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Avvento -Natale 2015 Una panchina per attendere Gesù

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Avvento -Natale 2015 Una panchina per attendere Gesù
Nel nome del Padre,
del Figlio
e dello Spirito Santo.
Introduzione (ogni sera)
Ci siamo preparati ad accogliere Gesù
con quattro tappe che ci hanno predisposti a godere della sua visita e della
sua presenza. La panchina ci ricorda
alcuni atteggiamenti per accogliere
Gesù in questo Natale. Siamo vicini
al grande giorno e vogliamo pregare
e prepararci perché l’incontro con Lui
divenga una gioia.
1a Settimana
(all’inizio)
Aiutaci, Signore, a tenere lo sguardo
fisso sull’obiettivo: vogliamo pace e
gioia, per noi e per il mondo. Tu ci
insegni che il primo passo è quello di
essere ragazzi svegli di fronte alle
situazioni della vita. La sagoma della
panchina ci ricorderà ogni giorno il
proposito fatto. Fa’ che sappiamo
metterlo in pratica.
2a settimana
(all’inizio)
Aiutaci, Signore, a riconoscere le
strade complicate o sbagliate che a
volte scegliamo. Conducici su quelle
più semplici e belle, che ci portano
alla vita. Aiutaci a vedere i buchi della
nostra anima, la mancanza di preparazione ad accogliere il tuo arrivo.
La sagoma della panchina ci ricorderà gli ostacoli che ci impediscono di
incontrare te, che sei la nostra forza e
la nostra salvezza.
3a settimana
(all’inizio)
In questo Natale, Signore, insegnaci a
guardare oltre noi stessi. A non crederci
l’ombelico del mondo, come se tutto
ruotasse attorno a noi. Insegnaci a
vedere chi è in disparte, chi ha bisogno
di un gesto d’aiuto o di una parola di
accoglienza, chi è trattato ingiustamente, magari proprio da noi.
4a settimana
Avvento -Natale 2015
Una panchina
per attendere
Gesù
(all’inizio)
Ave, o Maria, madre di Dio
e madre nostra.
Prega per noi, affinché sappiamo accogliere Gesù che viene come hai fatto
tu: piena di fede e di bontà, piena di
pazienza e di speranza,
piena della Grazia e della bellezza di
Dio.
La sagoma della panchina ci ricorderà
di rendere concreto e visibile l’affetto
che proviamo per i nostri cari.
Preghiera della sera
(alla fine)
Ti adoro, mio Dio,
e ti amo con tutto il cuore.
Ti ringrazio
di avermi creato,
fatto cristiano
e conservato
in questo giorno.
Perdonami il male,
oggi commesso e,
se qualche bene compiuto, accettalo.
Custodiscimi nel riposo
e liberami dai pericoli.
La tua grazia
sia sempre con me
e con tutti i miei cari.
Amen.
Come si fa...
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Ogni sera si stabilisce l’orario per la preghiera in famiglia.
Si prepara un posto adatto (il luogo del presepio o di una immagine religiosa
o si prepara una bibbia ed un cero su uno dei tavoli di casa; chi non ha
un cero può richiederlo alla catechista o al catechista o in sacristia).
Si apre il libretto e si fa il segno della croce.
Si legge la preghiera dell’Attesa (ogni sera)
Si legge il brano del Vangelo del giorno.
Si sosta un attimo in silenzio pensando a quello che abbiamo ascoltato.
Si legge l’impegno del giorno dopo.
Si conclude con il Padre nostro e la Preghiera della sera del Ti adoro.
Si fa il segno della croce.
Prima settimana

Nella vita. C’è una panchina dove occorre stare sempre vigili e attenti. È
la panchina dove attendiamo un aereo, un autobus, un treno. Si aspetta con un occhio
all’orologio e uno al binario. Perdere di vista l’arrivo di un treno che attendiamo da un
momento all’altro significherebbe perdere la coincidenza e forse metterci nei guai.

In Avvento. Anche Gesù ci ha dato un appuntamento. È in ballo la nostra
felicità. In questa settimana lui ci chiede maggiore attenzione: ai vicini, agli amici e
ai familiari, ma soprattutto a noi stessi. Lo fa perché ci vuole bene. Sapremo non
deluderlo?

Nella vita. In un parco o su una piazza ci sono molte panchine. A volte
una di esse diventa«nostra». Ci ricorda un incontro, una situazione, un momento
particolarmente felice. Comeuna confi denza tra amici o il primo bacio. È la panchina
degli aff etti, che non scorderemo mai.

In Avvento. Maria, la madre di Gesù, pur essendo incinta, partì per un
lungo viaggio (150 km) e per un lungo soggiorno (tre mesi) per assistere sua cugina
Elisabetta che stava per partorire. La sua disponibilità al servizio degli altri e del Signore fu un esempio per Gesù, che è cresciuto alla scuola di una mamma così generosa
Questa settimana
prearerò un biglietto/regalo per le persone
a cui voglio più bene:
Lun 21 Per i miei genitori.
Mar 22 Per fratelli, sorelle,
cugini, parenti...
Mer 23 Per gli amici più cari.
Gio 24
...e a Gesù bambino
scriverò un lettera
preghiera del cuore.
Il Vangelo da leggere
Lun 21 Luca 1, 39 - 45
Mar 22 luca 1, 46 - 55
Mer 23 Luca 1, 57 - 66
Gio luca 1, 67 - 79
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Scrivi con le tue parole il tuo grazie a Gesù perché...
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Questa 3a settimana mi imegnerò
a notare e a aiutare:
Lun 14 Un compagno di classe che ha difficoltà in materie
che io conosco bene.
Mar 15 Un vicino di casa che fatica a fare cose
per me semplici, per età o situazione.
Mer 16 Un familiare che ha qualche
problema di salute
o è giù di corda.
Gio 17 Un ragazzo o una ragazza dell’oratorio
o della scuola che non avevo conosciuto prima.
Ven 18 Una persona bisognosa che incrocio spesso
per la strada con mia mamma o mio papà.
Sab 19 Il/la mio/a amico/a del cuore, per le sue difficoltà
di cui non mi ero mai accorto/a
prima di farmele raccontare
Vangelo
da leggere
Lun 14
Matteo 21, 23-27
Mar 15
Matteo 21, 28-32
Mer 16
Luca 7, 19 - 23
Gio 17
Matteo 1, 1-17
Ven 18
Matteo 1, 18 - 24
Sab 19
Luca 1, 5 - 25
Anche un semplice saluto o una telefonata può dare gioia e mostrare solidarietà.
Per Gesù sarà come una preghiera.
Quarta settimana
Il Vangelo da leggere
Lun 30 Matteo 4, 18 - 22
Mar 1
Luca 10, 21 - 24
Mer 2
Matteop 15, 29 - 37
Gio 3
matteo, 7, 21. 24 - 27
Ven 4
Matteo 9, 27 - 31
Sab 5
Matteo 9, 35 - 38 - 10, 1.6-8
Questa 1a settimana
farò attenzione:
Lun 30 Alle fatiche di mia mamma.
Mar 1 A un/una compagno/a a cui
non penso mai.
Mer 2 A una persona che lavora
per me e migliora la mia
vita (es. una bidella).
Gio 3
A uno sconosciuto
che incontro per caso,
specialmente se malato
o bisognoso.
Ven 4 Al mio don, alla sua
presenza costante, alle sue
f
atiche quotidiane.
Sab 5 A me stesso, alla mia salute
e alla mia crescita come
persona.
Seconda settimana

Nella vita. Per molti la panchina di qualsiasi sport è antipatica. Vorresti tanto
giocare la partita, ma ti hanno messo in panchina. Non sei ancora all’altezza dei migliori.
Ma, se ci pensi bene, non è tempo perso. Signifi ca che devi addestrarti di più, raddrizzare i tuoi tiri, migliorare i «fondamentali». E sarai pronto per entrare a suo tempo, magari salvando la fi nale dei Mondiali, come è avvenuto nel 2014 al tedesco Mario Goetze.

In Avvento. C’è posto per tutti nella squadra di Gesù. Ma per seguire i suoi
schemi occorre essere convinti e preparati. Non ce la possono fare i pigri e gli arrabbiati.
Sono difetti insormontabili per chi vuole dare e ricevere amore. Vogliamo essere dei suoi?
Il Vangelo da leggere
Lun 7
Giovanni 10, 11 -16
Gio 10
Matteo 11, 11 - 15
Mar 8
Luca 1, 26 - 38
Ven 11 Matteo 11, 16 - 19
Mer 9
Matteo 11, 28 - 30
Sab 12 Matteo 17, 10 - 13
Terza settimana
Questa 2a settimana mi impegnerò
a ridurre
Lun 7
Il disordine e la confusione dalla mia stanza
e dalla mia vita.
ono
perd anza
ò
Mar 8 La pretesa di essere sempre accolto
r
de
nc
a
e al centro dell’attenzione.
Chie mia ma roverò
p
il
a
l
e
Mer 9 Qualsiasi parola e gesto di violenza
per raggio on tutto
c
o di mancanza di rispetto verso gli altri.
di co gnarmi
Gio 10 I momenti in cui sono poco sincero
impe .
o incoerente con le mie parole.
e
cuor
Ven 11 Le situazioni in cui mi ritiro per mancanza
di coraggio.
Sab 12 La pigrizia che mi impedisce di fare
ciò che è giusto.

Nella vita. Nelle sale dei musei spesso puoi trovare delle panchine. Le
hanno messe per riposare, ma anche per osservare. Fermandosi si possono vedere le
cose da un’altra prospettiva. Si può gustare l’intuizione del pittore, si può capire meglio il signifi cato dell’opera, si può decidere di smuovere la propria vita facendo tesoro
del suo insegnamento.

In Avvento. La venuta di Gesù fu preparata dal messaggio di Giovanni,
il Battista. Egli aveva osservato i bisogni della sua società e provò a porvi rimedio,
vivendo dell’essenziale e denunciando le malefatte della gente. Anche a noi suggerisce
di guardarci intorno: che cosa possiamo fare per rendere migliore il nostro mondo?
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