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03_Scheda Gl`Innamorati

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03_Scheda Gl`Innamorati
FONDAZIONE DEL TEATRO STABILE DI TORINO
Stagione 2013/2014
Teatro Gobetti
4 - 23 febbraio 2014 | Prima nazionale
GL’INNAMORATI
di Carlo Goldoni
con Nello Mascia, Lorenzo Bartoli, Fabio Bisogni,
Barbara Mazzi, Maddalena Monti, Raffaele Musella
regia Marco Lorenzi
scene e costumi Gaia Moltedo
luci Francesco Dell’Elba
musiche originali Davide Arneodo (Marlene Kuntz)
Fondazione del Teatro Stabile di Torino/Il Mulino di Amleto
progetto realizzato con il contributo della Città di Torino, della
Provincia di Torino con il sostegno di Sistema Teatro Torino e
Provincia
con la collaborazione del Teatro Marenco di Ceva
La Fondazione del Teatro Stabile di Torino partecipa alla
manifestazione Torino + Cultura Accessibile inserendo nella
Stagione teatrale 2013/2014 la resa accessibile dello spettacolo
GL’INNAMORATI di Carlo Goldoni, con la regia di Marco Lorenzi,
al Teatro Gobetti nelle seguenti date: dall’11 al 16 febbraio 2014
(martedì e giovedì ore 19,30; mercoledì, venerdì, sabato ore 20,45;
domenica ore 15,30).
Grazie alla collaborazione di Sub-ti Limited, Londra e Sub-ti Access,
Roma verranno realizzate la sottotitolazione e l’audiodescrizione.
Ero contento di non essere innamorato. Gli innamorati diventano spesso
nervosi, pericolosi. Perdono il senso della realtà. Perdono il senso
dell’umorismo. Diventano irritabili, psicotici, noiosi. Ammazzano perfino la
gente. Charles Bukowski
«Perché Gl’innamorati, perché Goldoni? Abbiamo scelto di lavorare su questo
grande testo, perché troviamo che sia una delle commedie più commoventi e
intense della drammaturgia goldoniana. Scegliere Goldoni e il suo testo
Gl’innamorati oggi, per un gruppo giovane come il nostro, equivale a fare una
12, via Rossini
10124 Torino – Italy
t. +39 011 5169 411
f. +39 011 5169 410
c.f. | p. iva 08762960014
[email protected]
teatrostabiletorino.it
scelta importante: la nostra è una generazione che ha un grande bisogno di
maestri e di punti di riferimento che non è facile trovare, per questo dobbiamo
cercarli nella grande drammaturgia, in quegli archetipi che ci ricordano il
senso del nostro mestiere.
Che cosa rimane a Gl’innamorati se tolgo la crinolina, le parrucche e tutta
quell’idea di ’700 che abbiamo nella testa? Una storia: due giovani ragazzi
provano un desiderio d’amore fortissimo, ma non riescono neanche a sfiorarsi!
Amarsi con forza, passione, indisturbati, questo è il loro sogno.
Eppure qualcosa intorbida proprio il loro rapporto, il loro desiderio: la storia di
Fulgenzio ed Eugenia è attraversata da gelosie, violenza furibonda, silenzi.
Questi litigi diventano il campo in cui sfogare la fortissima energia che i
personaggi accumulano l’uno verso l’altra. Litigano furiosamente perché
vorrebbero avvinghiarsi al corpo dell’altro, ma non conoscono le parole per
dirselo e soprattutto vengono interrotti continuamente da altre persone, altri
eventi. Per questo penso che nella stanza in cui la commedia è ambientata
debba aleggiare un eros solo potenziale, frustrato, mai sfogato, mai mostrato,
mai esibito.
La scrittura di Goldoni però, non è “attrezzata” ad affrontare questa
“profondità sentimentale” e quindi, pur toccando questioni delicate, finisce per
rimuoverle come fanno i due giovanissimi protagonisti di quest’avventura.
La messa in scena di tale inadeguatezza alla comunicazione interiore è una
delle ferite che più mi attraggono nell’affrontare questo lavoro. L’impressione è
che alla fine i due ragazzi siano spaventati dai loro stessi sentimenti. È ciò che
capita anche oggi nella nostra società che è incapace di far fronte alle
emozioni, perché sconvolgono, fanno paura, minacciano di togliere la libertà.
Allora i due giovani annaspano in questo legame fino ad averne così tanta
paura da rifiutarlo». Marco Lorenzi
12, via Rossini
10124 Torino – Italy
t. +39 011 5169 411
f. +39 011 5169 410
c.f. | p. iva 08762960014
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