Cinquanta medici si schierano a favore dell`ospedale unico
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Cinquanta medici si schierano a favore dell`ospedale unico
12345367318 LA STAMPA SABATO 27 FEBBRAIO 2016 Collegno, tre nomadi arrestati per furto Continua l’attività di prevenzione contro i furti da parte dei carabinieri. Tre nomadi, tra i 16 e i 18 anni, sono stati arrestati a Collegno per tentato furto in via Piave. E altri due, di 21 e 43 anni, sono stati denunciati dai militari di Alpignano perché trovati con strumenti atti allo scasso. [P. ROM.] Metropoli .57 . ETROPOLI M Per le vostre segnalazioni [email protected] Morti a vent’anni Sanità nella cintura Sud-Est Cinquanta medici si schierano a favore dell’ospedale unico “Quelli di Moncalieri, Chieri e Carmagnola non sono più all’altezza” Le bare affiancate di Luca, Katriel e Matteo, morti nel terribile incidente avvenuto all’alba di domenica a Torino REPORTERS Orbassano GIUSEPPE LEGATO La vicenda del maxi ospedale unico che dovrà essere costruito nella cintura sud di Torino con contemporanea chiusura dei tre ospedali di Moncalieri, Chieri e Carmagnola, è stata – finora – una partita soprattutto politica e sindacale. Da ieri però c’è un nuovo angolo, una nuova visuale sul tema: quella dei medici. Una folla saluta tre amici morti nell’incidente Il comitato Carlo Palenzona Dirigente medico chirurgo al Santa Croce Sono cinquanta e hanno fondato un comitato per sostenere la costruzione nel nuovo presidio: «I nostri – dicono all’unisono – non sono più all’altezza». Direttori di dipartimento, dirigenti medici internisti, infermieri, primari, farmacisti, medici di base di Moncalieri, Chieri e Carmagnola hanno deciso di mettersi insieme per spiegare quanto sia urgente la struttura di cui si parla da più di un decennio, mai realizzata anche per via di assurdi campanilismi e che non è opera rinviabile. A breve una rappresentanza di specialisti inizierà un tour nei 42 Comuni dell’AslTo5, organizzeranno incontri con la popolazione: «Tutti insieme – dicono – ad di la dei confini geografici e nel nome più alto dell’efficienza del servizio sanitario». Le aree prescelte La notizia della nascita del comitato arriva a pochi giorni dalla divulgazione da parte del pool regionale nominato dall’assessore Saitta del ventaglio di aree in cui l’ospedale potrebbe essere costruito: «Ma la logica dei campanili - racconta Emanuele Stramignoni, primario di Nefrologia a Chieri e consigliere nazionale dell’Anaao – va as- MASSIMO MASSENZIO Luca Olivero 20 anni abitava a Orbassano Il Santa Croce di Moncalieri è il più importante dei tre ospedali che verranno chiusi Emanuele Stramignoni Primario di Nefrologia a Chieri «Bisogna anche migliorare la medicina ambulatoriale del territorio» solutamente superata. L’importante è che si costruisca presto la struttura in cui insistano tutte le specialità e si possano curare i casi acuti. Oggi non è cosi: Emodinamica è a Moncalieri, Urologia a Carmagnola, Nefrologia a Chieri». Ancora più chiaro, se possibile, è Carlo Palenzona, dirigente medico chirurgo al Santa Croce e ideatore del comitato: «Pensare di investire in tecnologia all’ospedale di Moncalieri, come in quello di Carmagnola e Chieri corrisponderebbe a caricare il software di un iPhone 6 in un telefonino degli anni Novanta. Inutile, dispendioso e costoso». Gli ospedali di zona, secondo Stramignoni, «non sono a norma soprattutto nelle parti storiche, eccezion fatta per Carmagnola che però non è baricentrico». Entrambi sottolineano come però «vada rinforzata la medicina di territorio in cui il paziente non acuto si reca e a cui si rivolge per evitare di andare in ospedale. Cominciamo a smontare la paura messa in giro che per fare un elettrocardiogramma un cittadino di Carmagnola dovrà andare nel nuovo ospedale. Non sarà cosi perché rimarrà attiva una forte sanità ambulatoriale». Katriel Forte 20 anni, residente a Rivalta Matteo Forte 19 anni fratello di Katriel 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Quando le tre bare ricoperte di fiori vengono poggiate davanti all’altare, nella chiesa di San Giovanni Battista scende il silenzio. Luca Olivero, Katriel e Matteo Forte, amici inseparabili per tutta la vita, sono l’uno accanto all’altro. Come sempre. Erano insieme durante l’ultima partita di calcetto sabato pomeriggio e si sono ritrovati sulla stessa auto durante quella terribile carambola che all’alba di domenica li ha strappati alle loro famiglie. Tutte le navate sono gremite all’inverosimile, ci sono almeno mille persone e i genitori in prima fila sono circondati dall’affetto di centinaia di parenti e amici. In piazza Umberto I due altoparlanti diffondono le parole di don Dario Monticone anche per tutti quelli che non sono riusciti a entrare in chiesa: «Questi tre ragazzi hanno vissuto un’esistenza breve, ma intensa e sono ancora vicino a noi. Dobbiamo continuare ad amare quello che loro hanno amato». Papà Davide, con la giacca del Toro sempre addosso, stringe in mano una maglia della squadra di pallacanestro di suo figlio Luca, per tutti Lalla. I suoi amici si abbracciano e piangono insieme: «Alla fine di questo ponte ti aspetta il Grande Torino, schierato al completo per riceverti. Ci mancano i tuoi ritardi, la sigaretta dietro l’orecchio e gli occhiali scuri anche con la pioggia. E il tuo incredibile sorriso che faceva ridere anche noi». E quel sorriso è immortalato nella foto poggiata sulla bara quando la «prof» di italiano, Enrica Seita, gli rivolge l’ultimo saluto: «Spero che luci stroboscopiche dell’universo ti siano lievi». Non riescono a trattenere la commozione i tanti amici e i parenti di Matteo e Katriel: «Il vostro sogno era quello di fare i meccanici e volevate aprire un’officina con il vostro migliore amico. Adesso siete di nuovo insieme e noi, quaggiù, non vi dimenticheremo mai». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Orbassano Beinasco Nefrologia in pericolo Proteste al San Luigi La puzza adesso arriva persino in sala operatoria Nonostante le rassicurazioni arrivate dall’azienda ospedaliera non si fermano i timori di una possibile chiusura del reparto di Nefrologia del San Luigi. La raccolta di migliaia di firme avviata da genitori, famigliari e dagli stessi pazienti continua nelle edicole e in molti negozi della zona, dopo la decisione del primario Giorgina Piccoli di lasciare la sede di Orbassano. Molti utenti dell’apprezzato reparto imputano questa scelta ai «tagli alla Sanità» e alla presunta «impossibilità di portare avanti i suoi progetti con budget ridotti». Alcuni pazienti sono inoltre preoccupati per la continuità di un servizio «svolto con amore» e per un rapporto di fiducia che sembra inevitabilmente interrompersi. La direzione dell’ospedale San Luigi intende però fugare ogni dubbio: «Andrea Ranghino, professionista altrettanto stimato proveniente dalla Nefrologia delle Molinette, è stato già individuato come sostituto della professoressa Piccoli. Pertanto, sia sul versante clinico che su quello as- FOTO MASSENZIO Raccolta di firme Dopo l’addio del primario, pazienti e familiari del reparto hanno già raccolto migliaia di firme sistenziale, non si verificheranno ripercussioni di alcun tipo». Nessuna chiusura in vista, quindi: «In relazione alla preoccupazione manifestata da alcuni cittadini è utile ricordare che l’A zienda ospedaliera San Luigi è in fase di implementazione dell’atto aziendale e per questo potranno essere rivisti alcuni organici, ma sempre nell’ottica di garantire i migliori livelli assistenziali. Alla professoressa Piccoli, che va a ricoprire un importante incarico presso un ospedale francese, vanno i ringraziamenti per l’attività svolta». [M.MAS.] 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Nel mirino La ex Servizi Industriali è la principale sospettata Sono tornate a farsi sentire prepotentemente le «puzze» che già lunedì erano state avvertite nelle sale operatorie dell’ospedale San Luigi di Orbassano. Il sospetto è che si possa trattare degli stessi miasmi che da mesi rendono irrespirabile l’aria anche a Beinasco e ieri mattina, dopo un nuovo sopralluogo della direzione ospedaliera, è stata inviata una segnalazione all’Arpa. «I cattivi odori, di chiara provenienza esterna, sono coerenti con la tipologia già segnalata nei comuni limitrofi – afferma il direttore sanitario Franco Ripa – Fra i sintomi registrati ci sono bruciori alla gola e agli occhi. L’Azienda proseguirà nell’attività di monitoraggio». La relazione tecnica prodotta dall’Arpa in seguito alle proteste dei residenti ha indicato come fonte delle «emissioni odorigene» anche lo stabilimento di Ambienthesis (ex Servizi Industriali). [ M.MAS.] 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12 LA STAMPA SABATO 27 FEBBRAIO 2016 Acqui e Ovada .47 . ACQUI, NEL PRIMO TAVOLO TECNICO DIVERGENZE SU CIFRE MA LA REGIONE APPROFONDIRA’ VIGILI URBANI ACQUESE A SANREMO Ospedale, si tratta su Cardiologia Bertero: “Sia operativa su 24 ore” Incidenti aumentati del 66% a Ovada Perde soldi al casinò Prende a calci le fioriere dei punti della nostra lettera. I pazienti acquesi non devono essere costretti a recarsi a Casale o Novi per le prestazioni riferite a urologia, ginecologia, pediatria, otorino e oculistica. Moirano ha assicurato che a breve l’Asl approverà i protocolli necessari a soddisfare questa esigenza. Abbiamo affrontato anche il tema dell’assistenza post ospedaliera, che deve essere svolta vicino al nostro ospedale». Con Bertero e Cazzuli c’erano amministratori di Rivalta Bormida, Strevi e Roccaverano, nell’Astigiano. La commissione tornerà a riunirsi il 7 marzo. Sono cresciuti gli incidenti stradali a Ovada nel 2015, rilevati alla polizia municipale. Il dato emerge dal resoconto dell’attività dei vigili. Rispetto al 2014, c’è stato un incremento del 66%, passando da 53 a 88 casi, con 29 feriti rispetto a 19 dell’anno precedente. Una tendenza che riguarda anche l’evasione delle pratiche relative alle richieste di accesso agli atti per gli incidenti stradali, passate da 63 a 122: «Le compagnie assicurative o le persone coinvolte richiedono, infatti, a fini assicurativi, copia del rapporto steso in seguito all’intervento della pattuglia. Un’attività per la quale va verificata, in particolare, la normativa in materia di privacy». Cresce quindi l’attività negli uffici per gli agenti nella redazione degli atti ma il comando ha cercato di garantire comunque la presenza del personale nelle zone più centrali, in particolare per gli attraversamenti pedonali, e in alcune delle zone periferiche, con posti di controllo a Costa e in località Grillano-La Guardia. Sceso il numero dei veicoli controllati (da 1720 nel 2014 a 1279): «Un dato strettamente collegato con la prevalente organizzazione del personale in servizi appiedati effettuati, oltre che nelle frazioni, nel Parco Pertini e nel Parco Baden Powell». Nel 2015 rimossi [G. C.] 106 veicoli. Per due sere di seguito ha giocato e ha perso al casinò di Sanremo e per due sere di seguito se l’è presa con le fioriere di via Matteotti danneggiandole. È un giocatore di 55 anni, residente ad Acqui Terme, l’uomo che nottetempo ha fatto scattare l’emergenza nel cuore della città dei fiori, a pochi metri dall’Ariston. Nella prima occasione i residenti avevano chiamato il 113, ma i poliziotti non erano riusciti a trovarlo. La seconda volta, invece, la pattuglia della squadra volante l’ha sorpreso in flagranza. Identificato e redarguito, l’uomo è stato denunciato per danneggiamenti e anche per detenzione di arma impropria, visto che all’atto della perquisizione è stato trovato in possesso di un coltello. A fronte di quanto avvenuto, dei reiterati atteggiamenti violenti, nei suoi confronti è stato emesso dalla questura di Imperia un foglio di via obbligatorio che per due anni lo terrà lontano da Sanremo. Non potrà quindi tornare ai tavoli da gioco del casinò. I dati dell’acquese protagonista dei gesti di teppismo sono stati trasmessi anche al Comune di Sanremo per un’eventuale azione mirata ad un risarcimento dei danni causati alle fioriere di via [G.GA.] Matteotti. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI GIAMPIERO CARBONE ACQUI TERME Apertura sulla collaborazione con l’ospedale di Alessandria a favore dei pazienti acquesi, ma distanza sulle cifre del reparto di cardiologia. La prima seduta della commissione tecnica, ad Alessandria, si è chiusa con toni tutto sommato positivi, seppure con esiti interlocutori. Era solo il primo di una serie di incontri convocati per trovare una soluzione tra i tagli prospettati dalla Regione e dall’Asl, rappresentata dal direttore generale Fulvio Moirano, e le richieste di sindaci e cittadini . Secondo Marco Cazzuli, sindaco di Visone e presidente dell’assemblea dei sindaci del distretto acquese, «è importante aver avviato il confronto e aver manifestato, da parte della Regione, la volontà di salvaguardare i presidi sanitari dell’Acquese e di una fetta dell’Astigiano che si serve del nostro ospedale». Cazzuli preferisce non entrare nel dettaglio su singole questioni. «Duecento casi, non 40» Lo fa invece il primo cittadino di Acqui Terme, Enrico Bertero: «Il territorio ha ribadito la richiesta per cardiologia: deve essere operativa 24 ore su 24 in presenza dei cardiologi e non per 12 ore come vuole la Regione. Il motivo sono i 200 casi regi- Hanno detto «La Regione ha espresso la volontà di salvaguardare i presidi sanitari dell’Acquese» Marco Cazzuli Presidente assemblea dei sindaci «Per alcune prestazioni i pazienti acquesi non devono andare per forza a Casale o Novi» Enrico Bertero Sindaco di Acqui Terme L’ospedale di Acqui è intitolato a monsignor Galliano strati all’anno, dati forniti dall’Asl. Su questo punto ci sono divergenze. Secondo Moirano siamo a quota 40 casi, cifre che sarebbero alla base della proposta regionale. Io e altri, durante la riunione, abbiamo sottolineato che il nostro dato è ufficiale». Moirano, secondo Bertero, si è mostrato disponibile, assicurando che si farà una verifica. Il ruolo di Alessandria «L’Asl è stata apprezzabile – spiega ancora il sindaco di Acqui – rispetto agli interventi previsti sull’ospedale di Alessandria. Come sindaci abbiamo nuovamente ribadito uno LaSteTo 12 LA STAMPA SABATO 27 FEBBRAIO 2016 SALUZZO, PROSSIMO CONSIGLIO COMUNALE “Confronto sull’ospedale unico” Fra le interpellanze della minoranza la sorte del progetto di nuova struttura ture ospedaliere». Di qui la richiesta di confronto. ANDREA GARASSINO SALUZZO «Siete ancora convinti della necessità di un nuovo ospedale unico che accorpi quelli di Saluzzo e Savigliano, come riportano le vostre linee di mandato 2014-19?». È uno dei quesiti che l’opposizione di Saluzzo (Carlo Savio, Stefano Quaglia, Danilo Rinaudo, Daniela Contin e Domenico Andreis, non ha firmato Dario Miretti) ha presentato alla giunta di Mauro Calderoni, in vista del prossimo Consiglio (mercoledì, alle 18). «Abbiamo appreso - prosegue l’interpellanza - che il direttore dell’Asl Cn1 “a conti fatti” riterrebbe più economico investire sulle attuali strut- l’associazione Marcovaldo di Caraglio e sull’inizio delle attività della fondazione «Artea». Chiede la minoranza: «Quale ruolo intende svolgere Saluzzo sul prosieguo delle attività di Artea, se e quando sarà funzionante? Quale salvaguardia si può garantire al personale di Marcovaldo, alle prese con le lettere di licenziamento, professionalità estremamente utili per la continuità del Sistema di beni culturali?». Problemi al nido Sui problemi di gestione della cooperativa che ha in carico l’asilo nido comunale, l’opposizione vuole chiarezza: «Voi dite che momenti di difficoltà si sono manifestati nell’ultimo anno e mezzo e sin dalle prime segnalazioni la situazione è stata monitorata con attenzione. Quando sono iniziate queste segnalazioni? Si è agito in via informale? Quali impegni intendete assumere a garanzia delle operatrici?». Il futuro del Marcovaldo BERTORELLO L’attuale ospedale di Saluzzo potrebbe essere superato da una nuova struttura unica con Savigliano TAVOLO DI CRISI A TORINO “Non possiamo lasciare soli i lavoratori delle Cave Gontero” «Le priorità sono due: trovare qualche forma di sostegno per i dipendenti e cercare un imprenditore disposto a rilevare la ditta, tutta o in parte». Fabio Bruno Franco, sindaco di Bagnolo, l’altro giorno ha partecipato, insieme al collega di Barge Luca Colombatto e ai sindacalisti, alla prima convocazione del tavolo di crisi sulla «Cave Gonte- Saluzzo e valli .53 . ro», convocato in Regione. «Ci riuniremo di nuovo - aggiunge Bruno Franco -, perché non possiamo lasciar da soli gli 87 lavoratori che da circa un mese non hanno più un posto e neanche le stesse certezze sul futuro. Con la Regione, con i sindacati e tutto il territorio dobbiamo fare sistema per evitare un effetto dòmino, che sarebbe devastante per la nostra economia. Non sappiamo che ripercussioni avrà il crack Gontero nei confronti di tutti i fornitori e i laboratori artigianali nel giro della ditta». Vincenzo Battaglia, Cisl, ha partecipato alla riunione a Torino: «Abbiamo chiesto ai Comuni di inserire una clausola per l’assunzione del personale Gontero, quando saranno riappaltate le concessioni per le cave». Intanto il curatore fallimentare nominato dal Tribunale, Ivano Pagliero di Torino, ha inviato le lettere per i licenziamenti, che dovrebbero essere effettivi da lunedì. [A. G.] 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Il gruppo di Savio vuole risposte sulla chiusura definitiva del- DELIBERE DI GIUNTA Barge intitola piazze e strutture a tre compaesani meritevoli Avviate le procedure per l’intitolazione della sede della Protezione civile di Barge all’alpino Mario Comba e della piazza alle spalle di piazza Statuto ad Adolfo Beltramo. La settimana prossima la Giunta delibererà anche l’intitolazione di una piazza in località Crocera a don Guglielmi. «È un percorso intrapreso da inizio mandato - spiega il sindaco Luca Colombatto -: dedicare spazi pubblici a nostri concittadini che hanno contributo a migliorare la società e la qualità di vita». Dopo il senatore Giacomo Paire, l’ex sindaco Giuseppe Dossetto, il cavaliere Antonio Abburà e il geometra Giovanni Zaino, il Comune ricorderà così altri tre bargesi: Mario Comba, componente at- Gli altri quesiti L’opposizione ritorna anche su un tema come «SaluzzoInforma», testata di informazione e comunicazione istituzionale dell’Amministrazione comunale. Lo spunto è la comparsa, nell’ultima uscita, di una «ricca raccolta pubblicitaria». Il Consiglio affronterà poi domande sull’utilizzo di grandi complessi edilizi del centro storico e l’accordo con l’Igav sulla Castiglia. L’amministrazione comunale risponderà alle interpellanze durante la seduta dell’assemblea cittadina. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI tivo della Protezione Civile fin dai primi anni della costituzione; Adolfo Beltramo, autore della rinascita della storica «Società Scalpellini», punto di riferimento per l’intero comparto piemontese; don Guglielmi, parroco che cinquant’anni fa diede vita alla località Crocera, a partire dalla costruzione della chiesa. «L’intitolazione a Comba dovrebbe avvenire il 25 giugno - aggiunge Colombatto -: abbiamo deciso per l’occasione di nominare anche come presidente onorario del gruppo degli alpini Antonio Alberto, altro personaggio importante per la storia del paese». [GI. S.] 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI LaSteTo 12 40 .Vercelli città STAMPA .LA SABATO 27 FEBBRAIO 2016 SANITÀ, LA RIFORMA ASL Addio ai reparti, arrivano le “aree” Rivoluzione in ospedale, ora i pazienti saranno suddivisi per necessità e non per malattia ROBERTO MAGGIO VERCELLI Oggi in Seminario Indirizzi diagnostici e terapeutici Cardiologi piemontesi in convegno Da martedì addio ai tradizionali reparti al Sant’Andrea di Vercelli e in tutti gli ospedali del territorio. La riforma dell’Asl locale prevede infatti la creazione di «aree di ricovero costruite ad hoc attorno ai bisogni del paziente». Patologie differenti La rivoluzione prenderà il via con l’attivazione dell’Area Medica, prima di una serie di «aree omogenee», dove verranno ricoverati degenti di diverse patologie. In pratica i pazienti verranno uniti in base alle necessità assistenziali e non saranno più smistati nei reparti in base alla malattia. Le altre due aree omogenee saranno l’Area Chirurgica e la Terapia intensiva. L’ospedale Sant’Andrea di Vercelli I ricoveri Le degenze Non cambiano invece le modalità di ricovero ospedaliero, che continua ad avvenire attraverso il pronto soccorso, con ricoveri urgenti 24 ore su 24, o attraverso ricoveri programmati, disposti dal medico ospedaliero su eventuale proposta del medico di famiglia o del medico specialista del Servizio sanitario nazionale. Al momento dell’accesso, il paziente verrà assegna- Nella prima di queste nuove aree confluiranno le degenze di Cure palliative, Cardiologia, Malattie infettive, ambulatorio di Oncologia medica ed Ematologia e le terapie multispecialistiche. Nell’Area Medica finiranno anche i 18 posti letto di «continuità assistenziale a valenza sanitaria» che hanno preso il posto delle lungodegenze. Sono escluse dalla riforma tutte le esigenze sanitarie to all’«area di ricovero» appropriata in base al tipo di cure che ha bisogno e agli specialisti della patologia di cui è affetto. MULTE SULLE LINEE URBANE Quasi la metà degli studenti sprovvisti di biglietto sul bus Questa volta nessuno è riuscito a scappare dai finestrini. E sono fioccate le multe, soprattutto sugli studenti delle superiori che stavano tornando a casa o andando in stazione a prendere treni e altri bus per raggiungere i paesi d’origine. Sono ripresi i controlli sulle linee urbane cittadine in cui ai controllori sono affiancati gli agenti della polizia municipale. Giovedì su 75 passeggeri controllati sulle linee urbane 3,4 e 5 ben 36, quasi la metà, erano sprovvisti di biglietto. Il bus con più «portoghesi» intercettati è stato quello di Controlli sui bus cittadini particolari, come i casi di malattie che richiedano isolamento individuale. «Ci scusiamo sin d’ora – dichiara il direttore generale Asl, Chiara Serpieri per i disagi che potrebbero verificarsi in questi primi giorni di riorganizzazione. Il personale si sta impegnando per evitare problemi e rendere il più agevole possibile l’accesso alla struttura. Il sistema andrà a regime tra alcuni mesi, dopo un adeguato periodo di sperimentazione e verifica dei percorsi interni nonché l’opportuna formazione per il personale interessato». Continua ancora oggi al Seminario arcivescovile di Vercelli «Qualcosa di nuovo in Cardiologia», congresso organizzato dall’Asl Vc e patrocinato dalle associazioni nazionali di Aritmologia e Emodinamica e Regione Piemonte. Al convegno prendono parte tutti i più importanti cardiologi piemontesi per parlare delle principali innovazioni tecniche, e dei moderni indirizzi diagnostici e terapeutici. «Il convegno spiega Francesco Rametta, direttore di Cardiologia al Sant’Andrea e responsabile scientifico dell’evento - arriva alla fine di un percorso che ha visto il nostro reparto allineato alle migliori Cardiologie piemontesi, grazie al salto di qualità di Emodinamica e di Elettrofisiologia». All’iniziativa prende parte anche l’Ordine dei medici e chirurghi della provincia: «Un evento del genere - sottolinea il presidente Piergiorgio Fossale - dimostra il valore della Cardiologia del Sant’Andrea. E’ sicuramente un segnale per chi dovrà prendere decisioni sul mantenimento degli alti livelli raggiunti da questo reparto». Le patologie cardiovascolari rappresentano in Italia ed in Europa una delle principali cause di mortalità e morbilità con un’importante ricaduta sulla spesa sanitaria. [R. MAG.] 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Storia e misteri della Bibbia nell’incontro di 3 parrocchie La Grappa dal 1977 www.marolo.com Caso asili nido “Lo sciopero sarà l’8 marzo” lettura della parabola del «padre misericordioso», più conosciuta come quella del Figliuol prodigo. Non è la prima volta che don Scquizzato è ospite a Vercelli, dove è sempre stato accolto con molto entusiasmo. Biblista d’eccellenza e guida per i pellegrinaggi in Terra Santa, don Paolo, della comunità dei sacerdoti del Cottolengo si dedica principalmente alla predicazione e formazione spirituale, con particolare riferimento ai laici. L’ingresso in Sant’Antonio è libero. [P. M. F.] OSPITE DON SCQUIZZATO La Quaresima è uno dei «tempi forti» dell’anno liturgico che invitano alla riflessione. Anche quest’anno l’unità pastorale che riunisce le parrocchie di Sant’Antonio all’Isola, del Sacro Cuore e di Santa Cecilia a Caresanablot, promuove una serie d’incontri per meglio vivere le settimane che precedono la Pasqua. Lunedì alle 21, nella chiesa dell’Isola interverrà don Paolo Scquizzato che incentrerà la meditazione su «Conversione, peccato, salvezza e misericordia». Lo spunto sarà dato dalla I SINDACATI Si terrà martedì 8 marzo lo sciopero organizzato da Fp Cgil e UilTuCs-Uil Vercelli a sostegno delle trenta educatrici degli asili nido comunali che non ricevono lo stipendio da novembre. La causa dei mancati pagamenti è da attribuire alle difficoltà economiche che sta attraversando la Civitas Educa, cooperativa lombarda a cui l’amministrazione ha appaltato il servizio di educazione e assistenza dei bimbi nei nidi pubblici cittadini. Ad annunciare lo sciopero sono Carmine Lungo e Piero Bodo, rispettivamente della Cgil e Fp Cgil Vercelli Valsesia, alla luce delle dichiarazioni di alcuni genitori preoccupati per la mancanza, secondo loro, di una data precisa per la manifestazione. «L’intenzione di dichiarare lo sciopero - sottolineano i sindacalisti - era stata già comunicata ai genitori dei bambini che frequentano gli asili in occasione dell’assemblea che si è tenuta mercoledì. Ciò che dai genitori è stato percepito come situazione in “stand by” è il rispetto della normativa sugli scioperi nei servizi pubblici, che le organizzazioni sindacali sono tenute a seguire. E che ha imposto lo slittamento della data all’8 marzo. La Cgil è da tempo al fianco delle 30 lavoratrici degli asili nido comunali vercellesi che non ricevono lo stipendio, e metterà in campo ogni iniziativa utile a garantire la loro tutela e quella dei bambini di cui si prendono ogni giorno cura». La cooperativa non ha versato alle educatrici, ausiliarie e cuoche un totale di circa 150 mila euro tra stipendi e tredicesime. [R. MAG.] 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI una corsa scolastica: dopo le 14,30 controllori e vigili hanno fermato il mezzo in piazza Sant’Eusebio, alla fermata davanti al sottopasso che porta all’Isola. Sul pullman molti ragazzi che tornavano da scuola: ben 16 passeggeri erano senza biglietto. C’è stato anche qualche momento di tensione tra ragazzi controllori e agenti: toni alti, ma poi tutto è stato sistemato e gli studenti si sono rassegnati ad essere identificati e di conseguenza multati. Le percentuali del controllo di ieri parlano della metà di passeggeri senza biglietto. Secondo i dati dell’Azienda Trasporti Automobilistici Pubblici delle Province di Biella e Vercelli nel capoluogo bicciolano il 25% dei passeggeri viaggia abitualmente gratis. [A. ZA.] Maestre senza stipendio 12 40 .Vercelli città STAMPA .LA DOMENICA 28 FEBBRAIO 2016 il caso ROBERTO MAGGIO VERCELLI e nuove aree da ricovero? Un conto è mettere insieme chi è stato operato di appendicite e chi ha un piede rotto. Un altro è aggregare pazienti con patologie cardiologiche e tumorali, categorie che hanno bisogno di cure particolari e personale più che preparato. E invece pare che a Vercelli il personale non sia stato ancora formato». A due giorni dalla rivoluzione che coinvolgerà gli ospedali del territorio, dove spariranno i classici reparti in favore di zone miste create in base a necessità dei degenti e intensità di cure, le reazioni sono tante. «L “L’ospedale non è pronto alla riforma dei reparti” Le perplessità di medici e amministratori sulle nuove aree “Il personale non è formato e mancano solo due giorni” esempio le lunghe liste d’attesa e l’accesso alle cure. Perché non lavorare su questo?». Coinvolgimento Il Comitato dice no Contrari i rappresentanti del comitato Salviamo l’ospedale Sant’Andrea, critici contro il taglio dei posti letto, una delle conseguenze della riforma. Specie in reparti chiave come Oncologia e Oncoematologia, le cui degenze confluiranno nella nuova Area Medica: «Perché - dicono - Vercelli non può avere i letti per ricoveri programmati, che saranno gestiti a Novara, ma solo 4 posti in un altro reparto e solo per le urgenze?». La politica Sulla soppressione dei posti letto in Oncologia interviene Enrico Demaria di Vercelli Filosofia Con la riforma spariscono i vecchi reparti: i pazienti saranno curati secondo l’intensità di cura che serve Amica: «Ci è stato detto che i malati oncologici vercellesi si cureranno in day-hospital. Ma perché i letti per questa patologia spariscono solo a Vercelli e non a Novara?». Il capogruppo della Lega Alessandro Stecco, favorevole alla riorganizzazione per intensità di cure, esprime perplessità: «Il Sant’Andrea non è una struttura 4 poti letto Saranno quelli disponibili al Sant’Andrea, ma solo per i ricoveri urgenti pensata e costruita per questo, a differenza degli ospedali di nuova concezione. La riforma deve tenere conto che il presidio vercellese non è un ospedale metropolitano, ma è nato con una concezione provinciale per un territorio esteso, a bassa densità di popolazione. E dove esistono ferite aperte, come lamentano i cittadini, ad Secondo Stecco nella riforma è cruciale il coinvolgimento dei professionisti e la costituzione di team multidisciplinari composti non solo da primari, ma anche medici e amministrativi. Sul coinvolgimento dei medici di famiglia, «chi gestisce veramente il malato», punta anche il presidente dell’Ordine Piergiorgio Fossale: «Ufficialmente non siamo stati informati. Ho raccolto molte domande dei medici ospedalieri sulla riorganizzazione. Non è sbagliata, anzi è il futuro degli ospedali, come ho potuto vedere in altre realtà. Ma il personale del Sant’Andrea è pronto? L’ospedale è adatto? È una riforma che richiede una grande preparazione del personale». Il sindaco Interviene anche il sindaco Maura Forte, che annuncia nuovi incontri sul tema «per vigilare sulla salute e sui diritti del cittadino, che devono essere al primo posto». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI TANTA GENTE ALLE MADDALENE PER I FUNERALI DEL GRANDE FOTOGRAFO L’addio a Marcello Libra: “Eri il poeta delle immagini” Erano in tanti ieri nelle chiesa delle Maddalene di Vercelli a dare l’ultimo saluto a Marcello Libra, tra i più grandi fotografi naturalisti italiani, morto all’ospedale Sant’Andrea a soli 56 anni, vinto da una grave malattia contro la quale combatteva da più di due anni, senza aver mai messo da parte la sua reflex e continuando a coltivare la sua grande passione. In tanti, tra i banchi, davanti alla bara di Marcello accompagnata dalla sua fotografia simbolo, «La famiglia di pinguini» pluripremiata in tutto il mondo, si sono chiesti perché Marcello, il fotografo gentiluomo, il professionista umile che dava consigli a chi imbracciava per la prima volta una macchina fotografica, sia «partito» così presto da questa terra. Le cose belle Don Massimo Bracchi ha cercato una risposta: «Marcello amava le cose belle e le fermava in immagini affinché gli altri potessero godere di tanta bellezza. Ora sarà contento perché vede qualcosa di infinitamente bello come il volto di Dio. Vedrà una luce infinita che in questa terra non ha mai conosciuto. Pensiamo a Marcello in pace davanti al Signore a vede- La luce e l’umiltà Sono tanti gli amici che hanno voluto ricordare il genio ma anche l’umiltà del grande fotografo Marcello Libra GREPPI La Grappa dal 1977 www.marolo.com In breve Vercelli/1 Domani in aula magna incontro terzo settore 1 Domani alle 16,30 nel l’aula magna dell’Università del Piemonte Orientale un incontro, coordinato dall’associazione Mecenate 90, dedicato al ruolo del terzo settore nel piano strategico Vercelli 2020. Saranno presentate le proposte del terzo settore, frutto dei tavoli di lavoro che si sono tenuti da ottobre 2015. Interverranno il sottosegretario Luigi Bobba e il portavoce del Forum del Terzo Settore Pietro Barbieri. Vercelli/2 Centri per l’impiego Compiti e funzioni 1 Domani alle 14,30 il sottosegretario al Lavoro Luigi Bobba visiterà il Centro per l'impiego di Vercelli con l’assessore provinciale Massimo Camandona per discutere sul ruolo dei centri per l’orientamento dei giovani all’occupazione. Vercelli/3 Questionari Osat Consegna il 25 marzo 1 Prorogato al 25 marzo il termine di consegna dei questionari Osat, Osservatorio socio-ambientale realizzato da Lilt e Ordine dei medici e chirurghi della provincia. Le zone interessate sono l’area della Ztl e l’area Bennet. In caso di problemi è possibile scrivere alla e-mail: [email protected]. re la realtà più bella che non ha mai ammirato durante i suoi tanti viaggi». Ai funerali, oltre alla moglie Stefania e al fratello Alberto c’erano i suoi amici fotografi tra cui Desiree Astrom, la collega che con Marcello ha diviso tanti viaggi al Polo Sud, il sindaco di Vercelli Maura Forte. «Marcello se n’è andato ma continua a vivere tra di noi, nella luce che ha sparso con umiltà - dicono gli amici -. Amava la vita e gli animali: era un grandissimo poeta delle immagini». Tra i banchi anche i suoi ex compagni di scuola, dell’Istituto Agrario: «Ora Marcello farà foto da una nuvola speciale - dicono -. Non è un addio, ma un arrivederci: un giorno ci ritroveremo insieme, a ridere e a scherzare, come quando eravamo sui banchi di scuola». [RA. LA.] 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12345367318 52 .Cronaca di Torino STAMPA .LA LUNEDÌ 29 FEBBRAIO 2016 Una gara milionaria Dura reazione dei sindacati all’inchiesta sulle bustarelle Secondo il progetto la realizzazione del Parco della Salute di Torino dovrebbe costare circa 600 milioni e prevede nuove strutture ospedaliere, un polo per la ricerca e spazi per l’Università “La corruzione offende tutti i pompieri: saremo parte civile al processo” Lo sfogo dei vigili del fuoco: “Noi rischiamo la vita” Il metodo elaborato da Università e Politecnico il caso “Gli appalti puliti in 3D per la Città della Salute” MASSIMILIANO PEGGIO pero che l’inchiesta sui funzionari dei vigili del fuoco sia tutta un equivoco, ma se così non fosse siamo pronti a dichiararci parte offesa in un processo per difendere l’immagine di tutti quei colleghi onesti che oggi sentono violentata una professione con la quale rischiano la vita ad ogni turno di servizio». «S L’inchiesta Con amarezza Antonio Mazzitelli, segretario regionale della Fns-Cisl, ha scritto queste parole in un comunicato finito appeso alle bacheche di tutti i comandi, dopo la notizia dei tre funzionari dei vigili del fuoco finiti in carcere, la scorsa settimana, con l’accusa di corruzione, filmati e intercettati dai carabinieri. Accusati di aver preso bustarelle per «aggiustare» le pratiche antincendio di professionisti e aziende. «È stato doloroso leggere quelle notizie, perché i vigili del fuoco non ci stanno a passare per corrotti - dice -. La giustizia, sia chiaro, farà il suo corso e non vogliamo emettere sentenze, ma chi oggi è sospettato di questi reati gravissimi, non sale sui camion rossi del soccorso». E la rabbia per l’immagine scalfita è tangibile tra chi cammina su tetti in fiamme, affronta alluvioni, scava tra le macerie dei terremoti. Un giovane vigile del fuoco prende uno stipendio di 1400 euro al mese. «Facendo un confronto con altri settori pubblici - dice Claudio Cambursano del Conapo, il sin- Il soccorso Un’autobotte dei pompieri rientra al comando provinciale del corpo In provincia di Torino, per ogni turno, è in servizio un centinaio di vigili del fuoco Saitta: bene la trasparenza, incontrerò i ricercatori Retroscena MAURIZIO TROPEANO REPORTERS Sulla «Stampa» LA STAMPA MERCOLEDÌ 24 FEBBRAIO 2016 . Cronaca di Torino .45 Indagine dei carabinieri: sotto inchiesta imprenditori e consulenti Pratiche antincendio favorite da bustarelle Otto persone arrestate con l’accusa di corruzione: nei guai tre funzionari dei vigili del fuoco MASSIMILIANO PEGGIO «Sai una mano lava l’altra». Era un po’ questo il motto dei vigili del fuoco corrotti che gestivano le pratiche per le autorizzazioni delle prevenzioni degli incendi, intascando soldi o ricevendo altri vantaggi per facilitare aziende e consulenti, evitando così di mettere i bastoni tra le ruote. Bustarelle, I Pad, promesse di assunzioni per familiari. Tutto per facilitare le pratiche delle aziende, a volte ignare degli affari illeciti dei consulenti. Otto le persone arrestate ieri dai carabinieri della seconda sezione del Nucleo Investigativo di Torino, su ordinanza di custodia cautelare del gip Roberto Ruscello. Tra questi tre funzionari dei vigili del fuoco, due in servizio a Torino (uno in pensione), uno a Roma. Gli altri sono imprenditori o professionisti. I funzionari accusati di corruzione finiti in carcere sono Giovanni Amendolagine, tecnico tra i più conosciuti e il collega Pasquale Boggeri, (in pensione). Il terzo, Nazzareno Feliciani, (agli arresti domiciliari) in servizio al comando di Roma, è tra gli eroi del terremoto dell’Aquila: guidò il primo gruppo di soccorritori nell’abitato di Onna, dove morirono 40 persone. Hanno detto Se si vogliono risolvere i problemi della pratica, ci vogliono dieci testoni... Altrimenti va bene così e ognuno per la sua strada... Pasquale Boggeri Funzionario in pensione La prevenzione condizionata dalle tangenti I funzionari torinesi accusati di corruzione sono Giovanni Amendolagine, tecnico tra i più conosciuti e il collega Pasquale Boggeri, già in pensione; il terzo è Nazzareno Feliciani, del comando di Roma, tra gli eroi del terremoto dell’Aquila Le indagini L’inchiesta, coordinata dal pm Giancarlo Avenati Bassi, prende il via nell’aprile del 2014, da una segnalazione interna su una richiesta di denaro avanzata dal funzionario Boggeri ad alcuni professionisti. Appare sfacciato nelle richieste: ad un ingegnere, consulente di Intesa Sanpaolo, chiede 10 mila euro per «facilitare» la pratica del nuovo centro elaborazioni dati di Moncalieri; o 5 mila euro per la casa di riposo «Anni Azzurri» di Volpiano. Anche i suoi colleghi indagati lo considerano «esa- La denuncia Inchiesta avviata dalla segnalazione dell’ex comandante dei pompieri 1 È stato l’ex coman- dante dei vigili del fuoco di Torino, Salvatore Spanò (in foto), il 9 aprile 2014 a dare il via all’inchiesta, presentandosi negli uffici dei carabinieri di via Valfrè «per riferire di alcune segnalazioni raccolte sul comportamento del geo- quello magari ha il figlio laureato e sono guai». Commento spietato che, osserva il gip, «dimostra qual è l’ottica di Boggeri nello svolgere la pubblica funzione». Anzi. Lui, ad un passo dalla pensione, sempre più chiacchierato, pensa ad investire soldi in Liguria, nell’acquisto di una casa del valore di oltre 300 mila euro. Gli intrecci Anche Amendolagine, stando all’inchiesta, ha dimestichezza con la corruzione. Rispetto a Boggeri si trova in un piano diverso: «meno rabbioso nelle ai domiciliari) la somma di 3500 euro «per interferire nella pratica di prevenzioni incendi «applicando soluzioni tecniche comportanti il minor impatto economico». Amico di Amendolagine è Valentino Tontodonati, ex vigile del fuoco anche lui ai domiciliari: i due avrebbero siglato un patto per «ulteriori fatti corruttivi». Grazie alle intercettazioni, gli investigatori seguono poi le mosse di un professionista di spicco, Antonio Esposito, architetto consulente per la prevenzione incendi di Carrefour Italia, in buoni rapporti con Amendolagine. Come Credimi Luigi duemila euro sono una miseria per il lavoro che facciamo e che abbiamo fatto Credimi... tu te lo devi far pagare il lavoro G.Amendolagine Funzionario del comando di Torino Di che colore voglio la cover dell’I Pad? Va benissimo nera. Per portarmelo non c’è fretta me lo dai di persona La notizia pubblicata il 24 febbraio scorso dell’arresto per corruzione di 3 funzionari dei vigili del fuoco. 1 dacato autonomo - il nostro è il più penalizzato in termini di stipendio, con 250 euro in meno rispetto ad altri corpi. Ecco perché siamo sfiduciati e rassegnati dopo questa storia. La gente ormai lavora solo per spirito di servizio». Le risorse scarse Se le pratiche antincendio, così complesse e articolate possono diventare pretesto di «tangenti», dall’altra i fondi destinati al soccorso rischiano continui tagli. Ci sono caserme colabrodo, come al Lingotto, dove i camion escono in retromarcia perché alcuni portoni sono rotti da tempo. Molte autobotti sono obsolete, perdono acqua. «Ci sono mezzi in servizio da 30 anni» dicono i pompieri. Manichette logorate che esplodono rendendo inefficaci le nuove «lance» all’americana. Tutti i mezzi di soccorso dovrebbero essere dotati di centraline pneumatiche potenziate per tagliare le nuove lamiere di Suv e fuoristrada, più sicure ma difficili da aprire in caso di soccorso. A Torino, le poche attrezzature a disposizione, sono state distribuite dal Comando sul territorio in modo da coprire tutte le zone. Anche la Cgil Vvf è intervenuta sul caso delle bustarelle. «Ci sentiamo tristi e offesi - scrive Gianni Nigro, coordinatore regionale - anche se l’accusa risultasse falsa, getta comunque un ombra sul corpo e lede la memoria di quei “pompieri” vittime del dovere». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI l modello giuridico elaborato da un pool di giuristi dell’Università di Torino e di ingegneri del Politecnico subalpino e di quello di Milano per applicare in Italia il software per la progettazione tridimensionale potrebbe essere applicato alla gara da 600 milioni per la costruzione del Parco della Salute. Si tratta di un metodo già utilizzato in Gran Bretagna e nei paesi del Nord Europa perché permette di limitare drasticamente il rischio di corruzione e anche di ridurre gli sprechi legati a difetti di progettazione, varianti in corso d’opera, riserve da parte dei costruttori. Insomma, i ricercatori hanno messo a punto un metodo per gli appalti puliti. Venerdì scorso a Grinzane il presidente del Piemonte, a margine dell’assemblea delle regioni del Vino, aveva spiegato che tutto ciò che può semplificare e rendere trasparente gli appalti va «nella direzione giusta». Secondo Sergio Chiamparino, però, si deve capire «se è compatibile con il nuovo codice degli ap- I Sulla «Stampa» Retroscena MAURIZIO TROPEANO U testa almico n pool di giuristi dell’Università di Torino e di ingegneri del Politecnico subalpino e di quello di Milano hanno messo a punto un modello giuridico per applicare in Italia il software per la progettazione tridimensionale. Tecnicamente si chiama Bim ed è già utilizzato in molti paesi dell’Unione Europea perchè permette di limitare drasticamente il rischio di corruzione e anche di ridurre gli sprechi legati a difetti di progettazione, varianti in corso d’opera, riserve da parte dei costruttori. La ricerca congiunta ha permesso di mettere a punto una metodologia per rendere puliti gli appalti che ha trovato una porta aperta nell’Autorità nazionale anti-corruzione che ha messo a disposizione le competenze dei suoi funzionari per il master di secondo livello sull’innovazione nei contratti pubblici. L’applicazione in Italia della metodologia in 3D è spinta con forza dal governo: «Il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio - racconta la professoressa Gabriella Racca, vicedirettore del dipartimento di Management dell’Ateneo- , vorrebbe renderlo obbligatorio anche in Italia ma secondo noi serve una sperimentazione». Sperimentazione che potrebbe partire proprio da Torino: «La Regione potrebbe utilizzarlo per gli appalti milionari del Parco della Salute». Si tratta di un grande cantiere che vale almeno 600 milioni. La giunta Chiamparino ha già chiesto l’aiuto del- Formazione L’Università ha coinvolto l’Autorità nazionale contro la corruzione nella preparazione del master sull’efficienza e innovazione nei contratti pubblici. La giunta Chiamparino ha chiesto a Raffaele Cantone di collaborare nell’appalto per il Parco della Salute ANSA Ricerca di Università e Poli per applicare i progetti in 3D Appalti puliti, c’è un metodo “La Regione lo sperimenti per il Parco della Salute” un concorrente ad una gara grado di ridurre gli errori di La Stampa ha anticipato il metodo per gli appalti puliti messo a punto dai ricercatori dell’Ateneo e del Poli. 1 palti». In quel codice è previsto l'uso del Bim, così si chiama il metodo della progettazione tridimensionale, e l’assessore alla Salute, Antonio Saitta, vuole «incontrare i ricercatori per capire se e come inserirlo nella procedura avviata per il Parco della Salute». E spiega: «Siamo interessati alla sperimentazione perché vogliamo evitare le gare al massimo ribasso, le varianti e il sistema delle riserve ma, nello stesso tempo, vogliamo evitare che si allunghino i tempi di costruzione». L’assessore, così prenderà contatto con le professore Gabriella Racca (dipartimento di management dell’Ateneo) e Anna Osello (Politecnico) per organizzare una riunione tecnica con gli uffici. La Giunta Chiamparino ha chiesto e ottenuto dall’Autorità Anti-corruzione una «vigilanza collaborativa» in sede di preparazione della gara e del capitolato. L’interesse di Anac per il metodo Bim e il suo inserimento nel codice degli appalti sono, per l’assessore, «elementi in più di garanzia» e la Regione potrebbe applicare metodologia e modello «anche per la costruzione dell’ospedale unico di Moncalieri, Chieri e Carmagnola e di nuove strutture sanitarie». Intanto, per quanto riguarda il Parco della Salute, l’assessorato punta a lanciare una gara unica d’appalto che comprende sia la parte ospedaliera sia la realizzazione del polo di ricerca e degli spazi per l’università. Gli uffici stanno verificando la possibilità di affidare all’azienda ospedaliera Città della Salute il ruolo di stazione appaltante. Nelle prossime settimane Chiamparino e Saitta incontreranno il ministro Stefania Giannini per capire come coinvolgere il ministero nel progetto di ricerca chiedendo anche il sostegno economico. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Diario Nel cortile del Rettorato San Benigno Nuovo leader per gli artigiani Lezione all’aperto dei precari Fuoristrada in auto Grave ventiseienne Cna alla Regione: “Rilanci i confidi” Dalla biologia molecolare al cambiamento climatico: sono tra gli argomenti delle lezioni all’aria aperta che oggi un gruppo di ricercatori farà nel cortile del rettorato di via Po. Contro la precarietà hanno deci- Ingresso da via Po so, come forma di protesta, di «raccontare i nostri lavori e mettere in luce ciò che facciamo» spiega Joselle Dagnes, tra le portavoci dei precari. Da un mese la categoria porta avanti lo «sciopero al contrario», incrociando le braccia solo nei disegni sulle magliette, ma continuando a lavorare. Dagnes, 36 anni, è sociologa. Fa ricerca sulle infiltrazioni della mafia in Nord Italia. «Più della metà del lavoro in ateneo è fatto da persone non strutturate e senza garanzie». La protesta chiede che la ricerca sia equiparata al lavoro, ad esempio garantendo l’indennità di disoccupazione. Ma anche di sbloccare il turn over, ripensare la valutazione della ricerca, garantire continuità ai progetti. Le lezioni aperte partono alle 11, alla tavola rotonda alle 14,30 partecipa il vicerettore per la ricerca Federico Bussolino: l’ateneo ha sposato la protesta. [F.ASS.] 1 Il fondo stradale scivoloso per la pioggia oppure la velocità eccessiva potrebbero essere le cause del grave incidente avvenuto ieri alla periferia di San Benigno Canavese. Intorno alle 13, Davide Riassetto, 34 anni, re- La scena dell’incidente sidente a Front Canavese, al volante di una Volkswagen New Beetle cabrio, in curva ha perso il controllo dell’auto, che è finita dentro a un fosso. L’impatto è stato violento e a farne le spese è stata l’amica che sedeva al suo fianco, Valeria Trocello, 26 anni, di Torino, che ha battuto con violenza la testa contro il parabrezza. Sul posto è intervenuta un’ambulanza della Croce Rossa, seguita dai vigili del fuoco, l’elicottero del 118 e i carabinieri di Volpiano. Le condizioni della Trocello sono apparse da subito gravi, l’équipe medica del 118 ha diagnosticato un trauma cranico. Meno gravi le condizioni del conducente. Dopo le prime cure, entrambi sono stati trasportati in elicottero al Cto di Torino: la ragazza è stata ricoverata in coma farmacologico e in prognosi riservata in Rianimazione, mentre l’amico è stato trattenuto in osservazione. Indagano i carabinieri di Volpiano. [D. AND.] 1 Utilizzare i Confidi come strumento per favorire l’accesso al credito e il sostegno alle piccole e medie imprese del mondo artigiano. Secondo Fabrizio Actis, eletto ieri all’unanimità presidente della Confe- Fabrizio Actis derazione nazionale degli artigiani del Piemonte, è questo una delle quattro priorità che gli enti pubblici devono realizzare, in primis la Regione, per dare ossigeno ad un settore che soffre ancora la crisi. L’associazione che rappresenta circa 40 mila piccole e medie imprese subalpine chiede di farlo soprattutto alla Regione. Actis è stato eletto ieri all’unanimità dall’assemblea straordinaria dell’associazione. Il nuovo presidente chiede alla Regione di definire un «piano di investimenti per lo sviluppo del territorio che parta dalla messa in sicurezza del territorio, prevenendo il dissesto idrogeologico, ma anche delle scuole». Per la prima volta nella storia della Cna è stato eletto un presidente non torinese. Fabrizio Actis vive a Carisio, in provincia di Vercelli ed è, con il fratello Massimo, titolare di un’azienda di seconda generazione di impianti termoidraulici attiva dal 1951. [M.TR.] 1