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Formule di Lewis e regola dell`ottetto
Formule di Lewis e regola dell’ottetto 1916-1919 Lewis si accorse che: Qualcosa di unico nelle configurazioni elettroniche dei gas nobili è responsabile della loro inerzia; gli atomi degli altri elementi si combinano tra loro per raggiungere le configurazioni elettroniche dei gas nobili. Teoria di Lewis 1. Gli elettroni (specie quelli del livello elettronico esterno o di valenza) giocano un ruolo fondamentale nel legame chimico 2. In alcuni casi gli elettroni vengono trasferiti da un atomo ad un altro. Si formano ioni positivi e negativi che si attraggono (forze elettrostatiche): legami ionici 3. In alcuni casi due o più coppie di elettroni vengono condivise tra gli atomi; questa condivisione è detta legame covalente 4. Gli elettroni vengono trasferiti o condivisi in modo tale che ogni atomo acquisti una configurazione elettronica stabile o ottetto. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 Cl-Cl ordine di legame=1 (legame singolo) O=O ordine di legame=2 (legame singolo) N≡N ordine di legame=3 (legame singolo) L’ordine di legame aumenta di 0.5 unità per ogni e- di legame in più. L’ordine di legame può avere anche valori non interi 12 13 14 15 16 17 18 19 20 Finora abbiamo utilizzato le formule di Lewis solo per composti contenenti legami covalenti (puri o polari). Nel caso di composti ionici si può comunque dire che la regola dell’ottetto (gas nobile) è verificata? •• Na • + • Cl •• •• [Na]+ •• • • [ • Cl • ] •• Struttura di Lewis Simboli di Lewis Con la perdita di un e- il sodio assume la configurazione elettronica del gas nobile che lo precede [Ne] Con l’acquisto di un e- il cloro assume la configurazione elettronica del gas nobile che lo segue [Ar] 21 Elettronegatività e polarità dei legami Uguale elettronegatività LEGAME COVALENTE PURO HCl Atomi diversi Diversa elettronegatività LEGAME COVALENTE POLARE NaCl Atomi diversi Polarità del legame Atomi uguali Differenza di elettronegatività O2 Elettronegatività MOLTO DIVERSA LEGAME IONICO 22 VSEPR • Le formule di Lewis servono per tenere la contabilità degli elettroni di valenza in semplici molecole, ma non sono in grado di dire assolutamente nulla sulla forma delle molecole, cioè su come gli atomi costituenti una molecola sono disposti nello spazio. • Una teoria in grado di prevedere la geometria di semplici molecole è la cosiddetta teoria VSEPR (Valence Shell Electron Pair Repulsion). Anche questa teoria, come il metodo di Lewis, è estremamente semplice: ciò spiega da un lato la sua popolarità e utilità, dall'altro i suoi limiti. • Il concetto di base della teoria VSEPR è il seguente: in una molecola costituita da un atomo centrale legato ad altri atomi terminali, le coppie elettroniche attorno all'atomo centrale (sia le coppie di legame che quelle di non legame) tendono a respingersi e quindi si dispongono in modo tale da rendere minima questa repulsione. 23 Per molecole del tipo AXn (con A atomo centrale, X atomo terminale, n che va da 2 a 6) il caso più semplice si presenta quando non sono presenti coppie di elettroni solitarie (o elettroni di non legame) AX2 (2 coppie di elettroni): LINEARE AX3 (3 coppie di elettroni): TRIGONALE PLANARE AX4 (4 coppie di elettroni): TETRAEDRICA AX5 (5 coppie di elettroni): TRIGONALE BIPIRAMIDALE AX6 (6 coppie di elettroni): OTTAEDRICA AX6 AX5 AX3 AX4 24 E se ci sono anche coppie di elettroni solitarie (indicate con E)? • qualitativamente la presenza di una coppia di elettroni solitari ha effetti analoghi a quelli delle coppie di legame • quantitativamente, però, la repulsione da essa esercitata è maggiore in quanto è localizzata solo sull’atomo centrale (la nuvola elettronica del doppietto solitario è più espansa di quella di un doppietto di legame: di conseguenza il suo effetto repulsivo sulle nuvole elettroniche circostanti è maggiore di quello esercitato da un doppietto di legame) Quindi, quando confrontiamo le molecole: • CH4 (AX4, 4 coppie di elettroni, tutte di legame) • NH3 (AX3E, 4 coppie di elettroni, 3 di legame + 1 di non legame) • OH2 (AX2E2, 4 coppie di elettroni, 2 di legame + 2 di non legame) CH4: 4 coppie di elettroni equivalenti che puntano verso i vertici di un tetraedro NH3: 4 coppie di elettroni “non equivalenti” → tetraedro distorto OH2: 4 coppie di elettroni “non equivalenti” → tetraedro distorto 25 A = atomo centrale X = atomo (o gruppo di atomi) terminale legato all’atomo centrale E = coppia solitaria di elettroni tetraedro “ideale”: angoli di legame tutti di 109.5° tetraedro distorto: angoli di legame <109.5° 107.3° per NH3 104.5° per H2O 26 …e in generale? O siamo in una delle situazioni “ideali” AX2, AX3, AX4, AX5, AX6, o in situazioni che possono essere viste come distorsioni dall’idealità rispetto a queste n° totale di coppie di e- geometria “ideale” di riferimento n° di coppie solitarie notazione VSEPR geometria molecolare angolo di legame esempio < 27 n° totale di coppie di e- geometria “ideale” di riferimento n° di coppie solitarie notazione VSEPR geometria molecolare angolo di legame esempio < < 28 n° totale geometria n° di notazione di coppie “ideale” di coppie VSEPR di e- riferimento solitarie geometria molecolare angolo di esempio legame < < < 29 n° totale di coppie di e- geometria n° di “ideale” di coppie riferimento solitarie notazione VSEPR geometria angolo di molecolare legame esempio < 30 Partendo dalle formule di Lewis e utilizzando il metodo VSEPR siamo adesso in grado di prevedere la struttura di una molecola o di uno ione… …ad esempio: 31 ESEMPIO: PREVEDERE LA GEOMETRIA DELL’ANIONE ICl4Stadio 1: Scrivere la struttura di Lewis plausibile; Quanti elettroni ci sono? 1x7 (da I) + 4 x 7 (da Cl) + 1 (carica negativa) = 36 Per fornire a tutti gli atomi gli ottetti e unire i 4 Cl all’atomo centrale servono 32 elettroni: - •• • • • Cl • •• • Cl • •• I • Cl • • • •• - •• • • • Cl • •• Cl •• •• Sistemiamo le altre due coppie intorno all’atomo centrale •• • Cl • •• I •• Cl •• •• • Cl • • • •• Stadio 2: Attorno all’atomo di I ci sono sei coppie di elettroni: quattro di legame e due coppie solitarie. Stadio 3: La geometria ideale di riferimento delle sei coppie è ottaedrica. Stadio 4: L’anione è di tipo AX4E2 = PLANARE QUADRATA. 32 E si ci sono strutture con doppi legami? • Visto che la nuvola elettronica di un doppio legame è più espansa di quella di un legame singolo, il suo effetto può essere approssimativamente paragonato a quello di una coppia solitaria PREVEDERE LA GEOMETRIA MOLECOLARE DELLA FORMALDEIDE, H2CO La geometria di riferimento è sempre la trigonale planare (dall’atomo centrale partono legami in 3 direzioni!) , ma rispetto al caso ideale ci saranno distorsioni dovute al maggior effetto repulsivo del doppio legame 121° (>120°) H 118° (<120°) H C •• O •• 33 Molecolari polari e molecole apolari Il metodo VSEPR permette anche di stabilire se una certa molecola è polare o meno. Attenzione: se i legami di una molecola sono polari, non è detto che anche la molecola lo sia!!! 34 La teoria del legame di valenza (VB) La teoria di Lewis considera gli elettroni di valenza degli atomi che formano legami, ma prescinde totalmente dal fatto che tali elettroni sono descritti da orbitali atomici. La teoria del legame di valenza (Valence Bond, VB) integra il modello di Lewis nell'ambito della meccanica quantistica, mettendo in relazione il legame fra due atomi con gli orbitali atomici che descrivono gli elettroni implicati nel legame stesso Ciò che nella teoria di Lewis è descritto come “condivisione” di una coppia di elettroni, nella teoria del legame di valenza diventa “sovrapposizione” di opportuni orbitali atomici. La conseguenza è sempre la stessa: un aumento della densità elettronica fra i nuclei dei due atomi che si legano, con conseguente abbassamento dell'energia del sistema. 35 La teoria del legame di valenza I postulati fondamentali della teoria del legame di valenza: • Il legame fra due atomi si realizza mediante sovrapposizione di due opportuni orbitali atomici, uno per ciascun atomo. Nella maggioranza dei casi, si può assumere che i due orbitali che si sovrappongono per formare il cosiddetto orbitale di legame siano semioccupati, cioè contengano un elettrone ciascuno. Questo è in accordo con la teoria di Lewis seconda la quale ogni legame covalente si forma grazie al contributo di due atomi, ciascuno dei quali apporta un elettrone. • Nell'orbitale di legame che si viene a formare si vengono così a trovare due elettroni con spin antiparallelo. Esempio: la formazione del legame H-H in H2 viene descritta mediante la sovrapposizione dei due orbitali atomici 1s semioccupati su ciascun atomo di idrogeno. H H 36 Ibridizzazione degli orbitali atomici CONSIDERIAMO IL CARBONIO, numero atomico 6 Carbonio con 2 legami? Il carbonio forma 4 legami promozione Carbonio con 4 legami, tre uguali e uno diverso? Il carbonio nel metano, CH4, forma 4 legami UGUALI I tre orbitali p del C si mescolano con l’orbitale s per dare 4 orbitali ibridi sp3. Questo fenomeno è noto come ibridizzazione 37 Ibridizzazione sp3 degli orbitali atomici: il metano, l’ammonica Il metano CH4 L’ibridizzazione sp3 corrisponde alla geometria tetraedrica L’ammoniaca NH3 38 Ibridazione (o ibridizzazione) di orbitali • L'ibridazione degli orbitali è introdotta nella teoria VB per rendere conto delle geometrie molecolari sperimentalmente osservate e non riconducibili alla semplice sovrapposizione di orbitali atomici di tipo s, p o d. Ad esempio, la struttura del metano CH4 è di tipo tetraedrico con quattro legami C-H equivalenti. Tale struttura non può essere ottenuta in alcun modo per sovrapposizione degli orbitali 2s e/o 2p dell'atomo di carbonio con gli orbitali 1s degli atomi di idrogeno. • Si ammette allora che, prima della sovrapposizione con gli orbitali atomici di un altro atomo, gli orbitali atomici di un dato atomo (in questo caso C) possano essere combinati tra loro per dare origine a cosiddetti orbitali ibridi. • L'orientazione degli orbitali ibridi che si ottengono in tal modo dipende dal tipo e dal numero degli orbitali atomici combinati, mentre il numero di orbitali ibridi è sempre uguale al numero totale di orbitali atomici che sono stati combinati. 39 …da n orbitali atomici a n orbitali ibridi 1 orbitale s + 1 orbitale p 2 orbitali sp 1 orbitale s + 2 orbitale p 3 orbitali sp2 1 orbitale s + 3 orbitale p 4 orbitali sp3 Per gli orbitali ibridi sp e sp2 che fine hanno fatto gli orbitali p non utilizzati nell’ibridizzazione? 40 Ibridizzazione sp2 degli orbitali atomici: i composti del boro Il boro ha quattro orbitali e solo tre elettroni nel guscio di valenza. Per la maggior parte dei composti lo schema di ibridizzazione più adatto prevede la combinazione dell’orbitale 2s con due orbitali 2p per dare tre ORBITALI IBRIDI sp2, lasciando un orbitale p vuoto e non ibridizzato L’ibridizzazione corrisponde alla geometria trigonaleplanare con angoli di legame di 120° 41 Ibridizzazione sp degli orbitali atomici: composti del berillio Il berillio ha quattro orbitali e solo due elettroni nel guscio di valenza. Per la maggior parte dei composti lo schema di ibridizzazione più adatto per alcuni composti gassosi (BeCl2) prevede la combinazione dell’orbitale 2s con un orbitale 2p per dare due ORBITALI IBRIDI sp, lasciando due orbitali p vuoti e non ibridizzati L’ibridizzazione sp corrisponde alla geometria lineare 42 Ibridizzazioni sp3d ed sp3d2 riassumendo: 43 Legami sigma (σ) e pi greco (π) nell’etilene (C2H4) Gli orbitali in violetto sono ibridi sp2, quelli blu orbitali 2p. Gli orbitali ibridi sp2 si sovrappongono lungo la linea che collega gli atomi legati (legami sigma). Gli orbitali 2p si sovrappongono di lato formando il legame pi greco. 44 Legami sigma (σ) e pi greco (π) nell’acetilene (C2H2) Uno scheletro di legami sigma collega gli atomi H-C-C-H con un orbitale 1s degli atomi H e gli orbitali sp degli atomi C. Ci sono due legami pi greco. Ogni legame π consiste di due segmenti paralleli a forma di sigaro. I quattro segmenti in realtà si fondono dando un guscio cilindrico cavo che circonda l’asse del legame C-C 45 Legami sigma (σ) e pi greco (π) nella formaldeide (H2CO) Scriviamo la formula di Lewis e applichiamo il metodo VSEPR: la geometria ideale di riferimento è trigonale planare Gli orbitali compatibili con questa geometria sono, per C, gli ibridi sp2 … rimane un orbitale p semipieno che può interagire con l’orbitale p semipieno di O per dare un legame π. Gli sp2 danno legami con i due 1s di H e il p di O. Si usa il gruppo di orbitali sp2 + p per l’atomo di C, gli orbitali 1s per H e due orbitali semipieni 2p per O. Utilizzando questi orbitali descriviamo con ottima approssimazione quella che è la geometria della molecola 46 Legami sigma (σ) e pi greco (π) nell’acido formico (HCOOH) 1. Contiamo tre gruppi di elettroni attorno al C, due nei legami singoli C-H e C-O, e uno nel doppio legame C=O: la geometria di riferimento attorno a C è trigonale planare 2. Contiamo quattro gruppi di elettroni attorno all’O in basso, due nei legami singoli OC e O-H e due come coppie solitarie; la geometria di riferimento attorno a O è tetraedrica 3. Gli orbitali compatibili con questa geometria sono, per C, gli ibridi sp2 … rimane un orbitale p semipieno che può interagire con l’orbitale p semipieno di O per dare un legame π. Gli sp2 danno legami con l’1s di H, con il 2p dell’O in alto e con l’sp3 dell’O in basso. 4. Gli orbitali compatibili con questa geometria sono, per O, gli ibridi sp3. Due degli sp3 danno legami σ con l’1s di H e l’sp2 di C; gli altri due ospitano due doppietti non condivisi. Per la formazione dei legami covalenti si usa: - il gruppo di orbitali sp2 + p per l’atomo di C; - gli orbitali 1s per H; - due orbitali 2p per O in alto; - due orbitali sp3 per l’O in basso. 47