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ANZIANI: COME DIFENDERSI DALLE TRUFFE

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ANZIANI: COME DIFENDERSI DALLE TRUFFE
FEDERCONSUMATORI
ASSOCIAZIONE PROVINCIALE DI CONSUMATORI E UTENTI
ANZIANI:
COME DIFENDERSI
DALLE TRUFFE
Materiale informativo per i cittadini-consumatori nell’ambito del progetto
“Tutela del consumatore: quando informazione fa rima con diritti”
ANZIANI:
COME DIFENDERSI DALLE TRUFFE
Indice
Le truffe agli anziani
- Il fenomeno
- Le truffe presso l’abitazione
- Cosa fare
Le truffe che avvengono o cominciano per strada
- Il prestito non restituito
- Cosa fare
- Le truffe cosiddette “all’americana”
- Cosa fare
- Ricontrollare il denaro
- Cosa fare
- Ripulire la giacca o far finta di conoscere la vittima
La clonazione delle carte di credito o del bancomat
- Clonazione allo sportello bancomat/postamat
- Cosa fare
- Clonazione della carta al pagamento POS
- Cosa fare
A chi rivolgersi
I numeri di emergenza
Centri di assistenza alle vittime di reato
- Sportello SOS TRUFFA
- Sportelli di aiuto alle vittime “NON DA SOLI”
Guida realizzata in collaborazione
con il Comune di Modena
Ufficio Politiche delle Sicurezze
e con il contributo di AUSER e SPI-CGIL di Modena
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LE TRUFFE AGLI ANZIANI
IL FENOMENO
Le truffe a danno di persone anziane stanno assumendo caratteristiche
molto diversificate, in quanto possono avvenire in contesti differenti, con
modalità variegate e coinvolgere soggetti diversi.
È importante, quindi, saper riconoscere le situazioni più a rischio, conoscere gli elementi che possono far pensare che sia in atto un tentativo di
truffa e, di conseguenza, i comportamenti da assumere.
Le stesse forze di polizia, infatti, sottolineano come, riguardo al reato di
truffa, una volta che questo è commesso, risulti molto difficile individuare
i responsabili e perseguirli. Pertanto è importante mettere in atto tutte le
azioni volte a prevenirlo.
Questa guida è, quindi, rivolta sia alle potenziali vittime di questo odioso
reato, sia a tutti quegli operatori pubblici e privati, reti parentali o amicali
che, venendo a contatto a vario titolo con persone anziane, possono assumere un ruolo nella prevenzione e nella tutela nei confronti di questa
categoria di persone.
“DIN
DON”
SONO
NO IL
NICO
TECNICO
DEL GAS...
NO, NO,
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APRO AGLI
SCONOSCIUTI...
E SE INSISTE
CHIAMO LA
POLIZIA!
3
Spesso, infatti, è la condizione di solitudine della persona che favorisce
i truffatori: le persone anziane con pochi amici e scarse relazioni sociali,
con minore prontezza di riflessi o minor conoscenza dei fenomeni di truffa
possono essere ingannate con maggiore facilità.
LE TRUFFE PIÙ RICORRENTI
Ci sono due grandi categorie di truffe: quelle che avvengono presso
l’abitazione della vittima e quelle che avvengono o cominciano in
strada. Queste ultime stanno assumendo un peso sempre maggiore.
LE TRUFFE PRESSO L’ABITAZIONE
I falsi funzionari
È forse la più classica delle truffe. Falsi funzionari di enti pubblici o privati
si presentano presso l’abitazione di persone anziane con diversi pretesti.
L’obiettivo, in questo caso, è prevalentemente il furto di denaro o beni
preziosi.
Vediamo quali sono le false identità assunte più frequentemente dai truffatori:
✔ Operatore delle aziende di acqua, luce, gas, con il pretesto della lettura
dei contatori o di verificare se si effettua la raccolta differenziata;
✔ Funzionari INPS o Agenzia delle Entrate, con il pretesto di dover controllare la posizione pensionistica o contributiva;
✔ Assistenti sociali, con il pretesto di dover valutare le condizioni di salute o di vita dell’utente;
✔ Funzionari del Catasto, con il pretesto di dover misurare l’appartamento.
È, inoltre, frequente il caso in cui i truffatori siano in due e utilizzino due
tecniche alternative:
Entrano entrambi nell’appartamento e, mentre uno distrae l’anziano,
l’altro cerca di rubare soldi o valori.
Ô
in casa una persona singola con un pretesto e cerca di portare via
Ô Entra
un oggetto qualsiasi. In un secondo momento il complice, spacciandosi
4
per un agente di polizia, si presenta presso l’abitazione chiedendo alla
persona anziana se riconosce l’oggetto e invita a controllare se manca
altro. In questo modo, è la stessa persona che mostra al malintenzionato
il posto dove conserva soldi o preziosi.
In questo secondo caso viene portato via tutto e ne deriva, oltre che un
danno materiale, anche un danno morale, perché spesso vengono sottratti beni aventi un valore di tipo affettivo. Inoltre può subentrare un
senso di paura, depressione, vergogna nella persona truffata.
COSA FARE
Innanzitutto, è importante sapere che non sussiste nessun obbligo
di far entrare in casa Operatori o Funzionari di enti pubblici o privati o di associazioni, senza aver verificato prima la loro reale identità. Ciò è possibile telefonando direttamente all’Ente o Associazione
a cui dicono di appartenere o chiedendo l’aiuto delle forze di polizia,
di parenti, amici o vicini.
Il più delle volte può essere, infatti, sufficiente la comunicazione, a
chi vuole entrare in casa, di voler verificare la sua identità o di voler
chiamare un vicino o un parente, per far allontanare queste persone,
se si tratta di malintenzionati.
É bene, inoltre, ricordare che, prima di procedere a controlli presso
le abitazioni, gli Enti affiggono degli avvisi nel palazzo o contattano
direttamente e in anticipo le persone per fissare un appuntamento.
Tutte queste verifiche occorre farle immediatamente, perché, una
volta che la persona si è introdotta nell’abitazione, è difficile e non
consigliabile effettuare telefonate o chiedere aiuto, in quanto i truffatori potrebbero reagire in maniera imprevedibile.
Se i truffatori si trovano già in casa, è importante osservarli bene di
modo da rilevare eventuali particolari, da riportare successivamente
nella denuncia, che possono essere utili alla loro identificazione, e,
qualora si allontanino con un mezzo di trasporto, cercare di rilevare
il modello, la targa, e la direzione percorsa. In ogni caso è bene chiamare subito le forze dell’ordine per la denuncia, senza toccare nulla,
anche al fine di consentire di rilevare eventuali impronte.
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LE TRUFFE CHE AVVENGONO O COMINCIANO IN STRADA
Come già detto stanno aumentando i casi di truffe che avvengono o cominciano in strada, caratterizzati dal fatto che la persona anziana viene
contattata in luoghi pubblici, al fine di mettere in atto un tentativo di
truffa. Elenchiamo, di seguito, alcuni esempi:
IL PRESTITO NON RESTITUITO
Recentemente si sono verificati diversi casi in cui una persona anziana è
stata avvicinata da persone estranee che affermavano di avere fatto un prestito ad un parente (supponiamo un nipote) della vittima e che tale parente aveva garantito la restituzione dello stesso da parte della nonna/nonno.
Facendo leva sul legame familiare queste persone inducono la persona a
pagare e l’accompagnano presso uno sportello bancario o postale, presso il
quale preleva la somma dovuta.
MA LO SA’
ENZA CHE
SUA NIPOTE
ANNA NON
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ANCORA
RESTITUITO
200 EURO?
6
MIA
NIPO
ANNA?
NON CR
PROPR
ORA L
CHIAMO
INFOR
COSA FARE
In questi casi, se si possiede un cellulare, conviene contattare subito
il proprio parente per verificare la situazione o le forze dell’ordine.
Cercate poi di attirare l’attenzione di altre persone, magari alzando
al voce e chiedendo spiegazioni.
È importante, anche in questo caso osservare e ricordare particolari
utili ad identificare queste persone come ad esempio il tipo e la targa
dell’auto, particolari accenti o connotati fisici.
Prima di prelevare denaro dal vostro contro corrente o libretto postale non si deve avere timore di segnalare l’accaduto all’operatore
dello sportello. In questo momento siete in una situazione protetta e
potete chiedere a lui di chiamare il vostro parente o segnalare quanto
sta avvenendo alle forze di Polizia.
LE TRUFFE COSIDDETTE “ALL’AMERICANA”
In questo tipo di truffe viene prospettato alla potenziale vittima di realizzare un guadagno. Vediamo i casi più classici:
MIA
POTE
A???
CREDO
PRIO,
A LA
MO E MI
ORMO
Falsa beneficenza o falsa eredità: il soggetto viene contatq
tato da una persona che afferma di dover fare una donazione o
provvedere a consegnare una eredità, chiedendo, perciò, dove si
trova un notaio. Il malintenzionato dice, quindi, di non possedere al momento l’anticipo per il notaio e chiede alla potenziale
vittima di anticipare la somma, con la prospettiva di incassare
una percentuale dell’importo che si andrà poi a depositare. La
vittima viene, poi, accompagnata a ritirare l’anticipo (spesso
cifre sostanziose, anche qualche migliaio di euro) e poi fatta
salire sull’auto per andare presso lo studio del notaio. Durante
il tragitto, però, i truffatori si ricordano che per l’atto sicuramente servirà una marca da bollo. Si fermano davanti a un
tabaccaio e chiedono alla vittima di andare a comprarla.
Appena il truffato scende, naturalmente, fuggono.
False pietre preziose: un signore di aspetto rassicuw
rante e in genere di mezz’età, si finge uno straniero che
per un’urgenza deve raggiungere il paese d’origine, ma
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non ha disponibilità di soldi liquidi per il viaggio. Ferma perciò una
persona per strada e cerca di vendere un anello o delle pietre preziose
che avrebbero un valore di 7 o 10mila euro. Naturalmente al soggetto
in questione le venderebbe a molto meno. Passa, quindi, un altro
signore ben vestito che dice di essere un gioielliere con tanto di lente
per controllare le pietre e subito dopo si offre di comprarle per 5mila
euro. A questi punto il presunto straniero insiste perché sia invece
l’altra persona a comprarle e spesso riesce a convincerla, facendosi
dare 2/3mila euro.
COSA FARE
Ricordati che nessuno regala nulla.
Occorre riflettere bene sulle proposte che si ricevono da persone
sconosciute e in circostanze strane.
È bene, inoltre, chiedere di dimostrare in qualche modo la veridicità
della proposta, prendere tempo e consultarsi in ogni caso con una
propria persona di fiducia.
RICONTROLLARE IL DENARO
Alcuni tipi di truffa hanno come condizione iniziale che la vittima sia appena stata in banca o alla posta a ritirare dei soldi.
Può succedere, infatti, che una persona anziana, dopo aver fatto un prelievo, venga seguita da qualcuno il quale poco dopo gli si presenta come
funzionario di banca o dell’Ufficio Postale. In genere il finto funzionario
suona al campanello di casa dicendo che potrebbe esserci stato un errore
per cui è necessario verificare il numero di serie delle banconote appena ritirate oppure che occorre verificare se tra il denaro prelevato fosse presente
una banconota falsa. L’anziano consegna i soldi e il truffatore, facendo finta di contarli o di controllarli, li sostituisce veramente con banconote false.
COSA FARE
Ricorda che nessun funzionario di banca o delle Poste cercherà mai
alcuno a casa per controllare le banconote o i numeri seriali. Pertanto è sufficiente non permettere alla persona di entrare in casa.
8
“DIN
DON”
SONO
DELL’UFFICIO
POSTALE,
C’E’ STATO UN
ERRORE. DEVO
CONTROLLARE
IL SUO DENARO
PERCHE’
POTREBBERO
ESSERCI
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DENARO.
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BISOGNO CI
BISOG
VEDIAMO IN
VEDIAM
UFFICIO
UFFI
RIPULIRE LA GIACCA
O FAR FINTA DI CONOSCERE LA VITTIMA
Non si tratta di vere e proprie truffe, ma di modalità per effettuare un
borseggio. I truffatori sono spesso donne con bambini, ma a volte anche
ragazzi, che, dopo aver urtato la vittima e avergli fatto cadere sulla giacca il
gelato o un caffè, con la scusa di ripulirgliela, le rubano il portafogli.
In altri casi, invece, si tratta di persone ben vestite e dall’aria distinta che
si avvicinano alla vittima facendo finta di conoscerla e abbracciandola calorosamente. Il vero scopo anche in questo caso è di sottrarre il portafogli.
In questi casi non bisogna farsi distrarre e fare mente locale su dove si
trovano i soldi.
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NONNA ENZA COME VA
VA’?
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QUANTO
UANTO TEMPO CHE NON C
CI
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VEDIAMO, COME STA?
NON MI
RICORDO
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NON CI
SIAMO
AMO MAI
CONOSCIUTI
NOSCIUTI
MI
I STIA
LONTANO
LA CLONAZIONE DELLE CARTE DI CREDITO O DEL BANCOMAT
CLONAZIONE ALLO SPORTELLO BANCOMAT/POSTAMAT
La clonazione della carta di credito, bancomat/postamat è una frode molto
diffusa così come il furto della carta. Le truffe si basano su sistemi sempre
più sofisticati e complessi e lo scopo è comunque sempre quello di carpire
il numero della carta di credito o del bancomat/postamat, ed il codice segreto (Pin). Il rischio del raggiro nel fare prelievi allo sportello bancomat è
elevato. Un altro sistema in grado di trattenere la carta bancomat è il caso
in cui una persona viene in aiuto suggerendo di ridigitare il Pin. La carta
non viene rilasciata ma il truffatore ha avuto modo di vedervi digitare il
codice e nel momento in cui vi allontanate dallo sportello procederà a
recuperare la vostra carta.
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COSA FARE
✔ Coprire sempre la mano quando digitate il codice.
✔ Fate attenzione a chi si trova in coda, se notate persone al lato
dello sportello, fate in modo di coprire la tastiera con la mano o
chiedete cortesemente alla persona di mettersi in fila.
✔ Controllare l’estratto conto ogni settimana. Controllate spesso
l’estratto conto bancario per verificare i movimenti della carta
Bancomat. Molte banche offrono la possibilità di monitorare
l’estratto conto in tempo reale tramite internet.
QUANDO SIETE
ALLO SPORTELLO BANCOMAT
FATE ATTENZIONE A NON ESSERE
OSSERVATI
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CLONAZIONE DELLA CARTA AL PAGAMENTO POS
Un altro frequente rischio per il consumatore è la possibilità di clonazione
della carta di credito o del Bancomat utilizzando i dispositivi Pos di pagamento. In questi casi i dispositivi di pagamento sono manipolati elettronicamente per carpire tutti i dati relativi alla carta.
COSA FARE
✔ Controllare l’estratto conto della carta di frequente al fine di
chiedere l’immediata sospensione al primo cenno di movimento
sospetto.
✔ Alert tramite Sms poiché molte banche offrono questo servizio
per avvisare il proprietario della carta di ogni movimento. È un
servizio di grande utilità per ridurre al minimo le conseguenze in
caso di clonazione.
✔ Plafond della carta minimo. È consigliabile fissare il plafond
di spesa mensile della carta di credito/bancomat al minimo indispensabile, al fine di contenere gli eventuali danni economici
della clonazione.
Molte banche offrono speciali carte di credito ricaricabili ed il rischio di subire danni in quest’ultimo caso è veramente minimo proprio perché posso caricare la carta di importi molto bassi.
A CHI RIVOLGERSI
• I NUMERI DI EMERGENZA
Nel caso di dubbio di tentativo di truffa in atto o in presenza di minacce,
chiamare subito la Polizia di Stato, i Carabinieri, la Guardia di Finanza o
la Polizia Municipale ai seguenti numeri:
Carabinieri - Pronto intervento ..........................112
Polizia di Stato ....................................................................... 113
Guardia di Finanza ............................................................ 117
Polizia Municipale .........................................059 20314
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• CENTRI DI ASSISTENZA
ALLE VITTIME DI REATO
Quando si subisce una truffa, oltre al reale disagio fisico ed al coinvolgimento emotivo derivante dall’evento, si perde il proprio senso di autostima ovvero la sensazione di vivere al sicuro in casa propria.
Il disagio dell’evento può essere attenuato solo se le vittime, soprattutto
soggetti deboli, anziani, vengono aiutate in una logica di intervento solidale specifico, su più campi, siano essi di tipo materiale, fisico o psicologico
da parte di esperti.
L’obiettivo è quello di assicurare solidarietà sociale, ovvero uno sforzo congiunto da parte di tutti: consumatori, imprese, istituzioni e forze dell’ordine.
Pertanto, per superare i danni materiali derivanti dall’aver subito una truffa, espletare misure burocratiche,
affrontare danni fisici,
psicologici ed economici
con persone competenti
e disponibili è necessario
rivolgersi presso sportelli o
centri appositi delle Associazioni dei consumatori,
già esistenti in diversi territori, che forniscono una
serie di interventi ed aiuti
differenziati, con la collaborazione delle istituzioni,
degli enti e del volontariato.
Nel caso si è rimasti vittima
di una truffa, per segnalare
casi sospetti, ricevere consigli e sostegno ci si può, invece, rivolgere ai seguenti sportelli:
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SPORTELLO SOS TRUFFA
Lo Sportello Sos Truffa è una delle azioni previste all’interno del progetto
“Tutela del consumatore: quando informazione fa rima con diritti”, realizzato dalle associazioni dei consumatori Federconsumatori, Adiconsum
e Movimento Consumatori, con il finanziamento della Fondazione Cassa
di Risparmio di Modena, la collaborazione del Comune e della Provincia
di Modena.
Lo Sportello telefonico SOS TRUFFA, in funzione da novembre 2006, in
questi anni si è dimostrato un valido aiuto per i cittadini “incappati” in
episodi di truffe o raggiri.
Lo Sportello telefonico rappresenta un aiuto concreto e importante per i
cittadini, creato per dare un aiuto concreto e tempestivo e di assistenza
a tutti coloro che sospettano di essere stati vittime di truffe, raggiri, reati
economici e contraffazione.
Attraverso i propri operatori, lo sportello Sos Truffa fornisce un primo
orientamento ai cittadini, evitando loro un inutile “giro di telefonate” per
individuare l’ufficio o la struttura competente per la soluzione del proprio
problema.
Il servizio è anonimo ed opera in collaborazione con le Istituzioni e le
Forze dell’Ordine.
L’accesso al servizio, gratuito per i cittadini di Modena e provincia, avviene
attraverso un apposito Numero Verde 800 631 316.
La gestione è affidata alle associazioni di tutela dei consumatori: Adiconsum, Federconsumatori, Movimento Consumatori.
SPORTELLI DI AIUTO ALLE VITTIME “NON DA SOLI”
Il Comune di Modena dal 1997 ha attivato sul territorio tre sportelli di
aiuto alle vittime denominati “Non da Soli” gestiti da associazioni di volontariato che hanno costituito un punto di riferimento, soprattutto per
persone anziane, per un supporto di tipo materiale e psicologico. Gli sportelli offrono una serie di servizi quali: informativo e di accoglienza, di sostegno sia morale che materiale, ai cittadini che si trovino ad essere vittime di
reato quali scippi, borseggi, furti o a vivere situazioni di particolare difficoltà.
Presso gli “Sportelli non da soli”, è stato istituito un fondo finalizzato a risarcire le vittime di alcune fattispecie di reato che copre i costi sostenuti per:
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q Riparazioni di danni materiali subiti all’abitazione o a sue pertinenze
a seguito di effrazioni per furto o tentato furto in appartamento
w Sostituzione della serratura dell’appartamento a seguito di furto
delle chiavi dell’abitazione
e Duplicazione di documenti personali rubati a seguito di furto, scippo o borseggio
r Duplicazione di documenti o targhe relative ad autoveicoli o a ciclomotori a seguito di furto
t Sostituzione della serratura o del vetro dell’autoveicolo a seguito di
furto o tentato furto su auto
Le richieste di accesso al fondo devono essere presentate entro 60 giorni
dalla denuncia di reato. Le informazioni e i moduli necessari saranno disponibili presso gli uffici denunce di Polizia di Stato, Carabinieri, Posto
Integrato di Polizia, gli sportelli del servizio “Non da Soli”, gli Urp di Circoscrizione e il sito www.comune.modena.it/cittasicura.
Sedi degli Sportelli “NON DA SOLI”
Circoscrizione 2, c/o Comitato Cittadini Modena Est, piazza Liberazione 13
da lunedì a venerdì orario 10-12 - tel. 059 284109,
[email protected];
Circoscrizione 3, c/o Centro Sociale Anziani e Orti di Buon Pastore,
via Panni 202, da lunedì a venerdì orario 9.00-11.30
tel. 059 390431 e fax 059 390384
[email protected];
Circoscrizione 4, c/o Centro Sociale Anziani e Orti di San Faustino,
via Newton 150, da lunedì a venerdì orario 9.00-11.30,
tel. 059 822608 e fax 059 332688
[email protected];
Ufficio Politiche delle Sicurezze, tel. 059 2032422/2441/2431, fax 059 2032109
[email protected].
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www.sostruffa.it
800 631 316
Federconsumatori Modena
via Mar Ionio n. 23 - Modena - Tel. 059 260 384 - Fax 059 260 446
[email protected] - www.federconsumatori-modena.it
Adiconsum Modena
via Rainusso n. 56/58 - Modena - Tel. 059 890 897 - Fax 059 828173
[email protected] - www.adiconsum.it
Movimento Consumatori Modena
via IV Novembre 40/L - Modena - Tel. e Fax 059 33 67 171
[email protected] - www.movimentoconsumatori.it
Progetto “Tutela del consumatore:
quando informazione fa rima con diritti”
Sportello SOS Truffa & C.
Telefax 059 2559371 - [email protected]
Federconsumatori - via Mar Ionio, 23 - 41122 Modena
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