Comments
Transcript
Il c@ffè dei lettori: La scatola delle parole
Istituto Comprensivo Statale “Valle del Fino” Castiglione M.R. PROGETTO FINANZIATO DALLA FONDAZIONE TERCAS “ I L C @ F F E ’ D E I L ET T O R I : L A S C A T O L A D E L LE PAROLE” Anno Scolastico2014/2015 Dirigente Scolastico Giuliano Perilli A cura della dott.ssa Antonella Ranieri Documentazione: Inss. Samantha Zucchini Stefania Di Massimantonio PREMESSA La lettura è un’attività centrale nel processo di formazione del bambino e la scuola assume un ruolo fondamentale nel trasmettere tale piacere. Nelle scuole dell’infanzia dell’Istituto a questo proposito sono state allestite vere e proprie “biblioteche scolastiche” con grandi scaffalature con libri per bambini ed in ogni sezione è presente un “angolo lettura”, dove sono messi a disposizione su piccoli scaffali, libri cartonati interattivi e comunque di facile consultazione da parte degli alunni stessi. Per incentivare e promuovere un rapporto di familiarità tra bambino e libro, inoltre, la nostra scuola ha avviato il progetto “Il c@ffè dei lettori: la scatola delle parole” a cura della Dott.ssa Ranieri rivolto a tutti gli alunni, genitori ed insegnanti. La Dott.ssa, formatrice regionale in letteratura dell’infanzia, da prima ha coinvolto le insegnanti tramite corsi di formazione sul piacere della lettura e sul come proporla al bambino; successivamente ha iniziato un percorso con gli alunni della scuola dell’infanzia. Nelle sezioni è stata accolta piacevolmente dai bambini i quali hanno ascoltato e interagito con lei durante la lettura di albi illustrati sulle emozioni. Alla fine di questo incontro la Dott.ssa Ranieri ha espresso il desiderio di avviare con le insegnanti un progetto sulla lettura e sulle emozioni che si è concluso con la realizzazione di “scatole delle emozioni” presentate alla mostra di fine anno. Le insegnanti si sono trovate subito d’accordo con l’iniziativa proposta dalla Dott.ssa Ranieri in quanto nelle sezioni si lavora molto sulle relazione con e tra i bambini e si è sempre cercato di cogliere, rispettare ed amplificare i segnali emotivi da essi espressi. L’interesse per la sfera emotiva del bambino è nato dall’osservazione: la maggior parte degli alunni rivela un’indole tranquilla, ma sono presenti anche alunni con un carattere molto forte che li porta molto spesso ad avere scontri sia con le docenti che con i compagni. La prima azione didattica si è soffermata su ciò che il bambino prova in una precisa circostanza, per aiutarlo ad analizzare le diverse emozioni e sensazioni percepite fisicamente e dar loro un nome. A tal proposito si sono costruiti nelle sezioni “gli alberi delle emozioni”, su cui giornalmente i bambini hanno registrato la propria emozione al momento dell’ingresso a scuola. Durante la fase dell’accoglienza, ogni mattina i bambini hanno scelto la faccina ed il colore corrispondente allo stato d’animo del momento e l’hanno posizionata con il velcro sull’albero, motivando la scelta. 2 Dare un nome a ciò che sta avvenendo in lui lo aiuterà poi, non solo a conoscere le emozioni ma a riconoscerle successivamente in se stesso e negli altri in un allenamento che durerà tutta la vita. Partendo dalle motivazioni sopracitate e dalla lettura dei bisogni emotivi dei bambini di questa fascia d’età, il percorso si è proposto di offrire la possibilità di: • Manifestare i propri stati d’animo; • Conoscere e riconoscere le emozioni; • Raccontare sensazioni; La gioia, la tristezza, la rabbia e la paura sono solo alcuni aspetti emotivi su cui è ruotato l’intero percorso che ha visto le diverse emozioni trattate da un punto di vista ludico, creativo, espressivo e musicale. OBIETTIVI FORMATIVI (saper essere – competenze) Il progetto ha voluto coinvolgere i bambini in un graduale percorso di conoscenza e scoperta delle quattro emozioni principali per renderli consapevoli del loro “saper essere” attraverso esperienze concrete. Tali obiettivi sono stati raggiunti grazie alla creazione di laboratori didattici in sezione che hanno offerto molteplici opportunità di affinare le capacità emotive tramite esperienze dirette con il corpo, i sensi, conversazioni, racconti, canzoni, filastrocche, musiche, strumenti musicali ed oggetti sonori. OBIETTIVI SPECIFICI (saper fare – abilità) • Riconoscere e dare un nome alle proprie emozioni. • Riconoscere e dare un nome alle emozioni dei compagni. • Approfondire la conoscenza delle quattro emozioni fondamentali. • Esprimere le proprie emozioni ed imparare a controllarle. METODOLOGIE L’itinerario educativo – didattico si è articolato in tre fasi: 3 • FASE 1:Lettura libri sulle emozioni. Ci si concentra sulla lettura animata di storie “emozionanti” che parlano di paura, rabbia, gioia e tristezza appositamente selezionate ponendo particolare attenzione alla progettazione degli spazi (biblioteca) e dei tempi al fine di creare condizioni favorevoli e confortevoli per immergersi nella magia della storia. I libri selezionati dalle insegnanti sono: Felicità “La storia del signor Aquilone” di Nicoletta Costa – Emme Edizioni “Solo per amore” di S. Colloredo e P. La Porta – Edizioni Carthusia Tristezza “Pezzettino” di L. Lionni – Edizioni Babalibri Rabbia “Che rabbia” di M. D’Allancè – Edizioni Babalibri Paura “Quanto avevo paura del buio” di M. D’Allancè – Edizioni Babalibri “Io non ho paura” di D. Crisp e L. Wildish – Edizioni Storie Preziose “Un mostro sotto il letto” di Pearce e L. Hugles – Edizioni Storie Preziose • FASE 2: Rielaborazione dei contenuti in chiave emozionale. Dopo la lettura, le insegnanti stimolano gli alunni a riconoscere l’emozione dominante, collegandola agli eventi che l’hanno determinata sia nella storia sia nel loro vissuto emozionale. Tale rielaborazione avviene attraverso la verbalizzazione individuale in 4 circle time, brainstorming, drammatizzazione, conversazione e rielaborazioni grafico pittoriche con sottofondo musicale. • FASE 3: Rielaborazione creativa attraverso la didattica laboratoriale Le insegnanti privilegiano una metodologia didattica di tipo laboratoriale per affrontare il discorso sulle emozioni con la consapevolezza che i laboratori rappresentano uno strumento utile per garantire ai bambini la possibilità di fare le cose e nel frattempo riflettere su ciò che stanno facendo. Inoltre, esso rappresenta un contesto grazie al quale i bambini fanno delle cose finalizzate e raggiungono degli scopi attraverso la realizzazione di prodotti e di manufatti concreti da porre all’interno della “scatola delle emozioni”. A tal proposito sono stati attivati quattro laboratori didattici: • LABORATORIO LUDICO Durante il laboratorio ludico, di solito attivato nel pomeriggio dopo aver letto un albo illustrato sulle emozioni, ai bambini vengono proposte diverse attività e giochi finalizzati alla libera espressione di stati emotivi. Ad esempio, per l’emozione della gioia si propone il gioco psicomotorio nell’atrio della scuola con percorsi e palloncini, per la paura il gioco “Attenti al lupo”, per la rabbia il gioco di squadra “Colpisci il bersaglio” e per la tristezza il gioco musicale “Ho perso il posto”. 5 ' • LABORATORIO CREATIVO Questo laboratorio ha come obiettivo l’uso metaforico di materiali di riciclo per esprimere emozioni. Il percorso prevede due momenti: il primo, l’esplorazione dei vari materiali proposti dalle insegnanti (cucchiai di legno, spugne, semi di vario tipo, legumi, bottiglie vuote, rotoli di carta igienica, uova di polistirolo…) e la libera rielaborazione degli stessi per creare oggetti; il secondo, l’animazione dei manufatti con storie e giochi. 6 • LABORATORIO ESPRESSIVO Nel laboratorio espressivo, dopo aver effettuato una conversazione guidata dove i bambini raccontano ciò di cui hanno paura, che li rende tristi, felici o arrabbiati, viene chiesto di rappresentare graficamente l’emozione considerata. Inoltre, insieme alle insegnanti sono ricercati personaggi che danno forma alle varie emozioni nella cultura e nell’immaginario infantile (es. orco, strega, vampiri…) e costruzione di tali figure che saranno poste nella scatola delle emozioni. Sempre all’interno di questo laboratorio sono memorizzate poesie e filastrocche sull’argomento. 7 • LABORATORIO MUSICALE Nel laboratorio musicale i partecipanti sono invitati ad ascoltare brani di musica classica scelti con molta attenzione e vicini alle emozioni che le insegnanti vogliono suscitare, guidandoli a vivere la musica ascoltata, ad interpretarla e riscriverla con linguaggi e strumenti da loro creati con materiali di riciclo. SPAZI Gli spazi utilizzati sono quelli della sezione, dell’atrio della scuola e della biblioteca. TEMPI Le attività laboratoriali si svolgeranno nel periodo compreso tra febbraio e maggio con frequenza bisettimanale ed avranno una durata complessiva di 50 ore. ATERIALE! MATERIALI Il progetto prevede l’utilizzo di libri illustrati, CD musicali, stereo, forbici, cartoncini, pannolenci, colla e materiale di facile consumo e di recupero. VERIFICA E VALUTAZIONE Osservazione sistematica dei bambini durante le varie attività. Conversazioni nel piccolo e nel grande gruppo. 8 DOCUMENTAZIONE Le attività progettuali sono documentate attraverso la realizzazione di fotografie, riprese video, cartelloni, elaborati grafici e pittorici. Sarà, inoltre, allestita una mostra dei manufatti realizzati dai bambini con materiali riciclati durante l’anno scolastico. 9