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Polizze Cba-Lehman Sella rifiuta il rimborso
Polizze Cba-Lehman Sella rifiuta il rimborso TRENTO - Federconsumatori all'attacco di Banca Sella e della sua compagnia assicurativa Cba Vita che non garantirebbe il rimborso delle polizze finanziarie legate alla Lehman Brothers. «Con il 15 marzo 2013 spiega Barbara Maseri (nella foto) - sono in scadenza le polizze Cba Performance Trimestrale emessa dalla Cba Vita spa e collocate dal gruppo Banca Sella». Che è presente anche in Trentino con la ex Bovio Calderari, anche se in procinto di cederla alla Cassa di Risparmio di Bolzano. «C'è certezza per i sottoscrittori di riavere l'intero importo versato? - prosegue Maseri L'assicurazione ha proposto due alternative, entrambe svan- taggiose per i clienti: la monetizzazione del 50% del capitale originario (proposta cash) oppure la trasformazione della vecchia polizza con una nuova polizza con scadenza procrastinata». «L'assicurazione - sostiene l'avvocato di Federconsumatori addossa all'assicurato gli effetti pregiudizievoli dovuti all'inadempimento della società Lehman Brothers prospettando di non restituire alla scadenza il capitale, in quanto tale diritto sarebbe collegato all'andamento del titolo Lehman Brothers. Il contratto è infatti un contratto index linked a premio unico (ovvero contratto di assicurazione sulla vita con prestazioni collegate all'andamento di un valore di riferimento, azionario o finanziario, costituito da un singolo indice o da un paniere di indici) che richiama un titolo obbligazionario emesso dalla Lehman Brothers Treasury Co Bv». «A tutti sono note le vicende della Lehman Brothers: il 15 settembre 2008, poco prima dell'una del mattino, Lehman Brothers Holdings ha dichiarato la propria insolvenza, avvalendosi di quanto previsto dal Chapter 11. Il fallimento delle società statunitense non ha interessato solo i titolari di obbligazioni ma anche i sottoscrittori di polizza che si sono visti, e tuttora vedono, rifiutare il rimborso del premio versato». _«Tale_comDnrtamento- sostie- ne Maseri - è stato però dichiarato illegittimo dai tribunali italiani che si sono occupati della questione. La giurisprudenza ha infatti dichiarato l'illegittimità delle clausole delle polizze index linked che trasferiscono sull'assicurato il rischio dell'inadempimento o dell'insolvenza dell'ente che ha emesso i titoli collegati alla polizza medesima». «Ne consegue - è la conclusione - che la compagnia assicuratrice è tenuta a corrispondere all'assicurato il capitale minimo garantito previsto nel contratto, oltre agli interessi legali e alla rivalutazione monetaria a far tempo dalla scadenza della polizza».