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Verbale prima conferenza - Comune di Lonate Pozzolo
PRIMA CONFERENZA DI VALUTAZIONE Presenti: Sindaco: rag. Piergiulio Gelosa; Assessori: ing. Giancarlo Simontacchi; Consiglieri: Sante Cinalli, Giovanni Desperati, Antonio Grandinetti; Tecnici Comunali: arch. Orietta Liccati, arch. Barbara Moretti, geom. Massimo Sandoni, PC Giuseppina Mainini; Relatori PGT: arch. Rosaria Verardi (mattino) / arch. Massimo Giuliani (pomeriggio); Relatori VAS: ing. Massimo Sartorelli, dott.ssa Chiara Luviè; Partecipanti (mattino): - Accam Spa – Andrea Rossi; - Comune di Samarate – Pierangelo Trognacara; - Ferrovie Nord – Andrea Passarelli; - Anepla – Giovanni Rossetti; - Comune di Ferno – Gianfranco Baroncelli; - Comune di Oleggio – Marco Grazioli; - SEA – dr. Falsina – dr. Barlocco; - Comune di Nosate – Geom. Gianni Naggi; - Tutela Ambientale dei Torrenti Arno Rile e Tenore Spa – Modesto Verderio; - 3^ Reparto Infrastrutture di Milano – Fernando Pusceddu; - Provincia di Varese – Chiara Giorgetti; - SAP – Presidente geom. Danilo Rivolta; - Unione Industriali di Varese – Elisabetta Vernocchi; - ASL di Varese – Dr. Fernando Montani; - ARPA – Elena Bravetti – Rosangela Marin; - Corpo Forestale dello Stato – Comando provinciale: dr. Vittorio Chiesa; - Consorzio Gora Molinara – dr. Rino Garatti; - Comune di Vizzola Ticino – Arch. Giancarlo Morandi; - Associazione Artigiani Varese – Sig. La Cognata Trasparano; - F.lli Mara Srl – dr. Roberto Mangilli; - Comune di Vanzaghello e Samarate (come Assessore) – Arch. Cioffi; - Comune di Castano Primo – Francesca Boggio. Partecipanti (pomeriggio): - Cave del Ticino SpA – Daniele Zanforlin; - Protezione Civile – Armando Mantovani; - Cave del Ticino / Inerti – Marialuisa Ferrario; - Parrocchia S. Ambrogio – Don Giuseppe Maggioni; - Bersaglieri – Ruggeri; - Gruppo Alpini – Franco Linaelli; - Associazione anziani – Carlo Bottini; - Il Fontanile – Giuseppina Bottiani; - Ascom Gallarate – Claudio Scillieri; - Professionista – Ugo Montefiori; - Professionista – Andrea Bollazzi; - Professionista – Massimo Gravina. Sindaco: con questa riunione si vuole dare corso al nuovo progetto di governo del territorio che rappresenta una filosofia nuova nel panorama urbanistico. Lo spirito della legge 12/05 è quello di cercare di colmare la differenza tra le regole e le esigenze. L’idea è quella di immaginare un progetto di città che riduca le distanze affinché non si perdano le occasioni, in un ottica rispettosa degli equilibri umani e ambientali. Per questo motivo la presenza della VAS insieme al nuovo PGT sottolinea la volontà di affrontare gli argomenti in modo serio costruttivo, possibilista in modo che per ogni azione si verifichino gli effetti che esso può avere. Propedeutico al nuovo PGT è stato il Documento di Inquadramento che ne ha tracciato alcune linee essenziali. Bisogna tenere conto che l’Aeroporto Malpensa vincola buona parte del territorio lonatese condizionando tutto quello che è limitrofo (presenza delle curve isofoniche), che Lonate si affaccia al fiume Ticino e pertanto fa parte del Parco della Valle del Ticino, è circonadata dal torrente Arno, è condizionata da iniziative economiche importanti anche a livello provinciale come le cave e annovera la presenza del depuratore. Non vanno peraltro considerati solo gli aspetti di criticità ma anche le prospettive di sviluppo come l’apertura della importante nuova porta alla città rappresentata dalla Superstrada MITO, inaugurabile verso aprile che rappresenta una nuova occasione di sviluppo per il territorio. La gente si insedia dove c’è transito e anche l’aeroporto è un’occasione di sviluppo in questo senso. Vi è inoltre il nuovo ponte di Oleggio già in fase di progettazione come ulteriore momento di sviluppo del territorio insieme alla prossima apertura della stazione Lonate - Ferno. Con queste dinamiche il territorio muta la sua capacità di essere raggiunto più facilmente e diviene inevitabilmente interesse di nuovi investimenti. La volontà è quella di non “perdere il treno” considerando gli effetti che questo nuovo sviluppo potrebbe generare sul territorio. Si cede a questo punto la parola all’Assessore Simontacchi per una breve introduzione sul PGT e ai tecnici incaricati per la redazione del nuovo Piano e della Vas. Assessore Simontacchi: il PGT come previsto dalla L.R. 12 si articola in 3 atti distinti: il Documento di Piano, il Piano delle regole e il Piano dei servizi. Vi sono poi i Piani Attuativi. Il Doc di Piano è uno strumento flessibile caratterizzato da funzioni di indirizzo politico-amministrativo. Individua gli obbiettivi della amministrazione comunale: in primo luogo delle potenzialità, criticità e opportunità, in secondo luogo dell’inquadramento territoriale, in terzo luogo dei piani di settori e in quarto luogo dei vincoli sovracomunali. Gli obbiettivi della amministrazione comunale dovranno tenere conto del sistema ambientale e quindi le soluzioni che verranno proposte dovranno essere compatibili con la Valutazione Ambientale Strategica. Il Documento di Piano nella sua essenza indica le linee guida da attuare con la pianificazione attuativa. Il Piano dei Servizi definisce le aree per le attrezzature pubbliche e di interesse pubblico, la dotazione di verde ecc… Il Piano delle Regole definisce le caratteristiche volumetriche, le destinazioni d’uso, le aree da destinare all’agricoltura…..Gli obbiettivi da perseguire terranno conto sia di quanto precedentemente indicato nel Documento di Inquadramento con qualche eventuale aggiustamento sia dell’attuale tessuto urbano consolidato. I dieci macro obbiettivi che potranno aumentare in base anche ai suggerimenti che perverranno, possono essere riassunti in questo modo: 1. individuare le migliori modalità per la risoluzione delle aree delocalizzate, andando a richiedere nel contempo un ampliamento del perimetro di iniziativa comunale; 2. ridefinire gli azzonamenti previsti dal vigente PRG in modo da rendere congrua la pianificazione con la realtà attuale e incentivare la permanenza delle aziende sul territorio; 3. promuovere lo sviluppo nelle aree circostanti la Stazione Ferroviaria; 4. promuovere la realizzazione di interventi di riqualificazione/mitigazione ambientale e riforestazione in conformità con i piani sovracomunali; 5. incentivare la riqualificazione nell’edificato nel centro storico ridefinendo anche gli indici volumetrici; 6. favorire l’attività commericiale nel centro storico; 7. residenza: innalzamento degli indici di edificabilità anche con incentivi per le fasce sociali più in difficoltà; 8. poli estrattivi: predisporre la regolamentazione degli ambiti interessati da attività estrattiva al fine di prevedere destinazioni a funzioni vantaggiose nel rapporto tra pubblico e privato; 9. semplificazione delle norme rispetto al vigente PRG, adeguandole alle mutate esigenze ed eliminando quelle parti che rendono complessa la sua realizzazione; 10. perseguire un risparmio energetico richiedendo e ottenendo l’allacciamento dei servizi pubblici comunali alla cantarle di Malpensa (impianto di teleriscaldamento e cogenerazione). Infine resta da specificare che dei tre atti che costituiscono il PGT il Documento di Piano deve essere sottoposto ad una verifica che coniughi lo sviluppo previsto con la compatibilità ambientale (VAS). Arch. Rosaria Verardi (mattino) / arch. Massimo Giuliani (pomeriggio): “il percorso di costruzione del PGT”: essenzialmente avverrà la presentazione dello stato di fatto del Comune. Gli obbiettivi precedentemente mostrati ora dovranno essere trasformati in azioni concrete all’interno del PGT. Per il momento sono state fatte le analisi territoriali con l’individuazione delle opportunità e criticità del territorio Lonatese. Il PGT ha essenzialmente di diverso dal vecchio PRG il fatto di non essere uno strumento prescrittivo, che indica le aree edificabili. Adesso si instaura un vero processo, attraverso il Documento di Piano che va ad indicare quali sono gli obbiettivi, ma non va a conformare i suoli: tutto ciò comporta una diversa prospettiva. Nel Documento di Piano si indicano quali sono gli obbiettivi e attraverso gli obbiettivi si vanno ad indicare i possibili sviluppi, sviluppi che indicano quali possibili aree sono edificabili a determinate condizioni e queste condizioni vengono dettate dalla Amministrazione a priori. Gli obbiettivi dell’Amministrazione: presenza di Malpensa e tutte le aree delocalizzate, il risparmio energetico, gli incentivi per le aziende, la qualità residenziale, il commercio soprattutto nel centro storico che si collega al problema delle aree centrali all’interno del comune e i poli estrattivi, le aree agricole e l’area della stazione. Lonate Pozzolo si trova all’interno della megalopoli lombarda, al confine della parte di maggiore edificazione e al confine con la regione Piemonte, confine definito dalla presenza del fiume Ticino che segna una chiusura tra la megalopoli e il Piemonte. Le prime analisi da effettuarsi sono gli strumenti sovraordinati che condizionano pesantemente il territorio comunale: il primo strumento analizzato è il Piano Territoriale Paesistico Regionale, in fase di revisione, che individua i diversi ambiti geografici, oltre alle viabilità principali e gli elementi significativi del territorio a macroscala. In secondo luogo è stato analizzato il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale che, in particolare, indica le reti ecologiche principali, nella parte sud del territorio e nella parte che da sud va a nord lungo l’Arno. In particolare il nodo ecologico principale è la presenza del fiume Ticino. Il PTCP ha individuato inoltre gli ambiti agricoli per effetto della Legge 12. Vi è poi il Piano d’Area Malpensa che indica le nuove viabilità, l’azzonamento del Piano del Ticino, gli estratti del Piano del Commercio della Provincia di Varese ed il mosaico dei piani regolatori dei comuni contermini. Le aree oggetto di delocalizzazione, aree sotto le curve isofoniche A e B e gli scenari prospettati dalla regione Lombardia. Sono state sovrapposte tutte le indicazioni sovracomunali attraverso delle carte e spesso, perché fatte a grande scala, sono emerse delle indicazioni contrastanti e soprattutto sovradimensionate rispetto al territorio comunale, in particolare in relazione ai corridoi ecologici. E’stata redatta inoltre una carta dell’uso dei suoli dove si vede al centro l’area urbanizzata, con l’indicazione delle aree agricole e boscate ai confini. E’ stato quindi analizzato il PRG vigente: azzonamento, stato di attuazione dei piani esecutivi, le aree a standard esistenti e previste. Dall’analisi effettuata sul numero di abitanti di circa 12.000 lo standard per abitante è di 22,67 mq per abitanti. Con la legge 12 non va più calcolato quanto standard va previsto per abitante, in realtà bisogna guardare più alla qualità infatti si parla di servizi per abitanti non più di standard. E’ stata inoltre individuata la rete commerciale dei centri storici di Lonate, Tornavento e Sant’Antonino, rete commerciale di esercizi di vicinato non molto vivace. Consumo del suolo: il territorio è di circa 2.900 ettari, il territorio non edificato corrisponde al 79%, quello edificato è di circa il 20%. E’ un territorio ricco di vincoli e di servitù: Parco della Valle del Ticino, curve isofoniche, Piano d’Area Malpensa, area a sud di pertinenza del depuratore. Le criticità di questo territorio sono essenzialmente determinate dalla presenza delle curve isofoniche, dalle aree di delocalizzazione, dal centro storico che va riqualificato e dalla presenza di una serie di aree degradate rappresentate dalle aree delle cave. Le potenzialità in realtà devono essere ricavate proprio dalle criticità: bisogna ripensare a come ricollocare le aree di delocalizzazione e quindi andare ad individuare dove e come rilocalizzare gli ambiti sotto le curve, indipendentemente dagli scenari previsti dalla regione. Altro elemento molto importante è il polo della stazione posto a Nord del paese al confine con Ferno. Nodo da ripensare non solo come Comune ma a livello sovracomunale. Lungo quella infrastruttura per ora ci sono ancora delle aree verdi, bisogna quindi ripensare ad una progettazione complessiva proprio perché nodo importante sia di congiunzione con Ferno ma anche con Malpesa: nodo che andrà a determinare gli equilibri all’interno della città. Ing. Sartorelli: “VAS valutazione ambientale strategica”: la valutazione ambientale strategica viene definita dalla comunità europea (Direttiva 42/2001/CE) quale strumento che permette di operare una protezione ambientale preventiva. Le tematiche centrali della VAS sono il coinvolgimento del pubblico, delle autorità ambientali e la promozione della consapevolezza del pubblico. L’obbiettivo è quello di verificare che piani e programmi si attengano ai principi dello sviluppo sostenibile stimandone l’impatto complessivo sulla qualità dell’ambiente. Questo obbiettivo si ottiene con l’analisi della situazione ambientale esistente inteso come analisi delle pressioni e delle criticità ma anche dei valori ambientali del territorio. Lo scopo è quello di individuare obbiettivi, finalità e priorità da un punto di vista ambientale e integrare tali aspetti di carattere ambientale nell’ambito della pianificazione del territorio. La VAS va letta come strumento di supporto al processo decisionale. E’ nata nel 2001 con la direttiva CEE, di fatto è stata inserita nella normativa nazionale con il D.Lgs. 152/2006, che ha avuto delle correzioni recentissime nel mese di gennaio di quest’anno. Per quanto riguarda la regione Lombardia ha di fatto anticipato la legge nazionale con l’uscita della Legge Regionale 12 del governo del territorio dove all’art. 4 ha stabilito che il Documento di Piano del PGT debba essere sottoposto a VAS e gli indirizzi per come farlo sono stati definiti il 27 dicembre 2007 ai sensi della DGR 6240/2007. Questi indirizzi specificano l’ambito di applicazione, le fasi metodologiche e procedurali, le modalità del processo di informazione e di partecipazione e, soprattutto, il raccordo tra la procedura di VAS e le altre procedure di carattere ambientali presenti sul territorio come la VIA, ma nello specifico, nel caso lonatese, la Valutazione di Incidenza ricadendo, all’interno del territorio comunale, i siti di importanza comunitaria (SIC) e le zone di protezione speciale (ZPS). L’obbiettivo di questa prima Conferenza di valutazione è quello di illustrare cosa è il Documento di Scoping che di fatto da gli indirizzi di come verrà portato avanti e sviluppato il processo di VAS. Innanzitutto all’interno dell’ambito dell’amministrazione comunale è stata identificata l’autorità competente che è un tim multidisciplinare all’interno del comune costituito da una serie di tecnici che faranno da responsabili del procedimento per quanto riguarda la procedura di VAS. Sono state individuate le autorità competenti in materia ambientale, gli enti territoriali interessati e soprattutto i soggetti presenti sul territorio come varie associazioni che hanno interesse. Il Documento di Scoping si pone di fatto quattro obbiettivi: 1. indicare l’approccio metodologico e le tappe procedurali del percorso valutativo; 2. individuare i soggetti coinvolti nella procedura di VAS; 3. definire l’ambito di influenza del Documento di Piano; 4. indicare la tipologia a e il grado di approfondimento delle informazioni che saranno indagate nel corso della analisi ambientale. Gli estensori della VAS dovranno parallelamente redigere il Rapporto Ambientale in cui verrà valutata: • l’analisi di coerenza interna ed esterna; • stimati gli effetti attesi; • valutate le alternative; • progettato un sistema di monitoraggio attraverso l’individuazione di indicatori. Questa fase si conclude quindi con la proposta del Documento di Piano, il Rapporto Ambientale, sintesi non tecnica e lo Studio di Incidenza. Lo Studio di Incidenza è uno studio richiesto dalla normativa regionale che riguarda la procedura di Valutazione di Incidenza perché il Documento di Piano non dovrà essere sottoposto solo a Valutazione Ambientale Strategica ma anche a Valutazione di Incidenza. Queste due procedure devono proseguire parallelamente, quindi prima della convocazione della seconda conferenza di valutazione (prevista nel settembre 2008) trenta giorni prima verrà messo a disposizione degli enti e di tutti i portatori di interesse la proposta di Documento di Piano e il Rapporto Ambientale. Lo Studio di Incidenza dovrà essere presentato 60 giorni prima della seconda conferenza di valutazione al Parco del Ticino che è l’ente che di fatto gestisce la ZPS e il SIC. Al termine della seconda conferenza di valutazione l’autorità competente d’intesa con l’autorità procedente (che è l’Amministrazione) dovrà formulare un parere motivato che costituisce il presupposto per la prosecuzione del procedimento di approvazione del Documento di Piano e saranno a tal fine acquisiti il verbale della seconda conferenza di valutazione, il parere dell’autorità competente in materia SIC e ZPS e le osservazioni e gli apporti inviati dal pubblico. Successivamente il Consiglio Comunale adotterà il PGT nei sui tre documenti (Documento di piano, Piano dei servizi e Piano delle Regole) e adotterà il Rapporto Ambientale e il Documento di sintesi. Comincerà poi la fase di raccolta delle osservazione e delle controdeduzioni e la Provincia esprimerà proprio parere. L’amministrazione Comunale ha previsto poi di effettuare una conferenza informativa finale (marzo 2009) in cui illustrerà l’esito finale della procedura e l’approvazione del PGT. Elemento importante che seguirà poi il PGT è il monitoraggio: dovranno essere monitorati gli effetti ambientali che vengono determinati, sia essi positivi che negativi, dall’adozione nelle diverse fasi del PGT. All’interno del documento di Scoping vi è anche descritto come viene strutturato il Rapporto Ambientale, che è quel documento che analizza gli effetti sull’ambiente delle azioni definite nell’ambito del Documento di Piano. Di fatto i contenuti del rapporto ambientale riguarderanno: • l’analisi della coerenza esterna: il Documento di Piano dovrà essere valutato in coerenza con la pianificazione sovracomunale e quella dei paesi limitrofi; • l’analisi della coerenza del Documento di Piano con gli obbiettivi di protezione ambientale pertinenti, stabiliti a livello internazionale; • caratterizzazione dello stato attuale delle componenti ambientali (es. qualità dell’aria, acque superficiali, acque sotterranee); • presenza del depuratore di Sant’Antonino: raccoglie le acque di 26 Comuni ed è di fatto il depuratore più importante della Provincia di Varese; • ambiti delle cave: attualmente ci sono due cave attive; • ambiente Parco: definisce delle zone di interesse (brughiere, boschi e corsi d’acqua) e caratterizza degli elementi importanti che sono le reti ecologiche; • presenza delle zone di particolare protezione: SIC Turbigaccio, Boschi di Castelletto e la Ranca di Bernate e la ZPS Boschi del Ticino che è un corridoio ecologico fondamentale per lo spostamento della fauna ornitica; • gestione dei rifiuti: Lonate Pozzolo si attesta ad ottimi livelli con un raccolta differenziata intorno al 60%; • revisione del Piano di zonizzazione acustica: analisi delle problematiche connesse al rumore non solo quello aeroportuale ma di tutte le fonti del rumore. Il Documento di Piano parte da degli obbiettivi portati avanti attraverso delle strategie che si identificano in azioni specifiche, che hanno la potenzialità di determinare dei fatti perturbativi che vanno ad interagire con le differenti componenti ambientali. Gli effetti individuati saranno oggetto di analisi che permetterà ove possibile di mitigare questi effetti ovvero di individuare con gli estensori del PGT delle misure di compensazione. Successivamente verranno definiti degli indicatori di monitoraggio, che serviranno, negli anni successivi, per verificare come l’attuazione del Documento di Piano possa andare ad interferire con le differenti componenti ambientali e vedere se è migliorata la qualità del territorio, analizzando per esempio le emissioni urbane, la densità della popolazione, la produzione di rifiuti e le emissioni acustiche. Infine emergeranno dall’analisi una serie di elementi di rilevanza e di opportunità per il territorio che porteranno a migliorare il benessere dei cittadini e quindi la qualità della vita ma anche a salvaguardare le valenze ambientali del territorio. Quindi l’obbiettivo fondamentale della VAS e quello di perseguire uno sviluppo sostenibile del territorio comunale e dell’ambiente. Sindaco: con queste tre illustrazioni si è detto dove si vuole arrivare, da dove si parte e come si vuole fare, con quali caratteristiche e peculiarità Il risultato sarà tanto buono quanto la partecipazione sarà vera, forte ed efficace. Gli Amministratori hanno il dovere di rispondere nei confronti della propria comunità, del proprio tessuto sociale per gli obbiettivi futuri, ma se è vero che si deve colmare lo spazio che c’è tra le regole e le esigenze dei cittadini è anche altrettanto vero che questo spazio si può colmare solo se tutto ciò è partecipato, per potere cogliere suggerimenti, critiche e utili consigli. ********** DIBATTITO (mattina) ********** Sig. T. La Cognata – Associazione Artigiani della Provincia di Varese: ringrazio a nome dell’associazione artigiani della Provincia di Varese della sensibilità del Sindaco e dell’Amministrazione Comunale relativamente allo sviluppo sostenibile. Domanda: - il risparmio energetico a mio avviso significa competitività per le aziende (maggiori costi comportano perdita di competitività); - incentivi alle aziende, in che modalità e in che misura; - mi sta a cuore la formazione per le aziende. In che modo si attuerà il Polo tecnologico previsto. Assessore Grazioli - Comune di Oleggio: Ringrazio per l’invito. Mi ricollego a quanto detto dal Sindaco in merito alle questioni che i nostri territori hanno in Comune (collegamenti viari – Ponte di Oleggio, aerostazione, ecc). Al di la di ciò volevo effettuare una domanda specifica all’Ing. Sartorelli. Mi pare di capire che le aree SIC e ZPS si trovano anche fuori dal territorio comunale. A me risulta che gran parte del territorio del Ticino Piemontese sia area SIC; occorrerebbe tenere conto di ciò; segnalo inoltre di tenere in considerazione anche la zona dei laghetti Sab Ghia che in gran parte ricade sul territorio di Lonate Pozzolo (per esempio collegamenti ciclabili nell’ambito). Un ultimo invito sul discorso della promozione delle aziende che hanno un patrimonio tecnologico e di qualità da rivendicare e ciò si riscontra anche nella qualità della vita dei propri dipendenti. Mi riferisco in particolare alla logistica che spesso contrasta con le realtà territoriali già esistenti a livello di qualità occupazionale. Infatti spesso la logistica consuma grande territorio a discapito della qualità. Dr. Garatti – Consorzio della Gora Molinara: quest’anno alla Roggia Molinara verrà garantito il diritto di sopravvivenza dopo che esiste da 800 anni, inviterei l’Amministrazione Comunale affinché almeno l’area del comprensorio della Roggia esistente tra la centrale di Tornavento e il Molinazzo rimanga come area irrigua prativa, perchè sarebbe un peccato che tutto il comprensorio del fondovalle finisca come zona boscata come sta avvenendo a Nord del Ponte di Oleggio. Sindaco: la vocazione imprenditoriale di Lonate è testimoniata dal tessuto stesso e dalla enorme quantità di aziende presente oltre che dalla capacità di trasformare nel corso degli anni un tessuto che era basato sul tessile, man mano in fonderie ed officine meccaniche e che oggi si sta modificando a seconda delle esigenze. La sfida che l’Amministrazione vuole cogliere è che non si vive di sola Malpensa. Se è pur vero che l’aeroporto rimane l’elemento economico più importante del nord Italia e dell’Europa, la realtà lonatese testimonia la capacità di gente che è stata in grado di creare imprenditoria e di diventare grande e di qualità. Si vuole favorire il consolidamento delle aziende “lonatesi” perché possano ben radicarsi e consolidarsi, per evitare che vadano altrove. Il risparmio energetico va’ interpretato in due sensi, da un lato da un punto di vista economico, ma dall’altro per inquinare di meno, utilizzando impianti all’avanguardia. Il Polo tecnologico è una grande sfida, individuare anche sul territorio lonatese delle scuole di formazione è una delle battaglie che l’assessore alla Cultura Dr.ssa De Novara sta portando avanti, ci sono anche degli spazi scolastici disponibili, si stanno cercando dei partner perché si possa immaginare qualche cosa di adeguato sia alle giovani leve che alle aziende che sul territorio si stanno sviluppando. Indubbiamente il Ponte di Oleggio è l’occasione principale per incrementare i rapporti con la regione Piemonte. Si coglie il suggerimento per il collegamento laghetti Sab-Ghia per una eventuale pista ciclo pedonale (anche utilizzando il vecchio ponte). Si provvederà ad inserire l’ area irrigua attiva della roggia Molinara all’interno del nuovo PGT. S farà pervenire un breve resoconto dell’incontro al fine di recepire ulteriori suggerimenti da parte dei partecipanti e da chiunque fosse interessato. ********** DIBATTITO (sera) ********** Don Giuseppe Maggioni – Parrocchia Sant’Ambrogio: meraviglia di non avere sentito nulla nell’ambito dei macro obbiettivi relativamente agli ambiti scolastici, educativi, assistenziali e sportivi. Sindaco: queste sono tematiche di servizio pubblico e di aree standard. Lo standard verrà individuato in termini di servizi propri non più a mq per abitante. Va da sè che se all’interno della pianificazione urbanistica si prevede un incremento di popolazione dovranno conseguire una serie di analisi su come questa popolazione dovrà essere servita. Arch. Massimo Giuliani: La qualità dell’abitare sarà l’elemento di tutto il Piano dei Servizi. Il fatto che il Piano dei Servizi con la nuova legge abbia addirittura una sua autonomia chiarisce già quanto il PGT dedicherà al tema dei servizi. Non sono stati descritti e dettagliati proprio perché per ora si parla di obbiettivi di carattere generale. Non si tratta di presentare un progetto già fatto ma questo è l’inizio di un procedimento.