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TUTTI I TRUCCHI (SMASCHERATI) DEL CRONOTACHIGRAFO

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TUTTI I TRUCCHI (SMASCHERATI) DEL CRONOTACHIGRAFO
I I I LA
SENTENZA
I R U B R I C A
[a cura di PaolaGalantino]
TUTTI I TRUCCHI
(SMASCHERATI)
DEL CRONOTACHIGRAFO
L
a premessa è d’obbligo: alterare un disco cronotachigrafico non comporta solo (!!) un rischio fisico per la
collettività, ma significa addentrarsi in una spirale di
illeciti amministrativi e penali, creando angoli bui per la concorrenza sleale, per la qualità del trasporto e del traffico, per
la sicurezza del lavoratore e di chi si trova sulla sua strada.
Non sarà certo la prima volta che parliamo di incidenti -di
cui è stata dimostrata l’incidenza soprattutto del settore del
trasporto merci - e di pericoli al volante; e quel che rileva
molto spesso è l’impostazione “a monte” dell’organizzazione
e della preparazione dei conducenti di autobus e tir sull’utilizzo degli apparecchi cronotachigrafi, dei sistemi di controllo delle attività connesse alla guida e delle interruzioni e dei
riposi.
Sono state individuate dalla polizia di Stato una serie di azioni “crono tarocche”, neutralizzate molto
spesso dagli strumenti operativi e conoscitivi in possesso degli agenti in grado di
“smascherare” trucchi magnetici e alambicchi elettronici. Si segnalano alcuni casi,
tenendo a precisare che si tratta di infrazioni riscontrate su attività del trasporto
di merci.
tasma”, totale: 1.682 € e sospensione della patente da 15
giorni a 3 mesi. E, chiaramente il sequestro dell’apparecchiatura.
Un magnete
per aggirare
il cronotachigrafo
Il conducente,
sulla base dei
dati del cronotachigrafo
controllato
dagli agenti,
doveva essere nella pausa di riposo da ben undici ore e non
alla guida del mezzo (pesante); così il veicolo è stato scortato presso un’officina autorizzata e lì,
seguendo la prassi è stato smontato il
bulbo e portato in una farmacia per
procedere a una pesatura il più possibile precisa. Risultato: il bulbo pesava 15
grammi in più, peso determinato da un
doppio microchip azionato da un telecomando con il quale il conducente
poteva agire dalla cabina commutando
in pausa le sue attività lavorative.
Sanzione 1.596,00 € oltre al ritiro
immediato della patente.
[LE INFRAZIONI
Il caricabatterie
per telefonino
SCOPERTE
DALLA POLIZIA
(E LA PATENTE
VIENE SOSPESA)
Un camionista, in
occasione di un
controllo su strada dal quale era
emerso un totale
di 1,0258 km in
due minuti di guida, con un picco da 0 a
60 km/h in un secondo - praticamente
impossibile per un autoarticolato - trovatosi alle strette
ammetteva: usando un semplice caricabatterie da 12V per
telefonini, poteva mettere il cronotachigrafo in pausa. Il conducente inseriva il Jack atto al caricamento del telefonino in
uno spinotto nel cruscotto, avendo prima inserito il caricabatterie nella presa di corrente, ed il crono passava in pausa.
L’apparecchiatura elettronica capace di falsare le registrazioni, ben nascosta sotto il cielo della cabina, era composta da :
1. Caricabatterie veicolare per cellulari 2. Due relais 3.
Scheda madre di un cronotachigrafo 4. Sensore detto “fan-
]
Tachigrafo
alterato
Il tachigrafo digitale non è da meno! Il
sistema, molto semplice ed elementare,
per manometterne il funzionamento
prevede addirittura che il veicolo risultasse sempre fermo anziché in movimento.
Dall’analisi della stampa del tachigrafo viene rilevato che i
dati impressi non riportavano alcun elemento riferibile alla
marcia del mezzo.
Scatta il sospetto: nella parte posteriore del veicolo, dietro la
cabina, era presente una calamita di piccole dimensioni che
posizionata sul sensore inibisce il segnale al tachigrafo facendo risultare il veicolo fermo.
Naturale la conseguente sanzione: 1.596 € e sospensione
della patente di guida da 15 giorni a 3 mesi.
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