2B CONTINUA Farmaci a rischio Effetto Teratogeno Difenilidantoina Malf. ossee e cardiache, cheilopalatoschisi Diuretici tiazidici Peso ridotto, ipoglicemia Fenacetina Encefalopatia degenerativa Fenotiazine Ileo paralitico Inibitori delle prostaglandine Ipertensione polmonare Ipoglicemizzanti orali Ipoglicemia, ipotiroidismo Litio Ipotonia, cianosi, diabete insipido, gozzo Novobiocina Ittero Rifampicina Ipoprotrombinemia Tetraciclina Colorazione gialla denti, ipoplasia smalto Valproato di sodio Difetti di chiusura del tubo neurale 66 per saperne di più NASCERE Informazioni utili Ambulatori e servizi Ambulatorio ostetrico: segue in modo personalizzato lo sviluppo del feto, programmando esami clinici, laboratoristici ed ecografici. • All’ospedale di Rovigo ha sede al piano terra del poliambulatorio, corpo M, ed effettua sevizio il lunedì dalle 8.15 alle 11.15 e dal martedì al venerdì dalle 8.15 alle 13.00. • A Trecenta ha sede al I piano del poliambulatorio ed effettua i seguenti orari: dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13.00, martedì e giovedì anche dalle 14.30 alle 17.30 Ambulatorio di ecografia ostetrica: durante la gravidanza è prevista l’esecuzione gratuita di tre esami ecografici da effettuarsi, rispettivamente, nel I, II e III trimestre di gravidanza. Il ginecologo può richiedere, in caso di gravidanze a rischio, l’esecuzione di ulteriori esami ecografici. • All’ospedale di Rovigo l’ambulatorio ecografico è adiacente all’ambulatorio ostetrico ed effettua i seguenti orari: lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle 08.20 alle 13.00. • A Trecenta l’ambulatorio ecografico è adiacente all’ambulatorio ostetrico ed effettua i seguenti orari: dal lunedì al venerdì dalle 09.00 alle 13.00, martedì e giovedì anche dalle 14.30 alle 17.30. PERCORSO NASCITA 67 Servizio di diagnosi prenatale: l’ospedale di Rovigo offre alle donne gravide la possibilità di effettuare il prelievo di villi coriali (villocentesi) e di liquido amniotico (amniocentesi): queste metodiche consentono di eseguire l’analisi del cariotipo fetale per diagnosticare eventuali patologie cromosomiche. L’accesso a tali tecniche diagnostiche è consentito a seguito di un colloquio prenatale, che viene effettuato nell’ambulatorio ostetrico il mercoledì mattina dalle 11.30 alle 13.00, prendendo appuntamento telefonico al n˚ 0425/393319. Ambulatorio della gravidanza a termine: segue le mamme dalla 40ª settimana compiuta di 68 per saperne di più gestazione. Si raccolgono tutte le informazioni riguardanti il decorso della gravidanza e si esegue un’ecografia per valutare il profilo biofisico fetale, si effettua uno stick urinario e si misura la pressione arteriosa. I controlli successivi vengono personalizzati e stabiliti con il ginecologo. Se la gravidanza decorre fisiologicamente il parto viene indotto a 41 settimane + 6 giorni. L’ambulatorio è situato presso il reparto di ginecologia, di fronte alla sala parto, ed è possibile prenotare telefonicamente al n° 0425/393454 (Rovigo) o al n° 0425/725631 (Trecenta) Corsi di preparazione al parto: in collaborazione con il consultorio, sono consigliati a partire dalla 24ª settimana NASCERE di gestazione; consistono e in una parte pratica, in cui vengono eseguiti degli esercizi preparatori all’evento parto (parto attivo). Per prenotazioni e chiarimenti telefonare al n°0425/393780 (ost. Michela Fasiolato) I consultori Punto sanità di Rovigo, sede: V.le tre martiri, 89 tel. 0425/393780 • Lunedì dalle 8.30 alle 14.15: dr.ssa M. Luisa Cristina Mantovani • Giovedì dalle 9.00 alle 16.00: dr.ssa M. Luisa Cristina Mantovani • Venerdì dalle 8.30 alle 14.15: dr.ssa M. Luisa Cristina Mantovani Punto sanità di Arquà Polesine, sede: via Umberto I, 25 tel. 0425/91105 • Martedì dalle 8.30 alle 15.15: dr.ssa M. Luisa Cristina Mantovani PERCORSO NASCITA 69 Punto sanità di Polesella, sede: P.za Matteotti, tel. 0425/947377 • Mercoledì dalle 8.30 alle 15.15: dr.ssa M. Luisa Cristina Mantovani Punto sanità di Occhiobello, sede: Via Eridania S.M. Maddalena tel. 0425/768214 • Martedì dalle 8.30 alle 13.45: dr.ssa Anna Grazia Fabiani Punto sanità di Ceregnano, sede: V.le Trieste, 2 tel. 0425/96778 • Lunedì dalle 7.30 alle 13.45: dr.ssa Anna Grazia Fabiani • Giovedì dalle 9.00 alle 13.45: dr.ssa Anna Grazia Fabiani Punto sanità di Lendinara, sede: Via P. Perolari (ex ospedale) tel. 0425/605248 • Mercoledì dalle 14.30 alle 17.00: dr.ssa Anna Grazia Fabiani • Venerdì dalle 7.30 alle 13.00: dr.ssa Anna Grazia Fabiani Punto sanità di Badia Polesine, sede: Via Riviera Miani, 66 tel. 0425/598538 • Mercoledì dalle 9.15 alle 14.00: dr.ssa Anna Grazia Fabiani 70 per saperne di più Punto sanità di Castelmassa, sede: Via Fattori, 4 (ex ospedale) tel. 0425/846255 • Venerdì dalle 8.00 alle 13.00: dr. Stancarlo Paganini NASCERE Le associazioni • S.O.S vita. Offre un numero verde gratuito, attivo 24 ore su 24, per non lasciarti sola davanti a una gravidanza inattesa o che ti spaventa tel. 8008-13000 • Centro aiuto alla vita. Sede in galleria B. da Feltre, 8, IV piano, tel. 0425/27779 • Associazione “Danilo Ruzza”-onlusdonatori di midollo osseo e cellule staminali. Promuove la donazione del cordone ombelicale per il recupero delle cellule staminali. Per informazioni telefonare al n˚tel. 0425/393454-393462 • Progetto mamme libere dal fumo. Sostenuto dalla lega italiana contro i tumori, per aiutare le donne ad approfittare del periodo della gravidanza, così favorevole al cambiamento comportamentale, per allontanarsi definitivamente dalla sigaretta, creando un ambiente sano e un’aria pulita per il loro bambino. Chiedi aiuto alle tue ostetriche telefonando al n° 0425/393454 • Progetto famiglia sicura. Offre informazioni e orientamenti per le famiglie e per chiunque abbia bisogno di aiuto. Linea verde 800-462340 PERCORSO NASCITA 71 GLOSSARIO ACIDO FOLICO è una vitamina che si trova principalmente nelle verdure a foglia. Assunto a piccole dosi durante il primo trimestre diminuisce il rischio di difetti fetali del tubo neurale e di altri organi ALT e AST sono enzimi, che si trovano soprattutto nelle cellule del fegato. I loro livelli nel sangue sono utili per valutare il corretto funzionamento del fegato oltre a riflettere lo stato di salute del cuore 72 per saperne di più NASCERE AMNIOCENTESI analisi del liquido amniotico al fine di diagnosticare eventuali cromosomopatie del feto. Il prelievo avviene aspirando il liquido dal sacco amniotico con una siringa introdotta attraverso la parete addominale ANALGESIA EPIDURALE tecnica eseguita da un anestesista che consiste nella introduzione, tramite un ago, di un anestetico locale a livello lombare, in una regione limitrofa ai nervi che trasmettono il dolore del travaglio, per bloccare il dolore delle contrazioni ANAMNESI raccolta di tutte le informazioni relative allo stato di salute del paziente e della sua famiglia ANEMIA malattia caratterizzata dalla diminuzione della massa dei globuli rossi (eritrociti) e quindi della capacità di trasporto di ossigeno del sangue PERCORSO NASCITA 73 ASTENIA sensazione di debolezza dell’organismo BATTERIURIA emissione di batteri con le urine βHCG (BETA GONADOTROPINA CORIONICA UMANA) il suo monitoraggio, durante i primi 3 mesi di gestazione, permette di sapere se nel sangue è in circolazione l’ormone della gravidanza, e di valutare anche il corretto andamento di questa CARIOTIPO è costituito dal numero e dalla morfologia dei cromosomi di una cellula. L’analisi del cariotipo è una rappresentazione ordinata del corredo cromosomico di un individuo CERVICE o COLLO DELL’UTERO è la parte inferiore dell’utero che sporge in vagina CHELOIDE cicatrice superficiale, irregolare, formata da placche o da cordoni rilevati e duri 74 per saperne di più NASCERE CORIONAMNIOTITE grave infezione endoamniotica che conduce ad aborto CROMOSOMA è un corpuscolo situato nel nucleo di una cellula e contiene l’informazione genica, cioè i caratteri ereditari DIABETE MELLITO malattia causata da un aumento della glicemia (zuccheri) nel sangue non più controllabile dall’organismo. L’aumento della glicemia è conseguente alla diminuzione assoluta o relativa della secrezione o dell’azione dell’insulina prodotta dalle cellule del pancreas DIABETE GESTAZIONALE è un diabete che insorge in gravidanza e termina, generalmente, con la fine di questa. Compare alla fine del secondo trimestre e deve essere tempestivamente trattato per evitare problemi sia per la madre che per il feto PERCORSO NASCITA 75 DISPLASIA sviluppo anomalo di un tessuto o di un organo con deviazione dello stesso dalla sua funzione normale EDEMA è un aumento del liquido interstiziale localizzato nei tessuti all’esterno dei vasi sanguigni e delle cellule. Comporta un anomalo gonfiore degli organi o delle regioni interessate EMOCROMO comunemente chiamato analisi del sangue, è un esame ematochimico di laboratorio che serve a controllare il numero delle cellule (globuli bianchi, rossi, piastrine e il contenuto di emoglobina nei globuli rossi) presenti nel sangue periferico EMOGLOBINA (HB) proteina, costituente principale degli eritrociti (globuli rossi), deputata al trasporto e allo scambio di ossigeno e anidride carbonica in tutti i tessuti del corpo umano 76 per saperne di più NASCERE EMOGRUPPO gruppo sanguigno (A, B, AB, O) EPISIOTOMIA si tratta di un’incisione dei tessuti della vulva che viene eseguita, dopo l’infiltrazione di anestetico locale, per facilitare la fuoriuscita della testa del bambino ERITROCITA globulo rosso ESAME CITOLOGICO analisi della struttura e delle caratteristiche delle cellule al microscopio ESAME ISTOLOGICO analisi della struttura e del funzionamento dei tessuti al microscopio ESOGESTAZIONE la gestazione dura 18 mesi: 9 di endogestazione (bambino dentro) e 9 di esogestazione (bambino fuori), dopo il parto. È questo dunque il periodo in cui la mamma deve accudire, proteggere e provvedere al nutrimento del suo piccolo PERCORSO NASCITA 77 ETEROZIGOTE individuo che ha ereditato caratteri genetici derivanti da coppie di allelomorfi (o alleli: una di più forme alternative di un gene) non completamente identici FATTORE RH (fattore Rhesus) si riferisce alla presenza di una proteina sulla superficie dei globuli rossi. È possibile classificare gli individui in due gruppi: RH+ e RH–. Il sistema RH è importante per la compatibilità delle trasfusioni sanguigne FENOTIPO è l’insieme delle caratteristiche determinate dal genotipo (insieme dei geni dell’individuo), l’apparenza e la costituzione fisica dell’organismo di un individuo. Il termine indica alternativamente anche la manifestazione di un singolo tratto somatico o carattere, come il colore degli occhi o l’altezza GLICEMIA concentrazione di glucosio (zucchero) nel sangue; si misura attraverso un esame del sangue eseguito a digiuno 78 per saperne di più NASCERE IGM immunoglobuline (Ig), dette anche anticorpi, presenti nel sangue e nei fluidi dei tessuti. INSULINA è un ormone proteico prodotto dalle cellule del pancreas e risulta essere il fattore principale nel controllo del livello del glucosio nel corpo umano IPERTENSIONE ARTERIOSA aumento permanente della pressione sanguigna al di sopra dei valori normali IPOPLASIA sviluppo incompleto di un organo o di una parte del corpo (es. ipoplasia polmonare) ISOIMMUNIZZAZIONE comparsa nel sangue di anticorpi la cui produzione è stata indotta da antigeni (sostanze che sono in grado di indurre la produzione di anticorpi e di reagire con essi) assenti nell’organismo del soggetto, ma presenti in individui della stessa specie. L’esempio di gran lunga più frequente di PERCORSO NASCITA 79 isoimmunizzazione è rappresentato dalle trasfusioni di sangue non compatibili per il fattore RH, o dalla malattia emolitica del neonato LIQUIDO AMNIOTICO è il liquido contenuto nel sacco amniotico. La sua collocazione tra feto e pareti uterine costituisce uno strato isolante, che ha pertanto la funzione prevalente di proteggere l’embrione da eventuali traumi esterni. Inoltre permette al feto una maggiore facoltà di movimento e fa sì che la temperatura resti costante intorno ad esso. LORDOSI LOMBARE curvatura che la colonna vertebrale assume fisiologicamente nella zona bassa della schiena MASTITE infezione della mammella che causa gonfiore, febbre, dolore e arrossamenti della pelle MECONIO sono le prime feci del neonato espulse entro le 24 ore successive alla nascita. Presenta un colore bruno-verdastro, 80 per saperne di più NASCERE di consistenza vischiosa MEMBRANE FETALI O AMNIOCORIALI sono il “sacco fetale”, ovvero strati di cellule che si trovano vicino al rivestimento dell’utero e circondano il liquido nella cavità amniotica. Le membrane fetali svolgono un ruolo nella trasmissione di messaggi tra feto e madre, specialmente al momento del travaglio e del parto. La rottura delle membrane fetali, con la fuoriuscita del liquido amniotico, è un evento importante del travaglio. Proteggono il feto da infezioni batteriche MINZIONE atto di espellere l’urina MONCONE OMBELICALE ciò che rimane del cordone ombelicale che si dissecca assumendo un colore nero e un aspetto avvizzito, processo che lo porterà al suo definitivo distaccamento fra il 7° e il 14° giorno di vita MUCOSA UTERINA (ENDOMETRIO) mucosa che tappezza la cavità dell’utero PERCORSO NASCITA 81 MUGHETTO infezione banale da funghi che compare nei neonati. L’esame della bocca può rilevare macchie grigio-biancastre all’interno delle guance, sulle gengive, sul palato e sulla lingua. Il neonato diventa riluttante ad alimentarsi NULLIPARA donna che non ha mai partorito PAP-TEST analisi citologica delle cellule che si trovano nella cervice uterina. Serve principalmente per la diagnosi precoce del cancro. È un prelievo semplice ed indolore PERDITA EMATICA perdita di sangue PERINEO chiamato anche pavimento pelvico o diaframma pelvico, è costituito da fibre muscolari lisce involontarie e striate volontarie. Sostiene gli organi addominali e porta all’esterno il feto durante il parto oltre a regolare minzione e defecazione nella vita quotidiana 82 per saperne di più NASCERE PIROSI GASTRICA indica la sensazione di bruciore allo stomaco che può estendersi anche all’esofago, alla faringe e alla gola PLACENTA è l’organo a forma di disco che aderisce alla parete dell’utero ed è deputato agli scambi tra madre e feto PLURIPARA donna che ha partorito più figli POLIURIA è una disfunzione dell’apparato urinario, consistente nell’emissione di una quantità di urina superiore nell’uomo a 2 litri nelle 24 ore PRESENTAZIONE PODALICA il feto rivolge al canale del parto la parte inferiore del corpo invece che la testa. PRE-ECLAMPSIA è una condizione grave di ipertensione associata a proteinuria PERCORSO NASCITA 83 PROGESTERONE è un ormone che nella donna permette la creazione delle condizioni adatte alla fecondazione della cellula uovo e al suo annidamento nella mucosa uterina PROTEINURIA presenza di proteine nelle urine; una proteinuria significativa è indice di patologia PUBALGIA è una patologia che si manifesta con dolori localizzati in special modo nella sinfisi pubica PUERPERIO è il periodo di tempo necessario all’apparato genitale femminile per riprendere la sua normale funzionalità dopo un parto. Vede il suo inizio con l’espulsione della placenta e termina con la comparsa della prima mestruazione, durando in tutto 30-40 giorni RAGADI AL SENO sono piccoli taglietti dolorosi che compaiono sulla pelle intorno al capezzolo nel periodo dell’allattamento 84 per saperne di più NASCERE SIEROLOGIA si occupa della ricerca di anticorpi diretti verso la maggior parte degli agenti patogeni, batterici, virali e parassiti o per controllare l’efficacia delle vaccinazioni SIFILIDE malattia infettiva che si trasmette principalmente con i contatti sessuali o per via transplacentare da una donna gestante al feto SINFISI PUBICA è un’articolazione praticamente immobile che si trova al centro del bacino; la sua micromobilità è importante durante il parto, in quanto permette grazie alla sua elasticità il passaggio del feto STIPSI sinonimo di stitichezza, ovvero emissione scarsa o infrequente di feci TAMPONE VAGINALE E RETTALE esame tramite il quale si ricerca lo streptococco di gruppo B (GBS) che nel 5-25% delle donne è presente nella flora PERCORSO NASCITA 85 vaginale in modo asintomatico; in gravidanza è molto importante individuarlo perché è la causa più frequente di infezione neonatale TESSUTO ADIPOSO complesso di cellule chiamate adipociti che sono in grado di accumulare grasso garantendo dunque una grande riserva di energia TEST DI COOMBS INDIRETTO è un esame ematochimico. Se è positivo ci sono molte probabilità che si crei incompatibilità tra il sangue della madre e quello del feto TPHA (Treponema Pallidum Hemagglutination Test) è il test di elezione per individuare l’infezione da parte di un batterio, il Treponema pallidum, che causa la sifilide TOXOPLASMA ANTICORPI è un esame ematochimico per controllare se si è immunizzati contro la toxoplasmosi (che si trasmette attraverso le feci del gatto) e va eseguito subito dopo la diagnosi della gravidanza 86 per saperne di più NASCERE TRAVAGLIO è determinato dalle contrazioni uterine e comporta la fuoriuscita del feto e dei suoi annessi attraverso la via genitale modificata secondo una precisa sequenza di fenomeni maturativi. Il travaglio è cronologicamente contenuto entro un tempo medio di 6 ore nelle pluripare e 8-10 ore nelle nullipare TRICOTOMIA depilazione dell’area vulvare per assicurare una maggiore pulizia della parte da sottoporre a intervento TRITEST è un esame di screening, che valuta nel siero materno l’alfafetoproteina, l’estriolo e la gonadotropina corionica, associati all’età materna e al diametro della testa. Valuta le probabilità della donna di avere un bambino con la trisomia 21 e altre anomalie TUBE DI FALLOPPIO (o trombe uterine) i due condotti attraverso i quali passa l’ovulo quando si stacca dall’ovaio per arrivare nell’utero, normale sede della fecondazione PERCORSO NASCITA 87 URETRA canale che collega la vescica all’esterno attraverso il quale viene espulsa l’urina URINOCOLTURA è un esame delle urine che richiede una cura particolare nel raccogliere il campione; serve per vedere se c’è un’infezione urinaria ricercando microrganismi nelle urine VASCOLARIZZAZIONE formazione di vasi sanguigni in un organo o in un tessuto VDRL (Venereal Disease Research Laboratory) è un esame del sangue per la diagnosi della sifilide VERNICE CASEOSA materiale grasso inglobante frammenti di cellule epidermiche, di aspetto lucido e di colore bianco-giallastro, che ricopre la cute del feto, proteggendola dal liquido amniotico 88 per saperne di più NASCERE VERTICE FETALE testa del bambino VILLOCENTESI (prelievo dei villi coriali) i villi coriali e tutte le strutture placentari sono di origine embrionale: di conseguenza la dotazione cromosomica dei singoli elementi cellulari riflette esattamente il corredo cromosomico dell’embrione. Il prelievo dei villi coriali, chiamato villocentesi, è una tecnica di indagine intrauterina applicabile già dal primo trimestre di gravidanza che permette di riconoscere in una fase ancora estremamente precoce della gestazione la presenza di anomalie cromosomiche che possono causare gravi sindromi fetali, come per esempio la sindrome di Down VIRUS ROSOLIA ANTICORPI O RUBEO-TEST serve per controllare se si è immunizzati contro la rosolia. È un esame ematochimico che viene fatto immediatamente dopo la diagnosi di gravidanza poichè è teratogeno nel primo trimestre di gravidanza PERCORSO NASCITA 89 note note note note La guida multimediale per saperne di più NASCERE è stata realizzata grazie alla collaborazione scientifica dell’équipe medica dell’Azienda Ulss 18 di Rovigo. Ai numerosi specialisti che hanno contribuito alla stesura dei contenuti informativi va il nostro ringraziamento. Un grazie particolare al dr. Giancarlo Stellin e al dr. Giorgio Svaluto che hanno coordinato la cura scientifica dei testi. dr.ssa Alessandra Altafini dirigente medico sig.ra Doriana Bersanato infermiera professionale sig.ra Cimento Orietta ostetrica dr. Ferraro Francesco direttore SOS Ostetricia Ginecologia P.O. Trecenta sig.ra Claudia Fiorini ostetrica dr. Claudio Manes dirigente medico dr.ssa Alessia Pozzato dirigente medico sig.ra Monica Sartin infermiera professionale dr. Giancarlo Stellin direttore SOC Ostetricia Ginecologia P.O. Rovigo e Trecenta dr. Giorgio Svaluto direttore SOC Pediatria dr.ssa Alessandra Tomasi dirigente medico per saperne di più è la nuova collana di guide multimediali dell’Azienda Ulss 18 di Rovigo Questo secondo titolo, dedicato alla NASCITA, vuole offrire a tutte le neomamme e alle coppie che vogliono avvicinarsi alla maternità uno strumento semplice e di facile consultazione capace di fare da guida attraverso l’intero percorso della gravidanza. Il fascicolo è pensato per dare tutte le informazioni necessarie a vivere questo momento con serenità e consapevolezza, un cammino pensato per portare passo dopo passo la donna al centro della propria femminilità. Ogni fascicolo è completo di dvd che mostra, attraverso luoghi, testimonianze e persone i percorsi dedicati dall’Ulss 18 alla nascita, percorsi che sviluppandosi lungo tutto l’arco della gravidanza e arrivando fino al puerperio garantiscono una continuità assistenziale fatta di cura e professionalità.