Comments
Description
Transcript
Tecnica solare - Paradigma Italia
Riparazione dei guasti nei sistemi con glicole Informazioni tecniche Tecnica solare Impianti solari difettosi mostrano nella maggior parte dei casi uno o più effetti tra i seguenti: • Messaggio di guasto tramite la regolazione solare • Calo di pressione o difetti di tenuta • Fluido solare con carico termico troppo elevato • Troppo poco rendimento solare nel bollitore Di conseguenza il montaggio, la messa in servizio e la manutenzione influiscono molto sul funzionamento sicuro e sulla durata dell’impianto solare. 1. Messaggio di guasto tramite la regolazione solare Il significato dei diversi codici guasto è spiegato nel manuale della regolazione solare. Dal momento che tutti i codici di guasto, escluso il codice di guasto 20 (nessun flusso o flusso ridotto), indicano direttamente un cortocircuito o un’interruzione dei sensori interessati, solamente il codice di guasto 20 viene descritto qui di seguito più dettagliatamente. • Regolazione solare MES Versione V 1.0 – V 2.0 senza visualizzazione del codice di guasto • Regolazione solare MES Versione V 3.10 – V 3.51 Codice di guasto 20, se per più di 10 minuti il salto termico tra TSA-TSE > 60K, con sensore del collettore PT 1000 (CPC) e DIP 4 = on (LFS) TSA-TSE > 50K, con sensore collettore NTC (collettore piano) e DIP 4 = on (LFS) TSA-TSE > 50K, con sensore collettore PT 1000 (CPC) e DIP 4 = off (STR) TSA-TSE > 40K, con sensore collettore NTC (collettore piano) e DIP 4 = off (STR) La pompa solare resta disattivata a partire dall’apparire del messaggio guasto fino allo spegnimento dello stesso. • Regolazione solare MES Versione V 3.72 – V 3.80 Codice di guasto20, se la temperatura del collettore è per più di 28 min. TSA > 130° (valido per PT 1000 e NTC) Con messaggio guasto 20 la pompa solare resta disattivata fino a TSA < 65 °C. Ciò significa che la regolazione solare sblocca la pompa al più tardi il giorno successivo. Di conseguenza il codice di guasto 20 è visualizzato sulla regolazione solare qualora, con pompa solare in funzione, il salto termico nel circuito collettore (fino a V 3.51) o la temperatura del collettore (a partire da V 3.72) s’innalza troppo e dunque si crea un flusso troppo ridotto. Le cause di ciò sono molto varie e vanno dalla pressione troppo bassa (formazione troppo precoce di vapore), un rubinetto a sfera chiuso o un guasto della pompa, fino alla presenza d’aria nell’impianto o all’intasamento del circuito solare. 2. Calo di pressione o difetti di tenuta La causa di un calo di pressione può essere, oltre ad un evidente difetto di tenuta, anche un’insufficiente volume di acqua o una perdita nascosta di vapore. Se la MS ha sfiatato, è probabile che il volume dal vaso di espansione (MAG) sia esaurita. 3. Fluido solare sottoposto a carico termico troppo elevato Il fluido solare sottoposto a carico termico troppo elevato si riconosce grazie alle seguenti caratteristiche: • Odore penetrante • Colorazione bruna o nera • Residui appiccicosi nel circuito, formazione di catrame, residui “galleggianti” • Conduttanza > 400 µS/cm (si veda misurazione conduttanza THIT1706 ) © by Ritter Energie- und Umwelttechnik GmbH & Co. KG. Con riserva di modifiche tecniche. Attenzione! Residui neri di glicole all’esterno di raccordi a vite con perdite non dipendono dallo stato del fluido solare nel circuito solare. THIT1951 V 1.0.1 01/09 1 Analisi dei guasti negli impianti solari con glicole Suggerimento: Pompa di lavaggio pulita Nel caso di impianti solari già esistenti, in cui lo stato del fluido solare non sia noto (per esempio durante il lavori di manutenzione), consigliamo in linea di principio di non far fluire subito il liquido nella stazione di lavaggio, bensì di versarne prima un campione (per esempio il volume dal vaso di espansione) in un contenitore. Dopo averne considerato l’odore e l’aspetto è presto chiaro se il fluido solare sia sottoposto ad un carico termico molto elevato o meno. Questo procedimento evita l’eventuale e difficile pulizia della pompa di lavaggio da residui appiccicosi con diluente o altri solventi. Attenzione: i solventi possono danneggiare le guarnizioni e le parti in materiale plastico della pompa di lavaggio! Una volta che i residui appiccicosi sono seccati, risultano molto difficili da rimuovere. Pulizia del circuito solare da residui appiccicosi I residui appiccicosi nel circuito solare si possono rimuovere molto efficacemente nella maggior parte dei casi con acqua calda. Minimo a 60° C, meglio a 80°! Attenzione: pericolo di scottature. Più l’acqua è calda e più facilmente verrannorimossi i residui appiccicosi. Durante questo procedimento è importante in particolar modo che anche lo scambiatore di calore venga irrorato dall’acqua calda, poiché altrimenti i residui appiccicosi aderiscono di nuovo alla superficie. Poiché il vaso di espansione non viene irrorato dall’acqua calda, esso deve essere in ogni caso sostituito. Ulteriori dettagli sono indicati nel THIT1876. Possibili cause per fluido solare soggetto a carico termico (troppo velocemente) Conseguenza Risoluzione Vaso di espansione montato su impianto errato A causa del vuoto formatosi nel circuito solare è più facile che entri aria nel circuito. Porre il vaso d’espansione da 35 – 150 L sul pavimento o su una console Vaso di espansione collegato alla mandata o al di sotto della pompa A causa del freno di gravità nel ritorno il fluido può uscire solo attraverso la mandata. Nel caso di collegamento alla mandata, “surriscaldamento” del vaso d’espansione. La pressione del sistema sale fortemente -> alta temperatura di ebollizione nel collettore. Collegare il vaso d’espansione nel ritorno al di sopra della pompa. 3 Pressione d’esercizio o pressione mandata troppo alta Punto di ebollizione troppo alto. Regolare la pressione d’esercizio e la pressione mandata secondo l’altezza statica tra vaso d’espansione e collettore. THIT1703 pagina 8 4 Vaso d’espansione troppo piccolo La mandata solare sfiata, la pressione sale troppo in fretta: il punto di ebollizione diventa troppo alto. Determinare con precisione la grandezza del vaso d’espansione THIT1703 pagina 8 1 2 2 Cause del carico termico del fluido solare Il glicole subisce un carico termico maggiore all’aumentare della temperatura e del tempo di permanenza. Perciò la pressione del sistema e la disposizione delle tubature dell’impianto solare rivestono una grande importanza e devono essere regolati in modo tale che il liquido solare evapori già a 140 – 150 °C. Poiché il vapore ha un volume 500 volte maggiore rispetto all’acqua allo stato liquido, è sufficiente che solo una piccolissima parte (circa 0,3 %) del contenuto del collettore evapori,perché il collettore si riempia in tal modo di vapore. Il contenuto del collettore, in quanto liquido con temperatura di ebollizione di 140 - 150 °C, viene semplicemente spinto fuori dal collettore e spostato verso il vaso di espansione. In tal modo nel collettore resta solo una quantità molto piccola di fluido solare e quindi si riscalda fino a temperature di 300 °C. Nel caso di disposizione sfavorevole delle tubature (per esempio sul colmo del tetto), se l’impianto è fermo nel collettore rifluisce condensa. Inoltre la presenza d’aria nel circuito solare, in combinazione con le alte temperature, favorisce la decomposizione termica del fluido solare con la possibile formazione di oli di catrame. Infine scorie di rame nel circuito solare accelerano enormemente le reazioni chimiche e agiscono inoltre da materiale di riempimento per i residui appiccicosi. Affinché il guasto non si ripeta, è perciò importante determinare la cause del carico termico del fluido solare. La seguente tabella serve a tale scopo. THIT1951 V 1.0.1 01/09 © by Ritter Energie- und Umwelttechnik GmbH & Co. KG. Con riserva di modifiche tecniche. Analisi dei guasti negli impianti solari con glicole Possibili cause per fluido solare soggetto a carico termico (troppo velocemente) Conseguenza Risoluzione 5 Troppo poco volume nel vaso d’espansione Il circuito solare in caso di bassa temperatura attira aria: l’aria penetra nel fluido solare. Regolare la pressione d’esercizio e la pressione mandata secondo l’altezza statica tra vaso di espansione e collettore. THIT1703 pagina 8 6 Tubazioni solari al di sopra del collettore senza sifone La condensa rifluisce continuamente dalla tubazione solare nel collettore surriscaldato. Posizionare la tubazione solare al di sopra del collettore con sifone 7 Scorie nel tubo CPC, poiché il collettore non era coperto prima della messa in servizio. Ciò accelera enormemente la decomposizione termica di LS. Coprire sempre il collettore svuotato con telo di protezione dal sole Impianto rimasto a lungo senza energia elettrica o pompa a lungo difettosa Il fluido solare si concentra ogni giorno di più durante ogni fase di evaporazione. Il punto di ebollizione sale. Non lasciare l’impianto a lungo senza corrente. Riparare velocemente guasti alla pompa Collettori collegati in serie con posizioni diverse rispetto al sole. Cattiva taratura di collettori collegati in parallelo. Una parte del campo del collettore può evaporare troppo precocemente: la pompa spinge il fluido nel settore surriscaldato. Montare un secondo sensore del collettore con commutatore di sensore. Taratura idraulica per collettori collegati in parallelo Lavaggio privo d’aria insufficiente Aria penetra nel fluido solare. Invecchiamento precoce. Lavare il circuito solare a fondo privo d’aria con 5 l/min minimo con tubo di rame da 15 mm. Nel caso di scambiatore di calore da 1" o più spesso collocare alla mandata un rubinetto di lavaggio supplementare. THIT1702 Mandata e ritorno con collegamento al collettore scambiato Il sensore viene subito raffreddato all’attivarsi della pompa: nel lato opposto del collettore si forma già vapore, ne risultano moltissime ore di non funzionamento del sistema e poco rendimento solare. Scambiare la posizione della mandata e del ritorno al collettore Il sensore del collettore TSA non è inserito correttamente nel bulbo a immersione L’impianto non si spegne. L’impianto si surriscalda con pompa attiva. Inserire correttamente il sensore del collettore TSA nel bulbo a immersione Manutenzione carente Il fluido solare non viene sostituito tempestivamente. Durante la manutenzione annuale controllare nel fluido solare: 8 9 10 11 12 13 - antigelo (densità) - anticorrosione (valore pH) - carico termico (conduttanza) © by Ritter Energie- und Umwelttechnik GmbH & Co. KG. Con riserva di modifiche tecniche. THIT1951 V 1.0.1 01/09 3 Analisi dei guasti negli impianti solari con glicole Altezza statica H tra il punto più alto dell’impianto e e il vaso d’espansione 0 ... 5 m 5 ... 10 m 10 ... 15 m 15 ... 20 m Volume nel vaso d’espansione in % della capacità nominale del contenitore 14 % 12,5 % 11 % 10 % pressione mandata pressione d’esercizio A 2,0 2,5 3,0 3,5 bar bar bar bar 2,5 3,0 3,5 4,0 bar bar bar bar 4. Troppo poco rendimento solare nel bollitore I dubbi più frequenti del gestore dell’impianto riguardo al rendimento solare sono dovuti all’impressione che la caldaia attivi troppo spesso il postriscaldamento o che la temperatura nel bollitore non sia abbastanza alta. Il fatto che il rendimento solare indicato nella regolazione sia troppo basso viene invece messo in dubbio piuttosto raramente. In linea di principio esistono diverse possibilità per calcolare approssimativamente il rendimento solare considerando un determinato periodo (rendimento annuale, rendimento giornaliero, rendimento attuale sul momento). Il metodo più semplice consiste nel verificare la potenza solare o il rendimento giornaliero nei modi seguenti. Verifica della potenza dell’impianto Tramite la potenza indicata dalla regolazione: (nel momento attuale, con il 100 % di numero di giri della pompa) Tramite il rendimento giornaliero indicato dalla regolazione: (con esercizio normale) Irraggiamento solare in W/m2 (Esempi di potenza solare secondo varie condizioni atmosferiche) Emax., diretto = 1000 W/m2 Emax., diffuso = 500 W/m2 Epioggia = 100 W/m2 Rendimento giornaliero massimo (in estate con irraggiamento molto buono) RGmax. = 3 kWh/m2d Grado di rendimento del collettore ηcoll. = 50 – 60 % con buon irraggiamento Esempio con 3 x CPC 21 azzurro (Superficie d’apertura = 3 x 3,5 m2, Eirragg. = 800 W/m2) Eimpianto = Eirragg. x Aapertura. coll. x ηcoll. Eimpianto = 800 W/m2 x 3 x 3,5 m2 x 0,5 Eimpianto = 4,2 KW Esempio con CPC 40 Allstar (Superficie di apertura = 4,0 m2, Eirragg. = 800 W/m2) RGmax. = 3 kWh/m2d x 4,0 m2 RGmax. = 12 KWh/d In caso di buone condizioni possono essere letti di sera sulla regolazione circa 12 kWh di rendimento giornaliero. In alternativa è possibile calcolare approssimativamente la quantità di energia annuale o il rendimento totale annuale. Disponibilità di energia solare in Germania in un anno (energia all’anno) circa 1000 – 1100 kWh/m2a Rendimento solare alla regolazione per anno con flusso regolato correttamente • Impianto AC circa 400 – 500 kWh/m2a • Impianto AC e riscaldamento solare parziale circa 300 – 400 kWh/m2a Campi di collettori sovradimensionati in estate spesso non sono in funzionamento. Perciò il rendimento per m2 è sempre minore. 4 THIT1951 V 1.0.1 01/09 © by Ritter Energie- und Umwelttechnik GmbH & Co. KG. Con riserva di modifiche tecniche. Analisi dei guasti negli impianti solari con glicole Aumento della temperatura nel bollitore La temperatura non deve essere considerata come equivalente dell’energia nel bollitore, poiché a seconda della stratificazione della temperatura le differenze di temperatura possono variare molto. Spesso si considera erroneamente solo la temperatura nella parte superiore del bollitore come equivalente al rendimento solare. In realtà è molto difficile calcolare la potenza termica in kWh nel bollitore sotto forma di aumento di temperatura, poiché molti altri fattori che vi influisconoassumono un ruolo più o meno significativo. Per esempio: • Capacità bollitore incluse installazioni supplementari come scambiatori di calore • Postriscaldamento, per esempio tramite caldaia • Tipologia di prelievo da parte del gestore (portata, temperatura, velocità del flusso) • Conduttura di circolazione (temporizzazione, portata, perdita di temperatura) • Isolamento termico del bollitore (collegamenti microcircolazione, eventualmente anche con sifone) Quindi è possibile fare un calcolo approssimativo esclusivamente in presenza di determinate condizioni marginali. Durante le ore di rendimento solare di una giornata • non deve essere presa acqua calda • non deve essere in funzione la circolazione • è meglio chiudere i collegamenti alla caldaia, disattivare la caldaia • deve essere definita la capacità del bollitore nel raggio d’azione dello scambiatore di calore solare (ciò è particolarmente difficile in quanto, a seconda della temperatura, può salire calore solare dalla parte inferiore alla parte superiore). • deve essere misurato l’aumento di temperatura nel bollitore dall’alto verso il basso a seconda del raggio d’azione dello scambiatore di calore solare. Controllare il collettore Nel caso in cui sorgano dubbi sul rendimento del collettore, esso può essere verificato rispondendo alle seguenti tre domande. • Lo specchio è difettoso? • Il vuoto nei tubi è difettoso? (Un tubo difettoso si riconosce dal fatto che la vaporizzazione argentata nella parte bassa dei tubi si è trasformata in un’incrostazione biancastra a causa dell’infiltrazione di aria) • Il flusso è presente in tutti i tubi (meandri)? Anche nel caso in cui il flusso dei singoli meandri vari un po’ e si creino temperature leggermente differenti, viene scaricata la potenza piena. Solo nel momento in cui uno o più meandri non vengono attraversati dal flusso (si riconoscono dal fatto che tutti e 2 o 3 tubi di un meandro hanno la stessa temperatura e hanno una temperatura di 30 K più alta rispetto agli altri meandri) si verifica un calo di potenza. Si vedano a questo proposito anche i moduli prestampati da FBIT0140 a FBIT0142 Verifica del flusso dei singoli meandri nel collettore secondo le istruzioni FBIT0140 misurazione della temperatura in CPC 14/30 Star (azz.) FBIT0141 misurazione della temperatura in CPC 21/45 Star (azz.) FBIT0142 misurazione della temperatura in CPC 32/40 Allstar Infine, con la seguente formula empirica è possibile calcolare approssimativamente il rendimento. Q = m x C x ΔT Q= Potenza termica [kWh] m= Capacità bollitore nel raggio d’azione dello scambiatore di calore solare [litri] C= ΔT = 0,016 kWh/K*l Aumento di temperatura nel raggio d’azione dello scambiatore di calore solare [K] © by Ritter Energie- und Umwelttechnik GmbH & Co. KG. Con riserva di modifiche tecniche. THIT1951 V 1.0.1 01/09 5 Sede legale e operativa Via C. Maffei, 3 38089 - Darzo (TN) Tel. 0465-684701 Fax 0465-684066 [email protected] www.paradigmaitalia.it Sistemi di riscaldamento ecologico