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Cinquanta medici si schierano a favore dell`ospedale unico

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Cinquanta medici si schierano a favore dell`ospedale unico
12345367318
LA STAMPA
SABATO 27 FEBBRAIO 2016
Collegno, tre nomadi arrestati per furto
Continua l’attività di prevenzione contro i furti da
parte dei carabinieri. Tre nomadi, tra i 16 e i 18 anni,
sono stati arrestati a Collegno per tentato furto in
via Piave. E altri due, di 21 e 43 anni, sono stati
denunciati dai militari di Alpignano perché trovati
con strumenti atti allo scasso.
[P. ROM.]
Metropoli .57
.
ETROPOLI
M
Per le vostre segnalazioni [email protected]
Morti a
vent’anni
Sanità nella cintura Sud-Est
Cinquanta medici si schierano
a favore dell’ospedale unico
“Quelli di Moncalieri, Chieri e Carmagnola non sono più all’altezza”
Le bare
affiancate di
Luca, Katriel
e Matteo,
morti nel
terribile
incidente
avvenuto
all’alba
di domenica
a Torino
REPORTERS
Orbassano
GIUSEPPE LEGATO
La vicenda del maxi ospedale
unico che dovrà essere costruito
nella cintura sud di Torino con
contemporanea chiusura dei tre
ospedali di Moncalieri, Chieri e
Carmagnola, è stata – finora –
una partita soprattutto politica
e sindacale. Da ieri però c’è un
nuovo angolo, una nuova visuale
sul tema: quella dei medici.
Una folla saluta
tre amici morti
nell’incidente
Il comitato
Carlo
Palenzona
Dirigente
medico
chirurgo
al Santa
Croce
Sono cinquanta e hanno fondato un comitato per sostenere la
costruzione nel nuovo presidio:
«I nostri – dicono all’unisono –
non sono più all’altezza». Direttori di dipartimento,
dirigenti medici internisti, infermieri,
primari, farmacisti,
medici di base di
Moncalieri, Chieri e
Carmagnola hanno
deciso di mettersi insieme per spiegare
quanto sia urgente la
struttura di cui si
parla da più di un decennio, mai
realizzata anche per via di assurdi campanilismi e che non è
opera rinviabile. A breve una
rappresentanza di specialisti
inizierà un tour nei 42 Comuni
dell’AslTo5, organizzeranno incontri con la popolazione:
«Tutti insieme – dicono – ad di
la dei confini geografici e nel
nome più alto dell’efficienza del
servizio sanitario».
Le aree prescelte
La notizia della nascita del comitato arriva a pochi giorni dalla divulgazione da parte del pool regionale nominato dall’assessore Saitta del ventaglio di
aree in cui l’ospedale potrebbe
essere costruito: «Ma la logica
dei campanili - racconta Emanuele Stramignoni, primario di
Nefrologia a Chieri e consigliere nazionale dell’Anaao – va as-
MASSIMO MASSENZIO
Luca
Olivero
20 anni
abitava a
Orbassano
Il Santa Croce di Moncalieri è il più importante dei tre ospedali che verranno chiusi
Emanuele
Stramignoni
Primario
di Nefrologia
a Chieri
«Bisogna
anche
migliorare
la medicina
ambulatoriale
del territorio»
solutamente superata. L’importante è che si costruisca
presto la struttura in cui insistano tutte le specialità e si possano curare i casi acuti. Oggi
non è cosi: Emodinamica è a
Moncalieri, Urologia a Carmagnola, Nefrologia a Chieri».
Ancora più chiaro, se possibile, è Carlo Palenzona, dirigente medico chirurgo al Santa
Croce e ideatore del comitato:
«Pensare di investire in tecnologia all’ospedale di Moncalieri,
come in quello di Carmagnola e
Chieri corrisponderebbe a caricare il software di un iPhone 6
in un telefonino degli anni Novanta. Inutile, dispendioso e costoso».
Gli ospedali di zona, secondo Stramignoni, «non sono a
norma soprattutto nelle parti
storiche, eccezion fatta per
Carmagnola che però non è
baricentrico». Entrambi sottolineano come però «vada
rinforzata la medicina di territorio in cui il paziente non
acuto si reca e a cui si rivolge
per evitare di andare in ospedale. Cominciamo a smontare
la paura messa in giro che per
fare un elettrocardiogramma
un cittadino di Carmagnola
dovrà andare nel nuovo ospedale. Non sarà cosi perché rimarrà attiva una forte sanità
ambulatoriale».
Katriel
Forte
20 anni,
residente
a Rivalta
Matteo
Forte
19 anni
fratello
di Katriel
12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
Quando le tre bare ricoperte di fiori vengono
poggiate davanti all’altare, nella chiesa di San
Giovanni Battista scende il silenzio. Luca Olivero, Katriel e Matteo Forte, amici inseparabili
per tutta la vita, sono l’uno accanto all’altro. Come sempre. Erano insieme durante l’ultima
partita di calcetto sabato pomeriggio e si sono
ritrovati sulla stessa auto durante quella terribile carambola che all’alba di domenica li ha
strappati alle loro famiglie. Tutte le navate sono
gremite all’inverosimile, ci sono almeno mille
persone e i genitori in prima fila sono circondati
dall’affetto di centinaia di parenti e amici.
In piazza Umberto I due altoparlanti diffondono
le parole di don Dario Monticone anche per tutti
quelli che non sono riusciti a entrare in chiesa:
«Questi tre ragazzi hanno vissuto un’esistenza breve, ma intensa e sono ancora vicino a noi. Dobbiamo
continuare ad amare quello che loro hanno amato».
Papà Davide, con la giacca del Toro sempre addosso, stringe in mano una maglia della squadra
di pallacanestro di suo figlio Luca, per tutti Lalla.
I suoi amici si abbracciano e piangono insieme:
«Alla fine di questo ponte ti aspetta il Grande Torino, schierato al completo per riceverti. Ci mancano i tuoi ritardi, la sigaretta dietro l’orecchio e
gli occhiali scuri anche con la pioggia. E il tuo incredibile sorriso che faceva ridere anche noi». E
quel sorriso è immortalato nella foto poggiata
sulla bara quando la «prof» di italiano, Enrica
Seita, gli rivolge l’ultimo saluto: «Spero che luci
stroboscopiche dell’universo ti siano lievi».
Non riescono a trattenere la commozione i
tanti amici e i parenti di Matteo e Katriel: «Il
vostro sogno era quello di fare i meccanici e volevate aprire un’officina con il vostro migliore
amico. Adesso siete di nuovo insieme e noi,
quaggiù, non vi dimenticheremo mai».
12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
Orbassano
Beinasco
Nefrologia in pericolo
Proteste al San Luigi
La puzza adesso arriva
persino in sala operatoria
Nonostante le rassicurazioni arrivate dall’azienda ospedaliera non si fermano i timori di una possibile chiusura del reparto di Nefrologia del San
Luigi. La raccolta di migliaia di firme avviata da
genitori, famigliari e dagli stessi pazienti continua nelle edicole e in molti negozi della zona, dopo la decisione del primario Giorgina Piccoli di
lasciare la sede di Orbassano. Molti utenti dell’apprezzato reparto imputano questa scelta ai
«tagli alla Sanità» e alla presunta «impossibilità
di portare avanti i suoi progetti con budget ridotti». Alcuni pazienti sono inoltre preoccupati per
la continuità di un servizio «svolto con amore» e
per un rapporto di fiducia che sembra inevitabilmente interrompersi.
La direzione dell’ospedale San Luigi intende
però fugare ogni dubbio: «Andrea Ranghino, professionista altrettanto stimato proveniente dalla
Nefrologia delle Molinette, è stato già individuato come sostituto della professoressa Piccoli.
Pertanto, sia sul versante clinico che su quello as-
FOTO MASSENZIO
Raccolta
di firme
Dopo l’addio
del primario,
pazienti
e familiari
del reparto
hanno già
raccolto
migliaia
di firme
sistenziale, non si verificheranno ripercussioni di
alcun tipo». Nessuna chiusura in vista, quindi:
«In relazione alla preoccupazione manifestata da
alcuni cittadini è utile ricordare che l’A zienda
ospedaliera San Luigi è in fase di implementazione dell’atto aziendale e per questo potranno essere rivisti alcuni organici, ma sempre nell’ottica di
garantire i migliori livelli assistenziali. Alla professoressa Piccoli, che va a ricoprire un importante incarico presso un ospedale francese, vanno i ringraziamenti per l’attività svolta». [M.MAS.]
12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
Nel mirino
La ex Servizi
Industriali
è la
principale
sospettata
Sono tornate a farsi sentire prepotentemente le
«puzze» che già lunedì erano state avvertite nelle
sale operatorie dell’ospedale San Luigi di Orbassano. Il sospetto è che si possa trattare degli stessi miasmi che da mesi rendono irrespirabile l’aria anche a Beinasco e ieri
mattina, dopo un nuovo sopralluogo
della direzione ospedaliera, è stata inviata una segnalazione all’Arpa. «I cattivi odori, di chiara provenienza esterna, sono coerenti con la tipologia già
segnalata nei comuni limitrofi – afferma il direttore sanitario Franco Ripa –
Fra i sintomi registrati ci sono bruciori
alla gola e agli occhi. L’Azienda proseguirà nell’attività di monitoraggio». La relazione
tecnica prodotta dall’Arpa in seguito alle proteste dei residenti ha indicato come fonte delle
«emissioni odorigene» anche lo stabilimento di
Ambienthesis (ex Servizi Industriali).
[ M.MAS.]
12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
12
LA STAMPA
SABATO 27 FEBBRAIO 2016
Acqui e Ovada .47
.
ACQUI, NEL PRIMO TAVOLO TECNICO DIVERGENZE SU CIFRE MA LA REGIONE APPROFONDIRA’
VIGILI URBANI
ACQUESE A SANREMO
Ospedale, si tratta su Cardiologia
Bertero: “Sia operativa su 24 ore”
Incidenti
aumentati
del 66%
a Ovada
Perde soldi
al casinò
Prende a calci
le fioriere
dei punti della nostra lettera. I
pazienti acquesi non devono
essere costretti a recarsi a Casale o Novi per le prestazioni
riferite a urologia, ginecologia,
pediatria, otorino e oculistica.
Moirano ha assicurato che a
breve l’Asl approverà i protocolli necessari a soddisfare
questa esigenza. Abbiamo affrontato anche il tema dell’assistenza post ospedaliera, che
deve essere svolta vicino al nostro ospedale». Con Bertero e
Cazzuli c’erano amministratori di Rivalta Bormida, Strevi e
Roccaverano, nell’Astigiano.
La commissione tornerà a riunirsi il 7 marzo.
Sono cresciuti gli incidenti
stradali a Ovada nel 2015, rilevati alla polizia municipale. Il
dato emerge dal resoconto
dell’attività dei vigili. Rispetto
al 2014, c’è stato un incremento del 66%, passando da 53 a
88 casi, con 29 feriti rispetto a
19 dell’anno precedente.
Una tendenza che riguarda
anche l’evasione delle pratiche relative alle richieste di
accesso agli atti per gli incidenti stradali, passate da 63 a
122: «Le compagnie assicurative o le persone coinvolte richiedono, infatti, a fini assicurativi, copia del rapporto steso in seguito all’intervento
della pattuglia. Un’attività per
la quale va verificata, in particolare, la normativa in materia di privacy».
Cresce quindi l’attività negli uffici per gli agenti nella redazione degli atti ma il comando ha cercato di garantire
comunque la presenza del
personale nelle zone più centrali, in particolare per gli attraversamenti pedonali, e in
alcune delle zone periferiche,
con posti di controllo a Costa
e in località Grillano-La Guardia. Sceso il numero dei veicoli controllati (da 1720 nel 2014
a 1279): «Un dato strettamente collegato con la prevalente
organizzazione del personale
in servizi appiedati effettuati,
oltre che nelle frazioni, nel
Parco Pertini e nel Parco Baden Powell». Nel 2015 rimossi
[G. C.]
106 veicoli.
Per due sere di seguito ha
giocato e ha perso al casinò
di Sanremo e per due sere di
seguito se l’è presa con le
fioriere di via Matteotti
danneggiandole. È un giocatore di 55 anni, residente ad
Acqui Terme, l’uomo che
nottetempo ha fatto scattare l’emergenza nel cuore
della città dei fiori, a pochi
metri dall’Ariston. Nella prima occasione i residenti
avevano chiamato il 113, ma i
poliziotti non erano riusciti
a trovarlo. La seconda volta,
invece, la pattuglia della
squadra volante l’ha sorpreso in flagranza.
Identificato e redarguito,
l’uomo è stato denunciato
per danneggiamenti e anche
per detenzione di arma impropria, visto che all’atto
della perquisizione è stato
trovato in possesso di un coltello. A fronte di quanto avvenuto, dei reiterati atteggiamenti violenti, nei suoi
confronti è stato emesso dalla questura di Imperia un foglio di via obbligatorio che
per due anni lo terrà lontano
da Sanremo. Non potrà
quindi tornare ai tavoli da
gioco del casinò.
I dati dell’acquese protagonista dei gesti di teppismo
sono stati trasmessi anche al
Comune di Sanremo per
un’eventuale azione mirata
ad un risarcimento dei danni
causati alle fioriere di via
[G.GA.]
Matteotti.
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12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
GIAMPIERO CARBONE
ACQUI TERME
Apertura sulla collaborazione con l’ospedale di Alessandria a favore dei pazienti acquesi, ma distanza sulle cifre
del reparto di cardiologia. La
prima seduta della commissione tecnica, ad Alessandria, si è chiusa con toni tutto
sommato positivi, seppure
con esiti interlocutori. Era
solo il primo di una serie di
incontri convocati per trovare una soluzione tra i tagli
prospettati dalla Regione e
dall’Asl, rappresentata dal
direttore generale Fulvio
Moirano, e le richieste di sindaci e cittadini .
Secondo Marco Cazzuli,
sindaco di Visone e presidente dell’assemblea dei sindaci del distretto acquese, «è
importante aver avviato il
confronto e aver manifestato, da parte della Regione, la
volontà di salvaguardare i
presidi sanitari dell’Acquese
e di una fetta dell’Astigiano
che si serve del nostro ospedale». Cazzuli preferisce non
entrare nel dettaglio su singole questioni.
«Duecento casi, non 40»
Lo fa invece il primo cittadino di Acqui Terme, Enrico
Bertero: «Il territorio ha ribadito la richiesta per cardiologia: deve essere operativa 24 ore su 24 in presenza
dei cardiologi e non per 12
ore come vuole la Regione. Il
motivo sono i 200 casi regi-
Hanno detto
«La Regione ha
espresso la volontà di
salvaguardare i presidi
sanitari dell’Acquese»
Marco Cazzuli
Presidente
assemblea dei sindaci
«Per alcune prestazioni
i pazienti acquesi non
devono andare per
forza a Casale o Novi»
Enrico Bertero
Sindaco
di Acqui Terme
L’ospedale di Acqui è intitolato a monsignor Galliano
strati all’anno, dati forniti dall’Asl. Su questo punto ci sono
divergenze. Secondo Moirano
siamo a quota 40 casi, cifre che
sarebbero alla base della proposta regionale. Io e altri, durante la riunione, abbiamo sottolineato che il nostro dato è
ufficiale». Moirano, secondo
Bertero, si è mostrato disponibile, assicurando che si farà
una verifica.
Il ruolo di Alessandria
«L’Asl è stata apprezzabile –
spiega ancora il sindaco di Acqui – rispetto agli interventi
previsti sull’ospedale di Alessandria. Come sindaci abbiamo nuovamente ribadito uno
LaSteTo
12
LA STAMPA
SABATO 27 FEBBRAIO 2016
SALUZZO, PROSSIMO CONSIGLIO COMUNALE
“Confronto sull’ospedale unico”
Fra le interpellanze della minoranza la sorte del progetto di nuova struttura
ture ospedaliere». Di qui la richiesta di confronto.
ANDREA GARASSINO
SALUZZO
«Siete ancora convinti della
necessità di un nuovo ospedale unico che accorpi quelli di
Saluzzo e Savigliano, come riportano le vostre linee di
mandato 2014-19?». È uno dei
quesiti che l’opposizione di
Saluzzo (Carlo Savio, Stefano
Quaglia, Danilo Rinaudo, Daniela Contin e Domenico Andreis, non ha firmato Dario
Miretti) ha presentato alla
giunta di Mauro Calderoni, in
vista del prossimo Consiglio
(mercoledì, alle 18).
«Abbiamo appreso - prosegue l’interpellanza - che il direttore dell’Asl Cn1 “a conti
fatti” riterrebbe più economico investire sulle attuali strut-
l’associazione Marcovaldo di
Caraglio e sull’inizio delle attività della fondazione «Artea».
Chiede la minoranza: «Quale
ruolo intende svolgere Saluzzo
sul prosieguo delle attività di
Artea, se e quando sarà funzionante? Quale salvaguardia si
può garantire al personale di
Marcovaldo, alle prese con le
lettere di licenziamento, professionalità estremamente utili
per la continuità del Sistema di
beni culturali?».
Problemi al nido
Sui problemi di gestione della
cooperativa che ha in carico
l’asilo nido comunale, l’opposizione vuole chiarezza: «Voi dite
che momenti di difficoltà si sono manifestati nell’ultimo anno
e mezzo e sin dalle prime segnalazioni la situazione è stata
monitorata con attenzione.
Quando sono iniziate queste
segnalazioni? Si è agito in via
informale? Quali impegni intendete assumere a garanzia
delle operatrici?».
Il futuro del Marcovaldo
BERTORELLO
L’attuale ospedale di Saluzzo potrebbe essere superato da una nuova struttura unica con Savigliano
TAVOLO DI CRISI A TORINO
“Non possiamo lasciare soli
i lavoratori delle Cave Gontero”
«Le priorità sono due: trovare qualche forma di sostegno
per i dipendenti e cercare un
imprenditore disposto a rilevare la ditta, tutta o in parte». Fabio Bruno Franco, sindaco di Bagnolo, l’altro giorno ha partecipato, insieme al
collega di Barge Luca Colombatto e ai sindacalisti, alla
prima convocazione del tavolo di crisi sulla «Cave Gonte-
Saluzzo e valli .53
.
ro», convocato in Regione.
«Ci riuniremo di nuovo - aggiunge Bruno Franco -, perché
non possiamo lasciar da soli gli
87 lavoratori che da circa un
mese non hanno più un posto e
neanche le stesse certezze sul
futuro. Con la Regione, con i
sindacati e tutto il territorio
dobbiamo fare sistema per evitare un effetto dòmino, che sarebbe devastante per la nostra
economia. Non sappiamo che
ripercussioni avrà il crack
Gontero nei confronti di tutti i
fornitori e i laboratori artigianali nel giro della ditta».
Vincenzo Battaglia, Cisl, ha
partecipato alla riunione a Torino: «Abbiamo chiesto ai Comuni di inserire una clausola
per l’assunzione del personale
Gontero, quando saranno
riappaltate le concessioni per
le cave».
Intanto il curatore fallimentare nominato dal Tribunale,
Ivano Pagliero di Torino, ha inviato le lettere per i licenziamenti, che dovrebbero essere
effettivi da lunedì.
[A. G.]
12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
Il gruppo di Savio vuole risposte sulla chiusura definitiva del-
DELIBERE DI GIUNTA
Barge intitola piazze e strutture
a tre compaesani meritevoli
Avviate le procedure per
l’intitolazione della sede della Protezione civile di Barge
all’alpino Mario Comba e
della piazza alle spalle di
piazza Statuto ad Adolfo
Beltramo. La settimana
prossima la Giunta delibererà anche l’intitolazione di
una piazza in località Crocera a don Guglielmi.
«È un percorso intrapreso
da inizio mandato - spiega il
sindaco Luca Colombatto -: dedicare spazi pubblici a nostri
concittadini che hanno contributo a migliorare la società e la
qualità di vita». Dopo il senatore Giacomo Paire, l’ex sindaco
Giuseppe Dossetto, il cavaliere
Antonio Abburà e il geometra
Giovanni Zaino, il Comune ricorderà così altri tre bargesi:
Mario Comba, componente at-
Gli altri quesiti
L’opposizione ritorna anche su
un tema come «SaluzzoInforma», testata di informazione e
comunicazione istituzionale
dell’Amministrazione comunale. Lo spunto è la comparsa, nell’ultima uscita, di una «ricca
raccolta pubblicitaria». Il Consiglio affronterà poi domande
sull’utilizzo di grandi complessi
edilizi del centro storico e l’accordo con l’Igav sulla Castiglia.
L’amministrazione comunale risponderà alle interpellanze
durante la seduta dell’assemblea cittadina.
12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
tivo della Protezione Civile fin
dai primi anni della costituzione; Adolfo Beltramo, autore
della rinascita della storica
«Società Scalpellini», punto di
riferimento per l’intero comparto piemontese; don Guglielmi, parroco che cinquant’anni
fa diede vita alla località Crocera, a partire dalla costruzione
della chiesa. «L’intitolazione a
Comba dovrebbe avvenire il 25
giugno - aggiunge Colombatto
-: abbiamo deciso per l’occasione di nominare anche come
presidente onorario del gruppo degli alpini Antonio Alberto,
altro personaggio importante
per la storia del paese». [GI. S.]
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LaSteTo
12
40 .Vercelli città
STAMPA
.LA
SABATO 27 FEBBRAIO 2016
SANITÀ, LA RIFORMA ASL
Addio ai reparti, arrivano le “aree”
Rivoluzione in ospedale, ora i pazienti saranno suddivisi per necessità e non per malattia
ROBERTO MAGGIO
VERCELLI
Oggi in Seminario
Indirizzi diagnostici e terapeutici
Cardiologi piemontesi in convegno
Da martedì addio ai tradizionali reparti al Sant’Andrea di
Vercelli e in tutti gli ospedali
del territorio. La riforma dell’Asl locale prevede infatti la
creazione di «aree di ricovero costruite ad hoc attorno ai
bisogni del paziente».
Patologie differenti
La rivoluzione prenderà il via
con l’attivazione dell’Area
Medica, prima di una serie di
«aree omogenee», dove verranno ricoverati degenti di
diverse patologie. In pratica i
pazienti verranno uniti in base alle necessità assistenziali
e non saranno più smistati
nei reparti in base alla malattia. Le altre due aree omogenee saranno l’Area Chirurgica e la Terapia intensiva.
L’ospedale Sant’Andrea di Vercelli
I ricoveri
Le degenze
Non cambiano invece le modalità di ricovero ospedaliero, che continua ad avvenire
attraverso il pronto soccorso,
con ricoveri urgenti 24 ore su
24, o attraverso ricoveri programmati, disposti dal medico ospedaliero su eventuale
proposta del medico di famiglia o del medico specialista
del Servizio sanitario nazionale. Al momento dell’accesso, il paziente verrà assegna-
Nella prima di queste nuove
aree confluiranno le degenze
di Cure palliative, Cardiologia,
Malattie infettive, ambulatorio
di Oncologia medica ed Ematologia e le terapie multispecialistiche. Nell’Area Medica
finiranno anche i 18 posti letto
di «continuità assistenziale a
valenza sanitaria» che hanno
preso il posto delle lungodegenze. Sono escluse dalla riforma tutte le esigenze sanitarie
to all’«area di ricovero» appropriata in base al tipo di cure
che ha bisogno e agli specialisti
della patologia di cui è affetto.
MULTE SULLE LINEE URBANE
Quasi la metà degli studenti
sprovvisti di biglietto sul bus
Questa volta nessuno è riuscito a scappare dai finestrini. E
sono fioccate le multe, soprattutto sugli studenti delle superiori che stavano tornando
a casa o andando in stazione a
prendere treni e altri bus per
raggiungere i paesi d’origine.
Sono ripresi i controlli sulle linee urbane cittadine in cui
ai controllori sono affiancati
gli agenti della polizia municipale. Giovedì su 75 passeggeri
controllati sulle linee urbane
3,4 e 5 ben 36, quasi la metà,
erano sprovvisti di biglietto.
Il bus con più «portoghesi»
intercettati è stato quello di
Controlli sui bus cittadini
particolari, come i casi di malattie che richiedano isolamento individuale. «Ci scusiamo
sin d’ora – dichiara il direttore
generale Asl, Chiara Serpieri per i disagi che potrebbero verificarsi in questi primi giorni
di riorganizzazione. Il personale si sta impegnando per evitare problemi e rendere il più
agevole possibile l’accesso alla
struttura. Il sistema andrà a
regime tra alcuni mesi, dopo
un adeguato periodo di sperimentazione e verifica dei percorsi interni nonché l’opportuna formazione per il personale
interessato».
Continua ancora oggi al Seminario arcivescovile di
Vercelli «Qualcosa di nuovo in Cardiologia», congresso organizzato dall’Asl Vc e patrocinato dalle
associazioni nazionali di Aritmologia e Emodinamica e Regione Piemonte. Al convegno prendono parte tutti i più importanti cardiologi piemontesi per
parlare delle principali innovazioni
tecniche, e dei moderni indirizzi diagnostici e terapeutici. «Il convegno spiega Francesco
Rametta, direttore
di Cardiologia al
Sant’Andrea e responsabile scientifico dell’evento - arriva alla fine di
un percorso che ha visto il nostro reparto allineato
alle migliori Cardiologie piemontesi, grazie al salto
di qualità di Emodinamica e di Elettrofisiologia».
All’iniziativa prende parte anche l’Ordine dei medici e chirurghi della provincia: «Un evento del genere
- sottolinea il presidente Piergiorgio Fossale - dimostra il valore della Cardiologia del Sant’Andrea. E’
sicuramente un segnale per chi dovrà prendere decisioni sul mantenimento degli alti livelli raggiunti
da questo reparto». Le patologie cardiovascolari
rappresentano in Italia ed in Europa una delle principali cause di mortalità e morbilità con un’importante ricaduta sulla spesa sanitaria.
[R. MAG.]
12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
Storia e misteri della Bibbia
nell’incontro di 3 parrocchie
La Grappa
dal 1977
www.marolo.com
Caso asili nido
“Lo sciopero
sarà l’8 marzo”
lettura della parabola del «padre misericordioso», più conosciuta come quella del Figliuol
prodigo.
Non è la prima volta che don
Scquizzato è ospite a Vercelli,
dove è sempre stato accolto
con molto entusiasmo. Biblista
d’eccellenza e guida per i pellegrinaggi in Terra Santa, don
Paolo, della comunità dei sacerdoti del Cottolengo si dedica principalmente alla predicazione e formazione spirituale, con particolare riferimento
ai laici. L’ingresso in Sant’Antonio è libero.
[P. M. F.]
OSPITE DON SCQUIZZATO
La Quaresima è uno dei
«tempi forti» dell’anno liturgico che invitano alla riflessione. Anche quest’anno
l’unità pastorale che riunisce
le parrocchie di Sant’Antonio
all’Isola, del Sacro Cuore e di
Santa Cecilia a Caresanablot, promuove una serie
d’incontri per meglio vivere
le settimane che precedono
la Pasqua. Lunedì alle 21, nella chiesa dell’Isola interverrà
don Paolo Scquizzato che incentrerà la meditazione su
«Conversione, peccato, salvezza e misericordia».
Lo spunto sarà dato dalla
I SINDACATI
Si terrà martedì 8 marzo lo
sciopero organizzato da Fp
Cgil e UilTuCs-Uil Vercelli a
sostegno delle trenta educatrici degli asili nido comunali
che non ricevono lo stipendio
da novembre. La causa dei
mancati pagamenti è da attribuire alle difficoltà economiche che sta attraversando
la Civitas Educa, cooperativa
lombarda a cui l’amministrazione ha appaltato il servizio
di educazione e assistenza
dei bimbi nei nidi pubblici
cittadini. Ad annunciare lo
sciopero sono Carmine Lungo e Piero Bodo, rispettivamente della Cgil e Fp Cgil
Vercelli Valsesia, alla luce
delle dichiarazioni di alcuni
genitori preoccupati per la
mancanza, secondo loro, di
una data precisa per la manifestazione. «L’intenzione di
dichiarare lo sciopero - sottolineano i sindacalisti - era
stata già comunicata ai genitori dei bambini che frequentano gli asili in occasione dell’assemblea che si è tenuta
mercoledì. Ciò che dai genitori è stato percepito come
situazione in “stand by” è il
rispetto della normativa sugli scioperi nei servizi pubblici, che le organizzazioni sindacali sono tenute a seguire.
E che ha imposto lo slittamento della data all’8 marzo.
La Cgil è da tempo al fianco
delle 30 lavoratrici degli asili
nido comunali vercellesi che
non ricevono lo stipendio, e
metterà in campo ogni iniziativa utile a garantire la loro
tutela e quella dei bambini di
cui si prendono ogni giorno
cura». La cooperativa non ha
versato alle educatrici, ausiliarie e cuoche un totale di
circa 150 mila euro tra stipendi e tredicesime. [R. MAG.]
12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
una corsa scolastica: dopo le
14,30 controllori e vigili hanno
fermato il mezzo in piazza Sant’Eusebio, alla fermata davanti
al sottopasso che porta all’Isola. Sul pullman molti ragazzi
che tornavano da scuola: ben 16
passeggeri erano senza biglietto.
C’è stato anche qualche momento di tensione tra ragazzi
controllori e agenti: toni alti,
ma poi tutto è stato sistemato e
gli studenti si sono rassegnati
ad essere identificati e di conseguenza multati. Le percentuali del controllo di ieri parlano della metà di passeggeri
senza biglietto. Secondo i dati
dell’Azienda Trasporti Automobilistici Pubblici delle Province di Biella e Vercelli nel capoluogo bicciolano il 25% dei
passeggeri viaggia abitualmente gratis.
[A. ZA.]
Maestre senza stipendio
12
40 .Vercelli città
STAMPA
.LA
DOMENICA 28 FEBBRAIO 2016
il caso
ROBERTO MAGGIO
VERCELLI
e nuove aree da ricovero? Un conto
è mettere insieme
chi è stato operato di appendicite e chi ha un piede rotto.
Un altro è aggregare pazienti
con patologie cardiologiche e
tumorali, categorie che hanno bisogno di cure particolari e personale più che preparato. E invece pare che a Vercelli il personale non sia stato
ancora formato». A due giorni dalla rivoluzione che coinvolgerà gli ospedali del territorio, dove spariranno i classici reparti in favore di zone
miste create in base a necessità dei degenti e intensità di
cure, le reazioni sono tante.
«L
“L’ospedale non è pronto
alla riforma dei reparti”
Le perplessità di medici e amministratori sulle nuove aree
“Il personale non è formato e mancano solo due giorni”
esempio le lunghe liste d’attesa e l’accesso alle cure. Perché
non lavorare su questo?».
Coinvolgimento
Il Comitato dice no
Contrari i rappresentanti del
comitato Salviamo l’ospedale
Sant’Andrea, critici contro il
taglio dei posti letto, una delle conseguenze della riforma.
Specie in reparti chiave come Oncologia e Oncoematologia, le cui degenze confluiranno nella nuova Area Medica: «Perché - dicono - Vercelli non può avere i letti per
ricoveri programmati, che
saranno gestiti a Novara, ma
solo 4 posti in un altro reparto e solo per le urgenze?».
La politica
Sulla soppressione dei posti
letto in Oncologia interviene
Enrico Demaria di Vercelli
Filosofia
Con la
riforma
spariscono i
vecchi reparti:
i pazienti
saranno
curati
secondo
l’intensità di
cura che serve
Amica: «Ci è stato detto che i
malati oncologici vercellesi si
cureranno in day-hospital. Ma
perché i letti per questa patologia spariscono solo a Vercelli
e non a Novara?». Il capogruppo della Lega Alessandro Stecco, favorevole alla riorganizzazione per intensità di cure,
esprime perplessità: «Il Sant’Andrea non è una struttura
4
poti letto
Saranno
quelli
disponibili al
Sant’Andrea,
ma solo
per i ricoveri
urgenti
pensata e costruita per questo,
a differenza degli ospedali di
nuova concezione. La riforma
deve tenere conto che il presidio vercellese non è un ospedale metropolitano, ma è nato
con una concezione provinciale per un territorio esteso, a
bassa densità di popolazione.
E dove esistono ferite aperte,
come lamentano i cittadini, ad
Secondo Stecco nella riforma
è cruciale il coinvolgimento dei
professionisti e la costituzione
di team multidisciplinari composti non solo da primari, ma
anche medici e amministrativi. Sul coinvolgimento dei medici di famiglia, «chi gestisce
veramente il malato», punta
anche il presidente dell’Ordine
Piergiorgio Fossale: «Ufficialmente non siamo stati informati. Ho raccolto molte domande dei medici ospedalieri
sulla riorganizzazione. Non è
sbagliata, anzi è il futuro degli
ospedali, come ho potuto vedere in altre realtà. Ma il personale del Sant’Andrea è pronto?
L’ospedale è adatto? È una riforma che richiede una grande
preparazione del personale».
Il sindaco
Interviene anche il sindaco
Maura Forte, che annuncia
nuovi incontri sul tema «per
vigilare sulla salute e sui diritti
del cittadino, che devono essere al primo posto».
12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
TANTA GENTE ALLE MADDALENE PER I FUNERALI DEL GRANDE FOTOGRAFO
L’addio a Marcello Libra: “Eri il poeta delle immagini”
Erano in tanti ieri nelle chiesa
delle Maddalene di Vercelli a
dare l’ultimo saluto a Marcello Libra, tra i più grandi fotografi naturalisti italiani, morto all’ospedale Sant’Andrea a
soli 56 anni, vinto da una grave malattia contro la quale
combatteva da più di due anni, senza aver mai messo da
parte la sua reflex e continuando a coltivare la sua
grande passione.
In tanti, tra i banchi, davanti alla bara di Marcello accompagnata dalla sua fotografia simbolo, «La famiglia
di pinguini» pluripremiata in
tutto il mondo, si sono chiesti
perché Marcello, il fotografo
gentiluomo, il professionista
umile che dava consigli a chi
imbracciava per la prima volta
una macchina fotografica, sia
«partito» così presto da questa
terra.
Le cose belle
Don Massimo Bracchi ha cercato una risposta: «Marcello
amava le cose belle e le fermava
in immagini affinché gli altri
potessero godere di tanta bellezza. Ora sarà contento perché vede qualcosa di infinitamente bello come il volto di Dio.
Vedrà una luce infinita che in
questa terra non ha mai conosciuto. Pensiamo a Marcello in
pace davanti al Signore a vede-
La luce
e l’umiltà
Sono
tanti
gli amici
che hanno
voluto
ricordare
il genio
ma anche
l’umiltà
del grande
fotografo
Marcello
Libra
GREPPI
La Grappa
dal 1977
www.marolo.com
In breve
Vercelli/1
Domani in aula magna
incontro terzo settore
1 Domani
alle 16,30 nel
l’aula magna dell’Università
del Piemonte Orientale un
incontro, coordinato dall’associazione Mecenate 90, dedicato al ruolo del terzo settore nel piano strategico Vercelli 2020. Saranno presentate le proposte del terzo settore, frutto dei tavoli di lavoro
che si sono tenuti da ottobre
2015. Interverranno il sottosegretario Luigi Bobba e il
portavoce del Forum del Terzo Settore Pietro Barbieri.
Vercelli/2
Centri per l’impiego
Compiti e funzioni
1 Domani
alle 14,30 il sottosegretario al Lavoro Luigi
Bobba visiterà il Centro per
l'impiego di Vercelli con l’assessore provinciale Massimo
Camandona per discutere
sul ruolo dei centri per
l’orientamento dei giovani all’occupazione.
Vercelli/3
Questionari Osat
Consegna il 25 marzo
1 Prorogato
al 25 marzo il
termine di consegna dei questionari Osat, Osservatorio
socio-ambientale realizzato
da Lilt e Ordine dei medici e
chirurghi della provincia. Le
zone interessate sono l’area
della Ztl e l’area Bennet. In
caso di problemi è possibile
scrivere alla e-mail: [email protected].
re la realtà più bella che non ha
mai ammirato durante i suoi
tanti viaggi».
Ai funerali, oltre alla moglie
Stefania e al fratello Alberto
c’erano i suoi amici fotografi tra
cui Desiree Astrom, la collega
che con Marcello ha diviso tanti viaggi al Polo Sud, il sindaco
di Vercelli Maura Forte. «Marcello se n’è andato ma continua
a vivere tra di noi, nella luce che
ha sparso con umiltà - dicono
gli amici -. Amava la vita e gli
animali: era un grandissimo
poeta delle immagini». Tra i
banchi anche i suoi ex compagni di scuola, dell’Istituto Agrario: «Ora Marcello farà foto da
una nuvola speciale - dicono -.
Non è un addio, ma un arrivederci: un giorno ci ritroveremo
insieme, a ridere e a scherzare,
come quando eravamo sui banchi di scuola».
[RA. LA.]
12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
12345367318
52 .Cronaca di Torino
STAMPA
.LA
LUNEDÌ 29 FEBBRAIO 2016
Una gara
milionaria
Dura reazione dei sindacati all’inchiesta sulle bustarelle
Secondo il
progetto la
realizzazione
del Parco
della Salute
di Torino
dovrebbe
costare circa
600 milioni
e prevede
nuove
strutture
ospedaliere,
un polo per
la ricerca e
spazi per
l’Università
“La corruzione offende
tutti i pompieri: saremo
parte civile al processo”
Lo sfogo dei vigili del fuoco: “Noi rischiamo la vita”
Il metodo elaborato da Università e Politecnico
il caso
“Gli appalti puliti in 3D
per la Città della Salute”
MASSIMILIANO PEGGIO
pero che l’inchiesta sui funzionari
dei vigili del fuoco
sia tutta un equivoco, ma se
così non fosse siamo pronti a
dichiararci parte offesa in un
processo per difendere l’immagine di tutti quei colleghi
onesti che oggi sentono violentata una professione con
la quale rischiano la vita ad
ogni turno di servizio».
«S
L’inchiesta
Con amarezza Antonio Mazzitelli, segretario regionale
della Fns-Cisl, ha scritto
queste parole in un comunicato finito appeso alle bacheche di tutti i comandi, dopo la notizia dei tre funzionari dei vigili del fuoco finiti
in carcere, la scorsa settimana, con l’accusa di corruzione, filmati e intercettati dai
carabinieri. Accusati di aver
preso bustarelle per «aggiustare» le pratiche antincendio di professionisti e aziende. «È stato doloroso leggere
quelle notizie, perché i vigili
del fuoco non ci stanno a
passare per corrotti - dice -.
La giustizia, sia chiaro, farà
il suo corso e non vogliamo
emettere sentenze, ma chi
oggi è sospettato di questi
reati gravissimi, non sale sui
camion rossi del soccorso».
E la rabbia per l’immagine
scalfita è tangibile tra chi
cammina su tetti in fiamme,
affronta alluvioni, scava tra
le macerie dei terremoti. Un
giovane vigile del fuoco
prende uno stipendio di 1400
euro al mese. «Facendo un
confronto con altri settori
pubblici - dice Claudio Cambursano del Conapo, il sin-
Il soccorso
Un’autobotte
dei pompieri
rientra al
comando
provinciale
del corpo
In provincia
di Torino, per
ogni turno, è
in servizio
un centinaio
di vigili
del fuoco
Saitta: bene la trasparenza, incontrerò i ricercatori
Retroscena
MAURIZIO TROPEANO
REPORTERS
Sulla «Stampa»
LA STAMPA
MERCOLEDÌ 24 FEBBRAIO 2016
.
Cronaca di Torino .45
Indagine dei carabinieri: sotto inchiesta imprenditori e consulenti
Pratiche antincendio favorite da bustarelle
Otto persone arrestate con l’accusa di corruzione: nei guai tre funzionari dei vigili del fuoco
MASSIMILIANO PEGGIO
«Sai una mano lava l’altra».
Era un po’ questo il motto dei
vigili del fuoco corrotti che gestivano le pratiche per le autorizzazioni delle prevenzioni
degli incendi, intascando soldi
o ricevendo altri vantaggi per
facilitare aziende e consulenti, evitando così di mettere i
bastoni tra le ruote. Bustarelle, I Pad, promesse di assunzioni per familiari. Tutto per
facilitare le pratiche delle
aziende, a volte ignare degli
affari illeciti dei consulenti.
Otto le persone arrestate ieri
dai carabinieri della seconda
sezione del Nucleo Investigativo di Torino, su ordinanza di
custodia cautelare del gip Roberto Ruscello. Tra questi tre
funzionari dei vigili del fuoco,
due in servizio a Torino (uno
in pensione), uno a Roma. Gli
altri sono imprenditori o professionisti. I funzionari accusati di corruzione finiti in carcere sono Giovanni Amendolagine, tecnico tra i più conosciuti e il collega Pasquale
Boggeri, (in pensione). Il terzo, Nazzareno Feliciani, (agli
arresti domiciliari) in servizio
al comando di Roma, è tra gli
eroi del terremoto dell’Aquila:
guidò il primo gruppo di soccorritori nell’abitato di Onna,
dove morirono 40 persone.
Hanno
detto
Se si vogliono
risolvere i problemi
della pratica, ci
vogliono dieci
testoni...
Altrimenti va bene
così e ognuno
per la sua strada...
Pasquale Boggeri
Funzionario
in pensione
La prevenzione condizionata dalle tangenti
I funzionari torinesi accusati di corruzione sono Giovanni Amendolagine, tecnico tra i più conosciuti e il collega
Pasquale Boggeri, già in pensione; il terzo è Nazzareno Feliciani, del comando di Roma, tra gli eroi del terremoto dell’Aquila
Le indagini
L’inchiesta, coordinata dal
pm Giancarlo Avenati Bassi,
prende il via nell’aprile del
2014, da una segnalazione interna su una richiesta di denaro avanzata dal funzionario
Boggeri ad alcuni professionisti. Appare sfacciato nelle richieste: ad un ingegnere, consulente di Intesa Sanpaolo,
chiede 10 mila euro per «facilitare» la pratica del nuovo centro elaborazioni dati di Moncalieri; o 5 mila euro per la casa di riposo «Anni Azzurri» di
Volpiano. Anche i suoi colleghi
indagati lo considerano «esa-
La denuncia
Inchiesta avviata dalla segnalazione
dell’ex comandante dei pompieri
1 È stato l’ex coman-
dante dei vigili del fuoco di
Torino, Salvatore Spanò (in
foto), il 9 aprile 2014 a dare il via all’inchiesta, presentandosi negli uffici dei
carabinieri di via Valfrè
«per riferire di alcune segnalazioni raccolte sul
comportamento del geo-
quello magari ha il figlio laureato e sono guai». Commento
spietato che, osserva il gip, «dimostra qual è l’ottica di Boggeri
nello svolgere la pubblica funzione». Anzi. Lui, ad un passo
dalla pensione, sempre più
chiacchierato, pensa ad investire soldi in Liguria, nell’acquisto
di una casa del valore di oltre
300 mila euro.
Gli intrecci
Anche Amendolagine, stando
all’inchiesta, ha dimestichezza
con la corruzione. Rispetto a
Boggeri si trova in un piano diverso: «meno rabbioso nelle
ai domiciliari) la somma di
3500 euro «per interferire nella
pratica di prevenzioni incendi
«applicando soluzioni tecniche
comportanti il minor impatto
economico». Amico di Amendolagine è Valentino Tontodonati, ex vigile del fuoco anche
lui ai domiciliari: i due avrebbero siglato un patto per «ulteriori fatti corruttivi». Grazie alle
intercettazioni, gli investigatori
seguono poi le mosse di un professionista di spicco, Antonio
Esposito, architetto consulente
per la prevenzione incendi di
Carrefour Italia, in buoni rapporti con Amendolagine. Come
Credimi Luigi
duemila euro sono
una miseria per il
lavoro che facciamo
e che abbiamo fatto
Credimi... tu te lo
devi far pagare
il lavoro
G.Amendolagine
Funzionario del
comando di Torino
Di che colore voglio
la cover dell’I Pad?
Va benissimo nera.
Per portarmelo
non c’è fretta
me lo dai di persona
La notizia pubblicata il
24 febbraio scorso dell’arresto per corruzione di 3 funzionari dei vigili del fuoco.
1
dacato autonomo - il nostro è
il più penalizzato in termini di
stipendio, con 250 euro in meno rispetto ad altri corpi. Ecco
perché siamo sfiduciati e rassegnati dopo questa storia. La
gente ormai lavora solo per
spirito di servizio».
Le risorse scarse
Se le pratiche antincendio, così complesse e articolate possono diventare pretesto di
«tangenti», dall’altra i fondi
destinati al soccorso rischiano
continui tagli. Ci sono caserme
colabrodo, come al Lingotto,
dove i camion escono in retromarcia perché alcuni portoni
sono rotti da tempo. Molte autobotti sono obsolete, perdono
acqua. «Ci sono mezzi in servizio da 30 anni» dicono i pompieri. Manichette logorate che
esplodono rendendo inefficaci
le nuove «lance» all’americana. Tutti i mezzi di soccorso
dovrebbero essere dotati di
centraline pneumatiche potenziate per tagliare le nuove
lamiere di Suv e fuoristrada,
più sicure ma difficili da aprire
in caso di soccorso. A Torino,
le poche attrezzature a disposizione, sono state distribuite
dal Comando sul territorio in
modo da coprire tutte le zone.
Anche la Cgil Vvf è intervenuta sul caso delle bustarelle. «Ci
sentiamo tristi e offesi - scrive
Gianni Nigro, coordinatore regionale - anche se l’accusa risultasse falsa, getta comunque
un ombra sul corpo e lede la
memoria di quei “pompieri”
vittime del dovere».
12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
l modello giuridico elaborato da un pool di giuristi
dell’Università di Torino e
di ingegneri del Politecnico
subalpino e di quello di Milano per applicare in Italia il
software per la progettazione
tridimensionale potrebbe essere applicato alla gara da
600 milioni per la costruzione
del Parco della Salute. Si tratta di un metodo già utilizzato
in Gran Bretagna e nei paesi
del Nord Europa perché permette di limitare drasticamente il rischio di corruzione
e anche di ridurre gli sprechi
legati a difetti di progettazione, varianti in corso d’opera,
riserve da parte dei costruttori. Insomma, i ricercatori
hanno messo a punto un metodo per gli appalti puliti. Venerdì scorso a Grinzane il
presidente del Piemonte, a
margine dell’assemblea delle
regioni del Vino, aveva spiegato che tutto ciò che può
semplificare e rendere trasparente gli appalti va «nella
direzione giusta». Secondo
Sergio Chiamparino, però, si
deve capire «se è compatibile
con il nuovo codice degli ap-
I
Sulla «Stampa»
Retroscena
MAURIZIO TROPEANO
U
testa
almico
n pool di giuristi dell’Università di Torino e
di ingegneri del Politecnico subalpino e di quello
di Milano hanno messo a punto un modello giuridico per
applicare in Italia il software
per la progettazione tridimensionale. Tecnicamente si
chiama Bim ed è già utilizzato
in molti paesi dell’Unione Europea perchè permette di limitare drasticamente il rischio di corruzione e anche di
ridurre gli sprechi legati a difetti di progettazione, varianti
in corso d’opera, riserve da
parte dei costruttori. La ricerca congiunta ha permesso di
mettere a punto una metodologia per rendere puliti gli appalti che ha trovato una porta
aperta nell’Autorità nazionale
anti-corruzione che ha messo
a disposizione le competenze
dei suoi funzionari per il master di secondo livello sull’innovazione nei contratti pubblici. L’applicazione in Italia
della metodologia in 3D è
spinta con forza dal governo:
«Il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio - racconta la professoressa Gabriella Racca, vicedirettore
del dipartimento di Management dell’Ateneo- , vorrebbe
renderlo obbligatorio anche
in Italia ma secondo noi serve
una sperimentazione». Sperimentazione che potrebbe partire proprio da Torino: «La
Regione potrebbe utilizzarlo
per gli appalti milionari del
Parco della Salute».
Si tratta di un grande cantiere che vale almeno 600 milioni. La giunta Chiamparino
ha già chiesto l’aiuto del-
Formazione
L’Università
ha coinvolto
l’Autorità
nazionale
contro la
corruzione
nella
preparazione
del master
sull’efficienza
e innovazione
nei contratti
pubblici.
La giunta
Chiamparino
ha chiesto a
Raffaele
Cantone di
collaborare
nell’appalto
per il Parco
della Salute
ANSA
Ricerca di Università e Poli per applicare i progetti in 3D
Appalti puliti, c’è un metodo
“La Regione lo sperimenti
per il Parco della Salute”
un concorrente ad una gara
grado di ridurre gli errori di
La Stampa ha anticipato
il metodo per gli appalti puliti messo a punto dai ricercatori dell’Ateneo e del Poli.
1
palti». In quel codice è previsto
l'uso del Bim, così si chiama il
metodo della progettazione tridimensionale, e l’assessore alla
Salute, Antonio Saitta, vuole
«incontrare i ricercatori per
capire se e come inserirlo nella
procedura avviata per il Parco
della Salute». E spiega: «Siamo
interessati alla sperimentazione perché vogliamo evitare le
gare al massimo ribasso, le varianti e il sistema delle riserve
ma, nello stesso tempo, vogliamo evitare che si allunghino i
tempi di costruzione».
L’assessore, così prenderà
contatto con le professore Gabriella Racca (dipartimento di
management dell’Ateneo) e Anna Osello (Politecnico) per organizzare una riunione tecnica
con gli uffici. La Giunta Chiamparino ha chiesto e ottenuto
dall’Autorità Anti-corruzione
una «vigilanza collaborativa» in
sede di preparazione della gara
e del capitolato. L’interesse di
Anac per il metodo Bim e il suo
inserimento nel codice degli appalti sono, per l’assessore, «elementi in più di garanzia» e la
Regione potrebbe applicare
metodologia e modello «anche
per la costruzione dell’ospedale
unico di Moncalieri, Chieri e
Carmagnola e di nuove strutture sanitarie».
Intanto, per quanto riguarda
il Parco della Salute, l’assessorato punta a lanciare una gara
unica d’appalto che comprende
sia la parte ospedaliera sia la
realizzazione del polo di ricerca
e degli spazi per l’università. Gli
uffici stanno verificando la possibilità di affidare all’azienda
ospedaliera Città della Salute il
ruolo di stazione appaltante.
Nelle prossime settimane
Chiamparino e Saitta incontreranno il ministro Stefania Giannini per capire come coinvolgere il ministero nel progetto di ricerca chiedendo anche il sostegno economico.
12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
Diario
Nel cortile del Rettorato
San Benigno
Nuovo leader per gli artigiani
Lezione all’aperto
dei precari
Fuoristrada in auto
Grave ventiseienne
Cna alla Regione:
“Rilanci i confidi”
Dalla biologia molecolare al
cambiamento climatico: sono tra gli
argomenti delle lezioni all’aria aperta che oggi un gruppo di ricercatori
farà nel cortile del rettorato di via
Po. Contro la precarietà hanno deci- Ingresso da via Po
so, come forma di protesta, di «raccontare i nostri lavori e mettere in luce ciò che facciamo»
spiega Joselle Dagnes, tra le portavoci dei precari. Da un mese la categoria porta avanti lo «sciopero al contrario», incrociando le braccia solo nei disegni sulle magliette, ma continuando a lavorare. Dagnes, 36 anni, è sociologa. Fa ricerca
sulle infiltrazioni della mafia in Nord Italia. «Più della metà
del lavoro in ateneo è fatto da persone non strutturate e senza
garanzie». La protesta chiede che la ricerca sia equiparata al
lavoro, ad esempio garantendo l’indennità di disoccupazione.
Ma anche di sbloccare il turn over, ripensare la valutazione
della ricerca, garantire continuità ai progetti. Le lezioni aperte partono alle 11, alla tavola rotonda alle 14,30 partecipa il
vicerettore per la ricerca Federico Bussolino: l’ateneo ha sposato la protesta.
[F.ASS.]
1
Il fondo stradale scivoloso per la
pioggia oppure la velocità eccessiva
potrebbero essere le cause del grave
incidente avvenuto ieri alla periferia
di San Benigno Canavese. Intorno
alle 13, Davide Riassetto, 34 anni, re- La scena dell’incidente
sidente a Front Canavese, al volante
di una Volkswagen New Beetle cabrio, in curva ha perso il
controllo dell’auto, che è finita dentro a un fosso. L’impatto è
stato violento e a farne le spese è stata l’amica che sedeva al
suo fianco, Valeria Trocello, 26 anni, di Torino, che ha battuto
con violenza la testa contro il parabrezza. Sul posto è intervenuta un’ambulanza della Croce Rossa, seguita dai vigili del
fuoco, l’elicottero del 118 e i carabinieri di Volpiano. Le condizioni della Trocello sono apparse da subito gravi, l’équipe medica del 118 ha diagnosticato un trauma cranico. Meno gravi le
condizioni del conducente. Dopo le prime cure, entrambi sono
stati trasportati in elicottero al Cto di Torino: la ragazza è
stata ricoverata in coma farmacologico e in prognosi riservata in Rianimazione, mentre l’amico è stato trattenuto in osservazione. Indagano i carabinieri di Volpiano.
[D. AND.]
1
Utilizzare i Confidi come strumento per favorire l’accesso al credito e il sostegno alle piccole e medie
imprese del mondo artigiano. Secondo Fabrizio Actis, eletto ieri all’unanimità presidente della Confe- Fabrizio Actis
derazione nazionale degli artigiani
del Piemonte, è questo una delle quattro priorità che gli enti
pubblici devono realizzare, in primis la Regione, per dare ossigeno ad un settore che soffre ancora la crisi. L’associazione
che rappresenta circa 40 mila piccole e medie imprese subalpine chiede di farlo soprattutto alla Regione. Actis è stato
eletto ieri all’unanimità dall’assemblea straordinaria dell’associazione. Il nuovo presidente chiede alla Regione di definire
un «piano di investimenti per lo sviluppo del territorio che
parta dalla messa in sicurezza del territorio, prevenendo il
dissesto idrogeologico, ma anche delle scuole». Per la prima
volta nella storia della Cna è stato eletto un presidente non
torinese. Fabrizio Actis vive a Carisio, in provincia di Vercelli
ed è, con il fratello Massimo, titolare di un’azienda di seconda
generazione di impianti termoidraulici attiva dal 1951. [M.TR.]
1
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