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Valutazione stress lavoro-correlato

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Valutazione stress lavoro-correlato
Università degli Studi di Parma
Centro di Servizi per la Salute, Igiene e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro
SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
Il materiale è disponibile alla seguente pagina:
http://www.unipr.it/node/1002/
Università degli Studi di Parma –Aula D, Dipartimento di Scienze Medico-Veterinarie 29 settembre 2015
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Centro di Servizi per la Salute, Igiene e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro
SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
Che cosa è lo Stress Lavoro Correlato
Lo Stress Lavoro Correlato è indicato come un malessere fisiologico, in
quanto è una condizione di adattamento che produce effetti negativi
sulla salute fisica, emotiva e psicologica del lavoratore sottoposto a
stress di carattere ambientale, personale, lavorativo.
Università degli Studi di Parma –Aula D, Dipartimento di Scienze Medico-Veterinarie 29 settembre 2015
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Alcune definizioni
"Una reazione aspecifica dell’organismo a quasi ogni tipo di esposizione,
stimolo e sollecitazione" (Seyle, 1963)
"Reazioni fisiche ed emotive dannose che si manifestano quando le richieste
lavorative non sono commisurate alle capacità, risorse o esigenze del
lavoratore" (National Institute for Occupational Safety and Health, NIOSH
1999)
"Reazione ad aspetti avversi e nocivi del contenuto, dell’ambiente e
dell’organizzazione del lavoro. È uno stato caratterizzato da elevati livelli di
eccitazione ed ansia spesso accompagnati da senso di inadeguatezza"
(Commissione Europea)
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Lo Stress Lavoro-Correlato è una delle conseguenze più importanti derivanti da
un ambiente di lavoro carente dal punto di vista psicosociale.
I rischi psicosociali possono essere definiti come quegli aspetti di progettazione
del lavoro e di organizzazione e gestione del lavoro, nonché i rispettivi contesti
ambientali e sociali, che potenzialmente possono arrecare danni fisici o
psicologici (Cox & Griffiths, 1995).
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Conseguenze
I lavoratori che soffrono di stress lavoro-correlato possono arrivare a soffrire di gravi
problemi di salute mentale e fisica. A sua volta, ciò produce effetti sull'organizzazione
e sulla società nel suo complesso.
Per l'individuo:
Per l'organizzazione:
•
•
•
•
• scarso rendimento aziendale;
• maggiore assenteismo;
• presenzialismo (lavoratori che, in caso di malattia,
si presentano al lavoro pur non essendo in grado
di svolgere le mansioni in modo efficace);
• tassi più elevati di incidenti e infortuni.
sovraffaticamento e depressione;
difficoltà di concentrazione;
problemi familiari;
problemi di salute fisica, in particolare
malattie cardiovascolari e disturbi
muscolo-scheletrici.
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L’individuo può ben adattarsi ad affrontare un’esposizione alla pressione a breve
termine, cosa che può anche essere considerata positiva (eustress); ha una
maggiore difficoltà a sostenere un’esposizione prolungata a una intensa
pressione (distress).
Eustress (Stress positivo):
Distress (Stress negativo):
si ha quando uno o più stimoli, anche di
natura diversa, allenano la capacità di
adattamento psicofisica individuale.
L’eustress è una forma di energia utilizzata
per poter più agevolmente raggiungere un
obiettivo e l’individuo ha bisogno di questi
stimoli ambientali che lo spingono ad
adattarsi.
si ha, invece, quando stimoli stressanti, ossia
capaci di aumentare le secrezioni ormonali,
instaurano un logorio progressivo fino alla rottura
delle difese psicofisiche. Si evidenziano cioè
situazioni in cui “le condizioni di stress, e quindi
di attivazione dell’organismo, permangano anche
in assenza di eventi stressanti oppure che
l’organismo reagisca a stimoli di lieve entità in
maniera sproporzionata”.
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Le statistiche fanno riflettere
Lo Stress lavoro-correlato è il problema di salute più frequente legato
all'attività lavorativa in Europa dopo i disturbi muscoloscheletrici. Circa la metà
dei lavoratori considera lo stress lavoro-correlato un fenomeno comune nel
proprio luogo di lavoro.
• il 50–60% di tutte le giornate lavorative perse è riconducibile allo stress
lavoro-correlato.
• un sondaggio condotto dall'EU-OSHA sulle cause più comuni dello stress
lavoro-correlato, ha evidenziato:
• la riorganizzazione del lavoro (per il 72% dei lavoratori),
• le ore lavorate o il carico di lavoro eccessivo (per il 66%);
• essere oggetto di comportamenti inaccettabili, come mobbing o molestie
(per il 59%).
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Le statistiche fanno riflettere
• lo stesso sondaggio ha evidenziato che all'incirca quattro lavoratori su dieci
pensano che lo stress non venga gestito adeguatamente nel proprio luogo di
lavoro.
• solitamente, le assenze causate dallo stress lavoro-correlato tendono a
essere più lunghe di quelle derivanti da altre cause.
In base ai dati EUROSTAT, nell'arco di nove anni, il 28% dei lavoratori europei ha
riferito di essere esposto a rischi psicosociali che hanno compromesso il loro
benessere mentale.
I rischi psicosociali si possono prevenire e gestire indipendentemente dalle
dimensioni e dalla tipologia di azienda.
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Andamento del fenomeno
Il fenomeno, comunque, è incrementato molto negli ultimi anni per vari motivi
quali:
• innovazioni apportate alla progettazione, all'organizzazione e alla gestione
del lavoro;
• precarietà del lavoro;
• aumento del carico di lavoro e del ritmo di lavoro;
• elevate pressioni emotive esercitate sui lavoratori;
• violenza e molestie di natura psicologica (mobbing);
• scarso equilibrio tra lavoro e vita privata. (INAIL)
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Evoluzione normativa
• Direttiva 89/391 del Consiglio
• Accordo Europeo Quadro dell’8 Ottobre 2004 - introduce una definizione accurata
dello Stress nei luoghi di lavoro.
“Lo stress è una condizione, accompagnata da sofferenze o disfunzioni fisiche, psichiche, psicologiche
o sociali, che scaturisce dalla sensazione individuale di non essere in grado di rispondere alle richieste
o di non essere all’altezza delle aspettative.”
• In Italia D.lgs. 626/94 – introduce le figure della prevenzione; manca però una
definizione specifica del concetto di salute;
• D.lgs 81/2008 e s.m.i., introduce il concetto di salute (Art 2, comma 1, lettera o):
“stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, non consistente solo in un’assenza di malattia
o d’infermità”.
Art. 28 comma 1, valutazione dei rischi compreso quelli inerenti lo Stress Lavoro-Correlato
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Evoluzione normativa
Articolo 28 – Oggetto della valutazione dei rischi
1. La valutazione di cui all’articolo 17 ……, deve riguardare tutti i rischi
per la sicurezza e la salute dei lavoratori, ivi compresi quelli
riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari, tra cui
anche quelli collegati allo stress lavoro - correlato, secondo i contenuti
dell’Accordo Europeo dell’8 ottobre 2004
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Aspetti da considerare
Lo Stress da Lavoro può essere causato da diversi fattori:
•
•
•
•
•
il contenuto del lavoro,
l’organizzazione del lavoro,
l’ambiente di lavoro,
la scarsa comunicazione,
ed altri fattori.
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In questa Fase:
possiamo affermare che, la valutazione del rischio stress lavorocorrelato non deve essere una mera valutazione soggettiva
rivolta ad ogni lavoratore per valutare il proprio «livello di
stress», ma deve, inizialmente, indagare e valutare un contesto
più ampio quale l’organizzazione e la gestione del lavoro
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L’Università di Parma e la Valutazione Stress Lavoro Correlato
Prima di intraprendere il percorso della valutazione, il Servizio di Prevenzione e
Protezione ha svolto un’indagine presso diversi Atenei italiani in merito allo stato
ed alla metodologia seguita per effettuare la Valutazione Stress lavoro-Correlato.
Durante l’indagine sono state contattate tramite mail o contatto telefonico 18
Università: Modena-Reggio, Ferrara, Bologna, Padova, Milano Bicocca, Milano
Statale, Torino, Brescia, Tor Vergata, Pisa, Cagliari, Lecce, Pavia, Perugia, La
Sapienza, Trento, Trieste e Udine.
La sintesi di questa indagine, alla quale hanno risposto 9 Atenei, ha evidenziato che
la maggior parte degli atenei hanno seguito la metodologia INAIL, in alcuni casi
adattata al contesto universitario in quanto più rappresentativa per le aziende
private. Inoltre, si è constatato che nella prima fase della valutazione la
maggioranza ha considerato solo il personale tecnico-amministrativo, per la
difficoltà di applicazione della metodologia al personale docente degli atenei.
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L’Ateneo di Parma, rimanendo in linea con gli altri Atenei italiani, ha deciso di adottare
la metodologia INAIL “Manuale ad uso delle aziende in attuazione del D.Lgs.81/08 e
s.m.i. (2011) partendo con l’analisi del personale tecnico-amministrativo.
Considerato che l’organizzazione universitaria si discosta da quella tipica aziendale; ad
alcune domande contenute nella metodologia sono stati apportati adattamenti.
In particolare:
• la voce “aziendale” è stata sostituita dal termine “Ateneo” e la voce “dirigenti”
viene sostituita dal termine “responsabili di struttura”;
• le domande inerenti l’orario lavorativo, facendo riferimento al contratto delle
aziende private, sono state adattate al contratto per le Università che prevede un
orario settimanale pari a 36 ore.
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Si sono svolte riunioni preliminari che hanno definito la metodologia e il Gruppo di
Gestione della Valutazione, così costituito:
•Prof. Ubaldi Antonio in qualità di Delegato del Rettore;
•Ing. Simone Mosconi (RSPP);
•Geom. Rosario Aricò (ASPP);
•Dott. Nicola Chiapponi (ASPP);
•Ing. Manuela Malaggi (ASPP);
•Dott. Saverio Renzulli (Coordinatore dei Medici Competenti);
•Sig. Federica Bottazzi (RLS);
•Dott.ssa Stefania Cavazzini(RLS);
•Sig. Cesare Damaschi(RLS);
•Dott.ssa Cristina Donati(RLS);
•Dott. Mario Ghillani(RLS);
•P.A. Roberto Masera (RLS);
•Geom. Franco Montanari(RLS);
•Patrizia Spagnoli (tesista del CdL “Tecniche della Prevenzione” )
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Sono state identificate le seguenti macro aree:
1. Area Veterinaria
2. Amministrazione Centrale.
3. Dipartimenti scientifici campus (Dipartimento di Bioscienze, Dipartimento di Chimica, Dipartimento
di Farmacia, Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra "Macedonio Melloni", Dipartimento di Scienze
degli Alimenti)
4. Area Medicina (Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Dipartimento di Scienze Chirurgiche;
Dipartimento di Neuroscienze; Dipartimento di Scienze Biomediche, Biotecnologiche e TraslazionaliS.Bi.Bi.T.)
5. Dipartimenti ingegneristici e Matematica (Dipartimento di Ingegneria Civile, dell'Ambiente, del
Territorio e Architettura DICATeA, Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione, Dipartimento di
Ingegneria Industriale, Dipartimento di Matematica e Informatica)
6. Dipartimenti Umanistici (Dipartimento di Antichistica, Lingue, Educazione, Filosofia - A.L.E.F.,
Dipartimento di Economia, Dipartimento di Giurisprudenza, Dipartimento di Lettere, Arti, Storia e Società,
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CSAC)
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Percorso metodologico
Come concordato dal Gruppo di Gestione della Valutazione, risulta
fondamentale la partecipazione e collaborazione dei lavoratori e degli RLS
soprattutto in alcuni momenti specifici della valutazione.
È stato predisposto uno strumento per la valutazione preliminare che è
denominato "lista di controllo” e il quale contiene indicatori suddivisi per
“famiglie”:
• eventi sentinella;
• fattori di contenuto del lavoro;
• fattori di contesto del lavoro.
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Eventi Sentinella
•
•
•
•
•
•
Analisi indicatori di rischio
Indici infortunistici
Assenteismo
Turnover
Conflitti e Contestazioni
Richieste di visite mediche
Contenuto del lavoro
•
•
•
•
Ambiente di lavoro (fisico e sociale)
Pianificazione dei compiti (es. giustizia organizzativa)
Carico/ritmo di lavoro
Orario di lavoro
Contesto del lavoro
•
•
•
•
•
•
•
•
Funzione e cultura organizzativa
Ruolo nell’ambito dell’organizzazione
Sviluppo di carriera
Modalità di presa di decisione, stili di
gestione e di controllo
Relazioni interpersonali
Mobilità e trasferimenti
Equilibrio tra lavoro e vita privata
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Percorso metodologico
La valutazione preliminare, così come esplicitato nella Metodologia INAIL, sarà
incentrata sulla:
• Analisi degli eventi sentinella:
con la collaborazione delle figure istituzionali quali UOS Amministrazione PTA,
UOC Programmazione Organizzazione e Sviluppo, Servizio di Medicina
Preventiva, Polo Legale - Consigliera di fiducia – CUG.
• Analisi indicatori di contenuto e Analisi indicatori di contesto:
compilazione del questionario da parte di un gruppo di personale TecnicoAmministrativo in numero idoneo in funzione dei sottogruppi omogenei sotto
elencati.
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Ulteriori suddivisioni all’interno dei singoli gruppi omogenei
Verranno definiti di volta in volta in funzione della particolarità dell’attività
lavorativa. Tali ambiti lavorativi sono ad esempio:
•
•
•
•
•
•
•
•
uffici;
laboratori;
biblioteche;
segreterie studenti;
stalle/giardinieri;
ospedale veterinario;
attività assistenziale Odontoiatria;
postini
TUTTI I DATI SARANNO TRATTATI ED ELABORATI IN FORMA AGGREGATA E ANONIMA PER I SOLI FINI DELLA VALUTAZIONE
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Metodologia –Eventi sentinella
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Metodologia –Area Contenuto del Lavoro
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Metodologia –Area Contesto del Lavoro
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Area Veterinaria
Gruppo 1
Focus Group:
Stalle
Laboratori
Gruppo 2
Ospedale
veterinario
Uffici
Biblioteche
Segreterie
Studenti
Riteniamo opportuna tale suddivisione affinché l’analisi dei dati oggettivi, se pur utili al fine di
una valutazione globale di tutto l’Ateneo, possano identificare eventuali aree critiche sulle
quali si possa intervenire puntualmente e in modo efficace.
I lavoratori appartenenti ai gruppi omogenei verranno individuati su base volontaria.
TUTTI I DATI SARANNO TRATTATI ED ELABORATI IN FORMA AGGREGATA E ANONIMA PER I SOLI FINI DELLA VALUTAZIONE
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Livello
di
rischio
Da
a
Note
0
17
Non
rilevante
25%
L’analisi degli indicatori non evidenzia particolari condizioni organizzative che possono determinare la presenza di stress correlato al
lavoro.
Nel caso in cui la valutazione preliminare del rischio da stress lavoro-correlato identifichi un “rischio non rilevante”, tale risultato va
riportato nel DVR e si dovrà prevedere un “piano di monitoraggio”, ad esempio anche attraverso un periodico controllo dell’andamento
degli eventi sentinella
18
34
Rischio
Medio
50%
L’analisi degli indicatori evidenzia condizioni organizzative che possono determinare la presenza di stress lavoro-correlato; vanno
adottate azioni correttive
e successivamente va verificata l’efficacia degli interventi stessi; in caso di inefficacia, si procede, alla fase di valutazione approfondita.
Per ogni condizione identificata con punteggio MEDIO, si devono adottare adeguate azioni correttive (ad es. interventi organizzativi,
tecnici, procedurali, comunicativi, formativi) riferite, in modo specifico, agli indicatori di contenuto e/o di contesto che presentano i
valori di rischio più elevato. Successivamente va verificata, anche attraverso un monitoraggio effettuato
con le stesse “liste di controllo”, l’efficacia delle azioni correttive; se queste ultime risultano inefficaci, si passa alla valutazione
approfondita.
35
67
Rischio
Alto
+ 50%
L’analisi degli indicatori evidenzia una situazione di alto rischio stress lavoro-correlato tale da richiedere il ricorso ad azioni correttive
immediate.
Si adottano le azioni correttive corrispondenti alle criticità rilevate; successivamente va verificata l’efficacia degli interventi correttivi; in
caso di inefficacia, si procede alla fase di valutazione approfondita.
Per ogni condizione identificata con punteggio ALTO, riferito ad una singola area, si devono adottare adeguate azioni correttive (ad es.
interventi organizzativi,
tecnici, procedurali, comunicativi, formativi) riferite in modo specifico agli indicatori di contesto e/o di contenuto con i valori di rischio
stress più elevato. Successivamente va verificata, anche attraverso un monitoraggio effettuato con le stesse “liste di controllo”, l’efficacia
delle azioni correttive; se queste ultime risultano inefficaci, si passa alla valutazione approfondita.
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Cronoprogramma delle attività
Martedì 29 settembre 2015 - ore 15: Presentazione del percorso di valutazione
Entro venerdì 2 ottobre 2015: Raccolta nominativi volontari per analisi del contenuto e del contesto riferiti a
Veterinaria
Entro venerdì 16 ottobre 2015: Raccolta dati fase preliminare Area Veterinaria (eventi sentinella e dati
contenuto e contesto del lavoro)
Entro venerdì 23 ottobre 2015: Termine Valutazione preliminare Area Veterinaria
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Area Veterinaria
Entro venerdì 2 ottobre si accettano nominativi di volontari.
Per candidarsi è possibile inviare una mail al seguente indirizzo:
[email protected]
specificando a quale gruppo/sottogruppo omogeneo si appartiene.
Il materiale è disponibile alla seguente pagina:
http://www.unipr.it/node/1002/
Se entro tale data non sarà individuato un numero adeguato di volontari per le varie sotto
aree sarà compito del direttore di Dipartimento o Dirigente d’Area e degli RLS individuare i
nominativi.
È possibile già da ora proporsi come volontari per le future attività in programma.
Saranno effettuati specifiche incontri in fase di avvio della valutazione nelle altre macro Area.
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