Comments
Description
Transcript
nucleo familiare - Provincia di Modena
nota n. 1/2011 NUCLEO FAMILIARE (*) Il Tavolo Tecnico Isee (TTI) è stato costituito nel marzo 2004 nell’ambito dell’attività di supporto e coordinamento svolta dalla Amministrazione Provinciale di Modena per sostenere l’attività degli Enti del territorio tenuti all’applicazione dell’Isee. Al TTI partecipano, anche in rappresentanza di altri Enti: Provincia di Modena, INPS di Modena, Comuni di Carpi, Castelfranco Emilia, Maranello, Modena, Unione dei Comuni Modenesi Area Nord, Unione Terre di Castelli, ASP “Giorgio Gasparini”, ACER, ARESTUD, Caf CGIL, Caf CIA, Caf CISL, Caf CNA, Caf ACLI. La documentazione prodotta dal Tavolo Tecnico ISEE costituisce un orientamento di studi sulla norma a supporto degli Enti che applicano l’ISEE ed in quanto tale non ha valore vincolante per gli stessi Enti. Redazione testi: Dr.ssa Cantella – INPS Modena Per la formulazione di quesiti: [email protected] www.provincia.modena.it ■ Il Decreto Ministero Interno del 6/7/10 ha istituito il Registro nazionale delle persone senza fissa dimora, la cui tenuta e conservazione è affidata al Dipartimento per gli affari interni e territoriali - Direzione centrale per i servizi demografici presso il Ministero dell’Interno. Iscritta una persona nell'anagrafe della popolazione residente, i comuni evidenziano la posizione anagrafica di senza fissa dimora nell'Indice nazionale delle anagrafi (Ina). ■ Mentre gli internati restano nell’istituto per un periodo da uno a due anni, senza mai prendervi la residenza, i detenuti possono prendere la residenza presso l’istituto dove si trovano. Non tutti i Comuni, però, consentono ai detenuti di prendere la residenza nel’istituto posto nel proprio territorio. Come va compilata la DSU di un detenuto che ha mantenuto la residenza in un’altra città nello stato di famiglia della madre, insieme alla sorella? Fino a quando il detenuto non prende la residenza presso l’istituto, il medesimo dovrà indicare nella DSU tutti i componenti del suo nucleo familiare (madre e sorella), non potendo avvalersi della situazione di “convivenza anagrafica”. ■ I Caf devono accettare le autocertificazioni del dichiarante? Si ribadisce l’obbligo per gli enti erogatori delle prestazioni di accettare le autocertificazioni. I Caf possono accettare le autocertificazioni, previe le verifiche ritenute opportune. Si consiglia, quando necessario, lo stato di famiglia uso assegni familiari perché solo da questo tipo di certificato emergono tutti i dati necessari alla corretta compilazione della DSU (oltre alla composizione del nucleo, anche lo stato civile e la maternità e paternità). ■ E’ stata lamentata la disparità di trattamento tra gli assegni al nucleo familiare relativi a figli di genitori naturali (per la determinazione dei quali è richiesto il solo reddito della madre richiedente) e i redditi presi in considerazione per l’ISEE (i redditi, cioè, di tutti i componenti del nucleo familiare e quindi anche del padre naturale del minore). Non c’è disparità, trattandosi di fattispecie diverse, previste da due normative diverse e con diverse finalità. ■ Caso di una cittadina extracomunitaria residente in Italia col figlio; dallo stato di famiglia risulta coniugata, ma non sa dov’è il marito, dal quale non è separata; dichiara redditi zero e abitazione in locazione; dice che viene sei mesi all’anno in Italia per fare frequentare la scuola al figlio. E’ possibile escludere il marito della dichiarante dal nucleo ai fini ISEE? Il marito può essere escluso solo se residente all’estero. Si precisa che se è intervenuta la separazione legale, nello stato di famiglia lo stato civile risulta sempre “coniugato”, fino a che non viene pronunciata la sentenza di divorzio. ■ Caso di uno stato di famiglia composto dal dichiarante sposato e dalla sua nuova compagna. E’ possibile escludere la moglie del dichiarante dal nucleo ai fini ISEE? Anche in tal caso il dichiarante non può prescindere dall’indicare anche la moglie nel proprio nucleo familiare (o da inserirsi a sua volta nel nucleo della moglie). Gennaio 2011 La documentazione prodotta dal Tavolo Tecnico ISEE costituisce un orientamento di studi sulla norma a supporto degli Enti che applicano l’ISEE ed in quanto tale non ha valore vincolante per gli stessi Enti. nota n. 1/2011 ■ A seguito di verifica è risultato che un Comune ha acquisito una DSU inserendo nel nucleo quale unico componente il dichiarante, benché quest’ultimo comparisse nello stato di famiglia insieme ai genitori (dei quali è totalmente a carico, come confermato nell’Unico 2010) e a due sorelle. Si invita sempre a prestare la massima attenzione alla corretta composizione del nucleo familiare. ISEE STANDARD ■ Per l’accesso ai benefici previsti per la riduzione della retta dell’asilo nido per l'anno scolastico 2010/2011, come previsto dal regolamento del Comune interessato, è necessaria la nuova attestazione ISEE riferita ai redditi del 2009 (in caso contrario, dopo la metà di settembre quel Comune applica la retta massima). Come comportarsi ove, al momento della domanda, non fossero stati ancora dichiarati i redditi dell’ultimo anno, avendo l’interessato ancora tempo per il modello Unico fino al 30 settembre 2010? Per il modello Unico 2010 (redditi 2009), la dichiarazione va resa entro il 16/6/10 e la trasmissione all’Agenzia delle Entrate va effettuata entro il 30/9/10. Nella DSU ai fini ISEE va indicato l’ultimo reddito dichiarato (il modello Unico può essere presentato fino al 30/9/2010 per i redditi anno 2009): in questo caso, fino a quella data, è valido, ai fini ISEE, dichiarare ancora i redditi relativi all’anno 2008 (Unico 2009). Non potendo entrare nel merito di questioni attinenti ai singoli regolamenti comunali, si ricorda che gli enti erogatori hanno discrezionalità nella scelta di ulteriori criteri per la fruizione del beneficio. ■ Nel caso di estrapolazione del reddito di una persona con una dichiarazione ISEE relativa ad un nucleo composto da marito e moglie, con abitazione in affitto con contratto intestato ad uno solo dei coniugi, come va valutato l'affitto? Va considerato solo per il componente a cui è intestato il contratto oppure può essere considerato nella misura del 50% per entrambi i coniugi? (Questa valutazione serve all’ente erogatore della prestazione sia per determinare il reddito ai fini del beneficio, sia per determinare i punteggi relativi al reddito che servono per l'inserimento nella graduatoria). La detrazione prevista per il canone di locazione rimane necessariamente collegata all’intestatario del contratto registrato, anche se va a vantaggio dell’intero nucleo familiare. Ogni ente che eroga la prestazione può decidere di introdurre ulteriori criteri, accanto a quelli presi in considerazione dall’ISEE standard (risulta che alcuni Comuni per i benefici collegati alla casa di cura richiedano oltre all’ISEE dell’interessato anche l’ISEE dei figli e dei parenti fino al terzo grado). BANCA DATI ISEE ■ E’ stato segnalato che un Ente erogatore di prestazioni avrebbe richiesto la copia dell’attestazione ISEE per la concessione del beneficio. Si ricorda che tutti gli Enti autorizzati ad accedere alla banca dati ISEE non possono richiedere copie di documentazione già presente e, pertanto, da loro consultabile in banca dati. CONTROLLI ■ Si segnala il protocollo d’intesa siglato da Entrate, Inail, Inps e Ministero del Lavoro, che prevede la condivisione delle informazioni contenute nei sistemi informatici dei quattro soggetti. ■ Si segnalano le novità introdotte dalla manovra correttiva, che consente ai Comuni di accedere al Catasto e alla banca dati delle Entrate sulle utenze domestiche. ■ Si segnala il nuovo redditometro (per gli accertamenti relativi al periodo d’imposta a partire dal 2009, ai sensi del DL 78/10, convertito dalla L. 122/2010), che si basa sul principio dell’accertamento sintetico puro: dalla spesa si ricostruisce il reddito, in quanto la spesa sostenuta può essere alimentata solo dal reddito prodotto. ■ Il nuovo «Servizio per le informazioni sul contribuente» SERPICO in dotazione alle Entrate e alla Guardia di Finanza consentirà nel 2011 di tracciare in tempo reale patrimoni, spese e guadagni grazie alla molteplicità dei dati in possesso del Fisco (redditi, detrazioni, beni immobili, beni mobili, spese sostenute, utenze, iscrizioni a circoli esclusivi, viaggi, maxi acquisti, possibilità di accedere ai conti correnti e all’anagrafe dei rapporti finanziari), in sinergia con l’afflusso delle informazioni provenienti da Agenzie fiscali (Entrate, Demanio, Territorio, Dogane), enti previdenziali e assistenziali (Inps, Inpdap e Inail), ministeri, comuni, province, regioni. ■ Nella procedura SIATEL, digitando il codice fiscale, si vedono tutti gli spostamenti del soggetto nelle Anagrafi di tutta Italia. ■ In sede di controllo delle DSU come è possibile verificare l’esistenza di un diritto di abitazione se lo stesso non risulta da nessun titolo o non è riportato nella intestazione catastale? Ove il diritto di abitazione non venga trascritto, non è possibile effettuarne la verifica, se non ex post, con la successione e la effettiva abitazione. ■ Ai fini della verifica necessaria per la concessione della prestazione (volendo evitare la richiesta del cartaceo agli interessati), quando si interroga il programma PUNTOFISCO (ex SIATEL) e si visualizza il 770, cliccando sul quale si apre solo il CUD del datore di lavoro, significa che l’interessato non ha presentato altre dichiarazioni dei redditi? Se non c’è altro, sì. ED ULTERIORI CRITERI DI SELEZIONE PATRIMONIO IMMOBILIARE ■ ISEE su fabbricati rurali: il caso e' quello di un agricoltore in possesso di fabbricati considerati rurali ai fini dei redditi e dell'ICI, quali capannoni e stalle (frequentemente accatastati nella categoria d/10). Tali fabbricati sono da indicare nel quadro F6 della dichiarazione ISEE? Sebbene il fabbricato rurale non venga indicato nella dichiarazione dei redditi, anche se accatastato, va comunque indicato quale proprietà immobiliare nel quadro F6. ■ Una seconda casa situata nella zona rossa dell’Aquila, con certificato del Comune di inagibilità dell’immobile, deve essere indicata nella DSU? Sì, nel quadro F6; l’interessato, comunque, ha la possibilità di attivarsi per chiedere la revisione della rendita catastale: in tal caso, verrà indicata la nuova rendita attribuita (ma i costi della pratica non sono economici). La documentazione prodotta dal Tavolo Tecnico ISEE costituisce un orientamento di studi sulla norma a supporto degli Enti che applicano l’ISEE ed in quanto tale non ha valore vincolante per gli stessi Enti. nota n. 1/2011 PATRIMONIO MOBILIARE ■ ■ I fondi pensione vanno inclusi o no nel patrimonio mobiliare? Vanno inseriti solo i fondi riscattabili, indicando l’intero importo versato vincolato; invece, il fondo vincolato e non ancora riscattabile non va incluso. Si tratta di fondi investiti in titoli, finalizzati alla persona e riscattabili solo a certe condizioni, normalmente fruibili solo quando si va in pensione. Nella valorizzazione di un'azienda in contabilità semplificata occorre prendere a riferimento il valore delle rimanenze finali ed il costo complessivo (al netto dei relativi fondi ammortamento) dei cespiti posseduti dall'impresa. Tale metodologia semplificata esclude di considerare qualsiasi altra posta inerente debiti/crediti dell'azienda in quanto non risultanti dalla contabilità. Va escluso anche il valore di un eventuale mutuo contratto per l'acquisizione del cespite per l'ammontare corrispondente al debito residuo? Sì, il valore di detto mutuo non può essere autonomamente considerato. ■ Nel quadro F5 qual è il codice da indicare per una impresa con azioni quotate in borsa? In mancanza di uno specifico codice, occorre descrivere il gestore nell’apposito riquadro. ■ Come vanno indicati nel quadro F5 i saldi delle “operazioni a pronti conto termine”? Con detti tipi di contratti oggi si vende il titolo a una certa cifra, titolo che la Banca rivenderà al cliente assegnandogli una certa somma: nel nostro caso al 31/12/10 esiste solo il contratto che ha il valore di stipula di € 100.000,00, mentre il controvalore si darà solo al 31/1/11. E’ come se il cliente avesse prestato alla Banca i soldi, che gli verranno restituiti, appunto, successivamente. Il contratto è intestato a tre persone (due genitori e la figlia), tutte intestatarie del conto, ed è dimostrato che i soldi sono di provenienza dei genitori. Il 10/1/11 la figlia (che ha nucleo a se stante rispetto a quello dei genitori) deve chiedere l’ISEE: quale valore bisogna indicare nel quadro F5 del suo foglio allegato? La dichiarante dovrà indicare il valore nominale (di stipula) del contratto a pronti al 31/12 dell’anno precedente, nella misura del terzo posseduto (oltre a quant’altro rientri nel suo patrimonio mobiliare). PROBLEMI PROCEDURALI ■ A partire dal mese di gennaio 2011 la certificazione ISEE potrà essere richiesta all’Inps attraverso il canale telematico. ■ Cambio automatico PIN Da qualche mese la procedura di accesso alla banca dati ISEE richiede in automatico un’operazione di aggiornamento del PIN, che ai sensi del D.lgs. 196/2003 deve essere modificato con una frequenza non superiore ai tre mesi. Perché la procedura vada a buon fine, è necessario cliccare sul pulsante “avanti” fino alla fine dell’operazione (“termina”). In caso contrario, l’operazione non si conclude positivamente e per rientrare occorre utilizzare il vecchio PIN e procedere di nuovo alla modifica richiesta. separazione legale dei coniugi, le detrazioni per i figli a carico spettano, in mancanza di accordo e di prova dell'effettivo carico, al genitore affidatario, in applicazione del principio sancito dalla norma prevista nella Finanziaria 2007 (comma 6, art. unico, Legge n. 296/06) ■ Nel caso di beni sottoposti all’asta e gravati da mutuo, come comportarsi nel caso di omessa dichiarazione? Si possono sommare i CUD? Si consiglia l’autodichiarazione dell’interessato a pagamento presso un CAF o gratis all’Agenzia delle Entrate entro il 29/12/2010 per l’anno 2010. ■ Coniugi separati legalmente e con diverso stato di famiglia: la ex moglie deve indicare nei propri redditi quanto le versa il marito per il mantenimento della figlia minore? No, in quanto detto mantenimento non costituisce reddito, a differenza dell’assegno di mantenimento previsto per il coniuge (che va indicato). RETTIFICA ISEE ■ Un figlio maggiorenne a totale carico dei genitori, ma non nel loro stato di famiglia, è stato indicato quale unico componente del nucleo familiare ai fini ISEE per ben due anni (2009 e 2010), con casa di abitazione di proprietà e relativo mutuo a lui intestato, ma pagato dai genitori. Il dichiarante sostiene che la DSU sarebbe stata acquisita dal Caf su indicazione dei genitori, essendo lui in quel periodo all’estero, sebbene residente in Italia. Essendosi accorto solo ora dei dati errati presenti nelle due DSU, in occasione della compilazione della nuova DSU necessaria per ottenere la prestazione richiesta, si è rivolto al Caf per la rettifica delle due DSU sbagliate: è possibile rettificare le suddette DSU? La DSU del 2009 non è più rettificabile, essendo stata superata dalla validità della DSU successiva. La DSU del 2010, invece, può essere rettificata in caso di errore materiale del Caf (il dichiarante sostiene che i genitori avrebbero mostrato al Caf la dichiarazione dei redditi da cui risultava il carico fiscale). VALIDITÀ ATTESTAZIONE ISEE ■ Può la figlia sottoscrivere la DSU della madre, che al momento è in ferie all’estero? No, essendo ammessa la sostituzione del dichiarante solo nel caso in cui il medesimo si trovi in una situazione di impedimento temporaneo per ragioni di salute o di incapacità legale. Si ricorda che la DSU può essere compilata da qualsiasi componente maggiorenne del nucleo familiare, per cui il problema di cui sopra si pone essenzialmente per i nuclei formati dal solo dichiarante. REDDITI ■ Per la Commissione Tributaria Provinciale di Lecce, Sezione II, sentenza 25 maggio 2010, n. 343, in caso di La documentazione prodotta dal Tavolo Tecnico ISEE costituisce un orientamento di studi sulla norma a supporto degli Enti che applicano l’ISEE ed in quanto tale non ha valore vincolante per gli stessi Enti.