La Provincia di Matera nella Basilicata unita. Durissimo Di Trani. De

La Provincia di Matera nella Basilicata unita. Durissimo Di Trani. De Filippo al Governo: state facendo una
Scritto da Gianluca Pizzolla
Domenica 11 Novembre 2012 10:58
MATERA - Il lungo corteo partito dal palazzo della Provincia di Matera è arrivato alle ore 10 in
piazza Vittorio Veneto, davanti al cinema comunale, dove si è svolto, domenica mattina (11
Nov) l'incontro solenne dei 31 consigli della provincia di Matera e del consiglio provinciale per
dire 'no alla cancellazione della Provincia di Matera'. (v. foto da 1 a 6)
Dopo circa due ore di dibattito l'ordine del giorno approvato è stato letto dal presidente del
consiglio comunale di Matera, Brunella Massenzio; nel documento si chiede un impegno
concreto ai parlamentari lucani, tutti presenti, affinché si facciano promotori delle deroghe
necessarie in fase di istruzione legislativa che consentano di mantenere le due province:
Potenza e Matera.
Interventi intensi e annunci poco velati di reazioni forti e democratiche (è stata spesso evocata
la civile battaglia di Scanzano per dire no al deposito nucleare) qualora la richiesta non fosse
presa in considerazione dal Governo centrale che con la spending review ha di fatto eliminato
dalla geografia italiana la provincia di Matera. Parole durissime quelle del Governatore lucano
precedute dagli strali del sindaco di Pisticci, Vito Di Trani. A chiudere il presidente Franco Stella
che ha esortato all'unità politica. A margine dell'iniziativa i commenti del sindaco di Scanzano,
Salvatore Iacobellis e del consigliere comunale di maggioranza di Policoro, Pino Ferrara che ha
annunciato di voler estendere l'ordine del giorno approvato oggi anche alla Provincia di
Potenza in modo che sia ratificato e sottoscritto.
Da tutti i presenti è stata respinta con forza l'eventualità di annettere Matera alla Puglia,
nonostante in piazza fossero operativi i sostenitori dell'idea opposta che hanno allestito un
gazebo. Dopo i saluti affidati a Don Filippo Lombardi (in mattinata c'è stata anche la visita del
vescovo di Matera, Salvatore Ligorio), l'intervento del sindaco di Matera, Salvatore Adduce,
che ha replicato a coloro i quali nei giorni scorso hanno ritenuta tardiva la mobilitazione.
"E' questo il tempo per proporre e protestare". Quanto all'ipotesi di Matera in Puglia il no secco
del primo cittadino materano. "Sono i comuni della Murgia che guardano a noi con interesse.
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Non si tratta di uscire noi ma eventualmente di fare entrare gli altri". Se passasse il disegno
attuale, con una sola provincia, Potenza diventerebbe quella più vasta d'Italia su un territorio,
quello lucano, impervio e spesso non ben collegato: una deriva accentratrice, ha fatto notare
Adduce. Il secondo intervento è stato quello del sindaco di Cirigliano, il comune più piccolo della
provincia di Matera. Ha definito "un papocchio" il progetto del Governo.
A prendere la parola dopo è stato Rocco Leone, sindaco di Policoro."Abbiamo le nostre
peculiarità come provincia di Matera e nel Metapontino abbiamo anche una identità jonica.
Dobbiamo difendere il nostro tessuto civico, imprenditoriale e culturale. No a qualsiasi ipotesi di
annessione alla Puglia".
Poi l'intervento del sindaco di Pisticci, Vito Di Trani, che ha usato parole durissime. "Questo non
è governo tecnico ma assolutamente politico. Sostenuto dalla destra e dalla sinistra", ha
premesso fra gli applausi dei presenti". E, ancora: "Pisticci è l'emblema della spending review
che pagano solo i poveri cittadini. I comuni non riescono a chiudere i bilanci, i cittadini vengono
nella casa comunale e minacciano di uccidersi. Sono stati spesi soldi per la sede distaccata del
tribunale di Pisticci e lo vogliono chiudere. E' stata inaugurata in pompa magna la piscina
all'ospedale di Tinchi e non è mai entrata in funzione. Stessa sorte per il terzo piano
dell'ospedale, sono stati spesi soldi per ristrutturarlo ed è chiuso. E non ha futuro. La Basilicata
non può soltanto dare e ricevere in cambio solo tumori".
A seguire l'intervento del presidente del Consiglio regionale, Vincenzo Folino. "Mario Monti noi
non vogliamo essere cancellati dalla storia".
Il Governatore, Vito De Filippo, ha attaccato frontalmente il Governo: "Il popolo è con noi,
questo stiamo facendo capire a Roma". Poi gli acuti: "Al ministro stiamo facendo capire che
stanno facendo una cazzata.
Se non hanno capito la
geografia del soprassuolo gli faremo capire quella del sottosuolo. La Basilicata ha un
credito: ha già dato
", ha
tuonato.
"Questo territorio è forte se rimane unito, conta se rimane tale", così il presidente della provincia
di Matera, Franco Stella nel suo intervento conclusivo. "La Provincia di Matera vuole
continuare a svolgere la sua funzione democratica e di presidio per i cittadini e va difesa. E
nessuno pensi che la difesa sia finalizzata alla protezione di carriere politiche La provincia non
è importante per il presidente Franco Stella che è a fine mandato", ha tuonato. E poi ha
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ricordato: "Molti comuni, dalla Puglia e dalla Calabria, hanno chiesto di incontrarci per entrare
nella sfera territoriale di Matera, non siamo certo noi che dobbiamo lasciare casa nostra. Casa
nostra è qui". Infine il presidente ha fatto appello oltre che ai parlamentari lucani al
sottosegretario lucano, Giampaolo D'Andrea affinché utilizzi il suo ruolo in seno al Governo per
determinare gli equilibri territoriali.
Il sindaco di Scanzano, Salvatore Iacobellis, nell'esprimere contrarietà rispetto alla
cancellazione della provincia
, ha commentato: "Purtroppo i comuni fanno la spending review non da ora, sono anni che si
fanno acrobazie per far quadrare i bilanci e continuare a dare servizi essenziali ai cittadini", ha
detto Iacobellis. "Penso che la governance territoriale debba essere rivista ma da parte delle
Regioni che hanno il polso reale del territorio non può piovere dall'alto in maniera irrazionale".
Al corteo hanno preso parte i sindaci dei 31 comuni e moltissimi cittadini. Sala del cinema
comunale colma.
Sul finire il gonfalone del comune di San Mauro Forte, messo sul palco con gli altri, è caduto e
ha sfiorato alcuni presenti nelle prime file del cinema. Per fortuna nessuno è stato colpito.
[Gianluca Pizzolla]
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