L`organizzazione per intensità di cura nell`Azienda Ospedaliera di
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L`organizzazione per intensità di cura nell`Azienda Ospedaliera di
Bologna, 29-30 marzo 2012 L’organizzazione per intensità di cura nell’Azienda Ospedaliera di Reggio Emilia e il valore della vocazione specialistica dell’ospedale Giorgio Mazzi CONVEGNO NAZIONALE Modelli di assistenza ospedaliera per intensità di cura Bologna, 29-30 marzo 2012 2 3,67 Posti letto x 1000 ab. (di cui 0,5 cod. 60) CONVEGNO NAZIONALE Modelli di assistenza ospedaliera per intensità di cura CARDIOLOGIA DEGENZA CARDIOLOGIA CAST. MONTI CARDIOLOGIA INTERVENTISTICA CHIRURGIA TORACICA CHIRURGIA VASCOLARE PNEUMOLOGIA RIANIMAZIONE RIANIMAZIONE - CAST. MONTI RIABILITAZ. CARDIOL. CAST. MONTI UTIC UTIC CAST.MONTI CHIRURGIA ONCOLOGICA CHIRURGIA LAPAROSCOPICA ENDOCRINOLOGIA OCULISTICA ORL UROLOGIA MEDICINA D'URGENZA ANGIOLOGIA DERMATOLOGIA LUNGODEGENZA MALATTIE INFETTIVE MEDICINA 1^ MEDICINA 2^ MEDICINA 3^ NEFROLOGIA E DIALISI REUMATOLOGIA GERIATRIA MEDICINA FISICA RIABILITATIVA NEUROCHIRURGIA D'URGENZA NEUROLOGIA ORTOPEDIA EMATOLOGIA ONCOLOGIA OSTETRICIA E GINECOLOGIA NEONATOLOGIA NEUROPSICHIATRIA INFANTILE PEDIATRIA PRESIDIO DISABILITA' INFANTILE TERAPIA INTENSIVA NEONATALE GASTROENTEROLOGIA - ENDOSC. DIG. MEDICINA NUCLEARE (terap.radiomet.) LIBERA PROF. TOTALE POSTI LETTO PL D.O. PL D.H. PL TOT. 11 4 10 10 18 34 12 2 11 11 3 37 29 0 8 20 36 15 4 0 26 30 64 66 54 14 6 41 24 3 41 44 12 0 50 12 2 12 2 6 3 8 10 1 0 1 1 2 4 0 0 1 0 0 1 2 4 9 8 4 0 5 4 0 3 2 4 5 2 4 1 1 1 3 4 6 17 14 0 1 1 1 0 1 0 0 12 4 11 11 20 38 12 2 12 11 3 38 31 4 17 28 40 15 9 4 26 33 66 70 59 16 10 42 25 4 44 48 18 17 64 12 3 13 3 6 4 8 10 805 118 923 POSTI LETTO 805 805 D.O. D.O. 118 118 D.H. D.H. 923 923 TOTALE TOTALE 10 10 Dipartimenti Dipartimenti (di (di cui cui 22 IRCCS) IRCCS) Bologna, 29-30 marzo 2012 4 2011 N. ricoveri 32.412 32.412ricoveri ricoveriin indegenza degenzaordinaria ordinaria 15.747 15.747aperture aperturein inday dayhospital hospital CONVEGNO NAZIONALE Modelli di assistenza ospedaliera per intensità di cura Flussi HSP - RER ATTIVITA' DI PRONTO SOCCORSO GENERALE E PEDIATRICO (*) PER AZIENDA E PRESIDIO OSPEDALIERO - ANNO 2010 Ricoveri Non Ricoveri Deceduti Totale Az. Osp. Parma 14.616 67.708 211 Totale Az. Osp. Reggio E. 12.199 74.293 82 Totale Az. Osp. Modena 14.658 96.156 45 Totale Az. Osp. Bologna 24.911 106.354 117 Totale Az. Osp. Ferrara 14.654 63.280 46 Totale Regionale (Escluso I.O.R) 252.961 1.543.412 1.690 Bologna, 29-30 marzo 2012 Stabilimento Totale accessi % Ricoveri Posti letto ordinari Media ricoveri Letti di per acuti da PS per P.L. Med.Urg. % Ricoveri 82.535 17,7 17,7 951 86.574 14,1 14,1 723 110.859 13,2 13,2 634 131.382 19,0 19,0 1411 77.980 18,8 657 18,8 1.798.063 14,1 15,4 25 16,9 15 23,1 38 17,7 36 22,3 20 . 14,1 (*) Pronto Soccorso Pediatrico come da D.M. 5.12.2006 rilevato dal 2007 5 CONVEGNO NAZIONALE Modelli di assistenza ospedaliera per intensità di cura Bologna, 29-30 marzo 2012 Costo pro-capite per livelli di assistenza (incluso FRNA) – anno 2010 Totale Aziendale (AUSL RE vs media RER) 6 CONVEGNO NAZIONALE Modelli di assistenza ospedaliera per intensità di cura 900 800 700 600 Euro Bologna, 29-30 marzo 2012 Costo pro-capite per livelli di assistenza (incluso FRNA) – anno 2010 Degenza Ospedaliera (AUSL RE vs media RER) 500 400 645,19 687,58 300 200 100 0 AUSL RE 7 RER CONVEGNO NAZIONALE Modelli di assistenza ospedaliera per intensità di cura Bologna, 29-30 marzo 2012 24 maggio 2011 8 RICONOSCIMENTO IRCCS in Tecnologie Avanzate e Modelli Assistenziali in Oncologia CONVEGNO NAZIONALE Modelli di assistenza ospedaliera per intensità di cura Bologna, 29-30 marzo 2012 I PRESUPPOSTI DI UN CAMBIAMENTO 9 GENERALI • una permeabilità del settore sanitario alla introduzione di nuovi modelli organizzativi propri di altri contesti economici; • un progressivo trasferimento di attività al di fuori dei percorsi di ricovero (outstanding patients); • la necessità dell’integrazione multidisciplinare attorno al bisogno del paziente per superare la frammentazione degli attuali flussi diagnostico-terapeutici; • un problema legato all’overlapping delle diverse specializzazioni; • dipartimentalizzazione ancora largamente incompiuta; • coinvolgimento dei clinici • overcrowding e bed blockers CONVEGNO NAZIONALE Modelli di assistenza ospedaliera per intensità di cura Bologna, 29-30 marzo 2012 I PRESUPPOSTI DI UN CAMBIAMENTO 10 GENERALI • cronicità e della presa in carico del paziente con polipatologia, fragile o non autosufficiente (frequent user) • trasformazione della domanda di salute, della health literacy, della relazione medico-paziente, della comunicazione in sanità, dell’innalzamento delle aspettative e del contenzioso • l’evoluzione delle professioni sanitarie: crescente grado di autonomia e loro valorizzazione nel percorso di cura CONVEGNO NAZIONALE Modelli di assistenza ospedaliera per intensità di cura Bologna, 29-30 marzo 2012 I PRESUPPOSTI DI UN CAMBIAMENTO 11 LOCALI • modello di sanità ospedaliera apprezzato • solida integrazione in rete con ospedali AUSL e nell’offerta socio-sanitaria • consolidamento reti interospedaliere e fra ospedale e territorio • ultimazione ampliamento Struttura • mission IRCCS • alcune piattaforme produttive già esistenti • necessità di ospedale maggiormente organizzato attorno al paziente; • ruolo e funzione delle competenze specialistiche (contributo per piattaforme comuni e risposta per pazienti acuti monospecialistici). CONVEGNO NAZIONALE Modelli di assistenza ospedaliera per intensità di cura Bologna, 29-30 marzo 2012 3 Ambiti con Criticità 12 • DEU • Area Medica • Area Chirurgica CONVEGNO NAZIONALE Modelli di assistenza ospedaliera per intensità di cura Bologna, 29-30 marzo 2012 Criticità 13 • • • • • • • • Sovraffollamento e boarding in PS Access block e attuazione misure di Full capacity Gestione pazienti post-acuti in contesti per pazienti acuti Necessità di maggiore intensità clinica ed assistenziale per alcune tipologie di pazienti Degenza media elevata in area medica Necessità letti di post-acuzie Ricovero in setting non coerenti con la vocazione specialistica della Struttura Conciliare urgenza e elezione CONVEGNO NAZIONALE Modelli di assistenza ospedaliera per intensità di cura Bologna, 29-30 marzo 2012 Criticità 14 • Continuità assistenziale sul paziente oncologico al di fuori delle terapie attive (early, simultaneous palliative care) • Frequente gestione pazienti complessi in ambiti a media assistenza (spt. nel post operatorio) • Trasferimento di pazienti da week surgery a degenza ordinaria nel fine settimana. • Necessità di Bed Management e di flessibilità logistica CONVEGNO NAZIONALE Modelli di assistenza ospedaliera per intensità di cura Bologna, 29-30 marzo 2012 IL PERCORSO AZIENDALE… 15 Obiettivi • Introdurre modelli assistenziali innovativi e coerenti con transizione epidemiologica, evoluzione tecnologica, mutamento delle richieste, sviluppo prerogative IRCCS • Rivedere l’assetto logistico, • Riorganizzare la risposta ospedaliera sul paziente acuto a medio contenuto assistenziale • Consolidare le piattaforme esistenti. CONVEGNO NAZIONALE Modelli di assistenza ospedaliera per intensità di cura Bologna, 29-30 marzo 2012 Contesto 16 Direttrici dell’intervento • • • • • • • • • • Centralità Centralità dei pazienti Continuità Continuità delle cure Valorizzazione professioni sanitarie Coinvolgimento dei clinici Complessità Complessità clinica ed assistenziale Disease & Asset Management Integrazione di clinica, ricerca e didattica Condivisione delle risorse Modello adattato alla realtà locale Superamento rigidità logistiche CONVEGNO NAZIONALE Modelli di assistenza ospedaliera per intensità di cura Bologna, 29-30 marzo 2012 17 I vincoli della riorganizzazione c/o ASMN Mantenimento del numero complessivo di posti letto attuali e delle risorse professionali (mediche, infermieristiche e tecniche) degli ambiti oggetto della riorganizzazione. CONVEGNO NAZIONALE Modelli di assistenza ospedaliera per intensità di cura Bologna, 29-30 marzo 2012 18 I vincoli della riorganizzazione c/o ASMN Salvaguardare la vocazione specialistica dell’ospedale (ancora più strategica a seguito del riconoscimento come IRCCS), ipotizzando una miscela efficace fra modello organizzativo tradizionale e modello per intensità di cura. CONVEGNO NAZIONALE Modelli di assistenza ospedaliera per intensità di cura Bologna, 29-30 marzo 2012 Il percorso aziendale… 19 START UP UP START Collegio di di Direzione Direzione Collegio 18 gennaio gennaio 2011 2011 18 CONVEGNO NAZIONALE Modelli di assistenza ospedaliera per intensità di cura Il percorso aziendale… le tappe Bologna, 29-30 marzo 2012 Approvazione della METODOLOGIA di lavoro: 20 Elaborazione della cornice di riferimento Attivazione di due gruppi di lavoro di 10 professionisti + 1 Coordinatore (nessun Apicale e rappresentate tutte le professioni sanitarie), con il medesimo mandato (elaborare un proposta complessiva), nominati per metà dai Direttori di Dipartimento/RID e per metà dalla Direzione Aziendale Organizzazione di momenti formativi rivolto ai componenti dei due sottogruppi, al Collegio di Direzione ed alle funzioni di Staff; Elaborazione del progetto da parte dei due gruppi e successivo invio al Collegio di Direzione Elaborazione della proposta definitiva da parte del Collegio di Direzione CONVEGNO NAZIONALE Modelli di assistenza ospedaliera per intensità di cura Bologna, 29-30 marzo 2012 Il percorso aziendale… le tappe 21 Percorso impegnativo … ma che ha visto ampia partecipazione! 8 incontri del Collegio di Direzione Oltre 20 incontri dei due sottogruppi di lavoro Incontri con i Comitati di Dipartimento Incontro con i Direttori delle Strutture Chirurgiche Incontri tra Direzione Sanitaria, Medica, DPS e Servizio Tecnico 1 Seminario formativo per il Collegio di Direzione 3 Seminari formativi per Direttori e Coordinatori CONVEGNO NAZIONALE Modelli di assistenza ospedaliera per intensità di cura Bologna, 29-30 marzo 2012 Nuove piattaforme 22 High High Care Care Week Week Care Care Low Low Care Care CONVEGNO NAZIONALE Modelli di assistenza ospedaliera per intensità di cura Bologna, 29-30 marzo 2012 Altre modifiche organizzative 23 Incremento dei POSTI LETTO specialistiche di area medica di alcune discipline DOPPIA GUARDIA ANESTESIOLOGICA per la gestione separata delle emergenze/urgenze di due Blocchi operatori polispecialistici CENTRALIZZAZIONE DI TUTTE LE VISITE URGENTI CHIRURGICHE, ad accesso diretto, in unico contesto logistico CONVEGNO NAZIONALE Modelli di assistenza ospedaliera per intensità di cura Bologna, 29-30 marzo 2012 Il percorso aziendale … 24 Approvazione Documento Documento di di Approvazione indirizzo indirizzo Collegio di di Direzione Direzione Collegio 31 gennaio gennaio 2012 2012 31 CONVEGNO NAZIONALE Modelli di assistenza ospedaliera per intensità di cura «…Quali saranno i criteri per l’assegnazione del personale laureato, infermieristico e tecnico?...» F.A.Q. Bologna, 29-30 marzo 2012 «…Quale sarà la dotazione dei posti letto e la loro ridistribuzione dei posti letto nelle diverse piattaforme?...» «…Come verrà regolato il flusso dei pazienti fra P.S. (Admission Unit) e Reparti/Piattaforme di degenza?...» «…Verrà modificato l’attuale assetto delle guardie attive, sia di accettazione che di continuità assistenziale?...» «…Sono previsti, da parte dell’AUSL, adeguamenti sugli Ospedali periferici, sulle Strutture intermedie, sui percorsi di assistenza domiciliare, per favorire la dimissione dei pazienti dal SMN?...» «…Quale sarà la tempistica della riorganizzazione?...» «…Quella rappresentata non è una riorganizzazione “a metà‟?...» «…Cambierà anche l’assetto degli attuali Dipartimenti?...» … 25 CONVEGNO NAZIONALE Modelli di assistenza ospedaliera per intensità di cura Bologna, 29-30 marzo 2012 Il percorso aziendale 2012 Ridefinizione della composizione dei Dipartimenti (indicativamente entro 30.06) Ampliamento della piattaforma DEU (con Admission Unit e Discharge Room) (fine 2012/inizio 2013) Definizione dei protocolli che regolano i rapporti fra DEU e Strutture di ricovero Formulazione di ipotesi logistiche, di numerosità dei posti letto delle piattaforme comuni e delle Strutture, di numerosità degli organici Confronto finalizzato ad accordi sui criteri e le modalità di assegnazione del personale Rimodulazione dell’impianto aziendale delle Guardie attive 26 CONVEGNO NAZIONALE Modelli di assistenza ospedaliera per intensità di cura Bologna, 29-30 marzo 2012 Conclusioni 27 Abbiamo realisticamente di fronte a noi una prospettiva fatta di: vincoli economico-finanziari tendenza ad introdurre soluzioni parziali a problemi contingenti CONVEGNO NAZIONALE Modelli di assistenza ospedaliera per intensità di cura Bologna, 29-30 marzo 2012 Conclusioni 28 Occorre innestare dinamiche di cambiamento, se non si vuole entrare in un vortice di progressivo deterioramento del Sistema e dell’offerta. CONVEGNO NAZIONALE Modelli di assistenza ospedaliera per intensità di cura Bologna, 29-30 marzo 2012 Conclusioni La suddivisione statica delle competenze tradotta nella struttura organizzativa per Unità Operative ha prodotto : • problemi di gestione, • scarso coordinamento delle interdipendenze tra i saperi specialistici • turf wars (guerre di territorio), anche determinate dall’overlap fra i diversi gruppi professionali (cfr. F. Lega ‟La governance dell’ospedale” (2009) Il modello dipartimentale, come possibile soluzione a questo problema, nella sua applicazione ha spesso elevato ulteriormente il grado di frammentazione delle diverse componenti dell’ospedale 29 CONVEGNO NAZIONALE Modelli di assistenza ospedaliera per intensità di cura Bologna, 29-30 marzo 2012 Conclusioni 30 • Non vi è alcuna evidenza scientifica che il modello per intensità di cura possa migliorare sensibilmente la performance complessiva degli ospedali, ma alcuni risultati appaiono confortanti… • Ci sono perduranti criticità nelle esperienze in corso che richiedono il coraggio di ripercorrere a ritroso il cammino, per analizzare gli snodi ed evidenziare i limiti o gli errori nell’implementazione del modello… CONVEGNO NAZIONALE Modelli di assistenza ospedaliera per intensità di cura Bologna, 29-30 marzo 2012 Conclusioni • «…La continuità delle cure può realizzarsi solo collegando le idee di fondo sui diritti dell’ammalato con una serie di modelli possibili… • …Gli strumenti non sono ancora di comprovata efficacia, le volontà non sempre concordi, i risultati ottenuti richiedono ancora approfondimenti ed analisi, le spinte corporative si fanno sentire, ma la pressione del bisogno e la sofferenza indotta da modelli organizzativi e comportamenti non correttamente finalizzati, non ammettono dubbi sulla necessità di introdurre dei cambiamenti …» (cfr. M. Trabucchi, 2011) 31 CONVEGNO NAZIONALE Modelli di assistenza ospedaliera per intensità di cura Bologna, 29-30 marzo 2012 Conclusioni 32 Le modalità di conduzione del progetto complessivo Il grado di coinvolgimento e la collegialità delle decisioni La partecipazione diffusa HANNO RAPPRESENTATO UNA CONDIZIONE DISTINTIVA CONVEGNO NAZIONALE Modelli di assistenza ospedaliera per intensità di cura Bologna, 29-30 marzo 2012 Conclusioni 33 Le soluzioni che si andranno ad implemetare gradualmente entro il 2012 e negli anni successivi, PREFIGURANO Un modello flessibile e personalizzato di risposta alla richiesta di ricovero ospedaliero per un paziente diverso Uno schema semplificato e più efficiente di aggregazione dipartimentale CONVEGNO NAZIONALE Modelli di assistenza ospedaliera per intensità di cura Conclusioni Bologna, 29-30 marzo 2012 APRONO NUOVI ORIZZONTI ALL’INNOVAZIONE, ALL’APPROPRIATEZZA AL MIGLIORAMENTO CONTINUO ALLA SALVAGUARDIA DELLE COMPETENZE SPECIALISTICHE ACQUISITE ALL’EFFICIENZA ORGANIZZATIVA ALLA CAPACITA’ DI ADEGUARE L’OFFERTA AL MUTARE DEI BISOGNI 34 CONVEGNO NAZIONALE Modelli di assistenza ospedaliera per intensità di cura