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IVAN E PADRE LIVIO testimonianze ai giovani

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IVAN E PADRE LIVIO testimonianze ai giovani
IVAN E PADRE LIVIO
TESTIMONIANZA SU GIOVANI E FAMIGLIE
Padre Livio: Vediamo ora tre incontri di Ivan con tre gruppi di pellegrini. Sono in gran parte dei
giovani. E possiamo ben dire che gli incontri con Ivan hanno una caratteristica specifica, sono
molto diversi dagli incontri con Vicka per esempio. Vicka, nei suoi incontri, offre una sintesi
completa dei messaggi della Madonna e soprattutto ha una grande capacità interiore di dare dei
consigli che riguardano il cammino spirituale di ogni anima, di ogni persona.
Ivan invece ha una sua metodologia tutta particolare. E cioè egli sente molto forte il problema dei
giovani, il problema del rapporto dei giovani con le loro famiglie, il problema dell’educazione dei
ragazzi e dei giovani, il problema del rapporto dei giovani con la società, con la compagnia, ma
ancora più generalmente, direi, sente con molta acutezza il problema del vuoto di ideali dei giovani
stessi.
Allora Ivan nei suoi incontri con i gruppi cerca di far riflettere i giovani sui problemi di fondo, ma
non si limita soltanto a farli riflettere, cerca di indicare loro le vie della fede, le vie della preghiera
per poter costruire in modo positivo la vita.
Quindi questi due problemi, il problema del giovane rispetto al futuro, il problema dell’educazione
dei giovani, quindi la capacità dei genitori di preparare il giovane alla vita, potrei dire che sono i
problemi fondamentali che Ivan tratta e certamente è proprio la Madonna stessa che ha
sensibilizzato Ivan su questi problemi. Infatti, mi ricordo proprio una serata sulla montagna,
eravamo nel settembre dell’88, la Madonna in un messaggio dato a Ivan, però era naturalmente per
tutti i presenti sulla montagna, di notte sulla collina, proprio la Madonna, cosa che non mi risulta da
altri messaggi dati per esempio il 25 del mese, parlava soprattutto della necessità che nelle famiglie
si dialoghi, che si cerchi di risolvere insieme i problemi. Quindi certamente Ivan è stato il
destinatario di questi messaggi dalla Madonna, e quindi di qui la sua sensibilità per i problemi
pedagogici, potremmo dire per i problemi educativi, quindi questi suoi incontri con i giovani ci
sono particolarmente preziosi.
Il primo incontro di Ivan con i giovani che proponiamo – sono tre incontri che proponiamo di Ivan
con i giovani – più o meno si ripete il medesimo schema, più o meno si ripetono le medesime
considerazioni, ma io credo che siano veramente un tesoro prezioso questi incontri, perché sono una
testimonianza, sono un documento proprio, di come la Madonna attraverso questo ragazzo – sempre
la Madonna usa delle mediazioni, degli strumenti – di come la Madonna attraverso questo ragazzo
si faccia carico dei problemi dei giovani e delle famiglie. E’ da non dimenticare che la Madonna ha
dedicato un anno intero ai giovani, e poi, l’anno dopo quello mariano, e poi ha dedicato l’anno dopo
ancora ai giovani e alle loro famiglie. La Madonna d’altra parte ha richiamato moltissimo alla
preghiera nelle famiglie, e quindi Ivan è il testimone di questa preoccupazione con la Madonna.
Vediamo allora innanzitutto questo primo incontro del settembre dell’89 davanti alla casa di Ivan,
fra Ivan stesso e un gruppo con presenza prevalentemente di giovani.
I incontro:
(Ivan parla in croato, e padre Livio traduce subito):
Ha detto Ivan che voi come giovani, se siete consapevoli di come volete costruire il vostro futuro. E
chiede cosa pensate della vostra esistenza personale, cioè cosa pensate voi della vostra vita, della
vita che vi attende. Prima Ivan vi ha fatto una domanda sul senso della vostra vita, che senso ha la
vostra vita e cosa pensate del futuro, e poi ha detto anche – seconda domanda – se voi avete nel
vostro cuore, la vera, l’autentica gioia di vivere. Se vi siete chiesti quale strada volete percorrere per
quanto riguarda la vostra vita, che via avete scelto, chiede che cos’è Dio per voi nella vostra vita,
chiede cos’è la Chiesa per voi nella vostra vita, chiede che cos’è per voi la famiglia nella vostra
vita.
Ha detto se voi vi siete posti la domanda su come volete costruire la vostra vita, e dice Ivan che se
voi a queste domande non avete saputo rispondere e non avete saputo rispondere neanche con
l’aiuto dei vostri genitori, si chiede come farete a vivere. Ha chiesto anche, se all’interno della
vostra famiglia, se veramente i vostri genitori e voi stessi trovate il tempo per riflettere insieme.
Chiede ecco, anche un’altra domanda che è rivolta non solo ai figli, ma ai genitori, se i genitori
riescono a dare a voi quell’amore che desiderate, e quale amore riescono questi genitori a dare a
voi, ecco. Se veramente sentite che i vostri genitori vi danno un amore che è passeggero, che è
solamente un volere accontentare, o voi sentite che i vostri genitori vi danno un vero materno e
paterno amore. E si chiede se voi sentite che i vostri genitori vogliono pregare con voi con la
famiglia. Ha detto che oggi la soluzione che offre la Madonna è proprio questa: che la famiglia
preghi insieme, i genitori con i figli, i figli con i genitori, perché soltanto nella preghiera, allora tutti
insieme si riesce a costruire il futuro.
Pi si chiede a voi, voi dovete chiedervi, ragazzi, questa domanda: che cos’è per voi la preghiera,
ecco per esempio Ivan dice: ‘per me la preghiera è tutto. E per voi?’ Si tratta però della preghiera,
ma della preghiera fatta col cuore, se vi siete mai chiesti voi che cosa significhi pregare col cuore.
Ha detto per lui, Ivan, dice che pregare col cuore vuol dire, tutte le preghiere che dice, sia quelle
spontanee, sia quelle come il Padre Nostro e altre preghiere, significa tutto ciò che dice con le
parole sentirlo col cuore, sentire la verità di queste parole col cuore, in modo tale da vivere qualsiasi
parola che si dice con la bocca, ecco, si chiede se voi riuscite a pregare così, dice per lui ogni
preghiera lo rinforza, gli dà la forza, lui dice che la preghiera per lui è qualcosa che lo riposa.
Ha detto che un’altra cosa importante, che oggi le famiglie secondo lui devono unirsi insieme,
trovarsi insieme, genitori con i figli, i figli con i genitori, e ragionare insieme sui problemi, cercare
insieme la soluzione ai problemi. Dice che è molto importante oggi l’unità, l’unità nell’amore della
famiglia, è molto importante l’unità vostra di voi ragazzi con i genitori. Ha detto che secondo lui è
molto importante anche una cosa che forse a voi farà dispiacere, ma per lui è molto importante che
oggi i genitori, sappiano anche regolare la libertà dei ragazzi, perché oggi si sa come i ragazzi sono
influenzati dalla scuola, dalle compagnie, dall’ambiente in cui vivono, e quindi hanno bisogno di
una guida, e anche la televisione naturalmente ha la sua influenza. E questo è il messaggio che vi dà
Ivan, ragazzi.
Purtroppo oggi – deve dire – che uno dei motivi delle difficoltà della famiglia, è che purtroppo oggi
i genitori danno più importanza a tante cose materiali piuttosto che all’educazione dei figli.
D: Voglio dire una cosa. Posso?
Forse signora, se non le dispiace, ci sono qui un gruppo di giovani, vorremmo fare parlare un po’
loro.
I giovani chiedevano, Ivan: chi non sa pregare? Chi non sa niente della preghiera?
Allora, dice, per un ragazzo che non ha mai pregato, ci vuole una particolare preparazione alla
preghiera. Purtroppo questo qui, quando un ragazzo ha questa situazione, dobbiamo dire allora che i
genitori non hanno compiuto il loro dovere di iniziare alla preghiera i figli e non danno ai figli
l’esempio della preghiera, questa è veramente una cosa molto grave. Invece per quanto riguarda i
ragazzi, dice allora che se un ragazzo si trova in questa difficoltà, che non ha mai pregato, gli ha
detto di incominciare con coraggio senza scoraggiarsi e fare un passo per volta, perché non bisogna
credere di arrivare subito alla preghiera in quattro e quattr’otto, per così dire, ma fare un gradino
dopo l’altro, e comunque qui si vede veramente la forza di volontà di una persona. E naturalmente
sarebbe importante se i genitori stessi conducessero i ragazzi, passo dopo passo, gradino dopo
gradino, sul cammino della preghiera.
Adesso sono i ragazzi che portano i genitori alla preghiera…
Se un ragazzo incomincia a pregare molto molto, è bello o brutto? Se prima non pregava e adesso
prega tanto?
Ha detto che è bello sì, però la cosa più importante è continuare. Continuare in modo tale da
edificare sempre più se stessi nella preghiera, e non sia un fuoco di paglia. Dice, io vorrei veramente
che tutti sentissero quella gioia nella preghiera che io sento.
Ivan, perché la Madonna ha voluto nel gruppo di preghiera particolarmente i giovani? Quest’anno,
l’anno per i giovani, chiama in modo molto forte i giovani.
Ha detto che il motivo per cui la Madonna quest’anno ha stabilito l’anno dei giovani è perché i
giovani hanno dei grandissimi problemi. La Madonna è molto preoccupata per i giovani, e questo è
il motivo per cui ha voluto dedicare un anno per i giovani, perché si trovano in una difficile
situazione. Ha detto purtroppo che oggi i genitori si rompono la testa per i ragazzi, ma non sanno da
che parte condurli, da che parte guidarli, e la Madonna vuole aiutare a guidarli, questi ragazzi.
Ha detto che è illusorio che i genitori pretendano di educare i figli oggi, se gli stessi genitori non
pregano, per esempio, perché se il genitore stesso non prega, non sa neanche per quale strada deve
guidare il ragazzo. Mentre un genitore che prega, sa qual è la strada, e quali consigli dare ai ragazzi.
Dato che il genitore prega, e il ragazzo segue l’esempio del genitore, non c’è il rischio che il
ragazzo preghi solo mnemonicamente, e non col cuore, non sia una preghiera vissuta?
Ha detto: il problema non è quello. Il problema è che i genitori non diano un esempio, l’esempio
tanto per dare l’esempio, ma non ci credono loro, mi sono spiegato? È che diano un vero esempio di
vita, allora questa è una scuola di vita che il ragazzo stesso sa considerare da solo nella sua verità, e
dopo fa la sua scelta.
Purtroppo, dice, oggi i genitori piangono sui figli perché hanno perso la via della fede, perché si
sono dati alla droga, si sono dati all’alcol, ma è inutile piangere, dice, la cosa più importante è che
loro stessi non hanno saputo dare, indicare la via con l’esempio vero.
Adesso deve andare in chiesa, quindi… va bene, ha detto che stasera raccomanda tutte le vostre
intenzioni alla Madonna.
II incontro:
Adesso vi proponiamo un secondo incontro di Ivan con i giovani. Quest’incontro si è tenuto davanti
alla casa di Ivan nel gennaio del 1990, e come sempre, come spesso Ivan conduce i suoi incontri,
pone delle domande ai giovani, oppure chiede ai giovani di porre a lui delle domande.
Ecco, nella prima registrazione abbiamo visto Ivan che poneva delle domande ai giovani, per
stimolarli alla riflessione; in questo secondo incontro lui stesso chiede ai giovani di porre a lui
delle domande. La tematica da sviluppare per Ivan è sempre quella della fede dei giovani e del loro
inserimento nella famiglia. Ascoltiamo:
P.Livio: Chiedete liberamente quello che voi desiderate.
Beh, per cominciare, sappiamo che lui ha il discorso da parte della Madonna, questi consigli,
questa rieducazione per le famiglie, quindi io direi proprio a partire da questi messaggi che la
Madonna sta dando a loro per la famiglia, quindi il giovane è in famiglia, quindi…
Ha detto che dice brevemente le cose fondamentali. Perché è un problema molto importante, che
andrebbe approfondito con più tempo, con più calma. Perciò lui vi offre degli spunti, per una vostra
personale riflessione.
Sappiamo oggi quali sono le difficoltà dei giovani: si trovano in una situazione molto molto
difficile. E certamente, non è senza una ragione che la Madonna ha detto che l’anno scorso era
l’anno dedicato ai giovani. E noi sappiamo benissimo che cosa in fin dei conti il mondo d’oggi offre
a noi giovani: droga, alcol e tutti questi piaceri, tutte queste cose che il mondo offre, queste cose
passeggere. Ma soprattutto lui vorrebbe sottolineare che oggi i giovani vivono un momento di
grande sbandamento morale. Ha detto, per quanto si può vedere, leggere, per quanto lui, soprattutto
lui, vede anche nei giovani che vengono qui a Medjugorje, trova che la maggioranza dei giovani
vivono una vita instabile, non hanno una stabilità interiore, e cioè, in pratica, mancano di un
orientamento nella vita, non sanno verso dove indirizzare i loro passi, vivono in una instabilità
psicologica. Ha detto che probabilmente la ragione di tutto questo va innanzitutto cercata nelle
famiglie, innanzitutto oggi - dice - le madri nelle famiglie lavorano, prendono i bambini e li mettono
da un’altra parte.
Ha detto poi, così cosa succede? Che i giovani sono costretti molte volte ad affrontare i problemi
fondamentali dell’esistenza da soli, e anche ad affrontare da soli i momenti più difficili, di difficoltà
e di sbandamento. E quindi, da dove hanno i loro orientamenti, in pratica? Da luoghi che sono la
scuola, la compagnia, il vicinato, però dove non ci sono riferimenti sicuri.
Ecco, dice, voi tutti potete fare una vostra riflessione: pensate, per esempio, alla vostra compagnia:
che compagnia è la vostra compagnia? Di che cosa parlate in questa compagnia? Quali sono i temi
che riferite in questa compagnia? Verso dove vi orienta questa compagnia? E voi da soli vedete se
può essere positiva o negativa nei vostri confronti.
Ugualmente per la scuola, si imparano tante cose, ma non è che si imparano gli orientamenti
fondamentali della vita, anzi molte volte al contrario si impara qualcosa che disorienta. E quindi
bisogna proprio recuperare coloro che sono chiamati all’educazione dei giovani, cioè bisogna che i
genitori dedichino il tempo per aiutare i figli nello scoprire le direttive della vita. Non devono i
genitori apportare delle scusanti, che manca tempo, c’è troppo da fare, ecc. perché questo è il loro
lavoro, è il lavoro fondamentale. Ha detto che, certo, è d’accordo che i genitori devono fare tante
cose, però quello dei figli è una cosa troppo importante, perché si tratta del loro futuro, per questo
devono trovare il tempo. Ha detto che poi secondo lui,un’altra cosa importante, è veramente che i
genitori sappiano dare ai figli, un autentico amore, un vero amore. Ha detto poi, il terzo aspetto è
questo: chiedersi se veramente nelle famiglie i genitori pregano con i figli, i figli con i genitori, e
anche se si prega, bisogna vedere la qualità della preghiera, se si prega in qualche modo,
velocemente, o se la preghiera è veramente un momento in cui la preghiera entra, e fa crescere la
famiglia, e fa crescere l’amore della famiglia. Difatti ha detto, noi sappiamo tutti come oggi c’è
proprio questa divisione, questa frattura all’interno delle famiglie, fra i genitori e i figli, ed è proprio
la preghiera fatta insieme che invece crea una vera unione nell’amore. Invece nelle famiglie cosa
c’è? Dove non si prega c’è il nervoso, c’è l’incomunicabilità, e naturalmente allora con questo
terreno Satana lavora e vince, ha successo. Ha detto che è molto importante, oltre alla preghiera,
perché la preghiera, oltre a favorire l’amore e l’unità, favorisce il dialogo, e dice che è molto
importante oggi che i genitori parlino con i figli, i figli con i genitori, e parlino anche dei problemi,
dei problemi dei figli, e insieme cercare di trovare una soluzione, e così crescere nell’amore, nella
riflessione fatta insieme e aiutandosi insieme a risolvere i problemi, nella preghiera, allora in questo
modo si va avanti. Ha detto che non si può oggi educare un figlio solamente per poco tempo, invece
il bambino va preso fin dall’inizio e portato avanti finché non è stato inserito nella vita, tutto il
processo educativo quindi dura tutto questo tempo. Certo, ogni genitore vuole il bene del suo figlio,
allora questo bene che viene annunciato, che viene detto, poi deve essere tradotto in fatti, proprio
essere mostrato questo amore, questo bene, facendo tutte queste cose che si è detto prima. Ha detto
che appunto bisogna che i genitori sappiano veramente dare l’esempio della fede ai figli, e con il
loro esempio, con la loro parola, portare i figli alla pratica del Vangelo. Ha detto che il mondo ha
talmente un influsso sui giovani, che i giovani non possono andare avanti per la via dritta, senza una
forte mano che dirige i figli, questa forte mano dei genitori, e quindi la libertà deve essere esercitata
con la responsabilità dei genitori e dei figli insieme.
Ha detto che lui adesso non può, non vuole neanche affrontare tutti questi problemi, però ha voluto
sottolineare questi temi che sono importanti.
Ha detto che è anche molto importante anche come oggi i giovani vengono preparati al matrimonio,
non c’è una vera preparazione oggi dei giovani al matrimonio, non c’è sincerità. Ha detto che non
c’è quel vero amore che deve portare al matrimonio. Ha detto che non si può portare al matrimonio,
arrivare al matrimonio con tutti i problemi irrisolti, ma prima i nostri problemi, se possiamo,
devono essere risolti per poter poi nel matrimonio fare una cosa stabile. Ha detto che è un tema
molto lungo, molto importante, questo.
Bravissimo, Ivan, bene, molto bello, molto bello.
Ha detto che lui non ha potuto andare al profondo di questi temi, però nel gruppo voi tutti potete
approfondire queste tematiche.
Forse avete qualche domanda da fare.
E se i figli, per esempio, sono già adulti, hanno già quarant’anni, è molto più difficile inserirli, e
allora cosa bisogna fare? Solo pregare, pregare la madre che è in famiglia…
Dobbiamo tutti fare un esame di coscienza, se veramente, anche se i figli sono grandi, se veramente
abbiamo dato soltanto il cibo materiale, o anche il cibo spirituale.
Quindi è colpa nostra?
Dobbiamo con molta serenità fare tutti un esame di coscienza, poi c’è sempre la preghiera che può
essere sempre un grande recupero, e anzi pregare ogni giorno per questa intenzione.
Ha detto che poi soprattutto è molto importante la qualità della preghiera, non certo la quantità.
Ha detto poi che quando la Madonna prega col cuore, vuole proprio che noi preghiamo proprio
secondo un’intensità interiore della preghiera, non la quantità, il numero di rosari.
Come si fa a riuscire pregare veramente col cuore?
Ha detto che naturalmente a pregare col cuore non si impara subito in un solo momento, perché è un
lungo processo, tutti abbiamo dei problemi, delle difficoltà, quindi dobbiamo pian piano fare un
cammino interiore per pregare col cuore, e dobbiamo imparare a pregare col cuore, però il problema
che dice lui, è il fatto che la Madonna è venuta qui come Maestra di preghiera del cuore, è stata qui
otto anni e mezzo, e dobbiamo chiederci se veramente dopo otto anni e mezzo che ci ha fatto da
Maestra di come pregare col cuore, cosa abbiamo noi imparato.
Lei ha fatto questa domanda perché…
Riprenderò tutto il materiale…
Otto anni e mezzo, per me sono i primi…
Oggi è molto importante lavorare per conseguire la pace interiore, perché noi, quando abbiamo
travato la pace in noi stessi, siamo in grado di affrontare tutte le difficoltà e i problemi, tutto ciò che
ci capita, dunque la forza interiore per poterli risolvere bene, e se non abbiamo la pace nel nostro
cuore, non possiamo neanche pregare col cuore.
Appunto, bisogna trovarla questa pace…
Eh, ma viene…
Ma se un membro della famiglia, un figlio non so, in famiglia si prega regolarmente, cioè ci si
unisce per pregare, però magari un figlio vuole fare in fretta, perché dice che ha tanto da fare,
quindi viene una preghiera un po’ superficiale, non una qualità profonda, è meglio pregare meno,
magari solo una decina del rosario, oppure continuare così? Cioè, per non farlo proprio togliere
dalla preghiera…
Ecco, cioè, certamente, che lui prima quando parlava di qualità della preghiera, vuol dire proprio
questo, che una decina ben detta, questa è una bella cosa, bisognerebbe dire tutto il rosario col
cuore.
III incontro:
Continua l’incontro, di un gruppo di giovani con Ivan, siamo sempre davanti alla casa di Ivan, è il
gennaio del 1990.
Quando non ha mai insegnato ai figli a dire il rosario, e non ha mai pregato coi figli, può
incominciare adesso anche se sono sposati?
E’ molto difficile, o si può tentare?
I figli, a ogni età della vita, c’è il suo modo di intervento dei genitori, però lui dice che la radice è
quella che va dai 4 ai 12 anni, cioè è quello il momento in cui i genitori devono veramente lavorare
con forte mano, proprio appena l’albero cresce, i figli diventano… allora noi dobbiamo sempre
avere la nostra presenza, bagnandoli, ecc. però ogni età ha il suo modo di intervento, quindi…
Non è mai tardi incominciare?...
Non è mai tardi incominciare, però ogni età, è chiaro che quando i figli sono più grandi, ci vuole un
altro intervento diverso, insomma…
La korien, cioè la radice, proprio, quando i ragazzi…
Ha detto che un grossissimo problema, dover prendere i ragazzi e incominciare a pregare quando
hanno 15 – 18 – 20 anni, quando hanno già avuto influssi con le compagnie… e invece noi
dobbiamo insegnare a un ragazzo, fin da quando dai 4 – 5 anni, educare alla preghiera, allora tutto
va fisiologico, va avanti bene. Prenderlo da solo quando è già più avanti, dopo sono grossi
problemi…
Però essendo dei ragazzi con una fede, e logicamente con un insegnamento religioso, profondo che
hanno radicato in loro, però non con questa educazione, con questa preghiera fatta insieme, non
prenderli dallo zero, ma dei ragazzi che sanno pregare…
Certo, noi possiamo fare molto dando dei buoni consigli, e anche i sacerdoti hanno un ruolo in tutto
questo per indirizzare le famiglie in questo senso, cioè recuperare la preghiera.
Tutti noi siamo aggregati a una comunità, a una parrocchia, e quindi dobbiamo anche avere questa
dimensione.
Ha detto che noi tutti siamo la Chiesa, se la Chiesa è forte, noi tutti siamo forti, se la Chiesa è libera,
noi tutti siamo liberi.
Io volevo chiedere: mi è capitato che la prima volta che sono venuta qua a Medjugorje, poi quando
sono tornata a casa, mi sono messa a pregare il rosario e tutte queste cose, e poi avevo anche il
conforto di un gruppo di preghiera, solo che dopo un certo periodo, mi sono stancata di tutto
questo. Quindi volevo sapere: quando uno sente che cede, come deve fare, se ha un consiglio? Se
anche lui poi si è stancato, ha ceduto a un certo punto, ha avuto delle crisi, e come ha fatto poi per
riprendersi.
Dice che intanto il tuo problema è il problema di tante tante persone che vengono qui a Medjugorje.
Io gli ho detto: come uscire dalla crisi, ha detto che è molto semplice, lui ti dice adesso come. La
formula molto semplice è questa: che tu nei momenti di crisi devi essere perseverante nella
preghiera. Certo che se la preghiera è meccanica, no ti risolve nessuna crisi. Ha detto che stasera lui
presenterà alla Madonna tutte le vostre intenzioni, vi raccomanderà tutti alla Madonna.
C’è solo ancora una domanda.
Tu prima parlavi di preparazione al matrimonio. Hai qualche consiglio pratico per i giovani che
iniziano, proprio terra terra?
Ha detto che non può darti un consiglio, perché è un tema troppo importante, troppo complesso, e
tutti i consigli sono utili, sono buoni. In poche parole, dice che non può con una piccola formuletta
liquidare un tema così importante come la preparazione al matrimonio.
Ha detto che tutte queste tematiche di preparazione al matrimonio sono tutte importanti, non
vorrebbe sottolinearne una e lasciare da parte le altre.
Grazie.
Sei stato bravissimo, Ivan, complimenti.
Dicono insieme un Padre Nostro, un’Ave Maria, un Gloria al Padre, Regina della Pace, prega per
noi.
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